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Comunicazione e didattica La biblioteca nel suo rapporto con l’offerta formativa Nella società dell’apprendimento la centralità della biblioteca scolastica consiste nell’essere risorsa informativa e culturale per gli studenti e gli opera- tori scolastici, funzionale al raggiungi- mento degli obiettivi della scuola. Non potrebbe avere obiettivi diversi da quel- li della scuola, né svolgerebbe in modo soddisfacente il suo compito se si limi- tasse a fornire l’accesso alle risorse informative, senza partecipare ai per- corsi e alle scelte dell’istituzione scola- stica nel cui organismo è inserita. Per questi motivi, anche in passato, quando le risorse di personale non consentivano altri interventi oltre all’acquisizione, alla conservazione e alla accessibilità dei documenti, risultò chiaro ai presidi e agli operatori del Liceo “Antonelli” che gli obiettivi della biblioteca dovevano coincidere con gli obiettivi della scuola: di fatto la costitu- zione delle raccolte ha seguito negli anni l’evoluzione dell’offerta formati- va, cosicché il patrimonio è andato assumendo nel tempo una fisionomia coerente con gli orientamenti didattici. Ad esempio, l’impostazione liceale e la tradizionale sensibilità dei docenti di discipline linguistiche e letterarie verso un sapere veicolato dal libro ha riscontro nella consistenza del patri- monio nella classi 400 e 800, sia per la letteratura italiana, sia per le letteratu- re straniere in lingua e in traduzione. Analogamente, assai rappresentate sono le classi 100 (filosofia e psicolo- gia) e 900, in particolare per la storia antica (930) e la storia d’Europa (940). L’istituzione di due sezioni sperimen- tali del Piano Nazionale dell’Informati- ca, nel 1987, rese necessari, oltre al potenziamento della relativa dotazione tecnologica, un radicale aggiornamen- to delle sezioni 020 e 600 e l’avvio di abbonamenti a riviste di informatica e di didattica della fisica. Con l’avvio dell’insegnamento di due lingue straniere in due sezioni del Liceo dal 1996, gli acquisti librari nelle tre letterature, francese, tedesco e inglese, sono stati incrementati, paral- lelamente all’acquisizione di documen- ti multimediali su vario supporto (cas- sette audio, Vhs, Cd) e si sono attivati abbonamenti a periodici in lingua. Dal 1994, con l’assegnazione di un docente bibliotecario, la biblioteca scola- stica ha potuto garantire un regolare ser- vizio di prestito e consultazione durante tutto l’orario di svolgimento delle lezioni, con attività didattiche rivolte a intere classi, su richiesta dei docenti, oltre ad una più regolare ed efficiente organizza- zione delle acquisizioni e della cataloga- zione del materiale documentario. Dal 2000/2001, con la designazione di una Funzione Obiettivo (ora Funzione Strumentale) preposta anche alla biblioteca, e per effetto delle linee d’in- dirizzo emanate dal Ministero dell’I- struzione, le attività didattiche conob- bero un nuovo impulso. Infatti, con l’avvio del Programma per la promozio- ne e lo sviluppo delle biblioteche scola- stiche (C.M. 228/99), per la prima volta un documento ufficiale del Ministero delineava gli obiettivi della biblioteca scolastica, divenuta ormai anche centro multimediale. Il Programma, cui il Liceo aderì, ottenendo un finanziamen- to, e le conseguenti azioni di formazio- ne hanno offerto nuove ragioni e stru- menti concreti per la promozione didattica della biblioteca. Il bibliotecario e la docente responsabile conseguirono nel 2001 il titolo di perfezionamento in Gestione di biblioteche scolastiche multimediali presso l’Università della Tuscia in convenzione con il MIUR. Tra le prime ricadute positive di questo impegno sull’azione della biblioteca nel nostro Liceo, va segnalata la riflessione sull’integrazione tra biblioteca e didatti- ca condotta in un corso di aggiorna- mento organizzato dal Liceo “Antonel- li” nel 2001/2002 e concluso dall’auto- revole intervento di Antonio d’Itollo su Comunicazione, informazione, istruzio- ne nella scuola dell’autonomia: quale ruolo per la biblioteca scolastica?. La evidente necessità di ridefinire il ruolo della biblioteca scolastica nella società dell’informazione, anche in rap- porto all’impiego delle tecnologie del- l’informazione e della comunicazione, indusse ad elaborare dal 2001/2002 un Progetto biblioteca inserito nel POF attento a definire strategie ed azioni utili a valorizzare il ruolo della biblioteca nel costruire competenze di ricerca, valuta- zione, uso consapevole delle informa- zioni, nell’ottica di un apprendimento RI D’ 118 GLOSSARIO Esperienze scuole La biblioteca scolastica: due esperienze del Liceo Scientifico “A. Antonelli” di Novara DI MARIA MOTTA

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Comunicazione e didattica

La biblioteca nel suo rapporto con l’offerta formativa

Nella società dell’apprendimento lacentralità della biblioteca scolasticaconsiste nell’essere risorsa informativae culturale per gli studenti e gli opera-tori scolastici, funzionale al raggiungi-mento degli obiettivi della scuola. Nonpotrebbe avere obiettivi diversi da quel-li della scuola, né svolgerebbe in modosoddisfacente il suo compito se si limi-tasse a fornire l’accesso alle risorseinformative, senza partecipare ai per-corsi e alle scelte dell’istituzione scola-stica nel cui organismo è inserita. Per questi motivi, anche in passato,quando le risorse di personale nonconsentivano altri interventi oltreall’acquisizione, alla conservazione ealla accessibilità dei documenti, risultòchiaro ai presidi e agli operatori delLiceo “Antonelli” che gli obiettivi dellabiblioteca dovevano coincidere con gliobiettivi della scuola: di fatto la costitu-zione delle raccolte ha seguito neglianni l’evoluzione dell’offerta formati-va, cosicché il patrimonio è andatoassumendo nel tempo una fisionomiacoerente con gli orientamenti didattici.

Ad esempio, l’impostazione liceale e latradizionale sensibilità dei docenti didiscipline linguistiche e letterarieverso un sapere veicolato dal libro hariscontro nella consistenza del patri-monio nella classi 400 e 800, sia per laletteratura italiana, sia per le letteratu-re straniere in lingua e in traduzione.Analogamente, assai rappresentatesono le classi 100 (filosofia e psicolo-gia) e 900, in particolare per la storiaantica (930) e la storia d’Europa (940).L’istituzione di due sezioni sperimen-tali del Piano Nazionale dell’Informati-ca, nel 1987, rese necessari, oltre alpotenziamento della relativa dotazionetecnologica, un radicale aggiornamen-to delle sezioni 020 e 600 e l’avvio diabbonamenti a riviste di informatica edi didattica della fisica.Con l’avvio dell’insegnamento di duelingue straniere in due sezioni delLiceo dal 1996, gli acquisti librari nelletre letterature, francese, tedesco einglese, sono stati incrementati, paral-lelamente all’acquisizione di documen-ti multimediali su vario supporto (cas-sette audio, Vhs, Cd) e si sono attivatiabbonamenti a periodici in lingua.Dal 1994, con l’assegnazione di undocente bibliotecario, la biblioteca scola-stica ha potuto garantire un regolare ser-vizio di prestito e consultazione durantetutto l’orario di svolgimento delle lezioni,con attività didattiche rivolte a intereclassi, su richiesta dei docenti, oltre ad

una più regolare ed efficiente organizza-zione delle acquisizioni e della cataloga-zione del materiale documentario.Dal 2000/2001, con la designazione diuna Funzione Obiettivo (ora FunzioneStrumentale) preposta anche allabiblioteca, e per effetto delle linee d’in-dirizzo emanate dal Ministero dell’I-struzione, le attività didattiche conob-bero un nuovo impulso. Infatti, conl’avvio del Programma per la promozio-ne e lo sviluppo delle biblioteche scola-stiche (C.M. 228/99), per la prima voltaun documento ufficiale del Ministerodelineava gli obiettivi della bibliotecascolastica, divenuta ormai anche centromultimediale. Il Programma, cui ilLiceo aderì, ottenendo un finanziamen-to, e le conseguenti azioni di formazio-ne hanno offerto nuove ragioni e stru-menti concreti per la promozionedidattica della biblioteca. Il bibliotecarioe la docente responsabile conseguirononel 2001 il titolo di perfezionamento inGestione di biblioteche scolastichemultimediali presso l’Università dellaTuscia in convenzione con il MIUR. Trale prime ricadute positive di questoimpegno sull’azione della biblioteca nelnostro Liceo, va segnalata la riflessionesull’integrazione tra biblioteca e didatti-ca condotta in un corso di aggiorna-mento organizzato dal Liceo “Antonel-li” nel 2001/2002 e concluso dall’auto-revole intervento di Antonio d’Itollo suComunicazione, informazione, istruzio-ne nella scuola dell’autonomia: qualeruolo per la biblioteca scolastica?.La evidente necessità di ridefinire ilruolo della biblioteca scolastica nellasocietà dell’informazione, anche in rap-porto all’impiego delle tecnologie del-l’informazione e della comunicazione,indusse ad elaborare dal 2001/2002 unProgetto biblioteca inserito nel POFattento a definire strategie ed azioni utilia valorizzare il ruolo della biblioteca nelcostruire competenze di ricerca, valuta-zione, uso consapevole delle informa-zioni, nell’ottica di un apprendimento

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GLOSSARIOEsperienze scuole

La biblioteca scolastica: due esperienze del Liceo Scientifico“A. Antonelli” di Novara

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autonomo lungo tutto l’arco della vita.Ancora oggi il Progetto biblioteca mira arendere la biblioteca “laboratorio delsapere”, partendo dalla necessità di inte-grare l’insieme dei servizi bibliotecari edelle agenzie informative e documenta-rie, ma non perdendo di vista la funzio-ne centrale della scuola nell’insegnare aricercare le informazioni e a trasformar-le in conoscenza e in competenze.

Comunicazione della biblioteca

Rispetto alle finalità alte dell’azione dellabiblioteca scolastica, il primo problemache si propone ogni giorno è quello dellacomunicazione, sia nei confronti dell’e-sterno (erga omnes), sia nella direzionedegli utenti reali o potenziali.Il primo strumento di comunicazione,più formale e intenzionale, è la paginaweb sul sito del Liceo, che, oltre a infor-mazioni generali, contiene documentiufficiali, ovvero la Carta delle raccolte e ilRegolamento della biblioteca, che costitui-sce l’articolo 20 del Regolamento d’istituto.La pagina web (www.liceoantonelli.nova-ra.it/biblioteca), destinata in manieraindistinta ad un’ampia fascia di potenzia-li fruitori, ma anche ad estranei e visita-tori frettolosi, fornisce in maniera sinte-tica tutte le informazioni essenziali inmerito a risorse e servizi della bibliotecascolastica, tra cui: orario di apertura,recapito e-mail, nomi dei responsabili,strumenti catalografici, elenco delletestate di periodici in corso, illustrazionedei servizi specifici per la didattica. Unaltro strumento di prima informazione èil volantino cartaceo predisposto all’ini-zio di ogni anno e distribuito in occasio-ne dell’Open day del Liceo e al momentodelle visite guidate alla nuova scuola nel-l’ambito delle iniziative di accoglienzadegli studenti delle classi prime.Ma oltre a questi strumenti di comuni-cazione intenzionale, la biblioteca comu-nica con i suoi utenti in modi non

“intenzionali”, collegati con scelte appa-rentemente “neutre” dal punto di vistainformativo-promozionale, che nelnostro liceo vengono curate, compatibil-mente con le disponibilità di risorse.Significative sono ad esempio le scelterelative all’articolazione degli spazi, laqualità e la disposizione degli arredi, isistemi di catalogazione e l’ordinamentodella collocazione del materiale docu-mentario. Entro i limiti imposti dall’or-ganizzazione generale della scuola, sicura che catalogo e collocazione risultinoil più possibile “amichevoli”: il catalogocartaceo è quasi completamente sostitui-to da un data base elettronico che con-sente ricerche per parola-chiave, accessi-bili anche a utenti inesperti di indicizza-zione semantica; dopo lunghi lavori diriordino, la collocazione rispetta oggi inmaniera sequenziale la CDD, con le uni-che eccezioni delle sezioni dislocate neidipartimenti disciplinari (all’interno diciascuna delle quali, in ogni caso, èrispettato l’ordine della classificazione);il linguaggio catalografico adottato è laClassificazione decimale Dewey, larga-mente diffusa in Italia nelle bibliotechedi pubblica lettura, che consente diacquisire competenze di ricerca facil-mente esportabili e spendibili dagliutenti; infine, con attenzione anche agliambienti, si sono scelti arredi di colorichiari, con finiture dai toni caldi in legnonaturale, per allontanare dalla bibliotecal’idea di freddo, polveroso grigiore.Non ultima, la più efficace, ancorchésporadica e non rigidamente program-mabile occasione di comunicazione epromozione della biblioteca è costitui-ta da momento di contatto tra l’utente,

di solito uno studente inesperto, conun’idea assai vaga della sua necessitàinformativa, con il bibliotecario.La competenza e lo stile del servizio concui quest’ultimo riesce a interpretare,chiarire, orientare e soddisfare il biso-gno informativo, fornendo anche indi-cazioni utili al proseguimento dellaricerca, rappresenta, oltre che un’oppor-tunità formidabile di comunicazione trabiblioteca e utente anche una delle piùpreziose occasioni formative.

Didattica della biblioteca

La biblioteca scolastica non può presup-porre la sua utenza, ma deve formarla.Tanto più urgentemente nel momentopresente, in cui la sovrabbondanza diinformazioni rende arduo orientarsi inmodo critico e in cui sembra sfuggire dimano un “sapere”, di fronte ai saperiche vanno moltiplicandosi e ampliando-si a dismisura. Nel variegato panoramadi possibili attività finalizzate alla istru-zione e formazione dell’utenza, indivi-duate in particolare dalla letteraturaanglosassone, nel nostro Progettobiblioteca si sono scelte:

■ un’iniziativa di orientamento all’usodella biblioteca (library orientation) e diistruzione per l’utente (user instruction)indirizzata alle intere classi terze delLiceo, che vede nel ruolo di docenti noni responsabili della biblioteca, ma stu-denti esperti di quarta o di quinta. Deno-minata Peer education in biblioteca, l’atti-vità è articolata come segue. Dopo l’ap-provazione del POF e la delibera dei con-

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GLOSSARIOEsperienze scuole

La biblioteca scolastica non può presupporre la sua utenza,ma deve formarla. Tanto più urgentemente nel momentopresente, in cui la sovrabbondanza di informazioni rendearduo orientarsi in modo critico e in cui sembra sfuggire di mano un “sapere” di fronte ai saperi che vannomoltiplicandosi e ampliandosi a dismisura

sigli di classe, viene stilato un calendarioche prevede un’ora di lezione per ciascu-na classe terza. Gli studenti-formatoriprovengono da una o più classi superio-ri (quarte o quinte). All’inizio di ciascunalezione gli studenti di terza vengonodistribuiti in sei gruppi, corrispondentialle sei tappe della lezione. Gli studenti-formatori gestiscono i piccoli gruppisvolgendo una lezione che ha momentiteorici e applicazioni pratiche, mirando asuscitare una nuova attenzione verso illibro in quanto strumento di conoscenzae a suggerire il ricorso alla bibliotecacome risorsa, di cui non è difficile com-prendere la struttura organizzativa. Insintesi, i contenuti affrontati sono iseguenti: sezioni della biblioteca e lorodislocazione topografica, quali libri odocumenti sono presenti in biblioteca?(funzione del catalogo), la classificazioneDewey, il catalogo elettronico, dalla sche-da al libro, consultare il libro;■ un’iniziativa mirante allo sviluppo diconsapevolezza, abilità e autonomiarispetto alle proprie esigenze di informa-zione e all’acquisizione di competenze direperimento, selezione, valutazione eorganizzazione delle informazioni stes-se (information literacy). L’attività è indi-rizzata a gruppi di studenti del triennio,in forma di corso extracurricolare, daltitolo “Dalla biblioteca alla rete”, articola-to come nella tabella in basso.

Docenti del corso sono la responsabiledella biblioteca e il bibliotecario scolasti-co. Giunto al suo quarto anno, il corsoha raggiunto buoni risultati, valutati siain base all’apprezzamento dei parteci-panti, sia in base al giudizio dei docentidelle rispettive classi, sia in base ai pro-cessi attivati e ai prodotti realizzati1.

Stage estivi

Riconoscendo alla biblioteca il ruolo divera e propria “infrastruttura dellaconoscenza”, ovvero risorsa informati-va e culturale dove l’alunno entra acontatto diretto con i documenti diogni ramo del sapere, imparando aselezionarli e organizzarli per rielabo-rare autonomamente le informazioni,si è voluto offrire agli studenti che lodesiderano l’opportunità di accostare ilpatrimonio documentario “dalla partedel bibliotecario”. L’occasione è fornitanell’ambito del Progetto formativo dialternanza scuola-lavoro, attivato incollaborazione con la Provincia diNovara, realizzato presso la bibliotecascolastica del Liceo.Dopo un breve percorso teorico, glistudenti hanno la possibilità diseguire l’intero iter del documento,dall’accessione, alla catalogazione,alla collocazione, al prestito, al rien-

tro, partecipando al lavoro in biblio-teca a fianco dei responsabili. Ele-menti di catalogazione formale, cata-logazione in WinIRIDE derivata daBNI o da SBN on line, analisi concet-tuale del documento, catalogazionesemantica, soggettazione e classifica-zione sono le operazioni di alto valo-re cognitivo eseguite durante lo stageestivo della durata di tre settimane,che consentono di acquisire compe-tenze certificate, spendibili anche inun contesto lavorativo.

La biblioteca per la didatticaPercorsi curriculari

L’offerta della biblioteca scolastica hamirato in questi anni a valorizzareanche i processi di ricerca inseriti all’in-terno della programmazione didatticadisciplinare.Un primo impegno è stato quello di met-tere a disposizione dei docenti quattroModuli didattici curricolari propedeutici egraduati sull’arco di quattro anni, dallaclasse prima alla quarta, per accompa-gnare progressivamente lo sviluppodelle abilità informative, a partire dalconcetto di modello, illustrando poi labiblioteca come sistema organizzato, pergiungere alla centralità del problema perimpostare la ricerca. I moduli, focalizza-ti anche sulle competenze linguistiche edi lettura, comprensione e sintesi, con-tengono tutte le istruzioni operative e leindicazioni bibliografiche riferite allerisorse possedute dalla biblioteca scola-stica del Liceo e possono essere applicatida qualsiasi docente in riferimento allapropria disciplina2. Un’altra iniziativa, sperimentata inprima persona da chi scrive, ma ancheda altri docenti, talvolta in forma di col-laborazione interdisciplinare, è quelladello sviluppo di un percorso di ricercasu un nodo problematico dell’insegna-mento disciplinare curricolare3.

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GLOSSARIOEsperienze scuole

1 La ricerca in biblioteca; cataloghi; servizi della biblioteca 2 ore2 Avvio della ricerca: localizzazione delle fonti 2 ore3 Ricerche in Internet 2 ore4 Valutazione delle fonti 2 ore5 Selezione, archiviazione, rielaborazione e organizzazione delle informazioni 2 ore

“Dalla biblioteca alla rete”

L’offerta della biblioteca scolastica ha mirato in questi annia valorizzare anche i processi di ricerca inseriti all’internodella programmazione didattica disciplinare

Nella progettazione di esperienzedidattiche di ricerca risulta fruttuosa lacollaborazione con il bibliotecario e ladocente responsabile della biblioteca.Le attività di ricerca attualmente incorso di progettazione a fianco deidocenti disciplinari riguardano:

■ la schiavitù nel mondo antico;■ il mito di Orfeo nella letteratura enell’arte;■ the Ballad: progettazione di un modu-lo multimediale partecipato per il riuti-lizzo di competenze metacognitive in uncontesto di insegnamento/apprendi-mento specifico;■ gli stranieri: indagine sociologica,giuridica, letteraria sull’impatto del-l’immigrazione nel vissuto degli immi-grati e del contesto che li accoglie.

La progettazione definisce il problema,gli obiettivi, scandisce azioni, tempi,risorse e specifica i compiti di docenti,docenti-bibliotecari, studenti.

Documentazione di esperienzedidattiche di qualità (GOLD)

La documentazione è attività assai deli-cata dal punto di vista didattico, poichérichiede competenze che vanno oltrel’abilità tecnica nell’uso dei mezzi tec-nologici, come risulta chiaro dallelinee-guida elaborate da Marisa Trigarie consultabili sul sito dell’INDIRE4. Ildocente bibliotecario-documentalistanon fornisce il solo supporto tecnico almomento della redazione del docu-mento secondario, ma collabora allaredazione della descrizione dell’espe-rienza nel rispetto dei criteri enunciatidalle linee guida5.

Materiali per i docenti

In stretto collegamento con l’orienta-mento progettuale del Liceo, la biblio-teca scolastica si adopera per reperire,raccogliere e rendere disponibile aidocenti il materiale documentarioutile allo studio e alla progettazione di

specifici percorsi o attività. Recente-mente si sono costituiti piccoli “fondi”composti da documenti cartacei, o susupporto digitale, comprese alcuneraccolte di bookmark, relativi all’inse-gnamento dell’italiano come linguaseconda, all’insegnamento delle mate-rie scientifiche, alla multimedialitànella didattica, alle quote locali del15% del curriculum.

1 Il percorso è stato illustrato nel dettaglio in:M. Motta, Didattica della ricerca bibliografica: pro-getto per un corso extracurricolare, in Master ingestione di biblioteche scolastiche multimediali. Esitidella formazione a distanza nell'ambito del Pro-gramma Biblioteche scolastiche (C.M. 228/99), a c.di G. Costa e A. d'Itollo, Cd-rom, MIUR, Roma,2001 e in M. Motta, Didattica della ricerca inbiblioteca e rapporti con l’organizzazione scolastica,in Biblionline, http://www.poliedra.it/biblionli-ne, Modulo 11, Biblioteche scolastiche, 2003;

ulteriori approfondimenti in M. Motta, Bibliote-che scolastiche: una risorsa per la didattica della ricer-ca, in “Bollettino AIB” 2003, n. 3, pp. 351-367.2 I moduli sono pubblicati in: M. Motta, Bibliotecae didattica curricolare, http://lnx.irrepuglia.net/for-mazione/pagine_corsi/mbs2003/materiali/motta/biblioteca_didattica_curricolare.pdf.3 L’esperienza è descritta, con gli opportuni rife-rimenti teorici in: M. Motta, Un'esperienza diricerca in ambito letterario, in Information skills, acura di P. Odasso, IRRE Piemonte, Torino, incorso di pubblicazione.Il risultato di un’esperienza interdisciplinaresviluppata dal consiglio di classe di una terza delliceo è documentato in Anima e corpo: ricerca plu-ridisciplinare sull’evoluzione della concezione del-l’uomo in rapporto all’equilibrio anima – corpo dalXIV al XVI secolo, consultabile sul sitohttp://gold.indire.it/nuovo/index_reg.php?regione=ITPIE.4 http://gold.bdp.it/nuovo/documentare/Li-nee_guida/guida.htm.5 Un esempio del lavoro di documentazione diun’esperienza didattica è il già citato Anima ecorpo, per cui si veda la nota 3.

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GLOSSARIOEsperienze scuole

Maria Motta è docente a tempo indeterminato di Italiano e Latino nel Liceo Scientifico statale “Alessan-dro Antonelli” di Novara (via Toscana, 20 – 28100 Novara), responsabile della biblioteca scolastica conincarico di Funzione strumentale al POF per “Formazione docenti, Biblioteca, Multimedialità”; referen-te provinciale per le biblioteche scolastiche; componente della Commissione regionale biblioteche sco-lastiche presso l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte. Indirizzo e-mail: [email protected]

Bibliotechescolastiche e Internet

La rete di bibliotechescolastiche “Arbor” 2002-2004

Per effetto del Programma per la pro-mozione e lo sviluppo delle bibliotechescolastiche, avviato dal Ministero dell’I-struzione con le circolari 228/99 e229/00, il Liceo scientifico statale“Alessandro Antonelli” di Novararisultò destinatario di un finanziamen-to per un progetto B1 e delle relativeazioni di formazione. La docenteresponsabile delle attività di bibliotecae il bibliotecario conseguirono, infatti,nel 2001 il Perfezionamento “Masterin gestione di biblioteche scolastichemultimediali” promosso dal MIUR inconvenzione con l’Università dellaTuscia di Viterbo. Il Liceo “Antonelli”, dotato di una biblio-teca scolastica di buon livello, gestita daun docente bibliotecario distaccato1,considerando il rilievo attribuito daidocumenti internazionali e dalla nor-mativa vigente alle biblioteche scolasti-che2, si fece promotore nel 2002 di unaccordo di rete con altri quattro istitutidi istruzione secondaria superiore diNovara: ITAS “G. Bonfantini” Novara,IPSSCTA “G. Ravizza” Novara, ITIS “G.Fauser” Novara, IM “T. Bellini” Novara.Collaborazione al fine di integrare lerisorse e le competenze disponibili,nella valorizzazione del ruolo e dellefunzioni delle rispettive biblioteche sco-lastiche, per la promozione e la valoriz-zazione delle medesime come luogocentrale dell’attività didattica e per la for-mazione dei docenti (ALLEGATI 1 e 2)3.Convinzione comune e movente dell’ac-cordo era la consapevolezza che sotto ilprofilo organizzativo e gestionale una

biblioteca scolastica non può espandereoltre la sua specificità il possesso didocumenti, ma deve piuttosto mirare aformare alla capacità di accesso all’infor-mazione e alla comunicazione. Sulpiano didattico, inoltre, il rapido espan-dersi delle conoscenze in ogni campodel sapere non può comportare un cor-rispondente espandersi dei curriculadisciplinari, ma richiede piuttosto l’ac-quisizione di abilità e competenze nel-l’ambito dell’accesso e dell’uso del-l’informazione e della comunicazione,al punto che la possibilità di realizzazio-ne personale e di partecipazione demo-cratica del cittadino sarà sempre piùaffidata in futuro alla capacità di coglie-re occasioni formative nell’arco dellavita (longlife learning).In relazione a tale impegno promozio-nale nella direzione di una collaborazio-ne tra scuole autonome, il Liceo scienti-fico “A. Antonelli” venne designato scuo-la-polo per le biblioteche scolastichedella provincia di Novara dal DirettoreGenerale dell’Ufficio Scolastico Regiona-le del Piemonte (C.R. 76/2002).

La situazione delle biblioteche scolasti-che nella provincia di Novara, delinea-ta dallo studio di Anzaldi e Braga in unRapporto dell’Associazione italianaBiblioteche4 risultava già nel 1997quella di un patrimonio ricco, ma nonsufficientemente valorizzato. L’eviden-te necessità di iniziative innovative nelsenso dell’organizzazione e della didat-tica, rilevata da tale Rapporto, trovòriscontro nel progetto qui presentato.Infatti, per dare attuazione agli obiettividell’Accordo di rete, le scuole aderenti,cui si unirono l’Istituto Comprensivo diMomo (15 scuole dalla Scuola dell’infan-zia alla Secondaria di primo grado, dislo-cate in cinque comuni del Novarese) e l’I-stituto comprensivo “Curioni” di Roma-gnano Sesia (8 plessi, dislocati in 4comuni della provincia di Novara), parte-ciparono al Bando scuole 2002 della Fon-dazione CRT con un progetto, denomi-nato “Arbor” (n. 003106A043/1; si vedahttp://www.scuole.piemonte.it/bando2002/def_p_no.htm), per l’informatizza-zione dei cataloghi e la costituzione di unOPAC (On Line Public Access Catalogue).

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GLOSSARIOEsperienze scuole

Il progetto “Arbor” si collocava in conti-nuità con precedenti iniziative promos-se dalle singole scuole, che rispondonoalle finalità e agli obiettivi delle bibliote-che scolastiche indicati dall’IFLA (International Federation of Library Associations), dall’UNESCO e dal Mini-stero dell’Istruzione, dell’Università edella Ricerca ed era il risultato di un ele-vato investimento sul piano delle com-petenze del personale impegnato. Infatti:

■ 4 delle scuole partecipanti erano titola-ri di progetti B1 ai sensi e per effetto delleCC.MM. 228/99 e 229/00 nell’ambitodel Programma per la promozione e losviluppo delle biblioteche scolastiche; ■ il docente referente dell’ITA “Bon-fantini” era formatore nei corsi di per-fezionamento in gestione di bibliote-che scolastiche presso l’Università diPadova e nell’ambito dei corsi di for-mazione per bibliotecari scolastici pro-mossi dal MIUR per i progetti B1 e B2nel 2000 e da IRRE Piemonte nel2001 e 2002, e fu in seguito consulen-te e formatore per il progetto “Arbor”nel 2003 e 2004;■ i docenti bibliotecari delle scuole partneravevano seguito la formazione IRRE Pie-monte per la figura del docente-docu-mentalista e per la gestione del softwareWinIRIDE negli anni 2000 e 2002; ■ il progetto avrebbe arricchito e svilup-pato il piano dell’offerta formativa dellescuole aderenti, collegandosi diretta-mente al POF delle scuole in rete, inmerito alla valorizzazione didattica dellabiblioteca scolastica, sia mediante azionidirette agli studenti, sia mediante inizia-tive di formazione dei docenti.

Obiettivi

In dettaglio, gli obiettivi che “Arbor” siproponeva erano i seguenti:1. garantire una sempre più profondaintegrazione della biblioteca (centro

risorse per l’apprendimento) nell’atti-vità didattica e di progettazione dellescuole novaresi e della provincia;2. costituire sul territorio provincialeun’agenzia multimediale articolata inrete per favorire l’accesso all’informa-zione e per fornire risorse di qualitànei processi di apprendimento;3. promuovere e sostenere un approccioalla formazione che vedesse la bibliotecascolastica come laboratorio attrezzato perla didattica e la ricerca, come centro emotore propulsivo per la progettazione,come ambiente qualificato per la realiz-zazione dei processi formativi in unadimensione europea e multiculturale;4. stimolare e favorire l’aggiornamentoe la formazione in servizio del persona-le docente e non docente della scuola,l’apprendimento e l’autorientamentoscolastico e professionale degli studenti;5. rappresentare un polo di aggregazio-ne culturale e di scambio di esperienzetra gli studenti in una prospettiva dicontinuità verticale tra gli Istituti Com-prensivi e la scuola superiore;6. avviare una razionalizzazione eun’utilizzazione ottimale delle risorse(acquisti, prestito interbibliotecario),partendo dalla standardizzazione deicataloghi attraverso il software WinIRI-DE, prodotto e distribuito gratuitamen-te a tutte le scuole italiane dall’INDIRE(ex BDP), diffuso e sostenuto con for-mazione specifica dal MIUR e dall’IR-RE Piemonte;7. costruire uno strumento che, tra-mite l’adozione di strumenti innovati-vi e diffusi tra i giovani, quale Inter-net, permettesse di raggiungere facil-mente la popolazione studentesca delterritorio.

Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche tecniche del progettopossono essere così riassunte:

■ fruibilità dell’informazione ovunquesia disponibile un accesso Internet, tra-mite personal computer;■ per tutte le scuole aderenti alla rete,il software specifico di gestione dellebiblioteche è WinIRIDE;■ le scuole della rete adottano unaregolamentazione biblioteconomicainterna conforme alle norme interna-zionali IFLA (International Federationof Library Association);■ ogni biblioteca scolastica mantienela gestione della propria base di dati,provvedendo al suo aggiornamentoperiodico;■ per l’uniformità della catalogazionevengono adottate, quando possibile,procedure di catalogazione derivata dabasi di dati BNI o Liber, o catalogazio-ne derivata on line da SBN;■ l’Istituto “Fauser”, per la sua specifi-ca competenza nello sviluppo e gestio-ne di tecnologie informatiche, forniscel’assistenza progettuale e tecnicanecessaria e ospita sul suo server il por-tale del progetto “Arbor”; ■ la consultazione degli archivi è pos-sibile tramite browser estremamentediffusi, quali Netscape, Explorer, ecc.

Tempistica

Il progetto, in quanto estremamenteoneroso in termini di caricamentodegli archivi on line, ha richiesto unperiodo di sviluppo di due anni, anche

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GLOSSARIOEsperienze scuole

Il progetto “Arbor” ha arricchito e sviluppato il pianodell’offerta formativa delle scuole aderenti, collegandosidirettamente al POF delle scuole in rete, sia mediante azioni dirette agli studenti, sia mediante iniziative di formazione dei docenti

se l’attività di caricamento è tuttora incorso e, come è intuitivo, sarà tanto piùintensa quanto più vitali saranno lebiblioteche scolastiche in rete.Il dettaglio delle fasi operative e dellerelative tempistiche riportate neiparagrafi seguenti forniscono un qua-dro completo delle varie scadenze pre-viste a livello di pianificazione delprogetto.

Il progetto si è articolato nelle seguen-ti fasi operative:1. Costituzione gruppo di coordinamen-to composto dal bibliotecario responsa-bile di ogni scuola, dal docente coordi-

natore del progetto, da un docenteesperto di informatica. Il gruppo daràvita al Cd “Coordinamento Arbor”, chesi occuperà anche delle attività inerentila promozione della rete all’interno diogni scuola e sul territorio; inoltre sioccuperà degli aspetti biblioteconomici,gestionali e didattici (formazione delpersonale all’uso di IRIDE, integrazionedelle attività didattiche nella biblioteca,acquisti, gestione quotidiana).2. Costituzione di un gruppo di espertiinformatici, che si occuperà della costi-tuzione tecnica della rete telematica.3. Definizione delle caratteristiche edelle funzionalità della rete.4. Installazione di hardware e softwarenelle biblioteche della rete.5. Progettazione della base di dati.Implementazione delle applicazioni diporting degli archivi di ciascuna scuola.Realizzazione delle pagine di consulta-zione e di accesso ai database.6. Creazione del sito Web e suo colle-gamento tramite link alle bibliotechedella rete.7. Collaudo e verifica del funziona-mento degli strumenti informaticiinstallati; eventuale stesura di modifi-che e/o revisioni da apportare.8. Formazione del personale docente,adibito al caricamento, gestione emanutenzione degli archivi elettronicidelle biblioteche.9. Inserimento, a cura del gruppo dicoordinamento, dei cataloghi dellerispettive biblioteche e/o la conversionedi dati precedentemente trattati con altrosoftware; in questa fase si è svolta unastretta collaborazione dei docenti biblio-tecari e dei docenti e tecnici di informa-tica dei due gruppi di coordinamento eall’interno di ogni singola biblioteca.

10. Collaudo finale del funzionamentodel sito e dell’intera rete, ovviamentesu un inserimento parziale degli archi-vi di tutte le scuole.11. Elaborazione del giornalino d’istitu-to in formato elettronico e pubblicazio-ne sul sito.12. Presentazione dell’iniziativa attraver-so i principali canali informativi e cultu-rali della realtà locale; diffusione delprogetto ed allargamento del consorziodella rete “Arbor” ad altre scuole.13. Installazione del supporto hardwaree software necessario per ampliare l’ac-cesso alla rete anche agli utenti provvi-sti di tecnologia WAP.

Come evidenziato dal flusso operativodettagliato riportato sopra, nelle variefasi si sono svolti momenti di verifica evalidazione dei risultati conseguiti,riportati su appositi verbali. Seguendoi dettami di un sistema qualità, la pia-nificazione delle attività ha previstoparallelamente sia il flusso delle fasioperative sia quello delle relative fasi dicontrollo, che rappresentano parteintegrante del prodotto che deve scatu-rire dal processo.In particolare, lo schema nella paginain basso riporta, per ogni fase, la com-posizione del gruppo di lavoro che hapartecipato al suo sviluppo, con l’indi-cazione dei sottoprodotti generati adogni step operativo.Il progetto ruota attorno a tecnologieesclusivamente di ultima generazione(sito Web, accesso wap), e, come tali,portatrici di una forte innovazione intermini di capacità di raggiungere inmaniera diretta ed efficace quella partedi popolazione scolastica (studenti dellascuola primaria e secondaria), stimabi-le in 10.000 unità, che rappresenta ildestinatario preferenziale del progetto.Il progetto prevedeva un forte e sostan-ziale coinvolgimento di personale sco-lastico, che ha messo a disposizione ditutti gli Istituti della rete le propriecompetenze specifiche per collaborare

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Il progetto ha richiesto un periodo di sviluppo di due anni,anche se l’attività di caricamento è tuttora in corso e sarà tanto più intensa quanto più vitali saranno le biblioteche scolastiche in rete

alla creazione di una professionalitàdiffusa ed in linea con i nuovi standardeuropei. Il personale non scolastico,reperito all’esterno, è stato coinvoltoesclusivamente in quelle fasi stretta-mente operative in cui era necessariogarantire un livello di know-how tecni-co e tecnologico adeguato alle esigenzedel progetto.

Aspetti tecnologici

Per quanto concerne le attrezzature (sta-zione client), che alcuni enti partecipantigià possedevano, almeno in parte, il pro-getto prevedeva tre alternative possibili:

1. per le scuole che non disponevano diuna rete locale, la biblioteca è statadotata di uno o più personal computerattrezzati con modem e linea telefoni-ca non dedicata;

2. per le scuole dotate di rete locale labiblioteca è stata dotata di personalcomputer con accesso a Internet trami-te la rete stessa;3. le scuole già dotate di PC con acces-so a Internet in biblioteca hanno incre-mentato la propria dotazione per favo-rire non solo un’accelerazione dell’im-missione dati, ma anche la più ampiapossibilità di accesso alle informazionida parte degli utenti.

Le richieste di dotazione hardware fina-lizzata al progetto furono inoltrateall’Ufficio Scolastico Regionale delMIUR ai sensi della C.R. 74/2002dalle singole scuole aderenti.

Obiettivi da raggiungere

Grazie all’impegno dei docenti attivi nelprogetto, esso sta consentendo effetti-

vamente una progressiva ottimizzazio-ne delle risorse e la massima fruizionedelle biblioteche scolastiche novaresi.Il portale www.biblioarbor.it, realizzatodalle sette scuole, cui si è aggiunto dal2003 l’Istituto professionale “Bellini”di Novara, è diventato tra il 2002 e il2004 un punto di riferimento per ladocumentazione e per la valorizzazio-ne del patrimonio didattico e proget-tuale delle scuole della rete.Il portale, infatti, consente l’accesso tra-mite Internet ai cataloghi elettronicidelle biblioteche delle otto scuole dellarete, realizzando così un OPAC dellebiblioteche scolastiche, con possibilità diricerca per parole chiave, immediatarestituzione del risultato della ricerca erelativa localizzazione del documento. Aregime, tale catalogo renderà visibili epiù agevolmente reperibili più di60.000 volumi in collezioni ben artico-late per settori secondo la tipologia di

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FaseVerbale di riunioneVerbale di riunioneRelazione tecnica del progetto, relativa alle caratteristiche e alla funzionalità della rete.Disponibilità nelle scuole della rete del supporto informatico necessario a generare labiblioteca telematicaDefinizioni di: ■ struttura delle tabelle (tracciato record)■ applicazioni di gestione delle tabelle■ definizione delle procedure di conversione dei database originali (WinIRIDE)Sito web collegato ai terminali o ai server delle biblioteche della reteVerbale di verifica e validazione dei supporti informatici installatiFormazione di docenti con professionalità adeguata in tema di biblioteconomia, in gradodi sviluppare un piano di catalogazione e soggettazione telematica dei testi della propriabiblioteca e progetti di impiego didattico delle risorse in reteCreazione dei cataloghi on lineVerbale di verifica e collaudo finale della rete in tutte le sue funzionalità previste dal progettoPubblicazione in linea del giornalino d’IstitutoConferenze stampa, avvisi su siti e pubblicazioni del settore, presentazioni alle scuolaCreazione dell’accesso wap

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Partecipanti Sottoprodotti valutabili

Co: Coordinatore Liceo scientifico “Antonelli”, Novara.2: Istituto tecnico industriale “Fauser”, Novara.3: Istituto magistrale “Bellini”, Novara.

4: Istituto tecnico agrario “Bonfantini”, Novara.5: Istituto comprensivo di Momo (NO).

6: Istituto comprensivo “Curioni”, Romagnano Sesia (NO).7: Istituto professionale “Ravizza”, Novara.

scuole, oltre a Cd-rom relativi a discipli-ne umanistiche e scientifiche, videocas-sette Vhs, Dvd e ad un grande numero diperiodici specializzati. unità bibliografi-che, anche nella prospettiva del prestitointerbibliotecario e di un futuro raccordocon il sistema bibliotecario delle bibliote-che di pubblica lettura.Il portale www.biblioarbor.it contribui-sce inoltre alla diffusione di iniziativeed esperienze culturali svolte nellescuole aderenti al progetto, quali i gior-nalini d’istituto, le ricerche svolte dagliallievi, con una significativa ricaduta sututti gli studenti, della provincia, desti-natari primari del progetto. Un’ulterio-re funzionalità del portale, ovvero il ser-vizio ad un Ente locale, si sta sperimen-tando nell’ambito del progetto “Adottaun piccolo comune” (Bando congiuntoFondazione CRT – Provincia di Nova-ra), in corso di svolgimento ad operadel Liceo scientifico “A. Antonelli”.Esso prevede la costituzione di un cata-logo tematico consultabile on line, rela-tivo all’editoria locale e di interesselocale conservata nella Biblioteca civica“C. Dionisotti” di Romagnano Sesia.Dopo due anni di attività, a conclusio-ne della fase del progetto cofinanziatadalla Fondazione CRT, si può afferma-re che il progetto “Arbor” abbia rag-giunto gli obiettivi prefissati, con unimportante valore aggiunto da indivi-duare nella espansione della rete (i dueIstituti comprensivi e l’Istituto profes-sionale di cui si è detto, mentre èimminente l’ingresso in rete di unaltro Istituto d’istruzione secondariasuperiore, l’ITIS “O.F. Mossotti” diNovara), ma anche nell’avvio di unacollaborazione fattiva con il territorio

nel settore delle biblioteche, con il ser-vizio di catalogazione on line a favoredel comune di Romagnano Sesia.

Il progetto “Arbor” caratterizzato dallapartecipazione articolata di numerosiistituti scolastici, dagli Istituti com-prensivi alle Scuole secondarie disecondo grado, aperto al coinvolgimen-to delle realtà locali, risulta dunqueessere un solido punto di partenza perun piano più vasto, che arrivi a com-prendere tutte le scuole della provinciadi Novara: pertanto non può conside-rarsi concluso. Per questo motivo èstata presentata all’Amministrazioneprovinciale di Novara una proposta dipartenariato nella prospettiva di unrisultato d’avanguardia nel panoramapiemontese: l’estensione della rete dibiblioteche scolastiche all’intero terri-torio provinciale.

1 La biblioteca scolastica del Liceo “Antonelli” ele sue attività didattiche sono presentate in F.Avella – M. Motta, Una biblioteca che forma i suoiutenti: organizzazione e didattica della bibliotecadel Liceo scientifico “Antonelli” di Novara, “Bibliote-che scolastiche”, 2004, pp. 93-106. 2 La L. 10 dicembre 1997 n. 425 e il Regola-mento D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323 sugli esamidi stato richiedono una educazione alla ricercainter- o pluridisciplinare e sottolineano la tra-sversalità dei saperi. La L. 15 marzo 1997, n. 59, art. 21, il Regola-mento dell’Autonomia scolastica di cui al DPRn. 275/99, il D.M. 234/00, nell’ambito dei cur-ricoli delle istituzioni scolastiche autonome,prevedono la flessibilità organizzativa, l’autono-mia nella ricerca, la valorizzazione delle nuovemetodologie didattiche.Il Regolamento del 26 giugno 2000, recantenorme per la prima applicazione dell’art. 8 delDPR n. 275/99.Le Linee Guida dell’International Federation ofLibrary Associations and Institutions del 1995sulla biblioteca scolastica multimediale.Le C.M. n. 228/99 e C.M. n. 229/00, con cui ilMPI ha lanciato il Programma per la promozio-ne e lo sviluppo delle biblioteche scolastiche,nell’ambito dei progetti speciali della sperimen-tazione dell’autonomia scolastica, di cui alla L.n. 440/97 ed all’O.M. n. 179/99.La C.M. n. 80/2000, con cui il MPI ha varato ilProgetto Lettura 2000, finalizzato alla promo-zione della lettura e del libro nella scuola, comeelemento qualificante il Piano della Offerta for-mativa delle singole scuole.Il Manifesto UNESCO sulle biblioteche scolasti-che (School library media service manifesto UNE-SCO) 1995 e 1999.Il Libro bianco di Delors (Insegnare ad apprendere.Verso la società conoscitiva. Libro bianco dell’istru-zione, a cura di J. Delors, C.E., Bruxelles, 1996).3 ALLEGATO 1: accordo di rete tra le biblioteche –centri risorse educativi multimediali tra gli Isti-tuti ITAS G. Bonfantini Novara, IPSSCTA G. Ravizza Novara, ITIS G. Fauser Novara, IM T. Bellini Novara, Lic. Sc. A. Antonelli Novara.ALLEGATO 2: Convenzione di rete tra le bibliote-che di Istituti superiori di Novara ITAS G. Bon-fantini Novara, IPSSCTA G. Ravizza Novara,ITIS G. Fauser Novara, IM T. Bellini Novara, Lic.Sc. A. Antonelli Novara.4 E. Anzaldi – A. Braga, Alla scoperta delle biblio-teche scolastiche delle scuole medie superiori dellaProvincia di Novara, AIB, Roma, 1997 (RapportiAIB, 9).

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Il portale www.biblioarbor.it è diventato tra il 2002 e il 2004 un punto di riferimento per la documentazione e per la valorizzazione del patrimonio didattico e progettuale delle scuole della rete