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LA NAZIONE Pagina 7 – Attualità “Ma a me e Fini vogliono spezzare le gambe” Di Pietro cade dalla moto Poi va in tv e attacca Silvio ROMA — IL LEADER dell’Idv, Antonio Di Pietro, cade dalla moto e si frattura il malleolo tibiale. E’ accaduto l’altro ieri a Montenero di Bisaccia, il suo paese natale in provincia di Campobasso dove l’ex pm sta trascorrendo le vacanze. Di Pietro aveva preso in prestito dal figlio una due ruote di grossa cilindrata. La poca dimestichezza con il mezzo o il brecciolino sull’asfalto hanno provocato l’incidente che però non ha scalfito l’animo battagliero del leader dell’Idv. «A me e a Fini vogliono rompere le gambe, ma non ci riusciranno» ha detto ieri sera in una intervista al Tg3. Il presidente della Camera, come si ricorderà, è stato fotografato ad Ansedonia con un vistoso cerotto sul collo del piede destro conseguenza di un infortunio domestico. Poi Di Pietro ha attaccato Berlusconi: «C’è un solo modo di vincere l’avversario, affrontarlo e sconfiggerlo».

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IL TIRRENO Pagina 9 - Economia Area Ocse: Berlino e Londra trainano la ripresa Il Pil cresce, Italia in coda Confermato il balzo della Germania (+2,2) nel secondo trimestre ROMA. Vola l’economia tedesca, come mai era successo dalla riunificazione, e traina il prodotto interno lordo europeo. Nel secondo trimestre di quest’anno la Germania mette a segno una crescita del Pil del 2,2% su base congiunturale e del 3,7% su base tendenziale e porta l’economia europea ad un aumento dell’1% rispetto ai primi tre mesi di quest’anno e dell’1,7% rispetto ad aprile-giugno 2009. Bene anche l’Inghilterra mentre più lenta risulta la ripresa in Italia che nel secondo trimestre di quest’anno è cresciuta meno di tutti i Paesi G7. Nel confronto sull’anno l’Italia cresce anche meno del Giappone e degli Stati Uniti. A fotografare la crescita nei maggiori Paesi industrializzati è l’Ocse che ha diffuso i dati relativi al Pil nel secondo trimestre. Esplosione confermata dunque per la Germania, ma anche per l’Inghilterra, che «guidano una crescita più forte nell’Unione europea mentre la ripresa rallenta in Giappone e negli Stati Uniti», sottolinea l’organizzazione di Parigi. Nel complesso l’area Ocse nel secondo trimestre è cresciuta dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,8% rispetto allo stesso trimestre del 2009. L’Italia è sotto questa media: +0,4% su base congiunturale e +1,1% su base tendenziale. Ma soprattutto il nostro Paese sembra lontano dalle performance dell’economia di Germania e Gran Bretagna. Il Pil inglese, a ruota dietro quello tedesco, è cresciuto dell’1,1% rispetto ai primi tre mesi del 2010 e dell’1,6% rispetto allo stesso trimestre del 2009. Gli Stati Uniti segnano una perfomance positiva sull’anno (+3,2%) ma rispetto al primo trimestre dell’anno arretrano. Per il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, «il governo Berlusconi-Tremonti-Bossi ha fallito. Continuare lungo la strada degli ultimi due anni porterebbe non solo maggiore disoccupazione ma anche maggior deficit pubblico». L’Idv sottolinea che «è necessario un ministro dello Sviluppo all’altezza». Allarme anche dai consumatori. Per Codacons i dati Ocse «dimostrano che l’Italia più che locomotiva è la Cenerentola d’Europa».

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IL TIRRENO Pagina 6 - Attualità Una trentina di migranti evadono dal Centro di espulsione di Trapani, disordini anche a Cagliari Clandestini, la grande fuga d’estate La Caritas denuncia: «Cambiare subito le regole o sarà il disastro» ROMA. Trentuno reclusi in fuga dal Cie di Trapani e una tentata evasione di gruppo dal Cpa di Cagliari. Si moltiplicano i segnali di allarme provenienti dai centri detentivi per i migranti irregolari. E mentre il Viminale torna a sbandierare il calo degli sbarchi e promette nuove strutture, le opposizioni accusano il governo di «propaganda». Con la Caritas che denuncia le nuove rotte del traffico di uomini. Le ultime rivolte nei centri della disperazione seguono di pochi giorni quelle scoppiate a Brindisi, Milano e Gorizia. La prima è avvenuta la scorsa notte nel centro di identificazione ed espulsione «Serraino Vulpitta» di Trapani. Alcune decine di persone hanno segato le sbarre di una finestra e sono fuggite nelle campagne circostanti. Una rocambolesca evasione durante la quale diversi fuggitivi si sono feriti. Due si sono fratturati gambe e braccia precipitando al suolo e ora sono in ospedale. Sette sono stati arrestati poco dopo mentre quindici sono ancora ricercati. La seconda rivolta, sedata dall’intervento delle forze dell’ordine, è avvenuta nel centro di prima accoglienza di Cagliari Elmas, dove in seguito agli ultimi sbarchi sulle coste della Sardegna, sono ospitate circa cento persone. Anche in questo caso otto detenuti hanno provato a forzare le sbarre. Ma il tentativo è fallito e nel centro è scoppiata la rabbia. Davanti al ripetersi di incidenti, il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano è tornato a ripetere che «entro qualche mese saranno aperti nuovi Centri di identificazione ed espulsione in regioni densamente popolate, come Toscana, Veneto, Piemonte e Campania, dove finora non è stato possibile». Per il resto, ha detto Mantovano, l’estate è il momento in cui si registrano i tentativi di fuga più numerosi. «È l’esito di una tensione che deriva dalle caratteristiche delle strutture», ha detto il sottosegretario che pochi giorni fa, assieme al ministro Maroni, aveva annunciato il calo dell’88% degli sbarchi. Ma questo dato, spiega il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, Flavio Di Giacomo, è solo uno specchietto per allodole. «Chiariamo. Gli sbarchi rappresentano solo il 15 per cento degli ingressi irregolari nel paese. Il grosso arriva dalle frontiere terrestri e dilaga il fenomeno degli overstayer, persone che entrano con un visto turistisco restando oltre la scadenza», dice Di Giacomo. Che sulle rotte aggiunge: «Il centro di Lampedusa è vuoto e dalla Libia per ora non si parte più perché sono in corso pattugliamenti delle acque interne. Ma ciò non significa che gli sbarchi siano diminuiti. Ora i trafficanti lavorano sulla rotta che parte dalla Turchia, passa in Grecia e approda in Puglia». Quanto al moltiplicarsi di rivolte, il portavoce dell’Oim punta il dito sui 180 giorni di permanenza: «I centri si riempiono perché i sei mesi fissati dalla legge sono troppi. Ma costruirne di nuovi è solo una soluzione a breve termine». Non diversa l’opinione di Francesco Marsico, vicedirettore generale della Caritas Italiana: «Gli sbarchi in Puglia si stanno facendo regolari. È un flusso di afghani, kurdi ma anche egiziani, tunisini e marocchini che continua lontano dai riflettori. Arrivano nascosti su grandi navi, che meglio sfuggono ai controlli, e in mare aperto trasbordano su barche più piccole». Insomma cambia solo la geografia. Quanto ai nuovi centri, anche per la Caritas è una soluzione parziale se resta il termine dei 180 giorni. «Va ridiscussa la politica dei flussi migratori e dei richiedenti asilo», conclude Marisco addossando «gravi responsabilità anche all’Unione europea». Di programmazione dei flussi e di accordi bilaterali vuole discutere anche Livia Turco, responsabile immigrazione del Pd, che accusa il governo di limitarsi «ai soliti annunci e alle misure di espulsione quando per diventare clandestini basta perdere il lavoro». «Pura propaganda», incalza il parlamentare dell’Idv, Fabio Evangelisti, definendo «aberrante e contraria ai diritti umani» la politica dei cie.

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IL TIRRENO Pagina 8 - Livorno MILITANTE ARRABBIATO Lascio il Pd vado nell’Idv CARLO BARTOLINI Vorrei raccontare una brevissima semplice storia: figlio di un padre integerrimo, rigoroso e quasi spartano, che a scuola era potuto arrivare soltanto fino alla seconda elementare, ma grande uomo per serietà ed onestà (basti pensare che il suo vanto, per moltissimi anni, fu quello di non avere fatto un giorno di assenza sul lavoro alla ex Spica dove era operaio dipendente con il cui unico modesto salario mantenne la moglie e due figli agli studi pagando anche l’affitto della abitazione), sono sempre stato dalla parte degli operai e, pertanto, un uomo di sinistra. E sempre tale resterò. L’esempio del suo metodo di vita, senza tante parole, mi ha insegnato la strada da percorrere e i valori dell’uomo. Non sto qui ad elencare i vari tipi di contributo che, sempre disinteressatamente, ho dato alla società, livornese in particolare, e come presidente del Cel per nove anni, e come ideatore, fondatore e primo presidente del Circolo Livornese Amici dell’Opera, e come vice-presidente della Società Corale Mascagni e come atleta podista (vincendo vari titoli regionali e uno nazionale) prima, e vice-presidente, poi, della Società Atletica Livorno. Da oltre trentacinque anni sono stato iscritto al Pci, prima, e al Pd, poi. Ma adesso basta; non mi sento più rappresentato da questa sinistra e pertanto lascio e vado, insieme a mia moglie, con Antonio Di Pietro perché, fino a prova contraria, è l’unica persona seria e onesta con gli attributi necessari all’opposizione dell’attuale governo del nostro paese che, a mio parere, è disastroso. Colgo così l’occasione per esprimere la mia protesta, insieme a quella di moltissime altre persone, alla localizzazione, anche quest’anno, della cosiddetta “Festa del Partito Democratico” sul piazzale a mare della Rotonda di Ardenza (che fra l’altro occupa anche la nuova pista ciclabile): ma si smetta questa buffonata ormai fuori tempo fatta quasi esclusivamente di “fritti misti” che appestano l’aria e, per di più, preparati in ambiente poco igienico adiacente alla cosiddetta “pineta” letteralmente infestata da ratti di ogni genere. Non basta che detto piazzale sia deturpato dall’obbrobrio di quella specie di baracchina moderna (che allarga ogni anno di più il “proprio” territorio di occupazione del suolo pubblico) con quella adiacente giostra antidiluviana? Ma perché si continua ad alimentare così l’ignoranza del popolo. A Livorno si parla troppo di cacciucco, fritto misto e calcio. E si abbia il coraggio una buona volta, magari a costo di apparire inizialmente impopolari, di dare una sterzata offrendo alla gente manifestazioni serie e professionali che possano darle la possibilità a di crescere e migliorarsi.

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IL TIRRENO Pagina 9 - Empoli «In aumento l’insicurezza» Furti e rapine: l’Italia dei Valori lancia l’allarme SAN MINIATO. Ha destato clamore, in tutto il comprensorio, la notizia dell’ingente bottino della rapina messa a segno alla filiale della Cassa di Risparmio di Firenze di Ponte a Egola (per un valore di diversi milioni tra soldi, gioielli, orologi e diamanti). L’episodio del mega colpo in banca spinge l’Italia dei Valori a chiedere nuovamente la messa a punto di iniziative in grado di arginare e sconfiggere il senso d’insicurezza sociale ormai diffuso sul territorio. «A novembre dell’anno scorso - afferma Luigi Buoncristiani, coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori - l’IdV aveva segnalato una situazione preoccupante nel comune di San Miniato relativa ad un aumento dello stato di insicurezza percepito dai cittadini. Proponevamo un confronto per parlarne apertamente ritenendo la sicurezza un tema prioritario. In otto mesi circa, sui giornali locali abbiamo dovuto leggere una media di un articolo al mese, tra furti e rapine, con l’ultimo eclatante colpo alla Carifi di Ponte a Egola. L’insicurezza economica dovuta alla crisi, che si è abbattuta in modo più pesante nel comprensorio del Cuoio, unita a questa continua presenza di furti e rapine, sembra stia creando un aumento dello stato di insicurezza sociale che non deve essere sottovalutato. Noi riteniamo che sia importante affrontare la situazione con le associazioni, sia economiche che sociali, presenti sul territorio e con tutte le forze politiche. Servono una maggiore coesione ed un progetto comune perché da soli può sembrare di ottenere di più, ma a lungo andare ci si rimette».

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LA NAZIONE Pagina 6 – Livorno Rosignano. Ridotte le entrate del Comune, quindi saranno limitati gli investimenti Manova correttiva da 9 milioni, come avevamo previsto ROSIGNANO — L’ASSESSORE Tudisco fa sapere che la manovra sarà di 9,3 milioni con sforbiciate in primis agli investimenti. Come avevamo anticipato, parlando di una variazione da 8-10 milioni in correzione alla previsione di 22 milioni di entrate 2010 da Rea presentata da Tudisco approvata con il bilancio di previsione il 15 aprile. Con i 18 voti favorevoli di Pd e IdV. E i voti contrari di Luparini, Angeli, Ghignoli, Diquattro, Vannozzi, Tani, Pdl. De Bari, «Il Cambio», Giacomelli e Porciani, Rds, Luppichini e Daddi, «A Sinistra per», Franconi si è allontanato. Astenuta Monti, gruppo misto. TUDISCO, ex revisore dei conti Rea, ci aveva motivato la sua errata previsione con crisi e mancati conferimenti da Lucca e Firenze che Ghelardini ci ha rivelato essere stati dirottati per accordi Ato. Franchi con quantitativi di conferimenti non prevedibili al momento del bilancio. Eppure secondo Ghelardini, «il Comune era a conoscenza della situazione 2009, ogni fine mese hanno il nostro report. Perché Tudisco ha previsto 22 milioni? Probabilmente aveva una speranza di ripresa». E precisa. «Conferimenti, conferitori e tariffe li decide il Comune. Rea ha chiuso con un utile 2009 di 38mila euro, ma dalla discarica sono entrati due milioni in meno. Abbiamo retto l’urto grazie alle nostre capacità recuperandone uno contenendo le spese e aumentando i servizi». ci.go.

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LA NAZIONE Pagina 6 – Livorno Rosignano Patrizio Loprete presidente Crom ROSIGNANO — PATRIZIO Loprete, segretario Idv, è da ieri sera il nuovo presidente di Crom Servizi, partecipata di maggioranza, 75%, di Rosignano e composta anche da Castellina e Montescudaio. Loprete, ex Pd, poliziotto, succede a Ivano Lazzerini, “il mandato era scaduto il 28 giugno, ci hanno chiesto di rimanere ancora in carica”, primo presidente di Crom, nata il 1 luglio 2007, che gestisce farmacie comunali e servizi cimiteriali. Per Loprete indennità annua di 7.750 euro più 100 a seduta. E’ la prima presidenza per Idv, che nel governo locale esprime Luca Simoncini, delega alle frazioni collinari. All’ assemblea dei soci, ci relaziona Lazzerini, ha preso parte per Rosignano l’assessore Tudisco. Cda ridotto da cinque a tre componenti, con i confermati Antonio Olivieri e Scilla Del Ghianda, per loro 1.250 euro annui più gettone di 100 a seduta. Esce Serena Modesti. L’a.d. Daniele Donati era uscito un anno fa prima di entrare in giunta. Sindaci revisori. Confermati il presidente Mario Bellucci, l’ex ragioniere capo del Comune che è anche presidente del Collegio di Rea, Massimo Cateni, Marco Menicagli e Simone Morfini, revisore dei conti del Comune. Esce Valeria Rinaldi, la new entry è il revisore unico di Rea Andrea Torsella. Cinzia Gorla

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LA NAZIONE Pagina 9 – Lucca Porcari Del Carlo Rifiuti ai Poderacci L’IdV dice «no» IL CASO della realizzazione dell’impianto di compostaggio che il Comune di Capannori vorrebbe costruire in località «Poderacci» incassa anche il «no» di Teodoro Del Carlo dell’Italia dei Valori (IdV). Partito che «dice no — afferma Del Carlo — ai ‘Poderacci’, troppo vicino alle case. E quella è anche una zona già altamente inquinata. Tutti lo sanno, nessuno ne parla. Fa paura. Parlatene ai medici di Porcari e alla Asl di Lucca».

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