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QUESITI DI SCIENZE INFERMIERISTICHE Prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale e ai master universitari Terza edizione Anna Marusca Ghizzoni Laura D’Addio McGraw-Hill Milano • New York • Chicago • San Francisco • Lisbon • London • Madrid • Mexico City • New Delhi • San Juan • Seoul • Singapore • Sidney • Toronto

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QUESITI DISCIENZE INFERMIERISTICHE

Prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale

e ai master universitari

Terza edizione

Anna Marusca GhizzoniLaura D’Addio

McGraw-Hill

Milano • New York • Chicago • San Francisco • Lisbon • London • Madrid • MexicoCity • New Delhi • San Juan • Seoul • Singapore • Sidney • Toronto

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Capitolo

2AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA

Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche

Ai corsi di laurea magistrale e ai master universitari, descritti nel Capitolo 1, si accedein base a un numero programmato di posti, superando una prova di selezione.Mentre per la laurea magistrale l’accesso è in buona parte definito a livello na-

zionale, per i master universitari la materia è normata dai regolamenti degli ateneiche istituiscono i corsi.Per i master universitari, pertanto, non è possibile dare indicazioni univoche

e si rimanda a quanto già specificato nel primo capitolo e, in particolare, al con-tenuto dei singoli bandi istitutivi dei corsi che disciplinano proprio le modalitàdi accesso.In ogni caso, molte delle regole che normano l’ammissione alle lauree magistrali

sono valide anche per i master e, in particolare, sono da ritenere comuni a tutti icorsi universitari i suggerimenti per affrontare le prove di selezione che sarannodescritte dettagliatamente in questo capitolo.

NORME DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE

La definizione delle modalità e dei contenuti della prova di ammissione ai corsi dilaurea magistrale è regolamentata da appositi decreti del MIUR. A partire dal primoanno di attivazione 2004/2005,1 il ministero dispone ogni anno le prove di selezioneai corsi ad accesso limitato che vengono emanati di norma nel periodo aprile/mag-gio e sono facilmente reperibili sul sito ufficiale.Detti decreti fissano le regole generali delle prove di ammissione; ciascuna uni-

versità, sulla base delle disposizioni nazionali, predispone poi i bandi di concorsoe nomina le commissioni giudicatrici. Le medesime commissioni, nominate daicompetenti organi accademici, preparano la batteria dei test e presiedono al regolaresvolgimento della prova.

1 D.M. 9 luglio 2004, successivamente integrato dal D.M. 1 ottobre 2004.

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PARTE 1 • Formazione e selezione delle professioni sanitarie

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I provvedimenti ministeriali di regolamentazione delle prove, adottati in questianni, pur essendo quasi simili, hanno introdotto di volta in volta piccole modifiche,in grado però di incidere a volte anche in misura sostanziale sul risultato della se-lezione stessa. Una prima raccomandazione è quindi quella di verificare con attenzione le regole

di ammissione contenute nel decreto valido per l’anno in corso e nello specifico ilbando di ammissione dell’università presso la quale si intende presentare l’iscrizione.Prendendo a riferimento l’ultimo anno accademico, saranno ora illustrati i re-

quisiti di accesso, i criteri di valutazione dei titoli e della prova di esame.

Requisiti di accesso alla selezioneL’ammissione ai corsi può avvenire per titoli ed esami o per “diritto” in presenzadi certi requisiti. Sono ammessi, in base all’esito della prova di ammissione, i soggetti che siano

in possesso di uno dei seguenti titoli:

• diploma di laurea triennale abilitante all’esercizio della professione;• diploma universitario, abilitante all’esercizio della professione;• titoli abilitanti all’esercizio della professione acquisiti con i precedenti ordina-menti, di cui alle Leggi 42/1999 e 1/2002.

Per l’ammissione viene inoltre richiesto il possesso del diploma di Scuola mediasuperiore di durata quinquennale.Nessun altro requisito è previsto per l’accesso alla laurea magistrale, né il voto

del diploma, né l’anzianità di servizio.Le categorie di operatori che possono invece essere ammessi, in soprannu mero,

rispetto alla programmazione nazionale, prescindendo dall’espletamento della provadi ammissione, in considerazione del fatto che già svolgono funzioni inerenti, sono:

• i soggetti ai quali sia stato conferito l’incarico, da almeno due anni, ai sensi eper gli effetti dell’art. 7 della Legge 10.8.2000, 25;

• i soggetti in possesso del titolo rilasciato dalle Scuole Dirette a Fini Speciali perDirigenti e Docenti dell’Assistenza Infermieristica (D.P.R. 162/1982), titolaridell’incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore dei corsi di lau-rea in Infermieristica;

• i soggetti ai quali sia stato conferito l’incarico, da almeno due anni, di direttoreo di coordinatore di uno dei corsi di laurea ricompresi nella laurea magistraledi interesse.

Rispetto ai soggetti titolari di “accesso diretto”, i decreti ministeriali che si sonosucceduti nel tempo hanno modificato in parte il riconoscimento dei requisiti ne-cessari; pertanto, si consiglia di verificare con attenzione quelli indicati dall’ultimodecreto ministeriale. La possibilità di accedere al corso in deroga alle prove di ammissione, sancita

dai decreti di ammissione, è stata accompagnata, nei primi anni, da un acceso di-battito interno alla professione, soprattutto per l’inadeguato riconoscimento del per-corso universitario già acquisito da coloro che avevano frequentato i due anni dellescuole dirette a fini speciali per dirigenti e docenti di Assistenza Infermieristica.

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Ammissione ai corsi di laurea • CAPITOLO 2

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Valutazione dei titoliLa valutazione complessiva prevede un totale di 100 punti di cui 20 riservati ai titoli.Per la classe di laurea magistrale delle Scienze Infermieristiche e Ostetriche sono

valutabili tre tipi di categorie:

• titolo di accesso;• titoli accademici o formativi;• attività professionali.

Titolo di accesso• Diploma di laurea triennale abilitante all’esercizio di una delle professioni sa-nitarie annoverate nella classe di laurea magistrale: 7 punti.

• Diploma universitario abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarieannoverate nella classe di laurea magistrale: 6 punti.

• Titoli abilitanti all’esercizio di una delle professioni sanitarie annoverate nellaclasse di laurea magistrale acquisiti con i precedenti ordinamenti: 5 punti.

È possibile utilizzare, in questa categoria, uno solo dei titoli elencati, a scelta delcandidato, anche se in possesso di più attestati.La scala dei punteggi attribuiti per questa categoria determina un diverso tratta-

mento tra i soggetti provenienti da diverse formazioni di base avvantaggiando, di duepunti aggiuntivi, chi è uscito dall’ultimo percorso formativo della laurea triennale.In ogni caso, dei 20 punti a disposizione, solo 15 sono effettivi per la graduatoria

in quanto tutti i candidati partono da una base minima uguale di 5 punti.

Titoli accademici o formativi • Diploma di Scuola Diretta a Fini Speciali in Assistenza Infermieristica (D.P.R.162/1982): 5 punti.

• Altri titoli accademici o formativi di durata non inferiore a sei mesi: 0,50 puntiper ciascun titolo fino a un massimo di 2 punti.

I possessori del titolo di DAI, IID e DDSI, che normalmente provengono dalla for-mazione di base acquisita con il precedente ordinamento, sono favoriti rispetto aicandidati con analogo percorso formativo ma distanziati di solo 3 punti rispetto ainuovi colleghi laureati.Tutti gli altri titoli accademici o formativi possono essere valutati sino a un mas-

simo di 4 attestati. Questi titoli, di durata superiore ai sei mesi, possono comprenderenumerosi corsi (tra cui: abilitazione a funzioni direttive, specializzazioni, master,corsi aggiornamento professionale con o senza attribuzione ECM ecc.) ed eventualititoli della precedente categoria che non siano stati utilizzati come titolo di accesso.Manca inspiegabilmente dall’elenco un esplicito riconoscimento a fattispecie

proprie del curriculum formativo e professionale, quali incarichi di insegnamento,partecipazione a progetti di ricerca, pubblicazioni scientifiche ecc. Il riconoscimento di questa categoria di titoli è a discrezione delle commissioni

d’esame dei singoli atenei e, quindi, si possono registrare differenze significativenella valutazione/riconoscimento anche degli stessi attestati; in genere, vengonoprivilegiati quelli acquisiti in ambito universitario.

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PARTE 1 • Formazione e selezione delle professioni sanitarie

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Attività professionali• Attività professionali nella funzione apicale di una delle professioni sanitariericom prese nella classe di laurea magistrale, idoneamente documentate e certi-ficate: 1 punto per ciascun anno o frazione superiore a sei mesi fino a un mas -simo di 4 punti.

• Attività professionali nell’esercizio di una delle professioni sanitarie ricompre-se nella classe di laurea magistrale, idoneamente documentate e certificate:0,5 punti per ciascun anno o frazione superiore a sei mesi fino a un massimodi 2 punti.

Per la funzione apicale, essendo il termine utilizzato nel decreto poco precisato edefinito, si sono registrati riconoscimenti difformi a seconda dell’interpretazionedei singoli atenei. In alcuni casi si è persino attribuito lo stesso punteggio sia perla funzione di coordinamento che per quella di dirigente. In ogni caso possono es-sere valutati fino a un massimo di 4 anni di servizio.L’esercizio pro fessionale va inteso in senso esteso, sia esso in regime di di-

pendenza o libero-profes sionale, presso strutture pubbliche o private, di ruolo oa incarico purché documentato ed esercitato nel cam po proprio della classe dilaurea magistrale che comprende le professioni di infermiere, infermiere pedia-trico e ostetrica/o. Anche in questo caso potranno essere valutati fino a un mas-simo di 4 anni.

Valutazione della prova d’esame I decreti contengono precise indicazioni sull’espletamento dell’esame di ammissio-ne, il quale viene fissato a livello nazionale nello stesso giorno per tutte le universitàpubbliche. La prova di selezione, valida per l’accesso di tutte le professioni sanitarieai corsi di laurea magistrale, viene fissata in data variabile, generalmente alla finedi ottobre; tale data va accertata anno per anno, consultando il decreto ministerialevigente o il bando dell’università cui si fa riferimento.Fanno eccezione le università non statali che possono decidere autonomamente

il giorno di selezione, come per esempio l’Università Cattolica del Sacro Cuoreche, in genere, oltre ad anticipare la data di selezione, adotta una propria modalitàdi selezione.Per lo svolgimento della prova è assegnato un tempo massimo di 2 ore. La prova

consiste nella soluzione di 80 quesiti a risposta multipla di cui una sola è la rispostaesatta tra le cinque indicate.La prova di ammissione è predisposta autonomamente da ciascun ateneo, tenuto

conto delle indicazioni ministeriali che fissano gli argomenti e la composizione nu-merica dei quesiti.Gli argomenti e il relativo numero di quesiti fissati dal decreto sono:

• teoria e pratica delle professioni ricomprese nella classe di laurea magistrale:32 quesiti;

• cultura generale e ragionamento logico: 18 quesiti;• regolamentazione dell’esercizio professionale e legislazione sanitaria: 10 quesiti;• cultura scientifico-matematica, statistica, informatica, inglese: 10 quesiti;• scienze umane e sociali: 10 quesiti.

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Ammissione ai corsi di laurea • CAPITOLO 2

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PROGRAMMI DELLA PROVA DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

1. Teoria e pratica della disciplina specificaAccertamento di: conoscenze teorico/pratiche essenziali, nella prospettiva della loro successiva applicazioneprofessionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico e in una visioneunitaria, estesa anche nella dimensione socio-culturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singoloindividuo, di gruppi interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base; abilità ed esperienza, unitealla capacità di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari. Applicarequeste conoscenze anche nella risoluzione di problemi organizzativi e didattici tenendo presenti le dimensionietiche.

2. Logica e cultura generaleAccertamento della capacità di comprendere il significato di un testo o di un enunciato anche corredato digrafici, figure o tabelle, di ritenere le informazioni, di interpretarle, di connetterle correttamente e di trarneconclusioni logicamente conseguenti, scartando interpretazioni e conclusioni errate o arbitrarie. I quesiti ver-teranno su testi di saggistica o narrativa di autori classici o contemporanei, oppure su testi di attualità comparsisu quotidiani o su riviste generaliste o specialistiche; verteranno altresì su casi o problemi, anche di naturaastratta, la cui soluzione richiede l’adozione di forme diverse di ragionamento logico.

3. Regolamentazione dell’esercizio professionale specifico e legislazione sanitariaAccertamento delle conoscenze riguardo l’esercizio professionale specifico e delle principali fonti legislative ri-guardanti la specifica disciplina e la legislazione sanitaria nazionale di interesse specifico.

4. Cultura scientifico-matematica, statistica, informatica e ingleseAccertamento della padronanza estesa al versante sperimentale o applicativo di conoscenze di base nei sot-toelencati settori disciplinari:

• Matematica; • Epidemiologia;• Statistica;• Informatica.

Nota. È auspicabile anche inserire la comprensione di due o tre frasi semplici per verificare il grado di conoscenzadella lingua inglese

5. Scienze umane e socialiPsicologia, Pedagogia, Didattica, Sociologia, Filosofia, Management e Organizzazione.Accertamento delle conoscenze riguardo le diverse teorie presenti nel panorama contemporaneo con le cor-rispondenti concezioni dell’uomo e della società.Accertamento della capacità di applicare conoscenze specifiche nella gestione di servizi e nella didattica aidiversi livelli.

Il programma degli argomenti da sottoporre a verifica è contenuto in allegato aidecreti di ammissione e in questi primi anni di attivazione non ha subìto modifiche.Per un’analisi dettagliata lo si riporta, di seguito, integralmente. Per la valutazione della prova, la commissione ha a disposizione 80 punti che

attribuisce secondo i seguenti criteri:

• per ogni risposta esatta: 1 punto;• per ogni risposta sbagliata: – 0,25 punti;• per ogni risposta non data: 0 punti.

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PARTE 1 • Formazione e selezione delle professioni sanitarie

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FIGURA 2.1 Schema riassuntivo dei criteri di valutazione relativi alla prova scritta e ai titoli.

Prova scritta Totale = 80 punti

TITOLO ACCESSO (uno a scelta del candidato)

7 punti Diploma di laurea triennale

6 punt Diploma universitario

5 punti Titolo professionale acquisito con precedenti ordinamenti

TITOLI ACCADEMICI O FORMATIVI

5 punti Diploma di scuola diretta a fini speciali (DAI)

0,5 punti Per ogni titolo (> 6 mesi) fino a un massimo di 2 punti

ATTIVITÀ PROFESSIONALI

1 punto Attività professionali nella funzione apicale e di cooordinamento. Per anno o frazione (> 6 mesi) fino a un massimo di 4 punti

0,5 punti Altre attività professionali. Per anno o frazione (> 6 mesi) fino a un massimo di 4 punti

PROVA SCRITTA

1 punto Risposta esatta

– 0,25 punti Risposta sbagliata

0 punti Risposta non data

TitoliTotale = 20 punti

In caso di parità di voti prevale, in ordine decrescente, il punteggio ottenuto dalcandidato nella soluzione dei quesiti relativi ai seguenti argomenti:

• teoria e pratica delle professioni; • cultura generale e logica; regolamentazione dell’esercizio professionale e legi-slazione sanitaria;

• cultura scientifico-matematica, statistica e informatica; scienze umane e sociali.

Nello schema della figura 2.1 sono stati riassunti tutti i criteri di punteggio relativialla prova scritta e ai titoli.Appare evidente da questo schema come l'esito dell'ammissione sia grande-

mente se non totalmente influenzato dalla prova scitta

SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE L’ISCRIZIONE E LA SELEZIONE

Questa parte raccoglie una serie di indicazioni e consigli, apparentemente banali,ma utili per affrontare nel migliore dei modi l’iscrizione e la prova di selezioneottimiz zando la propria performance. Saranno affrontati diversi argomenti che se-

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Ammissione ai corsi di laurea • CAPITOLO 2

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guono da vicino le tappe dell’itinerario del candidato, cominciando da dove reperirele informazioni e il bando e proseguendo quindi con la preparazione della domanda,come preparasi, le regole e le istruzioni per lo svolgimento della prova, la gestionedei quesiti compresi quelli in cui la risposta è ignota, la compilazione del modulodelle risposte e la pianificazione del tempo.

Dove reperire le informazioni sui corsi Il mezzo più efficace per trovare le informazioni sui corsi attivati è il web perchépresenta i vantaggi di essere facilmente accessibile, a basso costo e in grado didare una panoramica di tutta l’offerta nazionale. Quindi, a meno che non si sia in-dividuata una specifica università e si abbia il tempo di frequentare con assiduitàla relativa segreteria, meglio consultare con regolarità alcuni siti; a partire da giu-gno/luglio di ogni anno per quanto riguarda la laurea magistrale e in periodi diversidell’anno per i master.La rassegna dei siti di seguito presentata è deliberatamente limitata, poiché si

è preferito selezionare gli indirizzi di fonte ufficiale o certa, gratuiti e che offrisserogaranzia di continuità.Per i corsi di laurea magistrale si possono visitare i seguenti siti:

• http://www.miur.itIl sito del MIUR è il punto di partenza più autorevole. Pubblica nel settore de-dicato alle Università, in “Atti Ministeriali”, i decreti che istituiscono annual-mente i corsi e regolamentano la prova di selezione. Se l’atto non è immedia-tamente disponibile in prima pagina è possibile anche effettuare una ricerca.Da queste prime informazioni si può risalire agli atenei che hanno attivato icorsi e scaricare i bandi di selezione.

• http://offf.miur.it e http://cercauniversità.cineca.itSi accede alla banca dati dell’offerta formativa universitaria del MIUR in colla-borazione con CINECA dove è possibile ricercare i corsi attivati scegliendo laclasse di laurea magistrale e la città che si vuole visionare. Ogni corso è pre-sentato da una scheda informativa e soprattutto è disponibile l’indirizzo speci-fico del corso scelto a cui rivolgersi.

• http://www.cestor.itIl sito del Centro Studi Orientamento contiene l’elenco completo degli indirizziinternet degli atenei italiani e delle loro facoltà nella sezione “Formazione uni-versitaria in Italia” .

Per i corsi di master universitari, oltre agli indirizzi già indicati relativi alle singoleuniversità si possono visitare:

• http://www.cestor.itSempre nel sito del Centro Studi Orientamento, nella sezione “A guide to ma-sters”, è presente un elenco dei corsi master di primo e secondo livello, alcunidei quali sono provvisti di una scheda informativa contenente finalità, program-ma, ammissione, durata e costi. Non è agevole però ricercare i master d'interesseinfermieristico e ostetrico.

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PARTE 1 • Formazione e selezione delle professioni sanitarie

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• http://www.ipasvi.itIl sito della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI presenta una buona ras-segna di master di interesse infermieristico. Nella sezione “Formazione” dal me-nu centrale si accede a “Master” che contiene una banca dati delle offerte for-mative, ognuna delle quali è corredata da una scheda contenente obiettivi, du-rata/costi, sede e riferimenti per l’iscrizione.

La scelta del corso a cui iscriversi comporta una serie di riflessioni legate alla di-stanza dalla sede universitaria, alla durata e alla frequenza richieste, al costo delcorso, alla qualità dell’insegnamento e ai servizi offerti dai singoli atenei. Per quanto riguarda i costi di iscrizione, soprattutto per i master, la quota in

genere è abbastanza onerosa e diversificata per ateneo, anche se i corsi hanno con-tenuto analogo; per la laurea magistrale, le variazioni sono più contenute. Con un po’ di pazienza, i costi, il programma, gli orari delle lezioni, la frequenza

e le caratteristiche generali del corso sono tutti ricercabili su internet. Molto difficile è, invece, raccogliere notizie attendibili sulla qualità dell’offerta

didattica proposta e sulle opportunità di riconoscimento dei crediti pregressi, ele-mento fondamentale per la definizione del futuro piano di studi.

Come presentare la domandaI bandi pubblicati dalle università che hanno attivato corsi universitari (laurea ma-gistrale e master di primo livello) rappresentano il canale di informazione ufficialeche contiene tutte le indicazioni valide per poter presentare la domanda di ammis-sione (o preiscrizione) e le modalità della prova di selezione.Il suggerimento è dunque quello di ricercare lo specifico bando del corso pre-

scelto, leggerlo con attenzione e rispettare tutte le indicazioni e le procedure pre-viste. Si tratta di una strategia che, di per sé, rappresenta una prima forma di se-lezione dei candidati; infatti, una parte di partecipanti non viene ammessa proprioa causa di irregolarità nella presentazione della domanda (mancato rispetto delladata di scadenza, mancato pagamento della tassa di iscrizione ecc.). Generalmente, i bandi di concorso contengono le seguenti informazioni:

• tipo di corsi attivati e numero di posti disponibili;• termini di scadenza della preiscrizione;• norme e requisiti di ammissione;• modalità di presentazione della domanda e dei titoli;• criteri di valutazione dei titoli; • requisiti della prova e programma d’esame;• data e luogo dell’esame di selezione;• regole di svolgimento della prova;• pubblicazione della graduatoria finale degli ammessi;• immatricolazione successiva per i vincitori.

Nel bando inoltre vengono richiamate o riportate per esteso le disposizioni mini-steriali e/o legislative pertinenti e ogni altro obbligo che i candidati devono assol-vere, comprese particolari categorie di iscritti, ammessi di diritto senza prova, quali:extracomunitari, portatori di handicap e altre fattispecie.

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Ammissione ai corsi di laurea • CAPITOLO 2

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Particolare cura va riservata alla sezione riguardante le modalità di presentazionedella domanda e dei titoli, dove viene precisato quando, come e dove presentarela domanda di ammissione e tutti i documenti obbligatori e facoltativi richiesti,nonché i sistemi di autocertificazione. La domanda e l’ulteriore documentazione necessaria devono essere general-

mente re datte su appositi modelli forniti dall’università e presentate direttamenteo inviate per posta o corriere. Se si intende utilizzare la trasmissione per posta è bene verificare a priori se la

stessa è ammessa dal bando e se necessita di una raccomandata con avviso di ri-cevimento. In questo caso, attenzione ai termini di scadenza, poiché in genere nonfa mai fede la data di invio ma quella di arrivo alla segreteria che è difficilmenteverificabile a distanza. Molte università hanno introdotto ormai procedure di iscri-zione per via telematica e in alcuni casi in forma obbligatoria. Questa modalità diiscrizione di fatto sostituirà progressivamente l’attuale prassi della documentazionecartacea e gli altri sistemi di iscrizione e presentazione della domanda.

Sino al giorno della scadenza è possibile integrare o perfezionare la documenta-zione ovviamente le domande presentate oltre il termine previsto dal bando nonsono accettate.Per quanto riguarda la scelta dei titoli accademici, formativi e professionali che

è utile o meno inserire per l’attribuzione dei punteggi, oltre a quelli richiesti ob-bligatoriamente, le uniche indicazioni sono quelle contenute nell’apposito decretoe quelle eventualmente precisate dagli stessi bandi di ammissione. L’attribuzionedella validità o meno di un titolo è molto variabile da università a università, cosìcome precedentemente discusso nella parte relativa alla valutazione dei titoli; quin-di non è possibile dare indicazioni valide e certe per tutti i casi. Poiché il punteggio viene generalmente determinato sulla base di un parametro

temporale, è utile rilevare una documentazione in cui siano indicati con chiarezzai pe riodi delle varie attività (anzianità di servizio, frequenze corsi ecc.). Infine molti bandi richiedono di documentare il precedente percorso di studi al

fine di quantificare i crediti formativi posseduti e stabilire così eventuali debiti for-mativi per il raggiungimento dei 180 CFU previsti dalla laurea triennale. Per i can-didati in possesso del titolo di studio anteriforma a volte risulta complesso produrretale certificazione, si suggerisce perciò di curare attentamente questo aspetto peravere una corretta convalida dei crediti corrispondenti.

Come preparare l’esame• Il primo passo da compiere è valutare, in base alla data di scadenza dell’esamee in base all’impegno personale che si decide di dedicare (o si è in grado didedicare), di quanto tempo effettivamente si dispone e trarre le proprie con-clusioni, tenendo conto che mediamente per preparare un esame di selezioneoccorrono non meno di 1-2 mesi in relazione alla contemporanea presenza diimpegni lavorativi.

• Il secondo passo è focalizzare gli ambiti e i contenuti della preparazione. I contenuti delle prove, previsti dai programmi d’esame, sono quasi sempregenerici e poco definiti. Difficilmente si riesce, poi, a ottenere maggiori preci-

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PARTE 1 • Formazione e selezione delle professioni sanitarie

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sazioni dalle segreterie o dai referenti dei corsi se non quelle già pubblicate daibandi ufficiali. Per quanto riguarda la laurea magistrale, le aree di preparazione, anche segeneriche, sono fissate dal decreto e riguardano una serie di discipline con pesidiversi di importanza, che possono essere di riferimento per la preparazione; siricorda che le aree e i relativi pesi sono:1. teoria e pratica della disciplina infermieristica: 40%;2. logica e cultura generale: 22,5%;3. regolamentazione dell’esercizio professionale specifico e legislazione sanita-ria:12,5%;

4. cultura scientifico-matematica, statistica, informatica e inglese: 12,5%;5. scienze umane e sociali, scienze del management generale e sanitario:12,5%.

• Il terzo passo consiste nell’effettuare un’autovalutazione della propria performan-ce nella soluzione dei quiz, cercando di individuare quali siano i settori, gli ar-gomenti e i temi in cui si teme di non possedere una sufficiente preparazione. Questo libro è stato suddiviso in capitoli e parti utili a testare tutti gli ambitioggetto della prova di selezione per i corsi di laurea magistrale.

• Il quarto passo serve per lo studio di approfondimento e recupero delle infor-mazioni che hanno registrato un basso livello nell’autovalutazione.

• Il quinto passo riguarda l’addestramento alla soluzione dei quesiti a scelta mul-tipla. L’allenamento va ripetuto più volte ripercorrendo anche i quiz già risoltiin ordine diverso, controllando i tempi di esecuzione fino a quando progressi-vamente non si acquisisce abilità e familiarità sufficienti.

Il terzo, quarto e quinto passo possono essere ripetuti più volte in ordine diversoa seconda delle necessità e dei tempi a disposizione.

Come si svolge la prova di selezioneLe indicazioni in merito alle modalità di svolgimento delle prove di selezione sonoriportate in gran parte nei bandi emessi dalle università e comunicati il giorno dellaprova dalla stessa commissione d’esame.Le diverse procedure, obblighi e divieti che scandiscono la prova d’esame sono

previste a garanzia della trasparenza e della validità del procedimento ed è indi-spensabile seguirle scrupolosamente. Il giorno dell’esame, il candidato si deve recare nell’ora e nel luogo indicati dal-

l’università nel bando o in successiva comunicazione, con un documento di iden-tificazione vali do, pena la possibilità di essere escluso dalla prova.I candidati vengono ammessi nelle aule predisposte per la prova, di norma me-

diante chiamata in ordine alfabetico, in seguito i membri della commissione con-trollano le generalità, la registrazione dei partecipanti e l’assegnazione dei posti.Esaurite le modalità di verifica dell’identità dei candidati, la commissione espone

le regole e le istruzioni per lo svolgimen to della prova e consegna a ognuno il plicodel materiale d’esame.Ogni plico individuale comprende generalmente:

• il fascicolo contenente le domande, da aprire, se chiuso, solo dopo indicazionedella commissione;

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Ammissione ai corsi di laurea • CAPITOLO 2

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• uno o due moduli su cui riportare le soluzioni dei test; • una scheda anagrafica su cui devono essere riportate le generalità del candidato; • una o più buste vuote nelle quali, al termine della prova, andranno inseriti idocumenti secondo le indicazioni della commissione;

• eventuale penna o matita (si consiglia comunque di portare una biro nera, com-patibile con il sistema di lettura ottica, da utilizzare in caso non sia presentenel plico).

Tutta la documentazione consegnata ai candidati è già contraddistinta da un ap-posito codice di identificazione dei singoli partecipanti.Durante la prova, così come per tutti gli esami, i candidati devono rispettare

una serie di obblighi (previsti anche per legge), pena l’allontanamento e l’annul-lamento dell’esame, tra cui:

• al candidato è fatto divieto di tenere con sé, durante la prova, materiali per-sonali: borse o zaini, libri o appunti, carta, telefoni cellulari e altri strumentielettronici;

• ai candidati non è permesso comu nicare tra loro, né verbalmente né per iscritto; • il candidato, per comunicare con i membri della commissione di sorveglianza,dovrà alzare la mano e attendere al suo posto che un commissario si avvicini;

• nel caso in cui un candidato debba recarsi ai servizi igienici, dovrà consegnarel’intero plico ed essere accompagnato da un membro della commissione.

Al termine della prova di ammissione va restituito tutto il materiale, anche quellonon utilizzato, secondo le modalità indicate dalla commissione, espletando le ultimeprocedure di chiusura delle buste, firma del registro, ritiro dei documenti ecc.L’università conserva tutta la documentazione, sia ai fini della formulazione

della graduatoria finale, sia per qualsiasi adempimento successivo relativo al dirittodi accesso (Legge 241/1990).Risulta utile richiedere la propria sigla identificativa, poiché, per rispetto della

privacy, i risultati dell’esame vengono pubblicati sul sito e/o in bacheca con uncodice e non con le generaltità e si è così in grado di individuare in seguito ilproprio punteggio.

Come affrontare la soluzione dei test In sede d’esame, prima dell’inizio dello svolgimento della prova, normalmente ven-gono date istruzioni per lo svolgimento del test. Tali norme riguardano, per esempio,il tempo a disposizione, le modalità per compilare le risposte sull’apposita schedae altre indicazioni sulla soluzione dei test. Inoltre, all’interno del questionario, gli esercizi sono spesso preceduti da istru-

zioni e, a volte, sono anche corredati da uno o più esempi svolti.È necessario dedicare un po’ di tempo alla lettura delle informazioni e a visio-

nare nel complesso l’intera struttura del compito e della documentazione conse-gnata, prima di cominciare a risolvere i quesiti, al fine di evitare sbagli prevedibilie scontati.È importante sapere che normalmente ogni questionario viene formulato con

le domande poste in ordine casuale e in alcuni casi anche le cinque risposte alter-

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PARTE 1 • Formazione e selezione delle professioni sanitarie

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native sono disposte in ordine diverso; tali questionari sono facilmente confezio-nabili con l’uso di banali software didattici. Questo sistema è sempre più frequentemente adottato per impedire facili

scambi di informazioni tra canditati; pur non evitando in assoluto la copiatura,la rendono però estremamente difficoltosa o quanto meno molto dispendiosa intermini di tempo.Sul fascicolo delle domande (contrariamente alla scheda delle risposte) il can-

didato può sottolineare, evidenziare, prendere appunti, fare calcoli, disegnare sche-mi e apporre ogni altro segno che si ritiene opportuno utilizzando, se necessario,anche il retro delle pagine del questionario; è invece vietato utilizzare per lo stessoscopo fogli bianchi personali.La possibilità di scrivere e appuntare è molto utile per la soluzione di alcune

tipologie di quiz e per l’identificazione di quesiti non risolti da rivedere in seguito;pertanto si consiglia di dotarsi opportunamente della cancelleria ritenuta utile(evidenziatori, matite, gomme ecc.) ed eventualmente, se ammesso dalla com-missione, di una calcolatrice aritmetica per la soluzione dei quiz di matematicae di logica.Particolare attenzione va posta nella compilazione del modulo delle risposte, il

quale deve contenere solo l’indicazione delle alternative ritenute esatte, evitando so-prattutto che lo stesso riporti firme o segni identificativi del candidato o di un com-ponente della commissione, pena la nullità della prova. Data l’importanza di questomodulo, è stato dedicato uno specifico paragrafo di questa sezione a pag. 14.Si consideri comunque che la valutazione della prova viene fatta solo in base

ai risultati contenuti nel modulo delle risposte e che eventuali spiegazioni, giusti-ficazioni o ragionamenti sulle soluzioni date dal candidato non hanno al cuna rile-vanza e non vengono prese neppure in considerazione dalla commissione che noncorregge il resto della documentazione.

Il tipo di valutazione adottata per selezionare i candidati dei corsi universitari è ditipo “normativo”; ciò significa che non viene valutata la prova rispetto a un de-terminato criterio di sufficienza o di prestazione standard stabilita a priori (comenelle prove criteriali) ma l’ammissione viene determinata dal confronto/compara-zione dei risultati raggiunti dal singolo studente rispetto a quelli ottenuti dall’interogruppo degli esaminati. In altre parole, si viene ammessi in base alla posizione assunta in graduatoria

anche nell’ipotesi che il compito sia gravemente incompleto o errato. L’importanteè che la prova sia svolta meglio di un certo numero di candidati e ricompresa al-l’interno del numero di posti disponibili.Attenzione però che alcuni atenei hanno cominciato ad introdurre nei loro bandi

una sorta di voto minimo di sufficienza per essere ammessi. Si tratta, per il mo-mento, di sbarramenti poco selettivi che escludono dall’ammissione eventuali can-didati che realizzino punteggi veramente molto bassi sopratutto nelle domande re-lative alla pratica professionale.Nelle prove di ammissione ai corsi universitari i test sono caratterizzati dal fatto

che tutti gli esercizi hanno lo stesso valore; pertanto, il risultato finale dipende solodal maggior numero di quesiti che il candidato riesce a risolvere correttamente.

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Questa semplice considerazione fa capire che non è conveniente concentraregli sforzi nella soluzione dei quesiti più difficili e laboriosi, ma affrontare prima gliesercizi che si ritiene di saper risolvere più facilmente e velocemente.È infatti più redditizio, a parità di tem po, risolvere due esercizi semplici piuttosto

che un esercizio complesso. L’obiettivo da raggiungere resta comunque quello di rispondere, compatibilmen-

te con il tempo messo a disposizione, a tutta la batteria degli esercizi proposti, eco-nomizzando le energie e gestendo la propria performance come descritto nel pa-ragrafo successivo sulla gestione del tempo. Gli strumenti di verifica più frequentemente utilizzati nelle selezioni universi-

tarie sono costituiti da prove strutturate (con stimolo chiuso e risposta chiusa) co-stituite da domande corredate da una serie di risposte predefinite tra le quali ilcandidato deve scegliere quella esatta.Più raramente le selezioni vengono attuate con test psicoattitudinali, domande

aperte o altri strumenti tradizionali quali colloqui, temi, saggi ecc. Per la prova di ammissione alle lauree magistrali, si è già detto che la prova è

costituita da 80 que siti a risposta multipla, con cinque alternative di cui una solaesatta e questa è anche la tipologia più utilizzata per le selezioni a tutti i corsi uni-versitari.I quesiti con domanda a risposta multipla possono essere risolti con due pro-

cedimenti: o si cerca di individuare direttamente la risposta giusta oppure si arrivaalla soluzione scartando progressivamente le alternative errate e meno verosimili.In questo caso la soluzione viene individuata in modo indiretto senza conoscerea priori la risposta esatta. Inoltre, procedendo per esclusione, anche se non siarriva a individuare la soluzione esatta, si ottiene comunque una riduzione dellealternative possibili e un incremento delle probabilità di rispondere con successoin modo casuale.

Come comportarsi nei casi dubbi e azzardare una rispostaSi ricorda che il punteggio attribuito per la valutazione della prova scritta, contenutonei decreti ministeriali di ammissione, prevede i seguenti punteggi:

• 1 punto per ogni risposta esatta;• 20,25 punti per ogni risposta sbagliata;• 0 punti per ogni risposta non data.

Oltre all’attribuzione di un punteggio positivo per le risposte corrette (un puntoper ogni risposta esatta) e l’attribuzione di un punteggio nullo ai quesiti lasciati inbianco, a cui cioè non si è risposto, è prevista anche l’attribuzione di un punteggionegativo per le risposte errate (quantificato in una frazione di un quarto di punto). A partire dall’a.a. 2005/06, è stata aspportata una modifica al punteggio della prova

di esame, per tutte le ammissioni ai corsi universitari, introducendo una maggiore pe-nalizzazione per le domande sbagliate che sono passate da 0,20 agli attuali 0,25.Con questo nuovo sistema, di fatto, viene azzerato ogni vantaggio nel rispondere

a caso perché i punteggi ottenibili con le risposte casuali corrette si compensanoesattamente con le penalizzazioni per quelle errate.

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Infatti, se la probabilità su 5 alternative di rispondere giusto è una su cinque,si totalizza teoricamente il seguente punteggio:

• 1 risposta esatta =1 punto;• 4 risposte errate = –1 punto (–0,25 � 4);• Totale = 0 punti.

Se, invece, non si risponde ad alcuna domanda, si totalizza sempre lo stesso pun-teggio di 0 punti.Data questa impostazione, si potrebbe concludere che ormai risulta del tutto inu-

tile rispondere a caso alle domande per le quali non si conosca la risposta esatta.In realtà non è proprio così e vi è ancora la convenienza in molti casi a tentare

la risposta.Infatti, data la penalità fissata di –0,25, conviene rispondere casualmente ogni

volta che il numero delle alternative tra cui si è indecisi è pari o inferiore a 4. Il numero delle alternative tra cui si è indecisi non coincide necessariamente

con le 5 alternative esistenti. Se, per esempio, si riesce a scartare con sicurezza 2alternative, il numero da considerare è 3 (5 – 2). In tale ipotesi, in base alla regolaenunciata, è più conveniente rispondere a caso, scegliendo una delle tre rispostetra cui si è incerti.Ciò non implica necessariamente un incoraggiamento ad azzardare le risposte,

ma una oculata valutazione se conviene lasciare la risposta in bianco piuttosto che“andare a caso”. Cercare di indovinare quando non si sa o non si ricorda non violanessun principio, ma sta dentro le “regole del gioco”.La decisione di rispondere casualmente ai quesiti irrisolti è una scelta che va

adottata per singolo item, ragionando sulle reali probabilità esistenti e sulle oppor-tunità a proprio favore.

Per migliorare le proprie capacità nella soluzione dei quesiti a risposta multipla èimportante conoscere le diverse tipologie di esercizi e le loro modalità di soluzione. In questo modo il candidato riesce ad affrontare la selezione con maggior si-

curezza, evitando il rischio di ottenere bassi rendimenti dovuti alla scarsa abilitànella gestione degli strumenti di verifica. Per questo motivo si suggerisce di ap-profondire l’argomento del Capitolo 3, interamente dedicato alle caratteristiche del-le prove oggettive.

Come compilare il modulo delle risposteLa correzione dell’elaborato dell’esame è generalmente trattato elettronicamentecon lettore a fibre ottiche: pertanto viene utilizzato un apposito modulo di rispostaseparato dal fascicolo contenente gli esercizi (Fig. 2.2).Il candidato deve rispondere rispettando alcune semplici istruzioni, di solito ri-

portate nella stessa scheda di rilevazione, oppure comunicate direttamente dallacommissione. In alcuni casi sono illustrate anche nel bando di ammissione.La scheda contiene tutti i test individuati da un numero (da 1 a 80), in cui bisogna

scegliere, tra le cinque alternative disponibili, identificate da numero/lettera (da 1a 5) quella ritenuta esatta, spuntando con una X la corrispondente casella. Per lacompilazione del modulo lo studente deve far uso esclusivamente di penna nera.

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FIGURA 2.2 Esempio di modulo delle risposte.

ESEMPIO MODULO DELLE RISPOSTE

ISTRUZIONI COMPILAZIONE MODULO RISPOSTE A LETTURA OTTICA

Risposta alle domandeSi risponde barrando la relativa casella esclusivamentecon una crocetta ben marcata avendo cura di rimanereentro i bordi della casella stessa (obbligatorio l’usodi una penna con inchiostro nero).

Per non rispondere a una domandaLasciare in bianco (né croci né segni di alcun tipo)la fila di caselle corrispondenti, oppure annerirecompletamente una eventuale risposta che si vuoleannullare.

Per correggere una rispostaAnnerire completamente la risposta sbagliatae mettere una crocetta sulla risposta corretta.

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Quasi sempre è possibile effettuare le correzioni (si veda sempre la figura 2.2); ècomunque consigliabile limitare al minimo le rettifiche poiché espongono al rischioche la lettura ottica non vada a buon fine. Si consiglia, pertanto, di compilare lascheda delle soluzioni solo quando si è certi di non voler più modificare la risposta.Sulle schede di rilevazione delle risposte sono solitamente presenti aree riservate

al corretto funzionamento del sistema ottico o spazi destinati alla commissione;all’interno di tali aree è importante non apporre alcun segno.Inoltre è buona norma non sgualcire o piegare la scheda di rilevazione delle ri-

sposte perché potrebbe pregiudicare il corretto funzionamento del lettore. In casodi necessità è possibile richiedere una nuova scheda, quando non sia già allegataal plico consegnato.Si raccomanda, infine, di non inserire nella scheda delle risposte il nome e co-

gnome o altro segno di riconoscimento, perché invalidano la prova; le schede sonogià dotate di un codice a barre, identificativo dei singoli candidati, che garantiscel’anonimato della selezione.

Come gestire i tempi della provaIl “tempo” è uno dei principali fattori critici nello svolgimento delle prove di sele-zione e quindi è fondamentale impiegare razionalmente la risorsa messa a dispo-sizione, anche perché quasi sempre si dimostra limitata e insufficiente.Per avere successo nella prova occorre progettare il tempo assegnato, in modo

da rispondere alla totalità dei quesiti senza soffermarsi troppo su alcuni test a sca-pito di altri, o peggio ancora, farsi prendere dall’affanno per non avere gestito cor-rettamente la propria performance.La gestione del tempo è un’abilità che si acquisisce e si affina con un allenamento

al rispetto dei tempi e al controllo dell’ansia, che vanno perseguiti prima dellaprova di selezione. La durata della prova generalmente varia da una a due ore, come nel caso delle

selezioni delle lauree magistrali. Avendo a disposizione 120 minuti per 80 quiz, iltempo medio per quesito è 1,5 minuti. Poiché il grado di difficoltà delle domande non è uniforme e, inoltre, sono ne-

cessari tempi accessori per la compilazione del modulo delle risposte, per la schedaanagrafica e per il controllo finale, il tempo reale a disposizione è molto più limitatoe non parimenti distribuito. Per questo è opportuno suddividere la durata dellaprova in fasi.

• Prima fase (circa 30 minuti): soluzione dei quiz più facili e immediati utilizzandoil minor tempo possibile (0,5 minuti a test). Contemporaneamente, evidenziarecon segni di riconoscimento i quesiti che necessitano di un maggior tempo di so-luzione; sarà così possibile rintracciarli velocemente in un secondo momento. Unostandard accettabile, in questa prima fase, è risolvere il 70-75% della prova pari acirca 60 quesiti. Generalmente una batteria di quiz prevede 20-25% di quiz lunghie/o difficili la cui soluzione comporta un maggior utilizzo di tempo e impegno.

• Seconda fase (circa 60 minuti): è opportuno valutare rapidamente il tempo ri-masto e il numero di test ancora da risolvere per avere un parametro di riferi-mento. Si tenga comunque conto che, se sono rimasti 20 quesiti, il tempo medioche rimane per la soluzione è circa 3 minuti per item.

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Ammissione ai corsi di laurea • CAPITOLO 2

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FIGURA 2.3 Pianificazione dei tempi.

FASE 3 = tempo 30 minutiCompilazione schede risposte

e verifica finale

120°

10°

20°

30°

40°

50°60°

70°

80°

90°

100°

Totale tempo2 ore = 120 minuti

FASE 1 = tempo 30 minutiSoluzione test semplici

(0,5 min per quiz)Soluzione di circa 60 quiz

FASE 2 = tempo 60 minutiSoluzione test difficili

(3 min per quiz)Soluzione di circa 20 quiz

In questa fase il trattamento dei quiz difficili e lunghi va fatto sempre evitandodi perdere troppo tempo su un singolo item. Alla fine di questa ulteriore tornatasi può decidere, per i quesiti rimasti, di “tentare” o meno una risposta, tenutoconto delle probabilità di riuscita di cui si è già discusso.

• Terza fase (circa 30 minuti): compilazione della scheda delle risposte e di altrimoduli ed eventuale verifica finale del lavoro. Attenzione comunque alla cor-rezione delle risposte nel momento finale poiché si è constatato che difficilmenteproducono un risultato migliore nelle prove.

Lo schema riportato nella figura 2.3 riassume la progettazione dei tempi e dellefasi di gestione della prova di selezione.

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