quaderno tecnico - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica...

51
CORSO ALLENATORE DI BASE QUADERNO TECNICO Pesaro-Marotta 31/05/2010 – 6/06/2010

Upload: vanbao

Post on 23-Apr-2018

220 views

Category:

Documents


2 download

TRANSCRIPT

Page 1: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

CORSO ALLENATORE DI BASE

QUADERNO TECNICO

Pesaro-Marotta

31/05/2010 – 6/06/2010

Page 2: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

STAFF DEL CORSO:

Pres. Com Reg.Resp. Amm. Presidente: PAOLINI DAVIDE

Presidente CNA Regionale: CARLETTI MAURO

Direttore: VAGNINI ROBERTO

Formatore : PECCHIA ANDREA

Assistente: IURLARO FRANCESCO

Istruttore CIA: PAZZAGLINI MARCO

Docente Scuola Dello Sport: BALDUCCI FRANCESCO

Preparatore Fisico: VENERANDI ROBERTO

Medico Dr. : PELONI GIUSEPPE

Page 3: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

ELENCO CORSISTI:

CAMPETTI FRANCESCO

CIARONI GIOVANNI

DE GRANDIS CHIARA

FERRI DENIS

GIULIANELLI MASSIMO

MAIDANI MILTON

NICOLINI MASSIMILIANO

PISCONTI SALVATORE

POLETTI LUCIANO

RENZONI TOMMASO

SERAFINI ANDREA

SILVESTRINI MICHELE

SORCINELLI NICOLA

VENTURI FILIPPO

SANTINI PAOLO

Page 4: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

INDICE

1C1 CON PALLA (ATTACCO) 1

METODOLOGIA (Prof. Balducci) 5

1C1 SENZA PALLA(ATTACCO) 9

COLLABORAZIONI OFFENSIVE 12

MEDICINA: L’alimentazione. (Dr. Peloni) 17

PROGRAMMA DI ALLENAMENTO 19

REGOLAMENTO CIA (PAZZAGLINI) 21

1C1 DIFESA UOMO CON PALLA 24

PREPARAZIONE FISICA 28

1C1 DIFESA SU UOMO SENZA PALLA 32

COLLABORAZIONI DIFENSIVE 36

PRINCIPI DI DIFESA ED ATTACCO ALLA ZONA 41

PREPARAZIONE E GESTIONE DI UNA GARA 44

Page 5: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

1

“Those who work the hardest are the

last to surrender”

Rick Pitino

“Quelli che lavorano più duramente

sono gli ultimi ad arrendersi”

1C1 CON PALLA (ATTACCO)

Si può iniziare affermando che senza ombra di dubbio l’uno contro uno con palla

rappresenta l’essenza del basket, è la più eccitante e stimolante delle situazioni di gioco,

quella più galvanizzante e spesso determinate e questo la rende molto motivabile.

OBIETTIVO:

Acquisire un vantaggio di spazio e tempo sull’avversario, mantenerlo e concretizzarlo.

COME SI VERIFICA:

L’uno contro uno può essere giocato in grandi spazi (situazione di contropiede in campo

aperto e recupero del difensore), o in piccoli spazi (dentro l’area dei tre punti oppure

all’interno dell’area dei tre secondi) .Esso può verificarsi in due situazioni: in forma statica

(difesa schierata) e in forma dinamica (difesa sbilanciata).

QUALI FONDAMENTALI USARE:

Per riuscire a gestire le situazioni di cui sopra abbiamo parlato è necessario possedere una

grande padronanza dei fondamentali con palla quali : palleggio, tiro, arresti, partenze, uso

del piede perno e l’uso del passaggio in un contesto più ampio come alternativa al tiro e di

relativa lettura di aiuti difensivi.

REQUISITI FISICI:

Per fare in modo che tutto questo sia attuabile il giocatore deve possedere reattività,

equilibrio e forza attraverso quest’ultima potrà gestire la resistenza e la velocità.

ASPETTI PSICOLOGICI:

Page 6: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

2

Per affrontare l’avversario sarà necessaria la sicurezza, che si ottiene sviluppando e

perfezionando i requisiti tecnici.

I requisiti tecnici saranno l’abilità nel trattamento della palla , perché ci aiuta a gestire tutti

i movimenti in situazioni di pressione;la visione periferica che ci permette di avere più

informazioni su quello che accede sul campo di gioco; le finte poiché aiutano a disorientare

l’avversario.

Un altro aspetto molto importante è la fiducia che viene in parte trasmessa del rapporto con

l’allenatore, dal rapporto con i propri compagni di squadra e dal rapporto con la famiglia.

Sarà altresì importante lo stimolo che deriva dal miglioramento del gesto e dal favorire

l’iniziativa personale.

COME ORGANIZZO L’ALLENAMENTO:

Partiremo da situazioni facili per poi evolvere verso situazioni sempre più difficili,

aumentando la difficoltà in modo graduale, attraverso per esempio la limitazione del

palleggio, limitando l’utilizzo di una mano, riducendo gli spazi , il tempo di esecuzione di

un esercizio ecc.

Sarà importante realizzare un programma di lavoro adeguato alla realtà che andremo ad

allenare, e sarà altresì importante dare una progressione all’allena mento durante l’anno in

modo tale che all’inizio della stagione l’allenamento abbia una durata lunga e una intensità

bassa, per poi arrivare a fine stagione ad avere allenamenti più corti con un intensità alta.

Riassumendo si può dire che per l’efficacia di questo gesto che rappresenta il basket stesso,

interagiscono molteplici fattori sia di natura fisica che psicologica, che non possono

trascendere dalla conoscenza di fondamentali tecnici , attraverso una adeguata e pianificata

programmazione .

PROGRESSIONE DIDATTICA :

Page 7: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

3

1C0: da autopassaggio tre soluzioni: 1)strappare a dx; 2) tiro; 3) partenza sul centro

(lavorando per ogni soluzione variando le conclusioni di tiro).

CON ASSISTENZE CHE SIMULA LE LETTURE: in questo diagramma mentre

l’attaccante riceve la palla dall’autopassaggio, l’assistente chiude il centro.

Page 8: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

4

CON ASSISTENTE CHE SIMULA LE LETTURE : in questo digramma mentre

l’attaccante riceve la palla dall’autopassaggio , l’assistente chiude il fondo.

CON ASSISTENTE CHE SIMULA LE LETTURE: in questo diagramma mentre

l’attaccante riceve la palla dall’autopassaggio, l’assistente arretra.

Page 9: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

5

1C1 AGONISTICO DA AUTOPASSAGGIO: letture della difesa mentre ricevo la palla

con 3 palleggi max. per concludere.

METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO

Per organizzare una corretta didattica negli allenamenti, soprattutto a livello di settore

giovanile, è necessario aver la possibilità di programmare un lavoro pluriennale, nel quale

definire obiettivi di maturazione e di crescita dei ragazzi, da misurare poi anche nel periodo

annuale, mensile, settimanale o giornaliero.

1. Definizione Obiettivi gli obiettivi si definiscono:

- Osservando il livello motorio, il livello di prestazione, il livello psicologico e la

situazione “ambientale”

- Differenziando i p rogrammi a seconda dell’eterogeneità dei gruppi

2. Presentazione compito

- Verbale (deve essere chiara e semplice)

- Visiva (è molto più efficace e permette un apprendimento migliore, soprattutto

nei ragazzi, per i quali l’apprendimento per imitazione è molto importante)

3. Organizzazione pratica l’organizzazione pratica dell’allenamento può essere:

Page 10: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

6

- Blocked (a segmenti); caratterizzato dalla ripetitività e dall’uniformità

dell’allenamento, per creare la base del gesto tecnico alla stessa velocità, con gli

stessi spazi e nelle stesse condizioni

- Random; presenta situazioni con variabili, dopo che la base del gesto tecnico è

stata creata. La variabilità è data da: limitazione degli spazi, limitazione di tempo

disponibile, lavoro simmetrico di entrambi i lati del c orpo, aumento della velocità

d’esecuzione e complessità dei movimenti

- Seriale; propone tante situazioni variabili in sequenza continua.

4. Feedback il feedback è il ritorno che i ragazzi hanno dall’allenatore; la correzione

dell’allenatore deve dare una so luzione chiara e precisa che faccia vedere il risultato,

poiché in questo modo la memorizzazione e l’apprendimento saranno maggiori ( se

la situazione proposta ad esempio fa arrivare il ragazzo a fare canestro o battere

l’uomo in modo più veloce o efficien te il ragazzo se lo ricorderà molto di più ). Il

sistema nervoso misura la cinestesi (quanta velocità e quanta forza utilizzata) e la

precisione della scelta fatta utilizzando quel singolo gesto tecnico, memorizzando la

situazione ottimale. L’ausilio dell e tecnologie attuali (es. videocamere) per proporre

un feedback visivo sono molto consigliate. La correzione poi dovrà sfumare mano a

mano che il miglioramento sarà evidente, non intervenendo troppo spesso, ma

solamente in caso di errori grossolani o dopo ‘N’ ripetizioni dell’esercizio (lasciando

così un margine di tollerabilità e di capacità decisionale all’atleta)

5. Osservare sapere osservare i propri giocatori è fondamentale. Bisogna osservarli

sotto diversi punti di vista: osservare le capacità motorie e la postura, le capacità

tecniche, le caratteristiche comportamentali, la creatività, l’adattamento a situazioni

diverse. Bisogna allenare agli atleti per aumentare la visione periferica e l’acuità

visiva, portandoli a sviluppare quell’anticipazione moto ria (feed forward) per essere

pronti a reagire alle situazioni in continua evoluzione.

6. Valutazione e Verifica la valutazione non deve essere fatta né in breve termine né

in modo approssimativo e superficiale, ma gli obiettivi di maturazione e di cre scita

dei ragazzi devono essere valutati nel medio -lungo periodo.

VALUTAZIONE DI UN TALENTO

Fino a pochi anni fa si considerava un talento colui che aveva esclusivamente più abilità

tecniche; ultimamente si è convenuto che molto di quella capacità sopra la media dipende

dal background qualitativo e quantitativo dell’attività svolta dai ragazzi. Oggi la valutazione

di un talento si basa su diversi principi:

Page 11: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

7

- La velocità di elaborazione dell’informazione (Ackermann) per valutare le

potenzialità del talento (quindi è fondamentale evitare la noia ed il disinteresse con la

ripetitività e la monotonia degli esercizi, proponendone sempre di nuovi per

stimolare l’atleta)

- la velocità di sviluppo della prestazione

- chi, a parità di altre condizioni , riesce meglio a d utilizzare il suo potenziale motorio

generico di base , e molto di più ancora quello specifico

- chi ha maggior tolleranza al carico

Lo sviluppo dei talenti è favorito da:

- Un ambiente favorevole (sociale o società sportiva)

- Una famiglia motivata

LE CAPACITA’ COORDINATIVE

In età giovanile è molto importate lavorare sulle capacità coordinative , difatti l’allenamento

delle capacità coordinative dovrà divenire sempre più specifico e personalizzato. Le

capacità coordinative si formano e perfezionano con mol ti e diversi esercizi che

incrementino la motricità di base. Dopo aver raggiunto un buon grado di controllo del gesto

tecnico, bisogna utilizzare esercizi nuovi, insoliti, complicati, variati,difficili, anche con

attrezzi inusuali; infatti l’aumento del gr ado di familiarità con gli esercizi e lo stadio della

raggiunta automatizzazione riducono l’efficacia dei mezzi coordinativi.

I mezzi per allenare le capacità coordinative sono:

- Aumento delle difficoltà coordinative rispetto alle condizioni \base della tecnica

- Elevata quantità di ripetizioni variate

- Maggiore precisione richiesta

- Più pressione temporale ( sia come velocità del movimento sia di scelta)

- Maggiore variazione nella presa di informazioni ( non solo visiva, ma tattile,

cinestesica ..)

- Incremento della complessità esecutiva

Ai ragazzi devono essere insegnati una serie di programmi motori generici, che poi verranno

memorizzati dall’atleta ed utilizzati in partita. Quindi è necessario ripetere in sequenza tutti i

singoli movimenti, apportando poi dell e variabili, aumentando le difficoltà e creando delle

situazioni che dovranno essere gestite in partita. Variando così i parametri di utilizzo del

gesto tecnico si raggiunge l’obiettivo di aumentare la precisione e la velocità di esecuzione

del gesto tecnico.

METODI D’ISEGNAMENTO

Page 12: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

8

Nell’insegnare nuovi esercizi e nuove abilità ci sono la fase di acquisizione (quella iniziale

di apprendimento mentre viene mostrato) e la fase di ritenzione (che si verifica quando

osservo che lo stesso movimento o esercizio viene utilizzato in un contesto diverso). Per

favorire l’apprendimento di nuovi programmi motori esistono due metodi:

- vecchio metodo è quello a blocchi, con una serie di movimenti uniformi e ripetitivi

- nuovo

metodo è quello

random, con

movimenti

sempre

diversificati e

con nuove

situazioni create

durante gli

esercizi.

La capacità di

apprendimento a

parità di

condizioni

(omogeneità di

gruppo di lavoro

e stesso tempo

dedicato) è

maggiore quando

utilizzato il

metodo random

che stimola

maggiormente i

giocatori.

Il grafico ci mostra come, da studi fatti, il metodo random è più efficace per il

miglioramento dei ragazzi e per lo sviluppo delle loro capacità.

Page 13: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

9

“I’ve failed over and over and over and

over again in my life and that is why I

succeed”

Michael Jordan

“Ho fallito più e più volte nella mia vita,

ecco perché ho raggiunto il successo”

1C1 SENZA PALLA (ATTACCO)

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE:

- Costruire e mantenere un vantaggio per sé e per la squadra

- Impegnare la difesa

- Creare una linea d i passaggio

DOVE SI VERIFICA:

-Vicino alla palla

-Lontano dalla palla

-Fronte, spalle a canestro

PRESUPPOSTI PER ESSERE EFFICACI:

- Conoscenza dello spazio (campo)

- Conoscenza della posizione degli altri compagni

- Buona preparazione atletica del gi ocatore

- Buona conoscenza ed utilizzo dei fondamentali senza palla

- Leggere la difesa e capire dove si può battere “vedere il

difensore e giocare la palla”

-rapidità piedi

-forza esplosiva

-visione periferica

-capacita di anticipazione

Page 14: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

10

STRUMENTI UTILIZZATI:

- Taglio davanti al difensore

- Back-door

- Taglio in allontanamento

-cambi di direzione, di senso e di velocità

-uso del perno

-arresti a un tempo e due tempi

PROGRESSIONE DIDATTICA

CON DIFESA GUIDATA prima scelta: (Giocatori disposti come da diagramma)

l’assistente in difesa dopo il passaggio non “salta alla palla” , quindi l’attaccante in ala taglia

davanti al difensore con un cambio di velocità.

Page 15: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

11

CON DIFESA GUIDATA seconda scelta: (Giocatori disposti come da diagramma)

l’assistente in difesa dopo il passaggio salta in anticipo , quindi l’attaccante punta il piede il

piede sinistro verso il giocatore con palla ed esegue un cambio di direzione e velocità

tagliando dietro al difensore (back-door)

CON DIFESA GUIDATA terza scelta: (Giocatori disposti come da diagramma) l’attaccante

mentre effettua il back-door si accorge di uno spazio occupato ( l’assistente sotto canestro

può entrare ed uscire dal campo) quindi compie un cambio di direzione in allontanamento

dalla palla.

Page 16: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

12

1 C 1 AGONISTICO Max 2 palleggi: (Giocatori disposti come da diagramma) La

progressione didattica termina con 1 C 1 senza palla agonistico. In questo esercizio di

verifica finale è prevista anche la possibilità da parte dell’assistente di entrare e occupare

uno spazio in area in modo da sviluppare nell’attaccante la visione periferica e la

conoscenza di spazi liberi e spazi occupa ti.

COLLABORAZIONI OFFENSIVE

INTRODUZIONE

Collaborare significa rispettare l’iniziativa ( con o senza palla ) del compagno e qui ndi

sapersi muovere all’interno degli spazi che si creano.

Allenare le collaborazioni è utile per creare iniziative ed autonomie nei giocatori, affinché

imparino a rispettare al meglio gli spazi da utilizzare col timing giusto.

E’ da sottolineare l’importanza della relazione che lega i giocatori sul campo, con e senza

palla; le collaborazioni devono essere costantemente allenate affinché la lettura delle

situazioni di gioco diventi sempre più familiari ai giocatori con reazioni e scelte quasi

automatiche.

OBIETTIVI:

- Mantenere le spaziature:

in base alla palla

in base ai compagni

- Acquisire un vantaggio

- Mantenere un vantaggio e concretizzarlo.

Page 17: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

13

FATTORI DETERMINANTI:

- Fondamentali dell’1c1 con palla e senza palla.

- Qualità del passaggio

- Visione perife rica

ESEMPI DI COLLABORAZIONE A 2

ALTO BASSO: (Giocatori disposti come da diagramma) 1 effettua un taglio verso la palla

portandosi in post alto, 2 effettua un taglio sul fondo verso il canestro; 1 rivece da 3 e passa

la palla a 2.

ESEMPI DI COLLABORAZIONE A 3

Page 18: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

14

REGOLA DELL’OROLOGIO: (Giocatori disposti come da diagramma) 3 si sposta in

palleggio verso la posizione di ala, nel contempo 1 và in angolo e 2 taglia verso il canestro

ed esce in punta, affinchè sia mantenuta la corretta spazia tura.

3 si sposta in palleggio in angolo, 1 effettua un taglio verso il canestro, 2 rimpiazza in ala

ESEMPI DI COLLABORAZIONE A 4

Page 19: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

15

(Giocatori disposti come da diagramma) 3 passa a 2, 1 taglia in post basso,

contemporaneamente 4 si sposta in angolo .

COLLABORAZIONI SULLE PENETRAZIONI:

Page 20: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

16

Sulla penetrazione verso il centro i giocatori senza palla si muovono come da diagramma.

Dopo lo scarico il giocatore 1 libera l’area e occupa spazi liberi.

Sulla penetrazione verso il fondo i giocatori senza palla si muovono come da diagramma.

Dopo lo scarico il giocatore 1 libera l’area e occupa spazi liberi.

Sulla penetrazione verso il fondo i giocatori interni si muovono come da diagramma.

Page 21: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

17

Sulla penetrazione verso il centro i giocatori interni si muovono come da diagramma.

ALIMENTAZIONE

CHE COSA E’:

L'alimentazione consiste nell'assunzione da parte di un individuo, delle sostanze

indispensabili per il suo metabolismo e le sue funzioni vitali quotidiane; è quindi un

argomento complesso poiché viene determinato da un serie di varianti, come l’età , il sesso ,

l’attività giornaliera, il luogo dove viene svolta l’attività ecc. sulla base di tutte queste

informazioni sarà poi possibile elaborare un regime alimentare corretto all’attivit à svolta che

viene comunemente chiamato dieta.

FIBRE BIANCHE E FIBRE ROSSE:

Le fibre bianche a contrazione rapida (velocità), intervengono nelle azioni muscolari

rapide ed intense la velocità di contrazione e la forza sviluppata sono però dalle due alle tre

volte superiori.

Le fibre veloci vengono reclutate durante esercizi di breve durata che richiedono un grosso

impegno neuromuscolare. Esse si attivano soltanto quando il reclutamento delle fibre a

contrazione lenta è massimo.

Le fibre rosse a contrazione lenta (resistenza) vengono reclutate in azioni muscolari di

scarsa entità ma di lunga durata.

Page 22: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

18

Sono più sottili delle bianche, . e la loro ridotta dimensione facilita la diffusione

dell'ossigeno ,a causa della minor distanza che le separa.

ATP:

letteralmente sta per adenosin trifosfato e serve ad innescare le reazioni chimiche che

hanno bisogno di energia di attivazione immediata nella cellula di qualsiasi essere vivente.

in sostanza è una riserva di energia velocemente spendibile, ma che ha u na durata massima

di 15”.

CARBOIDRATI – GRASSI – PROTEINE:

i carboidrati (zuccheri) hanno numerose funzioni biologiche tra cui quella di riserva

energetica e trasporto dell'energia (amido, glicogeno, glucosio, fruttosio),possiamo quindi

affermare che rappresentano la benzina necessaria allo svolgimento della nostra attività

giornaliera, e inoltre rappresentano il nutrimento per il nostro cervello

Anche i lipidi (grassi) possono essere utilizzati del nostro organismo come risorsa

energetica , ma sono molto lenti ad intervenire.

Mentre le proteine rappresentano il nutrimento per le nostre fibre muscolari, sono infatti

esse che aiutano la ricostruzione fibrosa del muscolo dopo uno l’attività fisica.

In una dieta giornaliera standard di un atleta si dovreb bero assumere le seguenti percentuali :

PROTEINE 15%

LIPIDI 20/30%

GLUCIDI 65/55%

Partendo dal presupposto che in una dieta giornaliera di un giovane atleta che svolge attività

fisica regolare sarà necessario introdurre circa 5000 calorie ; questo calcolo deriva

dall’analisi del suo metabolismo basale, che rappresenta il consumo mino di energia

dell’organismo a riposo.

A questo andrà aggiunto il calcolo del consumo derivato dall’attività fisica che si ottiene

analizzando la massa muscolare, la mas sa grassa,ecc ecc.

Ora guarderemo una proposta di regime dietetico per i nati nel 93 che sostengo attività

fisica regolare

PRANZO

- verdura

- spaghetti

- formaggio

- spinaci cotti

- bistecca ai ferri

- pane – frutta di stagione

- dolce

il totale delle calorie assunte sarà di 1612. ripartite in percentuale in

PROTEINE 15,24%

LIPIDI 20,25%

GLICIDI 58.60%

Page 23: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

19

“Talent wins game, but teamwork and intelligence

wins championships”

Michael Jordan

“Il talento ti fa vincere la singola partita, ma il

lavoro di squadra e l’intelligenza ti fanno vincere i

campionati”

PROGETTARE IL PROGRAMMA DI

ALLENAMENTO

La relazione qui di seguito presentata ha quale argomento la progettazione del programma

di allenamento giornaliero.

L’elemento fondamentale che guida tutta l’ideazione, lo sviluppo e la verifica di un piano di

allenamento è il TEMPO:

tempo destinato alla progettazione, un buon programma di allenamento non può

essere ideato frettolosamente ma è frutto di tutto uno studio off-line da parte

dell’allenatore e dei suoi assistenti in seguito a valutazioni tecniche, valutazioni

fisiche dei giocatori a disposizione e valutazioni tattiche

tempo di durata dell’allenamento, la sequenza degli esercizi proposti deve essere

organizzata in base ad una corretta distribuzione del tempo a disposizione

tempo di esecuzione degli esercizi, fondamentale assegnare il giusto tempo agli

esercizi per permettere al giocatore di apprendere il gesto tecnico, assimilarlo e

renderlo automatico

I principi basilari da seguire per la progetta zione del programma giornaliero di allenamento

sono costituiti dai seguenti passaggi:

fissare gli obiettivi specifici da raggiungere (tiro, palleggio, 1c1 etc…)

organizzare i contenuti, con la proposta di esercizi funzionali, semplici, adatti alle

capacità dei giocatori e coinvolgenti

valutare materiale e strumenti a disposizione, palestra a disposizione, nr. di palloni e

altre attrezzature

applicare il metodo ogni allenatore ha il suo e nel seguirlo si pone sempre i seguenti

quesiti

o cosa: in funzione dell ’obiettivo attività a tutto campo o a metà campo,

fondamentali individuali con o senza palla, collaborazioni

o come: variando gli esercizi passando da una forma didattica ad una più attiva

fino all’agonistica; proponendo un allenamento che non sia ripetitivo e noioso

e stimolando sempre l’entusiasmo dei ragazzi.

Page 24: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

20

o quando: con una corretta organizzazione del tempo a disposizione e precisa

indicazione dei tempi di ogni esercizio

o quanto: con un nr. congruo di ripetizioni per ciascun giocatore e intensità da

rendere l’esecuzione allenante dal punto di vista fisico.

Per poter ottenere la massima prestazione nello svolgimento degli esercizi da parte dei

giocatori, l’allenatore deve conoscere concetti di base della fisiologia necessari per

distribuire nell’organizzazi one dell’allenamento del carico di lavoro atletico e poterlo

distribuire sulla durata del programma alternando fasi di carico a fasi di scarico (molto

importante la fase di recupero)

La preparazione del programma di allenamento consiste nello scrivere in maniera chiara,

precisa e sintetica la sequenza degli esercizi proposti in funzione della categoria di

appartenenza della squadra, del periodo dell’anno, del luogo di allenamento e dell’orario.

Fondamentale è la rappresentazione grafica dei movimenti che s i sviluppa attraverso

diagrammi con simboli codificati.

Le macrofasi principali da sviluppare per un corretto piano di allenamento sono:

l’Attivazione (prima fase), con o senza palla;

la parte Centrale, in cui verrà trattato l’argomento principale;

la parte Finale, basata soprattutto su fasi di gioco per la verifica;

Qui di seguito presentiamo una proposta di piano di allenamento quando in palestra

abbiamo, per cause maggiori, un numero ristretto di giocatori (4 o 5). Esso prevede quale

obiettivo l’1c1 e il 2c2

Tempo

Esercizio Note

20’ 1c0 Questa fase contiene anche l’attivazione

10’/20

1c1 Metà campo, aumenta l’intensità dello sforzo, aumentano le

correzioni in frequenza e durata

10’ passaggio Non sovraccarica molto e viene sviluppato dopo un lavo ro intenso

1c1. Per renderlo stimolante può essere proposto a terzetti 0X0

3’/5’ 2c2 senza

palleggio

Quale evoluzione dell’esercizio precedente si effettua senza

palleggio con la regola di andare a concludere solo dopo un nr. di

passaggi

5’ pausa Bere e recuperare

5’ Tiro 1’ didattica con 1 mano – 4’ a due mani con 1 fila al centro e 2

laterali posizionate in area, con il giocatore che ad ogni canestro

realizzato si allontana della distanza di 1 piede

5’ 2c0 Fase di riattivazione per aumentare il ca rico di lavoro fisico

20’ 2c2 Fase di gioco agonistico

5’ Defaticamento Gara di tiro o gara di tiri liberi

Page 25: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

21

REGOLAMENTO CIA

STATUS DELLA PALLA

La palla da regolamento può essere:

VIVA quando:

durante il salto a 2, la palla viene legalmente to ccata da uno dei due giocatori;

l’arbitro consegna la palla al giocatore sia per la rimessa in gioco da fuori campo che per

eseguire i tiri liberi

MORTA quando:

si realizza un canestro su azione o tiro libero;

l’arbitro fischia interrompendo il gioco;

la sirena suona la fine del periodo o de i 24” secondi;

la palla, mentre è in aria per un tiro a canestro, viene toccata da uno dei giocatori delle due

squadre dopo che l’arbitro ha fischiato, la sirena suona la fine del periodo o dei 24”

NON DIVENTA MORTA e il canestro, se realizzato, viene convalidato quando:

la palla è in aria, cioè che un giocatore ha tirato a canestro su azione e l’arbitro fischia,

oppure la sirena suona la fine del periodo o dei 24”;

la palla è in aria per un tiro libero e l’arbitro fis chia per una infrazione commessa da

qualcuno dei giocatori in campo che non sia il tiratore;

l’arbitro fischia un fallo e il giocatore che lo ha subito aveva già effettuato un’azione con un

tiro a canestro.

POSSESSO DELLA PALLA:

Per un giocatore, è quando ha il pieno controllo della palla o con entrambi le mani o

saldamente con una mano.

Per una squadra, quando uno dei giocatori ha il possesso della palla; nel momento in cui c’è

il tiro non c’è più il controllo della palla e quindi il possesso.

SALTO A DUE:

si effettua all’inizio di ogni gara e consiste che l’arbitro lancia la palla in alto tra due

giocatori avversari posti nel cerchio centrale del campo, i quali possono solo toccare la palla

(massimo due volte) e dopo che ha raggiunto il suo punto più a lto, senza impossessarsene.

POSSESSO ALTERNATO:

è un metodo per far diventare viva la palla con una rimessa in gioco, piuttosto che con il

salto a due;

la squadra che non ha il possesso della palla, dopo il salto a due iniziale, darà inizio al

possesso alternato.

VIOLAZIONI SUL PALLEGGIO:

PASSI:

è una violazione cioè un’infrazione delle regole di gioco che si ha quando:

Page 26: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

22

un giocatore che ha il possesso della palla si sposta in una qualsiasi direzione senza

palleggiare, quindi muovendo entrambi i piedi, opp ure muovendo il piede perno che è

quello che tocca per primo il terreno di gioco in un arresto a due tempi oppure potrebbe

essere il piede che non viene sollevato dopo un arresto ad un tempo.

DOPPIO PALLEGGIO è quando:

il palmo della mano del giocatore ch e stà palleggiando è sotto la palla, detto “Palming”;

il giocatore palleggia contemporaneamente con entrambi le man;i

il giocatore dopo aver palleggiato e dopo aver fermato il palleggio riparte palleggiando.

VIOLAZIONI DI TEMPO:

3”: un giocatore non può sostare per più di 3 secondi consecutivi nell’area dei 3 secondi

avversaria, mentre la sua squadra ha il controllo di una palla viva in attacco, neanche con un

piede dentro e uno fuori;

si tollera se sta palleggiando per tirare a canestro;

5”dalla rimessa fuori campo: il giocatore ha tempo 5” per passare o lasciare la palla;

5” in fase di gioco: un giocatore fermo nel campo che ha il possesso della palla deve

passare, tirare o palleggiare la palle entro 5 secondi se subisce una difesa attiva, cioè se è

marcato ad una distanza di non più di un metro;

8”: un giocatore che ha il possesso di palla nella sua zona di difesa, la sua squadra a tempo

8 secondi per far arrivare la palla nella zona di attacco e si può dire che la palla è nella zona

di attacco quando: tocca la zona di attacco, tocca un giocatore o un arbitro che ha parte del

corpo a contatto con la zona di attacco e, nel caso del palleggiatore, quando quest’ultimo ha

entrambi i piedi il contatto con la zona di attacco.

24”: un giocatore che ha il possesso della palla, la sua squadra ha 24 secondi per effettuare

un tiro a canestro che è considerato valido quando la palla lascia la mano prima del suono

della sirena dei 24”;

se la palla entra nel canestro, non c’è alcuna violazione, la sirena deve esse re ignorata e il

canestro è convalidato,

se la palla tocca l’anello, ma non entra nel canestro, non c’è violazione, la sirena deve essere

ignorata e l’azione prosegue,

se la palla tocca il tabellone o non tocca l’anello,si verifica una violazione, ma se gl i

avversari né ottengono un vantaggio, la sirena deve essere ignorata e il gioco prosegue.

RIMESSA IN GIOCO DA FUORI CAMPO

RIMESSA LATERALE quando:

l’arbitro consegna o mette a disposizione la palla al giocatore che effettua la rimessa nel

punto più vicino all’infrazione o dove il gioco è stato fermato o nel punto indicato

dall’arbitro; il giocatore ha tempo 5” per passare o lasciare la palla; inoltre può spostarsi

lateralmente in entrambe le direzioni, ma non più di un metro, mentre indietro ci può

andar,e se il campo lo consente.

RIMESSA DIRETTA quando:

dopo un canestro su azione, un ultimo o un unico tiro libero realizzato, un giocatore della squadra

che ha subito il canestro effettua la rimessa in gioco da qualsiasi punto dietro la linea di fondo

campo dove è stato realizzato il canestro.

Page 27: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

23

RIMESSA IN GIOCO DALLA LINEA CENTRALE ESTESA SUL LATO OPPOSTO

AGLI UFFICIALI DI CAMPO quando:

all’inizio di ogni periodo di gioco tranne il primo

a seguito di un tiro (i) libero per fallo tecnico, antisportivo o da e spulsione

durante gli ultimi due minuti del quarto periodo di gioco e durante gli ultimi due minuti dei

tempi supplementari a seguito di una sospensione concessa alla squadra che avrà diritto al

possesso di palla nella propria zona difensiva.

Il giocatore deve avere i piedi a cavallo della linea di metà campo e può passare la palla ad

un compagnoni squadra in un qualsiasi punto del campo.

CONTATTI FALLOSI:

un giocatore commette un fallo quando nel contrastare un avversario non mantiene una

corretta posizione legale cioè deve rispettare i criteri di:

CILINDRO: è definito come lo spazio all’interno di un cilindro immaginario occupato da

un giocatore sul terreno di gioco ed è delimitato: davanti dal palmo delle mani, dietro dai

glutei e lateralmente dai marg ini esterni delle braccia e delle gambe.

VERTICALITA’: si intende il prolungamento del cilindro in alto, all’infinito, e che questo

spazio risulta inviolabile.

POSIZIONE LEGALE DI DIFESA quando:

un difensore sta fronteggiando il suo avversario ed ha entr ambi i piedi sul terreno di gioco.

FALLO ANTISPORTIVO E’:

un contatto falloso di un giocatore che, ha giudizio dell’arbitro, non gioca secondo le regole

e che commette un’azione violenta nei confronti dell’avversario; tutti i falli commessi a

gioco fermo viene considerato antisportivo.

Page 28: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

24

“The best teams have chemistry. They

communicate with each other and they

sacrifice personal glory for the common

goal.”

Dave DeBusschere

“La migliore squadra ha la chimica. Loro

comunicano e sacrificano la gloria personale

per l’obbiettivo comune.”

1C1 DIFESA UOMO CON PALLA

INTRODUZIONE

Allenare la difesa non è semplice, perché bisogna riuscire a convincere i giocatori che

possono trovare gratificazione nel difendere bene, cosa molto più difficile rispetto

all’attacco. Tutti vedono un bel canestro in sospensione, una schiacciata… Nessuno, o

pochi, un buon tagliafuori o una difesa tecnicamente corretta ed aggressiva. Quando

l’attaccante fa canestro ha “segnato un tiro difficile”, se sbaglia “ha sbag liato!”, la difesa?

Magari il tiro sbagliato è il risultato di un’ottima difesa, generalmente poco gratificata.

A questo proposito, soprattutto con i giovani (under 13 in giù), quando si insegna la difesa

non bisogna punire l’insuccesso, ma gratificare il successo e far capire alla squadra che il

giocatore che difende bene ha sempre la gratificazione del coach. Le punizioni non le

vorrebbe nessun giocatore, la gratificazione la VOGLIONO tutti!

OBIETTIVI:

L’obiettivo principale della difesa 1c1 è togliere vantaggio all’attacco, che possiamo

riassumere nei seguenti punti chiave:

Difendere il canestro;

Recuperare la palla;

Togliere lo spazio e il tempo all’attaccante;

Mantenere un equilibrio migliore rispetto all’attaccante;

Togliere l’iniziativa, allenando l a difesa ad “attaccare”, rimanendo sempre reattivi;

Studiare i punti forti dell’avversario e non permettergli di utilizzarli.

Inoltre, se l’attaccante dovesse comunque prendere un vantaggio, l’altro obiettivo è di non

farglielo mantenere, cercando di recu perare.

DOVE SI VERIFICA?

Page 29: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

25

Vicino/Lontano

Conversione

Fronte/Spalle

In tutte queste situazioni esistono situazioni più specifiche:

1c1 statico;

ricezione in movimento dell’attaccante;

rimbalzo (tagliafuori);

successivamente alla chiusura del palleggio d ell’attaccante;

situazione di difesa sul tiro;

Da un recupero difensivo.

Requisiti per essere efficace in difesa

Spazio

Conoscere lo spazio e adattare la difesa alle diverse zone del campo.

REQUISITI TECNICI:

Posizione fondamentale di difesa;

Uso mani e piedi;

Tecnica dello scivolamenti, corsa in recupero e salto;

Aggressività

Contenere l’uomo in palleggio;

Tagliafuori difensivo;

Ostacolare il tiro.

REQUISITI FISICI:

Posizione dinamica attivata con piedi in movimento per accorciare i tempi di reazio ne:;

Reattività nei movimenti;

Forza reattiva: consente di effettuare azioni di grande intensità in tempi brevi e con

guadagni di potenze;

Torsioni del corpo nel cambio di direzione e negli scivolamenti;

Rapidità d’azione;

Equilibrio.

Mentalità

IL DIFENSORE DEVE CONOSCERE:

Caratteristiche dell’attaccante:

Page 30: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

26

individuare la mano forte;

posizione;

piede perno;

tecnica di tiro;

posizione della palla in relazione al corpo e della mano su di essa (per esempio: palla alta

sopra la testa o in basso);

posizione dei piedi e delle gambe;

velocità d’esecuzione dei movimenti d’attacco;

psiche (aspetto mentale);

posizione preferita in campo.

Zona del campo in cui si trova il difensore;

Posizione del canestro;

Posizione dei compagni e degli avversari.

Il difensore può :

Aspettare un errore (difendere) o indurre all’errore (attaccare);

Fare muro o chiudere un lato.

Proposte didattiche

1

Una fila fondo campo e 8 palloni

posizionati in posizione di angolo, ala, post

basso (in entrambi i lati) punta e post alto

centrale.

Ad ogni segnale del coach X1 parte ed

esegue uno skip sul posto tenendo la

posizione di difesa a muro, urlare "ci

sono!", al secondo segnale X1 cambia

posizione ed entra X2, cos di seguito per

tutte le posizioni, ultime tre le posizioni di

post.

Progressione:

- utilizzare anche le mani e cambiare

guardia;

- contestare, tornare;

- tagliafuori.

Page 31: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

27

2

Giocatori con palla fuori dalla riga,

difensori dentro il campo davanti alla palla.

Gli attaccanti spostano la palla da una

mano all'altra ed i difensori si muovono a

specchio mantenendo sempre il naso

davanti alla palla.

Progressione:

- balzo di scivolamento;

- palleggio e cambio mano;

- skip e scivolamento;

- due palleggi e ritorno, difesa a muro;

- l'attaccante corregge il difensore .

Page 32: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

28

LA PREPARAZIONE FISICA

La pallacanestro rientra negli insieme degli sport di situazione, i quali vanno intesi come un

sistema complesso di processi tra loro integrati fondati su varianti di ordine:

- Temporale: periodizzazione

- Metodologico: percorso ritenuto più idoneo per lo sviluppo di uno o piu’ aspetti

- Valutativo: quali parametri e come valutarli

Il metabolismo

La pallacanestro è una disciplina aerobico -anaerobico mista alternata con altre richieste di

velocità ed esplosività muscolar e. Durante l’attività ci sono vari metabolismi che entrano in

gioco:

- Metabolismo anaerobico alattacido (ATP -PC): avviene in assenza sia di ossigeno

sia di acido lattico ma per mezzo della fosfo -creatina.

- Metabolismo anaerobico lattacido (glicolisi anaerobi ca): compare la presenza

dell’acido lattico.

- Metabolismo aerobico: in questa situazione compare l’utilizzo dell’ossigeno

derivato dall’ambiente esterno e la possibilità di protrarre ulteriormente il tempo

dell’attività

Il 70 % delle azioni ha una durata in feriore ai 20 secondi. All’aumentare del tempo

consecutivo di gioco, aumenta anche il tempo di pausa successivo. I tempi di gioco e di

pausa devono essere IN RAPPORTO 1:1.

Nel corso degli anni la preparazione fisica per la pallacanestro si è evoluta in ma niera da

sviluppare un allenamento funzionale, visto che questo sport presenta sforzi intermittenti

come:

- Accelera e frena

- Cambio direzione e senso

- Deve gestire situazioni di contatto fisico

- Deve gestire situazioni di disequilibrio

- Salta e ricade

- Effettua rotazioni e tensioni

Per allenamento funzionale si intende un metodo di lavoro che individua nello sviluppo

delle funzioni operative specifiche, il corpo nella sua interezza sfruttando:

- La gravità

- La quantità di moto acquisita e necessaria per ottimizzar e il gesto

- L’utilizzo del suolo come ancoraggio del corpo (pendolo)

- L’utilizzo di ampi gradi di movimenti

L’allenamento funzionale ha come finalità:

- Favorire la coordinazione

- Incrementare l’efficienza del movimento

Page 33: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

29

- Migliorare la stabilità

- Sviluppare la forza delle articolazioni

In conseguenza di ciò la preparazione fisica moderna pone particolare attenzione alla “core

ability” (allineamento posturale e gestione dell’equilibrio).

In seguito a queste considerazioni possiamo riassumere il concetto di prepar azione fisica

nella pallacanestro con il seguente schema:

I Principi della preparazione fisica

- Allenare i movimenti e non i singoli muscoli.

- Mobilità e stabilità devono coesistere per creare un movimento efficiente

- Eseguire movimenti poliarticolari tenendo conto delle catene miofasciali e poliassali

inserendo movimenti di torsione

- Le proposte di allenamento vanno inserite in un progetto pluriennale di

miglioramento considerando le differenze cronologiche e biologiche di ogn i

individuo.

Proposte pratiche viste in palestra

Core

Trainin

g

Stability

Hips Muscles

Pre –

rehabilitation

Mobility

Training

Key

Words

Balance

Trainin

g

Functional

Training

Specific

Endurance

Individual

Skills

Strengh

t

Tatics

Perfomanc

e

Conditional

Trainer

Sanitary

Staff

Head

Coach

Functional

movement

Postural

habits

Flow

motion

Page 34: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

30

Esercizi per allenare la CORE STABILITY

Esercizi per allenare l’equilibrio

Page 35: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

31

Conclusioni

- Prestare la medesima attenzione sia allo sviluppo tecnico che fisico del l’atleta

- Riconoscere e lavorare sulla struttura atletica dell’atleta

- Lavorare sullo sviluppo di equilibrio, rapidità e forza

- Adattare e personalizzare i metodi di lavoro alla situazione personale ed al livello

della squadra.

Page 36: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

32

“You can't win unless you learn how to

lose.”

Kareem Abdul-Jabbar

“Tu non puoi vincere a meno che hai

imparato a perdere”

1C1 DIFESA SU UOMO SENZA PALLA

OBIETTIVO:

prendere l’iniziativa sull’attacco costringendolo a riceve la palla in una situa zione a lui

svantaggiosa. Togliendo quindi spazi e tempi di azione all’attaccante.

COME SI VERIFICA:

statico-dinamico.

vicino-lontano dal canestro e dalla palla.

fronte-spalle a canestro.

QUALI FONDAMENTALI USARE:

Tecnica di anticipo, cambio guardia (chiusa o aperta).

Tecnica per spezzare i tagli.

Tecnica per il posizionamento (vicino e lontano dalla palla).

REQUISITI FISICI:

Reattività e velocità piedi.

Equilibrio

Forza e resistenza

Di fondamentale importanza saranno la visione periferica e la capacità di anticipazione.

COME ORGANIZZO L’ALLENAMENTO:

Page 37: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

33

Dal facile al difficile.

Variando spazi e tempi.

Dando obiettivi raggiungibili tramite esercizi funzionali.

PROGRESSIONE DIDATTICA:

1c1 DIDATTICO SU ¼ DI CAMPO. Il difensore effe ttua il “salto alla palla” e poi lavora

per l’anticipo e la visione periferica. Al secondo anticipo sulla linea dei 3p, sporca il

passaggio e sprinta in palleggio fino la metà campo.

Page 38: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

34

1c1 AGONISTICO SU ¼ DI CAMPO IN POGRESSIONE:1) Dando un limite di tempo

(5”) all’attaccante per smarcarsi.2) Dando 2 soli palleggi all’attaccante. 3) 1c1 senza

limitazioni di tempo e palleggi.

1c1 DIDATTICO SOLO PER POSIZIONAMENTO: salto alla palla, staccarsi sul lato

debole, muovendosi mentre la palla è in volo.

Prima senza saltare i passaggi e poi anche con passaggi skip.

Page 39: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

35

Come l’esercizio precedente, ora si richiede all’attaccante di eseguire un taglio in area

quando la palle è in ala. La difesa lavora per spezzare il taglio e sul cambio di guardia.

1c1 agonistico sulla falsa riga dell’esercizio didattico precedente.

Page 40: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

36

“Great players and great teams

want to be driven. They want to be

pushed to the edge. They don't

want to be cheated. Ordinary

players and average teams want it

to be easy.”

Pat Riley

“I grandi giocatori e le grandi

squadre vogliono essere guidati. Loro vogliono essere spinti al limite.

Loro non vogliono essere ingannati. Giocatori e squadre di media

caratura vogliono le cose semplici…”

COLLABORAZIONI DIFENSIVE

OBIETTIVI:

- Togliere spazio agli avversari

- Spezzare il timing dell’attacco

- Prendere iniziativa per no n far prendere vantaggio all’attacco

I RIFERIMENTI IMPORTANTI PER COLLABORARE IN DIFESA SONO:

- Palla, uomo, canestro

- Linee di passaggio

- Linee di palleggio

- Linea della palla

LE SCELTE DI COLLABORAZIONI DIFENSIVE POSSONO ESSERE:

- Aiuto e recupero

- Aiuto, cambio e rotazioni

- Raddoppi difensivi

I difensori devono sempre essere bassi sulle gambe, attivi con le mani, pronti a scivolare

decelerare e contenere. Una collaborazione ha come punto di partenza l’1contro1 con e

senza palla. Per le collaborazioni difen sive sono molto importanti i concetti di lato debole e

Page 41: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

37

lato forte. Con la palla che si muove i difensori si devono quindi muovere per mantenere un

equilibrio difensivo (difesa sulla palla, difesa in anticipo sulla linea di passaggio, difesa su

palla a dis tanza di uno o più passaggi). Come punti di riferimento avere palla, uomo e

canestro, ed in ogni momento dell’azione guardare la palla e “vedere” tutto con la visione

periferica, per cercare di anticipare l’attacco e togliergli eventuali spazi e vantaggi.

PROGRESSIONE DIDATTICA:

2c2 handicap più appoggio. Aiuto e recupero.

Page 42: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

38

2c2 handicap con appoggio. Aiuto e recupero.

3c3 handicap. Aiuto, recupero e rotazione : X2 “vola” sul passaggio d’uscita X3 e X1

recuperano come da diagrammi successivi.

Page 43: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

39

4c4 handicap. Aiuto,recupero e rotazioni

Page 44: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

40

4c4 handicap. Sulla penetrazione di 1 aiuti come da diagramma. Sugli eventuali passaggi

d’uscita X4,X3 e X2 recuperano come da diagrammi successivi:

Page 45: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

41

PRINCIPI DI DIFESA E ED ATTACCO ALLA ZONA

Nella difesa a zona il difensore deve seguire i movimenti della palla e non dell’uomo, controllando

la propria zona di competenza.

Le zone si dividono in zone a fronte pari (es.2-3) o a fronte dispari (es.3-2); con la zona 2-3

solitamente si cerca più di proteggere l’area vicino a canestro, mentre con la 3-2 si cerca più di

difendere sul perimetro.

Ogni movimento della palla provoca un movimenti in adeguamento dei difensori; se la palla arriva

ad un attaccante schierato nella propria zona, il difensore inizia praticamente a difendere “a muro”

sulla palla (come se fosse una difesa a uomo), mentre gli altri scalano la loro posizione di

conseguenza.

L’attacco solitamente si posiziona a schieramento contrapposto alla difesa (dispari contro zona pari

e viceversa), proprio per cercare di attaccare i buchi e gli spazi lasciati dalla difesa.

L’attacco utilizza solitamente le seguenti tattiche per cercare di battere la difesa a zona:

Circolazione di palla per far muovere più possibile la difesa e per rompere il suo equilibrio.

IN-OUT (passaggio dentro-fuori, con uscita della palla verso il lato debole per cercare un

tiro comodo) utilizzando spesso un uomo all’interno della zone e posizionandolo in post-

basso vicino alla linea di fondo, per far schiacciare la difesa

Page 46: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

42

Skip-pass, passaggio filtrante sopra la difesa per arrivare con la palla nell’angolo basso

opposto (molto rischioso farlo al contrario, col rischio di una palla persa che si tramuti in un

facile contropiede avversario)

Penetra e scarica, cercando sempre di entrare in palleggio nei buchi e negli spazi lasciati

vuoti dalla difesa a zona.

SCHIERAMENTO DIFESA A ZONE 2-3:

Page 47: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

43

SCHIERAMENTO DIFESA A ZONA 3-2:

Page 48: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

44

PREPARAZIONE E GESTIONE DI UNA GARA

“Success is peace of mind attained only through self-

satisfaction in knowing you made the effort to do the

best of which you're capable”

John Wooden

La citazione introduttiva è una frase utilizzata da John Wooden

per spiegare la sua idea di motivazione, egli parla di p ace

mentale raggiungibile esclusivamente attraverso la consapevolezza di aver fatto lo sforzo di

fare del proprio meglio dando tutto quello che si è capaci di dare. Ogni giocatore deve dare

sempre il 100%, perché se in un allenamento da il 60%, l’allenamen to successivo non può

dare il 140% (più del suo massimo), quindi quel calo non sarà più recuperabile.

Gestione psicologica

Le motivazioni di un allenatore, i valori che sottendono, si riflettono nel suo modo di

allenare, di gestire la squadra, di creare obiettivi, in una parola si riflettono sulla squadra.

L’allenatore deve riuscire a provocare emozioni ai propri giocatori attraverso la propria

motivazione e le proprie capacità, sia tecniche che pedagogiche. Però non deve fare l’errore

di attribuire le proprie motivazioni ai ragazzi o supporre e/o pretendere che tutti i ragazzi

siano spinti dalle stesse motivazioni. Ogni giocatore è unico, quindi è necessario gestire i

singoli giocatori e, allo stesso tempo, fargli capire di essere un gruppo, una squadra.

Pertanto la gestione psicologica può essere:

- di squadra;

- del singolo giocatore.

Nella pratica non esiste un’unica

psicologia dello sport. Come nel

basket ci sono diversi modi di

interpretare questo sport, diverse

metodologie di insegnamento,

diverse tattiche di gioco, così nella

psicologia ci sono diverse idee sul

funzionamento delle persone a

seconda del modello teorico a cui

si fa riferimento.

l’atleta, è un sistema composto di

diverse parti che interagiscono tra

loro (livello intrapsichico: come

quella persona pensa, sogna, che

emozioni prova, come le sperimenta, come le incarna nel corpo) e con altri sistemi formati

Page 49: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

45

dalle stesse parti che interagiscono tra loro in modi differenti (livello interpersonale: come

interagisce con gli altri, che ruoli assu me?). tradotto nella pratica sportiva questo modello

mi permette di focalizzare le differenze individuali nella fase di apprendimento e di

prestazione, sia a livello intrapsichico (come funziona sotto stress, come memorizza il

compito, come gestisce le emozioni e come queste influenzano i suoi compiti motori) sia

interpersonale (come si relaziona questo giocatore alla squadra, all’allenatore ecc.).

un istruttore che si centra solo sul “cosa” far apprendere, attraverso un allenamento “tipo”,

calibrato su caratteristiche generali dell’allievo (età, sesso, peso, ecc.) dimostra una

mentalità chiusa, quindi risultati diversi rispetto ad un istruttore consapevole che due

persone hanno esperienze di vita diverse (che li spingono a vedere il mondo secondo due

ottiche diverse, ad assegnare significati diversi alla realtà che li circonda), che si assume la

responsabilità di vedere “chi” è il soggetto che ha di fronte, come lui stesso ci si relaziona,

ed il modo migliore per motivarlo.

L’allenatore è il leader della squadra e come tale

deve assolvere diverse funzioni con l’obiettivo

ultimo di aiutare il giocatore e la squadra a crescere

come persone, e come professionisti. L’allenatore è

contemporaneamente un: insegnante che ha lo

scopo di insegnare la pallacanestro n elle sue

componenti tecniche; educatore: il cui compito è

quello di educare alla pallacanestro e tramite questo

sport, alla vita; psicologo: i cui compiti vanno in

direzione di comprendere le singole soggettività (i

giocatori) per creare un gruppo coeso (la squadra), e

di saper gestire la squadra da un punto di vista

emotivo-relazionale sia in situazioni di

apprendimento che di prestazione; allenatore: che

deve saper impostare piani di allenamento calibrati

sull’età, le competenze dei suoi ragazzi, deve

prepararli tatticamente.

Motivazione di squadra

Un allenatore deve essere un gran motivatore, nel senso che deve tirare fuori il massimo dai

propri giocatori gestendoli come squadra. L’allenatore deve alternare varie “strategie” (tono

di voce, posizione, distanza, gestualità) a seconda del momento (partita facile o difficile,

vittoria o sconfitta…ecc) e del livello di attivazione dei propri giocatori (giocatore carico,

giocatore “spento”). Inoltre deve decidere se rivolgersi a tutta la squadra o se (e quando)

rivolgersi ad un singolo giocatore. L’obiettivo è di ottenere un livello di attivazione

ottimale, soprattutto prima di una partita. Tale livello non dovrà essere ne troppo basso

(giocatore non abbastanza attivo, poco pronto) ne troppo alto (giocatore con livello

dell’ansia troppo alto, perdita di lucidità).

Page 50: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

46

A cosa vi serve sapere di motivazione?

• Reclutamento: l’allenatore dal minibasket all’agonismo avrà sempre il problema di

reclutare nuove leve; per l’atleta questa è la delicata fase di “approcc io” alla pallacanestro.

• Insegnamento: l’allenatore deve porsi il problema di trasmettere conoscenze; l’atleta deve

iniziare ad apprendere nuovi movimenti, diverse abilità;

• Prestazione: l’allenatore ha il compito di gestire la squadra prima durante e do po la gara;

l’atleta fa i conti con la difficoltà ma anche il piacere, di mettersi in gioco in prima persona,

di valutare le proprie competenze e confrontarle con quelle altrui.

• “Transizione”: l’allenatore del settore giovanile si ritrova ad accompagnare gli atleti o al

settore agonistico, o a quello amatoriale o all’abbandono dell’attività; l’atleta affronta il

passaggio a nuove responsabilità, nuove soddisfazioni o delusioni.

La motivazione di una squadra è influenzata e strettamente legata a diversi a spetti:

- economica, non è compito dell’allenatore bensì della dirigenza, è comunque un aspetto

influente da tenere in considerazione;

- sportiva;

- confronto, (es. tra 2 città rivali) puntare sulla rivalità, per esempio in un derby, per

motivare la squadra;

- storica, (es. “questa squadra non ha mai raggiunto questo risultato”);

- tattica (“Luca fai bene i blocchi, ci servono i tuoi blocchi per fare dei buoni tiri”).

Motivazione del singolo giocatore:

- responsabilizzare (“dovrai marcare il giocatore più forte, non deve ricevere”)

- confronto

- leadership, suddivisa in:

tecnica

carisma

relazionale (quello che fa gruppo)

Preparazione di una partita

La preparazione di una partita inizia circa 4 giorni prima, provando la difesa sui giochi

avversari, le contromosse, gli attacchi…ecc. Per preparare una partita al meglio bisogna

tenere in considerazione queste variabili:

Page 51: QUADERNO TECNICO - fip.it€™iniziativa personale. ... rispetto alle condizioni\base della tecnica - Elevata quantità di ripetizioni ... la difesa - Creare una linea di

47

1 - Tattica

- attacco

- difesa

- contropiede

- situazioni speciali

2 - Tecnica: é la valutazione del singolo giocatore

Esempio: il gioca tore Rossi

ruolo

analisi antropometrica (veloce, alto, esplosivo…ecc)

lateralità (destro/sinistro)

statistiche (valutazione se possibile delle statische)

caratteristica psicologiche (LEADER squadra ?Se lo provochi s’innervosisce …ecc)

tecniche (Fondamentali individuali ? Con e senza palla…ecc)

Nel settore giovanile si preparano le partite, però bisogna sempre considerare il livello e la

categoria, per esempio: con una squadra under 13 è prematuro parlare di “cosa facciamo

contro questi avversari che hanno queste caratteristiche e che giocano così”, in queste età è

meglio farglielo scoprire da soli . Discorso completamente diverso se alleniamo un’under 19.

In questi gruppi possiamo utilizzare un tipo di scouting molto più approfondito , valutando

appunto tutte le componenti elencate sopra.