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Asilo nido VOLO LIBERO CARTA DEI SERVIZI PROGETTO NIDO REGOLAMENTO Mariano Dalmine (Bergamo) Ultimo aggiornamento 01 luglio 2013

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Asilo nido VOLO LIBERO

CARTA DEI SERVIZI PROGETTO NIDO

REGOLAMENTO

Mariano Dalmine (Bergamo) Ultimo aggiornamento 01 luglio 2013

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Educare alla libertà

La libertà di volare di ogni bambino

per essere sé stesso

Asilo Nido Volo Libero

Via Monte Santo, 1

24044 Mariano Dalmine (Bergamo)

Tel 3498903493

e-mail: [email protected]

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Indice

1) Premessa pag. 4

2) La proposta educativa pag. 5

3) Aspetti gestionali pag. 7

4) Ambientamento pag. 8

5) La giornata al nido: tempi e attività pag. 9

6) Spazi, arredi e materiali pag. 13

7) La relazione con le famiglie pag. 13

8) Gruppo di lavoro: momenti e strumenti pag. 14

9) Rapporto con il territorio:

scuola dell’infanzia, biblioteca, gite, piscina…….ecc. pag. 15

10) La documentazione pag. 15

11) La verifica e la formazione del personale pag. 15

12) Rette pag. 16

13) Allegato A pag. 19

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1) Premessa

Il nido “ Volo Libero” inizia la sua esperienza nell’aprile del 2003 in seguito alle richieste che mi

arrivavano dai genitori dei bambini da me seguiti in psicomotricità.

Io sono Laura, mamma di due bambini di 3 e 6 anni, lavoro con i bambini dal 1994, ho iniziato la mia

esperienza come educatrice con bambini con handicap, mentre studiavo per specializzarmi in terapista

di psicomotricità, lavoravo nelle scuole, nei nidi e fino ai CSE come educatrice, poi ho iniziato a fare la

psicomotricista nei centri medici, fino a che ho aperto uno studio mio.

Le terapie erano prevalentemente al pomeriggio, pertanto al mattino la sala era libera, e quando qualche

mamma dei bambini da me seguiti mi ha chiesto un servizio di nido ho accettato, stavo realizzando il mio

secondo desiderio …

Così ho aperto un nido in famiglia al mattino, col tempo, la passione per questa attività è cresciuta e il

piccolo nido è diventato un micronido prima e un nido che ospita 24 bambini oggi.

Lo studio di terapia a poco a poco si è modificato dando sempre più il posto ad arredi e spazi attrezzati

per un nido

*Le motivazioni che hanno portato all’apertura del nido sono:

desiderio di stare con i bambini,

importanza del ruolo della famiglia, riconoscendo alla stessa la fatica nell’affidare ad “altri”

chi ha di più prezioso, - attenzione alla realtà dell’infanzia,

creare un posto in cui il bambino stia bene e ciò che gli sta intorno è a sua misura, uno

spazio accogliente, sereno e competente

realizzazione di un sogno/desiderio e mettersi in gioco.

*L’ambiente nido è stato realizzato dopo una serie di riflessioni che rispecchiavano le motivazioni

dell’apertura:

spazi ampi e molto luminosi

luogo a misura di bambino e sicuro

luogo accogliente e comodo anche per gli adulti (genitori ed educatori)

La realizzazione del nido e la sua apertura è stata possibile dopo un ‘attenta procedura di

requisiti strutturali e gestionali e di titoli di qualifica richiesti dall’ambito di Dalmine e

concessi con l’Autorizzazione al Funzionamento.

1) La proposta educativa

MOTIVAZIONI

Volo Libero offre un percorso di crescita nel quale il bambino è il

protagonista della propria educazione.

Cardine del progetto è che si distingue per la centralità di un ambiente predisposto a misura del

bambino, per i materiali di sviluppo specifici, per la proposta che tiene conto dei ritmi e dei tempi di

ciascuno, per la presenza di un adulto che guida senza imporre, per la libera scelta di un lavoro eseguito

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in modo indipendente e responsabile.

L'osservazione individuale, la cura costante dei materiali, l'attenzione all'ordine e alle modalità di

relazione, l'importanza anche dei piccoli gesti creano un ambiente educativo che risponde ai bisogni del

bambino, gli consentono di valorizzare le proprie capacità e lo aiutano a comprendere il valore del

rispetto delle regole all'interno del gruppo sociale.

La collaborazione positiva tra adulto e bambino, l'assenza di giudizi e confronti, l'errore visto come

mezzo di crescita e non come sconfitta sono ulteriori attenzioni che aiutano ad accostarsi

all'apprendimento con piacere e soddisfazione.

Il progetto “Volo libero” si propone di soddisfare le esigenze delle famiglie, offrendo uno

spazio attrezzato dove far giocare i bambini e mettendo a disposizione personale

specializzato e competente, che possa rassicurare, sostenere ed accompagnare il genitore

con il suo bambino, durante il percorso educativo.

Il progetto “Volo libero” promuove un’iniziativa di sensibilizzazione e di formazione, al servizio delle

famiglie, in relazione ai loro compiti sociali ed educativi.

FINALITA’ E OBIETTIVI

Consentire ai bambini di fare le loro prime esperienze con il proprio corpo, gli

oggetti e i materiali diversi;

promuovere uno sviluppo globale (cognitivo, affettivo e relazionale);

favorire una relazione genitore/bambino qualitativamente adeguata ai bisogni

evolutivi della prima infanzia;

offrire uno spazio accogliente e protettivo nel rispetto dei bisogni affettivo -

relazionali del bambino;

sostenere, rassicurare ed accompagnare il genitore in un’occasione di confronto e

di prevenzione, in condivisione anche con altri genitori, aiutati dalla guida

competente e discreta dell’equipe professionale.

PROGETTO E ATTIVITA’

”Volo libero” offre uno spazio- gioco attrezzato dove i bambini sono i protagonisti delle attività, mentre

l’adulto ha un ruolo prettamente di osservatore e mediatore.

La stanza è allestita per: esperienze senso – motorie di grande movimento

(rotolamento, striscio, salti, cadute, discese, ecc.); giochi strutturati

(costruzioni, incastri, sonagli, macchinine, strumenti musicali); angolo del gioco

simbolico (bambole, pentolini, piatti, travestimenti); salottino di vimini per la

lettura; l’angolo del “fare”, per la manipolazione, le tempere, pasta sale,

travasi; giochi con l’acqua; piccole esperienze di cucina.

Gli allestimenti di gioco sono a disposizione del bambino liberi di essere scelti, secondo l’interesse e il

piacere, nel rispetto dei tempi e dei bisogni individuali. Si propongono le attività in modo indiretto e non

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invasivo, si accompagna nella scelta facendo da osservatore e mediatore, responsabile all’interno della

stanza nei confronti del singolo, del gruppo e delle dinamiche socio – educative.

E’ proposto uno spazio gioco di tipo relazionale, in cui i bambini interagiscono su piani di comunicazione

diversi, e non solo verbale, contribuendo ad uno sviluppo armonico, sereno e stimolante della personalità

del bambino nel rapporto con l’ambiente, gli adulti e i coetanei.

A tal proposito, il ruolo dell’educatore non può che essere il seguente:

a) mette al centro del proprio operare l’osservazione come strumento base della sua

professionalità. Osservare per conoscere, capire il significato dei comportamenti del bambino e

quindi poter progettare (pianificare, verificare, modificare).

b) lavora alla predisposizione dell’ambiente facendo attenzione a spazi, arredi, materiali dedicando

tempo e operando per la “cura” degli stessi, cercando di far cogliere ai bambini ed ai genitori il

“gusto estetico”, il piacere di vivere in spazi gradevoli.

c) non è direttivo, non “fa fare” le cose al bambino, ma gli sta vicino, lo accoglie, lo sostiene nella

manifestazione delle sue potenzialità e dei suoi bisogni, confermando le sue competenze.

d) è attento alla “cura” delle relazioni con la famiglia per dare senso al proprio lavoro educativo:

costruire insieme una linea educativa che risponda ai reali bisogni del bambino in modo da

evitare conflitti e confusioni nello stesso in presenza di linee educative diversificate.

2/a) FINALITA’ DEL SERVIZIO

L’asilo nido “Volo libero” ha il compito di favorire lo sviluppo armonico ed unitario, dal punto di vista

dell’accrescimento fisico, affettivo, intellettuale e sociale, delle potenzialità del bambino e di

attenuare i dislivelli dovuti a differenti stimolazioni ambientali e culturali, attraverso un’azione

comune tra educatori, famiglie e comunità locale.

“Volo libero” concorre, insieme alla famiglia, allo sviluppo del bambino, svolge un’opera di informazione sulle

problematiche della prima infanzia e favorisce la coerenza dei comportamenti educativi. Inoltre collabora

con le scuole materne presenti sul territorio affinché il passaggio avvenga in un’ottica di continuità.

Al nido lavorano:

Laura (mamma di due bimbi, psicomotricista dell’età evolutiva, responsabile ed educatrice), neuro

psicomotricista dell’età evolutiva , diploma istituto magistrale sociopsicopedagogico)

Erica educatore professionale

Manuela tecnico dei servizi sociali

Con noi collaborano il Dott. Cristian Testa

la Dott.ssa Pignatiello, logopedista

Laura Puttinato terapista psicomotricità

Il Nido è aperto a tutti senza distinzione di sesso, diversa abilità, nazionalità, etnia, religione e

condizione economica con la possibilità di frequentare tempo pieno o part-time.

2) Aspetti gestionali

Servizio mensa

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La tipologia dei pasti è stabilità dalla ASL e pertanto non è facoltà del nido poter decidere cambi di

menù.

I pasti sono serviti da Catering..

Nel caso di bambini con esigenze particolari (vegetariani, musulmani) dovranno comunicare all’atto

dell’iscrizione tali necessità al fine di concordare con il servizio catering e l’ ASL i menù specifici.

Nel caso di diete speciali (es. no uovo, celiachia) è necessario presentare una certificazione medica che

lo accerti e compilare l’apposito modulo presente in Asilo.

Abbigliamento

E’ consigliato che tutti i bambini siano vestiti comodamente e con abbigliamento che si sporcherà

sicuramente, sissì…..!

Ad ogni bambino verrà consegnata una sacca di juta naturale (con al suo interno uno shopper di cotone)

che verrà personalizzata a casa dove ognuno deve avere un doppio cambio per la biancheria intima e di

abiti, il lenzuolino, una sacchetta porta bavaglia con il nome e 5 -6 bavaglie; le cose sporche si portano a

casa giornalmente, comprese le bavaglie, con la sacca di cotone.

CERTIFICATO PER ESSERE AMMESSI

Ci si attiene alle Linee Guida per una corretta gestione igienico sanitaria del Nido, pertanto:

All’ammissione, l’educatore o il referente del nido, invita i genitori ad un colloquio per la raccolta di

informazioni utili a favorire l’inserimento del bambino. Durante il colloquio potranno essere presentate

certificazioni/relazioni mediche riferite a problemi di salute del bambino, ciò per una corretta presa in

carico che potrà vedere il coinvolgimento degli Operatori/Servizi di supporto.

Non è più richiesto il certificato di buona salute da parte del medico curante.

Allo scopo di contenere rischi infettivi, il personale vigilerà nei confronti degli adulti autorizzati a

frequentare temporaneamente il nido, al fine di garantire idonee condizioni di sicurezza ed igiene. In

particolare ai genitori dovrà essere raccomandato:

di non frequentare il nido se affetti da patologie infettive trasmissibili;

di curare la massima igiene personale sia nell’accesso ai locali del nido (scarpe e vestiti ben

puliti ecc.) sia nel contatto diretto con i bimbi.

La coordinatrice del nido o le educatrici possono allontanare il bambino, qualora riscontrino i seguenti

segni o sintomi che si presuppongono dannosi per il bambino e/o per la comunità, come previsto dalla

normativa vigente.

congiuntive rosse con secrezione; palpebre arrossate e appiccicose al risveglio; dolore e

arrossamento della cute circostante;

diarrea (3 o più scariche per 3 ore consecutive), con aumento della componente acquosa e/o

diminuita consistenza);

esantema (presenza di macchie cutanee diffuse e non) ad esordio improvviso e non altrimenti

motivato da patologie preesistenti;

febbre uguale- superiore a 38,5°C (se rettale considerare 39 C°);

parassitosi intestinale (presenza di vermi nelle feci o altre parassitosi);

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presenza di lesioni delle mucose orali;

Per quanto riguarda la pediculosi si ritiene che , pur non essendo una malattia infettiva di

particolare gravità, rappresenti un rischio di diffusione elevato nelle comunità frequentate da

bambini molto piccoli.

Allo scopo quindi di limitare il contagio in questi casi difficilmente controllabile, si ritiene opportuno

che il bambino venga allontanato dalla comunità.

In ogni caso, qualunque sintomo - segno patologico presentato dal bambino, sarà segnalato prima

possibile al genitore affinché contatti il medico di fiducia e prenda gli opportuni provvedimenti.

In caso di sola febbre senza altri sintomi, il bambino potrà rientrare senza certificato ma dopo almeno

24 ore dallo sfebbramento.

Il personale dell’asilo nido potrà somministrare farmaci per terapie in corso solo dietro presentazione

di una ricetta medica con chiara indicazione della posologia e dei tempi e modi di somministrazione,

previo accordo con la direzione.

Tutte le educatrici hanno seguito un corso di primo soccorso pediatrico valido ai sensi della legge 626.

E’ COMUNQUE NECESSARIO INFORMARE I GENITORI DI PORTARE IL BAMBINO AL NIDO

SOLO SE IN BUONE CONDIZIONI DI SALUTE. OGNI GENITORE HA IL DOVERE DI

COLLABORARE CON IL PERSONALE DEL NIDO NEL GARANTIRE LA TUTELA DELLA SALUTE

NELLA COLLETTIVITA’.

4) Ambientamento

E' molto importante che l'ambientamento del bambino in questo nuovo

ambiente avvenga gradualmente, e che questo nuovo spazio che lo

accoglie sia percepito in continuità col contesto familiare. Per questo,

quando un bambino inizia a frequentare il nido “Volo libero” sono

richieste partecipazione e collaborazione di un genitore.

Nella prima settimana la mamma o il papà, sta con il bambino, lo accompagna nei primi momenti di gioco

in questo spazio nuovo, poi si allontana solo per poco tempo. In questa fase è molto importante

l'osservazione delle reazioni del bambino. La Psicomotricista e le educatrici, in base al comportamento

del bimbo, sapranno indicare al genitore il momento adatto per iniziare a frequentare regolarmente.

Tutti i bambini, con modalità diverse, vivono il momento di passaggio fra la situazione familiare

(conosciuta e rassicurante) e quella nuova con una fase di debolezza. Ma se il percorso sarà svolto

dedicando molta attenzione alla rassicurazione e al contenimento delle paure del bambino, tutto si

risolverà positivamente.

Alcuni fattori possono favorire un sereno inserimento:

le educatrici saranno costanti, in modo da porsi come figure fisse di riferimento per il bambino

(in parallelo ai genitori, figure di riferimento nel contesto familiare);

collaborazione e fiducia tra genitori e personale del nido, è molto importante che si crei un

clima di fiducia e di rispetto reciproco, perché il bambino percepisca positivamente le sue

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figure di riferimento. Se viene a mancare questa sicurezza, nel bambino si crea confusione e

paura, e la permanenza diventa fonte di sofferenza;

alcuni genitori (in particolare le mamme) vivono un senso di colpa nel lasciare il bambino anziché

occuparsi personalmente di lui tutto il giorno. Questo senso di colpa però, se percepito dal

bambino alimenta e conferma la paura di abbandono del bambino stesso; invece il nido è

un’opportunità

presenza costante dei genitori dopo l’asilo. Perché il bambino non viva un sentimento di

abbandono, è importante che i genitori trascorrano con lui il tempo in cui non è in questo spazio

nuovo. “ Mi lasciano qui a giocare, e poi vengono a prendermi “.

La costante presenza dei genitori consente al bambino la sicurezza del distacco: una separazione che è

solo temporanea, perché mamma e papà lo andranno a prendere e staranno con lui perché gli vogliono

bene.

5) La giornata al nido: tempi ed attività

5/a) Orari

L’accoglienza dei bambini al nido avviene tra le 7.30 e le 9.30, la prima uscita avviene tra le 13.00 e le

13.30, la seconda fascia di uscita dalle 16.30 fino alla chiusura che è alle 18.30.

Le fasce orarie ed i relativi orari di ingresso ed uscita dei bambini non sono vincolanti.

E’ infatti possibile riunirsi con i propri bambini dalle 16.30 fino alla chiusura, è inoltre possibile

permanere in asilo per giocare con i propri figli e non solo, nel rispetto della tranquillità dei bambini

stessi.

Eventuali varianti di orario dovranno essere preventivamente concordate tra la direzione dell’asilo nido

e i genitori.

In caso di assenza o ritardo è gradito avvisare entro le 09.30 la struttura.

Orario periodo ingresso

7.30 - 13.30 part-time mattina 7.30 - 9.30

11.30 - 18.30 part-time pomeriggio con pranzo 11.30 – 11.45

7.30 - 16.30 tempo pieno 7.30 - 9.30

7.30 - 18.30 tempo prolungato 7.30 - 9.30

13.00 – 18.00 part-time pomeriggio senza pranzo 13.00 – 13.15

5/b) Giornata tipo al nido

7.30 - 9.30 - accoglienza dei bambini e saluto dei genitori, gioco libero sotto la supervisione delle

educatrici

9.30 - 9.45 - merenda a base di frutta fresca

9.45 igiene personale. Per chi ne sente la necessità, un po’ di nanna.

10.00-11.00 - attività didattiche e PROPOSTE GIOCO

11.00 -11.30 - riordino insieme e ci prepariamo per il pranzo: si lavano le mani e breve momento di

relax, momenti dedicati al canto

12.00-12.45 - pranzo

12.45-13.15 - ci prepariamo alla nanna: igiene personale, gioco libero e ci spostiamo in sala nanna

con musica rilassante o fiaba.

13.15-15.00 e oltre - nanna

15.00-15.30 - igiene personale

15.30-16.00 - merenda a base di frutta, frullati, yogurt, gelato, biscotti, latte, torta, ecc.

16.30-18.30 - attività didattiche e PROPOSTE GIOCO in base alle uscite dei bambini

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5/c) Le attività didattiche

Le attività svolgono un’azione significativa della vita del nido e concorrono con le altre esperienze

(pranzo, cambio, sonno, accoglienza e ricongiungimento,…) allo sviluppo dell’autonomia e della capacità

relazionale del bambino.

Al nido Volo Libero non c’è un programma da finire ma un progetto da vivere, ogni settimana è

pensata sulla base delle osservazioni dei bisogni del singolo bambino nel gruppo, ma è suscettibile di

modifiche giornaliere se i reali bisogni quotidiani dei bambini richiedono attività diverse.

Le attività che il gruppo di lavoro ha individuato per l’anno educativo sono:

Cesto del tesoro

Il contenitore è un cestino basso, di vimini, senza maniglie.

Gli oggetti a disposizione sono prevalentemente semplici e naturali, pigne, legnetti, materiale di

legno di diversa forma , di spugna naturale, carta che “scricchiola”, barattoli trasparenti e

chiusi contenenti riso e/o fagioli secchi, ecc.

Gli oggetti in plastica catturano poco l’attenzione del bambino.

Oggetti di legno e naturali per scoprire ed esplorare, con una serie di opportunità diverse potrà

sperimentare una vasta gamma di materiali, di forma e consistenza differenti e avere la

possibilità di chiedersi “ cos’è questo?”.

Si propone dai 6 mesi, quando impara a stare seduto.

Gioco euristico

Il gioco euristico consiste nell’offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i

quali possono giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto. Questa attività è stata ideata

per bambini dai 12 mesi.

In questo periodo è più vivo l’interesse per la scoperta e la sperimentazione degli oggetti, di

come si comportano nello spazio a seconda di come sono maneggiati, di come possono essere

messi in relazione tra di loro. Il gioco euristico è inteso come attività di esplorazione spontanea

che il bambino compie su materiale di tipo “ non strutturato” “ povero”.

Materiale “povero” significa che non fa parte dei giocattoli tradizionali, ma si tratta di semplici

oggetti d’uso domestico, comune.

Nella raccolta del materiale sono coinvolti anche i genitori e il gioco è arricchito da numerosi

oggetti di vario genere, associabili tra loro, con i quali i bambini possono compiere azioni

combinate: contenitori piccoli da inserire in quelli grandi, palline da impilare o infilare, oggetti

che rotolano, rocchetti, teli, tappi di sughero, mollette, nastri di velluto, pizzo, scatole, ecc.

Gioco simbolico:

Alla fine del secondo anno di vita il bambino nel suo lavoro esplorativo compie un salto di

immaginazione; comincia a usare gli oggetti “facendo finta di…”, inizia quello che viene chiamato

“il gioco simbolico”: momento di gioco nel quale il bambino rappresenta il mondo dell’adulto

usando il suo pensiero, mettendo in atto le sue emozioni, la sua esperienza, la sua capacità

osservativa, in questo momento l’adulto deve cercare di entrare il meno possibile.

Ne scaturiscono giochi molto divertenti che permettono ai bambini di riprodurre la propria

esperienza, l’attività dei genitori, fratelli, nonni (il gioco dei travestimenti e dei mestieri),

utilizza giochi e oggetti come cappelli, borse, scarpe, occhiali, elettrodomestici di uso comune,

scarpe che si trasformano in telefoni, ecc…; il bambino affronta così le frustrazioni ed elabora i

conflitti che nascono nella relazione con l’adulto e il mondo esterno.

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In questo gioco vengono dati al bambino generi alimentari veri, frutta e verdura, pane duro,

pasta, stoviglie ed ogni oggetto sia possibile avere al nido che il bambino è abituato a vedere nei

cassetti della cucina.

Attività manipolativa/Travasi

Attraverso la manipolazione il bambino scopre se stesso, gli altri oggetti, percepisce le forme, il

peso, la resistenza, la temperatura delle cose, ciò che gli sta intorno.

Manipolando varie sostanze (didò, pasta di sale, pasta di mais) con consistenza e utilizzo diversi,

il bambino può sperimentare le infinite possibilità di modificare, trasformare i materiali

proposti. Può scoprire come si comportano i materiali versandoli, picchiettandoli, impastandoli,

bucandoli …. a volte cercando anche di mangiarli.

Il “pasticciare”, lo sporcarsi ha per il bambino una valenza educativa molto alta; in realtà il

bambino scopre se stesso ed il mondo che lo circonda: “le cose le posso usare e modificare e

sono “io a farlo” oppure “la mia mano c’è ancora! Eccola sotto la sabbia!!!”

Presso la struttura ci sono numerosi tavoli che offrono la possibilità giornaliera di manipolare

materiali naturali, quali pigne, legnetti, farine, conchiglie, etc.

Giochi di luce:

La luce disegna, lascia tracce, impressiona corpi e oggetti.

La magia dei giochi luce/ombra cattura molto i bambini, tutti nella tenda con le torce o nel

nostro gazebo su ruote ricoperto da numerosi teli per vedere cosa succede al buio con la torcia

accesa …

Lettura

I libri diventano un buon mezzo di comunicazione, occasione di scambio e di dialogo, dunque

importante nutrimento sonoro ed immaginativo per il bambino in un accogliente salottino di

vimini.

In questo senso l’adulto dovrà essere attento a proporre libri al bambino fin dai primi mesi di

vita; saper raccontare storie, sfogliare insieme al bambino piccoli libri cartonati o di legno per

guardare foto, immagini di animali, persone, oggetti della vita quotidiana, toccare quando sono

sensoriali, ecc

Costruirli insieme.

In seguito si possono proporre libri con storie minime, per passare poi a libri più complessi nei

quali sono rappresentate storie divertenti o che facciano ridere, storie di vicende quotidiane e

non, piccole avventure su temi diversi nei quali il bambino possa in qualche modo identificarsi,

libri ricchi di particolari.

A sottolineare l’importanza che riveste la narrazione, il Volo Libero ha realizzato un progetto il

“ Baby-biblio in collaborazione con la biblioteca del territorio da novembre a maggio.

Il tragitto viene percorso a piedi; altrimenti con il pulmino messo a disposizione

dall’amministrazione comunale.

Inoltre è stato allestito un angolo lettura con un accogliente salottino in vimini a portata dei

bambini, con poltroncine, divanetto e tavolino di vimini, dove i bambini possono accomodarsi a

leggere.

Attività grafico pittorica:

permette al bambino di comunicare sensazioni e stati d’animo, inoltre perfeziona la manualità,

stimola i concetti topologici di base (sopra-sotto, dentro-fuori, vicino-lontano), tutti i colori

sono atossici e biologici, specifici per bambini.

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I bambini hanno a loro disposizione quotidianamente materiale per tracciare , specchi e creme,

gessetti e lavagne, agende e penne a sottolineare l’importanza del non giudizio.

Attività gioco libero:

crea un’atmosfera ottimale per il gioco spontaneo del bambino, può scegliere il gioco posto su

scaffali alla sua portata, costruzioni, libri tematici da sfogliare, incastri, ecc, l‘educatrice ha il

ruolo di agevolarne lo svolgimento, lasciando al bambino la possibilità di iniziare e finire un gioco.

Avere a disposizione un adulto attento ma che non interviene, incoraggia le attività spontanee

auto gestite; è un momento molto importante di osservazione, in quanto possono emergere

aspetti relazionali particolari.

Molti giochi presenti in asilo nido vengono creati dalle educatrici sulla base delle

osservazione dei bambini, utilizzando materiali di recupero e l’aiuto dei genitori e dei

nonni, i nostri artigiani di fiducia.

Canzoni e musica

Le canzoni che si cantano all’asilo nido aiutano i bambini ad arricchire il proprio lessico; le

educatrici “riconoscono” alcuni momenti della giornata all’asilo e si possono ascoltare musiche

differenti disco, classica, rilassante, che sottolinea momenti precisi.

Scatola magica:

Ogni educatrice possiede la sua scatola magica, contenente un’infinità di oggetti, i più svariati e

particolari, che catturano l’attenzione dei bambini, accompagnando i gesti spesso con canzoni. La

scatola magica viene utilizzata in momenti precisi della giornata quali l’accoglienza, l’attesa di

ritrovare i genitori, o momenti di fatica emotiva es. durante l’inserimento.

Psicomotricità

La pratica psicomotoria è un insieme di attività motorie che partono dalla spontaneità del

bambino, dal suo piacere di agire e di giocare e favorisce uno sviluppo psicofisico globale ed

armonioso.

Giochi all’aperto:

la presenza di un cortile esterno, offre ai bimbi la possibilità di svolgere numerose attività

all’aria aperta quali giochi con l’acqua, pittura, murales, sabbia, giardinaggio, l’orto, farina,

granaglie, corse , merende, pranzo.

Attività legate al quotidiano:

attività che i bambini imitano volentieri, come accudire le piccole faccende domestiche (lavare,

fare il pane, preparare la merenda, la pizza, la torta, e così via)

6) Spazi, arredi e materiali

Lo spazio è il contenitore delle relazioni tra le persone. Pensare spazi accoglienti, che promuovano

relazioni affettive stabili, senso di intimità e protezione, che diano sicurezza attraverso il

mantenimento di punti di riferimento costanti e ben riconoscibili dai bambini, che rispettino le diverse

esigenze evolutive e sollecitino il piacere dell’esplorazione autonoma diventa fondamentale per gli

educatori del nido, i quali sono quotidianamente attenti alla cura degli spazi in cui vivono i bambini,

cercando di far cogliere ai bambini e ai genitori il “gusto estetico”, il piacere di vivere in spazi

gradevoli.

Anche i materiali vanno pensati e disposti per sostenere la curiosità e la progettualità del bambino: per

arricchire le possibilità di gioco ed esplorazione vengono proposti materiali naturali o di recupero

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realizzati dalle educatrici, materiali che orientano e strutturano la capacità di attenzione e la

concentrazione dei bambini.

Gli spazi vengono modificati sia nella disposizione che negli allestimenti tenendo conto delle

caratteristiche del gruppo e del singolo durante il percorso al nido, delle loro reali necessità e bisogni

evolutivi, per questo motivo il personale progetta e realizza numerosi mobili ed arredi quali banchetto

da lavoro con martelli e attrezzi, tavolo dei profumi, tavolo dei travasi, cavalletto della pittura, etc.

7) Relazione con le famiglie

Per la serenità del bambino al nido riteniamo sia importante che ci sia un rapporto di fiducia e di

rispetto reciproco tra le figure educative di riferimento, genitori ed educatori.

Un primo approccio del rapporto con la famiglia inizia durante l’ambientamento, ma anche

successivamente nel corso dell’anno, ci saranno momenti di scambio e confronto tra nido e famiglia

sull’andamento dell’esperienza e sulla giornata del bambino al nido.

Verranno quindi proposti colloqui individuali, all’incirca tre annui, per parlare con la famiglia del proprio

figlio, incontri di gruppo; sarà presente la Responsabile del progetto educativo, per affrontare

argomenti proposti dal nido o indicati dai genitori su argomenti riguardanti la crescita del proprio figlio.

La responsabile sarà disponibile per incontri richiesti dai genitori, per consulenza ed interventi

preventivi ed educativi in ambito psicopedagogico e socio educativo.

Importanti sono anche i momenti di festa che verranno organizzati dal nido nelle occasioni importanti

(Natale, Carnevale, festa dei nonni, conclusione anno educativo, pizzate, ecc.).

Il personale del nido Volo Libero vuole dare risalto all’importanza della relazione con la famiglia e a tal

proposito ha pensato di favorire la permanenza prolungata, dei genitori che lo desiderano, al momento

del ricongiungimento, in modo che possano giocare con i propri figli all’interno della struttura, o

all’esterno con un divanetto di vimini attrezzato sotto il gazebo per favorire l’ambientamento e

rinforzare la fiducia verso lo spazio nido e perché no, il dialogo e il confronto tra i genitori, ovviamente

la permanenza deve essere nel rispetto dei tempi dei bambini, propri e non.

Il nido Volo Libero, consapevole che migliorare la qualità del servizio significa avvicinarsi ancora di più

alle aspettative/esigenze degli utenti, mette a disposizione delle famiglie alcuni strumenti (cassetta

delle lettere, questionario di soddisfazione delle famiglie, quaderno “la mia traccia”) il cui obiettivo è

rilevare costantemente il gradimento e soprattutto l’efficienza sia degli aspetti organizzativi che

educativi del servizio.

Il quaderno “la mia traccia” è un quaderno riposto in una scatola personalizzata dai genitori col

proprio bambino, sul quale le educatrici hanno cura di annotare il vissuto dei bambini al nido e di

arricchirlo di fotografie.

Sulle pagine di questo quaderno anche i genitori possono scrivere lettere aperte ai propri bambini o alle

educatrici.

E’ sicuramente uno strumento molto utile nelle relazioni con i genitori, che non si sentono esclusi dalla

vita del nido e al tempo stesso non si perdono momenti particolari come i primi passi, le prime conquiste

di vita quotidiana, come può essere usare il waterino, e per i bambini perché offre loro la possibilità di

rivedersi e rendersi conto dei cambiamenti e delle situazioni vissute al nido, nonché ritrovare una

traccia di sé negli anni avvenire.

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In questo modo si offre ai genitori un servizio professionale aperto e disponibile al confronto e al

dialogo, mettendo a disposizione della famiglia la propria preparazione ed esperienza in ambito

educativo, con particolare attenzione alla crescita globale del bambino sotto tutti gli aspetti cognitivo,

affettivo, relazionale e motorio.

8) Gruppo di lavoro: momenti e strumenti

La professionalità educativa si costruisce ed evolve nel gruppo di lavoro composto da educatrici,

responsabile, coordinatore pedagogico.

Le diverse figure mettono in gioco le diverse competenze, gli stili relazionali, la formazione acquisita

per costruire una metodologia comune di intervento che deve essere condivisa ed agita nella

quotidianità con il bambino.

Il gruppo di lavoro costruisce la propria professionalità attraverso:

- incontri quotidiani tra educatrici sulla base dei bisogni evidenziati

- incontri mensili con la coordinatrice pedagogica

- incontri con specialisti del territorio (psicologo, pediatra, assistente sociale..)

- partecipazione a corsi di formazione organizzati dalla Provincia di Bergamo, dall’ Asl

- formazione personale individuale

- formazione personale e/o di gruppo con la coordinatrice pedagogica

9) Rapporto con il territorio: scuola dell’infanzia, biblioteca, gite, piscina, …. ecc.

Il nido ha instaurato numerose collaborazioni con enti pubblici e privati sul territorio, quali la scuola

dell’infanzia con il Progetto continuità nido - materna, la biblioteca con il Progetto Babybiblio, la piscina

di Osio Sotto con uscite settimanali da marzo a luglio, Parchi naturali, fattorie didattiche, Le Cornelle,

il contadino, il “Battesimo della sella” e tanto altro ancora …

Questo ha permesso di svolgere numerose esperienze significative, interessanti e stimolanti per i

bambini, esperienze reali e concrete ( gite a piedi o con il pulmino) con l’intento di stimolare l’autonomia

del bambino anche fuori dal nido e la sua conoscenza del territorio di appartenenza ( uscite a piedi per

andare al supermercato a comprare gli ingredienti per preparare i biscotti, la macedonia, la colla, etc.).

10) La documentazione

La documentazione è collegata alla progettazione, consente di tenere una memoria del lavoro del gruppo

e di dare visibilità al progetto.

La documentazione viene divisa in:

- interna: osservazioni video e scritte, verbali, album fotografici, ecc….

- rivolta all’utenza : video, quadernoni personali dei bambini, cd con fotografie delle esperienze,

scatola con il materiale realizzato autonomamente e spontaneamente dal bambino, per es.

11) La verifica e la formazione del personale

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La verifica è fondamentale per la progettazione annuale del nido, permette di rivedere obiettivi,

contenuti, modalità, strumenti del progetto e sulla base delle osservazioni fatte si ridefinisce,

riaggiusta, modifica il nuovo tipo di intervento.

La verifica è definita dal gruppo di lavoro all’inizio dell’anno ed effettuata a varie fasi durante l’anno:

- quotidiana tra gli operatori del nido

- mensile tra operatori, responsabile - coordinatore pedagogico

- finale tra operatori e responsabile – coordinatore pedagogico

Le assemblee con i genitori durante l’anno possono diventare occasioni di verifica del percorso

educativo del nido.

Attraverso la compilazione del questionario di gradimento da parte delle famiglie riusciamo a cogliere

critiche e commenti che altrimenti sarebbero difficili da rilevare.

Esistono inoltre degli strumenti per valutare la qualità del servizio svolto sotto i diversi aspetti:-

qualità della sicurezza:

- costituzione del servizio di prevenzione e protezione secondo il decreto 626/94

- qualità alimentare ed igienico/sanitaria: elaborazione e rispetto del manuale di autocontrollo

HACCP

- qualità professionale: possesso dei titoli di studio richiesti dal ruolo professionale, costante

formazione/aggiornamento del personale ( almeno 20 ore annue)

- Il rapporto educatore – bambino che viene garantito è 1 : 7

- Impegno al rispetto delle modalità e delle scadenze stabilite da Regione e Comune

- Apertura minima di 47 settimane annue

- Apertura giornaliera di 9 ore continuative

- qualità di tutela: viene garantito il rispetto dei ritmi di ciascun bambino e delle sue

abitudini (utilizzo di ciucci, oggetti transizionali, modalità e tempi dei bisogni primari e

psicomotori).

- La frequenza è flessibile