presentazione standard di powerpoint2016/10/26 · la quota di mercato di telecom italia (56,9%.)...
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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI
N. 3/2016
Servizio Economico Statistico
Indice
1. Comunicazioni elettroniche
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
1.3 Rete fissa: accessi broadband
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA
1.6 Rete mobile: linee complessive
1.7 Rete mobile: sim per tipologia di clientela
1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto
1.9 Rete mobile: traffico dati
1.10 Portabilità del numero
2. Media
2.1 Media: audience TV e vendite quotidiani
2.2 Media: audience radio e Internet
3. Servizi postali e corrieri espresso
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi
4. I prezzi dei servizi di comunicazione
4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2015
NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a giugno 2016. Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100
2 Servizio Economico Statistico
● La quota di mercato di Telecom Italia (56,9%.) scende di 2,4 p.p. su base annua
● Wind mostra una crescita più ridotta pari a +0,3 p.p.
● Fastweb raggiunge l’11,5 % con una crescita pari a +0,7 p.p., di poco inferiore a quella fatta registrare da Vodafone, pari a +0,8 p.p., che raggiunge una quota del 11,1 %.
● Cresce di +0,8 p.p. il peso delle altre imprese, in particolare quelle legateall’offerta di servizi Fixed Wireless Access (FWA)
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
3
Nota: Sono compresi gli accessi fisici Telecom Italia, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR, Bitstream NGA, Fibra e FWA
● Calano gli accessi totali: - 210 mila linee negli ultimi dodici mesi
● Telecom Italia perde 610 mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano 400mila
● Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,8 milioni di accessi di cui 1,1 milioni sono migrati verso gli altri operatori
Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato - giugno 2016 (%)
14,30 13,55 12,83 12,08 11,91 11,74 11,60 11,47
7,60 7,89 8,268,29 8,34 8,47 8,59 8,69
21,90 21,44 21,0920,36 20,25 20,21 20,19 20,16
0
5
10
15
20
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
Accessi fisici Telecom Italia
Accessi diretti altri operatori
Totale
Ultimi quattro trimestri0,5
Differenza vs. giugno 2016 (punti percentuali)
Tele
com
Ital
ia
Win
d
Fast
web
Vo
daf
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e
Tisc
ali
Lin
kem
15
10
5
0
56,9
13,6
11,5 11,1
2,8
60
+0,3
-2,4
+0,7 +0,8
-0,1
0,30
2,4
+2
-2
1,8
Alt
ri
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
4
● Gli accessi degli altri operatori crescono su base annua di 400 mila unità
● L’aumento è ascrivibile in larga parte ai servizi resi utilizzando i nuovi serviziwholesale NGA di Telecom Italia (+420 mila linee) che più che compensanola riduzione degli accessi in ULL e WLR (-230 mila linee)
● Su base annua le linee in fibra aumentano di 50 mila unità, gli access FWAcrescono di 110 mila
● Wind continua ad essere il principale concorrente di Telecom Italia (31,5%,ma perde 1,1 p.p. su base annua)
● Cresce la quota di Vodafone (+0,5 p.p.) che raggiunge il 25,8%
● L’incremento degli altri operatori (+1,2 p.p.) è ascrivibile, in primo luogo,alla dinamica degli accessi FWA; tra questi, cresce in maniera consistente laquota di Linkem che supera il 4%
Servizio Economico Statistico
Ripartizione degli accessi diretti degli altri operatori – giugno 2016 (%)
0,28 0,29 0,31 0,34 0,35 0,36 0,37 0,390,21 0,36 0,49 0,58 0,60 0,64 0,67 0,69
5,155,38 5,37 5,27 5,22 5,21 5,17 5,14
0,12 0,35 0,43 0,53 0,66 0,770,87
0,740,64 0,54 0,52 0,50 0,47 0,441,08
1,11 1,13 1,21 1,22 1,23 1,24 1,267,60
7,89 8,068,29 8,34 8,47 8,59 8,69
0
2
4
6
8
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
Ultimi quattro trimestri
Fibra FWA
Rete Propria
ULL (incluso Virtual ULL)
SLU -VULA -Bitstream NGA
Accesso alla rete Telecom Italia
Naked DSL
Wholsale Line Rental Totale
Milioni di linee
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
Win
d
Fast
web
Vo
daf
on
e
6,5
Tisc
ali
Lin
kem
0
31,5
26,625,8
5,6
Alt
ri
-1,1 -0,50
4,1
10
20
30
+0,3
-2
+2
+0,5 +0,9
1.3 Rete fissa: accessi broadband
● Gli accessi broadband a giugno 2016 hanno superato i 15,2 milioni di linee,con un aumento su base annua di 582 mila unità, superiore a quantoosservato tra giugno 2015 e giugno 2014 (+413 mila unità)
● Le linee ADSL diminuiscono di 400 mila unità su base annua, attestandosi sudi un valore di poco inferiore ai 12,5 milioni di linee
● Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati su baseannua di 980 mila (+550 mila unità da gennaio 2016)
● La quota di mercato di Telecom Italia (46,6%) si riduce di 1,0 p.p. su baseannua
● Cresce la quota di Vodafone (+0,6 p.p.)
● L’aumento degli altri operatori (+0,7 p.p.) è in larga parte dovuta ai serviziFWA; in questo segmento di mercato Linkem detiene oltre il 50%
5 Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato – giugno 2016 (%)
0,51 0,67 1,04 1,66 1,84 2,10 2,41 2,65
13,15 13,29 13,1612,95 12,89 12,80 12,69 12,55
13,65 13,96 14,2014,61 14,73 14,90 15,10 15,19
0
4
8
12
16
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
Altre tecnologie DSL Totale Ultimi quattro trimestri Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
Tele
com
Ital
ia
Win
d
Fast
web
Vo
daf
on
e
Alt
ri
15
10
5
0
46,6
15,414,9
13,3
6,4
45
-1,0
+0,1 +0,6 +0,70
3,6
+2
-2
-0,4
Tisc
ali
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
● Su base annua, gli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps, crescono di 1,7 milioni di unità, arrivando a superare i 5,9 milioni, pari al 39% del totale delle lineebroadband. Nell’intero periodo considerato il loro peso è quadruplicato (a giugno 2012 era infatti pari al 9,3%)
● Al riguardo l’incremento più consistente l’ha segnato Vodafone con circa +430 mila accessi, seguita da Telecom Italia e Wind
● Il peso degli accessi a velocità maggiore di 30Mbps (oltre 1,7 milioni di unità a giugno 2016) è pari all’11,5% rispetto al 5,7% registrato a giugno 2015
● Telecom Italia, Fastweb e Vodafone rappresentano circa il 95% degli accessi ultrabroadband
6 Servizio Economico Statistico
Accessi per classi di velocità (%) (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
12,2 10,5 9,9 7,7 7,2 6,7 6,2 5,9
78,573,9
68,763,6 61,9 60,3 57,2 55,0
9,2 15,319,3
23,0 24,1 24,826,5 27,6
0,1 0,3 2,1 5,7 6,7 8,2 10,0 11,5
0
20
40
60
80
100
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
144 kbps ≤ velocità ≤ 2 Mbps
2 Mbps < velocità < 10 Mbps
10 Mbps ≤ velocità < 30 Mbps
velocità ≥ 30 Mbps
Ultimi quattro trimestri
1,67
0,89
0,01
1,74
1,26
4,20
0
2
4
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
10,72
8,36
13,65
15,19
8
10
12
14
totale accessi
≥ 30 Mbps
≤ 2 Mbps
2 < Mbps < 10
10 ≤ Mbps < 30
Ultimi quattro trimestri
Accessi per classi di velocità (milioni) (*)
1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA(*)
● Le linee broadband di nuova generazione (NGA) a giugno 2016 ammontano a 1,9 milioni di unità, con una crescita su base annua di circa +868 mila linee,anche la dinamica risulta in accelerazione: l’aumento da inizio anno è stato di poco inferiore alle +500 mila linee, contro un corrispondente valore di +295mila registrato nel primo semestre del 2015
● Nel corso del primo semestre dell’anno Telecom Italia è l’operatore che ha registrato la crescita maggiore nel numero gli accessi NGA (+415 mila, seguita daVodafone con +280 mila)
7 Servizio Economico Statistico
Accessi NGA (*1000) (**) Accessi NGA in % sul totale linee broadband / accessi totali (**)
(*) - Coerentemente con quanto previsto dalla reportistica europea gli accessi broadband includono: gli accessi di tipo «vDSL», «Fiber to the home», «Fiber to the builfding, Ethernet+Lan», «Cable», «Other NGA», ciascuna tipologia suddivisa per classi di velocità secondo quanto commercializzato nel mercato retail
(**) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
1,3 1,4
2,6
5,36,1
7,1
8,5
9,6
2,1 2,2
3,8
7,3
8,3
9,7
11,4
12,8
0
4
8
12
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
% linee totali % linee broadband
Ultimi quattro trimestri
1.6 Rete mobile: linee complessive
8
Quote di mercato giugno 2016 (%) (*)
Ripartizione MVNO giugno 2016 (%) (*)
Servizio Economico Statistico
4,3 4,9 6,6 6,6 6,8 6,9 7,0 7,1
93,7 94,2 92,0 90,4 90,2 90,0 90,0 90,4
98,0 99,1 98,6 97,0 97,0 96,9 97,0 97,5
0
20
40
60
80
100
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 sett-15 dic-15 mar-16 giu-16
MVNO MNO TotaleUltimi quattro trimestri
MVNO = Operatori virtualiMNO = Operatori infrastrutturati
● Su base annua le linee complessive hanno registrato un leggero aumento,dovuto esclusivamente agli MVNO (+0,49 mln)
● Negli ultimi cinque anni la consistenza delle sim «M2M» è passata da circa4,7 mln a 10,8 mln
● Su base annua le «M2M» sono aumentate di +2,3 milioni, a fronte di unariduzione di pari entità con riferimento alle sim tradizionali (voce + dati)
Milioni di linee (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
● Su base annua il quadro concorrenziale risulta nel complesso invariato; lequote di Telecom Italia e Wind mostrano una leggera flessione(rispettivamente -0,5% e -0,4%)
● Il peso degli MNVO cresce di +0,4 p.p.
● Poste Mobile rappresenta il 51,2% degli utenti di servizi mobili virtuali
+0,3
Tele
com
Ital
ia
Vo
daf
on
e
Win
d
H3
G Post
e M
ob
ile
Alt
ri M
VN
O15
0
30,529,0
22,4
10,7
3,5
30
-0,50
3,7
+2
-2
+0,1
Po
ste
Mo
bile
Fast
web
Lyca
mo
bile
Co
op
Ital
ia
Alt
ri M
VN
O
Erg
Mo
bile
15
0
51,2
14,1
9,3 10,4 9,2
30
+0,20
5,7
+2
-2
50
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
-0,4
+0,6
-1,5
+0,9+0,2+0,2
-0,1 -0,1
1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
9
Sim per tipologia di clientela (%) (*)
Servizio Economico Statistico
Sim residenziali giugno 2016 (%) (*)
Sim affari giugno 2016 (%) (*)
14,0 14,7 16,7 18,7 20,9
86,0
85,3 83,3
81,3
79,198,0
99,1
98,6
97,0
97,5
96
98
100
0
20
40
60
80
100
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 giu-16
Affari Residenziali
% Totale in milioni
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese(**) – Tale risultato è in parte attribuibile anche all’aumento delle sim M2M convenzionalmente attribuite all’utenza affari
● Su base annua l’utenza affari (20,4 mln di sim) cresce di 2,2 mln diunità (**)
● Parallelamente, le utenze residenziali (77,1 mln di sim) segnano unarretramento di 1,7 milioni
● Nel segmento residenziale i tre principali operatori hanno quote di mercato simili;da segnalare la flessione di Vodafone (-0,8 p.p.), mentre H3G cresce di +0,5 p.p.
● Nell’utenza affari la quota di Telecom Italia scende a poco più del 43% (in flessionedi 3.3 p.p.); cresce la quota di Vodafone (+2,7 p.p.), grazie soprattutto allafavorevole dinamica delle «M2M», così come quella di Wind (+0,8 p.p.)
-0,3
+2,7
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
Tele
com
Ita
lia
Vo
daf
on
e
Win
d
H3
G Po
ste
Mo
bile
Alt
ri M
VN
O
15
0
27,226,1
25,7
12,4
4,2
30
-0,8-0,3
+0,50
4,4
+2
-2
+0,3
Tele
com
Ita
lia
Vo
daf
on
e
Win
d
H3
G
Po
ste
Mo
bile
Alt
ri M
VN
O
15
0
43,240,3
10,1
4,3
0,9
30
-3,3
+0,80
1,3
+2
-2
40
+0,5
-0,1 -0,1
1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto
● A giugno 2016 il 76,4% della customer base (pari a 74,1 milioni di sim) è rappresentata da schede prepagate; in termini assoluti, su base annua, queste risultano in calo di oltre 1,0 mln
● Aumentano le schede in abbonamento (+1,5 milioni di sim) la cui consistenza è pari a 23,4 milioni di sim
● Su base annua, nel segmento delle prepagate aumentano le quote di H3G(+1,4 p.p.) e di Poste Mobile (+0,3 p.p.), mentre diminuiscono quelle diVodafone (-1,0 p.p.) e Wind (-0,7 p.p.)
● Nel segmento abbonamenti, Vodafone con il 38,4% supera Telecom Italia(che scende al 38,2%, -1,1 p.p.su base annua).
10 Servizio Economico Statistico
Sim per tipologia di contratto (*) Sim prepagategiungo 2016 (%) (*)
Sim in abbonamento giugno 2016 (%) (*)
81,0
79,178,3
77,4
76,0
19,020,9 21,7 22,6 24,0
98,0
99,1
98,6
97,0
97,5
94
96
98
100
0
20
40
60
80
100
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 giu-16
Prepagate Abbonamento
Totale in milioni%
Tele
com
Ital
ia
Vo
daf
on
e
Win
d
H3
G
Po
ste
Mo
bile
Alt
ri M
VN
O15
0
28,126,1 25,8
10,9
4,3
30
-1,0
+1,40
4,9
+2
-2
+0,3
40
Tele
com
Ital
ia
Vo
daf
on
e
Win
d
H3
G
Post
e M
ob
ile
Alt
ri M
VN
O15
0
38,2 38,4
12,010,1
1,2
30
+3,5
-3,7
+1,6
-0,30
0,03
+2
-2
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
-0,5 -0,7
+0,6
-1,1
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
1.9 Rete mobile: traffico dati
11
● Nell’ultimo anno il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 10,8% arrivando a 51,8 milioni di unità
● Da giugno 2012 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 27,8% ad oltre il 53% del totale
● A giugno 2016 il traffico dati risulta in aumento di oltre il 50% rispetto ai corrispondenti volumi osservati per il 2015
● Su base annua, tale crescita è dovuta in particolare all’aumento dei consumi unitari passati da 1,2 a 1,6 Giga/mese, con una corrispondente crescita del 36%
● Poco meno dell’80% delle sim che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati
Servizio Economico Statistico
Volume traffico dati (*) Sim-dati per tipologia contrattuale (%) (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
27,2
32,3
40,3
46,8
51,8
121
160
224
317
478
100
160
220
280
340
400
460
0
8
16
24
32
40
48
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 giu-16
Sim con traffico dati (mln) Traffico dati da inizio anno (Petabyte)
77,9 77,1 78,3 78,7 78,9
14,5 15,5 15,5 14,9 14,6
7,5 7,3 6,2 6,4 6,5
0
20
40
60
80
100
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 giu-16
Piano dati Solo dati Contratto standard%
(*) - Rapporto dato dal complesso delle linee donate e acquisite da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle m2m)
1.10 Portabilità del numero
12 Servizio Economico Statistico
Portabilità del numero Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – giugno 2016
(*)
19,0
23,3 23,7 24,8
9,3
22,7 21,923,9
22,4
9,1
0
5
10
15
20
25
30
H3G Telecom Italia Vodafone Wind Mvno
Linee in uscita Linee in ingresso
43,1
58,7
71,5
83,4
95,2
12,9
18,8
11,6
14,1 13,9
0
5
10
15
20
0
20
40
60
80
100
giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 giu-16
linee in mln Indice di mobilità
● A giugno 2016, il numero di operazioni di portabilità del numero mobile ha superato i 95 milioni di unità (dato cumulato)
● Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo risulta positivo per H3G (+439 mila), negativo per Wind e Telecom Italia (rispettivamente -281 e -161 mila)
● L’indice di mobilità(*), pari al 13,9% nel primo semestre dell’anno, appare sostanzialmente in linea con quanto corrispondentemente osservato negli ultimi due anni
39,8
36,3 36,8
33,9
31,8
29,128
33
38Rai
Mediaset
4,6 5,77,8
3,8 3,4 3,91,8
6,96,8
1,71,2 1,2
14,5 14,8 14,4
0
4
8
12
16
2012 2013 2014 set-15 dic-15 mar-16 giu-16
La 7 Discovery Fox
%
Altri
Sky
*
2.1 Media: audience TV e vendite di quotidiani
13
● Le vendite di quotidiani rispetto a giugno 2015 sono diminuite di circa 300,000 copie
● Rcs Mediagroup e IL Gruppo Editoriale L’Espresso mantengono una posizione di leadership nella vendita di quotidiani
● Si registra, rispetto a giugno 2015, una leggera riduzione nelle copie vendute dagli altri editori (-0,1 p.p.)
Servizio Economico Statistico
Fonte: dati Auditel
* Dato comprensivo dell’audience di Switchover Media (acquisita nel 2013)
*
Fonte: elaborazioni Autorità su dati ADS (giugno 2016 – 2015)
Nota: la distribuzione è calcolata sul totale vendite, inteso come somma delle copie vendute tramite i canali di vendita previsti dalle disposizioni di legge e dalle altre vendite, come rilevato da ADS
Si tratta di dati mensili rilevati su 64 quotidiani. I valori pertanto non sono confrontabili con quelli raccolti e diffusi annualmente dall’Autorità all’interno della Relazione Annuale, in quanto rilevati sull’intero universo
Quotidiani: distribuzione delle vendite nel mese di giugno 2016 (%)
● Rai e Mediaset sono i due principali operatori in termini di audience, con il 36,8% e il 29,1% di quote di ascolto, pur attestandosi su livelli di share inferiori rispetto al 2012
● L’audience di Discovery, grazie anche ad operazioni di M&A, dopo una crescita dal 2012 a settembre 2015, sembra assestarsi su una quota pari al 6,8%
● L’audience degli operatori minori (Altri) è pari al 14,4%, attestandosi sostanzialmente su valori simili a quelli degli anni passati
TV: quote di ascolto nel giorno medio (2012 – giugno 2016)
** Il canale MTV è stato ceduto a Sky ad agosto 2015
Co
rrie
re d
ello
Sp
ort
3,6
Differenza vs. giugno 2015 (punti percentuali)
Mo
nfi
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5,1
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0
21,7
18,9
8,4 8,1
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(Ite
di)
-0,10
7,1
5
10
20
-1
+1
15
Alt
ri
27,0
Totale vendite mese di giugno 20162.777.457
Variazione rispetto a giugno 2015:-10,2%
30
+0,4
-0,5
+0,1
-0,2
+0,6 +0,1
2.2 Media: audience radio e Internet
14 Servizio Economico Statistico
Internet: ranking per utenti unici (giugno 2016)
● Nel mese di giugno 2016, 28,1 milioni di individui si sono collegati ad internet, 23,3 da dispositivi mobili (+3 milioni in più rispetto a giugno 2015)
● Le prime 3 posizioni non presentano variazioni su base annua: in particolare, Google resta stabile al primo posto con il 95,6% degli utenti che navigano in Internet
● Mediamente la navigazione su Whatsapp e Facebook supera le 22 ore
Radio: ranking per ascoltatori nel giorno medio (1o semestre 2016)
Fonte: le percentuali di ascoltatori sono calcolate sulla base dei dati raccolti nell’ambitodell’indagine annuale condotta da RadioMonitor per il periodo giungo - dicembre 2015
*Parent: il Parent rappresenta un’organizzazione checontrolla determinati domini e URL, raggruppati in Brand
**Active Reach (%): la percentuale di utentiattivi che hanno visitato un sito o utilizzatoun’applicazione
Fonte: dati Audiweb giugno 2015 – giugno 2014
****Al parent ItaliaOnline, non essendo disponibile ildato per il mese di settembre 2014, è stato attribuitol'ultimo dato disponibile relativo ad aprile 2014
***Whatsapp dal mese di dicembre 2015 è entrato,come brand, nel parent di Facebook
● I dati mostrano una sostanziale stabilità negli ascolti, con l’emittente RTL 102.5 che mantiene la leadership
● Rispetto al 1o semestre 2015 si evidenzia una maggiore concentrazione degli ascolti verso le emittenti posizionate ai primi posti nella graduatoria
Posizione 1°
semestre
2016
Emittente%
ascoltatori
1 (0) RTL 102.5 19,6
2 (+1) RADIO DEEJAY 13,6
3 (+1) RADIO 105 13,0
3 (-1) RDS 100% Grandi Successi 13,0
5 (0) RADIO ITALIA Solomusicaitaliana 12,5
6 (0) RAI RADIO 1 11,7
7 (0) RAI RADIO 2 8,5
8 (0) VIRGIN RADIO 6,6
9 (0) RADIO 24 - IL SOLE 24 ORE 5,6
9 (+1) RADIO KISS KISS 5,6
11 (+2) RADIO R101 4,7
12 (0) RADIO CAPITAL 4,6
13 (-2) M2O 4,4
14 (0) RAI RADIO 3 4,0
15 (0) RMC - RADIO MONTE CARLO 3,2
Differenza
rispetto ranking
1° semestre
Posizione
giugno 2016Parent*
Active
Reach**
(%)
Tempo medio mensile di
navigazione per persona
(hh:mm)
1 (0) Google 95,6 05:32
2 (0) Facebook*** 84,3 22:16
3 (0) Microsoft 71,7 01:18
4 (1) ItaliaOnline 59,8 01:17
5 (+3) Amazon 58,8 00:51
6 (-2) Banzai 58,4 00:18
7 (3) eBay 49,4 00:41
8 (-1) Yahoo 48,9 00:42
9 (0) Wikimedia Foundation 48,3 00:15
10 (+1) Gruppo Espresso 46,6 00:30
11 (+1) RCS MediaGroup 43,7 00:24
12 (+1) Triboo 41,8 00:11
13 (+1) Mediaset 36,5 00:24
14 (+3) Telecom Italia 32,8 00:34
15 (+1) Caltagirone Editore 32,1 00:12
Differenza rispetto
ranking giugno
2015
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi
15 Servizio Economico Statistico
Ricavi da inizio anno (milioni di €)
Variazione in % - (giugno 2016 – giugno 2015)
1.5221.663
3.185
1.475
1.804
3.279
0
800
1600
2400
3200
Servizi postali Corriere espresso Totale
giugno 2015 giugno 2016
0
+10%
-10%
-3,1%
+2.9%+8,5%
● La prima metà dell’anno vede il mercato crescere nelcomplesso del 2,9%.
● Tale risultato deriva da una flessione nell’ordine del 3,1%del complesso dei servizi postali e da una crescita del 8,5%dei servizi di corriere espresso
● Il valore dei servizi di corriere espresso risulta superiore aquello dei servizi postali di oltre 300 milioni (i dati delprimo semestre dello scorso anno vedevano, al contrario, ilvalore dei servizi postali superiore di circa 140 milioni)
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS, GLS Italy
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi
16 Servizio Economico Statistico
Volumi da inizio anno (milioni di unità)
Variazione in % - (giugno 2016 – giugno 2015)
987
1.077
158
842
1.002
177
0
400
800
1200
Servizio universale Altri servizi postali Corriere espresso
giugno 2015
giugno 2016
0
+10%
-10%
-14,7%
+12,1%
-6,9%
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS, GLS Italy
● I volumi delle attività comprese nel Servizio Universalerisultano pari a 840 milioni di unità, con una flessione del14,7% rispetto ai primi sei mesi del 2015
● Per gli invii degli altri servizi postali si osserva un riduzionemeno intensa (-6,9%)
● Gli invii derivanti da attività di corriere espresso (177 milionida inizio anno) mostrano una crescita del 12,1% rispetto agiugno 2015
● In termini di ricavi unitari, quelli relativi ai servizi postali sonoaumentati dell’8,4% (da 0,74 a 0,8 euro), mentre quellirelativi ai corrieri espresso sono scesi del 3,2% (da 10,6 a 10,2euro)
107,4
122,8
106,9
93,4
70
80
90
100
110
120
130
140
150Indice generale dei prezzi
Servizi regolamentati locali
Servizi regolamentati nazionali
Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*)
149,7
124,6
116,1
98,9
110,2
120,2
84,6
70
80
90
100
110
120
130
140
150
Acqua (1) Rifiuti (2)
Luce (3) Gas (4)
Treno (5) Trasporti urbani (6)
Comunicazioni (7)
4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities (2010=100)
17
● Nel periodo considerato l’Indice Sintetico Agcom (ISA)(*) di prodotti e servizi di comunicazione mostra una flessione del 5,9%
● I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica lievemente più contenuta rispetto a quella generale dei prezzi
● I prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano, al contrario, un andamento significativamente superiore a quello medio
● Tra le diverse utilities considerate, le comunicazioni sono quelle che presentano, rispetto al giugno 2012, la flessione maggiormente consistente
Indici prezzi generali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Codici Istat servizi considerati:(1) 04 41 (5) 07 31(2) 04 42 (6) 07 32 11(3) 04 51 (7) 08(4) 04 52
Indici prezzi utilities
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
(*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci.
53,3
79,1
40
50
60
70
80
90
100
110
120
Terminali (4) Servizi (5)
95,7
119,9
97,5
40
50
60
70
80
90
100
110
120
Terminali (1) Accesso / servizi di base (2) Larga banda /Internet (3)
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile (2010=100)
18
● I prezzi dei servizi di accesso ad Internet broadband risultano inferiori a quellidi giugno 2012
● A partire da settembre del 2015, e per tutto il 1° semestre del 2016, siregistra una riduzione dei prezzi dei terminali
● I servizi di base e l’accesso mostrano nel periodo un aumento delcorrispondente indice, che però risulta sostanzialmente costante a partiredalla fine del 2014
Indici prezzi telefonia fissa Indici prezzi telefonia mobile
● La riduzione dei prezzi dei servizi mobili risulta particolarmenteapprezzabile (l’indice si riduce di oltre 20 p.p. nel periodo considerato)
● Allo stesso tempo, anche se in leggera crescita su base annua, i prezzi deiterminali, sempre più spesso commercializzati in bundle, mantengonouna riduzione nell’ordine di -50 p.p. rispetto a giugno 2012
Codici Istat servizi considerati:(1) 08 20 10 (2) 08 30 10(3) 08 30 30
Codici Istat servizi considerati:(4) 08 20 20 (5) 08 30 20
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
125,4
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
Servizi postali (9)
130,7
106,9
91,7
120,2
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
Giornali (6) Riviste e periodici (7) Canone Rai (8) Pay TV (8)
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali (2010=100)
19
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(6) 09 52 10 (7) 09 52 20(8) 09 42 30
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(9) 08 10 00
● Il canone Rai fa registrare, nel periodo considerato (giugno 2012- giugno 2016), una consistente flessione dovuta alle previsioni della «legge distabilità 2016» e del successivo decreto attuativo del Mise, che per il 2016 riduce l’importo dell’abbonamento di 13,50 euro rispetto al 2015
● Rispetto a giugno 2015, si registrano incrementi di prezzo per la pay TV (+4,0 p.p.), i servizi postali (+11,0 p.p.) e i quotidiani (+2,3 p.p.)
Indici prezzi quotidiani, periodici e TV Indici prezzi servizi postali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
20
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2016 (indice 2015=100)
Servizio Economico Statistico
Variazione dei prezzi tra giugno 2000 e giugno 2016 (%) Variazione dei prezzi tra giugno 2015 e giugno 2016 (%)
• Nel periodo considerato (1°semestre 2000 – 1°semestre 2016) l’Italia mostra in tutti i settori considerati, ad esclusione di quello postale, un incremento deiprezzi più contenuto rispetto alla media europea
• In particolare, l’indice dei prezzi delle comunicazioni in Italia ha registrato una flessione (-39,8 p.p.) superiore a quella media europea (-17,5 p.p.), soprattuttograzie alla dinamica dei prezzi delle telecomunicazioni, il cui indice si è ridotto di -43,2 p.p. a fronte di una riduzione media europea di 21,0 p.p.
• L’andamento dei prezzi dei servizi postali (+62,3 p.p.) è risultato leggermente superiore alla media europea (+60,6 p.p.); tra i paesi considerati, solo la Germaniaha mostrato una dinamica più contenuta (+19,1 p.p.)
• L’incremento dei prezzi di quotidiani e periodici (+49,3 p.p.) in Italia risulta inferiore alla media europea (+71,0 p.p.)
• Su base annua, la dinamica dei prezzi dei servizi e terminali di telecomunicazioni e dell’editoria risulta in Italia leggermente più contenuta rispetto alla mediaeuropea; al contrario, per i servizi postali, si osserva un aumento maggiormente intenso
-17,5 -20,3 -22,3-28,4
-39,8
7,8
60,6
19,1
109,6
64,5 62,3
156,0
-21,0 -23,6 -23,0-33,0
-43,2
2,8
71,0 74,9
50,6 45,9 49,3
94,3
-60
-10
40
90
140
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
0,2
-1,1
1,8
0,5
1,3
3,63,9
4,9
1,4
3,8
11,0
1,5
0,1
-1,7
1,8
0,31,0
3,83,2
4,4
0,7
4,8
2,4
4,5
-3
-1
1
3
5
7
9
11
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
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