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Il ruolo docente nelle università: tra diritti e doveri del singolo e funzionamento del sistema Alessandro Pezzella - Rete29Aprile 14 aprile 2011 Un incontro con il mondo dell’università e della ricerca

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La presentazione di Alessandro Pezzella al convegno "L'Università per la nuova Italia" organizzato a Roma dal Partito Democratico il 14/04/2011.

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Page 1: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Il ruolo docente nelle università: tra diritti e doveri del singolo e funzionamento del sistema

Alessandro Pezzella - Rete29Aprile

14 aprile 2011

Un incontro con il mondodell’università e della ricerca

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Sommario• Da dove partiamo 1 ? – analisi della numerosità del “corpo docente” e obiettivi formativi “auspicati” per il sistema universitario pubblico del

paese

• Chi lavora (quali ruoli o quale ruolo) nell’università ? – panoramica delle figure necessarie alla offerta equilibrata ed avanzata di didattica e ricerca

• La “formula” della 240/2010: tempi lunghi, false certezze, precarizzazione, indebolimento retributivo, squilibrio nella coperture dei ruoli di governo.

• La proposta del ruolo unico: la posizione del PD; il modello della Rete29Aprile.

• La praticabilità del ruolo unico a partire dal transitorio: il problema delle abilitazioni e delle chiamate.

• Da dove partiamo 2 ? – un grave ritardo, la curva pensionistica che si avvicina e l’incapacità del ministero di formulare un decreto per le abilitazione (il parere del CdS) - scenario grave che pone in primo piano la questione urgente generazionale nata per il modo in cui la riforma sta per agire sulle dinamiche generazionali.

• Il senso politico della riforma

• Le azioni da intraprendere condivise con il mondo dell’Università

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Da dove partiamoDati OCSE

a) Spesa annuale per studente:USA: 24370$ Inghilterra: 13506$ Germania: 12446$ Francia: 10995$ Media OCSE: 11512$ Italia: 8026$ (-30,2%)

b) Spesa pubblica annuale per studente:USA: 8400$ Inghilterra: 9400$ Germania: 10200$ Francia: 9300$ Media OCSE: 8400$ Italia: 5400$ (-35,7%)

c) numero studenti / numero docenti: USA: 15,1 Inghilterra: 16,4 Germania: 12,4

Francia: 17,0 Media OCSE: 15,3 Italia: 20,4 (+33,3%)

Il confronto suggerisce che il numero di docenti universitari dovrebbe aumentare !Correzioni Benadusi vs Perotti etc – variazioni poco significative restiamo sempre in posizione di bassa classifica –

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Da dove partiamoOECD Family database www.oecd.org/els/social/family/database

OECD - Social Policy Division - Directorate of Employment, Labour and Social Affairs

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Page 5: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Chi lavora nella università Aspetti giuridici docenza

La docenza prima della L. 240/2010

• Dal D.P.R. 382/80: Tre fasce separate Ricercatori, Professori Associati e Professori Ordinari con compiti distinti:

–Ricercatori: ricerca e didattica di supporto–Associati: ricerca e titolarità di corsi–Ordinari: ricerca, titolarità di corsi e responsabilità amministrativepassaggio di fascia concepito come un cambio di lavoro non una progressione/promozione

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Cosa è davvero ?

La docenza della L. 240/2010

• Ricercatori Universitari a Tempo Indeterminato (ex 382) messi ad esaurimento

• Nuovi ricercatori a tempo determinato (RU-TD) con contratti 3(+2) + 3 anni

• Obbligo di didattica per i ricercatori

• Due sole fasce a tempo indeterminato da professore con abilitazioni distinte e quasi “tenure track” per il secondo triennio

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Page 6: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Chi lavora nella università Aspetti Anagrafici docenza – dati MIUR

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5050

5050

5050

5050

Tutte le fasce: sommate (sopra) e per fascia (sotto)

18000

17000

25000

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Page 7: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Il ruolo unico di fatto ma non di diritto

• Dalla 382/80 leggi e/o prassi hanno comportato:- Diritto dei ricercatori (previo consenso) alla titolarità di corsi: inizio della docenza a

basso costo

- Trasformazione graduale delle responsabilità dei ricercatori in quelle dei professori (presidenza di commissioni anche di responsabilità)

- Accesso, in parte delle sedi universitarie e con varie modalità, dei ricercatori nelle facoltà e negli organi di governo

- Omogeneizzazione complessiva, salvo per le cariche di Rettore e di Preside di Facoltà, delle funzioni di Professori Associati e Ordinari

- Identità sostanziale, per la didattica, del ruolo di Ricercatori e Professori

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Page 8: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

La docenza con L. 240/2010 I fattiLa “facciata”

• Abilitazione scientifica nazionale con validità quadriennale, con verifica quinquennale dei parametri; Frequenza annuale inderogabile

• Disciplina delle chiamate con proprio regolamento da parte delle Università e chiamate da parte dei Dipartimenti con voto favorevole della maggioranza assoluta di

– Professori di prima fascia per chiamate di professori di prima fascia

– Professori di prima e seconda fascia per chiamate di professori di seconda fascia

• Abolizione trennio di straordinariato e/o conferma e cancellazione della ricostruzione di carriera e rivalutazione del trattamento iniziale

• Scatti triennali “con invarianza complessiva del trattamento” legati a relazioni triennali dell’attività svolta

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I “fatti”• Il regolamento per l’abilitazione prevede modalità e criteri

ritenuti dal Consiglio di Sato come inidonei

• Separazione tra conseguimento abilitazione e presa di servizio - in principio nessuna garanzia di avanzamento - contratto tenure track senza vincolo di destinazione

• DI fatto una penalizzazione per i più anziani in ruolo e una diminuzione del potere d’acquisto di tutti

• Invarianza complessiva su che scala ?

Le proposte del PD• In 6 anni 15.000 ricercatori, strutturati e precari, nel ruolo di professore con selezioni fondate sul merito

• Sblocco del turn-over e impiego delle risorse per nuovi professori e nuovi ricercatori con vero contratto tenure track..

• Contratto unico formativo di ricerca per i rapporti a tempodeterminato, con compensi equi e diritti sociali e previdenziali.

• Ricambio generazionale, per portare l’età media dei docenti in linea con gli standard internazionali: età di pensionamento a 65 anni, come nel resto d’Europa, e in tutte le posizioni liberate spazio per nuovi docenti.

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Page 9: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Problemi aperti

• Separazione dei ruoli di professori di prima e seconda fascia con conseguente permanenza di vincoli burocratici e non di sostanza

• Impossibilità di definire un profilo delle persone da chiamare (Art. 18, comma 1, lettera a) ) se non con i settori

• Le chiamate possono essere fatte senza colloquio

• Vincoli per la progressione di carriera su parametri indipendenti dal merito

• Potere a pochi (sempre meno) su tutti

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Page 10: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Il Ruolo Unico – la proposta della R29A• Unica funzione docente - Idoneità (unica) nazionale aperta per l’ingresso in ruolo e colloqui con seminari

scientifici e progetti in base locale - maggiore coinvolgimento delle strutture (e maggiore responsabilità) nei procedimenti di chiamata – eliminazione del problema dei “baroni” (troppo potere a pochi)

• Avanzamento sui livelli stipendiali su base meritocratica e non automatica - valutazione periodica su due livelli: 1) attività minima per mantenere lo status e incrementi minimi di remunerazione; 2) attività elevata per progressioni stipendiali più significative

• Separazione di ingresso in ruolo e progressione di carriera - non esiste il problema della ricostruzione di carriera - svincolo della progressione da parametri che non siano di merito

• Maggiore responsabilizzazione e motivazione del singolo - capacità di coinvolgere tutte le attuali fasce della docenza nella transizione

• Possibilità di carriera accelerata per i più brillanti - svincolo del giovane in ingresso da logiche accademiche legate a criteri diversi dal merito - vincolo delle premialità delle strutture al rendimento dei nuovi ingressi

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Page 11: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

• In primo piano, al fianco della questione serissima universitaria, la questione urgente generazionale che nasce dalla situazione di empasse per il modo in cui la riforma sta per agire sulle dinamiche generazionali (maggior parte dei precari ha oltre 35 anni oggi) .

• Il senso politico della riforma – rilanciare e consolidare l’università pubblica o punire I cattivi … che guarda caso coincidono con I diversi da chi decide ? Regolamento abilitazioni punitivo centralista (parere del CdS) e pensionamenti all’orizzonte

• In sintesi si fa un gran parlare di valutazione e merito e questo è un valore condiviso, ma è un valore che ha senso se si investono risorse e le si investe con metodo (stabilità) – altrimenti è solo un diversivo per dare supporto formale alla mancanza di strategia o peggio alla strategia della demolizione dell’università pubblica – http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/02/la-riforma-gelmini-come-la-protezione-civile-spa/79891/

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Scenariodi una riforma improbabile

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Page 12: Presentazione di Alessandro Pezzella - Roma, 14/04/2011

Azioniper una riforma condivisa

• Ricerca di alto profilo – investimenti e finanziamenti aggiuntivi su base premiale

• Valutazione dei risultati e non dei contesti (singoli e strutture)

• Eliminazione delle logiche non meritocratiche – ruolo unico - individuazione di appuntamenti certi di carriera dipendenti dall’impegno del singolo

• Esame complessivo della questione generazionale – precari, fasce attuali, età pensionabile – definizione di una numerosità corpo docente adeguata alle esigenze di crescita del paese

• Consolidamento/rilancio ruolo di ascensore sociale Università – una risorsa per il paese non una voce di spesa

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