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Le storie di Green Economy in regione, e la descrizione delle aziende partecipanti a questa edizione del Premio. Pubblicazione della quarta edizione del Premio Economia Verde dell'Emilia Romagna. www.premioeconomiaverde.it

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PREMIO ECONOMIA VERDE

Quarta edizione - 2014

Coordinamento Lidia Castagnoli

Contributi grafici Giulio Kerschbaumer

Segreteria organizzativa Legambiente Emilia-Romagna

Piazza XX Settembre, 7/2 40121 — Bologna

www.premioeconomiaverde.it [email protected]

In collaborazione con

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SOMMARIO LE PROSPETTIVE DI LAVORO PER UNA NUOVA GREEN ECONOMY .... . . 5

L’OSSERVATORIO GreenER ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

IL PREMIO: FINALITÀ, CRITERI DI VALUTAZIONE, CANDIDATURE .... . . . 17 SCOPI E FINALITÀ ........................................................................................ 17

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO ........................................................................ 17

LE AZIENDE PARTECIPANTI ........................................................................... 19

LE AZIENDE PREMIATE ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21  PREMIO AGRICOLTURA ................................................................................ 22  PREMIO INDUSTRIA ...................................................................................... 23  PREMIO SERVIZI ........................................................................................... 24  

LE MENZIONI SPECIALI .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25  MENZIONE POLITICHE D’IMPRESA ................................................................ 26  MENZIONE ETICA D’IMPRESA ...................................................................... 27  MENZIONE GPP – ACQUISTI VERDI .............................................................. 28  

LE ALTRE AZIENDE PARTECIPANTI .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29  

LE ALTRE EDIZIONI DEL PREMIO ECONOMIA VERDE .... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53  I VINCITORI DELLA TERZA EDIZIONE ............................................................. 54  I VINCITORI DELLA SECONDA EDIZIONE ...................................................... 55  I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE ............................................................. 56  

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LE PROSPETTIVE DI LAVORO PER UNA NUOVA GREEN ECONOMY

Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia Rimagna

Da molti anni si parla di green economy tanto nelle sedi istituzionali della politica, quanto in quelle del mondo economico. Il fatto che per uscire dalla crisi serva percorrere strade nuove sembra un dato scontato per tutti. Che queste strade debbano passare per un riorientamento ecologico dell’economia, altrettanto.

Tuttavia, nonostante questa convinzione apparentemente diffusa, sono pochissimi i cambiamenti strutturali registrabili nel nostro paese, soprattutto nella direzione di marcia — e negli atti che ne dovrebbero conseguire — che la politica ama dichiarare.

Poco si è fatto sulla riqualificazione energetica. Nulla sulla rigenerazione urbana. Il percorso di crescita delle rinnovabili, proceduto a salti disarmonici, oggi sembra quasi fermo. Se l’agroalimentare è uno degli elementi centrali dell’export e dell’immagine del Paese e della Regione, le azioni di tutela del territorio e della qualità vera delle produzioni sono assenti o inadeguate alle esigenze. Il progetto della mobilità, invece di adottare soluzioni davvero moderne e tecnologicamente avanzate, rimane fermo alle autostrade, viste come risposta a tutte le esigenze (non ultima quelle degli interessi più conservativi dell’economia del cemento).

Secondo una delle definizioni correnti, green economy è quel punto in cui si incontrano innovazione, sostenibilità ambientale e sviluppo economico. Affinché la green economy diventi però un processo di vera innovazione economica, di ripensamento ampio delle politiche e delle modalità produttive, è necessario che accanto a quelle componenti compaia anche un obiettivo di crescita e di giustizia sociale, che è un indicatore più ampio e articolato di quello meramente economico. Perché include diritto al lavoro, senso della comunità e delle relazioni tra i cittadini.

Per dare sostanza a queste definizioni, Legambiente ormai da alcuni anni tenta di dare visibilità e valorizzare gli esempi concreti di “Green economy buona” attraverso la propria azione di comunicazione. In Emilia Romagna lo facciamo anche con il premio Economia Verde (giunto alla 4a edizione), nato per valorizzare le buone pratiche di impresa. Azioni in molti casi mosse da una forte visione etica e da una spinta al cambiamento dei singoli imprenditori, che sovente rimangono ignorate, o non accompagnate da politiche adeguate.

Anche quest'anno la platea dei partecipanti al premio mostra, in modo molto concreto, la

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grande varietà delle forme in cui le politiche ambientali possono incrociare il tema del lavoro.

Nelle aziende premiate dalla giuria, si ritrovano scelte coerenti con la nostra idea di economia verde: l'azienda agricola che investe sull’allevamento e la trasformazione biologica in montagna, e che si fa carico del recupero di vecchi rustici e di un casello ormai dismesso; lo sforzo di un’industria ceramica per ridurre i propri impatti attraverso innovazione nei processi energetici e nell'uso delle risorse; l'attenzione alla sostenibilità del web e dell'economia digitale (un settore comunque fortemente energivoro) che porta al primo data center ad emissioni zero.

Tra le menzioni assegnate, troviamo chi ha praticato la cooperazione sociale e l’agricoltura urbana, e chi ha attuato concrete politiche di riduzione degli imballaggi nel cleaning professionale. E chi, come Five, non solo produce la prima bicicletta elettrica alimentata a energia solare, ma riporta la sua produzione della Cina all’Italia. Un segnale che dovrebbe diventare un simbolo per l’intero mondo produttivo.

Anche quest'anno le aziende premiate sono state valorizzate con la realizzazione di video da diffondere on-line, realizzati a cura dell'Osservatorio Green Economy regionale. Uno strumento sicuramente efficace per comunicare al meglio le azioni intraprese da questi soggetti virtuosi.

Per rafforzare questo lavoro sull'economia e in particolare sul lavoro, quest'anno, a fianco del Premio, Legambiente Emilia Romagna prova a mettere sul tavolo una serie di proposte da condividere con i portatori di interesse e i decisori.

Lo facciamo proponendo il documento “Ambiente e Lavoro in Emilia Romagna” che vuole essere contributo di riflessione sulle strade che la regione Emilia Romagna può e deve intraprendere per poter migliorare la situazione ambientale e contemporaneamente per provare a rimettere in moto l’economia.

In ogni settore sono state individuate proposte di intervento che in buona parte vengono dagli esempi più lungimiranti del mondo economico, ma che troppo spesso rimangono al palo a causa del freno delle lobby e degli interessi consolidati.

Non si tratta di un lavoro sistematico, ma piuttosto di una piattaforma per avviare uno scambio e un approfondimento con gli addetti ai lavori, sindacati, mondo della ricerca e universitario. Anche con quelle rappresentanze professionali con cui spesso ci siamo trovati, e presumibilmente ci troveremo ancora, dalla parte opposta della barricata.

Questo lavoro nasce dalla convinzione che per dare concretezza alle facili esternazioni sulla green economy di cui si diceva in apertura, occorrono norme e provvedimenti adeguati, frutto di competenza e approfondimento. Certo servono leggi nazionali (pensiamo alla detrazione fiscale sugli interventi di riqualificazione), ma servono anche quei provvedimenti che sono nelle competenze delle Regioni e dei Comuni (pensiamo agli straordinari risultati che si produrrebbero con una vera politica green negli appalti e nelle forniture).

Oltre ai provvedimenti, serve però usare al meglio anche le poche risorse economiche a disposizione. I fondi pubblici sono e saranno sempre meno, quindi vanno usati scegliendo le vere priorità. Se lo sforzo sulla mobilità, ad esempio, è tutto concentrato verso le

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autostrade, sarà difficile che ci siano poi risorse (economiche, ma anche tecniche e politiche) per una vera riforma del trasporto pubblico.

Per questo, le scelte nella nuova stagione di utilizzo dei fondi strutturali europei saranno fondamentali.

Da ultimo, ma non per importanza, va affrontato il tema della legalità. Come ha recentemente ricordato Banca d’Italia, corruzione e illegalità non rappresentano solo un aumento dei costi per le casse pubbliche, ma una perdita netta per il sistema paese perché tengono lontani gli investitori. Un

sistema che tiene al margine l’economia illegale, ma anche banalmente le clientele, non solo è alla base del rispetto delle normative ambientali, ma anche la condizione necessaria per fare emergere le imprese migliori e innovative. E le recenti indagini dell’inchiesta Aemilia sono la conferma che anche in Emilia Romagna il lavoro da fare è imponente.

Il documento “Ambiente e Lavoro in Emilia Romagna” è disponibile sul sito: www.legambiente.emiliaromagna.it.

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L’OSSERVATORIO greenER

Green economy e sostenibilità: stato dell’arte e prospettive in Emilia Romagna - Il supporto di ERVET

Green economy è quel punto in cui innovazione, sostenibilità ambientale e sviluppo economico si incontrano. Green economy è un cantiere sempre in movimento in cui l’economia tradizionale si trasforma portando con sé un cambiamento radicale nella struttura della società e nella cultura. È anche qualità ed innovazione, è eco-innovazione dei settori e risorsa preziosa per il territorio. È capacità di innovare da una parte i cicli produttivi e i prodotti e dall’altra la cultura del consumo e gli stili di vita.

Le aziende dell’Emilia-Romagna credono nella Green economy, come dimostrano i numeri, che collocano l’Emilia-Romagna al terzo posto nella classifica delle regioni italiane per numero di imprese che hanno investito in tecnologie green nel triennio 2008-2013.

Fonte: Rapporto Green Italy 2014, Centro Studi Unioncamere.

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Ancora più confortante è il dato sulle certificazioni, che vedono il tasso di certificazione delle imprese dell’Emilia-Romagna nettamente al di sopra della media nazionale, sia per gli aspetti concernenti l’ambiente, sia per gli aspetti sociali e per la sicurezza dei lavoratori.

Fonte: Elaborazioni ERVET in “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna — edizione 2014 — ERVET, Regione Emilia-Romagna.

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Le certificazioni ambientali, storicamente considerate un termometro della sensibilità ambientale del sistema imprenditoriale (basandosi sulla volontaria responsabilizzazione dei produttori), rappresentano un veicolo trainante della green economy regionale, e costituiscono un fattore per incidere positivamente sul miglioramento delle condizioni ambientali di un territorio contribuendo, più in generale, alla promozione di un’economia a basse emissioni di carbonio.

Le certificazioni ambientali, di processo o di prodotto, costituiscono rispettivamente:

• uno strumento per migliorare la visibilità dell’azienda e gestire al meglio i rischi d’impresa;

• strumenti business to consumers per presidiare il mercato globale che sta convergendo verso un’economia verde anche grazie ad un progressiva e sempre maggiore sensibilizzazione del consumatore.

Il dato che dimostra un andamento così virtuoso dell’Emilia Romagna è frutto da una parte delle politiche di promozione attuate negli anni dal governo regionale per la qualificazione ambientale e sociale delle produzioni e dei prodotti, dall’altra di una evidente e spiccata sensibilità e consapevolezza, da parte delle imprese, dell’importanza della qualità ambientale come fattore di competitività.

Passando dagli strumenti ai settori produttivi, le imprese monitorate ad oggi dall’Osservatorio della green economy regionale sono oltre duemila.

Le prospettive legate ad un nuovo modello di sviluppo economico che abbia al centro la green economy coinvolgono organizzazioni di diversi settori: dall’agroalimentare - settore leader in regione per numero di imprese green - a settori emergenti come quello delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, sino a settori tradizionalmente legati alla tutela dell’ambiente come la bonifica dei siti, il ciclo dei rifiuti e quello idrico, la gestione di aree verdi.

A questi si affiancano settori che mostrano segnali di una riconversione verso produzioni più pulite, ad esempio la mobilità sostenibile, l’edilizia e la meccanica allargata.

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Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER

Ciascuno di questi settori ha proprie specificità e dinamiche che ne caratterizzano evoluzione green ed eco innovazione come riportato a titolo di esempio nello schema seguente.

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Collegate a questo nucleo centrale, vi sono altre realtà al di fuori del sistema industriale e riconducibili comunque alla filiera green. Sono realtà che operano nel settore agricolo (biologico) e forestale, oltre ai liberi professionisti e alle società operanti nel campo della certificazione energetica.

Il sistema si completa poi con una serie di altri soggetti che completano il supporto allo sviluppo della green economy sul territorio regionale:

• La Piattaforma Energia & Ambiente, coordinata da ASTER, è specificatamente dedicata allo sviluppo delle tecnologie e all’innovazione nel campo della green economy. Oltre venti laboratori della Rete alta tecnologia lavorano su tematiche green.

• Il sistema di formazione superiore offre sul territorio regionale diversi master connessi a tematiche di ambiente e green economy.

• Il sistema fieristico regionale vede diverse fiere di rilevanza internazionale organizzate nei campi dell’ambiente, dell’edilizia, dell’agroalimentare e della ricerca & sviluppo. Un’altra importante iniziativa è rappresentata dal Festival Green Economy del Distretto ceramico e dal Premio Economia Verde di Legambiente.

Analizzando la distribuzione territoriale, si nota come le imprese green si concentrino lungo la via Emilia con oltre la metà localizzate tra la provincia di Bologna, seguita da Modena e Reggio Emilia.

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER

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Se approfondiamo le performance economiche è interessante notare come le imprese green abbiano dimostrato una maggior capacità di resistere alla crisi: esaminando l’andamento dei fatturati di un panel di 640 imprese monitorato per il triennio 2010-2012 si nota come, pur attraversando un periodo di crisi economica, tali imprese hanno visto una variazione del loro fatturato superiore di quasi tre punti percentuali (quasi +3%) rispetto alla variazione di fatturato del settore industriale della regione.

Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER su dati Banca d’Italia, «Economie regionali - l’economia dell’Emilia-Romagna», giugno 2014

Ulteriori considerazioni positive per la nostra Regione vengono dal fronte dei green Jobs (assunzioni green).

Seppur in leggero ritardo rispetto al livello nazionale, la quota % di assunzioni green sul totale delle assunzioni non stagionali è in costante aumento sino a registrare, nel 2013, un valore superiore al dato nazionale. Significativo per la nostra regione che tale valore sia incrementato di oltre 5 punti percentuali negli ultimi 5 anni, passando dall’ 8,2% del 2009 al 13,3% del 2013.

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Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro,Sistema Informativo Excelsior

Se prendessimo poi il Nord-Est Italia come riferimento, sia per una questione di appartenenza che di affinità con le caratteristiche del sistema produttivo, noteremo come la percentuale di assunzioni green registrata nel 2013 in Emilia Romagna (13,3%) abbia superato quella rilevata del Nord-Est (12,2%) di oltre un punto percentuale.

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Fonte: Elaborazioni Osservatorio greenER su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro,Sistema Informativo Excelsior

Cosa fa ERVET per la Regione Emilia Romagna in materia di Green Economy?

L’Osservatorio Green Economy Emilia Romagna, attivato nell’ambito della convenzione tra ERVET e la Regione, opera per la caratterizzazione numerica e quantitativa della green economy regionale, facilitando l’individuazione e la gestione di idonei strumenti finanziari e pianificatori (tra cui la recente programmazione dei fondi strutturali 2014-2020). Attraverso un'analisi costante, l’Osservatorio contestualizza il fenomeno in Regione dal punto di vista numerico e approfondisce le potenzialità e tendenze green all’interno delle singole filiere confrontandone i trend rispetto alle medie dell’economia regionale.

Oltre a gestire il database di riferimento delle realtà produttive green della nostra Regione, l’Osservatorio produce analisi ed approfondimenti utili ad indirizzare le politiche regionali in materia offrendo un supporto ai percorsi di internazionalizzazione in sinergia anche con il sistema fieristico regionale.

Link per approfondire

A supporto della Regione

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-sostenibile/newsletter - Attività della Direzione Ambiente dedicate a promuovere la diffusione nel tessuto regionale dei principali strumenti di certificazione di processo e di prodotto

http://energia.regione.emilia-romagna.it/imprese-green-economy - Attività della Direzione Attività produttive dedicate a “imprese e green economy”

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Sugli strumenti

www.tecnologiepulite.it - Il sito rappresenta una fonte di informazioni sulle soluzioni industriali innovative a ridotto impatto ambientale e sui relativi fornitori.

www.microsga.org - primo software gratuito dedicato a rendere più semplice l'implementazione di un sistema di gestione ambientale nelle micro e piccole imprese dell'Emilia-Romagna.

www.mappedelconsumo.it — Iniziativa, disponibile anche come APP, a supporto del cittadino/consumatore per diffondere pratiche di consumo sostenibile.

www.emasclub.it - iniziativa per diffondere e valorizzare le organizzazioni green emiliano-romagnole impegnate in un percorso di qualità ambientale certificato.

Sulle Reti

www.retecartesio.it - rete che coinvolge alcune regioni italiane per sviluppare approcci sostenibili alla gestione del territorio. La Rete ricerca e promuove soluzioni collettive fondate sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati attivi su Cluster o Aree Omogenee.

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IL PREMIO: FINALITÀ, CRITERI DI VALUTAZIONE, CANDIDATURE

SCOPI E FINALITÀ Per il quarto anno Legambiente Emilia-Romagna premia le aziende della regione, promotrici di politiche imprenditoriali a favore dell’ambiente.

Scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare le migliori esperienze d’impresa del territorio che abbiano condotto le aziende a miglioramenti ambientali (quali ad esempio risparmi energetici, minor produzione di rifiuti, riduzione dell’inquinamento), e che al tempo stesso abbiano garantito la creazione di nuovi posti di lavoro e la produzione di un vantaggio economico misurabile.

Per far questo è stato coniato un logo ed un titolo, quello di “Economia Verde dell’Emilia-Romagna”, da poter attribuire ai soggetti premiati.

Il bando è stato aperto il 16 giugno 2014 e diffuso tramite social network, comunicati stampa e attraverso i canali dei soggetti partner e patrocinanti.

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO Il premio vuole coinvolgere sia imprese specificamente attive nei settori della green economy, come ad esempio aziende che lavorano nel campo delle energie rinnovabili,

della raccolta differenziata, dell’agricoltura biologica, sia imprese attive in altri settori che abbiano intrapreso azioni di miglioramento e valorizzazione ambientale della propria attività, quali il risparmio di materia prima, il marketing, la responsabilità sociale...

Il premio analizza le migliori iniziative all’interno di diverse categorie: imprese attive nel settore agricolo ed agroalimentare, imprese attive nel settore terziario e commerciale, imprese del settore industriale.

A semplice scopo esemplificativo possono concorrere al premio imprese che abbiano intrapreso azioni inerenti a temi quali: • settore rifiuti: aumento del riciclaggio,

riduzione dei rifiuti o degli imballaggi ecc;

• minor consumo di materie prime: risparmio idrico, risparmio di energia, utilizzo prodotti riciclati;

• utilizzo di energie rinnovabili con un corretto inserimento urbanistico e territoriale;

• mobilità: interventi di mobilità sostenibile ed eco-logistica;

• agricoltura sostenibile: diffusione di metodi di coltura biologica, recupero produzioni tipiche e varietà locali, sviluppo filiera corta, filiere bioenergetiche locali;

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• valorizzazione aree protette: iniziative turistiche, culturali, produttive legate alla presenza di parchi o zone protette;

• edilizia sostenibile e produzione di materiali edilizi biocompatibili.

Sono poi previste menzioni speciali per iniziative giudicate da Legambiente di particolare rilievo dal punto di vista dell’etica d’impresa e/o dell’innovazione.

In questa edizione, infine, particolare attenzione è stata rivolta a due aree di impegno green: • quello delle imprese situate sul territorio

montano, per le quali è stata prevista per il secondo anno consecutivo una menzione dedicata. L’area appenni-nica, infatti, se rappresenta da un lato il territorio più fragile della nostra regione (sia da un punto di vista economico che sociale), per le sue peculiarità di ambiente meno antropizzato e più ricco di risorse naturali, si rivela spesso un vivace laboratorio per esperienze innovative da valorizzare e far conoscere.

• quello delle imprese che operano nell’ambito del green public procurement, ovvero gli acquisti verdi della pubblica amministrazione. La fornitura agli enti Pubblici - diretta o indiretta - di prodotti e servizi green, costituisce infatti la testimonianza della possibilità per la Pubblica amministrazione di dare continuità e coerenza alle proprie politiche per lo sviluppo sostenibile, grazie ad un’offerta commerciale adeguata e tarata sulle sue specifiche esigenze.

I CRITERI DI VALUTAZIONE Le iniziative sono state valutate sulla base di 3 criteri: ambientale, sociale ed economico.

Nel primo parametro si è tenuto conto del beneficio ambientale derivante dal progetto presentato; con il secondo criterio sono stati valutati gli elementi di carattere sociale connessi all’attività proposta e già messa in pratica dall’azienda, come i posti di lavoro creati, l’eventuale produzione di indotto, il coinvolgimento delle comunità locali; riguardo agli aspetti economici, infine, si considereranno i risultati legati all’attività in termini di risparmi ottenuti, aumento di vendite, crescita dell’azienda e così via.

Dalla combinazione dei risultati sono stati individuati i progetti esemplari, le soluzioni più innovative e le buone pratiche facilmente replicabili.

I parametri utilizzati per la premiazione sono pertanto riassumibili come segue: • risultati misurabili in termini di

miglioramento e tutela ambientale: riduzione nell’uso di materie prime ed energia (metri cubi d’acqua risparmiata, risparmi di energia elettrica e termica in kWh), di riciclaggio di materia, inquinamento evitato ecc;

• aspetti di miglioramento e tutela ambientale non misurabili: tutela del patrimonio naturale, della biodiversità, dei prodotti tipici, diffusione di cultura ambientale ecc;

• grado di innovazione delle azioni e sforzo organizzativo;

• valore esemplificativo dell’azione e sua riproducibilità;

• creazione di posti di lavoro;

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• altre ricadute sociali; • creazione di valore economico (inteso

come aumento in termini di fatturato, riduzione dei costi aziendali, aumento dei clienti o delle vendite).

Per valutare al meglio le candidature, dopo una vagliatura preliminare volta ad escludere proposte incongrue con gli scopi e le finalità del bando, è stata convocata una commissione giudicatrice. Tale commissione è composta da esperti dei soggetti coinvolti nella promozione dell’evento, ma anche da esponenti di istituzioni e organizzazioni che si occupano di lavoro, innovazione o ambiente.

La commissione, i cui nominativi sono stati pubblicati sul sito del premio, è formata da:

Alessandra Bonoli — Prof. di Ingegneria delle Materie Prime, Dip. di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali UNIBO

Lorenzo Frattini - Presidente Legambiente Emilia Romagna

Cesare Minghini - Presidente IRES Emilia-Romagna

Marco Ottolenghi - Ufficio Politiche Ambientali e Sviluppo Sostenibile di ERVET

Franco Pasquali - Presidente Forum Associati Fondazione Symbola

In tutte le edizioni del premio, tra le proposte pervenute, si registrano numerose iniziative sperimentali o in fase di start-up che, pur meritevoli, proprio per il loro stadio iniziale di lavoro, non consentono la valutazione di alcuni degli indicatori utili. Tali progetti non hanno potuto quindi accedere alle graduatorie finali del premio 2014, ma la loro candidatura sarà valutata, ove

ripresentata, nelle prossime edizioni. Legambiente non mancherà comunque di seguirne lo sviluppo nel tempo, e di ricontattarle per le prossime edizioni del premio.

LE AZIENDE PARTECIPANTI All’edizione 2014 hanno partecipato complessivamente 28 aziende tra imprese attive nei settori agricoltura/allevamento (6), servizi (15) e industria 7).

La maggior parte di esse sono microimprese (16), seguite con pari rappresentanza numerica (4) da quelle di piccola, media e grande dimensione.

Servizi e Agricoltura i settori meglio rappresentati dalle candidature delle microimprese (rispettivamente 9 e 5), mentre l’Industria si è presentata con 4 candidature di grandi imprese, 2 di microimprese e 1 per la categoria di piccole dimensioni.

4 sono state le aziende candidate che operano in territorio di montagna, che valorizzano le zone appenniniche spesso abbandonate attraverso attività di agricoltura, allevamento, produzioni artigianali di qualità o servizi legati al turismo sostenibile.

Per quanto riguarda invece il settore degli acquisti verdi, le imprese candidate al premio che contemplavano l’offerta di prodotti o servizi per il green public procurement sono state 6, delle quali 5 per il settore servizi e 1 per l’industria, con prevalenza di imprese micro (3), rispetto alle piccole (2) e alle medie (1).

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Ad esclusione della provincia di Piacenza, il territorio regionale è stato coperto quasi interamente dal premio: hanno infatti aderito 13 aziende del Bolognese; da Reggio Emilia hanno partecipato 5 imprese; ancora 5 sono quelle aderenti da Modena; 2 aziende hanno sede nella provincia di Rimini; la provincia di Forlì/Cesena è rappresentata

invece da 1 azienda, così come Parma e Ravenna.

Nessuna impresa è stata esclusa perché non corrispondente a criteri del bando.

Nelle quattro edizioni hanno partecipato complessivamente 146 imprese dislocate sull’intero territorio regionale.

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LE AZIENDE PREMIATE

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PREMIO AGRICOLTURA

Azienda Agricola Le Capre della Selva Romanesca Per aver dimostrato di saper superare lo svantaggio economico dei territori montani coniugando il recupero di antiche tradizioni artigianali, la ricerca della qualità di prodotto e spirito imprenditoriale.

AZIENDA AGRICOLA LE CAPRE DELLA SELVA ROMANESCA

SETTORE AGRICOLTURA

SITO WEB www.lecapredellaselvaromanesca.it

SEDE Frassinoro (MO)

ATTIVITÀ Allevamento capre, produzione e trasformazione di latte caprino biologico in formaggi e yogurt biologici.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Collocata in territorio montano, in un antico borgo settecentesco, l’azienda nasce nel 2005 come allevamento di capre che i titolari hanno però voluto caratterizzare fin da subito in maniera innovativa attraverso: • l’ottenimento della certificazione biologica della produzione

casearia (2008) • l’utilizzo di specifiche tecniche di coltivazione e di allevamento

realizzate nel rispetto delle tradizioni agricole locali e del benessere degli animali.

L’azienda ospita e accudisce 200 capre appartenenti alla razza Camosciata delle Alpi - nota per le eccezionali proprietà nutritive e di gusto del suo latte, la sua alta adattabilità ai territori montano-rurali e il suo lungo periodo di lattazione - curando direttamente la mungitura dei capi, la gestione dei campi e la sfalciatura del foraggio utilizzato per l’alimentazione degli animali, la manutenzione della stalla e delle attrezzature.

Di particolare importanza i premi vinti nell’ambito di “Franciacorta in bianco”, la rassegna nazionale dedicata alle produzioni artigianali di latte e formaggio, con lo Yogurt di capra naturale e lo Yogurt di capra ai frutti di bosco.

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PREMIO INDUSTRIA

Florim Ceramiche Spa Per la continuità e la consistenza dell’impegno dedicato ad una maggiore sostenibilità dei processi industriali in un settore fortemente impattante, e per l’attenzione al riciclo nella creazione di nuovi prodotti.

FLORIM CERAMICHE SPA

SETTORE INDUSTRIA

SITO WEB www.florim.it

SEDE Fiorano Modenese (MO)

ATTIVITÀ Produzione e commercio di lastre in gres porcellanato - Proposte di superfici per l'architettura, l'interior design e l'edilizia

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

FLORIM persegue da anni una politica molto attenta alla gestione delle attività produttive e del loro impatto sul territorio circostante, che ha assicurato all’azienda numerosi riconoscimenti e certificazioni. Nel 2013 l’azienda ha messo a punto una linea di prodotti autoposanti per esterni di 2 cm di spessore (circa il doppio dello standard) realizzati con più del 70% di contenuto riciclato, che ha saputo coniugare perfettamente estetica e sostenibilità, e per la quale è stata ottenuta una specifica certificazione di ecosostenibilità. Nel processo di industrializzazione viene dedicata un’attenzione scrupolosa all’ottimizzazione delle risorse e dell’energia, realizzata nel corso degli anni grazie a numerosi interventi green: un esteso impianto fotovoltaico (16.000 m2) sul tetto degli impianti produttivi; due impianti di co-generazione; un nuovo forno di ultima generazione ad alta efficienza energetica che prevede un risparmio sul consumo di metano di circa il 15-18% ed una maggiore efficienza produttiva; un sistema per il recupero di aria calda per riscaldare i reparti; l’ottimizzazione del sistema di produzione dell’aria compressa e l’installazione di un nuovo impianto di depurazione acque a supporto di due linee di rettifica; accorgimenti per incentivare il recupero di materia come il macchinario che favorisce la raccolta differenziata erogando scontrini-bonus che ogni dipendente può utilizzare in alcuni esercizi del territorio in virtù dei materiali riciclati.

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PREMIO SERVIZI

Executive Service Srl Per l’attenzione e l’impegno verso il problema dei consumi energetici generati da internet e dalle tecnologie ad esso collegate, e per le soluzioni aziendali messe in campo per rendere ecosostenibile la propria attività di “data center”.

EXECUTIVE SERVICE SRL

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.exe.it

SEDE Bologna e Castel San Pietro Terme (BO)

ATTIVITÀ Consulenza e servizi web avanzati - Outsourcing infrastrutturale per la piccola e media impresa e per la Pubblica Amministrazione - ASP (application service provider) fornitore di software applicativi.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Internet e le tecnologie ad esso collegate (in particolare i data center) sono responsabili di consumi energetici altissimi: spedire 3-5 email genera la stessa CO2 prodotta percorrendo 1 km in auto; internet nel 2007 inquinava quanto l’intera aviazione civile mondiale; un server produce ogni anno da 1 a 5 tonnellate di CO2.

Per questo l’azienda ha dato vita nel 2013 ad un progetto di webfarm chiamato “Hosting sostenibile", fondato sull’offerta di servizi di hosting ospitati in una struttura alimentata da energia solare in autoconsumo.

In continuità con questa linea di lavoro, nel 2014 Executive Service ha voluto estendere il concetto di sostenibilità a tutta l’attività aziendale, con la costruzione di una nuova sede a Castel San Pietro Terme che costituisce il primo GREEN DATA CENTER di tutto il Sudeuropa e mediterraneo a emissioni zero: 00GATE.

00GATE sarà autosufficiente dal punto di vista energetico grazie ad un impianto fotovoltaico proprietario, in autoconsumo. Costruito interamente in legno, avrà tutti gli uffici in classe energetica A o superiore, utilizzerà solo illuminazione LED e per il 79% dell’anno sfrutterà il free-cooling per la climatizzazione degli ambienti incluso il data center, la cui produzione di calore verrà riciclata in inverno a coadiuvare il geotermico per il riscaldamento e d’estate per il raffrescamento.

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LE MENZIONI SPECIALI

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MENZIONE POLITICHE D’IMPRESA

FIVE – Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici Per aver prodotto il primo ciclomotore elettrico alimentato a energia solare, e per aver attuato un piano di rilocalizzazione della produzione dalla Cina all’Italia.

FIVE (FABBRICA ITALIANA VEICOLI ELETTRICI)

SETTORE INDUSTRIA

SITO WEB www.fivebikes.it

SEDE Bologna (BO)

ATTIVITÀ Produzione di biciclette a pedalata assistita e ciclomotori elettrici alimentati anche ad energia solare.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

FIVE è una start up che produce le biciclette elettriche per Wayel, azienda che commercializza veicoli elettrici dal 2007, la cui produzione però è sempre stata localizzata in Cina.

Nel 2013, dopo tre anni di lavoro di ricerca effettuato in collaborazione con Rinnova, spin off dell’Università di Bologna, viene presentato Solingo, il primo scooter ad energia solare.

Nel settembre 2014 prende il via la produzione di Solingo e inizia anche il processo di rilocalizzazione della produzione Wayel, con due primi modelli, Futura e Trilogia 2.0, completamente Made in Italy, prodotti nell’atelier artigianale attrezzato dall’azienda. A regime lo stabilimento sarà in grado di produrre 35.000 veicoli elettrici all’anno.

Nonostante la produzione sia già iniziata, è in corso la realizzazione di un nuovo edificio industriale, che sarà il futuro stabilimento FIVE: un edificio ZEB (Zero Energy Building), completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, ed antisismico: un doppio impianto fotovoltaico con tecnologia film sottile sul tetto, che produrrà 257.000 kwh/anno, permetterà di sostenere completamente i consumi energetici dell’intero comparto produttivo. Si prevede anche un surplus di 17.000 kwh/anno che verrà immesso nella rete.

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MENZIONE ETICA D’IMPRESA

Pictor Società Cooperativa Sociale - Impresa Sociale Per il lungo impegno dedicato alla valorizzazione e al reinserimento sociale delle persone con disagio psicologico nell’ambito di attività improntate alla salvaguardia dell’agricoltura tradizionale e biologica.

PICTOR SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE – IMPRESA SOCIALE

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.cooperativapictor.it

SEDE Budrio (BO)

ATTIVITÀ L’attività prevalente è il servizio di pulizia di spazi e ambienti.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Pictor gestisce da oltre dieci anni un progetto di piccole attività orticole rivolto a pazienti del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna. Da questa esperienza è nata la volontà di dare vita ad un ramo aziendale nell’ambito dell’agricoltura sociale, per associare l’aspetto produttivo proprio dell’azienda agricola a quello dell’inclusione sociale e lavorativa. Con il progetto “Cose Buone da Matti,” vengono commercializzati prodotti orticoli freschi e conservati, venduti direttamente in azienda, dando quindi concretezza a percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate. Per la produzione si utilizzano tecniche biologiche e prodotti antiparassitari naturali, rispettosi delle persone che lavorano in campo, dell’ambiente e della salute di chi consumerà gli ortaggi prodotti, ed è stata avviata la pratica per l’ottenimento della certificazione bio. Il progetto ha preso avvio dalla conversione bio di un terreno di 3 ettari nel Comune di Budrio di proprietà della cooperativa, fondata sui concetti della multifunzionalità agricola e della protezione della biodiversità, con l’intento di promuovere la combinazione tra agribusiness e percorsi di inserimento sociale anche ad altri territori della pianura bolognese, diversificando le attività agricole e tutelando i piccoli produttori, elemento chiave per la protezione della biodiversità in provincia di Bologna.

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MENZIONE GPP – ACQUISTI VERDI

Ar-Co Chimica S.R.L. Per la sostenibilità del cleaning professionale e l’offerta di prodotti idonei alla qualificazione ambientale nelle procedure pubbliche di appalto.

ARCO CHIMICA S.R.L.

SETTORE INDUSTRIA

SITO WEB www.arcochimica.it

SEDE Medolla (MO)

ATTIVITÀ Produzione e commercializzazione di prodotti chimici e sistemi per il mondo del cleaning professionale.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

ARCO è una piccola/media impresa nata nel 1993 che formula e produce prodotti rivolti al mercato delle pulizie e sanificazioni industriali, e che ha sviluppato uno specifico progetto commerciale volto a immettere sul mercato del Cleaning Professionale Europeo una gamma completa di prodotti tradizionali e concentrati a marchio ECOLABEL. Nell’ambito di questa visione strategica ha parallelamente sviluppato una serie di prodotti software e di distributori di detergenti in grado di ottimizzare l’utilizzo del prodotto e ridurne al minimo il consumo non necessario: • “Gynius”, fondato sulla combinazione di un “software” e un

“distributore automatico“, che consente di calcolare il quantitativo di detergente previsto nelle diverse operazioni di pulizia da effettuare, e dunque erogare il prodotto richiesto sulla base dei quantitativi prima calcolati e inseriti in un badge assegnato all’operatore che permette di ritirare solo i quantitativi loro assegnati.

• “Infyniti”, che prevede il calcolo preventivo dei quantitativi e quindi il fabbisogno di detergente fornito in caps che contengono prodotto concentrato, la cui versione App ha ricevuto un premio allo SMAU MOB APP Awards di Milano 2014.

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LE ALTRE AZIENDE PARTECIPANTI

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AZIENDA AGRICOLA IL CASALINO di Bonera Valentina e

RED ROSE RANCH a.s.d SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.redroseranch.it

SEDE Pianoro (BO)

ATTIVITÀ Allevamento cavalli - Addestramento e doma etologici - Rieducazione cavalli problematici - Scuola Italiana di Horsemanship - Lezioni e corsi di Equitazione Naturale.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’Azienda Agricola Il Casalino è un piccolo allevamento di cavalli nato nel 2004, mentre il Red Rose Ranch Associazione Sportiva Dilettantistica è una realtà presente dal 1991 attraverso cui i gestori possono svolgere attività cosiddette “connesse all’agricoltura”.

All’interno di questa associazione è nato il progetto denominato Scuola Italiana di Horsemnaship ossia un programma di Equitazione Naturale che ha lo scopo di diffondere un modo più consapevole di relazionarsi ai cavalli creando una comunicazione rispettosa e gentile. Attraverso questo metodo è possibile montare i cavalli senza alcun mezzo coercitivo, ed è inoltre possibile recuperare cavalli cosiddetti “difficili” e problematici.

All’interno della scuola si pratica e si insegna la gestione naturale del cavallo e il pareggio naturale del piede (barefoot), cioè senza l’uso dei ferri da cavallo, e vengono seguiti diversi soggetti riabilitati e in riabilitazione. La scuola propone inoltre corsi di formazione con lo scopo di creare figure professionali del settore relativamente sia all’Equitazione naturale (istruttori di diversi livelli e addestratori), sia alla tecnica barefoot (pareggiatori naturali).

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AZIENDA AGRICOLA TINCANI ALDINO di Tincani Mauro

SETTORE AGRICOLTURA

SITO WEB www.agricolturasolare.it

SEDE Castellarano (RE)

ATTIVITÀ Agricoltura biologica e allevamento bovini da latte - Lavori agricoli con macchine operatrici per conto di terzi - Lavori invernali di spalatura della neve

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’Azienda svolge attività di allevamento di bovini da latte, destinato per la maggior parte alla trasformazione in formaggio Parmigiano-Reggiano, e in parte minore alla vendita diretta in un distributore situato a Castellarano.

L’Azienda si è dotata recentemente di una nuova stalla libera a cuccette per l'allevamento di circa 75 vacche da latte e relativa rimonta. La nuova struttura, particolarmente curata dal punto di vista del benessere animale, dell’impatto paesaggistico e del lavoro, e rispettosa dei vincoli imposti dalla normativa sulla produzione biologica, è dotata di una moderna sala di mungitura a spina di pesce. L’area di stabulazione delle vacche in mungitura prevede una zona di riposo a cuccette con paglia, mentre le vacche asciutte e la rimonta sono allevate su lettiera inclinata.

Dopo l’ultimazione della nuova stalla, è stato installato un impianto solare termico per la produzione di acqua calda da utilizzarsi nella zona di mungitura.

L’impianto, del tipo “a collettori sottovuoto” e “a circolazione naturale”, consente di coprire una quota media del 42,3% del fabbisogno energetico termico complessivo. Significativi, però, oltre ai benefici economici per l’azienda, i benefici ambientali, con un risparmio stimato di energia termica da fonte fossile pari a 3.900 kWh/anno, una riduzione del combustibile fossile usato (GPL) di 182,27 m3/anno, e, infine, una riduzione di 924 kg/anno di anidride carbonica immessa in atmosfera.

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CALDERANA Srl

SETTORE SERVIZI PER L’AMBIENTE

SITO WEB

SEDE Russi (RA)

ATTIVITÀ Società già costituitasi ma non ancora operativa, nata per la messa in sicurezza e la bonifica della discarica RSU di Russi.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

La Società si è costituita nel 2007 con l’obiettivo di bonificare la discarica di Russi senza spese per la pubblica amministrazione, e di coltivare la parte residua di tale discarica a stoccaggio di materiali contenenti amianto con una potenzialità di circa 400.000 m3.

Il progetto prevede inoltre la rimozione gratuita dell'eternit dai tetti dei fabbricati di Russi, tramite finanziamento annuale di € 100.000,00 per 10 anni, con l'obiettivo di farne il primo comune d'Italia a impatto “zero amianto”.

L’attivazione della discarica locale per lo stoccaggio, comporterebbe un abbattimento delle emissioni di CO2 dovute al mancato trasporto con automezzi verso la Germania del materiale contenente amianto.

Per l'attività dell’azienda, una volta avviato il progetto, è prevista l’assunzione di 56 operatori tra laureati ed operai.

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CAMBIAMENTO ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

SETTORE SERVIZI PER L’AGRICOLTURA

SITO WEB www.cambiavento.it

SEDE Imola (RA)

ATTIVITÀ

Associazione che opera per la promozione dell’economia solidale e della comunità locale, con particolare riferimento alle produzioni agricole di qualità e biologiche, e alle attività di riparazione e rigenerazione degli oggetti e dei materiali.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’associazione opera per favorire la produzione e il consumo di prodotti dell’agricoltura biologica e biodinamica attraverso un sistema a filiera corta senza intermediari, dove sia garantito a chi produce un giusto compenso e a chi consuma un prezzo sostenibile nell’intento condiviso di valorizzare il sistema produttivo locale e l’economia solidale in generale.

Le aree di attività della cooperativa includono: Comunicazione, Servizi di vendita, Formazione e sviluppo. Nell’ambito della Comunicazione, il progetto offre un centro stampa che promuove i principi dell’economia solidale e le attività di Cambiavento e dei suoi soci. In quello dei Servizi di vendita, il progetto gestisce un portale di e-commerce dove i produttori inseriscono i prodotti acquistabili on-line con possibile consegna a domicilio.

In quello della Formazione e sviluppo, l'associazione organizza momenti di incontro sui temi dell'economia solidale, della sostenibilità, dell’ambiente e del risparmio energetico.

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CEIR - Imprese Consorziate Servizi Tecnologici IM.CO.S.

SETTORE SERVIZI

SITO WEB

SEDE Sissa, Parma e Basilicanova (PR)

ATTIVITÀ Progettazione, installazione e manutenzione di impianti di illuminazione pubblici e privati, esterni ed interni.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L'attività che si candida al premio consiste nella progettazione ed esecuzione, tramite messa in disponibilità, efficientamento energetico, adeguamento e riqualificazione dell’intera rete di Illuminazione Pubblica (2550 corpi illuminanti circa) del Comune di Montechiarugolo (PR). La gara è stata esperita ai sensi dell'articolo 83 del D.Lgs 12.04.2006 n. 163, sfruttando, per la prima volta in Italia nell'ambito dell'illuminazione, il contratto di disponibilità, una forma di PPP (Parternariato Pubblico Privato).

Dal punto di vista ambientale, i risultati più rilevanti del progetto sono: • diminuzione del consumo di materiali e della produzione di

rifiuti. Sono state installate lampade con durata di vita media di 70.000 ore (16,5 anni), diminuendo sensibilmente il consumo di materiale, il quantitativo di RAEE e di altri rifiuti speciali potenzialmente prodotti durante il ciclo di esercizio, nonché le emissioni e i costi legati alla manutenzione della rete IP;

• riduzione dell'inquinamento luminoso, ottenuto con l'eliminazione di circa 300 punti luce superflui (-12% circa) e con l'adozione del 100% apparecchi cut-off;

• riduzione consistente (-74% circa) dei consumi di energia elettrica per illuminazione, diminuiti di quasi 1 milione di kWh;

• diminuzione delle emissioni climalteranti con circa 200 TEP (su circa 25.000 prodotte complessivamente nel territorio comunale secondo il PAES = - 0,8%).

La creazione di una rete dati pubblica consente infine agli Enti Pubblici di programmare in prospettiva SMART CITY i servizi erogati, nonché progettare nuove soluzioni con le medesime finalità.

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COEM SpA

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.coem.it

SEDE Roteglia (RE)

ATTIVITÀ Progettazione, produzione e commercializzazione di piastrelle in gres porcellanato e supporto ceramico per conto di terzi - Commercializzazione di piastrelle in biocottura

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Eco ++ è la linea di gres porcellanato di ultima generazione prodotta dall’azienda usando un impasto misto di materie prime e materiali di recupero, e cotta ad una temperatura inferiore a quella necessaria con i metodi tradizionali di creazione del rivestimento.

Rispetto al classico gres porcellanato, per la sua produzione si utilizza infatti la metà delle materie prime (di cui il 70% proveniente dal territorio nazionale) grazie al recupero di vetri di scarto. L’uso del vetro nell’impasto permette di cuocere la piastrella ad una temperatura inferiore al normale, ovvero circa 100°C in meno rispetto alla temperatura necessaria per la cottura di un tradizionale gres.

Oltre alla valorizzazione dei materiale di scarto, questa linea di prodotti consente quindi anche una riduzione del consumo energetico. Per la cottura dell’impasto Eco ++, infatti, si ottiene un risparmio del 48% nel consumo di gas metano rispetto ad un prodotto comunque certificato ecolabel, e una diminuzione del 30% delle relative emissioni di anidride carbonica.

Grazie al fatto che il gres porcellanato è composto per metà da frammenti di vetro, più leggeri del resto delle materie prime, un ulteriore abbattimento delle emissioni di CO2 si ottiene anche nelle fasi di trasporto verso il cliente finale, poiché la nuova piastrella pesa il 12% in meno.

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COOPERATIVA SOCIALE L’OVILE

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.ovile.net

SEDE Reggio Emilia (RE)

ATTIVITÀ

Cooperativa sociale di tipo A e B avente come obiettivo primario la proposta di percorsi riabilitativi destinati a persone in stato di bisogno o disagio, attraverso l’accoglienza e l’inserimento lavorativo.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Tra le buone pratiche messe in piedi dalla Cooperativa L’Ovile si segnala l’installazione di un impianto di cogenerazione da 199 kwp per la produzione di energia elettrica e termica a biomassa (pellet e gasolio).

Oltre alla valorizzazione degli scarti di falegnameria, l’impianto permette anche una forte ricaduta ambientale ed economica. Si tratta, infatti, di un impianto compatto, tecnicamente evoluto ed efficiente, il cui assetto cogenerativo consente di ottenere efficienze prossime all’80% (47% termica e 30% elettrica) nel recupero dell’energia contenuta nella biomassa.

I vantaggi dell’impianto sono: • possibilità di utilizzare combustibile a basso costo e con ridotto

impatto ambientale in un sistema ad alta efficienza e scalabilità • impatto ambientale marginale, emissioni trascurabili e risparmio

Tep • alta efficienza, quindi maggiore produzione elettrica.

Grazie all’esperienza acquisita durante il proprio percorso, L’Ovile ha dato il via al “Progetto Energia”, attraverso cui offre supporto a chi intenda installare uno o più impianti simili al suo.

Il servizio, rivolto in primis alle altre cooperative del Consorzio Romero di Reggio Emilia, vede gli esperti dell’Ovile affiancare i soggetti interessati in tutte le fasi di processo, dallo studio di fattibilità alla predisposizione dell’impianto, fino alla consegna “chiavi in mano”.

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DOLCI DELIZIE SAN ROCCO MACELLERIA SAN ROCCO

SETTORE INDUSTRIA/COMMERCIO

SITO WEB

SEDE Fiumalbo (MO)

ATTIVITÀ Piccola impresa familiare che produce e commercializza prodotti di pasticceria e macelleria, in particolare produzione del croccante tradizionale di Fiumalbo e vendita di carni a chilometro zero.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda ha adottato buone pratiche ecosostenibili, dotandosi di illuminazione a LED, effettuando la raccolta differenziata dei materiali di scarto, applicando i frangigetto per il risparmio idrico a tutti i rubinetti presenti, e installando una caldaia a metano a risparmio energetico.

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E.C.O. ITALIA Srl

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.eco-italia.it

SEDE Castel Maggiore (BO)

ATTIVITÀ

Commercio di lubrificanti e grassi ecologici per l’industria - Sistemi di microfiltrazione a bypass e carrellati - Sistemi di lubrificazione meccanici ed elettronici - Assistenza e consulenza specialistica in materia di tribologia.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda commercializza in esclusiva lubrificanti e oli ecologici ad uso industriale a marchio “Panolin".

Nel 2013 e nel primo semestre 2014 ha venduto circa 200 tonnellate, ovvero 220.000 litri, di prodotti biodegradabili, non tossici e a ridotte emissioni di CO2.

Considerando una valutazione standard della vita utile della macchina, ogni 10.000 litri di prodotto ecologico venduto determinano un risparmio di 222.516 Kg di anidride carbonica rispetto allo stesso quantitativo di prodotto minerale. Tenendo conto dei volumi di vendita dei prodotti ecologici nel periodo sopra indicato, si stima un risparmio di CO2 compreso tra i 4 e i 5 milioni di kg nell’arco di 10 anni.

Attraverso articoli di approfondimento e seminari, l’azienda vuole inoltre diffondere le conoscenze dei prodotti ecologici e a basso impatto ambientale.

Dal 2012, per il terzo anno consecutivo, l’azienda ha inoltre azzerato le proprie emissioni di anidride carbonica, mediante l’acquisto di crediti verdi legati a vari progetti di tutela ambientale, in collaborazione con AzzeraCO2.

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ECOSURVEY – LA152 Srl

SETTORE SERVIZI PER L’AMBIENTE

SITO WEB www.ecosurvey.it

SEDE Bologna (BO)

ATTIVITÀ Servizi e consulenze nel campo dell’ingegneria e della geologia ambientale

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda è una PMI di ingegneria e geologia ambientale specializzata nella caratterizzazione e nella bonifica del suolo e delle acque sotterranee mediante l’ideazione e l’applicazione di tecniche innovative di Green & Sustainable Remediation.

In particolare propone SmartStripping®:, una tecnologia innovativa per la bonifica di siti contaminati che riduce le concentrazioni di composti organici volatili e semi-volatili nel sottosuolo saturo ed insaturo di siti industriali e civili.

SmartStripping® agisce infatti senza l’estrazione delle acque sotterranee, senza scarichi idrici e non prevede l’introduzione di prodotti chimici, poiché il vettore della bonifica è solo un flusso di aria a ciclo chiuso immesso nel sottosuolo che estrae i contaminanti organici dalla falda senza estrarre le acque, li convoglia nella zona vadosa e li depura attraverso filtri a carboni attivi senza emissioni di gas in atmosfera.

È stato stimato che l’applicazione di SmartStripping® anche solo sullo 0,5% dei 340.000 siti che necessitano di bonifica in Europa (quindi su ca. 1.700 siti) garantirebbe i seguenti risultati: • immediata riduzione dell'impatto ambientale durante il

processo di bonifica del suolo e delle acque sotterranee in termini di: energia, qualità dell'aria, acque sotterranee, acque superficiali, strato di ozono, qualità del suolo, risorse naturali e produzione di rifiuti;

• immediata riduzione dei costi di bonifica per le aziende ed il pubblico coinvolti in attività di bonifica (ca. 50%);

• riduzione della durata dei tempi di bonifica (ca. 50%).

Per le particolari innovazioni del sistema e le significative riduzioni degli impatti ambientali ad esso associati, SmartStripping® è stato co-finanziato nell’ambito del programma EU “Eco Innovation”.

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ENERGIA DI MASSIMO BERTI

SETTORE SERVIZI AMBIENTALI

SITO WEB www.microfotovoltaico.com

SEDE Forlì (FC)

ATTIVITÀ Consulenza energetica per il mercato domestico e commerciale - Progettazione e commercializzazione di apparati tecnologici per la produzione e il risparmio di energia.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda propone il progetto denominato “Microfotovoltaico a Spina One Way”, finalizzato alla capillare diffusione delle micro-tecnologie per l’autoproduzione elettrica domestica, in particolare tramite fotovoltaico, con interventi mirati all’edilizia popolare esistente e agli alloggi in locazione o temporanei attualmente esclusi da qualsiasi apporto di energia rinnovabile.

L’impianto di microfotovoltaico proposto è caratterizzato da basso costo e semplicità d’utilizzo, poiché richiede il solo inserimento della spina in dotazione nella comune presa domestica.

Il “Microfotovoltaico a Spina One Way” versione standard da ¼ di kWp, genera mediamente 250-280 kWh/anno, identificabile quale compensatore di consumo domestico, e determina in media il contenimento del 10% dei prelievi elettrici, che per proiezione sul 50% delle famiglie censite, equivale a circa 2,8 milioni di MWh/anno risparmiati, pari a 1 miliardo di m3 di metano non combusti.

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FUNGHI VALENTINA

SETTORE AGRICOLTURA

SITO WEB www.funghivalentina.it

SEDE Minerbio (BO)

ATTIVITÀ Produzione di funghi freschi da agricoltura integrata e da agricoltura biologica

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda effettua una coltivazione in stanza che intende ricreare il microclima del sottobosco grazie al dosaggio di umidità, ossigeno, acqua e temperatura.

Il compost impiega circa 15 giorni per imbiancare e creare le ife che costituiranno i primi funghi, che effettueranno per tre volte il processo di crescita, maturazione e raccolta.

Come ammendante agricolo viene utilizzato compost esausto, che grazie ai sali minerali rilasciati dal fungo, conclude in maniera naturale e non invasiva il ciclo naturale del prodotto.

La coltivazione avviene a 17° centigradi, pertanto l’utilizzo di energia per riscaldare e raffreddare è un elemento su cui l’azienda ha lavorato per raggiungere una produzione ad impatto zero.

Grazie all’utilizzo dell’energia solare di un impianto di 400 KW complessivi che ricopre il tetto della struttura, è stato possibile raggiungere anche l’obiettivo di sostenibilità e autosufficienza energetica della produzione.

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GF AMBIENTE Srl

SETTORE SERVIZI PER L’AMBIENTE

SITO WEB www.gfambiente.it

SEDE Calderara di Reno (BO)

ATTIVITÀ

Progettazione e realizzazione di impianti modulari per compostaggio, sviluppo e applicazione tariffa puntuale - Realizzazione di progetti per la raccolta differenziata - Analisi merceologiche sui rifiuti

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda offre servizi per l’ambiente rivolti ad aziende pubbliche, private ed enti locali, e candida un progetto di impianto a biocelle per la produzione di compost di qualità realizzato nella Repubblica di San Marino, accompagnato da servizi di organizzazione dei sistemi di raccolta con il porta a porta, e di sviluppo e applicazione dei sistemi a tariffazione puntuale.

Grazie all’applicazione dei servizi offerti dall’azienda, l’amministrazione di San Marino ha potuto registrare una riduzione del rifiuti in termini complessivi di peso del 20%, e una diminuzione dei rifiuti inviati a discarica quantificati in circa 2.000 tonnellate l’anno, incrementabile nel futuro fino a circa 4.000 tonnellate con il completamento dell’impianto.

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GREEN LIFE – ANTICA VIA ROMEA di Anna Muzzarell i

SETTORE AGRICOLTURA

SITO WEB www.ilmirtillogigante.it

SEDE Fanano (MO)

ATTIVITÀ Coltivazione biologica di mirtilli, more, lamponi, frutta e ortaggi - Trasformazione in succhi e marmellate

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda agricola è situata all’interno del Parco del Frignano e ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione della produzione locale di frutti di bosco, e quella del sentiero dell’Antica Via Romea per la sua valenza storica e naturalistica.

Oltre alla raccolta e alla vendita in azienda dei frutti di bosco e delle verdure, e alla produzione e commercializzazione di succhi di frutta, marmellate e salse di propria produzione per accompagnare carni e formaggi, l’azienda organizza degustazioni dei prodotti, colazioni, merende e visite guidate alla scoperta del territorio attraverso i sentieri dell'Antica Via Romea.

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I .L.P.A. Srt

SETTORE INDUSTRIA

SITO WEB www.ilip.it

SEDE Bazzano (BO)

ATTIVITÀ Produzione di imballaggi per l’ortofrutta e la gastronomia e stoviglie monouso in plastica termoformata - Produzione di semilavorati in plastica in bobina e prodotti in lastra

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda propone come candidatura al Premio l’attività legata all’impianto di riciclo delle materie plastiche, dedicato al recupero del PET proveniente dalla raccolta differenziata.

Attualmente I.L.P.A. è l 'unica società in Europa in grado di garantire un controllo completo sull'intero processo di riciclo, dal materiale post consumo fino alla successiva selezione, lavaggio, macinatura, estrusione e termoformatura di imballaggi per alimenti in r - PET.

La produzione del film multistrato in PET riciclato, consente una riduzione di energia dell'84% e una riduzione dei gas a effetto serra del 77%, rispetto alla produzione di un film in PET vergine.

I.L.P.A. ha inoltre messo in campo nei suoi stabilimenti interventi volti alla riduzione dei consumi elettrici dei processi, oltre che alla riduzione degli scarti nelle linee di produzione. Molta attenzione è stata data anche alla riduzione degli spessori, e di conseguenza del peso, degli imballaggi in r — PET.

L’azienda occupa più di 500 dipendenti, e con la recente acquisizione di AMP Recycling ha consentito ad altri 45 dipendenti di mantenere il proprio posto di lavoro.

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IMMERGAS Spa

SETTORE INDUSTRIA

SITO WEB www.immergas.com

SEDE Brescello (RE)

ATTIVITÀ Progettazione e costruzione di caldaie a gas e sistemi ibridi per uso domestico.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Immergas progetta e produce sistemi di gestione delle fonti energetiche che abbinano caldaie a gas, pompe di calore, sistemi solari e fotovoltaici, soluzioni tecnologiche per la produzione di acqua calda per uso sanitario, per realizzare sistemi di climatizzazione a basso impatto ambientale e consumi ridotti.

Dal 2010 è attiva nel settore delle energie rinnovabili con la divisione ImmerEnergy, nata per progettare sistemi per l’efficientamento energetico degli edifici e offrire soluzioni e servizi fotovoltaici per impianti di medie e grandi dimensioni. Attualmente realizza anche impianti di piccole dimensioni e soluzioni domestiche.

L’azienda è attiva anche in nuovi settori legati alle energie rinnovabili, con progetti pilota come: • riscaldamento a biomassa legnosa di serre agricole (progetto

pilota Azienda Agricola Anzola) • efficientamento energetico di edifici attraverso lo studio di

impianti integrati fotovoltaici uniti alla pompa di calore per la massima resa energetica

• sistemi efficienti di accumulo di energia.

La potenza totale di tutti gli impianti fotovoltaici realizzati è di 8,24 MWp, che producono annualmente 9,07 GWh e garantiscono i seguenti risultati: • Risparmio energetico: 3,59 GWh/anno • Risparmio economico: 650.000 €/anno • Mancata emissione di CO2: 4.261,89 tonnellate/anno • Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP): 1.700 tonnellate/anno.

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REBERNIG SUPERVISIONI Srl

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.rebernig.it

SEDE Bologna (BO)

ATTIVITÀ Servizi e prodotti per l’efficienza, il controllo e il risparmio energetico nel settore privato e pubblico - Sistemi tele-controllati di illuminazione pubblica e industriale a LED

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

A partire dal marzo del 2014 l’azienda ha immesso nel mercato un sistema intelligente e integrato per il tele-controllo dell’illuminazione composto dal lampione a led “RadioDavid”, con scheda di controllo Island 3 e piattaforma di controllo Smartnight.

Tale sistema, finalizzato al miglioramento della gestione dell'illuminazione pubblica e industriale, e alla riduzione dei consumi energetici, può essere integrato facilmente con altre reti di telecontrollo già esistenti nel territorio, e può essere associato ad altri servizi correlati, come ad esempio il controllo dell’affluenza del traffico, della rete gas e dei servizi rifiuti, utilizzando ogni lampione come punto di raccolta dati.

Alcune realizzato commesse per conto di amministrazioni comunali e aziende private, tra le quali: • Correggio (RE): sostituzione di 36 lampioni a vapori di

mercurio con 30 RadioDavid telecontrollati. Il risparmio energetico è del 75% passando da un consumo annuo di 19.400 kWh agli attuali 4820 kWh.

• Dovadola (FC): sostituzione di 6 lampioni SAP con una potenza media di 165W l’uno con altrettanti RadioDavid da 82W. Il risparmio energetico per il Comune darà del 60%, passando circa dagli attuali 4158 kWh annui ai 1638 kWh.

• Calderara di Reno (BO), azienda CIICAI: sostituzione di lampioni HP/SAP da 250W con i RadioDavid telecontrollati da 100W. ISi stima che il consumo annuo di energia passi da 25.935 kWh a 7840 kWh con un risparmio complessivo di circa il 70%.

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RENAVITAS Srl

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.renavitas.it

SEDE Bologna (BO)

ATTIVITÀ Riqualificazione energetica di immobili - Interventi di efficientamento e contenimento dell’energia primaria a servizio di edifici civili, industriali, direzionali

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda fornisce servizi di consulenza tecnica e gestionale per la realizzazione di interventi volti al risparmio energetico completi di analisi tecniche, finanziarie ed economiche. Tutte le lavorazioni vengono esternalizzate.

L’azienda ha progettato gli interventi sul Condominio di via Valverde a Bologna (che aveva un consumo totale di Gas metano stimato in stimato di 6.514 Nm³), per il quale sono state ipotizzate due diverse soluzioni di coibentazione che consentono: • nel caso del cappotto esterno con pannelli di lana di roccia, un

risparmio di Gas metano pari a A/pci (potere calor inferiore del gas metano) = 3.295 Nm³I (- 50%)

• nel caso dell’isolamento del solo solaio di copertura, un risparmio di Gas metano A/pci (potere calor inferiore del gas metano) pari a 598 Nm³m (-9%)

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RIFF 98

SETTORE SERVIZI PER L’AGRICOLTURA

SITO WEB www.riff98.it

SEDE Bologna (BO)

ATTIVITÀ Promozione e sviluppo di bioplastiche in agricoltura (erogatori di feromoni e pacciamatura biodegradabile in Mater Bi)

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’azienda è una cooperativa di servizi per l'agricoltura la cui attività principale è lo sviluppo di una corretta gestione delle colture agrarie e la loro difesa da insetti, attuata attraverso la commercializzazione di trappole per monitoraggio, trappole per cattura in massa, sistemi per disorientamento sessuale, e lotta biologica.

La tecnica della cattura degli insetti tramite feromoni e confusione sessuale si rivela ottimale soprattutto nella frutticoltura e nella viticoltura, apportando il grande vantaggio della riduzione dell’uso di insetticidi nelle piantagioni.

Inoltre l’uso delle bioplastiche per i dispenser e le trappole consente una considerevole riduzione dell’impiego di plastiche classiche.

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SGR SERVIZI

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.sgrservizi.it

SEDE Rimini (RN)

ATTIVITÀ Vendita di luce e gas in 44 comuni dell’Emilia-Romagna.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

L’attività proposta per la candidatura è il progetto “Il mio Mercato è Energia a Km0”, una mostra mercato di prodotti agricoli realizzata presso il piazzale aziendale.

La finalità del progetto, a cui partecipano 15 produttori locali, è quella di produrre ricadute positive sull'economia e sul tessuto sociale locale, e avvicinare il consumatore ad un acquisto responsabile, legato alla filiera corta e alle coltivazioni biologiche, e rispettoso della stagionalità dei prodotti e dei cicli produttivi.

“Il mio Mercato è Energia a Km0” è anche un progetto didattico gratuito rivolto a tutte le scuole primarie della Provincia di Rimini, per indurre i bambini a familiarizzare con frutta e verdura di stagione e con i prodotti tipici del territorio, anche al fine di promuovere una corretta alimentazione.

Il progetto è ideato e sostenuto da SGR Servizi, con il patrocinio del Comune di Rimini e la collaborazione di CIA e Coldiretti.

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SOCIETÀ AGRICOLA FRATELLI PRANDI

SETTORE AGRICOLTURA

SITO WEB www.agricolturasolare.it

SEDE Reggio Emilia (RE)

ATTIVITÀ Allevamento bovino per la produzione di Parmigiano Reggiano delle Vacche rosse (antica razza autoctona) - Coltivazione di vigneti per la produzione di uve

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Il progetto proposto riguarda l’installazione di tre impianti fotovoltaici e di un impianto a biogas.

Uno degli impianti fotovoltaici funziona con le modalità dello scambio di energia sul posto, con una potenza di 99 kwp, mentre gli altri due, aventi rispettivamente una potenza di 99 kwp e di 480 kwp, prevedono la cessione totale.

L’impianto a biogas, alimentato esclusivamente con i reflui dell’allevamento bovino (letame e liquame), ha una potenza pari a 99 kwp.

La scelta dell’azienda di investire sulle energie rinnovabili è motivata sia dalla volontà di contribuire all’innovazione e alla crescita sostenibile dei processi produttivi, sia dalla ricerca di fonti di reddito integrative, rendendo più stabile la prospettiva occupazionale dei soci e dei dipendenti dell’azienda in un momento di difficoltà del comparto del Parmigiano Reggiano.

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UMPI ELETTRONICA

SETTORE SERVIZI

SITO WEB www.umpi.it

SEDE Cattolica (RN)

ATTIVITÀ Progettazione e sviluppo di sistemi intelligenti per il telecontrollo e di telegestione dell’illuminazione.

INDICATORI AMBIENTALI ED ECONOMICI

Il progetto proposto dall’azienda è “Minos System”, una tecnologia composta da 500.000 dispositivi di controllo lampada funzionanti in Italia e all’Estero, presente oggi in circa 400 città.

Tale sistema telecontrolla costantemente ogni punto luce dell’impianto di illuminazione, consentendo di monitorare lo stato di funzionamento della lampada e rilevare nel dettaglio eventuali anomalie o guasti.

Per il suo funzionamento si utilizza la rete elettrica esistente senza dover aggiungere nuovi cablaggi.

I vantaggi di Minos System sono costituiti da un risparmio energetico del 45%, una manutenzione sempre trasparente, la riduzione di anidride carbonica immessa e la diminuzione dell’inquinamento luminoso.

La rete elettrica viene trasformata in una rete di dati ad alta velocità che può gestire attività di videosorveglianza, connettività, digital signange etc, il tutto in un’ottica di sistema integrato per la Smart City.

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LE ALTRE EDIZIONI DEL PREMIO ECONOMIA VERDE

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I VINCITORI DELLA TERZA EDIZIONE Ad aggiudicarsi la terza edizione del Premio nelle tre categorie (agricoltura, industria e servizi) sono state le seguenti imprese:

• L’Azienda Agricola Ortigiani (PR), per la valorizzazione del territorio montano attraverso il ripristino di coltivazioni tipiche e dimenticate (catalogo frutti antichi) e la promozione culturale e turistica.

• Climatica Ceramiche (MO), per la riscoperta di antiche tradizioni artigianali reinventate in chiave green, e la creazioni innovativa di una bioceramica isolante composta per metà da argille locali e per metà da scarti della produzione agricola.

• Petroltecnica (RN), per i servizi di manutenzione e bonifica dei siti contaminati attraverso l’impiego di sistemi innovativi e tecnologie “NO MAN ENTRY”, in un’ottica di rispondenza assoluta ai principi della sicurezza per l’uomo e della sostenibilità per l’ambiente.

Tre menzioni speciali sono andate a: • Azienda Agricola Le Comunaglie (Ligonchio — RE), per il recupero del territorio montano

abbandonato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Prati, pascoli e antiche abbeverate valorizzati attraverso l’allevamento bovino (metodo biologico certificato) e la coltivazione di frutti dimenticati.

• Leonardo (BO), per l’approccio metodologico ecosostenibile nell’ambito del restauro di Beni Culturali (RESTAURO VERDE), attraverso cui l’azienda crea soluzioni tecnico-operative e procedure più efficaci in un’ottica di risparmio energetico e di minor impatto ambientale, funzionali però al conseguimento del miglior risultato di restauro dell’opera su cui si interviene.

• Isol-Eco (RE), per la produzione di isolanti termo-acustici dalla lavorazione di pneumatici esausti: importante riduzione dei rifiuti da discarica o incenerimento e valorizzazione dei materiali riusabili.

Al premio hanno partecipato 34 aziende. La gran parte delle aziende aderenti sono microimprese (17); seguono 7 imprese di piccole dimensioni, 7 medie e 3 di grandi dimensioni.

Ad esclusione delle province di Piacenza e Ravenna, il territorio regionale è stato coperto quasi interamente dal premio: hanno infatti aderito 12 aziende del Bolognese; da Reggio Emilia hanno partecipato 6 imprese; 5 sono le aderenti del Riminese; 4 aziende partecipanti hanno sede nella provincia di Forlì-Cesena; 3 sono quelle ubicate nella provincia di Modena; così come 3 quelle provenienti da Parma; infine 1 proviene dalla provincia di Ferrara.

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I VINCITORI DELLA SECONDA EDIZIONE Ad aggiudicarsi la seconda edizione del Premio nelle tre categorie (agricoltura, industria e servizi) sono state le seguenti imprese:

• Il Consorzio BioPiace di Piacenza, vincitori nella categoria Agricoltura, per la qualità delle produzioni biologiche, la valorizzazione della filiera corta e la competenza nel collaborare con le Amministrazioni locali valorizzando il GPP (acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) e la fornitura dei prodotti biologici nelle mense scolastiche e pubbliche. Degna di nota è anche la capacità di fare impresa in territori collinari e montani, luoghi da tutelare in cui particolarmente difficoltoso appare il raggiungimento di vantaggi economici.

• La ditta Oltremateria di San Giovanni in Marignano (RN), vincitori nella categoria Industria, per la produzione di eco-malta a ridotto impatto ambientale e a base di acqua, prodotta valorizzando materiali derivanti dal riciclo (vetro, inerti, etc.) ed utilizzabile per pavimenti e rivestimenti.

• Il Consorzio Solidarietà Sociale di Parma, nella categoria Servizi, per i risultati economici ottenuti (anche in termini di incremento dei posti di lavoro) attraverso le attività di servizi per l’ambiente, in primis la gestione della raccolta differenziata porta a porta. Da lodare la capacità di creare nuove figure professionali attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e l’abilità di coordinare piccole realtà cooperative.

Tre menzioni speciali sono andate a:

• Scatolificio Sandra di San Polo Torrile (PR), per l’approccio integrato e sistematico tra efficienza dei processi produttivi, risparmio e riduzione delle materie prime e uso razionale di energia;

• Deco Industrie S.c.p.a. di Bagnacavallo (RA) per lo sviluppo di progetti di riduzione degli imballaggi da PET vergine, sostituendoli con innovativo packaging di materiale riciclato e biodegradabile;

• Coop Adriatica di Bologna, per aver attivato a Conselice (RA) il primo “Supermercato amico dell’ambiente”, capace di contenere i consumi energetici e le emissioni inquinanti, e per la significativa replicabilità in altri punti vendita della grande distribuzione. Inoltre il nuovo punto vendita ha recuperato un edificio esistente evitando quindi nuovo consumo di suolo.

Al premio hanno partecipato 38 aziende, di cui la maggioranza costituite da microimprese (13). Seguono 10 imprese di grandi dimensioni, 9 piccole e 6 di medie dimensioni.

L’intero territorio regionale è stato coperto dal premio: hanno infatti aderito imprese da tutte le provincie emiliano-romagnole: 14 sono le aziende del Bolognese; 5 quelle diffuse nella provincia di Modena; 4 quelle provenienti da Parma e 4 da Ravenna; da Reggio Emilia hanno partecipato 3 imprese; così come 3 sono le aderenti dal Riminese; 2 dalla provincia di Piacenza; 2 da Ferrara; infine 1 azienda partecipante ha sede nella provincia di Forlì-Cesena.

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I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE Ad aggiudicarsi la prima edizione dell’iniziativa di Legambiente Emilia-Romagna sono stati:

• la Cooperativa Agroenergetica CAT di Correggio (Reggio Emilia), vincitori della categoria Agricoltura, per la creazione di un consorzio di agricoltori che utilizzano i propri scarti e colture a basse richieste idriche per la produzione di energia rinnovabile;

• la ditta Oikos di Gatteo Mare (Forlì-Cesena), vincitori nella categoria Industria, per la produzione di vernici a ridotti impatto ambientale a base di acqua e per le iniziative promozionali collaterali come l’iniziativa Bioincentivi e il sostegno a progetti del territorio;

• l’azienda Pagù di Bologna, nella categoria Servizi, per la diffusione di pannolini per bambini lavabili in cotone biologico e per i servizi annessi di ritiro e lavaggio a domicilio.

Tre menzioni speciali sono andate a:

• Asl di Rimini (azienda pubblica fuori concorso), per l’approccio integrato e sistematico tra efficienza, rinnovabili e uso razionale dell’energia (Piano di Miglioramento della Sostenibilità);

• Eco-Recuperi di Solarolo (Ravenna) per le attività di riutilizzo e recupero di rifiuti non pericolosi, coinvolgendo cooperative sociali e promuovendo l’iniziativa con una campagna di comunicazione presso le scuole;

• Coesia spa di Bologna le cui azioni sono riconducibili a politiche di etica di impresa per l’implementazione del piano ambientale “Green Dimension” per le imprese del gruppo.

Al Premio hanno partecipato 46 aziende da tutte le province della regione: Bologna (11), Rimini (8), Reggio Emilia (6), Parma (5), Ravenna (5), Forlì Cesena (4), Modena (4), Ferrara (2), Piacenza (1).

A testimonianza dell’importanza dell’economia verde in regione, diversi i settori produttivi di provenienza, dal commercio all’agricoltura, dall’industria al turismo, dai servizi alla persona ai servizi ambientali, e molto varia la composizione dei partecipanti (banche, consorzi, ristoranti, agriturismi, cooperative, hotel, agenzie di comunicazione, industrie dal settore della ceramica alla plastica, dalla meccanica ai prodotti agricoli). I candidati hanno proposto iniziative di grande interesse ambientale: riciclo completo dei rifiuti, promozione o produzione di prodotti ecosostenibili, uso delle energie rinnovabili, uso di materiale a ridotto impatto ambientale, soluzioni di riduzione dei consumi, politiche a favore del basso consumo energetico, agricoltura biologica, mobilità elettrica, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli locali.

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