politecnico di milano sede territoriale di cremona
DESCRIPTION
Politecnico di Milano Sede territoriale di Cremona Questioni ambientali nella gestione del territorio: strumenti e casi studio nell’area cremonese. Saggi di valutazione ambientale strategica per la per la conservazione delle risorse agricole nella pianura cremonese. 9 giugno 2006 - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Politecnico di MilanoPolitecnico di MilanoSede territoriale di CremonaSede territoriale di Cremona
Questioni ambientali nella gestione del territorio: strumentiQuestioni ambientali nella gestione del territorio: strumentie casi studio nell’area cremonesee casi studio nell’area cremonese
Saggi di valutazione ambientale Saggi di valutazione ambientale strategica per la per la strategica per la per la
conservazione delle risorse conservazione delle risorse agricole nella pianura cremoneseagricole nella pianura cremonese
9 giugno 2006prof. Pier Luigi Paolillo, dott. Alberto Benedetti, dott.ssa iunior Alessandra Pandolfi, dott.ssa Giorgia Servente
Le fasi in cui si può ipotizzare si svolga un’AMD:
ANALISI
DEL
PROBLEMA
Obiettivi
Ipotesi di lavoro
NOPianificazione della
raccolta dati
+ABBIAMO ABBIAMO I DATI?I DATI?
Disegno sperimentale
AMD (multiway analysis)
Codifica a posteriori
Codifica a priori (costruzione della matrice dei dati iniziali)
SI
Fase 2
Fase 1
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Ottimizzazione
Regressione
Predizione
Classificazione
Esplorazione
(PCA, analisi dei cluster)
AMD (multiway analysis)
Pretrattamento
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3. Trasformazione, in ambiente Arcview, della banca dati in formato alfanumerico
Illustrazione delle varie fasi del percorso Illustrazione delle varie fasi del percorso analiticoanalitico
1. Indagine della banca dati;
2. Selezione delle variabili di interesse nell’analisi in studio.
5. Scelta degli indicatori maggiormente significativi in bibliografia per ciascuna componente considerata.
6. Trasposizione delle risultanze ottenute in tabelle descrittive quali-quantitative
8. Analisi statistica multivariata.
4. Scelta della dimensione di analisi
7. Analisi statistica descrittiva.
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Le componenti considerate:
• Morfo-insediativaMorfo-insediativa• Morfo-infrastrutturaleMorfo-infrastrutturale• Paesaggistica-naturalisticaPaesaggistica-naturalistica• PedologicaPedologica
Per ciascuna componente vengono eseguite le fasi Per ciascuna componente vengono eseguite le fasi metodologiche elencate precedentemente.metodologiche elencate precedentemente.
Consideriamo per semplicità solo la prima Consideriamo per semplicità solo la prima componente: la componente morfo-insediativa.componente: la componente morfo-insediativa.
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Step 1. Informazione Step 1. Informazione continuacontinua
E' stata dunque costruita una vera e propria matrice in cui E' stata dunque costruita una vera e propria matrice in cui è stato suddiviso il territorio provinciale cremonese: il è stato suddiviso il territorio provinciale cremonese: il risultato è una maglia continua di 177080 celle ognuna risultato è una maglia continua di 177080 celle ognuna delle quali costituisce la dimensione minima di indagine. In delle quali costituisce la dimensione minima di indagine. In ognuna di esse verrà stratificata l'informazione derivante ognuna di esse verrà stratificata l'informazione derivante dalle variabili assunte. dalle variabili assunte.
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Step 2. Informazione Step 2. Informazione continua e sua continua e sua discretizzazione in celle di discretizzazione in celle di 250m250m
Oppure in celle di 100mOppure in celle di 100m
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Step 3. Passaggio Step 3. Passaggio propedeutico: passaggio da propedeutico: passaggio da celle a punti (centroidi)celle a punti (centroidi)
Un dettaglioUn dettaglio
Step 4. Da punti a celle, ma Step 4. Da punti a celle, ma questa volta vettorialiquesta volta vettoriali
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Ogni singola cella può essere Ogni singola cella può essere selezionata e dominata nella selezionata e dominata nella sua complessitàsua complessità
Paragone tra risultato tradizionale e il risultato, Paragone tra risultato tradizionale e il risultato, comunque discretizzato, ma vettorialecomunque discretizzato, ma vettoriale
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Due obiettivi:Due obiettivi:
Indagine sugli indicatori considerati:
importanza relativa di ciascuno, effetti sinergici o antagonisti e la presenza di correlazioni sistematiche
Individuare isospazi ad ugual grado di Individuare isospazi ad ugual grado di problematicità nel territorio cremoneseproblematicità nel territorio cremonese
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Si parte dalla matrice quantitativa opportunamente trattata (autoscalata)
Analisi in componenti principali
PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL PRIMO OBIETTIVO:PRIMO OBIETTIVO:
Per il conseguimento del primo obiettivo è stata Per il conseguimento del primo obiettivo è stata eseguita l’analisi in componenti principali. eseguita l’analisi in componenti principali.
Oltre al modello completo con tutte e 8 le Oltre al modello completo con tutte e 8 le variabili morfo-insediative, è stato eseguito il variabili morfo-insediative, è stato eseguito il modello provando a togliere 1 variabile alla modello provando a togliere 1 variabile alla volta, per un totale di 8 volte. Si è poi analizzata volta, per un totale di 8 volte. Si è poi analizzata la quantità di inerzia spiegata, sia di calibrazione la quantità di inerzia spiegata, sia di calibrazione che di validazione.che di validazione.
Si illustrano nel seguito i grafici dell’inerzia Si illustrano nel seguito i grafici dell’inerzia spiegata di calibrazione alle tre soglie temporalispiegata di calibrazione alle tre soglie temporali
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Soglia storicaSoglia storica
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DISP1 DISP2 DISP3 CF CONN GINI ETE DUP
Togliendo DUP, Gini e DISP2 si ha la maggior perdita di Togliendo DUP, Gini e DISP2 si ha la maggior perdita di informazione del modello, mentre ancora una volta informazione del modello, mentre ancora una volta togliendo DISP1 non si ha perdita significativatogliendo DISP1 non si ha perdita significativa
Soglia attualeSoglia attuale
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DISP1 DISP2 DISP3 CF CONN GINI ETE DUP
Togliendo DUP, Gini e DISP2 si ha la maggior perdita di Togliendo DUP, Gini e DISP2 si ha la maggior perdita di informazione del modello, mentre togliendo DISP3 non si informazione del modello, mentre togliendo DISP3 non si ha perdita significativaha perdita significativa
Soglia di previsioneSoglia di previsione
-L’analisi in componenti principali porta a una -L’analisi in componenti principali porta a una semplificazione del modello semplificazione del modello ff ( (aa, , bb, , cc) che stima la ) che stima la sostenibilità delle localizzazioni espansive della sostenibilità delle localizzazioni espansive della pianificazione da 8 a 4 variabili (che descrivono più pianificazione da 8 a 4 variabili (che descrivono più dell’80%) per tutte e tre le sogliedell’80%) per tutte e tre le soglie
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-Non servirà stimare -Non servirà stimare aa (espressivo della (espressivo della compattezza compattezza delle forme insediativedelle forme insediative) giacché s’è visto che la ) giacché s’è visto che la morfologia perimetrale di morfologia perimetrale di CFCF = coefficiente della = coefficiente della morfologia perimetrale non gioca un ruolo morfologia perimetrale non gioca un ruolo particolarmente significativo;particolarmente significativo;
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- dovrà invece aggiungersi alla stima di - dovrà invece aggiungersi alla stima di cc l’indice di l’indice di GiniGini = dispersione/concentrazione dell’armatura insediativa= dispersione/concentrazione dell’armatura insediativa
- nel caso di - nel caso di cc (la (la dispersione insediativadispersione insediativa della struttura della struttura urbana), l’indicatore urbana), l’indicatore CONNCONN potrà venire sostituito da potrà venire sostituito da DUPDUP;;
-Per -Per bb (che indaga l’ (che indaga l’entità ed estensione dei nuovi nodi entità ed estensione dei nuovi nodi urbanizzatiurbanizzati), la ), la DISP1DISP1 potrà venire sottovalutata potrà venire sottovalutata privilegiando piuttosto privilegiando piuttosto DISP2DISP2; si può evitare inoltre di ; si può evitare inoltre di stimare stimare DISP3DISP3 la cui quantità di informazione apportata la cui quantità di informazione apportata è bassa e non innovativa; è bassa e non innovativa;
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PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SECONDO OBIETTIVO:SECONDO OBIETTIVO:
Si parte dalla matrice ricodificata in forma categoriale
Cluster analisi non gerarchica
Analisi delle tipologie
Analisi delle corrispondenze
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Soglia di previsioneSoglia di previsione
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Dal confronto delle carte alle tre soglie temporali, si deduce Dal confronto delle carte alle tre soglie temporali, si deduce che dalla soglia storica alla soglia attuale si ha sempre la che dalla soglia storica alla soglia attuale si ha sempre la tendenza all’aumento di consumo di suolo. Quando si passa tendenza all’aumento di consumo di suolo. Quando si passa dalla soglia attuale a quella prevista dai PRG si nota un dalla soglia attuale a quella prevista dai PRG si nota un comportamento non uniforme, un miglioramento in alcune comportamento non uniforme, un miglioramento in alcune aree (Crema e Cremona per esempio) e un peggioramento in aree (Crema e Cremona per esempio) e un peggioramento in altre. altre.
Si ricordi però che a questo punto dell’indagine è stata Si ricordi però che a questo punto dell’indagine è stata considerata solo la componente morfo-insediativa, tali aree considerata solo la componente morfo-insediativa, tali aree però non sono state “pesate” tenendo in considerazione il però non sono state “pesate” tenendo in considerazione il pregio naturalistico, così come neppure quello di attitudine a pregio naturalistico, così come neppure quello di attitudine a scopo agricolo. scopo agricolo.
Andando a considerare invece tutte e quattro le componenti, Andando a considerare invece tutte e quattro le componenti, le risultanze sono illustrate nelle 3 carte finali alle tre soglie le risultanze sono illustrate nelle 3 carte finali alle tre soglie temporali.temporali.
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Soglia storicaSoglia storica
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..Si nota che nell’immediato dopoguerra zone di elevato ..Si nota che nell’immediato dopoguerra zone di elevato pregio pedologico-naturalistico, caratterizzate da elevata pregio pedologico-naturalistico, caratterizzate da elevata dispersione insediativa, sono sparse a macchia di leopardo in dispersione insediativa, sono sparse a macchia di leopardo in tutto il territorio della provincia, da nord a sud. tutto il territorio della provincia, da nord a sud.
Invece zone dove l’elevato valore naturalistico non è stato Invece zone dove l’elevato valore naturalistico non è stato intaccato da una dispersione insediativa incontrollata intaccato da una dispersione insediativa incontrollata (colorati in grigio chiaro) sono da nord Castel Gabbiano, (colorati in grigio chiaro) sono da nord Castel Gabbiano, Camisano, Agnadello, Capralba,.. Camisano, Agnadello, Capralba,..
I Comuni più densamente popolati, Crema e Cremona, si I Comuni più densamente popolati, Crema e Cremona, si trovano in una situazione intermedia in quanto non sono trovano in una situazione intermedia in quanto non sono caratterizzati da aree peculiari dal punto di vista pedologico e caratterizzati da aree peculiari dal punto di vista pedologico e naturalistico rispetto al resto della provincia, quindi un naturalistico rispetto al resto della provincia, quindi un assetto morfologico che comporta elevata dispersività non assetto morfologico che comporta elevata dispersività non comporta un danno molto elevato. comporta un danno molto elevato.
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Soglia attualeSoglia attuale
Att_grd_10001234
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Nella soglia attuale si nota un peggioramento per un gran Nella soglia attuale si nota un peggioramento per un gran numero di Comuni, che passano dalla classe 4 della soglia numero di Comuni, che passano dalla classe 4 della soglia storica alla classe 1 alla soglia attuale. storica alla classe 1 alla soglia attuale.
La situazione è leggermente peggiorata (da classe 3 a La situazione è leggermente peggiorata (da classe 3 a classe 2) per i Comuni di Calvatone, Capergnanica, classe 2) per i Comuni di Calvatone, Capergnanica, Cappella de’Picenardi, Isola Dovarese, Pescarolo e Pieve Cappella de’Picenardi, Isola Dovarese, Pescarolo e Pieve d’Olmi. d’Olmi.
La situazione invece è migliorata solo per i Comuni di La situazione invece è migliorata solo per i Comuni di piccole dimensioni (Annicco, Bagnolo Cremasco, piccole dimensioni (Annicco, Bagnolo Cremasco, Casalbuttano, Casale Cremasco, Cremosano, Formigara, Casalbuttano, Casale Cremasco, Cremosano, Formigara, Gabbioneta, Gussola, Malagnino, Ostiano, Spino d’Adda, Gabbioneta, Gussola, Malagnino, Ostiano, Spino d’Adda, Trigolo e Volongo).Trigolo e Volongo).
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Soglia di previsioneSoglia di previsione
Esp_grd_10001234
20 0 20 40 Miles
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La valutazione degli assetti morfologici prevista dai PRG La valutazione degli assetti morfologici prevista dai PRG fa notare che non viene apportato alcun miglioramento fa notare che non viene apportato alcun miglioramento effettivo della situazione presente. In molti Comuni la effettivo della situazione presente. In molti Comuni la situazione rimane inalterata, mentre in altri si ha situazione rimane inalterata, mentre in altri si ha addirittura un peggioramento. addirittura un peggioramento.
I casi più gravi dove si ha questo peggioramento sono quelli I casi più gravi dove si ha questo peggioramento sono quelli caratterizzati da elevato valore naturalistico-paesaggistico caratterizzati da elevato valore naturalistico-paesaggistico e pedologico, cioè per quei Comuni che passano da classe 1 e pedologico, cioè per quei Comuni che passano da classe 1 a classe 4 ( Camisano, Capralba, Corte de’ Frati, a classe 4 ( Camisano, Capralba, Corte de’ Frati, Cremosano, Crotta d’Adda, Dovera, Formigara, Cremosano, Crotta d’Adda, Dovera, Formigara, Gabbioneta, Genivolta, Gomito, Malagnino, Monte Gabbioneta, Genivolta, Gomito, Malagnino, Monte Cremasco, Ostiano, Paderno Ponchielli, Spino d’Adda e Cremasco, Ostiano, Paderno Ponchielli, Spino d’Adda e Trigolo).Trigolo).
La carta finale mostra chiaramente l’espandersi della La carta finale mostra chiaramente l’espandersi della situazione peggiore, la classe 1 (in grigio scuro). La situazione peggiore, la classe 1 (in grigio scuro). La situazione è tanto più grave là dove il valore situazione è tanto più grave là dove il valore paesaggistico-naturalistico del Comune è elevato. paesaggistico-naturalistico del Comune è elevato.
Questo sta ad indicare che è necessaria una maggiore Questo sta ad indicare che è necessaria una maggiore attenzione da parte dei PRG, per evitare uno spreco di attenzione da parte dei PRG, per evitare uno spreco di suolo e per salvaguardare quei Comuni che hanno sia suolo e per salvaguardare quei Comuni che hanno sia aree ricche di vegetazione naturale, sia suoli di elevata aree ricche di vegetazione naturale, sia suoli di elevata qualità pedologica più adatti a scopo agricolo.qualità pedologica più adatti a scopo agricolo.
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RingraziamentiRingraziamenti
Ringrazio il professor Pierluigi Paolillo per la sua costante e indispensabile Ringrazio il professor Pierluigi Paolillo per la sua costante e indispensabile supervisione e i suoi collaboratori, il dr Alberto Benedetti e il dr Massimo supervisione e i suoi collaboratori, il dr Alberto Benedetti e il dr Massimo Rossati.Rossati.
Bibliografia principaleBibliografia principaleGabaldi M., 2004, Gabaldi M., 2004, Il problema della conservazione della risorsa suolo nel territorio cremonese: una Il problema della conservazione della risorsa suolo nel territorio cremonese: una
valutazione sistemicavalutazione sistemica, tesi di Master universitario in Ingegneria del suolo e delle acque, , tesi di Master universitario in Ingegneria del suolo e delle acque, Politecnico di Milano, rel. Politecnico di Milano, rel. P.L. PaolilloP.L. Paolillo
Paolillo P.L., La Rosa S.D. e Gabaldi M., 2005, «La misura della sostenibilità delle espansioni insediative: Paolillo P.L., La Rosa S.D. e Gabaldi M., 2005, «La misura della sostenibilità delle espansioni insediative: un’applicazione di supporto alla valutazione ambientale strategica nel fondovalle valtellinese», in un’applicazione di supporto alla valutazione ambientale strategica nel fondovalle valtellinese», in Paolillo P.L., ed., Paolillo P.L., ed., La misura dello spreco. Esercizi di valutazione ambientale strategica delle risorse La misura dello spreco. Esercizi di valutazione ambientale strategica delle risorse fisichefisiche, Angeli, Milano., Angeli, Milano.
Marie Fraire, ”Metodi di analisi multidimensionale dei dati”,CISU, 1994Marie Fraire, ”Metodi di analisi multidimensionale dei dati”,CISU, 1994
Silvio Griguolo, Mauro Mazzanti, Pier Carlo Palermo, “Addati, un pacchetto per l’analisi Silvio Griguolo, Mauro Mazzanti, Pier Carlo Palermo, “Addati, un pacchetto per l’analisi esplorativa dei dati”, IUAV, Venezia, 1999esplorativa dei dati”, IUAV, Venezia, 1999
Pier Luigi Paolillo (a cura di), “Acque suolo e territorio. Esercizi di pianificazione sostenibile”, Pier Luigi Paolillo (a cura di), “Acque suolo e territorio. Esercizi di pianificazione sostenibile”, Franco Angeli editore per il DIAP, 2001Franco Angeli editore per il DIAP, 2001
Roberto Todeschini, “Introduzione alla chemiometria”.Roberto Todeschini, “Introduzione alla chemiometria”.