SPORT OPEN YOUR MIND

Palladium Management è una società che si occupa di management e marketing sportivo, con l’o-biettivo di creare e promuovere una rete capace di mettere in relazione lo sport con le realtà eco-nomiche, politiche ed imprenditoriali locali, al cui interno rientrano non solo le imprese ma anche le figure e le società professionali altamente qualificate, gli enti e le amministrazioni territoriali, le società e le federazioni sportive.

Il principale punto di forza di Palladium Management, per quanto riguarda l’originalità dei propri progetti, risiede nella vera e propria creazione di un nuovo approccio al mondo dello sport trenti-no: maggior professionalità, investimento sullo sport giovanile, coinvolgimento attivo delle figure professionali maggiormente qualificate, educazione allo sport sano e pulito, sviluppo mediatico delle discipline ingiustamente definite “minori”, collaborazione proficua con alcune delle maggiori aziende del territorio.

Il tutto ha portato alla creazione di diversi progetti e manifestazioni. Su tutti Palladium Manage-ment ci tiene a ricordare quello che considera il proprio progetto principale sia per il forte e posi-tivo impatto sul territorio sia per innovazione, il “Team Palladium”.Quest’ultimo rappresenta ormai una grandissima e solida realtà che incorpora al proprio interno le maggiori promesse giovanili del territorio trentino, esse formano una vera e propria squadra multidisciplinare e grazie allo staff creato beneficiano di tutti i servizi specifici dello sport profes-sionistico, dall’assistenza medica alla fisioterapia della gestione degli sponsor agli aspetti media-tici dalla gestione di problematiche quotidiane all’assistenza logistica per eventi e competizioni.

Palladium Management si prefigge come propri obiettivi principali la crescita e lo sviluppo dei giovani talenti, la promozione dello sport in tutte le sue forme e su tutti i livelli, favorire ed imple-mentare i rapporti tra il mondo sportivo e quello imprenditoriale ed istituzionale. I progetti che la società segue e di cui è ideatrice hanno tutti come filo conduttore la salvaguardia dello sport giovanile, dei talenti e del territorio trentino che trae da questi ultimi una risorsa im-portante per il futuro.

Per parlare di sport e mettere in campo progetti accurati e ben definiti è importante fare forma-zione sportiva, diffondere la cultura e gli ideali dell’essere atleta. Palladium nel corso della sua attività quotidiana dedica molto tempo alla formazione e all’educazione sportiva, con particolare attenzione a quello che è il mondo dello sport agonistico, l’abbandono precoce delle attività da parte di molti ragazzi è un elemento da analizzare con tutti i soggetti appartenenti alla nostra società, per poter comprendere al meglio tali dinamiche, potendo così, anche solo parzialmente, porre un rimedio.

Nonostante in Italia siano già presenti figure che si occupino di management e gestione sportiva, noi ci differenziamo dal servizio che queste offrono, poiché mettiamo a disposizione dei nostri interlocutori, siano essi atleti, associazioni, imprese o società sportive, un servizio completo in grado di soddisfare tutte le loro esigenze, tenendo conto prima di qualsiasi altra cosa del valore dei rapporti umani e facendo prevalere nettamente le dinamiche sportive su quelle economiche.

È nostra volontà creare una partnership per la promo-zione dell’attività agonistica giovanile, per far fronte comune al sempre più diffuso problema legato all’ab-bandono della pratica sportiva e alla difficile conci-liazione tra il mondo dello sport e quello della scuola.

Il Trentino è infatti una provincia ricca di atleti e strut-ture sportive, con un tasso molto alto di pratica spor-tiva e anche da un punto di vista scolastico svetta tra le prime province italiane: purtroppo però queste due realtà sono ben divise, separate da una diversità di intenti e da visioni spesso contrastanti, sia da parte degli operatori dei vari settori che da un difficile ap-proccio dei ragazzi e delle loro famiglie alla gestione coordinata delle attività.

Anche se negli ultimi anni si sono sviluppate realtà scolastiche nuove che mirano a conciliare i due aspet-ti, molto rimane ancora da fare: nel concreto i dati dimostrano come ci sia una preoccupante tendenza, che evidenzia l’abbandono dell’attività sportiva tra i 16 ed i 18 anni, fascia d’età molto delicata poiché è proprio in questo momento che i ragazzi compiono le loro prime decisioni in merito al loro futuro. Di analo-ga importanza e quindi da non sottovalutare anche il problema inverso, dell’atleta che decide di non con-tinuare il proprio percorso d’istruzione e formazione con il compimento del 18esimo anno d’età.

Per cercare di arginare tali problematiche è nostro obiettivo realizzare una campagna di sensibilizza-zione mirata alla diffusione dell’ideale sano di sport agonistico, inteso come impegno quotidiano, di come esso possa essere praticato in sintonia con l’attività scolastica e al contrario di come troppo spesso viene interpretato questo legame, si vogliono evidenziare i numerosi aspetti postivi del binomio atleta/studente.

PROGETTO

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“Lo sport non ha solo il dovere di formare atleti, ma anche e soprattutto uomini” Questo è l’assioma su cui è fondato l’intero progetto, per noi risulta fonda-mentale rispettare e comunicare questo principio, su cui abbiamo basato le nostre scelte. Alla luce di ciò, è impensabile non collaborare con le istituzioni scolastiche, il progetto vuole appunto individuare un percorso che consenta agli atleti di migliorare il loro approccio allo studio senza sacrificare l’attività spor-tiva, con il duplice obiettivo di evitare le “scorciatoie” a beneficio della qualità dell’istruzione e di praticare il proprio sport in armonia con dedizione e professio-nalità.

Se sono molte le campagne di sensibilizzazione de-dicate alla pratica sportiva di base, molto poco viene invece fatto per raccontare, sostenere, sviluppare il settore agonistico. Il nostro intento è quello di poter partire dagli istituti superiori, iniziando rapportandoci con i dirigenti, per proseguire con docenti e solo in-fine programmare incontri mirati con le classi. Il fine ultimo è quello di poter generare un dialogo, non solo tramite i nostri esperti (in ambito pedagogico, psico-logico, medico e gestionale), ma anche attraverso le testimonianze dirette di molti atleti che fungono da esempio, con l’obiettivo concreto di poter contribu-ire ad accendere un riflettore sulle dinamiche e dif-ficoltà legate al rapporto scuola-sport agonistico. Si vogliono fornire ad insegnanti, alunni e famiglie nuo-vi strumenti e nuove metodologie per comprendere, analizzare e quindi poter affrontare e risolvere le pro-blematiche maggiori.

PLAY THE SCHOOL

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DESTINATARI DEL PROGETTO

Intendiamo rivolgerci alle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Trento,

con particolare riferimento alle classiterze e quarte (16/17 anni).

I ragazzi di questa fascia d’età sono infatti quelli con la percentuale più alta di abbandono dell’at-

tività sportiva ed è la stessa fascia d’etàche dopo pochi anni dovrà scegliere il proprio

futuro sia scolastico (passaggio all’università o corsi di formazione) che lavorativo,

in questo passaggio infatti si registranomolti abbandoni dell’attività sportiva da un lato

e di quella scolastica dall’altro.

PLAY THE SCHOOL

TeamPassionTraining

DedicationStrategy

GoalsMind

RespectFriendshipEducation

PassionEducationTrainingStrategyGoalsMindDedicationTeamRespectFriendship

GGiovani

IInsegnanti

FFamiglie

PROGRAMMA SPORT-SCUOLA

Intervento con Preside e professori delle classi (Un intervento per istituto con i docenti delle classi coinvolte che si può estendere a tutti i docenti dell’istituto)

Obiettivo di questo incontro preliminare è quello di coinvolgere attivamente l’istituto, partendo dalla dirigenza al corpo docente, al fine di consapevolizzare quest’ultimi dell’importanza che ha il praticare sport nei ragazzi di questa età e di come esso sia non solo conciliabile con l’attività scolastica ma possa portare anche dei benefici. In un periodo come quello attuale, dove vi è una tendenza all’isolamento dettata dalla diffusione di internet e social network ed inoltre una progressiva carenza di riconoscimento dei veri valori della vita, lo sport, forse ancor più che nel passato, ricopre una funzione sociale di fondamentale im-portanza. Proprio per questo riteniamo imprescindibile unire i due mondi, caratterizzati entrambi

1.

CULTURACULTURASACRIFICIOSACRIFICIO

PASSIONEPASSIONE

ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONEINTEGRAZIONEINTEGRAZIONE

PLAY THE SCHOOL

dalla volontà di educare e formare individui migliori. Nell’incontro verranno fornite importanti no-zioni di psicologia e pedagogia dello sport, senza trascurarne gli effetti psicologici e sociali.Lo scopo ultimo del nostro progetto è infatti quello di creare un fronte comune e di concreta colla-borazione tra gli studenti e gli insegnanti, al fine di impedire o quantomeno limitare l’elevato tasso di abbandono dell’attività sportiva agonistica da parte dei giovani e, viceversa, di far continuare il percorso di studi anche a chi altrimenti si dedicherebbe esclusivamente allo sport. Questo inter-vento sarà mirato a fornire nuovi punti di vista agli insegnanti, nuovi spunti applicativi di come si possa agevolare il rapporto tra sport e scuola. Si vogliono trasmettere con esempi pratici le meto-dologie di incentivazione allo studio per gli studenti che sembrano dare peso solo esclusivamente all’attività sportiva e al contrario di incentivazione alla pratica sportiva di coloro che hanno uno stile di vita sedentario e che oltre al mondo scolastico non considerano nessuna altra realtà.

Questo intervento sarà tenuto da esperti di pedagogia e psicologia.

EDUCAZIONEEDUCAZIONE

INTEGRAZIONEINTEGRAZIONECRESCITACRESCITA

SOCIALIZZAZIONESOCIALIZZAZIONE

DEDIZIONEDEDIZIONE

GIOCO DI SQUADRAGIOCO DI SQUADRA

Intervento con le classi (a seconda della grandezza dell’istituto, verrà valutato se accorpare en-trambe le annate oppure effettuare due interventi se il numero degli studenti fosse troppo elevato, in tal caso si dividerebbero le terze dalle quarte)

Avendo individuato nelle classi 3^ e 4^ il periodo più critico per quanto riguarda l’abbandono dell’attività sportiva, è nostra intenzione focalizzare il nostro intervento in questa fascia d’età. Data la complessità dell’argomento riteniamo opportuno effettuare due incontri, uno durante il primo quadrimestre (a livello temporale dopo l’incontro con dirigenti e corpo docenti) e uno pri-ma della fine delle attività scolastiche. In questo caso, oltre spiegare come sport e scuola siano complementari e come sia possibile svolgere entrambi nella maniera migliore possibile, è impor-tante dare un segnale su come anche la scuola intesa come istituzione si stia muovendo per venire incontro alle esigenze degli studenti che praticano sport, senza nel contempo trascurare o dare minor importanza all’aspetto scolastico-educativo. È nostra volontà trasmettere in maniera con-creta questo ideale di collaborazione tra mondo sportivo e scolastico, che deve essere biunivoco e nell’interesse dei giovani studenti-atleti, ancor prima che di un sistema o dell’altro. In questo periodo storico vi è purtroppo un progressivo distaccamento e una mancanza di fiducia da parte dei giovani nei confronti delle istituzioni: troppo spesso si sentono abbandonati o incom-presi, intraprendendo così strade alle volte non indicate per la loro età. La forza del “fare sport” deve essere quindi sfruttata, come punto di AGGREGAZIONE, di MATURAZIONE, come strumento di unione e diffusore di valori, come il SACRIFICIO, il senso di appartenenza ad una SQUADRA,

2.PROGRAMMA SPORT-SCUOLA

l’aiutare i compagni, il reagire ad una sconfitta. Data l’importanza di tale attività, deve essere concesso allo studente che pratica sport il tempo necessario: non deve essere considerato, dalla scuola e dalle famiglie in primis, solo come uno svago o una spreco di tempo. Solo creando una solida SINERGIA tra mondo sportivo e scolastico, di rimando, si può infatti riu-scire a far comprendere ai ragazzi come la scuola sia fondamentale, anche e forse soprattutto per chi ha l’ambizione di diventare uno sportivo o di lavorare all’interno di questo mondo: abbandona-re gli studi per dedicarsi esclusivamente allo sport non è una scorciatoia per il successo. Con i ragazzi si affronteranno questi argomenti in modo dinamico e coinvolgente, grazie al raccon-to di alcune storie di successo e di insuccesso grazie all’intervento di alcuni atleti professionisti e di ex atleti che hanno raggiunto il loro successo lavorativo, anche al di fuori del mondo sportivo, grazie al giusto rapporto tra studio e allenamento quotidiano. Verranno fornite ai ragazzi nuove chiavi di lettura per comprendere ed interpretare al meglio il comportamento di insegnanti e alle-natori, dei compagni di classe e degli avversari delle istituzioni e dei media. Si vogliono infine proporre alcune metodologie organizzative per riuscire a conciliare al meglio le diverse attività quotidiane.

Questi interventi saranno tenuti da un esperto di psicologia, un esperto di gestione sportiva e storia dello sport. Interverranno inoltre atleti professionisti, ex atleti con storie lavorative di suc-cesso, medico dello sport.

PLAY THE SCHOOL

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È nostra intenzione coinvolgere infine le famiglie, altro elemento che in questa particolare fase di crescita dei giovani risulta essere forse ancora più importante. Molto può essere fatto in questo frangente, andando a trattare argomenti trasversali e che dovrebbero destare interesse sia per quelle famiglie che vedono esclusivamente l’aspetto scolastico, trascurando ulteriori attività dei propri figli, sia per coloro che intravedono nel proprio figlio un potenziale campione e tutte le con-seguenze che ne derivano partendo dal trascurarne l’istruzione. L’attività sportiva deve essere vista come un mezzo per accrescere culturalmente ed umanamente i giovani: è uno strumento che, se correttamente utilizzato e soprattutto in un contesto favorevole e in accordo con le istituzioni scolastiche, può portare dei concreti benefici a livello di educazione e maturazione per i giovani. Allo stesso tempo non si può permettere che giovani talenti sportivi abbandonino una buona e valida formazione scolastica, nello sport non esiste la certezza della vittoria e quindi del successo, specialmente in giovane età il futuro sportivo diventa incalcolabile, rinunciare all’istruzione significa compromettere la vita dei ragazzi, sia come uomini sia come lavoratori.

PROGRAMMA SPORT-SCUOLA

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Attraverso l’intervento di esperti, di alcune testimonianze e di diverse storie famigliari, si intende raccontare ed illustrare l’importanza della pratica sportiva anche all’interno del mondo famigliare e di come quest’ultimo possa favorire la crescita sia scolastica che agonistica dei ragazzi. Molte famiglie purtroppo faticano a sostenere sia lo sviluppo scolastico che quello sportivo dei propri ragazzi, spesso per motivazioni economiche, altre volte per mancanza di tempo ed attenzione. Si vogliono quindi fornire degli strumenti e dei suggerimenti su come affrontare queste problemati-che, da un’apparente mancanza di risorse spesso si può arrivare alla scoperta di nuove possibilità ed opportunità. In questo incontro si terrà conto di quanto emerso dai precedenti, degli interventi dei docenti e di quelli dei ragazzi, la scelta di inserirlo a metà del percorso con le classi deriva dal ruolo fonda-mentale che le famiglie sono chiamate a fare, quello di intermediazione tra le diverse realtà di cui i ragazzi fanno parte.

L’intervento sarà tenuto da un esperto di pedagogia giovanile, da un esperto in psicologia della famiglia, da un esperto in gestione di atleti giovani, testimonianze di genitori di atleti affermati.

PLAY THE SCHOOL

“MOLTA GENTE PENSA CHE LO SPORT SIA EDUCAZIONE FISICA.

INVECE È EDUCAZIONE E BASTA.” J. CRUIJFF