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Periodici elettronici e banche dati Valeria Marro Servizio Biblioteca del Plesso Carissimi valeria . marro @ unipr . it Pier Luigi Valenti Servizio Biblioteca di Filosofia [email protected] Seminario SPIE 13 maggio 2003

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Periodici elettronici e banche dati

Valeria MarroServizio Biblioteca del Plesso Carissimi

[email protected]

Pier Luigi ValentiServizio Biblioteca di Filosofia

[email protected]

Seminario SPIE13 maggio 2003

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Periodici cartacei

Definizione di periodico data dall’IFLA in ISBD (S)Un genere di pubblicazione in serie edito ad intervalli regolari con frequenza superiore a quella bisettimanale ed inferiore a quella annuale nel quale i fascicoli sono generalmente caratterizzati da una varietà di contenuti e di collaboratori tanto all’interno di un singolo fascicolo quanto da un fascicolo ad un altro.

Caratteristiche in breveSerialitàVarietà di contenutiVarietà di collaboratori

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Periodici elettronici

Tentiamo una definizione semplificata:Un periodico elettronico è qualunque tipo di pubblicazione contenente un insieme di articoli che venga resa disponibile, con maggiore o minore regolarità, in Internet.

Con il termine “periodico elettronico” traduciamo, più o meno impropriamente, l’espressione inglese “electronic journal” o più brevemente “e-journal”.

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•E-journal nati dalla posta elettronica nell’ambito delle liste di discussione e dei newsgroup. Es.: Internet-on-a-DiskPickwick

•Repliche elettroniche di riviste a stampa, quasi sempre di ambito scientifico e a pagamento, o versioni-portale di riviste di ambito “popolare”. Es.: Repubblica On lineL’Espresso

•Pubblicazioni nate per la rete, esistenti quindi solo in formato elettronico, cioè originariamente in versione digitale(potremmo definirli gli e-journal di ultima generazione) Es.: Café Babel Turismo

I periodici elettronici si distinguono in tre categorie:

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La tipologia dei periodici elettronici si differenzia per la modalità di accesso:

Accesso gratuito•accesso di tipo cover-to-cover, che significa accesso full-text a ogni articolo contenuto nel fascicolo; viene quindi offerta tutta la rivista nella sua interezza.

•accesso di tipo selettivo: con offerta di articoli full-text selezionati in base alla rilevanza e comunque a criteri stabiliti dall'editore ; in questo caso (il più comune) non è a disposizione la rivista a testo pieno, ma più spesso gli indici (ToC). • Es.: L’Indice dei libri del mese National Geographic Italia

•Repertori di periodici ad accesso gratuito: •NewJour Internazionaleipse.com

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Accesso a pagamento

In linea di massima viene riproposta in versione elettronica la copia a stampa:

• tramite editori che offrono accessi ai loro titoli con forme di abbonamento diversificate (spesso a valore aggiunto rispetto alla versione cartacea). [ScienceDirect]

• tramite aggregatori che permettono l’accesso a periodici di più editori [Ingenta, Journals@Ovid]

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Esaminando la tipologia dei periodici elettronici si possono inoltre individuare due generi:Periodici scientifici, di ambito accademico

caratterizzati da:periodicità regolarecomitato editoriale (peer review) che garantisce il grado di affidabilità del contenuto

Periodici “popolari” (giornali, quotidiani, e-zines etc.)Qualche link:L’edicola della Città InvisibileInternazionaleGolem

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Vantaggi degli e-journals•Rapida circolazione delle idee, con articoli disponibili in rete ben più velocemente che nella versione a stampa.•L’articolo è consultabile da qualsiasi PC connesso alla rete e quindi da più utenti contemporaneamente (nella biblioteca cartacea l’articolo era disponibile solo in alcune biblioteche e accessibile solo ad un utente per volta).•L’articolo è presente in forma completa (full-text) e il testo è trasferibile, memorizzabile, stampabile sul proprio computer.•Il periodico può essere consultato mediante una ricerca per parole avviata nei titoli degli articoli, negli abstract, nel testo completo. Alcuni siti di alcuni editori permettono di attivare la stessa ricerca in parallelo su più periodici.•E’ disponibile spesso anche il pregresso della rivista, cioè i numeri arretrati, archiviati per annata, a partire dalla nascita del periodico in formato elettronico.•Gli indici (Table of Contents = ToC) dei singoli fascicoli o cumulativi di annata sono disponibili (anche quando è negato l’accesso al full-text).•Gli editori o aggregatori possono attivare servizi di A&I (Abstracting and Indexing) e servizi di Alerting, con segnalazioni di articoli secondo profili personalizzati.•Servizi di Document Delivery

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Svantaggi degli e-journals

•Conservazione del materiale retrospettivo, vale a dire delle annate pregresse.•Eventuale bassa velocità di trasmissione della rete che ritarda l’accesso alla rivista.•Problematiche legate al copyright = Difficoltà di protezione del diritto d’autore.•Incertezza del riconoscimento di legittimità in ambito accademico-scientifico.

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Biblioteca tradizionale vs Biblioteca digitale

Materiale cartaceofascicolo/volume

UNITA’ FASCICOLO

Contenitore fisico rilegato

collocato nello scaffale(recupero manuale)

Documento on-linedocumento/annata

UNITA’ DOCUMENTO

Contenitore virtualeDATABASE

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Modalità di visualizzazione

• Ogni articolo si può visualizzare in più formati. I più comuni sono:

• HTML• PDF• Spesso nella pagina del periodico elettronico

si trova il link al software da scaricare gratuitamente dalla rete per visualizzare l’articolo (per il formato PDF il software Acrobat Reader).

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Il link al database dei periodici elettronici dell’Università di Parma

http://bibel.unipr.it/elenco.php

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Che cosa intendiamo per bibliografia

Il significato più diffuso di bibliografia è quello di un elenco di spogli bibliografici specializzati relativi a tutti gli articoli pubblicati in un determinato ambito disciplinare su periodici e miscellanee (meno frequentemente anche monografie) a livello nazionale ed internazionale.

Gli spogli, o riferimenti bibliografici, sono oggi sempre più spesso ospitati, nell’ottica di una biblioteca digitale, in banche dati on line o su CD-Rom.

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Che cosa intendiamo quindi per banca dati bibliografica on line

Intendiamo un archivio digitale, di tipo testuale, spesso accessibile a pagamento, le cui informazioni sono distribuite tramite una rete di telecomunicazioni.

Distinguiamo fra:• banche dati a testo completo o full-text• banche dati bibliografiche (o reference database)

costituite solo da riferimenti bibliografici, abstract, o recensioni

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Per definire meglio una banca dati bibliografica

• Insieme di citazioni bibliografiche che consentono di identificare documenti.

• Ogni citazione costituisce un RECORD.• Una banca dati bibliografica può essere pertanto definita

un insieme strutturato di record.

• Il n° e la definizione dei campi varia da un database all’altro: ai campi autore, titolo, titolo del periodico (citazione standard) si aggiungono nei database più strutturati abstracts, keywords desunti dai thesauri specialistici.

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Interpretiamo una citazione bibliografica

Burioni, Luca. L’informazione elettronica fra utenti e mercato, “Bollettino AIB”, 39 (1999), n. 1/2, pp. 103-109.

Autore/i

Titolo dell’articolo

Titolo del periodico

Volume (anno), fascicolo, pagina iniziale e finale

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Quale relazione fra periodico elettronico e banca dati?

Se il database è un archivio elettronico in cui sono memorizzate informazioni, costituite da un insieme di citazioni bibliografiche che consentono di identificare i documenti, come si arriva a costituirlo?

1. Sui documenti viene effettuata una scansione semantica, ovvero una indicizzazione dei campi prestabiliti (autore, titolo, abstract, full-text etc.)

2. Il processo di indicizzazione rende possibile l’interrogazione in linea, effettuata in un linguaggio libero, naturale, o spesso guidato da un thesaurus di termini controllati. Ne consegue il recupero dell’informazione.

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Le banche dati dell’Ateneo di Parma

• La lista delle banche dati del ns. Ateneo è consultabile al seguente indirizzo:

http://www.unipr.it/arpa/setbibl/banche-dati-rete.html• Le banche dati fruibili dagli utenti dell’Università di Parma

comprendono repertori bibliografici, dizionari, enciclopedie e raccolte di testi disponibili su supporto magnetico

• Sono consultabili attraverso la rete di Ateneo o, se ristrette a specifici settori disciplinari, presso le singole biblioteche su CD-Rom

• L’elenco generale delle banche dati consente di verificare quale sia la modalità di accesso prevista per la risorsa che interessa

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Modalità di accesso• Le banche dati ad accesso remoto sono consultabili

collegandosi direttamente all’indirizzo Internet della risorsa:

es.: Emerald, PCI Full Text, Web of Science, Econlit

• Le banche dati in rete d’Ateneo si consultano attraverso due sistemi di interrogazione:

• ERL: si può accedere a numerosi e importanti database di interesse scientifico (Medline, Current contents, PsycInfo ecc.) mediante il programma di interrogazione WebSpirs.

• TATOO: consente la consultazione in rete di banche dati che hanno differenti software di interrogazione. Le risorse disponibili mediante questo servizio sono prevalentemente di interesse economico, giuridico e letterario. Per accedervi, se il programma è già stato installato, basta attivare l’icona Citrix sul desktop del PC, o attivare l’accesso via web tramite l’URL

http://www.cce.unipr.it/html/tatoo/tatooweb.htm

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PCI - Full Text

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Emerald

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Interrogazione delle banche dati mediante il software WebSPIRS

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Per saperne di più:

• Basili, C. (1998), La biblioteca in rete, Milano, Editrice Bibliografica.

• Calvo, M. - Ciotti, F. - Roncaglia, G. - Zela, M.A. (1999), Internet 2000. Manuale per l’uso della rete, Roma - Bari, Laterza.

• De Robbio, A. (1998), I periodici elettronici in Internet. Stato dell’arte e prospettive di sviluppo, “Biblioteche oggi”, 16 (7), pp. 40-56. Pubblicato anche in Internet, ESB Forum, <http://www.burioni.it/forum/adr-period.htm>

• Metitieri, F. - Ridi, R. (2002), Biblioteche in rete. Istruzioni per l’uso, Roma - Bari, Laterza.

• Salarelli, A. - Tammaro, A.M. (2000), La biblioteca digitale, Milano, Editrice Bibliografica.