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PER UNA VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO: I LOVE PORTICI PON 10.2.5C-FSE-CA-2018-63 Esperto esterno : Prof. Teresa Leone - Tutor: Ins. Caterina Nastro Studenti: BIFULCO Antonino; BOSCO Alessandra;CASTALDI Manuel; DE FALCO Francesca; DE PASQUALE Simona;DE SIMONE Alessandra; DI GENNARO Martina; ESPOSITO Gennaro; FIENGO Sofia; GALDI Simone; IARDINO Emanuele; IZZO Federica;LA ROCCA Francesco; MONTAGNA Sara; OLIVIERO Sara; OTTAIANO A urora;SANNINO Imma; SIMULAZIONE DI UNA AGENZIA CHE SI CONFIGURA COME ENTE TURISTICO : A.R.T.E.A. (AGENZIA REGIONALE TERRITORIO E ARTE

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Page 1: PER UNA VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO: … · INSEGNATO MOLTE COSE CHE SERVONO ... la prima, in ordine cronologico, delle 122 ville vesuviane del Miglio d'oro. Il GRANATELLO

PER UNA VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO:

I LOVE PORTICI PON 10.2.5C-FSE-CA-2018-63

Esperto esterno : Prof. Teresa Leone - Tutor: Ins. Caterina Nastro

Studenti: BIFULCO Antonino; BOSCO Alessandra;CASTALDI Manuel; DE FALCO Francesca; DE PASQUALE Simona;DE SIMONE Alessandra; DI GENNARO Martina; ESPOSITO Gennaro; FIENGO Sofia; GALDI Simone; IARDINO Emanuele; IZZO Federica;LA ROCCA Francesco; MONTAGNA Sara; OLIVIERO Sara; OTTAIANO A urora;SANNINO Imma;

SIMULAZIONE DI UNA AGENZIA CHE SI CONFIGURA COME ENTE TURISTICO : A.R.T.E.A. (AGENZIA REGIONALE TERRITORIO E ARTE

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PUNTI DI FORZA DEL TERRITORIO DI PORTICI NEL QUADRO DEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI

Come in uno scrigno pieno di monete d’oro,

nel territorio di questo comune si trovano

tanti tesori: essi sono rappresentati da un

insieme di monumenti, panorami, giardini,

molto significativi prima di tutto da un

punto di vista storico e poi anche artistico

……

MONUMENTO (dal latino monumentum, "ricordo", da monère, "ricordare") è un'opera architettonica di valore artistico e storico.

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DOCUMENTI INTERNAZIONALI HANNO INSEGNATO MOLTE COSE CHE SERVONO

PER TUTELARE IL TESORO DI PORTICI:

• CARTA DI VENEZIA - 1964 La nozione di monumento comprende tanto la creazione architettonica isolata quanto l’ambiente

• DICHIARAZIONE DI AMSTERDAM - 1975 L’architettura unica dell’Europa È PATRIMONIO COMUNE DI TUTTI I SUOI POPOLI . E’ importante promuoverne la conservazione integrata nella vita sociale

• CARTA DI NAPOLI – 2003 Il paesaggio è una risorsa strategica per il futuro, il fondamento su cui basare lo sviluppo sostenibile

• CONVENZIONE DI FARO 2005 – L’eredita’ culturale della societa’ ha un grande valore

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EMERGENZE PIÙ IMPORTANTI DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PORTICI: La Reggia, il Miglio d’Oro e il museo di Pietrarsa

↑Planimetria dei territori posti tra il Vesuvio ed il mare prima della costruzione del Palazzo Reale, 1737. Particolare della Strada Regia delle Calabrie , poi chiamata MIGLIO d’ORO

↑ La Reggia dall’alto ; ←Primo giorno del treno in funzione, da un dipinto dell’ Ottocento; ← ↑ Particolare del salone centrale del Museo di Pietrarsa

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Confronto tra la situazione territoriale alla fine del Settecento e l’attuale

Dal confronto tra la mappa del Duca di Noja e quella della situazione attuale si può constatare la grande urbanizzazione avuta tra il Settecento e l’attualità.

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Itinerari di turismo culturale: la Reggia di Portici - ENTRATA

Progetto di Antonio Medrano e Antonio Canevari I lavori cominciarono a partire dal 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone e della regina, Amalia di Sassonia. Essa si inserisce tra gli esempi più eccellenti di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte. Sita alle pendici del Vesuvio - tra il bosco superiore (dedicato alla caccia) e quello a valle (di natura ornamentale e prospicente il mare) – segue la tradizione dell’aristocrazia napoletana di costruire ville suburbane .Il sovrano, quando gli si faceva notare il pericolo rispondeva: “Ci penserà Iddio, Maria Immacolata e San Gennaro.

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LA REGGIA DI PORTICI – LATO MARE

• I lavori della Real Villa terminarono nel 1742 : molte famiglie aristocratiche, per star vicino ai sovrani, acquistarono o fecero costruire ville nei dintorni, creando quel patrimonio artistico caratteristico dell'area, noto come VILLE VESUVIANE.

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Nelle vicinanze della Reggia…

• A’ Cantinella D'o Convento – Via Università 64;

• Pasticceria del Corso - Corso Giuseppe Garibaldi, 113

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Il GRANATELLO - STORIA

• Il porto del Granatello nel corso dei secoli

ha mutato aspetto e funzioni più volte: da roccaforte

marittima, a scalo reale borbonico, a porto commerciale.

È rimasta immutata nel tempo solo la sua funzione di punto

di riferimento per il mercato ittico locale. Ultimamente è diventato luogo di ritrovo per la movida porticese.

• Le origini del’ex porto borbonico sono legate alla storia geologica del sito. Il nome Granatello deriva da una antica piantagione di alberi di melograno che si estendevano lungo tutto il litorale fino all’odierna piazza San Pasquale. Della piantagione, distrutta dalla devastante eruzione del Vesuvio del 1631, non è rimasta alcuna traccia se non nella memoria.

• Fu proprio questa eruzione a dare al sito del Granatello l’aspetto attuale: due colate di fango vulcanico raggiunsero il mare creando due lingue di terreno sul quale successivamente sarebbe stato costruito il molo. L’area rimase selvaggia ancora per oltre un secolo, con coste rocciose e sabbiose su cui man mano sorgevano approdi di fortuna dei pescatori.

• Il primo ad edificare sull’area del Granatello fu il duca EMANUELE MAURIZIO DI LORENA PRINCIPE D’ELBOEUF, che fece costruire la sua Villa nel 1711 su disegno dell’architetto Ferdinando Sanfelice. Successivamente re Carlo III di Borbone, attratto dalla bellezza dei luoghi, decise di farvi costruire una residenza estiva per la corte partenopea, la Reggia di Portici.

• Non pensò a creare un vero e proprio porto, ma fece invece edificare una roccaforte per difendere il Granatello dagli attacchi marittimi, soprattutto da parte dei pirati saraceni che infestavano il Mediterraneo. Infatti risale al 1740 il famoso Fortino del Granatello.

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I locali tipici del porto

• O’cuoppo - Porto del Granatello, 11, 80055 Portici , dove si potrà gustare il cuoppo di fritti, un tipico cibo da strada napoletano composto da tanti elementi diversi;

• Granhattan, lounge bar: qui c’è una terrazza che affaccia sul Granatello e quindi, cosa principale, su una distesa di mare immensa! Il momento migliore per vivere questo locale è il tramonto, con il sole che cala sul mare…..

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IL MIGLIO D’ORO E LE VILLE VESUVIANE

La costruzione della Reggia generò un intenso fervore edilizio, soprattutto da parte delle famiglie vicine alla corte che fecero edificare sontuose dimore in tutto il territorio circostante, tra Napoli e Torre Annunziata, tra le pendici del Vesuvio ed il mare. In questo periodo ci fu un’inarrestabile corsa al possesso fondiario da parte delle casate più facoltose, nonché alla costruzione di ville, diverse per dimensioni e tipologie edilizie; tutte, comunque, legate alle attività tipiche di ciascun territorio e destinate a diventare parti integranti del paesaggio culturale. La villa, e in genere la residenza di campagna dell’Area Vesuviana, si differenzia in base all’estrazione sociale e al potere economico dei loro committenti. Poco, invece, le ville differiscono dal punto di vista funzionale, rispondendo, per lo più, ad una esigenza residenziale stagionale, spesso unita all’attività agricola. Le ville hanno spesso ampi giardini. Essi occupano uno spazio cospicuo e, in molti casi, ricordano quello della Reggia di Portici, ricco di rarità botaniche.

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Le ville che ricadono nel territorio comunale

52 – Palazzo Amoretti, via Moretti 80/90 sec. XVIII; 53 – Villa Aversa, c.so Garibaldi 223, impianto sec XVIII – sec XX; 54 – esedra ex-Villa Buono, L.go Riccia – sec. XVIII

55 – Palazzo Capuano, P.zza San Ciro 17 – sec. XVI, con succ. trasformazioni

56 – Villa d’Amore, Via F. De Gregorio 6 – sec. XIX su imp.XVIII; 57 – Villa d’Elboeuf – Granatello, P.zza San Pasquale 5 – sec. XVIII-XIX ; 58 – Villa Di Fiore – Via Zumbini 12 – sec. XVIII-XIX

59 – Villa Emilia, C.so Garibaldi 16 – sec. XVIII-XIX; 60 – Palazzo Evidente, C.so Garibaldi 93 - sec. XVIII-XIX

61 – Villa Gallo, C.so Garibaldi 90 - sec. XVIII-XIX; 62 – Collegio Landriani, Via Gravina 89 - sec. XVIII

63 – Palazzo Lauro-Lancellotti, C.so Garibaldi 229 - sec. XVIII

64 – Villa Maltese, Via Università 116 - sec. XVIII; 65 – palazzo Mascabruno Via Università 48,50,54 - sec. XVIII; 66 – Villa Mascolo, Via Scalea 32 - sec. XVIII; 67 – Villa Menna , C.so Garibaldi 115 - sec. XVIII; 68 – Villa Meola, Via Marconi 49 - sec. XVIII; 69 – Villa Nava – C.so Garibaldi 239 - sec. XIX, su imp. XVI;

70 – Villa Ragozzino, Via Dalbono 13 - sec. XVIII; 71 – PALAZZO REALE; 72 – Palazzo Ruffo di

Bagnara, C.so Garibaldi 61/73/85, sec. XVIII-XIX; 73 – Palazzo Serra di Cassano – Via Zumbini 38 - sec. XVIII; 74 – Villa Sorvillo, via Zumbini 51 – sec. XVIII; 75 – Villa Starita, Via Cupa Farina 2, sec.- sec. XVIII-XIX; 76 – Palazzo Valle, Via Università 93 (ex quartiere Reale Guardia del Corpo) sec. XVIII; 77 – Villa Zelo, Via Addolorata 35 - sec. XVIII-XIX; 78 – palazzo , C.so Garibaldi 28 - sec. XVIII; 79 – Palazzo ?? , C.so Garibaldi 40 - sec. XVIII; 80 – Palazzo ,C.so Garibaldi 100, sec. XVIII-XIX; 81 – Palazzo , C.so Garibaldi 101/111 - sec. XVIII-XIX; 82 – Rudere di edificio Settecentesco – C.so Garibaldi 316 - sec. XVIII.

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Il Museo di Pietrarsa La ferrovia su rotaie di ferro che collegava Napoli a Portici, fu inaugurata da re Ferdinando II di Borbone, il 3 ottobre del 1839. La realizzazione della prima ferrovia su rotaie si deve alla sinergia con la società “Chemin de fer de Naples a Nocera e Castellammare” con capo l’ing. Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie e per il finanziamento la famiglia del grande artista Edgar Degas (de Gas), in quanto un suo avo era un banchiere napoletano di origine francese ( il celebre pittore nacque da Auguste De Gas, nipote del banchiere). Alle ore 10 del 3 ottobre del 1839, alla presenza del re Ferdinando II di Borbone e delle più alte cariche del Regno vi fu la partenza del primo treno

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Nei dintorni del museo…

• Pizzeria del Corso, Corso S. Giovanni a Teduccio, 923;

• Pasticceria Benedetto ,Corso S. Giovanni a Teduccio, 895/897, dove la pastiera non è un dolce, ma una poesia!

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PORTICI HA TUTTE LE CARATTERISTICHE PER FAR PARTE DEI I SITI REALI BORBONICI

• REGGIA DI CASERTA- DI CAPODIMONTE – CASINA VANVITELLIANA DEL FUSARO – Real Casina di Caccia di PERSANO – VENAFRO – REGGIA DI PORTICI - CARDITELLO

ALCUNI ERANO VERI E PROPRI PALAZZI REALI, ALTRI SOLO DELLE «TENUTE» PER LA PESCA E LA CACCIA

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