passa dalla tecnologia © riproduzione … e il mago dynamo lancia la 500x in europa ultima tappa, a...
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Il Sole 24 Ore Impresa & territori 17Lunedì 2 Febbraio 2015 N. 32
FIAT E IL MAGODynamo lanciala 500X in Europa
Ultima tappa, a Londra, del tour europeo «The Power of X», con l’esibizione londinese del mago Dynamo. Il tutto all’insegna della “X”, un simbolo che accomuna l’arte del mago inglese Dynamo e l’ultimo crossover Fiat. La “X” rappresenta da sempre il cambiamento, ma al tempo stesso è il crocevia tra entità opposte, così comela nuova Fiat 500X esprime la “trasversalità” diun modello rivolto non soltanto ai giovani, ma anche alle persone più mature e alle famiglie che desiderano una vetturain grado di abbinare praticità e robustezzacon lo stile all’interno diun formato di carrozzeria alla moda. Con l’evento londinese termina, così,il tour “The Power of X” che in 80 giorni ha portatola nuova 500X nelle piazze principali di 74 città europee e in 602 anteprime esclusive in tutte le concessionarie Fiat in Europa. Grazie a queste iniziative, il pubblico ha potuto conoscereda vicino il nuovo crossover 500X prima della commercializzazione in Europa e dopo che lo scorso “week end” la nuova 500X ha esordito negli showroom italiani registrando un’affluenza da record con oltre 70mila visitatori e più di 12.900 prove su strada. Dati che lasciano prevedere il successo per la nuova vettura costruita a Melfi insieme alla Fiat 500X.
SPONSORIZZAZIONIAbarth con Yamaha per il MotoGp
Abarth ha siglato un accordo col Team MovistarYamaha MotoGP in baseal quale il brand dello Scorpione ne diventa partner nella doppia veste di sponsor e official car supplier. L’accordo, biennale, prevede la presenza del marchiosulla carena delle M1 siadi Valentino Rossi chedi Jorge Lorenzo. L’Abarth, inoltre, fornirà al team una serie di veicoli del Gruppo Fca. A suggello dell’intesa, un’inedita Abarth 695 biposto, “vestita” coi colori del team di Moto GP.
(C. Ca.)
HONDAEdizione Sport per Integra 750
Arriva nei concessionari l’edizione “Sport” di Honda Integra 750 S, realizzata sulla base della versione S nella colorazione Matt Gunpowder Black Metallic con parabrezza fumé sportivo e silenziatore Akrapovic. Immutata la ciclistica da moto con ruote da 17 pollici e motore bicilindrico da 55 cv con cambio a doppia frizione. Costa 9.890 euro f.c.
(M. Cia.)
In breve
Kia. Sorento giunge alla terza generazione, rinnova lo stile e cresce in abitabilità e qualità costruttiva
Nuova dimensione del suvLook «americano», offre fino a sette posti e sotto il cofano 200 cv
Cesare Cappa
pCosa attende il futuro Kia? Design e qualità sono all’ordine del giorno e il nuovo Sorento è l’ennesima conferma della consapevolezza del costruttore coreano. Un brand (gruppo Hyundai)che da tempo ha stravolto la propria percezione, acquisendo poco alla volta, tutte quelle caratteristiche per definirsi (a tratti) premium. Termine tanto caro agli uomini di marketing, che dice tutto e dice nulla. Però Sorento badaai fatti e di argomenti questa nuova edizione ne ha molti. Lo stilepunta tutto al dinamismo, nonostante la questione verta essenzialmente su spazio e funzionalità. Massiccio, atletico, ma slanciato, il nuovo Kia Sorento rientraa tutti gli effetti nella categoria deimaxi suv. Spesso criticati da ambientalisti poco informati oppureosannati come uno status symbol.Ma qui la materia in oggetto vertesu ben altre argomentazioni. Di fatto, la volontà di assecondare principalmente i gusti dell’utenteamericano è percettibile lungo ogni centimetro di nuovo Sorento. Una scelta però non a discapito del fruitore europeo. Perché i designer sono stati in grado di realizzare un corpo vettura che avesse anche un taglio sportivo. Infatti, nella sua crescita evolutiva, Sorento ha lasciato per strada qualche millimetro in altezza. Unsegno tangibile della volontà degli uomini Kia. Larghezza, lunghezza e passo, sono invece andati nella direzione opposta. Tutto all’insegna dello spazio, tutto in funzione dell’abitabilità interna, che può arrivare sino a 7 posti. Il cambiamento è stato reso possibile grazie all’impiego del pianaledell’attuale Kia Sedona. E infatti, abordo, tutto è adeguato alle esigenze di una grande famiglia, in primis ovviamente lo spazio. Che
si traduce in centimetri disponibili per le gambe. Una disponibilità sia per i passeggeri della prima fila, sia per quelli della seconda. Nel caso della terza, il limite è essenzialmente legato alla stazza dichi siede, perché le sedute sono più che adatte a ospitare dei bambini, anche per lunghe tratte. Peròvivere il nuovo Sorento significa pure dover “fare i conti” con la qualità dei materiali di bordo. Un indizio che dovrebbe far riflettere i blasonati costruttori tedeschi,da tempo nel mirino di Kia. Anche
qui lo stile diventa una matrice chiara e limpida, che segue ogni modello coreano, pur conservando una certa unicità in relazione alla tipologia della vettura. Il mix tra analogico e digitale si può considerare sobrio e la dislocazione dei comandi segue una certa logicità. Quindi niente notti insonni davanti al manuale d’uso e manutenzione. I sedili anteriori sono sia riscaldabili sia ventilati. Ma in questo clima di assoluto positivismo, sono le motorizzazioni anon essere ancora considerabili un vero e proprio punto di forza. In Italia sarà commercializzato solo il turbodiesel 2.2 Crdi da 200 cavalli. Coppia in abbondanza, oltre 440 Nm, e due diversi tipi di trasmissione, così come di cambi.Trazione anteriore oppure integrale. Cambio manuale a sei marce oppure automatico con la stessa rapportatura. Il vero tallone d’Achille del complesso Kia rimangono i consumi, perché al di là del dato dichiarato, è lo stesso computer di bordo a sfiduciare il lavoro dei tecnici coreani. Nulla di particolarmente preoccupante, ma ancora lontano da quella “cricca” tedesca, bandiera (quasi) indiscussa della tecnologia automotive. Allo stesso modo l’automatico, pur dimostrandosi fluido, non garantisce quella rapiditàtanto cara al guidatore europeo. Però il comfort non si discute e ribalta a tutti gli effetti la situazioneprecedente. Un’ammiraglia dalla “A” alla “Z” il nuovo Sorento, perfetto per i viaggi, ideale per la famiglia. Certo, la massa in gioco lo penalizza nei percorsi più tortuosi, ma meno di quanto ci si possa aspettare. Il silenzio in marcia èall’ordine del giorno, così come lasensazione di relax che ti infondeal volante. Prezzi a partire da 36.500 euro.
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OGGIONLINE
TEST DRIVE BMWX6M: quanto costae come va il suv da 575 cavalli
HONDAMotore biturbo, cambio a nove marcee Android per il Cr-V
www.motori24.ilsole24ore.comLettere alla redazione motori del Sole 24 Ore
Il suv compatto giapponese si rinnova e ora ha un diesel 1.6 da 160 cv, un cambio automatico con nove marce e un cruise control adattativo intelligente. Ma non solo:
vanta un sistema di infotainment con display touch da 7”, spinto da un processore dual core Nvidia Tegra 3 che gira su sistema operativo Android 4.0.4
Andrea MalanAuto che si guida da sé? Non tutti sono così ottimisti. Al recente Salone di Detroit i costruttori si sono mossi con grande prudenza, e la stessa Google (presente al Congresso di Automotive News) mette ora l’accento su possibili applicazioni “di nicchia” come la mobilità a bassa velocità per anziani e disabili. Secondo Glenn Mercer – ex consulente McKinsey intervistatoda Max Warburton della Sanford Bernstein – dipende anche da cosaintendiamo per «guida autonoma»: se pensiamo all’auto che si guiderà da sé e ci permetterà di rispondere alle mail o sonnecchiare durante il tragitto, beh... quella è ancora lontana: «Non prima di dieci anni», avverte Mercer. I cosiddetti «sistemi di assistenza alla guida» sono tecnicamente fattibilie spesso già installati su auto di segmento elevato: pensiamo ai cruise
control adattivi. Il problema – spiega Mercer – è il salto alla vera automazione, ovvero quella in cui il guidatore “cede il controllo” alla macchina in condizioni particolari, per esempio dall’ingresso in autostrada fino all’uscita, o del tutto.
Vediamo i problemi principali.L’hardware per ora è costoso e non dà ancora tutte le garanzie di sicurezza necessarie: sensori con portata ancora insufficiente; distorsioni derivanti dal sole al tramonto o dalla fitta pioggia; difficoltà di programmare una reazione efficace ai pedoni in ambito cittadino. «Per ora – dice Mercer – i sistemi con prestazioni accettabilinel riconoscimento pedoni producono un numero inaccettabile di falsi allarmi».
C’è poi il cosiddetto “rischio etico”, che Mercer sintetizza così: «La gente non è disposta a sostituire un gran numero di errori umani
con pochi errori di una macchina».Ovvero: la macchina automatica, tramite il suo software, può essere costretta a dover effettuare scelte del tipo: investo quel pedone per scansare l’auto che mi sta investendo? Un uomo al volante ha il beneficio dello stress, e al peggio potrà essere accusato di omicidio colposo; ma se al volante c’è un programma, chi è responsabile penalmente? «Non vogliamo essere
noi a dover fare quella scelta», ha detto al congresso di Automotive News Luca de Meo, responsabile vendite e marketing del gruppo Audi, secondo il quale «venderemo la guida autonoma in maniera tradizionale, puntando sulla sicurezza e sul confort».
Non solo. È tutt’altro che assodato come l’auto che si guida da sé potrà essere accettata dai consumatori, e quanto saranno disposti a
pagarla. Per ovvie ragioni legali, qualsiasi veicolo a guida automatica dovrà essere programmato per rispettare alla lettera il Codice della strada: dovrà quindi rispettare rigorosamente i limiti di velocità, fermarsi a tutti gli stop per il tempoprescritto... Qui in Italia potremmo fermarci qui: sono abbastanza pochi gli automobilisti che potrebbero tollerare un tipo di guida simile (senza contare che, secondo alcuni, se tutti i veicoli fossero programmati in tal modo il traffico nelle grandi città si bloccherebbe in un unico, grande ingorgo).
Anche secondo un pessimistacome Mercer, però, la guida completamente automatica potrà trovare almeno un paio di campi di applicazione in tempi brevi (entro 5 anni): gli autobus urbani e i veicoli per spostamenti urbani a bassa velocità. I primi sono avvantaggiati, oltre che dalla bassa velocità, dai percorsi fissi (quindi più facili da “programmare”); i secondi potrebbero partire in ambienti ristretti (aeroporti, comunità chiuse come ne esistono nelleAmeriche).
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Tecnologia. Secondo il consulente Mercer, le prime applicazioni saranno su bus e veicoli lenti
L’auto che si guida da sé? Avanti piano
Il futurodella Stella.Il concept MercedesBenz F 015 Luxuryin Motionche prefigura la vettura «automatica»
APPROFONDIMENTO ONLINE
I dettagli tecnici e tutte le fotowww.motori24.ilsole24ore.com
Subaru. La Outback e il sistema EyeSight
Un occhio digitaleper il crossoverCorrado Canali
pLa quinta generazione della Subaru Outback che ha debuttato per la prima volta 20 anni fa siconferma un crossover spazioso e, grazie alla trazione integrale, in grado di affrontare fondi anche molto scivolosi. Grandi investimenti sono stati messi in campo, inoltre, per la sicurezza,con l’EyeSight di serie su tutte leversioni. Si tratta di un vero e proprio “occhio” aggiuntivo, capace di “leggere” anche il pericolo di collisioni. L’EyeSight funziona con due telecamere nella zona del retrovisore centrale che forniscono le “info” alla centralina la quale è anche in grado di rallentare, fino a fermare, la vettura per evitare l’impatto o ridurne, comunque, le conseguenze. Piacevole nell’aspetto la Subaru Outback sarà in vendita dal 28 febbraio con una ricca dotazione e soltanto nelle versioni con il cambio automatico Lineartronic a 7 marce, abbinate ai motori a cilindri contrapposti a benzina e a gasolio, mentre il Gpl al momento non èancora previsto. L’obiettivo è divenderne 600 unità entro fine anno. La versione “entry level” èla Free motorizzata col 2000 cc turbodiesel da 150 cv: a 36.290 euro offre anche l’airbag per le ginocchia del guidatore e il sistema X Mode che ottimizza il
funzionamento del 4x4 nel fuoristrada e attiva il dispositivoper mantenere costante la velocità nelle discese più ripide. La Style, invece, a 39.315 euro e sempre con lo stesso motore, aggiunge l’avviamento senza la chiave, ma con un tasto e il tettoapribile. La più completa Unlimited include, invece, nel prezzo il navigatore, i sedili in pelle, le ruote di 18” e i vetri posterioriscuri. Con il 2500 cc a benzina da175 cv costa 41.330 euro o 43.350 con il 4 cilindri a gasolio. Assemblato con cura, l’abitacolo della Subaru Outback è spazioso e offre molti centimetri utili ancheper chi siede ai lati del divano posteriore che, fra l’altro, con una levetta si può reclinare facilmente all’indietro. La posizione di guida con ampie regolazioni è confortevole mentre i numerosi comandi sono disposti in maniera tradizionale. Il bagagliaio, inoltre, è molto capiente, da un minimo di 560 fino a 1.848 litri oltre che dotato di utiliganci portaborse a scomparsa e di pratiche leve nelle pareti per ripiegare in automatico il divano posteriore. La nuova Subaru Outback, insomma, è una comoda vettura anche per i lunghi viaggi, ma che si trasforma in unmezzo ideale per chi ama il fuoristrada più estremo.
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Pirelli. Debutta il Cinturato «All Season»
Le quattro stagionidella sicurezzapPrimavera, estate, autunno, inverno. Le quattro stagioni secondo Pirelli hanno unasola scarpa, il nuovo CinturatoAll Season. Uno pneumatico adatto sempre e comunque, al di là della specifica condizione meteorologica. Si tratta di un prodotto che unisce le caratteristiche sia di un invernale sia di un estivo. Un “compromesso” prestazionale, inmodo da performare in un ampio range di temperature, sopra e sotto lo zero; su asciutto, bagnato e ovviamente la neve.Tant’è che sulla spalla del nuovo Cinturato All Season è ben impresso il simbolo dello Snowflake (il fiocco di neve inserito dentro una montagna), che certifica l’assolutaefficacia sui fondi a bassa aderenza. Ma sopratutto funge dagaranzia a livello europeo, quando ci si riferisce alle normative che regolano l’impiegodi coperture invernali. All’interno della gamma Pirelli, occupa un ruolo di primo pianoquando si tratta di pneumaticidestinati al ricambio; in relazione ai cosiddetti segmenti “A”, “B” e “C”: la fascia di vetture che definisce nella quasi totalità il mercato in Europa. Una prima assoluta in ambito continentale per il costruttore
milanese, che stima una crescita rilevante del settore. Diversi sono gli elementi che legano il nuovo Cinturato All Season sia a una copertura invernale, sia a una estiva. Il battistrada, nella sua concezione,riprende specifiche del mondo “winter”. Sono presenti le cosiddette lamelle. Quel particolare intaglio trasversale, che aprendosi durante il motocattura la neve, generando attrito neveneve, consentendo la marcia su questo tipo di fondo. A differenza di un invernale puro, il Cinturato All Seasonnon performa alle stesse temperature. Però, rispetto a unestivo, è in grado di conservare una certa elasticità dei materiali anche quando si scendesotto lo zero. Il nuovo PirelliCinturato All Season è disponibile anche con tecnologia Seal Inside. Un’esclusivatutta italiana, sviluppata conVolkswagen, che consente lamarcia anche in caso di foratura. All’interno dello pneumatico è presente un masticesigillante, che “tappa” il bucoimpedendo all’aria di uscire.Il prezzo dell’All Season è dipoco superiore a quello di unestivo.
Ce.Ca.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Monta e dimentica. All Season di Pirelli dice addio al cambio gomme estateinverno
pIl percorso ingegneristico di Kia Sorento ha preso strade differenti nel corso della sua evoluzione. Il pianale da cui prende forma l’ultima edizione del suv coreano trae origineda quello impiegato dalla recente Kia Sedona. Vettura meglio nota come Carnival, nondisponibile però sul nostro mercato. Servivano centimetri, così la scelta è ricaduta sullapiattaforma della monovolume di Seul. Non un semplicecopiaeincolla, perché la struttura è stata adattata secondo le specifiche di Sorento,adottando soluzioni ad hoc perquesta vettura. Il passaggio al nuovo modello, più grande e possente, ha prodotto un lieve aumento di peso, nell’ordine dei 3540 kg a seconda della variante. Il Kia Sorento equipaggiato con il tetto panoramico, èdotato di una “cornice” in fibradi carbonio. Espediente atto a contenere sia il peso, sia a rendere più rigida la struttura. I sistemi di bordo si arricchiscono dell’inedito cruise control
adattativo. Una prima assolutaper il costruttore coreano. Un dispositivo capace di regolare la velocità del mezzo in funzione del veicolo che precede. Il portellone posteriore è dotato di apertura automatica. Nel caso di Sorento non serve alcun movimento degli arti per attivare il meccanismo, ma basta sostare qualche istante in prossimità del portellone con le chiavi in tasca. La gamma di novità si completa con il sistema di visione a 360°, che riproduce sul display in consolle una visuale dall’alto della vettura. Si tratta certamente di dispositivi già noti all’utente delle quattro ruote, ma che rappresentano un secondo capitolo nella fase evolutiva di Kia.Che, dopo il design, passa ai sistemi di bordo.
M. Cia.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carbonio. Sorento usa materiali speciali e si basa sul monovolume Sedona
La struttura. Soluzioni sofisticate e visione a 360 gradi
L’evoluzione coreana passa dalla tecnologia
MOTORI
Sette rapporti. La Outback monta ora un automatico «Lineartronik»
Carta di identità
Suv, 5 porte, 5/7 posti. Lunghezza 478 cm; larghezza 189 cm; altezza 168,5 cm; passo 270 cm. Bagagliaio da 660 (configurazione abitacolo 5 posti)a 1.732 dm3
2.2 CRDi
Cilindrata (cc) 2.199
Alimentazione Diesel
Potenza cv/kW 200/147
Coppia (Nm@giri/min)
[email protected]2.750
Trasmissione
manuale6 marce –
automatico6 marce
Velocità max (km/h) 203
Consumo (l/100 km)*
5,7 (manuale)– 6,5
(automatico)
Emissioni CO2 (g/km)
149 (manuale)– 172
(automatico)
Prezzi da (€)** 36.500
(*) Ciclo combinato Ue; (**) chiavi in mano, Ipt esclusa
Muscoloso.Il nuovo Sorento è imponente con un muso che non passa inosservato.Notevole la qualità dei materiali usati a bordo e delle finiture