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Parrocchia Parrocchia SS. Giacomo SS. Giacomo e Cristoforo e Cristoforo Cerro al Lambro Giugno - Luglio - Agosto 2015 - n. 145 Don Umberto: Tel. 02 9834568 – Cell. 338 6691141 - Fax. 02 98126542 www.parrocchiacerro.it Un anno insieme nel segno della misericordia La gioia della fede, che viviamo e raccontiamo, ha la sua origine nella misericordia di Dio, accolta nella nostra vita e testimoniata nella concretezza di ogni giorno

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ParrocchiaParrocchia

SS. GiacomoSS. Giacomo

e Cristoforoe Cristoforo Cerro al Lambro Giugno - Luglio - Agosto 2015 - n. 145 Don Umberto: Tel. 02 9834568 – Cell. 338 6691141 - Fax. 02 98126542

www.parrocchiacerro.it

Un anno insieme

nel segno della misericordia

La gioia della fede, che viviamo e raccontiamo,

ha la sua origine nella misericordia di Dio,

accolta nella nostra vita

e testimoniata nella concretezza di ogni giorno

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Carissimi Parrocchiani, abbiamo vissuto un mese dedicato alla Madonna, vorrei offrire una riflessione sulla devozione del mese di maggio.

MARIA, una di noi Maggio consacrato alla Madonna, ma va detto che la devozione del “mese di maggio” non è più sentita come una volta, infatti a partecipa-re alla recita del rosario nelle serate di questo mese sono soprattutto persone anziane e il numero si riduce sempre più. D’altronde i ritmi di vita sono così cambiati rispetto a un tempo che è ovvio che non si può pensare che un papà e una mamma vengano a recitare il Rosario alle ore 21 quando sono rientrati entrambi dal lavoro alle ore 19 e riescono a mettersi a tavola con i figli alle ore 20. Quando ero bambino - altri tempi - aspettavo il mese di maggio non tanto per il Rosario che si re-citava in cortile, ma perché era l’occasione per uscire di casa e gioca-re con gli altri fino alle 22. I bambini di oggi non hanno questa necessità e anche le persone a-dulte o anziane, che lo vogliono, possono recitare il Rosario aiutate da alcune eminenti televisive, senza uscire di casa. Questo cambio di stile però non ha fatto precipitare nel nulla l’amore e il legame con la donna più grande di tutte le donne, Maria, la Madre di Gesù e nostra. Forse la preghiera più recitata non è il Padre nostro, bensì l’Ave Ma-ria. Pur dentro la frenesia di ogni giorno, la Madonna la sentiamo par-te di noi, una di noi. Al riguardo mi sembrano molto eloquenti le parole di don Tonino Bello (vescovo di Molfetta, morto nel 1993). “Maria, la vogliamo sentire così.. Di casa. Mentre parla il nostro dialet-to. Esperta di tradizioni antiche e di usanze popolari. Che, attraverso le coordinate di due o tre nomi, ricostruisce il quadro delle parentele, e finisce col farti scoprire consanguineo con quasi tutta la città. Voglia-mo vederla così. Immersa nella cronaca paesana. Con gli abiti del no-stro tempo. Che non mette soggezione a nessuno. Che si guadagna il pane come le altre. Che parcheggia la macchina accanto alla nostra. Donna di ogni età: a cui tutte le figlie di Eva, quale che sia la stagione della loro vita, possano sentirsi vicine. Vogliamo immaginarla adole-scente, mentre nei meriggi d’estate risale dalla spiaggia, in bermuda, bruna di sole e di bellezza, portandosi negli occhi limpidi un frammen-to dell’Adriatico verde. E d’inverno, con lo zaino colorato, va in pale-stra anche lei. E passando per corso Umberto, saluta la gente con

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tenerezza. E ispira in chi la guarda nostalgie di castità. E conversa nel cerchio degli amici, sul viale Pio XI, la sera. E rende felici gli interlocu-tori, che la ripagano con sorrisi senza malizia. E va a braccetto con le compagne, e ne ascolta le confidenze segrete, e le sprona ad amare la vita. Vogliamo darle uno dei nostri cognomi... e pensarla come a-lunna di un nostro liceo, o come operaia in un maglificio della nostra città, o dattilografa nello studio del commercialista di fronte, o com-messa in una boutique di corso Margherita. Vogliamo sperimentarla mentre passa per le strade del centro storico e si ferma a conversare con le donne di via Amente. O incontrarla al cimitero, la domenica, mentre depone un fiore ai suoi morti, O mentre il giovedì si reca al mercato, e tira sul prezzo anche lei. O quando alla mezza, con tutte le altre madri davanti al Manzoni, attende che il suo bambino esca da scuola per portarselo a casa e ricoprirlo di baci. Non la vogliamo ospite. Ma concittadina. Interna ai nostri problemi comuni-tari. Preoccupata per il malessere che scuote Molfetta. Ma contenta anche di condividere la nostra esperienza spirituale, contraddittoria ed esaltante. Fiera per lo spessore culturale della nostra città: per le sue chiese, per la sua arte, per la sua musica, per la sua storia. E gioiosa di appartenere al nostro ceppo di contadini, di naviganti, di esuli in-guaribilmente stregati dalla loro terra natale. Maria, la vogliamo sentire così. Tutta nostra, ma senza gelosie. Mol-fettese puro sangue. Che a Natale canta la “Santa Allegrezza”, e in Quaresima il Vexilla Regis: con le stesse cadenze delle nostre donne che sfilano in processione con le lampade accese. La vogliamo nelle nostre liste anagrafiche. Nei sogni festivi e nelle asprezze feriali. Sempre pronta a darci una mano. A contagiarci della sua speranza. A farci sentire, con la sua struggente purezza, il bisogno di Dio. E a spartire con noi momenti di festa e di lacrime. Fatiche di vendemmie e di frantoi. Profumi di forno e di bucato. Lacrime di partenze e di arrivi. Come una vicina di casa, dei tempi antichi. O come dolcissima inquili-na che si affaccia sul pianerottolo del nostro condominio. O come splendida creatura che ha il domicilio sotto il nostro stesso numero civico. E riempie di luce tutto il cortile”. Concludendo vorrei, nella preghiera dell’Ave Maria affidare tutte le attività religiose, spirituali e quelle educative - e ludiche (GREST ecc.) che in questi mesi estivi andremo a vivere insieme. Con stima ed affetto

Don Umberto - parroco

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Il giubileo della misericordia Indetto l’Anno Santo:

8 dicembre 2015 - 20 novembre 2016 Papa Francesco, alla vigilia della Domenica della Misericordia - se-conda dopo Pasqua - presso la Porta Santa della Basilica di S. Pietro, ha consegnato la Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, “Misericordiae vultus” a sette cardinali, due arcivescovi, e a un membro della Chiesa patriarcale di Alessandria dei Copti, a simboleggiare il mondo intero. Una peculiarità di questo giubileo è che non sarà celebrato solo a Ro-ma, ma anche in tutte le altre diocesi del mondo. Il Papa concede i-noltre la possibilità di aprire una Porta Santa anche nei santuari dove tanti pellegrini si recano in preghiera. L’apertura del prossimo Giubileo - riferisce una nota della Santa Sede - avverrà nel cinquantesimo an-niversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano Il, nel 1965, e acquista per questo un significato particolare spingendo la Chiesa a continuare l’opera iniziata con il Vaticano FII. Cosa ci chiede Francesco quando dice: misericordia? La misericordia non è solo un atteggiamento pastorale, è il volto e l’agire di Dio, ed è missione suprema della Chiesa lasciare che essa si manifesti a tutte le persone che la chiedono con cuore sincero, Il Papa conformandosi alle letture liturgiche del giorno, con san Tom-maso d’Aquino afferma: «alla misericordia spetta il compito di solleva-re le miserie altrui, compito questo, che riguarda specialmente chi è Superiore» (Eg 37)... e le Sue parole si fanno severe con coloro che si rendono impermeabili alla grazia e al manifestarsi dell’amore di Dio, non solo a loro stessi ma anche agli altri, a causa dell’indurimento e della corruzione del loro cuore: «Chi non raccoglie con il Signore non solo lascia le cose come stanno, ma peggio: disperde, rovina; è un corrotto che corrompe». «Per questa infedeltà Gesù pianse su Geru-salemme e su ognuno di noi». Per i corrotti Gesù usa parole dure: ipocriti, sepolcri imbiancati, belli fuori ma dentro pieni di putredine». Questo, ha sottolineato il Papa, succede anche alle Istituzioni e alle persone fautrici o complici di corruzione. L’Anno Santo è il momento

VITA ECCLESIALE

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favorevole per cambiare vita” e “sottoporsi alla giustizia”, ma «dove non c’è misericordia, non c’è giustizia». Giustizia e misericordia Non sarà inutile in questo contesto richiamare il rapporto tra giustizia e misericordia. Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e l’esperienza insegna che appellandosi solo ad essa si rischia di distruggerla. Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono. Ciò non significa svalutarla, renderla su-perflua, al contrario: chi sbaglia dovrà scontare la pena, solo che que-sto non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono in forza della morte e risurrezione di Gesù Cri-sto. La Croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mon-do, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova. «La Chiesa - afferma il Papa nell’omelia del 17 marzo - è la casa di Gesù, e Gesù accoglie, ma non solo: e se la gente è ferita? - Cosa fa Gesù? - La rimprovera? No, la porta sulle spalle e questa, si chiama “misericordia”». … “Neanche io ti condanno”... I giudei perseguitavano Gesù perché faceva il bene anche di sabato ed era contro la Legge. Attualizzando la sua riflessione, spiega: ci so-no cristiani che si comportano come i dottori della legge obiettando: «Ma questo dice un’eresia, questo non si può fare, questo va contro la disciplina della Chiesa, questo va contro la legge». «E tu? Chi sei? E tu chi sei, che chiudi la porta del tuo cuore a un uo-mo, a una donna, che ha voglia di migliorare, di rientrare nel popolo di Dio, perché lo Spirito Santo ha agitato il suo cuore?». «Tu chi sei?»... «“Neanche io ti condanno”. Così Cristo disse all’adultera» Ha ricordato il Papa per concludere: Chiediamo oggi al Signore la conversione alla misericordia di Gesù. Solo così la legge sarà piena-mente compiuta, perché la legge è amare Dio e il prossimo, come noi stessi».

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IL BUON PASTORE AL CENTRO DEL LOGO

Il logo e il motto offrono insieme una sintesi dell’Anno giubilare. Nel motto Misericordiisi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca 6,36) si propo-ne di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare, ma di perdonare e a-mare senza misura. Il logo - opera del padre gesui-ta Marko I. Rupnik - si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno fa emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, con amore tale da cambiargli la vita. Il Buon Pa-store carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel suo sguardo l’amore del Padre. La scena si colloca all’interno della man-dorla, che richiama la compresenza delle nature divina e umana in Cristo.

Preghiera di Papa Francesco per l’Anno della Misericordia Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;

VITA ECCLESIALE

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l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: se tu conoscessi il dono di Dio! Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nell‘ignoranza e nell‘errore: fa’ che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio. Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un annodi grazia del Signore e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

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Il Santo Padre ha autorizzato il decreto sul riconoscimento del miracolo

Il Beato Grossi diventerà Santo:

un’immensa gioia per la Chiesa di Lodi Il Vescovo invita a riap-propriarsi del messaggio contenuto nella vita e nel-le opere del sacerdote e a intensificare le preghiera. La Diocesi di Lodi ap-prende con immensa gio-ia la notizia che il Santo Padre Francesco ha auto-rizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto ri-guardante il riconosci-mento di un miracolo, at-tribuito all’intercessione del Beato Vincenzo Gros-si, Sacerdote diocesano e Fondatore dell’istituto delle Figlie dell’oratorio, nato a Pizzighettone il 9 marzo 1845 e morto a Vicobellignano il 7 novembre 1917. Si giunge così all’ultimo stadio della causa di questo presbitero, avvia-ta dalla nostra diocesi, che culminerà con la solenne canonizzazione presieduta da Sua Santità. I sentimenti più immediati sono di rendimento di grazie al Signore, che non smette di donare la sua santità a quanti generosamente l’accolgono, rinnovando la certezza che la nostra fede vince il mondo (1 Gv 5,4). Il ringraziamento subito dopo è per il beato Vincenzo che, credendo all’amore (1 Gv 4,16), si è lasciato conformare a Gesù Pa-store Buono. La riconoscenza filiale va poi a Papa Francesco, che continua a sorprendere il mondo avvicinandolo alla novità perenne di

VITA DIOCESANA

Nella Casa Madre -Monsignor Malvestiti la sera dell’annuncio con suor Borsotti e don Codecasa

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Dio. Di essa sono emblema i santi e le sante, ormai innumerevoli, che il Vescovo di Roma e Padre universale ha proclamato perché gli uo-mini e le donne di oggi possano avvertire e condividere il fascino di diventare “amici di Dio”. Non dimentichiamo, infine, il grazie a quanti hanno custodito e pro-mosso la memoria del Beato, prime fra tutte le Suore Figlie dell’Oratorio. Nella Cappella della loro Casa Madre e Generalizia in Lodi il corpo del futuro Santo è esposto alla venerazione del popolo di Dio. La canonizzazione ne estende il culto alla Chiesa Universale, elevandolo a modellò e intercessore per tutti. Così la sua figura e te-stimonianza escono dai confini delle diocesi di Lodi, di Cremona e dell’Istituto religioso da lui fondato per raggiungere tutte le Chiese particolari. Ma siamo chiamati, soprattutto, noi a riappropriarci del messaggio contenuto nella sua vita e nelle sue opere, intensificando la preparazione al Rito della canonizzazione, che sarà resa pubblica in un prossimo Concistoro. Fin da ora domandiamo l’intercessione del Beato perché i sacerdoti, i seminaristi, i collaboratori nel ministero pastorale, con l’istituto da lui fondato, i religiosi, e l’intera Chiesa di Lodi, in docilità allo Spirito del Risorto, sia sempre terreno buono per la nascita di vocazioni per il Regno di Dio.

Mons. Maurizio Malvestiti - Vescovo di Lodi

Il Papa ha autorizzato la promulgazione del decreto sulla guari-gione miracolosa di una neonata: la data della canonizzazione

del fondatore delle Figlie dell’Oratorio è attesa in giugno

Un nuovo Santo per la Chiesa di Lodi Malvestiti si stringe in preghiera con le Figlie dell’Oratorio

Si inginocchia ai piedi dell’urna del beato Vincenzo Grossi e prega si-lenziosamente. Il vescovo di Lodi ha omaggiato così le spoglie del sacer-dote che presto diverrà santo. Papa Francesco ha infatti autorizzato mercoledì la Congregazione per le Cause dei Santi ad emettere il de-creto per il riconoscimento di un mi-racolo avvenuto nel 1990. Appresa

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la notizia, Mons. Maurizio Malvestiti ha deciso di fare visita in serata alla Casa madre delle Figlie dell’Oratorio (in via Paolo Gorini), l’ordine religioso fondato da don Grassi. Dopo aver salutato all’ingresso dell’istituto la superiora suor Marilena Borsotti e l’assistente spirituale don Giuseppe Codecasa, ha raggiunto la cappella dove si trovano i resti mortali del beato e si è intrattenuto per un momento di preghiera insieme alle suore e alle ragazze che alloggiano al Collegio Scaglioni. «Ho sentito il vivo desiderio di rendere il più profondo ringraziamento per quanta abbiamo ricevuto oggi», ha detto alle consorelle riunite davanti all’altare. «Il salmo di oggi ci dice: “Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore”, quindi lasciamoci andare alla gratitudine immensa a Dio». La data della canonizzazione prevede una formula solenne che Malvestiti ha citato: «Il Papa dirà che la canonizzazione avviene “a gloria della Santissima Trinità, ad esaltazione della fede cattolica e ad incremento della vita cristiana”». Il vescovo ha Inoltre ricordato che nel 2017 si festeggerà il centenario della morte di don Grossi. «Avete davanti due feste e due anni di lavoro intenso», ha detto alle religiose, insieme a cui ha pregato per «il dono di altri sacer-doti santi e sante Figlie dell’Oratorio». Poi, sorridendo, ha aggiunto: «Chissà come sarà contento questa sera in Paradiso, circondato da tutte le vostre sorelle che sono con lui». Per concludere il momento di raccoglimento, di nuovo si è inginocchiato davanti alla teca di vetro che protegge i resti del futuro santo e lì ha pronunciato le ultime invo-cazioni.

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La Madre Generale delle Figlie dell’Oratorio

Un esempio da riscoprire

in tutta la sua freschezza

Varcando la soglia dell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio, in via Paolo Gorini, si avverte subito un clima di concitazione. L’annuncio che pre-sto il beato Vincenzo Grossi, fondatore della congregazione religiosa, diverrà Santo, ha fatto il giro del mondo negli ultimi giorni e la casa lodigiana delle religiose che è anche Casa madre e ospita in cappella le spoglie del sacerdote è al centro dell’attenzione. Mercoledì Papa Francesco ha infatti autorizzato la promulgazione del decreto sul miracolo di guarigione di una bambina affetta da una gra-ve malattia ematica avvenuto nel 1990 e attribuito al fondatore delle Figlie dell’Oratorio. La conferma è arrivata dopo un’udienza privata durante la quale il Santo Padre ha ricevuto il cardinal Angelo Amato, prefetto per la Congregazione delle Cause dei Santi. Abbiamo chiesto a suor Borsotti di approfondire la figura del futuro Santo e le ultime fasi della canonizzazione. Siete state colte di sorpresa o attendevate questa notizia? «La pubblicazione del decreto non ci ha stupito perche avevamo già avuto notizia che la commissione medica aveva analizzato la guari-gione della bambina con parere favorevole. Sapevamo inoltre che si era svolto positivamente l’incontro dei teologi per la valutazione dell’intercessione e anche la consulta dei cardinali per il riconosci-mento della santità. Certo, l’ufficializzazione ha fatto scaturire un en-tusiasmo particolare. Molti sacerdoti e vescovi ci hanno chiamato per esprimere soddisfazione e gioia. Tra gli altri anche monsignor Giusep-pe Merisi (vescovo emerito di Lodi) e monsignor Bassano Staffieri (vescovo emerito di La Spezia-Sarzana-Brugnano, originario di Casal-pusterlengo)». Quando verrà proclamata la data di canonizzazione? State già pensando a un calendario di eventi per accompagnare questo

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momento? «Bisognerà attendere il Concistoro del 27 giugno, cioè l’ultimo atto del processo, quando il Papa approverà in modo definitivo il riconosci-mento della santità e stabilirà una data per la sua celebrazione. A questo incontro vorrebbero partecipare il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti e tutti i prelati che per vari motivi sono legati al no-stro ordine. Ci sarà anche una rappresentanza di consorelle e io stes-sa dovrei essere presente, nonostante proprio in quei giorni, dal 21 giugno al 7 luglio, sia in programma il nostro Capitolo generale, a Ronchiano di Castelveccana, in provincia di Varese, che prevede, tra i molti impegni, anche quello del rinnovo delle cariche della madre generale e del suo consiglio. Noi speriamo che entro l’anno il Beato Grossi possa essere proclamato Santo, nel frattempo la nuova supe-riora generale provvederà a elaborare un programma di celebrazioni. Sicuramente sarà importante sottolineare l’aspetto del rendimento di grazie sia a Lodi, dove abbiamo la Casa madre, sia in altre zone lega-te alla vita del beato come Cremona (don Grossi è nato a Pizzighetto-ne nel 1845 ed è morto a Vicobellignano nel 1917), e poi prevedere incontri per far conoscere la figura del futuro Santo e riscoprire l’attualità e la freschezza del suo insegnamento». Qual sono state le tappe fondamentali della causa d i canonizza-zione Grossi? «L’attore della causa, a partire dal 1947, è proprio l’Istituto delle Figlie dell’Oratorio. Dopo la verifica delle virtù eroiche, per la beatificazione (avvenuta nel 1975 durante il pontificato di Paolo VI), sono stati presi in considerazione tre miracoli. Il primo riguardava la guarigione di Pierluigi Anelli, un bambino risanato da una gravissima meningite tu-bercolare, il secondo la guarigione di suor Carolina Marasi affetta da anni da un’osteoperiostite tubercolare e il terzo quella di una signora lodigiana, Lucia Sabbioni, che rischiava di morire per una peritonite: dopo che le venne applicata la reliquia del beato si riprese in modo istantaneo. Per la canonizzazione è stata analizzata la guarigione di una bimba di Pizzighettone che oggi è ormai una giovane donna». Ci ricorda i motivi che spinsero il vostro fondator e a creare una nuova congregazione? «Il Beato ci ha lasciato un cenno storico in cui emerge che all’inizio non aveva la precisa intenzione di istituire un ordine, ma semplice-mente di rendere un servizio alla Chiesa, poi l’incremento delle affilia-te e delle richieste di aiuto dalle parrocchie ha creato l’esigenza delle prime Costituzioni. Nello stesso testo don Grossi dichiara che era ri-

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masto molto impressionato dalla miseria materiale e morale della gio-ventù femminile del suo tempo, sia in campagna sia in città. In lui, che era un giovane parroco, maturò così l’ispirazione di fare qualcosa. Sebbene sì rendesse conto che già esistevano vari istituti femminili, notava anche che spesso i sacerdoti non avevano la possibilità di mantenere la presenza delle suore nelle loro chiese e che l’abito reli-gioso giovava sì al rispetto della persona, ma d’altra parte creava un distacco tra le consacrate e la gioventù. Pensò quindi di riunire alcune ragazze, quelle che poi sarebbero diventate le Figlie dell’Oratorio, ac-comunate da uno stile di giovialità e semplicità e vestite in abiti comu-ni, così da poter avvicinare le giovani in modo informale. Ancora oggi manteniamo le stesse caratteristiche e, oltre al bambini della scuola materna e agli alunni delle medie che vengono al doposcuola, conti-nuiamo ad accogliere le ragazze che sono a Lodi per motivi di studio o lavoro e che si autogestiscono, seguite da una nostra consorella».

Il miracolo di Grossi,

un passo verso gli altari Una guarigione miracolosa avvenuta a Pizzighettone, paese natale del beato Vincenzo Grossi è stata ufficialmente riconosciuta dalla Santa Sede nei giorni scorsi a Roma. Si tratta di una nuova, importan-te tappa dell’iter verso la canonizzazione del beato cremonese. È sta-to Papa Francesco ad autorizzare la Congregazione delle Cause dei Santi alla promulgazione del decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Beato. La notizia è stata ufficializzata mercoledì 6 maggio dalla Santa Sede che ha poi dato notizia dell’udienza privata concessa nel pomeriggio di martedì 5 maggio da Papa Francesco al card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La promulgazione di questo decreto rappresenta una delle ulti-me tappe del processo di canonizzazione di don Grossi, beatificato da Paolo VI il 1 novembre dell’Anno Santo 1975. Proprio in merito a que-sta guarigione tre anni fa il Tribunale ecclesiastico di Cremona era stato incaricato della raccolta delle prove. «Il fatto - ricorda madre Ma-rilena Borsotti, superiora generale delle Figlie dell’Oratorio - riguarda una bambina di due mesi di Pizzighettone affetta da una grave malat-tia ematica. Elemento risolutivo avrebbe potuto essere solo il trapianto di midollo, ma nessun familiare è risultato compatibile. Men-tre la bambina era sostenuta con trasfusioni e trattamenti palliativi,

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una nostra suora invitò a pregare il beato Vincenzo. I familiari iniziaro-no a pregare insistentemente e dopo un certo periodo la bambina ri-sultò guarita. Oggi ha 25 anni e sta bene: quella patologia non si è più manifesta-ta». Ora l’attenzione va al prossimo Concistoro per alcune cause di canonizzazione, già in agenda il prossimo 27 giugno, quando potreb-be arrivare la tanto attesa data della canonizzazione di don Vincenzo Grossi. Nato il 9 marzo 1845 a Pizzighettone da umile famiglia, a diciannove anni entrò in Seminario e fu ordinato sacerdote nel ‘69. Da quel mo-mento visse tutta la sua vita nel ministero pastorale. La sua attività pastorale si svolse in diverse parrocchie della diocesi: fu vicario a S. Rocco di Gera di Pizzighettone, a Sesto Cremonese, economo spiri-tuale a Ca’ de Soresini. Nel 1873 fu nominato parroco di Regona di Pizzighettone e nel 1883 passò a Vicobellignano dove morì nel 1917, dopo aver fondato l’Istituto religioso delle “Figlie dell’Oratorio”. Vi ri-mase per ben 34 anni con il compito specifico di riportare nell’alveo cattolico la gente della zona che si era aperta al protestantesimo. Con intensa preghiera e con dedizione generosa, il Beato trasformò il pae-se in una vera comunità spirituale: fu pastore zelante, guida del pro-prio gregge con la parola e con l’esempio. Don Vincenzo non era uomo dai molti libri, ma piuttosto di profondo studio: preparava diligentemente le prediche per il popolo e, più tardi le lezioni alle sue suore. La sua predicazione era frutto della preghiera e della meditazione. La sua Messa quotidiana era preceduta da lunga preparazione; la celebrazione era semplice, ordinata, profondamente esemplare nelle parole e nei gesti. La sua anima era tutta tesa al Signore. Morì il 7novembre 1917, pronunciando le parole: «la via è aperta: bisogna andare». La sua morte, serena, chiudeva una vita esemplare e generosa. Le sue reliquie riposano in quel di Lodi.

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GREST 2015 - TUTTI A TAVOLA Non di solo pane vivrà l’uomo

Con una storia che nasce cinquant’anni fa , caratterizzando da di-verse generazioni l’estate dei più piccoli, il Grest racconta la profonda volontà che le comunità cristiane rivolgono nell’attenzione e nella cu-ra verso i bambini ed i ragazzi , facendo nascere la possibilità di e-ducare i più piccoli a creare relazioni vere d’amicizia e di fiducia. Spe-rimentando i valori della gratuità , del servizio , della testimonianza , le comunità, quella piccola del Grest con quella più grande della Par-rocchia, vivono con forza la grande dimensione della Fede e della preghiera. Anche quest’anno, il cantiere è aperto per preparare una nuova espe-rienza estiva che possa riempire di gusto le giornate del nostro orato-rio. Non resta che accogliere l’invito! La disponibilità e il desiderio di esserci sono i primi passi verso un’esperienza di condivisione in cui prima di tutto siamo chiamati a prendere parte da ospiti: “TUTTI A TAVOLA — Non di solo pane vivrà l’uomo ” è proprio il titolo del Grest 2015 e il mangiare è il filo rosso che ci gui-derà nell’esperienza estiva. il mangiare è capace di dire chi è l’uomo, di raccontarne la sua identi-tà più profonda. Chi è l’uomo che mangia? È colui che, mentre lo fa, mostra di avere una necessità ovvero che è costitutivamente in debito perché - per vivere - deve nutrirsi! Ovvero l’uomo che mangia è uno che ha bisogno di qualcosa che - da solo - non può darsi! In secondo luogo, proprio perché il mangiare è al centro del vissuto e del vivere dell’uomo, la necessità del mangiare pone l’uomo già in una rete di relazioni e rapporti, col mondo ma anche con il prossimo. Mangiare e mangiare bene, chiede di incontrarsi, di uscire da se stessi. Mangiare è quindi mettersi in relazione con sé e con gli altri, compresi gli altri sicuramente diversi da me. Lo stare alla tavola del Grest è frutto di un invito che ci è stato rivolto da qualcuno che tiene in modo particolare a noi e che ha preparato appositamente un posto nel quale potersi incontrare. Come vuole la tradizione, non ci limiteremo semplicemente ad accettare, ma abbia-mo sempre il desiderio di ricambiare l’invito con un dono. Ebbene, al

VITA PARROCCHIALE

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Grest il dono più bello è il nostro impegno e la nostra partecipazione, il nostro tempo offerto in modo gratuito perché tutti possano mangia-re, non solo pane ma anche buone relazioni. La metafora del Grest come tavola imbandita vuole sottolineare il suo essere occasione propizia per generare comunità nella quale bambini e ragazzi, adolescenti ed adulti, sacerdoti e laici possano vi-vere insieme una quotidianità capace di aprire sguardi nuovi e lascia-re il segno indelebile di una cura ricevuta. Il Grest possa essere una grande festa cui tutti possano sentirsi invitati e accolti, non dimenti-cando il Signore Gesù che ha scelto un banchetto come luogo privile-giato dell’incontro con ciascuno di noi e il pane come nutrimento per la nostra vita. Di cuore un augurio per un’estate serena!

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Scheda di partecipazione

al Grest 2015 5 settimane dal lunedì al venerdì

Dall’8 Giugno al 10 Luglio Per bambini e ragazzi di Elementari e Medie

(accoglienza ore 8,00—inizio ore 9,00 fino alle 17,00)

Quota di Partecipazione 1. Iscrizione e Mensa settimanale 50 Euro 2. Iscrizione per settimana 35 Euro (x Ingresso Piscina +

Pullman + Cappellino + Materiale didattico) 3. Mensa 5 Euro a pasto (Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì) Piscina (al mercoledì) Lodi Splash

Modulo Iscrizione Grest

Cognome Nome Classe (fatta) Indirizzo Telefono

1^ Sett. 8/6-12/6 Iscrizione Mensa

2^ Sett. 115/6-19/6 Iscrizione Mensa

3^ Sett. 22/6-26/6 Iscrizione Mensa

4^ Sett. 29/6-3/7 Iscrizione Mensa

5^ Sett. 6/7-10/7 Iscrizione Mensa

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Festa del Perdono Prima Santa Confessione

28 marzo 2015

Oggi in parrocchia c'è stata una grande festa: la "Festa del Perdono". I bambini di seconda elementare hanno ricevuto per la prima volta il Sacramento della Santa Confessione. Quando i cristiani si riuniscono per celebrare il Sacramento del Perdono devono prima di tutto gioire del grande amore di Dio Padre, che è sempre pronto ad accoglierli e perdonarli. Dobbiamo essere felici perché nella Riconciliazione, Dio, che ci vuole be-ne, ci invita a crescere sempre più nella Fede, a vivere nella gioia e nell'a-more. Ballardini Diego, Banfi Gloria, Barzaghi Alessandro, Beltrami Stefano, Camposeragno Elisa, Carbone Matteo, Carlà Renato,

VITA PARROCCHIALE

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Primo Incontro con Gesù Testimonianza di una catechista

1 Maggio 2015

Cavenaghi Mikole Maria, Coletta Cristian, Dipalma Rocco, Guerrisi Giulia, Minoia Pietro, Morelli Giorgia, Pecora Luca, Poletto Sidi, Rossato Lorenzo, Ruggieri Victoria, Sarno Manuel, Sartirana Yara, Taccone Benedetta, Tirelli Lorenzo, Sturniolo Samuele, Tramontana Manuel, Vanazzi Denise "Grazie Signore Gesù, con la Riconciliazione da oggi e per sempre noi re-stiamo uniti a Te."

Don Umberto,

Anna Maria Pineda, Annamaria Locatelli, Elena Draghi, Francesca Suardi

Ecco il giorno tanto atteso! Dopo un anno vissuto con un gruppo di bambini cercando di imparare e

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Santa Cresima Domenica 10 maggio è stata celebrata nella nostra parrocchia, la Santa Cresima. I nostri 22 ragazzi, pieni di emozione, si sono apprestati a riceve-re questo importante sacramento dello Spirito Santo nei suoi set-te doni: sapienza, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio.

vivere insieme una forte esperienza di fede, è arrivato il momento culmi-nante: l’abbraccio personale con Gesù, per la prima volta, in comunione totale con Lui. È vero, non capiremo mai abbastanza questo grande gesto di Dio nei no-stri confronti, ma i ragazzi, sono certa, pur nella loro semplicità si sono resi conto di questa sublime realtà, perché il Signore si fa conoscere da coloro che hanno il cuore puro. Lo si notava sui loro volti, nelle loro domande che rivelavano il loro cuore semplice, ingenuo, perché l’ospite che attendevano era troppo importante e i ragazzi, ho constatato, prendono le cose sul serio! da loro dovremmo imparare qualcosa noi adulti! Del resto Gesù aveva detto:”Lasciate che i bambini vengano a me….” E in un altro passo:”Se non diventerete come bambini…………….” Tocca a noi catechisti, genitori, educatori testimoniare con la vita quello che cerchiamo di insegnare e trasmettere ai nostri ragazzi. Se saremo capaci di indirizzarli al bene, a stare vicini a Gesù, che ama sempre stare in nostra compagnia, stiamo pur certi che saranno poi capaci di affronta-re anche mille difficoltà che incontreranno nella vita. Auguro ai nostri ragazzi e alle loro famiglie che, proprio attraverso i loro figli hanno accolto Gesù nel loro cuore e nelle loro case, che possa essere sempre Lui il loro punto di riferimento e la fonte di gioia e felicità, un amico che non delude mai. De Luca Anna

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Le parole che Monsignor Domenico Morstabilini ha rivolto ai ragaz-zi sono state costantemente accompagnate da una grande atmo-sfera, che è stata subito percepita come segno tangibile della pre-senza dello Spirito Santo. Ora ai ragazzi, pieni di questo dono, spetta il compito di continua-re il cammino intrapreso con amore e più viva forza.

Ringraziamo i nostri ragazzi: Abbatozzo Desiree, Barbieri Giulia, Bestazza Christian, Bicciato Giorgia, Caratú Cecilia, Danelli Paolo, Delluzio Leonardo, Di Domenico Simone, Ferrari Laura, Ferrato Nicole, Garavani Sveva, Grasselli Luca, Locatelli Bianca, Marziali Omar, Montana Isolde, Pascuzzi Riccardo, Pricoco Simone, Tedesco Martina, Tirelli Sofia, Vertullo Filippo, Vertullo Matteo, Vignati Lorenzo e auguriamo loro di provare la stessa gioia di quel-la fantastica domenica. Grazie!!!

Don Umberto, Monica, Daniela e Chiara

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Oratorio…..

I Laboratori continuano

Anche quest’anno abbiamo continuato l’avventura di “laboratoriamo”.

Una volta al mese un gruppetto di Catechiste, mamme e bambini trova il tempo di realizzare un vero e proprio laboratorio creativo, nel bar del nostro Oratorio.

Si confezionano tanti lavoretti che ogni bambino realizza con le proprie mani e con tanta fantasia. Riciclare, è ormai un arte vera e propria, un ottimo passatempo, per grandi e picci-ni, il modo migliore per stimolare la fan-tasia e creare giochi, addobbi e decora-zioni originali, per ogni ricorrenza, con l’utilizzo di po-chi e semplici materiali; bot-

toni, nastrini, barattoli, ghirlande, carta e cartoncino colorato ecc. Vorremmo pubblicare qualcuno di questi lavoretti, per premiare non solo le capa-cità manuali di alcuni, ma soprattutto la buona volontà di spendere alcune ore del proprio tempo mettendosi a disposizione

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di grandi e piccoli e vivacizzare l’ambiente del nostro oratorio. Il nostro grazie va anche ad alcu-ne mamme che hanno procurato materiali, pensate per chiudere in bellezza l’anno, nell’ultimo la-boratorio abbiamo decorato i “muffin” , una vera bellezza e

delizia al palato dei piccini Anna D., Lorenza, Monica e Anna

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VITA PARROCCHIALE

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Mese del Sacro Cuore di Gesù Conoscere il Cuore di Gesù significa conoscere tutta la Incarnazione, la vita, la predicazione, la passione del Salvatore; significa conoscere i Sacramenti, specialmente l’Eucaristia, la Chiesa, il Sacerdozi0; significa conoscere la sua misericordia verso i peccatori. Imitare il Cuore di Gesù; perché egli è la fonte ed il modello di ogni virtù. Divenga il nostro cuore simile al Cuore divino, che è mansueto, umile, pio, generoso, ardente di amore a Dio ed agli uomini. È l’abisso di tutte le virtù. Pregare il Cuore di Gesù: con orazioni, riparazioni, ossequi. La Chiesa ce lo indica come sorgente di bontà. I peccatori troveranno in lui riconciliazione e risurrezione; i deboli verranno confermati, i dubbiosi saranno illuminati. A tutti è rivolto l’invito divino: «Venite a me quanti soffrite e siete oppressi, vi consolerò». Tutti: bambini, giovani, adulti, vecchi, poveri, ricchi, sacerdoti. Nel mese del Sacro Cuore soprattutto: frequentare i Sacramenti della Confessione e della Comunione; progredire nell’adempimento dei doveri quotidiani e nell’esercizio delle virtù; chiedere con fede viva le grazie più utili a noi ed alle persone care o della quali abbiamo una responsabilità; riparare le offese che feriscono di più il Cuore di Gesù. LUNEDI’ 1 S. Giustino Ore 8.00: Bastoni Angelo, Silvestrin Giustino e fam.

MARTEDI’ 2 Festa della Repubblica Ore 10.00: 25° di Matrimonio:

Pinizzotto Santo con Lo Miglio Giusi.

MERCOLEDI’ 3 Inizio delle Sante Quarantore - 1° giorno Ore 8.00: Def. Silvestrin e fam. - S. Messa ed

esposizione SS. Sacramento fino alle ore 11.00.

GIOVEDI’ 4 Sante Quarantore - 2° giorno Ore 8.00: Def. Danelli Giuseppina - S. Messa ed

esposizione SS. Sacramento fino alle ore 11.00.

VENERDI’ 5 Sante Quarantore - 3° giorno Ore 8.00: Def. Manenti Anselmo - S. Messa ed

esposizione SS. Sacramento fino alle ore 11.00.

SABATO 6 Giornata dedicata alle S. Confessioni

portiamo la S. Comunione agli ammalati Ore 18.00: (Pre-Festiva) Def. Manca Mariangela (2° An.).

DOMENICA 7 Solennità del Corpus Domini Ore 9.00: Guaitamacchi Ennia, Cavioni Enrico, Isella e fam.,

Tarenzi Giovanna, Leg. Pisati Dina e Daghini, Polastri Lino.

Ore 11.00: Chieppi Walter, Baggi Attilio e Piero.

Calendario Liturgico e Impegni PastoraliCalendario Liturgico e Impegni Pastorali

Giugno 2015

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Ore 16.30-17.30: Ora di Adorazione.

Ore 18.00: Gola Giuseppe e Quisini Giuseppina, Franzoso Tiziano. Processione Eucaristica: P.za Roma, Via della Repubblica, Via Leopardi, Viale Europa (alla rotonda), ritorno in Chiesa Omelia e Benedizione Eucaristica.

NB: in questa giornata si tiene l’iniziativa “Spezziamo il Pane”

LUNEDI’ 8 Inizio del GREST 2015 Ore 8.00: Def. Famiglia Papetti.

MARTEDI’ 9 S. Efrem Ore 8.00: Def. Fam. Lucchini Pietro e Neva Maria.

MERCOLEDI’ 10 S. Maurino Ore 8.00: Def.to Massari Angelo.

GIOVEDI’ 11 S. Barnaba Ore 18.00: Def.ti della Parrocchia.

VENERDI’ 12 S. Onofrio Ore 8.00: Def. Gandelli Vittorio.

SABATO 13 S. Antonio di Padova Ore 18.00: (Pre-Festiva) Cominetti Ermes, Gorla Gianfranco.

DOMENICA 14 XI^ del Tempo Ordinario Ore 9.00: Cassinari Angelo e Luigia, Madè Maria e fam.,

Mainardi Teresina e Lupi Giovanni, Bruschi Maria, Castoldi Carlo e Gioconda, Bianchi Mario.

Ore 11.00: Re Maria Teresa, Favarato Gabriella, Stella Luigia e Pulin-Bevilacqua.

Ore 15.30: Battesimo: Tomasello Aurora Folino Gallo Mattia

Ore 18.00: Larotella Paolo e Pazienza Maria.

LUNEDI’ 15 S. Vito

Inizio II^ settimana GREST Ore 8.00: Def.ti della Parrocchia.

MARTEDI’ 16 Inizio celebrazione S. Messa al Cimitero Ore 20.30: (al Cimitero) Abbiati Mario, Cassinari Ida e Mariuccia,

Farchi Gino, Def. Marra Rosaria (An.) e Vitale Salvatore (6 mesi dalla morte).

MERCOLEDI’ 17 S. Imerio Ore 8.00: Def.ti della Parrocchia.

GIOVEDI’ 18 S. Gregorio Ore 18.00: Borgia Maria Clotilde, Carabot Elsa, Morello Folino Gallo,

Stracchi Paolo.

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VENERDI’ 19 S. Romualdo Ore 20.30: (al Cimitero) Minoia Gianluigi e fam., Aiolfi Benvenuto,

fam. Silvestrin.

SABATO 20 S. Ettore Ore 18.00: (Pre-Festiva) Acerbi Amerigo, Sr. Carla Mazzola,

Def. Fam. Vacchini-Miglio, Bussetti Luigi (dai colleghi di Lorena).

DOMENICA 21 XII^ del Tempo Ordinario Ore 9.00: Mainardi Benito e Maria, Banfi Angelo,

Borghi Cesare e amici, Def.ti Danelli-Montanari. Ore 11.00: Minoia Gianluigi, Vitali Francesco e Valsecchi Maria,

coniugi Bonizzi Giovanni e Anna Maria, Locatelli Angelo. Ore 15.30: Battesimo: Peccati Andrea Ore 18.00: Def.ti fam. Cassinari, Toso Cesare e Antonietta,

Curti Francesco, Tramontana Pasquale e Giuseppe.

LUNEDI’ 22 S. Paolino da Nola

Inizio III^ settimana GREST Ore 8.00: Bastoni Rocco.

MARTEDI’ 23 S. Giuseppe Cafasso Ore 20.30: (al Cimitero) Brambilla Maria Pia e fam.,

Spinazzi Luigi e Giovanni.

MERCOLEDI’ 24 S. Giovanni Battista Ore 8.00: Def.ti Fam. Bombelli, Danelli Giovanna,

Candiani Fermo e Ginetta.

GIOVEDI’ 25 S. Massimo Ore 18.00: Leg. Banfi Angelo.

VENERDI’ 26 S. Vigilio Ore 20.30: (al Cimitero) Fam. Ginelli, Abbiati Eva.

SABATO 27 S. Cirillo d’Alessandria Ore 18.00: (Pre-Festiva) Barbaglio Piero e Franco, Belgè Giovanna,

Cremonesi Giovanni e Geroldi Speranza.

DOMENICA 28 XIII^ del Tempo Ordinario Ore 9.00: Pulin-Bevilacqua, Stella Luigia, Fratta Evelina,

Riponi Maria Emilia. Ore 11.00: Pro-Populo. Ore 18.00: Minoia Giovanni e Miglio Natalina.

LUNEDI’ 29 SS. Pietro e Paolo (solennità)

Inizio IV^ settimana GREST Ore 8.00: Def.ti Lucchini Pietro e Neva Maria e fam.

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MARTEDI’ 30 SS. Primi Martiri Ore 20.30: (al Cimitero) Peroni Paolo, Silvestrin Ida e fam.

Calendario Liturgico e Impegni PastoraliCalendario Liturgico e Impegni Pastorali

Luglio 2015

NB: Orario S. Messe domenica: ore 8.00 e 10.30

MERCOLEDI’ 1 S. Aronne Ore 8.00: Bastoni Angelo.

GIOVEDI’ 2 S. Bernardino Ore 18.00: ……………………

VENERDI’ 3 S. Tommaso Apostolo Ore 20.30: (al Cimitero) Silvestrin Giustino e fam.

SABATO 4 S. Elisabetta del Portogallo

portiamo la S. Comunione agli ammalati Ore 18.00: (Pre-Festiva) Leg. Galluzzi Giuseppina, Beghi Angelo,

Cantoni Gabriele, Mamma Zelinda e papà Gaetano.

DOMENICA 5 XIV^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Manenti Anselmo, Polastri Lino, Tarenzi Giovanna Ore 10.30: Pro Anime del Purgatorio, Baggi Attilio e Piero.

LUNEDI’ 6 S. Maria Goretti

Inizio V^ settimana GREST Ore 8.00: Leg. Galluzzi Giuseppina.

MARTEDI’ 7 SS. Nereo e Achilleo Ore 20.30: (al Cimitero) Cassinari Angela e Luigi, Avanti Angela,

Spinazzi Attilio e Davide.

MERCOLEDI’ 8 SS. Aquila e Priscilla Ore 8.00: Bastoni Carlo e Spagliardi Celesta, Galli Santina (An.).

GIOVEDI’ 9 S. Veronica Giuliani Ore 18.00: Borgia Maria Clotilde (An.).

VENERDI’ 10 S. Secondo Ore 20.30: (al Cimitero) Brambilla Mario e Benedetto, Fam. Ginelli,

Gola Giuseppe e Quisini Giuseppina.

Chiusura del GREST - Spettacolo Finale

SABATO 11 S. Benedetto da Norcia Ore 18.00: (Pre-Festiva) Barbaglio Pietro e Franco,

Cominetti Ermes, Gola Gianfranco.

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DOMENICA 12 XV^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Abbiati Maria, Cassinari Ida e Mariuccia, Bruschi Maria,

Gandelli Vittorio, Cavioni Enrico e Isella e fam., Guaitamacchi Ennia, Castoldi Carlo e Gioconda.

Ore 10.30: Chieppi Walter, Oldani Egidio, Marisa, Ticozzi Giovanna, Ferrari Silvano.

LUNEDI’ 13 S. Enrico Ore 8.00: Def.ti Montana e Papetti Francesco,

Leg. Fiorentini Luigi e Mario.

MARTEDI’ 14 S. Camillo de Lellis Ore 20.30: (al Cimitero) Agosti Primo e Murelli Maria,

Minoia Carlo e Scotti Teresa.

MERCOLEDI’ 15 S. Bonaventura Ore 8.00: Def.ti della Parrocchia.

GIOVEDI’ 16 B.V. Maria del Carmelo Ore 18.00: Farchi Gino, Borgia Maria Clotilde, Carabot Elsa

S. Messa di Ringraziamento.

VENERDI’ 17 S. Alessio Ore 20.30: (al Cimitero) Re Domenico e Torregiani Giuseppina,

Def.ti fam. Silvestrin.

SABATO 18 S. Arnolfo Ore 18.00: (Pre-Festiva) Leg. Bianchi Angela, Def. Vacchini-Miglio,

Morello Folino Gallo, Bussetti Luigi (dai colleghi di Lore-na).

DOMENICA 19 XVI^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Marziali Carlo, Lupi Giovanni e Mainardi Teresina,

Madè Maria e fam., Mainardi Benito e Maria. Ore 10.30: Re Maria Teresa, Favarato Gabriella, Minoia Gianluigi.

LUNEDI’ 20 S. Elia Ore 8.00: Def. Massari Gianpaolo.

MARTEDI’ 21 S. Prassede Ore 20.30: (al Cimitero) Defunti Sacerdoti delle Parrocchie di Cerro

e Riozzo.

MERCOLEDI’ 22 S. Maria Maddalena Ore 8.00: Pro Def.ti della Parrocchia.

GIOVEDI’ 23 S. Brigida Ore 18.00: Leg. Galluzzi Giuseppina, Stella Luigia, Pulin-Bevilacqua.

VENERDI’ 24 S. Cristina da Bolsena Ore 20.30: (al Cimitero) Abbiati Eva, Def.ti Farchi-Locatelli.

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SABATO 25 S. Giacomo Apostolo Maggiore

Patrono della nostra Chiesa Ore 18.00: (Pre-Festiva) Banfi Angelo, Malaraggia Angelo,

Belgè Giovanna, Ramaioli Giacomo, Maria e Lucio, Cremonesi Giovanni e Geroldi Speranza, Jezzi Licinio, Di Piero Annina.

DOMENICA 26 XVII^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Guaitamacchi Ennia, Borloni Felicita, Riponi Maria Emilia Ore 10.30: 50° di Matrimonio: Noli Mario e Mangiarotti Carla

LUNEDI’ 27 S. Natalia Ore 8.00: ……………………

MARTEDI’ 28 SS. Nazario e Celso Ore 20.30: (al Cimitero) Ginelli Giuseppe e fam.,

Spinazzi Luigi e Giovanni.

MERCOLEDI’ 29 S. Marta Ore 8.00: Poli Celeste.

GIOVEDI’ 30 S. Pietro Crisogolo Ore 18.00: Zonca Maria Antonietta (An.).

VENERDI’ 31 S. Ignazio di Loyola Ore 20.30: (al Cimitero) Peroni Paolo.

Calendario Liturgico e Impegni PastoraliCalendario Liturgico e Impegni Pastorali

Agosto 2015 Indulgenza della Porziuncola o del Perdono di Assisi. Dal mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del giorno seguente si può lucrare, una sola volta, l'indulgen-za plenaria. Condizioni richieste : visita ad una chiesa, confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo il Papa, disposizione d'animo contro il peccato. L'indulgenza può essere applicata ai defunti in modo di suffragio, ma non ad altri che siano ancora in vita. "L'indulgenza che la Chiesa elargisce ai penitenti è la manifestazione di quella meravigliosa comunione dei santi, che, nell'unico vincolo della carità di Cristo, misticamente giunge la Beatissima Vergine Maria e la comunità dei fedeli, o trionfanti in cielo o viventi nel Purgatorio, o pellegrini in terra. Difatti l'in-dulgenza, che viene concessa per mezzo della Chiesa, diminuisce o cancella del tutto la pena, della quale l'uomo, in certo qual modo è impedito di raggiungere una più stretta unione con Dio. Perciò il fedele pentito trova un aiuto efficace in questa speciale forma di carità della Chiesa, per poter deporre l'uomo vecchio e rivestire l'uomo nuovo, "il quale si rinnova nella sapienza, secondo l'immagine di colui che lo creò".

SABATO 1 S. Alfonso de Liguori Ore 18.00: (Pre-Festiva) Beghi Angelo, Bastoni Angelo,

Ginelli Giuseppe e Silvestrin Ida.

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DOMENICA 2 XVIII^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Fratta Evelina, Polastri Lino, Tarenzi Giovanna. Ore 10.30: Pro Populo.

LUNEDI’ 3 S. Lidia Ore 8.00: Silvestrin Giustino e fam.

MARTEDI’ 4 S. Giovanni Maria Vianney Ore 20.30: (al Cimitero) Cassinari Angelo e Luigi,

Gola Giuseppe e Quisini Giuseppina.

MERCOLEDI’ 5 Madonna della Neve Ore 8.00: Manenti Anselmo.

GIOVEDI’ 6 Trasfigurazione del Signore Gesù Ore 18.00: Leg. Galluzzi Giuseppina.

VENERDI’ 7 S. Gaetano Ore 20.30: (al Cimitero) Def.ti della Parrocchia.

SABATO 8 S. Domenico Ore 18.00: (Pre-Festiva) Def.to Zanoni Marino.

DOMENICA 9 XIX^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Abbiati Mario, Cassinari Ida e Mariuccia,

Leg. Re Domenico e Torregiani Giuseppina, Pedrazzini Giuseppe e Maria.

Ore 10.30: Stella Luigia, Pulin-Bevilacqua, Chieppi Walter, Baggi Piero e Attilio.

LUNEDI’ 10 S. Lorenzo Ore 8.00: Pancotti Lorenzo.

MARTEDI’ 11 S. Chiara d’Assisi Ore 8.00: Bianchi Mario.

MERCOLEDI’ 12 S. Ercolano Ore 8.00: Gandelli Vittorio.

GIOVEDI’ 13 SS. Ippolito e Ponziano Ore 18.00: Borgia Maria Clotilde, Carabot Elsa,

Leg. Re Maria Teresa.

VENERDI’ 14 S. Massimiliano Maria Kolbe Ore 18.00: (Pre-Festiva) ……………………

SABATO 15 Solennità - Assunzione B.V.

(festa di precetto) Ore 8.00: Cominetti Ermes, Gorla Gianfranco, Bruschi Maria,

Castoldi Carlo e Gioconda, Guaitamacchi Ennia, Cavioni Enrico, Isella e fam.

Ore 10.30: Re Maria Teresa.

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DOMENICA 16 XX^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Madè Maria e fam. Ore 10.30: Morello Folino Gallo, Farchi Gino.

LUNEDI’ 17 S. Giacinto Ore 8.00: ……………………

MARTEDI’ 18 S. Elena Ore 8.00: ……………………

MERCOLEDI’ 19 S. Giovanni Eudes Ore 8.00: ……………………

GIOVEDI’ 20 S. Bernardo Ore 18.00: ……………………

VENERDI’ 21 S. Pio X° Ore 8.00: Galliena Giuseppe e Rosa.

SABATO 22 B.V. Maria Vergine Ore 18.00: (Pre-Festiva) Def.ti Vacchini-Miglio.

DOMENICA 23 XXI^ del Tempo Ordinario Ore 8.00: Guaitamacchi Severino e Borloni Felicita, Banfi Angelo,

Mainardi Benito e Maria. Ore 10.30: Favarato Gabriella, Minoia Gianluigi,

Geroldi Speranza e Cremonesi Giovanni.

LUNEDI’ 24 S. Bartolomeo Ore 8.00: Leg. Altrocchi Battista.

MARTEDI’ 25 S. Ludovico Ore 8.00: Vitali Carlo e Danelli Giovanna.

MERCOLEDI’ 26 S. Zefirino Ore 8.00: ……………………

GIOVEDI’ 27 S. Monica Ore 18.00: ……………………

VENERDI’ 28 S. Agostino Ore 8.00: Lupi Giovanni e Mainardi Teresina,

Salvini Rosa e Galliena Giuseppe.

SABATO 29 Martirio di S. Giovanni Battista Ore 18.00: (Pre-Festiva) Barbaglio Pietro e Franco.

DOMENICA 30 XXII^ del tempo Ordinario Ore 8.00: Riponi Maria Emilia, Rizzo Riccardo, Def. Fam. Ginelli,

Vaccarossa Giuseppina. Ore 10.30: Marazzina Angela (An.).

LUNEDI’ 31 S. Aristide Ore 8.00: Peroni Paolo e Giuseppe.