palio di romano 2012
DESCRIPTION
Evento organizzato dal'Associazione Culturale Sèriola, in collaborazione con la Pro Loco di Romano, il Comune di Romano ed il patrocinio della Regione Veneto. ore 09.00 alle 19.00: 22^ edizione Angoli Rustici . Lungo le vie fiorite del paese, addobbate con i colori di contrada, sono visitabili gli angoli rustici (bus navetta gratuito, biciclette a noleggio). Si tratta di momenti di vita passata proposti nel loro habitat come vecchie case contadine, cortili e campi attraverso lavori e scenette che rappresentano un’opportunità per conoscere storia e tradizioni vissute. famiglia contadina) A seguire sabato 5 maggio ore 18.30 sfilata storica delle contrade con mestieri e costumi d'epoca e pronti viala 42^ edizione del Palio dei MussiTRANSCRIPT
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giovedì 26 aprile ................ 46*
venerdì 27 aprile ................ 11
sabato 28 aprile ................ 13
domenica 29 aprile ................ 23
lunedì 30 aprile ............... 27
martedì 1 maggio ............... 29
venerdì 4 maggio............... 37
sabato 5 maggio ............... 41
domenica 6 maggio .............. 45
*TuTTinTeaTro ............................. 46
FoToCLuB ............................. 89
La SerioLa ............................. 101
MuSeo ............................. 46
La SerioLa e’ GioVane ................... 101
Menu ............................. 103
eLenCo SPonSor ............................ 109
aLBo D’oro ............................. 110
Torre .......................... 53
Molinetto .......................... 57
Zaghi .......................... 63
Farronati - Signori - Valle .................... 69
Marchi .......................... 77
Carlessi - Pragalera .......................... 81
Cà Cornaro .......................... 85
programma
contrade
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il saluto del
La febbre del sabato sera ha conta-giato anche il Palio di romano che si propone per il 2012 nell’esclusiva ver-sione notturna. un programma che di anno in anno diventa sempre più ricco di eventi e vede la grande novità della corsa se-rale del Palio dei Mussi.Serate, incontri, ricostruzioni stori-che, sfilate, buona cucina, lezioni di-dattiche per le scuole, concerti, ma cosa può mai mancare? non di certo l’entusiasmo dei miei concittadini che ancora una volta è già contagioso.un impegno per tutti gli organizzatori premiato anche dal gran-de successo di presenze che motiva un lavoro lungo e attento di preparazione. a loro il mio più grande plauso per tutta la pas-sione e l’inesauribile ingegno che ha portato una manifestazio-ne locale a diventare un evento regionale atteso e conosciuto. e visto che di questi tempi ormai non si sa più a che Santo votar-si, quest’anno rimane imperdibile il giorno degli angoli rustici. Quale migliore occasione, dato che saranno dedicati al tema dei Santi Protettori, per sapere a chi affidarsi? Sfogliate dunque il programma, perdetevi per le vie di roma-no e Vi ritroverete in un’epoca non lontana, ma ancora viva nei nostri cuori veneti, in una cultura fondata sulla famiglia e sulle tradizioni, con la gioia di vivere di chi credeva fortemente nella propria terra e nel futuro. in attesa di sapere quale contrada conquisterà l’ambito primo posto nell’albo d’oro io mi sento fin d’ora di incoronare tutti gli storici lavoratori del Palio ed incoraggiare i giovani a non per-dere l’occasione di essere protagonisti di questo grande spet-tacolo.
il Vostro Sindacorossella olivo
sindacoRomano d’Ezzelino
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il saluto del
Musei viventi di gran fattura negli an-goli rustici, Palio delle Contrade alla sera, programma culturale Tuttintea-tro, una lucciolata culturalmente decli-nata nell’ezzeliniana “Facella” dell’ali-ghieri, gli angoli didattici per le scuole e il programma ludico fatto di musica e divertimento. il 42° Palio di romano è questo signori, è l’identità veneta proposta in modo oggettivo, scevra da nostalgie se non addirittura gioiosa della propria essen-za. i romanotti vanno orgogliosi della loro storia, e amano rimarcarla ogni anno, superando sacrifici e ostacoli d’ogni tipo, per divulgare urbi et orbi quanto è stato tramandato dai nonni, quanto appreso at-traverso minuziose ricerche o conosciuto nelle visite museali fatte in modo mirato. I nostri 800 figuranti son persone semplici, che si offrono al pubblico a cuore aperto, e forse è proprio questa la loro forza, la semplicità e la naturalezza ereditate da chi ha conosciuto o respirato aria di civiltà contadina.e’ anche per questo che gli instancabili dell’associazione Culturale Sèriola si “rompono la schiena” per questo appuntamento annua-le, perché c’è consapevolezza del valore intrinseco del Palio di ro-mano, c’è orgoglio veder arrivare migliaia di persone affamate di cultura e assetate di emozioni. una sensazione condivisa dagli enti pubblici e privati, dai numerosi sponsor e dalle associazioni di ca-tegoria , perennemente con “porte aperte”per il Palio di romano.
Un grazie a tutti gli attori di questa grande macchina organizzati-va, strutturata da persone competenti e appassionate che con il loro impegno fanno di una manifestazione LA manifestazione, il Palio di Romano appunto.
il Presidente Roberto Frison
presidenteAssociazione
Culturale Sériola
Roberto Frison76
Comune di Romano d’Ezzelino
Associazione Sériola
Col Patrocinio e Collaborazione di:
con il Patrocinio di:
Provincia di Vicenza
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venerdì 27 aprile
ore 19.00: apertura bètola esterna e locanda in piazza * ore 20.45: TuttinTeatro (inserto centrale) ore 21.30: Musica veneta con Herman Medrano & the Groovy Monkeys.
Angoli Didattici per
in mattinata: Visita guidata delle scuole elementari presso gli angoli-museali della SETA di contrà Cà Cornaro e della LANA di contrà Zaghi.
Musica Veneta
Scuole Elementari*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
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sabato 28 aprilela Facellaore 19.00: apertura bètola esterna e locanda in piazza*
ore 20.00: LA FACELLA: La Lucciolata sui colli di romano in favo-re delle “Vie di Natale” (a lato la locandina), con pillo-le di racconti su ezzelino iii, e rientro in centro paese scendendo il Col Bastia come nelle terzine dantesche “là onde scese già una facella che fece alla contrada grande assalto…”
ore 21.30: rock italiano con RADIO LIGA
Dantesca
*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
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domenica 29 aprile22^ edizione degliAngoli
dalle ore 9.00 alle 13.00 dalle ore 14.30 alle 21.00 Lungo le vie fiorite del paese, addobbate con i colori di contra-da, sono visitabili gli angoli rustici (bus navetta gratuito, biciclet-te a noleggio). Si tratta di momenti di vita passata proposti nel loro habitat come vecchie case contadine, cortili e campi attra-verso lavori e scenette che rappresentano un’opportunità per conoscere storia e tradizioni vissute.Contrà Molinetto: El vìn (Sant’Urbano: la filiera del vino)
Contrà Marchi: El fogo (Santa Barbara: le lavorazioni e me-stieri che necessitano l’uso del fuoco)
Contrà Farronati-Signori-Val-le: 1915 - 18 (Madonnina del Grappa: campo mili-tare in una borgata)
Contrà Carlessi-Pragalera: El dì xè pì beo se te ghe xonti un putèo (San Gerardo: la nascita )
Contrà Zaghi: A lana (Santo Stefano: filiera della lana)
Contrà Cà Cornaro: A seta (San Giobbe: filiera della seta)
Contrà Torre: Tàsi fèmena... (San Bernadette: vita e difficoltà della donna nella famiglia contadina)
ore 09.00 alle 19.00:estemporanee dell’ezzelino Fotoclub “Angoli Riflessi” presso gli angoli rustici.
ore 10.00:Piazzetta Fornace Panizzon. allestimento forno in cerami-ca con modellatura e cottura opera in terracotta degli arti-sti Made in Nove e bancarelle di Filo Filò.
ore 11.30: apertura locanda in piazza*
dalle 13.00 alle 14.30: pausa angoli rustici (ad eccezio-ne dell’angolo “1915-1918”)
ore 21.00 circa. Distruzione del forno cerami-ca per estrarre l’opera in ter-racotta del Palio.
ore 21.30. Musica liscio con Stefano e i NEVADA
Rustici
*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
i Santi Protettori
In caso di maltempo la 22^ edizione degli angoli rustici viene rinviata a martedì mattina 1maggio dalle 9.00 alle 13.00
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lunedì 30 aprile Evviva leore 19.00: apertura bètola esterna e locanda in piazza*
ore 21.00: Festa delle classi ‘60-’70 con RADIO METRO’
Classi60 '&70'
*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
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*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
martedì 01 maggioserata d’ore 19.00: apertura bètola esterna e locanda in piazza*
ore 20.45: TuttinTeatro con Cristina Obber e Paolo Malaguti (inserto centrale)
ore 21.30: Liscio con i CALIFORNIA
Autore
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Venete
*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
venerdì 4 maggioserata di
ore 19.00: apertura bètola esterna e locanda in piazza*
ore 20.45: TuttinTeatro (inserto centrale)
ore 21.30: Serata ska-jazz con i veneziani SKA-J
Leggende
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ore 16.00 alle 19.00:Visita guidata al Museo Par-rocchiale nella chiesa arcipre-tale di romano
ore 16.00:in piazza, Mostra prodotti ti-pici, Auto d’epoca con radu-no delle FIAT 500.
ore 16.30:apertura locanda in piazza.*
ore 18.30: Sfilata storica delle contrade con mestieri e costumi d’e-poca assieme al Complesso Bandistico e agli Sbandiera-tori di romano d’ezzelino.
il corteo percorre via Zaghi, Dan-te, roma e Bortoli con arrivo al mussodromo allestito nel campo da calcio in via Foscolo.
a seguire:Cerimoniale dei fantini e via al 42° Palio delle Contrade con la tradizionale corsa dei mussi
ore 21.30: musica liscio revival con i BACCO PERBACCO
ore 22.00:Premiazioni del 42° Palio delle Contrade.
*per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina
sabato 5 maggio42^ Palio delle Contrade
In caso di maltempo il programma può subire variazioni dell’ulti-m’ora finalizzate allo svolgimento della corsa con gli asini.
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domenica 6 maggioss.messa e pranzo delle Contradeore 10.00: apertura bètola esterna
ore 10.30: SS Messa in costume, con la collaborazione del Coro ezze-lino e gli Sbandieratori degli ezzelini
ore 12.00: Pranzo delle contrade, aper-to ai soli contradaioli, con la premiazione degli angoli ru-
stici e del concorso dei Com-mercianti di romano “Abbina la tua vetrina alla contrada”.
ore 16.00 alle 18.00 :Visita guidata al Museo Par-rocchiale nella chiesa arcipre-tale di romano
ore 22.00:Musica coi Remote Funky Peppers
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ore 20.45 “Un treno, una valigia, ricordi e poesie”, reading tratto dal libro “Viaggi diversi”, con la voce narrante di Giovanni Rattini, letture di Eros Zecchini e Mario Dalla Fina, canzoni Ezio Pesavento Squinz.
ore 21 Proiezione degli Angoli Rustici fotografati in venti anni dall’Ezzelino Fotoclub. Una lunga e suggestiva serie di fotogrammi volta a rimarcare la storia del Palio di Romano, attraverso il qualificante, impegnativo e costante contributo dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub che da sempre immortala nel tempo i quadri storici proposti dai contradaioli.
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ore 21 Serata d’Autore con Cristina Obber e Paolo Malaguti. Cristina Obber autrice de “Primi Baci” e Paolo Malaguti autore del libro “Il Sillabario Veneto” e “Sul Grappa dopo la Vittoria”, raccontano le loro esperienze. Incontro dibattito assieme al dr. Simone Cavallin, presidente del Centro Studi Ezzelino e Roberto Frison, autore del libro “Catina Baja nell’Altro Regno Veneto”.
ore 21 Leggende e ritualità nelle terre di Ezzelino. Con l’ausilio di una mappa interattiva e proiezioni varie, Simone Cavallin e Roberto Frison del Centro Studi Ezzelino da Romano raccontano le suggestioni del territorio pedemontano veneto, tramandate da padre in figlio attraverso il libro parlato del filò. Una serata a caccia di streghe, orchi, anguane e fade, con l’originale contributo dei piccoli attori Mariavercoea Junior che portano alcune pillole dello spettacolo teatrale “Con l’anima, marionette contafole”
ingresso libero
il biscione visconteo, il famoso drago Tarantàsio del lago Gerun-do che leggenda vuole esser nato dalle carni putrefatte del cadave-re di Ezzelino III da Romano
51presso il teatro parrocchiale
Tasi femena, che qua comando
mi!
Torrecont
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Nella società odierna uomini e donne, con gli stessi diritti e doveri, sono chiamati a colla-borare assieme per lo sviluppo ed il benessere della società e della famiglia. Negli anni venti non era così, la donna era con-
siderata inferiore all’uomo. Nella società non poteva assumere ruoli importanti e nella famiglia poi,era sempre sottomessa al marito. Lei doveva allevare i figli e ba-dare al focolare domestico mentre solo il marito, “el paron de casa”, poteva am-ministrare i soldi e prendere le decisioni importanti, anche quelle riguardanti il futuro dei figli, come il matrimonio.L’angolo rustico in questione, attraverso un’attenta rievocazione della vita con-tadina, si focalizza sul ruolo delle don-ne, sui sogni e speranze di una ragazza prossima al matrimonio e sulle reazioni della famiglia. La splendida casa dei “Rechi” nel retro di Villa Negri, con la sua tipica corte fa da sfondo a questa storia dove, famiglie diverse, storie parallele, pettegolezzi, in-teressi economici e la paura per il futuro, sono gli ingredienti di una storia dove il finale sembra già deciso...
Santa Bernadette (16 aprile)E’ la protettrice delle donne che lavorano i campi, proprio come tutte le donne romanesi del primo novecento, che oltre ad accudire la famiglia, erano solite al lavoro nei campi e nelle stalle.
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Molinettocont
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El Vinfaxemo
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A setenbre gera proprio ora,e ordegne daea caneva, tirar fora.Tinassi e caretei, bisognava tesar,
no mancava oncora tanto par vendemar.
Tuti picai su par a piantà, dopo on paro de dì,
co sece, seste e bravi chi che ghin tirava zò de pì.
Tuto boiea e spussa de vin tanta,che tociavomi sol mosto
come che a fusse aqa santa,e chel fusse bon anca par purgarse,che se tacavimo so a sqea, figurarse.
Tra foear e sarpe, scarsa na setimana,che par e fameia, la gera na mana.
Torciar, sarpe e anca graspa,che co a caneva piena gerimo
contenti come na pasqa.
Cossì se scomissiava de bevar calcossa de benedio,na parte de a nostra storia
che ne gavea regaeà el bon Dio.
Sant’Urbano (25 maggio)Il santo viene spesso rappresentato con un grappolo d’uva in mano ed è invocato per una buona vendemmia. E’ protettore dei bottai, che più anticamente erano devoti a sant’Aproniano. Mentre San Martino è protettore del vino, dei bevitori degli osti, albergatori e dei vignaioli.
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Zaghicont
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A lana
San Stefano (26 dicembre)Fu il protomartire, cioè il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo; venne scelto come santo patrono dalla corporazione dell’Arte della Lana di Firenze.Va detto che anche San Celestino sarebbe protettore dei lavoratori della lana mentre
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San Biagio, quello delle arance benedette al 3febbraio contro il mal di gola, essendo stato scorticato vivo con pettini da cardatore e poi decapitato, vien considerato il santo protettore dei cardatori e materassai.
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FarronatiSignoriValle
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La Madonnina del Grappa (4 agosto 1901) data in cui la Vergine Ausiliatrice venne posta in vetta dal patriarca di Venezia Giuseppe Sarto (futuro papa Pio X). La statua della Vergine Maria
1915 - 1918
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Era il 24 Maggio 1915 quando scoppiò la prima guerra mondiale e dal 1916 il Monte Grappa fu predisposto a difesa con-tro un’eventuale offensiva austriaca. Il massiccio ave-va una funzione di appog-gio in caso di sfondamento del fronte trentino, mai si sarebbe pensato al ruolo che avrebbe assunto dopo la rotta di Caporetto. Nu-merose le opere realizzate nel Monte Grappa e che interessarono anche il ter-ritorio di Romano d’Ezzeli-
no, come ad esempio la camionabile Ro-mano-Cima Grappa, diverse mulattiere, teleferiche che da Valle S. Felicita por-tavano sui Nosellari e sul Col Campeggia e impianti idraulici per il pompaggio di acqua destinata in montagna. Success ivamente , proprio sulla som-mità del monte, fu costruita la galleria Vittorio Emanuele e dal 1918 la camio-
nabile da Semonzo a Cima Grappa. Dopo Caporetto il co-mando supremo ordinò il ripie-gamento sul Piave e sul Grappa dell’esercito italiano. Tutta la pedemontana era as-sediata da truppe, mezzi mi-litari e accampamenti anche presso case contadine. Migliaia di uomini erano pronti a salire sul massiccio per difendere la patria. Ormai a cent’anni da questi tragici eventi, le contra-de Farronati, Valle e Signori in collaborazione con il gruppo “Le Sentinelle del Lagazuoi” rievocano alcuni momenti im-portanti della Grande Guerra, ambientati in una casa conta-dina occupata da alcuni repar-ti di fanteria che si preparano per il fronte coadiuvati dalla presenza di un ospedale da campo.Questa rievocazione storica è realizzata nel nome di tutte le persone che a causa di guerre hanno perso la vita, pertanto al visitatore è richiesto un atteg-giamento di massimo rispetto. Un ringraziamento particolare al gruppo “Le sentinelle del La-gazuoi” per la collaborazione.
del Grappa è la figura cui i soldati della ribattezzata ”Armata del Grappa” dal gen.Giardino han affidato le loro speranze di sopravvivenza in uno scontro bellico nato dall’avanzata dell’era industriale. I soldati si affidarono ad essa per la sopravvivenza, l’Italia per la vittoria.
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Marchicont
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El Fogo Santa Barbara (4 dicembre)Durante la persecuzione di Massimiano (III-IV sec.) venne imprigionata a Nicomedia, percossa con le verghe, torturata col fuoco, subì il taglio delle mammelle e altri tormenti. Infine venne decapitata per mano del padre, che la tradizione
Sembrano lontani i tempi quando, solo l’uso di un fiammifero era quasi un miracolo.Eppure non sono pas-sati neanche cento anni…La contrada rievoca tutte quelle azioni es-senziali alla quotidia-nità, legate al fuoco, prima ancora dell’av-vento del petrolio e del metano, con l’inten-
to di far capire come si svolgeva la vita dalla fine dell’800 agli anni ’50 dove ll’uso del fuoco era indi-spensabile.Come è facilmen-te intuibile, mol-teplici sono le at-tività quotidiane legate ad esso: dalla preparazio-ne del cibo, al ri-
scaldamento, alla costruzione di utensili e attrezzi da lavoro.Tutto ruotava attorno aquest’elemento fondamenta-le per la sopravvivenza e tutta la famiglia, dal nonno ai figli, era chiamata a collaborare.Attraverso una ricerca di te-stimonianze , i contradaioli scendono nello specifico con alcune situazioni vissute da nonni e genitori di contrada, portando alla luce ricordi di-retti di qualche protagonista. Certamente l’angolo è emozio-nante per i meno giovani, che hanno modo di rivivere una parte d’infanzia, ma altretta-no si dimostra suggestivo per i giovani, che qui vengono gui-dati in un percorso didattico della memoria utile alla com-prensione della nostra sto-ria, quella prossima, creando quella sensazione emozionale che a volte si è costretti soffo-care nella vita frenetica.
vuole incenerito subito dopo da un fulmine. Sempre la tradizione racconta che durante la tortura le verghe con la quale il padre la picchiava si trasformarono in piume di pavone, per cui la santa viene talvolta raffigurata con questo simbolo. È invocata come protettrice contro i fulmini e la morte improvvisa e protettrice degli artificeri, artiglieri, minatori, vigili del fuoco e carpentieri.
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CarlessiPragalera
el dì xè pì beo xè te ghe xonti
un putèo nascita del bambino
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rà E’ nata! E’ nata! E’ nata la
storia che ha come protago-nista la nascita. El dì el ze pì beo se te ghe zonti un puteo … un angolo rustico dal titolo un po’ misterioso che la contra-da propone con passione per narrare come sono nati i no-stri nonni.
Che cosa si trova visitando la contrada? La levatrice, la donna che con rara ma-estria aiuta le mamme a dare alla luce il nascituro, la nonna che con infinita pazienza prepara la cuer-tina per il nipotino che
sta arrivando, le cunete, i giacigli in cui dormivano come angioletti i neonati, e ancora i caregoti, le fasce in lino e cotone ovvero i primi pa-nesei (pannolini).Quante nostal-giche immagini che ci son state raccontate e che la contrada fa rivivere per nar-rare quanto sia straordinario, al-lora come oggi, il
miracolo della vita.E per raccontare tutto ciò, quale miglior modo se non le significative interpretazioni nella commedia di contrada.La nuova storia ha per prota-gonisti gli amici Nino e Maria, attori di una vicenda che nar-ra della rigidità della cultura di un tempo, che portava a matrimoni riparatori in abito scuro alle prime luci dell’alba se la donna aspettava un bim-bo, una cultura che portava a far credere che il bimbo fosse nato prematuro per limitare le voci del paese inventando i settimini!Ma la storia ha un finale tut-to particolare, ricco di ironia e leggerezza, un modo diver-tente per imparare, ricordare e sorridere al contempo.Le contrade si cimentano con questo tema sempre nella splendida cornice di villa Chi-lesotti/Benetti, villa antica dal caratteristico portico col “saiso”. Se il visitatore non sa dove sia l’Angolo di Carlessi Pragalera, non abbia da te-mere: basta seguire la stra-da colma di fiocchi azzurri e rosa!
San Gerardo (16 ottobre)Gerardo Maiella è stato un religioso italiano della Congregazione del Santissimo Redentore, canonizzato nel 1904 da papa Pio X.E’ considerato il patrono delle gestanti, delle mamme e dei bambini.
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Cà Cornarocont
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El Monopolio:A seta
La contrada propone il tema del monopolio e quest’anno fa riviere la coltura dei “cavalie-ri” o bachi da seta. Una volta i bachi da seta erano regolamentati dal monopolio di stato allo stesso modo del tabacco.
Come in tante famiglie di Romano, a Cà Corna-ro l’allevamento dei ca-valieri rappresentava la prima entrata economi-ca dell’annata e spesso diveniva il primo red-
dito del nucleo familiare dopo il duro inverno.
Tutti in famiglia si adoperavano per nutrire ed accudire i bachi, in particolare le donne, gli anzia-ni e i bambini che sistematicamen-te non venivano ricompensati per i 30 giorni di duro lavoro necessario
a far maturare i bozzoli. I “cavalieri” nascono da una manciata di uova accudite in un caldo tepore, poi riposte in telai o “grisoe” e si inizia a nu-trirli con tenere foglie di mo-raro sminuzzate, e man mano che gli stessi crescono, con fo-glie sempre più grandi. Vengo-no quindi spostati su “grisoe” sempre più grandi, ricevendo sempre più foglie che man-giano voraci. Dopo la quarta muta ed una grossa mangia-ta, i bachi si preparano a fare il bozzolo salendo nel bosco fatto di frasche secche. Dopo una giornata il bozzolo è for-mato ed il filo che se ne ricava è lungo centinaia di metri sen-za interruzioni e soprattutto dello stesso spessore.Una meraviglia della natu-ra pronta ad essere tolta dal bosco e trattato prima che si trasformi in crisalide nel giro di pochi giorni.Tutto questo in casa Parolini, in un percorso ricostruito con rara maestria, traboccante di “cavalieri” “morari” e “grisoe” che meritano la visita di tutti.
San Giobbe (10 maggio)Era il Santo che veniva venerato ed invocato per tenere lontane le malattie dai bachi e dalle foglie di gelso o “morari” unico e prelibato nutrimento dei bachi da seta, lo si trova spesso vicino alle abitazioni e di solito all’inizio dei filari di vigneti.
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Mostra fotografica. Presso la Fornace Panizzon, per tutta la durata dell’evento, è visita-bile la prestigiosa esposizio-ne delle opere fotografiche dell’Ezzelino Fotoclub incen-trate sugli angoli rustici degli anni precedenti. La mostra vien inaugurata Venerdì 27 aprile, ore 21, presso il Teatro Parrocchiale, con Proiezione di Fotografie del Palio. Estempore “Angoli Riflessi”. nella giornata degli angoli rustici, gli artisti del Fotoclub romanese si sbizzarriscono in fotogrammi alquanto origina-li, cercando ogni riflesso possi-bile delle immagini proposte nelle contrade, proprio come l’uomo che riflette sui santi protettori (tema generale de-gli angoli rustici 2012) i miglio-ri intenti della vita terrena, al contempo vedendo riflessa in essi l’immagine divina.La storia dell’Ezzelino Foto-club. Sorto a Fellette di roma-no il 5 Marzo 1983, il fotoclub si è sviluppato con continui-tà, fino ad assumere impor-tanza a livello nazionale, tra riconoscimenti e attivtà svol-te. nel 1999 la Fed. ita. ass.ni Fotografiche ha insignito l’ ezzelino Fotoclub del titolo BFI (Benemerito della Foto-grafia Italiana) per la qualità delle iniziative svolte per la promozione della fotografia fotoamatoriale, ed in partico-lar modo per l’ organizzazione del Concorso nazionale “Sette Colli” dal 1991 al 2000, evento FiaF con menzioni speciali nel ’96-‘97. il folto gruppo di foto-
amatori si ritrova ogni venerdì sera presso le scuole elemen-tari di S. Giacomo tra proie-zioni, scambio d’ opinioni, mo-stre e concorsi. nel 1991, in collaborazione con il Circolo Fotografico di Bjelowar e il Ministero infor-mazioni Croazia, l’ezzelino Foto Club è stato promotore di una Mostra/Dossier sulla Guerra dell’ex iugoslavia, con materiale inedito pervenuto direttamente dalla Croazia. in collaborazione con il Comune di romano d’ezzelino è stato realizzato il calendario 1998 sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Delle serate aperte al pubblico, si ricorda-no le proiezioni con: Cesare Gerolimetto sul territorio Ve-neto, Claudio Bortoli con la Cina, il Gruppo “Ponti di pace ” con reportage sul viaggio in bicicletta Venezia-Mosca, Maurizio Fasolato coi Cam-pionati di Mongolfiera svoltisi in America e in Europa, infine reportage di Tony Stringer su egitto, Sudan, etiopia e i Go-rilla del rwanda. altre serate sono state dedicate a vari Cir-coli Veneti.Dal Dicembre 2008 l’ ezzelino fotoclub diventa Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub.Fonte:www.ezzelinofotoclub.it
Alcune foto utilizzate nel libtretto sono tratte dalla fototeca dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub
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il Deposito d’arte Sacra “MUSEO ARCIPRETALE” viene inaugurato nel febbraio 2007 con lo scopo di custodire e valorizzare il tesoro della chiesa arcipretale di Santa Maria di romano.Collocato sopra la sacrestia della
MuseoArcipretaledi Romano
chiesa, in un luogo ristruttuato e appropriato anche dal pun-to di vista della sicurezza, espone paramenti, quadri e argen-terie che la chiesa ha accumulato nel corso dei secoli. Curiosa anche un’antica cassaforte detta “di ezzelino”. il Museo è visitabile su richiesta. Basta rivolgersi in canonica e chiedere dei responsabili, oppure inviare una mail.
*** Visita guidata al museo a cura di Omar Busbani e Sere-nella Zen
Quadro esposto: Presentazione di Gesù al Tempio (Jacopo da Ponte)
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muove mezzo mondo per gli an-goli rustici e il Pa-lio delle Contrade. Lo fa con un gran
lavoro di umiltà e passione, che tradotto in altri termini diventa ospitalità. e’ questa la forza anche di tutte le per-sone che lavorano nelle cuci-ne della LoCanDa e della Be-ToLa in piazza, è la passione nel rendersi utili ad una cau-sa comune: festeggiare con gli altri la propria storia e le tradizioni tramandate nel tempo. e come in tutte le feste, è importante preparare bene tensostrutture, tavole, ar-redo, così come è essenzia-
A tutto il gruppo che vive e anima la Sèriola rivolgiamo una sola parola che racchiu-de un profondo significato:
le catturare la gente per la gola cuocendo ottimi piatti da servire col sorriso. il sor-riso dell’ospitalità appunto. il sorriso di chi lavora dura-mente, per cercare di stupire o metter a suo agio l’ospite di turno, sperando in un gra-zie o comprensione per una svista. Chi sta nelle retrovie, si sa, vive nell’anonimato, accerchiato da visi imperlati di sudore tenendo per ami-co il solo calore delle cucine. Così s’immagina il pubblico di là del muro, allungando le orecchie per sorridere se dal salone arriva forte il messag-gio “dite ai cuochi che la car-ne era buona!” e nelle cucine del Palio, si sa, i sorrisi sono frequenti.Grazie a tutti i collaboratori che fanno del Palio di roma-no un evento ospitale.
La Seriola
Grazie
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Ogni sera potrete gustare presso la locanda del Palio di Romano in piazza:
Pasticcio di carneBigoli all’anitra, in salsa o al mussoBaccalà alla Vicentina Spezzatino di MussoBraciola CostinaSalsiccia GallettoPiatto freddo: Porchetta, Sopressa, Misto
Porchetta e Sopressa
Panino:salsiccia, formaggio, sopressa o porchetta
Contorni: patate fritte, fagioli e polenta
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ogni anno si cresce e quest’anno siamo arrivati ai 18, una tappa importante per noi giovani. e’ il giorno che si aspetta fin da pic-coli, quando tutto era bello ed esistevano solo amore e ingenu-ità. Dopo pian piano passano gli anni e capisci che non puoi più
dipendere unicamente dai tuoi genitori, devi imparare a cavartela da solo, affrontare le prime difficoltà che la vita ti mette di fronte tra paure, primi amori e amicizie che forse dureranno una vita. Quella dei 18 anni è un’età difficile, con una gioia di vi-vere immensa, facendo di tutto per farsi notare dagli adulti che spesso mal interpretano la nostra esuberan-za. Così accade che qualcuno ci possa considerare scal-manati, buoni a nulla, quando invece dentro di noi c’è voglia di fare, divertirsi ed essere considerati per sen-tirsi dire “Bravi ragazzi”, per essere appoggiati dal pro-prio paese. Ci teniamo alle tradizioni della nostra romano. Sì ci te-niamo. Quanto abbiamo aspettato la “festa della clas-se”, la candelora, l’assalto alla cuccagna, le urla, le grida mentre ci recavamo in piazza con il trattore, con il cuore colmo di gioia, vogliosi di festeggiare per la nostra ro-mano, anche se faceva freddo e c’era la neve , tutto ciò per vivere le tradizioni a cui noi teniamo tanto. ora siamo pronti per il “nostro” Palio! Lo consideriamo un po’ più “nostro”degli anni scorsi, perché è il nostro anno! Per cui vogliamo condividere con tutti il sogno di noi giovani romanotti 18enni: vorremmo che tutti gli adulti si lascino contaminare, oggi e domani, dalla vo-glia di vivere, divertirsi e godersi la felicità di noi giovani, vorremmo far capire che lo stare in nostra compagnia può donare. Continueremo queste tradizioni che ci rendono orgo-gliosi di vivere a romano, sperando di essere all’altezza di tutte le 41 edizioni passate. Siamo pronti a sudare e faticare per tutto ciò, in contrada o in Sériola. e ringra-ziamo tutti i roManoTTi che da una vita fanno di tutto e di più per il Palio, sperando che le generazioni future possano conoscere questa tradizione e non l’abbando-nino mai!
Perchè noi, classe
che tutto ciò non abbia mai fine!i Vostri ragazzi e ragazze
La Seriola
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è G i o v a n e
Sogniamo 1994
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M A D E i n N O V E = MB + ..DNA + mery9 + POL + JANsince 2002, desde 2002, dal 2002
art, ceramic and fire! arte, ceramica e FOGO!Sono giovani in parte cono-sciuti e già visti in altre ma-nifestazioni artistiche della zona che, uniti da una certa affinità di vedute / autoiro-nia e dalla voglia di metter-si alla prova / a confronto, hanno messo in moto le proprie capacità per realiz-zare un piccolo evento che li veda protagonisti.... una scultura in ceramica cruda che verrà cotta in un forno refrattario costruito nel cuore del paese.
il forno verrà aperto domenica sera alle ore 21, evento che vale la pena di essere visto
Dai produttori ai consu-matori vini,formaggi, sa-lumi e molto altro!
Per scoprire da vi-cino in occasione del Palio di roma-no i prodotti no-strani DoC tipici della zona e della cucina veneta.5 m
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SponsorElenco dei nostri
B. r. Santa Cat. 1anna Cadore 4Donazzan Luciano 4Motus 6K2 14Cherilise 15F.lli Molon 15Cremona Massimo 16estetica elena 16enosphera 16Magic Wash 17Salone Daniela 18Tabacchi Zilio 18Pellizzari Lucia 19Creazioni Chiara 19Pedrocchio 20Kors 20Bar Piazza 20Bieffe 20F.lli Zannoni 21auxesia 21estetica albina 21Panificio Cremasco 24andolfatto Salone 24Museo Bonfanti 24Bar Dante 25Zilio Franco 25Visentin 26F.lli nichele 27Cosma Magazzini 28Bergamo Lorenzo 28nonna angela 30Gelateria arcobaleno 30agenzia ezzelina 30Berti 30Pioppetto 31Scotton autolavaggio 31novauto 31Cregeo 32Carrozzeria Zero3 32andiport 33FBS 33Serena P.F. 34aspeer 35Pauletto andrea 35Bortignon Basso 37Locanda Lepre 38Tilly’s 38
aXa 39Scapin 42M2 42Bellò Mauro 43Look 43Segel 44Bordignon Luca 44Tosin Sergio 54Agriflor Bosco 54ellezeta 54Bontorin srl 54nicolini 55Simeoni 55Galvan Devis 55Prink 55Bar roma 58Cà Mauri 58rebellato Loris 58Sinergetic 58Gruppo Ceccato 59ada Baldino 60Medea 60Serlux 60Bottega di ester 60Dissegna srl 61Ferraro Claudio 61Brotto egidio 61Carrozzeria Valsugana 61Dissegna egidio 64Lucente 64Golden 64Biasion Combustibili 64CMe 65F.lli Farina 66Mibor 66ezzelina Finiture 66Bragagnolo andrea 66Bordignon Gianni 67Ferraro Frutta 67F.lli Bortolazzo 67Frigoveneta 67Zincheria Valbrenta 70Farronato Camillo 70Preskil 71Dana 71Coccinella 71Lavanova 72autotecnica 72
Hottonia 73idra 73Baston Mauro 74PM2 74exit61 75espa 75Punto uno 78Bizeta 78Satour 78al Mondo 79impresa Galvan 79assoro 83Comac 83assoro 83Mathova 86novauto 86Citton isaia 87Piscine Conca Verde 87Volvo 90emmegi Cartotecnica 91antica abbazia 91Brenta Distributori 92andriollo Gianluca 92GreenHouse 92Gieffe 92enzo Marcadella 93Leone Birreria 93Pizzeria Pomodoro 93Banca Pop. Marostica 98iper Battocchio 99Happy Bar 99Cimet 102Perin 102embas 112MPFox 112
aGBalex FioreriaCitroenDinosauronico Magazziniottica FontanesiSefauto Scramoncin Seven ZeeZiliotto
(*) Coperta e tovagliette
Ringraziamo tutti gli sponsor, i collaboratori, i fotografi, le Associazioni e i Volontari del Comune di Romano d’Ezzelino e tutti coloro che operano attivamente, in prima linea o dietro le quinte, per questo oramai consueto appuntamento annuale del “Palio di Romano”, rendendolo di anno in anno l’unico e vero momento di Tradizione e di Cultura Veneta.
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presso la Fornace Panizon112 113
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