organizzazione in rete della chirurgia del rachide nella provincia di reggio emilia reza ghadirpour...
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ORGANIZZAZIONE IN RETE DELLA CHIRURGIA ORGANIZZAZIONE IN RETE DELLA CHIRURGIA DEL RACHIDE NELLA PROVINCIA DI DEL RACHIDE NELLA PROVINCIA DI
REGGIO EMILIAREGGIO EMILIA
Reza Ghadirpour – Monia Cardarelli
U.O. NEUROCHIRURGIA HUB - SPOKE PARMA – REGGIO NELL’EMILIA
DIRETTORE: FRANCO SERVADEI
Amb. PD
Amb. PD
Civago
Amb. PP h12
Amb. PP h12 - PD h 12
Comune AbitantiALBINEA 7.787BAGNOLO IN PIANO 8.009BAISO 3.297BIBBIANO 7.588BORETTO 4.545BRESCELLO 4.775BUSANA 1.353CADELBOSCO DI SOPRA 7.688CAMPAGNOLA EMILIA 4.852CAMPEGINE 4.529CARPINETI 4.141CASALGRANDE 13.979CASINA 4.302CASTELLARANO 11.468CASTELNOVO DI SOTTO 7.722CASTELNOVO NE' MONTI 10.180CAVRIAGO 8.891CANOSSA 3.394COLLAGNA 996CORREGGIO 20.769FABBRICO 5.447GATTATICO 5.299GUALTIERI 6.133GUASTALLA 13.946LIGONCHIO 1.020LUZZARA 8.578MONTECCHIO EMILIA 8.627NOVELLARA 11.874POVIGLIO 6.499QUATTRO CASTELLA 11.103RAMISETO 1.410REGGIOLO 8.477REGGIO NELL'EMILIA 146.092RIO SALICETO 5.078ROLO 3.629RUBIERA 11.041SAN MARTINO IN RIO 6.331SAN POLO D'ENZA 5.293SANT'ILARIO D'ENZA 9.691SCANDIANO 22.873TOANO 4.266VETTO 2.089VEZZANO SUL CROSTOLO 3.784VIANO 3.000VILLA MINOZZO 4.153TOTALE 455.998
automediche
Postazioni ambulanza BLS ANPAS
Postazioni ambulanza BLS CRI
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lunedì e mercoledì dalle 09:00 alle 13:00 (Reggio Emilia)
mercoledì I e III settimana del mese a Castelnovo ne’ Monti dalle 15:00 alle 18:00
giovedì dalle ore 15:00 alle 18:00 GuastallaVisite neurochirurgiche urgenti espletate
entro 10 giorniVisite neurochirurgiche urgenti e non differibili
espletate tramite Pronto Soccorso o durante la presenza diurna al SMN
ATTIVITA’ AMBULATORIALE NEUROCHIRURGICA
ASMN e AUSL Reggio Emilia
Presenza dei neurochirurghi allo Ospedale SMN di Reggio Emilia
Tutti i giorni presenza di due neurochirurghi dalle ore 08:00 alle ore 18:00
Sabato mattina dalle ore 09:00 alle 12:00Dalle 18:00 alle 20:00 è attiva la reperibilità se non
sussiste la presenza in ospedaleDalle ore 20:00 alle ore 08:00 reperibilità notturna (sia
per l’attività chirurgica che per i casi interni)Reperibilità del week-end dalle ore 12:00 del sabato alle
ore 08:00 del lunedì mattinaAttività assicurata dalla equipe di Parma ma
indipendente e autonoma rispetto al Maggiore di Parma
Urgenze neurochirurgiche garantite 24h 7/7Si trattano tutte le urgenze neurochirurgiche
eccetto la chirurgia vascolare e quella spinale traumatica complessa (invio allo Hub di Parma )
Sedute neurochirurgiche di elezione: una media di tre sedute alla settimana
Sintesi attivita’ 2010 : 370 pazienti operati fra cui 110 casi di neoplasia cerebrale e spinale (con monitoraggi neurofisiologici) e 180 casi di patologia degenerativa spinale
ATTIVITA’ CHIRURGICAOspedale SMN Reggio Emilia
Attività di sala operatoria ogni giovedì a Guastalla (attività spinale)
Attività di sala operatoria mercoledì della III settimana del mese a Castelnovo ne’ Monti (attività spinale)
Nel 2010 (primo anno di attivita’ ) 90 interventi per patologia spinale
ATTIVITA’ CHIRURGICA
• L’80-90% delle persone adulte lamenta di soffrire di “mal di schiena” e il 75% di esse in età lavorativa,• Presentazione• con conseguenti elevati costi sociali e sanitari.• La grande complessità della patologia algica lombare richiede da sempre il confluire di più saperi e• il coinvolgimento di professionisti con diverso background culturale. La soluzione è stata, almeno nel• recente passato, quasi esclusivamente chirurgica, nella radicata convinzione, sia nella mente del paziente• che, spesso, del medico, che un approccio di eradicazione chirurgica del problema fosse il metodo più• rapido ed efficace per risolverlo. Come già avvenuto per altre patologie, la ricerca costante ha portato• ad approcci più razionali e spesso meno invasivi. Parallelamente all’evoluzione dell’approccio terapeutico,• il trattamento riabilitativo post-intervento è andato incontro ad un’evoluzione - sia sul piano biomeccanico• che anatomo-patologico - frutto delle maggiori conoscenze sulle conseguenze degli interventi rachidei.• Fare quindi il punto sulle attuali indicazioni agli interventi chirurgici, sugli approcci mini-invasivi, sulle• problematiche residuali e sul più corretto approccio riabilitativo, anche alla luce della medicina basata• sull’evidenza, è lo scopo che questo momento di confronto tra i diversi professionisti vuole raggiungere.• Tutti coloro che si occupano a vario titolo di questa patologia sanno quanto sia divenuto fondamentale• definire criteri inclusivi ed esclusivi dell’opzione chirurgica (invasiva o mini-invasiva), e la ricerca dei• possibili percorsi riabilitativi post-chirurgici, in un coro virtuoso di conoscenze in cui hanno spazio anche• neurologi, neuroradiologi, osteopati, chiropratici, terapisti del dolore e posturologi, sempre nel percorso• tracciato dagli insegnamenti di Ippocrate: “Vis medicatrix naturae” …“Primum non
nocère”.
La patologia spinale lombare degenerativa
Cenni di anatomia
Ernia del Disco Lombare
L' ernia del disco ed il suo rapporto con la radice
degenerazione del disco intervertebrale
Sintomatologia
• sciatica, ossia dolore lungo la gamba. La radice di L5 da’ prevalenza dei sintomi verso il dorso o il malleolo esterno mentre quella di S1
sulla pianta del piede.
•La cruralgia indica invece la sofferenza di L4, ed il dolore è nella parte anteriore della coscia.
•Il dolore è accentuato dai movimenti della schiena, da posizioni protratte (specie la lunga permanenza in piedi o in posizione
seduta), da tosse, starnuto e defecazione.
Altri sintomi
Parestesie (sensazioni anomale della gamba, tipo formicolii) deficit sensitivi (45%) alterazioni dei riflessi (51%) ipostenia o diminuzione della forza (28%) sindrome della "cauda equina" ossia disturbi sensitivi perineali a sella e difficoltà nel controllo delle urine e delle feci, oltre che deficit della forza degli arti inferiori, specie nei movimenti del piede.
Diagnostica strumentale – Rxgrafia della colonna
•In caso di listesi completamento diagnostico con radiografie standard e/o dinamiche•Non fornisce visualizzazione diretta del disco intervertebrale•diagnosi di frattura o di crollo vertebrale
Diagnostica strumentale – TC RM spinale
Stenosi lombare
“Ernia tumore”
“Ernia tumore”
Diagnostica strumentale – EMG
Complessivamente i test neurofisiologici risultano dotati di bassa specificità
Le difficoltà diagnostiche
EPENDIMOMA, ♂, 62
Lombocruralgia in L3
Febbraio 2007 posizionamento DIAM
Aprile 2007 lombalgia
Giugno 2007 Ipostenia, disturbi sfinterici
Intervento con monitoraggi intraoperatorii
EPENDIMOMA, ♂, 62
POSTOP
Risoluzione rapida sintomatologia
algica
Recupero deficit motorio dopo
neuroriabilitazione
“Linee guida per la diagnostica per immagini”
Atto rep. n. 2113 del 28 ottobre 2004
Dolore lombosacrale puroLombalgia contratturale
spontanea o post/traumatica
Lombo sacralgia con protrusione discale e/o fenomeni degenerativi
Neoplasie vertebrali, sacrali
Neoplasie cono caudali
Irradiazione radicolare
• Ernia discale• Paramediana• Foraminale• Extraforaminale• Bulging discale eccentrico• Artropatia delle faccette e
cisti articolari• Neoplasie vertebrali e/o
caudali/radicolari
Irradiazione pseudoradicolare
• Sd delle faccette • Shopping back
• Swing syndrome
• Artropatia di sacro iliache e/o coxofemorali
• Sd contratturali• Sd iliolombare
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CHIRURGICO
FALLIMENTO DI TERAPIA CONSERVATIVA CONDOTTA PER ALMENO QUATTRO O SEI SETTIMANE
SEGNI OBIETTIVI DI COINVOLGIMENTO SENSITIVO O MOTORIO RADICOLARE
REPERTO DI IMAGING POSITIVO PER ERNIA DEL DISCO
Indicazioni al trattamento chirurgicoSindrome della cauda equina
(molto rara = insensibilita’ perineale , deficit sfinterici , deficit motilita’ del piede )
Decompressione appena possibile
Correlazione inversa tra durata della sintomatologia e recupero funzionale.
Trattamento microchirurgico delle ernie discali
La microchirurgia permette di ingrandire tutte le strutture coinvolte, consentendo al chirurgo di essere più delicato nei movimenti e di operare in spazi minimi, quindi con scarsa cicatrice sul nervo. L'incisione cutanea è di 3-5 cm, ma quel che più conta, l'area esposta intorno alla radice nervosa è di pochi millimetri, quindi con una cicatrice post operatoria nella zona "sensibile" minima, specie se viene rispettato il grasso periradicolare e peridurale, ed il legamento giallo. La percentuale di "successo" con questa metodica è superiore al 95%.
MicrodiscectomiaMicrodisc.+ foraminotomia
Emilaminectomia con/senza discectomia
Emilamino artrectomia con/senza discectomia
subito dopo l'intervento scompare il dolore.
nei primi giorni scompaiono le parestesie e ritorna la sensibilità
poi migliorano i riflessi e da ultimo la motilità (anche più di sei mesi).
FATTORI PREDITTIVI POSITIVI DELL’ESITO DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO
pazienti giovani
maschi
distress psicologico
maggiore gravità clinico-radiologica, in termini di maggiori deficit neurologici e di espulsione del disco erniato
Complicanze operatorie e recidive
• reintervento è risultato pari al 7,9% • mortalità a 30 giorni è stimato pari a 0,5 per 1.000 (Registro nazionale svedese )• lacerazione della dura madre, danno alle radici nervose,• infezioni della ferita chirurgica in particolare la discite • complicanze vascolari• instabilità vertebrale
Stati Uniti dal 1979 al 1990 incremento del 33% del tasso di incidenza di trattamento chirurgico
In Italia (Ministero Salute) dal 1999 al 2001
incidenza del 5,09 per 10.000da 28.231 a 30.243
Appropriatezza dell’indicazione chirurgica
trattaticonservativamente
operati 26,2%
Ernie discali valutate dal 2007 (Gennaio) al 2008 (Agosto)
1008359
•Trend generale (speriamo ) verso una maggior selettività chirurgica•Dilazione della scelta chirurgica in ragione delle diverse tipologie di approccio conservativo•Estensione delle metodiche mininvasive
Conclusioni
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
HUB & SPOKE PARMIGIANO - REGGIANO