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MOSAICO/MOSAIC VIII GIORNATA DI STUDIO “OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE” Società di Studi Geografici Novara, 7 dicembre 2018 Università del Piemonte Orientale Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa Via Perrone, 18 – NOVARA [email protected] https://sites.google.com/uniupo.it/ssg2018

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MOSAICO/MOSAICVIIIGIORNATADISTUDIO“OLTRELAGLOBALIZZAZIONE”

SocietàdiStudiGeografici

Novara,7dicembre2018UniversitàdelPiemonteOrientale

DipartimentodiStudiperl’Economiael’ImpresaViaPerrone,18–NOVARA

[email protected]

https://sites.google.com/uniupo.it/ssg2018

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CALLFORABSTRACTLagiornatadelConvegnoèorganizzatainunasessioneplenariaseguitadasessioniparallele.

Quindicisessionisonogiàstatedefiniteapartiredairisultatidellacallforsession(diseguito ladescrizionedettagliatadiciascunae i riferimentidegliorganizzatori).Gliautori che vogliano proporre un contributo in una di queste sessioni devonocompilare il modulo abstract (in allegato e disponibile sul sitohttps://sites.google.com/uniupo.it/ssg2018)einviarloentroil30settembre2018aicoordinatori della sessione prescelta e in copia agli [email protected]@societastudigeografici.it.

Entro la fine di ottobre gli autori riceveranno notizia dell’accettazione delcontributo e l’informazione relativa alla specifica collocazione nel programmadefinitivo.

Ciascunstudioso/apotràfigurarecomeautore/autriceoco-autore/co-autricediunsolocontributo.

SiricordacheperilConvegnononèrichiestol’inviodelpapercompleto.

Per la pubblicazione (non obbligatoria) nelle “Memorie” della Società di StudiGeograficilascadenzaperl’inviodegliarticolicompletisaràil15marzo2019.

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SESSIONI

SESSIONE1IMMIGRATI AD ALTA QUALIFICAZIONE 4.0: UNA TESSERASTRATEGICA NELLA GEOGRAFIA DELLA NUOVAGLOBALIZZAZIONE.

Mentre la globalizzazione sembra mostrare segni di cedimento tanto sul versante politicoquanto su quello legato alla interazione tra sistemi economici, è indubbio che nell’ultimotrentenniosisiastrutturatounsistemaprimaproduttivoepoivieppiùlegatoallacreazioneederogazionediservizibasatisutecnologiadiavanguardia,caratterizzatodacatenedelvaloreditipo globale e dall’imporsi di aree di produzione localizzate in paesi emergenti, tra cui moltiafricani, luoghi dove, tra l’altro, un diffuso cetomedio in espansione comincia a rivestire unruolosignificativoneiconsumiglobali.Proprioconriferimentoalcontinenteafricanol’incrementomoltorilevantediflussidimigranti-in precedenza diretti verso le più ricche aree sudafricane o verso il Medio oriente- che neirecentiannipassatisièregistratoversolecostesettentrionalidelMediterraneo,inparticolaredal2010inpoi,hasminuitoedopacizzatounfenomenomanifestatosiparallelamenteinqueglistessianni,relativoaimigrantiadaltaqualificazione,noti inletteraturaconl’acronimoingleseHSI(HighSkilledImmigrants).Giànel2008 ilParlamentoeuropeoavevaapprovato l'introduzionediuna“cartablu”, tuttorapresente e rivista, sulmodello della green card americana, che aveva lo scopodi attirare nelMediterraneoe ingenerale inEuropa immigratiqualificatiprovenientidaipaesi terzi secondounatabellastandarddiqualificheapplicabilediscrezionalmentedaisingoliStatimembri.Negli stessi anni in cui si iniziava a livello politico a porre l’attenzione e l’interesse, anche intermini di reali ricadute per il Mediterraneo, sulle mutue opportunità ascrivibili ad azioni dicooperazionerivolteaimmigratiqualificati,siavvertivaancheunfermentocheintravedevanelmulticulturalismo un importante driver di sviluppo creativo e innovativo per le città. Talefermento era avvertito sia a livellomediatico sia in termini di dibattito scientifico con il notoparadigmalegatoall’equazione“cittàcreativaemulticulturaleugualecittà innovativa”coniatodaRichardFloridailquale,peraltro,intempipiùrecenti,harivistoilsuostatement,citatonellamaggiorpartedeilavoriscientificiinternazionali.Una serie di attuali evidenze di contesto, l’improvvisa accelerazione delle tecnologie diavanguardia 4.0, il processo demografico di invecchiamento della popolazione che stainteressandol’interoContinenteEuropeocomeconseguenzadelgeneralemiglioramentodellaqualitàdellavitaedeldeclinodellanatalitànonchéilnuovocarattereglobaleemulticulturale,per citare la Sassen, a cui ormai necessariamente le città devono tendere, ripropone tuttal’importanza del tema della immigrazione qualificata e qualificabile all’interno della cornicecaleidoscopicanellaqualegliattualipaesileadersarannonecessariamentecollocati.Sulla base di tali premesse la sessione è animata dall’obiettivo di analizzare sotto diverseangolazioni e punti di vista i rapporti tra la nuova geografia del lavoro 4.0 e le opportunitàoffertedagliHSIinrelazioneadundoppiolivellosemanticodiindagine,quellodeimigrantifisiciequellodeimigrantidigitaliinpaesileaderedemergenti.

COORDINATORI

VittorioAmato–UniversitàdegliStudidiNapoli“FedericoII“([email protected])DanielaLaforesta–UniversitàdegliStudidiNapoli“FedericoII”([email protected])StefanodeFalco–UniversitàdegliStudidiNapoli“FedericoII”([email protected])

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SESSIONE2MOBILITÀMIGRATORIAERETIETNICHE:STRUMENTI DI ANALISI E GESTIONE DI NUOVI MOSAICIRELAZIONALI

Ilvaloreaggiuntodeimigrantiper lacostruzionedelcapitalesocialeterritorialenell’economiaglobale è il tema proposto in questa sessione, che si offre come momento di discussione econfronto dei primi risultati ottenuti dal Progetto “L'Italia degli altri. Geografie e governancedell’immigrazione tra radicamento territoriale e reti transnazionali” (Miur Prin 2015,responsabilescientificoMonicaMeini).Sarannoaccettaticontributivoltiadelaborarestrumentidi analisi e gestionedinuovimosaici relazionali,multietnici e interculturali, che sostenganoegestiscano ilmedio-lungo termine anchenelle cittàmedio-piccole, con la finalità di inserire iltema dell’immigrazione tra gli assi strategici della programmazione e della governancemulti-livello.Inparticolare,verrannodiscussiiseguentitemi:

1. dimensioni territoriali e configurazioni spaziali delle relazioni multietniche einterculturali;

2. metodi per l’analisi dei processi di distribuzione dei migranti sul territorio italiano eindicatoripredittividelleareearischiopotenzialeinterminidiinclusionesociale;

3. significatoeimplicazionidelleretietnichelocali,transnazionalietranslocali;4. impatto territoriale delle politiche locali in tema di immigrazione, accoglienza e

integrazioneedelleformedigovernancemulticulturale.Lasessioneintendecontribuire–conapproccioanalitico-descrittivo,rappresentativoeriflessivo– agli interrogativi posti dal tema della giornata di studio, facendo emergere nuoveconfigurazioni dello studio dei flussi e delle reti attraverso la mobilità migratoria edell’organizzazionedeisistemiterritorialinellerelazionitranscalarienellecombinazionilocale-globale che ne connotano i cambiamenti, permettendo di esplorare nuovi percorsi di ricerca“oltrelaglobalizzazione”.

COORDINATORILauraCassi-UniversitàdiFirenze([email protected])MonicaMeini–UniversitàdelMolise([email protected])

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SESSIONE3SCENARI E GEOGRAFIE DI UNANUOVA IMMIGRAZIONE:LA RICOMPOSIZIONE DELLE AREE INTERNE DELMEZZOGIORNOD’ITALIA

Ildibattitosulleareeinternehafattoregistrareunrinnovatointeressenegliultimianniapartiredalla redazione, nel 2014, della Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese, che hainaugurato una nuova stagione per le politiche di sviluppo di queste particolari regioni, sullabase di una definizione di queste ultime in funzione della loro distanza dai centri urbani diservizi.Frequenteneldibattito,non solo inquello scientifico, sul tema,èuna ideadellearee internearticolatainragionedialcunifenomenichespessovengonointerpretatiquasicomesefosseroconnaturati alla geografia economica e sociale di questi territori, primo tra tutti quellodell’emigrazione, tanto più nelle regionimeridionali del Paese, che certamente risentono deidifferenzialidisvilupporispettoaquellesettentrionalieregistranodatisullapresenzastranieraancoralontanidaquellidelNord.Questa considerazione, tuttavia, sepuòessere validaalla scalamacro-regionale, viene spessosmentitadall’osservazionedialcuniscenarilocali,chemostrano,alcontrario,l’evidenzadinuoviprocessi insediativi operati proprio da popolazione migrante, in un contesto di dinamicheterritorialicherichiedonoquindiletturenuove,capacidistudiare,cioè,leareeinternenonpiùin ragione delle assenze (lo spopolamento, l’abbandono ecc.) ma piuttosto in ragione dellepresenze.L’orizzonte della sessione che qui si propone è quello, dunque, di una riflessione criticasostanziata dall’indagine sulle trasformazioni attualmente in corso nelle aree interne delMezzogiorno d’Italia sotto il profilo della composizione sociale e culturale, finalizzata ascomporne il quadro demografico – e segnatamente quellomigratorio – a scale piccole, perprovare a ridefinirne la geografia affiancando alla consolidata osservazione delle forzecentrifugheun’analisicapacedi identificarneanchequellediattrazione.Unprocessocheci faleggereleareeinternecometesserechesiriarticolanocontinuamente,grazieallesollecitazionidei nuovi arrivati, e che configurano nuovi mosaici urbani e rurali, a dispetto di una diffusapercezionedisostanzialeimmobilismoechiusurarispettoalleinterrelazioni.In una stagione in cui il processo immigratorio che interessa l’Italia sta attraversando unaparticolare criticità, la possibilità di traguardare le trasformazioni territoriali del profilo socio-culturaledallepiccoleareediunamacroregione in cui l’inversionemigratoriaèuna tendenzarelativamente recente può contribuire a riguadagnare una prospettiva di sguardo “normale”rispetto al fenomeno. Gli organizzatori, pertanto, si attendono sia contribuiti concernenti lariflessionemetodologicadistudiodelleareeinternecheindaginiditerrenosvolteapiùscalenelMezzogiorno d’Italia. Altri contesti potranno ugualmente essere accolti come valideesemplificazionipurchéportatoridiprassiriproducibilinelleregionimeridionali.

COORDINATORI

FabioAmato–UniversitàdegliStudidiNapoli“L’Orientale”([email protected])DionisiaRussoKrauss–UniversitàdegliStudidiNapoli“FedericoII”([email protected])NadiaMatarazzo–UniversitàdegliStudidiNapoli“FedericoII”([email protected])

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SESSIONE4 MOSAICI MIGRATORI: DIMENSIONE GEOPOLITICA ECONTESTOEURO-MEDITERRANEO

Lemigrazionisono,apiùscaledianalisi, ilprincipaleoggettodeldibattitopolitico,pubblicoecivile.Dibattitochenonpuònoncoinvolgerelacomunitàscientificadeigeografi.Di fatto, lostudiosulledinamichee le traiettoriegeografichehasubìtounforte impulsonegliultimi anni, soprattutto in Europa, anche in conseguenza dell’emersione di una particolarespecificazionedel fenomenonelMediterraneo,chehaassuntodimensioniragguardevolidopola cosiddetta Primavera Araba e il caos politico interno al contesto libico. Dimensione che,quindi,assumeunafisionomiaschiettamentegeopolitica.Tra i driver principali dellemigrazioni che riguardano il territorio italiano ed europeo ci sonodinamiche geopolitiche che concernono i paesi di provenienza dei migranti e che vannoapprofondite per fornire gli strumenti utili ai decisori politici. La gestione dellemigrazioni hainfattiachefare,inmanieradeterminante,conlepoliticheadottatedagliStati:percontrastarel’illegalità,peraccogliereimigrantieperamministrareinternamenteiflussi.A quest’ultimo riguardo, la sessione intende fare il punto su quantoi geografi italiani stannomettendo in luce circagli aspetti geopolitici dei flussi migratori, le connessioni culturali,antropicheelerelazioniche,ascalalocaleeconparticolareriferimentoalleperiferie,vengonoinnescate,componendooricomponendomosaici.Leperdurantidifficoltàeconomicheitaliane,inoltre, sottopongono i territori al problema di integrare inmodo stabile almeno i titolari diprotezione internazionale e anche questo aspetto sollecita un coordinamento a livellocomunitario.

COORDINATORI

ClaudioGambino-UniversitàKore([email protected])SandroRinauro-UniversitàdiMilano([email protected])FrancoSalvatori-UniversitàdiRoma“TorVergata”([email protected])

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SESSIONE5 IL MOSAICO MIGRATORIO: DAL MODELLO CANADESEALLARETICOLARITÀITALIANA

Ilmodellomulticulturale,sviluppatoinCanadaconTrudeau(1971),ideatoconilfinedisuperareil concetto dimelting pot dimatrice statunitense, di fatto si rivelò un fallimento perché, purriconoscendo la diversità culturale e il valore delle comunità, ha finito per creare unaseparazionenettafraquesteultime.Tuttociòascapitodiunrealedialogointerculturale,unaconoscenzareciproca,unconfrontofralevarietesseredelmosaico.Intalsensosicolloca il temadelmosaicomigratoriochepuòessere letto inunascalamacro,comegeneratodallaglobalizzazione,maancheinscalalocalecomestudiodicasispecifici.La sessione si prefigura di utilizzare la metafora del mosaico come strumento di lettura delfenomeno migratorio nel tessuto urbano contemporaneo, visto come uno strumento ditransizione dalla multicultura all’intercultura, in accordo anche con il progetto europeo delnetworkitalianodellecittàinterculturali(Lacittàinterculturalecostruitapassoapasso,EdizionidelConsigliod'Europa,Strasburgo2013).Ilmosaicononèperòsoltantoiltramiteperleggereilmondo, le sue articolazioni e i processi che li attraversano: esso è anche una espressionepolisemica che è in grado di ordinare e di sequenziare la portata descrittiva, interpretativa eprogettualedellageografiaeproiettarlaversonuovecontaminazionitransdisciplinari.Inoltre,lasessionevorrebbeessereunthinkthank,unospazioapertodiconfrontoedidialogosuitemidellamigrazionedellamulticultura,dell’interculturaedellatranscultura.I contributi di quanti desidereranno parteciparvi potranno essere orientati pertanto arappresentarecriticamentelacomplessitàdelfenomenomigratoriocontemporaneonell’otticadell’intercultura/transcultura -intese come superamento della mera compresenza di culturedifferenti-, definendo così un nuovo spazio di incontro e confronto nell’ambito del macro-contenitoredelfenomenomigratorioenellospecificodellemigrazioniurbane.Lacallvorrebbealtresì evidenziare le possibili intersezioni e sovrapposizioni fra la produzione scientificanazionale/internazionale sullemigrazioni e l’insieme della letteratura, anche grigia, su questespecificheproblematiche

COORDINATORI

EnricoBernardini–UniversitàdegliStudidiGenova([email protected])SimoneDeAndreis–UniversitàdegliStudidiGenova([email protected])

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SESSIONE6 MOS-AID:PROGETTIEPOLITICHEDICOOPERAZIONEALLOSVILUPPO

Unadellecritichepiùfrequentirivoltaallacooperazioneinternazionaleallosvilupposiriferiscealla dispersione degli interventi: secondo questa visione, infatti, azioni singole, promosse daattoridiversiprodurrebberodinamicheinefficienti,inefficaci,quandononconflittuali.Èpossibiletuttaviachetaliinterventi,purpromossiseparatamente,trovinounaricomposizione–piùomenointenzionale–aunascalasuperiore.Comeletesserediunmosaico,appaionoprividisensosenonosservatinelloroinsieme.Contemporaneamente, la ricerca sulla cooperazione allo sviluppo ha messo in luce come lacomprensionedeiprogettinonpossaprescinderedaun’analisidellepoliticheedellestrategiecheagisconoaunascalasuperiore. Semplificando,duesono lestradedi ricercaadottateperanalizzarequestifenomeni:unaprospettiva“bottom-up”chepartedall’analisidelleinterazionialla scala locale (vedi, p.e. i lavori dell’antropologo Jean-Pierre Olivier de Sardan) e unragionamento “top-down” che prende le mosse dall’analisi delle strategie internazionali dicooperazione(vedi,p.e.leriflessionidellageografaEmmaMawdsley).La sessione si propone di indagare la dialettica esistente tra queste due dimensioni dellacooperazioneepertantoaccettacontributiinduedirezioni:-ilrapportodeisingoliprogettidicooperazioneinternazionaletraloroecondinamicheascalapiùampia,anchealfinedivalutarel’impattocomplessivodelleazioniintraprese-ilrapportotralepratichedicooperazionesulterrenoelepolitichenazionalieinternazionalidicooperazione.

COORDINATORIValerioBini–UniversitàdegliStudidiMilano([email protected])EgidioDansero–UniversitàdegliStudidiTorinoMirellaLoda–UniversitàdegliStudidiFirenze

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SESSIONE7 FUORI POSTO? GEOGRAFIE DELLA MARGINALITÀ TRAPROCESSIDIESCLUSIONEESPAZIDIRICOMPOSIZIONE

Nelladefinizioneecostituzionediunmosaicotutteletessererivestonolamedesimaimportanzaaprescinderedallalorocollocazione:nonèquindiinalcunmodopossibileindividuarequalesialatesserapiùimportante,senonl'ultima-nondefinibileapriori-chelocompleta.Ilmosaicoesistesolo inquantoderivadall'insiemeditutte letessere(ancorpiùchedallacollocazionediciascuna)edallelorodifferenze/complementarietà.Inquestitermini ilmosaicovuoleessereunametaforasociale,chesuggeriscel'importanzadelsingolosoggetto,lanecessitàdell'inclusione,ilvaloredelladiversitàelaforzadiuninsiemecheèmaggioredellasommadellesueparti.Fuordimetafora,questavuoleesserel'occasioneperriflettere sugli spazi di inclusione/esclusione e sulle marginalità. In una società nella qualesempre più spesso l'espulsione di soggetti deboli sembra il fine e la violenza, in tutte le sueforme,ilmezzo,cheruologiocalageografia?Qualisonoiprocessiodiernidimarginalizzazioneediintegrazioneallevariescaleterritoriali?Qualispazivivonoisoggettivulnerabilimaggiormenteesposti al rischio di discriminazioni (migranti,minoranze etniche, fasce svantaggiate, personesenzadimora,gruppisocialiincondizionedidisagioabitativoecc.)ecomeilloromododiviverlisi lega ad altri gruppi? A quali condizioni possono innescare fenomeni inclusivi lo spazio e lepolitichesull'usodellospazio?Queste sono alcune delle domande che la sessione si propone in particolare di discutere.Pertanto la sessione (anche se non si tratta di un elenco esaustivo) intendere sollecitare edaccoglierecontributicheanalizzinotemiquali:

Ø Spazidiesclusione/inclusioneØ Politiche,allevariescale,diinclusione/esclusioneØ CittàepoliticheabitativeesocialiØ MigrazioniespaziosocialedeimigrantiØ Geografiedellemarginalità

COORDINATORI

DanieleParagano-UniversitàNiccolòCusano,TelematicaRoma([email protected])AntonelloScialdone-IstitutoNazionaleperl’AnalisidellePolitichePubbliche(INAPP),Roma([email protected])AndreaGiansanti-UniversitàNiccolòCusano,TelematicaRoma([email protected])

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SESSIONE8 ISISTEMIDELCIBO:MOSAICICOMPLESSIEMULTISCALARI

Così come territorio,paesaggioeambiente - raccogliendo le suggestionidel temaconduttoredellaVIII°GiornatadiStudi“Oltrelaglobalizzazione”-ancheisistemidelciboelegeografiecheessicompongonopossonoessereinterpretatiutilizzandolametaforadelmosaico.Tali sistemi - che Pothukuchi e Kaufman (1999) descrivono come l’insieme delle attivitàconnesse alla produzione, trasformazione, distribuzione, consumo e post consumo di cibo(incluse le istituzioni e le attività di regolamentazione correlate) - possono infatti essereutilmente letti come una mosaicatura complessa e multiscalare dei vari attori, delle risorse,dellerelazioniedeiflussimaterialieimmaterialichelicompongono.Inquest’ottica,isistemidelcibo,compostidielementi,attorieluoghiincontinuainterazione,-cosìcomeletesseredelmosaico-possonoesserevistinelloroinsiemeecompresinellaproprianaturasistemicasoloseosservatidallagiustaprospettiva.Inoltre,effettuandounsaltodiscala,isingolisistemilocalisonoalorovoltatesseredelmosaicocomplesso costituito dalle dinamiche e dai sistemi di regolazione politici ed economici checompongono le geografie sovralocali e globali del cibo. Anche in questo caso, è soloconsiderando i fenomeni che avvengono alla scala locale come componenti e,contemporaneamente,esitodidinamichecheavvengonoadaltrescalecheessipossonoesserecompresiattraversounapprocciocriticoefecondo,sfuggendoasuperficialivisionilocaliste.Apartiredaquesteconsiderazioni,incontinuitàconlasessionegiàpropostaaTorinoall’internodella VI Giornata di Studi “Oltre la globalizzazione” (che aveva come filo conduttore gli(S)Radicamenti), la sessione invita studiosi di varie discipline a declinare le geografie del cibocome interazioni complesse, sfaccettate e variegate di discorsi, politiche e pratiche capaci diprodurrenuoveconfigurazionisullabasedellerelazioni frasoggetti,ciboeterritorioallevariescale. A partire da queste riflessioni, la sessione accoglierà in particolare contributi che siproponganodiincrementareilcorpoconoscitivoinmerito:-aisistemidelciboallevariescale;-allepolitichelocalidelcibo,incontestiurbanierurali,nelNordenelSuddelmondo;-allegeografiealternativedelciboeallealternativefoodnetwork;-aprogettiepraticheteseaincrementaregliorizzontidisostenibilitàambientale,economicaesocialedeisistemialimentari.POTHUKUCHI K. e KAUFMAN J., Placing the Food System on the Urban Agenda: The Role ofMunicipal Insitutions inFoodSystemsPlanning, in«AgricultureandHumanValues»,1999,16,pp.213-224.

COORDINATORI

AnnaPaolaQuaglia-UniversitàdiTorino([email protected])GiacomoPettenati-UniversitàdiTorino([email protected])AlessiaToldo-UniversitàdiTorino([email protected])

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SESSIONE9INTERNATIONALISATIONOFTHEITALIANECONOMYANDSTRATEGIC PUBLIC MANAGEMENT FOR SMECOMPETITIVENESS

In today’s globalised world, Strategic Public Management is fundamental in determiningdomestic and International trade flows, the map of comparative advantage and economicappeal.TheSESSIONproposes interdisciplinaryreflectiononstrategic interactionandreformofPublicInstitutions for SME competitiveness in response to transformations in contemporary societyand economies. New challenges have arisen for Public Administrations related not only tointernal management, but also to new territorial needs. In this context, Strategic PublicManagementensuressignificativecompetitiveadvantagebycreatinganattractiveenvironmentandadministrativeframeworkthatguaranteessuccessintheglobaleconomy.Inparticular,StrategicPublicManagementimpactsonthecompetitivecapacityofaterritory,ordistrict as driver of technological, organisational and managerial innovation by formulatingstrategies of public support for SME competitiveness, creating corporate and institutionalrelationsandallocatingresourcestomeetterritoryneeds.Relationsaremultifacetedandcanbeanalysedonthebasisofvariousapproaches.ThecurrenttrendinPublicAdministrationsbasedon processes of devolution towards Regional and Local Authorities and on the growth ofspecialistic Public Corporations implies integration and efficacious inter-institutionalcoordinating relational skills to promote socio-economic development. The organisation andgovernanceofinter-dependencefurthermore,contributestothebuildingof‘networksofpublicinterest’.TheSESSIONpivotsonin-depthanalysisofStrategicPublicManagementtoolsandmethodologyforItalianSMEpenetrationofforeignmarketsinresponsetocorporatechange.Formulationofpublic strategies supporting SME competitiveness is discussed, including how Strategic PublicManagement and top down or bottom up relations guarantee systemic coherence andallocationofresources.In this context, Economic-political and Regional Geography contributes, at macro-scale, tointerpretingand systemising themosaiceffectsof globalisation i.e. internationalisationof theitalianeconomy,inordertocreateorganisationalrelationsforterritorialdevelopmentplanningandtoenhancespecificsinbothalocal/endogenousandglobal/exogenouscontext.Potentialthemesforresearchcontributionsinclude,-StrategicPublicManagementinthereorganisationoftheSMEvaluechain;-Trendsinprofessional,managerialandorganisationalskillsandstrategicterritorialdynamicsandservicesforSMEsonforeignmarkets;-PublicPoliciesandcompetitivestrategiesforSMENetworksininternationalisationprocesses;- Relational networks and partnerships, business networks: strategies, localisation,organisationalandterritorialpatternsforinternationalisation.

COORDINATORI

FrancescoCitarella–UniversitàdegliStudidiSalerno([email protected])ElioBorgonovi–UniversitàCommercialeLuigiBocconi,Milano([email protected])

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SESSIONE10 RICOMPORRELETESSEREDELMOSAICOAMBIENTALEL’ambienteè,probabilmente,ilmosaicopiùcomplessoestupefacentechelanaturaabbiamaicostruito. Purtroppo l’umanità – che, certo, ha contribuito in modo sostanziale a definirel’ambiente in cui viviamo – sta distruggendo, tessera dopo tessera, il mosaico ambientale.Tuttavia, sempre muovendosi entro la metafora del mosaico ma adottando una prospettivacostruttiva, l’umanità dispone di un mosaico di strumenti – politici, economici, istituzionali,sociali, culturali – per risistemare le “tessere” del mosaico ambientale danneggiate e persostituirequelleandateperdute.Allalucediquestapremessa,lasessionepropostaintendesollecitarecontributicheevidenzinole interazioni fra il mosaico ambientale e il mosaico delle risposte di cui disponiamo. Laprospettiva geografica in questa duplice lettura del mosaico è particolarmente significativa,perché entrambi i mosaici si articolano su innumerevoli scale spaziali, non necessariamentecoincidenti.Pertanto, la sessione proposta ambisce ad utilizzare la flessibilità e la potenza dell’analisigeografica per ricomporre la complessità spaziale del mosaico ambientale e di quello deglistrumenti. Inquest’otticanonsivuole limitare icontributi soloalladisaminadelle“tessere”–intesecomestrumenti,fenomeni,casistudio,eframeworkteorici–giàsolidamenteincorporatenello stato dell’arte, ma si intende stimolare anche la proposizione di elementi innovativi eoriginali.L’obiettivoultimoèquellodifornirechiavidiletturasintetiche,efficaci,e,perquantopossibile,esportabili,per lagestionedellapiùevidenti criticitàambientali, cioèper lasciareainostrifigliunmosaicoambientalemagariancorapiùarmoniosodiquellocheabbiamoereditatodainostrigenitori.

COORDINATORI

MarcoGrasso-UniversitàdegliStudidiMilano-Bicocca([email protected])FilippoRandelli-UniversitàdegliStudidiFirenzeFedericoMartellozzo-UniversitàdegliStudidiFirenze

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SESSIONE11 UNANUOVAGEOGRAFIAPOLITICADELL’ITALIALatravagliatavicendanormativadelleAutonomielocalirappresentaunodeglielementi(storici)dimaggiorecriticitàdelprocessoitalianodiformazionedelloStato,specieperquantoriguardagliultimisettant’anni,quandovastiprocessidimutamentoavrebberorichiestoun’intelligenzapolitica e una capacità di innovare. Sotto questo aspetto la morfologia amministrativo-territorialedelnostroPaeseèstataunodeiprincipalifattoridiostacoloallosviluppodellesuepotenzialità.Talefenomenoemergedadiversipuntidivista:l’evolversiinItaliadelfenomenometropolitano;i connessiprocessidi transizioneche interessano learee interne,con lepiù rare traiettoriedirecupero e le più frequenti traiettorie di marginalizzazione o ulteriore marginalizzazione; ilmodificarsidellecoerenze territorialie lediversegeometriecheoriginanodalmutamentodeimercati e delle specializzazioni territoriali; l’incrudelirsi dei differenziali geografici interni disviluppo, dilatatisi, dopo le Bassanini, proprio quando un’accurata capacità di innovazioneamministrativaavrebbedovutocontroindicarli; le zonizzazionioperateper lepropriepoliticheterritoriali dagli Enti locali; il variabile impatto sui territori e sulle strutture amministrativedecentratedegliobiettiviedellepolitichecomunitarie;ecosìvia.Ilprocessohasubitoun’accelerazioneaseguitodellaLegge56/2014,normachehacostituitoilquadro pratico entro il quale tutti quei percorsi sono stati sviluppati. La nuova lamappa delrapporto fra amministrazione e territorio in Italia è stata riscritta con lo svuotamento delleprovincee l’invenzionedelleAreevaste,con ilprimatoattribuitoalleCittàmetropolitanee ladistinzionefraRegionidiserieAediserieBsullabasedellapresenzadiunaCittàmetropolitana,conun’intercomunalità lasciatadi fattoall’iniziativadelleRegioni,con laconseguenteenormevariabilità, con la mancata messa in discussione delle Regioni autonome e delle loro libereautonomie.Tuttociòhapersolasuacertezzaconl’esitodelleelezionidel4marzoscorso,elanuovacondizioneèprobabilecheproducauna ridiscussionedelpercorsocosì comeera statopensatonelprecedentequadropolitico.Anche sulla traccia delle precedenti iniziative, nella sessione ci si propone di discutere,l’evoluzione di questo processo nelle sue declinazioni nazionale, regionale, locale e nelle suepotenzialiprospettivefuture.

COORDINATORIFrancescoDini–UniversitàdegliStudidiFirenze([email protected])SergioZilli–UniversitàdiTrieste([email protected])

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SESSIONE12 LAVORARE PER PROGETTI: INTERVENTI DIRIQUALIFICAZIONEURBANAEAMBIENTALE

La politica di coesione dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020 a partire dalla Strategia2020 ha stabilito una serie di obiettivi tematici tra cui preservare e tutelare l’ambiente epromuovere l’efficienza delle risorse e promuovere il trasporto sostenibile e migliorare leinfrastrutturedirete.Leareeeuropeesecondoilprodottointernolordosidistinguonoinpiùsviluppate,intransizioneomeno sviluppate. Lamontagna, come altre zone della nostra penisola, rientra tra le areemarginali che negli ultimi anni è diventata oggetto di un nuovo popolamento (Corrado,Dematteis, Di Gioia, 2014) e di un recupero di alcune attività.Ma la bassamontagna vittimadelladeindustrializzazioneèallaricercadiunanuovaopportunitàdicrescitaattraversoprogettidiriqualificazioneurbanaeambientaledicuilasessionevorrebbepresentareiprogettiincorsoeirisultatiottenuti.Scopo della politica di coesione è quello di attivare tra soggetti e territori progetti dicollaborazioneper la rinascitadei territori e il loro sviluppo.Una rinascitadettatada sinergierelazionalichepossanoprogettareunrecuperodistruttureesistentieunalororiqualificazioneche tengacontodella riqualificazioneambientaleeenergetica. Laprogettualità tienecontodiprofessionalità diverse e complementari che abbiamo una buona conoscenza del territorio edelle dinamiche relazionali che li caratterizzano. Il progetto che nasce dalle sinergieprofessionali è caratterizzatodalle contaminazioni interdisciplinari emultidisciplinarioltre cheda professionalità private e pubbliche che possono costruire un mosaico di conoscenze e direlazioniapartiredallaLegge6agosto2015n.125.BibliografiaAcciai S., Tra i castagni dell’Appennino. Tre progetti per il Mugello. Mantova, UniversitasStudiorum,2018BaglianiD.(acuradi),Lamontagnaesplorata.Progettoeformazionenelcontestoalpino,Aosta,EdizioniTipografiaLaVallée,2000BartalettiF.,GeografiaeculturadelleAlpi,Milano,FrancoAngeli,2001BonatiL.(acuradi),Areemarginali.SostenibilitàesaperfarenelleAlpi,Milano,FrancoAngeli,2017ChiorinoF.,MulazzaniM.,Super-quadernodiarchitetturaalpina,QuadernidellaFondazioneCourmayeurMontBlanc,Aosta,MusumeciEditore,2017CorradoF.(acuradi),Popolazioneecultura:leAlpidioggi,Milano,FrancoAngeli,2015CorradoF.,DematteisG.,DiGioiaA.,Nuovimontanari.AbitareleAlpinelXXIsecolo,Milano,FrancoAngeli,2014De Iulio R. Ciaschi A., Aree marginali e modelli geografici di sviluppo:teorie e esperienze aconfronto,Viterbo,SetteCittà,2014

COORDINATORI

Anna Maria Pioletti - Università della Valle d’Aosta([email protected])

SergioTogni–OrdinedegliArchitetti,Pianificatori,PaesaggistieConservatoridellaRegioneAutonomaValled’Aosta

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SESSIONE13 TURISMO, TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE: IL LESSICO‘MOSAICALE’DEIPROGETTI

Il turismoècostituitodaunsistemadi fenomenicomplessi -comequellorappresentatodalleattivitàturisticheedallelororelazioniconilterritorio,dalledinamichedelladomandaedailoroimpatti sulla composizione dell’offerta - che richiedono capacità progettuali e decisionalicrescentiespecifiche.Governaretaliprocessisignificaanticipareoindirizzarecambiamentiche,ascalalocale,richiedonol’attivazioneelapartecipazionediretidisoggettivolteadindividuaretraiettoriedisviluppocondiviseesostenibili.È in questa prospettiva che emerge il ruolo del turismo come attivatore di sviluppo socio-economico e ambientale e che il lessico ‘mosaicale’ può essere declinato. Elaborare progettituristici sostenibili non significa, infatti,muoversi soltanto da un punto di vista settoriale,maassumere una logica più ampia volta allamessa a valore delle caratteristiche del territorio edellerisorseindividuatecomeattivatricidisviluppo.Alla luce di queste considerazioni, la sessione si proponedi dibattere sul temadello sviluppoturistico locale intendendolo come esito del processo di allestimento collaborativo di unmosaicoditessereingradodidelineareecontaminarefilierepervalorizzareicontestilocaliinmodopropositivoneiconfrontideiterritoriedellecomunitàcheliabitano.Lasessione,dunque,fapropriol’indirizzoespressoalivelloeuropeodallaStrategia2020edallapoliticadicoesione2014-2020,cheinvitanoterritoriesoggettiaragionareinmodosinergicoedintegrato anche in ambito turistico e culturale, al fine di declinare dettami e politichecomunitarie network capaci di generare processi di valorizzazione e sviluppo territoriale e difavorire la nascita di nuovi mosaici relazionali che sostengano e gestiscano il medio-lungotermine.Mosaico,dunque,comeinsiemevariegatoemultiformediluoghi,esperienze,attorichesifannotessereecomponentisucuiimbastireprogettidifuturolacuiforzapropulsivaagisceanche,esoprattutto, in areemarginali o periferiche dove ancoramolto c’è da scoprire e disegnare inchiaveturistica.

COORDINATORI

RaffaellaAfferni–UniversitàdelPiemonteOrientale([email protected])StefaniaCerutti–UniversitàdelPiemonteOrientale([email protected])GianfrancoSpinelli–UniversitàdelPiemonteOrientale

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SESSIONE14 GEOPOLITICA E MOSAICO DI SVILUPPO: EVIDENZE DAIPAESIEMERGENTI

Nell’attuale sistema globale appare sempre più rilevante il ruolo giocato dalla geopolitica neldefinirelepossibilitraiettoriedisviluppoeilsistemadellerelazioniinternazionali.La riconfigurazione del quadro geopoliticomondiale iniziata negli ultimi decenni e acceleratanegliannipiùrecentihamessoinevidenzaletrasformazioniavvenutenelleeconomieavanzateeparallelamentel’importanzadeicosiddettipaesiemergenti.Il termine paesi emergenti appare evocativo di una condizione economica positivacontraddistinta da significativi tassi di crescita; ad oggi tuttavia non esiste una definizioneunivocaelaletteraturainternazionalefaspessoriferimentoadiverserappresentazionidigruppidipaesisullabasedicriteridifferenti.Ingeneraleèpossibileaffermarecheilricorsoaquestoconcettosiafunzionaleadindicareuninsiemedipaesiaccomunatidacondizionisimilidalpuntodivistadellacreazionediricchezza,delcoinvolgimentonelloscambiomondialedibenieservizi,dellivellodisviluppoumano,dellapotenzialitàdicrescitaedelruolosvoltoneirispettiviambitimacro-regionali.Neèderivatal’emersionedinuovepolaritàascalaglobalechehaportatoallacreazionediunvariegatomosaicodiareedisviluppo.Alla luce di queste premesse, l’obiettivo di questa sessione è quello di fornire una rassegnaessenziale delle conoscenze scientifiche sull’argomento in particolare focalizzando l’analisi sulruolo condizionante svolto dal quadro geopolitico attuale e sulla riconfigurazione del sistemaproduttivo globale, intesi come elementi imprescindibili per l’interpretazione dello scenariomosaicatoderivantedalledifferentitraiettoriedisviluppo.Pertanto,l’interessescientificoèrivoltoallepossibilidifferentideclinazionideltemaproposto.

COORDINATORI

CarlaFerrario–UniversitàdelPiemonteOrientale([email protected])MarcelloTadini–UniversitàdelPiemonteOrientale([email protected])

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SESSIONE15“ITALIANMOUNTAINLAB”:UNMOSAICODIPROGETTIERICERCHE MULTIDISCIPLINARI PER LE MONTAGNEITALIANE

Nel dicembre 2016 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) haapprovatoefinanziatoilprogetto«ItalianMountainLab»propostodall'Università'degliStudidiMilano, dall’Università del Piemonte Orientale e dall’Università della Tuscia con l’intento diallestireeanimareunLaboratoriodiRicercaeInnovazioneperl’ambienteeiterritoridituttalamontagnaitaliana.L’iniziativa, facendo leva sia sulla necessità impellente di contrastare la marginalizzazione el’abbandono, anche culturale, dei territori montani, sia sulla scarsa efficacia dimostrata daimodelli di sviluppo esogeni adottati per contrastare i fenomeni indesiderati e per generarebenefici tangibili, è destinata a definire strategie, azioni e progetti capaci di affermare lavalorizzazione delle specificità e risorse montane, nonchè l’allestimento di un sistemacoordinato e cooperante di attori capace di mettere a fattor comune competenze edesperienze,diffusosulterritorionazionale.Operativamente i tre Atenei hanno intrapreso un percorso di ricerca attiva volta a suggerirerisposte congiunte e coordinate con la Strategia macroregionale alpina EUSALP, varata dallaCommissione Europea, ed in linea con l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile (econ irelativiObiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030) approvata dalleNazioniUnite.Questasessioneèdestinataa:• fornire una prima rassegna dei risultati finora raggiunti sulle linee di ricerca riguardanti le

filiere agricole ad alto reddito ed elevata sostenibilità ambientale; il turismodell’apprendimento; gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi agro-forestali dimontagnaesullerelativeazionidicontrasto;ilmarketingterritorialeelosviluppodiStart-upeimpreseinnovative;

• proporrelavisioneintegratadellediversedimensionidellosviluppochestaemergendoperleareemontaneitaliane;

• implementare la rete della ricerca mediante il progressivo coinvolgimento attivo di altreuniversitàecentridiricerca,italianiestranieri,nonchédialtrienti, istituzionieportatoridiinteresse.

COORDINATORICesareEmanuel–UniversitàdelPiemonteOrientale([email protected])

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CONTATTISegreteriaorganizzativa([email protected])SocietàdiStudiGeografici([email protected];telefono+390552757956)

DATEUTILI

15luglio2018 Termineultimoperlapresentazionedellepropostedisessione

31luglio2018 Comunicazioneaiproponentidellainclusionedellesessioninelprogramma

30settembre2018 Termineultimoperlapresentazionedellepropostediabstract

31ottobre2018 Comunicazioneaiproponentidellainclusionedegliabstractnelprogramma

15novembre2018 Termineultimoperilpagamentodellaquotadiiscrizione

15marzo2019 Termineultimoperl’inviodelpapercompletoaifinidellapubblicazionenelvolumedelleMemorieGeografichededicatoallaGiornata

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ILMODULOVASEMPREINVIATOAL/AICOORDINATORE/IDELLASESSIONEDIRIFERIMENTOEAGLIINDIRIZZIssg.mosaico2018@[email protected]

MOSAICO/MOSAIC

VIII GIORNATA DI STUDIO “OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE”

Società di Studi Geografici

Novara, 7 dicembre 2018 Università del Piemonte Orientale