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Norme - Novità 2010© 2007 DEHN + SÖHNE / protected by ISO 16016
Norme del Comitato Tecnico 81
- Protezioni contro i fulmini -
Situazione della norma nazionale ed internazionale
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Elenco di norme CEI 81 – Protezione dai fulmini
S1316_d-i
1. Norma Italiana CEI 81-3 - Classificazione CEI 81-3 - CT 81 -Fascicolo 5180 – Anno 1999 – Terza Edizione – Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadra to dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico
2. Norma Italiana CEI EN 50164-1 - Classificazione CEI 81-5 - CT 81Fascicolo 10406 – Anno 2010 – Componenti per la protezione controi fulmini (LPC), Parte 1: Prescrizioni per i componenti di connessione
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3. Norma Italiana CEI EN 62305-1 fino 4 - Classificazione CEI 81-10parte 1 fino a 4 - CT 81 – Fascicoli 8226, 8227, 8228 e 8229 –Anno 2006 – Prima Edizione – Protezione contro i fulminiParte 1: Principi generaliParte 2: Valutazione del rischioParte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le perso neParte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture
4. Norma Italiana CEI 81-10/V1 - Classificazione CEI 81-10/V1 - CT 81-Fascicolo 9491 – Anno 2008 – Protezione contro i fulmini
5. Norma Italiana CEI EN 62305-3/A11 - Classificazione CEI 81-10/3, V1 – CT 81 - Fascicolo 9882 – Anno 2009 – Lingua inglese:Protezione contro i fulmini – Parte 3: Danno materiale alle str utturee pericolo per le persone
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Elenco di norme CEI 81 – Protezione dai fulmini
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6. Norma Italiana CEI CLC/TR 50469 - Classificazione CEI 81-11 –CT 81 - Fascicolo 8181 E – Anno 2006 – Prima Edizione – Linguainglese: Impianti di protezione contro i fulmini – Segni grafici
7. Norma Italiana CEI EN 50164-3 - Classificazione CEI 81-12 – CT 81Fascicolo 9080 – Anno 2007 – Prima Edizione – Lingua inglese/italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 3: Prescrizioni per gli spinterometri
8. Norma Italiana CEI EN 50164-3/A1 - Classificazione CEI 81-12/V1 –CT 81 – Fascicolo 9881 – Anno 2009 – Lingua inglese/ italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 3: Prescrizioni per gli spinterometri
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Elenco di norme CEI 81 – Protezione dai fulmini
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9. Norma Italiana CEI EN 50164-5 - Classificazione CEI 81-13 – CT 81Fascicolo 10027 – Anno 2009 – Prima Edizione – Lingua inglese/italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 5: Prescrizioni per la verifica di involucri di isp ezione(pozzetti) e di componenti a tenuta per dispersori (passanti)
10. Norma Italiana CEI EN 50164-6 - Classificazione CEI 81-14 – CT 81Fascicolo 10273 – Anno 2010 – Lingua inglese/ italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 6: Prescrizioni per contatori di correnti di fulmine
11. Norma Italiana CEI EN 50164-2 - Classificazione CEI 81-15 – CT 81 –Fascicolo 10407 – Anno 2010 – Lingua inglese/ italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 2: Prescrizioni per i conduttori di terra e i dispersor i
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Elenco di norme CEI 81 – Protezione dai fulmini
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12. Norma Italiana CEI EN 50468 - Classificazione CEI 81-16 – CT 81Fascicolo 10289 E – Anno 2010 – Lingua inglese: Prescrizionirelative alla resistibilità alle sovratensioni e sovraco rrenti per leapparecchiature che hanno un terminale per telecomunicazio ni
13. Norma Italiana CEI EN 50164-4 - Classificazione CEI 81-17 – CT 81Fascicolo 10879 – Anno 2010 – Lingua inglese/ italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 4: Prescrizioni per i componenti di fissaggio
14. Norma Italiana CEI EN 50164-7 - Classificazione CEI 81-18 – CT 81 –Fascicolo 10880 – Anno 2010 – Lingua inglese/ italiano: Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC),Parte 7: Prescrizioni per le miscele aventi caratteristiche avanzateper l'impianto di messa a terra
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Elenco di norme CEI 81 – Protezione dai fulmini
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1. Norma Italiana CEI EN 61643-11 - Classificazione CEI 37-8 – CT 37Fascicolo 7197 – Anno 2004 – Prima Edizione –Limitatori di sovratensioni di bassa tensioneParte 11: Limitatori di sovratensione connessi a sistemi in bas sa tensione – Prescrizioni e prove
2. Norma Italiana CEI EN 61643-11/A11 - Classificazione CEI 37-8;V1 -Fascicolo 9134 – Anno 2007 – Lingua inglese/ italiano:Limitatori di sovratensioni di bassa tensioneParte 11: Limitatori di sovratensioni connessi a sistemi di bassa tensione - Prescrizioni e prove
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Elenco di norme CEI 37 – Limitatori di sovratensioni
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3. Norma Italiana CEI EN 61643-21 - Classificazione CEI 37-6 – CT 37Fascicolo 6777 – Anno 2003 – Prima Edizione – Lingua inglese/italiano: Dispositivi di protezione dagli impulsi a bassa tensioneParte 21: Dispositivi di protezione dagli impulsi collega ti alle reti ditelecomunicazione e di trasmissione dei segnali - Prescrizi oni diprestazioni e metodi di prove
4. Norma Italiana CEI EN 61643-21/A1 - Classificazione CEI 37-6, V1 –CT 37 – Fascicolo 10644 E – Anno 2010 – Lingua inglese:Dispositivi di protezione dagli impulsi a bassa tensioneParte 21: Dispositivi di protezione dagli impulsi collega ti alle reti ditelecomunicazione e di trasmissione dei segnali - Prescrizi oni diprestazioni e metodi di prove
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Elenco di norme CEI 37 – Limitatori di sovratensioni
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5. Norma Italiana CEI CLC/TS 61643-12 - Classificazione CEI 37-11 –CT 37 – Fascicolo 10811 E – Anno 2010 – Lingua inglese:Limitatori di sovratensione di bassa tensioneParte 12: Limitatori di sovratensione connessi a sistemi di bassa tensione - Scelta e principi di applicazione
6. Norma Italiana CEI CLC/TS 61643-22 - Classificazione CEI 37-10 –CT 37 – Fascicolo 8687 – Anno 2007 – Prima Edizione – Linguainglese/ Italiano: Limitatori di sovratensioni di bassa tensioneParte 22: Limitatori di sovratensione connessi alle reti ditelecomunicazione e di trasmissione dei segnali - Scelta eprincipi di applicazione
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Elenco di norme CEI 37 – Limitatori di sovratensioni
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5. Norma Italiana CEI 64-8; V2 - Classificazione CEI 64-8; V2 –CT 64 – Fascicolo 9826 – Anno 2009 –Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non supe riore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaParte 5 – Scelta ed installazione dei componenti elettriciSezione 534: Limitatori di sovratensione (SPD)
1. Norma Italiana CEI 64-8/4 - Classificazione CEI 64-8/4 – CT 64 –Fascicolo 8611 - Anno 2007 – Sesta EdizioneImpianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non sup eriore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaParte 4: Prescrizioni per la sicurezzaCapitolo 44 - Sezione 443: Protezione contro le sovratensi oni di origine atmosferica o dovuta a manovre
Elenco di norme CEI 64 – Impianti elettrici utilizzatori
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Normativa per la protezione da fulminazioneIEC CLC CEI
IEC 61024-1marzo 1990
IEC 61024-1marzo 1990
IECmondiale
IECmondiale
CEI 81-1, IIIa edizionenovembre 1995
variante CEI 81-1dicembre 1996
CEI 81-1, IIIa edizionenovembre 1995
variante CEI 81-1dicembre 1996
CEIComitato
Elettrotecnico Italiano
CEIComitato
Elettrotecnico Italiano
ca. 3 anni di approvazione+ 2 anni diapprovazioneprolungata
+ .... ?
ENV 61024-1gennaio 1995ENV 61024-1gennaio 1995
CLCeuropea
CLCeuropea
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ENEN 62305
ENEN 62305
CEI EN 62305(CEI 81-10),
(traduzione italiana EN 62305)
CEI EN 62305(CEI 81-10),
(traduzione italiana EN 62305)
878.ppt / 20.01.98 / OB
IEC 62305(IIa edizione IEC 61024)
IEC 62305(IIa edizione IEC 61024) fine
2005
2006
Normativa per la protezione da fulminazioneIEC CLC CEI
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CEI 81-10 – Variante V1
ottobre 2008CEI 81-10 – Variante V1
ottobre 2008
25.07.02 / 877_f
Nuova Norma CEI 81-10 (CEI EN 62305)
"Protezione dai fulmini"CEI EN 62305 (CEI 81-10)
"Protezione dai fulmini"CEI EN 62305 (CEI 81-10)
Parte 3
Danno materiale alle strutture e pericolo
per le persone
Parte 3
Danno materiale alle strutture e pericolo
per le persone
Parte 4
Impianti elettricied elettronicinelle strutture
Parte 4
Impianti elettricied elettronicinelle strutture
Parte 2
Valutazione delrischio di dannoper strutture
Parte 2
Valutazione delrischio di dannoper strutture
Parte 1
Principi generali
Parte 1
Principi generali
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Stato della Norma
Inchiesta pubblica del CEI (in inglese) da dicembre 2005 a gennaio 2006
Pubblicazione febbraio 2006 ed entrata in vigore immediata
Sostituzione norme CEI 81-1, CEI 81-4 + V1, CEI 81-8 data ultima entro la quale suddette norme devono essere ritirate:
entro il 31 gennaio 2007
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Stato della Norma
Fino a quando si possono utilizzare le "vecchie" norme?
Il Comitato CEI invita tutti i progettisti ad utilizzare fin dall'inizio le norme nuove per essere in linea con lo "Stato dell'Arte".
Da quando sarà obbligatorio utilizzare le nuove norme?
Se l'inizio dei lavori in cantiere o della manutenzione stra-ordinaria cadrà dopo il 31 gennaio 2007, il progetto dovràessere rifatto ed i lavori dovranno essere eseguiti secondo la nuova norma.
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Premessa nazionale – Norme CEI EN 62305
Le misure di protezione previste secondo le precedenti Norme CEI 81-1 e 81-4 e la Guida CEI 81-8 sono in genere ritenute egualmente idonee agli effetti della sicurezza.
Si precisa che, per:
le strutture con rischio di esplosione,
gli ospedali,
le altre strutture in cui guasti di impianti interni possono provocareimmediato pericolo per la vita umana,
in cui non sia già stato installato un impianto di protezione contro ifulmini (LPS) realizzato in conformità alle precedenti Norme CEI 81-1, l'idoneità delle misure di protezione deve essere verificata in confor-mità alla presente Norma.
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Premessa nazionale – Variante V1
La valutazione del rischio deve essere eseguita per tutte le strutture in conformità alla Norma CEI EN 62305-2 e devono essere individuate le misure di protezione necessarie a ridurre il rischio a valori nonsuperiori a quello ritenuto tollerabile dalla Norma stessa.
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CEI EN 62305-1CEI 81-10/1
Parte 1: Principi generali
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Definizioni
S1316_d-i
Sistema di protezione contro i fulmini (L.P.S.)
Un L.P.S. (LLightning PProtection SSystem) è l'intero sistema
usato per proteggere una struttura contro gli effetti del fulmine.
Esso è costituito da impianti di protezione sia esterni che interni.
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Bibl.: CEI 81-10/1
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Campo di applicazione
• La presente norma indica i principi generali che sono alla base della protezione contro il fulmine di:- strutture, inclusi gli impianti, il contenuto e le persone;- servizi entranti nella struttura, come linee di telecomunicazione;- alimentazione elettrica e tubazioni metalliche.
• I seguenti casi non sono compresi nello scopo della Norma:- sistemi ferroviari;- veicoli, navi, aerei, installazioni "offshore";- tubazioni sotterranee ad alta pressione;- tubazioni, linee elettriche di potenza e di telecomunicazione non connesse alla struttura.
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 1: Scopo
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Danni dovuti al fulminePrincipi generali – Sorgenti di danno
Il fulmine agisce come 4 Sorgenti di danno (S1 – S4)
• S1: scariche da fulmine dirette sulla struttura da proteggere
• S2: scariche indirette (scariche nel terreno adiacente alla struttura da proteggere)
• S3: scariche dirette su linee entranti in vicinanza
• S4: scariche in prossimità di linee entranti
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 5
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Danni dovuti al fulminePrincipi generali – Tipi di danno
Il fumine può causare 3 Tipi di danno (D1 – D3)
• D1: danni ad esseri viventi (dovuti a tensioni di contatto e passo)
• D2: danni materiali (dovuti a incendi, esplosioni, rotture meccaniche,rilascio di sostanze tossiche)
• D3: avarie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (dovute asovratensioni)
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 5
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Danni dovuti al fulminePrincipi generali – Perdite e rischi
Uno stesso danno può produrre più tipi di perdita:
• I Tipi di perdita (L1 – L4) sono la perdita di vite umane, la perdita di servizio pubblico, la perdita di patrimonio culturale insostituibile e la perdita economica.
• Il Rischio del danno (R, Ra, R1 – R4) è il probabile danno annuoderivante da scarica atmosferica sulla struttura da proteggere.
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 5
23.12.02 / S2666_c
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LegendaSorgente di danno, tipi di danno
• Sorgente di danno in riferimento al punto d'impattoS1 scarica diretta sulla strutturaS2 scarica nel terreno vicino alla strutturaS3 scarica diretta sulla linea entrante S4 scarica nel terreno vicino alla linea entrante
• Tipo di dannoD1 choc elettrico di essere viventi per tensioni di contatto e di passoD2 fuoco, esplosione, effetto meccanico o rilascio di sostanze
chimiche, dovuti agli effetti del fulmine, scariche disruptivecomprese.
D3 guasti agli impianti interni dovuti al LEMP
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 5
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Danni e perdite in una struttura in funzione dei diversi punti d'impatto del fulmine
Scarica Esempio Sorgente di danno
Tipo di danno Tipo di perdita
sulla struttura
in prossimità della struttura
sui servizi entranti nella struttura
in prossimità di un servizio
S1
S2
S3
S4
D1D2D3
D3
D1D2D3
D3
L1, L4 b
L1, L2, L3, L4L1a, L2, L4
L1a, L2, L4
L1, L4 b
L1, L2, L3, L4 L1a, L2, L4
L1a, L2, L4
a Solo con strutture con rischio di esplosione e per ospedali o altre strutture analogheb Nel caso di perdita di animali
CEI EN 62305-1, CEI 81-10/1
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LegendaTipi di perdite e rischi
• Tipi di perdite tipi di rischio
L1 Perdita di vite umane Rischio 1L2 Perdita di servizio pubblico Rischio 2L3 Perdita di patrimonio culturale Rischio 3L4 Perdita economica Rischio 4
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 5
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Tipi di perdite e corrispondenti rischi risultanti da differenti tipi di danno
Rischio di danno
Tipo di danno
Sorgente
di danno
R1
L1Perdita di vite umane
D1Danno ad essereviventi
D2Danno
materiale(incendio,
ecc.)
D3Guasto
di impianti elettrici ed
elettronici
D2Danno
materiale(incendio,
ecc.)
D2Danno
materiale(incendio,ecc.)
D1Danno ad essereviventi
D2Danno
materiale(incendio,ecc.)
D3Guasto
di impianti elettrici ed
elettronici
D3Guasto
di impianti elettrici ed
elettronici
R2
L2Perditadi
servizio pubblico
R3
L3Perdita dipatrimonio culturale
insostituibile
R4
L4Perdita
economica
CEI EN 62305-1, CEI 81-10/1, Figura 1
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• Rischio R1, R2 e R3 obbligo della protezione
• Rischio R4 facoltativa
ma è sempre consigliabile:- perché il committente in caso di danno può contestare il progetto
- perché si può scegliere l'impianto di protezione più conveniente
Obbligo della protezione
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Convenienza economica della protezione
La valutazione della convenienza economica delle misure di protezione,anche se facoltativa, è tuttavia consigliata in quanto consente la sceltadel sistema di protezione contro i fulmini più adatto e conveniente alleesigenze del committente. Essa potrebbe peraltro essere omessa inpresenza di espressa rinuncia da parte del committente.
Variante V1: CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 6
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Come ci si protegge dalle fulminazioni
• Fulminazione diretta: la struttura deve essere protetta con un impianto di protezione esterno (LPS esterno, p.es. gabbia di Faraday)
• Fulminazione indiretta: tutti i "buchi" della gabbia devono essere "chiusi" (cioè essere collegati direttamente o tramite SPD alla gabbia)
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CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) e CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4)
Zone esterne alla strutturaLPZ 0 è la zona esposta ai campi elettromagnetici di un fulmine senza attenuazione
e sottoposta alla corrente impulsiva di scarica piena o parziale. È suddivisa in:
LPZ 0A zona esposta a scariche dirette. Il pericolo è costituito da impulsi di scarica diretta e dall'interno campo elettromagnetico del fulmine
LPZ 0B zona protetta contro la scarica diretta. Esposta al pericolo di impulsi di scariche parziali da fulmine ed al campo elettromagnetico non attenuato del fulmine
Zone interne alla struttura (protette da scarica diretta)LPZ 1 correnti impulsive ridotte per la ripartizione della corrente e da SPD ai confini
della zona stessa. Il campo elettromagnetico può essere ridotto con schermi
LPZ 2..n Correnti impulsive ulteriormente ridotte per suddivisione della corrente e da SPD ai confini delle zone. Il campo del fulmine è normalmente ridotto daschermatura
LPZ = Lightning Protection ZoneZone di protezione
Norme - Novità 2010© 2007 DEHN + SÖHNE / protected by ISO 16016 05.11.02 / 659_d
reteenergetica
ventilazione
reteinformatica
dispersore nella fondazione
armatura
utenzaschermo di vano
M
LPZ 0 ALPZ 0 LPZ 0 AA
LPZ 0 ALPZ 0 LPZ 0 AA
SEMPSEMP
LEMPLEMP
LEMPLEMP
Concetto di protezione da fulminazione a zone in riferimento alla EMC
LEMPLEMP
calata
ss
ss
ss
ss ss
ss ss
ss ss
LPZ 1LPZ 1LPZ 1
LPZ 1LPZ 1LPZ 1
LPZ 2LPZ 2LPZ 2
LPZ 2LPZ 2LPZ 2LPZ 3LPZ 3LPZ 3ss ss
captatorebarra equipotenziale principale scaricatore corrente da fulmine 1barra equipotenziale secondarialimitatore di sovratensione 2ssLPZ 0 BLPZ 0 LPZ 0 BB
LPZ 0 BLPZ 0 LPZ 0 BB
Norme - Novità 2010© 2007 DEHN + SÖHNE / protected by ISO 16016
Protezione per la riduzione dei guasti negli impianti interni
Per la protezione degli impianti interni (di energia e di segnale) controle sovratensioni dovute ai fulmini, ai fini del rispetto della regola dell'arte, il progettista/ installatore degli impianti deve riferirsi sia alla Norma CEI 64-8, sia alla Norma CEI 81-10.
A tal fine, per individuare le idonee misure di protezione, è necessario effettuare l'analisi dei rischi secondo la Norma CEI 81-10/2.
La necessità di misure di protezione che esulano dai limiti dell'incarico ricevuto dal progettista/ installatore degli impianti dovrebbe essere segnalata al committente.
Variante V1: CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) – capitolo 8.3.2
Norme - Novità 2010© 2007 DEHN + SÖHNE / protected by ISO 16016 26.07.02 / S712_a
Valori massimi della corrente da fulmine edei corrispondenti livelli di protezione (LPL)
ParametriParametri LivelloLivello di di protezioneprotezione
II IIII IIIIII--IVIV
corrente impulsiva corrente impulsiva I (kA)I (kA) 200200 150150 100100
energiaenergia specspec . W/R (MJ/. W/R (MJ/ΩΩΩΩΩΩΩΩ)) 1010 5,65,6 2,52,5
caricacarica Q Q impulsivaimpulsiva (As)(As) 100100 7575 5050
caricacarica Q Q lunga duratalunga durata (As)(As) 200200 150150 100100
tempo (Ttempo (T 11/T/T22)) 10 / 350 10 / 350 µµµµµµµµssBibl.: CEI EN 62305/1, CEI 81-10/1, Tab. 5
Norme - Novità 2010© 2007 DEHN + SÖHNE / protected by ISO 16016 23.12.02 / S712_c
Valori minimi della corrente da fulmine e relativi raggi della sfera rotolante
Bibl.: CEI EN 62305/1, CEI 81-10/1, Tab. 6
ParametriParametri LivelloLivello di di protezioneprotezione
II IIII IIIIII IVIV
corrcorr . . impulsimpuls . I (kA). I (kA) 33 55 1010 1616
raggio della raggio della 2020 3030 4545 6060sfera rotolantesfera rotolante (m)(m)
Norme - Novità 2010© 2007 DEHN + SÖHNE / protected by ISO 16016 23.01.03 / S712_d
Probabilità per i limiti dei parametri della corrente da fulmine
Bibl.: CEI EN 62305/1, CEI 81-10/1, Tab. 7
probabilità che probabilità che i i parapara -- LivelloLivello didi protezione protezione metri della correntemetri della correnteda da fulminefulmine sianosiano II IIII IIIIII IVIV
inferiori ai valori inferiori ai valori massimi definiti nellamassimi definiti nella 0,99 0,99 0,98 0,98 0,97 0,97 0,970,97tabellatabella 55
superiori ai valori superiori ai valori minimi definiti nella minimi definiti nella 0,99 0,99 0,97 0,97 0,91 0,91 0,84 0,84 tabellatabella 66
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CEI EN 62305-2CEI 81-10/2
Parte 2: Valutazione del rischio
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Specifica procedura per valutare la necessitá della protezione
Identificare i tipi di perdita relativi alla struttura da proteggere ed al servizio entrante da proteggere
Per ciascun tipo di perdita: - identificare il rischio tollerabile RT- identificare e calcolare tutte le relative componenti di rischio RX
06.11.06 / S6093_a
Calcolare: R = ΣΣΣΣ RX
Bibl.:CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2), figura 1
Identificare la struttura da proteggere
Struttura o servizio entrante protetto per questo tipo
di perditaInstallare adeguate misure diprotezione atte a ridurre R
R > RT
no
si
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Composizione del rischio di danno R
RISCHIO
Tipo di dannoD1, D2, D3
Sorgenti di dannoS1, S2, S3, S4
Tipo di perditaL1, L2, L3, L4
Punto d'impattodel fulmine
Danni in seguito allacaduta di un fulmine infunzione delle carat-teristiche dell'oggetto
da proteggere.
Perdite,causate dalla
caduta di un fulmine
02.01.07 / S6052_b
Bibl.:CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2), tabella 1
Danni e perdite
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PxProbabilità di danno
"Con quale probabilità un fulmine arreca
un certo tipo di danno ?"
PxProbabilità di danno
"Con quale probabilità un fulmine arreca
un certo tipo di danno ?"
LxTipo di perdita
"Quali perdite possono essere causate dalla caduta di un fulmine ?"
LxTipo di perdita
"Quali perdite possono essere causate dalla caduta di un fulmine ?"
Nx
Calcolo del numero di eventi pericolosi
"Quante volte cade un fulmine
sull'area interessata ?"
Nx
Calcolo del numero di eventi pericolosi
"Quante volte cade un fulmine
sull'area interessata ?"
Calcolo della componente di rischio Rx per una struttura
Componente di rischioRx = Nx • Px • Lx
Bibl.:CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
02,01.07 / S6052_c
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CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Procedura semplificata
Non esiste più il calcolo semplificato secondo la CEI 81-1
Calcolo completo
Tutti calcoli probabilistici vanno eseguiti tenendo conto delle componenti di rischio (ex CEI 81-4)
Valutazione del rischio
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Valutazione del rischio
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Impianti sensibili
Tutti gli impianti diventano sensibili (ex componente M)
Norma CEI 81-1: solo luoghi di classe 0 (seconda la norma CEI 64-2)
Luoghi con pericolo di esplosione
nuova Norma: luoghi di classe 0zona 0 (gas)zona 20 (polveri)
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Componente di rischio RX
Bibl.: CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2); Tab. 3
Componente rischio
Sorgente di dannoComponente
rischioDanno ...
scarica diretta sullastruttura S1
scarica a terra in prossimitàdella struttura S2
scarica diretta sui servizientranti S3
scarica a terra in prossimitàdei servizi entranti S4
RA
RB
RC
RM
RU
RV
RW
RZ
ad esseri viventi
materiale alla struttura
guasto di impianti interni
guasto di impianti interni
ad esseri viventi
materiale alla struttura
guasto di impianti interni
guasto di impianti interni
CEI 81-10/2 CEI 81-4
H
A
D
M
---
C
---
G
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Valutazione del rischio
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Nuove componenti di rischio:
1) Danno materiale per incendio o esplosione (componente RV)
2) Morte di esseri viventi per tensioni di contatto (componente RU)
3) Guasti di apparecchi elettrici ed elettronici (componente RW)
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Valutazione del rischioSuddivisione della struttura in zone
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Struttura suddivisa in zone Zs:
- per ogni zona si deve valutare ciascuna delle componente di rischio
- il rischio totale R è la somma di tutte le componenti di rischio delle zone Zs
La suddivisione delle strutture in zone è facoltativa
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Valutazione del rischioSuddivisione della struttura in zone
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Cosa sono le zone?
Esse dipendono dal:- tipo di suolo- compartimentazione antincendio- schermi locali
La suddivisione in zone Zs serve per adattare ed installare meglio lemisure di protezione
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Valutazione del rischioMisure antincendio
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Nuova Norma:
esistono solo 2 coefficienti di riduzione
come riduzione del coefficiente di rischio gli impianti di rilevazione o spegnimento incendio sono solo ammessi, se:- una squadra antincendio interviene entro 10 minuti- se sono protetti dalle sovratensioni
Vecchia Norma:
esistevano 7 coefficienti e per più misure di protezione si doveva fare il prodotto dei coefficienti
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Valutazione del rischioPerdite L (Loss)
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Nuova Norma:
se la struttura è suddivisa in zone, il danno medio deve essere riferitoalle singole zone
il progettista può cambiare il valore delle perdite L
Vecchia Norma:
i valori di danno medio δδδδ erano definiti per l'intera struttura, a seconda dell'uso (p.es.: scuola, chiesa, albergo, ecc.)
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Valutazione del rischioPerdite L (Loss)
22.10.02 / S1167
Tipo di struttura Lt
Tutti i tipi (persone all'interno dell'edificio) 10-4
Tutti i tipi (persone all'esterno dell'edificio) 10-2
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2): Tabella C.1 – Valori medi tipici di Lt, Lf e Lo
Variante V1: CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Tipo di struttura Lt
Tutti i tipi 10-2
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Valutazione del rischioPerdite L (Loss)
22.10.02 / S1167
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2): Tabella C.1 – Valori medi tipici di Lt, Lf e Lo
Tipo di struttura Lf
Ospedali, alberghi, civile abitazione 10-1
Industriale, commerciale, scuole 5 x 10-2
Pubblico spettacolo, chiese, musei 2 x 10-2
Altri 10-2
Variante V1: CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Tipo di struttura Lf
Ospedali, alberghi, civile abitazione 10-2
Industriale, commerciale, scuole 5 x 10-3
Pubblico spettacolo, chiese, musei 2 x 10-3
Altri 10-3
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Valutazione del rischioPerdite L (Loss)
22.10.02 / S1167
Tipo di struttura Lo
Rischio d'esplosione 10-1
Ospedali 10-3
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2): Tabella C.1 – Valori medi tipici di Lt, Lf e Lo
Variante V1: CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Tipo di struttura Lo
Rischio d'esplosione 10-2
Ospedali 10-4