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www.dgmco.it NON PIÙ ALLA CIECA TASSATIVO CONOSCERE IL POTENZIALE DI TERRITORIO PRIMA DI INVESTIRE VOLUME IV SETTORE RISTORAZIONE: SUD ITALIA E ISOLE Consulting

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Page 1: NON PIÙ ALLA IA - DGM Co · 2015. 5. 4. · Il business della ristorazione, in tale zona, oggi genera un fatturato di circa 4,1 miliardi di Euro, equivalente al 16,9% del fatturato

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“ NON PIÙ ALLA CIECA ” TASSATIVO CONOSCERE IL POTENZIALE DI TERRITORIO

PRIMA DI INVESTIRE

VOLUME IV

SETTORE RISTORAZIONE: SUD ITALIA E ISOLE

Consulting

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2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

SETTORE RISTORAZIONE: GIRO D'AFFARI SUD ITALIA E ISOLE

Il presente volume della ricerca si pone l’obiettivo di analiz-

zare nel dettaglio la zona del SUD ITALIA con il fine di defi-

nire il corretto potenziale, attuale e futuro, delle singole

province.

Il business della ristorazione, in tale zona, oggi genera un

fatturato di circa 4,1 miliardi di Euro, equivalente al 16,9%

del fatturato totale italiano ed è previsto diminuire di circa

10,9% nel quinquennio dal 2014 al 2019.

L’area in analisi ha quindi un mercato in decrescita, con un

giro d’affari che nel 2019 sarà di 3,7 miliardi di Euro.

La diminuzione del giro d’affari nell’area è causata dal calo

della spesa media familia-

re. Nel periodo di previ-

sione, infatti diminuisce

di circa 14,3 punti percen-

tuali.

Nel 2019 è prevista una

spesa media familiare nel

Sud di circa 430 euro an-

nui, contro i 913 euro me-

di in Italia.

Per quanto riguarda invece il numero di famiglie, la dinami-

ca è in crescita. Dal 2014 al 2019 è previsto un aumento del

3,9%.

Per l’area del Sud e Isole quindi la diminuzione del giro

d’affari sarà totalmente determinata dal calo di spesa delle

famiglie.

Questo vuol dire che le

aziende dovranno valutare

attentamente se investire

nelle province e nei comuni

dell’area. Data la premes-

sa, la valutazione può sem-

brare scontata ma in real-

tà non lo è, infatti nell’area

ci sono zone interessanti

dal punto di vista del po-

tenziale complessivo.

Le aziende troveranno quindi le migliori opportunità di in-

vestimento nelle province e nei comuni che, oltre ad avere

un potenziale di territorio non saturo, manterranno nel

tempo una dinamica positiva tra numero di clienti potenzia-

li e livello di spesa media per cliente.

SETTORE RISTORAZIONE

INVESTIRE NEL SUD ITALIA ? www.dgmco.it

Sud e Isole oggi e domani

Nelle province del

Sud e Isole per i pasti

e le consumazioni

fuori casa nel 2019

si spenderà circa

457 milioni di Euro

in meno rispetto al

2014

Sempre potenzialmen-

te più scontrini, ma

dal valore unitario più

basso. Una dinamica

del Sud e Isole peggio-

re rispetto al resto

dell’Italia

162 MILIONI di €

l’incremento del giro d’affari generato dall’aumento

del numero di famiglie

- 618 MILIONI DI € a causa della forte diminuzio-

ne della spesa media per famiglia

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Le imprese hanno necessità di strumenti che siano in grado

di cogliere tempestivamente i cambiamenti di mercato e di

valutare con estrema accuratezza la bontà dell’investimen-

to, specialmente se connesso all’apertura di un nuovo pun-

to di vendita o alla definizione di un assetto commerciale.

La risposta a queste esigenze è offerta oggi dal progresso

tecnologico, grazie al quale è possibile proporre alle impre-

se strumenti utili a indirizzare gli sforzi economici verso lidi

più sicuri, minimizzando il rischio insito nell’investimento

stesso e garantendo maggiore probabilità di successo all’o-

perazione. L’impiego di strumenti customizzati di Geo-

Marketing permette oggi alle imprese di conoscere a fondo

(e velocemente) le variabili di territorio attraverso l’elabo-

razione e la consegna di informazioni essenziali al fine di

una completa comprensione, e previsione, delle determi-

nanti di successo di un posizionamento efficace.

Tali metodologie permettono di verificare in maniera dina-

mica e accurata i tre driver in grado di influenzare il fattura-

to di un territorio: il bacino di utenza dell’area geografica

considerata, la presenza nella stessa area geografica di

competitor e la presenza di negozi della propria rete. In

questo report ci focalizziamo sulla prima delle determinan-

ti. Attraverso il software è possibile infatti evidenziare in

maniera immediata le aree a più alto potenziale, definendo

a monte le variabili importanti.

Nell’esempio mostrato nella fig. 1 vengono evidenziate in

colore differente le province dell’area Sud Italia consideran-

do come variabile il giro d’affari, definendo un ranking, pas-

sando dal rosso al giallo.

La regione Campania è la prima

in termini di fatturato, cuba il 32%

del volume d’affari di area. Se-

guono Puglia e Sicilia mentre le

altre rimangono sotto il 10%.

Analizzando la spesa media fami-

liare, invece, la regione con il più

alto livello di consumo per clien-

te è il Molise (Isernia è la provincia a detenere il primato per

l’area Sud e Isole con 651 euro), segue la Campania.

Napoli, con circa 705 milioni di euro è la quarta provincia a

livello nazionale e prima a livello di area generando circa il

17% del volume d’affari totale.

Dato il valore e la rigidità degli investimenti di natura com-

merciale, quali l’apertura di nuovi store, per poter decidere

“serenamente” DOVE investire è condicio sine qua non

effettuare analisi con un orizzonte temporale di riferimento

di medio-lungo e conoscere analiticamente le leve che de-

termineranno i risultati prospettici.

Nelle pagine seguenti analizziamo nel dettaglio questi

aspetti.

Le province oggi: il potenziale

Il GEO-

MARKETING come

strumento

immediato di

analisi

Fig 1. Il potenziale di provincia, zona Sud e Isole

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Determinato il reale potenziale di territorio risulta fonda-

mentale analizzare le leve che lo influenzano per poter

definire con maggiore consapevolezza le strategie di natu-

ra commerciale.

Ad esempio è meglio puntare all’acquisizione di nuovi clien-

ti o viceversa lavorare sulla massimizzazione della margina-

lità del singolo cliente?

Grazie all’utilizzo dell’indice Geo-Ranking, che mette a con-

fronto il numero medio di famiglie e la spesa media familia-

re con le rispettive medie Paese, siamo in grado di rispon-

dere in maniera sintetica a questa domanda.

Lo sguardo deve essere

inoltre rivolto al futuro e

l’orizzonte temporale di

analisi deve necessaria-

mente essere di medio-

lungo. Anzi è proprio la

comparazione fra l’analisi

del presente e ciò che suc-

cederà che permette di

cogliere le migliori opportunità! È quindi necessario cercare

di individuare le differenze che interverranno da qui ai

prossimi anni.

Nella matrice in fig. 2 vengono posizionate le province del

Sud Italia (sono state esclusa la provincia di Napoli e le pro-

vince sarde e siciliane), considerando per ciascuna di esse il

numero di famiglie e la spesa media familiare rispetto alle

rispettive medie di area.

Da cosa sarà determinato l’aumento o la diminuzione del

volume d’affari?

La risposta a questa do-

manda può essere data

analizzando i cambiamenti

nelle posizioni in matrice

rispetto ai dati relativi al

2014 (sempre fig. 2).

Per le province che au-

menteranno il proprio giro

d’affari si può notare (in

figura a titolo di esempio Salerno e Benevento) che la cre-

scita sarà determinata sia da un miglioramento del rappor-

to di spesa media familiare, sia dall’incremento del numero

delle famiglie. Invece per tutte le province che diminuiran-

no il proprio giro d’affari (in figura Bari) la decrescita sarà

determinata da un peggioramento della spesa media per

cliente che annulla l’effetto positivo dettato dall’incremen-

to delle famiglie.

Possiamo dire che grazie all’indice Geo-Ranking riusciamo

ad avere una fotografia istantanea del potenziale previsto

per il 2019 rispetto all’Italia nel suo complesso, declinato

per le due leve di risultato utilizzate nell’analisi.

L’indice Geo-Ranking,

il dato di SUPPORTO

per definire le strate-

gie di assetto com-

merciale

Le province domani: le leve

AREA MARK-UP

AREA MASS MARKET

Fig 2. Matrice Geo-Ranking, dati previsionali 2019 (esclusa la provincia di Napoli e le province sarde e siciliane)

Verificare solamente il

potenziale attuale è ri-

schioso; è fondamentale

verificare cosa sta cam-

biando per prevedere i

risultati futuri

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Se valutare il potenziale di un territorio relativamente gran-

de può essere considerata un sfida non banale, ancor più

complesso è declinare tale potenziale su aree di dimensioni

inferiori.

Ma quindi come si fa a capire qual è la location dal bacino

di utenza più adatta a contribuire all’incremento delle per-

formance commerciali dell’intera rete?

Al fine di individuare e comprendere appieno il potenziale

territoriale di aree circoscritte (quali i comuni, le frazioni, i

quartieri, le sezioni di censimento, le vie o i civici) non è

sufficiente analizzare solamente la variabile popolazione

residente e la saturazione del mercato da parte dei compe-

titor; è necessario indagare i bisogni, i comportamenti, le

abitudini di consumo e le disponibilità pro-capite del profilo

target.

In questa sezione del report viene mostrato a titolo di

esempio, il potenziale dell’area circoscritta della provincia

di Benevento, con il relativo dettaglio per comune.

Nella provincia è previ-

sto, nel 2019, un giro

d’affari in crescita di

circa 8,8% rispetto al

2014, superando i 75

milioni di euro.

Nella Fig. 3 viene mo-

strato il dettaglio relati-

vo al potenziale volu-

me di affari dei comuni

della provincia.

Benevento, con un giro d’affari previsto di 20 milioni di eu-

ro, e in aumento rispetto al 2014, è il comune che registra il

maggiore fatturato totale. Seguono i comuni di San Giorgio

del Sannio e Montesarchio che hanno però un potenziale

giro d’affari decisamente inferiore rispetto al capoluogo.

Il delta è determinato, oltre che dal numero inferiore di

potenziali clienti, da modalità e abitudini di consumo molto

diverse, driver analizzati nelle pagina seguente del report.

Focus on: Benevento

SETTORE RISTORAZIONE

DALLA PANORAMICA AL DETTAGLIO

Fig 3. Il potenziale di comune, provincia di Benevento

Il box riporta solo i primi 16 comuni per

ordine di giro d’affari su 78 totali

DGM CONSULTING è in grado

di prevedere il fatturato di ogni

singolo store attraverso modelli

che includano variabili georefe-

renziate quali ad esempio: per-

sone in transito, fasce d’età,

centri di aggregazione, abitudini

di consumo, … .

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Benevento: le leve

Se una panoramica su aree ampie è necessaria per avere

una rapida rappresentazione delle zone potenzialmente

interessanti su cui investire, sicuramente è imprescindibile,

per definire dove aprire un punto vendita, affinare le analisi

e indagare le eterogeneità che intervengono nelle zone di

dimensioni inferiori.

Gli strumenti di Geo-Marketing permettono di dare una

rappresentazione immediata a “livello macro” e, se sup-

portati da buoni modelli di previsione, definire con precisio-

ne i risultati di vendita di un ipotetico nuovo punto vendita.

Ponendo l’attenzione su

aree sempre più piccole

quali comuni, frazioni o

zone censuarie, ci si po-

trebbe aspettare una

certa omogeneità dei dati

osservati.

Nella tabella in fig. 4 ven-

gono mostrati, per i primi

23 comuni appartenenti

alla provincia di Beneven-

to ordinati per volume del giro d’affari previsto nel 2019, i

valori relativi a due leve di risultato: spesa media familiare e

spesa media per abitante.

Si può notare ad esempio come San Giorgio del Sannio che

ha il 23% di famiglie in meno rispetto a Montesarchio (dati

previsionali 2019) generi comunque un maggiore giro

d’affari potenziale. Il delta tra i due comuni è dovuto a una

differenza marcata nelle abitudini di consumo delle fami-

glie. Se nel comune di San Giorgio del Sannio le famiglie

spendono all’anno 848 euro per i pasti e le consumazioni

fuori casa, a Montesarchio le famiglie ne spendono ben 177

di meno.

In alcuni comuni queste differenze sono ancora più eviden-

ti. Ad esempio il gap di spesa media familiare tra Benevento

e San Bartolomeo in Galdo è pari a 374 euro annui! Certo

tale divario non può essere trascurato in sede di analisi ter-

ritoriale.

In secondo luogo è utile osservare le dinamiche di spesa

media per abitante e spesa media familiare. Il loro rapporto

consente di stimare il numero medio di componenti per

famiglia. Per esempio le famiglie a Moiano sono mediamen-

te più numerose (in termini di individui che ne fanno parte)

rispetto a quelle del comune di Ceppaloni. Da queste infor-

mazioni (e altre) le imprese, possono configurare corretta-

mente il sistema di offerta, basandosi sui differenti bisogni

dei clienti.

DGM CONSULTING, con l’obiettivo di ridurre i rischi impren-

ditoriali e aumentare le possibilità di successo, tramite si-

stemi e metodologie collaudate di analisi del territorio, è in

grado di rispondere a tutte le domande poste nel corso del

report attraverso l’utilizzo di strumenti e modelli ad hoc atti

all’individuazione del reale potenziale di area.

Fig 4. Spesa media familiare e spesa media per abitante, dati previsionali 2019

GEO-MARKETING

Attraverso i nuovi stru-

menti informatici velocità

nell’analisi macro e preci-

sione nell’analisi micro

grazie ai modelli di previ-

sione.

COMUNE Spesa media familiare Spesa media per abitante

Benevento 869 336

San Giorgio del Sannio 848 345

Montesarchio 671 250

Sant'Agata de' Goti 497 230

Telese Terme 672 283

Airola 655 261

Apice 584 239

Sant'Angelo a Cupolo 722 299

Morcone 559 249

Guardia Sanframondi 585 222

San Nicola Manfredi 649 278

San Bartolomeo in Galdo 494 229

San Salvatore Telesino 575 245

Solopaca 603 270

Cerreto Sannita 622 257

Ceppaloni 541 290

Paduli 560 252

San Lorenzo Maggiore 1.232 462

Foglianise 716 286

Moiano 616 228

Torrecuso 612 258

San Marco dei Cavoti 612 259

Limatola 538 189

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Conoscere il mercato di riferimento è una condizione necessaria per la vita delle aziende, governare le variabili che costituiscono un elemento differen-ziale rispetto ai competitor garantisce profitto

Roberto N. Viganò Responsabile Area Mercati

’’

’’

GEOMARKETING Il Geomarketing ci permette di sviluppare modelli per simulare i risulta-ti aziendali, sia per singolo punto vendita sia per reti di agenti e com-merciali. Identifichiamo le migliori location e verifichiamo le eventua-li sovrapposizioni e cannibalizzazioni con bacini di mercato di al-tri punti vendita della propria catena e l’impatto delle reti competitor. I NOSTRI SERVIZI DI GEOMARKETING CONSENTONO UNO SVILUPPO GEOGRAFICO COERENTE rispetto al potenziale di mercato e l’intensità competitiva.

ANALISI POTENZIALE DI MERCATO

IDENTIFICAZIONE LE OPPORTUNITÀ E LE MINACCE

COMMERCIALI EMERGENTI DAL CONTESTO DI MER-

CATO.

Analizziamo i fattori di forza e di debolezza della so-

cietà dal punto di vista della relazione con il mercato

al fine di declinare le analisi in predefinite opzioni

strategiche (in particolare di natura commerciale) e in

un conseguente piano di azione.

ANALISI DELLA CONCORRENZA

Individuiamo gli attori che detengo-

no quote del mercato di riferimento o che po-

tranno averne in futuro. RICOSTRUIAMO

LE STRATEGIE COMMERCIALI PERSEGUITE DEI

COMPETITOR, analizzando punti di forza e di

debolezza e i fattori critici di successo delle

realtà oggetto di analisi.

PREVISIONE DELLE VENDITE E ANALISI DEI GAP

SVILUPPIAMO MODELLI DI PREVISIONE BASATI SIA SULLA

FORZA VENDITA e condizionati da piani di marketing, rumors di

mercato e informazioni sulla concorrenza, SIA SUI DATI STORI-

CI DELLA PRODUZIONE, sulle previsione in termini di sku, degli

acquisti e della gestione del magazzino.

SUPPORTIAMO LA DEFINIZIONE DEL PROCESSO DI BUDGET

DELLE VENDITE E VALUTIAMO I RELATIVI DISALLINEAMENTI

tra risultati ottenuti e previsti.

Analizziamo gli scostamenti di margine commerciale con esplici-

tazione dell’impatto legato al prezzo, al diverso mix e al volu-

me.

CUSTOMER PROFITABILITY

ANALYSIS

ANALIZZIAMO LA PROFITTABI-

LITÀ DEI SINGOLI CLIENTI

DELL’AZIENDA (o cluster di

clienti) e calcoliamo il livello di

profitto ottenibile da ciascun

cliente attuale e prospettico.

SVILUPPO E GESTIONE ATTIVITA’ DI CRM E DEI PRO-

GRAMMI DI LOYALTY

SVILUPPIAMO “PROGRAMMI FEDELTÀ” (anche con

fidelity card) volti ad aumentare la fedeltà dei clienti

attuali, aumentarne il numero di clienti fedeli e far transi-

tare i clienti da un’area a bassa marginalità ad una mag-

giormente redditizia.

SVILUPPIAMO INOLTRE STRUMENTI DI CRM e analizzia-

mo i processi impiegati dei clienti per la valutazione, la

scelta, l’utilizzo e l’eliminazione di prodotti, servizi o altri

beni per la soddisfazione delle proprie necessità.

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CHI SIAMO:

DGM Consulting nasce nel 2003 per volontà dei due soci fondatori, Andrea Dossi e Gianluca Meloni,

con l'obiettivo di costruire un luogo in cui convogliare e sviluppare il bagaglio di conoscenze professio-

nali, di ricerca e didattiche maturate nel corso degli anni nell'area del Planning, Control & Performance

Evaluation. Nel tempo DGM è cresciuta ampliando progressivamente le competenze chiave attraverso

una continua e sistematica attività di ricerca. Grazie a questo impegno, DGM ha avviato e concluso un

numero crescente di progetti che ne testimoniano la sua evoluzione anche in termini di servizi offerti e

di settori presidiati. Oggi DGM, pur volendo rimanere una realtà capace di garantire un servizio custo-

mizzato e rispettoso delle esigenze dei propri clienti, si propone come community professionale nel

campo della Consulenza Direzionale a tutto tondo.

RESPONSABILE DEL REPORT:

Roberto Nicolò Viganò

[email protected]

Tel: 380.7812935

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gono a DGM Consulting srl. Testi, foto, grafica e materiali inseriti nel documento non potranno essere pubblicati, riscritti, commercializzati o distribuiti, da parte degli utenti e dei

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