new hero mag. n.6 2011

50
Anno 2 - Numero 6 - Luglio / Settembre 2011 NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) Art. 1, Comma 1, LO/MI ISSN 2038-1964 詠春脚法闡秘 The Fundamentals of Wing Chun Advanced Kicking Techniques My opinions on “Spread” and “TIGHT” of TAIJI The Power of Change Gran Maestro del Zhu Sha Zhang Il Palmo della Sabbia Cinabro La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila Anno 2 - Numero 6 - Prezzo di copertina 15 (Italy only) EUROPE Choy Li Fut La Codifica degli Scritti Le Sette Stelle della Mantide Religiosa La Tecnica del Palmo Uragano www.newmartialhero.it

Upload: valetudo90210

Post on 12-Aug-2015

260 views

Category:

Documents


12 download

DESCRIPTION

New Hero Mag. n.6 2011Martial arts magazine Kung Fu

TRANSCRIPT

Page 1: New Hero Mag. n.6 2011

La NMHM organizza il Viaggio

HONG KONG 2011HONG KONG 2011

Per info e prenotazioni: [email protected]

Lo Staff della New Martial Hero Magazine organizzaun nuovo viaggio ad Hong Kong per novembre 2011.

Visita della città e delle sue caratteristichecon guida madrelingua.

PRENOTAZIONI ENTROIL 30 SETTEMBRE 2011

Il viaggio è aperto a tutti

Anno2-Numero

6-Luglio

/Settem

bre2011

NEW

MARTIA

LHEROMAGAZIN

EEU

ROPE

PosteItalianeS.p.A.-

Spedizione

inAbbonam

ento

Postale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004)A

rt.1,C

omma1,LO

/MI

ISSN 2038-1964

詠詠 春春 脚脚 法法 闡闡 秘秘The Fundamentals of Wing Chun

Advanced Kicking Techniques

My opinions on “Spread”and “TIGHT”of TAIJI

The Power of Change

Gran Maestro del Zhu Sha ZhangIl Palmo della Sabbia Cinabro

鹰鹰手手拳拳之之力力

La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

Ann

o 2

- Num

ero

6 - P

rezz

o di

cop

ertin

a€

15 (

Italy

onl

y)

EUROPE

Choy Li Fut La Codifica degli Scritti

Le Sette Stelle dellaMantide Religiosa

La Tecnicadel Palmo Uragano

www.newmartialhero.it

Page 2: New Hero Mag. n.6 2011

La NMHM organizza il Viaggio

HONG KONG 2011HONG KONG 2011

Per info e prenotazioni: [email protected]

Lo Staff della New Martial Hero Magazine organizzaun nuovo viaggio ad Hong Kong per novembre 2011.

Visita della città e delle sue caratteristichecon guida madrelingua.

PRENOTAZIONI ENTROIL 30 SETTEMBRE 2011

Il viaggio è aperto a tutti

Anno2-Numero

6-Luglio

/Settem

bre2011

NEW

MARTIA

LHEROMAGAZIN

EEU

ROPE

PosteItalianeS.p.A.-

Spedizione

inAbbonam

ento

Postale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004)A

rt.1,C

omma1,LO

/MI

ISSN 2038-1964

詠詠 春春 脚脚 法法 闡闡 秘秘The Fundamentals of Wing Chun

Advanced Kicking Techniques

My opinions on “Spread”and “TIGHT”of TAIJI

The Power of Change

Gran Maestro del Zhu Sha ZhangIl Palmo della Sabbia Cinabro

鹰鹰手手拳拳之之力力

La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

Ann

o 2

- Num

ero

6 - P

rezz

o di

cop

ertin

a €

15 (

Italy

onl

y)

EUROPE

Choy Li Fut La Codifica degli Scritti

Le Sette Stelle dellaMantide Religiosa

La Tecnicadel Palmo Uragano

www.newmartialhero.it

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 1

n.06

EDITORIALEdi Andrea BrighiRicercatore e praticante

di arti marziali tradizionali cinesi

Davanti alla splendida cornice di Lindos(Rodi) mi siedo in terrazza per lasciarmiispirare dal paesaggio e abbandonarmi alla

giornata.Stavo correggendo la bozza di uno dei prossimi libridella nostra collana, 'Qi Xin Tang Lang Quan - I se-greti della mantide religiosa' del maestro AngeloD'Aria, quando improvvisamente sulla tastiera del miofedele macbook atterra una piccola mantideverde.Non avevo mai visto così da vicino l'insetto e presodall'argomento e dalla storia dello stile non ho resi-stito e ho stuzzicato la mantide con la mia biro e unacannuccia di plastica.

Quando mi sarebbe capitato di rivivere l'espe-rienza di Wang Lang?Il kung fu ti mantiene giovane anche per questi aspetti,resti affascinato dalle leggende e dai suoi maestri..unpò come mio figlio che ormai ha consumato il dvd dikung fu Panda.

Spesso si sente parlare del kung fu con termini di 'ilmio è l'originale' …'io ho studiato con' … 'il mio è ef-ficace più di…' , ma pochi parlano della pratica e del-l'arte stessa.Obiettivo è annientare 'mediaticamente' l'avversarioper sopraffarlo e vincere il primato di vero e indi-scusso maestro che tutto detiene e tutto conosce. Pur-troppo internet agevola molto questa tendenza, perassenza di filtri e a volte per mancanza di curatori chegarantiscano la veridicità dell'informazione.Questo aspetto è più diffuso in Italia rispetto all'Eu-ropa e al resto del Mondo.

La NMHM vuole limitarsi a parlare dell'arte e delleesperienze di chi la pratica e la divulga.A questo propositivo anticipo che dalla pubblicazionedi questo numero 6 iniziamo il processo di diffusione

europea, per questo motivo troverete alcuni articolisolo in lingua inglese.

Questo ponte tra Oriente e Occidente ha un nuovoorizzonte: l'Europa. NMHM desidera offrire ai no-stri maestri italiani sempre maggiore visibilità nell'am-biente marziale internazionale, e al tempo stesso porreuna lente sulla situazione del kung fu in Europa.

Ora mi accingo a prepararmi per gli Stati Uniti, dovesarò in visita con il mio socio Saverio il prossimo ago-sto, per incontrare un grande esponente dello stileJook Lum Tang Lang e la comunità marziale. Dob-biamo questa opportunità alla preziosa collaborazionenata con la scuola del M° Cossu.

Credo fermamente che per diventare una rivista di ri-ferimento dobbiamo continuare nella nostra ricerca ditutti voi maestri e allievi, e presentarvi il nostro pro-getto.Ci stiamo impegnano in Italia e inEuropa.. lo faremonegli Stati Uniti.

Impossibile? Non so…Ma a quanti di voi è capi-tato di poter stuzzicare una mantide immersinello scenario della mitologia greca?

Buona lettura a tutti...

Andrea BrighiShou An守安

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE2

Page 3: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 1

n.06

EDITORIALEdi Andrea BrighiRicercatore e praticante

di arti marziali tradizionali cinesi

Davanti alla splendida cornice di Lindos(Rodi) mi siedo in terrazza per lasciarmiispirare dal paesaggio e abbandonarmi alla

giornata.Stavo correggendo la bozza di uno dei prossimi libridella nostra collana, 'Qi Xin Tang Lang Quan - I se-greti della mantide religiosa' del maestro AngeloD'Aria, quando improvvisamente sulla tastiera del miofedele macbook atterra una piccola mantideverde.Non avevo mai visto così da vicino l'insetto e presodall'argomento e dalla storia dello stile non ho resi-stito e ho stuzzicato la mantide con la mia biro e unacannuccia di plastica.

Quando mi sarebbe capitato di rivivere l'espe-rienza di Wang Lang?Il kung fu ti mantiene giovane anche per questi aspetti,resti affascinato dalle leggende e dai suoi maestri..unpò come mio figlio che ormai ha consumato il dvd dikung fu Panda.

Spesso si sente parlare del kung fu con termini di 'ilmio è l'originale' …'io ho studiato con' … 'il mio è ef-ficace più di…' , ma pochi parlano della pratica e del-l'arte stessa.Obiettivo è annientare 'mediaticamente' l'avversarioper sopraffarlo e vincere il primato di vero e indi-scusso maestro che tutto detiene e tutto conosce. Pur-troppo internet agevola molto questa tendenza, perassenza di filtri e a volte per mancanza di curatori chegarantiscano la veridicità dell'informazione.Questo aspetto è più diffuso in Italia rispetto all'Eu-ropa e al resto del Mondo.

La NMHM vuole limitarsi a parlare dell'arte e delleesperienze di chi la pratica e la divulga.A questo propositivo anticipo che dalla pubblicazionedi questo numero 6 iniziamo il processo di diffusione

europea, per questo motivo troverete alcuni articolisolo in lingua inglese.

Questo ponte tra Oriente e Occidente ha un nuovoorizzonte: l'Europa. NMHM desidera offrire ai no-stri maestri italiani sempre maggiore visibilità nell'am-biente marziale internazionale, e al tempo stesso porreuna lente sulla situazione del kung fu in Europa.

Ora mi accingo a prepararmi per gli Stati Uniti, dovesarò in visita con il mio socio Saverio il prossimo ago-sto, per incontrare un grande esponente dello stileJook Lum Tang Lang e la comunità marziale. Dob-biamo questa opportunità alla preziosa collaborazionenata con la scuola del M° Cossu.

Credo fermamente che per diventare una rivista di ri-ferimento dobbiamo continuare nella nostra ricerca ditutti voi maestri e allievi, e presentarvi il nostro pro-getto.Ci stiamo impegnano in Italia e inEuropa.. lo faremonegli Stati Uniti.

Impossibile? Non so…Ma a quanti di voi è capi-tato di poter stuzzicare una mantide immersinello scenario della mitologia greca?

Buona lettura a tutti...

Andrea BrighiShou An守安

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE2

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 3

Indice

Da Hong Kong04 The Power of Change

07 U.S. Hop Gar Vs Zhao Bao Tai Ji

08 Origini e Spiegazione della Sintesi del Wing Chun

10 My opinions on “Spread” and “TIGHT” of TAIJI

12 Revealing the Secrets of Grandmaster Yip Man’sWing Chun “The Knives never strike twice– The Staff is never heard twice” BathJahm Dao – 8 Chop Knives

14 Il Wing Chun Di Sifu Zhao Yun

16 Bruce Lee e William Cheung ‘I Primi Anni’

20 The Fundamentals of Wing ChunAdvanced Kicking Techniques

24 Shuai – Chiao: Attack, Lock and Throw

27 La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

30 Gran Maestro del Zhu Sha ZhangIl Palmo della Sabbia Cinabro

32 Analisi del Wing Chun dal punto di vista dellamedicina occidentale

34 Il mio Maestro ZHENG ZHONG

40 In memoria di Mr. Liu Kwong Wah Editoredella New Martial Hero Magazine

01 Editoriale

43 Scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S.

44 Le Sette Stelle della Mantide Religiosa

51 Il Processo di Guarigione

53 Studio del Movimento

58 Una caratteristica peculiare delJING HUA QUAN: Il JIN SHOU

61 La FRETTA D’APPRENDERE da parte dell’allievo,e il modo di TRASMETTERE DEL SIFU

64 Gong Fu tradizionale e tradizione del Gong Fu

66 L’intenzione nella pratica, non nel risultato

68 Choy Li Fut - La Codifica degli Scritti

70 Medicina Tradizionale CineseWu Xing - I Cinque Elementi

74 SIFU TO YU e lo stile fu originario

76 TaiJi Quan Yang Style - I Dieci Principi

80 Taiji Quan per una corretta, allineata e coerentecomprensione del metodo di essere un corpo Taiji

87 La Tecnica del Palmo Uragano

Organo ufficiale dellaInternational Kung Fu & Taiji Association

Anno 2 - Numero 6Luglio / Settembre 2011Pubblicazione trimestrale

FOTO DI COPERTINA di Shou An 守守安安Po Lin Monastery - Tian Tan Buddha

Lantau Hong Kong

AMMINISTRAZIONEAntonella Esposito

[email protected]

DISTRIBUZIONEResp. Diffusione

Saverio [email protected]

TRADUZIONE A CURA DIBarbara Woon

HANNO COLLABORATORoberto Fasano, Gianfranco Pompianu, Carlo Tonti,

Xu Zaixing, Cosimo Mendis, Enrico Mori, Severino Maistrello, Enrico Colmi, Simona Fruscoloni, Tiziano Grandi, Mario Antold,

Enrico Mori e Costantino Valente, Alessandro Cossu, Claudio Fabbricatore.

GRAFICA E IMPAGINAZIONECaliel Edizioni

COMITATO TECNICONew Martial Hero - Hong Kong

UFFICIO ABBONAMENTIS.O.F.I.A. SRL - VIA GIULIO CARCANO 32

20141 - Milano - Tel. 02 84402522 Fax 02 [email protected]

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, LO/MI)

Abbonamento annuale Italia: 48 € (4 numeri)Abbonamento annuale Europa: 96 € (4 numeri)

Copie arretrate: 20 € a copia

PUBBLICITÀ[email protected] • 339 6585756

STAMPALinea Grafica srl - Castelfranco Veneto (TV)

Registrazione Tribunale di Bologna n° 8047 del 18/02/2010Registrazione ROC n° 19335

Pubblicato e distribuito trimestralmente in abbonamento postale sulicenza di New Martial Hero Magazine - Hong Kong

Direttore ResponsabilePiero Lodi

Direttore EditorialeAndrea Brighi

EDITORECaliel Edizioni

Via Rivani 55, 40138 BolognaP.IVA 03017681200

[email protected]

REDAZIONEForti Elisa

[email protected]

EUROPE

Dall’Italia

Rubrica a cura del M° Carlo Tonti

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE4

“To constantly control your opponent you mustoften change, since change is the only principlesthat remains constant” - Sifu

Many of us are like a super train screaming downrailroad. Although. we may alter t he speed of

the train we find it difficult ifnot fully impossible to re-spond to change. we are fineas long as nothing varies, butthe instant we are faced withradical change we fail.Our train derails and we aredevastated. This same pheno-menon can arise in a violentself defense situation.

The principles of change tea-ches us what the nature ofchange really is and how to re-main flexible enough to dealwith vermin situation. Theprinciple of change can bringbenefits in both attack and de-fense when properly utilized.When you are attacked, yourattacker generally has a plan inmind. Perhaps he has attackedothers before you and has aprogrammed agenda in mindwhen he strikes. For instance,he might begin with a mild

conversation and then instantly attack seeking to sur-prise you. If you have been learning correct techni-ques and principles you will have many options withwhich to respond to this assault.

You will be able to use simultaneous attack and de-fense to regain the initiative. You can then easily baf-fle your opponent by changing your attack in variousways. For instance, you might kick you attacker in thelower leg when he charges in. You Would then followup with strikers to the torso, neck or head until he isno longer able to continue is assault.In order ti use this principles og change, you must alsounderstand the principle of flexibility. This is used ina self defense situation primarily as the ability to

A1 through A3Grandmaster demonstrates his ability ti change under any circumstances. In photo A1 Ma-ster Ron H. throws his left punch, the GM Ip Ching uses left arm to protect himself byapplying a pak sau. Continuing the attack Master Ron H. throws his right punch but findsit ineffective as the GM Ip Ching simply allies a bon sau from the same arm in photoA2. Then in photo A3 Master Ron H. tries again by attacking with a left punch.Howeverthe Granmaster uses the same arm once again to grab from underneath and then turn hisbody an pull Ron H. into his right.

Styles HONG KONG

By Ron HeimbergerTTHHEE PPOOWWEERR OOFF CCHHAANNGGEE

A1

A2

A3

Page 4: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 3

Indice

Da Hong Kong04 The Power of Change

07 U.S. Hop Gar Vs Zhao Bao Tai Ji

08 Origini e Spiegazione della Sintesi del Wing Chun

10 My opinions on “Spread” and “TIGHT” of TAIJI

12 Revealing the Secrets of Grandmaster Yip Man’sWing Chun “The Knives never strike twice– The Staff is never heard twice” BathJahm Dao – 8 Chop Knives

14 Il Wing Chun Di Sifu Zhao Yun

16 Bruce Lee e William Cheung ‘I Primi Anni’

20 The Fundamentals of Wing ChunAdvanced Kicking Techniques

24 Shuai – Chiao: Attack, Lock and Throw

27 La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

30 Gran Maestro del Zhu Sha ZhangIl Palmo della Sabbia Cinabro

32 Analisi del Wing Chun dal punto di vista dellamedicina occidentale

34 Il mio Maestro ZHENG ZHONG

40 In memoria di Mr. Liu Kwong Wah Editoredella New Martial Hero Magazine

01 Editoriale

43 Scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S.

44 Le Sette Stelle della Mantide Religiosa

51 Il Processo di Guarigione

53 Studio del Movimento

58 Una caratteristica peculiare delJING HUA QUAN: Il JIN SHOU

61 La FRETTA D’APPRENDERE da parte dell’allievo,e il modo di TRASMETTERE DEL SIFU

64 Gong Fu tradizionale e tradizione del Gong Fu

66 L’intenzione nella pratica, non nel risultato

68 Choy Li Fut - La Codifica degli Scritti

70 Medicina Tradizionale CineseWu Xing - I Cinque Elementi

74 SIFU TO YU e lo stile fu originario

76 TaiJi Quan Yang Style - I Dieci Principi

80 Taiji Quan per una corretta, allineata e coerentecomprensione del metodo di essere un corpo Taiji

87 La Tecnica del Palmo Uragano

Organo ufficiale dellaInternational Kung Fu & Taiji Association

Anno 2 - Numero 6Luglio / Settembre 2011Pubblicazione trimestrale

FOTO DI COPERTINA di Shou An 守守安安Po Lin Monastery - Tian Tan Buddha

Lantau Hong Kong

AMMINISTRAZIONEAntonella Esposito

[email protected]

DISTRIBUZIONEResp. Diffusione

Saverio [email protected]

TRADUZIONE A CURA DIBarbara Woon

HANNO COLLABORATORoberto Fasano, Gianfranco Pompianu, Carlo Tonti,

Xu Zaixing, Cosimo Mendis, Enrico Mori, Severino Maistrello, Enrico Colmi, Simona Fruscoloni, Tiziano Grandi, Mario Antold,

Enrico Mori e Costantino Valente, Alessandro Cossu, Claudio Fabbricatore.

GRAFICA E IMPAGINAZIONECaliel Edizioni

COMITATO TECNICONew Martial Hero - Hong Kong

UFFICIO ABBONAMENTIS.O.F.I.A. SRL - VIA GIULIO CARCANO 32

20141 - Milano - Tel. 02 84402522 Fax 02 [email protected]

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, LO/MI)

Abbonamento annuale Italia: 48 € (4 numeri)Abbonamento annuale Europa: 96 € (4 numeri)

Copie arretrate: 20 € a copia

PUBBLICITÀ[email protected] • 339 6585756

STAMPALinea Grafica srl - Castelfranco Veneto (TV)

Registrazione Tribunale di Bologna n° 8047 del 18/02/2010Registrazione ROC n° 19335

Pubblicato e distribuito trimestralmente in abbonamento postale sulicenza di New Martial Hero Magazine - Hong Kong

Direttore ResponsabilePiero Lodi

Direttore EditorialeAndrea Brighi

EDITORECaliel Edizioni

Via Rivani 55, 40138 BolognaP.IVA 03017681200

[email protected]

REDAZIONEForti Elisa

[email protected]

EUROPE

Dall’Italia

Rubrica a cura del M° Carlo Tonti

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE4

“To constantly control your opponent you mustoften change, since change is the only principlesthat remains constant” - Sifu

Many of us are like a super train screaming downrailroad. Although. we may alter t he speed of

the train we find it difficult ifnot fully impossible to re-spond to change. we are fineas long as nothing varies, butthe instant we are faced withradical change we fail.Our train derails and we aredevastated. This same pheno-menon can arise in a violentself defense situation.

The principles of change tea-ches us what the nature ofchange really is and how to re-main flexible enough to dealwith vermin situation. Theprinciple of change can bringbenefits in both attack and de-fense when properly utilized.When you are attacked, yourattacker generally has a plan inmind. Perhaps he has attackedothers before you and has aprogrammed agenda in mindwhen he strikes. For instance,he might begin with a mild

conversation and then instantly attack seeking to sur-prise you. If you have been learning correct techni-ques and principles you will have many options withwhich to respond to this assault.

You will be able to use simultaneous attack and de-fense to regain the initiative. You can then easily baf-fle your opponent by changing your attack in variousways. For instance, you might kick you attacker in thelower leg when he charges in. You Would then followup with strikers to the torso, neck or head until he isno longer able to continue is assault.In order ti use this principles og change, you must alsounderstand the principle of flexibility. This is used ina self defense situation primarily as the ability to

A1 through A3Grandmaster demonstrates his ability ti change under any circumstances. In photo A1 Ma-ster Ron H. throws his left punch, the GM Ip Ching uses left arm to protect himself byapplying a pak sau. Continuing the attack Master Ron H. throws his right punch but findsit ineffective as the GM Ip Ching simply allies a bon sau from the same arm in photoA2. Then in photo A3 Master Ron H. tries again by attacking with a left punch.Howeverthe Granmaster uses the same arm once again to grab from underneath and then turn hisbody an pull Ron H. into his right.

Styles HONG KONG

By Ron HeimbergerTTHHEE PPOOWWEERR OOFF CCHHAANNGGEE

A1

A2

A3

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 5

PE1 through PE13These photos illustratehow to use the princi-ple of changing handtechnique while step-ping. This is very im-portant drill as it willteach you how to coor-dinate your hands withyour legs. In photoPE1 stand ready, nextshift your weight to theleft leg, photo PE2, asyou begin ti circle yourright hand.Step forward usingyour left leg as youcontinue to circle yourright hand, photoPE3. Finish the stepand the hand circle,photo P4 trough P6.After the step is madeand the circle is com-plete you will then jerkyour hand back in a JutSao position, photoPE7.Continuing to stand ina back stance fire yourright punch forward,photo PE8 troughPE10. Now in photo PE11withdraw your lead legand the rear leg intothe ready positiononce again as in photoPE12.Finish the drill by tur-ning your body into aright stance and raisingyour allow as a deflec-tive movement as youcan see in photosPE13 trough PE14.This drill maximizesthe power of yourhand technique due tothe stepping forces ap-plied, and should berepeated on each sidefor 10 minutes eachday until proficient.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE6

change. When you think of flexibility your first toughmay be of gymnasts or dancers who are able to con-tort their bodies in seemly impossible ways while notbeing injured. This is one type of flexibility and defi-nitely the further your range of motion the less likelyyou are to be injured in a fighting situation.However, for most of us we just can’ t maintain thattype of flexibility. Moreover, this type of flexibility isnot really required for self defense. Although, youwould need to be flexible to execute the flashy highkicks seen in moves, these kicks are rarely effective inactual situations.Flexibility then must be understood as the ability tochange.A simple exercise know as single sticking hand can beused to develop the principle of change in your te-chniques. Begin by starting in a tan sau or palm upposition. Have your partner lay his hand on top ofyours, with his elbow in, and his wrist bent so his handrests on your arm. This movement is called fool sauor bridging hand. The drill begins when you turn yourhand and attack with a palm strike to the middle of hisbody. Your partner then sink his arm downward in amovement know as jam sau or sinking hand.

If you are relaxed and flexible your arm will movedownward with his pressure while remaining in con-tact with his arm. Now your partner can attack with apunch toward your chest. You can deflect his punchby using a bong sau or wing arm movement. As yourpartner’s punch travels forward, you will rotate yourwrist inward so your thumb points downward. Kee-ping some force in your wrist, you ill let your arm turnover and use your elbow to deflect the punch ti theside. This deflection is accomplished by protractingyour scapula forward which pushes your elbow over.From this wing arm position, you can simply dropyourelbow down toward your centerline into a tan sauor palm up position. When your partner than re-sponds by sticking to your arm with a fool sau, youwill be able to continue your sticking hand drill. Al-though, this drill seems difficult, with practice it willbecome instinctive.When you combine the principle of change and flexi-bility you will find that you have a vast arsenal fromwhich do defend yourself and an innate ability to stayone step ahead of an attacker.

About the Author: Master Ron Heimberger isa direct disciple of GM Ip Ching, he is oneof the Directors of the Ving Tsun Ip Ching

Athletic Association. Ip Ching along with Ron H. haverecently completed a new book titled “ Ip Man MookYan Jong Sum Fat”, Master Ron H. is also currentlyseeking individuals wanting learn Wing Chun and cer-tify as an instructor in the Ip Ching lineage. For fur-ther information please visit www.ipching.org

TM1 through TM4This is an alternative drill that is actually a partner drill, it helps sensitivity of thearms which gives you greater reaction and is called chi sao, or sticking hands, do tothe fact that both partners stay connected at the arms.Photo TM1, partner A is connecting from the top as partner B connects from thebottom side. Photo TM2 partner B begins his attack forward a partner A jerks hishand downward as a defensive movement ti redirect the attack. Next partner A be-gins to launch a counter attack in photo TM3. Photo TM4 illustrates the last move-ment as partner B sticks to the incoming attack and redirects the punch by raisinghis elbow and pressing the punch to the side. This drill is done like this for at least10 minutes then change positions and repeat. now, reeat the same thing again, exceptthis time use the opposite hands.

TM1 TM3

TM2 TM4

Page 5: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 5

PE1 through PE13These photos illustratehow to use the princi-ple of changing handtechnique while step-ping. This is very im-portant drill as it willteach you how to coor-dinate your hands withyour legs. In photoPE1 stand ready, nextshift your weight to theleft leg, photo PE2, asyou begin ti circle yourright hand.Step forward usingyour left leg as youcontinue to circle yourright hand, photoPE3. Finish the stepand the hand circle,photo P4 trough P6.After the step is madeand the circle is com-plete you will then jerkyour hand back in a JutSao position, photoPE7.Continuing to stand ina back stance fire yourright punch forward,photo PE8 troughPE10. Now in photo PE11withdraw your lead legand the rear leg intothe ready positiononce again as in photoPE12.Finish the drill by tur-ning your body into aright stance and raisingyour allow as a deflec-tive movement as youcan see in photosPE13 trough PE14.This drill maximizesthe power of yourhand technique due tothe stepping forces ap-plied, and should berepeated on each sidefor 10 minutes eachday until proficient.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE6

change. When you think of flexibility your first toughmay be of gymnasts or dancers who are able to con-tort their bodies in seemly impossible ways while notbeing injured. This is one type of flexibility and defi-nitely the further your range of motion the less likelyyou are to be injured in a fighting situation.However, for most of us we just can’ t maintain thattype of flexibility. Moreover, this type of flexibility isnot really required for self defense. Although, youwould need to be flexible to execute the flashy highkicks seen in moves, these kicks are rarely effective inactual situations.Flexibility then must be understood as the ability tochange.A simple exercise know as single sticking hand can beused to develop the principle of change in your te-chniques. Begin by starting in a tan sau or palm upposition. Have your partner lay his hand on top ofyours, with his elbow in, and his wrist bent so his handrests on your arm. This movement is called fool sauor bridging hand. The drill begins when you turn yourhand and attack with a palm strike to the middle of hisbody. Your partner then sink his arm downward in amovement know as jam sau or sinking hand.

If you are relaxed and flexible your arm will movedownward with his pressure while remaining in con-tact with his arm. Now your partner can attack with apunch toward your chest. You can deflect his punchby using a bong sau or wing arm movement. As yourpartner’s punch travels forward, you will rotate yourwrist inward so your thumb points downward. Kee-ping some force in your wrist, you ill let your arm turnover and use your elbow to deflect the punch ti theside. This deflection is accomplished by protractingyour scapula forward which pushes your elbow over.From this wing arm position, you can simply dropyourelbow down toward your centerline into a tan sauor palm up position. When your partner than re-sponds by sticking to your arm with a fool sau, youwill be able to continue your sticking hand drill. Al-though, this drill seems difficult, with practice it willbecome instinctive.When you combine the principle of change and flexi-bility you will find that you have a vast arsenal fromwhich do defend yourself and an innate ability to stayone step ahead of an attacker.

About the Author: Master Ron Heimberger isa direct disciple of GM Ip Ching, he is oneof the Directors of the Ving Tsun Ip Ching

Athletic Association. Ip Ching along with Ron H. haverecently completed a new book titled “ Ip Man MookYan Jong Sum Fat”, Master Ron H. is also currentlyseeking individuals wanting learn Wing Chun and cer-tify as an instructor in the Ip Ching lineage. For fur-ther information please visit www.ipching.org

TM1 through TM4This is an alternative drill that is actually a partner drill, it helps sensitivity of thearms which gives you greater reaction and is called chi sao, or sticking hands, do tothe fact that both partners stay connected at the arms.Photo TM1, partner A is connecting from the top as partner B connects from thebottom side. Photo TM2 partner B begins his attack forward a partner A jerks hishand downward as a defensive movement ti redirect the attack. Next partner A be-gins to launch a counter attack in photo TM3. Photo TM4 illustrates the last move-ment as partner B sticks to the incoming attack and redirects the punch by raisinghis elbow and pressing the punch to the side. This drill is done like this for at least10 minutes then change positions and repeat. now, reeat the same thing again, exceptthis time use the opposite hands.

TM1 TM3

TM2 TM4

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 7

Master ChrisHan participa-ted in manyMartial Artstournamentsand previouslywon severalC h amp i o n -ships. A Guan-gdong reporterwas reporting“Tian Li Ze”,had seen Ma-ster Chris Hanparticipating inthe tourna-ment in America in 2003 and won aMaster Level Championship Belt.

The Fist form of Master Chris Han wasvicious and fierce. His Xia Fist formhad reached the axme of perfection.Together with his blossom step form,he could strike his fist with deadly force.Most of his opponents in the tourna-ment were defeated by his heavy punch.

When the magazine received the chal-lenge invitation from Master Chris Han, it immediately contacted with MasterWang Chang An to arranged a match. We believe anexciting and fair match shall be held. Also a must seespectacular match in Macau showcasing Chen Ke Fu.All readers will wait for the next big show to arrive.

Happaned HONG KONG

U.S. Hop Gar Vs Zhao Bao

Tai JiMaster Wang Chang An, the Zhao Bao Tai

Chi Fist expert started his martial Art Clubin Zhan Mu Tou, China. It had drawn the

attention by the pugilists of various sects, one of themwas Master Chris Han, a Xia Fist form practitioner.As the spread of invitation message for challengesfrom all Martial Arts practitioners, American MartialArts, Master Chris Han wrote to the respective ma-gazine and requested a challenge competition withWang Chang An. He was keen to combat with theZhao Bao Tai Chi Fist form.

Current status: Chris Han, age 38 years old, a Xia Fistpractitioner under training of Master Chen Da Wei.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE8

Once, Wing Chun practitioners asked Gran-dmaster Yip Man why Wing Chun only has3 form sets compared to other martial arts

those have many form sets. Grandmaster Yip Ma nresponse to the question without hesitation and said :“If we could integrated 3 form sets into one formand can still retained the spirit of Wing Chun, itwould be great!”.

Right now, we found there is necessary to formulate afourth set form of Wing Chun be-cause the National Athletic Com-mittee will selected one WingChun form set for competitionpurpose.

To be a Wing Chun competition

News HONG KONG

Origini e Spiegazione della Sintesi del Wing Chun

< < 詠詠詠詠 春春春春 摘摘摘摘 要要要要 > > 誕誕誕誕 生生生生 之之之之 解解解解 説説説説Forma da Competizione del Wing Chun chiamata 詠詠 春春 体体 育育 會會 指指 定定 之之 詠詠 春春 競競 赛赛 套套 路路

Una volta alcuni praticanti di Wing Chun chie-sero al Grande Maestro Yip Man il perché ilWing Chun avesse solo tre forme, a diffe-

renza delle altre Arti Marziali che ne avevano molte dipiù. Yip Man rispose alla domanda senza alcuna esitazione:“Se potessimo integrare le tre forme in una unica,mantenendo inalterata l’essenza del Wing Chun,sarebbe una grande cosa”.

Oggi il Comitato AtleticoNazionale Cinese sta pre-parando una quarta formadi Wing Chun da utilizzarenelle competizioni diforma, allo scopo di elimi-nare le differenze tra le di-verse scuole di Wing Chun.Questa forma unica dovràmantenere la teoria origi-naria del Wing Chun e lesue caratteristiche tecniche.

Le Tre forme del WingChun sono Siu Lim Tao,Chum Kiu e Biu Tze;ognuna rappresenta un di-verso livello di apprendi-mento, da quello base aquello avanzato, da lento aveloce, da semplice a com-plesso.

Siu Lim Tao include lamaggior parte dei metodidi base dei movimenti dibraccia e lo sviluppo delconcetto di linea centrale.

Page 6: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 7

Master ChrisHan participa-ted in manyMartial Artstournamentsand previouslywon severalC h amp i o n -ships. A Guan-gdong reporterwas reporting“Tian Li Ze”,had seen Ma-ster Chris Hanparticipating inthe tourna-ment in America in 2003 and won aMaster Level Championship Belt.

The Fist form of Master Chris Han wasvicious and fierce. His Xia Fist formhad reached the axme of perfection.Together with his blossom step form,he could strike his fist with deadly force.Most of his opponents in the tourna-ment were defeated by his heavy punch.

When the magazine received the chal-lenge invitation from Master Chris Han, it immediately contacted with MasterWang Chang An to arranged a match. We believe anexciting and fair match shall be held. Also a must seespectacular match in Macau showcasing Chen Ke Fu.All readers will wait for the next big show to arrive.

Happaned HONG KONG

U.S. Hop Gar Vs Zhao Bao

Tai JiMaster Wang Chang An, the Zhao Bao Tai

Chi Fist expert started his martial Art Clubin Zhan Mu Tou, China. It had drawn the

attention by the pugilists of various sects, one of themwas Master Chris Han, a Xia Fist form practitioner.As the spread of invitation message for challengesfrom all Martial Arts practitioners, American MartialArts, Master Chris Han wrote to the respective ma-gazine and requested a challenge competition withWang Chang An. He was keen to combat with theZhao Bao Tai Chi Fist form.

Current status: Chris Han, age 38 years old, a Xia Fistpractitioner under training of Master Chen Da Wei.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE8

Once, Wing Chun practitioners asked Gran-dmaster Yip Man why Wing Chun only has3 form sets compared to other martial arts

those have many form sets. Grandmaster Yip Ma nresponse to the question without hesitation and said :“If we could integrated 3 form sets into one formand can still retained the spirit of Wing Chun, itwould be great!”.

Right now, we found there is necessary to formulate afourth set form of Wing Chun be-cause the National Athletic Com-mittee will selected one WingChun form set for competitionpurpose.

To be a Wing Chun competition

News HONG KONG

Origini e Spiegazione della Sintesi del Wing Chun

< < 詠詠詠詠 春春春春 摘摘摘摘 要要要要 > > 誕誕誕誕 生生生生 之之之之 解解解解 説説説説Forma da Competizione del Wing Chun chiamata 詠詠 春春 体体 育育 會會 指指 定定 之之 詠詠 春春 競競 赛赛 套套 路路

Una volta alcuni praticanti di Wing Chun chie-sero al Grande Maestro Yip Man il perché ilWing Chun avesse solo tre forme, a diffe-

renza delle altre Arti Marziali che ne avevano molte dipiù. Yip Man rispose alla domanda senza alcuna esitazione:“Se potessimo integrare le tre forme in una unica,mantenendo inalterata l’essenza del Wing Chun,sarebbe una grande cosa”.

Oggi il Comitato AtleticoNazionale Cinese sta pre-parando una quarta formadi Wing Chun da utilizzarenelle competizioni diforma, allo scopo di elimi-nare le differenze tra le di-verse scuole di Wing Chun.Questa forma unica dovràmantenere la teoria origi-naria del Wing Chun e lesue caratteristiche tecniche.

Le Tre forme del WingChun sono Siu Lim Tao,Chum Kiu e Biu Tze;ognuna rappresenta un di-verso livello di apprendi-mento, da quello base aquello avanzato, da lento aveloce, da semplice a com-plesso.

Siu Lim Tao include lamaggior parte dei metodidi base dei movimenti dibraccia e lo sviluppo delconcetto di linea centrale.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 9

Tramite Chun Kiu si sviluppa l’abilità di colpire colpalmo e connettere il potere dei fianchi con la coordi-nazione dei passi.Biu Tze sviluppa l’abilità di unire velocità e potenzacon la tecnica di colpire in successione circolare.E' opportuno citare anche la pratica al WoodenDummy che prevede la successione circolare dei colpie le tecniche di calcio.

Nelle tre forme a mani nude e nella forma al WoodenDummy non esistono arretramenti (cioè passi indie-tro). Solo nella forma Ba Cham Dao, forma dei Col-telli a Otto Tagli, esistono passi all’indietro; perciò perquesta nuova quarta forma creata per le competizionisono stati introdotti i passi della forma con i DoppiColtelli.

La quarta forma dovrà rappresentare la perfetta sintesidi Siu Lim Tao, Chum Kiu, Biu Tze, i calci del Woo-den Dummy ed i passi del Ba Cham Dao.

form, we must preserve the fundamental principle andspecial traits of the Wing Chun form included the SiuLim Tau; Chum Kiu and Biu Tze symbolized diffe-rent perspective and infra-structures, forms deviatedfrom novice level to expert level and movement fromslow to swift motion and simplified to complexity.

The Siu Lim Tau form encompassed the basic postu-res and meridian principles of Wing Chun skills.Hence we mastered our first form throughout theChum Kiu form, integrating waist and step moves; wewere able to enhance our agility and cycle-attack te-chniques when practicing the Biu Tze form. The woo-den dummy form taught us how to apply thecycle-attack techniques and application of foot kick.

The three fist form and wooden dummy form te-chnique had no drawn back step, therefore we appliedthe drawn back step technique used in Bart Cham Daointo the Ving Tsun Synthesis form. Therefore, VingTsun Synthesis combine Siu Lim Tau, Chum Kiu, BiuTze, foot kick application of wooden dummy anddrawn back step of Bart Cham Dao, all make VingTsun Synthesis to become more perfect.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE10

‘Spread’ and ‘Tight’ are developed from the theory ofTai Ji. “Accuracy from (Spread) and (Tight)”. It is alsomentioned that, ‘firstly spread, then to tight , finallyfind the way to accurate’. In the theoretical and prac-tical exercise of Tai Ji, ‘Spread’ and ‘Tight’ are theykey elements but most people always misunderstoodits meaning . Some people even misinterpret the theo-

ries. Now I would like to dis-sect and discuss the theoriesfrom my experience.

1. ‘Firstly spread, then totight, finally find the way ofaccurate’.The basic meaning of spreadand tight is ‘firstly spread, thento tight, finally the way to ac-curate’. It means in the practiceof style and push, it follows theprocess from spread to tight,finally to the accurate status.

a. ‘Practise of style’ firstlyspread, then to tight. Preciselyspeaking, ‘spread and Tight’ donot mean the size of style. It ismore like the dimension of thejoins of the entire body move-

ment when practicing styles. ‘Firstlyspread’ means the body should try tomove as widely as possible, move asmuch of the four big joints and eightsmall joints as possible. Then the stylecan be more complete, precise andsmooth through practicing the style.This is the stage of big circle. at thisstage, it emphasis on the practice of theshape, from pulling and stretching oftendon and bones, to relaxes the body.It can also increase the mobility and fle-xibility of the entire body to improve

body elasticity.

‘Then to tight’ means after a period practicing, thebody can perform a ‘complete, precise and smooth’style, then it can develop to a more compact style andfewer joint movement dimension. This is the stage ofsmall circle in Tai Ji . This improvement should also beaccomplished by internal rotation. Practices in orderto achieve ‘harmony of In-and-out’.Through the stages from ‘ big circle to small circle’, itwill progress to ‘finally find the way to accurate’, to astatus of accurate. From the theory, tendon and bonesmust be elastic. It can only be achieved by a widelymoving practice of body to complement the funda-mental of ‘Chained joints’.

As a martial combating art, if Tai Ji practitioners can-not freely move the body at the level of tendons andbones, they cannot progress to a more superior statusof Tai Ji on top of body combat. Practitioners shouldhave the ability of using abdomen and lower body tomove the body.

‘Body moving by the steps’, spread outside and tight in-side, a well co-coordinated body is the key element to tran-sit from big circle to small circle. Practitioners startingfrom older age can hardly use Tai Ji as combating skillsmostly related to the lack of spread and tight practice oftendons and bones, the weaker big circle.

HONG KONG

My opinions on “Spread”

and “TIGHT” of TAIJIMy opinions on “Spread”

and “TIGHT” of TAIJI

Styles

Page 7: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 9

Tramite Chun Kiu si sviluppa l’abilità di colpire colpalmo e connettere il potere dei fianchi con la coordi-nazione dei passi.Biu Tze sviluppa l’abilità di unire velocità e potenzacon la tecnica di colpire in successione circolare.E' opportuno citare anche la pratica al WoodenDummy che prevede la successione circolare dei colpie le tecniche di calcio.

Nelle tre forme a mani nude e nella forma al WoodenDummy non esistono arretramenti (cioè passi indie-tro). Solo nella forma Ba Cham Dao, forma dei Col-telli a Otto Tagli, esistono passi all’indietro; perciò perquesta nuova quarta forma creata per le competizionisono stati introdotti i passi della forma con i DoppiColtelli.

La quarta forma dovrà rappresentare la perfetta sintesidi Siu Lim Tao, Chum Kiu, Biu Tze, i calci del Woo-den Dummy ed i passi del Ba Cham Dao.

form, we must preserve the fundamental principle andspecial traits of the Wing Chun form included the SiuLim Tau; Chum Kiu and Biu Tze symbolized diffe-rent perspective and infra-structures, forms deviatedfrom novice level to expert level and movement fromslow to swift motion and simplified to complexity.

The Siu Lim Tau form encompassed the basic postu-res and meridian principles of Wing Chun skills.Hence we mastered our first form throughout theChum Kiu form, integrating waist and step moves; wewere able to enhance our agility and cycle-attack te-chniques when practicing the Biu Tze form. The woo-den dummy form taught us how to apply thecycle-attack techniques and application of foot kick.

The three fist form and wooden dummy form te-chnique had no drawn back step, therefore we appliedthe drawn back step technique used in Bart Cham Daointo the Ving Tsun Synthesis form. Therefore, VingTsun Synthesis combine Siu Lim Tau, Chum Kiu, BiuTze, foot kick application of wooden dummy anddrawn back step of Bart Cham Dao, all make VingTsun Synthesis to become more perfect.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE10

‘Spread’ and ‘Tight’ are developed from the theory ofTai Ji. “Accuracy from (Spread) and (Tight)”. It is alsomentioned that, ‘firstly spread, then to tight , finallyfind the way to accurate’. In the theoretical and prac-tical exercise of Tai Ji, ‘Spread’ and ‘Tight’ are theykey elements but most people always misunderstoodits meaning . Some people even misinterpret the theo-

ries. Now I would like to dis-sect and discuss the theoriesfrom my experience.

1. ‘Firstly spread, then totight, finally find the way ofaccurate’.The basic meaning of spreadand tight is ‘firstly spread, thento tight, finally the way to ac-curate’. It means in the practiceof style and push, it follows theprocess from spread to tight,finally to the accurate status.

a. ‘Practise of style’ firstlyspread, then to tight. Preciselyspeaking, ‘spread and Tight’ donot mean the size of style. It ismore like the dimension of thejoins of the entire body move-

ment when practicing styles. ‘Firstlyspread’ means the body should try tomove as widely as possible, move asmuch of the four big joints and eightsmall joints as possible. Then the stylecan be more complete, precise andsmooth through practicing the style.This is the stage of big circle. at thisstage, it emphasis on the practice of theshape, from pulling and stretching oftendon and bones, to relaxes the body.It can also increase the mobility and fle-xibility of the entire body to improve

body elasticity.

‘Then to tight’ means after a period practicing, thebody can perform a ‘complete, precise and smooth’style, then it can develop to a more compact style andfewer joint movement dimension. This is the stage ofsmall circle in Tai Ji . This improvement should also beaccomplished by internal rotation. Practices in orderto achieve ‘harmony of In-and-out’.Through the stages from ‘ big circle to small circle’, itwill progress to ‘finally find the way to accurate’, to astatus of accurate. From the theory, tendon and bonesmust be elastic. It can only be achieved by a widelymoving practice of body to complement the funda-mental of ‘Chained joints’.

As a martial combating art, if Tai Ji practitioners can-not freely move the body at the level of tendons andbones, they cannot progress to a more superior statusof Tai Ji on top of body combat. Practitioners shouldhave the ability of using abdomen and lower body tomove the body.

‘Body moving by the steps’, spread outside and tight in-side, a well co-coordinated body is the key element to tran-sit from big circle to small circle. Practitioners startingfrom older age can hardly use Tai Ji as combating skillsmostly related to the lack of spread and tight practice oftendons and bones, the weaker big circle.

HONG KONG

My opinions on “Spread”

and “TIGHT” of TAIJIMy opinions on “Spread”

and “TIGHT” of TAIJI

Styles

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 11

‘Firstly spread, then to tight’, is similar to the processof Chinese calligraphy. Firstly large style, then pro-gress to small style.

b. Application of ‘Firstly spread, then to tight’ onpush – hand. When applying to push-hand, it is a process from bigcircle to small circle, which also means the transitionof wide movement (spread) to small movement(tight). Beginners always use limbs movement to de-fence opponents when practicing push-hand, the mo-vements are always wide and harder to reduce thewidth. This is the spread stage it can only be reducedto the tight stage by using more waist, hip and legs. Inadvance to small circle, Tai Ji requires the point mo-vements to get to the vague ‘Accuracy’.

‘Spread and tight’ are the two elements of the ultimate‘Accuracy’, they cannot be reversed. Master Zhen BoYing learnt from Master Sing and he specialized inlarge style teaching. Master Zhao can teach practitio-ners to advance Tai Ji in a short period of time be-cause he precisely followed the theories of ‘Firstlyspread, then to tight’.

2. Not only spread but also tight, it is accurac .

Yin Yang is the theoretical and practical key point of TaiJi. The second meaning of spread and tight is ‘not onlyspread, but also tight, it is accuracy’ Well handle ‘spreadand tight’ is the only way to utilize the accuracy of Tai Ji.

For me, ‘spread and tight’ are the co-lateral practicingpartner. Zhao Bao Tai Ji requires both spread and tighton practice, more or less like ‘spread on outside, shrinkon inside’ that will prevent the loosen or collapse oflarge style.

On shrink stage, it requires more spread to prevent ti-ghtness of small style. On combat, using both ‘spread’and ‘shrink’ are the key victory elements. Zhao BaoTai Ji is also called ‘Trumpet circle’, which is speciali-zed on ‘spread on outside, shrink on inside’. It per-fectly reflects the principle of Yin Yang, making noweak point on combat. Overall speaking, spread andshrink are the major components of the theory of TaiJI ‘Yin Yang’. They are the two sides of Tai Ji that can-not be polarized.

3. Misleading of “small is flexible, large is bulky” ‘Small is flexible, large is bulky’ mislead some practi-tioners to believe that ‘small is flexible,large is bulky’, in extended to misunder-stand that ‘firstly spread, then to shrink’mean small style is better but that is nottrue.

First of all, there is no such vagueidea on traditional Tai Ji. The meaning hasbeen clarified before.

Secondly, it has wrongly interpretedlarge and small. They are more inter-rela-ted factors using both effectively can betreated as advanced practitioners.

Finally, there is no big or small scaleof styles but only advance or novice.Large and small are the elements of Tai Jiand the style of wide spread is the sportcut of entry. Yang and Zhao Bao empha-sis on large style has its reason. If begin-ners start with small style, that will resultin learning hindrance.

For practitioners with body limita-tions such as old age or sickness, slightlyadjust to start with small style is accepta-ble.

It is easy to advance from large tosmall but it is difficult to reverse the pro-cess. I hope practitioners can distinguishand learn the difference to prevent lear-ning difficulties.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE12

Chinese kung fu is repletewith – worn sayings thathave helped popularizetheir subjects. Wing

Chun has its own that says. “ Theknives never strike twice – The Staffis never heard twice” powerfulwords for the legendary Baht JahmKnives and six-and – One- Halfpoint Staff.

It is often said that weapons are extensions of one’shands. Using this logic, one could pick up a weaponand utilize it with no other training than perhaps ahand form . Yet this saying is not applicable to the BathJahm “Double” knives. There are many people whostudy Wing Chun, and they can attempt to wield theknives according to had techniques, but the resultswould be far from correct or even useful since the fun-damental theories are so different.

The difference lies in real – life combat expectations. Theobjective of bare-handed attacks is generally to in-capacitate an opponent by attacking a bodily weakpoint such as the head, the ribs, or any place eas-ily injured. In contrast, a weapon zed encounter isan immediate. Life-and-death Situation that is over after the first clash. An ex-change is not complex, does not require manymotions, or even follow-ups. Quite the oppo-site. Complex and difficult techniques imme-diately become useless when one’s fate is de-cided in an instant. Making matters worse, the

inherent pres-sure and inten-sity of the mo-ment couldeasily ruin anyfancy tech-nique. Handor leg tech-niques allowleast someroom for ex-

change, yet with a weapon, there is no margin for error. Itis not necessary to strike a weak point with a blade, as thewhole body is a weak point . If even an appendage iswounded by a blade, a counterattack is virtually impossi-ble and the opponent is at your mercy -.

It is necessary to compare the Chinese, southern-style“Butterfly knives” with the double knives, since theyare both visibly similar and the former is so oftenused in place of the latter. The application of the but-terfly knives requires that they be heavy, long, andbroad. Techniques require wide motions, with twoprimary strikes being the chop and the slash. It can alsobe turned around the crook of the thumb as ab ef-fective block. In contrast, the Double knives are light, short, and nar-row. Motions are more compact, requiring only speed,with little movement to affect damage. Strikes aremainly concerned with using slight wrist flicks to stab,thrust, tap and slash with just the tip of the blade, onlythe last 5 to 6 inches of which was sharpened. Oneparticularly vital concept is flowing with and “bor-

Insights HONG KONG

Revealing the Secrets of

Grandmaster Yip Man’s Wing Chun“The Knives never strike twice – The Staff is never heard twice”""刀刀 無無 雙雙 發發 -- 棍棍 無無 两两 響響""

Bath Jahm Dao – 8 Chop Knives掲 開 詠 春 八 蔪 刀 秘 密

Page 8: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 11

‘Firstly spread, then to tight’, is similar to the processof Chinese calligraphy. Firstly large style, then pro-gress to small style.

b. Application of ‘Firstly spread, then to tight’ onpush – hand. When applying to push-hand, it is a process from bigcircle to small circle, which also means the transitionof wide movement (spread) to small movement(tight). Beginners always use limbs movement to de-fence opponents when practicing push-hand, the mo-vements are always wide and harder to reduce thewidth. This is the spread stage it can only be reducedto the tight stage by using more waist, hip and legs. Inadvance to small circle, Tai Ji requires the point mo-vements to get to the vague ‘Accuracy’.

‘Spread and tight’ are the two elements of the ultimate‘Accuracy’, they cannot be reversed. Master Zhen BoYing learnt from Master Sing and he specialized inlarge style teaching. Master Zhao can teach practitio-ners to advance Tai Ji in a short period of time be-cause he precisely followed the theories of ‘Firstlyspread, then to tight’.

2. Not only spread but also tight, it is accurac .

Yin Yang is the theoretical and practical key point of TaiJi. The second meaning of spread and tight is ‘not onlyspread, but also tight, it is accuracy’ Well handle ‘spreadand tight’ is the only way to utilize the accuracy of Tai Ji.

For me, ‘spread and tight’ are the co-lateral practicingpartner. Zhao Bao Tai Ji requires both spread and tighton practice, more or less like ‘spread on outside, shrinkon inside’ that will prevent the loosen or collapse oflarge style.

On shrink stage, it requires more spread to prevent ti-ghtness of small style. On combat, using both ‘spread’and ‘shrink’ are the key victory elements. Zhao BaoTai Ji is also called ‘Trumpet circle’, which is speciali-zed on ‘spread on outside, shrink on inside’. It per-fectly reflects the principle of Yin Yang, making noweak point on combat. Overall speaking, spread andshrink are the major components of the theory of TaiJI ‘Yin Yang’. They are the two sides of Tai Ji that can-not be polarized.

3. Misleading of “small is flexible, large is bulky” ‘Small is flexible, large is bulky’ mislead some practi-tioners to believe that ‘small is flexible,large is bulky’, in extended to misunder-stand that ‘firstly spread, then to shrink’mean small style is better but that is nottrue.

First of all, there is no such vagueidea on traditional Tai Ji. The meaning hasbeen clarified before.

Secondly, it has wrongly interpretedlarge and small. They are more inter-rela-ted factors using both effectively can betreated as advanced practitioners.

Finally, there is no big or small scaleof styles but only advance or novice.Large and small are the elements of Tai Jiand the style of wide spread is the sportcut of entry. Yang and Zhao Bao empha-sis on large style has its reason. If begin-ners start with small style, that will resultin learning hindrance.

For practitioners with body limita-tions such as old age or sickness, slightlyadjust to start with small style is accepta-ble.

It is easy to advance from large tosmall but it is difficult to reverse the pro-cess. I hope practitioners can distinguishand learn the difference to prevent lear-ning difficulties.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE12

Chinese kung fu is repletewith – worn sayings thathave helped popularizetheir subjects. Wing

Chun has its own that says. “ Theknives never strike twice – The Staffis never heard twice” powerfulwords for the legendary Baht JahmKnives and six-and – One- Halfpoint Staff.

It is often said that weapons are extensions of one’shands. Using this logic, one could pick up a weaponand utilize it with no other training than perhaps ahand form . Yet this saying is not applicable to the BathJahm “Double” knives. There are many people whostudy Wing Chun, and they can attempt to wield theknives according to had techniques, but the resultswould be far from correct or even useful since the fun-damental theories are so different.

The difference lies in real – life combat expectations. Theobjective of bare-handed attacks is generally to in-capacitate an opponent by attacking a bodily weakpoint such as the head, the ribs, or any place eas-ily injured. In contrast, a weapon zed encounter isan immediate. Life-and-death Situation that is over after the first clash. An ex-change is not complex, does not require manymotions, or even follow-ups. Quite the oppo-site. Complex and difficult techniques imme-diately become useless when one’s fate is de-cided in an instant. Making matters worse, the

inherent pres-sure and inten-sity of the mo-ment couldeasily ruin anyfancy tech-nique. Handor leg tech-niques allowleast someroom for ex-

change, yet with a weapon, there is no margin for error. Itis not necessary to strike a weak point with a blade, as thewhole body is a weak point . If even an appendage iswounded by a blade, a counterattack is virtually impossi-ble and the opponent is at your mercy -.

It is necessary to compare the Chinese, southern-style“Butterfly knives” with the double knives, since theyare both visibly similar and the former is so oftenused in place of the latter. The application of the but-terfly knives requires that they be heavy, long, andbroad. Techniques require wide motions, with twoprimary strikes being the chop and the slash. It can alsobe turned around the crook of the thumb as ab ef-fective block. In contrast, the Double knives are light, short, and nar-row. Motions are more compact, requiring only speed,with little movement to affect damage. Strikes aremainly concerned with using slight wrist flicks to stab,thrust, tap and slash with just the tip of the blade, onlythe last 5 to 6 inches of which was sharpened. Oneparticularly vital concept is flowing with and “bor-

Insights HONG KONG

Revealing the Secrets of

Grandmaster Yip Man’s Wing Chun“The Knives never strike twice – The Staff is never heard twice”""刀刀 無無 雙雙 發發 -- 棍棍 無無 两两 響響""

Bath Jahm Dao – 8 Chop Knives掲 開 詠 春 八 蔪 刀 秘 密

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 13

rowing” the power of may weapon that impingesone’s blade. Being smaller and lighter overall, theseknives also could not block heavy weapons individu-ally, needing both in tandem.

There is also a critical difference in the handle design.Because effective stabbing requires perpendicular en-try, the handle must be angled to accommodate thelimitations of the wrist’s motion. And because eachperson’s body is a little different, every set of knivesmust be custom made, and not something that wouldbe mass-produced.

How the Double Knives Became So ReveredIn the late 1900s , the city of Fu Shan in Guang Dongprovince was a well-know centre of competition forweapons fighters. Nothing is certain in battle until thedeciding blow, but the principles of usage favoured theBaht Jahm knives highly. With nimble and efficientmotions, fighters using such knives could give oppo-nents no room for escape, effectively cancelling outtheir larger, sweeping attacks. Longer weapons have thetheoretical reach advantage during initial encounter, butsuffered greatly once the gap was closed. On the otherhand, the double knives could cover and attack againsta distance weapon whilst closing the gap simultaneously,allowing one to attack even while not being hit.

This concept is at the heart of the saying, “Knives,thought short, reach first”. With the slightest move-ment and a flick of the wrists, an attack is parried anda counterattack is delivered, not necessarily to thebody, but at least to the extremities. Thus follows thetruism that an opponent with severed thumbs loses notonly the ability to lift a weapon, but also the will befight. History bears out that the double knives werevery effective and popular in this regard.

Within the Wing Chun system, it is said that the palmsare the most devastating. For the staff, it is the “FongLoong” spearing technique. And for the DoubleKnives , it is the “Ngong Tong” uppercut strike. TheDouble knives form consists of 8 general parts thateach contain a few different moves, but always in thisuppercut strike, reinforcing its difficulty in executionto good effect, since an upper cutting weapon is dif-ficult to defend against. Grandmaster Yip Man taughtthe weapons forms to his disciples individually and inprivate. But knowing form without knowing functionis futile, as it is elsewhere. Without having the bebefitof training in application, students are bound to come

to wrong conclu-sions.

One striking ex-ample bears thisout: inversion ofthe knives aboutthe thumb. Foranything otherthan as a salute,the motion iscompletely use-less. Being bothnarrower and shorter than its sisterweapon, double knives positioned in thisway make for exceedingly poor defence,especially when considering the excess mo-tion involved in flipping the knives.

Just as in the hand forms, stance and stancemobility are pivotal. The double knivesform contains stances, but there is no bet-ter way to learn mobility than in applicationtraining. Also vital are strong, agile wrists cou-pled with hand-eye coordination. One of thetraining methods taught b Grandmaster YipMan was to balance a 3 inch piece of chalkacross the inside flat of the blade and then inone motion, lower the knife and slash upwards to cut thechalk in two. Better skill meant needing less drop time anddistance to perform the cut. It should also go without say-ing that accuracy is critical in this game of life anf D death.

Further adding to these basics are the dozen-odd tech-niques used on a convertible wooden dummy built es-pecially for Double knife training. I either of its forms,the dummy reinforces horizontal or vertical strikes, re-spectively. Unlike the classic Wing Chun woodendummy, this machine has no accompanying form sets,but is meant to seriously test the student’s speed andability to counter heavy exchanges.

“The knives never strike twice –The staff is never heard twice”.A straightforward statementthat exemplifies the power andsimplicity of the weapons ofWing Chin. In the end, that iswhat it is all about. Either youlive or you die.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE14

SifuZhao Yun 招招允允 nasce a Fu Shan(Canton) nel 1929. Studia il WingChun con Sifu Zhao Jao (suo cu-

gino), a sua volta allievo del Maestro Chan Yiu Mi.

Dopo il 1950 si trasferisce a Hong Kong dove conti-nua gli studi del Wing Chun con il suo SiKung YipMan. Qui approfondisce con Yip Man la teoria e lapratica del Wing Chun, divenendo suo allievo diretto. Questo suo salto generazionale attira le invidie di alcuniallievi di Yip Man che erano molto rigidi sul rispettodella genealogia: infatti da SiKung, Yip Man diventa ilsuo Sifu.

Yip Man non diede peso a queste liti interne ma anzicontinuò ad insegnare a Zhao Yun e ad aiutarlo anchenei difficili periodi economici. Questo sigillò un fortelegame di rispetto e di amicizia tra Maestro e Allievo. Le diatribe interne alla scuola non fecero altro chefortificare la volontà del giovane Zhao Yun di cre-arsi un nome famoso all’interno della comunitàdelle arti marziali.Raggiunse una notevole abilità e conoscenza nel WingChun, divenendo uno dei Maestri più famosi dellostile.

Nel 1972, durante la celebrazione dell’ultimo comple-anno di Yip Man, all’interno del ristorante Ping An diYau Ma Tei – Hong Kong, lo stesso Yip Man lo invitaper una dimostrazione della forma Xun Qiao 尋橋.

L’esibizione di Zhao Yun fu perfetta; rispettò lagiusta alternanza tra duro e morbido, la geometriadegli angoli d’attacco e la presenza di un forte spi-rito marziale, tanto da riscuotere gli applausi ditutti i presenti ed in particolar modo dal MaestroChan Tau.

In quell’occasione lo stesso Yip Man gli regala unatarga con scritto: “Wing Chun Zhun Tong” - Wing Chun originale.

La targa è ancora conservata nella scuola di suo figlioZhao Hung Quan a Mong Kok – Hong Kong.

Zhao Yun insegna lo stile in maniera precisa e com-pleta, fino a diventare un famoso Maestro. Tra i suoi allievi vediamo numerosi attori cinemato-grafici della Show Brothers di Hong Kong come YiLui, Di Long e anche registi cinematografici comeCheung Kueng e Lai Ying Jao.

Il Maestro Zhao Yun divulga lo stile anche all’estero.Muore solo due anni dopo la morte di Yip Man, nel1975, alla giovane età di 46 anni.

HONG KONG

Il Wing Chun Di Sifu Zhao Yun

招招允允詠詠春春拳拳I primi a sinistra e a destrasono 2 famosi attori. Al centro Sifu Zhao Yun, il secondo da destra suo figlio

Biografia

Page 9: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 13

rowing” the power of may weapon that impingesone’s blade. Being smaller and lighter overall, theseknives also could not block heavy weapons individu-ally, needing both in tandem.

There is also a critical difference in the handle design.Because effective stabbing requires perpendicular en-try, the handle must be angled to accommodate thelimitations of the wrist’s motion. And because eachperson’s body is a little different, every set of knivesmust be custom made, and not something that wouldbe mass-produced.

How the Double Knives Became So ReveredIn the late 1900s , the city of Fu Shan in Guang Dongprovince was a well-know centre of competition forweapons fighters. Nothing is certain in battle until thedeciding blow, but the principles of usage favoured theBaht Jahm knives highly. With nimble and efficientmotions, fighters using such knives could give oppo-nents no room for escape, effectively cancelling outtheir larger, sweeping attacks. Longer weapons have thetheoretical reach advantage during initial encounter, butsuffered greatly once the gap was closed. On the otherhand, the double knives could cover and attack againsta distance weapon whilst closing the gap simultaneously,allowing one to attack even while not being hit.

This concept is at the heart of the saying, “Knives,thought short, reach first”. With the slightest move-ment and a flick of the wrists, an attack is parried anda counterattack is delivered, not necessarily to thebody, but at least to the extremities. Thus follows thetruism that an opponent with severed thumbs loses notonly the ability to lift a weapon, but also the will befight. History bears out that the double knives werevery effective and popular in this regard.

Within the Wing Chun system, it is said that the palmsare the most devastating. For the staff, it is the “FongLoong” spearing technique. And for the DoubleKnives , it is the “Ngong Tong” uppercut strike. TheDouble knives form consists of 8 general parts thateach contain a few different moves, but always in thisuppercut strike, reinforcing its difficulty in executionto good effect, since an upper cutting weapon is dif-ficult to defend against. Grandmaster Yip Man taughtthe weapons forms to his disciples individually and inprivate. But knowing form without knowing functionis futile, as it is elsewhere. Without having the bebefitof training in application, students are bound to come

to wrong conclu-sions.

One striking ex-ample bears thisout: inversion ofthe knives aboutthe thumb. Foranything otherthan as a salute,the motion iscompletely use-less. Being bothnarrower and shorter than its sisterweapon, double knives positioned in thisway make for exceedingly poor defence,especially when considering the excess mo-tion involved in flipping the knives.

Just as in the hand forms, stance and stancemobility are pivotal. The double knivesform contains stances, but there is no bet-ter way to learn mobility than in applicationtraining. Also vital are strong, agile wrists cou-pled with hand-eye coordination. One of thetraining methods taught b Grandmaster YipMan was to balance a 3 inch piece of chalkacross the inside flat of the blade and then inone motion, lower the knife and slash upwards to cut thechalk in two. Better skill meant needing less drop time anddistance to perform the cut. It should also go without say-ing that accuracy is critical in this game of life anf D death.

Further adding to these basics are the dozen-odd tech-niques used on a convertible wooden dummy built es-pecially for Double knife training. I either of its forms,the dummy reinforces horizontal or vertical strikes, re-spectively. Unlike the classic Wing Chun woodendummy, this machine has no accompanying form sets,but is meant to seriously test the student’s speed andability to counter heavy exchanges.

“The knives never strike twice –The staff is never heard twice”.A straightforward statementthat exemplifies the power andsimplicity of the weapons ofWing Chin. In the end, that iswhat it is all about. Either youlive or you die.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE14

SifuZhao Yun 招招允允 nasce a Fu Shan(Canton) nel 1929. Studia il WingChun con Sifu Zhao Jao (suo cu-

gino), a sua volta allievo del Maestro Chan Yiu Mi.

Dopo il 1950 si trasferisce a Hong Kong dove conti-nua gli studi del Wing Chun con il suo SiKung YipMan. Qui approfondisce con Yip Man la teoria e lapratica del Wing Chun, divenendo suo allievo diretto. Questo suo salto generazionale attira le invidie di alcuniallievi di Yip Man che erano molto rigidi sul rispettodella genealogia: infatti da SiKung, Yip Man diventa ilsuo Sifu.

Yip Man non diede peso a queste liti interne ma anzicontinuò ad insegnare a Zhao Yun e ad aiutarlo anchenei difficili periodi economici. Questo sigillò un fortelegame di rispetto e di amicizia tra Maestro e Allievo. Le diatribe interne alla scuola non fecero altro chefortificare la volontà del giovane Zhao Yun di cre-arsi un nome famoso all’interno della comunitàdelle arti marziali.Raggiunse una notevole abilità e conoscenza nel WingChun, divenendo uno dei Maestri più famosi dellostile.

Nel 1972, durante la celebrazione dell’ultimo comple-anno di Yip Man, all’interno del ristorante Ping An diYau Ma Tei – Hong Kong, lo stesso Yip Man lo invitaper una dimostrazione della forma Xun Qiao 尋橋.

L’esibizione di Zhao Yun fu perfetta; rispettò lagiusta alternanza tra duro e morbido, la geometriadegli angoli d’attacco e la presenza di un forte spi-rito marziale, tanto da riscuotere gli applausi ditutti i presenti ed in particolar modo dal MaestroChan Tau.

In quell’occasione lo stesso Yip Man gli regala unatarga con scritto: “Wing Chun Zhun Tong” - Wing Chun originale.

La targa è ancora conservata nella scuola di suo figlioZhao Hung Quan a Mong Kok – Hong Kong.

Zhao Yun insegna lo stile in maniera precisa e com-pleta, fino a diventare un famoso Maestro. Tra i suoi allievi vediamo numerosi attori cinemato-grafici della Show Brothers di Hong Kong come YiLui, Di Long e anche registi cinematografici comeCheung Kueng e Lai Ying Jao.

Il Maestro Zhao Yun divulga lo stile anche all’estero.Muore solo due anni dopo la morte di Yip Man, nel1975, alla giovane età di 46 anni.

HONG KONG

Il Wing Chun Di Sifu Zhao Yun

招招允允詠詠春春拳拳I primi a sinistra e a destrasono 2 famosi attori. Al centro Sifu Zhao Yun, il secondo da destra suo figlio

Biografia

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE16

Prima che Bruce Lee diventasse una star dellearti marziali era un giovane attore, un bullo con i suoicompagni di scuola e spesso un “caccia guai”. In questa intervista del 1992, il Gran Maestro WilliamCheung racconta i primi periodi di allenamento di Leee le varie vicissitudini vissute come artista marzialeprodigio.

Oggi la sua influenza si respira ovunque; negli spetta-colari balzi di un Kata di Ernie Reyes, nell’imprevedi-bile potenza di un pugno girato di Check Norris, nellestrategiche teorie di difesa di Keith Vitali, nelle ina-spettate angolazioni di attacco dei calci di Bill Wallacee nelle simpatiche acrobazie delle commedie di JackieChan.

Bruce Lee trascorse i primi anni della sua fanciullezzain una Hong Kong occupata dalle armate imperialiGiapponesi, e divenne adulto durante i turbolenti annidel dopoguerra, quando il trionfo del comunismo nellaCina Popolare spediva un costante flusso di poveri ri-fugiati nella Colonia Britannica.

Quando Lee aveva sei anni, il direttore di uno dei filmdi suo padre lo lanciò come comparsa sul set, ed im-mediatamente venne inserito in un ruolo più impor-tante per un nuovo film. La carriera cinematografica di Bruce cominciòquel giorno.

“Incontrai Bruce la prima volta ad un party” raccontaGM Cheun. “Mio zio conosceva molti artisti dell’opera Cinese, edil Padre di Bruce era uno dei più famosi. Un giorno,quando avevo circa 10 o 11 anni, mio zio midisse:”Vieni? Andiamo al compleanno di una giovanemovie star”.

Io entusiasta risposi: “Wow, andiamo a vedere una stardel cinema!”.Bene, noi andammo e Bruce era lì. Durante quell’in-contro non fui impressionato da lui, anche perché miignorò completamente. Era sotto le luci della ribalta.Anche Bruce probabilmente non sapeva che io ero lì.Non ci incontrammo più per circa un anno”.

A quel tempo Bruce era un bambino prodigio e fa-moso che viveva in una super popolata città dove mi-lioni di persone conoscevano la sua faccia, e pertantosi trovava a dover difendere la sua identità da continuiattacchi, specie da parte dei suoi compagni di scuola.Da un lato c’erano quelli che lo identificavano nel lea-der di gang da strada che lui portava sui film, dall’altraquelli convinti del ruolo ingannevole, tipico delle scenecinematografiche.

William Cheung ricorda che Bruce Lee ebbe un saccodi problemi negli anni di scuola elementare, in parti-colare con un compagno di classe più grande, a cuipiaceva intimidire gli altri bambini; usava estorcere isoldi del pranzo in cambio di protezione. Arrivò ilturno di Lee!

“Tutto ok, piccolo drago” gli disse il bullo, “è il tuoturno! Ho bisogno dei tuoi soldi, in cambio della miaprotezione”.

“Ok, certo!”, rispose Lee, “Ti darò ciò che ti spetta,ma seguimi in bagno così gli insegnanti non ci ve-dranno!”.

Curiosità HONG KONG

Bruce Lee e WilliamCheung ‘I Primi Anni’李李小小龍龍與與張張卓卓慶慶的的童童年年歲歲月月

Page 10: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE16

Prima che Bruce Lee diventasse una star dellearti marziali era un giovane attore, un bullo con i suoicompagni di scuola e spesso un “caccia guai”. In questa intervista del 1992, il Gran Maestro WilliamCheung racconta i primi periodi di allenamento di Leee le varie vicissitudini vissute come artista marzialeprodigio.

Oggi la sua influenza si respira ovunque; negli spetta-colari balzi di un Kata di Ernie Reyes, nell’imprevedi-bile potenza di un pugno girato di Check Norris, nellestrategiche teorie di difesa di Keith Vitali, nelle ina-spettate angolazioni di attacco dei calci di Bill Wallacee nelle simpatiche acrobazie delle commedie di JackieChan.

Bruce Lee trascorse i primi anni della sua fanciullezzain una Hong Kong occupata dalle armate imperialiGiapponesi, e divenne adulto durante i turbolenti annidel dopoguerra, quando il trionfo del comunismo nellaCina Popolare spediva un costante flusso di poveri ri-fugiati nella Colonia Britannica.

Quando Lee aveva sei anni, il direttore di uno dei filmdi suo padre lo lanciò come comparsa sul set, ed im-mediatamente venne inserito in un ruolo più impor-tante per un nuovo film. La carriera cinematografica di Bruce cominciòquel giorno.

“Incontrai Bruce la prima volta ad un party” raccontaGM Cheun. “Mio zio conosceva molti artisti dell’opera Cinese, edil Padre di Bruce era uno dei più famosi. Un giorno,quando avevo circa 10 o 11 anni, mio zio midisse:”Vieni? Andiamo al compleanno di una giovanemovie star”.

Io entusiasta risposi: “Wow, andiamo a vedere una stardel cinema!”.Bene, noi andammo e Bruce era lì. Durante quell’in-contro non fui impressionato da lui, anche perché miignorò completamente. Era sotto le luci della ribalta.Anche Bruce probabilmente non sapeva che io ero lì.Non ci incontrammo più per circa un anno”.

A quel tempo Bruce era un bambino prodigio e fa-moso che viveva in una super popolata città dove mi-lioni di persone conoscevano la sua faccia, e pertantosi trovava a dover difendere la sua identità da continuiattacchi, specie da parte dei suoi compagni di scuola.Da un lato c’erano quelli che lo identificavano nel lea-der di gang da strada che lui portava sui film, dall’altraquelli convinti del ruolo ingannevole, tipico delle scenecinematografiche.

William Cheung ricorda che Bruce Lee ebbe un saccodi problemi negli anni di scuola elementare, in parti-colare con un compagno di classe più grande, a cuipiaceva intimidire gli altri bambini; usava estorcere isoldi del pranzo in cambio di protezione. Arrivò ilturno di Lee!

“Tutto ok, piccolo drago” gli disse il bullo, “è il tuoturno! Ho bisogno dei tuoi soldi, in cambio della miaprotezione”.

“Ok, certo!”, rispose Lee, “Ti darò ciò che ti spetta,ma seguimi in bagno così gli insegnanti non ci ve-dranno!”.

Curiosità HONG KONG

Bruce Lee e WilliamCheung ‘I Primi Anni’李李小小龍龍與與張張卓卓慶慶的的童童年年歲歲月月

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 17

Il ragazzone lo seguì nel bagno, ma una volta entrato,Lee lo spinse bruscamente contro il muro, tirò fuori ilsuo coltello tascabile e lo puntò contro lo stomaco delragazzone. Il suo viso impallidì.

“Ok, adesso levati tutti i vestiti!” gli ordinò Lee. Quando il ragazzo fece ciò che gli aveva chiesto, Leeafferrò i suoi pantaloni ed uscì, abbandonandoli dopola scuola sulla via di casa. Nel frattempo il ragazzonesi chiuse dentro il bagno per proteggersi dall’imba-razzo della sua nudità. Le ore passarono. Alle sette di sera i genitori del ragazzo cominciaronoad essere seriamente preoccupati. Chiamarono primala scuola, poi l'insegnante, ma dal pomeriggio nessunoaveva più visto loro figlio. Decisero allora di informare la polizia che cominciòle ricerche nei dintorni della scuola. Il ragazzo fu tro-vato solo molte ore dopo, poiché l’abbassamento ditemperatura della notte lo aveva risvegliato (nel frat-tempo il ragazzone si era addormentato) e aveva ini-ziato a strillare furiosamente. “Per quell’incidente Bruce ebbe un mucchio diguai!” racconta Cheung.

Il coinvolgimento della polizia e dell’amministrazione sco-lastica preoccuparono molto il padre di Lee. Ma ogni ten-tativo di correggere la condotta di Lee fu vano.

La storia dell’incidente del bagno si divulgò rapida-mente tra gli studenti di Hong Kong, donando unagrande fama al piccolo drago tra i suoi compagni. Allo stesso tempo anche William Cheung era diven-tato famoso per l'abilità con cui sconfiggeva gli stu-denti più grandi e per la sua astuzia. Quando uno dei compagni di classe di Cheung di-venne membro della Gang di Lee, chiamata “The Jun-ction Street Eight Tigers”, fu subito preparato unincontro tra i due.

“Quando incontrai nuovamente Bruce” dice Cheung,“immediatamente mi chiese come facessi a vinceresempre i combattimenti. Gli risposi che praticavoWing Chung da un anno, ma anche che questo stile diKung Fu sarebbe stato troppo difficile per lui, a causadella sua carriera cinematografica che portava viamolto tempo. Lee rimase molto stupito. Inoltre glidissi anche che questo stile era così valido che mi sa-rebbe piaciuto organizzare un torneo segreto con glialtri stili. Lee insistette per essere invitato ad esserepresente, se avessi mai organizzato un torneo segreto.Ma io non lo presi suo serio”.

Prima del suo 13° compleanno, Lee cominciò a fre-quentare la nuova scuola cattolica, il Salle College. Si mette subito nei guai.

Durante un confronto tra gang subisce un K.O.da parte di un giovane praticante di Kung Fu. Leeè furioso. Non riesce ad accettare di aver persoun combattimento.

Quel giorno tornò a casa dicendo alla madre cheavrebbe iniziato a praticare arti marziali. Raccontò diessere stato minacciato alla nuova scuola e cercavaquindi un metodo per potersi difendere in manieraadeguata.

La madre di Lee accettò di pagargli le lezioni di KungFu. Dopo qualche tempo Lee cominciò a insisterecome un matto per conoscere l’istruttore di Cheung.Ma Cheung non si fidava delle intenzioni di Lee e noncredeva che sarebbe stato uno studente diligente. Leecontinuò ad insistere e nonostante alcune riluttanze,un giorno di Autunno del 1953, Cheung portò Leeal ristorante Worker’s Union Hall dove si tene-vano le lezioni, e lo presentò al Gran Maestro diWing Chun Yip Man.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE18

“Yip Man fu molto compiaciuto di incontrarlo perchéBruce era una celebrità”. Ci spiega Cheung, “Yip Manaveva una predilezione per qualsiasi tipo di talento,così lo lasciai lì e Bruce cominciò subito a prenderelezioni”.

Prima di allora Bruce non si era mai seriamente dedi-cato allo studio dell’arte del combattimento. Dedicòtutto sé stesso al perseguimento di questo obbiettivo

che trasformò la sua naturale fragile strutturacorporea in quella di un'effettiva e spaventosamacchina da combattimento. La sua passione sconfinò nel fanatismo.Nel frattempo la situazione familiare di Wil-liam Cheung era diventata intollerabile. I suoi continui exploit come street fighter pre-occupavano tantissimo il padre il quale era co-stantemente arrabbiato. Per risolvere l’infelice situazione Yip Manchiese al giovane Cheung, che era il suo disce-polo favorito, di vivere con lui. A questa pro-posta Cheung sobbalzò dalla gioia! E poichéYip Man non aveva mai insegnato personal-mente alla sua classe di allievi, Cheung si gua-dagnò il riconoscimento come più avanzatoistruttore tra gli allievi del Gran Maestro. No-nostante lo status di istruttore, Cheung nonaveva ancora lavorato con il suo più celebrestudente.

“In seguito, dopo che la scuola venne spostata a Ko-wloon per questioni di maggiore comodità, comin-ciammo a ricevere lamentele su Bruce da parte dei suofratelli di pratica più anziani. Erano sconvolti dai ra-pidi progressi di Lee nell'apprendimento dellostile.Lee praticava ogni minuto di ogni giorno. Anchequando parlava mimava alcuni movimenti di bracciao gambe. Solo allora capii che Bruce era vera-mente intenzionato all’apprendimento del WingChun”.

Da quel momento William Cheung, gli altri istruttoried anche il Gran Maestro Yip, diedero a Lee quellaparticolare attenzione che veniva riservata solo agli al-lievi favoriti. Una forte relazione di amicizia si svi-luppò tra Lee e Cheung, al punto che cominciarono apassare tempo insieme anche al di fuori dell’insegna-mento.

“Bruce praticava così duramente che vinceva ogni ge-nere di sfida. Accettava qualunque sfida senza tirarsimai indietro. In alcune situazioni io avrei avuto pauraal suo posto, ma lui no! Quando alcuni dei nostri ragazzi scappavano duranteil combattimento, Lee si arrabbiava così tanto da to-gliere loro il saluto, in segno di protesta contro questaloro mancanza di coraggio”.

………. Continua nel prossimo Numero

Page 11: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 17

Il ragazzone lo seguì nel bagno, ma una volta entrato,Lee lo spinse bruscamente contro il muro, tirò fuori ilsuo coltello tascabile e lo puntò contro lo stomaco delragazzone. Il suo viso impallidì.

“Ok, adesso levati tutti i vestiti!” gli ordinò Lee. Quando il ragazzo fece ciò che gli aveva chiesto, Leeafferrò i suoi pantaloni ed uscì, abbandonandoli dopola scuola sulla via di casa. Nel frattempo il ragazzonesi chiuse dentro il bagno per proteggersi dall’imba-razzo della sua nudità. Le ore passarono. Alle sette di sera i genitori del ragazzo cominciaronoad essere seriamente preoccupati. Chiamarono primala scuola, poi l'insegnante, ma dal pomeriggio nessunoaveva più visto loro figlio. Decisero allora di informare la polizia che cominciòle ricerche nei dintorni della scuola. Il ragazzo fu tro-vato solo molte ore dopo, poiché l’abbassamento ditemperatura della notte lo aveva risvegliato (nel frat-tempo il ragazzone si era addormentato) e aveva ini-ziato a strillare furiosamente. “Per quell’incidente Bruce ebbe un mucchio diguai!” racconta Cheung.

Il coinvolgimento della polizia e dell’amministrazione sco-lastica preoccuparono molto il padre di Lee. Ma ogni ten-tativo di correggere la condotta di Lee fu vano.

La storia dell’incidente del bagno si divulgò rapida-mente tra gli studenti di Hong Kong, donando unagrande fama al piccolo drago tra i suoi compagni. Allo stesso tempo anche William Cheung era diven-tato famoso per l'abilità con cui sconfiggeva gli stu-denti più grandi e per la sua astuzia. Quando uno dei compagni di classe di Cheung di-venne membro della Gang di Lee, chiamata “The Jun-ction Street Eight Tigers”, fu subito preparato unincontro tra i due.

“Quando incontrai nuovamente Bruce” dice Cheung,“immediatamente mi chiese come facessi a vinceresempre i combattimenti. Gli risposi che praticavoWing Chung da un anno, ma anche che questo stile diKung Fu sarebbe stato troppo difficile per lui, a causadella sua carriera cinematografica che portava viamolto tempo. Lee rimase molto stupito. Inoltre glidissi anche che questo stile era così valido che mi sa-rebbe piaciuto organizzare un torneo segreto con glialtri stili. Lee insistette per essere invitato ad esserepresente, se avessi mai organizzato un torneo segreto.Ma io non lo presi suo serio”.

Prima del suo 13° compleanno, Lee cominciò a fre-quentare la nuova scuola cattolica, il Salle College. Si mette subito nei guai.

Durante un confronto tra gang subisce un K.O.da parte di un giovane praticante di Kung Fu. Leeè furioso. Non riesce ad accettare di aver persoun combattimento.

Quel giorno tornò a casa dicendo alla madre cheavrebbe iniziato a praticare arti marziali. Raccontò diessere stato minacciato alla nuova scuola e cercavaquindi un metodo per potersi difendere in manieraadeguata.

La madre di Lee accettò di pagargli le lezioni di KungFu. Dopo qualche tempo Lee cominciò a insisterecome un matto per conoscere l’istruttore di Cheung.Ma Cheung non si fidava delle intenzioni di Lee e noncredeva che sarebbe stato uno studente diligente. Leecontinuò ad insistere e nonostante alcune riluttanze,un giorno di Autunno del 1953, Cheung portò Leeal ristorante Worker’s Union Hall dove si tene-vano le lezioni, e lo presentò al Gran Maestro diWing Chun Yip Man.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE18

“Yip Man fu molto compiaciuto di incontrarlo perchéBruce era una celebrità”. Ci spiega Cheung, “Yip Manaveva una predilezione per qualsiasi tipo di talento,così lo lasciai lì e Bruce cominciò subito a prenderelezioni”.

Prima di allora Bruce non si era mai seriamente dedi-cato allo studio dell’arte del combattimento. Dedicòtutto sé stesso al perseguimento di questo obbiettivo

che trasformò la sua naturale fragile strutturacorporea in quella di un'effettiva e spaventosamacchina da combattimento. La sua passione sconfinò nel fanatismo.Nel frattempo la situazione familiare di Wil-liam Cheung era diventata intollerabile. I suoi continui exploit come street fighter pre-occupavano tantissimo il padre il quale era co-stantemente arrabbiato. Per risolvere l’infelice situazione Yip Manchiese al giovane Cheung, che era il suo disce-polo favorito, di vivere con lui. A questa pro-posta Cheung sobbalzò dalla gioia! E poichéYip Man non aveva mai insegnato personal-mente alla sua classe di allievi, Cheung si gua-dagnò il riconoscimento come più avanzatoistruttore tra gli allievi del Gran Maestro. No-nostante lo status di istruttore, Cheung nonaveva ancora lavorato con il suo più celebrestudente.

“In seguito, dopo che la scuola venne spostata a Ko-wloon per questioni di maggiore comodità, comin-ciammo a ricevere lamentele su Bruce da parte dei suofratelli di pratica più anziani. Erano sconvolti dai ra-pidi progressi di Lee nell'apprendimento dellostile.Lee praticava ogni minuto di ogni giorno. Anchequando parlava mimava alcuni movimenti di bracciao gambe. Solo allora capii che Bruce era vera-mente intenzionato all’apprendimento del WingChun”.

Da quel momento William Cheung, gli altri istruttoried anche il Gran Maestro Yip, diedero a Lee quellaparticolare attenzione che veniva riservata solo agli al-lievi favoriti. Una forte relazione di amicizia si svi-luppò tra Lee e Cheung, al punto che cominciarono apassare tempo insieme anche al di fuori dell’insegna-mento.

“Bruce praticava così duramente che vinceva ogni ge-nere di sfida. Accettava qualunque sfida senza tirarsimai indietro. In alcune situazioni io avrei avuto pauraal suo posto, ma lui no! Quando alcuni dei nostri ragazzi scappavano duranteil combattimento, Lee si arrabbiava così tanto da to-gliere loro il saluto, in segno di protesta contro questaloro mancanza di coraggio”.

………. Continua nel prossimo Numero

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 19

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE20

The glory ofWing Chun liesin its arsenal of

explosive kicking techni-ques. Perhaps more sothan any other elementswithi n the system, theway in which kicks aredelivered distinguishWing Chun from mostother martial disciplines. When properly execu-ted , there’s little pre si-gnal available for a per-son who’s trying toanticipate a Wing Chunkick – no rotating of theshoulder and no pullingback of the body , for example – before a kick has al-ready landed. It is not inapt then , to describe WingChun kicks as “shadow – less”. In the article, I wouldlike to share some path notes I have taken on the to-pic, as a student of Grandmaster Stephen Chan.

A general misconception about Wing Chun is that ithas limited footwork and kicking techniques, so muchso that they are neither central to the system, not arethey the strength of Wing Chun. Grandmaster Chansees this claim as unfounded, for such a view can onlyissue from a lack of intimate knowledge of WingChun’s advanced kicking techniques and applications– whether because a Wing Chun “master” rushed to

“graduate” from WingChun school prematu-rely during Great –Grandmaster Yip Man’sera, or because a WingChun lineage did notreceive instruction inadvanced kicking te-chniques from Yip Manin the first place, oreven because someoneis not a Wing Chunpractitioner, we leave itto the reader to assess .

In the vernacular of theWing Chun world,there are at least eight

types of kicks, whose pervading presence within thesystem immediately disproves the claim about the pe-ripheral importance of kicks in Wing Chun. There are:the side kick, stomping knee kick, rib cage crushing kick,continuous groin – shin kicks, back knee crushing te-chniques, sweeping kick, and knee thrusting kick; you canfind them variously in the different sections of the Woo-den Dummy Movement . Some of the kicks are also fea-tured in the Chun Kil Form and the Knives Form. Not-withstanding their versatility in applications, the eight donot exhaust Wing Chun’s arsenal of kicks.

Grandmaster Chan share that there are five kicks in ad-dition to the eight above , as handed down by the late

Techniques HONG KONG

The Fundamentalsof Wing ChunAdvanced Kicking Techniques

詠詠 春春 脚脚 法法 闡闡 秘秘

Page 12: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 19

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE20

The glory ofWing Chun liesin its arsenal of

explosive kicking techni-ques. Perhaps more sothan any other elementswithi n the system, theway in which kicks aredelivered distinguishWing Chun from mostother martial disciplines. When properly execu-ted , there’s little pre si-gnal available for a per-son who’s trying toanticipate a Wing Chunkick – no rotating of theshoulder and no pullingback of the body , for example – before a kick has al-ready landed. It is not inapt then , to describe WingChun kicks as “shadow – less”. In the article, I wouldlike to share some path notes I have taken on the to-pic, as a student of Grandmaster Stephen Chan.

A general misconception about Wing Chun is that ithas limited footwork and kicking techniques, so muchso that they are neither central to the system, not arethey the strength of Wing Chun. Grandmaster Chansees this claim as unfounded, for such a view can onlyissue from a lack of intimate knowledge of WingChun’s advanced kicking techniques and applications– whether because a Wing Chun “master” rushed to

“graduate” from WingChun school prematu-rely during Great –Grandmaster Yip Man’sera, or because a WingChun lineage did notreceive instruction inadvanced kicking te-chniques from Yip Manin the first place, oreven because someoneis not a Wing Chunpractitioner, we leave itto the reader to assess .

In the vernacular of theWing Chun world,there are at least eight

types of kicks, whose pervading presence within thesystem immediately disproves the claim about the pe-ripheral importance of kicks in Wing Chun. There are:the side kick, stomping knee kick, rib cage crushing kick,continuous groin – shin kicks, back knee crushing te-chniques, sweeping kick, and knee thrusting kick; you canfind them variously in the different sections of the Woo-den Dummy Movement . Some of the kicks are also fea-tured in the Chun Kil Form and the Knives Form. Not-withstanding their versatility in applications, the eight donot exhaust Wing Chun’s arsenal of kicks.

Grandmaster Chan share that there are five kicks in ad-dition to the eight above , as handed down by the late

Techniques HONG KONG

The Fundamentalsof Wing ChunAdvanced Kicking Techniques

詠詠 春春 脚脚 法法 闡闡 秘秘

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 21

Great – Grandmaster Yip Man to his “ closed door ”disciple Mr. Chow Tze Chuen , who is recognised ,overtly or not, as an authority on kicking techniques inthe Hong Kong Wing Chun circle. Nearing the end ofhis life, due to Yip’s poor health, these five kicks werepassed down verbally – albeit with specificity on theunderlying physics and positioning of the kicks – toMr. Chow Tze Chuen , who had been a long – timeteaching coordinator for Yip Man (partly due to theirvery similar physical stature), performing numerous de-monstrations for Yip during Wing Chun classes overthe years. Indeed, years of devotion to the art underthe guidance of Mr. Chow, substantiated by practicalencounters during Grandmaster Stephen Chan’s tea-ching years in London, Australia and Hong Kong, to-gether with “martial exchanges” in Thailand, ect., hasseen the latter borne fruit to full inheritance of theWing Chun thirteen kicks.

Just to wet your appetite, the five kicks include:“Kwun Sao, Chuen Sao Hei Kirk” a simultaneousdiversion – grab – kick technique), “Chuen Sao,

Tan Sao Hei Kiek ”(a simultaneous enter – control –palm strike – kick technique), and there’s “Lap Da SaoHei Kirk” (another diversion – grab – kick technique).In combination with the eight, these thirteen constitutethe movements of the Kicking Dummy Form: requi-ring the practitioner to perform all of them in a con-tinuous stream the left, right, and centre of the Woo-den Dummy, with the aims of improving one’s inchpower control, sense of distancing, body coordination (especially arm – leg coordination), and waist – stance har-monization , amongst other things. It must be added herethat Grandmaster Stephen Chan is adamant about the im-portance of keeping the energy floe and momentumwhen practising the thirteen kicks in the kicking WoodenDummy Form, the same way as water would flow downa mountain river – never stagnant nor ceasing.

If truth and meaning cannot exist devoid exist devoid ofa context, then it is also true Wing Chun kicks are not per-formed from a vacuum, with no foundation , in isolationto the rest of the body and other techniques of the WingChun system. Here, Grandmaster Stephen Chan revealsthat a proper Wing Chun kick is often built on the basisof the successful coordination of simultaneous attack /defend arm and leg techniques, achieving the objective ofpreoccupying an opponent on there fronts (that is, withtwo arms and one leg), so that the latter is rendered inau-spicious in reacting against a Wing Chun kick in time. Tha-t’s why Grandmaster Chan is able to assert that Wing Chunkicks should have a hundred percentage success rate. Of

GM Stephen Chan�

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE22

course, being a living art as it is, the appro-priate timing and basis for delivering a WingChun kick depends on each unique situationconfronting the martial artist.

In practising the martial arts, we shouldnot stop to innovate in our training. In ad-dition to practising the Wooden DummyKicking Form on its own. GrandmasterChan teaches us to practise the thirteenkicks with some additional tools . One ofthem is simply to attach weight to our an-kles before performing the kickingDummy Form. A less commonly knownexercise involves securing a twelve footlong rattan stick to the side frame of theWooden Dummy, and attaching one endof a belt to the top end of the stick. Theother end of the belt is fasted securelyonto one of the practitioner’s legs’ ankle(being the kicking leg for this exercise).

With the set –up above, andbefore thepractitionerhas made anymovement ,his leg is su-spended inthe air in sucha way that thethigh of thesuspended legis close to thechest, with hisknee almoston the sameho r i z o n t a lplane as hischest. Interms of hisstanding posi-tion relativeto the Woo-den Dummy,the practitio-

ner is at a more or less forty five degree angle towardthe Dummy. From this “resting position”, due to theway his kicking leg is suspended, he must first bend therattan stick by thrusting downward, before executinga side or front thrust kick to the Wooden Dummy. Tryit, and you may be overwhelmingly surprised by the be-nefits this brings to your kicking.

Finally, and perhaps most importantly, a word on fun-damental principles is in order. Number one, apartfrom the heart thrusting kick , Wing Chun kicks are ne-ver above the waist level. Number two, the Wing Chunpractitioner’s shoulder should never move (neithervertically nor horizontally) when a kick is being deli-vered, giving the opponent no chance to anticipate thekick. Number three, as aforementioned, Wing Chunkicks are usually performed on the basis of a propercoordination of simultaneous hand and leg techniques,ensuring that almost no kicks are missed.

In ending, I would like to connect a thought to an ob-servation by an ancient master – strategist: “Thereare five cardinal tastes, but the flavours they make aremore than you can ever taste”. I trust these words ofSun Tzu equally to Wing Chun kicking applications,and more extensively, to the living art itself !

GM Stephen Chan�

GM Stephen Chan�

Page 13: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 21

Great – Grandmaster Yip Man to his “ closed door ”disciple Mr. Chow Tze Chuen , who is recognised ,overtly or not, as an authority on kicking techniques inthe Hong Kong Wing Chun circle. Nearing the end ofhis life, due to Yip’s poor health, these five kicks werepassed down verbally – albeit with specificity on theunderlying physics and positioning of the kicks – toMr. Chow Tze Chuen , who had been a long – timeteaching coordinator for Yip Man (partly due to theirvery similar physical stature), performing numerous de-monstrations for Yip during Wing Chun classes overthe years. Indeed, years of devotion to the art underthe guidance of Mr. Chow, substantiated by practicalencounters during Grandmaster Stephen Chan’s tea-ching years in London, Australia and Hong Kong, to-gether with “martial exchanges” in Thailand, ect., hasseen the latter borne fruit to full inheritance of theWing Chun thirteen kicks.

Just to wet your appetite, the five kicks include:“Kwun Sao, Chuen Sao Hei Kirk” a simultaneousdiversion – grab – kick technique), “Chuen Sao,

Tan Sao Hei Kiek ”(a simultaneous enter – control –palm strike – kick technique), and there’s “Lap Da SaoHei Kirk” (another diversion – grab – kick technique).In combination with the eight, these thirteen constitutethe movements of the Kicking Dummy Form: requi-ring the practitioner to perform all of them in a con-tinuous stream the left, right, and centre of the Woo-den Dummy, with the aims of improving one’s inchpower control, sense of distancing, body coordination (especially arm – leg coordination), and waist – stance har-monization , amongst other things. It must be added herethat Grandmaster Stephen Chan is adamant about the im-portance of keeping the energy floe and momentumwhen practising the thirteen kicks in the kicking WoodenDummy Form, the same way as water would flow downa mountain river – never stagnant nor ceasing.

If truth and meaning cannot exist devoid exist devoid ofa context, then it is also true Wing Chun kicks are not per-formed from a vacuum, with no foundation , in isolationto the rest of the body and other techniques of the WingChun system. Here, Grandmaster Stephen Chan revealsthat a proper Wing Chun kick is often built on the basisof the successful coordination of simultaneous attack /defend arm and leg techniques, achieving the objective ofpreoccupying an opponent on there fronts (that is, withtwo arms and one leg), so that the latter is rendered inau-spicious in reacting against a Wing Chun kick in time. Tha-t’s why Grandmaster Chan is able to assert that Wing Chunkicks should have a hundred percentage success rate. Of

GM Stephen Chan�

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE22

course, being a living art as it is, the appro-priate timing and basis for delivering a WingChun kick depends on each unique situationconfronting the martial artist.

In practising the martial arts, we shouldnot stop to innovate in our training. In ad-dition to practising the Wooden DummyKicking Form on its own. GrandmasterChan teaches us to practise the thirteenkicks with some additional tools . One ofthem is simply to attach weight to our an-kles before performing the kickingDummy Form. A less commonly knownexercise involves securing a twelve footlong rattan stick to the side frame of theWooden Dummy, and attaching one endof a belt to the top end of the stick. Theother end of the belt is fasted securelyonto one of the practitioner’s legs’ ankle(being the kicking leg for this exercise).

With the set –up above, andbefore thepractitionerhas made anymovement ,his leg is su-spended inthe air in sucha way that thethigh of thesuspended legis close to thechest, with hisknee almoston the sameho r i z o n t a lplane as hischest. Interms of hisstanding posi-tion relativeto the Woo-den Dummy,the practitio-

ner is at a more or less forty five degree angle towardthe Dummy. From this “resting position”, due to theway his kicking leg is suspended, he must first bend therattan stick by thrusting downward, before executinga side or front thrust kick to the Wooden Dummy. Tryit, and you may be overwhelmingly surprised by the be-nefits this brings to your kicking.

Finally, and perhaps most importantly, a word on fun-damental principles is in order. Number one, apartfrom the heart thrusting kick , Wing Chun kicks are ne-ver above the waist level. Number two, the Wing Chunpractitioner’s shoulder should never move (neithervertically nor horizontally) when a kick is being deli-vered, giving the opponent no chance to anticipate thekick. Number three, as aforementioned, Wing Chunkicks are usually performed on the basis of a propercoordination of simultaneous hand and leg techniques,ensuring that almost no kicks are missed.

In ending, I would like to connect a thought to an ob-servation by an ancient master – strategist: “Thereare five cardinal tastes, but the flavours they make aremore than you can ever taste”. I trust these words ofSun Tzu equally to Wing Chun kicking applications,and more extensively, to the living art itself !

GM Stephen Chan�

GM Stephen Chan�

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 23

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE24

HONG KONG

Lock gives us a feeling ofrepetition and com-plexion. As an old say-

ing: “Water can float a boat andoverturn a boat”. Lock bringsus peace and safety, but on theother hand, also brings us dis-comfort and terror. Zippergives us a feeling of being tiedup, imprisoned, uncontrollable,foreclosed, pressurized, etc.Striking a balance depends ona matter of give and take andhow to analyze and decide.Locking technique can achieveresult , which one can never getby kicking andpunching. Although

kicking and punching can lead of seriousinjury or even casualties, those techniquescannot destroy one’s will or fighting spirit.Seasoned fighters or people in war zonehave very strong fighting spirit, which de-rives from human’s deepest instinct. In-stinct makes one fight to the last minuteuntil he lost consciousness. Therefore fac-ing such an opponent, you have to devoteyour energy to the utmost limit, which al-ways mean life and death situation, and putyourself into a tough game. But throwingand locking techniques can demoralizeone’s fighting spirit in a matter of a fewseconds, to subdue drunkard or someone

who have lost his sanity. The capability of throwingand locking can be evidenced from Ultimate FightingChampionship one of the toughest combat game inthe world, how most top of the line fighters are sub-dued in a few seconds!

Applying locks are commonly thought to be applyingforce overwhelmingly so as not to let the opponentget away which is in fact stupid. This, on the light side,will make the opponent embarrassed to spell out, los-ing but not surrendering. On the severe side, the ap-plication of locks is found useless and self – breakingwhich which distorted the original goal. Applying ex-cessive force is committing wrong which wrong is thatthey are illiterate. The genuine “Lock” is made ofmetal, the Chinese character of the word is with

Styles

Shuai – Chiao:Attack, Lock and Throw摔摔 跤跤 技技 巧巧 之之: 打打 / 鎖鎖 / 摔摔

Page 14: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 23

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE24

HONG KONG

Lock gives us a feeling ofrepetition and com-plexion. As an old say-

ing: “Water can float a boat andoverturn a boat”. Lock bringsus peace and safety, but on theother hand, also brings us dis-comfort and terror. Zippergives us a feeling of being tiedup, imprisoned, uncontrollable,foreclosed, pressurized, etc.Striking a balance depends ona matter of give and take andhow to analyze and decide.Locking technique can achieveresult , which one can never getby kicking andpunching. Although

kicking and punching can lead of seriousinjury or even casualties, those techniquescannot destroy one’s will or fighting spirit.Seasoned fighters or people in war zonehave very strong fighting spirit, which de-rives from human’s deepest instinct. In-stinct makes one fight to the last minuteuntil he lost consciousness. Therefore fac-ing such an opponent, you have to devoteyour energy to the utmost limit, which al-ways mean life and death situation, and putyourself into a tough game. But throwingand locking techniques can demoralizeone’s fighting spirit in a matter of a fewseconds, to subdue drunkard or someone

who have lost his sanity. The capability of throwingand locking can be evidenced from Ultimate FightingChampionship one of the toughest combat game inthe world, how most top of the line fighters are sub-dued in a few seconds!

Applying locks are commonly thought to be applyingforce overwhelmingly so as not to let the opponentget away which is in fact stupid. This, on the light side,will make the opponent embarrassed to spell out, los-ing but not surrendering. On the severe side, the ap-plication of locks is found useless and self – breakingwhich which distorted the original goal. Applying ex-cessive force is committing wrong which wrong is thatthey are illiterate. The genuine “Lock” is made ofmetal, the Chinese character of the word is with

Styles

Shuai – Chiao:Attack, Lock and Throw摔摔 跤跤 技技 巧巧 之之: 打打 / 鎖鎖 / 摔摔

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 25

“Gold” on the one side, adding “fire” on the top and“shell” at the bottom on the other side, meaning usingfire to mould the petite articles in order to shoulderthe heavy obligation. The subsequent generationmatches its meaning, use and theme with the respec-tive action titles so as to bring out the gist of “apply-ing little force to subdue great force” which meansusing little force to form great pressure. For example,to inject substantial capital investment to generate lit-tle profit which is considered uneconomical. By anal-ogy, using force is equivalent to laying investment, itshould not be without force nor excessive force. Firstof all, we do not talk about whether or not it is cor-rect to apply locks. The method in using force isheavy first, light ensues and steady at last. The forceshould not be too strong where the opponent willgenerate force to strive hard to get away nor too loosewhere there is no lock at all and the opponent couldget away easily. The best way is to apply little force tolock effectively and when resistance comes, increasethe force for a short while until it becomes stable thatthe force can be reduced. Hiding its weak points dur-ing repeated use of it is the genuine locking technique.

Locking technique is just like a maze which is not soeasy to break through. However, if you can use theright method, it will be as easy as opening a lock witha key where no force at all is needed and as in reveal-ing an answer to a riddle, you will realize how stupidyou are. In the martial arts fiction “Sky Dragon VIIIParts” written by Mr.Cha Liang Yong, even thoughnot being a Grandmaster in Wu Lin, whose writingskills, plotting, learning and conception are extremelytouching and becomes a literary author and it is luckyto be able to meet him, but a pity not being able to

ask him. The feeling he spelt out is much more betterthan those in the field. The episode in the fiction I likemost is “An old Monk used his internal strength to setup an inning of chess called “precious dragon chessinning” which could not be resolved by heroes of allover the world but which was broken through byhumble Bamboo subconsciously”. I like this episodebecause it delivers high level of conception in pre-senting the relationship between “Lock” and “Inning”thoroughly. In face, one must fully give up thethoughts of fight and resistance and add up the spe-cial skills to unlock. To put it in another angle of say-ing, locking technique could only be applied to thosewho resist and those who want to show off. In fact,the female youngsters and kids who do not possessthoughts of fight at all are the top un lockers.

Lock itself is used to prevent people from opening.The more skills are applied, the more difficult to openit which is similar to untying a knot in the fire, the

more you want to untie, the more it entan-gles. Therefore, only those who know thetechniques and those who are blind coulduntie easily and that is the key to unlock.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE26

Page 15: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 25

“Gold” on the one side, adding “fire” on the top and“shell” at the bottom on the other side, meaning usingfire to mould the petite articles in order to shoulderthe heavy obligation. The subsequent generationmatches its meaning, use and theme with the respec-tive action titles so as to bring out the gist of “apply-ing little force to subdue great force” which meansusing little force to form great pressure. For example,to inject substantial capital investment to generate lit-tle profit which is considered uneconomical. By anal-ogy, using force is equivalent to laying investment, itshould not be without force nor excessive force. Firstof all, we do not talk about whether or not it is cor-rect to apply locks. The method in using force isheavy first, light ensues and steady at last. The forceshould not be too strong where the opponent willgenerate force to strive hard to get away nor too loosewhere there is no lock at all and the opponent couldget away easily. The best way is to apply little force tolock effectively and when resistance comes, increasethe force for a short while until it becomes stable thatthe force can be reduced. Hiding its weak points dur-ing repeated use of it is the genuine locking technique.

Locking technique is just like a maze which is not soeasy to break through. However, if you can use theright method, it will be as easy as opening a lock witha key where no force at all is needed and as in reveal-ing an answer to a riddle, you will realize how stupidyou are. In the martial arts fiction “Sky Dragon VIIIParts” written by Mr.Cha Liang Yong, even thoughnot being a Grandmaster in Wu Lin, whose writingskills, plotting, learning and conception are extremelytouching and becomes a literary author and it is luckyto be able to meet him, but a pity not being able to

ask him. The feeling he spelt out is much more betterthan those in the field. The episode in the fiction I likemost is “An old Monk used his internal strength to setup an inning of chess called “precious dragon chessinning” which could not be resolved by heroes of allover the world but which was broken through byhumble Bamboo subconsciously”. I like this episodebecause it delivers high level of conception in pre-senting the relationship between “Lock” and “Inning”thoroughly. In face, one must fully give up thethoughts of fight and resistance and add up the spe-cial skills to unlock. To put it in another angle of say-ing, locking technique could only be applied to thosewho resist and those who want to show off. In fact,the female youngsters and kids who do not possessthoughts of fight at all are the top un lockers.

Lock itself is used to prevent people from opening.The more skills are applied, the more difficult to openit which is similar to untying a knot in the fire, the

more you want to untie, the more it entan-gles. Therefore, only those who know thetechniques and those who are blind coulduntie easily and that is the key to unlock.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE26

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 27

Il Maestro Kwok Xian Ho 郭郭憲憲和和 ci parla del

concetto di “FORZA 力力” nello Stile dell’Artiglio

d’Aquila.

Nella pratica dello stile esistono e si sviluppano 7

Concetti di Forza chiamati, in cantonese, Cha Lek

七力.Le 7 Forze sono le seguenti:

1. Ying Lek 陰陰力力: è una forza non visibile, ca-ratterizzata da movimenti molto morbidi basati

sull'abilità elastica. Possiamo definirla di conse-

guenza una forza elastica con movimenti continui.

2. Yang Lek 陽陽力力: è una forza molto visibile epotente che oltre ad essere “visiva” la si può sen-

tire perché squarcia l’aria.

3. Yau Lek 柔柔力力: è una forza molto pesante eprofonda non pienamente visibile, caratterizzata da

un mix di tensione muscolare e morbidezza.

4. Dan Lek 彈彈力力: Dan = elastica. E’ caratteriz-

zata da movimenti veloci come un lampo, esplo-

sivi e prodotti in una corta distanza.

5. Cun Lek 寸寸力力: Cun = Pollice. E’ la forza pro-

dotta alla distanza di 1 pollice in cui la potenza del

colpo e la forza del corpo si fondono tra loro per-

fettamente. Il ritorno

del colpo deve essere

velocissimo.

6. Cioi Lek 脆脆力力: èun tipo di forza che

nel colpire rilascia un

suono chiaro e mira a

un punto ben definito,

senza però utilizzare

movimenti violenti.

7. La 7ma forza non ha un nome preciso in

quanto è il risultato della combinazione delle pre-

cedenti 6 forze.

Facciamo alcuni esempi di 7ma forza:

- quando devo afferrare bloccando, è necessario com-

binare la forza No.1 Ying Lek 陰陰力力 con la No.6

Cioi Lek 脆脆力力.

- Se invece devo artigliare per lacerare, dovrò combi-

nare la No.1 Ying Lek 陰陰力力 con la No.5 Cun Lek

寸寸力力.

- Nel caso in cui debba eseguire un salto mortale op-

pure un'evoluzione acrobatica, utilizzerò la No.2

Yang Lek 陽陽力力 combinata con la No.4 Dan Lek

彈彈力力, cioè la perfetta combinazione tra la forza duramuscolare e quella esplosiva.

Tecniche HONG KONG

La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

鹰鹰 手手 拳拳 之之 力力

Mr. Liu Kwong Wah (sx) con il M° Kwok Xian Ho (dx)

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE28

- Nel caso di pressioni dolorose in cui separo le vene

dalle ossa, allora combino la No.1 Ying Lek 陰陰力力 con

la No.5 Cun Lek 寸寸力力 e la No.6 Cioi Lek 脆脆力力.

Infine nel livello avanzato del Dim Mak

點點脉脉, “Tocco sui punti vitali”, combino laForza No.1 Ying Lek 陰陰力力 che è morbida ed

elastica, con la No.3 Yau Lek 柔柔力力 che è

profonda e pesante, incrementata da una leg-

gere tensione dinamica.

Il risultato finale di un buon prati-

cante dell’Artiglio d’Aquila sta proprio nel-

l’abilità di padroneggiare lo sviluppo delle

forze di base per poi, attraverso un lavoro di

sensibilità, combinare senza interruzione una

forza con l’altra nell'arte del combattimento.

Page 16: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 27

Il Maestro Kwok Xian Ho 郭郭憲憲和和 ci parla del

concetto di “FORZA 力力” nello Stile dell’Artiglio

d’Aquila.

Nella pratica dello stile esistono e si sviluppano 7

Concetti di Forza chiamati, in cantonese, Cha Lek

七力.Le 7 Forze sono le seguenti:

1. Ying Lek 陰陰力力: è una forza non visibile, ca-ratterizzata da movimenti molto morbidi basati

sull'abilità elastica. Possiamo definirla di conse-

guenza una forza elastica con movimenti continui.

2. Yang Lek 陽陽力力: è una forza molto visibile epotente che oltre ad essere “visiva” la si può sen-

tire perché squarcia l’aria.

3. Yau Lek 柔柔力力: è una forza molto pesante eprofonda non pienamente visibile, caratterizzata da

un mix di tensione muscolare e morbidezza.

4. Dan Lek 彈彈力力: Dan = elastica. E’ caratteriz-

zata da movimenti veloci come un lampo, esplo-

sivi e prodotti in una corta distanza.

5. Cun Lek 寸寸力力: Cun = Pollice. E’ la forza pro-

dotta alla distanza di 1 pollice in cui la potenza del

colpo e la forza del corpo si fondono tra loro per-

fettamente. Il ritorno

del colpo deve essere

velocissimo.

6. Cioi Lek 脆脆力力: èun tipo di forza che

nel colpire rilascia un

suono chiaro e mira a

un punto ben definito,

senza però utilizzare

movimenti violenti.

7. La 7ma forza non ha un nome preciso in

quanto è il risultato della combinazione delle pre-

cedenti 6 forze.

Facciamo alcuni esempi di 7ma forza:

- quando devo afferrare bloccando, è necessario com-

binare la forza No.1 Ying Lek 陰陰力力 con la No.6

Cioi Lek 脆脆力力.

- Se invece devo artigliare per lacerare, dovrò combi-

nare la No.1 Ying Lek 陰陰力力 con la No.5 Cun Lek

寸寸力力.

- Nel caso in cui debba eseguire un salto mortale op-

pure un'evoluzione acrobatica, utilizzerò la No.2

Yang Lek 陽陽力力 combinata con la No.4 Dan Lek

彈彈力力, cioè la perfetta combinazione tra la forza duramuscolare e quella esplosiva.

Tecniche HONG KONG

La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

鹰鹰 手手 拳拳 之之 力力

Mr. Liu Kwong Wah (sx) con il M° Kwok Xian Ho (dx)

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE28

- Nel caso di pressioni dolorose in cui separo le vene

dalle ossa, allora combino la No.1 Ying Lek 陰陰力力 con

la No.5 Cun Lek 寸寸力力 e la No.6 Cioi Lek 脆脆力力.

Infine nel livello avanzato del Dim Mak

點點脉脉, “Tocco sui punti vitali”, combino laForza No.1 Ying Lek 陰陰力力 che è morbida ed

elastica, con la No.3 Yau Lek 柔柔力力 che è

profonda e pesante, incrementata da una leg-

gere tensione dinamica.

Il risultato finale di un buon prati-

cante dell’Artiglio d’Aquila sta proprio nel-

l’abilità di padroneggiare lo sviluppo delle

forze di base per poi, attraverso un lavoro di

sensibilità, combinare senza interruzione una

forza con l’altra nell'arte del combattimento.

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 29

Luglio - Settembre 2011

Possibilità di organizzare stage o aprire sedi in tutto Italia!

ACCADEMIA TAO WING CHUN

Per ulteriori informazioni visita il sito www.wingchunpompianu.it o scrivi a: [email protected]

oppure contatta direttamente Sifu Pompianu al 389 2713764

Corsi annuali per aspiranti istruttori.Sedi di Milano e Oristano.

Possibilità di nuove aperture in tutte le regioni d'Italia!

Il corso Istruttori viene seguito direttamente dal rappresentante per tutta Italia

Sifu Gianfranco Pompianu il quale rilascia Diplomi C.O.N.I. e attestati Internazionali.

Possibilità di lezioni private individualio per piccoli gruppi

dal mattino alle 16:00 del pomeriggioper un allenamento intensivo

ed individuale con il Sifu Pompianu

Le sedi principali sono a

Milano in via Savona, 1 (MM Sant'Agostino)

San Giuliano Milanese, via L. Da Vinci (BORGO LOMBARDO)

"Palestra Accademia Tao Wing Chun"

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE30

Gran Maestro del

Zhu Sha Zhang 朱砂掌大師:Il Palmo della Sabbia Cinabro

In memoria di Sifu YANG YONG 楊永

Inizia fin da bambino la pratica del Palmo della SabbiaCinabro sotto la guida del padre. Poi insieme al fra-tello Yang Wei 楊维 studia con il Maestro Guo Shi Ye郭師爺 lo Xiao Shen Quan di Shaolin 少林小神拳,in particolare lo Stile del Piccolo Divino, lo Er HuQuan 二虎拳 o Pugno delle Due Tigri e si specializzanella sciabola e nel bastone.

Nel 1937 si trasferisce a Pechino e qui all’età di circa10 anni diviene un personaggio nel mondo sportivodelle arti marziali. Alle scuole medie inizia l’apprendi-mento del Chang Quan 長拳, detto “Il PugnoLungo”.

Nel 1942 alle scuole superiori diviene allievo di un fa-moso maestro di Pechino di nome Zhao Tie Zheng趙鐡挣, con cui studia il Palmo Jin Ba Shou 錦八手,ossia ”Gli Otto Pezzi di Broccato”.

Nel 1977 e nel 1978 viene invitato al più grandeevento di arti marziali in Cina, per eseguire una dimo-strazione della tecnica degli Otto Pezzi di Broccato.Durante questa esibizione spiega la storia di questoantico metodo e la sua corretta pratica davanti ad unacommissione di esperti. E se oggi conosciamo questoantico stile è stato proprio grazie alla grande opera didivulgazione di Yang Yong.

Lo Stile degli Otto Pezzi di Broccato è stato inseritonell’opera “Zhong Guo Wu shu Shi 中國武術史”, illibro sulla Storia delle Arti Marziali Cinesi, al Capitolo“Quan Shu 拳術” o Metodo di Pugno (alla sezione25).

HONG KONGPersonaggi

Il Maestro Yang Yong nasce nel-l’Aprile del 1926 a Pechino. Discende da una fa-miglia benestante, il bisnonno era medico della

Corte Imperiale.

Il Maestro Yang Yong arrivato in età pensionabile(1989) si ritira in campagna dove apre una sala in cuipratica ed insegna la medicina tradizionale; il nomedella clinica tradizionale è Yi Zhuang Tang益壯堂.

Era un grande esperto di un tipo di Kung Fu chiamatoZhu Sha Zhang che tradotto significa “Il Palmo dellaSabbia Cinabro”.Nonostante l’età godeva di una forte vitalità, tanto daricevere il sopranome di “Uragano Yang”.

Page 17: New Hero Mag. n.6 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 29

Luglio - Settembre 2011

Possibilità di organizzare stage o aprire sedi in tutto Italia!

ACCADEMIA TAO WING CHUN

Per ulteriori informazioni visita il sito www.wingchunpompianu.it o scrivi a: [email protected]

oppure contatta direttamente Sifu Pompianu al 389 2713764

Corsi annuali per aspiranti istruttori.Sedi di Milano e Oristano.

Possibilità di nuove aperture in tutte le regioni d'Italia!

Il corso Istruttori viene seguito direttamente dal rappresentante per tutta Italia

Sifu Gianfranco Pompianu il quale rilascia Diplomi C.O.N.I. e attestati Internazionali.

Possibilità di lezioni private individualio per piccoli gruppi

dal mattino alle 16:00 del pomeriggioper un allenamento intensivo

ed individuale con il Sifu Pompianu

Le sedi principali sono a

Milano in via Savona, 1 (MM Sant'Agostino)

San Giuliano Milanese, via L. Da Vinci (BORGO LOMBARDO)

"Palestra Accademia Tao Wing Chun"

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE30

Gran Maestro del

Zhu Sha Zhang 朱砂掌大師:Il Palmo della Sabbia Cinabro

In memoria di Sifu YANG YONG 楊永

Inizia fin da bambino la pratica del Palmo della SabbiaCinabro sotto la guida del padre. Poi insieme al fra-tello Yang Wei 楊维 studia con il Maestro Guo Shi Ye郭師爺 lo Xiao Shen Quan di Shaolin 少林小神拳,in particolare lo Stile del Piccolo Divino, lo Er HuQuan 二虎拳 o Pugno delle Due Tigri e si specializzanella sciabola e nel bastone.

Nel 1937 si trasferisce a Pechino e qui all’età di circa10 anni diviene un personaggio nel mondo sportivodelle arti marziali. Alle scuole medie inizia l’apprendi-mento del Chang Quan 長拳, detto “Il PugnoLungo”.

Nel 1942 alle scuole superiori diviene allievo di un fa-moso maestro di Pechino di nome Zhao Tie Zheng趙鐡挣, con cui studia il Palmo Jin Ba Shou 錦八手,ossia ”Gli Otto Pezzi di Broccato”.

Nel 1977 e nel 1978 viene invitato al più grandeevento di arti marziali in Cina, per eseguire una dimo-strazione della tecnica degli Otto Pezzi di Broccato.Durante questa esibizione spiega la storia di questoantico metodo e la sua corretta pratica davanti ad unacommissione di esperti. E se oggi conosciamo questoantico stile è stato proprio grazie alla grande opera didivulgazione di Yang Yong.

Lo Stile degli Otto Pezzi di Broccato è stato inseritonell’opera “Zhong Guo Wu shu Shi 中國武術史”, illibro sulla Storia delle Arti Marziali Cinesi, al Capitolo“Quan Shu 拳術” o Metodo di Pugno (alla sezione25).

HONG KONGPersonaggi

Il Maestro Yang Yong nasce nel-l’Aprile del 1926 a Pechino. Discende da una fa-miglia benestante, il bisnonno era medico della

Corte Imperiale.

Il Maestro Yang Yong arrivato in età pensionabile(1989) si ritira in campagna dove apre una sala in cuipratica ed insegna la medicina tradizionale; il nomedella clinica tradizionale è Yi Zhuang Tang益壯堂.

Era un grande esperto di un tipo di Kung Fu chiamatoZhu Sha Zhang che tradotto significa “Il Palmo dellaSabbia Cinabro”.Nonostante l’età godeva di una forte vitalità, tanto daricevere il sopranome di “Uragano Yang”.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 31

Nel 1980 l’Istituto Superiore di Educazione Fisica diPechino ha filmato la sua sequenza degli Otto Pezzi diBroccato e viene inserita come competenza di insegna-mento nella specializzazione di Kung Fu tradizionale.

Sempre nel 1980 il Gran Maestro Yang Yong fondal’Accademia di Studio sul Qi Gong 氣功, nella Pro-vincia Hu Bei 湖北 e precisamente nella città di WuDang 武當.

Nel 1982 riceve la massima onorificenza per le sue co-noscenze e abilità dall'Associazione Nazionale Cinesedelle Arti Marziali.

Nel 1984 scrive una tesi sulla teoria e pratica del QiGong, con un approfondimento sul Wu Shu ChangQuan, il Kung Fu del Palmo. Un capitolo particolare de-dicato al Tit Sha Chang o Palmo di Ferro ed uno dedicatoal Zhu Sha Chang o Palmo della Sabbia Cinabro.

Nel 1986 ha dimostrato la tecnica del Palmo della Sab-bia Cinabro alla “Conferenza Nazionale sulla Storiadella Tecnica della Longevità”.

La tecnica del Zhu Sha Chang appartiene al re-pertorio interno delle arti marziali ed è custoditocome un tesoro prezioso delle Arti Marziali Ci-nesi.

Infine il Gran Maestro Yang Yong è stato unico con-sulente del film documentario “Wu Dang Quan武當拳” sugli stili del Wu Dang. Questa documenta-zione è stata tradotta in 8 lingue e pubblicata in 140paesi diversi.

Nel 1995 viene inserito tra i migliori 100 Maestrinella storia delle Arti Marziali Cinesi.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE32

Nel campo delle arti marziali il Wing Chun èl’unico stile creato da una donna.

Le stesse caratteristiche tecniche dello stile riflettonodelle qualità tipicamente femminili: è uno stile basatosulla precisione dei movimenti, ma è anche molto de-ciso, determinato e aggressivo. Pertanto, quando il pra-ticante allena ferocia e aggressività deve fare moltaattenzione in quanto, grazie ai suoi movimenti precisie ordinati, è molto facile ferire il compagno.

Il corpo di ogni persona è composto da ossa, muscoli,articolazioni, nervi e vene ecc. L’osso è una zona delcorpo molto resistente e quindi difficilmente, in se-guito all’allenamento, può essere danneggiato.

I nervi, le arterie e le vene per la loro collocazione piùprofonda sono a loro volta maggiormente protetti.Pertanto nel combattimento a mani nude è molto dif-ficile danneggiare queste zone (fa eccezione la zonacervicale e frontale del collo).

In più, se le parti del corpo vengono condizionate, ri-sulta quasi impossibile danneggiarle.

Le uniche parti che rimangono vulnerabili sono le ar-ticolazioni e pertanto il Wing Chun si concentra a col-pire questi punti. L’articolazione del ginocchio è una delle più impor-tanti e allo stesso tempo molto vulnerabile. Una voltadanneggiata, richiede lunghi periodi di riabilitazione epotrebbe non tornare al pieno della sua funzionalità. Per questo motivo risulta una delle prime zone su cuisi concentrano gli attacchi del Wing Chun, la tecnica cheli racchiude è ottimale come difensiva per le donne.

Le foto in alto (1, 2) mostrano l’allenamento di questatecnica all’uomo di legno, e in applicazione sul com-pagno. Il movimento è basato sulla capacità di strat-tonare il braccio per destabilizzare l’avversario econtemporaneamente di colpire l’articolazione del gi-nocchio. Lesionando l’articolazione laterale del ginocchio si in-terromperà, in seguito alla rottura, il flusso di sangueche nutre l’articolazione. Quindi, anche curandolo,l’assenza di flusso sanguigno non porterà ad un recu-pero totale dell’articolazione.

La foto 3 a mostra esempi di come difendersi da uncalcio alla pancia.

Approfondimenti HONG KONG

1 2

Analisi del Wing Chun dal punto di vista della

medicina occidentale

Page 18: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 31

Nel 1980 l’Istituto Superiore di Educazione Fisica diPechino ha filmato la sua sequenza degli Otto Pezzi diBroccato e viene inserita come competenza di insegna-mento nella specializzazione di Kung Fu tradizionale.

Sempre nel 1980 il Gran Maestro Yang Yong fondal’Accademia di Studio sul Qi Gong 氣功, nella Pro-vincia Hu Bei 湖北 e precisamente nella città di WuDang 武當.

Nel 1982 riceve la massima onorificenza per le sue co-noscenze e abilità dall'Associazione Nazionale Cinesedelle Arti Marziali.

Nel 1984 scrive una tesi sulla teoria e pratica del QiGong, con un approfondimento sul Wu Shu ChangQuan, il Kung Fu del Palmo. Un capitolo particolare de-dicato al Tit Sha Chang o Palmo di Ferro ed uno dedicatoal Zhu Sha Chang o Palmo della Sabbia Cinabro.

Nel 1986 ha dimostrato la tecnica del Palmo della Sab-bia Cinabro alla “Conferenza Nazionale sulla Storiadella Tecnica della Longevità”.

La tecnica del Zhu Sha Chang appartiene al re-pertorio interno delle arti marziali ed è custoditocome un tesoro prezioso delle Arti Marziali Ci-nesi.

Infine il Gran Maestro Yang Yong è stato unico con-sulente del film documentario “Wu Dang Quan武當拳” sugli stili del Wu Dang. Questa documenta-zione è stata tradotta in 8 lingue e pubblicata in 140paesi diversi.

Nel 1995 viene inserito tra i migliori 100 Maestrinella storia delle Arti Marziali Cinesi.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE32

Nel campo delle arti marziali il Wing Chun èl’unico stile creato da una donna.

Le stesse caratteristiche tecniche dello stile riflettonodelle qualità tipicamente femminili: è uno stile basatosulla precisione dei movimenti, ma è anche molto de-ciso, determinato e aggressivo. Pertanto, quando il pra-ticante allena ferocia e aggressività deve fare moltaattenzione in quanto, grazie ai suoi movimenti precisie ordinati, è molto facile ferire il compagno.

Il corpo di ogni persona è composto da ossa, muscoli,articolazioni, nervi e vene ecc. L’osso è una zona delcorpo molto resistente e quindi difficilmente, in se-guito all’allenamento, può essere danneggiato.

I nervi, le arterie e le vene per la loro collocazione piùprofonda sono a loro volta maggiormente protetti.Pertanto nel combattimento a mani nude è molto dif-ficile danneggiare queste zone (fa eccezione la zonacervicale e frontale del collo).

In più, se le parti del corpo vengono condizionate, ri-sulta quasi impossibile danneggiarle.

Le uniche parti che rimangono vulnerabili sono le ar-ticolazioni e pertanto il Wing Chun si concentra a col-pire questi punti. L’articolazione del ginocchio è una delle più impor-tanti e allo stesso tempo molto vulnerabile. Una voltadanneggiata, richiede lunghi periodi di riabilitazione epotrebbe non tornare al pieno della sua funzionalità. Per questo motivo risulta una delle prime zone su cuisi concentrano gli attacchi del Wing Chun, la tecnica cheli racchiude è ottimale come difensiva per le donne.

Le foto in alto (1, 2) mostrano l’allenamento di questatecnica all’uomo di legno, e in applicazione sul com-pagno. Il movimento è basato sulla capacità di strat-tonare il braccio per destabilizzare l’avversario econtemporaneamente di colpire l’articolazione del gi-nocchio. Lesionando l’articolazione laterale del ginocchio si in-terromperà, in seguito alla rottura, il flusso di sangueche nutre l’articolazione. Quindi, anche curandolo,l’assenza di flusso sanguigno non porterà ad un recu-pero totale dell’articolazione.

La foto 3 a mostra esempi di come difendersi da uncalcio alla pancia.

Approfondimenti HONG KONG

1 2

Analisi del Wing Chun dal punto di vista della

medicina occidentale

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 33

Ruotando le braccia nella tecnica Gun Shou Qi Jiao滾手起脚, si destabilizza l’equilibrio dell’avversario,che verrà contemporaneamente colpito all’articola-zione del ginocchio. Le foto 3 e 4 mostrano la stessa tecnica di Gun Shouprima sull’uomo di legno e poi in applicazione.

Le foto 5 e 6 mostrano due posizioni che permettono,con la loro pratica, di proteggere l’articolazione del gi-nocchio grazie al miglioramento della muscolaturadella gamba. La foto 5 mostra la posizione Si Ping Ma四平馬 (Posizione a Cavallo), mente la foto 6 mo-stra la posizione Diao Ma 吊馬 (Cavallo che Salta)nella tecnica del Liu Dian Ban Gun 六點半棍.Attenzione, nella posizione di Si Ping Ma è necessariomantenere un angolo di 60 gradi. Questa pratica per-metterà di sopportare una forza pari a quattro volte ilproprio peso. Se si porta l’angolazione a 90° si riusciràa sopportare otto volte il peso del proprio corpo. E’necessario evitare di superare l’angolazione di 90°. Seun allievo ha problemi alle ginocchia può praticarequesto allenamento senza superare un angolo di 30°nella posizione di Si Ping Ma (Posizione a Cavallo).

Le foto 7 e 8 mostrano esempi di elasticità articolare:esercizi che dopo l’allenamento del Ma Bu elasticiz-zano i muscoli induriti dalla pratica.

La foto 9 indica l’utilità di una fascia elastica per pro-teggere le ginocchia durante l’allenamento, mentre lafoto 10 riporta un tipo di fascia da utilizzare per chi giàha subito un trauma.

3 4

5 6

7 8

9 10� Esempi di fascia elastica per proteggere le ginocchia

Sifu ZHENG ZHONG di Fu Jian (福福建建) 7° Ge-nerazione del Traditional Wing Chun.Ha vinto il “CHINESE AWARD OF FAME”nel mondo.Guardia del corpo del Principe Ha Ga Kan d'Ara-bia Saudita. Rinomato ed esperto collezionista di Giada Ci-nese.

Chi parla è Li Zhen Bang 李振邦.

Il Maestro Zheng è stato colui che ha rivoluzio-nato la mia vita, non solo per l’insegnamento del-l’arte marziale ma anche per l'insegnamento dellaVirtù e del Business... Se si deve seguire un Maestro è importante sceglierloveramente bravo.

Nel mio passato c’è una storia molto dolorosa. Da ra-gazzo praticavo il kung fu insieme ai miei fratelli nellazona di Kowloon City (Hong Kong). Ci trovavamoogni sera, dopo il lavoro, alla nostra scuola. Nono-stante la scuola fosse poco attrezzata, eravamo animatida forti sentimenti che ci univano nella dura e conti-nua pratica del kung fu.

In seguito decidemmo di aprire un nostro club chenon ebbe successo e ben presto dovemmo chiudere. Oltre alla chiusura della scuola rimasi estremamentedeluso dal comportamento del mio Ex Maestro diquel periodo che mi rinnegò, affermando che lui nonmi aveva mai insegnato lo stile e che avevo solo co-piato di nascosto, per spacciarmi come maestro a miavolta. Queste affermazioni mi ferirono molto.

In seguito venni allontanato ed abbandonato da tuttii miei fratelli di pratica ad eccezion fatta del mio Shi

al centro il maestro ZhengZhong鄭 忠,

Sinistra Li Zhen Bang 李 振 邦

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE34

Personaggi HONG KONG

Il mio MaestroZHENG ZHONG我我我我 的的的的 師師師師 傅傅傅傅 鄭鄭鄭鄭 忠忠忠忠

Page 19: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 33

Ruotando le braccia nella tecnica Gun Shou Qi Jiao滾手起脚, si destabilizza l’equilibrio dell’avversario,che verrà contemporaneamente colpito all’articola-zione del ginocchio. Le foto 3 e 4 mostrano la stessa tecnica di Gun Shouprima sull’uomo di legno e poi in applicazione.

Le foto 5 e 6 mostrano due posizioni che permettono,con la loro pratica, di proteggere l’articolazione del gi-nocchio grazie al miglioramento della muscolaturadella gamba. La foto 5 mostra la posizione Si Ping Ma四平馬 (Posizione a Cavallo), mente la foto 6 mo-stra la posizione Diao Ma 吊馬 (Cavallo che Salta)nella tecnica del Liu Dian Ban Gun 六點半棍.Attenzione, nella posizione di Si Ping Ma è necessariomantenere un angolo di 60 gradi. Questa pratica per-metterà di sopportare una forza pari a quattro volte ilproprio peso. Se si porta l’angolazione a 90° si riusciràa sopportare otto volte il peso del proprio corpo. E’necessario evitare di superare l’angolazione di 90°. Seun allievo ha problemi alle ginocchia può praticarequesto allenamento senza superare un angolo di 30°nella posizione di Si Ping Ma (Posizione a Cavallo).

Le foto 7 e 8 mostrano esempi di elasticità articolare:esercizi che dopo l’allenamento del Ma Bu elasticiz-zano i muscoli induriti dalla pratica.

La foto 9 indica l’utilità di una fascia elastica per pro-teggere le ginocchia durante l’allenamento, mentre lafoto 10 riporta un tipo di fascia da utilizzare per chi giàha subito un trauma.

3 4

5 6

7 8

9 10� Esempi di fascia elastica per proteggere le ginocchia

Sifu ZHENG ZHONG di Fu Jian (福福建建) 7° Ge-nerazione del Traditional Wing Chun.Ha vinto il “CHINESE AWARD OF FAME”nel mondo.Guardia del corpo del Principe Ha Ga Kan d'Ara-bia Saudita. Rinomato ed esperto collezionista di Giada Ci-nese.

Chi parla è Li Zhen Bang 李振邦.

Il Maestro Zheng è stato colui che ha rivoluzio-nato la mia vita, non solo per l’insegnamento del-l’arte marziale ma anche per l'insegnamento dellaVirtù e del Business... Se si deve seguire un Maestro è importante sceglierloveramente bravo.

Nel mio passato c’è una storia molto dolorosa. Da ra-gazzo praticavo il kung fu insieme ai miei fratelli nellazona di Kowloon City (Hong Kong). Ci trovavamoogni sera, dopo il lavoro, alla nostra scuola. Nono-stante la scuola fosse poco attrezzata, eravamo animatida forti sentimenti che ci univano nella dura e conti-nua pratica del kung fu.

In seguito decidemmo di aprire un nostro club chenon ebbe successo e ben presto dovemmo chiudere. Oltre alla chiusura della scuola rimasi estremamentedeluso dal comportamento del mio Ex Maestro diquel periodo che mi rinnegò, affermando che lui nonmi aveva mai insegnato lo stile e che avevo solo co-piato di nascosto, per spacciarmi come maestro a miavolta. Queste affermazioni mi ferirono molto.

In seguito venni allontanato ed abbandonato da tuttii miei fratelli di pratica ad eccezion fatta del mio Shi

al centro il maestro ZhengZhong鄭 忠,

Sinistra Li Zhen Bang 李 振 邦

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE34

Personaggi HONG KONG

Il mio MaestroZHENG ZHONG我我我我 的的的的 師師師師 傅傅傅傅 鄭鄭鄭鄭 忠忠忠忠

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 35

Xiong (fratello di pratica) Li Gen 黎 根, che in parteconsidero come il mio vero maestro.

Continuò ad insegnarmi lo stile Hong Quan 洪 拳,per questo devo a lui stima e affetto.Tra gli amici del mio Shi Xiong (fratello di pratica) LiGen, c’era il maestro Zheng Zhong. I due si conoscevano da oltre 30 anni. Tra di loro ingergo amichevole usavano chiamarsi “fratello”. SifuLi era di qualche mese più grande di Sifu Zheng, per-

ciò quest’ultimo chiamava Li “Da Ge 大 哥” ,che si-gnifica “Grande Fratello”.

Proprio qualche anno fa, il maestro Li mi fece vedereun giornale che mostrava un articolo sul maestroZheng. Lui mi disse: “Vedi, questo è mio fratelloZheng, lui è molto famoso in Cina, è forte, è stato laguardia del corpo del Principe l’Arabia Saudita … trapochi giorni verrà a trovarmi e te lo farò conoscere.”

Purtroppo quel giorno non riuscii ad incontrare ilmaestro Zheng per un problema di lavoro. Passaronoalcuni mesi e per lo stesso problema di tempo persiun’altra occasione. Per ben tre volte persi l’opportunità di incontrarlo; nelfrattempo coloro che lo avevano incontrato mi riferi-vano di quanto era bravo, forte e veloce.

Finalmente arrivò il giorno in cui il maestro Zheng miaccettò come suo allievo stretto. Da quel momentocambiò tutta la mia vita.

9 studenti di Wing Chun hanno partecipato al film (La leggenda di Bruce Lee)

Il gran maestro Zheng Zhong con il suo allievo Li Zhen Bang

�Sifu Li Zhen Bang

Page 20: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 35

Xiong (fratello di pratica) Li Gen 黎 根, che in parteconsidero come il mio vero maestro.

Continuò ad insegnarmi lo stile Hong Quan 洪 拳,per questo devo a lui stima e affetto.Tra gli amici del mio Shi Xiong (fratello di pratica) LiGen, c’era il maestro Zheng Zhong. I due si conoscevano da oltre 30 anni. Tra di loro ingergo amichevole usavano chiamarsi “fratello”. SifuLi era di qualche mese più grande di Sifu Zheng, per-

ciò quest’ultimo chiamava Li “Da Ge 大 哥” ,che si-gnifica “Grande Fratello”.

Proprio qualche anno fa, il maestro Li mi fece vedereun giornale che mostrava un articolo sul maestroZheng. Lui mi disse: “Vedi, questo è mio fratelloZheng, lui è molto famoso in Cina, è forte, è stato laguardia del corpo del Principe l’Arabia Saudita … trapochi giorni verrà a trovarmi e te lo farò conoscere.”

Purtroppo quel giorno non riuscii ad incontrare ilmaestro Zheng per un problema di lavoro. Passaronoalcuni mesi e per lo stesso problema di tempo persiun’altra occasione. Per ben tre volte persi l’opportunità di incontrarlo; nelfrattempo coloro che lo avevano incontrato mi riferi-vano di quanto era bravo, forte e veloce.

Finalmente arrivò il giorno in cui il maestro Zheng miaccettò come suo allievo stretto. Da quel momentocambiò tutta la mia vita.

9 studenti di Wing Chun hanno partecipato al film (La leggenda di Bruce Lee)

Il gran maestro Zheng Zhong con il suo allievo Li Zhen Bang

�Sifu Li Zhen Bang

Page 21: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE40

HONG KONG

大聖劈掛門陳秀中師傅Intervista a Sifu Chan Xiu ZhongCapo scuola del Tai Sing Pap Kar Moon = Lo stile dellaScimmia“他能夠將新武俠雜誌推廣至美國,歐洲”“Il suo New Martial Hero Magazine sarà esteso agli StatiUniti e all'Europa”

認識新武俠早在70年代,當時老板是梁穆叔,趙仲君,麥正等,而後期廖廣華接手繼續經營,他能夠將新武俠雜誌推廣至美國,歐洲,在弘揚中國武術作了很大貢獻。至於對他個人健康方面,相信是最差勁的!他經常煙不離手,又沒有適當運動,令身體有太多毛病,真可惜!

Il Sifu Chan Xiu Zhong attualmente ha 78 anni e vive ilCanada dove è emigrato da Hong Kong. In occasione delcapodanno è ritornato ad Hong Kong per essere presenteagli eventi della sua associazione.

Lo intervistiamo perché presente ai funerali di Sig. LiuKwong Wah Ci racconta che conosceva la rivista NMHMgià dal 1970. Quando era diretta da Leung Mu Shu, ZhaoZhong Jun e Mak Zheng …etc. Ci dice che in seguito saràpoi presa in mano da Liu Kwong Wah che riuscirà poi apromuoverla negli Stati Uniti e in Europa. Sarà quindi permerito suo che le arti marziali Cinesi avranno un successoanche nel paesi d’oltre mare. Il Sifu Chan Xiu Zhong continua dicendoci che perquanto riguarda il lavoro il Sig. Liu è stato molto ingamba. Ma per quanto riguarda la cura della sua salutenon è stato molto attento; purtroppo era un accanito fu-

matore e non ha mai fatto un'adeguata attività fisica, ilche gli ha procurato notevoli problemi di salute. E' statoun vero peccato!

Fine: intervista Sifu Chan Xiu Zhong

香港泰拳理事會主席陳文義師傅Intervista a M° Chan Men YeePresidente della Hong Kong Mauy Thai Association “ 只要值得推廣,他都義不容辭 ”“Un Promotore di eventi e gare per sola passione.”

我認識廖廣華先生超過30年,當時他擔任新武俠雜誌總編輯,凡事親力親為,盡心盡力,熱心拳運,在主辦拳賽方面,不重名利,只要值得推廣,他都義不容辭,我非常欣賞他,今次不幸離世,香港泰拳理事會覺得可惜!

Conoscevo il Sig. Liu Kwong Wah da più di 30 anni, daquando era capo redattore di New Martial Hero Magazine.Faceva tutto da solo e dedicava tutto sé stesso ad organizzaregare ed eventi boxisti indipendentemente da un ritorno difama o profitto. E’ quindi una triste perdita per tutti i mem-bri della Hong Kong Muai Thai Association!

Fine: intervista M°Chan Men Yee

柏龍國際泰拳搏擊中心總教練Intervista a Maestro Chan Tak Hing Capo Istruttore dello Pak Lung International Muay ThaiAssociation“廖先生是一位沒有偏見的好好先生”

Sifu Chan Xiu Zhong

M° Chan Men Yee

Maestro Chan Tak Hing

Maestro Mok Wai Keung

Master Un Kou Tak

In memoria diMr. Liu Kwong WahEditore della New Martial Hero Magazine

懷懷念念新新武武俠俠雜雜誌誌總總編編輯輯廖廖廣廣華華先先生生

Page 22: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE40

HONG KONG

大聖劈掛門陳秀中師傅Intervista a Sifu Chan Xiu ZhongCapo scuola del Tai Sing Pap Kar Moon = Lo stile dellaScimmia“他能夠將新武俠雜誌推廣至美國,歐洲”“Il suo New Martial Hero Magazine sarà esteso agli StatiUniti e all'Europa”

認識新武俠早在70年代,當時老板是梁穆叔,趙仲君,麥正等,而後期廖廣華接手繼續經營,他能夠將新武俠雜誌推廣至美國,歐洲,在弘揚中國武術作了很大貢獻。至於對他個人健康方面,相信是最差勁的!他經常煙不離手,又沒有適當運動,令身體有太多毛病,真可惜!

Il Sifu Chan Xiu Zhong attualmente ha 78 anni e vive ilCanada dove è emigrato da Hong Kong. In occasione delcapodanno è ritornato ad Hong Kong per essere presenteagli eventi della sua associazione.

Lo intervistiamo perché presente ai funerali di Sig. LiuKwong Wah Ci racconta che conosceva la rivista NMHMgià dal 1970. Quando era diretta da Leung Mu Shu, ZhaoZhong Jun e Mak Zheng …etc. Ci dice che in seguito saràpoi presa in mano da Liu Kwong Wah che riuscirà poi apromuoverla negli Stati Uniti e in Europa. Sarà quindi permerito suo che le arti marziali Cinesi avranno un successoanche nel paesi d’oltre mare. Il Sifu Chan Xiu Zhong continua dicendoci che perquanto riguarda il lavoro il Sig. Liu è stato molto ingamba. Ma per quanto riguarda la cura della sua salutenon è stato molto attento; purtroppo era un accanito fu-

matore e non ha mai fatto un'adeguata attività fisica, ilche gli ha procurato notevoli problemi di salute. E' statoun vero peccato!

Fine: intervista Sifu Chan Xiu Zhong

香港泰拳理事會主席陳文義師傅Intervista a M° Chan Men YeePresidente della Hong Kong Mauy Thai Association “ 只要值得推廣,他都義不容辭 ”“Un Promotore di eventi e gare per sola passione.”

我認識廖廣華先生超過30年,當時他擔任新武俠雜誌總編輯,凡事親力親為,盡心盡力,熱心拳運,在主辦拳賽方面,不重名利,只要值得推廣,他都義不容辭,我非常欣賞他,今次不幸離世,香港泰拳理事會覺得可惜!

Conoscevo il Sig. Liu Kwong Wah da più di 30 anni, daquando era capo redattore di New Martial Hero Magazine.Faceva tutto da solo e dedicava tutto sé stesso ad organizzaregare ed eventi boxisti indipendentemente da un ritorno difama o profitto. E’ quindi una triste perdita per tutti i mem-bri della Hong Kong Muai Thai Association!

Fine: intervista M°Chan Men Yee

柏龍國際泰拳搏擊中心總教練Intervista a Maestro Chan Tak Hing Capo Istruttore dello Pak Lung International Muay ThaiAssociation“廖先生是一位沒有偏見的好好先生”

Sifu Chan Xiu Zhong

M° Chan Men Yee

Maestro Chan Tak Hing

Maestro Mok Wai Keung

Master Un Kou Tak

In memoria diMr. Liu Kwong WahEditore della New Martial Hero Magazine

懷懷念念新新武武俠俠雜雜誌誌總總編編輯輯廖廖廣廣華華先先生生

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 41

“Sig. Liu è una persona giusta e imparziale”

記得大約在1975年就認識廖廣華先生,當年切磋武功,互相校技之風,甚為普遍,在一次特別地方中踫頭,一次“講手”場合,正當大家埋牙動手之際,忽然間,有一位師傅從人群中走出制止,大聲呼喝;『唔好打!』。這場“私鬥”,終於打不成,這位仁兄就是蔡李佛李冠雄師傅,不打不相識,原來是自已人,自始交往密切了,成為好友……。廖先生是一位沒有偏見的好好先生,外型肥伴,完全不屬於這業界,不過他對武術有濃厚興趣,對推動武術不遺餘力,今次不幸因病離世,確實是武林界一個很大損失!

Ho conosciuto Liu Kwong Wah nel 1975. Era presente comegiornalista in occasione di una sfida contro un'altra scuola diCai Lee Fu, presidiata dal Maestro Lee Koon Hung.

Di Liu mi colpì proprio l'imparzialità di giudizio e le sueelevate capacità professionali. Questa sfortunata morte acausa di malattia è davvero una grande perdita per la co-munità delle arti marziali!

Fine: intervista Maestro Chan Tak Hing

國際白鶴派張國華國術總會張國華師傅Intervista a Sifu Cheung Kwok Wah della stile GruBiancaInternational Pak Hok Pai Cheung Kwok Wah c.m.a.a“ 他這種精神,值得向他學習,向他致敬 ”“Un grande omaggio ad un uomo dotato di un grandespirito. Sarà di esempio per molti.”

廖廣華為人忠厚,正直,對武術情有獨鍾,我最欣賞及配服他的能幹,就是由辦新武俠雜誌以至主辦武術比賽,他都事事親力親為,不計較付出,為的,只有一個,就是推廣武術運動,他這種精神,值得向他學習,向他致敬!

Il Sig.Liu è stato sempre un uomo onesto e sincero e unamante del mondo delle arti marziali. Ha sempre messoa disposizione la sua rivista per aiutare l’organizzazione digare e manifestazioni senza un interesse economico maspinto solo dalla passione e dall’amore per queste disci-pline. Vale la pena di imparare da lui! Lo saluto e lo ri-cordo con grande stima.

Fine: intervista Maestro Cheung Kwok Wah

蛇鶴詠春門莫偉強師傅Intervista a Maestro Mok Wai KeungIl Wing Chun del Serpente e della Gru “ 武林界少了一位人材,好希望可後繼有人 ” “E’ la perdita di un persona di talento per la comunitàmarziale; speriamo in un suo degno successore per il fu-turo.”

我在2008年舉辦武術匯演,遇到很多問題,當時得到廖廣華先生提供很多寶貴意見,令該次武術匯演成功舉行。現在廖先生走了,我們損失了一位好朋友,武林界少了一位人材,好希望可 “ 後繼有人 ” !

Ricordo che nel 2008 organizzai uno Show di arti mar-ziali; incontrai numerosi problemi che riuscii a superaregrazie ai preziosi consigli che mi diede il Sig. Liu KwongWah. La manifestazione fu un successo!

Ormai il Sig. Liu se ne è andato; abbiamo perso un buonamico ed un personaggio importante nei circoli di artimarziali. Speriamo per il futuro in un successore comeLui!

Fine: intervista Maestro Mok Wai Keung

葉問國術總會主席劉功成師傅Intervista a Maestro Sam Lau Kung Shing Presidente della Yip Man Martial Art Association“ 採取較開放的態度,以揭發真相,大膽見稱 ”“Era conosciuto per le sue ampie vedute e per il suo at-teggiamento aperto verso le realtà del mondo delle artimarziali.”

當知道這不幸消息,心裡感到難過,認識廖先生雖然短短數年,但認識新武俠雜誌早於70年代,新武俠雜誌由廖先生接手繼續經營後,他採取較開放的態度,以揭發真相,大膽見稱,尤其對於處理稿件排位,選取封面人物及敏感題材等等問題上,都處理得非常妥當。最難得這雜誌贏得中國武術協會主席高小軍先生高度讚揚!

Quando ho saputo di questa triste notizia il mio cuore hapianto per il Sig. Liu. Nonostante lo conoscessi di per-sona solo da solo pochi anni, conoscevo la rivista già daglianni '70. Avevo notato un notevole cambiamento in me-glio da quando Sig. Liu aveva preso in mano la direzionedella rivisita. NMHM ha assunto un atteggiamento piùaperto e imparziale nei confronti della realtà del mondodelle arti marziali. E' riuscito a curare non solo i dettaglidi copertina e impaginazione, ma anche i contenuti deitesti stessi. Lo stesso Sig. Guo Xiao Jun, presidente dellapiù importante federazione Cinese di Wushu in Cina, haavuto parole di lode per questa rivista.

Fine: intervista Maestro Sam Lau Kung Shing

澳門高龍拳館館主阮高德師傅Intervista a Master Un Kou Takdella Golden Dragon Boxing Club Macau “ 將中國武術擂台賽合法化,規章制度化 ” “Propose una norma di regolamentazioni per legalizzareinternazionalmente le competizioni.”

廖廣華先生在武林界活躍30多年,人緣甚佳,雖然外表不修邊 ,但是一位好好先生。我記得有一次澳門主辦華東賑災慈善拳賽,廖先生有份牽頭推動,是一位有心人。還有,他很希望將中國武術擂台賽合法化,規章制度化地進行,推廣至世界,今次不幸逝世,是武林界一個損失!

Il Sig. Liu Kwong Wah è da oltre 30 anni molto popolarenel mondo delle arti marziali, nonostante il suo aspetto unpò trasandato nel suo modo di vestire.

Ricordo che fu uno degli organizzatori del torneo MacaoWah Dong Charity, i cui fondi vennero destinati in bene-ficenza. Ricordo inoltre che in quei lontani anni lanciò laproposta di creare un regolamento internazionale per lecompetizioni di Wushu. E’ una tragica perdita per la co-munità delle arti marziali!

Fine: intervista Maestro Un Kou Tak

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE42

Page 23: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 41

“Sig. Liu è una persona giusta e imparziale”

記得大約在1975年就認識廖廣華先生,當年切磋武功,互相校技之風,甚為普遍,在一次特別地方中踫頭,一次“講手”場合,正當大家埋牙動手之際,忽然間,有一位師傅從人群中走出制止,大聲呼喝;『唔好打!』。這場“私鬥”,終於打不成,這位仁兄就是蔡李佛李冠雄師傅,不打不相識,原來是自已人,自始交往密切了,成為好友……。廖先生是一位沒有偏見的好好先生,外型肥伴,完全不屬於這業界,不過他對武術有濃厚興趣,對推動武術不遺餘力,今次不幸因病離世,確實是武林界一個很大損失!

Ho conosciuto Liu Kwong Wah nel 1975. Era presente comegiornalista in occasione di una sfida contro un'altra scuola diCai Lee Fu, presidiata dal Maestro Lee Koon Hung.

Di Liu mi colpì proprio l'imparzialità di giudizio e le sueelevate capacità professionali. Questa sfortunata morte acausa di malattia è davvero una grande perdita per la co-munità delle arti marziali!

Fine: intervista Maestro Chan Tak Hing

國際白鶴派張國華國術總會張國華師傅Intervista a Sifu Cheung Kwok Wah della stile GruBiancaInternational Pak Hok Pai Cheung Kwok Wah c.m.a.a“ 他這種精神,值得向他學習,向他致敬 ”“Un grande omaggio ad un uomo dotato di un grandespirito. Sarà di esempio per molti.”

廖廣華為人忠厚,正直,對武術情有獨鍾,我最欣賞及配服他的能幹,就是由辦新武俠雜誌以至主辦武術比賽,他都事事親力親為,不計較付出,為的,只有一個,就是推廣武術運動,他這種精神,值得向他學習,向他致敬!

Il Sig.Liu è stato sempre un uomo onesto e sincero e unamante del mondo delle arti marziali. Ha sempre messoa disposizione la sua rivista per aiutare l’organizzazione digare e manifestazioni senza un interesse economico maspinto solo dalla passione e dall’amore per queste disci-pline. Vale la pena di imparare da lui! Lo saluto e lo ri-cordo con grande stima.

Fine: intervista Maestro Cheung Kwok Wah

蛇鶴詠春門莫偉強師傅Intervista a Maestro Mok Wai KeungIl Wing Chun del Serpente e della Gru “ 武林界少了一位人材,好希望可後繼有人 ” “E’ la perdita di un persona di talento per la comunitàmarziale; speriamo in un suo degno successore per il fu-turo.”

我在2008年舉辦武術匯演,遇到很多問題,當時得到廖廣華先生提供很多寶貴意見,令該次武術匯演成功舉行。現在廖先生走了,我們損失了一位好朋友,武林界少了一位人材,好希望可 “ 後繼有人 ” !

Ricordo che nel 2008 organizzai uno Show di arti mar-ziali; incontrai numerosi problemi che riuscii a superaregrazie ai preziosi consigli che mi diede il Sig. Liu KwongWah. La manifestazione fu un successo!

Ormai il Sig. Liu se ne è andato; abbiamo perso un buonamico ed un personaggio importante nei circoli di artimarziali. Speriamo per il futuro in un successore comeLui!

Fine: intervista Maestro Mok Wai Keung

葉問國術總會主席劉功成師傅Intervista a Maestro Sam Lau Kung Shing Presidente della Yip Man Martial Art Association“ 採取較開放的態度,以揭發真相,大膽見稱 ”“Era conosciuto per le sue ampie vedute e per il suo at-teggiamento aperto verso le realtà del mondo delle artimarziali.”

當知道這不幸消息,心裡感到難過,認識廖先生雖然短短數年,但認識新武俠雜誌早於70年代,新武俠雜誌由廖先生接手繼續經營後,他採取較開放的態度,以揭發真相,大膽見稱,尤其對於處理稿件排位,選取封面人物及敏感題材等等問題上,都處理得非常妥當。最難得這雜誌贏得中國武術協會主席高小軍先生高度讚揚!

Quando ho saputo di questa triste notizia il mio cuore hapianto per il Sig. Liu. Nonostante lo conoscessi di per-sona solo da solo pochi anni, conoscevo la rivista già daglianni '70. Avevo notato un notevole cambiamento in me-glio da quando Sig. Liu aveva preso in mano la direzionedella rivisita. NMHM ha assunto un atteggiamento piùaperto e imparziale nei confronti della realtà del mondodelle arti marziali. E' riuscito a curare non solo i dettaglidi copertina e impaginazione, ma anche i contenuti deitesti stessi. Lo stesso Sig. Guo Xiao Jun, presidente dellapiù importante federazione Cinese di Wushu in Cina, haavuto parole di lode per questa rivista.

Fine: intervista Maestro Sam Lau Kung Shing

澳門高龍拳館館主阮高德師傅Intervista a Master Un Kou Takdella Golden Dragon Boxing Club Macau “ 將中國武術擂台賽合法化,規章制度化 ” “Propose una norma di regolamentazioni per legalizzareinternazionalmente le competizioni.”

廖廣華先生在武林界活躍30多年,人緣甚佳,雖然外表不修邊 ,但是一位好好先生。我記得有一次澳門主辦華東賑災慈善拳賽,廖先生有份牽頭推動,是一位有心人。還有,他很希望將中國武術擂台賽合法化,規章制度化地進行,推廣至世界,今次不幸逝世,是武林界一個損失!

Il Sig. Liu Kwong Wah è da oltre 30 anni molto popolarenel mondo delle arti marziali, nonostante il suo aspetto unpò trasandato nel suo modo di vestire.

Ricordo che fu uno degli organizzatori del torneo MacaoWah Dong Charity, i cui fondi vennero destinati in bene-ficenza. Ricordo inoltre che in quei lontani anni lanciò laproposta di creare un regolamento internazionale per lecompetizioni di Wushu. E’ una tragica perdita per la co-munità delle arti marziali!

Fine: intervista Maestro Un Kou Tak

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE42

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 43

Scuole ITALIA

La scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S. (Kung FuTang Lang Sud – Martial Arts Nan TanLang Italian School), dal

2010 anche A.S.D. affiliata FiWuK-CONI, è stata fondata nel 1990 dalM° Alessandro Cossu per portareavanti la propria via marziale e far conoscere il suoKung Fu Tradizionale in Italia. Obiettivo della Scuola è diffondere in particolare lostile della Mantide Religiosa del Sud (Nan Tang LangPai), stile principale insegnato nella scuola cui si ac-cede solo dopo diversi anni di studio dedicati allo stileNan Xi Chuan. Quest'ultimo contiene alcune immis-sioni di scuola del Nord, (che rappresentano le basiper lo studio della stessa Mantide Religiosa), il ChiKung di famiglia ed elementi di altri stili tradizionali in-terni ed esterni, non approfonditi come può esserlolo stile principale. Grazie al suo impegno e ai successi della sua scuola,nel 1998 Sifu Cossu ha avuto l’onore di essere accet-tato dal Grand Master Gin Foon Mark, Quinta gene-razione di stile Kwong Sai Jook Lum Southern PrayingMantis. Ha approfondito principalmente lo studio della Man-tide del Sud, che lo ha portato ad acquisire un livellotecnico marziale sempre più alto, così da ottenere ri-conoscimenti da parte di famosi maestri tradizionali alivello europeo e di Hong Kong.

Attualmente Sifu Cossu sta lavorando ai seguentiprogetti:

- reportage in esclusiva da parte della rivista speciali-stica New Martial Hero Magazine sul viaggio in Min-nesota (USA) della Scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S.,previsto per il prossimo Agosto 2011, direttamentepresso la sede centrale della Scuola del G.M. Gin FoonMark (in uscita sul NMHM n° 7 di Ottobre 2011).- Apertura del nuovo sito www.sifucossu.it, rinnovatonella veste e nel contenuto.- Apertura di un canale youtube come KtsMantis- Gemellaggi con altre scuole di kung fu, tra le quali lascuola del Pak Hok Pai del G.M. Cheung Kwok Wahe del suo discepolo diretto, il M° Carlo Tonti.

Infine, ma non meno importante:- apertura, per la prima volta, del corso allenatori perl'insegnamento del NanXi Chuan e Nan Tang LanggPai ed in futuro del Kwong Sai Jook Lum.

Sifu Cossu è l'unico in Italia ad insegnare questi stili el'unico autorizzato in Europa ad insegnare il Jook Lumdella scuola del G.M. Gin Foon Mark.La scuola KTS svolge la propria attività presso diversepalestre a Roma, nelle zone di Roma Sud e Sud-Est,Ostia e fuori Roma, a Ciampino e Castelli Romani.

Sifu Cossu con la grande alabarda e uno degli attrezzi

utilizzati nella Scuola per l’allenamento. �

Scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S. La Mantide delle Sette Stelle è uno stile di Kung Fu tra-

dizionale che già nel nome porta un potente simbolo peri cinesi: Le Sette Stelle. Esse rappresentano la costella-zione chiamata Mestolo settentrionale che in occidenteè conosciuta con il nome di Orsa maggiore; le Sette Stellevengono spesso raffigurate nelle opere d'arte cinesi ehanno un ruolo importante nella cosmologia rituale ta-oista.

Una bellissima leggenda racconta che “gli dei de-gli astri un giorno decisero di voler vivere sulla terrae gustare i piaceri del vino. Scesi sulla terra capita-rono nella casa di un uomo condannato ingiusta-mente a morte, dove si misero a bere. L'astronomoreale informò l'imperatore che le Sette Stelle eranoscomparse dal cielo, segno di sventura e di immi-nente catastrofe. Per scongiurarla, l'astronomo con-sigliò all'imperatore di promulgare un'amnistia ge-nerale. Il saggio imperatore seguì il consigliodell'astronomo, e presto le Sette Stelle ricomparveroin cielo al loro posto. L'uomo condannato ingiu-stamente scampò così alla morte.”

Il Mestolo settentrionale (Bei Dou) è considerata la di-mora del dio supremo della religione popolare Shang-Di.Le Sette Stelle venivano dipinte anche sulle imbarcazioni,dove simboleggiavano la dea protettrice dei navigatori,l'imperatrice celeste, Tian Hou.

Nella Cina antica ognuno degli astri che componevanola costellazione veniva associato ad una delle province ci-nesi. La costellazione è considerata da sempre un grandeorologio cosmico in quanto il manico del Mestolo com-pie un giro di 360° nell'arco di un anno. In primavera essopunta ad est, in estate a sud, in autunno ad ovest e in in-verno a nord, conformandosi in questo modo total-mente alla teoria dei cinque processi o dei cinque ele-menti.Nel Qigong il grande Mestolo viene considerato un ser-batoio di Qi Cosmico che raccoglie energia da tutte le al-tre stelle mente ruota su se stesso durante l'anno e da cuiun praticante può attingere al bisogno.

Come vengono viste le Sette Stelle nello stile della Man-tide religiosa? Esistono varie ipotesi su come si sia arri-vati a questo nome. La leggenda riguardo il fondatoredello stile Wang Lang in breve racconta che egli trasseispirazione dall’osservazione di una mantide, successi-vamente integrò i passi dello stile della scimmia nel suosistema per renderlo più agile ed aggiunse tecniche e stiliche aveva appreso in precedenza (Vedi anche la canzonedelle 18 famiglie in NMHM N°2).

The Seven-Star Praying Mantis is a traditional Kung Fustyle who holds within its name a powerful symbol forthe Chinese people: The Seven Stars.These representa constellation called big dipper and are well known inthe west asUrsa Maior; The Seven Starscan often beseen in chinese art and they play an important role intaoist rituals and cosmology.

A beautiful legends tells that “The godsof thestars one day decided to go living on the earth andto delight themselves drinking wine. They hap-pened to descend in the home of a man unjustlycondemned to death and started to drink. The ro-yal astronomist informed the emperor that theSeven Stars disappeared from the sky and that thisbad sign foretold catastrophic events. Thus theastronomist counseled the emperor to promulgea general amnisty. The wise emperor followedthis advice and soon the Seven Stars were back inthe sky at heir rightful place. The unjustly con-demned man escaped thus his sentence.”

The northern or big dipper (Bei Dou) is considered thehome of the god Shang-Di of popular religion. TheSeven Stars were also painted by the sailors on theships to invke the protection of the celestial empress,Tian Hou.

In ancient China every star in the constellation was as-sociated with one of the chinese provinces. The Con-stellation was always regarded as a gigantic cosmicclock as its “handle” turns 360° during each year. Inspring it is pointed to the east, in summer south, in au-tumn west and in winter northward, following thecommon theory of the five transformations or five ele-ments.In Qigong theory the big dipper is considered a bigtank which collects cosmic Qi energy from the starsand from whom the Qigong practicioner can draw asneeded.

How do we see the Seven Stars in the Praying MantisStyle? There are many theories as to how it came tothis name. The legend about the founder of the styleWang Lang tells us briefly that he was inspired by ob-serving a praying mantis, he added later the steps ofthe monkey into his system to make it more agile andmany techniques from different systems he had stu-died precedently (See the tenet of the 18 families inNMHM#2). In the years following Wang Lang thestyle was confined in a monastery for an uncertain pe-riod of time and later on taught outside.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE44

Le Sette Stelle della Mantide Religiosa

Di Shifu Claudio Fabbricatore – Ke Shang Wu

Stili

Page 24: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 43

Scuole ITALIA

La scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S. (Kung FuTang Lang Sud – Martial Arts Nan TanLang Italian School), dal

2010 anche A.S.D. affiliata FiWuK-CONI, è stata fondata nel 1990 dalM° Alessandro Cossu per portareavanti la propria via marziale e far conoscere il suoKung Fu Tradizionale in Italia. Obiettivo della Scuola è diffondere in particolare lostile della Mantide Religiosa del Sud (Nan Tang LangPai), stile principale insegnato nella scuola cui si ac-cede solo dopo diversi anni di studio dedicati allo stileNan Xi Chuan. Quest'ultimo contiene alcune immis-sioni di scuola del Nord, (che rappresentano le basiper lo studio della stessa Mantide Religiosa), il ChiKung di famiglia ed elementi di altri stili tradizionali in-terni ed esterni, non approfonditi come può esserlolo stile principale. Grazie al suo impegno e ai successi della sua scuola,nel 1998 Sifu Cossu ha avuto l’onore di essere accet-tato dal Grand Master Gin Foon Mark, Quinta gene-razione di stile Kwong Sai Jook Lum Southern PrayingMantis. Ha approfondito principalmente lo studio della Man-tide del Sud, che lo ha portato ad acquisire un livellotecnico marziale sempre più alto, così da ottenere ri-conoscimenti da parte di famosi maestri tradizionali alivello europeo e di Hong Kong.

Attualmente Sifu Cossu sta lavorando ai seguentiprogetti:

- reportage in esclusiva da parte della rivista speciali-stica New Martial Hero Magazine sul viaggio in Min-nesota (USA) della Scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S.,previsto per il prossimo Agosto 2011, direttamentepresso la sede centrale della Scuola del G.M. Gin FoonMark (in uscita sul NMHM n° 7 di Ottobre 2011).- Apertura del nuovo sito www.sifucossu.it, rinnovatonella veste e nel contenuto.- Apertura di un canale youtube come KtsMantis- Gemellaggi con altre scuole di kung fu, tra le quali lascuola del Pak Hok Pai del G.M. Cheung Kwok Wahe del suo discepolo diretto, il M° Carlo Tonti.

Infine, ma non meno importante:- apertura, per la prima volta, del corso allenatori perl'insegnamento del NanXi Chuan e Nan Tang LanggPai ed in futuro del Kwong Sai Jook Lum.

Sifu Cossu è l'unico in Italia ad insegnare questi stili el'unico autorizzato in Europa ad insegnare il Jook Lumdella scuola del G.M. Gin Foon Mark.La scuola KTS svolge la propria attività presso diversepalestre a Roma, nelle zone di Roma Sud e Sud-Est,Ostia e fuori Roma, a Ciampino e Castelli Romani.

Sifu Cossu con la grande alabarda e uno degli attrezzi

utilizzati nella Scuola per l’allenamento. �

Scuola K.T.S. M.A.N.T.I.S. La Mantide delle Sette Stelle è uno stile di Kung Fu tra-

dizionale che già nel nome porta un potente simbolo peri cinesi: Le Sette Stelle. Esse rappresentano la costella-zione chiamata Mestolo settentrionale che in occidenteè conosciuta con il nome di Orsa maggiore; le Sette Stellevengono spesso raffigurate nelle opere d'arte cinesi ehanno un ruolo importante nella cosmologia rituale ta-oista.

Una bellissima leggenda racconta che “gli dei de-gli astri un giorno decisero di voler vivere sulla terrae gustare i piaceri del vino. Scesi sulla terra capita-rono nella casa di un uomo condannato ingiusta-mente a morte, dove si misero a bere. L'astronomoreale informò l'imperatore che le Sette Stelle eranoscomparse dal cielo, segno di sventura e di immi-nente catastrofe. Per scongiurarla, l'astronomo con-sigliò all'imperatore di promulgare un'amnistia ge-nerale. Il saggio imperatore seguì il consigliodell'astronomo, e presto le Sette Stelle ricomparveroin cielo al loro posto. L'uomo condannato ingiu-stamente scampò così alla morte.”

Il Mestolo settentrionale (Bei Dou) è considerata la di-mora del dio supremo della religione popolare Shang-Di.Le Sette Stelle venivano dipinte anche sulle imbarcazioni,dove simboleggiavano la dea protettrice dei navigatori,l'imperatrice celeste, Tian Hou.

Nella Cina antica ognuno degli astri che componevanola costellazione veniva associato ad una delle province ci-nesi. La costellazione è considerata da sempre un grandeorologio cosmico in quanto il manico del Mestolo com-pie un giro di 360° nell'arco di un anno. In primavera essopunta ad est, in estate a sud, in autunno ad ovest e in in-verno a nord, conformandosi in questo modo total-mente alla teoria dei cinque processi o dei cinque ele-menti.Nel Qigong il grande Mestolo viene considerato un ser-batoio di Qi Cosmico che raccoglie energia da tutte le al-tre stelle mente ruota su se stesso durante l'anno e da cuiun praticante può attingere al bisogno.

Come vengono viste le Sette Stelle nello stile della Man-tide religiosa? Esistono varie ipotesi su come si sia arri-vati a questo nome. La leggenda riguardo il fondatoredello stile Wang Lang in breve racconta che egli trasseispirazione dall’osservazione di una mantide, successi-vamente integrò i passi dello stile della scimmia nel suosistema per renderlo più agile ed aggiunse tecniche e stiliche aveva appreso in precedenza (Vedi anche la canzonedelle 18 famiglie in NMHM N°2).

The Seven-Star Praying Mantis is a traditional Kung Fustyle who holds within its name a powerful symbol forthe Chinese people: The Seven Stars.These representa constellation called big dipper and are well known inthe west asUrsa Maior; The Seven Starscan often beseen in chinese art and they play an important role intaoist rituals and cosmology.

A beautiful legends tells that “The godsof thestars one day decided to go living on the earth andto delight themselves drinking wine. They hap-pened to descend in the home of a man unjustlycondemned to death and started to drink. The ro-yal astronomist informed the emperor that theSeven Stars disappeared from the sky and that thisbad sign foretold catastrophic events. Thus theastronomist counseled the emperor to promulgea general amnisty. The wise emperor followedthis advice and soon the Seven Stars were back inthe sky at heir rightful place. The unjustly con-demned man escaped thus his sentence.”

The northern or big dipper (Bei Dou) is considered thehome of the god Shang-Di of popular religion. TheSeven Stars were also painted by the sailors on theships to invke the protection of the celestial empress,Tian Hou.

In ancient China every star in the constellation was as-sociated with one of the chinese provinces. The Con-stellation was always regarded as a gigantic cosmicclock as its “handle” turns 360° during each year. Inspring it is pointed to the east, in summer south, in au-tumn west and in winter northward, following thecommon theory of the five transformations or five ele-ments.In Qigong theory the big dipper is considered a bigtank which collects cosmic Qi energy from the starsand from whom the Qigong practicioner can draw asneeded.

How do we see the Seven Stars in the Praying MantisStyle? There are many theories as to how it came tothis name. The legend about the founder of the styleWang Lang tells us briefly that he was inspired by ob-serving a praying mantis, he added later the steps ofthe monkey into his system to make it more agile andmany techniques from different systems he had stu-died precedently (See the tenet of the 18 families inNMHM#2). In the years following Wang Lang thestyle was confined in a monastery for an uncertain pe-riod of time and later on taught outside.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE44

Le Sette Stelle della Mantide Religiosa

Di Shifu Claudio Fabbricatore – Ke Shang Wu

Stili

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 45

“Il M° Claudio Fabbricatorein guardia Qi Xing Shi (al centro) mostra una applicazione per ognuna delle Sette Stelle. Dall'alto in senso orario vediamo: testa, spalla, piede, ginocchio, anca, gomito e pugno.”

Shifu Claudio Fabbricatore in Qi Xing shi posture (centre),

demonstates one technique for each star.From above clockwise

you can see head, shoulder, foot, knee, hip, elbow and fist”

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE46

Nei tempi successivi a Wang Lang lo stile rimase confi-nato in un monastero per un periodo non determinabilee successivamente, insegnato anche all’esterno.

Nel XVIII secolo s’inizia a parlare di diverse scuole o stilidi Mantide, vi è stata in altre parole una divergenza neivari rami evolutivi che ha portato lo stile ancestrale ad unasuddivisione in diversi stili, alla base dei qualivi sono sem-pre le caratteristiche tipiche dello stile ancestrale di Man-tide, ma ognuno con peculiarità proprie. Esistono, infatti,molte teorie di come i vari stili siano pervenuti ai rispet-tivi nomi. Secondo una leggenda molto diffusa, il granmaestro/ successore (non viene mai specificato chi)avrebbe chiesto ad ogni suo allievo, pronto all’insegna-mento, di andare nei campi e di catturare una mantide re-ligiosa.Dopo ogni cattura l’allievo ed il maestro osservavano leali della mantide catturata einbase ai segni presenti sulleali stabilivano così un nome diverso per scuola, gene-rando i diversi stili. Per esempio il maestro vedendo unsegno che assomigliava ad un cerchio sulle ali dell'insetto,decise di chiamare la sua scuola dell'allievo “Mantide del-l'anello di giada” e così di seguito.Data la mancanza di dati storici, questa leggenda non èovviamente verificabile e appare in ogni caso alquanto ro-manzata. La Mantide delle Sette Stelle, di seguito pren-derebbe quindi nome dal disegno visto da un maestrosulle ali di una mantide portatagli dal suo allievo.

Secondo il gran maestro Lee Kam Wing di Hong Kongil significato del nome sarebbe diverso.Wang Lang, in quanto patriota anti-Qing, avrebbe infattivoluto vedere i suoi seguaci, sparsi sotto tutto il cielo nelquale fosse stata visibile l'Orsa maggiore, cercare di dareil loro meglio per restaurare l'ormai caduta dinastia Ming,dando così un significato politico al nome dello stile.Anche questa seconda versione pare poco probabile inquanto la divisione dello stile originario di Mantide av-venne sicuramente molti decenni dopo la morte di WangLang.

Il successore di seconda generazione Sheng Xiao, mo-naco o abate di un monastero Taoista, rappresental’anello di congiunzione tra il fondatore dello stile leg-gendario ed i successori storici; sembra più probabile cheil nome venne dato alla scuola dopo le influenze taoiste.Il primo maestro che sicuramente usa il nome Mantidedelle Sette Stelle è Li Zhi Zhan nel XVIII secolo. Unaspiegazione condivisibile per l’attribuzione del nomedella Mantide delle Sette Stelle è quella che indica con“Sette Stelle” la palestra dove insegnava Li in onore allasimbologia taoista.Ci sarebbe poi stato nel tempo un cambiamento di si-gnificato per cui un praticante non si allenava più nellostile della Mantide alla palestra “Sette Stelle”, ma si alle-nava allo stile delle “Sette Stelle”.Comunque sia arrivata al proprio nome, la Mantide delleSette Stelle è uno degli stili più antichi originatisi dallo stileancestrale; secondo la tradizione solo la Mantide delBocciolo di Prugno è considerato di poco più antico.Oggi la Mantide delle Sette Stelle è lo stile di Mantide Re-ligiosa più diffuso al mondo in quanto è stato il primo adessere insegnato in una scuola aperta al pubblico dal mae-stro Fan Xu Dong e altri importanti maestri che si sono

In the late 18th century we can talk already about dif-ferent schools or sects of the ancestral mantis style. Allthe styles are basically following the “Mantis theo-ries” but have different flavors and aspects. There aremany theories as to how the differnt mantis styles gotteir names. Following a very famous legend a gran-dmaster/ successor of the style (It is never said who)asked his master students to bring him a praying man-tis. After each catch master and student observed thecarapace of the insect and gave the “new” style theirname according to the pattern found on each mantis.If the master saw for example a circular pattern he cal-led the style “Jade Ring Mantis” and so on.There aren't any historical facts about this romanticstory, which appears at least unverifiable. Following thislegend the Seven Star praying Mantis Style got it'sname after that the master saw the Seven Stars on theback of a mantis brought to him by his student.

Grandmaster Lee Kam Wing from Hong Kong givesthe name a different meaning.He tells that Wang Lang, as an anti-Qing patriot wan-ted to see his followers spread as wide under the skywhere the big dipper can be seen and do their best toreinstaurate the fallen Ming dinasty, giving a politicalmeaning to the name.This version seems highly improbable too as the divi-sion of the ancestral style in different sects happenedfor sure many decades after the death of the founderWang Lang.

The second successor Sheng Xiao, was a taoist monkor abbot and represents the link between the legendaryfounder and his historical successors; it seems moreprobable that the style got its name after the taoist in-fluences.The first master who used for sure the name “Seven-Star Praying Mantis” was Li Zhi Zhan in the late 18thcentury. A shareable explanation of the attributionof the name “Seven-Star Mantis” is the one which in-dicated with “the Seven Stars” the school where GMLi taught honouring the taoist symbology. In timethere would hav been a shift in meaning whwere apracticioner did not train in the “seven-star” school,but trained the style of the “Seven-Stars”, thus beco-ming the “Seven-Star Mantis”However it arrived to its name, the Seven.Star PrayingMantis style is one of the oldest born from the ance-stral style of Wang Lang; only the Plum BlossomMantis sect is considered a little older.Nowadays the Seven-Star style is the most widespreadstyle of mantis Kung Fu as it was the first to be taughtin a public school by GM Fan Xu Dong and many im-portant and famous masters spread it in the presentdays in the whole world.

Following the theory of the style the “Seven Stars” areconsidered nowadays the seven parts of the body withwhich it is possible to attack: head, shoulders, elbows,hands/fists, hip, knees and feet. In the typical guardposture of the style these “Stars” form a “Constella-tion” on the body of the practicioner.

Nota biografica:

Il M° Claudio Fabbricatorecomincia la carriera marzialenel 1985 con la pratica delJudo, passando per il Sho-rinji Kempo per iniziare lostile della Mantide delleSette Stelle nel 1990 in Ger-mania. Inizialmente é allievodiretto del Gran MaestroLee Kam Wing di HongKong del lignaggio di LuoGuang Yu dove completa ilprogramma e viene ricono-sciuto con il massimo gradodi Chief Instructor nel1999. A Partire dal 1997 co-nosce il Gran MaestroZhong Lian Bao di Yantai,culla del Qi Xing Tang LangQuan nella regione Shan-dong, e ne diviene allievo.Nel 2009 insieme al suo fra-tello maggiore di allena-mento Gianni Mattei vieneadottato tramite la tradizio-nale cerimonia Bai Shi comeprimo occidentale dal GranMaestro, giurando di dif-fondere gli insegnamentidello stile come trasmessidal Gran Maestro Lin JingShan (Vedi NMHM 3 e 4).

Nel 2002 fonda la proria as-sociazione il Seven-StarMantis Kung Fu ResearchInstitute Europe, l'istituto diricerca sul Kung Fu dellostile della Mantide delleSette Stelle che ha nume-rose sedi in Italia e in Ger-mania.

Il Dott. Claudio Fabbrica-tore è laureato in Medicina eChirurgia e specializzato inMedicina dello Sport. Inquanto specialista in Medi-cina dello Sport si occupa daanni di Sport da combatti-mento e segue in partico-lare oltre ovviamente ilKung Fu la nazionale Ita-liana di Karate ed il pugi-lato. Egli ha inoltre studiatola medicina cinese e si èperfezionato in Agopun-tura clinica, energetica etradizionale e si occupa diomotossicologia e fitotera-pia.

Page 25: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 45

“Il M° Claudio Fabbricatorein guardia Qi Xing Shi (al centro) mostra una applicazione per ognuna delle Sette Stelle. Dall'alto in senso orario vediamo: testa, spalla, piede, ginocchio, anca, gomito e pugno.”

Shifu Claudio Fabbricatore in Qi Xing shi posture (centre),

demonstates one technique for each star.From above clockwise

you can see head, shoulder, foot, knee, hip, elbow and fist”

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE46

Nei tempi successivi a Wang Lang lo stile rimase confi-nato in un monastero per un periodo non determinabilee successivamente, insegnato anche all’esterno.

Nel XVIII secolo s’inizia a parlare di diverse scuole o stilidi Mantide, vi è stata in altre parole una divergenza neivari rami evolutivi che ha portato lo stile ancestrale ad unasuddivisione in diversi stili, alla base dei qualivi sono sem-pre le caratteristiche tipiche dello stile ancestrale di Man-tide, ma ognuno con peculiarità proprie. Esistono, infatti,molte teorie di come i vari stili siano pervenuti ai rispet-tivi nomi. Secondo una leggenda molto diffusa, il granmaestro/ successore (non viene mai specificato chi)avrebbe chiesto ad ogni suo allievo, pronto all’insegna-mento, di andare nei campi e di catturare una mantide re-ligiosa.Dopo ogni cattura l’allievo ed il maestro osservavano leali della mantide catturata einbase ai segni presenti sulleali stabilivano così un nome diverso per scuola, gene-rando i diversi stili. Per esempio il maestro vedendo unsegno che assomigliava ad un cerchio sulle ali dell'insetto,decise di chiamare la sua scuola dell'allievo “Mantide del-l'anello di giada” e così di seguito.Data la mancanza di dati storici, questa leggenda non èovviamente verificabile e appare in ogni caso alquanto ro-manzata. La Mantide delle Sette Stelle, di seguito pren-derebbe quindi nome dal disegno visto da un maestrosulle ali di una mantide portatagli dal suo allievo.

Secondo il gran maestro Lee Kam Wing di Hong Kongil significato del nome sarebbe diverso.Wang Lang, in quanto patriota anti-Qing, avrebbe infattivoluto vedere i suoi seguaci, sparsi sotto tutto il cielo nelquale fosse stata visibile l'Orsa maggiore, cercare di dareil loro meglio per restaurare l'ormai caduta dinastia Ming,dando così un significato politico al nome dello stile.Anche questa seconda versione pare poco probabile inquanto la divisione dello stile originario di Mantide av-venne sicuramente molti decenni dopo la morte di WangLang.

Il successore di seconda generazione Sheng Xiao, mo-naco o abate di un monastero Taoista, rappresental’anello di congiunzione tra il fondatore dello stile leg-gendario ed i successori storici; sembra più probabile cheil nome venne dato alla scuola dopo le influenze taoiste.Il primo maestro che sicuramente usa il nome Mantidedelle Sette Stelle è Li Zhi Zhan nel XVIII secolo. Unaspiegazione condivisibile per l’attribuzione del nomedella Mantide delle Sette Stelle è quella che indica con“Sette Stelle” la palestra dove insegnava Li in onore allasimbologia taoista.Ci sarebbe poi stato nel tempo un cambiamento di si-gnificato per cui un praticante non si allenava più nellostile della Mantide alla palestra “Sette Stelle”, ma si alle-nava allo stile delle “Sette Stelle”.Comunque sia arrivata al proprio nome, la Mantide delleSette Stelle è uno degli stili più antichi originatisi dallo stileancestrale; secondo la tradizione solo la Mantide delBocciolo di Prugno è considerato di poco più antico.Oggi la Mantide delle Sette Stelle è lo stile di Mantide Re-ligiosa più diffuso al mondo in quanto è stato il primo adessere insegnato in una scuola aperta al pubblico dal mae-stro Fan Xu Dong e altri importanti maestri che si sono

In the late 18th century we can talk already about dif-ferent schools or sects of the ancestral mantis style. Allthe styles are basically following the “Mantis theo-ries” but have different flavors and aspects. There aremany theories as to how the differnt mantis styles gotteir names. Following a very famous legend a gran-dmaster/ successor of the style (It is never said who)asked his master students to bring him a praying man-tis. After each catch master and student observed thecarapace of the insect and gave the “new” style theirname according to the pattern found on each mantis.If the master saw for example a circular pattern he cal-led the style “Jade Ring Mantis” and so on.There aren't any historical facts about this romanticstory, which appears at least unverifiable. Following thislegend the Seven Star praying Mantis Style got it'sname after that the master saw the Seven Stars on theback of a mantis brought to him by his student.

Grandmaster Lee Kam Wing from Hong Kong givesthe name a different meaning.He tells that Wang Lang, as an anti-Qing patriot wan-ted to see his followers spread as wide under the skywhere the big dipper can be seen and do their best toreinstaurate the fallen Ming dinasty, giving a politicalmeaning to the name.This version seems highly improbable too as the divi-sion of the ancestral style in different sects happenedfor sure many decades after the death of the founderWang Lang.

The second successor Sheng Xiao, was a taoist monkor abbot and represents the link between the legendaryfounder and his historical successors; it seems moreprobable that the style got its name after the taoist in-fluences.The first master who used for sure the name “Seven-Star Praying Mantis” was Li Zhi Zhan in the late 18thcentury. A shareable explanation of the attributionof the name “Seven-Star Mantis” is the one which in-dicated with “the Seven Stars” the school where GMLi taught honouring the taoist symbology. In timethere would hav been a shift in meaning whwere apracticioner did not train in the “seven-star” school,but trained the style of the “Seven-Stars”, thus beco-ming the “Seven-Star Mantis”However it arrived to its name, the Seven.Star PrayingMantis style is one of the oldest born from the ance-stral style of Wang Lang; only the Plum BlossomMantis sect is considered a little older.Nowadays the Seven-Star style is the most widespreadstyle of mantis Kung Fu as it was the first to be taughtin a public school by GM Fan Xu Dong and many im-portant and famous masters spread it in the presentdays in the whole world.

Following the theory of the style the “Seven Stars” areconsidered nowadays the seven parts of the body withwhich it is possible to attack: head, shoulders, elbows,hands/fists, hip, knees and feet. In the typical guardposture of the style these “Stars” form a “Constella-tion” on the body of the practicioner.

Nota biografica:

Il M° Claudio Fabbricatorecomincia la carriera marzialenel 1985 con la pratica delJudo, passando per il Sho-rinji Kempo per iniziare lostile della Mantide delleSette Stelle nel 1990 in Ger-mania. Inizialmente é allievodiretto del Gran MaestroLee Kam Wing di HongKong del lignaggio di LuoGuang Yu dove completa ilprogramma e viene ricono-sciuto con il massimo gradodi Chief Instructor nel1999. A Partire dal 1997 co-nosce il Gran MaestroZhong Lian Bao di Yantai,culla del Qi Xing Tang LangQuan nella regione Shan-dong, e ne diviene allievo.Nel 2009 insieme al suo fra-tello maggiore di allena-mento Gianni Mattei vieneadottato tramite la tradizio-nale cerimonia Bai Shi comeprimo occidentale dal GranMaestro, giurando di dif-fondere gli insegnamentidello stile come trasmessidal Gran Maestro Lin JingShan (Vedi NMHM 3 e 4).

Nel 2002 fonda la proria as-sociazione il Seven-StarMantis Kung Fu ResearchInstitute Europe, l'istituto diricerca sul Kung Fu dellostile della Mantide delleSette Stelle che ha nume-rose sedi in Italia e in Ger-mania.

Il Dott. Claudio Fabbrica-tore è laureato in Medicina eChirurgia e specializzato inMedicina dello Sport. Inquanto specialista in Medi-cina dello Sport si occupa daanni di Sport da combatti-mento e segue in partico-lare oltre ovviamente ilKung Fu la nazionale Ita-liana di Karate ed il pugi-lato. Egli ha inoltre studiatola medicina cinese e si èperfezionato in Agopun-tura clinica, energetica etradizionale e si occupa diomotossicologia e fitotera-pia.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 47

successivamente fatti carico di diffondere lo stile in tuttoil mondo.

Nella teoria dello stile con il termine “Sette Stelle” si con-siderano oggi le sette parti del corpo con cui è possibileattaccare: testa, spalle, gomiti, mani/ pugni, anche/ ba-cino, ginocchia, piedi. Nella posizione di guardia tipicadello stile esse formano na specie di Orsa maggiore di-segnata sul corpo del praticante.

Le caratteristiche tecniche della mantide delle sette stellerisentono ovviamente di tutte le influenze ricevute in pas-sato. Nei testi di teoria tramandati sotto forma di rima,le cosidette canzoni, parlando delle caratteristiche stili-stiche della Mantide delle Sette Stelle si dice sche lo stileè “lungo, duro (ma non rigido) ed allo stesso tempomorbido (ma non molle o senza forza).Per esprimere la forza nei colpi, nella scuola dellamantide delle sette stelle le mani, gli occhi, il corpo,la vita, i passi, le posizioni si usano sempre con-temporaneamente. Bisogna essere veloci e precisi.Le tecniche di pugno sono veloci come il vento, leposizioni sono stabili come chiodi, la forza deve es-sere adeguata, l’obbiettivo è preciso, la tecnica èlunga e colpisce lontano”.Secondo la migliore tradizione taoista il concetto di duro(Yang) e morbido (Yin) si succedono di continuo, ognimovimento deve essere appropriato all’applicazione,deve avere un senso. Ogni tecnica è in parte dura, mor-bida, lunga, corta e veloce: “…Il duro ed il morbidonon si devono confondere, il lungo ed il corto nonsono divisi.”L’attacco e la difesa rientrano nella larghezza delle spalle,sia quando si usano tecniche lineari sia quando si usanoquelle circolari. Nell’attacco è compresa la difesa e nelladifesa è compreso l’attacco (simultaneità dei movimenti).Nello stile si usano spesso finte e tecniche illusorie:“…si indica in alto e si colpisce in basso; colpendoin basso si porta in alto; si indica a sinistra e si col-pisce a destra, colpendo a destra è necessario di-fendere a sinistra” o anche attacchi contemporanei a di-verse altezze, difficili da contrastare.L'attegiamento mentale da tenere in combattimento èstato descritto e definito dal Gran Maestro Lin JingShan: “Normalmente docili come agnelli, in combatti-mento feroci come tigri. Avanzare, avanzare, colpire,colpire, senza mostrare nessuna pietà.”

In conclusione lo stile della Mantide delle Sette Stelle èuno stile completo che usa colpi (Da Fa) degli arti supe-riori sfruttando tutti i tipi possibili di traiettoria, tecnichedi gamba raffinate e calci (Tui Fa), prese, leve e chiavi ar-ticolari molteplici con metodi di pressione sulle cavità diagopuntura (Na Fa) ed infine proiezioni e spazzate (ShuaiFa) nelle situazioni più svariate.

Per informazioni più dettagliate gli interessatisono invitati a consultare il nostro sito web:

www.sevenstarmantis.org

The theories of the Seven-Star Mantis style naturallyresented all these influences from the past. In thetheoretical works, given to us as fine pieces of poetry,the so called songs or tenets about the techniques andtheories of the style we can read that the Seven-StarMantis Style is: “long, hard (but not brittle) and inthe same time soft (but not without power). In or-der to express the right amount of power in theSeven-Star Mantis school, the hands, the eyes,the body, the waist, the steps and the postures areused together in one heartbeat. You have to bequick and precise. The fist techniques are as fastas the wind, the steps as stable as nails, power isalways appropriate, the objective is precise, the te-chnique is long and hits in a far range.”

Following Taoist tradition concepts like hard (Yang)and soft (Yin) change into one another continuously,every movement is has to be appropriate to the appli-cation, be useful. Every technique is partially hard, soft,long, short, quick: “…hard and soft shall not beconfused, long and short are not divided”Attack and defense are narrow (shoulder width) bothin straight and circular motion patterns. During the at-tack, defense is included; in the defense, counterattackis included (simultaneity of movements). The Mantisfrequently uses feints and illusionary techniques:“…aiming high but hit low; while hitting lowbring (other techniques) up; aim left but hit theright; if you hit the right you have to defend theleft” Seven-Star Mantis usually attacks simultaneouslywith more than one technique and at different heightsto make blocks harder.About the spirit during fights Grand Master Lin JingShan used to say: “Normally tame as lambs, incombat as fierce as tigers. Always forward, ad-vance, always hit, strike never showing anymercy.”

In conclusion The Seven-Star Praying Mantis Style isa complete system which uses every type of strikes (DaFa) of the upper limb using all possible types of tra-jectory; refined leg techniques and kicks (Tui Fa),prese, frequent and effective holds and joint locks, in-cluding the pressure of the acupuncture points (Na Fa)and finally a great variety of throws and sweeps (ShuaiFa) in usable in many situations.

If interested in the style please visit us on:www.sevenstarmantis.org

BIOGRAFY:

Shifu Claudio Fabbrica-tore begins his martialcareer in 1985 beginningwith Judo and ShorinjiKempo. He starts trai-ning the Seven-Star pra-ying mantis style 1990 inGermany. Initially he is astudent of GM Lee KamWing of Hong Kong(Luo Guang Yu lineage)with whom he comple-tes the school curriculumand becomes a certifiedchief Instructor of hismasters' organization in1999. In 1997 he meetsGM Zhong Lian Bao ofYantai, cradle of Qi XingTang Lang Quan (Shan-dong province, PRC) andbecomes his student. In2009 together with his el-der Kung Fu brotherGianni Mattei he getsadopted during the tra-ditional Bai shi ceremonyby GM Zhong Lian Baoas first non-Chinese,swearing to uphold andspread the traditions ofthe school as they weretaught originally by GMLin Jing Shan (See alsoNMHM 3 and 4).

In 2002 he founds hisown association the Se-ven-Star Mantis Kung FuResearch Institute Eu-rope, which now has nu-merous schools in Italyand Germany.

Dr. Claudio Fabbricatoregraduated in Medicineand specialized in Sportsmedicine. As a speciali-zed Sports physician heworks principally coa-ching combat sports asobviously Kung Fu, fol-lowing the Italian natio-nal Karate team aroundthe world and working inboxing competitions asringdoctor. He's studiedalso traditional ChineseMedicine, energetic andtraditional acupunctureand works also with Phy-totherapy and Homoto-xicology.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE48

Page 26: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 47

successivamente fatti carico di diffondere lo stile in tuttoil mondo.

Nella teoria dello stile con il termine “Sette Stelle” si con-siderano oggi le sette parti del corpo con cui è possibileattaccare: testa, spalle, gomiti, mani/ pugni, anche/ ba-cino, ginocchia, piedi. Nella posizione di guardia tipicadello stile esse formano na specie di Orsa maggiore di-segnata sul corpo del praticante.

Le caratteristiche tecniche della mantide delle sette stellerisentono ovviamente di tutte le influenze ricevute in pas-sato. Nei testi di teoria tramandati sotto forma di rima,le cosidette canzoni, parlando delle caratteristiche stili-stiche della Mantide delle Sette Stelle si dice sche lo stileè “lungo, duro (ma non rigido) ed allo stesso tempomorbido (ma non molle o senza forza).Per esprimere la forza nei colpi, nella scuola dellamantide delle sette stelle le mani, gli occhi, il corpo,la vita, i passi, le posizioni si usano sempre con-temporaneamente. Bisogna essere veloci e precisi.Le tecniche di pugno sono veloci come il vento, leposizioni sono stabili come chiodi, la forza deve es-sere adeguata, l’obbiettivo è preciso, la tecnica èlunga e colpisce lontano”.Secondo la migliore tradizione taoista il concetto di duro(Yang) e morbido (Yin) si succedono di continuo, ognimovimento deve essere appropriato all’applicazione,deve avere un senso. Ogni tecnica è in parte dura, mor-bida, lunga, corta e veloce: “…Il duro ed il morbidonon si devono confondere, il lungo ed il corto nonsono divisi.”L’attacco e la difesa rientrano nella larghezza delle spalle,sia quando si usano tecniche lineari sia quando si usanoquelle circolari. Nell’attacco è compresa la difesa e nelladifesa è compreso l’attacco (simultaneità dei movimenti).Nello stile si usano spesso finte e tecniche illusorie:“…si indica in alto e si colpisce in basso; colpendoin basso si porta in alto; si indica a sinistra e si col-pisce a destra, colpendo a destra è necessario di-fendere a sinistra” o anche attacchi contemporanei a di-verse altezze, difficili da contrastare.L'attegiamento mentale da tenere in combattimento èstato descritto e definito dal Gran Maestro Lin JingShan: “Normalmente docili come agnelli, in combatti-mento feroci come tigri. Avanzare, avanzare, colpire,colpire, senza mostrare nessuna pietà.”

In conclusione lo stile della Mantide delle Sette Stelle èuno stile completo che usa colpi (Da Fa) degli arti supe-riori sfruttando tutti i tipi possibili di traiettoria, tecnichedi gamba raffinate e calci (Tui Fa), prese, leve e chiavi ar-ticolari molteplici con metodi di pressione sulle cavità diagopuntura (Na Fa) ed infine proiezioni e spazzate (ShuaiFa) nelle situazioni più svariate.

Per informazioni più dettagliate gli interessatisono invitati a consultare il nostro sito web:

www.sevenstarmantis.org

The theories of the Seven-Star Mantis style naturallyresented all these influences from the past. In thetheoretical works, given to us as fine pieces of poetry,the so called songs or tenets about the techniques andtheories of the style we can read that the Seven-StarMantis Style is: “long, hard (but not brittle) and inthe same time soft (but not without power). In or-der to express the right amount of power in theSeven-Star Mantis school, the hands, the eyes,the body, the waist, the steps and the postures areused together in one heartbeat. You have to bequick and precise. The fist techniques are as fastas the wind, the steps as stable as nails, power isalways appropriate, the objective is precise, the te-chnique is long and hits in a far range.”

Following Taoist tradition concepts like hard (Yang)and soft (Yin) change into one another continuously,every movement is has to be appropriate to the appli-cation, be useful. Every technique is partially hard, soft,long, short, quick: “…hard and soft shall not beconfused, long and short are not divided”Attack and defense are narrow (shoulder width) bothin straight and circular motion patterns. During the at-tack, defense is included; in the defense, counterattackis included (simultaneity of movements). The Mantisfrequently uses feints and illusionary techniques:“…aiming high but hit low; while hitting lowbring (other techniques) up; aim left but hit theright; if you hit the right you have to defend theleft” Seven-Star Mantis usually attacks simultaneouslywith more than one technique and at different heightsto make blocks harder.About the spirit during fights Grand Master Lin JingShan used to say: “Normally tame as lambs, incombat as fierce as tigers. Always forward, ad-vance, always hit, strike never showing anymercy.”

In conclusion The Seven-Star Praying Mantis Style isa complete system which uses every type of strikes (DaFa) of the upper limb using all possible types of tra-jectory; refined leg techniques and kicks (Tui Fa),prese, frequent and effective holds and joint locks, in-cluding the pressure of the acupuncture points (Na Fa)and finally a great variety of throws and sweeps (ShuaiFa) in usable in many situations.

If interested in the style please visit us on:www.sevenstarmantis.org

BIOGRAFY:

Shifu Claudio Fabbrica-tore begins his martialcareer in 1985 beginningwith Judo and ShorinjiKempo. He starts trai-ning the Seven-Star pra-ying mantis style 1990 inGermany. Initially he is astudent of GM Lee KamWing of Hong Kong(Luo Guang Yu lineage)with whom he comple-tes the school curriculumand becomes a certifiedchief Instructor of hismasters' organization in1999. In 1997 he meetsGM Zhong Lian Bao ofYantai, cradle of Qi XingTang Lang Quan (Shan-dong province, PRC) andbecomes his student. In2009 together with his el-der Kung Fu brotherGianni Mattei he getsadopted during the tra-ditional Bai shi ceremonyby GM Zhong Lian Baoas first non-Chinese,swearing to uphold andspread the traditions ofthe school as they weretaught originally by GMLin Jing Shan (See alsoNMHM 3 and 4).

In 2002 he founds hisown association the Se-ven-Star Mantis Kung FuResearch Institute Eu-rope, which now has nu-merous schools in Italyand Germany.

Dr. Claudio Fabbricatoregraduated in Medicineand specialized in Sportsmedicine. As a speciali-zed Sports physician heworks principally coa-ching combat sports asobviously Kung Fu, fol-lowing the Italian natio-nal Karate team aroundthe world and working inboxing competitions asringdoctor. He's studiedalso traditional ChineseMedicine, energetic andtraditional acupunctureand works also with Phy-totherapy and Homoto-xicology.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE48

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 49

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE50

aaaaaaaaa ITALIA

Page 27: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 49

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE50

aaaaaaaaa ITALIA

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 51

Salute ITALIA

Èormai diffuso il concetto che lo stress – fisicoo non fisico - provoca una minor efficienza delsistema immunitario, rendendoci più vulnera-

bili alle malattie. Quando la malattia si manifesta, lascienza medica si adopera per combattere con prodottichimici l'agente estraneo (virus o batterio o cellula im-pazzita o altro) considerato la vera causa, ma che in re-altà ha potuto prevalere solo per via del nostro indebo-limento.

La medicina naturale (od olistica) si preoccupa invece dicercare di ristabilire l'equilibrio generale, di modo che ilnostro corpo trovi in sé stesso le risorse per espellere “lostraniero” e guarire. Le pratiche naturali possono esseredi vario tipo. Alcune agiscono prevalentemente sulcorpo fisico, come omeopatia, ayurveda, cure erbori-stiche. Altre sui nostri corpi eterici, come agopuntura,qigong, meditazione. Sono tutti metodi che agiscono insintonia tra loro perché fondati sul concetto di armoniainterna naturale, senza nascondere i sintomi.

Riacquistando la salute per mezzo di terapie e pratichenaturali, a volte attraverseremo quello che viene chia-mato “processo di guarigione”: uno stato di transizioneaccompagnato da sintomi minori di “purificazione”,quali dolori di tipo influenzale, mal di testa, conge-stione nasale, alito cattivo, tosse, spossatezza, eruzionicutanee, irritabilità, affioramento e rilascio di tensioniemotive. Sintomi che possono essere anche simili allamalattia stessa, ma che in realtà non sono altro che di-versi modi in cui il corpo si libera da stress e da tossineaccumulate, a volte silenti da anni. Quindi se ci sentiamo“peggio” dopo che si comincia un programma di benes-sere, non allarmiamoci: il “peggio” di solito significa cheil corpo si è internamente rafforzato a sufficienza per sen-tire ed espellere le tossine. È bene liberarsene perchéquando stress e tossine rimangono nel corpo ne dan-neggiano cellule e tessuti, rendendolo più vulnerabile.I sopracitati sintomi generalmente indicano che il corposta lavorando per superare lo stato di malattia. Per que-sto la medicina olistica consiglia di non interrompere lacura quando il malessere è lieve e breve: le terapie na-turali stimolano dolcemente il corpo a purificarsi men-tre si rafforzano gli organi interni, si ristabilisce l’equi-librio e si risvegliano le naturali capacità di guarigione.Inoltre, nel caso di una condizione patologica cronica

IL PROCESSO di GUARIGIONE

di Cosimo Mendisalla quale il corpo si è adattato potrebbero non essercisintomi sino a che non si inizia una terapia naturale, per-ché la condizione patologica cronica può indebolire ilcorpo sino al punto da inibirne la capacità di produrresintomi.

Per agevolare il processo di guarigione conviene beremolta acqua e concedersi tutto il tempo di cui abbiamo bi-sogno per riposare. Se i sintomi non sono gravi e persi-stenti, conviene lasciare che il naturale processo di elimi-nazione si completi: medicinali sintomatici antinfluenzali,decongestionanti, antinfiammatori ed antidolorifici osta-colano questo processo e mantengono le tossine nelcorpo. Per esempio quando si prende un’aspirina per eli-minare una febbre di lieve entità si interrompono mec-canismi benefici in azione nel nostro corpo: la febbre staprobabilmente fermando la crescita patogena e accele-rando un processo metabolico positivo.

Dopo poche ore o pochi giorni il processo diguarigione terminerà. Proveremo allora unostato di aumentata salute. Potremo scoprire

che ora, essendo più forti internamente, ci ammaliamomeno spesso, abbiamo una maggiore chiarezza mentalee più energia. Inoltre, il nostro sistema sensorio internofunziona meglio: ci permetterà di notare subito gli ef-fetti negativi di cose quali cibo di scarsa qualità o situa-zioni di stress, che prima ci passavano inosservate e orasi mostrano con qualche malessere immediato. Questaconsapevolezza ci permetterà di sentire da soli che cosaè bene, e che cosa invece influisce negativamente sulla no-stra salute, mettendoci in grado di autoregolarci natural-mente. È un processo dinamico in cui strato dopo stratoci si libera dai livelli di intossicazione e di stress, ci si sentesempre meglio e si scopre tutto il nostro potenziale di es-seri umani.

Note bibliografiche: White Dove Healing Arts,Boulder, Colorado, USA. www.chigung.com

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE52

Page 28: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 51

Salute ITALIA

Èormai diffuso il concetto che lo stress – fisicoo non fisico - provoca una minor efficienza delsistema immunitario, rendendoci più vulnera-

bili alle malattie. Quando la malattia si manifesta, lascienza medica si adopera per combattere con prodottichimici l'agente estraneo (virus o batterio o cellula im-pazzita o altro) considerato la vera causa, ma che in re-altà ha potuto prevalere solo per via del nostro indebo-limento.

La medicina naturale (od olistica) si preoccupa invece dicercare di ristabilire l'equilibrio generale, di modo che ilnostro corpo trovi in sé stesso le risorse per espellere “lostraniero” e guarire. Le pratiche naturali possono esseredi vario tipo. Alcune agiscono prevalentemente sulcorpo fisico, come omeopatia, ayurveda, cure erbori-stiche. Altre sui nostri corpi eterici, come agopuntura,qigong, meditazione. Sono tutti metodi che agiscono insintonia tra loro perché fondati sul concetto di armoniainterna naturale, senza nascondere i sintomi.

Riacquistando la salute per mezzo di terapie e pratichenaturali, a volte attraverseremo quello che viene chia-mato “processo di guarigione”: uno stato di transizioneaccompagnato da sintomi minori di “purificazione”,quali dolori di tipo influenzale, mal di testa, conge-stione nasale, alito cattivo, tosse, spossatezza, eruzionicutanee, irritabilità, affioramento e rilascio di tensioniemotive. Sintomi che possono essere anche simili allamalattia stessa, ma che in realtà non sono altro che di-versi modi in cui il corpo si libera da stress e da tossineaccumulate, a volte silenti da anni. Quindi se ci sentiamo“peggio” dopo che si comincia un programma di benes-sere, non allarmiamoci: il “peggio” di solito significa cheil corpo si è internamente rafforzato a sufficienza per sen-tire ed espellere le tossine. È bene liberarsene perchéquando stress e tossine rimangono nel corpo ne dan-neggiano cellule e tessuti, rendendolo più vulnerabile.I sopracitati sintomi generalmente indicano che il corposta lavorando per superare lo stato di malattia. Per que-sto la medicina olistica consiglia di non interrompere lacura quando il malessere è lieve e breve: le terapie na-turali stimolano dolcemente il corpo a purificarsi men-tre si rafforzano gli organi interni, si ristabilisce l’equi-librio e si risvegliano le naturali capacità di guarigione.Inoltre, nel caso di una condizione patologica cronica

IL PROCESSO di GUARIGIONE

di Cosimo Mendisalla quale il corpo si è adattato potrebbero non essercisintomi sino a che non si inizia una terapia naturale, per-ché la condizione patologica cronica può indebolire ilcorpo sino al punto da inibirne la capacità di produrresintomi.

Per agevolare il processo di guarigione conviene beremolta acqua e concedersi tutto il tempo di cui abbiamo bi-sogno per riposare. Se i sintomi non sono gravi e persi-stenti, conviene lasciare che il naturale processo di elimi-nazione si completi: medicinali sintomatici antinfluenzali,decongestionanti, antinfiammatori ed antidolorifici osta-colano questo processo e mantengono le tossine nelcorpo. Per esempio quando si prende un’aspirina per eli-minare una febbre di lieve entità si interrompono mec-canismi benefici in azione nel nostro corpo: la febbre staprobabilmente fermando la crescita patogena e accele-rando un processo metabolico positivo.

Dopo poche ore o pochi giorni il processo diguarigione terminerà. Proveremo allora unostato di aumentata salute. Potremo scoprire

che ora, essendo più forti internamente, ci ammaliamomeno spesso, abbiamo una maggiore chiarezza mentalee più energia. Inoltre, il nostro sistema sensorio internofunziona meglio: ci permetterà di notare subito gli ef-fetti negativi di cose quali cibo di scarsa qualità o situa-zioni di stress, che prima ci passavano inosservate e orasi mostrano con qualche malessere immediato. Questaconsapevolezza ci permetterà di sentire da soli che cosaè bene, e che cosa invece influisce negativamente sulla no-stra salute, mettendoci in grado di autoregolarci natural-mente. È un processo dinamico in cui strato dopo stratoci si libera dai livelli di intossicazione e di stress, ci si sentesempre meglio e si scopre tutto il nostro potenziale di es-seri umani.

Note bibliografiche: White Dove Healing Arts,Boulder, Colorado, USA. www.chigung.com

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE52

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 53

Studi ITALIA

STUDIO DEL MOVIMENTO

Approccio secondo la tradizione Cinese e secondo una moderna visione occidentale

di Enrico Colmi

LE DISCIPLINE FISICO ENERGETICHENELLA TRADIZIONE CINESE

Da sempre l’uomo si è interessato alla comprensionedei fenomeni naturali; di questi il più importante, dalmomento che lo coinvolgeva direttamente, era lo stu-dio del funzionamento del corpo umano, in tutte le suemanifestazioni. Se risaliamo alle antiche tradizioni,possiamo veder che in Cina già migliaia di anni fa si erasviluppata una straordinaria conoscenza delle funzioniessenziali del corpo umano che portò alla creazione didiscipline estremamente raffinate ed accurate, al fine dipreservare le migliori condizioni di salute e benessereo ad intervenire in caso di turbamento di queste: nac-quero e si svilupparono così l’agopuntura, il massag-gio cinese, la moxibustione, lo studio delle erbe medi-cinali, ecc.Ma un’attenzione particolare fu dedicata allo studio delmovimento nelle sue varie forme, al fine di mantenereil corpo sano ed efficiente e consentire il libero fluiredel QI, dell’energia interna, condizione indispensa-bile per il mantenimento dello stato di salute dell’in-dividuo. Nacquero così tutta una serie di esercizi, di al-cuni dei quali ci è giunta testimonianza fino ai nostrigiorni e che vennero definiti dao yin (ovvero); la se-quenza più famosa di questi esercizi è quella conosciutacome ba duan chin (Gli 8 pezzi di broccato).Tali tecniche si rivelarono altresì utili per affrontare lesituazioni di combattimento e per questo vennero stu-diati esercizi specifici atti a migliorare le prestazionimarziali in caso di scontro (si definiscono tali esercizinei gong, ovvero lavoro interno delle arti marziali).L’insieme di tutti questi esercizi, basati sullo studio e

l’utilizzo dell’energia, viene comunemente definito qigong (chi kung), ovvero esercizio, lavoro con l’energia.

Fiorirono poi una moltitudine di stili diversi di com-battimento, che diedero origine a quello che fu poi de-finito gong fu (kung fu) o, più recentemente, wushu(arti marziali). Fra questi stili si è soliti distinguere stiliesterni, dove prevale l’attenzione agli aspetti esteriori(forza fisica, acrobazia, prestanza atletica, ecc.) e stili in-terni, nei quali l’attenzione è rivolta allo sviluppo ed al-l’utilizzo dell’energia interna, il QI.

In questo caso ci occuperemo soprattutto di quegli eser-cizi derivati dal qi gong e dagli stili interni delle arti mar-ziali cinesi (neijia wushu), utili allo sviluppo ed al mante-nimento di una corretta postura ai fini della saluteindividuale da una parte, dell’efficacia marziale dall’altra.

MODERNI METODI OCCIDENTALI

L’approccio della medicina occidentale ufficiale non hasubito sostanziali modifiche negli ultimi decenni. Nonsi sono recepite le innovazioni in questo campo ap-portate da alcune nuove discipline e da moderni me-todi di ricerca, che hanno ricevuto maggior consensoda parte del pubblico, più che dalle istituzioni ufficiali,nonostante la loro indubbia efficacia e la loro validitàscientifica. Cito alcune di queste discipline: chiropra-tica, osteopatia, chinesiologia posturale, Metodo Ale-xander, Metodo Feldenkrais, Metodo Pilates, MedodoRolfing, ecc.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE54

POSTURA NEL QIGONG, NEGLI STILI INTERNI DEL KUNGFU, SECONDO I MODERNI METODI OCCIDENTALI. APPROCCIO PERSONALE.

Personalmente farò riferimento essenzialmente al Me-todo Rolfing, per la parte teorico-scientifica e ad eser-cizi tratti dal qigong tradizionale e dagli stili interni delkungfu per quanto attiene la parte pratica.Vi sono due approcci possibili, entrambi interessanti,che si presentano speculari fra loro:

1) Qigong e arti marziali interne per migliorare lapostura.

Attraverso l’analisi scientifica della posturasi possono individuare le caratteristiche nor-mali e patologiche valide generalmente edintervenire poi individualmente, attraversoesercizi specifici ricavati dalle discipline tra-dizionali cinesi, al fine di mantenere unapostura la più corretta possibile o correg-gere gli eventuali errori dovuti a cause acci-dentali o a cattive abitudini.

2) Lo studio della postura per migliorare l’effica-cia dell’arte marziale.

Si può finalizzare lo studio della postura aduna maggior comprensione e quindi ad unamaggior efficienza nella pratica del qigonge delle arti marziali interne, per correggeregli errori degli allievi, frutto di abitudini sba-gliate

In questa prima parte adotteremo prevalentemente ilprimo approccio, presentando prima una panoramicagenerale ed affrontando poi a titolo d’esempio una si-tuazione particolare (la dinamica degli arti superiori).

STRUTTURA E POSTURALA STRUTTURA

Definizione di struttura. La struttura indica la di-sposizione nello spazio di un oggetto. La disposizioneottimale è quella che meglio risponde alle caratteristi-che dell’ambiente circostante ed alle leggi che regolanotale rapporto.

L’ambiente in cui viviamo risponde dal punto di vistadella fisica alle leggi della gravità, secondo i principinewtoniani. Qualsiasi oggetto per rispondere alle leggi della gravitàdeve rispondere ai principi dell’ allineamento strut-turale, in modo che i vari segmenti ( o blocchi ) chelo compongono si dispongano in modo da avere il mi-nor grado possibile di sollecitazioni. Es. casa, co-lonna, ecc.

Problema più complesso è la struttura del corpoumano. “Idealmente, tutti i blocchi del corpo dovrebbero pre-sentare un bilanciamento simmetrico che consenta larotazione ai tre assi: orizzontale, verticale (sagittale) ecoronale (frontale). Più i blocchi si avvicinano a que-sta simmetria, maggiore è il benessere dell’individuo.”(Rolfing)Si possono anche considerare i tre piani utilizzati inanatomia: orizzontale, sagittale, frontale.

LA POSTURA

La postura indica la posizione assunta del nostrocorpo fisico nello spazio. Tale posizione dovrebbe av-vicinarsi quanto più possibile a quello della struttura ot-timale (allineamento naturale).

STRUTTURA DEL CORPO UMANO

Il corpo umano per realizzare la funzione di equilibriospaziale si avvale di un sistema complesso, definito ap-parato locomotore, costituito da ossa, articolazioni,muscoli (o miofasce).

LE OSSA

Struttura dell’osso per rispondere alle esigenze del-l’equilibrio nello spazio: forma esterna ed interna (tra-becole e componente minerale). La forma esterna èprogettata per risponder nel miglior modo possibilealle sollecitazioni cui l’osso viene sottoposto, la formainterna fornisce la miglior risposta meccanica. (Es. ce-mento armato).

Page 29: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 53

Studi ITALIA

STUDIO DEL MOVIMENTO

Approccio secondo la tradizione Cinese e secondo una moderna visione occidentale

di Enrico Colmi

LE DISCIPLINE FISICO ENERGETICHENELLA TRADIZIONE CINESE

Da sempre l’uomo si è interessato alla comprensionedei fenomeni naturali; di questi il più importante, dalmomento che lo coinvolgeva direttamente, era lo stu-dio del funzionamento del corpo umano, in tutte le suemanifestazioni. Se risaliamo alle antiche tradizioni,possiamo veder che in Cina già migliaia di anni fa si erasviluppata una straordinaria conoscenza delle funzioniessenziali del corpo umano che portò alla creazione didiscipline estremamente raffinate ed accurate, al fine dipreservare le migliori condizioni di salute e benessereo ad intervenire in caso di turbamento di queste: nac-quero e si svilupparono così l’agopuntura, il massag-gio cinese, la moxibustione, lo studio delle erbe medi-cinali, ecc.Ma un’attenzione particolare fu dedicata allo studio delmovimento nelle sue varie forme, al fine di mantenereil corpo sano ed efficiente e consentire il libero fluiredel QI, dell’energia interna, condizione indispensa-bile per il mantenimento dello stato di salute dell’in-dividuo. Nacquero così tutta una serie di esercizi, di al-cuni dei quali ci è giunta testimonianza fino ai nostrigiorni e che vennero definiti dao yin (ovvero); la se-quenza più famosa di questi esercizi è quella conosciutacome ba duan chin (Gli 8 pezzi di broccato).Tali tecniche si rivelarono altresì utili per affrontare lesituazioni di combattimento e per questo vennero stu-diati esercizi specifici atti a migliorare le prestazionimarziali in caso di scontro (si definiscono tali esercizinei gong, ovvero lavoro interno delle arti marziali).L’insieme di tutti questi esercizi, basati sullo studio e

l’utilizzo dell’energia, viene comunemente definito qigong (chi kung), ovvero esercizio, lavoro con l’energia.

Fiorirono poi una moltitudine di stili diversi di com-battimento, che diedero origine a quello che fu poi de-finito gong fu (kung fu) o, più recentemente, wushu(arti marziali). Fra questi stili si è soliti distinguere stiliesterni, dove prevale l’attenzione agli aspetti esteriori(forza fisica, acrobazia, prestanza atletica, ecc.) e stili in-terni, nei quali l’attenzione è rivolta allo sviluppo ed al-l’utilizzo dell’energia interna, il QI.

In questo caso ci occuperemo soprattutto di quegli eser-cizi derivati dal qi gong e dagli stili interni delle arti mar-ziali cinesi (neijia wushu), utili allo sviluppo ed al mante-nimento di una corretta postura ai fini della saluteindividuale da una parte, dell’efficacia marziale dall’altra.

MODERNI METODI OCCIDENTALI

L’approccio della medicina occidentale ufficiale non hasubito sostanziali modifiche negli ultimi decenni. Nonsi sono recepite le innovazioni in questo campo ap-portate da alcune nuove discipline e da moderni me-todi di ricerca, che hanno ricevuto maggior consensoda parte del pubblico, più che dalle istituzioni ufficiali,nonostante la loro indubbia efficacia e la loro validitàscientifica. Cito alcune di queste discipline: chiropra-tica, osteopatia, chinesiologia posturale, Metodo Ale-xander, Metodo Feldenkrais, Metodo Pilates, MedodoRolfing, ecc.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE54

POSTURA NEL QIGONG, NEGLI STILI INTERNI DEL KUNGFU, SECONDO I MODERNI METODI OCCIDENTALI. APPROCCIO PERSONALE.

Personalmente farò riferimento essenzialmente al Me-todo Rolfing, per la parte teorico-scientifica e ad eser-cizi tratti dal qigong tradizionale e dagli stili interni delkungfu per quanto attiene la parte pratica.Vi sono due approcci possibili, entrambi interessanti,che si presentano speculari fra loro:

1) Qigong e arti marziali interne per migliorare lapostura.

Attraverso l’analisi scientifica della posturasi possono individuare le caratteristiche nor-mali e patologiche valide generalmente edintervenire poi individualmente, attraversoesercizi specifici ricavati dalle discipline tra-dizionali cinesi, al fine di mantenere unapostura la più corretta possibile o correg-gere gli eventuali errori dovuti a cause acci-dentali o a cattive abitudini.

2) Lo studio della postura per migliorare l’effica-cia dell’arte marziale.

Si può finalizzare lo studio della postura aduna maggior comprensione e quindi ad unamaggior efficienza nella pratica del qigonge delle arti marziali interne, per correggeregli errori degli allievi, frutto di abitudini sba-gliate

In questa prima parte adotteremo prevalentemente ilprimo approccio, presentando prima una panoramicagenerale ed affrontando poi a titolo d’esempio una si-tuazione particolare (la dinamica degli arti superiori).

STRUTTURA E POSTURALA STRUTTURA

Definizione di struttura. La struttura indica la di-sposizione nello spazio di un oggetto. La disposizioneottimale è quella che meglio risponde alle caratteristi-che dell’ambiente circostante ed alle leggi che regolanotale rapporto.

L’ambiente in cui viviamo risponde dal punto di vistadella fisica alle leggi della gravità, secondo i principinewtoniani. Qualsiasi oggetto per rispondere alle leggi della gravitàdeve rispondere ai principi dell’ allineamento strut-turale, in modo che i vari segmenti ( o blocchi ) chelo compongono si dispongano in modo da avere il mi-nor grado possibile di sollecitazioni. Es. casa, co-lonna, ecc.

Problema più complesso è la struttura del corpoumano. “Idealmente, tutti i blocchi del corpo dovrebbero pre-sentare un bilanciamento simmetrico che consenta larotazione ai tre assi: orizzontale, verticale (sagittale) ecoronale (frontale). Più i blocchi si avvicinano a que-sta simmetria, maggiore è il benessere dell’individuo.”(Rolfing)Si possono anche considerare i tre piani utilizzati inanatomia: orizzontale, sagittale, frontale.

LA POSTURA

La postura indica la posizione assunta del nostrocorpo fisico nello spazio. Tale posizione dovrebbe av-vicinarsi quanto più possibile a quello della struttura ot-timale (allineamento naturale).

STRUTTURA DEL CORPO UMANO

Il corpo umano per realizzare la funzione di equilibriospaziale si avvale di un sistema complesso, definito ap-parato locomotore, costituito da ossa, articolazioni,muscoli (o miofasce).

LE OSSA

Struttura dell’osso per rispondere alle esigenze del-l’equilibrio nello spazio: forma esterna ed interna (tra-becole e componente minerale). La forma esterna èprogettata per risponder nel miglior modo possibilealle sollecitazioni cui l’osso viene sottoposto, la formainterna fornisce la miglior risposta meccanica. (Es. ce-mento armato).

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 55

LE ARTICOLAZIONI

Costituiscono il punto di contatto o di snodo fra unoo più ossa. Assumono forme diverse a seconda dellefunzioni meccaniche che devono assolvere, in modo darispondere alle sollecitazioni, ridistribuire i carichi delcorpo e muovere i diversi segmenti nello spazio. Le su-perfici di contatto delle ossa sono per lo più rivestiteda uno strato di protezione-scorrimento definito car-tilagine, costituito da tessuto fibro-elastico, mentre al-l’interno dell’articolazione vi è un liquido lubrificante,che evita gli sfregamenti (liquido sinoviale).

I MUSCOLI (MIOFASCE)

Si inseriscono sulle ossa tramite i tendini e consentonoal corpo fisico di muoversi nello spazio (principiodelle leve). Le fasce rivestono i muscoli e ne manten-gono la struttura anatomica; l’insieme miofascialeconsente da una parte il mantenimento della posturastatica (essenzialmente muscolatura profonda), dal-l’altra l’esecuzione dei movimenti (muscolatura pro-fonda più muscolatura superficiale). Il mantenimentodella postura ed il coordinamento dei movimenti è ga-rantito da un sistema periferico di rilevamento della po-sizione nello spazio (apparato propriocettivo), da un si-stema di coordinamento periferico e centrale (centrimotori periferici, cervelletto, nuclei della base, sistemavestibolare, ecc.) e da un sistema di comando centrale(nuclei motori del cervello)

LA POSTURA STATICA ED IN MOVIMENTO

L’insieme dell’apparato locomotore risponde alle esi-genze di mantenere la postura sia in fase statica, sia inmovimento. La postura dell’uomo si differenzia daquello degli altri esseri viventi, per l’esigenza di man-tenere la posizione verticale in entrambe le fasi. L’ap-parato scheletrico ed in genere locomotore dell’uomosi è differenziato per soddisfare tale esigenza. (Alcuniesempi: la colonna vertebrale verticale, il capo verticalee lo sguardo orizzontale, il bacino in posizione oriz-zontale, lo sviluppo del muscolo psoas per garantire laverticalizzazione della struttura “arti inferiori, bacino,colonna vertebrale”).

MUSCOLATURASUPERFICIALE

E MUSCOLATURAPROFONDA

(posturale)La muscolatura superficiale è responsabile dei movi-menti evidenti (isotonici) del nostro corpo, in parti-colare degli arti, e dei movimenti contro resistenza (iso-metrici), come le azioni di spinta e di sollevamento.Viene privilegiata nella ginnastica occidentale, conesercizi di rafforzamento (es. body building).

La muscolatura profonda risponde alle esigenze po-sturali, statiche e dinamiche, del nostro corpo. E’ pres-soché ignorata dalla medicina e dalla ginnastica classicaoccidentale. Svolge invece un ruolo fondamentale nellediverse discipline orientali, in particolare qigong ed artimarziali interne cinesi.

Fra i due sistemi esiste una correlazione ed una sortadi antagonismo: quanto più si sviluppa una muscola-tura, tanto più si atrofizza l’altra (sia in generale, sia neisingoli distretti funzionali del corpo).

PATOLOGIA DEL SISTEMA LOCOMOTORE

Se il corpo umano ed in particolare il sistema loco-motore sono programmati per lavorare in maniera ot-timale dal punto di vista bio-meccanico, perché tale si-stema va in tilt e si creano problemi che possonosfociare in vere e proprie patologie?

Diverse cause possibili, da sole o variamente combinate:

1) Traumi di varia natura o interventi chirurgici.

2) Attività fisica assente o molto ridotta.

3) Attività fisica scorretta quantitativamente o qualita-tivamente.

4) Problemi psico-emotivi sfocianti in squilibri psico-somatici, che determinano atteggiamenti posturaliscorretti o tensioni muscolari localizzate o diffuse.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE56

Conseguenze: in una prima fase tensioni muscolari, se-condariamente alterazioni dell’apparato scheletricocon deformazioni ossee e articolari, che determinanostati dolorosi e infiammatori e malfunzionamento diuna o più parti del sistema. Instaurarsi di circoli viziosi.

Spesso la sintomatologia compare in un’area diversa daquella interessata dal processo primario, in conse-guenza della struttura complessiva dell’apparato loco-motore. Attenzione: se non si interviene sulla causa pri-maria, l’eventuale sintomo o patologia secondari sonodestinati a ripresentarsi. (Es. sindrome del tunnel car-pale). Anche in questo caso si instaurano circoli viziosi.

Patologie correlate: artrosi ed artriti, osteoporosi, con-tratture più o meno persistenti, limitazioni funzionali.

Metodi di intervento

Possibilità di intervento dall’esterno: agopuntura, mas-saggio (tuina), osteopatia, ecc.

Il soggetto può contribuire attivamente attraverso:

correzione di abitudini ed atteggiamenti sbagliati;

apprendimento ed utilizzo di dinamiche corrette;

la pratica regolare di esercizi atti a mantenere gli at-teggiamenti posturali corretti, correggendo gli even-tuali errori e possibilmente risolvendo i problemi fisici.

MEDICINA CINESE, QI GONG ED ARTI MARZIALI INTERNE

(influenza sull’apparato locomotore)

3 sono le finalità principali:

1) Allungamento (stretching) dei muscoli superficiali,per rendere elastici i tendini e tonici i muscoli.

2) Scioglimento ed apertura delle articolazioni.

3) Sviluppo ed armonizzazione della muscolatura pro-fonda (posturale).

Nota: nelle discipline tradizionali il potenziamentomuscolare ha una funzione solo marginale, in quantol’aumento della massa muscolare rallenta il movimentoe ostacola il flusso del QI.

GLI ARTI SUPERIORI

Il fulcro del movimento degli arti superiori sono le sca-pole.

L’utilizzo delle spalle (articolazione scapolo-omerale)per dare l’impulso ai movimenti degli arti superiori co-stituisce una manovra errata, posturalmente scorretta.Differenza fra l’utilizzo delle scapole e delle spalle. Ca-ratteristiche anatomo-fisiologiche. 4 punti:

1) Il movimento parte dal centro (fulcro) e non dallaperiferia. (es. ruota).

2) Il movimento è più ampio.

3) Il movimento è economicamente vantaggioso, per-ché si utilizzano muscoli profondi, più potenti e fina-lizzati allo scopo, mantenendo relativamente rilassati imuscoli superficiali e periferici degli arti superiori.

4) L’articolazione scapolo-omerale lavora in manieracorretta, con la testa dell’omero libera di ruotare al-l’interno dell’acetabolo.

Attenzione: i movimenti della scapola non devonocoinvolgere la colonna vertebrale, il cingolo scapolareè del tutto indipendente. Se i movimenti sono correttii muscoli profondi lavorano seguendo la loro dire-zione principale (orizzontale o verticale).

Patologia degli arti superiori

Tensioni e posture scorrette a livello cervicale e del-l’articolazione scapolo-omerale provocano probleminon solo localizzati, ma che si trasmettono a tuttol’arto. (Esempio: tunnel carpale). In questi casi se nonsi interviene anche sulla causa originaria, l’ interventoè spesso destinato all’insuccesso.

Problemi localizzati all’articolazione della spalla possonoverificarsi per cause acute (soprattutto traumatiche). Esem-pio di patologia cronica è la cosiddetta periartrite sca-polo-omerale. Fenomeni artrosici possono verificarsi peril mantenimento di una postura scorretta o a causa di ri-petuti movimenti errati, anche di lieve entità (ma per pe-riodi prolungati), che coinvolgono il movimento dellaspalla piuttosto che della scapola (es. casalinghe).

Page 30: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 55

LE ARTICOLAZIONI

Costituiscono il punto di contatto o di snodo fra unoo più ossa. Assumono forme diverse a seconda dellefunzioni meccaniche che devono assolvere, in modo darispondere alle sollecitazioni, ridistribuire i carichi delcorpo e muovere i diversi segmenti nello spazio. Le su-perfici di contatto delle ossa sono per lo più rivestiteda uno strato di protezione-scorrimento definito car-tilagine, costituito da tessuto fibro-elastico, mentre al-l’interno dell’articolazione vi è un liquido lubrificante,che evita gli sfregamenti (liquido sinoviale).

I MUSCOLI (MIOFASCE)

Si inseriscono sulle ossa tramite i tendini e consentonoal corpo fisico di muoversi nello spazio (principiodelle leve). Le fasce rivestono i muscoli e ne manten-gono la struttura anatomica; l’insieme miofascialeconsente da una parte il mantenimento della posturastatica (essenzialmente muscolatura profonda), dal-l’altra l’esecuzione dei movimenti (muscolatura pro-fonda più muscolatura superficiale). Il mantenimentodella postura ed il coordinamento dei movimenti è ga-rantito da un sistema periferico di rilevamento della po-sizione nello spazio (apparato propriocettivo), da un si-stema di coordinamento periferico e centrale (centrimotori periferici, cervelletto, nuclei della base, sistemavestibolare, ecc.) e da un sistema di comando centrale(nuclei motori del cervello)

LA POSTURA STATICA ED IN MOVIMENTO

L’insieme dell’apparato locomotore risponde alle esi-genze di mantenere la postura sia in fase statica, sia inmovimento. La postura dell’uomo si differenzia daquello degli altri esseri viventi, per l’esigenza di man-tenere la posizione verticale in entrambe le fasi. L’ap-parato scheletrico ed in genere locomotore dell’uomosi è differenziato per soddisfare tale esigenza. (Alcuniesempi: la colonna vertebrale verticale, il capo verticalee lo sguardo orizzontale, il bacino in posizione oriz-zontale, lo sviluppo del muscolo psoas per garantire laverticalizzazione della struttura “arti inferiori, bacino,colonna vertebrale”).

MUSCOLATURASUPERFICIALE

E MUSCOLATURAPROFONDA

(posturale)La muscolatura superficiale è responsabile dei movi-menti evidenti (isotonici) del nostro corpo, in parti-colare degli arti, e dei movimenti contro resistenza (iso-metrici), come le azioni di spinta e di sollevamento.Viene privilegiata nella ginnastica occidentale, conesercizi di rafforzamento (es. body building).

La muscolatura profonda risponde alle esigenze po-sturali, statiche e dinamiche, del nostro corpo. E’ pres-soché ignorata dalla medicina e dalla ginnastica classicaoccidentale. Svolge invece un ruolo fondamentale nellediverse discipline orientali, in particolare qigong ed artimarziali interne cinesi.

Fra i due sistemi esiste una correlazione ed una sortadi antagonismo: quanto più si sviluppa una muscola-tura, tanto più si atrofizza l’altra (sia in generale, sia neisingoli distretti funzionali del corpo).

PATOLOGIA DEL SISTEMA LOCOMOTORE

Se il corpo umano ed in particolare il sistema loco-motore sono programmati per lavorare in maniera ot-timale dal punto di vista bio-meccanico, perché tale si-stema va in tilt e si creano problemi che possonosfociare in vere e proprie patologie?

Diverse cause possibili, da sole o variamente combinate:

1) Traumi di varia natura o interventi chirurgici.

2) Attività fisica assente o molto ridotta.

3) Attività fisica scorretta quantitativamente o qualita-tivamente.

4) Problemi psico-emotivi sfocianti in squilibri psico-somatici, che determinano atteggiamenti posturaliscorretti o tensioni muscolari localizzate o diffuse.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE56

Conseguenze: in una prima fase tensioni muscolari, se-condariamente alterazioni dell’apparato scheletricocon deformazioni ossee e articolari, che determinanostati dolorosi e infiammatori e malfunzionamento diuna o più parti del sistema. Instaurarsi di circoli viziosi.

Spesso la sintomatologia compare in un’area diversa daquella interessata dal processo primario, in conse-guenza della struttura complessiva dell’apparato loco-motore. Attenzione: se non si interviene sulla causa pri-maria, l’eventuale sintomo o patologia secondari sonodestinati a ripresentarsi. (Es. sindrome del tunnel car-pale). Anche in questo caso si instaurano circoli viziosi.

Patologie correlate: artrosi ed artriti, osteoporosi, con-tratture più o meno persistenti, limitazioni funzionali.

Metodi di intervento

Possibilità di intervento dall’esterno: agopuntura, mas-saggio (tuina), osteopatia, ecc.

Il soggetto può contribuire attivamente attraverso:

correzione di abitudini ed atteggiamenti sbagliati;

apprendimento ed utilizzo di dinamiche corrette;

la pratica regolare di esercizi atti a mantenere gli at-teggiamenti posturali corretti, correggendo gli even-tuali errori e possibilmente risolvendo i problemi fisici.

MEDICINA CINESE, QI GONG ED ARTI MARZIALI INTERNE

(influenza sull’apparato locomotore)

3 sono le finalità principali:

1) Allungamento (stretching) dei muscoli superficiali,per rendere elastici i tendini e tonici i muscoli.

2) Scioglimento ed apertura delle articolazioni.

3) Sviluppo ed armonizzazione della muscolatura pro-fonda (posturale).

Nota: nelle discipline tradizionali il potenziamentomuscolare ha una funzione solo marginale, in quantol’aumento della massa muscolare rallenta il movimentoe ostacola il flusso del QI.

GLI ARTI SUPERIORI

Il fulcro del movimento degli arti superiori sono le sca-pole.

L’utilizzo delle spalle (articolazione scapolo-omerale)per dare l’impulso ai movimenti degli arti superiori co-stituisce una manovra errata, posturalmente scorretta.Differenza fra l’utilizzo delle scapole e delle spalle. Ca-ratteristiche anatomo-fisiologiche. 4 punti:

1) Il movimento parte dal centro (fulcro) e non dallaperiferia. (es. ruota).

2) Il movimento è più ampio.

3) Il movimento è economicamente vantaggioso, per-ché si utilizzano muscoli profondi, più potenti e fina-lizzati allo scopo, mantenendo relativamente rilassati imuscoli superficiali e periferici degli arti superiori.

4) L’articolazione scapolo-omerale lavora in manieracorretta, con la testa dell’omero libera di ruotare al-l’interno dell’acetabolo.

Attenzione: i movimenti della scapola non devonocoinvolgere la colonna vertebrale, il cingolo scapolareè del tutto indipendente. Se i movimenti sono correttii muscoli profondi lavorano seguendo la loro dire-zione principale (orizzontale o verticale).

Patologia degli arti superiori

Tensioni e posture scorrette a livello cervicale e del-l’articolazione scapolo-omerale provocano probleminon solo localizzati, ma che si trasmettono a tuttol’arto. (Esempio: tunnel carpale). In questi casi se nonsi interviene anche sulla causa originaria, l’ interventoè spesso destinato all’insuccesso.

Problemi localizzati all’articolazione della spalla possonoverificarsi per cause acute (soprattutto traumatiche). Esem-pio di patologia cronica è la cosiddetta periartrite sca-polo-omerale. Fenomeni artrosici possono verificarsi peril mantenimento di una postura scorretta o a causa di ri-petuti movimenti errati, anche di lieve entità (ma per pe-riodi prolungati), che coinvolgono il movimento dellaspalla piuttosto che della scapola (es. casalinghe).

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 57

Il gomito è interessato da patologie acute (traumi) op-pure da movimenti che portano ad un sovraccarico del-l’articolazione (es. gomito del tennista).

Il polso e le dita sono interessati da patologie locali conscarsa relazione alle dinamiche posturali, se non comeconseguenza secondaria di eventi a catena dipendentida situazioni alterate a livello superiore (collo, spalle,vedi sopra).

Correzione dei problemi degli arti superiori

Si possono attuare i diversi metodi di intervento vistiin precedenza.

Di particolare importanza tutta una serie di esercizifondamentali del qigong e delle arti marziali internecinesi.

Dr. Enrico Colmi

Medico chirurgo, esperto di Medicina Tradizionale Cinese.Medico Aggregato alla FMSI (Federazione MedicinaSportiva Italiana).Maestro cintura nera 4° duan della FIWuK (FederazioneItaliana Wushu Kungfu, Associata al CONI).Membro della Commissione Nazionale Ricerca e Sviluppodella FIWuK.Allievo Diretto del Gran Maestro Liu Jingru (baguazhang,xingyiquan, liuhe tangalangquan) e responsabile della suaScuola per l’Italia.Allievo Diretto del Gran Maestro Mantak Chia, Istruttoredella Scuola Healing Tao.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE58

Una caratteristica peculiaredel JING HUA QUAN:

IL JJIINN SSHHOOUUnostro corpo quando è soggetto ad una forza.La reattività è la diminuzione dei tempi di risposta traazione e reazione.La forza si può manifestare con caratteristiche diespressione quali forza esterna, forza interna e FaGong.La forza esterna è data dalla capacità di contrazione erilassamento delle fasce muscolari più esterne e ciògenera un’ azione veloce che però deriva esclusiva-mente da un fattore fisico.La forza interna è generata dall’utilizzo della musco-latura più profonda che permette di generare potenzacon tutto il corpo.Il Fa Gong è quella capacità particolare, sviluppatadopo anni di pratica di nei gong, che consente di emet-tere esternamente l’energia interna del nostro corpo.

Uno dei modi per sviluppare la struttura è eseguiredegli esercizi di Qi Gong statici o dinamici. Tali esercizi si effettuano attraverso visualizzazioni cheindurranno determinate sensazioni al nostro interno,queste sensazioni devono trasformarsi poi in azioni fi-siche reali. Per esempio, se desidero incrementare il ra-dicamento al terreno posso, con l’ausilio divisualizzazioni specifiche, far si che il corpo sviluppi la

Approfondimenti ITALIA

di Costantino Valente ed Enrico Mori

La pratica del Jin Shou vuole sviluppare alcune carat-teristiche importanti come: Struttura, Mobilità, Adat-tabilità e Forza.

Spieghiamo nel dettaglio che cosa vogliamo intenderecon queste definizioni.

Una giusta struttura migliorerà la capacità di assor-bire le pressioni dell’avversario, la capacità di non irri-gidire zone del corpo ma di utilizzare i segmenti dellostesso in maniera sinergica e non ultima la capacità dieseguire ogni movimento utilizzandolo in toto.

La struttura ottimale si ottiene attraverso esercizi diQi Gong eseguiti individualmente o in coppia, sco-prendo le giuste angolazioni dei segmenti corporei ecioè aumentando la consapevolezza del proprio corpo.

La mobilità è invece la qualità che determina la capa-cità di muoversi naturalmente nello spazio, l’armoniz-zazione dei vari segmenti del corpo e la capacità dimovimento nonostante le pressioni dell’avversario.

La mobilità si ottiene eseguendo tutti gli esercizi inmaniera dinamica e non statica, padroneggiando il tra-sferimento dei pesi.

La qualità dell’adattabilità possiamo suddividerla in:rilassamento articolare, sensibilità, flessibilità, reatti-vità.Il rilassamento articolare consiste nel non irrigidire learticolazioni al fine di contrastare una forza opposta.La sensibilità permette di percepire la forza e la dire-zione dell’azione dell’avversario.La flessibilità è quella capacità di mantenere elastico il

JIN SHOU si può tradurre come Braccia in Aderenza.

Page 31: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 57

Il gomito è interessato da patologie acute (traumi) op-pure da movimenti che portano ad un sovraccarico del-l’articolazione (es. gomito del tennista).

Il polso e le dita sono interessati da patologie locali conscarsa relazione alle dinamiche posturali, se non comeconseguenza secondaria di eventi a catena dipendentida situazioni alterate a livello superiore (collo, spalle,vedi sopra).

Correzione dei problemi degli arti superiori

Si possono attuare i diversi metodi di intervento vistiin precedenza.

Di particolare importanza tutta una serie di esercizifondamentali del qigong e delle arti marziali internecinesi.

Dr. Enrico Colmi

Medico chirurgo, esperto di Medicina Tradizionale Cinese.Medico Aggregato alla FMSI (Federazione MedicinaSportiva Italiana).Maestro cintura nera 4° duan della FIWuK (FederazioneItaliana Wushu Kungfu, Associata al CONI).Membro della Commissione Nazionale Ricerca e Sviluppodella FIWuK.Allievo Diretto del Gran Maestro Liu Jingru (baguazhang,xingyiquan, liuhe tangalangquan) e responsabile della suaScuola per l’Italia.Allievo Diretto del Gran Maestro Mantak Chia, Istruttoredella Scuola Healing Tao.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE58

Una caratteristica peculiaredel JING HUA QUAN:

IL JJIINN SSHHOOUUnostro corpo quando è soggetto ad una forza.La reattività è la diminuzione dei tempi di risposta traazione e reazione.La forza si può manifestare con caratteristiche diespressione quali forza esterna, forza interna e FaGong.La forza esterna è data dalla capacità di contrazione erilassamento delle fasce muscolari più esterne e ciògenera un’ azione veloce che però deriva esclusiva-mente da un fattore fisico.La forza interna è generata dall’utilizzo della musco-latura più profonda che permette di generare potenzacon tutto il corpo.Il Fa Gong è quella capacità particolare, sviluppatadopo anni di pratica di nei gong, che consente di emet-tere esternamente l’energia interna del nostro corpo.

Uno dei modi per sviluppare la struttura è eseguiredegli esercizi di Qi Gong statici o dinamici. Tali esercizi si effettuano attraverso visualizzazioni cheindurranno determinate sensazioni al nostro interno,queste sensazioni devono trasformarsi poi in azioni fi-siche reali. Per esempio, se desidero incrementare il ra-dicamento al terreno posso, con l’ausilio divisualizzazioni specifiche, far si che il corpo sviluppi la

Approfondimenti ITALIA

di Costantino Valente ed Enrico Mori

La pratica del Jin Shou vuole sviluppare alcune carat-teristiche importanti come: Struttura, Mobilità, Adat-tabilità e Forza.

Spieghiamo nel dettaglio che cosa vogliamo intenderecon queste definizioni.

Una giusta struttura migliorerà la capacità di assor-bire le pressioni dell’avversario, la capacità di non irri-gidire zone del corpo ma di utilizzare i segmenti dellostesso in maniera sinergica e non ultima la capacità dieseguire ogni movimento utilizzandolo in toto.

La struttura ottimale si ottiene attraverso esercizi diQi Gong eseguiti individualmente o in coppia, sco-prendo le giuste angolazioni dei segmenti corporei ecioè aumentando la consapevolezza del proprio corpo.

La mobilità è invece la qualità che determina la capa-cità di muoversi naturalmente nello spazio, l’armoniz-zazione dei vari segmenti del corpo e la capacità dimovimento nonostante le pressioni dell’avversario.

La mobilità si ottiene eseguendo tutti gli esercizi inmaniera dinamica e non statica, padroneggiando il tra-sferimento dei pesi.

La qualità dell’adattabilità possiamo suddividerla in:rilassamento articolare, sensibilità, flessibilità, reatti-vità.Il rilassamento articolare consiste nel non irrigidire learticolazioni al fine di contrastare una forza opposta.La sensibilità permette di percepire la forza e la dire-zione dell’azione dell’avversario.La flessibilità è quella capacità di mantenere elastico il

JIN SHOU si può tradurre come Braccia in Aderenza.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 59

sensazione di ancoraggio al terreno. Questa sensa-zione deve essere successivamente testata con l’ausiliodei compagni di pratica, per verificare che il radica-mento sia reale e non frutto di suggestione. In questomodo mettiamo in pratica il detto “ lo Yi muove il Qied il Qi muove il corpo”.

La mobilità ha bisogno prima di tutto della presa dicoscienza dei trasferimenti di peso del corpo e di comeeffettuarli nel massimo controllo. Successivamente taliazioni devono diventare le più naturali possibili e unavolta realizzato ciò, deve diventare naturale muoversiin scioltezza anche sotto lo stress generato dalla pres-sione di un avversario.Quindi avremo esercizi a solo per il controllo dei pro-pri movimenti ed esercizi a coppie dove uno eserci-terà pressioni sul corpo dell’altro e quest’ultimo ledovrà assorbire muovendosi il più naturalmente pos-sibile.

Gli esercizi per l’adattabilità, dovendo svilupparevarie capacità, si suddividono in vari tipi.

Sarà indispensabile generare la consapevolezza e la re-lativa capacità di rilassamento delle articolazioni e anchein questo caso poi sarà possibile usufruire dell’aiuto delcompagno per rendere gli esercizi più efficaci.A seguire bisognerà imparare a sentire quando nascee come si sviluppa l’energia dell’avversario e la dire-zione di applicazione della stessa. A questo punto alcuni esercizi di base ci aiuteranno arimanere appiccicati agli arti del compagno, mentrealtri esercizi serviranno a rendere flessibili i segmentidel nostro corpo sotto pressione. Unendo queste qua-lità possiamo iniziare ad adattare le nostre reazioni alleazioni dell’avversario.

I nostri esercizi partono con la pratica ad un bracciosolo per poi arrivare ad utilizzare entrambe le braccia.

Prima di spiegare qualche esercizio bisogna precisareun concetto che spesso viene frainteso.Non sempre è conveniente essere cedevoli, adattarsinon significa cedere. Adattarsi significa scegliere la rea-zione migliore, la più pagante, in base all’azione del-l’avversario.

Se paragoniamo lo scontro tra due persone a quellotra due eserciti, il generale di un esercito ha tre possi-bilità di manovra a seconda della forza che l’esercitoavversario dimostra: affrontarlo di petto e travolgerlo,accerchiarlo o attuare una ritirata strategica.

E’ logico che affrontare e travolgere il nemico è intel-ligente solo se le mie forze sono soverchianti quelleavversarie, altrimenti corro il rischio di schiantarmicontro il nemico e se anche se dovessi vincere, avròcertamente grandi perdite.

Se la prima possibilità non è attuabile posso optare trale altre due e sceglierò l’una o l’altra a seconda delladisposizione delle forze nemiche e di come reagisconoall’inizio dello scontro.

Riportando quanto detto ad un confronto uomo con-tro uomo, se riesco a travolgere il nemico tanto meglio,altrimenti dovrò cedere con una delle altre due strate-gie o indietreggiando per disperdere l’energia dell’av-versario e sbilanciarlo per poi contrattaccare inmaniera immediata o avvolgendomi intorno a lui cosìda mandare a vuoto il suo attacco e sorprenderlo dauna angolazione per lui più debole.

Per la prima situazione di cui sopra, ci sono esercizi di

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE60

struttura, riempimento di energia dei segmenti delcorpo attraverso il Qi Gong, studio degli angoli edaltro, per far sì l’impatto con l’avversario sia potenteanche se flessibile.

Per le altre due situazioni ci sono vari esercizi ad unae due braccia.

Dan Jin Shou

Sta ad indicare gli esercizi di Jin Shou ad un bracciosolo.Si inizia con un solo arto per la difficoltà che ha il no-stro cervello a controllare contemporaneamente piùparti del corpo, infatti la consapevolezza del corpocome un tutto avviene in modo graduale.

Partendo dal presupposto di base che riusciamo achiudere la traiettoria di attacco dell’avversario equindi a non essere colpiti con il suo primo slancio, lepossibilità di impatto fra le nostre braccia sono o conun contatto interno o con uno esterno.Di qui si originano pressioni che andranno a generaresu un solo braccio quattro reazioni di base, due esternee due interne rispettivamente a destra e a sinistra.L’obbiettivo di questa pratica è quello di controllarequeste pressioni mandando a vuoto l’attacco e predi-sporsi ad una reazione che sorprenda l’avversario daun angolo più favorevole.

Alle quattro reazioni di base bisogna poi aggiungerela possibilità di essere tirati o strattonati.Gli esercizi di base ben presto lasciano il passo allapratica libera rendendo il praticante fin da subito ingrado di reagire in maniera istintiva.

Shuang Jin Shou

Ora si tratta di lavorare con entrambe le braccia.

Questa è una delle peculiarità del Jing Hua Quan e nerappresenta uno degli aspetti più affascinanti e coin-volgenti in quanto costringono il praticante a svilup-pare quella presenza mentale che permette dicontrollare il proprio e l’altrui corpo.

Partendo dai riflessi acquisiti con il Dan Jin Shou, am-pliamo le possibilità di reazione a tutte le varie com-binazioni, angolazioni e situazioni che possonoverificarsi durante una colluttazione.E qui ci riferiamo ad attacchi diretti o circolari, maanche a tentativi di presa ed intrappolamento, proie-zioni, leve e attacchi di gomito e di ginocchia.Il nostro metodo tende a portare l’allievo in un temporagionevolmente breve ad una reattività istintiva e li-bera senza condizionamenti da schemi predeterminati.Tutto questo supportato dalle caratteristiche citate al-l’inizio della nostra esposizione e cioè la Struttura, laMobilità, l’Adattabilità e la Forza.Specifichiamo ciò in quanto spesso si incorre nell’er-rore di privilegiare uno solo di questi aspetti, sacrifi-cando gli altri e questo comporta una ridotta efficaciain applicazione.

Per lo sviluppo della forza avremo esercizi simili aquelli comunemente effettuati da tutti per la forzaesteriore. Per la forza interiore sono molto utili parti-colari esercizi di Qi Gong sia statici che dinamici ef-fettuati con movimenti lenti.Poi ci sono tutta una serie di pratiche di Fa Li e FaJing con movimenti esplosivi che insegnano ad utiliz-zare assieme le due forze in maniera veloce e potente.Il Fa Gong o emissione dell’energia interna è una ca-pacità particolare che merita una trattazione a parte equindi sarà il tema del prossimo articolo.

Page 32: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 59

sensazione di ancoraggio al terreno. Questa sensa-zione deve essere successivamente testata con l’ausiliodei compagni di pratica, per verificare che il radica-mento sia reale e non frutto di suggestione. In questomodo mettiamo in pratica il detto “ lo Yi muove il Qied il Qi muove il corpo”.

La mobilità ha bisogno prima di tutto della presa dicoscienza dei trasferimenti di peso del corpo e di comeeffettuarli nel massimo controllo. Successivamente taliazioni devono diventare le più naturali possibili e unavolta realizzato ciò, deve diventare naturale muoversiin scioltezza anche sotto lo stress generato dalla pres-sione di un avversario.Quindi avremo esercizi a solo per il controllo dei pro-pri movimenti ed esercizi a coppie dove uno eserci-terà pressioni sul corpo dell’altro e quest’ultimo ledovrà assorbire muovendosi il più naturalmente pos-sibile.

Gli esercizi per l’adattabilità, dovendo svilupparevarie capacità, si suddividono in vari tipi.

Sarà indispensabile generare la consapevolezza e la re-lativa capacità di rilassamento delle articolazioni e anchein questo caso poi sarà possibile usufruire dell’aiuto delcompagno per rendere gli esercizi più efficaci.A seguire bisognerà imparare a sentire quando nascee come si sviluppa l’energia dell’avversario e la dire-zione di applicazione della stessa. A questo punto alcuni esercizi di base ci aiuteranno arimanere appiccicati agli arti del compagno, mentrealtri esercizi serviranno a rendere flessibili i segmentidel nostro corpo sotto pressione. Unendo queste qua-lità possiamo iniziare ad adattare le nostre reazioni alleazioni dell’avversario.

I nostri esercizi partono con la pratica ad un bracciosolo per poi arrivare ad utilizzare entrambe le braccia.

Prima di spiegare qualche esercizio bisogna precisareun concetto che spesso viene frainteso.Non sempre è conveniente essere cedevoli, adattarsinon significa cedere. Adattarsi significa scegliere la rea-zione migliore, la più pagante, in base all’azione del-l’avversario.

Se paragoniamo lo scontro tra due persone a quellotra due eserciti, il generale di un esercito ha tre possi-bilità di manovra a seconda della forza che l’esercitoavversario dimostra: affrontarlo di petto e travolgerlo,accerchiarlo o attuare una ritirata strategica.

E’ logico che affrontare e travolgere il nemico è intel-ligente solo se le mie forze sono soverchianti quelleavversarie, altrimenti corro il rischio di schiantarmicontro il nemico e se anche se dovessi vincere, avròcertamente grandi perdite.

Se la prima possibilità non è attuabile posso optare trale altre due e sceglierò l’una o l’altra a seconda delladisposizione delle forze nemiche e di come reagisconoall’inizio dello scontro.

Riportando quanto detto ad un confronto uomo con-tro uomo, se riesco a travolgere il nemico tanto meglio,altrimenti dovrò cedere con una delle altre due strate-gie o indietreggiando per disperdere l’energia dell’av-versario e sbilanciarlo per poi contrattaccare inmaniera immediata o avvolgendomi intorno a lui cosìda mandare a vuoto il suo attacco e sorprenderlo dauna angolazione per lui più debole.

Per la prima situazione di cui sopra, ci sono esercizi di

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE60

struttura, riempimento di energia dei segmenti delcorpo attraverso il Qi Gong, studio degli angoli edaltro, per far sì l’impatto con l’avversario sia potenteanche se flessibile.

Per le altre due situazioni ci sono vari esercizi ad unae due braccia.

Dan Jin Shou

Sta ad indicare gli esercizi di Jin Shou ad un bracciosolo.Si inizia con un solo arto per la difficoltà che ha il no-stro cervello a controllare contemporaneamente piùparti del corpo, infatti la consapevolezza del corpocome un tutto avviene in modo graduale.

Partendo dal presupposto di base che riusciamo achiudere la traiettoria di attacco dell’avversario equindi a non essere colpiti con il suo primo slancio, lepossibilità di impatto fra le nostre braccia sono o conun contatto interno o con uno esterno.Di qui si originano pressioni che andranno a generaresu un solo braccio quattro reazioni di base, due esternee due interne rispettivamente a destra e a sinistra.L’obbiettivo di questa pratica è quello di controllarequeste pressioni mandando a vuoto l’attacco e predi-sporsi ad una reazione che sorprenda l’avversario daun angolo più favorevole.

Alle quattro reazioni di base bisogna poi aggiungerela possibilità di essere tirati o strattonati.Gli esercizi di base ben presto lasciano il passo allapratica libera rendendo il praticante fin da subito ingrado di reagire in maniera istintiva.

Shuang Jin Shou

Ora si tratta di lavorare con entrambe le braccia.

Questa è una delle peculiarità del Jing Hua Quan e nerappresenta uno degli aspetti più affascinanti e coin-volgenti in quanto costringono il praticante a svilup-pare quella presenza mentale che permette dicontrollare il proprio e l’altrui corpo.

Partendo dai riflessi acquisiti con il Dan Jin Shou, am-pliamo le possibilità di reazione a tutte le varie com-binazioni, angolazioni e situazioni che possonoverificarsi durante una colluttazione.E qui ci riferiamo ad attacchi diretti o circolari, maanche a tentativi di presa ed intrappolamento, proie-zioni, leve e attacchi di gomito e di ginocchia.Il nostro metodo tende a portare l’allievo in un temporagionevolmente breve ad una reattività istintiva e li-bera senza condizionamenti da schemi predeterminati.Tutto questo supportato dalle caratteristiche citate al-l’inizio della nostra esposizione e cioè la Struttura, laMobilità, l’Adattabilità e la Forza.Specifichiamo ciò in quanto spesso si incorre nell’er-rore di privilegiare uno solo di questi aspetti, sacrifi-cando gli altri e questo comporta una ridotta efficaciain applicazione.

Per lo sviluppo della forza avremo esercizi simili aquelli comunemente effettuati da tutti per la forzaesteriore. Per la forza interiore sono molto utili parti-colari esercizi di Qi Gong sia statici che dinamici ef-fettuati con movimenti lenti.Poi ci sono tutta una serie di pratiche di Fa Li e FaJing con movimenti esplosivi che insegnano ad utiliz-zare assieme le due forze in maniera veloce e potente.Il Fa Gong o emissione dell’energia interna è una ca-pacità particolare che merita una trattazione a parte equindi sarà il tema del prossimo articolo.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 61

ITALIA

La perseveranza nel proprio cammino marziale èdi grandissima importanza: non bisogna mai sen-tirsi arrivati al traguardo, anche perché un vero

traguardo non esiste! Esistono solo il continuo studio, laricerca di noi stessi e il superamento delle nostre debo-lezze, giorno dopo giorno.Questo è ciò che io impongo a me stesso, ed è la menta-lità che trasmetto ai miei allievi, aiutandoli a superare imomenti difficili che possono incombere durante la pra-tica marziale. Capita però che non sia sempre semplice e immediato,per una persona che si avvicina per la prima volta almondo delle arti marziali, la scelta dello stile adeguato,del maestro adatto e avere la conoscenza delle nozioni dibase necessarie per un inizio di pratica sereno e consape-vole. L’informazione è il primo passo per avvicinarsi adun’arte marziale, ecco quindi i miei consigli per i lettori diNew Martial Hero Magazine!

“SEMPLICE” NON SIGNIFICA “FACILE”.Capita spesso, nel WING CHUN, che alcune persone, al-l’inizio della loro pratica, abbiano l’impressione di averea che fare con un sistema facile dal punto di vista del-l’apprendimento. Questo perché nei primi sei mesi/annodi pratica l’allievo riesce con naturalezza ad apprendereuna grande quantità di nozioni, tecniche nuove e nume-rose forme: “Il suo bicchiere è vuoto”, quindi riesce ad ap-prendere molto di più in confronto ad altre arti marziali.Il problema, però, non è apprendere una grande quantitàdi concetti nuovi, così facendo si apprenderebbe senzafine, e senza un fine. La realtà è ben diversa, infatti, ilWing Chun non è riducibile a una raccolta di forme o tec-niche, ma questo vale per qualsiasi arte marziale.La difficoltà è innanzi tutto far funzionare ciò che si è ap-preso, ovvero renderlo efficace e la comprensione di ciò

Attualità

La FRETTA D’APPRENDEREda parte dell’allievo,

e il modo di TRASMETTERE DEL SIFUi consigli di SIFU POMPIANU agli aspiranti allievi di WING CHUN.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE62

che si sta facendo: i concetti delle forme studiate, gli an-goli, la forza, il radicamento, la struttura del corpo, la ve-locità, il concetto di cedevolezza, la sensazione dimorbido e duro insieme.E’ in questo stadio che molte volte sembra, all’allievo, chela sua crescita si sia bloccata, ma in realtà non è così. Ilvero motivo è che ci vuole molto più tempo per far fun-zionare anche le tecniche più semplici, per capirle real-mente, ecco perché ci vuole tutta la vita per studiare benela propria arte e capire quello di cui si ha bisogno nei pe-riodi di disorientamento. In questo frangente interviene ilSIFU, ma ci vuole un vero SIFU, capace di capire gli stadidi avanzamento dei suoi alunni. Questo è il motivo percui, nonostante la mia scuola abbia una divisione in livelli,ribadisco sempre che sarebbe impossibile dare a tutti lastessa cosa, ad esempio: se un allievo ha bisogno di muo-versi perché statico sulle gambe, perché non fargli utiliz-zare l‘uomo di legno, senza aspettare il raggiungimentodi livelli superiori? Il Sifu deve essere in grado di offrireall’allievo lo strumento di cui ha effettivamente bisognoper farlo progredire. Altro esempio: a una donna non in-segno a dare pugni a catena, perché personalmente noncredo che siano lo strumento adatto a un soggetto mi-nuto che si trovi nella situazione di dover affrontare unuomo, magari anche di mole considerevole, usando solopugni a catena. Per questo motivo sono più propenso a in-segnarle, fin da subito, tecniche di gomito, uscite laterali, ea colpire simultaneamente con calci nella zona genitale, opunti universalmente vulnerabili, come anche a usare le ditain alcuni punti morbidi come occhi, gola o sotto le ascelle.GLI ALLIEVI NOVIZI.Quasi sempre accade che gli allievi che si iscrivono per laprima volta in una palestra non sanno bene come fun-zioni un’arte marziale, il comportamento da tenersi versoil loro Sifu ed i loro fratelli di Kung Fu, a meno che nonsiano già stati indottrinati da in passato. Alcuni pensanoche dopo tre o quattro mesi di pratica possano essere giàpronti ad affrontare una reale difesa da strada, altri an-cora scambiano l’arte marziale per una pratica New Age.

CONFUSIONI DEI NOVIZI NELLO SCE-GLIERE IL WING CHUN.Ci sono molte spiegazioni. Personalmente penso siaanche colpa di molti maestri che promettono agli allieviappena arrivati corsi in sei mesi, assicurandoli di riuscirein così breve tempo a trasformarli in dei “super picchia-tori”, oppure li garantiscono che in breve tempo riusci-ranno a insegnargli a sapersi difendere. Altri, invece,scambiano la pratica del Chi Kung o l’esecuzione dellaprima forma, la Siu Lim Tao, con qualcosa di mistico.Queste informazioni erronee, veicolate principalmente

da internet, crea confusione in chi si approccia all’arteper la prima volta. Inoltre molte persone, specialmentese si tratta di ragazzi molto giovani, pretendono di cono-scere il Kung Fu nel minor tempo possibile, obiettivodavvero irraggiungibile per chiunque!

I TEMPI D’APPRENDIMENTO PER UN AL-LIEVO.Il tempo di apprendimento dipende da allievo a allievo,ovvero: quanto tempo dedica all’arte, in che modo si de-dica (che è molto più importante ancora di quanto si al-leni), da cosa cerca l’allievo dalla conoscenza dell’arte, sevuole solo apprendere delle nozioni di difesa personale,ad esempio, i tempi sono sicuramente molto più brevi,mentre se interessa tutto il sistema e diventare un bravoistruttore non dovrebbe affatto imporsi dei tempi: si co-nosce l’inizio del percorso, ma in realtà non si finisce maidi perfezionarsi, apprendere e fare esperienza. Il pro-blema è non tutti sono disposti a questo, ed è il motivoper cui molti maestri creano dei corsi specifici promet-tendo questo e quell’altro.

UNA VITA PER IMPARARE IL WING CHUN?No, anzi! Gli allievi devono fare tante domande al proprioSifu e aspettarsi delle risposte esaurienti e convincentidalla propria guida.Non sono del parere che sia un buon addestramento fer-marsi un anno a fare solo Siu Lim Tao e pugni a catena,o esercizi di passo e pugno. Io critico molto questo me-todo, credo che è poco redditizio per l’allievo. Come hodetto per perfezionare il sistema serve una vita intera, maper apprendere tutto il sistema non più di cinque anni. In

Page 33: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 61

ITALIA

La perseveranza nel proprio cammino marziale èdi grandissima importanza: non bisogna mai sen-tirsi arrivati al traguardo, anche perché un vero

traguardo non esiste! Esistono solo il continuo studio, laricerca di noi stessi e il superamento delle nostre debo-lezze, giorno dopo giorno.Questo è ciò che io impongo a me stesso, ed è la menta-lità che trasmetto ai miei allievi, aiutandoli a superare imomenti difficili che possono incombere durante la pra-tica marziale. Capita però che non sia sempre semplice e immediato,per una persona che si avvicina per la prima volta almondo delle arti marziali, la scelta dello stile adeguato,del maestro adatto e avere la conoscenza delle nozioni dibase necessarie per un inizio di pratica sereno e consape-vole. L’informazione è il primo passo per avvicinarsi adun’arte marziale, ecco quindi i miei consigli per i lettori diNew Martial Hero Magazine!

“SEMPLICE” NON SIGNIFICA “FACILE”.Capita spesso, nel WING CHUN, che alcune persone, al-l’inizio della loro pratica, abbiano l’impressione di averea che fare con un sistema facile dal punto di vista del-l’apprendimento. Questo perché nei primi sei mesi/annodi pratica l’allievo riesce con naturalezza ad apprendereuna grande quantità di nozioni, tecniche nuove e nume-rose forme: “Il suo bicchiere è vuoto”, quindi riesce ad ap-prendere molto di più in confronto ad altre arti marziali.Il problema, però, non è apprendere una grande quantitàdi concetti nuovi, così facendo si apprenderebbe senzafine, e senza un fine. La realtà è ben diversa, infatti, ilWing Chun non è riducibile a una raccolta di forme o tec-niche, ma questo vale per qualsiasi arte marziale.La difficoltà è innanzi tutto far funzionare ciò che si è ap-preso, ovvero renderlo efficace e la comprensione di ciò

Attualità

La FRETTA D’APPRENDEREda parte dell’allievo,

e il modo di TRASMETTERE DEL SIFUi consigli di SIFU POMPIANU agli aspiranti allievi di WING CHUN.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE62

che si sta facendo: i concetti delle forme studiate, gli an-goli, la forza, il radicamento, la struttura del corpo, la ve-locità, il concetto di cedevolezza, la sensazione dimorbido e duro insieme.E’ in questo stadio che molte volte sembra, all’allievo, chela sua crescita si sia bloccata, ma in realtà non è così. Ilvero motivo è che ci vuole molto più tempo per far fun-zionare anche le tecniche più semplici, per capirle real-mente, ecco perché ci vuole tutta la vita per studiare benela propria arte e capire quello di cui si ha bisogno nei pe-riodi di disorientamento. In questo frangente interviene ilSIFU, ma ci vuole un vero SIFU, capace di capire gli stadidi avanzamento dei suoi alunni. Questo è il motivo percui, nonostante la mia scuola abbia una divisione in livelli,ribadisco sempre che sarebbe impossibile dare a tutti lastessa cosa, ad esempio: se un allievo ha bisogno di muo-versi perché statico sulle gambe, perché non fargli utiliz-zare l‘uomo di legno, senza aspettare il raggiungimentodi livelli superiori? Il Sifu deve essere in grado di offrireall’allievo lo strumento di cui ha effettivamente bisognoper farlo progredire. Altro esempio: a una donna non in-segno a dare pugni a catena, perché personalmente noncredo che siano lo strumento adatto a un soggetto mi-nuto che si trovi nella situazione di dover affrontare unuomo, magari anche di mole considerevole, usando solopugni a catena. Per questo motivo sono più propenso a in-segnarle, fin da subito, tecniche di gomito, uscite laterali, ea colpire simultaneamente con calci nella zona genitale, opunti universalmente vulnerabili, come anche a usare le ditain alcuni punti morbidi come occhi, gola o sotto le ascelle.GLI ALLIEVI NOVIZI.Quasi sempre accade che gli allievi che si iscrivono per laprima volta in una palestra non sanno bene come fun-zioni un’arte marziale, il comportamento da tenersi versoil loro Sifu ed i loro fratelli di Kung Fu, a meno che nonsiano già stati indottrinati da in passato. Alcuni pensanoche dopo tre o quattro mesi di pratica possano essere giàpronti ad affrontare una reale difesa da strada, altri an-cora scambiano l’arte marziale per una pratica New Age.

CONFUSIONI DEI NOVIZI NELLO SCE-GLIERE IL WING CHUN.Ci sono molte spiegazioni. Personalmente penso siaanche colpa di molti maestri che promettono agli allieviappena arrivati corsi in sei mesi, assicurandoli di riuscirein così breve tempo a trasformarli in dei “super picchia-tori”, oppure li garantiscono che in breve tempo riusci-ranno a insegnargli a sapersi difendere. Altri, invece,scambiano la pratica del Chi Kung o l’esecuzione dellaprima forma, la Siu Lim Tao, con qualcosa di mistico.Queste informazioni erronee, veicolate principalmente

da internet, crea confusione in chi si approccia all’arteper la prima volta. Inoltre molte persone, specialmentese si tratta di ragazzi molto giovani, pretendono di cono-scere il Kung Fu nel minor tempo possibile, obiettivodavvero irraggiungibile per chiunque!

I TEMPI D’APPRENDIMENTO PER UN AL-LIEVO.Il tempo di apprendimento dipende da allievo a allievo,ovvero: quanto tempo dedica all’arte, in che modo si de-dica (che è molto più importante ancora di quanto si al-leni), da cosa cerca l’allievo dalla conoscenza dell’arte, sevuole solo apprendere delle nozioni di difesa personale,ad esempio, i tempi sono sicuramente molto più brevi,mentre se interessa tutto il sistema e diventare un bravoistruttore non dovrebbe affatto imporsi dei tempi: si co-nosce l’inizio del percorso, ma in realtà non si finisce maidi perfezionarsi, apprendere e fare esperienza. Il pro-blema è non tutti sono disposti a questo, ed è il motivoper cui molti maestri creano dei corsi specifici promet-tendo questo e quell’altro.

UNA VITA PER IMPARARE IL WING CHUN?No, anzi! Gli allievi devono fare tante domande al proprioSifu e aspettarsi delle risposte esaurienti e convincentidalla propria guida.Non sono del parere che sia un buon addestramento fer-marsi un anno a fare solo Siu Lim Tao e pugni a catena,o esercizi di passo e pugno. Io critico molto questo me-todo, credo che è poco redditizio per l’allievo. Come hodetto per perfezionare il sistema serve una vita intera, maper apprendere tutto il sistema non più di cinque anni. In

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 63

questo tempo l’allievo può raggiungere il livello d’istrut-tore, ovvio che non esistono regole precise, né tantomeno date di scadenza.Io insegno tutto già dai primi mesi: le basi, come difen-dersi da calci, da pugni, da gomitate, da ginocchiate, daprese e da tanto altro ancora. Questo perchè il mio me-todo è dare prima la tecnica, sin dal primo giorno, poicon il passare del tempo la correzione, ma gradualmente.Do molta importanza al training fisico, all’allenamento aicolpitori, ai sacchettini, al sacco, all’uomo di legno, perdare loro la possibilità di allenarsi anche autonomamente,da soli. Consiglio sempre, se hanno il tempo, di andare acorrere, di condizionarsi le tibie, di indurire le mani e ledita, con i metodi che insegno in palestra, sin dal primogiorno. Ricordo sempre, però, che si tratta di uno spe-cial training (allenamento speciale), e che se non hannoabbastanza tempo a disposizione per fare tutto, è bene ri-nunciare alla corsa per concentrarsi maggiormente sullastruttura, le forme ecc… Quello che trasmetto è l’attitudine ad allenarsi duramente,per questo io faccio con loro le flessioni, 500 per sezionee altre 100 sulle dita, gli addominali, lo squat, il condi-zionamento, e 2500 pugni, lo streatching, per poi passareall’allenamento tecnico: le forme, il dan chi sao, il lapsao, chi sao sparring, l’anti-trapping e gli esercizi peril controllo delle emozioni.

L’APPRENDIMENTO DEL SISTEMA.L’apprendimento di tecniche e del sistema avviene in circacinque anni se c’è dedizione, ovvero allenamento tre voltesettimana in palestra e la frequentazione del corso peraspiranti istruttori. Insisto, però, su un concetto: appren-dere il sistema è una cosa, esserne padrone è un’altra. Da

diciassette anni seguo il mio SIKUNG GM AUSTINGOH e mi sento sempre un allievo, gli faccio sempre do-mande, anche le più banali, perché non mi sento perniente “arrivato”, e ho sempre voglia di perfezionarmi estudiare a fondo i principi che vivono all’interno di que-sto stupendo sistema, il Wing Chun.

IL PRATICANTE DI ARTI MARZIALI è UNOSTUDIOSO IN RICERCA COSTANTE.Nonostante la mia esperienza nelle arti marziali io stessocerco sempre di perfezionarmi, anche sulle cose più sem-plici senza accontentarmi mai di nessun traguardo, perchépenso che il raggiungimento di ogni stadio sia solo l’ini-zio per uno nuovo. Ciò che dico sempre ai miei allievi èche io ho fatto tanto per diventare un Sifu, e ora lo sonodiventato, mi sono spogliato di tale titolo per tornare al-lievo e poter andare avanti con gli studi, ecco perché io mialleno tanto da solo e con i miei allievi. Faccio Chi Saocon tutti loro, ogni giorno, dal primo all’ultimo, faccio spar-ring e tutti gli esercizi con ognuno per tutti i santi giorni!Questo lo faccio per me, ma soprattutto per dare ai mieiallievi la mentalità del sacrificio, e di non pensare mai diessere meglio di altri.

IL CONSIGLIO DI SIFU POMPIANU A CHI SIAVVICINA AL MONDO DEL WING CHUN.Il mio consiglio rivolto a tutti è di sapere bene cosa si stacercando dall’arte marziale, di provare diversi maestri, difare domande, di allenarsi anche con i compagni avanzatie il proprio Sifu. La cosa fondamentale è trovare il giustofeeling con il proprio Sifu, per riuscire a proseguire neglianni di pratica in armonia e in una certa amicizia, avendosempre rispetto reciproco.

IL PARERE DEL MAESTRO SULLO STUDIO DIDIVERSE ARTI MARZIALI CONTEMPORA-NEAMENTE.All’inizio del proprio percorso marziale credo non sia in-dicato dedicarsi a diverse arti marziali contemporanea-mente, si farebbe troppa confusione e non si capirebberoi principi essenziali di nessuna delle arti studiate.Quando invece una persona porta a termine lo studio diun’arte marziale o l’ha compresa a fondo deve essere quasiun obbligo farlo, anche perché non esistono arti marzialiperfette o invincibili. Questo è quello in cui credo.

Saluto tutti i lettori di New Martial Hero Magazine ei miei allievi. Un grazie di cuore al mio SIKUNG GM AUSTIN GOH.

BUON KUNG FU A TUTTI

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE64

aaaaaaaaa ITALIA

Che cosa si intende per gong fu tradizionale? Inche cosa da esso differisce il gong fu codifi-cato? Per rispondere a questa domanda biso-

gna ripercorrere la storia delle arti marziali cinesi e con-siderare il carattere specifico della loro tradizione,ovvero del modo in cui sono state tramandate.

Il concetto fondamentale da cui prendere inizio èquello di pai, la “scuola”, ciò che potremmo definireil “marchio” di ogni particolare stile, la garanzia dellasua autenticità. In Cina se un maestro è zheng zongpai de, significa che appartiene ad ogni effetto a unascuola, dei cui principi è depositario e custode; unesperto riconosce subito, vedendo i movimenti, le po-sizioni, i colpi, se il gong fu praticato da chi ha difronte è o non è ortodosso (zheng zong, appunto).

Tutto il gong fu tradizionale cinese è fondatosulle scuole, all’interno delle quali i fondamenti e i se-greti dell’arte passavano da maestro ad allievo con unrituale oggi ormai perduto e secondo una distinzionein tre livelli che invece ancora esiste e rende il gongfu cinese differente dalle arti marziali di paesi contigui,che usano le cinture di diverso colore e una più sottilegraduazione di abilità. Quando uno dei comuni allievi(xue sheng) era ammesso a un grado superiore, auna maggiore profondità di insegnamento, lo capivadall’atteggiamento del maestro nei suoi confronti:un’attenzione particolare, guadagnata con l’assiduitàdell’allenamento, qualche indicazione più personale, e

Gong Fu tradizionale e tradizione del Gong Fu

di M° Xu Zaixing Associazione Dongfanglei Milano Traduzione di Nicoletta Russello

lo studente era pronto a diventare tudi, allievo in-terno. Per essere formalmente accettato come tale, sipresentava al maestro, si inginocchiava e si inchinavadavanti a lui (e questo rito è ancora in uso), gli donavadel tè di alta qualità. Era il momento in cui il maestro,soddisfatto del rispetto dimostratogli, illustrava qualifossero le norme della scuola e del gong fu in genere:onorare il proprio stile e conservarlo integro nei prin-cipi; aiutare i fratelli di allenamento e vivere con loroin armonia, senza contrapposizioni, invidie, liti; nonusare la propria arte per fare violenza agli altri, anzi,evitare il più possibile risse e scontri violenti; non par-lare del proprio stile, rendendo pubblico ciò che ap-partiene soltanto agli allievi della scuola; non inse-gnare il gong fu e i suoi principi senza che il maestrolo abbia autorizzato a farlo, ritenendo ne sia giunto iltempo; non avvicinarsi ad altre scuole e non allenarealtri stili senza il consenso del maestro, pena l’espul-sione. All’allievo veniva poi chiesta formale accetta-zione di questi principi attraverso il giuramento ri-tuale. Un pranzo insieme suggellava la promozionedell’allievo, che entrava, così si dice ancora, “nel giar-dino del maestro”. Il livello di più stretta vicinanza eraperò quello del dizi, l’erede diretto dello stile, consi-derato dal maestro come un figlio. Faceva parte del ri-tuale di accettazione un dono offerto alla moglie delmaestro, che lo accoglieva nelle sue stanze (luogo dovesolo i famigliari potevano entrare) e a sua volta educaval’erede dello stile, insegnandogli ciò che sapeva sulla sto-ria della scuola e del maestro. Al dizi il maestro tra-smetteva le tecniche di solito nascoste agli altri, quelleche rendono il gong fu tradizionale una vera arte, chesorprende con la raffinatezza della tecnica e la profon-dità dei principi.

Questo è il modo in cui le varie scuole si sono tra-smesse di generazione in generazione; e da una scuolaspesso ne nascevano altre, quando uno degli allievi di-retti, diventato a sua volta shifu, immetteva nello stile,pur rispettandone i principi, qualcosa di speciale e di

ITALIAStili

Page 34: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 63

questo tempo l’allievo può raggiungere il livello d’istrut-tore, ovvio che non esistono regole precise, né tantomeno date di scadenza.Io insegno tutto già dai primi mesi: le basi, come difen-dersi da calci, da pugni, da gomitate, da ginocchiate, daprese e da tanto altro ancora. Questo perchè il mio me-todo è dare prima la tecnica, sin dal primo giorno, poicon il passare del tempo la correzione, ma gradualmente.Do molta importanza al training fisico, all’allenamento aicolpitori, ai sacchettini, al sacco, all’uomo di legno, perdare loro la possibilità di allenarsi anche autonomamente,da soli. Consiglio sempre, se hanno il tempo, di andare acorrere, di condizionarsi le tibie, di indurire le mani e ledita, con i metodi che insegno in palestra, sin dal primogiorno. Ricordo sempre, però, che si tratta di uno spe-cial training (allenamento speciale), e che se non hannoabbastanza tempo a disposizione per fare tutto, è bene ri-nunciare alla corsa per concentrarsi maggiormente sullastruttura, le forme ecc… Quello che trasmetto è l’attitudine ad allenarsi duramente,per questo io faccio con loro le flessioni, 500 per sezionee altre 100 sulle dita, gli addominali, lo squat, il condi-zionamento, e 2500 pugni, lo streatching, per poi passareall’allenamento tecnico: le forme, il dan chi sao, il lapsao, chi sao sparring, l’anti-trapping e gli esercizi peril controllo delle emozioni.

L’APPRENDIMENTO DEL SISTEMA.L’apprendimento di tecniche e del sistema avviene in circacinque anni se c’è dedizione, ovvero allenamento tre voltesettimana in palestra e la frequentazione del corso peraspiranti istruttori. Insisto, però, su un concetto: appren-dere il sistema è una cosa, esserne padrone è un’altra. Da

diciassette anni seguo il mio SIKUNG GM AUSTINGOH e mi sento sempre un allievo, gli faccio sempre do-mande, anche le più banali, perché non mi sento perniente “arrivato”, e ho sempre voglia di perfezionarmi estudiare a fondo i principi che vivono all’interno di que-sto stupendo sistema, il Wing Chun.

IL PRATICANTE DI ARTI MARZIALI è UNOSTUDIOSO IN RICERCA COSTANTE.Nonostante la mia esperienza nelle arti marziali io stessocerco sempre di perfezionarmi, anche sulle cose più sem-plici senza accontentarmi mai di nessun traguardo, perchépenso che il raggiungimento di ogni stadio sia solo l’ini-zio per uno nuovo. Ciò che dico sempre ai miei allievi èche io ho fatto tanto per diventare un Sifu, e ora lo sonodiventato, mi sono spogliato di tale titolo per tornare al-lievo e poter andare avanti con gli studi, ecco perché io mialleno tanto da solo e con i miei allievi. Faccio Chi Saocon tutti loro, ogni giorno, dal primo all’ultimo, faccio spar-ring e tutti gli esercizi con ognuno per tutti i santi giorni!Questo lo faccio per me, ma soprattutto per dare ai mieiallievi la mentalità del sacrificio, e di non pensare mai diessere meglio di altri.

IL CONSIGLIO DI SIFU POMPIANU A CHI SIAVVICINA AL MONDO DEL WING CHUN.Il mio consiglio rivolto a tutti è di sapere bene cosa si stacercando dall’arte marziale, di provare diversi maestri, difare domande, di allenarsi anche con i compagni avanzatie il proprio Sifu. La cosa fondamentale è trovare il giustofeeling con il proprio Sifu, per riuscire a proseguire neglianni di pratica in armonia e in una certa amicizia, avendosempre rispetto reciproco.

IL PARERE DEL MAESTRO SULLO STUDIO DIDIVERSE ARTI MARZIALI CONTEMPORA-NEAMENTE.All’inizio del proprio percorso marziale credo non sia in-dicato dedicarsi a diverse arti marziali contemporanea-mente, si farebbe troppa confusione e non si capirebberoi principi essenziali di nessuna delle arti studiate.Quando invece una persona porta a termine lo studio diun’arte marziale o l’ha compresa a fondo deve essere quasiun obbligo farlo, anche perché non esistono arti marzialiperfette o invincibili. Questo è quello in cui credo.

Saluto tutti i lettori di New Martial Hero Magazine ei miei allievi. Un grazie di cuore al mio SIKUNG GM AUSTIN GOH.

BUON KUNG FU A TUTTI

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE64

aaaaaaaaa ITALIA

Che cosa si intende per gong fu tradizionale? Inche cosa da esso differisce il gong fu codifi-cato? Per rispondere a questa domanda biso-

gna ripercorrere la storia delle arti marziali cinesi e con-siderare il carattere specifico della loro tradizione,ovvero del modo in cui sono state tramandate.

Il concetto fondamentale da cui prendere inizio èquello di pai, la “scuola”, ciò che potremmo definireil “marchio” di ogni particolare stile, la garanzia dellasua autenticità. In Cina se un maestro è zheng zongpai de, significa che appartiene ad ogni effetto a unascuola, dei cui principi è depositario e custode; unesperto riconosce subito, vedendo i movimenti, le po-sizioni, i colpi, se il gong fu praticato da chi ha difronte è o non è ortodosso (zheng zong, appunto).

Tutto il gong fu tradizionale cinese è fondatosulle scuole, all’interno delle quali i fondamenti e i se-greti dell’arte passavano da maestro ad allievo con unrituale oggi ormai perduto e secondo una distinzionein tre livelli che invece ancora esiste e rende il gongfu cinese differente dalle arti marziali di paesi contigui,che usano le cinture di diverso colore e una più sottilegraduazione di abilità. Quando uno dei comuni allievi(xue sheng) era ammesso a un grado superiore, auna maggiore profondità di insegnamento, lo capivadall’atteggiamento del maestro nei suoi confronti:un’attenzione particolare, guadagnata con l’assiduitàdell’allenamento, qualche indicazione più personale, e

Gong Fu tradizionale e tradizione del Gong Fu

di M° Xu Zaixing Associazione Dongfanglei Milano Traduzione di Nicoletta Russello

lo studente era pronto a diventare tudi, allievo in-terno. Per essere formalmente accettato come tale, sipresentava al maestro, si inginocchiava e si inchinavadavanti a lui (e questo rito è ancora in uso), gli donavadel tè di alta qualità. Era il momento in cui il maestro,soddisfatto del rispetto dimostratogli, illustrava qualifossero le norme della scuola e del gong fu in genere:onorare il proprio stile e conservarlo integro nei prin-cipi; aiutare i fratelli di allenamento e vivere con loroin armonia, senza contrapposizioni, invidie, liti; nonusare la propria arte per fare violenza agli altri, anzi,evitare il più possibile risse e scontri violenti; non par-lare del proprio stile, rendendo pubblico ciò che ap-partiene soltanto agli allievi della scuola; non inse-gnare il gong fu e i suoi principi senza che il maestrolo abbia autorizzato a farlo, ritenendo ne sia giunto iltempo; non avvicinarsi ad altre scuole e non allenarealtri stili senza il consenso del maestro, pena l’espul-sione. All’allievo veniva poi chiesta formale accetta-zione di questi principi attraverso il giuramento ri-tuale. Un pranzo insieme suggellava la promozionedell’allievo, che entrava, così si dice ancora, “nel giar-dino del maestro”. Il livello di più stretta vicinanza eraperò quello del dizi, l’erede diretto dello stile, consi-derato dal maestro come un figlio. Faceva parte del ri-tuale di accettazione un dono offerto alla moglie delmaestro, che lo accoglieva nelle sue stanze (luogo dovesolo i famigliari potevano entrare) e a sua volta educaval’erede dello stile, insegnandogli ciò che sapeva sulla sto-ria della scuola e del maestro. Al dizi il maestro tra-smetteva le tecniche di solito nascoste agli altri, quelleche rendono il gong fu tradizionale una vera arte, chesorprende con la raffinatezza della tecnica e la profon-dità dei principi.

Questo è il modo in cui le varie scuole si sono tra-smesse di generazione in generazione; e da una scuolaspesso ne nascevano altre, quando uno degli allievi di-retti, diventato a sua volta shifu, immetteva nello stile,pur rispettandone i principi, qualcosa di speciale e di

ITALIAStili

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 65

aaaaaaaaa ITA-proprio, che lo distingueva dagli altri maestri della suastessa corrente. E qui entra in gioco anche la preroga-tiva, propria del popolo cinese, di ricercare l’autonomiae l’originalità, piuttosto che la conformità e la totaleadesione a una norma, qualunque essa sia. Ecco dun-que che le arti marziali, con la loro millenaria tradizionesono pervenute all’epoca moderna in forme diverse espesso confuse, con intrecci e sovrapposizioni com-plesse.

Il travagliato corso della storia del Novecento hain alcuni periodi lasciato in ombra il gong fu, sottol’istanza di più pressanti esigenze. Ma dal 1977 le artimarziali rinascono. E’ lo stesso Libretto rosso di MaoZedong ad autorizzare tale operazione: vi si legge chepossiamo usare il passato per costruire il presente,purché lo passi al setaccio, distinguendo ciò che deveessere accolto da ciò che non è utile. Ed ecco che primanell’Hubei, iniziando dalle città di Macheng, Hanyang,Wuhan, gli stili e le taolu vengono analizzati, corretti,sintetizzati. Si distinguono gli stili principali interni edesterni, se ne ricostruiscono gli alberi genealogici e sene scrivono le leggi e si fissa un codice d’onore delgong fu; a movimenti uguali si danno nomi uguali, inmandarino, questa volta, eliminando le denominazionilocali, e se ne spiega l’uso, eliminando ciò che parevapoco chiaro o inutilizzabile, sia nelle forme a maninude, sia in quelle con le armi. Molti maestri furonochiamati a partecipare a questa grandiosa operazione,creando le forme codificate, che sono uguali in tutta laCina e costituiscono una sintesi delle taolu originarie.Con la ricostruzione del sistema scolastico, le arti mar-ziali diventano pilastro dell’educazione fisica e disci-plina di studio nelle università; a volte si uniscono allaginnastica artistica creando splendide forme di esibi-zione con atleti che mostrano una preparazione atle-tica formidabile; a volte, invece, si avvicinano a formedi combattimento regolamentato; e nelle università sistudiano aspetti di tutti gli stili, con precisione e serietà.

Manca però a questo gong fu ciò che nelle artimarziali tradizionali vi è di particolare e non divulga-bile: quel colpo di mano speciale, che il maestro inse-gna soltanto a uno o due dei suoi discepoli; quel par-ticolare calcio devastante, i cui segreti possono essereappresi soltanto dal proprio maestro, qualora sia di-sposto ad insegnarli.

Il gong fu tradizionale esiste ancora, in Cina: edha ancora quelle caratteristiche poco uniformi e diffi-cili da comprendere che aveva in passato. I maestri nonsono facili da trovare e spesso per imparare da loro oc-corre pagare un prezzo piuttosto alto. E se oggi altrisono i riti e il certificato di appartenenza a una scuola

è concesso più facilmente,i veri maestri, zhengzongpai, ancora custodisconole tecniche di quest’artemeravigliosa e le affidanosoltanto ai loro veri eredi, acoloro che ritengono ingrado di comprendernel’essenza e di rispettare iprincipi della scuola. Sonoi maestri tradizionali chesanno indicare quale parti-colare tipo di forza caratte-rizzi un determinato stile:la forza dello xing yi non èla stessa del ba ji chuan odel tai ji, non perché una sia maggiore dell’altra, maperché sono qualitativamente differenti, ed è il gongfu tradizionale a saperlo mostrare. Nelle università sistudiano molte e belle tao lu, appartenenti a diversistili: il gong fu tradizionale ne studia poche, ma è ingrado di approfondire ogni movimento, la sua forma, lasua forza, la sua funzione, le sue possibili differenti appli-cazioni, con un lavoro che può richiedere anni per una solataolu. E soltanto quando l’allievo ha fatto propri i principidello stile e li esegue con correttezza e bellezza che ilmaestro tradizionale inizia ad insegnargli l’uso delle armi.

Il percorso del gong fu tradizionale è dunquelungo e difficile: va cercato e seguito con fatica e de-dizione, ma conserva in sé ancora il senso di una tra-dizione millenaria, che speriamo non stia per essere tra-volta definitivamente dalla modernità.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE66

ITALIA

Nella pratica del taiji quan si utilizza il movi-mento per scoprire l'unità dell'organismo vi-vente, il suo studio è da compiere per stadi,

senza voler bruciare le tappe, senza fretta con costanzae umiltà, aspettando che la natura faccia il suo corso eche i cambiamenti avvengano spontaneamente.

Come per salire una scala bisogna porre attenzione aogni singolo gradino, senza saltarne alcuno, così nellaprogressione delle arti marziali interne bisogna fare at-tenzione a ogni minimo avanzamento, nel percorrerlanon avremo alcun dubbio, consapevoli di ogni singologradino. Riconoscere il passaggio da una fase all’altra,discernere i vari stadi della vita è importante come nelgong fu (kung fu, abilità ottenuta con sacrificio e de-dizione nel tempo) ogni passo va fatto sempre uno allavolta, ad ogni età i giusti metodi e i giusti obiettivi.La pratica non può ridursi a una mera ripetizione,meccanicistica, sterile e vuota di esercizi e posture, laforma stessa (concatenazione di movimenti) pur noncambiando risulta nel tempo sempre diversa alla per-cezione; ascoltandosi nell’eseguirla, si è in grado di co-gliere sottili sfumature, piccoli ma significativicambiamenti, nuove sensazioni, nonostante i mede-simi gesti.

Il percorso lo indica il maestro, il corpo come mezzocon la piena responsabilità del qui e ora, ricercandol’insegnamento autentico in accordo con esso.

L’empatia allievo/insegnante è importante l’allievodeve cercare di mantenere vivo lo stupore evitando difinire nell’abitudine con giusta attenzione e spirito cri-tico, l’insegnante deve essere sincero senza troppe teo-rie, senza segreti, quello che è in quel momento,consapevole delle inevitabili trasformazioni nel tempo.Sono gli uomini che fanno le cose e non il contrario.Più importante della pratica c’è l’uomo, che studia edimpegna ogni energia per elevarsi, non si dilunga inambiguità, un uomo può diventare fortissimo, vinceremille sfide e poi morire senza lasciare nulla agli altri.La tradizione nelle arti marziali è un’altra cosa, è il patri-monio di esperienze che si sono tramandate ininterrotta-

L’intenzione

nella

pratica, non nelrisultato

di Mario Antoldi

Mario Antoldi affianco alla lapide del maestro

Guo Pei Jun(1900-1978) maestro del maestro

Yang Lin Sheng

ITALIATecniche

Page 35: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 65

aaaaaaaaa ITA-proprio, che lo distingueva dagli altri maestri della suastessa corrente. E qui entra in gioco anche la preroga-tiva, propria del popolo cinese, di ricercare l’autonomiae l’originalità, piuttosto che la conformità e la totaleadesione a una norma, qualunque essa sia. Ecco dun-que che le arti marziali, con la loro millenaria tradizionesono pervenute all’epoca moderna in forme diverse espesso confuse, con intrecci e sovrapposizioni com-plesse.

Il travagliato corso della storia del Novecento hain alcuni periodi lasciato in ombra il gong fu, sottol’istanza di più pressanti esigenze. Ma dal 1977 le artimarziali rinascono. E’ lo stesso Libretto rosso di MaoZedong ad autorizzare tale operazione: vi si legge chepossiamo usare il passato per costruire il presente,purché lo passi al setaccio, distinguendo ciò che deveessere accolto da ciò che non è utile. Ed ecco che primanell’Hubei, iniziando dalle città di Macheng, Hanyang,Wuhan, gli stili e le taolu vengono analizzati, corretti,sintetizzati. Si distinguono gli stili principali interni edesterni, se ne ricostruiscono gli alberi genealogici e sene scrivono le leggi e si fissa un codice d’onore delgong fu; a movimenti uguali si danno nomi uguali, inmandarino, questa volta, eliminando le denominazionilocali, e se ne spiega l’uso, eliminando ciò che parevapoco chiaro o inutilizzabile, sia nelle forme a maninude, sia in quelle con le armi. Molti maestri furonochiamati a partecipare a questa grandiosa operazione,creando le forme codificate, che sono uguali in tutta laCina e costituiscono una sintesi delle taolu originarie.Con la ricostruzione del sistema scolastico, le arti mar-ziali diventano pilastro dell’educazione fisica e disci-plina di studio nelle università; a volte si uniscono allaginnastica artistica creando splendide forme di esibi-zione con atleti che mostrano una preparazione atle-tica formidabile; a volte, invece, si avvicinano a formedi combattimento regolamentato; e nelle università sistudiano aspetti di tutti gli stili, con precisione e serietà.

Manca però a questo gong fu ciò che nelle artimarziali tradizionali vi è di particolare e non divulga-bile: quel colpo di mano speciale, che il maestro inse-gna soltanto a uno o due dei suoi discepoli; quel par-ticolare calcio devastante, i cui segreti possono essereappresi soltanto dal proprio maestro, qualora sia di-sposto ad insegnarli.

Il gong fu tradizionale esiste ancora, in Cina: edha ancora quelle caratteristiche poco uniformi e diffi-cili da comprendere che aveva in passato. I maestri nonsono facili da trovare e spesso per imparare da loro oc-corre pagare un prezzo piuttosto alto. E se oggi altrisono i riti e il certificato di appartenenza a una scuola

è concesso più facilmente,i veri maestri, zhengzongpai, ancora custodisconole tecniche di quest’artemeravigliosa e le affidanosoltanto ai loro veri eredi, acoloro che ritengono ingrado di comprendernel’essenza e di rispettare iprincipi della scuola. Sonoi maestri tradizionali chesanno indicare quale parti-colare tipo di forza caratte-rizzi un determinato stile:la forza dello xing yi non èla stessa del ba ji chuan odel tai ji, non perché una sia maggiore dell’altra, maperché sono qualitativamente differenti, ed è il gongfu tradizionale a saperlo mostrare. Nelle università sistudiano molte e belle tao lu, appartenenti a diversistili: il gong fu tradizionale ne studia poche, ma è ingrado di approfondire ogni movimento, la sua forma, lasua forza, la sua funzione, le sue possibili differenti appli-cazioni, con un lavoro che può richiedere anni per una solataolu. E soltanto quando l’allievo ha fatto propri i principidello stile e li esegue con correttezza e bellezza che ilmaestro tradizionale inizia ad insegnargli l’uso delle armi.

Il percorso del gong fu tradizionale è dunquelungo e difficile: va cercato e seguito con fatica e de-dizione, ma conserva in sé ancora il senso di una tra-dizione millenaria, che speriamo non stia per essere tra-volta definitivamente dalla modernità.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE66

ITALIA

Nella pratica del taiji quan si utilizza il movi-mento per scoprire l'unità dell'organismo vi-vente, il suo studio è da compiere per stadi,

senza voler bruciare le tappe, senza fretta con costanzae umiltà, aspettando che la natura faccia il suo corso eche i cambiamenti avvengano spontaneamente.

Come per salire una scala bisogna porre attenzione aogni singolo gradino, senza saltarne alcuno, così nellaprogressione delle arti marziali interne bisogna fare at-tenzione a ogni minimo avanzamento, nel percorrerlanon avremo alcun dubbio, consapevoli di ogni singologradino. Riconoscere il passaggio da una fase all’altra,discernere i vari stadi della vita è importante come nelgong fu (kung fu, abilità ottenuta con sacrificio e de-dizione nel tempo) ogni passo va fatto sempre uno allavolta, ad ogni età i giusti metodi e i giusti obiettivi.La pratica non può ridursi a una mera ripetizione,meccanicistica, sterile e vuota di esercizi e posture, laforma stessa (concatenazione di movimenti) pur noncambiando risulta nel tempo sempre diversa alla per-cezione; ascoltandosi nell’eseguirla, si è in grado di co-gliere sottili sfumature, piccoli ma significativicambiamenti, nuove sensazioni, nonostante i mede-simi gesti.

Il percorso lo indica il maestro, il corpo come mezzocon la piena responsabilità del qui e ora, ricercandol’insegnamento autentico in accordo con esso.

L’empatia allievo/insegnante è importante l’allievodeve cercare di mantenere vivo lo stupore evitando difinire nell’abitudine con giusta attenzione e spirito cri-tico, l’insegnante deve essere sincero senza troppe teo-rie, senza segreti, quello che è in quel momento,consapevole delle inevitabili trasformazioni nel tempo.Sono gli uomini che fanno le cose e non il contrario.Più importante della pratica c’è l’uomo, che studia edimpegna ogni energia per elevarsi, non si dilunga inambiguità, un uomo può diventare fortissimo, vinceremille sfide e poi morire senza lasciare nulla agli altri.La tradizione nelle arti marziali è un’altra cosa, è il patri-monio di esperienze che si sono tramandate ininterrotta-

L’intenzione

nella

pratica, non nelrisultato

di Mario Antoldi

Mario Antoldi affianco alla lapide del maestro

Guo Pei Jun(1900-1978) maestro del maestro

Yang Lin Sheng

ITALIATecniche

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 67

mente tramite i ”migliori” e che sono arrivate sino a noi.

Essere pronti a cogliere il nuovo, a cambiare pelle, cer-tezze lasciando cadere ogni illusione, vivere la perso-nale pratica in modo autentico favorendo letrasformazioni interne per migliorare la comprensionedell’energia (Qi) e dello spirito (Shen), della forza e lesue connessioni, il senso del destino in accordo con lavita umana.Mantenendo calma la mente, restando saldamente an-corati al proprio centro, trascendendo lo stato di schia-vitù in cui siamo relegati dalle percezioni sensoriali, sipotrà penetrare la realtà in modo adeguato e prose-guire la pratica armonicamente.Proiettati verso un futuro incerto, a tratti oscuro e im-prevedibile, utilizzando la pratica delle arti marziali in-terne che attraverso l’esperienza fisica e l’interiorizzaredei gesti coinvolgono il corpo la mente e il cuore, sipuò ricavare uno strumento per consolidare le nostreradici ed affrontare il domani nelle migliori condizioni,con maggiore apertura mentale e senza egoismi, ri-trovando noi stessi.

Solenne cerimonia a Beijin agosto 2010

Prima fila dal basso: Simona Asciutti, Marina Pau, Cinzia Pisano,Milena Foglini, Giulia Mantuano, Sara Sartori e Liu Yun.

Seconda fila dal basso da sinistra a destra: Zhou Changren (Mae-stro di TongBei), Men Huifeng(professore dell'Università di educa-

zione fisica nazionale, 9° Duan), Xia Bohua (professoredell'Università di educazione fisica nazionale, 9° Duan), Liu Jingru(Famoso Maestro di Ba Gua zhang, 8° Duan), Zhang Yaoting (Ex-presidente della federazione nazionale di Wushu, 9° Duan), MaestroYang, Maestra Liu, Wang Tong (Presidente dell'Associazione dello

Xing Yi Quan di Pechino), You Xuande (Presidente dell'Associazionenazionale di Wudang), Wang Shiquan. (Vice-presidente della federa-zione di Wushu di Pechino, 8° Duan), Shan Changwen (Presidente

dell'Associazione di Wushu della provincia LiaoNing, famoso maestrodello stile Tongbei, 8° Duan), Zhang Maoqing (Consigliere di associa-

zione di Wushu di TianJin, Maestro di Taiji stile Sun, 7° Duan),Zhang Jianguo (in piedi)

Terza fila da basso, da sinistra a destra: Zhao Li (Consigliere del-l'Associazione di Bagua di TianJin, maestro di Bagua), Cheng Ruli

(Vice-presidente della federazione di Wushu della Mongolia interna),Francesco, Mario Antoldi, Massimiliano Todeschini, Renato Sitzia,Rodi Zoia, Michelangelo Fabbri, Francesco Conza, Antonello Casa-

rella, Alessandro Di Gioia, Luigi Tassini, Alessandro Cremonesi, TangZhangrong (ex-Presidente dell'Associazione dello Xing Yi Quan diPechino), Zhang Zengji(vice-Presidente dell'Associazione dello XingYi Quan di Pechino), Xu (fratello di Kungfu del Maestro Shan Chan-

gwen)Quarta fila da basso da sinistra a destra: Zhang Yunsheng, Li Jun,Wang Qi, Zhang ZhenJun, Gao Shuanglin, Liu Zengyuan, Zhou Rui-

min, Guo Jianyi, Liu Lianjie, Yang Zijun, Wang Bin

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE68

Uno dei maggiori esponenti dello stile ChoyLi Fut è stato sicuramente il GranmaestroChan Yiu Chi (1888-1965). Terza genera-

zione dello stile e nipote del fondatore, Chan Heung(1806-1875), oggi viene ricordato, oltre che per la suaabilità marziale, soprattutto per la sua umiltà e grandedevozione nella trasmissione dello stile.

Chan Yiu Chi oltre ad assistere suo padre Chan Koon Paknell’insegnamento del Choy Li Fut in Canton, insegnòanche nelle scuole superiori locali ed in varie associazionisportive contribuendo alla diffusione dello stile.

Il Gran maestro Hu Yuen Chou fu suo allievo peroltre 20 anni divenendone uno dei migliori discepoli,tanto da ricevere, insieme ad altri tre suoi allievi, il so-prannome di “I quattro re del cielo” per la loro grandeabilità nel Kung Fu. Il Granmaestro Hu Yuen Chouraccontava al Granmaestro Doc Fai Wong, suo disce-polo per oltre 20 anni, che Chan Yiu Chi era un inse-gnante che non aveva alcun segreto per i suoi allievi eche non si tirava mai indietro davanti alle domandeche gli venivano poste, che era prodigo di consigli espiegazioni. Era molto paziente e spiegava ai suoi al-lievi con dovizia di particolari tutte le applicazioni delletecniche, assicurandosi che avessero compreso bene isuoi insegnamenti e che praticassero in modo corretto.Chan Yiu Chi era anche un famoso medico erborista,un poeta e ricevette una buona educazione anche nellaletteratura classica cinese.

Un altro grande merito da attribuire a Chan Yiu Chi èsicuramente legato alla sua opera di completamentodella trascrizione delle forme della famiglia, attraversola codifica degli scritti.

Lo stile Choy Li Fut infatti annovera al suo internouna moltitudine di forme. La ragione per cui il sistemane ha così tante è dovuta al fatto che Chan Heung, ilfondatore dello stile, apprese il Kung Fu da tre dei piùabili maestri di Shaolin del tempo. Ognuno dei suoiinsegnanti conosceva molte forme tradizionali e lostesso Chan Heung sviluppò diverse forme da allena-mento e combattimento vista la sua esperienza e glianni di duro esercizio, da qui la necessità di archiviaresotto forma di scritti l’intero bagaglio tecnico dello stileincludendo anche testi concernenti i trattamenti per gua-rire le ferite e le erbe per la preparazione del Dit Da.

Il Granmaestro Hu Yuen Chou, attraverso il suo durolavoro e diligente allenamento, oltre a ricevere da ChanYiu Chi la mente e lo spirito del sistema, ricevetteanche gli scritti tradizionali di King Mui, il villaggionativo di Chan Heung, tramandati di generazione ingenerazione dal fondatore.

Il sistema di Kung Fu Choy Li Fut ha quasi 190 formedocumentate che includono forme a mani nude,forme con armi, forme in coppia a mani nuda e conarmi, forme a tre e quattro persone di combattimentocon armi, forme della danza del leone e varie forme adattrezzi come ad esempio l’uomo di legno.

Tutte queste sequenze sono state quindi archiviate al-l’interno di libretti sotto forma di scritti. Tutti questiscritti furono ricopiati a mano dal nipote del fonda-tore, Chan Yiu Chi, che li tramandò ai suoi figli. Madurante la Rivoluzione Culturale in Cina (1966-1976)molti scritti originali furono bruciati, i restanti sonoancora custoditi nel villaggio di King Mui dal figlio diChan Yiu Chi, Chan Sun Chiu, l’attuale Jeong Moon

Manoscritto di famiglia

Manuale scritti

Gm Doc Fai Wong scrtti di King Mui

Stili

Page 36: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 67

mente tramite i ”migliori” e che sono arrivate sino a noi.

Essere pronti a cogliere il nuovo, a cambiare pelle, cer-tezze lasciando cadere ogni illusione, vivere la perso-nale pratica in modo autentico favorendo letrasformazioni interne per migliorare la comprensionedell’energia (Qi) e dello spirito (Shen), della forza e lesue connessioni, il senso del destino in accordo con lavita umana.Mantenendo calma la mente, restando saldamente an-corati al proprio centro, trascendendo lo stato di schia-vitù in cui siamo relegati dalle percezioni sensoriali, sipotrà penetrare la realtà in modo adeguato e prose-guire la pratica armonicamente.Proiettati verso un futuro incerto, a tratti oscuro e im-prevedibile, utilizzando la pratica delle arti marziali in-terne che attraverso l’esperienza fisica e l’interiorizzaredei gesti coinvolgono il corpo la mente e il cuore, sipuò ricavare uno strumento per consolidare le nostreradici ed affrontare il domani nelle migliori condizioni,con maggiore apertura mentale e senza egoismi, ri-trovando noi stessi.

Solenne cerimonia a Beijin agosto 2010

Prima fila dal basso: Simona Asciutti, Marina Pau, Cinzia Pisano,Milena Foglini, Giulia Mantuano, Sara Sartori e Liu Yun.

Seconda fila dal basso da sinistra a destra: Zhou Changren (Mae-stro di TongBei), Men Huifeng(professore dell'Università di educa-

zione fisica nazionale, 9° Duan), Xia Bohua (professoredell'Università di educazione fisica nazionale, 9° Duan), Liu Jingru(Famoso Maestro di Ba Gua zhang, 8° Duan), Zhang Yaoting (Ex-presidente della federazione nazionale di Wushu, 9° Duan), MaestroYang, Maestra Liu, Wang Tong (Presidente dell'Associazione dello

Xing Yi Quan di Pechino), You Xuande (Presidente dell'Associazionenazionale di Wudang), Wang Shiquan. (Vice-presidente della federa-zione di Wushu di Pechino, 8° Duan), Shan Changwen (Presidente

dell'Associazione di Wushu della provincia LiaoNing, famoso maestrodello stile Tongbei, 8° Duan), Zhang Maoqing (Consigliere di associa-

zione di Wushu di TianJin, Maestro di Taiji stile Sun, 7° Duan),Zhang Jianguo (in piedi)

Terza fila da basso, da sinistra a destra: Zhao Li (Consigliere del-l'Associazione di Bagua di TianJin, maestro di Bagua), Cheng Ruli

(Vice-presidente della federazione di Wushu della Mongolia interna),Francesco, Mario Antoldi, Massimiliano Todeschini, Renato Sitzia,Rodi Zoia, Michelangelo Fabbri, Francesco Conza, Antonello Casa-

rella, Alessandro Di Gioia, Luigi Tassini, Alessandro Cremonesi, TangZhangrong (ex-Presidente dell'Associazione dello Xing Yi Quan diPechino), Zhang Zengji(vice-Presidente dell'Associazione dello XingYi Quan di Pechino), Xu (fratello di Kungfu del Maestro Shan Chan-

gwen)Quarta fila da basso da sinistra a destra: Zhang Yunsheng, Li Jun,Wang Qi, Zhang ZhenJun, Gao Shuanglin, Liu Zengyuan, Zhou Rui-

min, Guo Jianyi, Liu Lianjie, Yang Zijun, Wang Bin

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE68

Uno dei maggiori esponenti dello stile ChoyLi Fut è stato sicuramente il GranmaestroChan Yiu Chi (1888-1965). Terza genera-

zione dello stile e nipote del fondatore, Chan Heung(1806-1875), oggi viene ricordato, oltre che per la suaabilità marziale, soprattutto per la sua umiltà e grandedevozione nella trasmissione dello stile.

Chan Yiu Chi oltre ad assistere suo padre Chan Koon Paknell’insegnamento del Choy Li Fut in Canton, insegnòanche nelle scuole superiori locali ed in varie associazionisportive contribuendo alla diffusione dello stile.

Il Gran maestro Hu Yuen Chou fu suo allievo peroltre 20 anni divenendone uno dei migliori discepoli,tanto da ricevere, insieme ad altri tre suoi allievi, il so-prannome di “I quattro re del cielo” per la loro grandeabilità nel Kung Fu. Il Granmaestro Hu Yuen Chouraccontava al Granmaestro Doc Fai Wong, suo disce-polo per oltre 20 anni, che Chan Yiu Chi era un inse-gnante che non aveva alcun segreto per i suoi allievi eche non si tirava mai indietro davanti alle domandeche gli venivano poste, che era prodigo di consigli espiegazioni. Era molto paziente e spiegava ai suoi al-lievi con dovizia di particolari tutte le applicazioni delletecniche, assicurandosi che avessero compreso bene isuoi insegnamenti e che praticassero in modo corretto.Chan Yiu Chi era anche un famoso medico erborista,un poeta e ricevette una buona educazione anche nellaletteratura classica cinese.

Un altro grande merito da attribuire a Chan Yiu Chi èsicuramente legato alla sua opera di completamentodella trascrizione delle forme della famiglia, attraversola codifica degli scritti.

Lo stile Choy Li Fut infatti annovera al suo internouna moltitudine di forme. La ragione per cui il sistemane ha così tante è dovuta al fatto che Chan Heung, ilfondatore dello stile, apprese il Kung Fu da tre dei piùabili maestri di Shaolin del tempo. Ognuno dei suoiinsegnanti conosceva molte forme tradizionali e lostesso Chan Heung sviluppò diverse forme da allena-mento e combattimento vista la sua esperienza e glianni di duro esercizio, da qui la necessità di archiviaresotto forma di scritti l’intero bagaglio tecnico dello stileincludendo anche testi concernenti i trattamenti per gua-rire le ferite e le erbe per la preparazione del Dit Da.

Il Granmaestro Hu Yuen Chou, attraverso il suo durolavoro e diligente allenamento, oltre a ricevere da ChanYiu Chi la mente e lo spirito del sistema, ricevetteanche gli scritti tradizionali di King Mui, il villaggionativo di Chan Heung, tramandati di generazione ingenerazione dal fondatore.

Il sistema di Kung Fu Choy Li Fut ha quasi 190 formedocumentate che includono forme a mani nude,forme con armi, forme in coppia a mani nuda e conarmi, forme a tre e quattro persone di combattimentocon armi, forme della danza del leone e varie forme adattrezzi come ad esempio l’uomo di legno.

Tutte queste sequenze sono state quindi archiviate al-l’interno di libretti sotto forma di scritti. Tutti questiscritti furono ricopiati a mano dal nipote del fonda-tore, Chan Yiu Chi, che li tramandò ai suoi figli. Madurante la Rivoluzione Culturale in Cina (1966-1976)molti scritti originali furono bruciati, i restanti sonoancora custoditi nel villaggio di King Mui dal figlio diChan Yiu Chi, Chan Sun Chiu, l’attuale Jeong Moon

Manoscritto di famiglia

Manuale scritti

Gm Doc Fai Wong scrtti di King Mui

Stili

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 69

Sifu Roberto FasanoGm Chan Sun ChiuGm Doc Fai Wongnella casa di Chan Heung

In Italia lo stile Choy LiFut non è molto diffuso,nonostante sia uno deimaggiori stili per diffu-sione nel mondo. Spessoè presente solo nei pro-grammi studio di alcunescuole multi stile, le qualipurtroppo non ne svi-luppano un programma

studi completo e tradizionale, limitan-dosi alla sola presentazione dello stile enon andando mai al di là di un aspettobase. Attualmente la Plum Blossom In-ternational Federation del GranmaestroDoc Fai Wong, attraverso la Hung SingSchools of Italy di Tai Sifu Roberto Fa-sano, suo discepolo, è l’unica Scuola Tra-dizionale di Choy Li Fut della brancaHung Sing presente sul territorio italianoa poter garantire lo studio dell’intero sistema sino alsuo aspetto più avanzato.

Tai Sifu Roberto Fasano ad oggi èuno dei pochissimi maestri euro-pei dello stile Choy Li Fut el’unico maestro italiano ad essersirecato nel villaggio di King Mui,Durante i suoi viaggi con il Gran-maestro Doc Fai Wong è stato te-stimone in prima persona dellagrande stima ed ammirazione dicui gode il suo insegnante in Cinae nel mondo.

Tai Sifu Roberto Fasano, in quanto discepolo delGranmaestro Doc Fai Wong, è in possesso degli scrittidel sistema, garantendone una fedele trasmissione.

Chiunque fosse interessato ad approfondire gli argo-menti trattati in questo articolo o a entrare in contattocon la Hung Sing Kung Fu Schools of Italy and Swit-zerland, può utilizzare i seguenti contatti:

[email protected]

3473856674

Yen (reggente del sistema), quarta generazione dellafamiglia Chan.

Doc Fai Wong è uno dei pochi Granmaestri del ChoyLi Fut che abbia completato l’intero sistema delleforme tradizionali. Attualmente egli è in possesso degliscritti delle forme apprese dal suo primo insegnante ilGm Lau Bun (1891-1967), discepolo di Yuen Hai asua volta discepolo di Jeong Yim, allievo del fonda-tore; degli scritti ricevuti dal Gm Hu Yuen Chou(1906-1997), discepolo di Chan Yiu Chi, figlio di ChanKoon Pak (1857-1916), figlio minore del fondatore; edegli scritti del Gm Wong Gong, discepolo di ChanCheong Mo (1862-1953) e Chan Yen (1918-1993).Chan Yen, nativo di King Mui, studiò con suo padreChan Yau Kau a sua volta allievo del fondatore, men-tre Chan Cheong Mo studiò da bambino con il fon-datore e alla sua morte continuò gli studi con il figliopiù anziano Chan On Pak.Grazie agli scritti il Choy Li Fut ha potuto viaggiarenei secoli senza temere la perdita di informazioni chealtri stili hanno purtroppo subito. Naturalmente, nontutti i discepoli ricevettero gli scritti anche perché que-sti dovevano essere ceduti o di volta in volta ricopiatia mano.

Durante gli oltre 50 anni di studio ininterrotto il Gran-maestro Doc Fai Wong ha potuto apprendere dai suoiinsegnanti le forme più avanzate e rare del sistema,forme mai mostrate in pubblico.Lo stesso Chan Sun Chiu quando conobbe il Gran-maestro Doc Fai Wong rimase molto impressionatodalla sua abilità e dalla grande conoscenza del Choy LiFut, tanto da definirlo uno dei pochi depositari almondo del sistema.

Gm Hu Yuen Chou�

Gm Wong Gong�

Gm Lau Bun�

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE70

INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEI CINQUE ELEMENTI E AL SUO RAPPORTO CON LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE (MTC)

Secondo la visione tradizionale cinese, la condi-zione di benessere di una persona dipende dal-l’equilibrio fra le sue componenti energetiche

Yin e Yang e dalla qualità della circolazione dell’energiaQi (“soffio vitale”) nell’organismo.Questi aspetti sono centrali anche nella pratica delKung Fu e del Tai Chi Chuan. Il Tai Chi, in particolare,concentra la sua attenzione proprio sul potenziarel’energia interna e promuovere il suo libero scorri-mento nell’organismo attraverso esercizi eseguiti inmodo lento e rilassato, la concentrazione mentale ed imovimenti circolari e coordinati.La storia del Kung Fu tradizionale è, del resto, ricca dianeddoti in cui Maestri di grandi qualità marziali di-mostravano anche qualità di medici in grado di inter-venire in caso di bisogno.La consapevolezza e l’autocontrollo sviluppate nellearti marziali si sono spesso fuse, nella storia, con lo stu-dio e l’applicazione sulla natura e la fisiologia umanae da questi hanno tratto grande insegnamento.Per questi motivi la Hung Sing Kung Fu Schools ofItaly and Switzerland ha attivato al proprio interno unascuola di formazione sulla Medicina Tradizionale Ci-nese che di anno in anno si arricchisce sempre di con-tenuti ed approfondimenti per offrire stimoli e rispo-ste alle domande di ogni giorno.Lo studio della Medicina Tradizionale Cinese, cosìcome lo studio del Kung Fu, è un percorso che non ha

fine. Anche qui, raggiungere la “vetta della montagna”significa riuscire a vedere la montagna ancora piùgrande e tutta da scalare che era nascosta dietro.In questo articolo parliamo di Wu Xing, cioè Legno,Fuoco, Terra, Metallo, Acqua: i Cinque Elementi o Mo-vimenti. La teoria dei Wu Xing si basa sul concetto che tuttol’esistente si forma a partire dai movimenti e dalletrasformazioni che avvengono tra cinque sostanzefondanti: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua.Allo stesso modo, le interrelazioni tra tutte le cose e ifenomeni vengono lette come gioco continuo di rap-porti di reciproca generazione e reciproca limitazionetra i Cinque Elementi stessi. In questo gioco ogni Elemento è generato da un altroe genera, a sua volta, un altro Elemento. Quindi, il Le-gno genera il Fuoco, il Fuoco genera la Terra, la Terragenera il Metallo, il Metallo genera l’Acqua e l’Acquagenera il Legno. Allo stesso tempo, ciascun Elementone controlla un altro ed è a sua volta controllato.Quindi il Legno controlla la terra, la Terra controllal’Acqua, l’Acqua controlla il Fuoco, il Fuoco controllail Metallo e il Metallo controlla il Legno.Quando in questo ciclo un Elemento esercita un con-trollo eccessivo sull’altro, avviene che lo danneggia olo esaurisce (sfruttamento o sopraffazione). Quandoinvece un Elemento “reagisce” al controllo si ha, infine,un rapporto tra gli Elementi contrario a quello di con-trollo che viene definita insulto. In questo caso avremoche il Legno insulta il Metallo, il Metallo insulta ilFuoco e così via.I Cinque Elementi non si riferiscono semplicementealle qualità delle sostanze Legno – Fuoco – Terra – Me-

Salute

Page 37: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 69

Sifu Roberto FasanoGm Chan Sun ChiuGm Doc Fai Wongnella casa di Chan Heung

In Italia lo stile Choy LiFut non è molto diffuso,nonostante sia uno deimaggiori stili per diffu-sione nel mondo. Spessoè presente solo nei pro-grammi studio di alcunescuole multi stile, le qualipurtroppo non ne svi-luppano un programma

studi completo e tradizionale, limitan-dosi alla sola presentazione dello stile enon andando mai al di là di un aspettobase. Attualmente la Plum Blossom In-ternational Federation del GranmaestroDoc Fai Wong, attraverso la Hung SingSchools of Italy di Tai Sifu Roberto Fa-sano, suo discepolo, è l’unica Scuola Tra-dizionale di Choy Li Fut della brancaHung Sing presente sul territorio italianoa poter garantire lo studio dell’intero sistema sino alsuo aspetto più avanzato.

Tai Sifu Roberto Fasano ad oggi èuno dei pochissimi maestri euro-pei dello stile Choy Li Fut el’unico maestro italiano ad essersirecato nel villaggio di King Mui,Durante i suoi viaggi con il Gran-maestro Doc Fai Wong è stato te-stimone in prima persona dellagrande stima ed ammirazione dicui gode il suo insegnante in Cinae nel mondo.

Tai Sifu Roberto Fasano, in quanto discepolo delGranmaestro Doc Fai Wong, è in possesso degli scrittidel sistema, garantendone una fedele trasmissione.

Chiunque fosse interessato ad approfondire gli argo-menti trattati in questo articolo o a entrare in contattocon la Hung Sing Kung Fu Schools of Italy and Swit-zerland, può utilizzare i seguenti contatti:

[email protected]

3473856674

Yen (reggente del sistema), quarta generazione dellafamiglia Chan.

Doc Fai Wong è uno dei pochi Granmaestri del ChoyLi Fut che abbia completato l’intero sistema delleforme tradizionali. Attualmente egli è in possesso degliscritti delle forme apprese dal suo primo insegnante ilGm Lau Bun (1891-1967), discepolo di Yuen Hai asua volta discepolo di Jeong Yim, allievo del fonda-tore; degli scritti ricevuti dal Gm Hu Yuen Chou(1906-1997), discepolo di Chan Yiu Chi, figlio di ChanKoon Pak (1857-1916), figlio minore del fondatore; edegli scritti del Gm Wong Gong, discepolo di ChanCheong Mo (1862-1953) e Chan Yen (1918-1993).Chan Yen, nativo di King Mui, studiò con suo padreChan Yau Kau a sua volta allievo del fondatore, men-tre Chan Cheong Mo studiò da bambino con il fon-datore e alla sua morte continuò gli studi con il figliopiù anziano Chan On Pak.Grazie agli scritti il Choy Li Fut ha potuto viaggiarenei secoli senza temere la perdita di informazioni chealtri stili hanno purtroppo subito. Naturalmente, nontutti i discepoli ricevettero gli scritti anche perché que-sti dovevano essere ceduti o di volta in volta ricopiatia mano.

Durante gli oltre 50 anni di studio ininterrotto il Gran-maestro Doc Fai Wong ha potuto apprendere dai suoiinsegnanti le forme più avanzate e rare del sistema,forme mai mostrate in pubblico.Lo stesso Chan Sun Chiu quando conobbe il Gran-maestro Doc Fai Wong rimase molto impressionatodalla sua abilità e dalla grande conoscenza del Choy LiFut, tanto da definirlo uno dei pochi depositari almondo del sistema.

Gm Hu Yuen Chou�

Gm Wong Gong�

Gm Lau Bun�

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE70

INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEI CINQUE ELEMENTI E AL SUO RAPPORTO CON LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE (MTC)

Secondo la visione tradizionale cinese, la condi-zione di benessere di una persona dipende dal-l’equilibrio fra le sue componenti energetiche

Yin e Yang e dalla qualità della circolazione dell’energiaQi (“soffio vitale”) nell’organismo.Questi aspetti sono centrali anche nella pratica delKung Fu e del Tai Chi Chuan. Il Tai Chi, in particolare,concentra la sua attenzione proprio sul potenziarel’energia interna e promuovere il suo libero scorri-mento nell’organismo attraverso esercizi eseguiti inmodo lento e rilassato, la concentrazione mentale ed imovimenti circolari e coordinati.La storia del Kung Fu tradizionale è, del resto, ricca dianeddoti in cui Maestri di grandi qualità marziali di-mostravano anche qualità di medici in grado di inter-venire in caso di bisogno.La consapevolezza e l’autocontrollo sviluppate nellearti marziali si sono spesso fuse, nella storia, con lo stu-dio e l’applicazione sulla natura e la fisiologia umanae da questi hanno tratto grande insegnamento.Per questi motivi la Hung Sing Kung Fu Schools ofItaly and Switzerland ha attivato al proprio interno unascuola di formazione sulla Medicina Tradizionale Ci-nese che di anno in anno si arricchisce sempre di con-tenuti ed approfondimenti per offrire stimoli e rispo-ste alle domande di ogni giorno.Lo studio della Medicina Tradizionale Cinese, cosìcome lo studio del Kung Fu, è un percorso che non ha

fine. Anche qui, raggiungere la “vetta della montagna”significa riuscire a vedere la montagna ancora piùgrande e tutta da scalare che era nascosta dietro.In questo articolo parliamo di Wu Xing, cioè Legno,Fuoco, Terra, Metallo, Acqua: i Cinque Elementi o Mo-vimenti. La teoria dei Wu Xing si basa sul concetto che tuttol’esistente si forma a partire dai movimenti e dalletrasformazioni che avvengono tra cinque sostanzefondanti: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua.Allo stesso modo, le interrelazioni tra tutte le cose e ifenomeni vengono lette come gioco continuo di rap-porti di reciproca generazione e reciproca limitazionetra i Cinque Elementi stessi. In questo gioco ogni Elemento è generato da un altroe genera, a sua volta, un altro Elemento. Quindi, il Le-gno genera il Fuoco, il Fuoco genera la Terra, la Terragenera il Metallo, il Metallo genera l’Acqua e l’Acquagenera il Legno. Allo stesso tempo, ciascun Elementone controlla un altro ed è a sua volta controllato.Quindi il Legno controlla la terra, la Terra controllal’Acqua, l’Acqua controlla il Fuoco, il Fuoco controllail Metallo e il Metallo controlla il Legno.Quando in questo ciclo un Elemento esercita un con-trollo eccessivo sull’altro, avviene che lo danneggia olo esaurisce (sfruttamento o sopraffazione). Quandoinvece un Elemento “reagisce” al controllo si ha, infine,un rapporto tra gli Elementi contrario a quello di con-trollo che viene definita insulto. In questo caso avremoche il Legno insulta il Metallo, il Metallo insulta ilFuoco e così via.I Cinque Elementi non si riferiscono semplicementealle qualità delle sostanze Legno – Fuoco – Terra – Me-

Salute

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 71

Huo 火火 FuocoIl Fuoco è associato all’estate. È Grande Yang, ilcaldo che viene dal Sud, la vegetazione nel suo pienovigore. In natura rappresenta la crescita e l’espansionesempre maggiore, è il momento in cui i fiori si tra-sformano in frutti ed è anche il momento in cui la vitasociale ha maggiore linguaggio, comunicazione e alle-gria. L’antica definizione “il Fuoco sale infiammando” si ri-ferisce alle caratteristiche del Fuoco di riscaldare e ditendere sempre verso l’alto. Tutte le cose e i fenomeni

che condividono le caratteristiche di calore e tendenzaad elevarsi sono associati al movimento FuocoIl Fuoco corrisponde nell’uomo alla funzione sangui-gna, alla linfa vitale e alla distribuzione di elementi nu-tritivi. L’organo associato al Fuoco è il Cuore. Il Fuoco,bruciando produce cenere generando la Terra.

Tu 土土 TerraLa Terra è associata alla “stagione di mezzo” (Doyo).Il suo periodo dura circa due settimane ed è compresotra due stagioni successive, mentre l’una si muta nel-l’altra.Si presenta quattro volte l’anno (in occasione dei dueequinozi e dei due solstizi, che segnano la fine di unastagione e l’inizio di una seguente) ma il suo periodopiù importante è tra la fine dell’estate e l’inizio del-l’autunno.L’antica definizione della Terra come “semina e rac-

tallo – Acqua a se stanti, ma a concetti più vasti checomprendono gli Elementi e le loro correlazioni concose e fenomeni. Ad esempio, il sole sorge ad oriente:condivide la natura del Legno di rivolgersi verso l’altoe quindi l’Est è associato al movimento Legno. Il Sudè caratterizzato dal calore e dunque associato al movi-mento Fuoco. Il sole tramonta a Occidente, come ilMetallo tende verso il basso, l’Ovest è associato al-l’elemento Metallo. Il Nord è caratterizzato dal Freddoed è associato al movimento Acqua. Il sistema dellecorrelazioni in questo senso è molto ampio e difficil-mente esauribile.Il sistema dei Cinque Elementi e delle correlazioni tradi essi ebbe grande influenza nella cultura cinese e silegò profondamente con lo sviluppo del sapere me-dico, del quale costituisce, al pari della teoria di Yin eYang, una componente teorica fondamentale. Tradotto nei termini della MTC troviamo l’impor-tante correlazione tra Elemento e Organi-visceri, percui abbiamo che il Legno corrisponde agli ZangFu Fe-gato e colecisti, il Fuoco a Cuore, intestino tenue, Pe-ricardio e sanjiao, la Terra a stomaco e Milza, il Me-tallo a Polmone e intestino crasso, l’Acqua a Rene evescica urinaria. Concludiamo questa introduzione ai Cinque Elementiin MTC con una descrizione degli Elementi stessi ri-mandando ad articoli successivi la trattazione dei cin-que Elementi in fisiologia e in patologia.

Mu 木木 LegnoIl Legno è associato alla Primavera, simbolo di este-riorizzazione, nascita. È il momento di passaggio tral’inverno e l’estate: la terra si riscalda lentamente, lo Yin(il freddo dell’inverno) diminuisce in favore delloYang.L’antica definizione del Legno come “sinuoso e di-ritto” si riferisce alle proprietà dell’albero e alla sua cre-scita: i rami che si dispiegano curvi e diritti, si esten-dono verso l’alto e verso l’esterno. Tutte le cose e ifenomeni che condividono le caratteristiche di crescita,sviluppo verso l’alto, distensione e dispiegamento sonoassociati all’elemento Legno.All’elemento Legno è associato il Fegato che ha unatendenza energetica ascendente ed è adibito a processidi costruzione e trasformazione delle sostanze nutri-tive (sintesi delle proteine, formazione del Sangue, tra-sformazione dei grassi, etc.). In natura il Legno è unmovimento germinativo e corrisponde nell’uomo allafunzione muscolare. Il Legno bruciando alimenta ilFuoco.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE72

colta” significa che essa riceve, fagermogliare e maturare i vegetali. Sidiceva anticamente che “la terra èmadre di tutte le cose” e “tutto dallaterra nasce, nella terra si esaurisce”.Tutte le cose e i fenomeni che con-dividono le caratteristiche di gene-rare e trasformare, sostenere e rice-vere sono associate al movimentoTerraL’organo associato a questo Ele-mento è la Milza che nella fisiologiacinese ha il compito di elaborare leessenze alimentari e distribuirle al-l’intero organismo.La Terra è, quindi, per sua natura “centrale” mette inconnessione tutti gli altri Elementi (organi).È nella Terra che si sintetizzano i minerali ed è dallaTerra che si estrae il Metallo, altro Elemento caratte-ristico della Medicina Cinese. Per questo si dice che “laTerra genera il Metallo”.

Jin 金金 MetalloIl Metallo è associato all’Autunno. È la stagione delPiccolo Yin, secca e arida. La sua direzione è l’Ovest.Se la Primavera rappresenta la crescita, l’Autunno è iltempo della decomposizione e dello “sfiorire”.Il caldo estivo è passato, lasciando nel terreno moltesostanze nutritive. I minerali delle radici e delle piantecominciano a formare molecole più grandi nel terreno,e così vengono a formarsi strutture più rigide, più

forti, più “difensive”. Quello che si forma nel terrenoè il Metallo. L’antica definizione del Metallo è “il mutevole”, indi-cando la sua caratteristica di trasformazione. Tutte lecose e i fenomeni che condividono le caratteristiche dipulire, purificare, inviare verso il basso, aggregare,sono associati al movimento MetalloL’Organo associato al Metallo è il Polmone. Questo hauna struttura difensiva, così come gli utensili di difesache da sempre l’uomo ha costruito con questo mate-riale.Il Metallo (minerali) si trova disciolto e disponibile perl’uomo nell’ultimo elemento della Teoria dei 5 Ele-menti: l’Acqua.

Shui 水水 AcquaL’Acqua è associata all’Inverno: il Massimo Yin, ilfreddo estremo, il Nord. È la stagione del riposo, dellachiusura e della cristallizzazione. Il terreno è freddo eumido anche se ha dentro di sé i semi e gli elementi nu-tritivi che aspettano il clima giusto per manifestarsi.Così i semi dei frutti estivi, se hanno una buona Terradove germogliare, in Primavera daranno vita a nuovi al-beri.L’antica definizione dell’Acqua è “bagna e discende”:la sua caratteristica è scorrere verso il basso e idratare.Tutte le cose e i fenomeni che condividono le caratte-ristiche di freddo, idratazione e discesa sono associateal movimento Acqua.L’Organo associato all’elemento Acqua deve possederetutte le informazioni genetiche, deve filtrare le impu-rità e dare ai tessuti e ai muscoli liquidi puri. QuestoOrgano in grado di conservare il “seme della vita” nelcorpo è rappresentato dal Rene.

Page 38: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 71

Huo 火火 FuocoIl Fuoco è associato all’estate. È Grande Yang, ilcaldo che viene dal Sud, la vegetazione nel suo pienovigore. In natura rappresenta la crescita e l’espansionesempre maggiore, è il momento in cui i fiori si tra-sformano in frutti ed è anche il momento in cui la vitasociale ha maggiore linguaggio, comunicazione e alle-gria. L’antica definizione “il Fuoco sale infiammando” si ri-ferisce alle caratteristiche del Fuoco di riscaldare e ditendere sempre verso l’alto. Tutte le cose e i fenomeni

che condividono le caratteristiche di calore e tendenzaad elevarsi sono associati al movimento FuocoIl Fuoco corrisponde nell’uomo alla funzione sangui-gna, alla linfa vitale e alla distribuzione di elementi nu-tritivi. L’organo associato al Fuoco è il Cuore. Il Fuoco,bruciando produce cenere generando la Terra.

Tu 土土 TerraLa Terra è associata alla “stagione di mezzo” (Doyo).Il suo periodo dura circa due settimane ed è compresotra due stagioni successive, mentre l’una si muta nel-l’altra.Si presenta quattro volte l’anno (in occasione dei dueequinozi e dei due solstizi, che segnano la fine di unastagione e l’inizio di una seguente) ma il suo periodopiù importante è tra la fine dell’estate e l’inizio del-l’autunno.L’antica definizione della Terra come “semina e rac-

tallo – Acqua a se stanti, ma a concetti più vasti checomprendono gli Elementi e le loro correlazioni concose e fenomeni. Ad esempio, il sole sorge ad oriente:condivide la natura del Legno di rivolgersi verso l’altoe quindi l’Est è associato al movimento Legno. Il Sudè caratterizzato dal calore e dunque associato al movi-mento Fuoco. Il sole tramonta a Occidente, come ilMetallo tende verso il basso, l’Ovest è associato al-l’elemento Metallo. Il Nord è caratterizzato dal Freddoed è associato al movimento Acqua. Il sistema dellecorrelazioni in questo senso è molto ampio e difficil-mente esauribile.Il sistema dei Cinque Elementi e delle correlazioni tradi essi ebbe grande influenza nella cultura cinese e silegò profondamente con lo sviluppo del sapere me-dico, del quale costituisce, al pari della teoria di Yin eYang, una componente teorica fondamentale. Tradotto nei termini della MTC troviamo l’impor-tante correlazione tra Elemento e Organi-visceri, percui abbiamo che il Legno corrisponde agli ZangFu Fe-gato e colecisti, il Fuoco a Cuore, intestino tenue, Pe-ricardio e sanjiao, la Terra a stomaco e Milza, il Me-tallo a Polmone e intestino crasso, l’Acqua a Rene evescica urinaria. Concludiamo questa introduzione ai Cinque Elementiin MTC con una descrizione degli Elementi stessi ri-mandando ad articoli successivi la trattazione dei cin-que Elementi in fisiologia e in patologia.

Mu 木木 LegnoIl Legno è associato alla Primavera, simbolo di este-riorizzazione, nascita. È il momento di passaggio tral’inverno e l’estate: la terra si riscalda lentamente, lo Yin(il freddo dell’inverno) diminuisce in favore delloYang.L’antica definizione del Legno come “sinuoso e di-ritto” si riferisce alle proprietà dell’albero e alla sua cre-scita: i rami che si dispiegano curvi e diritti, si esten-dono verso l’alto e verso l’esterno. Tutte le cose e ifenomeni che condividono le caratteristiche di crescita,sviluppo verso l’alto, distensione e dispiegamento sonoassociati all’elemento Legno.All’elemento Legno è associato il Fegato che ha unatendenza energetica ascendente ed è adibito a processidi costruzione e trasformazione delle sostanze nutri-tive (sintesi delle proteine, formazione del Sangue, tra-sformazione dei grassi, etc.). In natura il Legno è unmovimento germinativo e corrisponde nell’uomo allafunzione muscolare. Il Legno bruciando alimenta ilFuoco.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE72

colta” significa che essa riceve, fagermogliare e maturare i vegetali. Sidiceva anticamente che “la terra èmadre di tutte le cose” e “tutto dallaterra nasce, nella terra si esaurisce”.Tutte le cose e i fenomeni che con-dividono le caratteristiche di gene-rare e trasformare, sostenere e rice-vere sono associate al movimentoTerraL’organo associato a questo Ele-mento è la Milza che nella fisiologiacinese ha il compito di elaborare leessenze alimentari e distribuirle al-l’intero organismo.La Terra è, quindi, per sua natura “centrale” mette inconnessione tutti gli altri Elementi (organi).È nella Terra che si sintetizzano i minerali ed è dallaTerra che si estrae il Metallo, altro Elemento caratte-ristico della Medicina Cinese. Per questo si dice che “laTerra genera il Metallo”.

Jin 金金 MetalloIl Metallo è associato all’Autunno. È la stagione delPiccolo Yin, secca e arida. La sua direzione è l’Ovest.Se la Primavera rappresenta la crescita, l’Autunno è iltempo della decomposizione e dello “sfiorire”.Il caldo estivo è passato, lasciando nel terreno moltesostanze nutritive. I minerali delle radici e delle piantecominciano a formare molecole più grandi nel terreno,e così vengono a formarsi strutture più rigide, più

forti, più “difensive”. Quello che si forma nel terrenoè il Metallo. L’antica definizione del Metallo è “il mutevole”, indi-cando la sua caratteristica di trasformazione. Tutte lecose e i fenomeni che condividono le caratteristiche dipulire, purificare, inviare verso il basso, aggregare,sono associati al movimento MetalloL’Organo associato al Metallo è il Polmone. Questo hauna struttura difensiva, così come gli utensili di difesache da sempre l’uomo ha costruito con questo mate-riale.Il Metallo (minerali) si trova disciolto e disponibile perl’uomo nell’ultimo elemento della Teoria dei 5 Ele-menti: l’Acqua.

Shui 水水 AcquaL’Acqua è associata all’Inverno: il Massimo Yin, ilfreddo estremo, il Nord. È la stagione del riposo, dellachiusura e della cristallizzazione. Il terreno è freddo eumido anche se ha dentro di sé i semi e gli elementi nu-tritivi che aspettano il clima giusto per manifestarsi.Così i semi dei frutti estivi, se hanno una buona Terradove germogliare, in Primavera daranno vita a nuovi al-beri.L’antica definizione dell’Acqua è “bagna e discende”:la sua caratteristica è scorrere verso il basso e idratare.Tutte le cose e i fenomeni che condividono le caratte-ristiche di freddo, idratazione e discesa sono associateal movimento Acqua.L’Organo associato all’elemento Acqua deve possederetutte le informazioni genetiche, deve filtrare le impu-rità e dare ai tessuti e ai muscoli liquidi puri. QuestoOrgano in grado di conservare il “seme della vita” nelcorpo è rappresentato dal Rene.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 73

Con un intero settore completamente dedicatoalla Medicina Tradizionale Cinese, di cui è re-sponsabile Si Hing Laura Vanni, all’interno dellaHung Sing Kung Fu Schools of Italy and Swit-zerland è possibile studiare i principi della MTCattraverso varie tipologie di corsi che si adattanoalle più diverse esigenze formative degli studenti.Si Hing Vanni pratica da oltre sette anni Tai ChiChuan e Qi Gong sotto la diligente guida del Ca-poscuola Hung Sing per gli stili interni Sifu Si-mona Fruscoloni, discepola del Gran MaestroDoc Fai Wong, esperto in MTC e dal 1967 ago-puntore certificato dallo stato della California,dove ha conseguito un dottorato in “Allied HealthSciences”. Il Gm Doc Fai Wong, oltre ad essereuno dei maggiori esponenti al mondo di arti mar-ziali, è anche un esperto praticante di Qi Gong,essendo stato per lungo tempo discepolo di Peng-Si Yu e Min Ou-Yang, due dei più grandi inse-gnanti della Cina di Qi Gong e Yi Chuan. Si Hing Vanni integra i suoi studi, nel rispetto del-l’impostazione classica cinese dei programmi distudio in MTC, Tuina e tecniche integrate, com-pletando il percorso formativo presso l’IstitutoSuperiore di Medicina Cinese di Roma in colla-borazione con l’Università di Medicina Tradizio-nale Cinese di Pechino.Si Hing Vanni arricchisce, inoltre, la sua forma-

zione con studi di Riflessologia Plantare, Aurico-loterapia e Moxibustione. Si specializza, infine, in Tuina Pediatrico, ren-dendo accessibile la disciplina attraverso corsispeciali di formazione rivolti ai genitori.All’interno della Hung Sing sono attivi corsi inpresenza e a distanza. È possibile iscriversi allascuola triennale che comprende i fondamenti teo-rici della MTC, lo studio dei punti dei Meridianiprincipali e lo studio delle tecniche Tuina. È pos-sibile, inoltre, frequentare corsi e approfondi-menti monografici su temi specifici che vannodalle metodiche complementari come la moxibu-stione a quelle specialistiche come il Tuina pe-diatrico. Vengono, inoltre, realizzati periodica-mente seminari intensivi di autotrattamento Tuinaper favorire la massima diffusione di questa di-sciplina.

Chiunque fosse interessato ad approfondire gliargomenti trattati in questo articolo o a entrarein contatto con la Hung Sing Kung Fu Schools

of Italy and Switzerland, può utilizzare i seguenti contatti:

[email protected]

3473856674

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE74

ITALIAStili

scambiarsi le loro esperienze e i loro segreti.Fu Cheng Song è noto per molte imprese leggendarie,ma basta ricordare che nel 1929 fu una delle “CinqueTigri che vanno a Sud” per diffondere gli stili internidel Kung Fu al Sud. Arrivato a Canton venne più voltesfidato dagli artisti marziali locali vincendo sempre erendendo così famosa la sua Scuola.Fu Cheng Song è stato un ricercatore instancabile cheha girovagato per tutta la Cina alla ricerca di Maestrivalidi da cui poter apprendere le antiche arti marziali,tanto che dimorò in ogni provincia della Cina. In que-sto suo viaggiare senza sosta, il M°Fu Cheng Songtrovò innumerevoli esperti dai quali assimilò tecnicheed esperienze. Nella provincia di Liaoning (luogo dinascita del taoista Chang San Feng) sulla catena mon-tuosa ai confini con la Manciura, un luogo imperviodominato da foreste e clima molto rigido incontrò ilM° Song Wei Yi, “il Taoista della Montagna Bianca”.Song Wei Yi era Maestro di IX generazione dellaScuola Taoista “Tan Pai” fondata da Chang San Fengconsiderato il Fondatore del Tai chi chuan. Non acaso, gli ultimi grandi spadaccini, quali il Gen. Li ChinLing, Chang Xiang Wu, Ko Chi Feng e lo stesso FuCheng Song appresero le Arti di spada da questo mo-naco eremita.La scuola di Song Wei Yi fu fondamentale per FuCheng Song per l’apprendimento sia del tai chi chuanche del pa kua chang tra cui il “tai chi dei palmi ful-minanti” una rara e pratica forma di tai chi che rap-presenta il cuore del sistema dello stile Fu.La scuola di Song Wei Yi, anche se con minore incisi-vità, è stata rappresentata da allievi di seconda gene-razione quali il Gen. Li Chin Ling e Ko Chi Feng, iquali però sembrano aver dato più spazio alle tecni-che di spada, mettendo in secondo piano le tecniche ditai chi e pa kua che invece erano usate con grande abi-lità da Song Wei Yi e poi da Fu Cheng Song. Infatti aproposito del Gen. Li Chin Ling si diceva che il suoWudang tai chi non era ad alti livelli, mentre eccellevanella spada.

SifuTo Yu (90 anni) è uno dei piùimportanti allievi diretti del M°Fu Cheng Song e uno degli ultimi

ancora in attività.Fu Cheng Song (1881-1953) è una delle figure più im-portanti del panorama marziale del secolo scorso. Di-venne, infatti, uno dei più famosi artisti marziali delPaese. Fin dal 1920 Fu Cheng Song aveva stretto unagrande “amicizia marziale” con Yang Cheng Fu con ilquale scambiò molte esperienze. Più tardi, assieme afamosi Maestri quali Sun Lu Tang, Yang Chen Fustesso, Li Shu Wen e Huo Dian-Ge (insegnante mar-ziale di Pu-Yi, l’ultimo imperatore della DinastiaChing) fondarono un circolo di arti marziali al fine di

SIFU TO YU SIFU TO YU e lo stile Fu originarioe lo stile Fu originario

Sifu To You e il maestro Severino Maistrello al tempio taoista Fung Ying Seen Koon (Hong Kong)

di Severino Maistrello

Page 39: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 73

Con un intero settore completamente dedicatoalla Medicina Tradizionale Cinese, di cui è re-sponsabile Si Hing Laura Vanni, all’interno dellaHung Sing Kung Fu Schools of Italy and Swit-zerland è possibile studiare i principi della MTCattraverso varie tipologie di corsi che si adattanoalle più diverse esigenze formative degli studenti.Si Hing Vanni pratica da oltre sette anni Tai ChiChuan e Qi Gong sotto la diligente guida del Ca-poscuola Hung Sing per gli stili interni Sifu Si-mona Fruscoloni, discepola del Gran MaestroDoc Fai Wong, esperto in MTC e dal 1967 ago-puntore certificato dallo stato della California,dove ha conseguito un dottorato in “Allied HealthSciences”. Il Gm Doc Fai Wong, oltre ad essereuno dei maggiori esponenti al mondo di arti mar-ziali, è anche un esperto praticante di Qi Gong,essendo stato per lungo tempo discepolo di Peng-Si Yu e Min Ou-Yang, due dei più grandi inse-gnanti della Cina di Qi Gong e Yi Chuan. Si Hing Vanni integra i suoi studi, nel rispetto del-l’impostazione classica cinese dei programmi distudio in MTC, Tuina e tecniche integrate, com-pletando il percorso formativo presso l’IstitutoSuperiore di Medicina Cinese di Roma in colla-borazione con l’Università di Medicina Tradizio-nale Cinese di Pechino.Si Hing Vanni arricchisce, inoltre, la sua forma-

zione con studi di Riflessologia Plantare, Aurico-loterapia e Moxibustione. Si specializza, infine, in Tuina Pediatrico, ren-dendo accessibile la disciplina attraverso corsispeciali di formazione rivolti ai genitori.All’interno della Hung Sing sono attivi corsi inpresenza e a distanza. È possibile iscriversi allascuola triennale che comprende i fondamenti teo-rici della MTC, lo studio dei punti dei Meridianiprincipali e lo studio delle tecniche Tuina. È pos-sibile, inoltre, frequentare corsi e approfondi-menti monografici su temi specifici che vannodalle metodiche complementari come la moxibu-stione a quelle specialistiche come il Tuina pe-diatrico. Vengono, inoltre, realizzati periodica-mente seminari intensivi di autotrattamento Tuinaper favorire la massima diffusione di questa di-sciplina.

Chiunque fosse interessato ad approfondire gliargomenti trattati in questo articolo o a entrarein contatto con la Hung Sing Kung Fu Schools

of Italy and Switzerland, può utilizzare i seguenti contatti:

[email protected]

3473856674

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE74

ITALIAStili

scambiarsi le loro esperienze e i loro segreti.Fu Cheng Song è noto per molte imprese leggendarie,ma basta ricordare che nel 1929 fu una delle “CinqueTigri che vanno a Sud” per diffondere gli stili internidel Kung Fu al Sud. Arrivato a Canton venne più voltesfidato dagli artisti marziali locali vincendo sempre erendendo così famosa la sua Scuola.Fu Cheng Song è stato un ricercatore instancabile cheha girovagato per tutta la Cina alla ricerca di Maestrivalidi da cui poter apprendere le antiche arti marziali,tanto che dimorò in ogni provincia della Cina. In que-sto suo viaggiare senza sosta, il M°Fu Cheng Songtrovò innumerevoli esperti dai quali assimilò tecnicheed esperienze. Nella provincia di Liaoning (luogo dinascita del taoista Chang San Feng) sulla catena mon-tuosa ai confini con la Manciura, un luogo imperviodominato da foreste e clima molto rigido incontrò ilM° Song Wei Yi, “il Taoista della Montagna Bianca”.Song Wei Yi era Maestro di IX generazione dellaScuola Taoista “Tan Pai” fondata da Chang San Fengconsiderato il Fondatore del Tai chi chuan. Non acaso, gli ultimi grandi spadaccini, quali il Gen. Li ChinLing, Chang Xiang Wu, Ko Chi Feng e lo stesso FuCheng Song appresero le Arti di spada da questo mo-naco eremita.La scuola di Song Wei Yi fu fondamentale per FuCheng Song per l’apprendimento sia del tai chi chuanche del pa kua chang tra cui il “tai chi dei palmi ful-minanti” una rara e pratica forma di tai chi che rap-presenta il cuore del sistema dello stile Fu.La scuola di Song Wei Yi, anche se con minore incisi-vità, è stata rappresentata da allievi di seconda gene-razione quali il Gen. Li Chin Ling e Ko Chi Feng, iquali però sembrano aver dato più spazio alle tecni-che di spada, mettendo in secondo piano le tecniche ditai chi e pa kua che invece erano usate con grande abi-lità da Song Wei Yi e poi da Fu Cheng Song. Infatti aproposito del Gen. Li Chin Ling si diceva che il suoWudang tai chi non era ad alti livelli, mentre eccellevanella spada.

SifuTo Yu (90 anni) è uno dei piùimportanti allievi diretti del M°Fu Cheng Song e uno degli ultimi

ancora in attività.Fu Cheng Song (1881-1953) è una delle figure più im-portanti del panorama marziale del secolo scorso. Di-venne, infatti, uno dei più famosi artisti marziali delPaese. Fin dal 1920 Fu Cheng Song aveva stretto unagrande “amicizia marziale” con Yang Cheng Fu con ilquale scambiò molte esperienze. Più tardi, assieme afamosi Maestri quali Sun Lu Tang, Yang Chen Fustesso, Li Shu Wen e Huo Dian-Ge (insegnante mar-ziale di Pu-Yi, l’ultimo imperatore della DinastiaChing) fondarono un circolo di arti marziali al fine di

SIFU TO YU SIFU TO YU e lo stile Fu originarioe lo stile Fu originario

Sifu To You e il maestro Severino Maistrello al tempio taoista Fung Ying Seen Koon (Hong Kong)

di Severino Maistrello

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 75

ALCUNE CARATTERISTICHE DELLO STILE FU

La particolarità è il bilanciamento tra destra e sinistra,il principio dello Yin e dello Yang, il positivo e nega-tivo, rilassamento e tensione, lentezza e rapidità.Molte tecniche sono caratterizzate da spostamenti checomportano rapidi movimenti dei piedi che consen-tono l’evasione della posizione in accordo al principiodel mutamento. Vi sono movimenti di alta flessibilitàcorporea ove il busto oltre ad effettuare movimenti ditorsione fino al limite, compie movimenti retroflessi eanteroflessi. Le mani, in alcune tecniche, simulano iltenere una grossa sfera di pietra tra i palmi: Fu ChengSong, infatti, soleva allenarsi nelle tecniche con unapalla di pietra di circa nove chili.Un’altra particolarità dello stile Fu è di sviluppare la“forza del drago” (Lhun Kan). Ciò dipende da com’èusato il corpo e da come le braccia sono coordinatecon il movimento del corpo. Il “potere del drago” puòessere usato in una traiettoria verticale, orizzontale odiagonale. In più la forza può essere usata con spiraliche si muovono in linee dalla più grande alla più pic-cola e vice-versa. L’energia può essere espressa in tuttele dimensioni, per esempio quando un pallone ruotal’energia si sprigiona da qualsiasi parte. Questa è l’uni-cità dello stile Fu.

Nella progressione del sistema Fu al tai chi chuansegue il liang yi chuan (il pugilato dei due prin-cipi).Questa forma è considerata come la naturale evo-luzione del primo, dove la morbidezza e la flessibilitàsi uniscono alla durezza e al mutamento creando unequilibrio dinamico yin-yang che riflette pienamentelo schema della cosmologia taoista. Infine il “tai chidei palmi fulminanti” (che veniva trasmessa solo agliallievi interni), una forma molto rara che rappresentala massima espressione dello stile Fu. Da non dimen-ticare il pa kua chang che è in perfetta sinergia con iltai chi chuan. Infatti nella scuola di Song Wei Yi ilmaestro Fu ha trovato non diverse discipline, come sipuò pensare in maniera superficiale, ma un sistemamarziale organicamente attrezzato di principi e tecni-che che avrebbero radici antichissime.

IL MAESTRO TO YU

E’ uno degli ultimi grandi esponenti delle Arti Mar-ziali del Wudang metodo Fu originario.Sifu To Yu è un famoso Maestro di Tai Chi Chuan,Pakua e Hsing I della Scuola Fu di Hong Kong. Al-

lievo interno del Maestro Fu. Dopo aver studiato conil M° Fu-Chen Sung per oltre vent’anni a Canton, SifuTo Yu va ad Hong Kong e diventa un artista marzialeprofessionista. Moltisuoi allievi insegnano aCanton, Hong Kong,Macao, Singapore,Stati Uniti, Australia,Canada, Nuova Ze-landa Attualmente ToYu è Direttore della“Ching Wu AthleticAssociation” di HongKong, Presidente della“Hong Kong Northen& Southern MartialArts Association”,Presidente onorariodella “Ching Yee Tai Chi Association”, “Cheng WuMantis Style Boxing Association” “Seven Stars Man-tis Style boxing Association” e Consulente tecnicodella “Wudang Martial Arts” di Canton.Dobbiamo essere grati e riconoscenti a Sifu To Yu checon la sua dedizione di una Vita dedicata all’Arte e alsuo rispetto incondizionato verso Fu Chen Song, se èarrivato fino a noi il sistema completo dello stile Fuoriginario senza alcuna modifica. Infatti molte pratichecome la sciabola tai chi, bastone tai chi, alabarda pakua, pratiche in coppia, nei kung ecc., che in molti li-gnaggi dello stile Fu sono andate perdute. Per sottolineare la personalità di Sifu To Yu concludocon le impressioni di GSB quando ha incontrato per laprima volta Sifu To Yu: “un solo aneddoto , comedetto nel servizio di Severino Maistrello su ArtiD’Oriente (gennaio-febbraio 2003), ha gli occhiche si illuminano parlando di Fu-Chen Sung:”This is my Master “ – “questo è il mio Maestro”“per lui deve essere tutto. Lui, Sifu di ottant’anni,ricorda come fosse il primo giorno il suo Maestro.Quanti sarebbero in grado di esprimere una taleampiezza di sentimenti? Se tanto mi da tanto …Sifu To Yu avrà molto da raccontarci e soprattuttoda insegnarci. Oggi è un buon giorno per impa-rare e morire.”Per tutto questo e per tutti i suoi insegnamenti, nonsolo tecnici, ma anche etici e filosofici sono onorato diessere suo discepolo e di continuare a divulgare il suolignaggio.

Ken si ki Con Rispetto e Umiltà Grazie Sifu Severino Maistrello

Severino Maistrello prati-cante dal 1973 e Insegnantedal 1985. Diplomato inGiappone e in Cina.Maestro di Tai Chi Chuan eChi Kung, Maestro 6° Dandi Karate Shorin Ryu, 2°Dan di Kobudo di Oki-nawa. Discepolo Internodel Maestro Taoista con-temporaneo Ming WongChun Yin (Tai Ki Kung,On Zon Su®, Cau, TouKung…). Iniziato alloShiatsu dal M° Nozoe nel1976, per poi seguire gli in-segnamenti del MonacoZen Muhen. Direttore Tec-nico nazionale della Wu-dang Fu Style Federation.Allievo diretto del MaestroTo Yu, uno dei più grandiMaestri di Arti Marziali In-terne della Cina ancora inattività e suo rappresen-tante in Italia e in Europa.Successore titolare del M°To Yu, filiazione diretta delGran Maestro Fu ChenSong. Unico Europeo adappartenere alla 3° genera-zione della Scuola Fu.

Sifu To You e il maestro Severino Maistrello in sciabola pakua

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE76

Nel Tai Chi Chuan ci sono diversi testi anti-chi che vengono comunemente chiamati i“Classici”. Sotto questo nome sono raccolti

gli scritti di famosi praticanti di Tai Chi, incluso untrattato di Yang Cheng Fu, nipote del fondatore delTai Chi Yang, dal titolo “Dieci punti importanti sulTai Chi Chuan”.Questi Dieci punti descrivono il modo in cui le formedovrebbero essere eseguite affinché si possa affermaredi praticare correttamente il Tai Chi Chuan. Per chivuole ottenere la massima efficacia dalle forme del TaiChi, i Dieci punti sono tra i precetti in assoluto piùimportanti da seguire.Non importa quale forma si stia praticando, soltantose la si pratica seguendo questi dieci principi si potràaccedere ai notevoli benefici che il Tai Chi può portarealla salute personale e alle proprie abilità marziali.Quelle che seguono sono quindi tra le linee guida piùimportanti per una valida pratica delle forme del TaiChi così come tramandate da Yang Cheng Fu:

Fai risalire l’energia verso la sommità mentre lapercezione è vuota.La testa dev’essere sollevata in maniera del tutto na-turale, senza che il collo e il corpo si irrigidiscano. Sela testa rimane eretta e rilassata, lo spirito (shen), l’in-tenzione (yi) e l’energia interna (qi) verranno direttiper mezzo degli occhi.

Tieni il torace in dentro e la schiena arcuata.I muscoli del torace devono essere rilassati, favorendocosì una respirazione più profonda, il cui livello scendafino ad avvicinarsi alla parte inferiore dell’addome. In

questa maniera i polmoni potranno lavorare in ma-niera più rilassata e naturale.“Naturale” è una parola chiave per quanto riguarda larespirazione. Mentre si esegue la forma non c’è biso-gno di concentrarsi sul respiro e forzarlo per renderlopiù lento o più veloce. La mente può scordarsi un mo-vimento o qualche dettaglio, ma il corpo non si di-menticherà mai di respirare.

Quando i muscoli del torace sono rilassati, la schienaassume una posizione leggermente arcuata che è deltutto naturale e aiuta a tenere dritti e in linea la partesuperiore e quella inferiore della schiena. Anchequando si esegue un movimento come “ago in fondoal mare”, in cui si deve inclinare il busto, la spina dor-sale deve rimanere sempre dritta.

Rilassa il bacino e sciogli lo spazio tra le duegambe.L’energia che viene prodotta dalla parte inferiore delcorpo viene indirizzata dall’azione combinata del ba-cino e delle anche. Il bacino deve essere tenuto rilas-sato, in modo da garantire una maggiore flessibilità inquella zona e, allo stesso fine, si devono aprire le ancheper sciogliere l’area del cavallo. L’azione del bacino edelle anche dirige l’energia prodotta nelle gambe. NelTai Chi Chuan ogni movimento è guidato e diretto dalmovimento del bacino. Se nell’applicazione una tec-nica si rivela non efficace, è perché probabilmente nonsi è usato il bacino in maniera corretta o perché non losi è ruotato abbastanza.

Stili

Page 40: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 75

ALCUNE CARATTERISTICHE DELLO STILE FU

La particolarità è il bilanciamento tra destra e sinistra,il principio dello Yin e dello Yang, il positivo e nega-tivo, rilassamento e tensione, lentezza e rapidità.Molte tecniche sono caratterizzate da spostamenti checomportano rapidi movimenti dei piedi che consen-tono l’evasione della posizione in accordo al principiodel mutamento. Vi sono movimenti di alta flessibilitàcorporea ove il busto oltre ad effettuare movimenti ditorsione fino al limite, compie movimenti retroflessi eanteroflessi. Le mani, in alcune tecniche, simulano iltenere una grossa sfera di pietra tra i palmi: Fu ChengSong, infatti, soleva allenarsi nelle tecniche con unapalla di pietra di circa nove chili.Un’altra particolarità dello stile Fu è di sviluppare la“forza del drago” (Lhun Kan). Ciò dipende da com’èusato il corpo e da come le braccia sono coordinatecon il movimento del corpo. Il “potere del drago” puòessere usato in una traiettoria verticale, orizzontale odiagonale. In più la forza può essere usata con spiraliche si muovono in linee dalla più grande alla più pic-cola e vice-versa. L’energia può essere espressa in tuttele dimensioni, per esempio quando un pallone ruotal’energia si sprigiona da qualsiasi parte. Questa è l’uni-cità dello stile Fu.

Nella progressione del sistema Fu al tai chi chuansegue il liang yi chuan (il pugilato dei due prin-cipi).Questa forma è considerata come la naturale evo-luzione del primo, dove la morbidezza e la flessibilitàsi uniscono alla durezza e al mutamento creando unequilibrio dinamico yin-yang che riflette pienamentelo schema della cosmologia taoista. Infine il “tai chidei palmi fulminanti” (che veniva trasmessa solo agliallievi interni), una forma molto rara che rappresentala massima espressione dello stile Fu. Da non dimen-ticare il pa kua chang che è in perfetta sinergia con iltai chi chuan. Infatti nella scuola di Song Wei Yi ilmaestro Fu ha trovato non diverse discipline, come sipuò pensare in maniera superficiale, ma un sistemamarziale organicamente attrezzato di principi e tecni-che che avrebbero radici antichissime.

IL MAESTRO TO YU

E’ uno degli ultimi grandi esponenti delle Arti Mar-ziali del Wudang metodo Fu originario.Sifu To Yu è un famoso Maestro di Tai Chi Chuan,Pakua e Hsing I della Scuola Fu di Hong Kong. Al-

lievo interno del Maestro Fu. Dopo aver studiato conil M° Fu-Chen Sung per oltre vent’anni a Canton, SifuTo Yu va ad Hong Kong e diventa un artista marzialeprofessionista. Moltisuoi allievi insegnano aCanton, Hong Kong,Macao, Singapore,Stati Uniti, Australia,Canada, Nuova Ze-landa Attualmente ToYu è Direttore della“Ching Wu AthleticAssociation” di HongKong, Presidente della“Hong Kong Northen& Southern MartialArts Association”,Presidente onorariodella “Ching Yee Tai Chi Association”, “Cheng WuMantis Style Boxing Association” “Seven Stars Man-tis Style boxing Association” e Consulente tecnicodella “Wudang Martial Arts” di Canton.Dobbiamo essere grati e riconoscenti a Sifu To Yu checon la sua dedizione di una Vita dedicata all’Arte e alsuo rispetto incondizionato verso Fu Chen Song, se èarrivato fino a noi il sistema completo dello stile Fuoriginario senza alcuna modifica. Infatti molte pratichecome la sciabola tai chi, bastone tai chi, alabarda pakua, pratiche in coppia, nei kung ecc., che in molti li-gnaggi dello stile Fu sono andate perdute. Per sottolineare la personalità di Sifu To Yu concludocon le impressioni di GSB quando ha incontrato per laprima volta Sifu To Yu: “un solo aneddoto , comedetto nel servizio di Severino Maistrello su ArtiD’Oriente (gennaio-febbraio 2003), ha gli occhiche si illuminano parlando di Fu-Chen Sung:”This is my Master “ – “questo è il mio Maestro”“per lui deve essere tutto. Lui, Sifu di ottant’anni,ricorda come fosse il primo giorno il suo Maestro.Quanti sarebbero in grado di esprimere una taleampiezza di sentimenti? Se tanto mi da tanto …Sifu To Yu avrà molto da raccontarci e soprattuttoda insegnarci. Oggi è un buon giorno per impa-rare e morire.”Per tutto questo e per tutti i suoi insegnamenti, nonsolo tecnici, ma anche etici e filosofici sono onorato diessere suo discepolo e di continuare a divulgare il suolignaggio.

Ken si ki Con Rispetto e Umiltà Grazie Sifu Severino Maistrello

Severino Maistrello prati-cante dal 1973 e Insegnantedal 1985. Diplomato inGiappone e in Cina.Maestro di Tai Chi Chuan eChi Kung, Maestro 6° Dandi Karate Shorin Ryu, 2°Dan di Kobudo di Oki-nawa. Discepolo Internodel Maestro Taoista con-temporaneo Ming WongChun Yin (Tai Ki Kung,On Zon Su®, Cau, TouKung…). Iniziato alloShiatsu dal M° Nozoe nel1976, per poi seguire gli in-segnamenti del MonacoZen Muhen. Direttore Tec-nico nazionale della Wu-dang Fu Style Federation.Allievo diretto del MaestroTo Yu, uno dei più grandiMaestri di Arti Marziali In-terne della Cina ancora inattività e suo rappresen-tante in Italia e in Europa.Successore titolare del M°To Yu, filiazione diretta delGran Maestro Fu ChenSong. Unico Europeo adappartenere alla 3° genera-zione della Scuola Fu.

Sifu To You e il maestro Severino Maistrello in sciabola pakua

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE76

Nel Tai Chi Chuan ci sono diversi testi anti-chi che vengono comunemente chiamati i“Classici”. Sotto questo nome sono raccolti

gli scritti di famosi praticanti di Tai Chi, incluso untrattato di Yang Cheng Fu, nipote del fondatore delTai Chi Yang, dal titolo “Dieci punti importanti sulTai Chi Chuan”.Questi Dieci punti descrivono il modo in cui le formedovrebbero essere eseguite affinché si possa affermaredi praticare correttamente il Tai Chi Chuan. Per chivuole ottenere la massima efficacia dalle forme del TaiChi, i Dieci punti sono tra i precetti in assoluto piùimportanti da seguire.Non importa quale forma si stia praticando, soltantose la si pratica seguendo questi dieci principi si potràaccedere ai notevoli benefici che il Tai Chi può portarealla salute personale e alle proprie abilità marziali.Quelle che seguono sono quindi tra le linee guida piùimportanti per una valida pratica delle forme del TaiChi così come tramandate da Yang Cheng Fu:

Fai risalire l’energia verso la sommità mentre lapercezione è vuota.La testa dev’essere sollevata in maniera del tutto na-turale, senza che il collo e il corpo si irrigidiscano. Sela testa rimane eretta e rilassata, lo spirito (shen), l’in-tenzione (yi) e l’energia interna (qi) verranno direttiper mezzo degli occhi.

Tieni il torace in dentro e la schiena arcuata.I muscoli del torace devono essere rilassati, favorendocosì una respirazione più profonda, il cui livello scendafino ad avvicinarsi alla parte inferiore dell’addome. In

questa maniera i polmoni potranno lavorare in ma-niera più rilassata e naturale.“Naturale” è una parola chiave per quanto riguarda larespirazione. Mentre si esegue la forma non c’è biso-gno di concentrarsi sul respiro e forzarlo per renderlopiù lento o più veloce. La mente può scordarsi un mo-vimento o qualche dettaglio, ma il corpo non si di-menticherà mai di respirare.

Quando i muscoli del torace sono rilassati, la schienaassume una posizione leggermente arcuata che è deltutto naturale e aiuta a tenere dritti e in linea la partesuperiore e quella inferiore della schiena. Anchequando si esegue un movimento come “ago in fondoal mare”, in cui si deve inclinare il busto, la spina dor-sale deve rimanere sempre dritta.

Rilassa il bacino e sciogli lo spazio tra le duegambe.L’energia che viene prodotta dalla parte inferiore delcorpo viene indirizzata dall’azione combinata del ba-cino e delle anche. Il bacino deve essere tenuto rilas-sato, in modo da garantire una maggiore flessibilità inquella zona e, allo stesso fine, si devono aprire le ancheper sciogliere l’area del cavallo. L’azione del bacino edelle anche dirige l’energia prodotta nelle gambe. NelTai Chi Chuan ogni movimento è guidato e diretto dalmovimento del bacino. Se nell’applicazione una tec-nica si rivela non efficace, è perché probabilmente nonsi è usato il bacino in maniera corretta o perché non losi è ruotato abbastanza.

Stili

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 77

Distingui tra vuoto e pieno.Una gamba si definisce “piena” quando il baricentrocade su di essa, caricandola con la maggior parte delpeso corporeo. L’altra gamba, che porta un pesomolto inferiore, è definita “vuota”. Nel Tai Chi Chuan,il baricentro dovrebbe sempre cadere sopra la solagamba di supporto. Suddividere il peso del baricentroin maniera più o meno equa tra le due gambe è detto“avere un doppio peso” ed è una cosa scorretta, poi-ché mette nella situazione di essere facilmente sbilan-ciati con una spinta e rende impossibile muoversirapidamente e con facilità in ogni direzione. Quando si faun passo, prima si poggia a terra la gamba vuota e sol-tanto dopo si provvede a spostarvi sopra il baricentro. Ilcorpo si sposta sopra la gamba muovendosi come unasola unità, trasferendo tutto il peso da una gamba all’altra

Affonda le spalle e lascia cadere i gomiti.Rilassa le spalle. I tuoi gomiti devono puntare verso ilbasso. Se le spalle sono tese o il gomito sporge versol’esterno, il livello della tua respirazione e del tuo qisale, rendendo il tuo respiro superficiale e l’interocorpo teso. Inoltre, se le tue spalle ed i tuoi gomiti sonosollevati, il tuo corpo sarà rigido, rendendolo facile da sbi-lanciare spingendolo o tirandolo.

Usa l’intenzione, non la forza.Ogni movimento deve essere portato a compimentomediante l’intenzione (yi) e non attraverso una forzadovuta alla tensione e alla rigidità del corpo. Ci sideve abituare a mantenere il corpo rilassato e flessi-bile, morbido e in grado di ridirigere l’energia sunuove traiettorie; un corpo che si irrigidisce resta vin-colato alla pratica del contrapporre una forza a un’al-tra forza. Al tempo stesso, però, non bisogna esserecompletamente rilassati. Morbido non significa de-bole, usa l’intenzione (yi) per portare a terminel’azione. Gli occhi devono rimanere sempre sul ber-saglio, perché la direzione in cui si guarda è la dire-zione in cui andranno l’energia e l’intenzione. Unmovimento senza energia e intenzione è, appunto,soltanto un movimento, privo di efficacia.

L’alto e il basso si susseguono l’un l’altro.L’energia di ogni movimento è prodotta dall’armo-nica connessione tra le varie parti del corpo che,muovendosi nella giusta sequenza e senza soluzionedi continuità, fanno sì che l’energia, che ha le sue ra-dici a partire dai piedi e dalle gambe, attraverso leanche e il bacino, venga indirizzata sino alle bracciae alle mani, da cui verrà rilasciata. Ogni movimentoè un movimento ditutto il corpo, nonsolo di una sua parte.Le mani si muovonomentre si muove ilcorpo e, se conti-nuano a muoversidopo che esso si è fer-mato, non si stannoseguendo i principidel Tai Chi Chuan.

L’interno e l’esternosono in mutua ar-monia.L’energia interna (qi) el’energia esterna (forzamuscolare o jing)sono entrambe neces-sarie, ed è indispensa-bile che siano inperfetto equilibrio traloro, senza che una sitrovi in eccesso o in di-fetto rispetto all’altra.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE78

Connetti insieme senza interrompere.Quando si pratica una forma, ogni movimento deveessere l’espressione continuativa del ritmo e della ve-locità che provengono dal movimento precedente.L’intenzione (yi) continua intatta, anche in quei mo-menti in cui il corpo si ferma temporaneamente perpassare da una posizione all’altra. Un movimento duroe veloce non deve essere mai seguito da un’azionelenta e morbida, o viceversa.Per allenarsi a mantenere l’intenzioneci sono diversi esercizi. Uno di essi èvisualizzare mentalmente un avver-sario durante l’esecuzione dellaforma e immaginare di applicare sudi lui ognuna delle tecniche, conti-nuando a eseguirla nella propriamente anche quando il corpo èfermo nella pausa tra un movimentoe l’altro.

Ottieni il movimento nel silenzio.Anche se ci si sta muovendo, lamente deve restare calma e silen-ziosa, facilitando così la respirazionee permettendo di pensare con chia-rezza e muoversi con agilità.

Tra i discepoli più importanti di YangCheng Fu, il Granmaestro Hu YuenChou studiò con lui per parecchianni, arrivando a completare il pro-gramma e accedendo alle forme e

agli insegnamenti più avanzati. Tali conoscenze furonopoi trasmesse da Hu Yuen Chou al Granmaestro DocFai Wong, suo allievo diretto per oltre vent’anni sia nelChoy Li Fut che nel Tai Chi Chuan. Sifu Simona Fru-scoloni è a sua volta discepola e allieva diretta delGranmaestro Doc Fai Wong e, grazie alla sua dedi-zione e al suo impegno nello studio oggi la Hung SingKung Fu Schools of Italy and Switzerland può pro-porre uno dei maggiori programmi di studio a livelloeuropeo, insegnando il Tai Chi Chuan della famigliaYang nella sua forma più tradizionale.

Chiunque fosse interessato ad approfondire gliargomenti trattati in questo articolo o a entrarein contatto con la Hung Sing Kung Fu Schools

of Italy and Switzerland, può utilizzare i se-guenti contatti:www.gongfu.it

[email protected]

Page 41: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 77

Distingui tra vuoto e pieno.Una gamba si definisce “piena” quando il baricentrocade su di essa, caricandola con la maggior parte delpeso corporeo. L’altra gamba, che porta un pesomolto inferiore, è definita “vuota”. Nel Tai Chi Chuan,il baricentro dovrebbe sempre cadere sopra la solagamba di supporto. Suddividere il peso del baricentroin maniera più o meno equa tra le due gambe è detto“avere un doppio peso” ed è una cosa scorretta, poi-ché mette nella situazione di essere facilmente sbilan-ciati con una spinta e rende impossibile muoversirapidamente e con facilità in ogni direzione. Quando si faun passo, prima si poggia a terra la gamba vuota e sol-tanto dopo si provvede a spostarvi sopra il baricentro. Ilcorpo si sposta sopra la gamba muovendosi come unasola unità, trasferendo tutto il peso da una gamba all’altra

Affonda le spalle e lascia cadere i gomiti.Rilassa le spalle. I tuoi gomiti devono puntare verso ilbasso. Se le spalle sono tese o il gomito sporge versol’esterno, il livello della tua respirazione e del tuo qisale, rendendo il tuo respiro superficiale e l’interocorpo teso. Inoltre, se le tue spalle ed i tuoi gomiti sonosollevati, il tuo corpo sarà rigido, rendendolo facile da sbi-lanciare spingendolo o tirandolo.

Usa l’intenzione, non la forza.Ogni movimento deve essere portato a compimentomediante l’intenzione (yi) e non attraverso una forzadovuta alla tensione e alla rigidità del corpo. Ci sideve abituare a mantenere il corpo rilassato e flessi-bile, morbido e in grado di ridirigere l’energia sunuove traiettorie; un corpo che si irrigidisce resta vin-colato alla pratica del contrapporre una forza a un’al-tra forza. Al tempo stesso, però, non bisogna esserecompletamente rilassati. Morbido non significa de-bole, usa l’intenzione (yi) per portare a terminel’azione. Gli occhi devono rimanere sempre sul ber-saglio, perché la direzione in cui si guarda è la dire-zione in cui andranno l’energia e l’intenzione. Unmovimento senza energia e intenzione è, appunto,soltanto un movimento, privo di efficacia.

L’alto e il basso si susseguono l’un l’altro.L’energia di ogni movimento è prodotta dall’armo-nica connessione tra le varie parti del corpo che,muovendosi nella giusta sequenza e senza soluzionedi continuità, fanno sì che l’energia, che ha le sue ra-dici a partire dai piedi e dalle gambe, attraverso leanche e il bacino, venga indirizzata sino alle bracciae alle mani, da cui verrà rilasciata. Ogni movimentoè un movimento ditutto il corpo, nonsolo di una sua parte.Le mani si muovonomentre si muove ilcorpo e, se conti-nuano a muoversidopo che esso si è fer-mato, non si stannoseguendo i principidel Tai Chi Chuan.

L’interno e l’esternosono in mutua ar-monia.L’energia interna (qi) el’energia esterna (forzamuscolare o jing)sono entrambe neces-sarie, ed è indispensa-bile che siano inperfetto equilibrio traloro, senza che una sitrovi in eccesso o in di-fetto rispetto all’altra.

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE78

Connetti insieme senza interrompere.Quando si pratica una forma, ogni movimento deveessere l’espressione continuativa del ritmo e della ve-locità che provengono dal movimento precedente.L’intenzione (yi) continua intatta, anche in quei mo-menti in cui il corpo si ferma temporaneamente perpassare da una posizione all’altra. Un movimento duroe veloce non deve essere mai seguito da un’azionelenta e morbida, o viceversa.Per allenarsi a mantenere l’intenzioneci sono diversi esercizi. Uno di essi èvisualizzare mentalmente un avver-sario durante l’esecuzione dellaforma e immaginare di applicare sudi lui ognuna delle tecniche, conti-nuando a eseguirla nella propriamente anche quando il corpo èfermo nella pausa tra un movimentoe l’altro.

Ottieni il movimento nel silenzio.Anche se ci si sta muovendo, lamente deve restare calma e silen-ziosa, facilitando così la respirazionee permettendo di pensare con chia-rezza e muoversi con agilità.

Tra i discepoli più importanti di YangCheng Fu, il Granmaestro Hu YuenChou studiò con lui per parecchianni, arrivando a completare il pro-gramma e accedendo alle forme e

agli insegnamenti più avanzati. Tali conoscenze furonopoi trasmesse da Hu Yuen Chou al Granmaestro DocFai Wong, suo allievo diretto per oltre vent’anni sia nelChoy Li Fut che nel Tai Chi Chuan. Sifu Simona Fru-scoloni è a sua volta discepola e allieva diretta delGranmaestro Doc Fai Wong e, grazie alla sua dedi-zione e al suo impegno nello studio oggi la Hung SingKung Fu Schools of Italy and Switzerland può pro-porre uno dei maggiori programmi di studio a livelloeuropeo, insegnando il Tai Chi Chuan della famigliaYang nella sua forma più tradizionale.

Chiunque fosse interessato ad approfondire gliargomenti trattati in questo articolo o a entrarein contatto con la Hung Sing Kung Fu Schools

of Italy and Switzerland, può utilizzare i se-guenti contatti:www.gongfu.it

[email protected]

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 79

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE80

Soltanto dopo che l’essereumano si è rimesso sul suo asse,può cominciare ad allenarsi contutto ciò che vuole: Yoga, Zen,

Taiji Quan o qualsiasi altra Arte Marzialeo disciplina. Tutte queste tecniche, nate inciviltà in cui l’essere umano era ancora po-sturalmente allineato, non possono esserepraticate in modo coerente e senza recaredanno se non dopo aver recuperato l’asse. L’essere umano moderno, vive con con-tinua tensione, con la quale è talmenteabituato a convivere da non percepirlapiù, ed è preso dal panico quando, affi-dando il suo peso alla gravità, ne perde lasensazione. Si direbbe che perdendo lasensazione del proprio peso, perda la suapersonalità, vale a dire che la sua nozionedi personalità risiede unicamente nel fattodel contrasto che l’oppone agli altri o allagravità e che gli dà la sensazione di esi-stere. In una parola, se non ci fosseroconflitti, non avrebbe personalità.

Osservate il vostro cane, il vostro gatto,un cavallo, una mucca… quando li vedetemantenere una posizione scomoda? Mai.Loro sono, vivono sempre in equilibrio:un disequilibrio si produce solo tra dueequilibri, quasi per facilitare il passaggiotra uno e l’altro; osservate un uccello chespicca il volo, un’anatra per esempio, guar-date ciò che fa il suo collo, osservate comefa un cane che si appresta a saltare. Tuttiraccolgono energia per metterla nel mo-vimento, per spendere sempre il minimo.Voi credete di fare altrettanto, invece…siete in piedi? Tastate le vostre cosce, os-servate le vostre rotule, sono rilasciate?

No. Siete seduti? Tastate il vostro ventre,la base del collo, il trapezio e le spallesono rilasciati? La schiena com’è, tonda opiatta? Com’è il vostro ventre, duro omorbido? Com’è all’altezza della vita?Aperto, libero oppure compresso tra lecostole e l’ombelico?

In una parola, vi siete appena resiconto che durante tutta la vostra vita spre-cate inconsciamente energie, e che il vo-stro peso è in continua ribellione –incon-scia per voi- contro l’asse cosmico (forzadi gravità terrestre, e forza di repulsione,detta anche forza di attrazione lunare.)Se paragoniamo il nostro tallone a quellodei primati, vediamo un grosso cambia-mento. E’ aumentato di spessore, si è ap-piattito sulla base di appoggio per riceveretutto il peso del corpo. Osservate… voisiete in piedi, dov’è l’appoggio del vostropeso? Certamente non unicamente sulcalcagno. Non mi credete: prendete unfilo appiombo, posatelo al centro dellatesta del trocantere, guardate dove arriva.Io scommetterei che arriva sulla parte an-teriore del vostro piede, verso l’alluce.Dovrebbe arrivare al malleolo esterno(caviglia). Normalmente, l’essere umanomoderno vive sempre col bacino legger-mente spostato in avanti. Questo fattoimmediatamente suscita nella mente diqualunque studioso di fisica l’idea di ten-sione da qualche parte, perlomeno nellegambe, per evitare la caduta.“Stare in piedi è il risultato dell’accordo trauna certa forma del corpo e le condizioniimposte dalle leggi della gravità, non os-servare queste leggi implica lo squilibrioe la caduta.” (Prof. Delmas, 1972).

Quando voi guardate uno scheletroumano, siete stupiti dal fatto che davantinon c’è nessun osso per puntellare, persostenere in aria il peso della cassa tora-cica, che avanza nel vuoto, mentre dietrole vertebre si impilano in un gioco che sa-rebbe molto armonioso se non lo alte-rassimo. Il torace avrebbe dunque ten-denza a perdere l’equilibrio, ragione inpiù per controllare il bilanciamento delsuo peso rispetto all’asse verticale.

Ora… cosa succede all’essere umano cheha preso l’abitudine di vivere con il bacinoleggermente proteso in avanti? Lo stu-dioso di fisica, vi suggerirà che il peso deltorace, squilibrato rispetto all’asse co-smico, cadrà in avanti. Voi non vi stupirestepiù, allora, di vedere la piega orizzontale chesegna il ventre di tutti i vostri concittadini; lecostole pesano e vanno a schiacciare ben omale il grande intestino, comprimendo i pol-moni, il fegato, lo stomaco, il cuore…

La cassa toracica è tirata verso il basso ein avanti dal falso appiombo delle gambe.Se le fondamenta sono inclinate l’interastruttura non è in equilibrio. Sulla cassatoracica poggia l’articolazione degli artisuperiori. La scapola e la clavicola nonhanno nulla a che vedere con le costole emuoverle non vi raddrizza; ma l’allinea-mento posturale o il falso allineamentodella cassa toracica hanno un’incidenzareale sull’attaccatura del braccio. Se laschiena è curva, le scapole si allontananodalla colonna, scivolano in avanti, tiratedalla testa dell’omero e da tutto il peso delbraccio.

Taiji quanPer una corretta, allineata e coerente comprensione

del metodo di essere un corpo Taijidi Tiziano Grandi

Page 42: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 79

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE80

Soltanto dopo che l’essereumano si è rimesso sul suo asse,può cominciare ad allenarsi contutto ciò che vuole: Yoga, Zen,

Taiji Quan o qualsiasi altra Arte Marzialeo disciplina. Tutte queste tecniche, nate inciviltà in cui l’essere umano era ancora po-sturalmente allineato, non possono esserepraticate in modo coerente e senza recaredanno se non dopo aver recuperato l’asse. L’essere umano moderno, vive con con-tinua tensione, con la quale è talmenteabituato a convivere da non percepirlapiù, ed è preso dal panico quando, affi-dando il suo peso alla gravità, ne perde lasensazione. Si direbbe che perdendo lasensazione del proprio peso, perda la suapersonalità, vale a dire che la sua nozionedi personalità risiede unicamente nel fattodel contrasto che l’oppone agli altri o allagravità e che gli dà la sensazione di esi-stere. In una parola, se non ci fosseroconflitti, non avrebbe personalità.

Osservate il vostro cane, il vostro gatto,un cavallo, una mucca… quando li vedetemantenere una posizione scomoda? Mai.Loro sono, vivono sempre in equilibrio:un disequilibrio si produce solo tra dueequilibri, quasi per facilitare il passaggiotra uno e l’altro; osservate un uccello chespicca il volo, un’anatra per esempio, guar-date ciò che fa il suo collo, osservate comefa un cane che si appresta a saltare. Tuttiraccolgono energia per metterla nel mo-vimento, per spendere sempre il minimo.Voi credete di fare altrettanto, invece…siete in piedi? Tastate le vostre cosce, os-servate le vostre rotule, sono rilasciate?

No. Siete seduti? Tastate il vostro ventre,la base del collo, il trapezio e le spallesono rilasciati? La schiena com’è, tonda opiatta? Com’è il vostro ventre, duro omorbido? Com’è all’altezza della vita?Aperto, libero oppure compresso tra lecostole e l’ombelico?

In una parola, vi siete appena resiconto che durante tutta la vostra vita spre-cate inconsciamente energie, e che il vo-stro peso è in continua ribellione –incon-scia per voi- contro l’asse cosmico (forzadi gravità terrestre, e forza di repulsione,detta anche forza di attrazione lunare.)Se paragoniamo il nostro tallone a quellodei primati, vediamo un grosso cambia-mento. E’ aumentato di spessore, si è ap-piattito sulla base di appoggio per riceveretutto il peso del corpo. Osservate… voisiete in piedi, dov’è l’appoggio del vostropeso? Certamente non unicamente sulcalcagno. Non mi credete: prendete unfilo appiombo, posatelo al centro dellatesta del trocantere, guardate dove arriva.Io scommetterei che arriva sulla parte an-teriore del vostro piede, verso l’alluce.Dovrebbe arrivare al malleolo esterno(caviglia). Normalmente, l’essere umanomoderno vive sempre col bacino legger-mente spostato in avanti. Questo fattoimmediatamente suscita nella mente diqualunque studioso di fisica l’idea di ten-sione da qualche parte, perlomeno nellegambe, per evitare la caduta.“Stare in piedi è il risultato dell’accordo trauna certa forma del corpo e le condizioniimposte dalle leggi della gravità, non os-servare queste leggi implica lo squilibrioe la caduta.” (Prof. Delmas, 1972).

Quando voi guardate uno scheletroumano, siete stupiti dal fatto che davantinon c’è nessun osso per puntellare, persostenere in aria il peso della cassa tora-cica, che avanza nel vuoto, mentre dietrole vertebre si impilano in un gioco che sa-rebbe molto armonioso se non lo alte-rassimo. Il torace avrebbe dunque ten-denza a perdere l’equilibrio, ragione inpiù per controllare il bilanciamento delsuo peso rispetto all’asse verticale.

Ora… cosa succede all’essere umano cheha preso l’abitudine di vivere con il bacinoleggermente proteso in avanti? Lo stu-dioso di fisica, vi suggerirà che il peso deltorace, squilibrato rispetto all’asse co-smico, cadrà in avanti. Voi non vi stupirestepiù, allora, di vedere la piega orizzontale chesegna il ventre di tutti i vostri concittadini; lecostole pesano e vanno a schiacciare ben omale il grande intestino, comprimendo i pol-moni, il fegato, lo stomaco, il cuore…

La cassa toracica è tirata verso il basso ein avanti dal falso appiombo delle gambe.Se le fondamenta sono inclinate l’interastruttura non è in equilibrio. Sulla cassatoracica poggia l’articolazione degli artisuperiori. La scapola e la clavicola nonhanno nulla a che vedere con le costole emuoverle non vi raddrizza; ma l’allinea-mento posturale o il falso allineamentodella cassa toracica hanno un’incidenzareale sull’attaccatura del braccio. Se laschiena è curva, le scapole si allontananodalla colonna, scivolano in avanti, tiratedalla testa dell’omero e da tutto il peso delbraccio.

Taiji quanPer una corretta, allineata e coerente comprensione

del metodo di essere un corpo Taijidi Tiziano Grandi

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 81

Se il torace è in falso allineamento, incli-nato in avanti, tutto ciò che portate con-tribuisce a curvarvi di più. Inoltre au-mentando la curvatura dorsale, e il collonon si adatta a questa nuova situazione, gliocchi guardano al suolo. Da ciò derivache, se la curvatura dorsale è in iperscifosi,il collo per adattarsi alle necessità degliocchi, che hanno l’abitudine di guardareorizzontalmente, si curverà eccessiva-mente adottando una posizione di iper-lordosi. Se non mi credete guardate lepersone sedute davanti a voi nell’autobus…nel collo tra ogni vertebra, escono tutti inervi facciali e altri ancora. Dopodiché la-mentatevi delle orecchie e dei denti…

“La morfogenesi del cranio è in partecorrelativa alla stazione cervicale. Lasituazione del foro occipitale e deicondili…. Sono in relazione con imeccanismi di equilibrio della testa econ la gravità. I dati anatomici sug-geriscono così una posizione e unorientamento particolare dell’estre-mità encefalica.” (Prof. Delmas)

Se l’epistrofeo, la seconda vertebra cervi-cale, non cade proprio nell’asse, il craniodovrà ingegnarsi a posarsi sopra la co-lonna vertebrale come meglio può, la ver-ticalizzazione del cervello, del cervelletto,del bulbo… vedete tutte le conseguenzenervose che ne derivano!

Abbiamo affermato che a causa di unfalso allineamento posturale, tutto ilbusto è tirato in avanti dalla gravità, iltorace è dunque sempre più incurvatodal suo peso, da quello delle braccia eda ciò che esse portano. A questo, ilcollo risponde con un’iperlordosi cer-vicale. Sulla sommità del cranio c’è unpunto, che noi possiamo percepiremolto bene, che deve cadere giusto sul-l’asse, affinché il cervello possa ricevere

correttamente, secondo la medicina ci-nese, le radiazioni cosmiche…“L’aumento numerico degli elementidella colonna lombare associati allaproiezione verticale della parte supe-riore del tronco, ha come effetto l’au-mento dell’altezza del rachide lom-bare e di fletterlo indietro, fenomenoche ha come conseguenza l’appariredi una curva caratteristica, ma di am-piezza variabile, la curva lombare.”(Prof. Delmas)

Sotto la cassa toracica caduta inavanti, le lombari si aggiustano come me-glio possono, con tensioni in tutti i ten-dini, per non parlare dei muscoli dellelombari e dei legamenti. Tutto è incollato,fissato il più possibile, affinché l’individuonon cada in avanti.

Quando la colonna vertebrale è inallineamento perfetto –Zhong Ding-,tutto nel corpo e quindi nello spirito, puòessere rilasciato. Si prova un grande rilas-samento, una pace profonda, la respira-zione si libera senza ginnastica respirato-ria, i polmoni respirano senza difficoltàalcuna sia in alto che in basso. Insieme atutto questo adattamento costante, pic-colo e preciso delle dorsali portatrici dellecostole, tutto si aggiusta costantemente…le lombari si aggiustano ugualmente perfacilitare l’abbandono totale del torace,ma è difficile sentirlo. Tutta la colonna èal servizio della respirazione, dalla puntadel sacro fino all’epistrofeo, allora l’ener-gia si risveglia e circola.

Lo stato delle attuali ricerche confermaquelle del Prof. Delmas, che fu per moltotempo Direttore del Laboratorio di Ana-tomia Comparata alla facoltà di medicinadi Parigi. In effetti, è nello spazio L4-L5che noi incontriamo più spesso il mas-simo della curva lombare. Soltanto in dueradiografie si è riscontrata nello spazio

L5-S1, raramente nello spazio L3-L4. Maifino ad ora, è stata incontrata più alta supersone che vivono in allineamento po-sturale corretto naturale, e non soffronodi mal di schiena. Esistono grandi con-troversie per determinare se la bipediaforzò il primate a certi cambiamenti o sequesti cambiamenti ebbero come conse-guenza la bipedia. Io penso, che ci deveessere stata un’interazione dei due.

Cosa è successo all’Homo e ai suoi ante-nati? Le sue vertebre sacrali si sono sal-date, come quelle delle stirpi che hannogenerato le grandi scimmie attuali. Tuttinoi abbiamo un osso sacro, certamente diforma diversa, ma comunque tutti ab-biamo una parte solida e ferma in fondoalla schiena.“L’aspetto cuneiforme alla base an-teriore delle vertebre lombari è co-stante in tutte le razze solamente a li-vello di L5. Lo si ritrova all’altezza diL4 solamente negli europei e nei giap-ponesi, nella maggior parte dei casiL3 è alta uguale avanti e dietro; laquarta e la quinta lombare sono dun-que le vertebre della posizione eretta”.( Prof. Delmas).

Negli uomini questo sacro si è inclinatoin modo molto marcato in alto versoavanti e in basso verso dietro, ponendoprobabilmente dei problemi di adatta-mento alle lombari e in particolare allaquinta vertebra lombare, che ha dovutoperciò abbandonare poco a poco la suaposizione verticale, per posarsi in manieraobliqua rispetto all’asse verticale. Poi le al-tre vertebre lombari si sono adattate aquesto cambiamento, in modo che lacurva lombare umana è formata da unosso solido inclinato in avanti, al quale ri-spondono vertebre mobili che determi-nano la curva e ritornano verso l’asse, su-perandolo spesso per preparare la volta

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE82

dorsale. Il genio della Natura ha dato agliominidi la flessibilità delle lombari e laloro curva che facendo eco alla curva in-versa delle dorsali permette un allinea-mento costante sui due piedi su di unasse verticale. Il benessere dell’essereumano risiede nella flessibilità della curvasacro-lombare–weilu song/ch’en, rilasciare ed affon-dare il coccige-sacro-, e allora non regre-dite verso l’antenato comune di questoHomo e del gorilla, non sareste ne uomoriuscito, ne scimmia equilibrata….

Perché questo grido di allarme? Perchémolti giovani arrivano all’età di vent’annicompletamente saldati all’altezza dellelombari, che hanno fatto scivolare in ci-fosi. Anziché avere una curva lombareflessibile, hanno un insieme di lombari piùo meno saldate e dritte posate le une sullealtre quasi verticalmente.Alle mie lezioni arrivano persone defor-mate completamente da anni di Taiji tra-scorsi a rovinare coscientemente e inten-zionalmente la curva lombare poiché illoro Maestro ha detto: “L’essere umanosarà perfetto quando raggiungerà ilsuo pieno sviluppo psichico e mentalee avrà acquisito una colonna verte-brale dritta come un palo…”.Questo Maestro (ma con esso tutta unaletteratura tradotta senza coscienza e co-noscenza), non ha mai accarezzato laschiena di un cavallo, la parte posteriore diuna mucca… non si è mai divertito amassaggiare il suo cane o il suo gatto…colonna vertebrale dritta !!! Allineata èuna cosa, dritta un’altra. L’allineamentoriguarda il preciso asse tra l’epistrofeocon la prima dorsale, sacro, anche, tal-lone. Il corpo, come per esempio nellostile Wu di Taiji, può anche essere incli-nato in avanti, ma l’allineamento internoè preciso come sopra descritto.Io penso che esita solo nei suoi sogni, matentare di fare quadrare la realtà anatomicaumana con il suo sogno sembra pericoloso.

Lo stesso problema lo abbiamo dopo uncorso di ginnastica correttiva o terapeu-tica. Queste tecniche, che datano ormaiun secolo, hanno come scopo di “cor-reggere” la curva lombare appiattendolacompletamente. Nel falso allineamento, lacurva lombare si pone là dove si strin-gono le cinture dei vestiti, nel “giro vita”.Questa parola corrisponde secondo lemode a differenti posizioni del tronco.Quindi per una maggior serietà, noi di-remo circa D12-L1 . Ogni curva in que-sto punto per quanto minima è una lor-dosi, ed è questa che deve scomparire.Nelle persone ben allineate abbiamo unaleggera curva molto più in basso tra L4-L5 o tra L5-S1.In una perfetto allineamento ci sono comeminimo due curve. In una posizione di falsoallineamento esistono compensazioni.

Una volta rimesso sull’asse l’essere umanopuò rilassare tutte le tensioni- Song-; al-lora, in effetti l’iperlordosi può diminuireman mano che si rimette in sesto l’in-sieme L5-S1 e sacro-iliache. La cifosi dor-sale si recupera più facilmente una voltache ci si è occupati della lordosi lombare,ma la lordosi cervicale si rimette da sola,si aggiusta spontaneamente, quando l’at-tenzione che scioglie tutte le tensioni delcollo gliene offre la possibilità.Dunque la lordosi cervicale non deve esserecurata, si cura automaticamente, quando lacifosi dorsale diminuisce. Il nostro piùgrande problema è che noi pensiamo chedobbiamo fare, fare, fare, mentre la Naturaè lì per agire, ed è sufficiente perché ci possacostruire in modo corretto, secondo le sueleggi, se noi ci sforziamo di non ostacolarlanella sua azione, ed è questo il punto cruciale.La nostra azione di rilassarci sull’asse correttoin modo che la Natura possa costruirci suquesto asse.Molto spesso il fare comincia da nonfare molte cose che si stanno facendo,poi il resto viene da se… (wuwei eTze Ran).

Allinearsi –Zhong ding-, significa to-gliere tutto ciò che ha voglia di resistere al-l’equilibrio per “tenersi dritto”, perché sicrede di aver capito che solo in questa po-sizione il petto può essere aperto –Hangxiong ba bei, nella parte anteriore-. Bi-sogna togliersi anche questa idea: tenersidritti sul bordo della sedia, significa an-cora “Tenersi”, non è per niente comodoo naturale. Bisogna arrivare alla stessa po-sizione senza alcun muscolo teso- Budiu, bu ding, non resistere/non insi-stere- . La colonna vertebrale deve senzatregua abbandonare il peso della gravità,lasciarsi aggiustare dal gioco dei pesi econtrappesi. Bisogna arrivare al momentoin cui è tenuta da sola dalla forza centripeta– Ch’en, affondamento-, nient’altro.Attenzione alle braccia: Gli omeri de-

vono cadere verticalmente, se sono incli-nati, significa che sono tenuti in tensione.Mentre l’aria che inspiriamo va progres-sivamente ad ammorbidire la cassa tora-cica, le dorsali e le spalle cadranno semprepiù indietro, le scapole cambieranno diposizione e la testa degli omeri dovrà gi-rarsi –Hang xiong ba bei, nella parteposteriore-. Se un qualsiasi muscolo tieneil braccio, o se la mano è incollata alla co-scia, il gomito non potrà indietreggiareper seguire la scapola, ne conseguirà chel’omero sarà inclinato. La posizione del-l’omero dovrà quindi muoversi nel corsodi questo tempo di osservazione. Bisognaassolutamente ricordarsi che sino aquando la parte alta del braccio non cadeverticalmente, c’è qualcosa all’interno del-l’articolazione scapolo-omerale che non èperfettamente libero –Zhui Jiao Ch’enZhou, rilasciare le spalle e affondare ilgomito Classici del Taiji-. La Mente e i suoi strumenti –Volontà,Presenza, Attenzione e intenzione, in unaparola Yi- devono essere estremamentevigili, come quelli di un gatto che puntaun topo, o del falco che insegue una lepre(Classici del Taiji), per evitare che nientedi ciò che che non deve essere attivo, lo

Page 43: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 81

Se il torace è in falso allineamento, incli-nato in avanti, tutto ciò che portate con-tribuisce a curvarvi di più. Inoltre au-mentando la curvatura dorsale, e il collonon si adatta a questa nuova situazione, gliocchi guardano al suolo. Da ciò derivache, se la curvatura dorsale è in iperscifosi,il collo per adattarsi alle necessità degliocchi, che hanno l’abitudine di guardareorizzontalmente, si curverà eccessiva-mente adottando una posizione di iper-lordosi. Se non mi credete guardate lepersone sedute davanti a voi nell’autobus…nel collo tra ogni vertebra, escono tutti inervi facciali e altri ancora. Dopodiché la-mentatevi delle orecchie e dei denti…

“La morfogenesi del cranio è in partecorrelativa alla stazione cervicale. Lasituazione del foro occipitale e deicondili…. Sono in relazione con imeccanismi di equilibrio della testa econ la gravità. I dati anatomici sug-geriscono così una posizione e unorientamento particolare dell’estre-mità encefalica.” (Prof. Delmas)

Se l’epistrofeo, la seconda vertebra cervi-cale, non cade proprio nell’asse, il craniodovrà ingegnarsi a posarsi sopra la co-lonna vertebrale come meglio può, la ver-ticalizzazione del cervello, del cervelletto,del bulbo… vedete tutte le conseguenzenervose che ne derivano!

Abbiamo affermato che a causa di unfalso allineamento posturale, tutto ilbusto è tirato in avanti dalla gravità, iltorace è dunque sempre più incurvatodal suo peso, da quello delle braccia eda ciò che esse portano. A questo, ilcollo risponde con un’iperlordosi cer-vicale. Sulla sommità del cranio c’è unpunto, che noi possiamo percepiremolto bene, che deve cadere giusto sul-l’asse, affinché il cervello possa ricevere

correttamente, secondo la medicina ci-nese, le radiazioni cosmiche…“L’aumento numerico degli elementidella colonna lombare associati allaproiezione verticale della parte supe-riore del tronco, ha come effetto l’au-mento dell’altezza del rachide lom-bare e di fletterlo indietro, fenomenoche ha come conseguenza l’appariredi una curva caratteristica, ma di am-piezza variabile, la curva lombare.”(Prof. Delmas)

Sotto la cassa toracica caduta inavanti, le lombari si aggiustano come me-glio possono, con tensioni in tutti i ten-dini, per non parlare dei muscoli dellelombari e dei legamenti. Tutto è incollato,fissato il più possibile, affinché l’individuonon cada in avanti.

Quando la colonna vertebrale è inallineamento perfetto –Zhong Ding-,tutto nel corpo e quindi nello spirito, puòessere rilasciato. Si prova un grande rilas-samento, una pace profonda, la respira-zione si libera senza ginnastica respirato-ria, i polmoni respirano senza difficoltàalcuna sia in alto che in basso. Insieme atutto questo adattamento costante, pic-colo e preciso delle dorsali portatrici dellecostole, tutto si aggiusta costantemente…le lombari si aggiustano ugualmente perfacilitare l’abbandono totale del torace,ma è difficile sentirlo. Tutta la colonna èal servizio della respirazione, dalla puntadel sacro fino all’epistrofeo, allora l’ener-gia si risveglia e circola.

Lo stato delle attuali ricerche confermaquelle del Prof. Delmas, che fu per moltotempo Direttore del Laboratorio di Ana-tomia Comparata alla facoltà di medicinadi Parigi. In effetti, è nello spazio L4-L5che noi incontriamo più spesso il mas-simo della curva lombare. Soltanto in dueradiografie si è riscontrata nello spazio

L5-S1, raramente nello spazio L3-L4. Maifino ad ora, è stata incontrata più alta supersone che vivono in allineamento po-sturale corretto naturale, e non soffronodi mal di schiena. Esistono grandi con-troversie per determinare se la bipediaforzò il primate a certi cambiamenti o sequesti cambiamenti ebbero come conse-guenza la bipedia. Io penso, che ci deveessere stata un’interazione dei due.

Cosa è successo all’Homo e ai suoi ante-nati? Le sue vertebre sacrali si sono sal-date, come quelle delle stirpi che hannogenerato le grandi scimmie attuali. Tuttinoi abbiamo un osso sacro, certamente diforma diversa, ma comunque tutti ab-biamo una parte solida e ferma in fondoalla schiena.“L’aspetto cuneiforme alla base an-teriore delle vertebre lombari è co-stante in tutte le razze solamente a li-vello di L5. Lo si ritrova all’altezza diL4 solamente negli europei e nei giap-ponesi, nella maggior parte dei casiL3 è alta uguale avanti e dietro; laquarta e la quinta lombare sono dun-que le vertebre della posizione eretta”.( Prof. Delmas).

Negli uomini questo sacro si è inclinatoin modo molto marcato in alto versoavanti e in basso verso dietro, ponendoprobabilmente dei problemi di adatta-mento alle lombari e in particolare allaquinta vertebra lombare, che ha dovutoperciò abbandonare poco a poco la suaposizione verticale, per posarsi in manieraobliqua rispetto all’asse verticale. Poi le al-tre vertebre lombari si sono adattate aquesto cambiamento, in modo che lacurva lombare umana è formata da unosso solido inclinato in avanti, al quale ri-spondono vertebre mobili che determi-nano la curva e ritornano verso l’asse, su-perandolo spesso per preparare la volta

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE82

dorsale. Il genio della Natura ha dato agliominidi la flessibilità delle lombari e laloro curva che facendo eco alla curva in-versa delle dorsali permette un allinea-mento costante sui due piedi su di unasse verticale. Il benessere dell’essereumano risiede nella flessibilità della curvasacro-lombare–weilu song/ch’en, rilasciare ed affon-dare il coccige-sacro-, e allora non regre-dite verso l’antenato comune di questoHomo e del gorilla, non sareste ne uomoriuscito, ne scimmia equilibrata….

Perché questo grido di allarme? Perchémolti giovani arrivano all’età di vent’annicompletamente saldati all’altezza dellelombari, che hanno fatto scivolare in ci-fosi. Anziché avere una curva lombareflessibile, hanno un insieme di lombari piùo meno saldate e dritte posate le une sullealtre quasi verticalmente.Alle mie lezioni arrivano persone defor-mate completamente da anni di Taiji tra-scorsi a rovinare coscientemente e inten-zionalmente la curva lombare poiché illoro Maestro ha detto: “L’essere umanosarà perfetto quando raggiungerà ilsuo pieno sviluppo psichico e mentalee avrà acquisito una colonna verte-brale dritta come un palo…”.Questo Maestro (ma con esso tutta unaletteratura tradotta senza coscienza e co-noscenza), non ha mai accarezzato laschiena di un cavallo, la parte posteriore diuna mucca… non si è mai divertito amassaggiare il suo cane o il suo gatto…colonna vertebrale dritta !!! Allineata èuna cosa, dritta un’altra. L’allineamentoriguarda il preciso asse tra l’epistrofeocon la prima dorsale, sacro, anche, tal-lone. Il corpo, come per esempio nellostile Wu di Taiji, può anche essere incli-nato in avanti, ma l’allineamento internoè preciso come sopra descritto.Io penso che esita solo nei suoi sogni, matentare di fare quadrare la realtà anatomicaumana con il suo sogno sembra pericoloso.

Lo stesso problema lo abbiamo dopo uncorso di ginnastica correttiva o terapeu-tica. Queste tecniche, che datano ormaiun secolo, hanno come scopo di “cor-reggere” la curva lombare appiattendolacompletamente. Nel falso allineamento, lacurva lombare si pone là dove si strin-gono le cinture dei vestiti, nel “giro vita”.Questa parola corrisponde secondo lemode a differenti posizioni del tronco.Quindi per una maggior serietà, noi di-remo circa D12-L1 . Ogni curva in que-sto punto per quanto minima è una lor-dosi, ed è questa che deve scomparire.Nelle persone ben allineate abbiamo unaleggera curva molto più in basso tra L4-L5 o tra L5-S1.In una perfetto allineamento ci sono comeminimo due curve. In una posizione di falsoallineamento esistono compensazioni.

Una volta rimesso sull’asse l’essere umanopuò rilassare tutte le tensioni- Song-; al-lora, in effetti l’iperlordosi può diminuireman mano che si rimette in sesto l’in-sieme L5-S1 e sacro-iliache. La cifosi dor-sale si recupera più facilmente una voltache ci si è occupati della lordosi lombare,ma la lordosi cervicale si rimette da sola,si aggiusta spontaneamente, quando l’at-tenzione che scioglie tutte le tensioni delcollo gliene offre la possibilità.Dunque la lordosi cervicale non deve esserecurata, si cura automaticamente, quando lacifosi dorsale diminuisce. Il nostro piùgrande problema è che noi pensiamo chedobbiamo fare, fare, fare, mentre la Naturaè lì per agire, ed è sufficiente perché ci possacostruire in modo corretto, secondo le sueleggi, se noi ci sforziamo di non ostacolarlanella sua azione, ed è questo il punto cruciale.La nostra azione di rilassarci sull’asse correttoin modo che la Natura possa costruirci suquesto asse.Molto spesso il fare comincia da nonfare molte cose che si stanno facendo,poi il resto viene da se… (wuwei eTze Ran).

Allinearsi –Zhong ding-, significa to-gliere tutto ciò che ha voglia di resistere al-l’equilibrio per “tenersi dritto”, perché sicrede di aver capito che solo in questa po-sizione il petto può essere aperto –Hangxiong ba bei, nella parte anteriore-. Bi-sogna togliersi anche questa idea: tenersidritti sul bordo della sedia, significa an-cora “Tenersi”, non è per niente comodoo naturale. Bisogna arrivare alla stessa po-sizione senza alcun muscolo teso- Budiu, bu ding, non resistere/non insi-stere- . La colonna vertebrale deve senzatregua abbandonare il peso della gravità,lasciarsi aggiustare dal gioco dei pesi econtrappesi. Bisogna arrivare al momentoin cui è tenuta da sola dalla forza centripeta– Ch’en, affondamento-, nient’altro.Attenzione alle braccia: Gli omeri de-

vono cadere verticalmente, se sono incli-nati, significa che sono tenuti in tensione.Mentre l’aria che inspiriamo va progres-sivamente ad ammorbidire la cassa tora-cica, le dorsali e le spalle cadranno semprepiù indietro, le scapole cambieranno diposizione e la testa degli omeri dovrà gi-rarsi –Hang xiong ba bei, nella parteposteriore-. Se un qualsiasi muscolo tieneil braccio, o se la mano è incollata alla co-scia, il gomito non potrà indietreggiareper seguire la scapola, ne conseguirà chel’omero sarà inclinato. La posizione del-l’omero dovrà quindi muoversi nel corsodi questo tempo di osservazione. Bisognaassolutamente ricordarsi che sino aquando la parte alta del braccio non cadeverticalmente, c’è qualcosa all’interno del-l’articolazione scapolo-omerale che non èperfettamente libero –Zhui Jiao Ch’enZhou, rilasciare le spalle e affondare ilgomito Classici del Taiji-. La Mente e i suoi strumenti –Volontà,Presenza, Attenzione e intenzione, in unaparola Yi- devono essere estremamentevigili, come quelli di un gatto che puntaun topo, o del falco che insegue una lepre(Classici del Taiji), per evitare che nientedi ciò che che non deve essere attivo, lo

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 83

sia –Ding Jin, la forza della sensibilitàpropriocettiva-, ogni attività intempestivaè una tensione, ogni voglia di agire là dovesolo l’azione della gravità è richiesta, è unostacolo all’instaurarsi dell’armonia intutta la profondità dell’essere Quando laMente Profonda è attiva, tutto il fisicodeve essere passivo, ricettivo alla sua Vo-lontà. Attenzione attiva, corpo passivo.La cosa più difficile per la nostra menta-lità è fare senza fare, lasciare andare senzalasciare andare…. detto: connessione ri-lasciata. Il corpo è rilasciato alla gravità, ma tuttele ossa sono connesse, allineate permet-tendo così di scaricare la forza di gravitàal suolo, generando così un momentum –songjin, massa x accelerazione= forza-.Passività della parte alta, e passività dellespalle che cadono lateralmente allonta-nandosi dalle orecchie e indietro, scivo-lando sulle costole, mentre l’aria con ilsuo andare e venire toglie l’eccesso divolta dorsale. La pelle delle spalle si di-stende verso il basso. La pelle… qualcosadi molto sottile che non da grande im-pressione muscolare. I muscoli dellaschiena sono completamente passivi, chesiano lombari, dorsali o cervicali. Le forzescendono verso il basso posteriormentementre la pressione sale anteriormente. Laparte posteriore si comprime mentre laparte anteriore si estende in senso ela-stico: accumulare forza interna, Jin ècome tendere un’arco, rilasciare forza in-terna è come scoccare una freccia (Clas-sici del Taiji). Questo tipo di forza è FahJin, mentre il momentum è Songjin chegenera Ti Fang, forza di sradicamento er-roneamente proposta o tradotta con jin,forza elastica interna.La respirazione dovrebbe creare spaziotra le vertebre dorsali, allargare lo spaziotra le costole, dilatare, a suo agio, la cassatoracica. La zona dorsale rigida impedisceall’aria di entrare. Se la zona dorsale ètesa e dunque accorciata, la porta è chiusaa chiave, l’ospite, l’aria, non può entrare.

La schiena deve essere completamentepassiva, ma quanta pratica bisogna fareprima di arrivare a questo stato naturaledell’essere! L’azione nella condizione diallineamento statico si limita all’osserva-zione di ciò che succede nella schiena.L’avvicinarsi delle scapole non avviene inseguito ad uno sforzo muscolare. Se si agi-sce sulle scapole, la schiena si accorcia e iltrapezio tende a salire verso le orecchie.Lo stesso accade se si continua a credereche, allineare la testa –Xiu ling ding jing,significhi immaginare che la testa sia comesospesa dall’alto!Potete continuare ad immaginare tutta lavita, ma la testa si appoggia sull’ epistro-feo, seconda vertebra cervicale, ed è so-stenuta dal suolo. Il collo si rilascia, per-mettendo così di rilasciare i muscoli delcollo e del trapezio poi quest’ultimi, ca-dendo verso il basso, si allungano accu-mulando forza elastica (stretching).L’uomo, Ren, è un tramite, una connes-sione tra il Cielo, T’ien, e la Terra, Ti, percui il basso sostiene l’alto, altrimentic’è…separazione dello yin/yang.Al contrario, una volta appiattite le dorsali–questo significa che è sbagliato incurvareil petto ed inarcare la schiena, tipica po-stura del cane con la coda tra le gambe-,le scapole scivolano sull’insieme delle co-stole. Non si tratta di un lavoro musco-lare, è l’opera della respirazione che,agendo sulle costole fa muovere le dorsalie inclina verso l’alto lo sterno al quale lecostole si congiungono in avanti. L’agente è la respirazione, vi dico questoperché così evitiamo di agire sui muscoliche devono invece essere mossi da mec-canismi naturali al di fuori di ogni azionevolontaria. Calati in una intesa attività diattenzione –propriocezione profonda- siosserva se tutto si svolge secondo questomodello generale, se c’è resistenza daqualche parte, il lavoro dell’attenzione è ditrovarla e di rilasciarla –lo Yi conduce ilcorpo segue-. Se i trapezi sono duri, è perché l’allinea-

mento della cassa to-racica è fuori asse.Quando essa è benposata le spalle ca-dono larghe e indie-tro, allora il trapeziodiventa completa-mente morbido.Quando l’equilibriodiventerà quasi istin-tivo, il lavoro dellarespirazione sarà piùfruttuoso senza chenoi ci siamo sforzatidi migliorarla. E’ lagravità che offre lacassa toracica al“Soffio” –Qi-. Il Jin,forza elastica internaè l’unione propor-zionato del Qi conLi, la forza musco-lare, potenziato dalproprio campo elet-tromagnetico e gui-dato dallo Yi. Nonbisogna che questedue manifestazionidella forza creatricedell’universo siano indisarmonia, devonooperare insieme al-trimenti si rischia dicreare nell’essere umano un campo dibattaglia in cui la pace non riesce ad in-staurarsi, dove la libertà e l’unità non sonoche parole vane.Taiji significa: l’unione armoniosa delloyin e dello yang. Trovare la Via per attuareciò significa: seguire il Dao.

..... continua prossimo numero

Tiziano Grandiwww.menteprofonda.it

TRAPEZIO

Il Jin ha la sua radice nei piedi (tallone),sale lunga le gambe, è diretta dal bacino,concentrata nella schiena e rilasciata dallemani. Classici del Taiji

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE84

Page 44: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 83

sia –Ding Jin, la forza della sensibilitàpropriocettiva-, ogni attività intempestivaè una tensione, ogni voglia di agire là dovesolo l’azione della gravità è richiesta, è unostacolo all’instaurarsi dell’armonia intutta la profondità dell’essere Quando laMente Profonda è attiva, tutto il fisicodeve essere passivo, ricettivo alla sua Vo-lontà. Attenzione attiva, corpo passivo.La cosa più difficile per la nostra menta-lità è fare senza fare, lasciare andare senzalasciare andare…. detto: connessione ri-lasciata. Il corpo è rilasciato alla gravità, ma tuttele ossa sono connesse, allineate permet-tendo così di scaricare la forza di gravitàal suolo, generando così un momentum –songjin, massa x accelerazione= forza-.Passività della parte alta, e passività dellespalle che cadono lateralmente allonta-nandosi dalle orecchie e indietro, scivo-lando sulle costole, mentre l’aria con ilsuo andare e venire toglie l’eccesso divolta dorsale. La pelle delle spalle si di-stende verso il basso. La pelle… qualcosadi molto sottile che non da grande im-pressione muscolare. I muscoli dellaschiena sono completamente passivi, chesiano lombari, dorsali o cervicali. Le forzescendono verso il basso posteriormentementre la pressione sale anteriormente. Laparte posteriore si comprime mentre laparte anteriore si estende in senso ela-stico: accumulare forza interna, Jin ècome tendere un’arco, rilasciare forza in-terna è come scoccare una freccia (Clas-sici del Taiji). Questo tipo di forza è FahJin, mentre il momentum è Songjin chegenera Ti Fang, forza di sradicamento er-roneamente proposta o tradotta con jin,forza elastica interna.La respirazione dovrebbe creare spaziotra le vertebre dorsali, allargare lo spaziotra le costole, dilatare, a suo agio, la cassatoracica. La zona dorsale rigida impedisceall’aria di entrare. Se la zona dorsale ètesa e dunque accorciata, la porta è chiusaa chiave, l’ospite, l’aria, non può entrare.

La schiena deve essere completamentepassiva, ma quanta pratica bisogna fareprima di arrivare a questo stato naturaledell’essere! L’azione nella condizione diallineamento statico si limita all’osserva-zione di ciò che succede nella schiena.L’avvicinarsi delle scapole non avviene inseguito ad uno sforzo muscolare. Se si agi-sce sulle scapole, la schiena si accorcia e iltrapezio tende a salire verso le orecchie.Lo stesso accade se si continua a credereche, allineare la testa –Xiu ling ding jing,significhi immaginare che la testa sia comesospesa dall’alto!Potete continuare ad immaginare tutta lavita, ma la testa si appoggia sull’ epistro-feo, seconda vertebra cervicale, ed è so-stenuta dal suolo. Il collo si rilascia, per-mettendo così di rilasciare i muscoli delcollo e del trapezio poi quest’ultimi, ca-dendo verso il basso, si allungano accu-mulando forza elastica (stretching).L’uomo, Ren, è un tramite, una connes-sione tra il Cielo, T’ien, e la Terra, Ti, percui il basso sostiene l’alto, altrimentic’è…separazione dello yin/yang.Al contrario, una volta appiattite le dorsali–questo significa che è sbagliato incurvareil petto ed inarcare la schiena, tipica po-stura del cane con la coda tra le gambe-,le scapole scivolano sull’insieme delle co-stole. Non si tratta di un lavoro musco-lare, è l’opera della respirazione che,agendo sulle costole fa muovere le dorsalie inclina verso l’alto lo sterno al quale lecostole si congiungono in avanti. L’agente è la respirazione, vi dico questoperché così evitiamo di agire sui muscoliche devono invece essere mossi da mec-canismi naturali al di fuori di ogni azionevolontaria. Calati in una intesa attività diattenzione –propriocezione profonda- siosserva se tutto si svolge secondo questomodello generale, se c’è resistenza daqualche parte, il lavoro dell’attenzione è ditrovarla e di rilasciarla –lo Yi conduce ilcorpo segue-. Se i trapezi sono duri, è perché l’allinea-

mento della cassa to-racica è fuori asse.Quando essa è benposata le spalle ca-dono larghe e indie-tro, allora il trapeziodiventa completa-mente morbido.Quando l’equilibriodiventerà quasi istin-tivo, il lavoro dellarespirazione sarà piùfruttuoso senza chenoi ci siamo sforzatidi migliorarla. E’ lagravità che offre lacassa toracica al“Soffio” –Qi-. Il Jin,forza elastica internaè l’unione propor-zionato del Qi conLi, la forza musco-lare, potenziato dalproprio campo elet-tromagnetico e gui-dato dallo Yi. Nonbisogna che questedue manifestazionidella forza creatricedell’universo siano indisarmonia, devonooperare insieme al-trimenti si rischia dicreare nell’essere umano un campo dibattaglia in cui la pace non riesce ad in-staurarsi, dove la libertà e l’unità non sonoche parole vane.Taiji significa: l’unione armoniosa delloyin e dello yang. Trovare la Via per attuareciò significa: seguire il Dao.

..... continua prossimo numero

Tiziano Grandiwww.menteprofonda.it

TRAPEZIO

Il Jin ha la sua radice nei piedi (tallone),sale lunga le gambe, è diretta dal bacino,concentrata nella schiena e rilasciata dallemani. Classici del Taiji

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE84

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 85

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE86

ABBONATI E SOSTIENI

EUROPE

L’unica rivista interamente dedicataalle arti marziali tradizionali cinesiimportata direttamente da HHoonngg KKoonngg

€€

iinnvveeccee ddeeii 1155€€ ddii ccooppeerrttiinnaa!!PPeerriiooddiicciittàà ttrriimmeessttrraallee

RRiicchhiieeddii ii nnuummeerrii aarrrreettrraattii aa::iinnffoo@@nneewwmmaarrttiiaallhheerroo..iittAARRRREETTRRAATTII 2200 €€ ccaadd..

1 2 3

4 5

Page 45: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 85

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE86

ABBONATI E SOSTIENI

EUROPE

L’unica rivista interamente dedicataalle arti marziali tradizionali cinesiimportata direttamente da HHoonngg KKoonngg

€€

iinnvveeccee ddeeii 1155€€ ddii ccooppeerrttiinnaa!!PPeerriiooddiicciittàà ttrriimmeessttrraallee

RRiicchhiieeddii ii nnuummeerrii aarrrreettrraattii aa::iinnffoo@@nneewwmmaarrttiiaallhheerroo..iittAARRRREETTRRAATTII 2200 €€ ccaadd..

1 2 3

4 5

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 87

ITALIA

4. Giunti al 4° momento il contenuto del vaso vienecambiato con sabbia di consistenza più grossa tipoghiaia. Ripetere lo stesso procedimento da 1 a 3 finoa ricreare gli stessi effetti.

5. Conficcare la mano da posizione di Maa Bò ed ese-guire un movimento di leggero salto e spinta con forzadella mano nella ghiaia, impastarla e poi piano piano siavvertirà che estraendo la mano, la ghiaia viene facil-mente attirata dal palmo della mano. A questo punto si potrà sostituire la ghiaia con dei pal-lini di ferro. Si continua questa pratica per 4 volte al giorno fino aquando si sarà in grado di attirare verso il palmo i pal-lini di ferro con estrema facilità. Questo è già un livello avanzato della pratica.

6. Nel 6° livello il praticante non ci si limita più solo adattirarli ma si deve riuscire a farlo variando il ritmo,ossia avvicinando, allontanando, girando i palmi. Rag-giunta questa capacità, ogni mese aumentare la gran-dezza e quindi il peso dei pallini di ferro e ricominciaredall’inizio rimpastando a vortice il contenuto riper-correndo ogni volta le tappe da 1 a 6.

E’ un po’ il metodo che c’è nel body building di au-mento leggero e progressivo del peso fino al supera-mento del proprio massimale.

Si sostituiranno i pallini di ferro fino alla capacità dieffettuare tale pratica con pallini del peso di 200g. Ar-rivati a questo livello si dovrà continuare sempre a pra-ticare il metodo utilizzando i pallini da 200 grammi,sempre 4 volte al giorno per non affievolire l’abilitàraggiunta.

Questa pratica appartiene ai metodi di allenamento in-terno del tempi di Shao Lin (Ying Yau Kung). Chi pa-droneggiava questa tecnica era in grado, con un solocolpo, di sbriciolare le ossa oppure creare un gravetrauma interno a distanza di due giorni che provocavaun coma irreversibile.

Tale pratica richiedeva dedizione e perseveranzae si ottenevano i risultati dopo circa 15 – 20 anni.

Questa antichissima tecnica di Shao Lin è considerataun tipo di Kung Fu molto particolare, il cui apprendi-mento richiedeva una lunghissima pratica; si parla dicirca 30 anni il tempo necessario per apprenderla!

Il funzionamento di questa tecnica ricorda il principio fi-sico di una bacchetta di plastica che dopo essere stata ri-scaldata, è in grado di attirare a sé dei pezzettini di sabbia.

Il Suin Fong Cheng consiste nelle capacità di attirarecon il palmo la sabbia e creare, attraverso il movi-mento circolare della mano, un vortice. Apparente-mente potrebbe sembrare un potere misterioso osoprannaturale, ma in realtà è solo il risultato di unalunga …lunghissima pratica.

La Pratica del Suin Fong Cheng

1. Preparare un grosso vaso (simile ad un'anfora) eriempirlo di sabbia fine pareggiandolo fino all’orlo. Ilpraticante si sistema nella posizione di Maa Bò, o Po-sizione del Cavaliere davanti al Vaso. Collocando i palmi della mano uno davanti all’altro al-l’altezza dell’addome e alla distanza l’uno dall’altro dicirca la larghezza delle spalle, portare, attraverso il la-voro interno, il “ CHI ” nel centro dei palmi.

2. Dopodiché, inclinando leggermente in avanti ilbusto, conficcare una sola mano nella sabbia e girarlain continuazione. E’ un movimento a vortice; inizial-mente tale movimento ad impasto risulta molto fati-coso, poi con il tempo il movimento si alleggeriscefino a non sentire più il senso di fatica, ogni giornocontinuare a praticare per 3 volte: mattina, pomeriggioe sera; alcuni aggiungo anche il quarto allenamento dimezzanotte. E’ necessario praticare il movimento a vortice nellasabbia fino all’esaurimento della forza.

3. Dopo un lungo periodo di pratica si passa al movi-mento in cui, dopo aver impastato la sabbia, si estraeil palmo che già riscaldato, sarà in grado di attirare lasabbia come una calamita attira il ferro. Continuare apraticare rimpastando la mano ed estrarla più volte perricreare questo effetto calamita. Questo terzo periododi pratica continuerà per lungo tempo, finché questaabilità diventerà piuttosto naturale.

飓飓

風風

掌掌

技技

術術

Rubrica a cura del M° Carlo Tonti

飓飓風風掌掌技技術術

La Tecnica del Palmo UraganoSUIN FONG CHENG

(Suin Fong = Uragano / Cheng = Palmo)

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE88

EVENTInew martial hero magazineFIERE EVENTI INFORMAZIONI

INTERNATIONAL WING CHUN ORGANIZAZION

23 e 24 Settembre 2011

C/o Scuola SAN BAO del Maestro Simone Sebastiani - Terni

Stage Nazionale con il Maestro Donald Mak direttamente da Hong Kong

Programma: Tecniche, Metodiche e Principi di Chi Sao

Info e prenotazioni: www.sanbao.it - 329.7325460

Open Cerimony della Scuoladi Roma

25 Settembre 2011

Riconosciuta dalla Scuola SAN BAO e dalla "Internazional Wing Chun Organization"

errata corrige: Informiamo che nella pubblicità della Scuola SANBAO a pag. 53 del n. 05 sono riportate date non corrette. Le date sonocambiate e di seguito qui riportate.

errata corrige: nel n. 01 di NMHM abbiamo scritto che in Italia nonera presente lo stile tradizionale della scimmia il Tai Sin Pek Quaa MoonVi segnaliamo con piacere che questo stile esiste.Siamo stati contattati dal Maestro Firmatori e presto pubblicheremo unasua intervista

INTERNATIONAL CHAMPIONSHIPOF TRADITIONAL KUNG FU

22 Gennaio 2012www.tigredoro.org

La NMHM organizza il ViaggioHONG KONG 2011

Lo Staff della New Martial Hero Magazine organizza un nuovo viaggio ad Hong Kong per novembre 2011.

[email protected]

FESTIVAL DELL’ORIENTE28 - 29 - 30 Ottobre 2011Complesso Fieristico “CarraraFiere”

Presenta Speciale Kung Fu Il più grande raduno della Storia Italiana

www.festivaldelloriente.com

Page 46: New Hero Mag. n.6 2011

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE 87

ITALIA

4. Giunti al 4° momento il contenuto del vaso vienecambiato con sabbia di consistenza più grossa tipoghiaia. Ripetere lo stesso procedimento da 1 a 3 finoa ricreare gli stessi effetti.

5. Conficcare la mano da posizione di Maa Bò ed ese-guire un movimento di leggero salto e spinta con forzadella mano nella ghiaia, impastarla e poi piano piano siavvertirà che estraendo la mano, la ghiaia viene facil-mente attirata dal palmo della mano. A questo punto si potrà sostituire la ghiaia con dei pal-lini di ferro. Si continua questa pratica per 4 volte al giorno fino aquando si sarà in grado di attirare verso il palmo i pal-lini di ferro con estrema facilità. Questo è già un livello avanzato della pratica.

6. Nel 6° livello il praticante non ci si limita più solo adattirarli ma si deve riuscire a farlo variando il ritmo,ossia avvicinando, allontanando, girando i palmi. Rag-giunta questa capacità, ogni mese aumentare la gran-dezza e quindi il peso dei pallini di ferro e ricominciaredall’inizio rimpastando a vortice il contenuto riper-correndo ogni volta le tappe da 1 a 6.

E’ un po’ il metodo che c’è nel body building di au-mento leggero e progressivo del peso fino al supera-mento del proprio massimale.

Si sostituiranno i pallini di ferro fino alla capacità dieffettuare tale pratica con pallini del peso di 200g. Ar-rivati a questo livello si dovrà continuare sempre a pra-ticare il metodo utilizzando i pallini da 200 grammi,sempre 4 volte al giorno per non affievolire l’abilitàraggiunta.

Questa pratica appartiene ai metodi di allenamento in-terno del tempi di Shao Lin (Ying Yau Kung). Chi pa-droneggiava questa tecnica era in grado, con un solocolpo, di sbriciolare le ossa oppure creare un gravetrauma interno a distanza di due giorni che provocavaun coma irreversibile.

Tale pratica richiedeva dedizione e perseveranzae si ottenevano i risultati dopo circa 15 – 20 anni.

Questa antichissima tecnica di Shao Lin è considerataun tipo di Kung Fu molto particolare, il cui apprendi-mento richiedeva una lunghissima pratica; si parla dicirca 30 anni il tempo necessario per apprenderla!

Il funzionamento di questa tecnica ricorda il principio fi-sico di una bacchetta di plastica che dopo essere stata ri-scaldata, è in grado di attirare a sé dei pezzettini di sabbia.

Il Suin Fong Cheng consiste nelle capacità di attirarecon il palmo la sabbia e creare, attraverso il movi-mento circolare della mano, un vortice. Apparente-mente potrebbe sembrare un potere misterioso osoprannaturale, ma in realtà è solo il risultato di unalunga …lunghissima pratica.

La Pratica del Suin Fong Cheng

1. Preparare un grosso vaso (simile ad un'anfora) eriempirlo di sabbia fine pareggiandolo fino all’orlo. Ilpraticante si sistema nella posizione di Maa Bò, o Po-sizione del Cavaliere davanti al Vaso. Collocando i palmi della mano uno davanti all’altro al-l’altezza dell’addome e alla distanza l’uno dall’altro dicirca la larghezza delle spalle, portare, attraverso il la-voro interno, il “ CHI ” nel centro dei palmi.

2. Dopodiché, inclinando leggermente in avanti ilbusto, conficcare una sola mano nella sabbia e girarlain continuazione. E’ un movimento a vortice; inizial-mente tale movimento ad impasto risulta molto fati-coso, poi con il tempo il movimento si alleggeriscefino a non sentire più il senso di fatica, ogni giornocontinuare a praticare per 3 volte: mattina, pomeriggioe sera; alcuni aggiungo anche il quarto allenamento dimezzanotte. E’ necessario praticare il movimento a vortice nellasabbia fino all’esaurimento della forza.

3. Dopo un lungo periodo di pratica si passa al movi-mento in cui, dopo aver impastato la sabbia, si estraeil palmo che già riscaldato, sarà in grado di attirare lasabbia come una calamita attira il ferro. Continuare apraticare rimpastando la mano ed estrarla più volte perricreare questo effetto calamita. Questo terzo periododi pratica continuerà per lungo tempo, finché questaabilità diventerà piuttosto naturale.

飓飓

風風

掌掌

技技

術術

Rubrica a cura del M° Carlo Tonti

飓飓風風掌掌技技術術

La Tecnica del Palmo UraganoSUIN FONG CHENG

(Suin Fong = Uragano / Cheng = Palmo)

Luglio - Settembre 2011

NEW MARTIAL HERO MAGAZINE EUROPE88

EVENTInew martial hero magazineFIERE EVENTI INFORMAZIONI

INTERNATIONAL WING CHUN ORGANIZAZION

23 e 24 Settembre 2011

C/o Scuola SAN BAO del Maestro Simone Sebastiani - Terni

Stage Nazionale con il Maestro Donald Mak direttamente da Hong Kong

Programma: Tecniche, Metodiche e Principi di Chi Sao

Info e prenotazioni: www.sanbao.it - 329.7325460

Open Cerimony della Scuoladi Roma

25 Settembre 2011

Riconosciuta dalla Scuola SAN BAO e dalla "Internazional Wing Chun Organization"

errata corrige: Informiamo che nella pubblicità della Scuola SANBAO a pag. 53 del n. 05 sono riportate date non corrette. Le date sonocambiate e di seguito qui riportate.

errata corrige: nel n. 01 di NMHM abbiamo scritto che in Italia nonera presente lo stile tradizionale della scimmia il Tai Sin Pek Quaa MoonVi segnaliamo con piacere che questo stile esiste.Siamo stati contattati dal Maestro Firmatori e presto pubblicheremo unasua intervista

INTERNATIONAL CHAMPIONSHIPOF TRADITIONAL KUNG FU

22 Gennaio 2012www.tigredoro.org

La NMHM organizza il ViaggioHONG KONG 2011

Lo Staff della New Martial Hero Magazine organizza un nuovo viaggio ad Hong Kong per novembre 2011.

[email protected]

FESTIVAL DELL’ORIENTE28 - 29 - 30 Ottobre 2011Complesso Fieristico “CarraraFiere”

Presenta Speciale Kung Fu Il più grande raduno della Storia Italiana

www.festivaldelloriente.com

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Sanjie Gun

art. TW 303 € 72,00

Bastoni a tre pezzi

con cuscinetti

XiangBizi Dao

art. WS 024 € 88,00

Alabarda proboscide

TrunkRattan Wood

art. TW 654 € 56,00

Bastonecorto in rattan

DaTou JinQian Chan

art. WS 025 € 86,00

Pala dellagrande moneta

Stick Natural

art. TW 679 € 59,00

Bastonecorto in legno

JiuLong

art. WS 027 € 86,00

Pala dei9 draghi

Sword stand

art. TW 805 € 71,00

Supportoporta armi

ShaoZi Gu

art. WS 032 € 63,00

Bastone a sentinella

Shuang Shou Ji

art. WS 022 € 98,00

Alabardacorta

Rastrelliera

art. WS 155 € 184,00

a 9 posti

Page 47: New Hero Mag. n.6 2011

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Sanjie Gun

art. TW 303 € 72,00

Bastoni a tre pezzi

con cuscinetti

XiangBizi Dao

art. WS 024 € 88,00

Alabarda proboscide

TrunkRattan Wood

art. TW 654 € 56,00

Bastonecorto in rattan

DaTou JinQian Chan

art. WS 025 € 86,00

Pala dellagrande moneta

Stick Natural

art. TW 679 € 59,00

Bastonecorto in legno

JiuLong

art. WS 027 € 86,00

Pala dei9 draghi

Sword stand

art. TW 805 € 71,00

Supportoporta armi

ShaoZi Gu

art. WS 032 € 63,00

Bastone a sentinella

Shuang Shou Ji

art. WS 022 € 98,00

Alabardacorta

Rastrelliera

art. WS 155 € 184,00

a 9 posti Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Sword Table

art. TW 806 € 78,00

Piedistalloporta armi

Chuan Tong

art. WS 011C € 111,00

Sciabola TaiJistile YIANG con fodero

Shuang Gou

art. WS 007 € 84,00

Spadeuncinate

Biao Yan Dao

art. WS 013 € 74,00

Sciabola flessibile

con foderoGuiTou Dao

art. WS 008 € 78,00

Sciabola Testadel Diavolo

Fang GuoJi

art. WS 013A € 88,00

Sciabola da gara

con foderoShuang Lu DuiLian Dao

art. WS 009A € 93,00

Doppie sciabolecon fodero

Biao Yan

art. WS 014 € 85,00

Doppie spadeflessibili

con foderoTaiJi Dao

art. WS 011 € 79,00

Sciabola TaiJicon fodero

Biao Yan

art. WS 151 € 58,00

Anellid’acciaio

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

BaGua Dao

art. WS 015 € 80,00

Sciabola Baguacon fodero

NiuTouCha

art. WS 035A € 96,00

Forcone a testa di toro

Chuan Tong Bagua Dao

art. WS 015A € 152,00

Sciabola rigidaBagua

NianFang DaBa

art. WS 041 € 86,00

Forconedel sud

Biao Yan Jian

art. WS 016 € 74,00

Spada flessibileWushu

Biaoyan PuDao

art. WS 044 € 85,00

AlabardaPuDao

flessibile

ShuangShou Jian

art. WS 017 € 80,00

Spada doppiaimpugnatura

Wushu

YingTou Dao

art. WS 047 € 91,00

Alabarda atesta d’aquila

Chang ShaoZi Gun

art. WS 032A € 67,00

Sentinellatradizionale

Mulian

art. WS 141 € 62,00

Falcettodi legno

Page 48: New Hero Mag. n.6 2011

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Sword Table

art. TW 806 € 78,00

Piedistalloporta armi

Chuan Tong

art. WS 011C € 111,00

Sciabola TaiJistile YIANG con fodero

Shuang Gou

art. WS 007 € 84,00

Spadeuncinate

Biao Yan Dao

art. WS 013 € 74,00

Sciabola flessibile

con foderoGuiTou Dao

art. WS 008 € 78,00

Sciabola Testadel Diavolo

Fang GuoJi

art. WS 013A € 88,00

Sciabola da gara

con foderoShuang Lu DuiLian Dao

art. WS 009A € 93,00

Doppie sciabolecon fodero

Biao Yan

art. WS 014 € 85,00

Doppie spadeflessibili

con foderoTaiJi Dao

art. WS 011 € 79,00

Sciabola TaiJicon fodero

Biao Yan

art. WS 151 € 58,00

Anellid’acciaio

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

BaGua Dao

art. WS 015 € 80,00

Sciabola Baguacon fodero

NiuTouCha

art. WS 035A € 96,00

Forcone a testa di toro

Chuan Tong Bagua Dao

art. WS 015A € 152,00

Sciabola rigidaBagua

NianFang DaBa

art. WS 041 € 86,00

Forconedel sud

Biao Yan Jian

art. WS 016 € 74,00

Spada flessibileWushu

Biaoyan PuDao

art. WS 044 € 85,00

AlabardaPuDao

flessibile

ShuangShou Jian

art. WS 017 € 80,00

Spada doppiaimpugnatura

Wushu

YingTou Dao

art. WS 047 € 91,00

Alabarda atesta d’aquila

Chang ShaoZi Gun

art. WS 032A € 67,00

Sentinellatradizionale

Mulian

art. WS 141 € 62,00

Falcettodi legno

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

YangTou Dao

art. WS 47A € 96,00

Alabarda atesta d’aquila

sword

WuShu Quiang

art. WS 51 € 63,00

Lancia damontareWushu

YangTou Dao

art. WS 049 € 91,00

Alabardaa tre punte

YuanYang Rong

art. WS 061A € 96,00

Doppielune

ChuangTong

art. WS 48B € 173,00

Alabarda trad.artistica

acciaio inox

ShuangBi Shou

art. WS 067 € 60,00

Pugnalicorti

Biao Yan DaDao

art. WS 048 € 88,00

AlabardaDaDao

flessibile

EMei Zi

art. WS 069 € 57,00

PunteEmei

ZhanMao Dao

art. WS 050A € 96,00

Alabardamozza cavallo

ChangTong Dao

art. WS 078D € 88,00

Sciabola trad. rigina con fodera

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Ying Shuang Jian

art. WS 079A € 85,00

Doppie spadetradizionali

MuDao

art. WS 086A € 62,00

Sciabolain legno

Shuang YingDao

art. WS 079C € 91,00

Doppia spadatradizionale

NiuEr JianDao

art. WS 100A € 79,00

Doppie sciaboleWing Chun

Ying Shuang Jian

art. WS 079D € 100,00

Spada artisticatradizionale

NiuEr JianDao

art. WS 100C € 105,00

Doppie sciabolemanico in ottonecon custodia

Yang Jian

art. WS 079 € 78,00

Spada tradizionale

Ying

art. WS 102C € 96,00

QiXing Jianspada 7 stellefodero in legno

MuDao

art. WS 086 € 63,00

Sciabola in legno

NanDao

art. WS 074 € 78,00

SciabolaNanquan

Page 49: New Hero Mag. n.6 2011

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

YangTou Dao

art. WS 47A € 96,00

Alabarda atesta d’aquila

sword

WuShu Quiang

art. WS 51 € 63,00

Lancia damontareWushu

YangTou Dao

art. WS 049 € 91,00

Alabardaa tre punte

YuanYang Rong

art. WS 061A € 96,00

Doppielune

ChuangTong

art. WS 48B € 173,00

Alabarda trad.artistica

acciaio inox

ShuangBi Shou

art. WS 067 € 60,00

Pugnalicorti

Biao Yan DaDao

art. WS 048 € 88,00

AlabardaDaDao

flessibile

EMei Zi

art. WS 069 € 57,00

PunteEmei

ZhanMao Dao

art. WS 050A € 96,00

Alabardamozza cavallo

ChangTong Dao

art. WS 078D € 88,00

Sciabola trad. rigina con fodera

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Ying Shuang Jian

art. WS 079A € 85,00

Doppie spadetradizionali

MuDao

art. WS 086A € 62,00

Sciabolain legno

Shuang YingDao

art. WS 079C € 91,00

Doppia spadatradizionale

NiuEr JianDao

art. WS 100A € 79,00

Doppie sciaboleWing Chun

Ying Shuang Jian

art. WS 079D € 100,00

Spada artisticatradizionale

NiuEr JianDao

art. WS 100C € 105,00

Doppie sciabolemanico in ottonecon custodia

Yang Jian

art. WS 079 € 78,00

Spada tradizionale

Ying

art. WS 102C € 96,00

QiXing Jianspada 7 stellefodero in legno

MuDao

art. WS 086 € 63,00

Sciabola in legno

NanDao

art. WS 074 € 78,00

SciabolaNanquan

Il prezzo di ogni articolo è comprensivo di Abbonamento annualea New Martial Hero Magazine

Per info e ordini:[email protected] Phone 339.6585756

Lu NanDao

art. WS 074A € 80,00

Sciabola delsud alluminio

Lu Dao

art. WS 085 € 80,00

Sciabola tradizionale in alluminio

Fei Tuo

art. WS 075 € 62,00

Dardovolante

Lu Jian

art. WS 085A € 80,00

Spada tradizionale in alluminio

BuXiuGang Taiji Dao

art. WS 078A € 98,00

Sciabola semirigida acciaio inox

ZiSha ChaJu

art. SC 012C € 96,00

Servizio da tèChaDao

terraccottaMu Jian

art. WS 081A € 63,00

Spadadi legno

ZiSha ChaJu

art. SC 012D € 78,00

Servizio da tèChaDao

terraccottaDan Taiji Shan

art. WS 083B € 58,00

Ventaglio

ZiSha Hu

art. SC 016 € 61,00

Teiera ChaDaomedia

per info e ordini [email protected]

€ 24,00 € 20,00€ 20,00

€ 28,00 € 28,00€ 24,00

Catalogo Libri 2011

COLLANA

Page 50: New Hero Mag. n.6 2011

La NMHM organizza il Viaggio

HONG KONG 2011HONG KONG 2011

Per info e prenotazioni: [email protected]

Lo Staff della New Martial Hero Magazine organizzaun nuovo viaggio ad Hong Kong per novembre 2011.

Visita della città e delle sue caratteristichecon guida madrelingua.

PRENOTAZIONI ENTROIL 30 SETTEMBRE 2011

Il viaggio è aperto a tutti

Anno2-Numero

6-Luglio

/Settem

bre2011

NEW

MARTIA

LHEROMAGAZIN

EEU

ROPE

PosteItalianeS.p.A.-

Spedizione

inAbbonam

ento

Postale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004)A

rt.1,C

omma1,LO

/MI

ISSN 2038-1964

詠詠 春春 脚脚 法法 闡闡 秘秘The Fundamentals of Wing Chun

Advanced Kicking Techniques

My opinions on “Spread”and “TIGHT”of TAIJI

The Power of Change

Gran Maestro del Zhu Sha ZhangIl Palmo della Sabbia Cinabro

鹰鹰手手拳拳之之力力

La Forza del Pugilato dell’Artiglio d’Aquila

Ann

o 2

- Num

ero

6 - P

rezz

o di

cop

ertin

a €

15 (

Italy

onl

y)

EUROPE

Choy Li Fut La Codifica degli Scritti

Le Sette Stelle dellaMantide Religiosa

La Tecnicadel Palmo Uragano

www.newmartialhero.it