neuroimaging nelle demenze

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NEUROIMAGING DELLE DEMENZE Giuseppe Madeddu Susanna Nuvoli ([email protected]) Cattedra di Medicina Nucleare Università degli Studi di Sassari

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Page 1: neuroimaging nelle demenze

NEUROIMAGING DELLE DEMENZE

Giuseppe Madeddu Susanna Nuvoli ([email protected])

Cattedra di Medicina NucleareUniversità degli Studi di Sassari

Page 2: neuroimaging nelle demenze

Neuroimaging delle

demenze

Ruolo

Page 3: neuroimaging nelle demenze

Linee Guida sulla diagnosi di demenza e di malattia di Alzheimer* Ufficialmente approvate dalla SIN (2000).

SECONDA FASE - FASE DI CONFERMA DIAGNOSTICA E DIAGNOSI DIFFERENZIALE

Neuroimaging cerebraleGli esami di neuroimaging cerebrale dovrebbero essere presi in considerazione in base alle caratteristiche cliniche di presentazione. Sembra comunque ragionevole eseguire un esame CT scan o MRI cerebrale almeno al momento della prima diagnosi. Questo esame è infatti spesso indispensabile per una corretta diagnosi differenziale. Altri esami come la SPECT o la PET, che possono fornire informazioni sullo stato funzionale cerebrale, sono di grande interesse per fini di ricerca e andranno utilizzati all'interno di protocolli di ricerca.

Page 4: neuroimaging nelle demenze

Malattie Malattie neurodegenerativeneurodegenerative

Ricorso ad un ampio spettro di informazioni che consentano di formulare l’ipotesi diagnostica più probabile e di adottare i protocolli

terapeutici più adeguati.

Definizione eziopatogenetica

“DEMENZA”

Conferma istopatologica

Page 5: neuroimaging nelle demenze

Con l’aumentare delle aspettative di vita, il numero delle persone suscettibili di sviluppare una malattia neuro-degenerativa con il progredire della età sta rapidamente crescendo.

Previsione di prevalenza di malattia di circa 63 milioni di persone nel 2030 e di 114 milioni di persone nel 2050.

dati epidemiologici

Incidenza AD = 4-6 milioni di personePrevalenza AD = 29.3 milioni di persone

Page 6: neuroimaging nelle demenze

dati economici

Costo globale complessivo di 315 miliardi di dollari/anno nei paesi avanzati

Page 7: neuroimaging nelle demenze

Insufficient diagnostic specificity

Need to test early intervention

The unprecedented growth of scientific knowledge

NEW BIOMARKER FOR AD

Page 8: neuroimaging nelle demenze

capacità di valutare in vivo le alterazioni morfologiche, funzionali ed ultrastrutturali tipiche di una determinata patologia, costituendo in tal modo un valido e sicuro supporto al clinico……

……..RAZIONALE nell’’utilizzo del neuroimaging in fase di diagnosi iniziale

FUNZIONALE(medico nucleare)

MORFOLOGICO(radiologico)

Page 9: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

TC/RMN

Elevata risoluzioneanatomica

Page 10: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

Segni fondamentali comuni: ATROFIA (corticale)

ALTERAZIONI DELLA SOSTANZA BIANCA

Metodiche standard

TC e/o RM

TECNICHE RM Non convenzionali

• Spettroscopia RM• RM FUNZIONALE pesata in DIFFUSIONE pesata in PERFUSIONE

Page 11: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE (TC/RM)

• VALUTAZIONE QUALITATIVA (ispezione visiva)

• VALUTAZIONE QUANTITATIVE misure lineari

misure volumetriche

Tecniche standard: TC e/o RM

Page 12: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE

MISURE LINEARI DEL SISTEMA VENTRICOLARE E DEI SOLCHI

A =ampiezza del III ventricolo

B = somma delle distanze più brevi tranucleo caudato ed estremità anteriore

delsetto pellucido

C = ampiezza dei ventricoli laterali davanti al

forame di Monrow

D = diametro trasverso minimo dei ventricoli

laterali a livello delle celle medie

VS(punteggio ventricolare) = A+ B+ C+ D

diametro interparietale

TC

Page 13: neuroimaging nelle demenze

………Nessuna misura lineare di atrofia globale è

risultata utile per la diagnosi di demenza.

IMAGING Morfologico Radiologico

Page 14: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE (TC/RM)

MISURE LINEARI DI ATROFIA REGIONALEAtrofia delle strutture del lobo temporale mediale (MTL: ippocampo,amigdala,corteccia entorinale):

1 =ampiezza del corno temporale 2 =altezza dell’ippocampo 3 =ampiezza della fessura coroidale

Page 15: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

VALUTAZIONE QUANTITATIVA ISPETTIVA DI ATROFIA DEL MTL SCALA che attribuisce un punteggio da 0 a 4 all’atrofia dell’ippocampo

(da Scheltens e al.1992)

punti ampiezza della fessura ampiezza del corno altezza dell'ippocampo coroidale temporale 0 N N N 1 + N N 2 ++ + - 3 +++ ++ - - 4 +++ +++ - - -

Dilatazione del corno temporale=espressione dell'atrofia dell'ippocampo

Page 16: neuroimaging nelle demenze
Page 17: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

CT o RM (da preferire)Maggiore accuratezza rispetto alle misure lineari

Impiego clinico: richiede ACCURATEZZA e RIPRODUCIBILITA'

Limite maggiore di queste tecniche: delimitazione della regione di interesse ( ROI) in cui effettuare la misura.Disegno manuale (TRACHING) della ROI su immagini CT/RM ( tecniche semiautomatiche : sono risultate spesso inadatte per la complessità tridimensionale delle strutture esaminate) - tempo - allenamento degli operatori - conoscenza dettagliata dell'anatomia tridimensionale - variabilità tra operatori diversi e per lo stesso operatore

Tecniche impiegate solo nei centri di ricerca.

MISURE VOLUMETRICHE DI ATROFIA

Page 18: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

Non e' stato possibile definire una “SOGLIA DI NORMALITA'” che possa fornire elementi

di supporto alla diagnosi differenziale tra invecchiamento fisiologico e demenza.

ATROFIA limite

Page 19: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

Aree di iperintensità di segnale alla RM (TC: leucoaraiosi)

substrato patologico incerto

Riscontrata: encefalopatia sottocorticale di Binswanger (sempre) demenza multinfartuale (frequentemente) malattia di Alzheimer (spesso) nell'invecchiamento fisiologico (spesso)

Diagnosi differenziale tra lesioni di natura vascolare e non:- vascolari: lesioni “confluenti”, irregolari, spesso a sede periventricolare- non vascolari: lesioni “puntate”, piccole, rotondeggianti (dilatazione degli spazi perivasali di Virchow-Robin, aumento di H2O interstiziale)

Alterazioni della Sostanza Bianca (immagini RM T2w)

Page 20: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

Page 21: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

• Mentre è suggestivo che tali lesioni indichino un processo patologico che induce deficit cognitivo, non è stata ancora dimostrata una relazione diretta

causa-effetto. • Pur essendo la demenza vascolare (VD) e quella di Alzheimer attualmente ancora considerate due entità istologicamente differenti e' stato accertato -alta percentuale di lesioni ischemiche in autopsie di pazienti con AD senza segni clinici in vita di malattia cerebrovascolare, -maggiore gravità e più rapida progressione della demenza rispetto ai pazienti con AD senza leucoaraiosi.Non può quindi essere escluso un ruolo della ischemia della S.B. nelle demenze neurodegenerative

N.B.

Page 22: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

• A differenza del passato, la presenza di leucoaraiosi alla TC e di lesioni iperintense della S.B. alla RM, non è di per sé sufficiente a mettere in dubbio la diagnosi di AD

•E' il clinico ad attribuire i sintomi cognitivi e neurologici a cause degenerative o vascolari in relazione alla loro intensità e alla gravità dell'interessamento della S.B.

N.B.

Page 23: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

TECNICHE NON CONVENZIONALI

• Spettroscopia RM

• RM FUNZIONALE pesata in DIFFUSIONE pesata in PERFUSIONE

Page 24: neuroimaging nelle demenze

Accertamento non invasivo dei livelli di alcuni metaboliti nel tessuto cerebrale: -NAA (acetilaspartato) marcatore della funzione neuronale (si riduce in corso di patologie cerebrali) - MI (mio-inositolo) marcatore della gliosi (glial marker) - Cho (colina) marcatore della proliferazione cellulare di membrana. - Creatinina (Cr) espressione di funzione energetica - Lattato (Lac) presente solo per alterazioni del metabolismo

Possibilità di impiegare i livelli di alcuni metaboliti come strumento diagnostico per differenziare la AD dalle altre demenze: -in AD <NAA e >MI -in DFT <NAA e >MI ma in sede diverse

Strumento di ricerca.

IMAGING Morfologico Radiologico

TECNICHE NON CONVENZIONALISpettroscopia RM

Page 25: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

TECNICHE NON CONVENZIONALI

Jessen F 2008

Page 26: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Morfologico Radiologico

TECNICHE NON CONVENZIONALI RM FUNZIONALE

Basata su due principi:1. esatta localizzazione spaziale della funzione cerebrale2. relazione tra fenomeno di attivazione cerebrale e

modificazione di alcuni parametri metabolici ed emodinamici

Questi parametri possono essere misurati e trasformati in immagine sfruttando due fenomeni chimico-fisici di base

Il movimento incoerente delle molecole stimolate all’interno di un voxel (IMMAGINI DI DIFFUSIONE)

Il grado di ossigenazione del sangue a sua volta correlato al flusso ematico (IMMAGINI DI PERFUSIONE)

Page 27: neuroimaging nelle demenze

fMRI BOLD activation in the left and right peri-Sylvian areas when listening to dichotic presentations of CV-syllables. The upper row shows activations for the Drug-naive condition, the lower row shows the corresponding activations for the Memantine condition.

Bozzali M. Magnetic Resonance Imaging 25 (2007) 969–977

Page 28: neuroimaging nelle demenze

Regioni ippocampaliin AD (atrofia)

Faraci FM, Circ Res. 1993.Yang ST, Neuroreport. 1998.

Brenman JE Cell. 1996

MRI: Rilievo morfologico di morte neuronale nella sede

iniziale di malattia.

Ma…..

Condizione irreversibile

Page 29: neuroimaging nelle demenze

Insufficient diagnostic specificity

Need to test early intervention

The unprecedented growth of scientific knowledge

NEW BIOMARKER FOR AD

Page 30: neuroimaging nelle demenze

IMAGING FUNZIONALEMEDICO-NUCLEARE

Precocitàbiochimica

Page 31: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Funzionale Medico-Nucleare

Faraci FM, Circ Res. 1993.Yang ST, Neuroreport. 1998.

Brenman JE Cell. 1996

Page 32: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Funzionale Medico- Nucleare

PET/SPET:

prima di MRI strutturale convenzionale…In quanto consente

rilievo precoce di danno funzionale, prima della morte neuronale, sia nella sede iniziale di malattia che e a distanza nelle efferenze sinaptiche……..

monitoraggio della progressione di malattia

Page 33: neuroimaging nelle demenze

La PET con 18FDG e la SPECT di perfusione con 99mTcHMPAO consentono lo studio del METABOLISMO NEURONALE BASALE

IMAGING Funzionale Medico- Nucleare

Brenman JE J Neurosci. 1996. Perea G, J neural Transm. 2005.

Zonta M, Nat Neurosci. 2003.

fMRI: valuta i picchi di attivazione metabolica

………Il 95% della Energia viene consumata quando il cervello è teoricamente a riposo ovvero quando i neuroni comunicano continuamente nella c.d. funzione di plasticità sinapticaSolo il 5% viene consumato durante attivazione a seguito di task specifici

PET/SPET: prima di MRI funzionale

Page 34: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Funzionale Medico- Nucleare

inoltre rispetto a Neuroimaging strutturale esiste un altro parametro valutabile:

Intensità di captazione del radiofarmaco

Nelle immagini fisiologiche tomografiche la densità di informazione (intensità di colore o di grigio) è una funzione NOTA del

parametro fisiologico in esame: MISURA di concentrazione del radiofarmaco

Page 35: neuroimaging nelle demenze

Voxel-Based Correlation between Coregistered Single-Photon Emission Computed Tomography and Dynamic Susceptibility

Contrast Magnetic Resonance Imaging in Subjects with Suspected Alzheimer Disease.

To compare SPECT and MRI in a cohort of patients examined for suspected dementia, including patients with no objective cognitive impairment (control group), mild cognitive impairment (MCI), and Alzheimer disease (AD).

Cavallin L, Acta Radiol. Oct. 2008

SPECT remains superior to DSC-MRI in differentiating normal from pathological perfusion, and DSC-MRI could not replace SPECT in the diagnosis of patients with Alzheimer disease.

Page 36: neuroimaging nelle demenze

IMAGING Funzionale Medico- Nucleare

inoltre rispetto a Neuroimaging strutturale esiste un altro parametro valutabile:

Intensità di captazione del radiofarmaco

Nelle immagini fisiologiche tomografiche la densità di informazione (intensità di colore o di grigio) è una funzione NOTA del

parametro fisiologico in esame: MISURA di concentrazione del radiofarmaco

Page 37: neuroimaging nelle demenze

Insufficient diagnostic specificity

Need to test early intervention

The unprecedented growth of scientific knowledge

NEW BIOMARKER FOR AD

Page 38: neuroimaging nelle demenze

INNOVAZIONE TECNOLOGICA:

• tomografi e gamma camere dedicate con elevata risoluzione e di macchine ibride (PET/TC e SPECT/TC) e

• software dedicati per la gestione delle immagini• (analisi tridimensionale e/o quantitativa)

INNOVAZIONE FARMACOLOGICA :

sintesi di nuove molecole• Imaging Funzionale

• Imaging Bio-molecolare

Page 39: neuroimaging nelle demenze

NEUROIMAGING FUNZIONALE

specifico stato funzionale della cellula

e.g. metabolismo cerebrale regionale, flusso cerebrale regionale

INNOVAZIONE FARMACOLOGICA

PET1. 18F-Deossi Glucosio -> target: metabolismo del glucosio

cerebraleSPECT

2. 99m-Tc HMPAO -> target: flusso cerebrale regionale

Page 40: neuroimaging nelle demenze

18FDG-PET (tomografia ad emissione di positroni)

Il [18F]-Fluorodesossiglucosio è un analogo marcato del glucosio il quale, in quanto tale, si accumula nelle cellule con elevato metabolismo glucidico, quali appunto le cellule del SNC.Una volta incorporato all’interno delle cellule, l’FDG va incontro ad un processo di fosforilazione da parte di una esochinasi, trasformandosi in FDG-6-fosfato; sotto questa forma il radiofarmaco non rappresenta un substrato per la glicolisi e non viene quindi metabolizzato, rimanendo intrappolato all’interno delle cellule per un tempo sufficientemente lungo da consentire l’acquisizione delle immagini tomografiche.

Page 41: neuroimaging nelle demenze

18FDG-PET

Page 42: neuroimaging nelle demenze

-SPECT-(tomografia ad emissione di fotone singolo)

• flusso cerebrale regionale

•Radiofarmaco: 99m-Tc HM-PAO

Page 43: neuroimaging nelle demenze

Capacità di attraversare la BEE intatta

Distribuzione nel parenchima cerebrale proporzionale al flusso

Fissazione stabile (adeguati tempi di acquisizione)

Captazione elevata (immagini di buona qualità)

Rapido wash out dai tessuti extracerebrali

Alto rapporto sostanza grigia/bianca

Principali caratteristiche del 99m-Tc HMPAO

Somministrazione e.v.A livello cellulare:

Estrazione unidirezionale dipendente dal flusso ematico cerebraleIntrappolamento per conversione idrofilica ad opera di agenti

riducenti come il glutatione

Page 44: neuroimaging nelle demenze

N.B.1. Il contenuto intracellulare di glutatione ridotto è connesso

allo stato di ossido-riduzione della cellula e quindi al metabolismo energetico cellulare

2. Esiste a livello cerebrale una relazione diretta tra perfusione e metabolismo ossidativo

la SPECT di perfusione con 99mTc HM-PAO risulta essere espressione

diretta della perfusione ed

indiretta del metabolismo

Page 45: neuroimaging nelle demenze

Informazioni: sulla fisiopatologia del sistema di perfusione e di metabolismo conseguenti alle variazioni patologiche della struttura bio-molecolare delle cellule nervose

Malattia di AlzheimerDemenza fronto-temporale

Demenza cerebro-vascolare ………

Radiofarmaci per l’Imaging Funzionale18FDG PET e 99mTcHMPAO SPECT

Page 46: neuroimaging nelle demenze

specifica funzione/espressione cellularee.g. recettori, attività di sintesi, espressione genica

NEUROIMAGING BIO-MOLECOLARE

INNOVAZIONE FARMACOLOGICA

PET1. 18F DOPA ->target: studio della attività della DOPA decarbossilasi

SPECT2. 123I-DaTSCAN (123I IOFLUPANO)-> target: trasportatore della

dopamina nelle terminazioni pre-sinaptiche delle fibre nigro-striatali

3. 123I-IBZM -> target: recettori post-sinaptici striatali D2

Page 47: neuroimaging nelle demenze

Studio della attività della DOPA decarbossilasi

La 18F DOPA dopo la somministrazione viene captata dalle proiezioni dopaminergiche nigrostriatali dove viene successivamente metabolizzata a dopamina e concentrata nelle vescicole presinaptiche.

L’accumulo del 18F nei gangli della base rilevato mediante PET, riflette quindi l’attività della decarbossilasi degli aminoacidi aromatici in funzione della densità delle terminazioni sinaptiche striatali contenenti tali enzimi. (Brucke T. et all; J. Neurol. 2000)

Sebbene la 18F DOPA non consenta di misurare direttamente la capacità endogena di sintesi della dopamina, correla in maniera estremamente precisa con la concentrazione di dopamina intracellulare come dimostrato da studi postmortem (Snow B 1993; Pate BD 1993)

18F DOPA PET

Page 48: neuroimaging nelle demenze

18F DOPA PETDiagnosi di

Malattia di Parkinson

Page 49: neuroimaging nelle demenze

integrità fibre dopaminergiche pre-sinaptiche SPECT 123I-DaTSCAN

recettori striatali post-sinaptici D2SPECT 123I-IBZM

Studio SPECT della sinapsi dopaminergica nigrostriatale

compromissione delle vie striatonigriche

nei pazienti con forme neurodegenerative

complesse

Page 50: neuroimaging nelle demenze

Radiofarmaci recettorialidello spazio sinaptico:

123I IOFLUPANO (DaTSCAN)

• 123I- N- fluoro Propyl 2 beta-carbossimetossi-3 beta- (4-iodofenyl) nortropano

• Primi lavori sperimentali nel 1996-98 (Seybil JP, Booij J)

• Picco di legame specifico entro 3h dall’iniezione con un rapporto tra legame specifico e non specifico stabile fino a 6 h dalla somministrazione

• Alto binding selettivo per i siti di reuptake (DAT) della dopamina

• Valutazioni sia qualitative che semiquantitative

Page 51: neuroimaging nelle demenze

Radiofarmaci recettoriali del versante pre-sinaptico: 123I Ioflupano

normale

patologico

Page 52: neuroimaging nelle demenze

Radiofarmaci recettoriali post-sinaptici

antagonisti selettivi dei D2 (neurolettici)

BENZAMIDI1. 123I iodobenzamide Iodio-123-(S)idrossi-3-iodo-6-metossi-N-metil-

benzamide (IBZM)2. 123I epidepride [123I]Epidepride ((S)-N-[(1-ethyl-2-pyrrolidinyl)methyl]-5-iodo- 2,3-

dimethoxy-benzamideDiversi studi in corso di validazione

BUTIRROFENONI123I Spiperone 8-[3-(4-iodobenzoyl)propyl]-1-methyl-1,3,8-triazaspiro[4,5]deca n-4-one Heiss WD et Herholdz K, Brain Receptor Imaging J Nucl Med Feb 2006 alta affinità per i recettori serotoninergici; legame irreversibile

ERGOLENI (agonisti D2 e 5-HT) 123I lisuride 3-(9,10-didehydro-6methyl-8a-ergolinyl)-1,1-diethylurea Derivato del 76 Br Bromolisuride utilizzato per la PET ancora da validare

Page 53: neuroimaging nelle demenze

Normale (MP) Atrofia multisistemica

Radiofarmaci recettoriali postsinaptici 123I IBZM

Page 54: neuroimaging nelle demenze

Informazione: eziologia (sede del sistema colpito, gravità, estensione) e conseguenti alterazioni bio-chimiche indotte dalla patologia

• Demenza a corpi di Lewy• Parkinsonismi

Radiofarmaci per l’Imaging Bio-molecolare123I DaTSCAN e 123I IBZM

Page 55: neuroimaging nelle demenze

INNOVAZIONE FARMACOLOGICA:

lavori in corso

1. entità del deposito di amiloide

2. entità del deficit colinergico

valutazione della presenza ed entità del danno biochimico nelle demenze

Page 56: neuroimaging nelle demenze

1. Presenza ed entità del deposito di

Beta amiloide: PET 11C PiB(Pittsburgh compound B)

Page 57: neuroimaging nelle demenze
Page 58: neuroimaging nelle demenze
Page 59: neuroimaging nelle demenze

In Vivo [125I]-Iodobenzovesamicol Binding Reflects Cortical Cholinergic Deficiency Induced by Specific Immunolesion of Rat Basal Forebrain Cholinergic System

Dietlind S. Nuclear Medicine & Biology; 2000

2. Presenza ed entità del deficit colinergico

[123I]-iodobenzovesamicol ([123I]-IBVM)

Page 60: neuroimaging nelle demenze
Page 61: neuroimaging nelle demenze

Miglioramento Hardware (SPECT/PET): incremento risoluzione spaziale delle immagini funzionali (2.5 – 5.5 mm)

INNOVAZIONE TECNOLOGICA:

Page 62: neuroimaging nelle demenze

Analisi delle immagini funzionali concepite come volumi

Voxel = valore numerico (concentrazione; es. ml/min/gr) del rCBF, metabolismo, captazione recettoriale

Miglioramento Software (SPECT/PET)

Page 63: neuroimaging nelle demenze
Page 64: neuroimaging nelle demenze

Analisi Semiquantitativa delle Immagini di Metabolismo e Flusso:

Statistical Parametric Mapping (SPM)

Del Sole et a EJNM 2008l

Statistical parametric maps appear to be considerably more reliable than simple visual interpretation of 99mTc-HMPAO images Kemp PM. 2005

Page 65: neuroimaging nelle demenze

NEUROGAM

……..applying the Talaraich technique (NEUROGAM, SEGAMI Corporation) which renders the single brain volume into a normalized one and allows a voxel by voxel comparative analysis with a normal age matched control group; quantitative analysis, expressed as Standard Deviation (SD) below the normal mean for age group…… (Nuvoli S. 2008)

Analisi Semiquantitativa delle Immagini di Metabolismo e Flusso:

Page 66: neuroimaging nelle demenze

Analisi semiquantitativa delle immagini dei DAT nigro-striatali

Page 67: neuroimaging nelle demenze

Analisi semiquantitativa delle immagini dei DAT nigro-striatali

neurotrans3D

Page 68: neuroimaging nelle demenze

Insufficient diagnostic specificity

Need to test early intervention

The unprecedented growth of scientific knowledge

Neuroimaging funzionale

NEW BIOMARKER FOR AD

Non esiste vento

favorevole per il marinaio che

non sa dove andare Seneca

Non esiste vento

favorevole per il marinaio che

non sa dove andare Seneca