nathalie rapti gomez

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Anno 06 AGOSTO/SETTEMBRE2012 COPIA GRATUITA NATHALIE RAPTI GOMEZ Chi mi porta al cinema? Musica UMBERTO TOZZI Ecologia SOLAR FLOATING ISLAND Food I 250 ANNI DEL SANDWICH SPECIALI CULTURA - LOMELLINA

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Nathalie Rapti Gomez

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  • Anno 06 AGOSTO/SETTEMBRE2012 COPIA GRATUITA

    NATHALIE RAPTI GOMEZChi mi porta al cinema?

    MusicaUmberto tozzi

    EcologiaSolar Floating iSland

    Foodi 250 anni del SandwiCh

    SPECIALI CULTURA - LOMELLINA

  • AGO/set 2012 | 2

  • CO

    LA FRECCIA DI VOGHERA uno dei pochi piaceri lasciati dalla canicola estiva, assistere agli sforzi degli atleti impegnati alle Olimpiadi di Londra, e scoprire che uno di loro anche un po uno di noi. Parliamo di Mauro Nespoli, arciere e fresca (al momento in cui scriviamo) medaglia doro nella gara a squadre di tiro con larco. Una notizia che nasconde un piacere doppio, perch ogni quattro anni scopriamo nomi di sportivi che dedicano tempo, anima e corpo a discipline poco seguite, pagate molto ma molto meno di altre, al contrario considerate pi telegeniche e redditizie.Per questo ci uniamo con grande piacere alla valanga di complimenti che hanno raggiunto Mauro, per le mattine in cui si alzato e qualcuno gli ha detto ma che ci vai a fare, fuori fa freddo, per le volte in cui ha capito di aver scelto uno sport che bello da vedere ogni quattro anni e dopo non lo ricorda pi nessuno, perch magari anche lui, un po prima di partire per Londra, ha fatto i calcoli dellImu, come tutti noi, e per quellinfinito e curioso percorso chiamato destino, che un giorno sceglie per te la strada da seguire e da l in poi fa di tutto perch limbuto della tua esistenza arrivi esattamente a Londra, di fronte ad un bersaglio da colpire con le frecce facendo pi centri degli avversari.I nostri complimenti a Mauro Nespoli sono da dividere con tutti coloro che ancora macchieranno di Tricolore le medaglie londinesi, in particolare quelli come lui, che non fanno notizia, non rischi mai di vederli sulle pagine di gossip e sanno perfettamente che se tutto va bene avranno uno stipendio, ma nessun ingaggio faraonico paragonabile agli dei della pedata che riempiono le domeniche italiane.Grazie Mauro, lItalia che ci piace fatta esattamente di gente come te: zitti, tosti, inarrestabili e con unottima mira.

    Anno 06Agosto/Settembre 2012

    Mensile a diffusione gratuitaAutorizzazione Tribunale di Pavia n. 675 del 18/03/2007

    una pubblicazioneAdverum SrlVia R. Brichetti, 40Tel. (+39) 0382 309826 fax (+39) 0382 308672www.adverum.net [email protected]

    StampaArt & Coop Soc. Coop.Via Aldo Moro, 1415057 Tortona (AL)

    DIRETTORE RESPONSABILEGermano Longo([email protected])

    REDAZIONE Tel. 0382/[email protected]

    SEGRETERIA DI REDAZIONEElisabetta [email protected]

    Art DirectorAndrea Maccarini

    Impaginazione e graficaAdverum Srl ADV designerMichela Morini [email protected]

    Marketing, pubblicit ed eventi specialiAdverum [email protected]

    DIRETTORE RESPONSABILEGermano Longo

    SOMMARIO

    04

    12

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    4 Pensieri incontinenti Cronache dal parco

    6 Cover story: Nathalie Rapti Gomez LafigliadellEquatore

    10 Attualit: Po in Lombardia Facciamoprovincia?

    12 Ecologia: Solar Floating Island Lisolachenonc

    15 Speciale Cultura Lautunnocaldo

    19 Speciale Lomellina Mortara Garlasco Gambol

    46 Musica: Umberto Tozzi Ancheilsilenziorock

    50 Food: i 250 anni del sandwich Storiedarmiepaniniimbottiti

    52 Sport: Red Bull Cliff Diving Word Series Untuffodovelacquapiblu

    56 Cinema: Giffoni Film Festival Lamegliogiovent

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  • AGO/set 2012 | 4

    SURREALE VIAGGIO IN UNAERA VERDE CITTADINAFRA SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE, UMANIT VARIA, PROBLEMI DI CONVIVENZA E VIABILIT MODIFICATA

    CRONACHEDAL PARCOdi Luca Klobas

    Pensieriincontinenti

    Nelle grandi citt industriali ci sono delle categorie deboli che necessi-tano di assistenza, in genere si trat-ta di coloro che hanno bisogno di

    aiuto perch da soli non ce la fanno: ad esempio i bambini, gli anziani e i cani. Si tratta per di tre categorie che in realt rappresentano anche i nemici numero uno degli automobilisti: i bambini ti ri-gano la macchina, i cani ti pisciano sul-le ruote e gli anziani fanno gli ausiliari del traffico. Cos lautomobilista in cerca di vendetta ogni volta che incrocia un esemplare cerca di spaventarlo o peggio ancora di metterlo sotto, e per questo vanno protetti e tutelati.Senza contare una serie di problemi con-nessi: se lanziano finisce sotto una mac-

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    china il traffico si paralizza (e molto spesso si paralizza anche lanziano), questione che immediatamente si ribalta sulla viabilit di una citt iperproduttiva come Milano, dove bloccare il traffico per unora significa fare un danno di milioni di euro, che ovviamente il pensionato non pu ripagare (specie se sopravvive con la minima), e tantomeno pu farlo il bambino, (perfino se rompe il porcel-lino e d fondo alla paghetta), anche se va detto: certi bambini oggi sono messi molto meglio dei pensionati.Quindi, per evitare questi e altri di-sagi ai cittadini, il comune ha rein-ventato i parchi, aree verdi in cui si concentra la maggioranza di anziani, bambini e cani. Ma pu sempre ca-pitare limponderabile, ad esempio che ogni tanto dai parchi qualche cane fugga, ritrovandosi in mezzo alla strada. Di getto il bambino gli corre dietro per prenderlo e il nonno, che cercava di fermare entrambi, alla fine colui che paga per tutti fi-nendo sotto la macchina. Per evitare il problema, di recente il comune ha deciso di recintare le aree verdi, e per evitare contaminazioni le ha divise con appositi cancelli, in qualche caso elettrificati.Ai bambini, lassessorato ha giu-stamente assegnato la zona dotata di altalene e giostrine, agli anziani quella con le bocce, ai cani quella con la maggior concentrazione di erba e alberi. Peccato a volte i par-chi siano talmente piccoli che non c pi un filo derba... ma per questo, per fortuna di tutti esistono gli spaccia-tori, che lerba se la portano da casa. Questultima categoria, gli spacciato-ri, sono diventati una specie aggiunta dei parchi, per di pi non prevista dai piani regolatori. Si tratta di personag-gi che in genere preferiscono sostare nelle zone delle panchine, per dare un minimo di accoglienza e comodit

    al cliente che aspetta.Le varie categorie difficilmente la-sciano il proprio recinto per entrare in contatto tra di loro, anche perch se i bambini passano nella zona dei cani mettono a repentaglio la loro incolumit, e non tanto perch si tratti di animali aggressivi, quanto per la notevole quantit di escre-menti disposti a macchia di leopardo e difficili da individuare: finirci col piedino sopra spesso comporta uno scivolone e soprattutto una smerda-ta da manuale. A loro volta, gli anzia-ni non hanno bisogno di entrare nel recinto dei cani per sporcarsi con gli escrementi, perch alcuni non rie-scono a tornare a casa in tempo e la materia prima preferiscono farla in loco. E per finire, se in-vece ad entrare nella zona dei cani sono gli spacciatori solo per un semplice e unico motivo: hanno nascosto le dosi dietro qualche cespuglio. Decisamente pi rara leventualit che i cani finiscano nella zona degli spac-ciatori, ma quando succede tutto diventa molto divertente perch sono quelli dellantidroga, allora si crea un via vai di cani che corrono,

    spacciatori che scappano, vecchi che bestemmiano e bambini che applau-dono.Laltro giorno, in una grande parco di Milano, successa una cosa strana: sono arrivate quattro auto della Fi-nanza a sirene spiegate, e in un at-timo il parco era circondato. Ai pen-sionati hanno requisito le pensioni e li hanno rimandati a lavorare, ai bambini hanno controllato gomme, luci e clacson dei tricicli, mentre agli spacciatori hanno chiesto soltanto le ricevute fiscali. Nientaltro da aggiun-gere: sono proprio tempi di crisi.

  • COLOMBIANA DI NASCITA MA SOPRATTUTTOPROPRIETARIA DI DUE OCCHI VERDI ABITUATIA GUARDARE IL SUO LAVORO DI ATTRICEPER QUEL CHE : UNA PASSIONE,UN PIACERE, UN SOGNO CHE OGNI GIORNODIVENTA REALTA

    DELLEQUATOREdi Daniela Capone

    Classe 1984, piena di fascino e talento: Nathalie Rapti Gomez sicuramente un volto della televisione e del cinema italiano di cui sentiremo parlare a lungo. I pi la ricorderanno in una celebre pubblicit in cui una ragazza, di fronte al fidanzato, si toglie le lenti a contatto e le imbottiture dal reggiseno. Lui sembra perplesso, ma ritrova il sorriso strappandosi il parrucchino dalla testa. Proprio quella ragazza era

    Nathalie, e basta una pubblicit per aprirle le porte dello spettacolo che conta.Colombiana di nascita, Nathalie si trasferisce inizialmente a Palermo per poi spostarsi in Grecia, paese del padre, fino alla fine degli studi superiori. Decisa ad intraprendere le orme paterne si sposta a Londra, dove si iscrive alla facolt di Farmacia, ma abbandona tutto per seguire una grande passione che continua a chiedere spazio nella sua vita: la recitazione. La scelta, piano piano, risulter azzeccata: dopo aver girato diverse pubblicit, lattrice colombiana inizia ad apparire in numerose fiction televisive: R.I.S. 5, La provinciale, Medicina generale, Una madre, Sotto il cielo di Roma, Le due facce dellamore e Sangue caldo sono solo alcuni esempi dei lavori che lhanno vista impegnata sul piccolo schermo. Ma un talento come il suo non pu evitare il cinema: nel 2005 nel cast de Labbuffata di Mimmo Calopresti, due anni dopo in Ultimi della classe, di Luca Biglione, nel 2010 in Christopher Roth, di Max Sender e lo scorso anno in LEstate sta finendo di Stefano Tummolin.

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    COVERSTORY Nathalie Rapti Gomez

  • Photo by: Eolo Perfidio

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  • COVERSTORY Nathalie Rapti Gomez

    FARMACISTAMANCATA

    Appassionata di scienza e spazio,

    Nathalie ha studiato farmacia

    per seguire le orme paterne,

    ma il richiamo dellarte stato

    pi forte.

    Hai la voce e lespressione di chi entusiasta: raccontaci a cosa stai lavorando attual-mente.

    La prossima stagione mi ve-drete in una nuova fiction televisiva girata per Canale 5 che per adesso ha un ti-tolo provvisorio, Baciamo le mani, in cui recito al fianco di Sabrina Ferilli, Virna Lisi e Francesco Testi. Vesto i panni di una donna italoamericana che ha problemi ad avere fi-gli e per dimenticare i propri dolori finisce preda dellal-colismo. un personaggio ricco di sfaccettature, un po

    borderline, che sono stata felice di interpretare poich mi ha dato la possibilit di lavorare molto sul carattere. Calarsi in un ruolo cos forte stata unesperienza inte-ressante.

    Hai appena finito anche di girare un film molto impor-tante: Romeo and Juliet

    S, vero. Romeo and Juliet un film di produzione an-gloamericana nel quale ri-copro il ruolo di Rosaline, un personaggio inedito. Il film, diretto da Carlo Carlei, ha un cast davvero fantasti-

    co: Hailee Steinfeld (attri-ce nominata agli Oscar), Ed Worwick e Laura Morante. stata unesperienza straordi-naria, perch oltre che reci-tare in unopera shakespea-riana, ho avuto un ruolo che non mai apparso nellopera originale come nelle altre versioni cinematografiche. Rosaline un antico amore di Romeo, che gli fa battere il cuore ancor prima di Giu-lietta. Il film arriver nelle sale italiane nei primi mesi del 2013.

    Tra i numerosi attori con cui hai lavorato, c qualcuno

    che pi di altri ha saputo in-segnarti qualcosa?

    Sicuramente s, ma sarebbe impossibile e ingiusto fare dei nomi poich ho avuto la fortuna di poter lavorare sempre con grandi profes-sionisti, italiani e stranieri.

    Proprio parlando di colleghi, con chi hai trovato fosse par-ticolarmente piacevole lavo-rare?

    Ovviamente con moltissima gente, ma se proprio devo citare qualcuno dico Virna Lisi. una gran donna ed

    Photo by: Jusmine Bertusi

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  • una straordinaria attrice, ancora bellissima, molto professionale ed affasci-nante. Mi ha colpito molto guardandola sul set.

    Se Nathalie non fosse unattrice, oggi cosa sa-rebbe?

    Unastronauta. Sono sem-pre stata affascinata da questa professione e co-munque da tutto ci che scientifico. Mi attrae lo studio dellessere uma-no e la combinazione fra medicina tradizionale e alternativa. Probabilmen-te se non fossi diventa-ta unattrice ora starei a Londra, l che ho iniziato luniversit e quasi cer-tamente dopo la laurea avrei cercato unoccupa-zione in Inghilterra.

    C qualche regista da cui ti piacerebbe essere di-retta?

    Sono diversi i professio-nisti che stimo, ma avrei piacere di lavorare con Ozpetek, Sorrentino, Da-vid Lynch e con un gio-vane regista che mi piace molto: Nicolas Winding Refn.

    Cinema, teatro e televi-sione, fai una tua classi-fica.

    Al primo posto il cinema. Trovo sia davvero affa-scinante poter comuni-care anche solo con uno sguardo o un dettaglio. Amo il cinema. Al secondo posto la televisione, per-

    ch nonostante la gente si lamenti, certamente il mezzo pi veloce per arri-vare a milioni di persone. E per quanto ci si possa lamentare di chi lavora nelle fiction, vi assicuro che unesperienza molto difficile. Al terzo posto il teatro, in fondo la base del cinema e della televi-sione, e recitare su un pal-co unemozione davvero unica: limpatto con il pubblico immediato, ma anche difficile, perch sa-pere di non poter sbaglia-re unangoscia perenne.

    Per finire un regalo: puoi scegliere di parlare di qualcosa che ti sta a cuo-re.

    In realt vorrei che si par-lasse dei problemi che ha oggi lItalia, il paese che mi ha adottata. Sono certa che per la maggior parte della gente questo un periodo molto difficile, ma mi piacerebbe che la crisi servisse anche come stimolo a guardare le cose da un punto di vista diverso. necessario che gli italiani tirino fuori la fiducia nelle loro infinite possibilit. Per sopravvi-vere bisogna piegarsi, se necessario chiedere aiuto ed essere un po pi umi-li, ottimisti, collaborativi e solidali. Forse sbaglio, ma ho imparato sulla pel-le che scoraggiarsi non serve a nulla, pi utile rimboccarsi le maniche e cambiare sguardo: il mondo appare subito di-verso.

    Photo by: Jusmine Bertusi

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    (Si ringrazia per la collaborazione lAgenzia Manzo-Piccirillo)

  • AGO/set 2012 | 10

    ATTUALIT Po in Lombardia

    C UNA PROPOSTA CHE CIRCOLA IN QUESTI GIORNI SUL NOSTRO TERRITORIO: CREARE UNA PROVINCIA INEDITA GRANDE A SUFFICIENZA, CON UN NOME COMUNE CHE NON OBBLIGHI A NESSUNO A RINUNCIARE ALLA PROPRIA IDENTIT

  • Ci piace farci promotori di questidea, che ha gi una pagina Facebook (Po in Lombardia), promettendo di farla arrivare sui tavoli che contano perch sia discussa e perch no, valutata se-riamente. Sui prossimi numeri, oltre ad

    offrire tutto lo spazio necessario a chi vorr intervenire, cercheremo di essere noi a chiedere un parere agli ammini-stratori delle quattro province, almeno fin quando potremo chiamarle ancora cos.

    una scure annun-ciata, quella che si sta abbattendo sulle Province ita-liane, da tempo

    messe in discussione ed oggi diventate una delle vittime eccellenti della Spending Review, la revisione della spesa vo-luta dal Governo Monti. La questione di stret-tissima attualit: drastica riduzione delle province italiane, portandole dalle attuali 107 ad appena 43, con una road map fatta di matrimoni combinati per raggiungere parametri precisi che non concedo-no molti lanci di fantasia: almeno 350 mila abitan-ti e 2.500 km quadrati di

    superficie. Dati sufficienti per dare vita ad una sorta di

    mercatino dellaccorpamento, con corteggiamenti e soluzioni

    che al momento sembrano avere un unico denominatore comune: lasciare tutti scontenti, da una parte per il ri-

    schio tangibile di dover rinunciare ad una carica che fino a qualche tempo fa rappresentava un gradino importante nella scalata politica, ma soprattutto rinunciare alla propria identit territo-riale, spesso conquistata in tanti anni di fatiche e investimenti.Il dibattito non lascia immune nem-meno le quattro province del sud del-la Lombardia, dove centri in qualche modo vicini come Lodi, Piacenza, Cre-mona e Mantova continuano a inter-rogarsi sulla strada migliore da per-correre, se affidarsi a Pavia, una delle poche province ad essersi salvata dal decreto (oltre alle citt metropolita-ne), o tentare una strada comune. Ma qualcosa si muove: una proposta che piace alla gente sembra farsi strada, unidea che non riuscirebbe a scongiu-rare gli inevitabili tagli, ma che alme-no avrebbe il merito di trasformare il colpo di scure in unopportunit, senza costringere gli abitanti delle province condannate alla sparizione a scoprirsi cittadini di unaltra che, nel pi tipico campanilismo italiano, per quanto vi-cina sempre stata unaltra terra. Li-dea una nuova provincia chiamata Po in Lombardia, che trova un ideale

    punto di partenza in una convenzio-ne turistica siglata nel 2004 fra Pa-via, Lodi, Cremona e Mantova, quattro province accomunate dal passaggio del pi grande fiume italiano, che sulla falsariga di quanto immaginato con il concetto di Europa, hanno scel-to di abbandonare qualche goccia di identit per collaborare attivamente nel Consorzio Po di Lombardia: 800 strutture ricettive alberghiere che si-gnificano 18mila posti letto. Ma oggi, linedita provincia Po in Lombardia pu avere sviluppi notevoli, a comin-ciare dalle cifre dellunione, che grazie a 1.328.864 abitanti rientrerebbe nei parametri richiesti dalla Spending Re-view, trasformando il nuovo territorio nella quinta provincia italiana dopo Milano, Torino, Napoli e Roma. Senza costringere i propri cittadini a tornare dalle vacanze ritrovandosi accorpati a forza in altre identit. S, perch il nome, rappresentato da un logo (che pubblichiamo in queste pagine), non costringerebbe nessuno a piegare la testa in segno di resa, poich rielabo-ra graficamente le quattro peculiarit delle province lasciando intatte tradi-zioni e specificit.

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  • Con buona pace dei villaggi all inclusive, degli appar-tamenti vista mare, delle file di ombrelloni sempre pi attaccate, dei venditori di cocco e delle pensioni a gestione familiare: presto, un giorno si spera non lontano, potremo andare in vacanza sulla nostra isola,

    completamente autosufficienti e soprattutto in grado di assi-curarci privacy e paesaggi mozzafiato. Lidea si chiama Solar Floating, nasce dalla testa di Michele Puzzolante, industrial designer italiano da sempre impegnato nella battaglia con-tro il riscaldamento globale. Secondo alcuni studi sottolineati dallo stesso designer, scientificamente provato che lenergia rilasciata dal sole sulla crosta terrestre in una sola ora di ir-radiamento di gran lunga superiore a quella consumata dal mondo intero in un anno, contando le fonti non rinnovabili come carbonio, petrolio, gas naturale e uranio. Una teoria che

    d da pensare, almeno quanto lha data a lui, che si gettato anima e corpo allinseguimento di unidea forse leggermente futuribile, ma per nulla fantasiosa: edifici fotovoltaici autosuf-ficienti, generatori di energia, non inquinanti e perfettamente integrati con lambiente. Il trucco, se cos si pu dire, sta tutto nelle due strutture esterne, realizzate usando due pareti di 15 mm ciascuna allinterno delle quali inserita una sottile pellicola fotovoltaica a celle solari, sufficiente per immagaz-zinare lenergia solare e fornire luce tanto allinterno quanto allesterno. Per garantire lisolamento termico, fra le due pare-ti trova posto anche unintercapedine sottovuoto che proteg-ge labitazione dal calore e riduce perfino il consumo di aria condizionata in estate. Per rendere al meglio il progetto, il de-signer ha scelto lidea dellisolotto galleggiante, realizzato se-guendo tecniche e sistemi applicati allautomobile e alla can-

    DA UNIDEA DI UN DESIGNER ITALIANO, IL FUTURO DEI RESORT: ISOLETTE GALLEGGIANTI TOTALMENTE AUTOSUFFICIENTI E CON LUSSO DA ALBERGO A CINQUE STELLE

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    ECOLOGIA Solar Floating Island

    LISOLACHENONC

  • tieristica navale, con luso di stampi modulari che da una parte abbattono i co-sti, e dallaltro consentono di spostare e ricostruire la propria isola privata ovun-que si voglia, smontandolo a pezzi oppure sfruttando un motore che consen-te di muoversi, anche se a velocit molto basse e per tratti non lunghi. Il ri-sultato una suite privata

    mobile, parte yacht e parte sottomarino vista la pre-senza di un bulbo di os-servazione sommerso con vista a 360 - in grado di ospitare tecnologie e lus-si da albergo pluristellato. Il progetto della suite in ammollo parla di 20 metri di lunghezza, con sei posti letto distribuiti su due ca-bine doppie e due singole, tutte dotate di bagno pri-

    vato, zona cucina, sala da pranzo e per finire in bellezza, Jacuzzi per sei, ovviamente. E chi pensa che si tratti di unidea da film di 007, senta questa: le Filippine sembrano essere il primo paese ad interessarsi seriamente allidea, e a breve po-trebbe nascere il primo agglomerato urbano semisommerso, con la

    realizzazione di un arci-pelago resort con tanto di sala convegni, ristoran-ti, bar, lounge, discoteche, spa, eliporto e 20 ville private. Il costo dellope-razione? Una quisquiglia: 125 milioni di dollari per lintero lotto. Resta da ri-solvere il problema dei vi-cini antipatici: incontrarli anche sottacqua sarebbe fastidioso.

    TUTTI I COMFORT All'idea di Michele Puzzolante non manca nulla: idromassaggi, sale da pranzo, cabine con bagno privato e una capsula immersa per gustarsi i fondali

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    I NOSTRI CLIENTI:

    PRIVATI INDUSTRIE AZIENDE AGRICOLE OPERATORI DEL SETTORE

    SOLUZIONI ENERGETICHE NEL RISPETTO DELLAMBIENTE

    INTERCONTROL Srl

    sviluppiamo soluzioni per

    impianti fotovoltaici impianti solari termici impianti geotermici mini-biogas

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    Energie RinnovabiliVia Enrico Mattei 1Marcignago -Pv-Tel 0382 921 755 Via Turati 3 Castiglione Olona -Va- [email protected]

    Affiliato Enel.si

    Adve

    rumoc

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    Ridere, Pensare, Ammirare.

  • SPECIALE Cultura

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    Per una volta, la defi-nizione di autunno caldo non si riferisce a spread, finanziarie e tasse, ma in modo

    molto pi pacato e sobrio, a quel sottile nutrimento dellanima chiamato cultura. Per contro, proprio questo uno dei settori pi toccati da una crisi che chiede e ottiene sacrifici anche dalla voglia della gente di andare a teatro per vedere, conoscere, scopri-re e appassionarsi. Uno dei condimenti della vita, pen-sandoci bene, una sorta di contratto a termine con lat-tore o il musicista, a cui con-cedere un tempo sufficiente per esibire talento ma anche emozioni capaci di andare

    avanti anche quando la scena si chiude.Per fortuna di tutti, chi fa te-atro abituato a soffrire, ed innamorato delle tavole del palcoscenico pi dellim-porto da fatturare. Per fortu-na si diceva, perch ci sono enti, istituzioni e compagnie che fanno i salti mortali per sopravvivere, sperando nel domani ma senza per questo rinunciare alla propria mis-sione, che spesso vale uno dei motivi stessi dellesisten-za: portare la cultura fra la gente, organizzare ogni anno rassegne ed eventi che atti-rino pubblico, sminuzzare la stagione cercando di coprire quanto pi possibile generi diversi, per accontentare tutti

    e lasciare la citt, ogni anno, con il sapore buono che resta in bocca quando si capisce di aver visto qualcosa che sa-rebbe stato davvero un pec-cato perdere.A Pavia, tre fra istituzioni e associazioni da anni si oc-cupano di portare la cultu-ra nella citt adagiata sulle sponde del Ticino: il Teatro Fraschini, il Collegio Ghislieri e Croma 2000. Tre anime vo-tate allarte, che ancora una volta hanno pronto un calen-dario fitto di eventi da incor-niciare, imbottito di occasioni utili a ricordare a tutti che da queste parti la cultura sacra e va rispettata, anche quando fuori il vento tira forte e fa paura.

    UNA STAGIONE PIENA DI GRANDI EVENTI, QUELLA CHE ATTENDE I PAVESI DOPO LE VACANZE. CONCERTI, SPETTACOLI E RASSEGNE, CON NOMIDI GRANDE RICHIAMO E TANTA PASSIONE, ORGANIZZATI DA TRE ANIME CULTURALI CITTADINE

    LAUTUNNORidere, Pensare, Ammirare.

  • ILTEATROFRASCHINI

    Il pi celebre teatro di Pavia intitolato a Gaetano Fraschini, pavese classe 1816 e divo assoluto dellopera, consacrato come uno dei massimi interpreti del teatro di Verdi e Donizetti, figure di prima grandezza che di Fraschini ammiravano una timbrica definita eroica. Il tenore debutta nel 1837 nella Gemma di Vergy di Donizetti ed il talento gli fa guadagnare in breve tempo un contratto in pianta stabile presso il Teatro San Carlo di Napoli, dove si stabilisce fino al 1853 e grazie allintensa interpretazione di Edgardo nella Lucia di Lammermoor guadagna il soprannome di tenore della maledizione. La fama di Fraschini varca i confini italiani ed il tenore va in scena anche a Londra, Madrid e Parigi, riscuotendo ovunque successi di critica e pubblico, abbinata mai facile per un artista. Si ritira dalle scene nel 1873 salutando il suo pubblico prestando una voce intatta e squillante a Gennaro in Lucrezia Borgia. Muore a Napoli nel 1887.

    Inaugurato nel maggio del 1773 dopo due anni di lavori con lopera Il Demetrio, il Fraschini di Pavia frutto della fantasia di Antonio Galli Bibbiena, architetto alla corte degli Asburgo e autore di altri teatri italiani tuttora attivi, che si mette al lavoro su desiderio di quattro pavesi di nobili natali: il conte Francesco Gambarana, il marchese Luigi Bellingeri Provera, il marchese Pio Bellisomi ed il conte Giuseppe Giorgi di Vistarino. Sar inizialmente chiamato il Teatro dei Quattro Cavalieri proprio in onore del piccolo gruppo di mecenati. Larchitettura barocca del Fraschini, di gusto tipicamente italiano, con tre ordini di palchi e due superiori sistemati a ferro di cavallo ed una sorta di cassa armonica ricavata al di sotto della platea e confortata nellacustica dalla presenza di un grande soffitto in legno, propone due grandi statue ai lati del proscenio che rappresentano la Musica e la Poesia, secondo la mitologia due delle Muse figlie di Zeus, che proteggevano ed ispiravano poeti, musicisti e filosofi.La stagione 2012/2013 non perde di vista lidea di offrire una grande variet di proposte: e se il fiore allocchiello, vista la popolarit, rappresentato da Aldo, Giovanni e Giacomo, che proprio dal Fraschini inizieranno lavventura del loro nuovo spettacolo, non mancano neanche serate di grande spessore culturale con Mariangela Melato, Luca Barbareschi, Luca De Filippo, Paolo Poli, Giuliana Lojodice, Alessandro Gassman e Giulio Scarpati, il jazz di Stefano Bollani e le acrobazie di Daniel Ezralow.

    ILTENORE DELLAMALEDIZIONE

    SPECIALE Cultura

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  • AGO/set 2012 | 17

    GHISLIERIMUSICAAllinterno dellantichissimo collegio pavese, larte e la cultura sono un bene tramandato da secoli. Il segreto unire la didattica a progetti che spesso hanno meritato linteresse internazionale, varati per riscoprire e ridare fiato ad espressioni musicali un po dimenticate dal tempo. Dallo scorso anno, il Collegio Ghislieri ha scelto di allestire Pavia Barocca, un prezioso cartellone dalla risonanza internazionale che fin dallinizio ha saputo richiamare artisti di fama mondiale e con loro lattenzione della stampa e della critica di tutto il mondo. Levento, come recita il nome stesso, dedicato alla musica barocca, particolare periodo compositivo concentrato fra il XVII ed il XVIII secolo, basato sullidea di divertire e sbalordire il pubblico attraverso cambi di ritmo improvvisi, virtuosismi ed improvvisazioni.Creata con la collaborazione di Comune e

    Provincia, la prima edizione del progetto Pavia Barocca, diventata uno dei fiori allocchiello del Circuito Lombardo di Musica Antica, ha riscosso un successo di pubblico cos importante da convincere gli organizzatori a varare immediatamente la seconda edizione. Questanno, oltre allesibizione per coro e orchestra del Ghislieri Choir & Consort, hanno confermato la loro partecipazione Ensemble Zefiro e Capilla Flamenca, Capella Savaria e Caf Zimmermann, Enrico Pieranunzi e le classical reinventions dei Swingle Singers, per un totale di 41 eventi serate di musica, 9 concerti, incontri letterari, visite guidate e proiezioni di film, a cui vanno aggiunti i sette appuntamenti del Club Amici di Ghislierimusica. Parallelamente al cartellone, per la seconda edizione stato creato Pavia Barocca Lab, che ospita le miglior ensemble europee.

    CROMA 2000Associazione nata nel 1999 e basata su un solo e unico obiettivo: la musica. Forma darte affrontata prendendo gli allievi fin dai primi rudimenti di uno strumento per portarli fino alla consapevolezza di poter calcare un vero palcoscenico, che sia in gruppo o da solisti. Croma 2000 si basa sul lavoro incessante di Malva Bogliotti, il presidente, cantante lirica e soprano che inizia il suo mandato inserendo numerosi allievi allinterno di musical e concorsi canori italiani, senza tralasciare la partecipazione a eventi teatrali con finalit benefiche fra cui Telethon.

    COLLEGIO GHISLIERI

    COLLEGIO GHISLIERI

    COLLEGIOGHISLIERI

    COLLEGIOGHISLIERI

    COLLEGIO GHISLIERI

    GHISLIERI CHOIR & CONSORT GIULIO PRANDI

    EMANUELA GALLI LUCIA NAPOLI CHRISTIAN SENN

    XAVIER SABATA ATALANTA FUGIENS VANNI MORETTO

    CAF ZIMMERMANN THE SWINGLE SINGERS

    ORCHESTRA BAROCCA DELLUNIONE EUROPEA PAUL AGNEW

    ENSEMBLE DESMAREST DER MUSIKALISCHE GARTEN

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  • AGO/set 2012 | 18

  • Formalizzata la nomina a Sindaco dopo la vittoria elettorale, Marco Facchinotti non ha perso tempo. Il verde sar pure il colore distin-tivo della Lega Nord, ma per chi amministra significa anche parchi, giardini, aiuole e pi in generale arredo urbano. La prima cosa che ho fatto entrando in ufficio sta-ta convocare un incontro per fare il punto della situazione sul ver-de pubblico spiega il sindaco di Mortara una citt pulita, ordinata e decorosa, infatti, non solo offre un senso di sicurezza ma anche il miglior biglietto di visita che si possa dare a cittadini e turisti. An-che Marco Facchinotti, come altri colleghi, deve fare i conti con la scure del Governo Monti: Abbia-mo comunque progetti importanti che stiamo cercando di realizzare precisa il primo cittadino lopera pi urgente sicuramente il rifaci-mento del parquet del palazzetto

    dello sport, poich si tratta di un impianto che viene utilizzato da scuole, societ sportive e per even-ti e manifestazioni. Altri interventi urgenti riguardano la viabilit: re-centemente, con lapertura di una nuova bretella, il traffico dei mez-zi pesanti non grava pi sul paese. Ma per migliorare la situazione at-tuale - aggiunge Facchinotti sar necessario realizzare una rotatoria nella zona dello stadio che, oltre a migliorare la rete viabilistica con-tribuir a dare maggior sicurezza agli automobilisti. Grande atten-zione alla viabilit non solo per le auto, sul tavolo del sindaco di Mor-tara c anche il progetto relativo al primo lotto della pista ciclabile nel tratto di strada che si snoda verso Parona. Interverremo per abbatte-re e realizzare ex novo il centro ri-creativo Erminio Gallino, sede degli uffici del Mortara calcio ma anche centro polivalente utilizzato per

    CULTURA E SICUREZZASONO DUE DEI PUNTI SU CUI IL PRIMO CITTADINO CREDE DI PI, SENZA PER DIMENTICARE LA VIABI-LIT E LE TRADIZIONI.

    SpecialeLomellinaMORTARA

    di Andrea Pestoni

    AGO/set 2012 | 21

  • eventi e manifestazioni. Per un sindaco leghista, inoltre, il tema della sicu-rezza molto importante e per questo arriveranno presto anche delle teleca-mere nei punti nevralgici della citt, con aumento del livello di sorveglianza. Progetti che Facchinotti porta avanti anche attra-verso incontri settima-nali anche con la Polizia Locale, lAsm Mortara e i dipendenti del Municipio oltre, ovviamente, ai com-ponenti della giunta ed i consiglieri comunali. Uno dei capitoli pi importanti del bilancio del comune di Mortara riguarda la spesa sociale, specialmente in questo periodo di crisi economica: il Comune deve farsi carico di diver-se incombenze, ma oltre alla spesa sociale vera e propria lamministrazione cerca di incentivare il la-voro per consentire a chi in difficolt di pagare le bollette, chiedendo ai contribuenti di occuparsi anche di lavori di ordi-naria manutenzione. in itinere, inoltre, un proget-to proprio sul lavoro, che vede il comune di Vige-vano come ente capofila, diretto alle persone diver-samente abili. Nonostante i tanti tagli del governo centrale, il comune non pu comunque dimenti-care la cultura, gli eventi e le manifestazioni. Da un

    po di tempo lepicentro della cultura mortarese la Biblioteca Civico 17, re-centemente ristrutturata e restituita alla Citt. Il Co-mune sta programmando una serie di appuntamenti musicali di grande profilo qualitativo, anche perch sullargomento le idee del sindaco sono molto chia-re. Credo si possa tagliare su tutto, magari faremo qualche evento cultura-le in meno ma la qualit delle iniziative non pu essere toccata afferma Marco Facchinotti per questo gli appuntamenti in programma sono molto importanti, a cominciare da alcune iniziative ormai tradizionali, come Mor-tara on stage, che trove-ranno una degna cornice nellauditorium. Poi grazie allimpegno di tanti vo-lontari cercheremo anche in campo culturale di of-frire un programma com-pleto. Sempre in tema di cultura Mortara anche famosa per lo storico Pa-lio del gioco delloca, una competizione tra le sette contrade della citt, ba-sato su un Gioco delloca vivente, i cui punteggi sono assegnati per mezzo del tiro con larco. Si svol-ge annualmente, lultima domenica di settembre, nellambito della sagra del Salame doca. Come nella maggior parte dei Palii, il premio assegnato

    ai vincitori un drappo (generalmente dipinto da artisti locali), raffigurante un soggetto riguardan-te la citt, il Patrono San Lorenzo o il gioco stesso. Il Palio nacque come con-torno della gi esistente Sagra del Salame doca di Mortara: come scenario storico si immagin che i giochi rievocati avesse-ro luogo a Mortara, feu-do personale del duca di Milano Ludovico il Moro alla fine del XV secolo, per intrattenere la moglie Beatrice dEste durante le sue battute di caccia in Lomellina. I giochi furono rievocati nel palio attuale, la cui prima edizione si svolse nel 1970. Le sette contrade mortaresi sono la Torre, il Dosso, San Cas-siano, San Dionigi, SantAl-bino, le Braide e il Moro.

    SPECIALE

    Lomellina

    MarcoFacchinottiSindacodi Mortara.

    AGO/set 2012 | 22

  • eventi e manifestazioni. Per un sindaco leghista, inoltre, il tema della sicu-rezza molto importante e per questo arriveranno presto anche delle teleca-mere nei punti nevralgici della citt, con aumento del livello di sorveglianza. Progetti che Facchinotti porta avanti anche attra-verso incontri settima-nali anche con la Polizia Locale, lAsm Mortara e i dipendenti del Municipio oltre, ovviamente, ai com-ponenti della giunta ed i consiglieri comunali. Uno dei capitoli pi importanti del bilancio del comune di Mortara riguarda la spesa sociale, specialmente in questo periodo di crisi economica: il Comune deve farsi carico di diver-se incombenze, ma oltre alla spesa sociale vera e propria lamministrazione cerca di incentivare il la-voro per consentire a chi in difficolt di pagare le bollette, chiedendo ai contribuenti di occuparsi anche di lavori di ordi-naria manutenzione. in itinere, inoltre, un proget-to proprio sul lavoro, che vede il comune di Vige-vano come ente capofila, diretto alle persone diver-samente abili. Nonostante i tanti tagli del governo centrale, il comune non pu comunque dimenti-care la cultura, gli eventi e le manifestazioni. Da un

    po di tempo lepicentro della cultura mortarese la Biblioteca Civico 17, re-centemente ristrutturata e restituita alla Citt. Il Co-mune sta programmando una serie di appuntamenti musicali di grande profilo qualitativo, anche perch sullargomento le idee del sindaco sono molto chia-re. Credo si possa tagliare su tutto, magari faremo qualche evento cultura-le in meno ma la qualit delle iniziative non pu essere toccata afferma Marco Facchinotti per questo gli appuntamenti in programma sono molto importanti, a cominciare da alcune iniziative ormai tradizionali, come Mor-tara on stage, che trove-ranno una degna cornice nellauditorium. Poi grazie allimpegno di tanti vo-lontari cercheremo anche in campo culturale di of-frire un programma com-pleto. Sempre in tema di cultura Mortara anche famosa per lo storico Pa-lio del gioco delloca, una competizione tra le sette contrade della citt, ba-sato su un Gioco delloca vivente, i cui punteggi sono assegnati per mezzo del tiro con larco. Si svol-ge annualmente, lultima domenica di settembre, nellambito della sagra del Salame doca. Come nella maggior parte dei Palii, il premio assegnato

    ai vincitori un drappo (generalmente dipinto da artisti locali), raffigurante un soggetto riguardan-te la citt, il Patrono San Lorenzo o il gioco stesso. Il Palio nacque come con-torno della gi esistente Sagra del Salame doca di Mortara: come scenario storico si immagin che i giochi rievocati avesse-ro luogo a Mortara, feu-do personale del duca di Milano Ludovico il Moro alla fine del XV secolo, per intrattenere la moglie Beatrice dEste durante le sue battute di caccia in Lomellina. I giochi furono rievocati nel palio attuale, la cui prima edizione si svolse nel 1970. Le sette contrade mortaresi sono la Torre, il Dosso, San Cas-siano, San Dionigi, SantAl-bino, le Braide e il Moro.

    SPECIALE

    Lomellina

    MarcoFacchinottiSindacodi Mortara.

    Borsa contrattazione merci

    Palazzo comunale

  • AGO/set 2012 | 24

    SPECIALE

    Lomellina

    CI VEDIAMO ALLA 63IL PALIO, MOMENTO CLOU DELLA SAGRA DEL SALAME DOCA, FA RIVIVERE OGNI ANNO UNA LEGGENDA CHE AFFONDA LE RADICI NEI SECOLI PASSATI

    Capita spesso di imbattersi in pagine di storia che hanno come punto dinizio il capriccio, il piacere o lirritazione di una donna. Una storia vecchia come il mon-do, che a volte ha scatenato perfino guerre e conflitti, ma altre riuscita a lasciare in eredit tradizioni, diventate tali dopo essere nate per caso, sottofor-ma di regalo. esattamente il caso del Palio di Mortara, manifestazione che si fa risalire al XV secolo da unidea di Ludovico il Moro, duca di Milano e si-gnore di quelle terre, alla ricerca di una novit che allietasse la di lui signora, Beatrice dEste, quandera impegnata nelle battute di caccia in Lomellina. Il Palio nacque come evento collaterale alla Sagra del Salame dOca, diventan-do nel 1967 un appuntamento annuale che ben presto ha valicato i confini di Mortara attirando gente da ogni dove. La curiosit del palio consiste nellesse-re una riproduzione vivente del Gioco dellOca, in cui si sfidano sette con-trade di Mortara, come nella migliore

    tradizione italiana ispirate a corpora-zioni di arti e mestieri ed oggi abbi-nate ognuna ad un quartiere cittadino diverso. La Torre rappresenta gli orafi, il Dosso i vasai, San Cassiano i vignaioli, San Dionigi i panettieri, SantAlbino gli speziali, le Braide i mugnai e il Moro i cacciatori. E al pari di altri celebri palii italiani, anche in questo caso il premio rappresentato da un drappo, realizzato da artisti locali, il cui sog-getto rappresenta di volta in volta la citt, San Lorenzo (patrono di Mortara) o scene del gioco. A detenere il record di vittorie la contrada di San Cassia-no, con 15 drappi allattivo e con una bacheca completata da due oche doro, assegnata ai vincitori di tre edizioni. La tradizione impone un cerimoniale pre-ciso che inizia il sabato con la messa delle ore 18, a cui prendono parte tutte le contrade, seguita dalla benedizione del palio, il drappo destinato ai vinci-tori. Il giorno dopo dedicato ad uno degli appuntamenti pi attesi: la sfilata

    CIVEDIAMOALLA63IL PALIO, MOMENTO CLOU DELLA SAGRA DEL SALAME DOCA, FA RIVIVERE OGNI ANNO UNA LEGGENDA CHE AFFONDA LE RADICI NEI SECOLI PASSATI

  • AGO/set 2012 | 25

    SPECIALE

    Lomellina

    CI VEDIAMO ALLA 63IL PALIO, MOMENTO CLOU DELLA SAGRA DEL SALAME DOCA, FA RIVIVERE OGNI ANNO UNA LEGGENDA CHE AFFONDA LE RADICI NEI SECOLI PASSATI

    Capita spesso di imbattersi in pagine di storia che hanno come punto dinizio il capriccio, il piacere o lirritazione di una donna. Una storia vecchia come il mon-do, che a volte ha scatenato perfino guerre e conflitti, ma altre riuscita a lasciare in eredit tradizioni, diventate tali dopo essere nate per caso, sottofor-ma di regalo. esattamente il caso del Palio di Mortara, manifestazione che si fa risalire al XV secolo da unidea di Ludovico il Moro, duca di Milano e si-gnore di quelle terre, alla ricerca di una novit che allietasse la di lui signora, Beatrice dEste, quandera impegnata nelle battute di caccia in Lomellina. Il Palio nacque come evento collaterale alla Sagra del Salame dOca, diventan-do nel 1967 un appuntamento annuale che ben presto ha valicato i confini di Mortara attirando gente da ogni dove. La curiosit del palio consiste nellesse-re una riproduzione vivente del Gioco dellOca, in cui si sfidano sette con-trade di Mortara, come nella migliore

    tradizione italiana ispirate a corpora-zioni di arti e mestieri ed oggi abbi-nate ognuna ad un quartiere cittadino diverso. La Torre rappresenta gli orafi, il Dosso i vasai, San Cassiano i vignaioli, San Dionigi i panettieri, SantAlbino gli speziali, le Braide i mugnai e il Moro i cacciatori. E al pari di altri celebri palii italiani, anche in questo caso il premio rappresentato da un drappo, realizzato da artisti locali, il cui sog-getto rappresenta di volta in volta la citt, San Lorenzo (patrono di Mortara) o scene del gioco. A detenere il record di vittorie la contrada di San Cassia-no, con 15 drappi allattivo e con una bacheca completata da due oche doro, assegnata ai vincitori di tre edizioni. La tradizione impone un cerimoniale pre-ciso che inizia il sabato con la messa delle ore 18, a cui prendono parte tutte le contrade, seguita dalla benedizione del palio, il drappo destinato ai vinci-tori. Il giorno dopo dedicato ad uno degli appuntamenti pi attesi: la sfilata

    in costumi depoca, composta da oltre 500 figuranti chiamati a catapultare Mortara nella sua storia pi antica impersonando dame, cortigiani, soldati e nobili.Le regole del Palio sono preci-se e del tutto simili a quelle del Gioco dellOca, uno dei pi an-tichi passatempi da tavolo, che ha accompagnato i pomeriggi

    di infinite generazioni di italia-ni e non. Il tabellone del Palio, ospitato in piazza Monsignor Du-ghera, presenta caselle quadrate in legno su cui si muovono le pedine in costume depoca, che rispondono agli ordini impartiti da un arciere. Ma su un tabel-lone che si rispetti non possono mancare le caselle delle penalit

    e quelle in cui capitandoci fanno guadagnare punti o la possibi-lit di giocare di nuovo. I dadi, ad esempio, danno diritto ad un nuovo tiro, mentre losteria toglie tre punti: limportante raggiun-gere per primi la casella numero 63, vincendo ledizione. Il Palio dellOca, come si diceva, il mo-mento clou della Sagra, unintera

    settimana di eventi che fanno da contorno alla celebrazione del Salame dOca, specialit morta-rese che proprio a fine settembre di ogni anno subliminata da una mostra che raccoglie oltre 300 esemplari di oche prove-nienti da tutto il mondo, oltre ad un nutrito spiegamento di occa-sioni enogastronomiche.

    in costumi depoca, composta da oltre 500 figuranti chiamati a catapultare Mortara nella sua storia pi antica impersonando dame, cortigiani, soldati e nobili.Le regole del Palio sono precise e del tutto simili a quelle del Gioco dellOca, uno dei pi antichi passatempi da tavolo, che ha accompagnato i pomeriggi di infinite gene-razioni di italiani e non. Il tabellone del Pa-lio, ospitato in piazza Monsignor Dughera,

    presenta caselle quadrate in legno su cui si muovono le pedine in costume depoca, che rispondono agli ordini impartiti da un ar-ciere. Ma su un tabellone che si rispetti non possono mancare le caselle delle penalit e quelle in cui capitandoci fanno guadagnare punti o la possibilit di giocare di nuovo. I dadi, ad esempio, danno diritto ad un nuovo tiro, mentre losteria toglie tre punti: lim-portante raggiungere per primi la casel-

    la numero 63, vincendo ledizione. Il Palio dellOca, come si diceva, il momento clou della Sagra, unintera settimana di eventi che fanno da contorno alla celebrazione del Salame dOca, specialit mortarese che proprio a fine settembre di ogni anno su-bliminata da una mostra che raccoglie oltre 300 esemplari di oche provenienti da tutto il mondo, oltre ad un nutrito spiegamento di occasioni enogastronomiche.

  • AGO/set 2012 | 26

    SPECIALE

    Lomellina

    Sotto lacronimo De.C.O., si na-sconde la Denominazione Co-munale di Origine, ovvero una certificazione di autenticit di appartenenza geografica, rila-sciata dai comuni solo ad alcuni selezionati prodotti tipici della zona. Obiettivo principale la va-lorizzazione delle specialit agro-alimentari la cui diffusione spesso non supera i confini dellarea di produzione, senza riuscire quindi ad entrare nel novero dei prodotti a marchio DOP o DOCG.Mortara, cantata nei Cinque can-ti di Ariosto, vanta 23 prodotti a marchio De.C.O., molti dei quali ispirati alloca che da queste parti rappresenta una tradizione anti-chissima.

    BISCOTELLOLa regola vuole che lingrediente prin-cipale sia una variet di farina di riso chiamata Otello per via della colora-zione nera. Un prodotto bio, caratteri-stico della zona, rigorosamente maci-nato a pietra, alto potere di digeribilit e con basso impatto calorico.

    BRESAOLINA DOCAUn unico taglio del petto doca, insapo-rito con spezie e lasciato riposare per un mese prima di stagionare, la Bresa-olina prevede lutilizzo di oche alleva-te e macellate nel nord Italia.

    CACCIATORINO DOCA STAGIONATOIl nome si deve alla tradizione dello spuntino dei cacciatori, mentre oggi un impasto di carne doca e maiale in-saccato e lasciato stagionare un tempo che va da 60 a 120 giorni.

    CAPPELLO DI LUDOVICOUn dolce a cinque punte creato come omaggio a Ludovico Sforza, il Moro, realizzato a pasta lievitata, condita con scorze di limone e zucchero.

    CICCIOLI DOCANon mancano le calorie, ad un pro-dotto che serviva a sfamare e dare energia a chi abitava in campagna. I ciccioli sono semplice e saporita pelle delloca, tagliata e cotta fino a sepa-rarla dal grasso. La variante pressata, prevede la frittura a fuoco lento nel grasso doca.

    PICCOLO E CONCISO VIAGGIO FRA I 23 PRODOTTI PROTETTI DAL MARCHIO De.C.O.:OCCASIONI PER RISCOPRIRE RICETTE ANTICHEE SAPORI STRAORDINARI

    QUESTIONI DIGOLA

    Sotto lacronimo De.C.O., si na-sconde la Denominazione Co-munale di Origine, ovvero una certificazione di autenticit di appartenenza geografica, rila-sciata dai comuni solo ad alcuni selezionati prodotti tipici della zona. Obiettivo principale la valorizzazione delle specialit agro-alimentari la cui diffusio-ne spesso non supera i confini dellarea di produzione, senza riuscire quindi ad entrare nel no-vero dei prodotti a marchio DOP o DOCG.Mortara, cantata nei Cinque can-ti di Ariosto, vanta 23 prodotti a marchio De.C.O., molti dei quali ispirati alloca che da queste parti rappresenta una tradizione anti-chissima.

    BISCOTELLOLa regola vuole che lingrediente principale sia una variet di farina di riso chiamata Otello per via del-la colorazione nera. Un prodotto bio, caratteristico della zona, rigorosa-mente macinato a pietra, alto potere di digeribilit e con basso impatto calorico.

    BRESAOLINADOCAUn unico taglio del petto doca, insa-porito con spezie e lasciato riposare per un mese prima di stagionare, la Bresaolina prevede lutilizzo di oche allevate e macellate nel nord Italia.

    CACCIATORINODOCASTAGIONATOIl nome si deve alla tradizione dello spuntino dei cacciatori, mentre oggi un impasto di carne doca e maia-le insaccato e lasciato stagionare un tempo che va da 60 a 120 giorni.

    CAPPELLODILUDOVICOUn dolce a cinque punte creato come omaggio a Ludovico Sforza, il Moro, realizzato a pasta lievitata, condita con scorze di limone e zucchero.

    CICCIOLIDOCANon mancano le calorie, ad un pro-dotto che serviva a sfamare e dare energia a chi abitava in campagna. I ciccioli sono semplice e saporita pelle delloca, tagliata e cotta fino a separarla dal grasso. La variante pressata, prevede la frittura a fuoco lento nel grasso doca.

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    SPECIALE

    Lomellina

    Sotto lacronimo De.C.O., si na-sconde la Denominazione Co-munale di Origine, ovvero una certificazione di autenticit di appartenenza geografica, rila-sciata dai comuni solo ad alcuni selezionati prodotti tipici della zona. Obiettivo principale la va-lorizzazione delle specialit agro-alimentari la cui diffusione spesso non supera i confini dellarea di produzione, senza riuscire quindi ad entrare nel novero dei prodotti a marchio DOP o DOCG.Mortara, cantata nei Cinque can-ti di Ariosto, vanta 23 prodotti a marchio De.C.O., molti dei quali ispirati alloca che da queste parti rappresenta una tradizione anti-chissima.

    BISCOTELLOLa regola vuole che lingrediente prin-cipale sia una variet di farina di riso chiamata Otello per via della colora-zione nera. Un prodotto bio, caratteri-stico della zona, rigorosamente maci-nato a pietra, alto potere di digeribilit e con basso impatto calorico.

    BRESAOLINA DOCAUn unico taglio del petto doca, insapo-rito con spezie e lasciato riposare per un mese prima di stagionare, la Bresa-olina prevede lutilizzo di oche alleva-te e macellate nel nord Italia.

    CACCIATORINO DOCA STAGIONATOIl nome si deve alla tradizione dello spuntino dei cacciatori, mentre oggi un impasto di carne doca e maiale in-saccato e lasciato stagionare un tempo che va da 60 a 120 giorni.

    CAPPELLO DI LUDOVICOUn dolce a cinque punte creato come omaggio a Ludovico Sforza, il Moro, realizzato a pasta lievitata, condita con scorze di limone e zucchero.

    CICCIOLI DOCANon mancano le calorie, ad un pro-dotto che serviva a sfamare e dare energia a chi abitava in campagna. I ciccioli sono semplice e saporita pelle delloca, tagliata e cotta fino a sepa-rarla dal grasso. La variante pressata, prevede la frittura a fuoco lento nel grasso doca.

    PICCOLO E CONCISO VIAGGIO FRA I 23 PRODOTTI PROTETTI DAL MARCHIO De.C.O.:OCCASIONI PER RISCOPRIRE RICETTE ANTICHEE SAPORI STRAORDINARI

    QUESTIONI DIGOLA

    FEGATO DOCAPer scacciare le polemiche che infiam-mano il mondo, le oche destinate a donare il proprio fegato sono nutri-te senza forzature e rigorosamente a mais. Il fegato, prima di finire in forno per la cottura, viene pulito, salato e aromatizzato, quindi servito su fette di pane abbrustolite.

    FILETTO DOCA BACIATOSimile al salame, da cui si distingue per una forma maggiore e la presen-za nellimpasto di petto doca. Perch limpasto si compatti e aromatizzi, deve stagionare fra 120 e 180 giorni.

    GALANTINA DOCAAntipasto o piatto freddo, si basa su carne doca disossata, mescolata a car-ne suina e condita con pistacchi.

    MARBR DOCACarne doca e suino sminuzzata e ma-rinata a bagno nel vino marsala, vie-ne condita con pistacchi, tartufo nero e gelatina del sugo di cottura, per poi essere lasciata raffreddare in stampi.

    MORTADELLINA DOCAImpasto macinato a mano composto da carne e fegato doca e suini, dopo aver riposato viene insaccata nelle reticelle del maiale e cotta nel grasso doca.

    PAN DELLOCAPane di antica memoria, condito con grasso doca e cotto dopo avergli dato la forma del palmipede.

    PAT DI FEGATO DOCAFegato doca, vino liquoroso, sale, pepe ed aromi: questi gli ingredienti del pat, una crema condita con burro che si esalta alla presenza di tartine.

    PETTO DOCA AFFUMICATOIl petto delloca, privato di pelle e ossa, insaporito prima di farlo riposare e successivamente affumicato con legno di faggio. Del petto doca di Mortara esistono anche la variante affumicata alle erbe, con laggiunta di frutti ed aromi, e quella stagionata.

    PROSCIUTTINO DOCA STAGIONATOCoscia e sottocoscia delloca lasciate stagionare per 70 giorni dopo la ma-rinatura. Il risultato un gustoso pro-dotto da affettare.

    RAVIOLO DOCARielaborazione mortarese dei ravioli, con lutilizzo di carne doca nel ripieno.

    SALAME CRUDO DOCA ECUMENICOUn salame che mette daccordo credo e religioni diverse, nato con lidea di poter essere consumato da cristiani, islamici ed ebrei professanti. Si prepa-ra disossando e filettando loca fino a creare un impasto che dopo aver ripo-sato viene inserito nella pelle del collo delloca. La variante stagionata cambia limpasto con laggiunta di carne di maiale e viene insaccato in budella bovine.

    TURTA SGREZALaspetto grezzo nasconde uno dei po-chi dolci che i contadini potevano per-mettersi, preparato con farina di grano, mais, burro e uova.

    VULPLa volpe, nel senso di furbata, proprio perch si tratta di una ricetta antica per sveltire le faccende di cucina nelle cascine. Si tratta di polpettine di car-ne doca avvolte nelle foglie di verza e un tempo sistemate nella cenere dei caminetti.

    RISOTTO CON PASTA DI SALAME DOCA E FAGIOLINI ALLOCCHIOSostanzioso piatto composto da riso della Lomellina, pasta di salame doca, fagiolini dellocchio e Bonarda dellOl-trepo Pavese.

    E IN INVERNORAG DOCAParente stretto della pi celebre casseula milanese, con lunica variante della presenza di carne doca al posto di quella di suino.

    FEGATODOCAPer scacciare le polemiche che infiam-mano il mondo, le oche destinate a donare il proprio fegato sono nutri-te senza forzature e rigorosamente a mais. Il fegato, prima di finire in forno per la cottura, viene pulito, salato e aromatizzato, quindi servito su fette di pane abbrustolite.

    FILETTODOCABACIATOSimile al salame, da cui si distingue per una forma maggiore e la presen-za nellimpasto di petto doca. Perch limpasto si compatti e aromatizzi, deve stagionare fra 120 e 180 giorni.

    GALANTINADOCAAntipasto o piatto freddo, si basa su carne doca disossata, mescolata a car-ne suina e condita con pistacchi.

    MARBRDOCACarne doca e suino sminuzzata e ma-rinata a bagno nel vino marsala, vie-ne condita con pistacchi, tartufo nero e gelatina del sugo di cottura, per poi essere lasciata raffreddare in stampi.

    MORTADELLINADOCAImpasto macinato a mano composto da carne e fegato doca e suini, dopo aver riposato viene insaccata nelle reticelle del maiale e cotta nel grasso doca.

    PANDELLOCAPane di antica memoria, condito con grasso doca e cotto dopo avergli dato la forma del palmipede.

    PATDIFEGATODOCAFegato doca, vino liquoroso, sale, pepe ed aromi: questi gli ingredienti del pat, una crema condita con burro che si esalta alla presenza di tartine.

    PETTODOCAAFFUMICATOIl petto delloca, privato di pelle e ossa, insaporito prima di farlo riposare e successivamente affumicato con legno di faggio. Del petto doca di Mortara esistono anche la variante affumicata alle erbe, con laggiunta di frutti ed aromi, e quella stagionata.

    PROSCIUTTINODOCASTAGIONATOCoscia e sottocoscia delloca lasciate stagionare per 70 giorni dopo la ma-rinatura. Il risultato un gustoso pro-dotto da affettare.

    RAVIOLODOCARielaborazione mortarese dei ravioli, con lutilizzo di carne doca nel ripieno.

    SALAMECRUDODOCAECUMENICOUn salame che mette daccordo credo e religioni diverse, nato con lidea di poter essere consumato da cristiani, islamici ed ebrei professanti. Si prepa-ra disossando e filettando loca fino a creare un impasto che dopo aver ripo-sato viene inserito nella pelle del collo delloca. La variante stagionata cambia limpasto con laggiunta di carne di maiale e viene insaccato in budella bovine.

    TURTASGREZALaspetto grezzo nasconde uno dei po-chi dolci che i contadini potevano per-mettersi, preparato con farina di grano, mais, burro e uova.

    VULPLa volpe, nel senso di furbata, proprio perch si tratta di una ricetta antica per sveltire le faccende di cucina nelle cascine. Si tratta di polpettine di car-ne doca avvolte nelle foglie di verza e un tempo sistemate nella cenere dei caminetti.

    RISOTTOCONPASTADISALAMEDO-CAEFAGIOLINIALLOCCHIOSostanzioso piatto composto da riso della Lomellina, pasta di salame doca, fagiolini dellocchio e Bonarda dellOl-trepo Pavese.

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  • AGO/set 2012 | 29

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    QUANDO IL GIOCO SI FA DUROTAGLI, MANCANZA DI RISORSE, SPENDING REVIEW: LA CRISI UNA COMPAGNA DI VIAGGIO INGOMBRANTE, MA UNO DEI CENTRI PI ATTIVI DELLOLTREPO CERCA DI REAGIRE TENTANDO DI NON PRIVARE I PROPRI CIT-TADINI DI SERVIZI, INTERVENTI E TRADIZIONI

    SpecialeLomellinaGARLASCO

    di Andrea Pestoni

    TAGLI, MANCANZA DI RISORSE, SPENDING REVIEW:LA CRISI UNA COMPAGNA DI VIAGGIO INGOMBRANTE, MA UNO DEI CENTRI PI ATTIVI DELLOLTREPO CERCA DI REAGIRE TENTANDO DI NON PRIVARE I PROPRI CITTADINI DI SERVIZI, INTERVENTI E TRADIZIONI

    Municipio

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    QUANDO IL GIOCO SI FA DUROTAGLI, MANCANZA DI RISORSE, SPENDING REVIEW: LA CRISI UNA COMPAGNA DI VIAGGIO INGOMBRANTE, MA UNO DEI CENTRI PI ATTIVI DELLOLTREPO CERCA DI REAGIRE TENTANDO DI NON PRIVARE I PROPRI CIT-TADINI DI SERVIZI, INTERVENTI E TRADIZIONI

    SpecialeLomellinaGARLASCO

    di Andrea Pestoni

    I tagli del governo Monti avranno pure contribuito a spegnere qual-che luce, ma Garlasco rimane ancora la Las Vegas della Lomellina. Dove una volta cerano le risorse economiche oggi c limpegno di tanti volontari, il miglior antidoto a questa difficile congiuntura eco-nomica, conferma il sindaco Francesco Farina. Garlasco in effetti una cittadina dalla storica tradizione secolare.I segni sono ancora oggi tangibili, grazie a un patrimonio architet-tonico che poche grandi citt possono vantare: il castello, il teatro Martinetti, tre chiese di grande pregio storico-religioso, diverse piaz-ze e un centro storico vero cuore pulsante della citt. Un tesoro da preservare e valorizzare, con sempre meno fondi a disposizione che costringono lamministrazione comunale a fare i salti mortali.Recentemente ho partecipato ad una manifestazione a Pavia con diversi Sindaci per protestare contro i vincoli imposti dal Patto di Stabilit - racconta il primo cittadino di Garlasco - in campagna elet-torale, come tutti, abbiamo redatto un programma, ma questi continui tagli dei trasferimenti statali ci creano parecchi problemi. Se andiamo avanti di questo passo, lordinaria amministrazione pu essere consi-derata al pari di una grande opera.Da questo punto di vista Garlasco accomunabile a tutti gli altri Co-muni. La difficile congiuntura economica obbliga gli amministratori a concentrarsi sullessenziale, ma anche programmare le priorit unimpresa. Nonostante le risorse sempre pi esigue siamo comun-que attivi e impegnati a migliorare sempre di pi la nostra citt - pro-segue il sindaco - anzitutto vorrei ringraziare tutti i garlaschesi che

    sono stati puntuali nel pagamento dellImu, la nuova tassa introdotta dal governo Monti. Anche se parte del gettito va al governo centra-le, i Comuni, pur essendo contrari a questo ulteriore balzello, hanno una boccata di ossigeno.Il sindaco illustra poi i principali e pi im-minenti interventi programmati dalla Giunta. Ci attiveremo presto per attuare il rifacimento di piazza Uniti dItalia (ex piazza Togliatti) e soprattutto il nostro grande sforzo sar valorizzare limpegno dei tanti volontari che ci stanno consentendo di amministrare bene in questa difficile congiuntura economica. Interventi quindi sulla Cit-tadella del volontariato e dello sport per venire incontro alle esi-genze delle associazioni che sono la linfa vitale della citt: lAvis, la Croce Garlaschese, i Vigili del Fuoco e lOratorio, oltre alle associa-zione sportive. Ma anche terminare la ristrutturazione della palestra comunale, punto di riferimento agonistico per tutti i garlaschesi che praticano sport sia amatoriale che di competizione. In programma anche lampliamento dei locali che attualmente ospitano il corpo di Polizia Locale garlaschese. Dovremo poi mettere mano inevitabil-mente sulle strade cittadine - precisa Francesco Farina - un tempo questi erano interventi di ordinaria amministrazione, mentre oggi necessaria grande oculatezza. Comunque procederemo sicuramente al rifacimento di alcune strade del centro storico per abbellirlo e ren-derlo maggiormente vivibile, cercando di esaudire le segnalazioni dei cittadini che ci hanno indicato la presenza di strade dissestate. Poche risorse, quindi, e per gran parte da impiegare nel settore dei servizi sociali, per aiutare chi pi colpito da questa crisi economica globale.

    I tagli del governo Monti avranno pure contribuito a spegnere qual-che luce, ma Garlasco rimane ancora la Las Vegas della Lomellina. Dove una volta cerano le risorse economiche oggi c limpegno di tanti volontari, il miglior antidoto a questa difficile congiuntura eco-nomica, conferma il sindaco Francesco Farina. Garlasco in effetti una cittadina dalla storica tradizione secolare.I segni sono ancora oggi tangibili, grazie a un patrimonio architet-tonico che poche grandi citt possono vantare: il castello, il teatro Martinetti, tre chiese di grande pregio storico-religioso, diverse piaz-ze e un centro storico vero cuore pulsante della citt. Un tesoro da preservare e valorizzare, con sempre meno fondi a disposizione che costringono lamministrazione comunale a fare i salti mortali.Recentemente ho partecipato ad una manifestazione a Pavia con diversi Sindaci per protestare contro i vincoli imposti dal Patto di Stabilit - racconta il primo cittadino di Garlasco - in campagna elet-torale, come tutti, abbiamo redatto un programma, ma questi continui tagli dei trasferimenti statali ci creano parecchi problemi. Se andiamo avanti di questo passo, lordinaria amministrazione pu essere consi-derata al pari di una grande opera.Da questo punto di vista Garlasco accomunabile a tutti gli altri Co-muni. La difficile congiuntura economica obbliga gli amministratori a concentrarsi sullessenziale, ma anche programmare le priorit unimpresa. Nonostante le risorse sempre pi esigue siamo comun-que attivi e impegnati a migliorare sempre di pi la nostra citt - pro-segue il sindaco - anzitutto vorrei ringraziare tutti i garlaschesi che

    sono stati puntuali nel pagamento dellImu, la nuova tassa introdotta dal governo Monti. Anche se parte del gettito va al governo centra-le, i Comuni, pur essendo contrari a questo ulteriore balzello, hanno una boccata di ossigeno.Il sindaco illustra poi i principali e pi im-minenti interventi programmati dalla Giunta. Ci attiveremo presto per attuare il rifacimento di piazza Uniti dItalia (ex piazza Togliatti) e soprattutto il nostro grande sforzo sar valorizzare limpegno dei tanti volontari che ci stanno consentendo di amministrare bene in questa difficile congiuntura economica. Interventi quindi sulla Cit-tadella del volontariato e dello sport per venire incontro alle esi-genze delle associazioni che sono la linfa vitale della citt: lAvis, la Croce Garlaschese, i Vigili del Fuoco e lOratorio, oltre alle associa-zione sportive. Ma anche terminare la ristrutturazione della palestra comunale, punto di riferimento agonistico per tutti i garlaschesi che praticano sport sia amatoriale che di competizione. In programma anche lampliamento dei locali che attualmente ospitano il corpo di Polizia Locale garlaschese. Dovremo poi mettere mano inevitabil-mente sulle strade cittadine - precisa Francesco Farina - un tempo questi erano interventi di ordinaria amministrazione, mentre oggi necessaria grande oculatezza. Comunque procederemo sicuramente al rifacimento di alcune strade del centro storico per abbellirlo e ren-derlo maggiormente vivibile, cercando di esaudire le segnalazioni dei cittadini che ci hanno indicato la presenza di strade dissestate. Poche risorse, quindi, e per gran parte da impiegare nel settore dei servizi sociali, per aiutare chi pi colpito da questa crisi economica globale.

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    SPECIALE

    Lomellina

    Anche il Comune di Garlasco si dovr impe-gnare per mantenere gli standard di gestione dellasilo nido e di prima infanzia, come per essere un valido supporto di cittadini diver-samente abili, che hanno bisogno di continua assistenza. Insomma, tutti interventi che fino a qualche anno fa venivano preventivamen-te programmati e inseriti a bilancio, ma che oggi devono fare i conti con la scure del go-verno Monti e con quella Spending Review che sta diventando lincubo di tutti gli am-ministratori.Uno dei settori che maggiormente risente dei tagli del governo centrale sicuramente quello della cultura e della promozione. Lo sa bene Alessandro Maffei, assessore tito-lare delle deleghe alla Promozione Sociale,

    allAssociazionismo, allorganizzazione Even-ti, Fiere e Mostre, al Turismo, ai Trasporti, al Tempo Libero, allo Sport e alle Politiche Gio-vanili. Organizzare una manifestazione, per una citt come Garlasco, da sempre conside-rata la Las Vegas della Lomellina, molto importante perch valorizza il territorio e fa da volano per il turismo. Ma quando ci sono tagli in vista, la scure si abbatte subito sul divertimento e sul tempo libero.Questanno il nostro fiore allocchiello sar il mercato agro-alimentare che cercheremo di istituire alla domenica, a corredo del tradizio-nale appuntamento settimanale che si tiene il martedi mattina - afferma lassessore Maf-fei - lidea di realizzare un appuntamento che valorizzi i prodotti tipici locali attraverso

    mercatini a km zero, ovvero dal produttore locale al consumatore. Questo evento sar ospitato in piazza della Repubblica, con col-laborazione di una delle principali associa-zioni agricole. Garlasco poi una delle tappe della storica via Francigena e questo rappre-senta una grande opportunit turistica, che lassessore vuole assolutamente sfruttare: agevolare il flusso di presenze anche grazie ad una collaborazione con il Touring Club, ente organizzatore del giro ciclo-turistico della via Francigena. Grande spazio anche al tradizionale Palio, che questanno vedr come protagonisti principali i pi piccoli, grazie alliniziativa B come bambino. Sar il tema principale di questo evento, con tan-te iniziative che coinvolgeranno gli asili e le

    Garlasco si dovr impegnare per man-tenere gli standard di gestione della-silo nido e di prima infanzia, come per essere un valido supporto di cittadini diversamente abili, che hanno bisogno di continua assistenza. Insomma, tutti interventi che fino a qualche anno fa venivano preventivamente program-mati e inseriti a bilancio, ma che oggi devono fare i conti con la scure del governo Monti e con quella Spending Review che sta diventando lincubo di tutti gli amministratori.Uno dei settori che maggiormente risente dei tagli del governo centrale sicuramente quello della cultura e della promozione. Lo sa bene Alessandro Maffei, assessore tito-lare delle deleghe alla Promozione So-ciale, allAssociazionismo, allorganizza-

    zione Eventi, Fiere e Mostre, al Turismo, ai Trasporti, al Tempo Libero, allo Sport e alle Politiche Giovanili. Organizzare una manifestazione, per una citt come Garlasco, da sempre considerata la Las Vegas della Lomellina, molto impor-tante perch valorizza il territorio e fa da volano per il turismo. Ma quando ci sono tagli in vista, la scure si abbatte su-bito sul divertimento e sul tempo libero.Questanno il nostro fiore allocchiel-lo sar il mercato agro-alimentare che cercheremo di istituire alla domenica, a corredo del tradizionale appuntamento settimanale che si tiene il martedi mat-tina - afferma lassessore Maffei - lidea di realizzare un appuntamento che valorizzi i prodotti tipici locali attra-verso mercatini a km zero, ovvero dal

    produttore locale al consumatore. Que-sto evento sar ospitato in piazza della Repubblica, con collaborazione di una delle principali associazioni agricole. Garlasco poi una delle tappe della storica via Francigena e questo rappre-senta una grande opportunit turistica, che lassessore vuole assolutamente sfruttare: agevolare il flusso di presenze anche grazie ad una collaborazione con il Touring Club, ente organizzatore del giro ciclo-turistico della via Francige-na. Grande spazio anche al tradizionale Palio, che questanno vedr come pro-tagonisti principali i pi piccoli, grazie alliniziativa B come bambino. Sar il tema principale di questo evento, con tante iniziative che coinvolgeranno gli asili e le famiglie. Termineremo con la

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    SPECIALE

    Lomellina

    Anche il Comune di Garlasco si dovr impe-gnare per mantenere gli standard di gestione dellasilo nido e di prima infanzia, come per essere un valido supporto di cittadini diver-samente abili, che hanno bisogno di continua assistenza. Insomma, tutti interventi che fino a qualche anno fa venivano preventivamen-te programmati e inseriti a bilancio, ma che oggi devono fare i conti con la scure del go-verno Monti e con quella Spending Review che sta diventando lincubo di tutti gli am-ministratori.Uno dei settori che maggiormente risente dei tagli del governo centrale sicuramente quello della cultura e della promozione. Lo sa bene Alessandro Maffei, assessore tito-lare delle deleghe alla Promozione Sociale,

    allAssociazionismo, allorganizzazione Even-ti, Fiere e Mostre, al Turismo, ai Trasporti, al Tempo Libero, allo Sport e alle Politiche Gio-vanili. Organizzare una manifestazione, per una citt come Garlasco, da sempre conside-rata la Las Vegas della Lomellina, molto importante perch valorizza il territorio e fa da volano per il turismo. Ma quando ci sono tagli in vista, la scure si abbatte subito sul divertimento e sul tempo libero.Questanno il nostro fiore allocchiello sar il mercato agro-alimentare che cercheremo di istituire alla domenica, a corredo del tradizio-nale appuntamento settimanale che si tiene il martedi mattina - afferma lassessore Maf-fei - lidea di realizzare un appuntamento che valorizzi i prodotti tipici locali attraverso

    mercatini a km zero, ovvero dal produttore locale al consumatore. Questo evento sar ospitato in piazza della Repubblica, con col-laborazione di una delle principali associa-zioni agricole. Garlasco poi una delle tappe della storica via Francigena e questo rappre-senta una grande opportunit turistica, che lassessore vuole assolutamente sfruttare: agevolare il flusso di presenze anche grazie ad una collaborazione con il Touring Club, ente organizzatore del giro ciclo-turistico della via Francigena. Grande spazio anche al tradizionale Palio, che questanno vedr come protagonisti principali i pi piccoli, grazie alliniziativa B come bambino. Sar il tema principale di questo evento, con tan-te iniziative che coinvolgeranno gli asili e le

    FrancescoFarinaSindacodi Garlasco

    INFO GARLASCO: Cell. 333.3446749 (Mattia)INFO SANNAZZARO: Cell. 334.4025029 (Ileana)INFO TROMELLO: Cell. 339.8932460www.lomellinamb.altervista.org

    SPORT:La NOVIT MICRO BASKET per i nati negli anni 2008/2009Lomellina mini Basket nata in collaborazione traCMB 2008 GARLASCO e CMB TROMELLO.

    famiglie. Termineremo con la sfilata di moda per bambini, precisa Alessandro Maffei.Per quanto riguarda gli eventi e le manife-stazioni, spesso decisiva anche la collabo-razione delle attivit commerciali, che con la loro apertura e le loro iniziative contribui-scono a coinvolgere un numero sempre pi ampio di visitatori. Non posso lamentarmi, i

    commercianti garlaschesi collaborano attiva-mente - conclude lassessore Maffei - e il loro apporto certamente importante per la riu-scita delle manifestazioni. Come, per contro, anche gli eventi possono venire incontro alle esigenze delle attivit commerciali, e credo che in questo periodo di crisi sia un punto molto importante.

    sfilata di moda per bambini, precisa Alessandro Maffei.Per quanto riguarda gli eventi e le ma-nifestazioni, spesso decisiva anche la collaborazione delle attivit commercia-li, che con la loro apertura e le loro ini-ziative contribuiscono a coinvolgere un numero sempre pi ampio di visitatori. Non posso lamentarmi, i commercian-

    ti garlaschesi collaborano attivamente - conclude lassessore Maffei - e il loro apporto certamente importante per la riuscita delle manifestazioni. Come, per contro, anche gli eventi possono veni-re incontro alle esigenze delle attivit commerciali, e credo che in questo pe-riodo di crisi sia un punto molto impor-tante.

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    SPECIALE

    Lomellina

    TeatroMartinetti

    La chiesa parrocchialededicata alla Beata Vergine Assuntaed a San Francesco

    Il Castellodi Garlasco

    ChiesaSS. Trinit

    Il Paliottone

    ARCHITETTURA CIVILE e RELIGIOSA - EVENTI

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    SPECIALE

    Lomellina

    TeatroMartinetti

    La chiesa parrocchialededicata alla Beata Vergine Assuntaed a San Francesco

    Il Castellodi Garlasco

    ChiesaSS. Trinit

    Il Paliottone

    ARCHITETTURA CIVILE e RELIGIOSA - EVENTI

    SantuarioMadonna della Bozzola

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    SPECIALE

    Lomellina

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    SPECIALE

    Lomellina

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  • di Elena Nai

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    QUANDO IL GIOCO SI FA DUROTAGLI, MANCANZA DI RISORSE, SPENDING REVIEW: LA CRISI UNA COMPAGNA DI VIAGGIO INGOMBRANTE, MA UNO DEI CENTRI PI ATTIVI DELLOLTREPO CERCA DI REAGIRE TENTANDO DI NON PRIVARE I PROPRI CIT-TADINI DI SERVIZI, INTERVENTI E TRADIZIONI

    SpecialeLomellinaGARLASCO

    di Andrea Pestoni

    VIVERE CON LA STORIA

    SpecialeLomellinaGAMBOL

    UNA CITT DALLE RADICI ANTICHISSIME, CHE OGGI CONSERVA IMPORTANTI TESTIMONIANZE DEL PASSATO E UNA TRADIZIONE ANTICA NELLOSPITALIT

    QUANDO IL GIOCO SI FA DUROTAGLI, MANCANZA DI RISORSE, SPENDING REVIEW: LA CRISI UNA COMPAGNA DI VIAGGIO INGOMBRANTE, MA UNO DEI CENTRI PI ATTIVI DELLOLTREPO CERCA DI REAGIRE TENTANDO DI NON PRIVARE I PROPRI CIT-TADINI DI SERVIZI, INTERVENTI E TRADIZIONI

    SpecialeLomellinaGARLASCO

    di Andrea PestoniIl castello

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    eventi e manifestazioni. Per un sindaco leghista, inoltre, il tema della sicu-rezza molto importante e per questo arriveranno presto anche delle teleca-mere nei punti nevralgici della citt, con aumento del livello di sorveglianza. Progetti che Facchinotti porta avanti anche attra-verso incontri settima-nali anche con la Polizia Locale, lAsm Mortara e i dipendenti del Municipio oltre, ovviamente, ai com-ponenti della giunta ed i consiglieri comunali. Uno dei capitoli pi importanti del bilancio del comune di Mortara riguarda la spesa sociale, specialmente in questo periodo di crisi economica: il Comune deve farsi carico di diver-se incombenze, ma oltre alla spesa sociale vera e propria lamministrazione cerca di incentivare il la-voro per consentire a chi in difficolt di pagare le bollette, chiedendo ai contribuenti di occuparsi anche di lavori di ordi-naria manutenzione. in itinere, inoltre, un proget-to proprio sul lavoro, che vede il comune di Vige-vano come ente capofila, diretto alle persone diver-samente abili. Nonostante i tanti tagli del governo centrale, il comune non pu comunque dimenti-care la cultura, gli eventi e le manifestazioni. Da un

    po di tempo lepicentro della cultura mortarese la Biblioteca Civico 17, re-centemente ristrutturata e restituita alla Citt. Il Co-mune sta programmando una serie di appuntamenti musicali di grande profilo qualitativo, anche perch sullargomento le idee del sindaco sono molto chia-re. Credo si possa tagliare su tutto, magari faremo qualche evento cultura-le in meno ma la qualit delle iniziative non pu essere toccata afferma Marco Facchinotti per questo gli appuntamenti in programma sono molto importanti, a cominciare da alcune iniziative ormai tradizionali, come Mor-tara on stage, che trove-ranno una degna cornice nellauditorium. Poi grazie allimpegno di tanti vo-lontari cercheremo anche in campo culturale di of-frire un programma com-pleto. Sempre in tema di cultura Mortara anche famosa per lo storico Pa-lio del gioco delloca, una competizione tra le sette contrade della citt, ba-sato su un Gioco delloca vivente, i cui punteggi sono assegnati per mezzo del tiro con larco. Si svol-ge annualmente, lultima domenica di settembre, nellambito della sagra del Salame doca. Come nella maggior parte dei Palii, il premio assegnato

    ai vincitori un drappo (generalmente dipinto da artisti locali), raffigurante un soggetto riguardan-te la citt, il Patrono San Lorenzo o il gioco stesso. Il Palio nacque come con-torno della gi esistente Sagra del Salame doca di Mortara: come scenario storico si immagin che i giochi rievocati avesse-ro luogo a Mortara, feu-do personale del duca di Milano Ludovico il Moro alla fine del XV secolo, per intrattenere la moglie Beatrice dEste durante le sue battute di caccia in Lomellina. I giochi furono rievocati nel palio attuale, la cui prima edizione si svolse nel 1970. Le sette contrade mortaresi sono la Torre, il Dosso, San Cas-siano, San Dionigi, SantAl-bino, le Braide e il Moro.

    SPECIALE

    Lomellina

    MarcoFacchinottiSindacodi Mortara.

    Gambol una citt di 10.300 abitanti: il territorio compo-sto dal capoluogo e dalle frazioni di Remond, Garbana,

    parte di Cason dei Peri, Stra-della, Belcreda e Molino dI-sella. Si tratta di un territorio con forte vocazione agricola, che presenta alcuni centri produttivi artigianali nella zona di espansione situata tra Gambol e Vigevano. Le prime tracce di insediamenti umani nel territorio di Gam-bol risalgono al 5500 a.C. presso la sponda destra del torrente Terdoppio, la storia

    ci ha insegnato che si svi-lupparono presso gli attigui dossi prevalentemente in epoca celtica nel 3 secolo a .C.Ad oggi possibile vedere i numerosi reperti e vestigia dellepoca presso il Museo Archeologico Lomellino, meta di visita di molte sco-laresche e di famiglie perch nel periodo invernale sono previste nelle giornate di do-menica aperture dedicate ai bambini e ai loro genitori.Oltre al museo archeologico, a Gambol possibile visi-tare il Castello Litta - Becca-ria, il cui nucleo principale

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    eventi e manifestazioni. Per un sindaco leghista, inoltre, il tema della sicu-rezza molto importante e per questo arriveranno presto anche delle teleca-mere nei punti nevralgici della citt, con aumento del livello di sorveglianza. Progetti che Facchinotti porta avanti anche attra-verso incontri settima-nali anche con la Polizia Locale, lAsm Mortara e i dipendenti del Municipio oltre, ovviamente, ai com-ponenti della giunta ed i consiglieri comunali. Uno dei capitoli pi importanti del bilancio del comune di Mortara riguarda la spesa sociale, specialmente in questo periodo di crisi economica: il Comune deve farsi carico di diver-se incombenze, ma oltre alla spesa sociale vera e propria lamministrazione cerca di incentivare il la-voro per consentire a chi in difficolt di pagare le bollette, chiedendo ai contribuenti di occuparsi anche di lavori di ordi-naria manutenzione. in itinere, inoltre, un proget-to proprio sul lavoro, che vede il comune di Vige-vano come ente capofila, diretto alle persone diver-samente abili. Nonostante i tanti tagli del governo centrale, il comune non pu comunque dimenti-care la cultura, gli eventi e le manifestazioni. Da un

    po di tempo lepicentro della cultura mortarese la Biblioteca Civico 17, re-centemente ristrutturata e restituita alla Citt. Il Co-mune sta programmando una serie di appuntamenti musicali di grande profilo qualitativo, anche perch sullargomento le idee del sindaco sono molto chia-re. Credo si possa tagliare su tutto, magari faremo qualche evento cultura-le in meno ma la qualit delle iniziative non pu essere toccata afferma Marco Facchinotti per questo gli appuntamenti in programma sono molto importanti, a cominciare da alcune iniziative ormai tradizionali, come Mor-tara on stage, che trove-ranno una degna cornice nellauditorium. Poi grazie allimpegno di tanti vo-lontari cercheremo anche in campo culturale di of-frire un programma com-pleto. Sempre in tema di cultura Mortara anche famosa per lo storico Pa-lio del gioco delloca, una competizione tra le sette contrade della citt, ba-sato su un Gioco delloca vivente, i cui punteggi sono assegnati per mezzo del tiro con larco. Si svol-ge annualmente, lultima domenica di settembre, nellambito della sagra del Salame doca. Come nella maggior parte dei Palii, il premio assegnato

    ai vincitori un drappo (generalmente dipinto da artisti locali), raffigurante un soggetto riguardan-te la citt, il Patrono San Lorenzo o il gioco stesso. Il Palio nacque come con-torno della gi esistente Sagra del Salame doca di Mortara: come scenario storico si immagin che i giochi rievocati avesse-ro luogo a Mortara, feu-do personale del duca di Milano Ludovico il Moro alla fine del XV secolo, per intrattenere la moglie Beatrice dEste durante le sue battute di caccia in Lomellina. I giochi furono rievocati nel palio attuale, la cui prima edizione si svolse nel 1970. Le sette contrade mortaresi sono la Torre, il Dosso, San Cas-siano, San Dionigi, SantAl-bino, le Braide e il Moro.

    SPECIALE

    Lomellina

    MarcoFacchinottiSindacodi Mortara.

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    fu edificato nellanno 1000. La costruzione presenta le caratteristiche tipiche delle rocche sforzesche viscontee, con pianta quadrilatero tra-pezoidale e torri ai cantoni. Al suo interno, presso il log-giato delle dame, ospitato il Museo Archeologico ed anche possibile visitare il Salone Litta, luogo in cui solitamente si celebrano i matrimoni. Allinterno del Salone si possono ammira-re gli stemmi delle famiglie gambolesi affrescati durante il ventennio fascista ed un camino in pietra risalente al 1500.

    Nel Medio Evo, Gambol era caratterizzata dalla presenza di numerosi conventi, tut-ti situati nellattuale centro storico. Oggi sopravvive la presenza di numerose Chie-se fra cui la Pieve di S. Euse-bio, la chiesa parrocchiale di S. Gaudenzio, le chiese delle confraternite di San Rocco, Santa Maria e San Paolo, pi la chiesa della Madonnina del Terdoppio. La Pieve di S. Eusebio sta-ta realizzata esattamente nellarea dove un tempo sor-geva il tempio dedicato alla dea Minerva. La parte ori-ginale della pieve in stile romanico, e allinterno ospita la cappella gentilizia delle famiglie Litta Visconti ed Arese, con tele di Appiani e Canevari, oltre ad affreschi del Sottocornola e del Gam-bini.La chiesa parrocchiale, completamente ricostruita nellanno 1899, stata di recente restaurata grazie a Don Paolo che ha riportato allantico splendore le volte della navata principale e la-terale di sinistra. Allinterno della chiesa sono conservati due affreschi del XV secolo raffiguranti la Madonna con il Bambino e la Madonna tra San Rocco e San Sebastia-no. La chiesa ospita anche le spoglie di San Getulio, martire e patrono della cit-t, festeggiato il 10 giugno. Essendo Gambol una citt di antica tradizione conta-dina, la festa patronale in programma sempre la quarta

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    eventi e manifestazioni. Per un sindaco leghista, inoltre, il tema della sicu-rezza molto importante e per questo arriveranno presto anche delle teleca-mere nei punti nevralgici della citt, con aumento del livello di sorveglianza. Progetti che Facchinotti porta avanti anche attra-verso incontri settima-nali anche con la Polizia Locale, lAsm Mortara e i dipendenti del Municipio oltre, ovviamente, ai com-ponenti della giunta ed i consiglieri comunali. Uno dei capitoli pi importanti del bilancio del comune di Mortara riguarda la spesa sociale, specialmente in questo periodo di crisi economica: il Comune deve farsi carico di diver-se incombenze, ma oltre alla spesa sociale vera e propria lamministrazione cerca di incentivare il la-voro per consentire a chi in difficolt di pagare le bollette, chiedendo ai contribuenti di occuparsi anche di lavori di ordi-naria manutenzione. in itinere, inoltre, un proget-to proprio sul lavoro, che vede il comune di Vige-vano come ente capofila, diretto alle persone diver-samente abili. Nonostante i tanti tagli del governo centrale, il comune non pu comunque dimenti-care la cultura, gli eventi e le manifestazioni. Da un

    po di tempo lepicentro della cultura mortarese la Biblioteca Civico 17, re-centemente ristrutturata e restituita alla Citt. Il Co-mune sta programmando una serie di appuntamenti musicali di grande profilo qualitativo, anche perch sullargomento le idee del sindaco sono molto chia-re. Credo si possa tagliare su tutto, magari faremo qualche evento cultura-le in meno ma la qualit delle iniziative non pu essere toccata afferma Marco Facchinotti per questo gli appuntamenti in programma sono molto importanti, a cominciare da alcune iniziative ormai tradizionali, come Mor-tara on stage, che trove-ranno una degna cornice nellauditorium. Poi grazie allimpegno di tanti vo-lontari cercheremo anche in campo culturale di of-frire un programma com-pleto. Sempre in tema di cultura Mortara anche famosa per lo storico Pa-lio del gioco delloca, una competizione tra le sette contrade della citt, ba-sato su un Gioco delloca vivente, i cui punteggi sono assegnati per mezzo del tiro con larco. Si svol-ge annualmente, lultima domenica di settembre, nellambito della sagra del Salame doca. Come nella maggior parte dei Palii, il premio assegnato

    ai vincitori un drappo (generalmente dipinto da artisti locali), raffigurante un soggetto riguardan-te la citt, il Patrono San Lorenzo o il gioco stesso. Il Palio nacque come con-torno della gi esistente Sagra del Salame doca di Mortara: come scenario storico si immagin che i giochi rievocati avesse-ro luogo a Mortara, feu-do personale del duca di Milano Ludovico il Moro alla fine del XV secolo, per intrattenere la moglie Beatrice dEste durante le sue battute di caccia in Lomellina. I giochi furono rievocati nel palio attuale, la cui prima edizione si svolse nel 1970. Le sette contrade mortaresi sono la Torre, il Dosso, San Cas-siano, San Dionigi, SantAl-bino, le Braide e il Moro.

    SPECIALE

    Lomellina

    MarcoFacchinottiSindacodi Mortara.

    Con lamministrazione attuale sono stati realizzati lavori relativi alla co-struzione di marciapiedi antistanti al plesso scolastico nel capoluogo, oltre a lavori di miglioramento della viabilit con il rifacimento del man-to stradale in alcune vie compro-messe e la creazione di dossi o rialzi per consentire il rallentamento del-la velocit dei mezzi in transito e la realizzazione di un nuovo parcheg-gio in Castello. Lamministrazione ha inoltre realizzato lambulatorio medico ed il dispensario farmaceu-tico per la frazione di Remond. Ci sono state importanti inaugurazioni di strutture fra cui la nuova casa di riposo, villa Necchi con la sua chie-setta, il nuovo radar di Remond, la

    NON STIAMO MAI FERMI

    Elena Nai, primo cittadino del comune della Lomellina, traccia un bilancio delle attivit e degli interventi realizzati dellammini-strazione

    tensostruttura utilizzata per tennis e calcetto, pi i lavori di restauro della chiesa parrocchiale. Durante lanno intendiamo approntare un progetto per la riqualificazione del patrimonio boschivo di propriet del Comune ed abbiamo partecipa-to ad un bando regionale che pre-vede lelargizione di finanziamenti per la geotermia, finalizzato alla riqualificazione del Castello Litta Beccaria. E in fase di definizione il progetto per la realizzazione di un parco fotovoltaico che consenta la produzione di energia pulita a Bel-creda sulla ex discarica, progetto che di recente ha avuto le autoriz-zazioni necessarie dalla Provincia di Pavia.Mi piace inoltre ricordare, perch ne vado particolarmente orgoglio-sa, la forte presenza sul territorio di associazioni e confraternite che collaborano con il Comune per le emergenze sociali, per le attivit sportive e alla realizzazione delle feste e della notte bianca, in pro-gramma nel mese di maggio. Da ultimo, ma non in ordine di impor-tanza, la nostra realt territoriale si pregia della presenza della scuola civica di musica, che da due anni sta portando avanti un progetto per i ragazzi volto alla creazione di gruppi di base e alla corale di S. Gaudenzio che ha collaborato con il Comune per le celebrazioni dei 150 anni dellunit dItalia e ogni anno ci allieta con il con