«narrare ed ascoltare come terapia. l’esperienza di...

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« « Narrare ed ascoltare come terapia. Narrare ed ascoltare come terapia. L L esperienza di malattia dell esperienza di malattia dell operatore operatore sanitario come processo empatico sanitario come processo empatico » » . . 29 maggio 2015 Salvatrice Alessia Zagara

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««Narrare ed ascoltare come terapia.Narrare ed ascoltare come terapia.

LL’’esperienza di malattia dellesperienza di malattia dell’’operatore operatore

sanitario come processo empaticosanitario come processo empatico»»..

29 maggio 2015

Salvatrice Alessia Zagara

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È un approccio qualitativoqualitativo che si basa sulla narrazione del

vissuto di malattia della persona, , illnessillness--centeredcentered, per

umanizzare l’assistenza.

Nasce dalla Medicina Narrativa e si integraintegra con le evidenze

scientifiche.

Elementi fondamentali: sospensione di giudizio, l’empatia e

l’ascolto attivo.

Strumenti: testimonianze libere (cartella parallela, diario ,

racconto libero) e testimonianze con traccia (fiaba, intervista

strutturata, semi-strutturata e non strutturata).

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La ricerca fenomenologica qualitativa è stata ispirata

dall’articolo dell’infermiera ricercatrice Rosanne E. Beuthing

««Cultivating a Narrative Sensibility in NursingCultivating a Narrative Sensibility in Nursing»», , in cui

afferma che l’esperienza di malattia dell’operatore può portare

maggiore consapevolezza maggiore consapevolezza del significato «essere paziente» e

una maggiore capacitmaggiore capacitàà di stabilire una relazione empatica con

la persona malata.

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� La ricerca inizia con la revisione bibliografica in PubMed

inserendo le parole chiave come ««healthcare healthcare

professional sick, nurse as patient, perception of professional sick, nurse as patient, perception of

carecare....»»..

� Sono stati selezionati e analizzati quattro articoli inerenti

all’argomento, i cui temi principali sono: esperienza di esperienza di

malattia durante la degenza e il cambiamento che la malattia durante la degenza e il cambiamento che la

malattia ha portato nella loro professione.malattia ha portato nella loro professione.

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Quesito di ricerca: ««ll’’esperienza di una malattia vissuta da un esperienza di una malattia vissuta da un

operatore sanitario può influenzare la sua capacitoperatore sanitario può influenzare la sua capacitàà empatica nel rapporto empatica nel rapporto

con la persona assistitacon la persona assistita??»»

Obiettivi:

1) verificare il cambiamento della percezione di malattia dell’operatore

sanitario dopo che l’abbia vissuta.

2) verificare il modo in cui l’esperienza di malattia dell’operatore influenza

la sua relazione operatore-assistito.

Disegno di ricerca: ricerca qualitativa fenomenologica.

Metodi e strumenti: intervista semi-strutturata, audio-registrata e per

e-mail. il consenso informato. Analisi delle interviste con metodo Van

Kaam.

Campione: 12 operatori sanitari che hanno vissuto l’esperienza di

malattia.

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� 1) le emozioni e sensazioni durante il percorso terapeutico-assistenziale

e il significato di essere paziente.

� 2) le richieste di assistenza o i bisogni assistenziali erano simili alle

persone malate assistite.

� 3) il cambiamento personale e professionale dopo l’esperienza di

malattia.

� 4) come potrebbe cambiare l’assistenza oggi.

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Etichetta «A»: Sensazioni ed Emozioni.«[…] per me è stata una doccia fredda. Ero incredula. Questa volta ero io dall’altra parte. […] nonostante fossi infermiera, avevo le stesse paure del malato del letto accanto al mio. […] la vergogna e il senso d’umiltà mi assalivano» (infermiere)

«[…] alcune volte avrei voluto brontolare per non essere stata ascoltata».(infermiere)

«[…] essere catapultata in un mondo ignoto dove nessuno ti comprende».(infermiere)

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Etichetta «B»: Bisogni di assistenza.« […] nei vari controlli provavo un senso di violazione della mia intimità, […] pensavano che sapessi fare il bravo paziente visto che ero infermiera».(infermiere)

« avevo tanto bisogno di parlare, ma nessuno si soffermava ad ascoltare i miei sfoghi. Sentivo di dare fastidio ai miei colleghi […]».(infermiere)

« […] cercavo di non suonare mai il campanello, anche se talvolta avrei voluto che fossero venuti spontaneamente, tanto per chiedermi come stavo».(infermiere)

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‹‹‹‹Consapevolezza di essere in una posizione di inferioritConsapevolezza di essere in una posizione di inferioritàà rispetto al mondo rispetto al mondo

che ti circonda, infatti vivi in un mondo parallelo, fatto di pache ti circonda, infatti vivi in un mondo parallelo, fatto di paure, timori e ure, timori e

vergogne [vergogne [……] essere paziente vuol dire avere fiducia in chi ti sta davanti] essere paziente vuol dire avere fiducia in chi ti sta davanti e e

veste quel camice bianco o quella casacca bianca. Vuol dire affiveste quel camice bianco o quella casacca bianca. Vuol dire affidarsi ad darsi ad

altri e la tua vita dipende dalle loro manialtri e la tua vita dipende dalle loro mani››››. (infermiere). (infermiere)

‹‹‹‹NonNon accettavo essere paziente. Mi dava noia dover subire dagli altriaccettavo essere paziente. Mi dava noia dover subire dagli altri. Ero . Ero

agitata. Ricordo che infamai il medico quando mi diede la risposagitata. Ricordo che infamai il medico quando mi diede la risposta della ta della

diagnosi. Dissi che volevo morire e che volevo fare la barbona.diagnosi. Dissi che volevo morire e che volevo fare la barbona. Avevo Avevo

tanta paura e mi sentivo sola [tanta paura e mi sentivo sola [……]]››››. (infermiere). (infermiere)

Sensazioni comuni: solitudine e rabbia

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‹‹i bisogni assistenziali sono un po’ uguali per tutte le persone indipendentemente dalla patologia. Io per esempio avevo le stesse necessità dei miei pazienti e non sempre i miei colleghi mi hanno soddisfatto […]››. (infermiere)

‹‹[…] è difficile distinguere il proprio ruolo professionale con le necessitàassistenziali. Da una parte cercavo di fare tutto da sola, ma dall’altra avevo voglia di parlare e di essere ascoltata o coccolata›› (infermiere)

Bisogni comuni: parlare ed essere ascoltati.

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Etichetta «C»: Il cambiamento dopo la malattia.«[…] il mio percorso da paziente mi ha aiutato a migliorare la relazione con la persona malata. […] le faccio capire che so quello che prova».( medico)

«[…] diciamo che ho imparato ad adeguarmi meglio alle necessità del paziente. […] so cosa significa vivere il disagio della malattia e mi impegno ad essere efficiente in tutto».(infermiere)

«[…] sicuramente ho ricreduto in me stessa e nella mia famiglia. Mi sento un’altra persona. Sono più gioviale e il mio lavoro lo faccio con piùpassione e pazienza».(infermiere)

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‹‹[…]prima mi arrabbiavo spesso. Invece ora vivo la vita in maniera diversa. Ho più pazienza e mi relaziono meglio con gli altri, non solo con i pazienti››. (infermiere)

‹‹[…] ogni volta che inizio un percorso assistenziale, cerco di avere un ruolo di osservatore doppio. Nel senso che cerco sempre di immedesimarmi nel paziente e nell’essere infermiera››. (infermiere)

Cambiamento comune: attitudine ad essere più pazienti .

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Revisione bibliografica Revisione bibliografica vs Interviste semiInterviste semi--strutturate.strutturate.

Elementi comuni:

�1. l’esperienza di malattia dell’operatore ha un forte impatto nella vita

personale e professionale.

�2. sensazione di disagio rispetto alla scarsa cura alla persona durante il

percorso assistenziale.

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Si è potuti giungere a tre conclusioni. Gli operatori sanitari:

1) hanno vissuto durante la degenza un senso di solitudine senso di solitudine e di distaccodistacco

da parte dei colleghi.

2) hanno sottolineato l’esigenza di essere ascoltati essere ascoltati e coinvolticoinvolti nel

processo di cura.

3) Hanno riflettuto sull’esigenza di rimettere al centro rimettere al centro dell’operato

elementi come ll’’approccio empaticoapproccio empatico, la pazienza la pazienza nei confronti

dell’assistito e ll’’ascolto attivo.ascolto attivo.

Inoltre gli operatori intervistati hanno ravvisato un beneficio nel ravvisato un beneficio nel

ripercorrere la loro esperienza con lripercorrere la loro esperienza con l’’intervista semiintervista semi--strutturata.strutturata.

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««I malati sono libri che chiedono di I malati sono libri che chiedono di

essere letti con passione, perchessere letti con passione, perchéé

animati dalla voglia di confidare al animati dalla voglia di confidare al

mondo oscuritmondo oscuritàà e speranze di una e speranze di una

vita inattesa.vita inattesa.

In attesa di essere ascoltataIn attesa di essere ascoltata»»..

da da ««La vita inattesaLa vita inattesa»»