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Viale Pasubio 5, Milano | www.scuoladicittadinanzaeuropea.it
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“Oltre il confine: la storia della Rivoluzione di Ottobre”
Kit didattico
APPROFONDIMENTO 1: BIOGRAFIE
ALEKSANDRA KOLLONTAJ (SAN PIETROBURGO 1872 – MOSCA 1952) Anticonformista, rivoluzionaria, prima donna statista dell’Urss,
teorica del marxismo e fondatrice del movimento comunista delle
donne, Aleksandra Kollontaj, nacque in una famiglia benestante della
vecchia nobiltà russa, il padre era un generale dell’esercito dello zar;
a soli sedici anni conseguì il diploma di maestra, professione che essa
esercitò nella campagna russa. Giovanissima nel 1890 si sposò,
contro la volontà dei suoi genitori, con un cugino, l’ingegnere
Kollontaj, il matrimonio terminò dopo appena tre anni. Poco più che
ventenne abbandonò il marito e il figlio per andare a Zurigo a
studiare economia politica. Nel 1899 aderì al Partito
socialdemocratico russo, allora illegale.
Prese parte alla rivoluzione del 1905 dove conobbe Lenin. Anche
negli anni che seguirono, contraddistinti dalla feroce repressione
zarista, svolse un’intensa attività politica tra le operaie di
Pietroburgo. Il ruolo subalterno delle donne, tema centrale della sua
riflessione politica, la portò a comprendere la necessità di legare la
lotta per l’emancipazione della donna alla lotta di liberazione della
classe operaia.
Nel 1908 venne processata per ben due volte con le accuse di aver svolto attività antigovernativa tra le
operaie tessili e di aver fatto appello alla rivolta nel suo opuscolo La Finlandia e il socialismo. Dopo questi
eventi riparò all’estero. Molti dei suoi anni li passò in esilio, dove fu attiva sia come scrittrice politica che
come oratrice in vari paesi tra i quali Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Scandinavia e Stati Uniti.
In Germania si adoperò nel settore della propaganda e dell’agitazione per conto del locale partito
socialdemocratico, in Inghilterra si battè con gli operai per il suffragio universale, a Parigi organizzò uno
sciopero di casalinghe contro il rincaro dei prezzi, e prese parte alle lotte dei minatori in Belgio, si trasferì
RISORSE DI APPROFONDIMENTO Materiale: scheda pdf
Figura 1 Foto di ALEKSANDRA KOLLONTAJ
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poi in Svezia e Norvegia. Nel 1910 venne delegata all’8° congresso della II Internazionale. In quegli stessi
anni scrisse anche molte opere come Società e maternità, sull’assistenza alla maternità e sulle relative
leggi in vigore in Europa e in Australia. Incontrò numerose personalità come Rose Luxemburg, Clare
Zetkin, Karl Liebknecht, Auguste Babel. Convinta internazionalista, allo scoppio della Grande Guerra si
trasferì dalla Germania alla Svezia dove scrisse documenti e tenne conferenze contro la guerra. Nel
febbraio del 1917 la Kollontaj fece subito ritorno dall’esilio. Arrestata dal governo Kerenskij nel luglio del
1917, con l’accusa di alto tradimento, subito dopo la conquista del potere da parte dei bolscevichi, venne
nominata Commissario del popolo all’assistenza sociale. Nel 1926 venne nominata ambasciatrice in
Messico fino al 1930 quando divenne ambasciatrice in Svezia. Dal 1934 al 1938 la Kollontaj fu membro
della delegazione sovietica alla Società delle Nazioni a Ginevra, nel 1946 quando si ritirò dall’attività
diplomatica, il governo norvegese le conferì l’Ordine di Sant’Olaf; morì a Mosca il 9 marzo 1952.
NADEŽDA KONSTANTINOVNA KRUPSKAJA (PIETROBURGO 1869 - MOSCA 1939) Rivoluzionaria e pedagogista russa, conclusi gli studi ginnasiali,
Nadežda Krupskaja frequentò nel 1889 i Corsi femminili superiori
dell’Università, studiando pedagogia. Lasciati gli studi nel 1890, fece
parte di un circolo socialdemocratico clandestino, diede lezioni
private e insegnò nella scuola serale domenicale del quartiere
pietroburghese di Smolensk, frequentata da 600 allievi, tutti
lavoratori della capitale. Esiliata in Siberia dal 1898 al 1901, vi sposò
Lenin nel 1897. È qui ch'essa compose, su consiglio di Lenin, il suo
primo libro, La donna lavoratrice, edito all'estero nel 1901, inviato
poi segretamente in Russia e diffuso tra le fabbriche. È la prima
opera marxista sulla condizione della donna russa. Dopo che Lenin
fu liberato, poté raggiungerlo a Monaco nel 1901, e rimase poi
sempre al suo fianco. In tutto il periodo prerivoluzionario e durante
i lunghi anni dell’emigrazione (dal 1901 al 1905 in Germania,
Inghilterra e Svizzera, e dal 1907 al 1917 in Svizzera, Francia, Polonia
e di nuovo in Svizzera), la Krupskaja fu un’attiva, sostenitrice della
causa rivoluzionaria e, negli anni 1905/1907, rivestì il ruolo di segretaria del Comitato Centrale del Partito
socialdemocratico. Dal 1901 al 1905 fu segretaria della redazione del giornale bolscevico Iskra, e, come
tale, a capo di tutta la corrispondenza con gli organi di partito e con i compagni isolati della Russia: era lei
che organizzava le spedizioni della letteratura clandestina e i passaggi illegali di frontiera. Oltre a ciò
curava i rapporti con le donne dell'emigrazione russa e partecipò, come capo delegazione, alla Conferenza
internazionale della donna a Berna (1915). Tornata con Lenin in Russia nel 1917, fu eletta alla Duma
di Pietrogrado e dopo la rivoluzione diresse l'organizzazione per l'istruzione degli adulti fino al 1939. Nel
1917 pubblicò uno studio molto apprezzato da Lenin, dal titolo lstruzione popolare e democrazia, in cui
Figura 2 Foto di NADEŽDA KONSTANTINOVNA KRUPSKAJA
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metteva in luce l'inconsistenza della scuola borghese, richiamandosi alle teorie di pedagogisti innovatori
come Pestalozzi, Montessori, Fröbel e altri ancora. Organizzazione di scuole e biblioteche, sviluppo d'una
rete d'istituzioni d'insegnamento e culturali, attività di alfabetizzazione negli ambiti della gioventù operaia
furono alcune delle iniziative promosse dalla Krupskaja nel corso dei mesi antecedenti alla rivoluzione
d'Ottobre. Suo il progetto degli statuti dell'Unione della gioventù operaia che sfociò nella creazione del
Komsomol, l’Unione comunista leninista della gioventù pansovietica. Dopo l'Ottobre del 1917, fece parte
del Commissariato del popolo per l'istruzione pubblica, la cui competenza era vastissima:
alfabetizzazione, università operaie, biblioteche, librerie,
cinema, teatro, editoria, musei. Insieme a Lenin e a
Lunacarskij, si dedicò alla creazione della scuola politecnica
per lavoratori. Assai popolare, negli anni 20, fu il suo
saggio Il diritto matrimoniale e familiare nella Repubblica
sovietica. Preoccupata della formazione intellettuale della
generazione più giovane, indirizzò nel 1922 una lettera al
CC del Komsomol, sottolineando la necessità di fondare
una organizzazione per adolescenti: fu così che nacque
l'Organizzazione dei pionieri. che raggruppava bambini dai
9 ai 14 anni. Dal 1927 fu membro del Comitato centrale del
partito e membro del presidium del Soviet Supremo. Morì
a Mosca nel 1939.
INESSA ARMAND (PARIGI, 8
MAGGIO 1874 – NAL'ČIK, 24
SETTEMBRE 1920) Elise Stéphanne, questo fu il suo vero nome, nacque da genitori francesi a Parigi, ma fu allevata
a Mosca dalla nonna dall'età di cinque anni. Si sposò con un importante industriale tessile dell'Impero
Russo. Entrata nel salotto di Minna Gorbunova (1840-1931), populista, corrispondente di Engels e
promotrice in Russia dell'istruzione e della formazione femminile al lavoro, nel 1894 l’Armand divenne la
vicepresidente della Società per la protezione della donna, che aveva contatti con i movimenti femministi
europei. Dopo un soggiorno in Svizzera, dove esisteva una numerosa colonia di russi emigrati per motivi
politici, per più socialrivoluzionari e socialdemocratici, e dove si potevano trovare pubblicazioni che in
Russia erano illegali, Inessa Armand lesse Lo sviluppo del capitalismo in Russia di Lenin e qui avvenne la
sua iniziazione al movimento rivoluzionario. Tornata in Russia, si stabilì a Mosca ed entrò nel movimento
rivoluzionario; in seguito alla rivoluzione del 1905 fu arrestata e detenuta in carcere per tre mesi. Il 22
aprile 1907 venne nuovamente fermata dalla polizia di Mosca. Sospettata di far parte dell'Unione militare
dei soldati e dei marinai di Russia, un'organizzazione bolscevica creata per la propaganda e l'agitazione
Figura 3 Ribakov V., Dai giorni leggendari dell'Aurora"
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nelle caserme, venne rilasciata due giorni dopo per mancanza di prove, di nuovo arrestata, in ottobre fu
condannata a due anni di esilio da scontare nella provincia di Archangel'sk, a Mezen', sul Mar Bianco, un
grosso villaggio di duemila abitanti, dei quali circa trecento deportati.
Separata da molti anni dal marito, con il quale mantenne
sempre buoni rapporti di amicizia, si stabilì in seguito a Parigi,
tenendo con sé i tre figli piccoli e una governante.
Conobbe Lenin e sua moglie Nadežda Krupskaja ed entrò a far
par parte della direzione del gruppo bolscevico stanziato nella
capitale francese, composto da circa quaranta elementi. Nel
maggio del 1911 andò a Longjumeau, dove i bolscevichi
avevano organizzato una scuola di partito per giovani
militanti. I corsi erano tenuti da
Lenin, Zinov'ev, Kamenev, Lunačarskij, Steklov, Rjazanov e
altri; a lei furono affidate le lezioni di economia. Dopo aver
trascorso altri sei mesi in carcere raggiunse Lenin e Nadezhda
Krupskaya in Galizia (agosto 1913). In quegli anni Lenin
intrecciò con lei una lunga relazione sentimentale oltre che
una stretta collaborazione lavorativa. Fu la sola persona, al di
fuori dei familiari, a cui Lenin diede del "tu" nelle sue lettere.
Partecipò agli incontri del movimento di Zimmerwald e nel
marzo 1915 e si recò a Berna dove aveva organizzato la
Conferenza internazionale pacifista delle donne socialiste.
Per l'iniziativa di Anna Ul'janova, la rivista « Rabotnica » (L'Operaia), cui collaborarono Inessa Armand,
Ljudmila Stal', Nadežda Krupskaja e Zlata Lilina, la moglie di Zinov'ev, vide la luce l'8 marzo 1914, in
occasione della Giornata Internazionale della donna. Il 15 marzo 1917 giunsero in Europa le prime notizie
sulla rivoluzione vittoriosa avvenuta in Russia.
Caduto lo zarismo, amnistiati i suoi oppositori, si poneva il problema del ritorno in patria. Dopo lunghe
trattative, il 9 aprile partì da Berna il primo gruppo di esuli russi nel vagone di un treno, attraverso la
Germania; vi erano diciannove bolscevichi, tra i quali I’Armand, Lenin, Krupskaja, Zinov'ev e Radek. Fu
eletta nel Comitato esecutivo del partito bolscevico di Mosca. Dal 3 luglio fu pubblicata la rivista
quindicinale «Žizn' rabotnicy» (La vita della lavoratrice), di cui fu curatrice e alla quale collaborò
anche Nadežda Konstantinovna Krupskaja. Divenuta Presidente del Consiglio economico (Sovnarchoz)
della provincia di Mosca, preparò e diresse in giugno la Conferenza delle donne della regione di Mosca e
poi il Congresso delle operaie e delle contadine russe. Nel febbraio 1919 fece parte della missione della
Croce Rossa per rimpatriare i prigionieri di guerra russi. Al suo ritorno a Pietrogrado assunse la direzione
di Zhenotdel, un'organizzazione che ebbe lo scopo di battersi per l'uguaglianza femminile nel partito
comunista e nei sindacati sovietici. Nel 1920 presiedette il Primo Congresso Internazionale delle donne
Figura 4 Foto di INESSA ARMAND
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comuniste. Morì di tifo a quarantasei anni (il 24 settembre 1920) durante un viaggio a Nalcik. Il suo
funerale di si svolse a Mosca e Lenin lo seguì con grande commozione. La sua salma fu sepolta sulla Piazza
Rossa, sotto le mura del Cremlino.