mini giornale realizzato dalla classe ii d - liceo...

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Numero 5 Giugno 2020 MINI SCOPRIRE E CAPIRE IL MONDO L’UOMO SI FERMA... LA NATURA RIPARTE Mini giornale realizzato dalla Classe II D - Liceo Scientifico Scienze applicate IS “AECLANUM” di Mirabella Eclano L’OLIVO SIMBOLO DI PACE, GIUSTIZIA E SAPIENZA PROPRIETÀ E BENEFICI NEWS COMMUNICATION DURING THE COVID19 EPIDEMIC. AMBIENTE AD OGNUNO IL SUO!

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Page 1: Mini giornale realizzato dalla Classe II D - Liceo ...istitutosuperioreaeclanum.it/Attivita_2019_2020... · 5 STORIA 4000 a.C. Le origini dell’olio d’oliva si perdono nella notte

Numero 5Giugno 2020MINI

SCOPRIRE E CAPIRE IL MONDO

L’UOMO SI FERMA... LA NATURA RIPARTE

Mini giornale realizzato dalla Classe II D - Liceo Scientifico Scienze applicate IS “AECLANUM” di Mirabella Eclano

L’OLIVOSIMBOLO DI PACE,

GIUSTIZIA ESAPIENZA

PROPRIETÀ E BENEFICI

NEWSCOMMUNICATION DURINGTHE COVID19 EPIDEMIC.

AMBIENTEAD OGNUNO IL SUO!

Page 2: Mini giornale realizzato dalla Classe II D - Liceo ...istitutosuperioreaeclanum.it/Attivita_2019_2020... · 5 STORIA 4000 a.C. Le origini dell’olio d’oliva si perdono nella notte

PASSATO

AECLANUMAeclanum

fondata alla finedel III sec a.C

Parco Archeologico

Mosaico ritrovato

nella zonadelle terme

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MINI

SCOPRIRE E CAPIRE IL MONDO

NewsHAVE SOCIAL NETWORK EVER BEEN SO NECESSARY AS NOW?......pag 3Communication during the covid19 epidemic

AmbienteAD OGNUNO IL SUO! ............................................................pag 4Perché è importante rispettare gli habitat

AlimentazioneUNA PIANTA PREZIOSA DEL MEDITERRANEO: “L’OLIVO”. ........pag 7

Gli articoli sono stati realizzati dagli alunni: Gennaro C., Anthony C., Alessandro C., Lorena C., Serena C., Anna G.,Federica I., Francesco M., Kristian P., Luca P., Albert P., Alessandro S., Serena T.Si ringraziano: La docente di Scienze prof.ssa Francesca CaporasoLa docente di Inglese prof.ssa Rosanna Lo PrioreCoordinatrice prof.ssa Nicla Elena Sateriale

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NEWS

HAVE SOCIAL NETWORK EVERBEEN SO NECESSARY AS NOW?

n this period, we are dealing with a very difficult and unprecedented I

situation. Suddenly, we have found ourselves fighting against an invisi-ble enemy that has completely chan-ged our lives. We are required to respect certain rules, stay at home and go out only in case of extreme necessities. We can’t go to school, nor meet friends, the only way to keep in touch is through social networks, which have allowed us to “stay together” even if far apart. In recent months they have become very important tools in our daily routine. They allow us to relate instantly to one another and for free. Teenagers spend most of their time on social media, because they repre-sent a different way to escape the reality. Even adults and old people are pushed by the need to learn how to use them in order to keep in touch with one’s loved ones. Social networks are not only a reason for recreation but they also allow stu-dents to take part to the video les-

sons distributed by the school. At first, it seemed strange to follow les-sons from our private rooms, rather than physically in classroom. Social networks have given us the opportunity to make new friends and maintain relationships with people we were already in touch with. In addition, they allow us to keep up-to-date with what is happe-ning around us and worldwide. Thanks to these tools, many people manage to work from home, the so called “smart-working”, an alterna-tive way to continue their work de-spite the lockdown. Many artists and bloggers have shown us their support through social networks and entertained us during these long lonely days. Furthermore, thanks to them, we have been able to contribute through donations to the construction of new hospital equip-ment. We firmly believe that social networks have been essential in this state of emergency and that if used in the right way, they are a great resource to take advantage of.

Communication during the covid19 epidemic

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OLIO D’OLIVA

ALIMENTAZIONE

L’olivo è una tipica pianta del Mediterraneo, essa accompagna la storia dell’umanità. La pianta era già venerata dai Greci e dai Romani. Era l’albero sacro alla dea Atena.

L’olivo rappresenta per le religioni monoteiste una pianta sacra, simbolo di pace. Nel cristianesimo rievoca, nella Domenica delle Palme, l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto dalla folla festante.

L’olio è utilizzato nel battesimo, nella consacrazione dei sacerdoti, nell’unzione dei malati e nella cresima come simbolo di purificazione.

PROPRIETÀE USI

STORIA

BIOCHIMICA

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STORIA 4000 a.C. Le origini dell’olio d’oliva si perdono nella notte dei tempi. Le prime testimonianze dell’utilizzo dell’olio risalgono al 4000 a.C., in Armenia e Palestina, ma anche in India. L’olio di oliva venne utilizzato come unguento per la pelle, per alimentare le lampade – l’olio lampante –è assunto come medicinale. Segni della coltivazione dell’olivo, furono trovati anche in zone non adatte dal punto di vista climatico.

Greci e Babilonesi Nel 2500 a.C. il codice babilonese di Hammurabi regolò la produzione e il commercio dell’olio di oliva, ma furono i Greci a diffondere la coltivazione dell’olivo nel Mediterraneo.

I Romani Furono i Romani a divulgare la pianta in tutti i territori dell’Impero e a imporre il pagamento dei tributi sotto forma di olio di oliva. Grazie a loro, il processo di coltivazione dell’olivo e di produzione dell’olio migliorò e la diffusione del prodotto arrivò fino ai territori del Nord Europa. Sempre i Romani classificarono l’olio in base alle diverse tipologie di spremitura. Con la caduta dell’Impero Romano, anche la coltivazione dell’olivo cadde in disgrazia e per secoli gli uliveti sopravvissero solo in pochi territori.

Medioevo e Rinascimento Nel Medioevo vennero recuperati i terreni migliori per la produzione dei cereali di base e per la coltivazione dell’albero di ulivo, grazie all’intuizione di parte della borghesia commerciale, che vedeva nell’olio un commercio fiorente. Nel 1400 l’Italia divenne il maggior produttore di olio d’oliva nel mondo. In questo periodo, in alcune zone del Bel Paese si preferì, all’olio, l’uso di grassi animali come il burro. Nel Rinascimento, grazie alle abbazie cistercensi e benedettine, custodi di piante ed erbe, furono salvate l’olivicoltura e la viticoltura dall’abbandono. 1700 – 1900 L’olio d’oliva venne sempre più diffuso e conosciuto, all’interno dell’Europa, come prodotto italiano d’eccellenza e fu, proprio in questo periodo florido, che alcune regioni italiane definirono la loro vocazione olivicola, aumentando la coltivazione dell’olivo. Sempre nel ‘700, alcuni missionari francescani portarono i primi alberi di olivo nel Nuovo Mondo, ma fu solo cent’anni dopo che l’olio d’oliva fu commercializzato anche in America, grazie agli immigrati italiani e greci. L’olio oggi Gli ultimi decenni hanno decretato il successo e la riqualificazione dell’olio, anche grazie al successo della dieta mediterranea. L’olio di oliva è diventato uno dei prodotti alimentari italiani più amati e più esportati nel mondo.

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BIOCHIMICA Le diverse famiglie di composti chimici che sono presenti nell’olio di oliva si trovano distribuiti nei vari tessuti che compongono la drupa, a causa della loro polarità e solubilità vengono a trovarsi in quantità diverse nell’olio.

I TRIGLICERIDI Come è stato visto i trigliceridi costituiscono circa il 95-98% dell’olio di oliva e si trovano quasi esclusivamente nella polpa. Sono esteri della glicerina con acidi grassi a lunga catena, sia saturi che mono- e poli-insaturi. Tra gli acidi grassi che entrano a far parte delle molecole dei trigliceridi i più importanti sono: l’acido oleico, monoinsaturo, che è presente per il 70-80%l’acido linoleico, diinsaturo, che rappresenta il 10% circa l’acido palmitico, saturo che rappresenta il 7-15%l’acido stearico, anch’esso saturo, presente per l’1,5-3,5%La caratteristica peculiare della composizione trigliceridica dell’olio di oliva è rappresentata dal particolare equilibrio nella composizione acidica: rispetto agli altri grassi alimentari risulta più elevata la % di acido oleico e quella del linoleico, mentre la concentrazione degli acidi insaturi è moderata.

GLI STEROLI Costituiscono ancora oggi una importante classe di riferimento negli studi e nelle analisi sull’olio di oliva, non essendo stati, fin ad ora, coinvolti in alcuna manipolazione genetica, come è capitato, ad esempio, per la composizione degli acidi grassi. Prevengono ed inibiscono le reazioni di tipo radicalico nell’organismo umano, limitando la formazione di molecole anomale che possono alterare il regolare funzionamento delle membrane cellulari. I tocoferoli, o vitamina E, sono presenti nell’olio nell’ordine dei 150-300 mg/kg, ma la loro concentrazione diminuisce all’aumentare del tempo di conservazione, specialmente se l’olio viene conservato in recipiente aperto non protetto dalla luce. La vitamina E è definita vitamina antisterile e le sono riconosciute proprietà antiabortive, ma non sull’uomo.

CAROTENI E CLOROFILLE I caroteni e le clorofille sono pigmenti colorati che contribuiscono alla definizione del colore dell’olio. I caroteni sono circa ottanta ed hanno colore arancione-rosso. Il più importante di essi è il b-carotene, la cui molecola è il doppio di una molecola di vitamina A. Le tonalità più o meno diverse dipendono dal contenuto in carotenoidi e clorofille che sono estratti dall’oliva durante la trasformazione. I primi variano dal giallo al rosso-arancio, mentre i secondi hanno una colorazione tendente al verde.

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PROPRIETÀ E USI L'olio di oliva è prevalentemente usato come alimento, ma

anche in terapia per le proprietà lassative e colecistocinetiche, come epatoprotettore, contro l'ulcera gastrica e come emolliente locale. Il decotto di foglie e corteccia viene utilizzato per combattere reumatismi, febbre, gotta, ipertensione arteriosa, emorroidi e per disinfettare piaghe e ferite.

In campo, l'olio di oliva serve per fare saponi, dove si utilizza

l'ultimo prodotto della torchiatura. Gli esteri contenuti nell'olio di oliva trattati con soda caustica o carbonati, saponificano scindendosi in glicerina e sali alcalini degli acidi grassi, cioè saponi. Il puro sapone di Marsiglia dovrebbe infatti essere un sapone di soda.

I noccioli delle olive sono un ottimo combustibile, economico e

soprattutto ecologico, dato che la quantità di CO2 emessa durante la combustione è la stessa rilasciata durante la decomposizione naturale. I noccioli rappresentano quindi un'importante risorsa energetica per i Paesi produttrici ed esportatori di olio di oliva. A Madrid lo sfruttamento di questa fonte energetica è già iniziato e fornisce tuttora calore ed acqua calda a diverse abitazioni.

Questo è forse il rimedio della nonna più famoso al mondo. Qualche goccia di olio d’oliva caldo è un rimedio efficace e veloce per lenire un forte mal d’orecchio. Per curare le infezioni invece può essere utile un infuso di olio d’oliva e aglio schiacciato da filtrare e applicare nell’orecchio malato.

Si potrebbe pensare che usare l’olio d’oliva per idratare la pelle possa lasciarla unta e grassa. Nulla di più falso: se applicato in piccole dosi penetrerà in profondità, idratando la pelle senza ostruire i pori.

Prof.ssa coordinatrice Caporaso/ prof.ssa Sateriale

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AMBIENTE

AD OGNUNO IL SUOL'homo sapiens sapiens non ha rispettato la natura e la natura si difende.

Siamo in un'Era in cui l'uomo pensa di poter tenere tutto sotto controllo, pensa di essere indistruttibile, non rendendosi conto che è la natura la vera protagoni-sta. Sembra quasi che essa si stia prendendo una rivincita sull’uomo utilizzando un altro abitante invisibile e sconosciuto: il CORONAVIRUS.Un essere nanometrico che non rispetta i confini territoriali e non teme le bar-riere immunologiche, questa è l'altra faccia della medaglia, l’altra faccia del nostro mondo IPERCONNESSO.L’Uomo, stupito di tanto affronto, sta combattendo una guerra, “evitabile”, contro un nemico insidioso.Nulla avviene per caso, siamo tutti sulla "stessa barca". Quanto è accaduto evi-

denzia il rapporto di interdipenden-za tra noi e la natura. È su di essa che ricadono gli effetti di ogni nostra azione.Lo stiamo vedendo in queste setti-mane, l’umanità fa un passo indie-tro, si nasconde, e la natura riappa-

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PRIMA DOPO

re: cieli tersi, acque limpide, specie animali che si spingo-no in ambienti per lungo tempo vietati, vegetazione rigogliosa e tanto ossigeno.Perché la pandemia? Secon-do gli esperti, il "salto" del virus è causato proprio da noi, che modificando il suo habitat naturale lo abbiamo veicolato inconsapevolmen-te verso altre specie e di conseguenza verso la specie umana “impreparata”. Pro-

prio per questo motivo è di fondamentale importanza soffermarsi a riflettere sulla fragilità degli ecosistemi e a capire, dai cambiamenti che stiamo osservan-do, quanto sia necessario cercare di renderli permanenti e non temporanei.Sono bastati pochi mesi di “lockdown” per rivedere specie acquatiche che da tempo non erano più presenti presso le nostre coste e animali selvatici passeg-giare per i viali delle città deserte.Il cambiamento, probabilmente solo temporaneo sta mettendo in luce il forte impatto negativo dell’uomo sull'ambiente e questa consapevolezza è maturata in un momento storico complesso e doloroso.

Abbiamo soltanto premuto il tasto "pausa"?Oppure riusciremo a mantenere alta l’attenzione sull’ambiente?Per ora non possiamo fare previ-sioni, ma sicuramente dipende tutto dalla responsabilità di ognuno di noi. Tutti insieme, con un sincero atto di colpevolezza, possiamo salvarci e salvare il Pia-neta.

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Siamo in un'Era in cui l'uomo pensa di poter tenere tutto sotto controllo, pensa di essere indistruttibile, non rendendosi conto che è la natura la vera protagoni-sta. Sembra quasi che essa si stia prendendo una rivincita sull’uomo utilizzando un altro abitante invisibile e sconosciuto: il CORONAVIRUS.Un essere nanometrico che non rispetta i confini territoriali e non teme le bar-riere immunologiche, questa è l'altra faccia della medaglia, l’altra faccia del nostro mondo IPERCONNESSO.L’Uomo, stupito di tanto affronto, sta combattendo una guerra, “evitabile”, contro un nemico insidioso.Nulla avviene per caso, siamo tutti sulla "stessa barca". Quanto è accaduto evi-

denzia il rapporto di interdipenden-za tra noi e la natura. È su di essa che ricadono gli effetti di ogni nostra azione.Lo stiamo vedendo in queste setti-mane, l’umanità fa un passo indie-tro, si nasconde, e la natura riappa-

re: cieli tersi, acque limpide, specie animali che si spingo-no in ambienti per lungo tempo vietati, vegetazione rigogliosa e tanto ossigeno.Perché la pandemia? Secon-do gli esperti, il "salto" del virus è causato proprio da noi, che modificando il suo habitat naturale lo abbiamo veicolato inconsapevolmen-te verso altre specie e di conseguenza verso la specie umana “impreparata”. Pro-

prio per questo motivo è di fondamentale importanza soffermarsi a riflettere sulla fragilità degli ecosistemi e a capire, dai cambiamenti che stiamo osservan-do, quanto sia necessario cercare di renderli permanenti e non temporanei.Sono bastati pochi mesi di “lockdown” per rivedere specie acquatiche che da tempo non erano più presenti presso le nostre coste e animali selvatici passeg-giare per i viali delle città deserte.Il cambiamento, probabilmente solo temporaneo sta mettendo in luce il forte impatto negativo dell’uomo sull'ambiente e questa consapevolezza è maturata in un momento storico complesso e doloroso.

Abbiamo soltanto premuto il tasto "pausa"?Oppure riusciremo a mantenere alta l’attenzione sull’ambiente?Per ora non possiamo fare previ-sioni, ma sicuramente dipende tutto dalla responsabilità di ognuno di noi. Tutti insieme, con un sincero atto di colpevolezza, possiamo salvarci e salvare il Pia-neta.

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FUTURO

MARTE

Via Lattea

Sistema solare

Perseverance:Il rover della NASA Mars2020

Mars 2020 è una missione spaziale per l'esplorazione di Marte sviluppata dalla NASA, il cui lancio è previsto per l'estate del 2020 per studiare

l'abitabilità di Marte

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