michi: la responsabilità e il quadro legislativo sul casa scuola

La Responsabilità: il quadro legislativo sul tema casa-scuola

Avv. Jacopo Michi(Ufficio legale FIAB)

Avv. Jacopo Michi – Reggio Emilia 4.4.2016

I) Il contesto

II) La normativa

III) La giurisprudenza

IV) La prassi

V) Prospettive

VI) BibliografiaAvv. Jacopo Michi – Reggio Emilia 4.4.2016

I) Il contesto


“Autocentrismo”

48.000.000 di autoveicoli (ISTAT 2015)Oltre 60 auto (!!) ogni 100 abitanti


“Motocentrismo”

Tasso di motorizzazione: 15-25 scooter/moto (!!) ogni 100 abitanti nei principali centri urbani (Euromobility 2012)

Firenze 22,8 moto ogni 100 abitanti



I mass mediaSpot 2010 - Agenzia: Publicis - Dalla vita aspettati di più

.. genitori che accompagnano il proprio figlio in auto per paura delle auto…


L’ansia dei genitori….

…di altri genitori che accompagnano i loro figli per paura delle auto di altri….


Le conseguenze

“L'automobile viene scelta dal 39,2 per cento di scolari e studenti per farsi accompagnare nel luogo di studio”

(ISTAT 2015)

II) La normativa



L’italia è il paese delle decine di migliaia di leggi. Nessuna però affronta in modo specifico il tema della

responsabilità nel “tragitto casa - scuola”

Disinteresse per la materia o «paura» di legiferare?

In assenza di normative specifiche, occorre far riferimento a

PRINCIPI GENERALIDovere di vigilanza sui minori

sorvegliante è colui che si trova a esercitare la custodia sull'incapace in forza di una previsione di legge, o di una convenzione negoziale, ovvero di una libera scelta

GENITORI INSEGNANTI

Dovere di vigilanza sui propri figli Dovere di vigilanza sugli alunni


Le fonti normative dell'obbligo di vigilanza.

I genitori

Art. 147 cod. civ: obbligo di educare e assistere i figli.

Art. 2048, I comma, cod. civ.: “Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi”.


Gli insegnanti/ Dirigenti/ Personale non docente

Art. 1218 cod. civ.: responsabilità contrattuale (rectius «responsabilità da contatto sociale qualificato») [Cass. civ., Sez. Unite, 27.6.2002, n. 9346; App. Lecce Sez. II, 7.1.2016; App. Napoli, Sez. IV, 28.2.2007; App. Napoli, Sez. I, 17.5.2006; Cass. civ., Sez. III, 29.4.2006. n. 10030; Trib. Monza, 14.2.2006; Cass. civ., Sez. III, 18.11.2005, n. 24456]

«CONTRATTO DI PROTEZIONE»

Art. 2048, II comma, cod. civ.: “I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabiliresponsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”.

Artt. 2043 e 2051, cod. civ.


La scuola pubblica(solo parte delle norme rilevanti)

R.D. 30.4.1924, n. 965: Ordinamento dei Regi istituti di istruzione media

D.P.R. 31.5.1974, n. 417: Norme sullo stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica dello Stato.

Circolare Ministeriale del 16.4.1975, n. 105: Regolamento di istituto tipo

L. 11.7.1980, n. 312, art. 61: Disciplina della responsabilità patrimoniale del personale direttivo, docente, educativo e non docente

D.Lgs. 16.4.1994, n. 297: Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado. (676 articoli…..)

CCNL 2006-2009: Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del Comparto Scuola


Le conseguenze della mancata vigilanza


Responsabilità civile

Responsabilità penale

Responsabilità amministrativa

Responsabilità erariale

C. Conti Calabria, 18.5.2011, n. 323;C. Conti Puglia., 18.4.2006, n. 362

Per Insegnanti e genitori

Per Insegnanti (scuola pubblica)

La responsabilità penale (brevi cenni)

Art. 591 c.p.: “Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.

+REATI OMISSIVI

Art. 40, II comma, c.p.: “Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.


III) La giurisprudenza


Gli insegnanti/ Dirigenti/ Personale non docente

cd. Responsabilità «da contatto sociale»

Da quando decorre?

«a seguito dell'accoglimento della domanda d'iscrizione da parte dell'Istituto scolastico e della conseguente ammissione dell'allievo alla scuola» (Trib. Milano Sez. X, 21.4.2009)

Cosa comporta?

«il precettore assume, nel quadro del complessivo obbligo di istruire ed educare, anche uno specifico obbligo di protezione e di vigilanza, onde evitare che l'allievo si procuri da solo un danno alla persona» (Cass. Civ., SS. UU, n. 9346/2002)«tra le diverse obbligazioni accessorie assunte automaticamente dall'Istituto vi è quella di vigilare sulla sicurezza e l'incolumità dell'allievo» (Trib. Milano Sez. X, 21.4.2009)


Estensione della responsabilità

obbligo di vigilanza sussiste «nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni» (Trib. Milano, Sez. X, 21.4.2009)

Anche fuori dall’orario delle lezioni

«dal momento in cui un alunno minore di età viene a trovarsi legittimamente nell'ambito della scuola, egli è di fatto affidato alla scuola stessa e passa dalla sorveglianza dei genitori a quella dell'autorità scolastica; e non rileva la circostanza che la permanenza nell'istituto del minore coincida con l'orario delle lezioni, ovvero sia anteriore o posteriore. Per il tempo anteriore l'obbligo di vigilanza discende invero dal fatto che è stato consentito l'ingresso nella scuola; per il tempo posteriore la responsabilità sussiste perché l'obbligo cessa soltanto con l'effettivo licenziamento degli alunni dalla scuola.» Cass. civ., Sez. III, 19.2.1994, n. 1623; Trib. Firenze, Sez. II, 13.1.2015)


Una fase delicata: il tragitto casa – scuola

necessità che la vigilanza parta dal primo momento in cui l’allievo viene affidato alla scuola sino a quando ad essa si sostituisca quella dei genitori


Senza soluzioni di continuità

Ed è proprio per garantire l’assenza di soluzioni di continuità nella vigilanza che

- l’art. 39, R.D. 30.4.1924, n. 965 prevede che «I Professori devono Trovarsi nell'Istituto almeno cinque minuti cinque minuti prima che cominci la propria lezione" e "assistere all'ingresso e all'uscita dei propri alunni»;

Il CCNL 2006-2009, art. 29, comma V, prevede che «Perassicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunnimedesimi»

- l'art. 17 della Circolare n. 105 del 16.4.1975 prevede che il personale docente dovrà trovarsi in aula almeno cinque minuticinque minuti prima dell'orario in

cui è possibile l'accesso agli alunni


E' realistico pensare che i minori debbano, sempre e comunque, essere accompagnati dai genitori

fino alla mano dell'insegnante?


IV) La prassi


REGOLAMENTI CHE CONSENTONO ECCEZIONALMENTE l’USCITA DI MINORI DA SOLI

(in assenza di genitori o delegati maggiorenni)



Nota Dir. Gen. Veneto MIUR in data 1.12.2014 Prot. MIUR.AOODRVEI5637/C27i

Presupposti

- Previsione del Regolamento di Istituto/Circolo

- Situazioni particolari (scuola in area pedonale; presenza di percorsi protetti, ecc.) - Età del minore adeguata (ok alunni scuola secondaria superiore; no alunni scuola primaria) - Capacità del minore di affrontare il tragitto

- Autorizzazione del genitore (cd. “liberatoria”)

LA cd. «LIBERATORIA» sottoscritta dai genitori


Parere dell'Avv. Antonio Mancini, Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bologna del 4 dicembre 2000, n. 21200

“L'istituzione scolastica che trasferisse la vigilanza sui minori dai propri docenti a soggetto minorenne, quand'anche questo corrispondesse a precise disposizioni date dai genitori, verrebbe meno al proprio obbligo di evitare situazioni potenzialmente pregiudizievoli per il minore (...)

A differente soluzione sotto il profilo giuridico non possono spingere né la pretesa dei genitori a non subire interferenze in quella che spesso viene presentata come scelta educativa, non essendo tale pretesa giuridicamente tutelabile allorché il minore si trovi affidato ad altro soggetto, stante l’indisponibilità del diritto all’incolumità e integrità fisica dello stesso, né difficoltà operative conseguenti all’applicazione dei richiamati principi”.


REGOLAMENTI CHE NON CONSENTONO l’USCITA DI MINORI DA SOLI

(in assenza di genitori o delegati maggiorenni)


Un groviglio per interpreti....L'analisi di un tristissimo caso concreto

Cass. pen., Sez. IV, 7.5.2010, n. 17574

“Un ragazzo di 11 anni, alunno di prima media della scuola pubblica di (OMISSIS), al termine delle lezioni usciva di scuola e sulla strada comunale antistante la scuola veniva investito e schiacciato da un autobus, morendo sul colpo”

1) Tribunale: Condanna per AUTISTA, INSEGNANTE, PRESIDE.

2) Corte di appello: Condanna per AUTISTA. Assolti INSEGNANTE e PRESIDE.“il personale scolastico ha l'obbligo di garantire la sicurezza dei minori solo all'interno

dell'edificio scolastico ma non anche nelle ulteriori situazioni pericolose che possano verificarsi fino a che il soggetto non sia entrato sotto la sfera di protezione di altri”

3) Cassazione: cassa con rinvio la sentenza della corte di appello nella parte in cui assolve l'INSEGNANTE e, soprattutto, il PRESIDE.

Valorizzazione della “responsabilità” del dirigente...


Soffermandosi sulla responsabilità dell'insegnante, la Cassazione ha affermato quanto segue:

“Quanto alla posizione della G., insegnante dell'ultima ora, ferma restando la sussistenza anche in capo alla medesima di una posizione di garanzia, quale sopra precisata, che le imponeva (…) in ogni caso di vigilare sull'uscita dalla scuola dei ragazzi fino alla riconsegna dei medesimi ai genitori o altri soggetti parimenti responsabili, si deve tuttavia tenere conto della incertezza che è derivata dalla non chiara ricostruzione della normativa di riferimento ed in particolare dalla imprecisa formulazione del regolamento di istituto”

Nel giudizio di rinvio la responsabilità dell'insegnate dovrà essere valutata alla luce delle disposizioni del Regolamento di istituto.


V) Prospettive


Disegno di legge S.325/2013 presentato il 17.7.2013 (Comaroli)

RATIO

Relazione introduttiva: «Con il presente disegno di legge si intende fare chiarezza su una questione che – a quasi venti anni dall’emanazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 – dà adito a fraintendimenti di vario tipo in materia di vigilanza degli studenti all’uscita dalla scuola, al punto da configurare l’esistenza di un vuoto legislativo»


Disegno di legge S.325/2013 presentato il 17.7.2013 (Comaroli)

E’ proposta la modifica dell'articolo 10, comma 3, lettera a) del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, di cui al decreto legislativo 16

aprile 1994, n. 297.

- VALORIZZAZIONE REGOLAMENTO DI CIRCOLO- NO RESPONSABILITA’ DOCENTI, SE SEGUONO REGOLAMENTO


TESTO PROPOSTO

«a) (…) regolamento interno del circolo o dell'istituto … deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio ai sensi dell'articolo 42 e per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima. Il rispetto del regolamento interno del circolo o dell’istituto esenta i docenti da qualsiasi responsabilità civile o penale nei confronti degli studenti».

TESTO VIGENTE

a) (…) regolamento interno del circolo o dell'istituto …deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio ai sensi dell'art. 42;

… le leggi, anche se ben scritte, non hanno poteri taumaturgici.

Occorre dunque pensare anche ad una messa in sicurezza «reale» dei percorsi casa scuola e, in particolar modo, delle aree dinanzi alle

scuole.

-MODERAZIONE DEL TRAFFICO

-AREE PEDONALI

-LIMITAZIONI TRAFFICO (nelle fasi di entrata/uscita scuola)

-EDUCAZIONE STRADALE

-…


GRAZIE PER L’ATTENZIONE!


VI) Bibliografia


Belli, Minori, capacità di discernimento ed esercizio della sorveglianza da parte degli insegnanti, in Fam. Pers. Succ., 2012, 11;

Carbone, Responsabilità della scuola per il danno cagionato da un allievo ad un altro durante una gara sportiva, in Danno e Resp., 2013, 1, 23;

Carbone, Responsabilità della scuola e dei genitori: le attuali svolte interpretative, in Dike-Dir. e giur. comm., 2013, I, 34;

Cocuccio, Responsabilità dell'insegnante per mancata protezione del minore, in Giust. civ., 2011, I, 2932;

Foglia, Danno cagionato dall'alunno a se stesso: il problema del regime della prova, in Danno e resp., 2012, 889;

Grazzini, La responsabilità del precettore e dell'istituto scolastico per l'infortunio autocagionato dall'allievo, in Resp. civ., 2012, 12;

Mariotti Serpetti, Il danno che l'alunno cagiona a se stesso, in Il Civilista, 2012, 11, 22;

Petrone, Il cane morde l'alunna all'uscita della scuola: quid iuris? in Giur. It., 2012, 3;

Alessio Zaccaria, Il risarcimento del danno non patrimoniale in sedecontrattuale, in Resp. civ., 2009, 1.


Immagini.Immagini delle slides 5 e 7: Avv. Jacopo Michi ;

Immagini della slide 6: estratto dallo Spot della Nuova Renault Clio - 2010 - Agenzia: Publicis - Dalla vita aspettati di più;

Immagini delle slides 4, 8, 10, 20, 21 e 22: tratte da google immagini.

Fonti consultate:Annuario statistico ISTAT 2015

Banca dati di normativa, giurisprudenza e prassi:

http://studiolegale.leggiditalia.it/


michi: la responsabilità e il quadro legislativo sul casa scuola

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