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Copyright dr M. Martinelli, reprinted with permission Michel D’Obrenovic Durante gli ultimi anni sono apparsi e sono adesso disponibili nuovi importanti articoli e documenti riguardo alla vita ed agli obiettivi di un ricercatore indipendente conosciuto come George Hunt Williamson ( GHW ) sino alla fine degli anni cinquanta del XX century, quindi legalmente conosciuto come Michael Obrenovic Obilic von Lazar ( MDO ). 1 Elenco brevemente i nuovi documenti che permettono di meglio comprendere il cammino di questo uomo eccezionale : 1 Articolo scritto dallo studioso Michel Zirger nella rivista francese “ Lumières Dans La Nuit “, no. 357, Agosto 2000 2 2 Articolo scritto dal giornalista Franco Brancatelli nella ri- vista italiana “ Ufo notiziario “, no. 59, Ottobre- Novembre 2005 3 3 Articolo scritto da Gianfranco Degli Esposti nella rivista 1 Secondo I documenti in mano a Michel Zirger, GHW possedeva già un passaporto con il nuovo nome D’Obrenovic durante il suo viaggio in Giappone nel 1961, Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, pag. 26 2 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, Agosto 2000, no. 357, pagg 25-30 3 Franco Brancatelli, “ George Hunt Williamson, confidente degli alieni”, in UFO notiziario del Centro Ufologico Nazionale, no. 59, Ottobre/Novembre 2005, pagg 42-45. E’ importante notare che il gruppo di studio siciliano durante gli anni 1957-58 entrò in contatto con la medesima entità, Regga, la quale era uno dei supposti esseri extraterrestri in contatto con GHW secondo quanto riportato nel libro “ The saucers speak “ 1

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Copyright Dr M. Martinelli Reprinted With Permission

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Copyright dr M. Martinelli, reprinted with permission Michel D’Obrenovic

Durante gli ultimi anni sono apparsi e sono adesso

disponibili nuovi importanti articoli e documenti riguardo alla

vita ed agli obiettivi di un ricercatore indipendente conosciuto

come George Hunt Williamson ( GHW ) sino alla fine degli anni

cinquanta del XX century, quindi legalmente conosciuto come

Michael Obrenovic Obilic von Lazar ( MDO ).1

Elenco brevemente i nuovi documenti che permettono di

meglio comprendere il cammino di questo uomo eccezionale :

1 Articolo scritto dallo studioso Michel Zirger nella rivista

francese “ Lumières Dans La Nuit “, no. 357, Agosto

20002

2 Articolo scritto dal giornalista Franco Brancatelli nella ri-

vista italiana “ Ufo notiziario “, no. 59, Ottobre- Novembre

20053

3 Articolo scritto da Gianfranco Degli Esposti nella rivista

1 Secondo I documenti in mano a Michel Zirger, GHW possedeva già un passaporto con il nuovo nome D’Obrenovic durante il suo viaggio in Giappone nel 1961, Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, pag. 26

2 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, Agosto 2000, no. 357, pagg 25-30

3 Franco Brancatelli, “ George Hunt Williamson, confidente degli alieni”, in UFO notiziario del Centro Ufologico Nazionale, no. 59, Ottobre/Novembre 2005, pagg 42-45. E’ importante notare che il gruppo di studio siciliano durante gli anni 1957-58 entrò in contatto con la medesima entità, Regga, la quale era uno dei supposti esseri extraterrestri in contatto con GHW secondo quanto riportato nel libro “ The saucers speak “

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italiana “ Ufo notiziario “, no. 59, Ottobre - Novembre

20054

4 Serie di articoli scritti dal Prof. Michael Swords 5

5 Lettere scritte dal colonnello ed archeologo Costantino

Cattoi to Dr Filippo Martinelli, chimico ed esoterico, du-

rante gli anni 1958/606

6 Articolo scritto da Olivier du Rouvroy nel proprio sito

Web7

7 Articolo scritto dallo studioso francese Michel Zirger nel-

la rivista francese “ TOP secret “, no. 48, Aprile-Maggio

20108

8 Articolo scritto dallo studioso francese Michel Zirger nel-

la rivista francese “ TOP secret “, no. 51, Novembre-Di-

4 Gianfranco Degli Esposti, “ Contatti radio con gli extraterrestri, da Nikola Tesla a George Hunt Williamson “ in UFO notiziario del Centro Ufologico Nazionale, no. 59, ottobre/novembre 2005, pagg 36-41

5 Michael Sword, “UFOs and the Amish", IUR 18 (5), Sept/Oct 1993; "A Little Walk in the Strange Life of George Hunt Williamson", IUR Summer 2001; "Strange Days", IUR 30 (4) Agosto 2006;"

6 Vedi capitolo precedente. Il Colonello Costantino Cattoi scoprì l’antica città Etrusca di Capena nel Lazio nel 1930 e l’antica città di Lylybeus presso Marsala in Sicilia. GHW ha trattato le scoperte di Cattoi in “ The road in the sky “, nel capitolo “ The last of the sacred forests “, pagg 32-64. 7 Vedi il sito web http://erenouvelle.nous-les-dieux.org/portcontgwil.htm, 8 Michel Zirger “ Desert center “ in “ Top secret “, Aprile-Maggio 2010, no.48, pagg 14-21

2

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cembre 20109

7 Note personali ed un manuscritto di un libro che GHW

non ha mai pubblicato “ Secret of lost horizon ( Shangri-la is

alive and well ! ) “, 1984, entrambi ricevuti dall’autore grazie

alla cortesia dell’ Ing. Stefano Breccia, autore fra gli altri del

libro “ Contattismi di massa “10

E’ veramente sorprendente il fatto che, a parte gli articoli

sopra menzionati, solamente pochissimi ricercatori, come

Timothy Green Beckley11, Jerome Clark12, James W.

Moseley13, hanno scritto articoli su GHW, sebbene egli fosse

nel posto chiave con George Adamski durante il famoso

supposto incontro con un essere proveniente dal pianeta

Venere il 20 novembre 1952, egli abbia scritto libri

sull’argomento ufologico sin dall’inizio del fenomeno, egli

abbia viaggiato a lungo durante gli anni cinquanta, egli abbia

anticipato nei suoi libri molti temi che adesso sono

9 Michel Zirger “ L’enigme George Hunt Williamson “ in “ Top secret “, Novembre-Dicembre 2010, no.48, pagg 14-20

10 L’Ing. Stefano Breccia acquistò da Robert Girard libri e documenti originali appartenuti a MDO, consegnati a Girard dall’ultima moglie di MDO, Thelma Dunlap, dopo la sua morte

11 Timothy Green Beckley “ George Hunt Williamson a biography “ in Brother Philip “ Secret of the Andes and the Golden Sun Disc of Mu “DBA Global Comunications, New Brunswick, NJ, 2008, pagg. 109-111

12 Jerome Clarke “ The Ufo Enciclopedia “, Emnigraphics, Detroit, 1992, pagg 403- 408

13 James W. Moseley & Karl T. Pflock “ Shockingly close to the truth ! Confession of a grave-robbing ufologist “, Prometheus Books, New York, 2002, pagg 136-138

3

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considerati di estrema importanza per l’Homo Sapiens

Sapiens.

Ancora più strano il fatto che a partire dagli anni sessanta,

dopo la pubblicazione del suo ultimo libro, “ Secret of the

Andes “ scritto con il nome di Brother Philip, pochissime

persone abbiamo avuto conoscenza delle sua attività. In ogni

caso egli fu una persona “ fuori da schemi pre-ordinati “, con

una mente aperta ed eclettica, che gli permise di spaziare in

diversi campi della conoscenza

Nei vari periodi della sua vita, MDO studiò le tradizioni

indiane, realizzò scoperte archeologiche in Sud America e

Messico, fu un conferenziere di successo in molti paesi del

mondo, ricevette messaggi dai “ Fratelli dello spazio “ tramite

trasmissioni radio interstellari, canalizzò e ricevette messaggi

di natura telepatica da esseri viventi sulla Terra in quel

momento ( sebbene essi si fossero incarnati in altre persone

nel passato ), come mistico fondò una comunità di Esseni

nelle Ande, quindi improvvisamente terminò le sue attività.

Già nel 1947 mentre studiava all’ università orientale del

Nuovo Mexico, MDO spiegò ai suoi compagni di corso ed al

Prof. Martin che era ancora possibile trovare dinosauri ancora

viventi in due luoghi della Terra. Entrambi i luoghi hanno

attualmente un clima adatto alla sopravvivenza dei dinosauri

ed entrambi erano gli unici luoghi sulla Terra in cui la

4

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popolazione indigena racconta leggende su bestie

gigantesche che vagano nella regione.

I due luoghi erano situati in Sud America ed in Africa,

nelle migliaia di miglia quadrati inesplorate nel Mato Grosso

ed all’interno del Brasile, come in qualche parte sperduta del

Congo. Alcuni dei suoi compagni di corso risero, ma il Prof.

Martin fu d’accordo che alcuni di quei rettili giganteschi

possano essere sopravvissuti alla distruzione totale dei

dinosauri settanta milioni di anni fa.

Nel 1949 all’università dell’Arizona, MDO ricevette ancora

maggiori risate quando egli spiegò in classe la teoria che gli

antichi giapponesi traversarono l’Oceano Pacifico e

raggiunsero con successo il Sud America.

Questa volta rise anche il professore, tuttavia alla metà

degli anni cinquanta, il Dr Clifford Evan, curatore associato

della divisione di archeologia del Museo Nazionale degli Stati

Uniti e la Sig.ra Betty J. Meggers, ricercatrice associata

presso lo Smithsonian Institution, annunciarono di aver

scoperto che intorno al 3200 a.c., insoliti vasi di ceramica

erano stati scoperti nella valle di Valdivia nella costa

meridionale dell’Ecuador. Essi constatarono che un lavoro

sorprendentemente similare era stata prodotto nello stesso

periodo in Giappone sulla costa opposta del Pacifico.

Nel 1951, dopo il periodo di studio 1950-51 con gli indiani

5

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Chippewa nel Minnesota,14 a MDO, conosciuto presso di loro

come un “ vero uomo di pace “ e chiamato dagli Hopi “ Aquila

solare “, venne chiesto di guidare la cavalleria indiana nel

famoso film “ The Last outpost “ ( 1951 ) con la partecipazione

persino di Ronald Reagan.15

Fra i messaggi di natura telepatica che MDO iniziò a

ricevere sin dal 1953 come un “ giovanissimo canalizzatore “,

egli ne ricevette uno veramente speciale che tramite il Dr

Charles Laughead venne consegnato al Dr Andrija Puharich,

dopo l’incontro tra Lillian e Charles Laughead con Puharich ed

il celebre medium olandese Peter Hurkos tenutosi in

Acambaro, nel Messico il 27 luglio 1956, mentre entrambi i

gruppi si trovavano in città allo scopo di studiare le famose

figurine di Acambaro, scoperte nel 1945 da Waldemar Julsrud.

L’importanza dell’episodio risiede nel fatto che il

messaggio canalizzato da MDO conteneva la seconda parte

propria della formula che Puharich ricevette il 31 1952

attraverso il medium indiano Dr Vinod, il quale canalizzava la

cosiddetta entità chiamata " M ". Nonostante tutte le

richieste, MDO non ammise mai di essere il " giovanissimo

canalizatore ", sinché egli non incontrò Puharich il 3 luglio

1978 per una lunga conversazione a Beverly Hills, in

14 MDO scrisse un libro che non venne mai pubblicato sulla sua esperienza presso di loro, “Chippewa diary “, vedi Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, pag. 26

15 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, page 30

6

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California. Mdo chiese a Puharich di scusarlo per non avergli

confermato il fatto anni prima, ma spiegò che a quell tempo

egli non desiderava che si sapesse che lui aveva capacità

medianiche. Puharich disse che comprendeva perfettamente,

ma aggiunse che l’accaduto era l’evidenza più importante che

egli avesse mai riscontrato in tutti gli anni delle sue ricerche

in campo psichico e medianico.

Le parole di Puharich rappresentavano una grande

conferma, poiché lo stesso Dr Puharich aveva studiato alcuni

dei più eclatanti esempi di attività paranormale verificatisi

nei tempi moderni. Egli aveva scritto libri come “ Beyond

telepathy “ e “ The sacred mushroom “ e più tardi aveva

descritto le sue incredibili esperienze con Uri Geller in Israele

quando essi incontrarono l’entità chiamata “ Spectra “. 16

Il dicembre 1956, assieme a Lillian and Charles

Laughead, ai fratelli Ray and John Stanford, alla moglie

Betty17 ed al suo piccolo figlio Marc, MDO partì per il Peru,

seguendo le istruzioni telepatiche ricevute da “Brother Philip “

in carne ed ossa e dalla “ Brotherhood of the seven rays “

( Fratellanza dei sette raggi ). Fu durante il suo soggiorno in

16 La storia è riportata dal Dr Andrija Puharich in “Uri, a journal of the mystery of Uri Geller “, New York, Anchor Press, 1974, pagg 18-24

17 La prima moglie di MDO, Betty Jane Hettler, era una chimica ed un’ antropologa, come riportato da Timothy Green Beckley “ Other voices “,Wilmington, Abelard Productions Inc., 1995, pag. 31. La moglie di MDO morì in Peru mentre egli stava viaggiando in Europa, come ha scritto MDO “ Preliminary report on my world tour “, Flying Saucer Review ”, 1958, no. 6, page 14. Riguardo alla morte della sua prima moglie, debbo riportare anche l’opinione di James W. Moseley in James W. Moseley & Karl T. Pflock “ Shockingly close to the truth ! Confession of a grave-robbing ufologist “, Prometheus Books, New York, 2002, pag. 137

7

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Peru che MDO incontrò il Dr Daniel Ruzo, lo scopritore delle

sculture rupestri situate nell’altopiano di Marcahuasi, la

studiosa tedesca Maria Reiche, scopritrice della famose “

Linee di Nazca e compì le spedizioni nella giungla amazzonica

alla ricerca del famoso Regno del Paititi.18

Di ritorno negli Stati Uniti, MDO incontrò il 9 dicembre

1957 Hugh Lynn Cayce, il figlio del “ profeta dormiente “, in

Virginia Beach, nel quartier generale dell’ ARE ( Association

for Research and Enlightenment, Inc. ). Cayce mostrò a MDO

alcuni estratti di una delle registrazioni delle sedute del padre

riguardante fatti e dati avvenuti in Sud America, chiedendogli

di verificarne il contenuto una volta tornato in Peru, dove in

quel periodo MDO risiedeva.

Durante tutto l’anno 1958, MDO viaggiò come

conferenziere sia in parecchi paesi del mondo19, sia percorse

più di 38.000 miglia negli Stati Uniti. Durante quegli anni egli

ebbe anche un indirizzo permanente in Inghilterra,

esattamente “ Tree House, Hanchurch, Stoke-on-Trent, Staffs

“20. Durante una vista in Giappone durante il 1961, egli si 18 MDO ha raccontato tali esperienze nel libro “Road in the sky “, soprattutto nei capitoli “ The last of the sacred forest “ and “ Beacons of the gods “

19 Dopo aver lasciato il Peru nel 1958, GHW tenne conferenze in Brasile, Africa, Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Austria, Svizzera, Germania, Francia, Gran Bretagna

20 Grazie al Prof. Michael Swords, sappiamo che il 30 giugno 1960, una lettera venne indirizzata al Mons. Michel D’Obrenovic-Obilic van Lazar, presso l’indirizzo “ Yew Tree House, Hanchurch, Stoke-on-Trent, Staffs, England “, da parte di Mr Charles Zakharoff riguardante un serpente marino dell’ Australia. La lettera è riportata a pagina 29 nel sito web www.strangeark.com/nabr/NABR16.pdf . I rapporti tra MDO e l’ambiente inglese legata alla rivista Flying Saucers Review sono chiaramente dimostrati dagli articoli scritti da parte di MDO nella rivista durante gli anni 1957-58-59. E’ importante notare che nel numero 4 dell’anno 1958, a pagina 5, MDO dichiari di aver portato un regale speciale per la regina Elisabetta

8

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accorse che le antiche figurine Jomon Dogu, che giacevano

da migliaia di anni sull’isola di Honshu, mostravano

chiaramente che antichi astronauti avevano visitato la Terra

in tempi antichi. Le figurine indossavano oggetti chiaramente

spaziali, tipo prese nelle maniche sotto le spalle, mentre nella

parte posteriore degli elmetti si notavano dispositivi come

piccoli oggetti di connessione, probabilmente per linee di

comunicazione.

In due spedizioni effettuate durante un periodo di otto esi

negli anni 1961-62, MDO effettuò scoperte di grande

importanza nello Yucatan, in Messico. Il suo rapporto ufficiale

di tali scoperte venne incluso nel suo rapporto preliminare,

intitolato “ Le spedizioni Loltun nello to Yucatan “. Tale

rapporto venne utilizzato da MDO per la discussione del suo

dottorato ( Ph.D. ) in antropologia, che ottenne nel 1967.

L’università di Miami successivamente pubblicò alcune delle

informazioni contenute nel saggio assieme alla ricerca di MDO

sulla chiave per decifrare I geroglifici Maya nel “ Journal of

Inter-American Studies “, luglio 1968 pubblicato dal “ Centre

of Advanced Inter-American studies in Florida.21

Ricercando i codici perduti e le tombe dei re e dei

sacerdoti Maya, MDO aveva già scoperto ed esplorato 24

21 ProjeCT “ XOC “ Charles Lacombe e Frai Michel D’Obrenovic, “ Some keys to Maya “, Vol. 10, No. 3 (Luglio 1968), pagg. 406-430 , pubblicato dal : Center for Latin American Studies at the University of Miami , indirizzo http://www.jstor.org/stable/165353

9

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enormie e totalmente nuove camere nelle più grande delle

grotte cerimoniali Maya, l’antica e favolosa Loltun “ Cave of

the stone flower “. Uno strano “ mondo perduto “, una sorte di

luogo avvolto nel mistero per centinaia di anni. Il suo collega

e co-scopritore nel progetto di Loltun fu lo zoologo

dell’Univerità di Yale, Dr G. Manson Valentine, che negli anni

sessanta faceva parte dello staff del Museo di Storia

Nazionale dell’Università dell’Alabama. Le due persone

avevano ià lavorato assieme durante gli anni cinquanta nelle

Ande in Peru22.

Il 26 dicembre 1961, MDO ed il Prof. Vicente Vasquez

scoprirono un antico passaggio Maya, un grande complesso

cerimoniale sacro ed un tempio sa più livelli sino ad allora

sconosciuti. Qualche giorno dopo, il 13 gennaio 1962, MDO e

Vasquez trovarono una piccola depressione in un angolo di

uno dei quadrangoli del tempio. Togliendo il suolo essi

trovarono e spezzarono un articolo sigillo in muratura. Era

l’entrata di un passaggio sotterraneo verso camere, altari e

tombe mai scoperti dagli uomini sino ad allora dal momento in

cui i Maya avevano sigillato le aperture centinaia di anni

prima contro ogni intrusione. All’interno gli uomini fecero

molti particolari ed importanti scoperte. MDO inviò un

telegramma al Dr Valentine in Miami, Florida, per informarlo 22 Il Dr J. Manson Valentine ha studiato profondamente le antiche civiltà nell’America Centrale e Meridionale, allo stesso modo si occupò attivamente dell’Oceano Atlantico, soprattutto nell’area del cosiddetto Triangolo delle Bermude

10

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della scoperta e per chiedergli di arrivare al più presto nello

Yucatan, in modo da studiare il sito.

MDO e Vasquez avevano scoperto la leggendaria grotta di

X-Kukican, il sacro sepolcro perduto della Donna del Serpente

Piumato. Persino il famoso Dr Sylvanus G. Morley aveva

invano cercato la grotta durante gli anni venti e trenta.

Vasquez aveva conosciuto molto bene Morley in quel periodo

and lo aveva ascoltato parlare spesso della leggendaria

caverna. Dr Valentine non fu in grado di terminare i preparativi

per la partenza per lo Yucatan prima di un mese, per cui il 18

febbraio egli arrivò per unirsi a MDO e Vasquez.

Tuttavia una malattia gli impedì di iniziare

immediatamente le ricerche, ma in ogni caso dopo una

settimana di intenso lavoro sul sito, vennero fatte nuove

enigmatiche scoperte di grande importanza. Il 2 marzo una

commissione ufficiale del governo messicano, guidata da una

delle autorità mondiali per lo studio dei Maya, il Dr Alfredo

Barrera Vasquez, direttore dell’ Istituto Nazionale di

antropologia e storia in Merida, Yucatan, accogliendo la

richiesta di MDO, si recò nel sito denominato X-Kukican e

negli altri locali appena scoperti.

Nel suo primo rapporto ufficiale, Vasquez sostenne che il

sito era di grande importanza, per la sua sacralità e per la sua

antichità. Ed aggiunse che esistevano molti strani enigmi

11

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nella grotta, i quali avevano un’ estrema importanza per la

ricerca scientifica. MDO fu il primo ad entrare in una camera

che conteneva segni sul muro che non somigliavano a

nessuna delle forme d’arte Maya. Egli immediatamente si rese

conto che aveva trovato la prova dei contatti tra gli antichi

Maya e gli indiani della parte sud orientale degli Stati Uniti.

MDO aveva a lungo ritenuto che tali contatti fossero

avvenuti, per cui egli aveva trovato almeno una prova in una

sperduta grotta nelle colline dello Yucatan centrale. Durante

l’esplorazione delle caverne nello Yucatan, MDO fotografò un

incredibile manifestazione in una camera sotterranea

raggiunta tramite scalini di pietra ed un condotto scavato

nella pietra lungo 60 piedi. Egli riuscì dunque a riportare sulla

pellicola la forma di un antico campo di energia ancora

presente nella camera, dopo che i sacerdoti Maya lo avevano

creato a guardia e a protezione della zona sacra per sempre.

In seguito al mutamento del proprio nome in quello di

Michael D'Obrenovic ed alla sua decisione di restare in

silenzio, sembrò che MDO improvvisamente “ sparisse “ come

se fosse avvolto nel mistero, causando molte speculazioni al

riguardo. Molte persone si chiesero se MDO, come Hugh

Conway nel romanzo di Hilton's "Lost Horizon" fosse tornato

nella sua Shangri-là nelle Andes. Oppure se egli avesse

finalmente trovato quell’antico cammino che porta al

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Monastero della “ Fratellanza dei sette raggi “. Alcuni

pensavano che MDO fosse morto, altri che avesse trovato

l’esploratore inglese, Colonnello P.H. Fawcett vivo nelle

giungle del Brasile e fosse andato assieme a lui in una delle

città perdute dell’ “ inferno verde ” per vivere tra lo splendore

delle antiche rovine.

Vi era chi pensava che fosse partito per Venere in una

nave spaziale o che fosse stato rapito dai MIB ( i tre uomini in

nero ). Per qualcuno egli era addirittura un agente

governativo ed era stato “ posto “ all’interno dei circoli di

ricerca UFO per poter sparire nel “ Red Tape" del governo. Per

qualche fans naif egli un uomo dello spazio, mentre un

ricercatore pensò che si fosse “ ritirato “ a Page in Arizona pe

gestire una stazione di rifornimento, abbandonando ogni

ricerca sugli UFO. Vi era chi sostenne addirittura di essere

stato presente quando MDO svanì nell’aria in una camera

piena di persone quando egli rifiutò di parlare agli agenti della

CIA. Infine altri ritenevano che egli avesse localizzato

l’entrata delle città sotterranee degli "El's".

Come la maggior parte delle illazioni, tutte le ipotesi

sopra menzionate non avevano nessun fondamento. Un fatto è

certo, MDO non abbandonò mai le ricerche sugli UFO, egli non

smise mai di viaggiare oppure di guidare spedizioni o di

raccogliere dati ed informazioni da ogni parte del mondo.

13

Page 14: MDOItaliano - Copyright Dr M. Martinelli Reprinted With Permission

Sicuramente egli non perse mai “ interesse ", non si nascose,

né si ritirò. MDO continuò a viaggiare in molte part idle mondo,

guidando spedizioni, effettuando ricerche, scrivendo per

riviste tecniche ed anche specializzate in antropologia,

guadagnando un Ph.D. in antropologia, insegnando in una

accademia navale private, fu professore a tempo pieno in un

college della Florida, divenne consulente di archeologia pe run

film, fu Direttore di ricerca per i filmati della Storia dell’Uomo

della Celotex Corporation. I magnifici dipinti originali della

serie possono essere ammirati all’università della Florida a

Gainesville.

Inoltre egli allevò il giovane figlio Marc, diresse un ranch

in Arizona, fu un conferenziere presso l’Università della

California, un insegnante in una scuola privata, mentre nel

1972, ancora prima dei suoi contatti con il “ team per la

canalizzazione di RA “ di Don Elkins, MDO costruì una

piattaforma di comunicazione con un tipo di codice Morse

elettro-ottico23. Nello stesso periodo MDO collaborò con il

compositore cieco Philip Rodgers, che stava ricevendo

messaggi dallo spazio tramite il suo registratore. Tali

messaggi venivano decodificati grazie al famoso cosiddetto

linguaggio “ Solex Mal “ spiegato da MDO in uno dei suoi primi

23 Vedi SETV, The Search for Extraterrestrial Visitation, sito web http://www.setv.org/nstrmntd.html

14

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libri.24

Egli fu coinvolto anche nel campo cinematografico,

poiché la sua seconda moglie era l’attrice Jennifer Holt, da

cui divorziò nel 1977. Durante quel periodo egli scrisse con

John Griffin una commedia chiamata “ The Grail “. Secondo

Michel Zirger, MDO fu il principale prototipo dle protagonista

della celeberrima serie cinematografica di " Indiana Jones25 “.

E’ interessante notare che l’ultimo film della serie di Indiana

Jones, " Indiana Jones ed il regno del teschio di cristallo ", è

ambientato principalmente nel Peru del 1957, con il

protagonista che scopre mummie, studia le famose linee di

Nazca e ricerca la città di Akakor nel regno del Paititi nella

giungla dell’ " Inferno verde ", esattamente come fece nello

stesso periodo e negli stessi luoghi MDO.

3. Information and anticipation by GHW

Durante la sua breve ma avventurosa vita, MDO operò in

svariati campi del sapere umano, agendo spesso come

anticipatore ed ispiratore. Egli dette sempre merito alle sue

24Per quanto attiene alla cooperazione con Philip Rodgers, vedi i siti web http://www.spacevoice.fsnet.co.uk/index.html e http://www.spacevoice.fsnet.co.uk/language.htm. Per l’analisi del linguaggio Solex Mal, vedi GHW “Other flesh other tongue “,Amherst Press, Amherst, 1953, pages 72-94. 25 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, Agosto 2000, no. 357, pages 28-30

15

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guide, poiché ricevette per molti anni comunicazioni che

coinvolgevano tutti gli aspetti della vita sulla Terra sia dalla

presunta “ Great White Brotherhood “ presente sulla Terra, sia

dalla supposta “ Space Confederation “ formata da

intelligenze extraterrestri operanti in quel momento intorno al

nostro pianeta. Venne informato che la “ Brotherhood “ aveva

lavorato per millenni con I visitatori extraterrestri del nostro

mondo. Se i contatti di MDO fossero stati autentici egli

avrebbe dovuto ricevere " informazioni di prima mano ".

Dopo l’esperienza di George Adamski descritta nel libro di

Desmond Leslie, MDO fu il primo a testimoniare e a descrivere

le comunicazioni con gli UFO dell’epoca. Iniziando da quell’

esperienza, egli spiegò, nelle sue conferenze in giro per il

mondo e nei suoi libri, di ritenere che visitatori extraterrestri

erano arrivati sulla Terra in tempi antichi e che tali

intelligenze erano intervenute nel corso dello sviluppo

dell’Umanità. Egli riscontrò molteplici evidenze nella mitologia

di molti paesi e nei racconti delle tradizioni tramandate sin da

tempi antichissimi, mentre la stessa evidenza egli la riscontrò

nei manufatti opera dell’uomo migliaia di anni prima. Come ha

sostenuto il famoso scrittore Robert Charroux " le idee

avventurose di questo archeologo indipendente denigrato

dall’establishment ufficiale ha informato l’opinione pubblica

sulla preistoria ed ha aperto le porte ad un mondo

16

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sconosciuto"26.

MDO fu tra i primi a presentare ( sebbene senza chiamarla

in tal modo ) quella che è divenuta la “ teoria degli antichi

astronauti “. Egli fu tra i primi a suggerire che visitatori dallo

spazio visitarono la Terra nei periodo biblico, precedendo il

suo amico, l’astronomo Morris Jessup ( 1956 ) di tre anni, egli

precedette di sei anni lo scienziato russo M.M. Agrest ( 1959 ),

di sette un altro amico, Brisley Le Poer Trench, divenuto

successivamente Lord Clancarty ( 1960 ), di sedici anni Von

Daniken e di ventun anni Joseph F. Blumrich. Egli fu il primo a

sostenere il probabile uso extraterrestre delle " Misteriose

line di Nazca " in Peru, come ha confermato E.E. Buttner

scrivendo su Search magazine nel febbraio 1962. Buttner

quindi aggiunse che parecchi anni dopo che MDO presentò la

sua teoria, il prof. V. Momarov del Planetarium di Mosca,

annunciò di ritenere che le line di Nazca erano state usate da

esseri sulla Terra per comunicare con visitatori dallo spazio27.

A seguito del suo viaggio in Giappone all’inizio degli anni

sessanta ed ai suoi studi sulle figurine Jomon Dogu, MDO inviò

molte fotografie, disegni e reports delle sue scoperte al prof.

Alexander Kazantsev in Russia. Kazantsev, un importante

26 Citazione dalle note personali di MDO, il quale le scrisse per una autobiografia mai pubblicata27 A conferma delle intuizioni di MDO, Zecharia Sitchin ha infine mostrato nel capitolo “ Nazca : where the gods left Earth “, nel libro “ The end of the days “, HarperCollins Publishers, New York, 2007, pagg. 190-213, che le Linee erano il risultato degli scarichi delle navi spaziali dei Maestri/Dei Anunnaki durante la partenza dell’ultimo gruppo intorno al 550 a.c.

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consulente del programma spaziale sovietico, gli scrisse il 18

agosto 1962 di aver ricevuto le " fotogafie di estrema

importanza", chiedendogli di inviargli tutti le informazioni ed i

dati possibili.

Immediatamente dopo aver ricevuto I dati da parte di

MDO, Kazantsev pubblicò un saggio sulle figurine Jomon nel

1963, senza neppure menzionare che MDO era stata la fonte

della sua ispirazione. Durante gli anni sessanta, settanta ed

ottanta apparsero vari articoli scritti da scienzati russi I quail

trattavano il tema delle figurine Jomon figurines. Lo stesso

Prof. Kazantsev, assieme ai colleghi prof. Krinov ( direttore

del comitato sovietico sulle meteoriti ) e prof. Zigel ( Istituto

di Mosca dell’aviazione ) nel 1975 sostennero di rivelare " in

esclusiva per la prima volta " che nuove evidenze indicavano

che un pianeta che una volta orbitava tra Marte e Giove in

quella che oggi è chiamata fascia degli Asteroidi venne

distrutto in tempi antichi da un’esplosione termo-nucleare

creata da una razza avanzati di “ umanoidi “ MDO aveva

sostenuto con molti dettagli esattamente la stessa teoria in

parecchi dei suoi primi libri durante gli anni cinquanta.

Anche nel settore dei media, sia nel cinema che nelle

serie televisive degli anni settanta si riscontrano i tipici temi

anticipati da MDO. Ad esempio nel film "Star-ship invasions "

( 1978 ) con Robert Vaughn e Christopher Lee, esploratori

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extraterrestri arrivano sulla Terra in cerca di un nuovo

habitat, poiché il sole attorno al quale gira il loro pianeta sta

esplodendo. La trama ricorda il libro di MDO " Other tongues -

other flesh ", quando si parla degli esseri negative che

giungono dall’area di. Anche i films della serie " Star wars ",

con la società tecnologicamente superiore che si trova nel

passato invece che nel futuro, il suo impero galattivo, la

Stella della Morte ( che ricorda " Tyrantor ", il pianeta

computerizzato di MDO ) fanno venire alla mente molti dei libri

di MDO, in particolare “ Road in the sky ".

Persino due importanti scienziati statunitensi possono

essere citati come “ ispirati “ da MDO. Maurice Chatelain era

uno degli scienziati che idearono la navicella spaziale Apollo

che atterrò sulla Luna. Il suo libro " Our ancestors came from

outer space " ( 1978 ) confermano le prime teorie di MDO

sull’origine extraterrestre dell’Umnaità. Joseph F. Blumrich,

uno dei principali ingegneri della N.A.S.A., scrisse " The

spaceships of Ezekiel " ( 1974 ), continuando un tema iniziato

da MDO nel 1953. Molti altri si sono resi conto di tali

connessioni e similarità. W.L. Brian II scrivendo " Moon-gate :

suppressed findings of the U.S. Space program - The N.A.S.A.-

military cover-up " ( 1982 ), si accorse delle prime idee di MDO

contenute in " Star wars ", quando scrive " Sembra che il film

" Star wars " abbia le sue basi nella storia di Maldek story ”.

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La trama sembra simile alla storia nella Bibbia che tratta di

una Guerra cosmica che coinvolge Lucifero. Molto

interessante il fatto che raggio di particelle od arma laser

viene impiegato nel film per distruggere un pianeta. E’

probabile che la trama di " Star wars " sia molto più vicina alla

realtà storica di quanto molti osservatori possano essersene

resi conto28. In effetti MDO fu il primo ad usare la parola "

Maldek " nei suoi scritti. Adesso essa è entrata nel linguaggio

comune, ma se ne si chiedesse l’origine a chi la pronuncia, la

risposta sarebbe che " Maldek " deriva da un mito oppure da

una leggenda, ma non è affatto così. Infatti la parola non

esisteva finché MDO non la scrisse, spiegando la storia di

Maldek e Malona ( o Lucifero e Lilith ) nei suoi primi libri. In

pratica un fatto similare accadde alla parola “ Shangri-là “

usata da James Hilton nella sua novella " Lost Horizon ",

termine che è adesso nell’uso comune e si può trovare in ogni

dizionario.

Nel suo libro " Other tongues - other flesh ", MDO scrisse

riguardo a Maldek e Malona29, citando il fatto che

probabilmente Maldek poteva essere collegato a Marduk, il

principale Dio di Babilonia. E’ noto che Marduk, il figlio

primogenito del Maestro/Dio dei Sumeri Enki/Ea, era anche 28 Vedi il capitolo no. 12, “ Maldek and the Moon “ in William L. Brian II “ Moongate : Suppressed findings of the U.S. Space program, the NASA-military cover up “, Futura Science Research Publishing Company “, Portland, 1982

29 GHW, “ Other tongues-Other flesh “, Amherst Press, Amherst, 1953, pagg 152-191

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conosciuto in conosciuto come Ra, il figlio primogenito del

Maestro/Dio degli Egiziani Ptah.

Nei suoi libri, il Dr Zecharia Sitchin ha chiaramente

spiegato che nel libro sacro della religione di stato babilonese,

il poema " Enuma Elish “, Marduk fece sostituire il suo nome a

quello di Nibiru, il cosiddetto Dodicesimo pianeta del nostro

Sistema Solare. Come adesso si conosce, circa 3.9/4 miliardi

di anni fa Nibiru e le sue lune si scontrarono con il pianeta

Tiamat, che stava orbitando tra Marte e Giove, come indicato

anche da MDO per quanto riguarda appunto Maldek. Il risultato

finale emerso da tale " Battaglia Celeste " fu la distruzione di

Tiamat, che venne spaccata in due parti, la più grande per

formare un nuovo pianeta, l’attuale Terra, mentre l’altra parte

formò la Cintura degli Asteroidi. Quindi la più grande delle

lune di Tiamat, Kingu, fu attratta dal nuovo pianeta Terra e

divenne così la sua propria luna. Questa è in maniera molto

sommaria la spiegazione dei Sumeri e di Sitchin di come sia

formata la Terra assieme ad una sorta di stabilizzazione del

nostro Sistema Solare circa 3.9/4 miliardi di anni fa.30

A parte la diversità nel fatto che MDO aveva sostenuto

che il pianeta tra Marte e Giove era stato distrutto da armi

extraterrestri, l’importanza della rivelazione di MDO consiste

nell’affermazione che un " pianeta in quella posizione venne 30 E’ importante notare che nel corso del 2009, il cosiddetto Gruppo astronomico di Nizza giunse alle stesse conclusioni di Sitchin riguardo alla formazione del pianeta Terra, fissando un periodo intorno a 3.9-4.0 miliardi di anni

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distrutto ". Come conosciamo MDO ha sempre spiegato che le

sue fonti erano sia le comunicazioni radio interstellari che egli

aveva ricevuto durante il periodo 1952-3, sia, soprattutto, i

messaggi telepatici che egli riceveva e canalizzava da esseri

umani viventi sulla Terra. Inoltre egli non aveva avuto la

possibilità di studiare le tavolette mesopotamiche oppure di

leggere una traduzione esaustiva. Pertanto è altamente

probabile che egli non avesse compreso a pieno l’informazione

ricevuta, in maniera da interpretare correttamente il fatto

della distruzione così come la posizione del pianeta, mentre

egli confuse la maniera in cui esso venne distrutto. Egli

potrebbe essere stato anche influenzato dalla possibilità di

guerra nucleare tra gli Stati Uniti e ‘URSS, eventi che era

assai probabile durante gli anni cinquanta. Inoltre MDO

sostenne che Maldek-Malona ( la sua antica luna ) sono

conosciuti oggi come la Cintura degli Asteroidi tra Marte e

Giove. Di nuovo questa affermazione coincide totalmente con

le conclusioni dei Sumeri e di Sitchin riguardo al risultato della

" Battaglia Celeste " ed alla formazione del Sistema Solare. 31

MDO fu il primo a proporre una teoria del “ magnetismo

culturale “ e la sua connessione con le visite degli UFO di quel

tempo. L’Annuario UFO statunitense del 1975 confermò quanto

MDO aveva scritto ventidue anni prima, come riportato

31 Sin dall’uscita del suo primo libro nel 1976, il Dr Zecharia Sitchin ha spiegato nei suoi sette libri delle “ Cronache terrestri “ ed in altre pubblicazioni la vera storia dell’Umanità

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nell’annuario " ...i ricercatori UFO hanno esaminato una

grande parte di tutti I rapporti UFO negli anni, giungendo alla

conclusione che il quaranta per cento di tutti gli avvistamenti

UFO si sono verificati lungo le linee di faglia conosciute della

Terra ."

Un altro contributo molto importante scaturito dagli studi

di MDO è senz’altro il concetto di “ Wanderer “. Dopo che MDO

lo aveva sviluppato nei suoi libri durante gli anni cinquanta del

ventesimo secolo, tale concetto divenne popolare come i casi

dello “ Star people " e del concetto di “ Walk in “ sviluppato da

Ruth Montgomery. Nel 1953 MDO presentò rispettivamente i

concetti di " Wanderers " e di " Agents ". Questa informazione

venne presentatat per la prima volta in vari capitoli del libro

divenuto famoso come la “ Bibbia degli Ufo “, ovvero , " Other

tongues - other flesh ".

Circa trentanni più tardi, nel 1981, lo scrittore Brad

Steiger presentò la sua " scoperta " dello " Star people " e

degli " Star Helpers ", ( ovvero rispettivamente gli "Wanderers

" e gli " Agents " secondo MDO ). Steiger sostenne che " la

questione dello "Star People " iniziò 32 quando egli si accorse

che un numero di individui psichici, I quali ritenevano che essi

avrebbe potuto discendere dalle stelle, avevano alcuni tratti

psichici in comune " e che egli " scoprì " questi tratti psichici.

32 Sottolineato da MDO nel testo originale della sua autobiografia

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Tuttavia MDO fu il primo a trattare tale questione ed a

presentare nel 1953 I tratti e le caratteristiche dello " Star

People ". Steiger senza dubbio si rese conto dei tratti

peculiari di alcuni individui e ciò è senz’altro una splendida e

totale conferma delle precedenti teorie di MDO, tuttavia è

evidente che il tema non iniziò con le rivelazioni di Steiger.

Egli aggiunse molte caratteristiche alla tipologia sviluppata da

MDO, ampliando e definendo il concetto. Pertanto Steiger ha

apportato un contributo decisivo al concetto di " Star people ",

ma non ne è stato l’ideatore. MDO ha sostenuto che esistono

due tipologie di aiutanti dell’Umanità incarnate sulla Terra nei

tempi odierni. Steiger li presenta come " Star-seeds " e " Star

helpers ", MDO li ha chiamati " Wanderers " e " Agents ".

Un altro caso molto importante sono le informazioni

riportate da MDO riguardo alla Stella Sole Sirio. La ricerca

dell’astronomo Dr John A. Eddy all’ Osservatorio High

Altitude, Centro Nazionale per la ricerca atmosferica, Boulder,

Colorado, risultò una grande conferma del precedente lavoro

di MDO. La scoperta di MDO che le “ Ruote indiane della

medicina “ sono allineate con Sirio è solamente una parte del

suo lavoro. Mentre conduceva ulteriori intense ricerche, MDO

scoprì che Sirio gioca un ruolo assai preminente nelle antiche

tradizioni sparse in tutto il mondo, soprattutto in quello che è

conosciuto come il " Culto del cane ". Egli si rese conto che il

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culto non si riferiva probabilmente ad un cane, ma all’animale

con la testa di cane ( Ningishzidda per i Sumeri, Thot per gli

Egiziani, Hermes per i Greci ), il Maestro scriba degli Dei, colui

che insegnò la matematica e la scrittura agli uomini, il Dio

della conoscenza e della saggezza. Durante la sua visita in

Italia nell’estate del 1958, MDO lavorò assieme all’archeologo

italiano colonnello Costantino Cattoi su questa ed altre teorie,

che vennero riprese nel 1976 da Robert K.G. Temple nel suo

libro “ Il mistero di Sirio “.

MDO, il Dr Daniel Ruzo ed il colonnello Cattoi studiarono e

compararono molto attentamente le sculture rupestri

dell’altipiano di Marcahuasi plateau con quelle dell’area

dell’Ansedonia e dell’Argentario nel sud della Toscana, in

Italia. Essi scoprirono che esiste una strana concentrazione di

energia elettromagnetica esattamente sotto le gigantesche

figure di pietra scolpite in quei luoghi. Essi si accorsero inoltre

che esiste un’ alta frequenza di avvistamenti UFO nelle stesse

aree. Inoltre essi erano d’accordo che gli ideatori della

civilizzazione nell’area di Tiahuanaco, legati ad esseri

extraterrestri, provenissero dall’area del bacino del

Mediterraneo. Molti anni più tardi nel quarto libro delle sue

famose “ Cronache Terrestri “, “ The lost realms 33“, il Dr

Zecharia Sitchin confermò la loro teoria. Sitchin spiegò che il

33 Zecharia Sitchin “The lost realms “, Avon Books, New York, 1990

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Maestri/Dio degli Ittiti, Teshub ( il Sumero Ishkur ), conosciuto

nell’area delle Ande come Viracocha, giunse in Tiahuanaco

come manager della gestione delle attività estrattive di oro e

stagno. Allo stesso modo il Maestro/Dio degli Egiziani, Thot ( il

Sumero Ningishzidda ), si recò prima in Messico come

Queztalcoatl per portare la conoscenza della scrittura e

dell’astronomia, imponendo l’inizio del calendario nel 3.113

a.c., quindi si spostò in Sud America con lo stesso scopo.

4. The last GHW projects

Negli anni prima della sua morte, come citato dal

capitano Bruce Lee Cathie, un antico ammiratore di MDO, egli

viveva assieme alla sua terza ed ultima moglie, Dame Thelma

Dunlap, “ importante ricercatrice ed antropologa che ebbe

molte avventure nei suoi 78 anni di vita. In gioventù fu

assistente in un ufficio legale, lavorò con Scotland Yard,

rsiolve casi come detective e fu a lungo in amicizia con

Howard Hughes “34.

34 L’importante ricercatore neozelandese capitano Bruce L. Cathie, nell’anteprima internet del libro “ The bridge to infinity “ pagg 156-57 spiega inoltre che, “ …negli ultimi venticinque anni ( sta scrivendo alla fine degli anni settanta ) sono stati pubblicati molti libri riguardo ai misteri che circondano lo sviluppo della razza umana nei tempi preistorici.. Ho letto una gran parte di tali opere ed ho constatato che molte di loro si dimenticano facilmente. Tuttavia un autore che ha avuto una grande influenza sul mio proprio pensiero e che mi ha incoraggiato a portare avanti ricerche personali sulla possibilità che siano esistite sulla Terra razze che ebbero accesso a tecnologie avanzate fu George Hunt Williamson. I suoi primi libri mi ispirarono moltissimo e mi aiutarono a formare una base sulla quale ho sviluppato la mia proprie linea di ricerca. Ogni sua pubblicazione ha avuto un valore formidabile…noi abbiamo bisogno di più come lui “

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Durante questi anni ottanta, MDO stava completando gli

ultimi due libri della trilogia dei “ luoghi segreti “, avendo

scritto già il primo negli anni cinquanta, “ Secret places of the

lion “, mentre il terzo avrebbe dovuto essere intitolato “

Secret places of the stairs “ ed il terzo “ Secret places of

thunder “. Come si sa nessuno degli ultimi due venne mai

pubblicato.

MDO progettava di terminare di scrivere altri tre libri,

ovvero “ Secret of lost horizon ( Shangri-là is alive and well ) “,

“ Secret of the high lama “ ( Return to Shangri-là ) and " Secret

of the red hand ( Being the Secret Science of the Ancient

Maya )”. Nello stesso tempo anche Dame Thelma Dunlap

avrebbe dovuto scrivere tre libri, “ Secret of the cosmic gift “,

“ Secret of the jade Lady “, “ Secret of the lost Pharaon “.

Come nel caso precedente, nessuno di tali libri venne mai

pubblicato.

Nel 1958, prima di pubblicare la prima edizione di “ Secret

of the Andes “ ( il cui titolo originale era “ Essenes of the

Andes - Brotherhood of the Seven Rays “ ), Neville Spearman,

Ltd., l’editore che aveva ricevuto il manoscritto originale di

MDO dal Sud America, decise di stampare solamente un

quarto del manoscritto, ritenendo che le rivelazioni sarebbero

state troppo impressionanti per essere comunicate in quel

periodo. Quindi dopo un silenzio auto-impostosi per

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venticinque anni, MDO decise di riprendere a rivelare nuove

informazioni, poiché egli riteneva di aver aperto ancora una

volta una strada mai percorsa dopo aver realizzato il più

difficile compito, insomma egli aveva trovato “ qualcosa di

nuovo “35.

MDO era totalmente convinto che esiste un antico piano,

implementato nel nostro tempo, per rivelare verità esoteriche

ad ognuno che lo desideri. Pertanto egli riteneva che la

propria missione consistesse nel realizzare tale piano. Egli

pensava che il progetto sia iniziato verso la fine del

diciottesimo secolo della nostra era con gli scritti di H.P.

Blavatsky e di H. Rider Haggard. Venne continuato da uomini

come Nicolas Roerich negli anni venti del ventesimo secolo e

dallo scrittore James Hilton negli anni trenta.

Fondamentalmente questo antropologo, esploratore ed

ufologo era un mistico ed un cercatore di verità.36 Durante la

sua instancabile ricerca, sia che fosse conosciuto come

George Hunt Williamson oppure Michael D’Obrenovic oppure

Brother Philip, egli rimase sempre convinto che i “ Fratelli

dello Spazio “ “…cercheranno con la “ Lanterna di Diogene “

coloro che sono più vicini ad essi, per cui l’eterna strada nel

cielo verrà percorsa anche dai terrestri, ma solamente da 35 Nelle sue note personali MDO non specifica mai in cosa consistesse né la nuova via né il nuovo sapere

36 MDO entrò in contatto anche con gruppi teosofici e con I cavalieri di Malta. Secondo Michel Zirger uno dei suoi antenati, Michele di Serbia, incontrò Hélèna Petrovna Blavatski nel 1868

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coloro che sono umili 37.”

Copyright Dr. M. Martinelli

E’ possibile riprodurre l’articolo citando

Copyright Dr M. Martinelli 2010 Reprinted with permission

37 George Hunt Williamson, “ Road in the sky “,Neville Spearman, London, 1959, pag. 144

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