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FRANCESCO , L UOMO DELLE NOVITÀ ALESSANDRO PAONE Il Papa ci invita a ricordare che Dio si è fatto povero con i poveri e si è messo in cammino con noi scegliendo proprio questo itinerario ancora vivo il ricordo del 13 marzo di un anno fa, quando l’uomo venuto dalla fine del mondo si è affacciato dal balcone di piazza san Pietro salutando con un semplice «buonasera» e, prima di rientrare, ha chiesto a tutti i presenti di pregare per lui. Immediatamente sono stati scritti diversi libri su papa Francesco: alcuni biografici, altri programmatici, altri cercando di fare un bilancio dell’operato di Bergoglio. Ma scrivere un resoconto organico non è facile. Lui è l’uomo della novità e dell’imprevedibilità di parole e gesti, l’uomo della gioia del vangelo. Tra le tante caratteristiche, sei sono quelle che emergono con forza: tenerezza, misericordia, riforma, incontro, attenzione ai poveri. Le immagini che ci offrono i media fanno trasparire una grande tenerezza che spiazza anche i più colti per la grande semplicità, caratteristica dell’America latina, e che disarma per la profondità. Per quanto riguarda la misericordia, il profeta Ezechiele sembra essere l’ispiratore di ogni parola Francesco. Dice, infatti, «non voglio la morte del peccatore, ma si converta e viva». Per questo motivo, in concomitanza con la quarta domenica di quaresima ha espresso il desiderio che in tutte le diocesi e le parrocchie ci sia un momento dedicato alla celebrazione del Sacramento della Penitenza. Lui stesso presiederà una celebrazione penitenziale il prossimo 28 marzo nella basilica di san Pietro. Le affermazioni «ecclesia semper purificanda» della Lumen gentium e «ecclesia semper reformanda», slogan protestante, sembrano interpretare l’attuale azione collegiale di papa Francesco: non una semplice riorganizzazione burocratica, ma una purificazione spirituale che porti a vivere con maggior senso l’azione pastorale. Nell’ultima festa di san Gaetano in Argentina, le parole di Bergoglio furono: «Dobbiamo saperci incontrare. Dobbiamo edificare, creare, costruire una cultura dell’incontro. Uscire a incontrarci». Quest’affermazione, fatta per il sud del mondo, è ancor più vera per il mondo antico, dove la tecnologizzazione e la globalizzazione hanno portato ad una maggior chiusura, ideologica e sociale. Non sono queste parole dette perché dovute: è lo stesso Papa a uscire per le piazze, ad andare nelle periferie di Roma, a inserirsi con tenerezza e umiltà in quelle esistenziali, nelle povertà umane e sociali. È noto a tutti delle furtive uscite notturne per portare un po’ di ristoro ai poveri romani: qualche euro e una parola di conforto. Tutti, fiduciosi, attendiamo. Cristiani e non. Non facciamoci trovare impreparati, senza fede, nelle novità che vedremo, per non rimanere delusi come i discepoli davanti alla scoperta del vero volto del Risorto. È DI CESARE CHIALASTRI * e riflessioni che Papa Francesco offre ai singoli credenti e alle comunità cristiane in vista della Quaresima 2014 sono riassunte nel titolo del messaggio: «Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà» (dalla seconda Lettera di San Paolo ai Corinti 8,9). Il Papa ci invita a pensare che Dio, per annunciare l’universalità delle fede e il messaggio di salvezza, si è fatto povero con i poveri e si è messo in cammino con noi scegliendo questo itinerario. Tante vicende umane dei nostri giorni sono segnate da esclusioni, ingiustizie, assenza di diritti, spesso riconducibili a mancanza di responsabilità da parte dei singole persone, di chi ha autorità sociale e politica, da questo non sono esenti neanche le comunità cristiane. Miritorna in mente la reazione di Caino dopo l’uccisione di Abele: «Sono forse io il custode di mio fratello?». Questa domanda ha aperto in tutti noi la strada dell’immoralità, della mancanza di responsabilità verso gli altri, della delega. Non solo: essa ha anche reso possibile e praticabile la via della relazione, dell’incontro, della domanda di fraternità e di giustizia realmente equa. I poveri rappresentano per i singoli credenti e per le comunità cristiane questo inquietante interrogativo: in essi c’è domanda di futuro diverso, di cura per chi resta indietro, di Regno di Dio. Stare e camminare con i poveri è il primo e fondamentale gesto senza il quale tutti gli altri, per quanto possibili e fantasiosi, resterebbero episodi isolati, «cose che si fanno… ogni tanto!». Dice Papa Francesco: «La carità, l’amore è condividere in tutto la sorte dell’amato. L’amore rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze. E Dio ha fatto questo con noi». Questo è lo stile di Dio, è un gesto di debolezza e di povertà: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi…». Da qui nascono i gesti della conversione per i singoli e per le comunità cristiane, qui c’è lo spazio per la fantasia della carità, per l’originalità e la diversità dei gesti quaresimali. Allora ogni gesto, anche piccolo, semplice, discreto dice al povero:«Io ci sono, sto con te e non delego la mia L responsabilità a nessuno!». Occorre non perdere di vista il gesto originario di Gesù, dobbiamo rifarci ad esso per verificare l’autenticità dei nostri gesti, in esso ci dobbiamo specchiarci per non correre il rischio di aver «corso invano». Papa Francesco nell’incontro con i poveri e i detenuti nella Cattedrale di Cagliari il 22 settembre dello scorso anno così ha detto: «Non possiamo seguire Gesù sulla via della carità se non ci vogliamo bene prima di tutto tra noi, se non ci sforziamo di collaborare, di comprenderci a vicenda e di perdonarci, riconoscendo ciascuno i propri limiti e i propri sbagli. Dobbiamo fare le opere di misericordia, ma con misericordia! Con il cuore lì! Le opere di carità – ha aggiunto in quella stessa occasione – con carità, con tenerezza, e sempre con umiltà! Sapete? A volte si trova anche l’arroganza nel servizio a quelli che hanno bisogno del nostro servizio. Alcuni si fanno belli, si riempiono la bocca con i poveri; alcuni strumentalizzano i poveri per interessi personali o del proprio gruppo. Non è di Gesù, questo. E dico di più: questo è peccato! È peccato grave, perché usare i bisognosi, quelli che hanno bisogno, che sono la carne di Gesù, per la mia vanità». * delegato Caritas Lazio «Una vera guida morale» in dal suo primo apparire, in papa Francesco si è percepita l’intensità di un messaggio spirituale per cui tanta gente, non solo i cattolici, lo riconosce come au- tentica guida morale. Egli ha indicato uno stile, che rinnova per l’uomo la storia del Sa- maritano: prossimità, cura e custodia». In- tervistato dal Sir, così il vescovo di Albano, Marcello Semeraro, tratteggia il primo anno di pontificato di papa Francesco, con cui ha condiviso molti momenti importanti. A qua- si un anno dall’istituzione, è poi tempo per un bilancio del lavoro del Consiglio dei car- dinali, che aiuta il Papa nel governo della Chiesa universale e nel progetto di revisio- ne della Curia, di cui Semeraro è segretario: «Il bilancio – dice Semeraro – è certamente positivo. Il metodo del lavoro è incentrato sulla sinodalità, mentre il termine pastora- lità indica con chiarezza intenzione e scopo». F « il bilancio di un anno La giornata dei «Fiocchetti lilla» i chiamo Stefano Tavilla, papà di Giulia ragazza di 17 anni genovese, deceduta lo scorso 15 Marzo per la ma- lattia di cui soffriva, la bulimia. Giulia dopo diversi anni di ne- gazione aveva trovato il suo momento di consapevolezza ac- cettando di farsi aiutare; da quel momento tutto quello che siamo riusciti ad ottenere è stato quello di essere messi in lista d’attesa presso una delle poche strutture convenzionate esistenti in Italia e in quella condizione la morte l’ha raggiunta». Così i- nizia la lettera indirizzata al Parlamento italiano di Stefano Ta- villa, Presidente dell’associazione “Mi nutro di vita” promotri- ce della Giornata Nazionale dei Fiocchetti Lilla contro i distur- bi del comportamento alimentare giunta alla III edizione. Sa- bato 15 marzo numerose saranno le iniziative di sensibilizza- zione e prevenzione in tutta Italia per dare il giusto risalto ad una piaga sociale dilagante, per dare l’occasione a molte fa- miglie di uscire dall’omertà. Nel Lazio sono solo due le strut- ture pubbliche convenzionate: una a Roma ed una a Nemi. Sa- bato nella capitale presso la Casa del cinema è in programma la proiezione del docu – film “Ciò che mi nutre di distrugge”. A Formia, invece, presso il Teatro Remigio Paone una matti- nata di sensibilizzazione con le scuole superiori promossa dal- l’Ipab SS. Annunziata e dai Teatri Riuniti del golfo. Simona Gionta M « disturbi alimentari Obesità infantile, rischi e rimedi aranno presentati giovedì prossimo, nel corso del convegno Obe- sità a tavola, prima du- rante e dopo, nella con- siliare del Comune di Nettuno, i dati dell’inci- denza dell’obesità infantile tra i bambi- ni della città, rilevati tra gennaio e feb- braio su un campione di circa 1500 bam- bini. La ricerca, svolta da Claudio Fari- nelli, specialista in pediatria, e da Mari- na Aimati, medico specialista in scienza dell’alimentazione, è basata sull’inciden- za dell’obesità tra bambini tra i 6 e i 13 anni. Interverranno anche Marco Gaspa- rotti, presidente della Fondazione italia- na per la Lotta all’obesità infantile, e Mas- simo Bonucci, presidente dell’associazio- ne Ricerca terapie oncologiche integrate. (G.Sal.) S ALBANO CON IL PONTEFICE VERSO I POVERI a pagina 3 ANAGNI-ALATRI QUARESIMA, TEMPO DI SPOGLIAZIONE a pagina 4 C. CASTELLANA ORA RIPARTIAMO DALLE PARROCCHIE a pagina 5 CIVITAVECCHIA «CHIAMATI A IMPARARE» a pagina 6 FROSINONE TORNARE A GESÙ CON TUTTO IL CUORE a pagina 7 GAETA GIOCARE PER CRESCERE a pagina 8 LATINA IL VESCOVO SCRIVE ALLA DIOCESI a pagina 9 PALESTRINA MATTINA DELLO SPIRITO a pagina 10 PORTO-S.RUFINA LE VACANZE MISSIONARIE a pagina 11 SORA IL DINAMISMO DI UNA CHIESA VIVA a pagina 13 TIVOLI CERCATORI DI SENSO, CERCATORI DI GIOIA a pagina 14 NELLE DIOCESI RIETI LA CITTÀ PRONTA A RIFARSI IL LOOK a pagina 12 LAZIO SETTE on ci crederete, ma la quaresima – sì, proprio la triste e vio- lacea quaresima! – ci insegna le fondamenta della gioia vera. Come dire che la gioia è un albero che non può stare in piedi se non affonda nella terra le proprie radici. Il cammino quaresimale di quest’anno nella liturgia domenicale si farà scoprire queste ra- dici: è un percorso antico e costantemente attuale. La prima do- menica ci insegna che la gioia nasce da una lotta, da una guerra, da una battaglia. È il bottino di una vittoria. C’è il diavolo. Anche se c’è chi non ci crede, lui è lì. Ed è pronto a togliere all’uomo la di- gnità, ogni radice di vera gioia. Propone soltanto felicità a buon mer- cato che stancano appena sono state consumate. Chi ha un bam- bino lo può capire bene: una volta che ci ho giocato il giocattolo non mi piace più. Così, per avere la gioia occorre lottare. Battere questo “avversario della natura umana”. E qui la prima domenica di quaresima ci stupisce: Dio già ha lottato e vinto per noi! In pri- ma linea non ci siamo noi, ma Lui. A subire i colpi più tremendi del nemico c’è Gesù che ci precede e consegue la vittoria. Non è straor- dinario? Dio è Dio degli eserciti! Dio combatte e vince. Dio sac- cheggia il tesoro del demonio e spartisce con noi il bottino. Noi dob- biamo soltanto mantenere la pace conquistata, dobbiamo soltan- to resistere alle lusinghe. L’unica possibilità che il diavolo ormai ha è convincere noi a dargli la nostra gioia, la nostra pace. Sarebbe stupido tornare a regalargliela, no? Dio vincitore, rendici forti con- tro l’Avversario! Facci gustare la pace che tu hai conquistato per noi! Francesco Guglietta N Il bottino di una vittoria Domenica, 9 marzo 2014 Avvenire - Redazione Roma Piazza Indipendenza, 11/B - 00185 Roma; Telefono: 06.688231 - Fax: 06.68823209 Email: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane Piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano; Telefono: 02.6780554 - Fax: 02.6780483 Sito web: www.avvenire.it Email: [email protected] Coordinamento: Salvatore Mazza DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLA mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084 PASTORALE SPIRITUALITÀ E ATTIVITÀ FISICA a pagina 2 IL PERCORSO La carità nei gesti

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Page 1: LUOMO La carità nei gesti TECNAVIA [CROPPDFINORIG] … 09032014.pdf · Sapete? A volte si trova ... ce della Giornata Nazionale dei Fiocchetti Lilla contro i distur- ... on ci crederete,

FRANCESCO, L’UOMODELLE NOVITÀ

ALESSANDRO PAONE

Il Papa ci invita a ricordare che Dio si è fatto povero con i poverie si è messo in cammino con noi scegliendo proprio questo itinerario

ancora vivo il ricordo del 13marzo di un anno fa, quandol’uomo venuto dalla fine del mondo si

è affacciato dal balcone di piazza sanPietro salutando con un semplice«buonasera» e, prima di rientrare, hachiesto a tutti i presenti di pregare perlui. Immediatamente sono stati scrittidiversi libri su papa Francesco: alcunibiografici, altri programmatici, altricercando di fare un bilancio dell’operatodi Bergoglio. Ma scrivere un resocontoorganico non è facile. Lui è l’uomo dellanovità e dell’imprevedibilità di parole egesti, l’uomo della gioia del vangelo. Trale tante caratteristiche, sei sono quelleche emergono con forza: tenerezza,misericordia, riforma, incontro,attenzione ai poveri. Le immagini che cioffrono i media fanno trasparire unagrande tenerezza che spiazza anche i piùcolti per la grande semplicità,caratteristica dell’America latina, e chedisarma per la profondità. Per quantoriguarda la misericordia, il profetaEzechiele sembra essere l’ispiratore diogni parola Francesco. Dice, infatti,«non voglio la morte del peccatore, masi converta e viva». Per questo motivo, inconcomitanza con la quarta domenicadi quaresima ha espresso il desiderioche in tutte le diocesi e le parrocchie cisia un momento dedicato allacelebrazione del Sacramento dellaPenitenza. Lui stesso presiederà unacelebrazione penitenziale il prossimo 28marzo nella basilica di san Pietro. Leaffermazioni «ecclesia semperpurificanda» della Lumen gentium e«ecclesia semper reformanda», sloganprotestante, sembrano interpretarel’attuale azione collegiale di papaFrancesco: non una sempliceriorganizzazione burocratica, ma unapurificazione spirituale che porti avivere con maggior senso l’azionepastorale. Nell’ultima festa di sanGaetano in Argentina, le parole diBergoglio furono: «Dobbiamo saperciincontrare. Dobbiamo edificare, creare,costruire una cultura dell’incontro.Uscire a incontrarci».Quest’affermazione, fatta per il sud delmondo, è ancor più vera per il mondoantico, dove la tecnologizzazione e laglobalizzazione hanno portato ad unamaggior chiusura, ideologica e sociale.Non sono queste parole dette perchédovute: è lo stesso Papa a uscire per lepiazze, ad andare nelle periferie diRoma, a inserirsi con tenerezza e umiltàin quelle esistenziali, nelle povertàumane e sociali. È noto a tutti dellefurtive uscite notturne per portare unpo’ di ristoro ai poveri romani: qualcheeuro e una parola di conforto. Tutti,fiduciosi, attendiamo. Cristiani e non.Non facciamoci trovare impreparati,senza fede, nelle novità che vedremo,per non rimanere delusi come idiscepoli davanti alla scoperta del verovolto del Risorto.

È

DI CESARE CHIALASTRI *

e riflessioni che Papa Francescooffre ai singoli credenti e allecomunità cristiane in vista della

Quaresima 2014 sono riassunte neltitolo del messaggio: «Si è fatto poveroper arricchirci con la sua povertà» (dallaseconda Lettera di San Paolo ai Corinti8,9). Il Papa ci invita a pensare che Dio,per annunciare l’universalità delle fede eil messaggio di salvezza, si è fattopovero con i poveri e si è messo incammino con noi scegliendo questoitinerario.Tante vicende umane dei nostri giornisono segnate da esclusioni, ingiustizie,assenza di diritti, spesso riconducibilia mancanza di responsabilità da partedei singole persone, di chi ha autoritàsociale e politica, da questo non sonoesenti neanche le comunità cristiane.Miritorna in mente la reazione diCaino dopo l’uccisione di Abele: «Sonoforse io il custode di mio fratello?».Questa domanda ha aperto in tutti noila strada dell’immoralità, dellamancanza di responsabilità verso glialtri, della delega. Non solo: essa haanche reso possibile e praticabile la viadella relazione, dell’incontro, delladomanda di fraternità e di giustiziarealmente equa.I poveri rappresentano per i singolicredenti e per le comunità cristianequesto inquietante interrogativo: in essic’è domanda di futuro diverso, di curaper chi resta indietro, di Regno di Dio.Stare e camminare con i poveri è ilprimo e fondamentale gesto senza ilquale tutti gli altri, per quanto possibilie fantasiosi, resterebbero episodi isolati,«cose che si fanno… ogni tanto!».Dice Papa Francesco: «La carità, l’amoreè condividere in tutto la sortedell’amato. L’amore rende simili, creauguaglianza, abbatte i muri e ledistanze. E Dio ha fatto questo connoi». Questo è lo stile di Dio, è ungesto di debolezza e di povertà: «Daricco che era, si è fatto povero pervoi…». Da qui nascono i gesti dellaconversione per i singoli e per lecomunità cristiane, qui c’è lo spazio perla fantasia della carità, per l’originalitàe la diversità dei gesti quaresimali.Allora ogni gesto, anche piccolo,semplice, discreto dice al povero:«Io cisono, sto con te e non delego la mia

L

responsabilità a nessuno!».Occorre non perdere di vista il gestooriginario di Gesù, dobbiamo rifarci adesso per verificare l’autenticità dei nostrigesti, in esso ci dobbiamo specchiarciper non correre il rischio di aver «corsoinvano». Papa Francesco nell’incontrocon i poveri e i detenuti nella Cattedraledi Cagliari il 22 settembre dello scorso

anno così ha detto: «Non possiamoseguire Gesù sulla via della carità senon ci vogliamo bene prima di tuttotra noi, se non ci sforziamo dicollaborare, di comprenderci avicenda e di perdonarci,riconoscendo ciascuno i propri limitie i propri sbagli. Dobbiamo fare leopere di misericordia, ma conmisericordia! Con il cuore lì! Leopere di carità – ha aggiunto inquella stessa occasione – con carità,con tenerezza, e sempre con umiltà!Sapete? A volte si trova anchel’arroganza nel servizio a quelli chehanno bisogno del nostro servizio.Alcuni si fanno belli, si riempiono la

bocca con i poveri; alcunistrumentalizzano i poveri per interessipersonali o del proprio gruppo. Non èdi Gesù, questo. E dico di più: questo èpeccato! È peccato grave, perché usare ibisognosi, quelli che hanno bisogno,che sono la carne di Gesù, per la miavanità».

* delegato Caritas Lazio

«Una vera guida morale» in dal suo primo apparire, in papaFrancesco si è percepita l’intensità di

un messaggio spirituale per cui tanta gente,non solo i cattolici, lo riconosce come au-tentica guida morale. Egli ha indicato unostile, che rinnova per l’uomo la storia del Sa-maritano: prossimità, cura e custodia». In-tervistato dal Sir, così il vescovo di Albano,Marcello Semeraro, tratteggia il primo annodi pontificato di papa Francesco, con cui hacondiviso molti momenti importanti. A qua-si un anno dall’istituzione, è poi tempo perun bilancio del lavoro del Consiglio dei car-dinali, che aiuta il Papa nel governo dellaChiesa universale e nel progetto di revisio-ne della Curia, di cui Semeraro è segretario:«Il bilancio – dice Semeraro – è certamentepositivo. Il metodo del lavoro è incentratosulla sinodalità, mentre il termine pastora-lità indica con chiarezza intenzione e scopo».

il bilancio di un anno

La giornata dei «Fiocchetti lilla»i chiamo Stefano Tavilla, papà di Giulia ragazza di 17anni genovese, deceduta lo scorso 15 Marzo per la ma-

lattia di cui soffriva, la bulimia. Giulia dopo diversi anni di ne-gazione aveva trovato il suo momento di consapevolezza ac-cettando di farsi aiutare; da quel momento tutto quello chesiamo riusciti ad ottenere è stato quello di essere messi in listad’attesa presso una delle poche strutture convenzionate esistentiin Italia e in quella condizione la morte l’ha raggiunta». Così i-nizia la lettera indirizzata al Parlamento italiano di Stefano Ta-villa, Presidente dell’associazione “Mi nutro di vita” promotri-ce della Giornata Nazionale dei Fiocchetti Lilla contro i distur-bi del comportamento alimentare giunta alla III edizione. Sa-bato 15 marzo numerose saranno le iniziative di sensibilizza-zione e prevenzione in tutta Italia per dare il giusto risalto aduna piaga sociale dilagante, per dare l’occasione a molte fa-miglie di uscire dall’omertà. Nel Lazio sono solo due le strut-ture pubbliche convenzionate: una a Roma ed una a Nemi. Sa-bato nella capitale presso la Casa del cinema è in programmala proiezione del docu – film “Ciò che mi nutre di distrugge”.A Formia, invece, presso il Teatro Remigio Paone una matti-nata di sensibilizzazione con le scuole superiori promossa dal-l’Ipab SS. Annunziata e dai Teatri Riuniti del golfo.

Simona Gionta

disturbi alimentari

Obesità infantile,rischi e rimedi

aranno presentatigiovedì prossimo, nel

corso del convegno Obe-sità a tavola, prima du-rante e dopo, nella con-siliare del Comune diNettuno, i dati dell’inci-

denza dell’obesità infantile tra i bambi-ni della città, rilevati tra gennaio e feb-braio su un campione di circa 1500 bam-bini. La ricerca, svolta da Claudio Fari-nelli, specialista in pediatria, e da Mari-na Aimati, medico specialista in scienzadell’alimentazione, è basata sull’inciden-za dell’obesità tra bambini tra i 6 e i 13anni. Interverranno anche Marco Gaspa-rotti, presidente della Fondazione italia-na per la Lotta all’obesità infantile, e Mas-simo Bonucci, presidente dell’associazio-ne Ricerca terapie oncologiche integrate.

(G.Sal.)

S

◆ ALBANOCON IL PONTEFICEVERSO I POVERI

a pagina 3

◆ ANAGNI-ALATRIQUARESIMA, TEMPODI SPOGLIAZIONE

a pagina 4

◆ C. CASTELLANAORA RIPARTIAMODALLE PARROCCHIE

a pagina 5

◆ CIVITAVECCHIA«CHIAMATIA IMPARARE»

a pagina 6

◆ FROSINONETORNARE A GESÙCON TUTTO IL CUORE

a pagina 7

◆ GAETAGIOCAREPER CRESCERE

a pagina 8

◆ LATINAIL VESCOVO SCRIVEALLA DIOCESI

a pagina 9

◆ PALESTRINAMATTINADELLO SPIRITO

a pagina 10

◆ PORTO-S.RUFINALE VACANZEMISSIONARIE

a pagina 11

◆ SORAIL DINAMISMODI UNA CHIESA VIVA

a pagina 13

◆ TIVOLICERCATORI DI SENSO,CERCATORI DI GIOIA

a pagina 14

NELLE DIOCESI

◆ RIETILA CITTÀ PRONTAA RIFARSI IL LOOK

a pagina 12

LAZIOSETTE

on ci crederete, ma la quaresima – sì, proprio la triste e vio-lacea quaresima! – ci insegna le fondamenta della gioia vera.

Come dire che la gioia è un albero che non può stare in piedi senon affonda nella terra le proprie radici. Il cammino quaresimaledi quest’anno nella liturgia domenicale si farà scoprire queste ra-dici: è un percorso antico e costantemente attuale. La prima do-menica ci insegna che la gioia nasce da una lotta, da una guerra,da una battaglia. È il bottino di una vittoria. C’è il diavolo. Anchese c’è chi non ci crede, lui è lì. Ed è pronto a togliere all’uomo la di-gnità, ogni radice di vera gioia. Propone soltanto felicità a buon mer-cato che stancano appena sono state consumate. Chi ha un bam-bino lo può capire bene: una volta che ci ho giocato il giocattolonon mi piace più. Così, per avere la gioia occorre lottare. Batterequesto “avversario della natura umana”. E qui la prima domenicadi quaresima ci stupisce: Dio già ha lottato e vinto per noi! In pri-ma linea non ci siamo noi, ma Lui. A subire i colpi più tremendi delnemico c’è Gesù che ci precede e consegue la vittoria. Non è straor-dinario? Dio è Dio degli eserciti! Dio combatte e vince. Dio sac-cheggia il tesoro del demonio e spartisce con noi il bottino. Noi dob-biamo soltanto mantenere la pace conquistata, dobbiamo soltan-to resistere alle lusinghe. L’unica possibilità che il diavolo ormai haè convincere noi a dargli la nostra gioia, la nostra pace. Sarebbestupido tornare a regalargliela, no? Dio vincitore, rendici forti con-tro l’Avversario! Facci gustare la pace che tu hai conquistato per noi!

Francesco Guglietta

NIl bottino di una vittoria

Domenica, 9 marzo 2014

Avvenire - Redazione RomaPiazza Indipendenza, 11/B - 00185 Roma; Telefono: 06.688231 - Fax: 06.68823209

Email: [email protected]

Avvenire - Redazione pagine diocesanePiazza Carbonari, 3 - 20125 Milano; Telefono: 02.6780554 - Fax: 02.6780483Sito web: www.avvenire.it Email: [email protected]: Salvatore Mazza

DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE:PROGETTO PORTAPAROLAmail: [email protected] ABBONAMENTINUMERO VERDE 800820084

◆ PASTORALESPIRITUALITÀE ATTIVITÀ FISICA

a pagina 2

IL PERCORSO

La carità nei gesti

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Page 2: LUOMO La carità nei gesti TECNAVIA [CROPPDFINORIG] … 09032014.pdf · Sapete? A volte si trova ... ce della Giornata Nazionale dei Fiocchetti Lilla contro i distur- ... on ci crederete,

Evangelizzarevalorizzando l’etica sportiva

acqua. Arsenico nelle falde,novanta i Comuni coinvolti

dalla Regione.Approvata la leggecontro la violenza sulle donne

L’ufficio regionale progetta un percorsosulla «spiritualità» dell’attività fisicaLa lampada di san Francesco a ottobre

DI SIMONE CIAMPANELLA

i è tenuta lunedì 3 marzo nella curiavescovile di Porto–Santa Rufina lariunione dell’Ufficio regionale per la

pastorale del tempo libero, turismo esport, presieduta dal vescovo delegato,monsignor Gino Reali, e dall’incaricatoregionale, Daniele Pasquini.Monsignor Reali ha introdotto i lavoriricordando ai presenti ciò che lacommissione sta seguendo nei suoiincontri cercando di rilanciare la propriaoperatività, e cioè focalizzare gli aspettilegati allo sport e al turismo di particolarerilevanza ecclesiale, per produrre unaproposta concreta di sensibilizzazione eformazione da sottoporre alle diocesi dellaregione. Il compito della commissione,come indicato dall’Ufficio nazionale, èquello di promuovere iniziative che,valorizzando i contenuti etici dello sport edel turismo, ne facciano importanti veicolidi socializzazione ed evangelizzazione.L’ufficio, infatti, nasce come strumento diraccordo di associazioni e gruppi cattolicio di ispirazione cristiana che operano neisettori del tempo libero, del turismo, dellosport e dei pellegrinaggi, al fine di aiutare araggiungere gli obiettivi generali, le finalitàcomuni e i servizi competenti nella Chiesae nella società. Tuttavia tenendo conto cheogni regione, e in particolare ogni diocesi,ha una sua storia e una sua fisionomiasociale che richiedono un’attenzione allesue caratteristiche proprie, l’impegnoprioritario rimane sul territorio. I referentidiocesani da parte loro si adoperanoproprio in questo, a proporre percorsiadeguati per potenziare le risorse educative

Se catechetiche dei diversi ambiti nei lorosingoli territori.Pasquini ha sottolineato l’importanza diindividuare l’obiettivo chiave attraverso cuisviluppare un progetto condiviso nellapastorale sportiva della regione.Sicuramente una priorità è rappresentatadalla definizione più precisa dellaposizione dello stesso ufficio regionale. Aciò si affianca la necessità di aiutaresempre più le persone, a cominciare daquelle che già operano nelle parrocchie, acogliere l’importanza del valore spiritualedello sport. In questa direzione sembraopportuno sollecitare iniziative cheesplicitino lo stretto rapporto tra Chiesae sport, come ad esempio lastrutturazione di format divulgativiitineranti tra le parrocchie e le realtàecclesiali della regione.

La discussione ha anche affrontato un’altraimportante iniziativa che quest’annocoinvolge il Lazio, quella dell’offertadell’olio per la Lampada di San Francesco, ilgesto votivo che ogni anno rinsalda lostretto legame e l’affetto dell’Italia perl’innamorato di Cristo. Si trattadell’itinerario di un vero e propriopellegrinaggio che le Chiese e la gente delLazio compiranno nell’anno e che avrà lasua più completa manifestazione ad Assisiil 3 e il 4 ottobre quando si ricorderà lamorte del Poverello e verrà fatta l’offertaper alimentare la lampada che ardecontinuamente sulla sua tomba. «Altronon è che di suo lume un raggio»: lacitazione del paradiso dantesco, checirconda la lampada, raccoglie conefficacia il sentimento del popolo italianoper il suo protettore. Francesco è il mistico

«sole» che, levatosi ad Assisi come da«oriente», diffonde su tutta la terra la luceriflessa di Cristo.Saranno molte le iniziative diffuse sulterritorio regionale che ricorderanno latestimonianza e il messaggio di Francescod’Assisi che non finisce di sorprendere perla sua straordinaria libertà e attualità.All’interno di questo programma ancora indefinizione Pasquini ha anticipatoun’interessante proposta sportivapromossa dal Csi (Centro sportivoitaliano), una gara di cicloturismo daltitolo Il cammino di Francesco, che sirealizzerà proprio nel reatino il 15settembre.È stato anche illustrato ai presenti l’eventoLe società sportive incontrano Papa Francesco,che il prossimo 7 giugno raccoglierà inPiazza San Pietro tutti gli affiliati al Csi inoccasione del 70° anniversario dellafondazione; la manifestazione saràcomunque aperta a tutte le realtà italianeoperanti nell’ambito sportivo.Nella parte finale dell’incontro si torna aparlare della commissione regionale, deisuoi compiti, delle sue finalità epossibilità, e della conseguente necessità dipotenziare le presenze diocesane attraversoun collegamento più organico con le altrecommissioni pastorali e attraverso lacollaborazione abituale di esperti deidiversi settori. «La varietà dellecompetenze assegnate alla nostracommissione – conclude monsignor Reali– deve fa crescere la partecipazione el’entusiasmo di tutti, convinti di poteroffrire un prezioso contributo ai piùimportanti uffici regionali impegnati suifronti dell’evangelizzazione e della carità».

Un aiuto per i non vedentia tecnologia Zprint è un nuovosistema di stampa/realizzazione di

oggetti utile alle persone ipo e nonvedenti poiché permette loro direlazionarsi con immediatezza con tuttociò che li circonda o che stimola la lorocuriosità. Zprint infatti è capace diriprodurre materialmente qualsiasitipologia di oggetto partendo da unasemplice fotografia. In Italia per adessoce n’è uno a Roma del quale si occupaun ragazzo di Formia, Roberto Centola.Il giovane formiano ha spiegato che il

sistema Zprint di prototipazione in gessofunziona esattamente come una stampasu carta: il modello viene inviato allastampante che lo disegna con colla ecolore sulla polvere di gesso, materialeeconomico ed ecocompatibile,attraverso un’alta definizione deldettaglio. Al termine della stampa ilprototipo viene estratto e trattato conresine specifiche per migliorarne laresistenza. Zprint costituisce davvero unesempio di nuove tecnologie al serviziodell’uomo.

Stefania De Vita

L

DI LUCIO ANCORI

opo che l’ordinanzadel sindaco di Roma(n. 36 del 21

febbraio 2014) ha vietatol’utilizzo di acqua per lezone più periferiche deimunicipi XIV e il XV quelleservite dagli acquedottidell’Arsial, l’arsenico torna

D

a far parlare di se, anche seil problema persiste damolto tempo.L’inquinamento daarsenico delle faldeacquifere dipende da unanormale dissoluzione deiminerali contenuti nellerocce e dall’estrazionemassiccia fatta per usoindustriale, conconseguente liberazionedella polverenell’ambiente. Vieneinoltre usato per lafabbricazione degliinsetticidi e dei ratticidi.L’Organizzazionemondiale della sanità hastabilito che al di sopra di10 microgrammi di

arsenico per litro d’acqua,esiste un pericolo per lasalute: cancro ai polmoni,alla pelle, alla vescica, aireni, al fegato, ma anchecausa di malattie cardio–vascolari. L’UE già nel 2001si era allineata su quellimite indicandolo a tutti ipaesi membri. Nel nostropaese si è sempretergiversato sulla questione,fino a quando Bruxelles harespinto la richiesta italianadi rimandare l’applicazionedei limiti di arsenicocontenuti nell’acqua dirubinetto. Inoltre nel 2010l’Europa ha impostoall’Italia di procedere conordinanze per rendere nonpotabile l’acqua in 128comuni della penisola inquanto i limiti, in alcunicasi, superavano addiritturai 50 microgrammi per litro.

I comuni italiani in tuttosono 8000, quindi lapercentuale di comunisegnalati nel 2010 erarelativamente bassa,bastava adottare un’azioneprogrammata diprevenzione, che avrebbepermesso una soluzioneprogettuale e non il riparodall’emergenza comespesso accade. Il problemaquindi è su più livelli e peressere contrastatoefficacemente richiede lamessa a norma degliacquedotti interessati conappositi dearsenificatori.Una questione tuttaviaaffrontata solo in parte conefficacia dalleamministrazioni dei 90comuni del Lazio coinvoltie da quelle succedutesinegli anni nella RegioneLazio.

Dopo anni di rinviiè necessario dareun risposta efficacea un problemache mette a rischiomigliaia di persone

on 28 voti a favore, 6 contrari e unastenuto, il Consiglio regionale del

Lazio ha approvato il 5 marzo la leggecontro la violenza sulle donne – primofirmatario Simone Lupi (Pd) – a ridossodella ricorrenza dell’8 marzo ed evitan-do l’inserimento dell’ideologia Lgbt (le-sbiche, gay, bisessuali, transgender). Lalegge prevede la creazione di case rifu-gio e semi-autonomia sul territorio re-gionale e una rete organizzata di centriantiviolenza che possa accogliere le don-ne, l’avvio di percorsi di reinserimentosociale e lavorativo per chi ha bisognodi protezione, l’istituzione del codice ro-sa nei pronto soccorso (un’assistenza de-rivante dalla collaborazione tra medici,operatori e forze dell’ordine). Ancora,saranno realizzati corsi nelle scuole, uncoordinamento delle attività di prefet-ture, questure, associazioni ed enti pub-

C

blici e privati e un osservatorio sulle pa-ri opportunità e la violenza di genere.Inoltre, sarà istituito un fondo di un mi-lione di euro. «È una vittoria di tutti –ha detto il presidente Nicola Zingaretti– di chi si oppone ogni giorno alla vio-lenza, alle discriminazioni, all’intolle-ranza e a ogni forma di sopruso». Il re-spingimento di un atto di indirizzo delMovimento 5 Stelle, che chiedeva l’e-stensione delle disposizioni per contra-stare la violenza di genere sulle donneanche nei confronti di Lgbt, ha di fattoevitato l’inserimento di questa ideolo-gia nel testo della legge. E contro l’in-dottrinamento pro ideologia del gen-der, che ha iniziato a svolgersi negli i-stituti scolastici di tutta Italia – tramiteincontri con rappresentanti delle asso-ciazioni gay o esponenti della “culturaomosessuale” – si muovono l’associa-zione Manif Pour Tous Italia e il Forumdelle Associazioni Familiari dell’Umbria,diffondendo un apposito vademecumad uso dei genitori.

Giovanni Salsano

Respinto un emendamentodel Movimento 5 Stelleche attraversol’estensione delle normemirava a introdurre l’ideologia del «gender»

A Torrell il premio«Veritas et Amor»Grande riscontro per il Concorso inter-nazionale Veritas et Amor, organizzatodal Circolo San Tommaso d’Aquino. Pre-senti il vescovo di Sora Gerardo Anto-nazzo, Donato Formisano, Presidentedella Banca Popolare del Cassinate eTommaso Di Ruzza, presidente del Cir-colo San Tommaso d’Aquino. La cerimo-nia, ha avuto inizio alle 15 di ieri, ad A-quino, presso la Chiesa della Madonna

della Libera con gli ospiti monsignorGeorg Gaesnwein, prefetto della CasaPontificia e segretario particolare delPapa emerito Benedetto XVI e il cardi-nale Giovan Battista Re, prefetto emeri-to della Congregazione dei Vescovi; ilpremio internazionale è stato conferitoa Jean Pierre Torrell, domenicano del-l’Università di Friburgo e tomista di fa-ma internazionale, per la sua lectio ma-gistralis su «Il vero volto di Tommasod’Aquino».

Giovanni Mancini

Quaresima di solidarietà a Latinan occasione della Quaresima, la diocesi di Latina hapubblicato anche quest’anno la “Bacheca delle pro-

poste” per sensibilizzare le parrocchie a promuovere e-sperienze di carità concreta in favore degli ultimi.Tre proposte riguardano il territorio. Insieme al sostegnoal Consultorio familiare, la Caritas diocesana proponeun’iniziativa per il carcere ed una per le famiglie in dif-ficoltà. La prima prevede la raccolta di pigiami, felpe etute da ginnastica, biancheria intima, o, in alternativa,di denaro che verrà utilizzato per l’acquisto degli indu-menti. Necessari sono anche i prodotti per l’igiene per-sonale (spazzolini, dentifricio, saponette), che non ven-gono forniti ai detenuti. La seconda proposta si rivolgeinvece specificamente alle famiglie, invitandole ad “a-dottare” all’interno della comunità un’altra famiglia chesi trova a dover fronteggiare problemi economici.Una quarta iniziativa riguarda infine le isole Filippine,recentemente colpite – come si ricorderà – dal tifone Yo-landa. In accordo con l’Ufficio missionario, la Caritas siè impegnata ad aiutare le Suore Ancelle Missionarie delSS. Sacramento che operano nella zona di Mindoro edhanno bisogno di fondi per aiutare le famiglie dei vil-laggi colpite dal tifone.

Pasquale Bua

ICapire la retetra nuovi mediae social network

n mondo sempre più virtualee digitalizzato, dove la rete èdiventata il luogo privilegiato

in cui gli uomini intessono leproprie relazioni. L’equipe diPastorale giovanile di Sora haorganizzato per questa domenicaalle 16, presso il Centro pastorale S.Luca, un seminario sull’utilizzo deisocial network e dei nuovi mezzi dicomunicazione. L’incontro, daltitolo Impariamo a comunicare inRete. Esporrà sull’argomentoun’esperta del settore, la dott.ssaRoberta Ramieri, Communication &Marketing Manager per mondoesalazio s.r.l. – Gruppo 24Ore. Ilseminario è un’occasione preziosa,non solo per i giovani, ma per tutti ifruitori della rete.

U

enerdì scorso laParrocchia di SanGiacomo Apostolo di

Gaeta e l’Associazione Libera diGaeta, con il fine di favorire lacultura della legalità, hannopromosso un incontro conAngela Iantosca, giornalista eautrice del libro “Onora lamadre. Storie di ‘ndrangheta alfemminile”, che, da anni,approfondisce temi legati allacamorra, alla mafia, alla’ndrangheta, cercando di darvoce, sia sui giornali che suiblog, a chi non ha voce.Onora la madre è il suo primolibro ed è frutto di un viaggiofisico compiuto in Calabria,fatto di incontri e diconoscenze del territorio, perdescrivere il ruolo della donnanella ‘ndrangheta dai primi delNovecento ad oggi. E attraversoquesto viaggio in quellaCalabria sconosciuta che sideclina al femminile, attraversoi documenti, i riti, le tradizioni,

la fede, le parole dei pubblici ministeri, degli storici,della gente, si giunge ad affermare che la donna, dasempre, è asse portante della ‘ndrangheta perché, neidecenni, nascosta all’ombra delle case, è lei che hanutrito, tramandato, gestito una delle organizzazionicriminali più potenti del mondo.

Carlo Tucciello

VIl ruolo femminilenella ’ndrangheta

tecnologia

2 LAZIOLAZIO dalla regioneDomenica, 9 marzo 2014

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Page 3: LUOMO La carità nei gesti TECNAVIA [CROPPDFINORIG] … 09032014.pdf · Sapete? A volte si trova ... ce della Giornata Nazionale dei Fiocchetti Lilla contro i distur- ... on ci crederete,

Pacelli e Mendes, l’amicizia tra un Papa e un ebreoDI ANDREA SANTI

ono lieto che la diocesi, le par-rocchie e i rappresentanti della co-munità civile di Santa Marinella si

ritrovino per ricordare la vita e l’azionebenefica verso il popolo ebraico del PastorAngelicus». Con questo messaggio del car-dinale Tarcisio Bertone si è aperto il 27febbraio il convegno Eugenio Pacelli e ilsuo amico ebreo Guido Aronne Mendes a San-ta Marinella, organizzato dall’Associazio-ne Culturale Santa Marinella Viva. Pre-senti all’evento anche il sindaco RobertoBacheca e i familiari di Papa Pio XII. Do-po il saluto della presidente Sonia Signo-racci e del vicesindaco Carlo Pisacane, so-no intervenuti Livio Spinelli autore de Ilsionismo in Italia e nella politica estera fascista(Casa editrice Pagine – Libri del Borghe-se) e l’editore Luciano Lucarini. Il direttoredella Biblioteca della Shoah Pino Pelloni

S«ha espresso grande apprezzamento perquest’opera, che porta alla luce documentiinediti, offrendo interessanti riflessioni sutemi non ancora approfonditi dalla sto-riografia italiana: «Ho apprezzato e do ilmio sostegno a questa importantissima i-niziativa organizzata a Santa Marinella,che getta un ponte tra Papa Pacelli e gli e-brei: i rapporti tra il rabbinato e la Chie-sa di Roma erano buoni. Il contrasto gros-so nasce a partire dal 1963, quando va inscena la commedia di Hochut che dileg-gia il Papa e gli addossa il silenzio sullarazzia del ghetto, ma io debbo dire che disilenzi ce ne sono stati tantissimi». Inter-viene poi Donna Anita Garibaldi sul te-ma Pio XII, il generale Ezio Garibaldi e il sal-vataggio degli ebrei. La pronipote dell’eroedei due mondi ricorda che lei e la sua fa-miglia, di religione protestante, si con-vertirono al cattolicesimo grazie all’ami-cizia di suo padre – Ezio Garibaldi – con

Eugenio Pacelli. Il convegno ha gettato semidi speranza e di riconciliazione, secondoquella tradizione di Santa Marinella, terra diincontro tra popoli e culture differenti, cheda sempre ha visto affratellati cattolici ed e-brei, come nel caso di Pacelli e Mendes, en-trambi frequentatori della città marittima. U-na vicinanza e una condivisione di radici co-muni che il vescovo Gino Reali ha ribaditonella Messa, concelebrata con don SalvatoreRizzo e padre Agostino Barbut. Dopo la ce-lebrazione, monsignor Reali ha benedetto u-na mostra fotografica che si potrà visitare fi-no al 12 marzo, con una serie di quadri deiPapi degli ultimi cento anni, opere della pit-trice Ombretta del Monte. Durante la mo-stra, il Rabbino Elio Toaff ha consegnato unattestato di benemerenza a Donna Anita insegno di gratitudine degli ebrei verso suo pa-dre Ezio Garibaldi, che insieme a Papa Pacelliportò in salvo tra le mura vaticane molti e-brei romani.

Le parole di suor Marchionne

ono, cittadinaonoraria di SantaMarinella e dagli

Stati Uniti d’America miunisco a voi in questoconvegno dell’1 marzo, peril 75° anniversariodell’elezione di Papa PioXII. Imploro la benedizionedi Papa Francesco perquesta vostra opera di benee vi invito a pregare per ilsuo prossimo viaggio aGerusalemme, nellasperanza che l’incontro coni nostri fratelli ebrei possacontribuire allabeatificazione delvenerabile Eugenio Pacelli».

An.San.

Un’estate da volontariidee.Da mercoledì il percorso di formazionepromosso dal Centro missionario diocesanoDI FEDERICO TARTAGLIA *

ormai il terzo anno che ilCentro Missionario Diocesanoorganizza il corso di

formazione per i volontari che nelperiodo estivo intendono prestare ilproprio servizio nei diversi progettiseguiti dalla diocesi di Porto–SantaRufina. L’intento è chiaro fin dalnome che è stato scelto, l’acronimoVolEst, ovvero Volontariato Estivo.Attraverso una serie di incontri, chesi svolgeranno nell’auditorium dellacuria diocesana a partire damercoledì alle ore 21, il corsointende preparare i giovanipartecipanti a comprendere leragioni, lo stile e lemotivazioni di unservizio volontario inmissione.Partiremo dalle parole diPapa Francesco nella suaesortazione EvangeliiGaudium, per poiaffrontare la questionedell’immigrazionesecondo l’esperienza dellanostra Caritas Diocesanae, grazie all’aiuto diMissio Giovani, accoglieremo latestimonianza di alcuni missionariche ci parleranno dello stile dellabeatitudine e delle sfide che ilvolontario è chiamato ad affrontarenella sua pur breve esperienza.VolEst comunque non significa soloformazione di persone che sipreparano a partire, ma ancheascolto, ricchezza, scoperta,sensibilizzazione, gruppo, perché“da Viaggiatore a volontario”, loslogan che sottotitola il corso, non siriferisce solo a un viaggio fisico, maanche a un cammino spirituale. È danotare infatti che attraverso leproposte degli scorsi anni, moltigiovani, anche non praticanti oindifferenti alla fede cristiana,hanno avuto la possibilità diincontrare Gesù attraverso il voltopiù suggestivo della Chiesa, quellodella carità, «da questo viriconosceranno». Hanno cioè vistola comunità del Popolo di Dio come

Èuna famiglia che ha acuore le sofferenze di chinel mondo vivesituazioni difficili. E farepropria questa sensibilitàalla mondialità haportato anche dei fruttinella nostra Chiesa. Moltitornando dai loro viaggihanno riflettuto sul fattoche la gratuità offertanelle terre di missionipuò essere anche donataqui in Italia, nella nostradiocesi, tra le persone checi sono accanto.Per la prossima estate ivolontari della diocesi

continueranno adoperare nelle quattromissioni già avviate negliscorsi anni e avranno lapossibilità di fare nuoveesperienze. In Italia siriorganizzerà l’oratorioper i bambini al Centrodi Accoglienza perRichiedenti Asilo diCasltelnuovo di Porto(Cara). In Europa siporteranno avanti leattività nell’orfanotrofiodelle Suore Assunzioniste di Baratiin Romania. In Africa sarà propostoil GrEst nella parrocchia di Koche inMalawi, invece con l’AssociazioneVenite e Vedrete si avrà la possibilitàdi fare un viaggio itinerante inTanzania.Le due nuove proposte sono: unpellegrinaggio a Santiago deCompostela e una nuova esperienzadi missione in Sri Lanka, nella

diocesi di Colombo.Molti volontari hanno condiviso leloro esperienze e può essere utile perchi sta riflettendo sulla possibilità dipartire o meno leggere direttamentele impressioni, l’entusiasmo, maanche le difficoltà e lecontraddizioni che ognunosperimenta, le abbiamo pubblicatesul sito del VolEst

(http://volest.wordpress.com/testimonianze/): invitiamo tutti aprenderne visione.Per ulteriori informazioni oltrequelle che indicate nel sito si puòscrivere a [email protected] ovisitate la pagina facebook VolEstVolontariato Estivo oppure chiederedirettamente la sera del 12 marzo.

* Ufficio missionario diocesano

«Partiremo dalle paroledalla Evangelii Gaudium,capiremo l’immigrazionecon la Caritas diocesanae grazie a Missio giovaniascolteremo testimonianzedi alcuni missionari»

Casalotti

DI SIMONE CIAMPANELLA

sindaci Crescenzo Paliotta, A-lessio Pascucci e Roberto Bache-ca chiedono al Ministero della

Difesa un’area dove realizzare unimpianto di recupero e compostag-gio dei rifiuti solidi urbani. In unterritorio che ospita 120 mila per-sone, la mancanza di un impiantodi recupero rallenta l’implementa-zione del servizio di raccolta diffe-renziata, che ad oggi costituisce u-na priorità nella politiche ambien-tali nazionali ed europee. Nell’areasu cui si estendono i comuni di La-dispoli, Cerveteri e Santa Marinellasono presenti molti terreni destina-ti ad attività di Difesa nazionale. Sitratta di utilizzare una piccola zo-na, al massimo due ettari, confi-nante con la Statale Aurelia su cuirealizzare le strutture di smalti-mento. «Gli impianti – dice il sin-daco di Ladispoli – sarebbero di mo-derna tipologia e non formerebbe-ro problemi di inquinamento delle

aree circostanti». Gestire la lavora-zione dei rifiuti all’interno della zo-na in cui vengono prodotti contri-buirebbe a responsabilizzare i citta-dini. «Siamo dei sostenitori dellatecnologia del compostaggio – di-chiara il sindaco di Cerveteri – e inparticolar modo del compostaggioaerobico, che ci risulta essere la tec-nologia migliore: può essere un’op-portunità dal punto di vista am-bientale ed economico». Il sindacodi Santa Marinella sottolinea inve-ce l’alleggerimento dei costi per i co-muni che si sgraverebbero delle spe-se per il trasporto dei rifiuti. Dichiarainoltre che la collaborazione tra itre comuni, anche in altri settori co-me il turismo, «può portare a gran-di traguardi per tutto il territorio, intermini di sviluppo economico e oc-cupazionale». La speranza condivi-sa dai tre amministratori è che la ri-chiesta venga accolta positivamen-te, così da avviare quanto prima a-zioni condivise e dare risposte con-crete per le rispettive comunità.

I

Compostaggio per Ladispoli,Cerveteri e Santa Marinella

abato 1 marzo 2014 i giovani della parrocchia delle Sante Rufina e Secon-da a Casalotti hanno realizzato nell’oratorio la serata evento Parrock Pub.

La sfida? Offrire una proposta allettante per i ragazzi. L’obiettivo? Richiamarenuovi ragazzi in parrocchia e dimostrare che essere cristiani può voler dire sa-persi divertire alla grande ed essere cool ma sempre con intelligenza. A giudi-care dall’affluenza e dal grado di soddisfazione mostrato da organizzatori epartecipanti, la serata d’esordio si è rivelata un vero successo. Ingresso libero,stuzzichini e dolci della casa, serietà del personale ma, soprattutto, musica dalvivo con padre Stefano Sorresina bassista, sono stati gli elementi vincenti. Dasegnalare, la particolare attenzione che lo staff ha prestato nei riguardi degliospiti minorenni, assicurandosi di somministrare loro bevande esclusivamenteanalcoliche. L’entusiasmo con cui è stato accolto l’evento ha indotto i giovanidella chiesa a dare seguito all’iniziativa, magari innovando con delle serate atema. Il prossimo appuntamento sarà sabato 26 aprile alle ore 21 sempre nel-l’oratotrio San Gabriele.

Giulia Iaiani

S

«Parrock pub» in oratorio

DI ALESSIA D’IPPOLITO

idea di tornare al Cara perorganizzare un altro evento comequello della Befana ci era balenata

in testa non appena il 7 Gennaioabbiamo lasciato la struttura, così è natoil CARAnevale, che abbiamo organizzatola scorsa domenica. L’emozione nelvederli tutti pronti ad aspettarci è statadestabilizzante. Ricordavano i nomi e inostri volti. Ricordavano i balli cheavevamo insegnato loro la voltaprecedente. Ricordavano i giochi fattiinsieme e allora noi volontari ci siamoguardati e abbiamo sentito che nel nostropiccolo avevamo lasciato loro qualcosa.Disciplinati ed educati hanno svolto tutte

le attività manuali che avevamo preparatoper loro, hanno colorato e ritagliato lemaschere per la festa del giorno dopo.Hanno partecipato con gioia ai canti e aiballi e, a differenza della primaesperienza, ci hanno abbracciato moltevolte, hanno parlato con noi, si sonoconfidati facendoci davvero sentire partedi quella enorme e multietnica famiglia.La festa della domenica è stata perfetta.Tutti i volontari si sono presentati ilpomeriggio vestiti e truccati da pagliacci enon appena i bambini ci hanno vistisono scoppiati in grida di gioia.Cercavano di riconoscere quale animatorefosse nascosto sotto la maschera, hannoassistito alle scenette che avevamopreparato e con l’entusiasmo dei bambini

hanno giocato con noi, si sono lasciatitruccare rendendo il nostro carnevalequalcosa di magico. Dopo la merenda èesplosa la festa. Lancio di coriandoli estelle filanti. Suoni di trombette e dimusica. Volti colorati e sorridenti hannoilluminato la sala che porta ancora i tristisegni dell’alluvione. Poi inesorabile comeogni volta è arrivato il momento deisaluti con quella frase intonata da voce dibambino «È vero che tornate anche per levacanze di Pasqua?» e allora il cuore delvolontario si stringe e a fatica trattiene lelacrime di emozione e benché la sua vocerisponda un semplice «...vedremo...» ilsuo cuore e la sua mente non possonofare a meno di pensare «Sì!, torneremopresto!».

’L

«Cara.nevale» per i piccoli del Centrona comunità intera di a-mici, colleghi, semplici

conoscenti ha dato il saluto aFabrizio Bellucci, l’atleta di 44anni morto per un infarto do-po aver raggiunto il traguardonella mezza maratona Roma–Ostia. Fabrizio, pilota dell’Ali-talia, lascia la moglie France-sca, che ha in grembo il lorosecondo figlio, e Federico il pic-colo di tre anni. Madre e figliosono stati accolti dall’affetto ditanti che nel Mercoledì delleCeneri si sono ritrovati al fu-nerale celebrato nella chiesacattedrale de La Storta. Una fa-

miglia entusiasta della vita rac-conta il parroco don AdrianoFurgoni durante l’omelia, ri-cordando Fabrizio come un uo-mo straordinario, consapevoledella bellezza della preghierae innamorato della sua fami-glia. Infine don Adriano rivol-ge parole di conforto a Fran-cesca e Federico dicendo chedevono continaure a sperare,perché nel momento della pro-va e del sacrificio, come per A-bramo sul monte con il figlioIsacco, anche per loro «Dioprovvederà».

Lucio Ancori

U

Un volontario

Una comunità attorno alla famiglia di Fabrizio

L’alba nel lago Malawi

Monsignor Reali visita la mostra

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PORTO SANTA RUFINA

Pagina a cura di don Giovanni Di Michele Curia diocesana

via del Cenacolo 5300123 Roma

e-mail: [email protected]

Domenica, 9 marzo 2014

www.diocesiportosantarufina.it

ambiente

agenda

Appuntamenti in diocesi

11 marzo. Istituto diocesano sostenta-mento del clero, ore 18, Curia vescovile;Consiglio affari economici diocesano, ore18.30, Curia vescovile. 12 marzo. Forma-zione VolEst, ore 21, Curia vescovile. 14-16 marzo. Esercizi spirituali per giovani,La Verna. 15 marzo. Assemblea aggrega-zioni laicali, Cattedrale, 15.30. 16 marzo.Lettura Bibbia. 18 marzo. Ritiro clero.

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