litorale oggi n°0

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DICEMBRE 2014 PERIODICO DI POLITICA, ECONOMIA, ATTUALITA’ ANNO 0 - N.0 Cari lettori, ecco il nostro regalo di Natale per voi. Torna Litorale Oggi. Questo è un numero 0, ci abbiamo messo il cuo- re, speriamo possiate apprezzarlo. Un augurio di Buone Feste a tutti, ricordandoci che questo periodo dell’anno, oltre ai regali, ai pranzi e alle cene, è prima di tutto un momento di riflessione. Guardiamo dentro di noi, intorno a noi, ritrovia- mo i buoni sentimenti per sentirci in pace con chi ci è vicino e col mondo intero. Buon Natale. E un sereno 2015 a tutti. L’EDITORE E LA SQUADRA DI LITORALE OGGI Il Coordinatore FI per la Provincia di Roma Bentornato Litorale, per fare luce nel buio delle istituzioni L’Editoriale SIAMO TORNATI - di Ricky Filosa L’APPELLO DI PICCOLI E MEDI IMPRENDITORI AL COMUNE: AIUTATECI. ECCO LE LORO PROPOSTE. E ccoci ancora in cam- po. Dove eravamo ri- masti? Litorale Oggi, dopo una lunga pausa, ri- comincia da qui. Da La- dispoli, dal nostro territo- rio. Dai cittadini e dai lo- ro problemi. Un giornale che torna ad essere pre- sente in edicola e nei principali esercizi pubbli- ci della nostra città. Non è stata una decisione fa- cile, quella di riprendere vita e anima. Ci abbiamo pensato a lungo. Ne ab- biamo parlato con amici e colleghi, con i principa- li esponenti della nostra comunità. E poi ci siamo decisi: torniamo in gioco. L a crisi economica continua a farsi sentire. Soffrono le piccole e medie imprese, gli artigiani, i commercianti: ci sono meno soldi nelle tasche dei cittadini e la con- correnza da parte di grandi imprese e di multinazionali è sempre più forte. E gregio Direttore, è dav- vero un piacere ritro- vare ‘Litorale Oggi’ per- ché torna in pista uno dei mensili cartacei più seguiti e interessanti del territorio litoraneo. A nche se la nostra amata Italia sta vi- vendo un momento di grande incertezza sociale, politica e culturale il mio in- vito – rivolto a tutte le per- sone di buona volontà – è di non desistere e continua- re e ricercare con tutta l’e- nergia possibile la migliore via per ridare la speranza all’Italia. L’INCHIESTA Bella la nostra città. Ma si può e si deve fare di più PER UNA LADISPOLI MIGLIORE segue pag.2 segue pag.4 L’intervista al presidente del Consiglio Comunale di Cerveteri, Salvatore Orsomando “Vi spiego che succede con le strade del Tyrsenia” segue pag.5 di Laura Neri -pag.5 Ladispoli, l’amministrazione sperperona di centrosinistra L’europarlamentare di Forza Italia Lavoriamo per ridare la speranza all’Italia di Adriano Palozzi -pag.3 di Fabrizio Santori -pag.3 Il Consigliere Regionale del Lazio Torna Litorale Oggi, e che ritorni la Politica con la P maiuscola di Alessandra Mussolini -pag.3 di Laura Giacomini -pag.2 I messaggi di auguri F inalmente torna Litora- le Oggi, e che bello po- ter scrivere in prossimi- tà di queste feste natalizie, formulando quindi un dop- pio augurio a questa stori- ca testata del litorale Nord di Roma. A l Presidente del Consiglio del Comu- ne di Cerveteri, Sal- vatore Orsomando, pro- prio non va giù la delibe- ra del Sindaco Pascucci relativa all’acquisizione delle strade del quartie- re Tyrsenia. S aranno i tanti giorni di sole che illuminano e riscalda- no questo territorio che gli anziani definiscono “ven- tre di vacca” per il suo clima temperato; sarà la gio- vane età di gran parte dei nuovi residenti, attratti dai co- sti sostenibili per chi vuole progettare una famiglia, e dal- la vicinanza alla Città Eterna da godere nelle sue bellezze e nei suoi monumenti;

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Page 1: Litorale Oggi N°0

DICEMBRE 2014PERIODICO DI POLITICA, ECONOMIA, ATTUALITA’ANNO 0 - N.0

Cari lettori, ecco il nostro regalo di Natale per voi. Torna Litorale Oggi. Questo è un numero 0, ci abbiamo messo il cuo-re, speriamo possiate apprezzarlo. Un augurio di Buone Feste a tutti, ricordandoci che questo periodo dell’anno, oltre ai regali, ai pranzi e alle cene, è prima di tutto un momento di riflessione. Guardiamo dentro di noi, intorno a noi, ritrovia-mo i buoni sentimenti per sentirci in pace con chi ci è vicino e col mondo intero. Buon Natale. E un sereno 2015 a tutti. L’EDITORE E LA SQUADRA DI LITORALE OGGI

Il Coordinatore FI per la Provincia di Roma

Bentornato Litorale, per fare luce nel buio delle

istituzioni

L’EditorialeSiamo tornati

- di Ricky Filosa

L’APPELLO DI PICCOLI E MEDI IMPRENDITORI AL COMUNE: AIUTATECI. ECCO LE LORO PROPOSTE.

Eccoci ancora in cam-po. Dove eravamo ri-masti? Litorale Oggi,

dopo una lunga pausa, ri-comincia da qui. Da La-dispoli, dal nostro territo-rio. Dai cittadini e dai lo-ro problemi. Un giornale che torna ad essere pre-sente in edicola e nei principali esercizi pubbli-ci della nostra città. Non è stata una decisione fa-cile, quella di riprendere vita e anima. Ci abbiamo pensato a lungo. Ne ab-biamo parlato con amici e colleghi, con i principa-li esponenti della nostra comunità. E poi ci siamo decisi: torniamo in gioco.

La crisi economica continua a farsi sentire. Soffrono le piccole e medie imprese, gli artigiani, i commercianti: ci sono meno soldi nelle tasche dei cittadini e la con-

correnza da parte di grandi imprese e di multinazionali è sempre più forte.

Egregio Direttore, è dav-vero un piacere ritro-vare ‘Litorale Oggi’ per-

ché torna in pista uno dei mensili cartacei più seguiti e interessanti del territorio litoraneo.

Anche se la nostra amata Italia sta vi-vendo un momento di

grande incertezza sociale, politica e culturale il mio in-vito – rivolto a tutte le per-sone di buona volontà – è di non desistere e continua-re e ricercare con tutta l’e-nergia possibile la migliore via per ridare la speranza all’Italia.

L’INCHIESTA

Bella la nostra città. Ma si può e si deve fare di piùPER UNA LADISPOLI MIGLIORE

segue pag.2

segue pag.4

L’intervista al presidente del Consiglio Comunale di Cerveteri, Salvatore

Orsomando“Vi spiego che succede

con le strade del Tyrsenia”

segue pag.5di Laura Neri -pag.5

Ladispoli, l’amministrazione sperperona di centrosinistra

L’europarlamentare di Forza Italia

Lavoriamo per ridare la speranza all’Italia

di Adriano Palozzi -pag.3

di Fabrizio Santori -pag.3

Il Consigliere Regionale del Lazio

Torna Litorale Oggi, e che ritorni la Politica con

la P maiuscola

di Alessandra Mussolini -pag.3di Laura Giacomini -pag.2

I messaggi di auguri

Finalmente torna Litora-le Oggi, e che bello po-ter scrivere in prossimi-

tà di queste feste natalizie, formulando quindi un dop-pio augurio a questa stori-ca testata del litorale Nord di Roma.

Al Presidente del Consiglio del Comu-ne di Cerveteri, Sal-

vatore Orsomando, pro-prio non va giù la delibe-ra del Sindaco Pascucci relativa all’acquisizione delle strade del quartie-re Tyrsenia.

Saranno i tanti giorni di sole che illuminano e riscalda-no questo territorio che gli anziani definiscono “ven-tre di vacca” per il suo clima temperato; sarà la gio-

vane età di gran parte dei nuovi residenti, attratti dai co-sti sostenibili per chi vuole progettare una famiglia, e dal-la vicinanza alla Città Eterna da godere nelle sue bellezze e nei suoi monumenti;

Page 2: Litorale Oggi N°0

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Ladispoli, l’amministrazione sperperona di centrosinistra

Sul Gazzet-tino di Ladi-spoli, orga-no di comu-nicazione ufficiale del nostro Co-mune, ho letto l’altro giorno una notizia ri-guardante la messa in opera di ot-to dossi per rallentare il

traffico nelle nostre strade, che pare si-ano state scambiate da qualche automo-bilista per piste da corsa sulle quali sfrec-ciare a velocità supersonica. La notizia in sé mi conforta: l’utilità dei dossi mi con-vince. Ma leggendo meglio, scopro che quegli otto dossi artificiali sono costati al Comune – dunque a tutti noi, alla citta-dinanza – circa 66mila euro. Facendo un calcolo veloce, vorrebbe dire che il costo di ciascun dosso si aggira intorno agli 8.250 euro. Mica bruscolini. Chissà di quale materiale sono fatti questi dossi, forse con oro diciotto carati? Visto l’am-montare di tale spesa, mi chiedo se il Co-mune avrà fatto una gara d’appalto, co-me vorrebbe la legge, oppure una trat-tativa privata con la partecipazione di al-meno cinque ditte.

Perché sinceramente devo dire che a me, che sono comunque una cittadina che si informa, attenta al territorio in cui vive e che sa usare il buon senso, 66mila euro sembrano una cifra piuttosto alta per le tasche del Comune, che continua a riba-dire di avere le casse vuote. Tant’è che per riempirle sono già pronti a fare cas-sa con la costruzione di un grande cen-tro commerciale, continuando così a ce-mentificare la nostra città senza nean-che aver fatto uno studio a livello com-

merciale sulla saturazione del mercato. Beh, noi siamo contrari: non perché sia-mo contro lo sviluppo del nostro territo-rio, ma perché crediamo che l’ambiente in cui viviamo debba essere salvaguar-dato, e crediamo anche che a Ladispoli di cemento ce ne sia già abbastanza. Giu-sto per la cronaca: alla costruzione del centro commerciale in questione è con-trario anche un assessore della giunta comunale.

Sempre per fare cassa, il Comune aveva pensato la scorsa primavera di vendere una farmacia comunale (dal bilancio at-tivo). Poi però spendiamo allegramente 66mila euro per otto dossi. Non è finita qui.

Il serpentone di gomma gialla in via Set-tevene Palo, è costato – vado a memoria – intorno ai 65mila euro. Ma come fa a costare così tanto un’opera del genere? Per non parlare dell’affitto dei locali del-la polizia municipale, la cui cifra risulta essere, nel momento in cui scriviamo, an-cora top secret. Eppure il Comune è pro-prietario di un edificio di 300 mq nella zo-na artigianale: quei locali, attualmente in disuso, erano stati messi a disposizione della polizia di Stato per aprire così un commissariato a Ladispoli. Per la polizia andavano bene e per i nostri vigili no?

Per concludere, vogliamo parlare della raccolta differenziata? Sono sempre di più i comuni che con la raccolta differen-ziata dei rifiuti riescono anche a guada-gnarci. Anche per questo continua a cre-scere a una media del 10% annuo la rac-colta differenziata dell’organico in Italia. Qualche dato? Nel 2013 lo scarto organi-co ha raggiunto i 5,2 milioni di tonnella-te rispetto ai poco meno di 2 milioni del 2003, consolidandosi come la componen-te principale dei rifiuti differenziati rac-colti. I rifiuti possono essere fonte di gua-dagno per i comuni virtuosi. Il rapporto

annuale del Consorzio italiano composta-tori, incorona Milano come la più grande città al mondo ad aver esteso la raccol-ta dei rifiuti organici al 100% degli abi-tanti. Una bella medaglia per il capoluo-go lombardo. E noi? Possibile che una me-tropoli come Milano riesca a ottenere ot-timi risultati, e una città come la nostra, nella quale vivono poco più di 40mila abi-tanti, sia in così grave difficoltà per ciò che riguarda la gestione della raccolta differenziata? Sicuramente questo è l’u-nico comune in Italia in cui i proventi da riciclo dei “nostri rifiuti” sono incassati, come da contratto, dalla ditta che si oc-cupa della raccolta differenziata. In tut-ta Italia con i rifiuti ci guadagnano i co-muni e quindi riescono a diminuire le tas-se, a Ladispoli - cosa insolita – questo non accade. Rimaniamo davvero senza parole. In questi giorni le tasse sui rifiu-ti stanno mettendo in ginocchio tanti esercizi commerciali del nostro territorio, e anche tante famiglie. A Ladispoli pa-ghiamo molto di più rispetto ad altre cit-tà, per un servizio non adeguato alla som-ma di denaro che dobbiamo tirar fuori dalle nostre tasche. E’ davvero arrivata l’ora di essere più attenti, come cittadi-ni, a come viene amministrata la nostra città. Informarsi per conoscere e per de-cidere, un giorno, se chi ha governato è davvero degno di occupare il palazzetto comunale oppure c’è bisogno di una bel-la rinfrescata e di un cambio radicale.

L’EditorialeSiamo tornati

- di Ricky Filosa

Con la speranza di crescere e di con-tinuare il cammino a lungo, parten-do da Ladispoli e da Cerveteri, pron-

ti ad essere presenti su tutto il litorale la-ziale. Un giornale per dare voce a chi vo-ce non ha, un punto di riferimento per chi è stanco di vedere la nostra città, ricca di risorse e di potenzialità, abbandonata a se stessa e male amministrata. Litorale Oggi per raccontarvi fatti che al-cuni vorrebbero nascondere; per fare lu-ce negli angoli più bui della politica loca-

le. Per dare spazio alle storie di famiglie che non arrivano a fine mese, di com-mercianti che non riescono più a lavora-re, tartassati e mortificati nelle loro spe-ranze. Per rendere protagoniste quelle mamme che vorrebbero che i loro figli, a scuola, stessero al sicuro, quando inve-ce nelle aule piove dai tetti e l’umidità en-tra nelle ossa.Un giornale che vuole raccontare la no-stra realtà, non solo ciò che non funzio-na, ma anche la parte buona della nostra società; le mille sfide quotidiane della gente che produce e resiste alle difficol-tà, dei piccoli imprenditori, dei commer-cianti e degli artigiani che sono la colon-na vertebrale della nostra economia. Vo-gliamo soddisfare il bisogno di essere in-formati che abbiamo riscontrato tra la gente del nostro territorio. Con un gior-nale che sappia guardare oltre il presen-

te, e che restituisca al cittadino la voglia di uscire dal proprio giardino e parteci-pare della comunità. Perché nessun uomo è un’isola in sé com-pleta e vivere in un contesto civile e pro-gredito è diritto di ciascuno e di tutti. E’ questo il nostro regalo di Natale. Per voi che leggete, per la nostra città.

di Laura Giacomini

...segue dalla prima

Twitter @rickyfilosa

Page 3: Litorale Oggi N°0

3

Lo dobbiamo al-le nostre nuo-ve leve, ai gio-

vani, cui dobbiamo lasciare un testi-mone ricco di for-za e credibilità, per garantire benesse-

re, crescita, uguaglianza a pari opportu-nità e diritti. Lasciamo alle spalle il malaffare e il cini-smo.Il migliore augurio di Natale che possia-mo darci reciprocamente è la vicinanza, la solidarietà e l’affetto della classe diri-gente a tutti gli Italiani.Solo in piena uni-tà di intenti, anche aldilà delle barriere ideologiche che naturalmente accompa-gnano la dialettica politica, possiamo ri-consegnare al popolo un Paese degno del Suo nome.E’ questo l’augurio sincero, devoto e de-dicato che mi sento di lasciare a tutti i cittadini della nostra comunità, con l’au-spicio che costituisca esempio e indiriz-zo per tutto il popolo Italiano.Buon Natale a tutti, con il sincero augu-rio per un futuro denso di amore, solida-rietà e benessere per il popolo Italiano.

Una voce indi-pendente e con una chia-

ra linea editoriale, pronta a far luce sul buio delle istituzio-ni, a denunciare e ad approfondire le

istanze dei cittadini. La rinascita di ‘Lito-rale Oggi’ è un messaggio di speranza in un periodo di forte crisi per tutto il mon-do editoriale. Colgo l’occasione, dunque, per augurare ai suoi lettori e a tutte le famiglie del Litorale Nord, un sereno Na-tale con l’auspicio per un 2015 che pos-sa essere davvero sereno e fruttuoso. Con l’apporto indispensabile dei quadri locali del partito, amministratori, espo-nenti politici, amici e simpatizzanti dei co-muni della provincia di Roma, abbiamo iniziato a lavorare per il rilancio di Forza Italia sul territorio, come sta avvenendo a Ladispoli, ad esempio, grazie al sapien-te operato del coordinatore cittadino, Alessandro Grando. Stiamo ridando sta-bilità, credibilità e concretezza ad un par-tito che sta vivendo una fase politicamen-te delicata. I primi risultati si stanno fa-cendo vedere, ma c’è ancora tanto lavo-ro da fare. Io sono fiducioso.

...segue dalla prima ...segue dalla prima

Alessandra Mussolini

Bentornato Litorale, per fare luce nel buio delle istituzioni

Il CoordInatore FI per la provInCIa dI roma

Lavoriamo per ridare la speran-za all’Italia

l’europarlamentare dI Forza ItalIa

Torna Litorale Oggi, e che ritor-ni la Politica con la P maiuscola

Il ConsIglIere regIonale del lazIo

Fabrizio Santori Adriano Palozzi

Alessandro Grando

C’è bisogno di giornali co-me questi e

di personalità co-me il direttore Ri-cky Filosa che, con la sua squadra, ri-accende una voce

utile e anche importante per tutti i citta-dini di Ladispoli, ma non solo.E’ impor-tante soprattutto alla luce di uno scan-dalo che sta scuotendo la Capitale, ma anche l’intero territorio regionale, quel filone di indagini detto Mafia Capitale. Dal nostro canto la battaglia quotidiana va avanti, in Regione per denunciare lo scan-dalo Lazio Service che sta travolgendo parte del Pd, sempre moralista e ipocri-ta, ma soprattutto a Roma, dove l’opera-zione Mafia Capitale ha scosso un intero panorama politico, creando un vero e pro-prio terremoto, a destra come a sinistra.Voglio cogliere l’occasione, di mettermi a disposizione di questo territorio, dei suoi cittadini ed amministratori, per cercare di migliorare la vita di tutti i giorni. Au-guri quindi a tutti i cittadini di Ladispoli e alla redazione di Litorale Oggi, che sia un Natale di speranza e riflessione, che ci conduca però anche a un 2015 di pas-sione, azione, voglia di fare. L’Italia, il La-zio, e anche Ladispoli, ne hanno estre-mamente bisogno.

...segue dalla prima

L’intervento del Consigliere Comunale di Forza ItaliaQUELLA TASSA SUI RIFIUTI CHE MASSACRA IMPRESE E CITTADINI

TARI, a Ladi-spoli

scelte sba-gliate dell’Ammi-nistrazione

e tanti disservizi. Forza Italia si è fatta sentire con forza in Consiglio Comunale. E durante un incontro con il Sindaco ha portato le proprie proposte: eccole Che la TARI sarebbe stata una stangata lo avevo tristemente annunciato prima che arrivassero i bollettini da pagare. A distanza di qualche settimana se ne so-no accorti anche i cittadini di Ladispoli, ai quali sono state richieste cifre notevol-mente superiori rispetto al 2013. A pagare il conto più salato sono però le utenze non domestiche, che in base all’impostazione data alla tassa devono provvedere privatamente a smaltire la maggior parte dei rifiuti prodotti. Risto-ranti, bar, pizzerie, banchi del mercato e artigiani sono chiaramente i più penaliz-zati, visto l’alto quantitativo di rifiuti pro-

dotti in eccedenza a quelli assimilati nel-la tariffa. Nel corso delle Commissioni e del Consi-glio Comunale per l’approvazione della TARI ho criticato su tutti i fronti le scelte fatte dall’Amministrazione e alcuni dis-servizi: l’imposizione del compostaggio domestico e il calendario inadeguato per la raccolta dei rifiuti nella zona case spar-se, la scelta di destinare alla ditta che ge-stisce il servizio di igiene urbana gli utili delle materie riciclate, il ritardo nell’av-vio del progetto di raccolta differenziata pagando la ditta come se il servizio fos-se già in essere, il ritardo nell’allestimen-to e della messa in funzione del centro servizi, solo per citarne alcuni.Equiparare utenze domestiche e non do-mestiche si è rivelata sicuramente la scel-ta più scellerata tra tutte e rischia di met-tere in ginocchio un’intera comunità di piccole e medie imprese. È imperativo correre ai ripari quanto pri-ma e correggere questo macroscopico er-rore. Nel corso di un incontro con il Sin-daco e altri Consiglieri Comunali abbiamo

ribadito la necessità di modificare l’impo-stazione della tassa includendo in essa tutto ciò che riguarda la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Ho chiesto che, anche per le utenze non domestiche, sia compresa nella tassa la raccolta di tutti i rifiuti prodotti, la predi-sposizione per quest’ultime di un calen-dario di raccolta parallelo e la fornitura di contenitori più grandi secondo le diverse esigenze. Mi sono inoltre dichiarato favorevole alla creazione di piccoli centri di raccolta spar-si per la città, dove i commercianti po-trebbero conferire direttamente i rifiuti. In questo modo si potrebbe risolvere il problema e contemporaneamente conte-nere i costi di gestione del servizio, che altrimenti sarebbero destinati a cresce-re.Ad oggi non è ancora arrivata una rispo-sta ufficiale da parte dell’Amministrazio-ne di centrosinistra che, come suo solito, promette e non mantiene!

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La crisi che morde si sente anche a Ladispoli

La crisi economica continua a farsi sen-tire. Soffrono le piccole e medie im-prese, gli artigiani, i commercianti.

Litorale Oggi ha voluto indagare nella re-altà imprenditoriale di Ladispoli; lo ha fat-to contattando chi opera nel territorio, al-le prese con una crisi che morde e lascia pochi spazi di crescita. Andrea Mignanti, per esempio, è un artigiano del marmo. La sua ditta di famiglia, Mignanti Marmi, si trova nella zona artigianale di Ladispo-li. “Certo, soffriamo a causa della crisi, come tutte le piccole e medie imprese, da qualche anno a questa parte”, spiega Andrea Mignanti a Litorale Oggi, “e ancor di più come artigiani. Le spese, le tasse, incidono sempre più sul bilancio della dit-ta. Inoltre – aggiunge - la concorrenza da parte delle imprese più grandi è spieta-ta. Tuttavia – sottolinea Andrea – la qua-lità alla fine paga. Riuscire a offrire un ti-po di lavorazione artigianale accurata e precisa ci consente di restare a galla”.

Detto questo, le difficoltà restano. Il fatturato della ditta di Andrea, come ci spiega lui stesso, “nell’ultimo anno è calato di almeno un 30%”. Il Comune come potrebbe so-stenere una impre-

sa come la sua? Andrea non ha dubbi: “si-curamente potrebbe aiutarci con gli sgra-vi fiscali, riducendo la Tasi, per esempio, ma anche promuovendo efficacemente la

zona artigianale e le imprese che ne fan-no parte”. La crisi colpisce tutti. Non so-

lo gli artigiani. Gio-vanni Catania è il ti-tolare del Pub Four X, un locale che rappre-senta un punto di ri-ferimento della mo-vida notturna di La-

dispoli. E anche lui a Litorale Oggi spie-ga: “Certo che la crisi si sente! Più che l’affluenza dei clienti, è cambiato il modo di consumare. Il cliente spende meno: se prima chiedeva un antipasto e una pizza, ora chiede soltanto la pizza”. Durante l’ul-timo anno il fatturato è sceso, “almeno di un dieci – venti per cento”. Per far fron-te alla crisi, il Pub Four X punta sulle of-ferte speciali: una novità, per il locale di Giovanni. “Abbiamo ridotto i prezzi, nel senso che ai nostri clienti proponiamo an-che dei menu fissi sani e gustosi a prez-zi agevolati”. Al Comune anche Giovanni chiederebbe meno gabelle: “le tasse sui rifiuti imposte dall’amministrazione co-munale senza distinzioni ci hanno reso le cose ancora più difficili. Lo stesso vale per l’Imu. Cercare di abbassare queste imposte per noi sarebbe già una boccata d’ossigeno”. Il nostro primo viaggio nell’e-conomia locale – ne seguiranno altri nei prossimi numeri -, si conclude con l’inter-vista a Walter Larocca, titolare di “Ladi-spoli Mutui”, che appunto si occupa di me-diazione creditizia. Fortissima la crisi che ha colpito questo settore: “nell’ultimo an-no il nostro fatturato è diminuito almeno di un 50%”, ci racconta. “Oggi le banche

per un mutuo danno una percentuale che va dal settanta all’ottanta per cento del valore dell’abitazione, e comunque vo-gliono avere sicurezze aggiuntive. Oggi per una famiglia monoreddito poter ac-cedere a un mutuo è praticamente im-possibile. Le pratiche monoreddito in banca non passano più, ci vogliono alme-no due redditi in famiglia”. “Per noi che

operiamo in questo settore – sottolinea Walter – le difficoltà sono proprio queste, pratiche che tempo fa si facevano molto fa-cilmente oggi diven-tano davvero difficili,

non c’è più business. Le banche per pre-stare soldi creano problemi anche dove problemi non ce ne sono”. Come può il Comune aiutare quelle famiglie che non hanno un doppio reddito e che quindi non possono permettersi di acquistare casa? Walter ha una risposta: “potrebbe offrire una sorta di controfirma a garanzia di queste famiglie monoreddito, potrebbe intervenire con piccoli contributi a riscat-to e agevolare così le famiglie nei con-fronti delle banche”. Tre imprenditori, tre settori diversi, tre giovani uomini che la-vorano, danno lavoro e producono. Im-prese come queste sono la spina dorsale del nostro Paese e senza dubbio della no-stra città. Non chiedono elemosina, fan-no proposte concrete e di buon senso. Il nostro sindaco o chi per lui sarà capace di dare risposte altrettanto concrete? Noi ce lo auguriamo con forza. (RF)

...segue dalla prima

Ladispoli, disabili dimenticati: la denuncia di una cittadina diversamente abileLE ISTITUZIONI LOCALI NON RISPONDONO, SONO ASSENTI

Davvero carente Ladispoli in materia di barriere architettoniche e struttu-re pubbliche adatte a persone con difficoltà motoria e bisogno di attivi-tà fisica

Nei giorni scorsi, sul sito web della ri-vista “Baraonda”, è stata pubblica-ta una commovente lettera firmata

da una cittadina di Ladispoli diversamen-te abile, nella quale è lei stessa a raccon-tare le difficoltà che incontra chi, come lei, si trova a lottare con le barriere ar-chitettoniche, che per cittadini disabili di-ventano veri e propri muri invalicabili. Le istituzioni locali non rispondono, sono as-senti, costruiscono opere e nuovi campi sportivi, ma si dimenticano di chi è diver-samente abile. Da quanto scrive Laura – le diamo questo nome di fantasia – è dav-vero carente Ladispoli in materia di strut-ture pubbliche adatte a persone con dif-ficoltà motoria e bisogno di attività fisi-ca. Noi “normali” certe cose non le vedia-mo. Eppure gli ostacoli esistono e sono

tanti i diversa-mente abili che ogni giorno de-vono fare i con-ti con questo problema. Lau-ra racconta per

esempio che tra il 2007 e il 2008, “a cau-sa di traversie della vita, avevo bisogno urgente di nuoto. E per farlo dovevo ac-cedere in piscina. Ma l’unica piscina di Ladispoli non era accessibile a me, diver-samente abile. Ho chiesto, richiesto, esposto il mio caso”, ma nulla, nessuna risposta. C’è un altro episodio che Laura racconta nella sua lettera: “Avevo bisogno di una fototessera e sono andata da un fotogra-fo che si trova sulla piazza prospiciente il Monumento ai Caduti. Il parcheggio era sulle strisce gialle. Sono scesa e mi sono ritrovata davanti a un gradino per me in-sormontabile. Mi sono guardata intorno, piuttosto rassegnata, per vedere se ci fosse un qualche scivolo/rampa per acce-

dere sul marciapiede. Nulla di nulla”. Ab-biamo voluto riportare alcuni stralci di questa lettera firmata per provocare una riflessione in chi legge.Le nostre pagine sono a disposizione di chiunque voglia a qualsiasi titolo rispon-dere a Laura e a tutte quelle persone che, come lei, soffrono di una situazione che, nel 2014, in un Paese civile come preten-de di essere il nostro, non può più conti-nuare.

L’INCHIESTA Viaggio nell’economia della nostra città

Page 5: Litorale Oggi N°0

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Salvatore Orsomando, “vi spiego che succede con le strade del Tyrsenia”

Per una Ladispoli migliore

INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CERVETERI

BELLA LA NOSTRA CITTA’. MA SI PUO’ E SI DEVE FARE DI PIU’

Sarà che il mare e le oasi naturali ren-dono i luoghi ameni e riposanti a chi è stanco dei ritmi troppo veloci di

una società in affanno; per questo, e per altro, la nostra bella cittadina da qualche anno sta crescendo in maniera esponen-ziale.E occorre prestare attenzione a non de-teriorarla. La piazza centrale, aperta alla brezza marina e alle scorribande di bim-bi felici di muoversi in libertà, nei giorni di festa è un tripudio di colori e di alle-gria. Le bancarelle e le giostre che si sus-seguono in circolo e lungo i viali alberati offrono un divertimento sano ad anziani e piccini; la passeggiata dal corso princi-pale verso il mare alterna vetrine elegan-ti e ben curate a una grande varietà di gelaterie e pizzerie che sanno deliziare i palati a costi (non sempre) contenuti. E prima di arrivare agli stabilimenti, un al-tro giardino con al centro una grande fon-tana abitata da tartarughe e pesci rossi regala una piacevole sosta tra panchine e colombi svolazzanti.Non è la Recanati cantata da Leopardi che stiamo descrivendo, e non possiamo cer-

to ignorare il danno paesaggistico che la cementificazione selvaggia degli anni set-tanta ha arrecato al territorio, in modo purtroppo irreversibile; cerchiamo piut-tosto di evidenziare gli aspetti positivi e i possibili benefici che una nuova idea di urbanizzazione ecocompatibile può pro-durre a una comunità sensibile e consa-pevole.Basta poco per vivere sani e belli in am-bienti altrettanto sani e belli: la natura ce ne regala in gran quantità e ci chiede so-lo di mantenerli. In una città abitata da tanti giovani e da tanti bambini, saper co-struire il futuro è obbligo morale indero-gabile. Le amministrazioni che si sono succedute nella gestione del bene pubbli-co non hanno dimostrato di avere una vi-sione politica di grande respiro, limitan-dosi alla raccolta indiscriminata di pro-venti da tasse spesso inique per finanzia-re l’esistente e collocare nei posti di po-tere amici e sodali. Una società in movimento chiede altro e chiede di più.Soprattutto la trasparenza dei conti e la reale destinazione di tutti quei milioni che

i cittadini versano alle casse comunali e che spariscono nei mille rivoli di appalti misteriosi o inutili, decisi da un gruppo elitario estraneo ai bisogni della gente.Vogliamo incrementare il verde, voglia-mo asili-nido gratuiti, mare e spiagge pu-lite, funzionari e impiegati comunali effi-cienti, scuole sicure e titoli di studio cul-turalmente validi.Il sindaco, di qualunque colore politico, deve saper rispondere a queste richieste. Senza inventarsi alibi: i soldi ci sono, e sono tanti.

La sua posizione ci coglie un po’ di sor-presa, perché sembrerebbe accoglie-re le proposte che ha formulato in

questi ultimi mesi, e che ha condiviso, in più occasioni, con gli abitanti del quartie-re. L’abbiamo intervistato per capire un po’ meglio le sue perplessità.Presidente, lei ci ha anticipato la sua contrarietà alla delibera con la qua-le il Sindaco Pascucci ha cercato di chiudere definitivamente la questio-ne dell’acquisizione, da parte del Co-mune, delle strade del quartiere Tyr-senia. Eppure lei ha votato a favore di questa delibera…Ho votato a favore perché comunque è migliore di quella, completamente sba-gliata, che costringeva gli abitanti del Tyr-senia a pagare le spese di riparazione del-le strade del quartiere, ridotte in uno sta-to pietoso. Non era corretto nei confron-ti dei cittadini sui quali pendeva l’ingiun-

zione di pagamento, lasciare le cose co-me stavano. Era mio dovere votare a favore, pur non condividendola nella so-stanza. Ma una volta che sui cittadini del Tyrsenia non grava più il pericolo di do-ver pagare di tasca propria quello che spettava al Comune, ho intenzione di pre-sentare una mia delibera che risolve il problema in modo definitivo.Che cosa contesta alla delibera? Non voleva anche lei che il Comune pren-desse in carico le strade e le siste-masse a sue spese?Si, lo volevo anche io. Ma il Sindaco ha scelto una strada che non mi piace, per-ché costringe i cittadini a compiere un inutile e impraticabile atto di cessione del-le strade del Tyrsenia, e che comunque non risolve completamente la questione della proprietà e della responsabilità.Si spieghi meglio.E’ inutile perché, il Comune di Cerveteri, per Usucapione, è già proprietario di quel-le strade. Perché costringere gli abitanti del Tyrsenia a formalizzare, con un atto notarile, la cessione di quello che è già suo per legge? E poi come farebbero i cit-tadini a cedere quello che non è mai sta-to loro? I residenti hanno comprato le ca-se e non le strade. I proprietari di quelle strade erano i lottizzatori, che non esi-stono più. Quindi quelle strade sono in una specie di limbo in termini di proprietà, ma sicuramente non sono degli abitanti del quartiere.Lei suggerisce quindi al Sindaco di

procedere come se le strade fossero già di proprietà del Comune?Sì. Ci sono sentenze che confermano que-sto. Nella delibera che presenterò in Con-siglio, si afferma che il Comune non de-ve chiedere nulla ai cittadini, perché è già proprietario delle strade per Usucapione, Quindi può procedere senza altri indugi con la sistemazione delle strade che ver-sano in uno stato non più tollerabile. Inol-tre questa soluzione è più definitiva e tu-tela meglio i cittadini del Tyrsenia. Se mi appello all’Usucapione, io mi prendo in carico la strada, i sotto servizi e i sopra servizi. Invece, con la delibera che ha fat-to Pascucci, ci prendiamo solo la strada. Questo significa che se scoppia una fo-gna sotto, non solo la deve riparare il cit-tadino, ma poi è costretto a riparare an-che la strada. Se il comune si deve pren-dere in carico le strade si deve prendere in carico tutto. Spero di essere riuscito a dimostrare come la delibera che è stata appena approvata per il Tyrsenia è sicu-ramente un passo avanti rispetto a quel-la precedente, a dir poco scandalosa, ma è ancora troppo poco coraggiosa e cari-ca i cittadini di oneri inutili e incompren-sibili. Inoltre non li tutela come si potreb-be, perché non li solleva da tutte le re-sponsabilità di danni che possono avve-nire sotto il manto stradale. Per supera-re tutto questo presenterò la mia delibe-ra in Consiglio, e spero che prevalga il buonsenso e la tutela degli interessi de-gli abitanti del Tyrsenia.

di Laura Neri

...segue dalla prima

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Ladispoli, Penge (Forza Italia): rilanciare l’economia cittadina con retimpresa

Sergio Scaratti: “per rilanciare Forza Italia ripartiamo dalla gente”. Verso un congresso unitario

QUANDO LE IMPRESE FANNO RETE PER CRESCERE INSIEME

INTERVISTA AL PROBABILE COORDINATORE DI FORZA ITALIA A LADISPOLI

La costituzione delle reti di im-presa da parte

del Comune di Ladi-spoli deve essere un obiettivo primario

da perseguire soprattutto in questo pe-riodo per dare una risposta alla crisi eco-nomica che ci attanaglia. E’ questa la mo-tivazione che ha spinto il Capogruppo di Forza Italia, Stefano Penge, appena ri-confermato all’assemblea regionale dell’Anci, a presentare una mozione de-stinata ad impegnare il consiglio comu-nale all’adozione di linee strategiche con-cernenti la creazione delle reti di impre-sa attraverso dei contratti.“E’ evidente che un’Amministrazione ef-ficiente – afferma il Consigliere Penge - non può non cogliere questa opportunità offerta dalla normativa comunitaria e na-

zionale e, di conseguenza, cercare di massimizzarne i benefici nel proprio am-bito di riferimento, anche tenendo conto delle specificità delle realtà locali”.In che cosa consiste la creazione di una Rete d’impresa? “Attraverso il c.d. contratto di rete, istituito con legge 9 aprile 2009, n. 33, due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei ri-spettivi oggetti sociali allo scopo di ac-crescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato, obbligan-dosi, sulla base di un programma comu-ne condiviso, a collaborare e a scambiar-si informazioni, prestazioni di natura in-dustriale, commerciale, tecnica, tecnolo-gica”.

Che vantaggi porterebbe questo alle imprese locali? “La caratteristica che in altre realtà ha fatto la fortuna di questo

modello di organizzazione aziendale è la compresenza di forte competizione e al contempo di profonda collaborazione tra le imprese, con la fattiva possibilità di cre-are marchi comuni, fiscalità di vantaggio, acceso al credito semplificato e meno oneroso, riduzione dei costi di approvvi-gionamento, più fatturato e più utili, of-ferta integrata di servizi, maggiore fide-lizzazione dei clienti, pubblicità e marke-ting di ritorno”.

Quali costi comporterà per la nostra amministrazione comunale? “In un periodo in cui le disponibilità delle casse comunali sono davvero esigue, questa occasione di rilancio assume maggiore valore in considerazione del fatto che sarà quasi a costo zero e, in tal modo, potrà portare un importante contributo per la crescita occupazionale e per l’incremen-to del Pil locale”.

Silvio Berlu-sconi, con la grande ma-

nifestazione di Mi-lano – il No Tax Day – è tornato in campo alla grande e si è ripreso la scena politica: ha intenzione di rilan-ciare Forza Italia, un partito che nel

’94 ha conquistato il cuore di tanti italia-ni, ma che con gli anni ha perso l’energia e la passione iniziali. Ecco quindi che l’uo-mo di Arcore punta a riconquistare il pro-prio elettorato, ma anche i tanti italiani delusi da una politica che negli ultimi an-ni non ha saputo dare risposte alla gen-te. A livello nazionale e locale, in tutta Italia, il partito sta piano piano riprenden-do vita. Anche a Ladispoli. Nella nostra città, infatti, gli azzurri sono in gran fer-mento. Dopo gli errori del passato – can-didati lontani dalla gente, campagne elet-torali organizzate in fretta e male, distan-za dalla base e assenza sul territorio – il centrodestra a Ladispoli pare avere im-parato la lezione e, a sentirne i vari pro-tagonisti, è pronto a rimboccarsi le ma-niche e a tornare ad essere presente con forza nella nostra città e nel dibattito po-litico e sociale. Forza Italia, a Ladispoli, va verso un congresso unitario. Almeno, così si augurano i vari forzisti presenti in città. Una Forza Italia che si prepara a scegliere il nuovo coordinatore cittadino. Sono in molti a puntare su Sergio Scarat-ti, ingegnere edile di 36 anni: potrebbe essere lui la persona attorno alla quale ricostruire il partito azzurro, per ridare

speranza a chi crede fortemente in una destra sana e forte, che però a Ladispo-li, negli ultimi 20 anni, non è mai riuscita a conquistare il palazzetto comunale. Li-torale Oggi ha raggiunto telefonicamen-te l’ingegnere Scaratti per chiedergli con-ferma della notizia secondo la quale po-trebbe essere lui il nuovo coordinatore azzurro in città. “So che il Club Forza Sil-vio a Ladispoli ha proposto la mia candi-datura – spiega Sergio -, e di questo so-no onorato. Se gli iscritti al partito lo vor-ranno, accetterò volentieri l’incarico, pronto a dare il meglio, nell’interesse del partito e dei nostri concittadini”. Come ri-lanciare Forza Italia a Ladispoli? “Così co-me Berlusconi sta facendo a livello nazio-nale, dobbiamo fare noi a livello locale. Servono nuovi volti, persone pulite, per riconquistare gli elettori. Certo, le facce nuove non bastano: ci vogliono nuove idee, nuove proposte e una costante pre-senza. Fino ad oggi è mancato lo spirito di un vero e proprio partito. Da adesso in poi dobbiamo ritornare ad ascoltare la gente, ad essere vicini alla base. In pas-sato abbiamo avuto sempre ordini dall’al-to e questo allontana le persone. Inoltre, quando abbiamo avuto bisogno del soste-gno dei vertici del partito, le risposte non sempre sono arrivate. In ogni caso dob-biamo essere noi, prima di tutto, ad im-pegnarci e a stare fra la gente. Questo è quello che abbiamo intenzione di fare”. Come? “Per rilanciare il partito ci servo-no nuovi progetti che dobbiamo concor-dare fra noi, incontrandoci, studiando in-sieme nuove iniziative. Dobbiamo cono-scere da vicino le problematiche dei cit-tadini, individuare le soluzioni e portarle in consiglio comunale attraverso i nostri

consiglieri. Solo così possiamo recupera-re credibilità e vigore: con interventi con-creti e facendoci portavoce delle neces-sità della gente”.A Ladispoli, che in fon-do è una città di destra, chi frequenta piazze e bar lo sa bene, da vent’anni vin-ce la sinistra. Come se lo spiega Sergio? “Vince la sinistra perché è più struttura-ta sul territorio. Noi invece ci ricordiamo del partito ad una settimana o due dalle elezioni. La sinistra lavora sul territorio in maniera costante, noi no. Ed è un grave errore”. E poi troppe volte “non siamo sta-ti capaci di fare gruppo, di agire uniti. In-vece un partito come il nostro deve es-sere sempre presente, unito, pronto ad ascoltare le necessità di chi vive nella no-stra città e a cercare risposte”. In conclu-sione, una battuta sulla Lega di Salvini: “La Lega – commenta Scaratti – attira molti consensi perché parla alla pancia delle persone, non ha paura di dire certe cose e tratta argomenti che fanno presa sul popolo del centrodestra. Anche per questo, certamente il movimento che la Lega si prepara a lanciare nel Centro e al Sud Italia arriverà anche da noi. Il Car-roccio è vicino alla base e offre risposte ai problemi più sentiti da chi tradizional-mente e culturalmente è da sempre lega-to alla destra: è quello che dovremmo fa-re anche noi”. (RF)

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Roma continua a tre-mare dopo l’avvio dell’inchiesta Mafia

Capitale. Politici di ogni co-lore, imprenditori, espo-nenti della criminalità: tut-ti coinvolti in un intreccio di corruzione e illega-lità. E’ vero, diversi personaggi coin-volti fanno parte di un mondo le-gato da sempre alla destra. Ma la verità è che a Roma la mafia è rossa. Ci sono, per esempio, le coope-rative che si occu-pano di immigrati e centri di accoglienza. Alcu-ne di queste sono rimaste coinvolte in questa “schi-fezza capitale”. Il teorema è semplice: più immigrati, più soldi. “Questa storia dell’immigrazione ci frutta

più della droga...”. Forse è per questo che a Roma ci sono sempre più extraco-munitari. A qualcuno fa co-modo, qualcuno ci guada-gna. Tanto.Scrive su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fra-

telli d’Italia - Alle-anza Nazionale: “L’indagine di Mafia Capitale ha dimostrato che le nostre ac-cuse sulla scan-

dalosa gestione delle risorse desti-

nate a immigrati e rom erano vere e con-crete. L’impressione è che in tutta Italia c’è

chi si è arricchito con l’as-sistenza ai bisognosi, e spesso sono gli stessi che sostengono le politiche pro immigrazione”.

Il Comune di Ladispoli sotto osservazione da parte dell’Autorità anticorruzione

La straordinaria storia di una strada importante

LA DENUNCIA DEL COMITATO PER LA LEGALITA’

TORNA L’ANTICA AURELIA

La denuncia l’ha fatta sul web il Comi-tato per la Legalità di Ladispoli. Co-me si legge sul sito web ufficiale, l’or-

ganismo “ha lo scopo di promuovere il ri-spetto della legalità nell’attività delle pub-bliche amministrazioni senza alcuno schieramento politico, ma al solo fine di avvicinare i cittadini alle istituzioni attra-verso gli istituti della partecipazione de-mocratica”. La denuncia è molto chiara e

a suo modo il Comitato lancia un allarme nella nostra città. Cosa è successo? L’A-NAC, Autorità nazionale anticorruzione, a seguito delle segnalazioni trasmesse dai cittadini, ha reso noti gli esiti dell’attività di vigilanza sull’inosservanza degli obbli-ghi di pubblicazione, e ha quindi pubbli-cato l’elenco dei Comuni inadempienti.Ebbene, il Comune di Ladispoli risulta in-cluso nell’elenco dei Comuni che sono og-getto di rilievo, con la dizione “verifiche

in corso”, con la seguente motivazione: “Sezione Amministrazione trasparente presente ma priva di ogni contenuto: da-to non pubblicato; Bandi di gara e con-tratti/Avvisi sui risultati della procedura di affidamento: dato non pubblicato”.Scrive il Comitato per la Legalità sul pro-prio sito: “ci auguriamo che, almeno que-sta volta, il Comune si ravveda e provi a tenere nella giusta considerazione gli ob-blighi di legge”.

Il comitato di quartiere Monteroni/

Boietto è lieto di comunicare a tutta la cittadi-nanza la riattri-buzione del no-me originale, da

VIA DELL’ACQUEDOTTO DI STATUA in ANTICA AURELIA che ha restituito la no-biltà storica ad una strada che esisteva quando tutto intorno non c’era nulla.L’amministrazione, con il sindaco di Ladi-spoli Crescenzo Paliotta, ha inaugurato la strada il giorno 14/12/2014 alle ore 10,00, alla presenza dei cittadini che hanno par-

tecipato. LA STORIA A metà del III sec. a.c. il console Gaio Aurelio Cotta fece re-

alizzare la strada Aurelia per collegare Roma a Cerveteri (Ca-ere), inizialmente con due diversi tracciati, uno lungo la costa ed uno all’interno, appunto l’attuale via dell’ac-quedotto, che ora tornerà a chiamarsi an-tica Aurelia per volere dell’amministrazio-ne, stimolata dal C.D.Q. e dal pres. Luigi Del Re.

Col passare dei secoli lungo questo trat-to vennero realizzate anche importanti costruzioni, come il Castellaccio - prossi-mo ad essere ristrutturato -, così chia-mato per differenziarlo dal castello Ode-scalchi sulla costa a Palo, ma che fu una importante stazione di cambio dove le carrozze dei viandanti sostavano per ri-focillarsi, cambiare i cavalli, riposare e ri-prendere il viaggio: praticamente era il motel autostradale dei nostri giorni. Questa è in parte la storia che riguarda questa strada che attraversa il quartiere Monteroni, e che darà al quartiere il pre-stigio e gli restituirà la giusta collocazio-ne nei libri di storia.

Roma, le coop di mafia capitale: più immigrati, più soldi

L’amministrazione co-munale informa i cit-

tadini che, dal 14 dicem-bre, saranno attivati tre nuovi treni in partenza dalla stazione di Ladi-spoli, operativi sulla li-nea tra Civitavecchia e Roma, nei soli giorni fe-riali dal lunedì al vener-dì. Le nuove corse parti-ranno da Ladispoli alle 7.20 e alle 9,12 in dire-zione Roma e alle ore 8.29 con destinazione Civitavecchia. Inoltre il treno delle 7.12 da Ladi-spoli per Roma Termini anticiperà la partenza al-le 7.10, mentre il convo-glio delle 7.32 da Ladi-spoli per Roma Termini posticiperà la partenza alle 7.40. Ed ancora il treno delle ore 7.13 da Civitavecchia per Roma Termini posticiperà la partenza alle ore 7.19.

Ladispoli, nuovi orari per i treni

Vittorio Donnini

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Il progetto dell’artista Paola Marzano analizza il “Sarcofago degli Sposi” (VI sec. a.C), una delle opere etrusche più

belle e famose. Partendo dall’ipotesi di Erodoto sulla matrice orientale di questo popolo dalle origini incerte, lo studio con-tinua con l’analisi del gesto delle loro ma-ni da cui emerge un linguaggio segreto ermetico, che fa da ponte tra epoche e culture. Un gesto che parla dell’amore re-ciproco fra i due sposi, del rispetto e del-la considerazione di cui godeva la donna nella società etrusca; nell’apparente at-to di versarsi unguenti profumati, si na-sconderebbe un gesto simbolico di dan-za sacra indiana. Secondo l’artista, infat-ti, tre Mudra indiani sarebbero riprodot-ti esattamente nella posizione delle ma-ni dei due sposi ed identificabili in alcu-ne divinità induiste, interpretate secondo la simbologia che li contraddistingue. E’ un progetto artistico itinerante promos-so e realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, presentato per la prima volta presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, dal 10 al

19 ottobre 2014 ed inserito nel calenda-rio della X Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.Nella presentazione realizzata a Villa Giulia il Soprintendente Alfonsina Russo ha sottolineato come l’interpretazione storiografica dell’artista riveli l’antico senso profondo della ge-stualità dell’uomo, caricata nel tempo di significati etici ed estetici, ma che spes-so nasconde la sua reale natura. Anche il funzio- nario re-sponsabi- le dell’a-rea ar- cheologi-ca di Cer- veteri, Ri-ta Cosen- tino, in merito all’inter-pretazio- ne dell’ar-tista sulla gestuali-tà induista trovata sul sarcofago degli Sposi, ricorda le parole di D. Lawrence che, nel libro “Luoghi etruschi” del 1932, in seguito ad una sua visita a Cerveteri notava affinità orientali con i resti etru-schi rinvenuti nei cippi delle tombe. La seconda tappa che si terrà a Cerveteri, sempre in collaborazione con la SBAEM,è patrocinata dal Comune di Cerveteri e vede coinvolto in prima persona il Presi-

dente del Consiglio Comunale Salvatore Orsomando e il sostegno dello sponsor Seatour. Partners della manifestazione: Associazione d’Arte Contemporanea AR-TEPRIMA, Orchestra “I Flauti di Toscani-ni”, Associazione Norman Academy, As-sociazioni Maria Pia e Sforza Ruspoli, Ex-tramoenia, Archeotheatron, Archeologia Viva, Rassegna Internazionale del Cine-ma Archeologico di Rovereto, Centro Stu-di Storico Militare Emanuele Filiberto di Savoia “Duca d’Aosta”, TechVision Siste-mi Multimediali, Edizioni TSM. In occasio-ne dell’inaugurazione del 18 gennaio 2015 alle ore 16.00, presso il Salone Ce-rimoniale di Palazzo Ruspoli si terrà una conferenza a tema, cui parteciperanno tecnici del settore e cariche istituzionali dei diversi ambiti socio-culturali, a segui-re Performance Teatrale di Agostino De Angelis – Contrappunto musicale del M° Paolo Totti al Flauto Traverso, inaugura-zione mostra ore 18:30 nella Sala Istitu-zionale Giovanni Ruspoli, piazza Santa Maria, Cerveteri. Ingresso Libero. Necro-poli della Banditaccia e Museo Nazionale Cerite saranno coinvolti nel circuito del-la mostra con videoproiezioni.

IL PROGETTO

L’INTERVENTO DEL COMITATO SAN NICOLA

Il sarcofago degli sposi nel linguaggio segreto di Paola Marzano

San Nicola, un cammino verso la nuova convenzione. Senza fretta

Da quasi un mese è stata presenta-ta ai Consorziati la bozza di Con-venzione predisposta dal Comune e

dal Consorzio. Si è raggiunto, infatti, il 100% dell’edificazione del Comprensorio. Si predispone il futuro di San Nicola. Ma qualcosa al Comitato non torna in questa bozza. Si evince chiaramente come gli oneri dell’illuminazione pubblica, quelli delle strade, del cavalcavia nonché della rete idrica saranno totalmente a carico dei Consorziati. Non possiamo e non vo-gliamo che continuino vessazioni verso i Cittadini di San Nicola. La tassa sui ser-vizi indivisibili (TASI) è versata su servi-zi che il Comune non svolgerà. Saranno svolti dal Consorzio e pagati con le nostre quote consortili. Noi consorziati paghere-mo due volte lo stesso servizio. Non si accenna ai contributi del Comune verso il Consorzio. Si parla di opere che verran-no restituite al Comune in perfetto stato di efficienza e secondo le norme vigenti al momento del passaggio. Potrebbe es-sere un salasso per i consorziati. Abbia-mo incontrato l’Amministrazione Comu-nale esponendo il progetto di Consorzio stradale ed esprimendo forti perplessità sulla bozza di cui sopra. Ne abbiamo di-scusso anche in seno alla Commissione Urbanistica. Il Comitato chiede di ridiscu-tere i nuovi rapporti Consorzio-Comune in un’ottica meno sbilanciata. Chiediamo il cambiamento di uno statuto che trop-pe fratture ha generato nel Comprenso-

rio. Convenzione nuova – statuto nuovo: questa è la formula. La discussione è ap-pena iniziata. Il Cda del Consorzio, inve-ce, convoca una assemblea il 21 Dicem-bre per votare il mandato a firmare una bozza che non è nemmeno stata discus-sa in commissione. L’iter sarà lungo e vi saranno probabili modifiche; comunque è stato presentato un progetto alternati-vo. E allora? Su cosa si chiede il manda-to? Ma soprattutto, tutti i consorziati ne sono a conoscenza? Ne hanno discusso? Hanno vagliato le alternative? E’ corretto che si invitino gli amministratori a voler considerare i consorziati che non comu-nicano il loro pensiero come favorevoli a dare il mandato? Il silenzio-assenso è as-surdo. E se qualcuno non riceve la docu-mentazione? Se qualcuno volesse delle spiegazioni su tale bozza? Ci chiediamo: perché tutta questa fretta? Perché si vuo-le a tutti i costi il mandato entro dicem-bre? Per questi motivi la assemblea con-sortile del 21 dicembre è di fatto una non assemblea. Diffideremo il Cda del Con-sorzio. Nessun mandato sarà dato su boz-ze ancora in discussione e non ancora ap-provate. Nessun mandato sarà dato in bianco, perché dobbiamo sapere cosa si firmerà. I Consorziati e il Comune non hanno di certo fretta vista l’importanza della materia. L’assemblea sarà un modo per scambiarci gli auguri di Natale, forse, non certo per avallare mandati per firma-re l’ignoto. Comitato San Nicola