l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · pdf file2 i. il senso delle celebrazioni...

30
SUSSIDIO PARROCCHIALE L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi PRONTUARIO PER LA CELEBRAZIONE DEI RITI DI PASSAGGIO E DEI SACRAMENTI Schede per i momenti celebrativi durante gli anni della nuova ICFR ARTOGNE A cura di don Adriano Verga Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi

Upload: lexuyen

Post on 06-Feb-2018

217 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

 

SUSSIDIO PARROCCHIALE    

 

                       L’iniziazione cristiana 

                        dei fanciulli e dei ragazzi  

                        

PRONTUARIO PER LA CELEBRAZIONE DEI  RITI DI PASSAGGIO E DEI SACRAMENTI 

      

Schede  per i momenti celebrativi durante gli anni della nuova ICFR 

     

ARTOGNE  

A cura di don Adriano Verga 

 

Iniziazione Cristiana

dei Fanciulli

e dei Ragazzi

Page 2: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

2

I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR 

Il “rito” ha  in sé una potenzialità enorme:  riesce a  raccogliere  in un simbolo  l’indicibile e a  farvi  ‘entrare’. Quando l’essere umano non riesce a spiegare la complessità della vita e della morte, di se stesso e di Dio, del tempo  e  dell’eterno,  del  bene  e  del male,  attraverso  azioni  rituali  sintetizza  un’alta  comprensione  della realtà. La  liturgia  cristiana non  sfugge  a questa dimensione  antropologica. Attraverso  i  riti  la  comunità  credente vuole  leggere  tutto  ‐ Dio,  l’uomo,  il mondo,  il  tempo  ‐  in chiave pasquale.  Il  rito, però, non è  spiegazione teorica, ma  è  un  fare,  un  agire:  tempi,  luoghi,  gesti,  parole,  suono,  oggetti,  colore  e  luce  vengono  fusi insieme  in  un  armonico  agire  (sequenza  rituale)  che  diventa  comunicatore  di  senso.  Non  con  la  forza dell'argomentazione che convince, ma dell'azione che comunica e avvolge. Gli accompagnatori devono, perciò, mettersi alla scuola della tradizione liturgica (con il cuore e con la testa), appropriarsi dei suoi  linguaggi e codici espressivi, prima di  tutto per maturare essi stessi dentro  la  liturgia celebrata  e  poi  per  sapervi  introdurre  ragazzi  e  famiglie. Nel  rito  forma  e  contenuto  sono  strettamente legati. Gli accompagnatori entrino davvero nel modo di pregare, agire, proclamare la Scrittura della propria famiglia  liturgica;  approfondiscano  i  'mattoni'  che  costruiscono  la  celebrazione  per  saperli  usare,  prima ancora che spiegare, con  i ragazzi. La migliore educazione alla  liturgia è quella che si attua celebrandola e pregando  in  sintonia  con  essa,  usando  i  suoi  linguaggi:  Bibbia,  orazioni,  responsori,  inni,  antifone,  salmi, litanie, benedizioni, acclamazioni... La  celebrazione,  soprattutto  quella  sacramentale,  è  l’elemento  centrale  dell’IC,  poiché  «componente fondamentale  dell’itinerario  dell’iniziazione,  anche  se  non  prima  in  ordine  cronologico,  è  quella  liturgica, dove  emerge  chiaramente  che  l’iniziazione  è  opera  di  Dio,  che  salva  l’uomo,  suscita  e  attende  la  sua collaborazione» (CEI, L’iniziazione cristiana/2, n. 36).  La  celebrazione non  va pensata  come  elemento  esterno  che  viene  ad  aggiungersi  al  cammino, ma  come fattore che  interagisce con gli altri,  in ogni momento: «La celebrazione non è collocata solo al termine del percorso  iniziatico, quale punto culminante costituito dai  tre sacramenti dell’iniziazione; essa accompagna tutto l’itinerario, diventando espressione della fede, accoglienza della grazia propria di ogni tappa, adesione progressiva  al  mistero  della  salvezza,  fonte  di  catechesi,  impegno  di  carità,  preparazione  adeguata  al passaggio finale» (ivi, 36).  Celebrare è facile, soprattutto per i bambini: non così per i ragazzi se non hanno avuto qualche esperienza. Là dove si presenta questa difficoltà,  la seconda nota della CEI sull’iniziazione cristiana (n. 45) suggerisce di prendere  a prestito  ciò  che  è detto per  la  formazione  alla  celebrazione della Messa: «Il Direttorio per  le Messe  con  la  partecipazione  di  fanciulli  osserva  che,  nella  formazione  liturgica  dei  fanciulli  e  nella  loro preparazione alla vita  liturgica della Chiesa, possono avere grande  importanza anche  le varie celebrazioni, predisposte allo scopo di facilitare ai fanciulli stessi  la percezione e  il significato di alcuni elementi  liturgici, quali  il  saluto,  il  silenzio,  la  preghiera  comune  di  lode,  specialmente  se  fatta  in  canto. Questo modo  di formazione liturgica deve essere tenuto presente anche per i fanciulli e i ragazzi che domandano il Battesimo [la  Cresima  e  l’Eucaristia]:  attraverso  le  diverse  celebrazioni  essi  sono  gradualmente  formati  al  celebrare cristiano, in modo che la partecipazione diventi consapevole e piena. Essi sono così introdotti ad accogliere la parola di Dio come attuale annuncio di salvezza e a scoprire il senso e la pregnanza dei vari elementi della ritualità cristiana: il canto, le acclamazioni, le processioni e i gesti simbolici».  Ci  sono  vari  tipi  di  celebrazioni.  Ci  sono  quelle  brevi  e  semplici,  strettamente  legate  al  momento dell’annuncio.  In ogni  incontro  l’annuncio‐ascolto porta  sempre alla preghiera e alla  celebrazione. Queste brevi celebrazioni hanno  il compito di: far entrare e partecipare all’evento narrato; percepire che Dio parla oggi e noi gli rispondiamo; portare a cambiare qualcosa nella nostra vita.  Altre  celebrazioni  hanno  un  particolare  valore,  come  quelle  dei  vari  passaggi  o  consegne:  per  queste  si richiede la presenza di alcuni adulti, oppure che vengano fatte con la partecipazione della comunità: «Il Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti  prevede che la comunità cristiana sia in vario modo sempre presente e partecipe  in  ogni  passaggio  e  tempo  dell’itinerario  catecumenale.  Il  catecumeno  viene  così  condotto gradualmente a partecipare alle celebrazioni della comunità, specialmente all’Eucaristia e alle feste dell’anno liturgico» (CEI, L’iniziazione cristiana/2, n. 51).  (il  testo è  stato preso  liberamente da: Diocesi di Cremona,  Iniziazione  cristiana dei  ragazzi.  Itinerario  catecumenale. 1.  La prima evangelizzazione (Guida per gli accompagnatori e i genitori), Queriniana, Brescia 2006,  pp. 28‐34). 

Page 3: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

3

II. Schema generale delle celebrazioni e riti di passaggio 

Anno I (Betlemme): 

evang. prel. dei genitori e primo contatto fanc. 

Rito  del  “mandato”  ai  genitori  (verso  la  fine  dell’anno):  dopo l’esperienza di un anno i genitori sono invitati a continuare il cammino e ad accogliere più coscientemente  la missione già assunta nel giorno del Battesimo  dei  propri  figli,  quando  è  stato  detto  loro:  «Cari  genitori, chiedendo il Battesimo per i vostri figli, voi vi impegnate a educarli nella fede…».  

     

Anno II (Nazareth): 

“La scoperta di Gesù” 

Rito dell’accoglienza (Celebrazione iniziale).   Rito della “consegna” (traditio) del Vangelo.  X Rito della “consegna” del Crocifisso e  del  “segno della croce”.  X Rito di passaggio: celebrazione in ricordo del sacramento del Battesimo, con la decisione di continuare il cammino. 

     

Anno III (Cafarnao): 

“La scoperta del Dio di Gesù. Il 

Padre” 

Rito della “consegna” (traditio) del “Padre nostro”.  X Celebrazione sul tema dell’accoglienza di Dio e dei suoi doni (cfr. ad es. Gen 18, 1‐33). 

 

Rito della “consegna” del comandamento dell’amore.  X Rito della “riconsegna o restituzione” (redditio) del “Padre nostro”.   Celebrazione sacramentale: celebrazione del sacramento della riconciliazione. 

     

Anno IV (Gerusalemme): “La storia della 

salvezza” 

Rito della consegna (traditio) della Bibbia.  X Celebrazione della fedeltà di Dio.   Rito della consegna (traditio) dello Shema’.   Celebrazioni sulle tappe di Israele: deserto (Quaresima, Gesù). La legge (ripresa delle dieci parole)/alleanza. Gs 24: “Noi scegliamo di servire il Signore”. 

 

Celebrazione della Pentecoste come festa del “cuore nuovo”, della alleanza scritta nei cuori. 

 

  Rito di passaggio: celebrazione dell’ammissione fra i candidati ai sacramenti della Cresima ed Eucaristia 

     

Anno V (Emmaus): 

“Lo Spirito, la  Chiesa e i 

sacramenti della IC” 

Celebrazione dei doni dello Spirito e della conseguente singolarità di ciascuno all’interno di un tutto più vasto: consegna di un ciondolo, un sigillo, una tessera (puzzle).  

 

Partecipazione in gruppo al Triduo pasquale.    Celebrazione sacramentale: solenne celebrazione unitaria dei sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia (con la prima comunione). 

Celebrazione del “Mandato missionario” con la consegna della cartina del Mediterraneo (sulle orme dei testimoni) e delle aree non ancora evangelizzate. 

 

     

Anno VI (Antiochia): 

“La Mistagogia” 

Rito della consegna del giorno del Signore, con la partecipazione della comunità e delle famiglie. 

 

Celebrazione comunitaria del sacramento della riconciliazione.   Rito del compimento dell’ICFR: celebrazione dell’anniversario dei sacramenti dell’IC con la  consegna del “passaporto” del cristiano e  della “partenza”.  

 

 

Page 4: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

4

Rito Del “Mandato” Ai Genitori  

Al  termine del primo anno  (“Betlemme”), può  essere opportuno  invitare  i genitori o accompagnatori a  continuare  il cammino, affidando loro il “mandato dell’educazione cristiana dei propri figli”, lo stesso che hanno ricevuto nel  giorno del Battesimo dei figli, quando è stato detto loro: «Cari genitori, chiedendo il Battesimo per i vostri figli, voi vi impegnate a educarli nella fede…». 

 C:  Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  T:  Amen. C:  Il Signore, che risorto e asceso alla destra del Padre ci dona il suo Spirito, sia con tutti voi. T:  E con il tuo spirito.   C: Preghiamo. 

O  Dio,  nostro  Padre,  che  nel  giorno  del  loro  Battesimo  hai  affidato  questi  fanciulli  alla  cura amorevole dei  loro genitori perché potessero crescere nella  conoscenza e nella grazia del  tuo Figlio  Gesù,  ascolta  la  nostra  preghiera:  guarda  con  benevolenza  a  questo  genitori  e accompagnatori che oggi intendono rinnovare davanti a te il loro impegno; abbi pietà della loro debolezza e sostienili con la forza del tuo Spirito perché possano diventare per i loro figli i primi testimoni  della  bellezza  della  fede  in  te  che  sei  Padre  e  hai  cura  di  tutti  i  tuoi  figli.  Te  lo chiediamo per Cristo nostro Signore.   

T: Amen.  

‐ Papà, mamma: chi è Gesù?  ‐ È vero che Lui ci vuole sempre bene? ‐ Che cosa ha fatto il Signore per noi? ‐ È bello credere nel Signore e fidarsi di Lui? ‐ È una cosa importante? ‐ Gesù ci vuole bene anche dopo la morte? ‐ … 

    Ascoltiamo la Parola di Dio L: Dal Libro del Deuteronomio (6, 5‐7; 20‐25)  

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li  ripeterai ai  tuoi  figli, ne parlerai quando  sarai  seduto  in  casa  tua, quando  camminerai per  via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore nostro Dio vi ha date? Tu risponderai a tuo figlio: Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente. Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l’Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. Ci fece uscire di  là per  condurci nel paese  che  aveva  giurato  ai nostri padri di darci. Allora  il  Signore  ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore nostro Dio così da essere sempre felici  ed  essere  conservati  in  vita,  come  appunto  siamo  oggi.  La  giustizia  consisterà  per  noi  nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore Dio nostro, come ci ha ordinato.   

Parola di Dio. T: Rendiamo grazie a Dio.   

Page 5: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

5

C: Dal Vangelo secondo Marco (10, 13‐16) Gli presentavano dei bambini perché  li accarezzasse, ma  i discepoli  li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino,  non  entrerà  in  esso».  E  prendendoli  fra  le  braccia  e  ponendo  le mani  sopra  di  loro  li benediceva. Parola del Signore Parola del Signore. T: Lode a Te o Cristo.  Breve riflessione del celebrante  A questo punto i fanciulli (preparatisi antecedentemente con i loro catechisti) dicono grazie a Gesù per il dono dei loro genitori e accompagnatori e possono fare  loro alcune richieste spontanee. I genitori rispondono chiedendo  l’aiuto del Signore con la seguente preghiera 

  Preghiera dei genitori per il mandato  O Signore, nostro figlio è un tesoro prezioso,  lo hai affidato alle nostre cure. Insieme alla vita, e a ciò che serve per nutrirla,  è necessario donare loro un motivo per viverla  ed indicare il modo per spenderla bene,  affinché essa sia gioiosa,  ricca di grandi ideali e di mete all’altezza  della nostra dignità di esseri umani.  Signore, il Bene più prezioso sei Tu.  Proprio a noi fai l’onore di affidarci la missione,  insostituibile e altissima,  di educare i nostri figli a incontrare Te,  a lasciarsi amare da Te, a cercare Te.  Rendi forte la nostra fede:  rinnova in noi il dono del tuo Spirito  e fa’ che siamo per i nostri figli  i primi, veri autentici testimoni di tuo Figlio.  Aiutaci a fare in modo  che grazie al nostro esempio e alla nostra parola,  cerchino Te, imparino ad amarti  e a fare di Te il costante punto di riferimento della vita. Scoprano con noi e grazie a noi  la gioia di poterti parlare nella preghiera,  di poterti  ricevere nell’Eucaristia  e, fortificati dallo Spirito santo,  imparino ad essere i testimoni di Te che sei l’Amore.   O Altissimo, Onnipotente e Buono, Signore della vita,  Ti ringraziamo.    

Page 6: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

6

CONSEGNA DEL MANDATO PER IL CAMMINO  C:   O Signore, tu mandi il tuo Spirito e sono creati. T:   E rinnovi la faccia della terra.  C: Preghiamo.       O  Padre  che  con  la  luce  del  tuo  Spirito  ci  riveli  Cristo,  tuo  Figlio,  donaci,  per  l’azione  del  medesimo Spirito di gustare la vera sapienza e di godere sempre della sua consolazione. Per Cristo nostro Signore. T: Amen.  Benedizione  

C:  Lo Spirito Santo di Cristo sia in voi per conservare le vostre famiglie unite nell’amore. T:  Amen. C:  Il Signore Gesù Cristo sia dinanzi a voi per guidarvi e dietro a voi per difendervi. T:  Amen. C:  Dio Padre rivolga a voi il suo sguardo, vi assista e vi benedica. T:  Amen. C:  E su voi tutti, per l’intercessione della beata Vergine Maria e dei santi, amici del Signore, scenda la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. T:  Amen. C:  Camminate con gioia per seguire insieme il Signore. Andate in pace. T:  Rendiamo grazie  a Dio.        Canto conclusivo sul tema del camminare 

    

  

Page 7: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

7

Celebrazione per la Consegna dei Vangeli  

Saluto  ‐ Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio. ‐ Il Signore sia con voi…  

Orazione  Dio onnipotente ed eterno Creatore di tutto l’universo, che hai formato l’uomo a tua immagine, accogli amorosamente questi tuoi figli che vengono a te e fa che sostenuti e rinnovati dalla tua parola, giungano con la tua grazia alla piena conformità con Cristo tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen  

Celebrazione della Parola  Salmo 33 Amo il Signore, perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo.  Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia.  Allora ho invocato il nome del Signore: "Ti prego, liberami, Signore". Pietoso e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso.  Il Signore protegge i piccoli: ero misero ed egli mi ha salvato. Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perché il Signore ti ha beneficato.  Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta. Io camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.       

Page 8: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

8

Dal Vangelo secondo Luca Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di  fare ricerche accurate su ogni circostanza,  fin dagli inizi, e di  scriverne un  resoconto ordinato per  te,  illustre Teòfilo,  in modo  che  tu possa  renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.  Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto  le  fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande.   

Consegna Dei Vangeli Ognuno  riceve  il  Vangelo  dal  proprio  catechista.  Il  Presidente,  stendendo  le mani  su  coloro  che hanno ricevuto il Vangelo, formula il mandato dicendo:  

Ricevete il Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio, La sua Parola Vi aiuti a incontrarlo e a vivere con lui e come lui.  Tutti rispondono: AMEN    

Benedizione e congedo  Canto  

Page 9: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

9

Rito di Consegna del Segno della Croce  

C. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen C. Il Signore sia con voi. T. E con il tuo Spirito.  

Non c’è amore più grande di chi dona la sua vita.  Lettore: Dal Vangelo Secondo Matteo        (Matteo 27, 31‐38) Dopo averlo schernito  i soldati  lo spogliarono del mantello, gli  fecero  indossare  i suoi vestiti e  lo portarono  via  per  crocifiggerlo.  Mentre  uscivano  incontrarono  un  uomo  di  Cirene,  chiamato Simone, e  lo costrinsero a portare  la croce con  lui. Giunti a un  luogo detto Golgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con aceto; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere.  Dopo  averlo  quindi  crocifisso,  si  spartirono  le  sue  vesti  tirandole  a  sorte.  E  sedutisi  gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della condanna: "Questi è il re dei giudei". Insieme a lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e l'altro a sinistra.  Lettore: Dagli scritti di S. Agostino: Non a  caso Cristo  scelse un  tal genere di morte:  lo  fece per essere maestro di quella  larghezza, altezza, lunghezza e profondità di cui parla San Paolo (Ef 3, 14‐19). La LARGHEZZA è rappresentata dal legno trasversale: e raffigura le OPERE BUONE, perché su di esso sono inchiodate le mani. La LUNGHEZZA è  rappresentata  dal  tronco  stesso  visibile  fino  a  terra:  esso  dà  il  senso  della  stabilità  e  della PERSEVERANZA  […]. L’ALTEZZA è  rappresentata da quella parte della croce che si eleva al disopra del legno trasversale, cioè sopra il capo del crocifisso: essa indica la superna attesa di coloro che vivono nella  SANTA  SPERANZA.  E quella  PARTE DELLA  CROCE  CHE  VIENE  PIANTATA  E NASCOSTA,  sostenendo  tutto  il resto, sta a rappresentare la PROFONDITÀ DELLA GRAZIA gratuitamente offerta.   

Bacio al Crocifisso  C.      "Venuto mezzogiorno,  si  fece buio  su  tutta  la  terra,  fino alle  tre del pomeriggio. Alle  tre del pomeriggio, Gesù  gridò  a  gran  voce: Dio mio, Dio mio,  perché mi  hai  abbandonato?  Alcuni  dei presenti, udito  ciò, dicevano:  Ecco,  chiama  Elia. Uno  corse  ad  inzuppare di  aceto una  spugna  e, postala su una canna gli dava da bere, dicendo: Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce. Ma Gesù, dando un  forte  grido,  Spirò. Allora  il  centurione,  che  gli  stava di  fronte,  vistolo spirare in quel modo, disse: Veramente quest 'uomo era figlio di Dio! ". (Marco 15, 33‐39)   

 Lettore: La Croce è una nuova rivelazione di Dio. […] Per tutto l’Israele Dio era soprattutto Maestà e Giustizia. Veniva considerato come giudice, che ricompensa e punisce. Dio, di cui parla Gesù, è Dio che manda  il proprio Figlio non “per giudicare  il mondo ma perché  il mondo si salvi per mezzo di lui”  (Gv 3,17). Egli è Dio dell’amore,  il Padre che non  retrocede davanti al sacrificio del Figlio per salvare l’uomo. 3. San Paolo, con lo sguardo fisso alla stessa rivelazione di Dio, ripete per due volte nella lettera agli Efesini “Per grazia... siete stati salvati” (Ef 2,5). “Per grazia... siete salvi mediante la fede” (Ef 2,8). Eppure questo Paolo, […] fino alla sua conversione fu l’uomo della Legge Antica. Sulla strada di Damasco gli si rivelò Cristo e da quel momento Paolo capì di Dio ciò che proclama: “...Dio, ricco di misericordia, per il grande amore col quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha  fatti  rivivere con Cristo: per grazia  infatti siete salvati”  (Ef 4,5). Che cosa è  la Grazia? “È un dono di Dio”. Il dono ch e si spiega col suo Amore. Il dono è  là dove è  l’amore. E  l’Amore si rivela mediante la Croce. […] L’Amore, che si rivela mediante la Croce, è proprio la Grazia. In essa si svela 

Page 10: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

10

il più profondo Volto di Dio. Egli non è  soltanto  il  giudice. È Dio di  infinita maestà e di estrema giustizia. È Padre, che vuole che il mondo sia salvato; che capisca il significato della Croce. […] Con umiltà  confessiamo  le  nostre  colpe,  le  nostre  negligenze,  la  nostra  indifferenza  nei  confronti  di questo Amore, che si è rivelato nella Croce. E contemporaneamente rinnoviamoci nello spirito con il grande desiderio della Vita, della Vita della Grazia, che eleva continuamente l’uomo, lo rinforza, lo impegna. Quella grazia che dà la piena dimensione alla nostra esistenza sulla terra. Così sia. 

(Giovanni Paolo II)    Preghiera conclusiva Torneremo sempre ai piedi di questa morte: il crocifisso è la nostra vita. Mai più cancelleremo questo monte dal nostro orizzonte: qui si erge davanti a noi la regalità della Parola che svela il Padre nel suo morire. Fissando gli occhi in questa morte accolta per amore la vita ci fiorisce in mano, perché corre il nome di Dio nel sangue sparso dell'unico puro Agnello. E' qui la Pasqua: lo crediamo mentre ancora la fatica ci fa gemere. Tu solo sei il Signore: le tue mani segnate dai chiodi per sempre accoglieranno; i tuoi piedi feriti per sempre faranno strada; le tue labbra amare di aceto per sempre parleranno di vita e il tuo corpo sfigurato per sempre si ergerà sulla morte. E' Pasqua: tutto è compiuto, tutto è dato. Noi conosciamo il volto dell'Altissimo.  

 C.  Ti ringraziamo, Signore, di questo momento trascorso sotto la tua croce con te. Donaci di essere i  tuoi  fedeli  discepoli,  capaci  di  seguirti  sulla  via  della  croce  e  dell’amore.  Rendici  attenti  alle necessità dei fratelli perché in ogni situazione possiamo sempre portare i segni della speranza, della vita e della pace. Per Cristo, nostro Signore.  T: Amen  

Page 11: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

11

Celebrazione In Ricordo Del Sacramento Del Battesimo  Canto 

INTRODUZIONE (si celebra davanti al cero pasquale simbolo della resurrezione di Cristo)  C: Cari  ragazzi, nel  giorno del  vostro Battesimo  siete  stati  segnati  sulla  fronte  con  il  segno della croce. È  il segno del cristiano,  il segno dell’amore di Dio, con cui  iniziamo  le nostre giornate e  le nostre azioni. Incominciamo anche questa celebrazione con  lo stesso segno che ci manifesta tutto l’amore del Signore per noi. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T: Amen.  C: Con  questa  celebrazione,  siamo  invitati  a  riscoprire  la  gioia  di  essere  immersi  nell’Amore  del Signore, così come è avvenuto a partire dal giorno del nostro Battesimo. Mentre, però, celebriamo con gratitudine    il ricordo del nostro Battesimo non possiamo dimenticare che  il Battesimo è solo l’inizio,  la  porta  d’ingresso  nel  cammino  dell’iniziazione  cristiana.  Esso,  passando  attraverso  la Cresima, trova il suo compimento nell’Eucaristia, il sacramento che  realizza il pieno inserimento, la piena comunione d’amore in Cristo e nella Chiesa.  Soprattutto  per  voi,  ragazzi,  questa  celebrazione  è  perciò,  contemporaneamente,  ricordo  del Battesimo ma anche ripresa del cammino verso l’Eucaristia.        Atto  penitenziale C: Cari  ragazzi,  col Battesimo  siamo diventati  figli di Dio,  fratelli di Gesù e membri di una  stessa famiglia, la Chiesa. Purtroppo non sempre ci siamo comportati  da figli di Dio e fratelli. Per questo chiediamo scusa  e diciamo insieme: «Perdonaci, o Signore».  1° Ragazzo:  Signore, ti chiediamo perdono se tante volte abbiamo preso alla leggera la tua Parola di amore e di luce e abbiamo seguito i nostri capricci. T: Perdonaci, o Signore.  2° Ragazzo : Signore, perdonaci se  il nostro comportamento  in casa, a scuola,  in oratorio e con gli amici è stato duro  e poco caritatevole soprattutto con quelli che ci hanno offeso. T: Perdonaci, o Signore.  3°  Ragazzo:  Signore,  perdonaci  per  tutte  le  volte  che    abbiamo  tenuto  le  distanze  dai  ragazzi  antipatici e siamo stati poco accoglienti nei confronti di quelli stranieri. T: Perdonaci, o Signore.  4° Ragazzo: Signore, perdonaci se non abbiamo fatto crescere la nostra fede attraverso la preghiera e la partecipazione agli incontri che ci aiutano a conoscerti meglio. T: Perdonaci, o Signore.  C: Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che hai già  fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito questi  tuoi  figli,  rinnova oggi  in  loro  la grazia del Battesimo e  fa’ che aiutati dai  loro genitori  e  accompagnatori  possano  giungere,  nella  cena  eucaristica,  alla  meta  della  piena comunione con Te e con  il Tuo Figlio, che vive   e  regna, nell’unità dello Spirito Santo, per  tutti  i secoli dei secoli. T: Amen.   

Page 12: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

12

LITURGIA DELLA PAROLA  Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3,1‐4) Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria. Parola di Dio  Salmo 22  

R: Il Signore mi guida per il giusto cammino  

Il Signore è il mio pastore:  non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare  ad acque tranquille mi conduce.  

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,  per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura,  non temerei alcun male, perché tu sei con me.   

Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici;  cospargi di olio il mio capo.  Il mio calice trabocca.  

Felicità e grazia mi saranno compagne  tutti i giorni della mia vita,  e abiterò nella casa del Signore  per lunghissimi anni.  

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16, 13‐16) Essendo  giunto Gesù nella  regione di Cesarèa di  Filippo,  chiese  ai  suoi discepoli:  "La  gente  chi dice  che  sia  il  Figlio dell'uomo?". Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti". Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". 

Parola del Signore  Breve omelia  Narrazione mistagogica  dell'evento  del  Battesimo  attraverso  i  suoi  segni  liturgici  (che  possono essere  preparati  o  presentati  durante  questa  Liturgia,  ogni  segno  può  essere  accolto  con un’acclamazione):   Croce: Cari ragazzi, oggi con gioia rinnovate le promesse del vostro Battesimo, nel quale siete stati liberati dal male e resi figli di Dio. Gesù vi ha amati fino a donare la sua vita per voi morendo sulla Croce e risorgendo dalla morte.   Acqua: Questo suo amore vi è stato donato attraverso il sacramento del Battesimo; infatti essere immersi nell'acqua significa essere immersi nella morte di Gesù perché muoia di voi il peccato, cioè tutto ciò che distrugge l'amicizia con Lui, per rinascere a vita nuova e santa. 

Page 13: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

13

 Olio Dei Catecumeni E Sacro Crisma: Perché la vostra vita fosse vissuta nella fedeltà a Gesù siete stati resi forti con l'olio dei catecumeni e siete stati consacrati e resi simili a Lui mediante l'unzione con il sacro Crisma.   

Veste Candida: Siete così diventati nuova creatura, rivestiti della vita di Cristo, bella e candida come la veste bianca che vi è stata quel giorno consegnata.   

Candela Accesa: Gesù risorto, luce del mondo, ha reso luminosa anche la vostra vita perché possiate a vostra volta illuminare i fratelli e gli amici.  

Libro Rituale E Registro Con Il Nome Dei Battezzati: La Chiesa, grande famiglia dei figli di Dio, ha reso possibile questo evento del Battesimo mediante un  rito  liturgico che si  rinnova da duemila anni, e vi ha da quel giorno considerati membri amati della comunità scrivendo i vostri nomi nel Registro dei Battezzati.   

RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI  

Figli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati  sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.  

Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Ragazzi: Rinuncio.  

Rinunciate alle seduzioni del male per non lasciarvi dominare dal peccato? Ragazzi: Rinuncio.  

Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato? Ragazzi: Rinuncio.  Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Ragazzi: Credo.  

Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? Ragazzi: Credo.  

Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Ragazzi: Credo.  Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo,  che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia, per la vita eterna, in Cristo Gesù nostro Signore.  

Assenso dell’assemblea: Amen!   

Page 14: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

14

(può venire consegnata la candela accesa a ricordo del rinnovo dell’adesione a Cristo, il celebrante affida la candela al bambino mentre un genitore o accompagnatore lo accompagna e dice il nome)  

N. Ricevi la Luce di Cristo!  

PREGHIERA DI INTERCESSIONE  Presidente: Ed ora, con la gioia che ci viene da Dio, preghiamo gli uni per gli altri, e per le necessità della Chiesa e di tutto il mondo.  Tra un catechista e l'assemblea:  Ti affidiamo il papa N. e tutta la Chiesa sparsa nel mondo. Salvaci, Signore.  Per il nostro Vescovo N. e tutta la Chiesa che è in Brescia. Salvaci, Signore.  Per i nostri sacerdoti, catechisti e genitori. Salvaci, Signore.  Per i nostri insegnanti e educatori. Salvaci, Signore.  Per i nostri fratelli cristiani perseguitati. Salvaci, Signore.  Per la pace in Terra Santa e in tutto il mondo. Salvaci, Signore.  Per l'amore e la santità delle nostre famiglie. Salvaci, Signore.  Preghiamo. O Padre misericordioso e buono, che chiami tutti noi alla comunione con te nella vita evangelica, accompagnaci ogni giorno nell'essere tuoi figli e donaci la forza e la gioia di vivere il Battesimo, con il quale ci hai immersi nel tuo Figlio Gesù, che con te e lo Spirito Santo è Dio, e vive e regna nei secoli dei secoli.  Assemblea: Amen.  Benedizione e congedo  Canto  

Page 15: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

15

Rito Della “Consegna” Del “Padre Nostro”.  INTRODUZIONE Quel giorno Clementina aveva finalmente un’ora tutta per sé: la casa, il lavoro, i bambini…le sue giornate erano spesso così frenetiche da provare una strana sensazione quando finalmente la sera riusciva a fermarsi. Ma quel giorno era diverso: i piccoli erano ad una festa di compleanno e lei poteva godersi quegli attimi di pace, seduta su un panchina del parco con un buon libro, lasciandosi accarezzare il volto dai tiepidi raggi del sole d’autunno. Non le riusciva però di andare molto oltre nella lettura: era distratta dall’allegro cinguettio dei bambini che giocavano nel parco. Si divertiva ad osservarli e ad ascoltare i loro discorsi pieni di fantasia! Vide arrivare in quel momento, accompagnato da una signora di mezza età, Federico, un bimbo che spesso aveva avuto occasione di incontrare all’uscita dell’asilo, mentre aspettava il fratello maggiore. Molte volte aveva chiacchierato con il papà o con la mamma e, inevitabilmente, aveva fatto le coccole a Federico. “Ciao, bellissimo!” disse Clementina rivolgendosi con tono affettuoso ed allegro al piccolino. Il bambino rimase immobile a guardarla. Nessuna reazione, come non l’avesse mai vista prima. Riprovò a salutarlo, ma anche questa volta nulla. Clementina era un po’ in imbarazzo… Forse il piccolo non la riconosceva perché non era quello il contesto in cui di solito la vedeva… O forse… non era Federico e Clementina si era confusa. In effetti quella signora non l’aveva mai vista… Mentre Clementina pensava a come poteva essersi sbagliata, ecco alle spalle del bambino arrivare un giovane uomo che lo chiama per nome: “Federico!” e il bambino subito, con un grande sorriso, gli corre incontro… Era Gianni, il papà di Federico! Clementina non si era sbagliata!   Canto introduttivo:  P. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. T. Amen. P. L’amore di Dio, nostro Padre, e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi! T. E con il tuo Spirito.  P. Preghiamo. O Dio, Padre Nostro, noi ti conosciamo soltanto perché il tuo Figlio Gesù ci ha fatto conoscere il tuo nome di Padre. Noi non sappiamo spiegare il suo senso profondo, ma tu ci doni di viverne l’esperienza giorno dopo giorno. Concedi a noi, se lo vuoi, di entrare nel pensiero e nel cuore del tuo Figlio Gesù Cristo, che con te vive e regna nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. T. Amen.  RACCONTO ‐ CONSEGNA  Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare!»  Disse allora Gesù: Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera, e chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 

Page 16: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

16

Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.  Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.   Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.  Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.    PREGHIERA DEI FEDELI Tutti si alzano. Se possibile, è bene far leggere ai bambini le preghiere. 

Esprimiamo il nostro desiderio di vivere come Gesù ci ha insegnato.  Padre di ognuno, che abiti nel cielo, ma ti fai vicino a chiunque ti invoca, T. donaci di glorificare te in ogni nostra azione.  Padre d’ogni bontà, che ci hai mostrato il tuo volto nel tuo Figlio Gesù, T. insegnaci ad amare come tu ci ami.  Padre di misericordia, che ci chiedi di perdonare come tu perdoni a noi, T. libera il nostro cuore da ogni legame con il male.  P. Preghiamo. O Dio, nostro Padre, tu solo sei buono e ci chiami alla tua amicizia; fa’ che possiamo crescere da veri tuoi figli per vivere con te nella gioia per sempre. Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che e vive e regna con te e con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. T. Amen.   CONCLUSIONE P. Il Signore faccia splendere su di noi il suo volto e ci benedica. T. Amen.  Canto finale: 

Page 17: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

17

Rito di Consegna Del Comandamento Dell’amore (celebrazione comunitaria) 

 Nota bene: Durante quest’ultima  fase del catecumenato, dopo aver  imparato a celebrare durante l’anno  precedente,  collochiamo  alla  fine  di  ogni  sequenza  biblica  con  il  relativo  cammino,  una celebrazione  che  con  i  segni  e  le  parole  riassuma  i  passi  compiuti  nel  cambiamento  di  vita, invocando dallo Spirito Santo luce e forza per proseguire. La vita del cristiano è seguire Gesù nell’amore per essere «beato», cioè felice. A queste  celebrazioni partecipa  tutto  il gruppo, genitori e  figli  insieme:  sarebbe utile  che  ci  fosse anche  qualche  rappresentante  della  comunità  parrocchiale,  che  intervenga  per  svolgere  qualche piccolo servizio (leggere o accogliere....). Il rito si può fare alla fine della giornata (o mezza giornata comune, secondo  lo stile degli  incontri prolungati che abbiamo già sperimentato). Oppure, se  lo si ritiene  più  opportuno,  in  un  altro  momento,  di  domenica  insieme  alla  comunità  che  celebra l’Eucaristia. Al  centro della piccola assemblea  c’è un posto dove  collocare  il  testo del precetto del Signore. Si possono preparare tanti cartoncini a  forma di cuore dove è scritto  il precetto dell’amore, disposto nelle sue due parti, secondo il testo accostato durante l’incontro che precede la celebrazione.  Introduzione  Si esegue un canto iniziale adatto...  Presbitero o diacono: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti: Amen! Pres. Il Signore abiti nei vostri cuori Tutti: Ora e sempre! Pres. Preghiamo... O Dio, nostro Padre, tu ci hai mandato Gesù perché imparassimo ad amare te e il nostro prossimo. Aiutaci a capire bene ciò che Egli ci sta insegnando, lui il Maestro e il Signore. Donaci la forza di farlo da oggi in poi, anche quando ci riesce difficile. Soprattutto aiutaci a capire che solo amando noi saremo beati. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen!  LITURGIA DELLA PAROLA  Canto al Vangelo (1 Gv 4,12) Alleluia. Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. Alleluia! Alleluia!  Lettura del Vangelo: Dal Vangelo di Marco (Mc 12,28‐34) Oppure: Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14,15‐24)  Chi presiede, anche con l’aiuto dei catechisti accompagnatori o dei genitori stessi, porta al centro dell’assemblea un grande cartello a forma di cuore, su cui è scritto il Comandamento dell’amore. 

Page 18: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

18

Propone quindi una breve riflessione, in dialogo con i ragazzi e le famiglie, riassumendo i contenuti e i comportamenti richiesti in questa prima tappa dell’anno.  CONSEGNA DEL PRECETTO DELL’AMORE Alla fine, tutti si alzano in piedi. Chi presiede dice:  Carissimi, ascoltate con attenzione le parole che Gesù, a nome di Dio suo Padre, ci ha rivelato in questi giorni: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, e con tutta la tua forza. Amerai il prossimo tuo come te stesso». Accogliete questo precetto dell’amore: vivete nella beatitudine di Dio e nel suo amore tutti i giorni della vostra vita.  Ciascun ragazzo, con i genitori, si presenta davanti a chi presiede il quale lo interroga, offrendogli la mano, dicendo: Accetti di fare un patto d’amore con Dio, il Padre, e il tuo prossimo? Il ragazzo, prendendo la mano tesa e stringendola, risponde: Sì, lo voglio. Anche i genitori possono fare altrettanto.  Pres. Lo Spirito del Signore sia su di voi perché possiate amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze; e il prossimo come voi stessi. Dio Padre oggi ci rivela quanto è bello e gioioso amarLo e amarci tra noi.  RingraziamoLo e preghiamoLo affinché ci renda sempre fedeli nell’amore.  Intenzioni libere, espresse da ognuno dei presenti e preparate in precedenza. Grazie, Padre, di averci mandato Gesù per insegnarci ad amare Te e il nostro prossimo. Aiutaci a trovare sempre la nostra gioia nel voler bene a tutti coloro che attraversano il nostro cammino....  Alla fine, chi presiede stende le mani sui presenti e dice: O Dio, tu ami appassionatamente ogni uomo e lo chiami a seguire i tuoi comandamenti perché possa vivere libero da ogni egoismo e felice in mezzo agli altri. Manda il tuo Spirito di sapienza su queste famiglie perché lungo questo cammino per diventare cristiani siano liberati da ogni forma di male e possano comprendere la profondità del tuo Amore e ne sperimentino ogni giorno la gioia e giungano a professare davanti al mondo che tu solo sei il salvatore di ogni essere umano e Gesù è il vero e unico Maestro di vita che noi abbiamo. Egli vive e regna con Te per tutti i secoli dei secoli. Amen! Ci benedica e ci custodisca sempre nel suo amore Dio, il Padre, e il Figlio e lo Spirito Santo. Amen! Si conclude con un canto adatto.    

Page 19: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

19

Celebrazione Del Sacramento Della Riconciliazione  

Prima celebrazione del Sacramento della Riconciliazione Celebrazione liturgica del secondo tempo, seconda tappa 

 Dal Direttorio per  la celebrazione e  la pastorale dei Sacramenti nella Diocesi di Brescia – 5 aprile 2007 – nn. 119‐122:  

LA CELEBRAZIONE DELLA PRIMA CONFESSIONE DEI FANCIULLI  119. La prima Confessione esercita un influsso salutare sulla vita dei fanciulli, se ben preparata e adattata alla loro età  e  sensibilità.  È  quindi  indispensabile  che  essi  vivano  questa  esperienza  come  incontro  gioioso  con  la misericordia del Padre e siano adeguatamente aiutati e accompagnati dalle loro famiglie. 120. Come appare dallo  schema generale,  la celebrazione della prima Confessione è collocata verso  la  fine del “secondo  tempo”,  dopo  circa  tre  anni  di  cammino  (cfr.  n.  53  del  presente Direttorio),  in  un  giorno  in  cui  sia favorita la partecipazione comunitaria. Sia curata nel suo aspetto celebrativo con canti, preghiere e monizioni. La presenza dei genitori e dei catechisti favorisca un clima sereno e raccolto. Sarà significativo dopo la celebrazione vivere un momento di festa comunitario. 121.  Pur  dovendo  precedere  la  prima  Comunione  (cfr.  CIC,  can.  914)  e  pur  avendo  un  profondo  legame  con l’Eucaristia (cfr. ScC 20‐21), la celebrazione della prima Confessione non sia presentata come “passaporto” per la Messa di prima Comunione. Infatti, tranne che nel caso di un peccato grave, la Confessione non è una condizione preliminare  per  accostarsi  all’Eucaristia.  La  celebrazione  della  prima  Confessione  sia  perciò  opportunamente distanziata dalla Messa di prima Comunione. 122. Nel cammino di catechesi in preparazione alla prima Confessione vanno ricuperati alcuni importanti elementi pedagogici per  la formazione della coscienza  in stretto rapporto con  l’ascolto della Parola di Dio; soprattutto va fatto emergere che il sacramento della Penitenza è essenzialmente dono di grazia, azione di Dio e della Chiesa. Va altresì  confermata  l’educazione alla Confessione  frequente  (RP,  Introduzione 7b).  In questa ottica è opportuno accompagnare il cammino di fede dei fanciulli che hanno già fatto l’esperienza della prima Confessione non solo con  alcune  celebrazioni  penitenziali  adatte  a  loro, ma  anche  con  l’invito  a  ripetere  l’esperienza  del  perdono sacramentale. 

 Note: 

- è  necessaria  la  conoscenza  e  l’utilizzo  del  libro  rituale  specifico,  in  particolare  la  sezione dedicata  ai  fanciulli,  nn.  43‐53  dell'Appendice  II  (pag.  141),  come  strumento  alla preparazione  per  la  confessione  e  assoluzione  individuale,  prevedendo  gli  opportuni adattamenti  

- vanno evitati tutti quegli atteggiamenti o gesti che possano far prevalere il protagonismo dei bambini rispetto alla centralità del sacramento celebrato 

- il  segno del  sacramento della Penitenza è  il  sacramento  stesso; non  si  ritengono pertanto opportuno  segni  aggiuntivi  che  possano  oscurare  ai  bambini  la  realtà  e  l'efficacia dell'incontro 

- si abbia cura di scegliere  il  luogo più adatto come sede della celebrazione del sacramento, tutelando così la discrezione e l'eventuale e comprensibile emotività dei bambini 

- siano possibilmente presenti genitori e catechisti  - si  invitino  genitori  e  parenti  a  non  interferire  con  fotografie  nella  celebrazione  del 

sacramento - in  quest’occasione  si  intraveda  già  la  proposta  di  altre  Celebrazioni  penitenziali  e 

l’opportunità che ciascuno ripeta l’esperienza del perdono  

 

Page 20: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

20

Dio è Padre e va in cerca dei suoi figli.  Saluto Il  celebrante  rivolge  affabilmente  un  saluto,  e  ricorda  con  brevi  parole  il motivo,  il  senso  e  lo svolgimento della celebrazione.   

CANTO INIZIALE. SCUSA SIGNORE Scusa. Signore. se bussiamo alla porta del tuo cuore siamo noi.  Scusa Signore se chiediamo, mendicanti dell’amore, un ristoro da te. RIT.   Così la foglia quando è stanca cade giù  

ma poi la terra ha una vita sempre in più. Così la gente quando è stanca vuole Te  e Tu, Signore, hai una vita sempre in più, sempre in più. 

Scusa,Signore, quando usciamo dalla strada del tuo amore siamo noi.  Scusa, Signore. se ci vedi solo all’ora del perdono ritornare da Te. RIT  Letture Il celebrante può premettere una breve introduzione, con queste parole o con altre simili: 

Carissimi, con il Battesimo siamo diventati figli di Dio. Egli ci vuoi bene come un padre e vuole che noi lo amiamo con tutto il cuore, ma vuole anche che siamo buoni gli uni con  gli  altri,  e  tutti  insieme  viviamo  felici.  Gli  uomini  però  non  fanno  sempre  la volontà di Dio, disobbediscono a  lui e non ascoltano  la sua voce. Anche noi spesso facciamo  così. Questo  è  il  peccato,  con  il  quale  voltiamo  le  spalle  al  Signore  e  ci allontaniamo da lui.  Che cosa dice il Signore, quando uno si allontana da lui?  Cosa fa quando abbandoniamo la buona strada e ci incamminiamo per la via cattiva? Ascoltiamo le sue parole.  Dal Vangelo di Luca (Lc 15, 1‐7) In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Allora egli disse  loro questa parabola: “Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se  la mette  in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e  i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci  sarà più gioia  in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione”.    Omelia L’omelia  consista  in  una  breve  e  calda  esortazione  all’amore  di  Dio,  e  predisponga  i  fanciulli all’esame di coscienza. 

Page 21: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

21

 Esame di coscienza L’esame  di  coscienza,  guidato  da  brevi  suggerimenti  del  celebrante,  sia  adatto  alla  capacità  dei fanciulli e comprenda opportune pause di silenzio. 

 Atto penitenziale Le  preci  litaniche  che  seguono,  possono  essere  recitate  dal  celebrante  o  da  uno  o  più  ragazzi alternativamente con tutti gli altri. 

Signore Dio, nostro Padre, che ci ami e vuoi la nostra salvezza: Tante volte siamo stati cattivi e abbiamo dimenticato di essere tuoi figli. 

Ma tu che ci vuoi bene, perdonaci, o Signore. Oppure (cantato) 

Io ti chiedo perdono (3v.). O mio Signore! 

Abbiamo disobbedito ai genitori, ai maestri e non abbiamo messo  in pratica  i  loro insegnamenti.  

Non siamo andati d’accordo fra di noi, e non ci siamo voluti bene come fratelli.  

Non siamo sempre stati diligenti a casa e a scuola e non siamo stati pronti ad aiutare i nostri genitori, fratelli e compagni. 

Non siamo stati sinceri e non abbiamo mantenuto le nostre promesse. 

Non sempre siamo stati puri nei pensieri, nelle parole e nelle azioni, come veri figli di Dio, in cui lo Spirito Santo abita come in un tempio. 

Non abbiamo  rispettato  tutte  le persone, specialmente  i più deboli e non abbiamo aiutato chi aveva bisogno.  

Facciamo ora  la pace con Dio nostro Padre e diciamo  la preghiera che Gesù stesso, nostro fratello, ci ha insegnato: 

Padre nostro  Confessione e assoluzione individuale   CANTO DI RINGRAZIAMENTO  Amatevi l’un l’altro come lui ha amato voi e siate per sempre suoi amici e quello che farete al più piccolo tra voi credete l’avete fatto a lui.  

RIT.   Ti ringrazio mio Signore e non ho più paura, perché con la mia mano nella mano degli amici miei cammino tra la gente della mia città 

Page 22: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

22

e non mi sento più solo non sento la stanchezza, guardo dritto avanti a me perché sulla mia strada ci sei tu. 

 

Se amate veramente perdonatevi tra voi nel cuore di ognuno ci sia pace il Padre che è nei cieli vede tutti i figli suoi con gioia a voi perdonerà.   Preghiamo. O Dio nostro Padre, che ci hai riconciliati a te con la remissione dei peccati, fa’ che impariamo a perdonare l’un l’altro le nostre offese e diveniamo operatori di pace nel mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.    RITO DI CONCLUSIONE  Il Signore guidi i vostri cuori nell’amore di Dio e nella pazienza del Cristo. Amen.  Possiate sempre camminare nella vita nuova e piacere in tutto al Signore. Amen.  E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio F e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.  Il Signore vi ha perdonato. Andate in pace. Rendiamo grazie a Dio. 

Page 23: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

23

Celebrazione Per La Consegna Della Bibbia  Canto iniziale   

S‐ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo  

T‐ Amen   Dalla lettera pastorale del Vescovo Luciano “La Parola di Dio nella vita della comunità cristiana”   Un genitore La parola di Dio entra nella  storia e  le  imprime una direzione nuova,  chiude vecchie  strade e ne riapre di nuove;  in ogni modo dirige  la  storia  verso un  traguardo  che può  essere definito  come “salvezza”. Quando  la parola di Dio entra nella storia e  trova  l’ascolto della  fede,  l’uomo diventa collaboratore di Dio e attore del suo disegno di vita, la storia si trasforma in storia della salvezza, la speranza diventa dimensione permanente e incancellabile degli avvenimenti. “Come la pioggia e la neve…”.  Pioggia  e  neve  scendono  dal  cielo,  irrigano  i  campi  e  li  rendono  fecondi,  riforniscono sorgenti sotterranee che garantiscono l’acqua necessaria alla vita. I campi non sono più come prima e l’uomo ha una sicurezza nuova. Esattamente questa è l’opera della parola di Dio: entra nella storia e dà alla storia del mondo una forma nuova.   Un catechista Maria è  il modello perfetto della Chiesa, donna dell’ascolto che accoglie  la Parola e  le offre  la sua stessa vita perché la Parola giunga a portare frutto in lei. Tutte le domeniche, quando la comunità cristiana  si  raccoglie  per  la  celebrazione  dell’eucarestia,  avviene  esattamente  questo:  il  Signore parla  alla  comunità,  la  comunità    ascolta,  riconosce  la  parola  di Dio,  cerca  di  comprenderla  nel modo più pieno e si mette a disposizione della Parola perché essa,  la Parola, prenda carne  il  lei e operi nella storia.  Dal Vangelo di Matteo (7,24‐27) “(…) Chiunque ascolta queste mie parole e  le mette  in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito  la  sua  casa  sulla  roccia.  Cadde  la  pioggia,  strariparono  i  fiumi,  soffiarono  i  venti  e  si abbatterono  su  quella  casa,  ed  essa  non  cadde,  perché  era  fondata  sopra  la  roccia.  Chiunque ascolta queste mie parole e non  le mette  in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito  la sua casa sulla sabbia. Cadde  la pioggia, strariparono  i fiumi, soffiarono  i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande”  Breve riflessione   MEDITAZIONE  (letta da una catechista) Molte tempeste ci sovrastano,  ma non abbiamo paura di essere sommersi,  perché siamo fondati sulla roccia.  Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia.  Ho con me la sua Parola: questa è il mio bastone,  la mia sicurezza, il mio porto tranquillo.  Anche se tutto il mondo è sconvolto,  ho tra le mani la Scrittura, leggo la Parola.  

Page 24: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

24

Essa è la mia sicurezza e la mia difesa.  Sacerdote  ‐ Consegna della Bibbia ‐ Ogni ragazzo verrà all’altare.   

N. Ricevi le promesse fatte ai tuoi antichi padri. Ricevile compiute in Gesù Cristo. Che questa Parola da te accolta ti porti alla vita!  Amen 

    

Lo Spirito, che ha reso possibile l’incarnazione della Parola nel grembo di Maria, apra la nostra vita all’accoglienza di questa Parola di Dio e  ci  renda  capaci di vivere  ciò  che abbiamo ascoltato. Per questo diciamo: Ass.: O Signore, parla al nostro cuore   La casa di Maria è casa dell’ospitalità. E’ il vero modello di ogni casa: la porta è aperta a Dio, alla sua Parola, ai  figli di Dio. Manda, Signore, nelle nostre case  la  fame della tua Parola,  la  luce della tua presenza, la gioia della fraternità. Preghiamo.       Maria  è  donna  ospitale.  Tu,  Signore,  vuoi  che  la  vita  si  svolga  in  un  sereno  abbandono  alla Provvidenza del Padre. Tu vuoi che il bene sia fatto nella letizia dello spirito. Preghiamo.   Maria è donna di fede. Ella ascolta te, Signore, e mette la tua Parola al primo posto nella sua vita. Cerca prima  la  comunione  con  Te, per poi  servire  gli  altri  con  amore  sereno. Dona  anche  a noi questo equilibrio! Fa che in ogni comunità  ci siano anime piene di Dio. Preghiamo.   Per noi che ci troviamo riuniti per ricevere in dono il libro della Parola, perché l’impegno vissuto in questa  giornata  di  ritiro,  imparando  che  cosa  significa  “ascolto”  non  vada  perduto,  ma  sia continuamente alimentato con il contributo di tutti: preti, catechisti, genitori e bambini. Preghiamo.  

Padre Nostro  Scambio di Pace.   ORAZIONE Dio,  nostro Padre, che in Cristo tua  Parola vivente, ci hai dato il modello dell’uomo nuovo, fa che lo Spirito  Santo  ci  renda  non  solo  uditori, ma  realizzatori  del  Vangelo,    perché  tutto  il mondo  ti conosca e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.    BENEDIZIONE   

Page 25: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

25

Rito Di Ammissione Tra I Candidati  Ai Sacramenti Della Cresima Ed Eucaristia 

(inizio del quinto anno) 

Celebrazione durante la Messa 

Il  rito di Ammissione  tra  i  candidati ai  sacramenti della Cresima ed Eucaristia ha  lo  scopo di  inserire  i  ragazzi  in un cammino più cosciente ed intenso di preparazione alla ricezione dei sacramenti della Cresima ed Eucaristia. È bene che questo  rito, viste  la  sua  importanza e  la  rilevanza comunitaria, venga celebrato all’interno dell’Eucaristia domenicale comunitaria, possibilmente  nella festa della SS. Trinità 

(C: Celebrante ‐ T: Tutti ‐ L: Lettore ‐ R: Ragazzi/e ‐ G: Genitori ed accompagnatori) 

RITI DI INGRESSO Il celebrante si porta all’ingresso della chiesa per accogliere i “candidati” insieme con il loro genitori e accompagnatori. Sulla porta inizia la celebrazione con queste o simili parole. 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  T: AMEN  C: Fratelli carissimi, all’inizio di questa Eucaristia, nella quale  tutta  la comunità è chiamata a  fare memoria del mistero della SS. Trinità, accogliamo con gioia alcuni ragazzi/e che desiderano essere ammessi ai sacramenti della Cresima ed Eucaristia. T: Rendiamo grazie a Dio.  

Opzionale: C: Dio nessuno l’ha mai visto, il Figlio Gesù ce lo ha rivelato e lo Spirito Santo nel nostro cuore dal Battesimo ci spinge a gridare “Abba’ Padre”. Questa che è  la  fede della Chiesa   che è stata rinarrata  in questi anni a questi ragazzi/e. Essi hanno fatto esperienza del Dio di Gesù Cristo, della storia che egli ha condotto dalla creazione all’alleanza con Abramo, all’esodo di liberazione, alle promesse di una nuova alleanza, a Gesù, il Messia atteso, che è vissuto fra di noi e ci ha dato un esempio di come si vive secondo Dio, fino a dare la sua vita per noi, per liberarci dal peccato e dalla morte. Riascoltiamo  dai  ragazzi  stessi  alcuni  momenti  particolari  di  questa  storia  così  come  loro l’hanno conosciuta ed interiorizzata.  

I ragazzi/e si portano sul presbiterio ed  esprimono in sintesi i punti salienti del loro percorso di fede e di catechesi; quello che hanno fino qui compreso.  Possono farlo a brevi paragrafi, detti ciascuno da uno di loro a nome di tutti, oppure  tramite  immagini  proiettate  o  tramite  una  drammatizzazione  per  quadri…  L’importante  è  che  i  ragazzi abbiano l’occasione di restituire alla comunità il punto a cui sono pervenuti… 

Terminato  il  “credo  narrativo”,  con queste  o  altre  simili  parole  il  celebrante  orienta  l’attenzione  all’icona  della 

Trinità (cfr. D. Ange, Dalla Trinità all’Eucarestia, Ancora, Milano 1989).   Ed  allora,  fratelli,    per  poter  partecipare,  in  forma  più  o meno  piena,  al  banchetto  del  Signore, riconosciamo tutti i nostri peccati e  chiediamo il perdono di Dio. (un attimo di silenzio) 

 C: Per le nostre mancanze contro la comunione, Signore Pietà. T: SIGNORE PIETÀ. C:  Per  la  nostra  fede  debole  ed  incerta;  per  la  difficoltà  a  testimoniarla  e  trasmetterla  a quanti vengono dopo di noi,  Cristo Pietà. T: CRISTO PIETÀ. C: Per  la nostra  speranza  vacillante; per  tutte  le  volte  in  cui non  confidiamo nella potenza della resurrezione e ci affidiamo a piccole strategie  e a piccoli idoli, Signore Pietà. 

Page 26: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

26

T: SIGNORE PIETÀ. 

Alla fine avviene l’aspersione con l’acqua del fonte battesimale.  

LITURGIA DELLA PAROLA 

 Dopo l’omelia: L:  Reverendo  Parroco  (oppure:  Caro  don…),  i  ragazzi  che  abbiamo  accolto  all’inizio  della celebrazione hanno chiesto di essere ammessi tra i candidati che, alla fine di questo anno pastorale, potranno ricevere i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia. C: Si facciano avanti con i loro genitori o accompagnatori. 

I ragazzi/e vengono chiamati per nome si alzano in piedi con i loro accompagnatori (che sono accanto o dietro di loro) 

C:  Cari  fratelli,  accogliamo  con  apertura  di  cuore  e  con  senso  di  responsabilità  questi  ragazzi.  Il Signore  li ha guidati  fino qui,  la  comunità ha  reso  loro  testimonianza del Vangelo di Gesù, ora  li prepara a compiere il cammino di iniziazione per celebrare pienamente il giorno del Signore. T: Rendiamo grazie a Dio. 

C:  Ed  ora mi  rivolgo  a  voi,  cari  ragazzi.  Volete,  in  questi mesi  che  vi  separano  da  quel  grande avvenimento, partecipare fedelmente e attivamente ai vostri incontri di catechesi per conoscere ed interiorizzare la parola di Gesù? R: Sì, ci impegniamo. C: Volete  impegnarvi  a  partecipare  assiduamente  all’Eucaristia  domenicale,  per  imparare  già  fin d’ora ad incontrarvi con Cristo e con la sua comunità nel giorno del Signore? R: Sì, ci impegniamo. C: Vi impegnate ad invocare nella preghiera quotidiana il dono dello Spirito Santo?  R: Sì, ci impegniamo. C: Siete disposti a  servire  il Signore Gesù nella persona dei poveri, dei sofferenti e dei bisognosi, accettando di fare loro, insieme coi vostri catechisti, qualche gesto d’amore?   R: Sì, ci impegniamo. 

C: E voi genitori e accompagnatori, siete disposti a continuare  il vostro cammino di  fede  insieme con i vostri ragazzi e ad aiutarli perché possano realizzare fedelmente gli impegni che si sono presi pubblicamente?  G: Sì, con l’aiuto di Dio e della comunità, ci impegniamo. 

C: Ora, cari ragazzi, tutti insieme rinnoviamo la nostra fede nel Dio della vita, che ci ha fatto il dono del suo Figlio e dello Spirito Santo.   Credo… Preghiera dei fedeli: i genitori e/o gli accompagnatori dei ragazzi/e 

LITURGIA EUCARISTICA I ragazzi: ‐  portano il pane ed il vino;                 ‐ aiutano ad ornare l’altare (fiori, candele). Viene incensata l’assemblea. Durante  la preghiera eucaristica  si  faccia un  riferimento particolare ai CANDIDATI per  i  sacramenti della Cresima ed Eucaristia. Il segno della pace sia solennizzato con un canto ed uno scambio di pace. 

 RITI CONCLUSIVI Prima di congedare l’assemblea, i ragazzi in fila vanno a ritirare una piccola icona della Trinità, da disporre in un angolo della loro casa: questo segno è memoria di un INVITO che è stato fatto ad ognuno, l’invito ad un banchetto per il quale occorre prepararsi con impegno.  

Page 27: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

27

Celebrazione fuori dalla Messa   Dopo il Canto si fa il Segno della Croce e il saluto liturgico. Monizione  introduttiva  da  parte  di  un  rappresentante  dei  catechisti  con  presentazione  dei  candidati  già scrutinati  Orazione presidenziale (MR p. 1018) Preghiamo. O Dio, che hai posto nella mente e nel cuore dell'uomo i doni del pensare e del volere, fa' che il tuo Spirito ci guidi alla verità tutta intera, perché possiamo dirci ed essere discepoli del tuo Figlio, nel quale sono tutte le tue compiacenze. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.  Invito all'ascolto della Parola di Dio da parte del presidente: Cari ragazzi, genitori e catechisti, mettiamoci in attento e docile ascolto della Parola del Signore. Lui solo è la verità che ci mostra il senso e la bellezza di ogni nostro giorno. 

Salmo 119 (118), 1‐8 

Canto al Vangelo 

Vangelo: Lc 24, 44‐49 oppure Gv 1, 35‐39  

Breve omelia  RITO DI AMMISSIONE  Presidente:  Cari  ragazzi,  a  questo  punto  del  cammino  della  vostra  formazione  cristiana  e  di  sequela  del Signore Gesù, avete  chiesto alla  comunità di poter accedere ai  sacramenti della Cresima e dell'Eucaristia, impegnandovi a vivere con rinnovata e più gioiosa intensità la vostra vita quotidiana alla luce del Vangelo. A nome della comunità parrocchiale abbiamo accolto la vostra domanda di ammissione tra i candidati a questi sacramenti. Invochiamo ora in silenzio la benedizione del Signore perché sia per voi luce, forza e guida.  (alcuni istanti di silenzio) O  Padre misericordioso  e onnipotente,  che hai  fatto  rinascere nelle  acque del Battesimo questi  tuoi  figli amati, accogli  la  loro decisione a  lasciarsi raggiungere dalla  tua grazia ricevendo  la pienezza dei doni dello Spirito Santo e il Corpo e Sangue del tuo Figlio Gesù. Effondi su di loro † la tua santa benedizione perché sia limpido il loro cuore, sicuro il loro passo, forte la loro volontà.  

Ragazzi (dal Salmo 25): Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato. Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre.  

Presidente: Ed ora, fieri di essere stati accolti dall'amore del Padre, preghiamo insieme gli uni per gli altri con le parole che Gesù ci ha insegnato.  

Assemblea: PADRE NOSTRO...  

Presidente:  O  Dio,  nostro  Padre,  affidiamo  a  te  la  nostra  vita,  le  nostre  famiglie  e  la  nostra  comunità: plasmaci tutti secondo il tuo cuore. Per Cristo nostro Signore. Assemblea: Amen.  Presidente: E su voi tutti che avete partecipato a questo rito scenda la benedizione di Dio onnipotente, Padre 

 e Figlio e Spirito Santo. 

Page 28: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

28

Assemblea: Amen.  Presidente: Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Assemblea: Rendiamo grazie a Dio. 

Page 29: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

29

Celebrazione Unitaria Dei Sacramenti  Della Confermazione E Dell’eucaristia 

(Verso la fine del V o l'inizio del VI anno dell'ICFR)    

Per  questa  celebrazione  sono  importanti  in  primo  luogo  le  indicazioni  del  Direttorio  per  la celebrazione e la pastorale dei Sacramenti nella Diocesi di Brescia (5 aprile 2007), ai nn. 57‐58. 74‐99.  Viene riportato qui sotto il n. 57, che è quello più specifico.  

57.  I  sacramenti  della  Cresima  e  dell’Eucaristia  saranno  conferiti  a  questi  ragazzi  in  una medesima  celebrazione,  presieduta  dal  Vescovo  o  da  un  suo  delegato,  a  cui  spetta  di amministrare  la Cresima.  Il parroco concelebrerà e, se  lo desidera, darà egli stesso  l’Eucaristia per  la prima Comunione. È  importante  la presentazione dei candidati da parte del parroco al Vescovo o al suo delegato, da collocare all’inizio della celebrazione o dopo la proclamazione del Vangelo. Significativo all’interno della celebrazione è il rinnovo degli impegni battesimali: esso sottolinea la  continuità del  cammino  che,  iniziato nel Battesimo,  viene ora  confermato dalla Cresima e trova  il suo culmine e  il suo senso pieno nell’Eucaristia. La celebrazione avvenga di domenica, nella  chiesa  parrocchiale,  e  sia  caratterizzata  dalla  sobrietà.  Il  tempo  privilegiato  per  la celebrazione  dei  sacramenti  dell’IC  è  quello  pasquale.  Tuttavia,  per  dare  la  possibilità  al vescovo, in quanto ministro ordinario della Cresima, di amministrare lui stesso tale sacramento in un maggior numero di parrocchie,  il  tempo disponibile per  la celebrazione della Cresima e della prima Comunione è quello che va dalla Pasqua dell’anno  in corso fino all’inizio (escluso) della Quaresima del successivo anno liturgico.   

Alcune note particolari: - la prima e ovvia scelta liturgica nella preparazione di questa celebrazione è una conoscenza 

puntuale e sapiente del libro pontificale della Confermazione e del Messale romano  - affinché  la  ricchezza  e  la  solennità  proprie  di  questi  riti  sacramentali  non  vengano 

depotenziate  e  oscurate,  si  ritiene  inopportuno moltiplicare gesti  e parole  estranei al  rito stesso, e alla sua naturale solennità, sobrietà ed efficacia 

- avendo  ogni  segno  un  suo  intrinseco  e  prezioso  valore,  esso  non  va  annullato,  ma  va rispettato nella  sua  verità  (per esempio non  si asterga  la  fronte appena unta  con  il  sacro Crisma; non si consegni un pane benedetto a ricordo dell'evento celebrato;  i doni di questa celebrazione sono  lo Spirito e  l'Eucaristia: altri regali della parrocchia appaiono quindi fuori luogo...) 

- nella  preparazione  del  luogo  liturgico  si  abbia  cura  di  evidenziare  la  centralità  e  l'unicità della  mensa  eucaristica  (l'unico  altare)  attorno  alla  quale  ogni  domenica  la  comunità cristiana è convocata per il memoriale della Pasqua del Signore 

- per  questa  celebrazione  è  da  privilegiare  il  Tempo  liturgico  pasquale  (e  comunque  è decisamente da escludere il Tempo di Quaresima); il giorno adatto è la domenica ed il luogo specifico è la chiesa parrocchiale 

- il parroco presenta al Vescovo (o delegato) i ragazzi candidati dopo il saluto liturgico oppure dopo  la proclamazione del Vangelo;  se  l’appello  è nominale  e non generale  si preveda  la risposta,  altrettanto  personale,  di  ciascun  chiamato:  l’”Eccomi”  di  ognuno  è  una dichiarazione esistenziale di disponibilità totale all’opera trasformante di Dio presente lì 

- i lettori della Parola di Dio non devono essere i candidati ai Sacramenti di quella celebrazione - il parroco può, se lo desidera, dare l’Eucaristia ai ragazzi della sua comunità 

Page 30: L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei · PDF file2 I. Il senso delle celebrazioni nel cammino di ICFR Il “rito” ha in sé una potenzialità enorme: riesce a raccogliere

30

- la  forma  abituale  della  Comunione  eucaristica  in  questa  Celebrazione  sia  ‘sub  utraque specie’ 

- l’eventuale  gruppo  di  cantori  non  escluda  affatto  la  partecipazione  della  comunità, soprattutto  nei  testi  di  competenza  assembleare  (Salmo  responsoriale,  Alleluia,  Sanctus, Padre nostro, varie acclamazioni…) 

- prevedere,  in  un  giorno  precedente  a  questa  Celebrazione,  un  tempo  comunitario  di adorazione eucaristica 

- vanno evitati tutti quegli atteggiamenti o gesti che possano far prevalere il protagonismo dei ragazzi rispetto alla centralità e al senso dei sacramenti celebrati  

- per  tutelare  il  raccoglimento,  la  partecipazione  piena  e  la  profonda  consapevolezza  dei ragazzi,  incaricare  un  solo  fotografo  o  cineoperatore  ufficiale,  evitando  con  decisione l'intervento di altri amici o parenti durante la celebrazione e i riti specifici. 

 

Modalità della celebrazione: - la celebrazione, presieduta dal Vescovo o da un suo delegato, si svolge nella forma solita 

con i riti introduttori e la liturgia della Parola; - dopo la proclamazione del Vangelo avviene l'appello e la presentazione dei candidati alla 

Cresima e all'Eucaristia; - dopo l'omelia viene conferita la santa Cresima da parte del Vescovo o del suo delegato; - continua  poi  la  celebrazione  eucaristica  a  partire  dalla  preghiera  dei  fedeli  e 

dall'offertorio; - al momento della Comunione  i ragazzi appena cresimati ricevono,   per  la prima volta,  la 

Comunione  eucaristica dal parroco stesso, se  questi lo desidera. Nel frattempo il vescovo o il suo delegato distribuisce l'Eucaristia al resto dell’assemblea.