lezione base metodologia di allenamento
TRANSCRIPT
ESERCIZIO
FISICO/FITNESS
MO
TO
RIO
TE
RA
PEU
TIC
O
SPORTIVO
GIOVANI
ADULTI/ANZIANI
AT
LE
TA
DIS
AB
ILI Sindrome
matabolica Obesità/Diabete
Sport giovanile, talento, amatoriale, agonistico
professionisti, etc
Infortunio neuromuscolare Osteopenia Osteoporosi Sarcopenia
Psicologico/Sociale Depressione, Sedentarietà, ipocinesia ecc.
indirizzo
Popolazione riferimento
Obiettivi ricercati
Finalità e processi
Insufficienza cardiorespiratoria
D’Ottavio S. 2007
Secondo la sindrome generale dell’adattamento (Selye 1936, 1956 ''The Stress of life''. McGraw-Hill New York) l’organismo reagisce specificamente in
termini:
Biologici Ormonali Nervosi Metabolici Morfologici Strutturali Tecnico-coordinativi Psico-cognitivi Funzionali Immunologici
Metodologia dell’allenamento: orienta le risposte di adattamento in base:
Pianificazione temporale Obbiettivi e contenuti Combinazione e scelta dei mezzi Tipologia dei soggetti Variazioni ambientali Tipo di prestazione agonistica Valutazione e controllo Analisi di fattori esterni (stress vari,
infortuni etc.) Dieta
Hans Selye (1956) definì come "Sindrome Generale di Adattamento"[1] quella risposta che l'organismo mette in atto quando è soggetto agli effetti prolungati di svariati tipi di stressor, quali stimoli fisici (ad es. fatica), mentali (ad es. impegno lavorativo), sociali o ambientali (ad es. obblighi o richieste dell'ambiente sociale).L'evoluzione della sindrome avviene in tre fasi: Allarme, l'organismo risponde agli stressor mettendo in atto meccanismi di fronteggiamento (coping) sia fisici che mentali. Esempi sono costituiti dall'aumento del battito cardiaco, pressione sanguigna, tono muscolare ed arousal (attivazione psicofisiologica). Resistenza, il corpo tenta di combattere e contrastare gli effetti negativi dell'affaticamento prolungato, producendo risposte ormonali specifiche da varie ghiandole, ad es. le ghiandole surrenali. Esaurimento, se gli stressor continuano ad agire, il soggetto può venire sopraffatto e possono prodursi effetti sfavorevoli permanenti a carico della struttura psichica e/o somatica
Sindrome generale di adattamento
Sindrome generale di adattamento
Uno stimolo che provoca stress (fisico, chimico, emotivo) produce un’attivazione dell’IPOFISI, che porta all’incremento dell’ormone adrenocorticotropo (ACTH) il quale stimola l’attività della corteccia surrenale. Catecolamine (adrenalina e noradrenalina) dopamina e cortisolo, stimolano i meccanismi adattivi, grazie ai quali l’organismo si adatta all’azione dello stimolo
Se l’entità dello stimolo non supera le riserve di adattamento dell’organismo, si producono la mobilitazione e la ridistribuzione delle sue risorse energetiche e strutturali, quindi l’attivazione dei processi di adattamento specifico..a breve termine
Se lo stimolo è molto intenso e prolungato si sviluppa la fase conclusiva della sindrome da stress, cioè l’esaurimento della capacità reattiva organica..
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
L’allenamento non dipende solo da fattori fisici…..
I principi della teoria dell’adattamento e le leggi della sua formazione negli atleti: la formazione dei sistemi funzionali e le reazioni di adattamento
Le leggi dello sviluppo dell’adattamento si intrecciano con le leggi della formazione dei sistemi funzionali (P.K.Anochin 1975)
Per sistema funzionale si intende l’organizzazione dinamica e delle strutture e dei processi dell’organismo indipendentemente dalla natura sia essa tissutale, anatomica, fisiologica o psicologica
Ogni componente del sistema funzionale contribuisce ad ottenere il risultato di adattamento tipico di un determinato sistema
Il coordinamento di tali componenti forma il sistema e ne rende efficace il funzionamento
12
I PRINCIPI GENERALI DELL’ALLENAMENTO
SPORTIVO (modificato da Grosser et al 1986, in Martin, 1993,1997)
MODULAZIONE E ORGANIZZAZIONE
PROCESSO DELL’ALLENAMENTO
QUALITA’ E QUANTITA’
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI Genetica, livello di partenza, ..
CARICO ESTERNO
Carico interno (stimolo allenante)
Risultato (outcome)
Fattori associati alla prestazione sportiva
effetto
Adattamento biologico acuto
Stimolo allenante
Adattamento biologico acuto
Adattamento biologico acuto
Adattamenti che persistono per un certo
periodo di tempo divengono stabili
(cronici)
(Booth and Thomason, Physiol Review, 1991)
Fattori associati alla prestazione sportiva
Stimolo allenante
Stimolo allenante
COME ALLENARE
1. COSA = Obbiettivi 2. COME = Metodi e Mezzi 3. QUANTO = Volumi e intensità 4. QUANDO = Programmazione 5. QUALE EFFETTO = Sistemi di
controllo dell’esercizio 6. RISULTATI = Valutazione
Dal modello di prestazione alla ricerca di specificità
Similarità:
• Metabolica • Neuromuscolare • Biomeccanica • Cinematica • Tecnico-coordinativa • Tattico-cognitiva
Classificazione degli esercizi rispetto alla specificità
CLASSIFICAZIONE DEGLI ESERCIZI
ESERCIZI GENERALI Hanno bassa correlazione con la gara poiché sviluppano caratteristiche
muscolari e metaboliche molto diverse dalla gara, anche da un punto di vista cinematico non assomigliano al gesto, hanno però una utilità nella costruzione condizionale di base
ESERCIZI SPECIALI Hanno punti analitici di correlazione con la prestazione sia in termini
metabolici che muscolari che cinematici, in altri aspetti sono diversi ESERCIZI DI' GARA Hanno alto livello di correlazione, prevedono il gesto gara con piccole
alterazioni non sono solo la gara
Frequenza
Intensità Quantità
PRINCIPIO DEL SOVRACCARICO FUNZIONALE
Per indurre un miglioramento bisogna applicare uno stimolo più elevato del livello
di “normalità”.
Ordine degli esercizi Tipi di muscoli Tipo di contrazione Tipologia del recupero Contemporaneità degli stimoli (concurrent training)
Definizione del TARGET
Specificità soprattutto presenti nell’allenamento della forza muscolare
FORZA AEROBICO
PRINCIPIO DELLA SPECIFICITA’
L’allenamento induce modificazioni specificatamente connesse al tipo di
sovraccarico imposto.
PRINCIPIO DELLA SPECIFICITA’
L’allenamento induce modificazioni specificatamente connesse al tipo di
sovraccarico imposto.
PRINCIPIO DELLA SPECIFICITA’
L’allenamento induce modificazioni specificatamente connesse al tipo di
sovraccarico imposto.
Capacità aerobica o anaerobica
NUOTO
CICLISMO
CORSA
PRINCIPIO DELLA SPECIFICITA’
L’allenamento induce modificazioni specificatamente connesse alla
coordinazione specifica utilizzata
PRINCIPIO DELLE DIFFERENZE INTERINDIVIDUALI
Ognuno possiede un certo livello di partenza e di arrivo (geneticamente predeterminato) riferito ad una particolare qualità fisica
Gli effetti dell’allenamento sono ottimizzati se il carico di lavoro è tarato sulle capacità individuali
PRINCIPIO DELLA REVERSIBILITA’
OGNI ADATTAMENTO INDOTTO
DALL’ALLENAMENTO E’ TRANSITORIO E
REVERSIBILE
SINTESI PROTEICA DI' ADATTAMENTO
Gli esercizi di allenamento determinano, per effetto dei metaboliti, quali proteine verranno sintetizzate intensivamente durante il recupero
Il CARICO globale della seduta determina la variazione ormonale amplificando l’azione dei metaboliti sull’apparato genetico della cellula
La sintesi proteica si realizza durante il recupero
ATTIVITA’ FUNZIONALE
Aumento delle molecole
enzimatiche
Ampliamento delle strutture cellulari
Metaboliti Ormoni
Sintesi di proteine adattive
Induttori
Apparato genetico cellulare
(A.Viru 1996)
Innescata con
l’esercizio
Scelta delle proteine
Vie metaboliche principali
modificazioni dei fluidi ormonali
amplificazione
Potenziamento sistema
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
I principi della teoria dell’adattamento e le leggi della sua formazione negli atleti
32
Per adattamento si intende la capacità degli organismi viventi di modificare le proprie strutture e reazioni in rapporto alle condizioni dell’ambiente esterno nel quale vivono
L’adattamento genotipico sul quale si basa l’evoluzione rappresenta il processo di adattamento delle popolazioni alle condizioni dell’ambiente in cui vivono ed alla selezione naturale
L’adattamento fenotipico rappresenta invece quel processo di adattamento che si sviluppa durante la vita di un singolo individuo, in risposta all’azione dei vari fattori dell’ambiente esterno
I principi della teoria dell’adattamento e le leggi della sua formazione negli atleti
33
Il processo di adattamento prevede più livelli che si possono raggiungere nel corso di un programma, di una fase più ampia (macrociclo), di una carriera
La conclusione delle principali reazioni di adattamento è legata alla formazione di un nuovo regime di lavoro dei principali sistemi funzionali dell’organismo, ed alla fine, alla costituzione di una omeostasi che viene mantenuta per un periodo prolungato, a meno che ad alterarla non si presentino stimoli esterni intensi. Oppure, nel caso lo stimolo di allenamento non sia più sufficiente, l’adattamento termina e si trasforma in disadattamento
I principi della teoria dell’adattamento e le leggi della sua formazione negli atleti: la formazione dei sistemi funzionali e le reazioni di adattamento
Un sistema funzionale che si forma in risposta ad un carico fisico presenta tre fasi di funzionamento:
La fase afferente: percezione interna ed esterna sulla postura e sul movimento e sul decorso di esso (feed-back e aggiustamenti correttivi)
La fase regolatoria centrale è rappresentata dai processi neurogeni ed umorali del controllo delle reazioni di adattamento. La componente neurogena centrale (corteccia) attivata dalla sintesi afferente provoca risposte eccitatorie o inibitorie mobilitando i sistemi ad una maggiore attività (ormoni, enzimi, mediatori etc.) e ad una maggiore mobilitazione e ridistribuzione delle risorse energetiche negli organi, tessuti, etc,
inclu
de tre
com34
Genotipo
Allenamento
Stato di salute
Allenabilità
Età
Infortuni Fatica Dieta
ATLETA Prestazione Sportiva
Fisiologia Psicologia Biomeccanica
(DJ Smith, Sports Med, 2003. mod da MacDougall and Wenger, 1991)
Fattori associati alla prestazione sportiva
Carico Interno
Caratteristiche genetiche Capacità di risposta allo stimolo allenante
50% 50%
High-responder Low-responder No-responder
Fattori associati alla prestazione sportiva
da Impellizzeri, 2005
Per CARICO INTERNO si
intende lo stimolo (stress) fisiologico
che il mezzo di allenamento induce sulle
proprietà strutturali e funzionali delle
cellule, degli organi e apparati
Fattori associati alla prestazione sportiva
(Booth e Thomason, 1991)
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
ALLENAMENTO
Ripetizione sistematica di esercizi fisici
Carico di lavoro = Training Load (TL)
Stesso TL TL allenante
Carico esterno
ALLENAMENTO
Ripetizione sistematica di esercizi fisici
Carico di lavoro = Training Load (TL)
Spesso TL TL allenante
Carico esterno Carico interno
(Viru A. and Viru M., 2000)
ESEMPI PRATICI DI CONTROLLO DEL CARICO INTERNO
Controllo allenamento
Controllo competizione
Controllo Scarico (Tapering)
Controllo Low responder
I cambiamenti indotti da allenamento sono il risultato della ripetizione organizzata e strutturata degli esercizi fisici … … ed ogni cambiamento è legato alla natura, intensità e durata dell’esercizio (Viru & Viru, 2000).
Fattori associati alla prestazione sportiva
da Impellizzeri, 2005
Gli adattamenti sono legati alla intensità e durata dello stimolo Durate superiori non inducono miglioramenti ma provocano uno stress fisiologico che può causare fatica (sovrallenamento) Lo stesso stimolo esterno può determinare risposte adattive differenti nelle diverse strutture biologiche coinvolte
Fattori associati alla prestazione sportiva
NON esiste un metodo per determinare in modo analitico il carico interno indotto su tutti i sistemi fisiologici coinvolti Esistono VARI metodi per quantificare il carico interno globale, cioè che determinano delle risposte adattive dell’intero organismo … misurabili Per poter interpretare i dati forniti dai vari metodi occorre conoscerne vantaggi e limiti.
Carico di allenamento
VALUTAZIONE DEL CARICO DI' ALLENAMENTO
DURATA INTENSITA’
Tempo in minuti Frequenza cardiaca
RPE (scala di Borg)
(Lattato)
da Impellizzeri, 2005
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
ALLENAMENTO NEUROMUSCOLARE
ALLENAMENTO METABOLICO
FORZA E VELOCITA’
QUALITA’ ESSENZIALI NELLA MAGGIOR PARTE
DEGLI SPORT
RESISTENZA’
Vercho pag. 80
Verchosanskij Y
Diversi modelli di prestazione
nello sport e nel fitness
velocità resistenza
forza
Secondo Verchosanskij
L’aumento del risultato della prestazione (S) viene determinato principalmente da due fattori:
1. Aumento del potenziale motorio, cioè aumento delle possibilità funzionali dell’organismo dell’atleta
2. dalla capacità dell’atleta di utilizzare efficaciemente questo potenziale nelle condizioni di allenamento e di gara (prestazione)
Condizione fisica Tecnica
Forza max
Velocità Resistenza
Endurance Resistenza rapidità
Resistenza forza
Forza resistente
Rapidità
Forza esplosiva
Forza dinamica massima
Resistenza forza veloce
Velocità max
Accelerazione
Forza reattiva
orientamento Neuromuscolare
Metabolico
Qualità fisiche di base e derivate
Resistenza velocità Agilità
Teoria e metodologia dell’allenamento
Teoria: linee guida accertate e basate da risultati
basati sul evidenza (metodo scientifico) e dall’esperienza
Metodologia: messa in atto, secondo l’organizzazione più
funzionale e pedagogicamente più appropriata al contesto di riferimento, dei fondamenti teorici dell’allenamento sportivo
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery - School of Sport and Exercise Science
Nel lingua italiana infatti la parola allenamento prepararsi ad una competizione con esercizi sistematici e progressivi , in modo da acquisire e conservare l’opportuna forma fisica atta a superare la prestazione rappresenta attualmente la sintesi di un concetto che descrive il processo attraverso cui l’unità psico-fisica dell’uomo tenta di raggiungere e mantenere livelli prestativi idonei ad affrontare, con efficienza organica ed abilità specifiche, i compiti motori rappresentati dalla partecipazione a gare od incontri sportivi con avversari.
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
Il concetto alla base di addestramento invece è più orientato verso l’aspetto di acquisizione di abilità motorie specifiche, con prevalenza coordinativa, (le cosiddette “skills”), anche se è molto difficile disgiungere tali aspetti dalla ricaduta che si ottiene anche in campo condizionale, specie nell’allenamento giovanile.
In altre lingue, come nell’inglese ad esempio, i diversi termini come “training”, “coaching”, o “conditioning”, vengono spesso tradotti in italiano con la singola parola “allenamento”, non giungendo a definire puntualmente i significati reali che tali parole sottintendono.
Un concetto chiave nella moderna teoria dell’allenamento è quello infatti di differenziare il momento della istruzione tecnica, definito in inglese training (normalmente identificato nella enunciazione di un esercizio, la sua organizzazione pratica e il successivo svolgimento, alla ricerca del perfezionamento delle “skills” ) da quello dell’allenamento situazionale vero e proprio (in inglese coaching, quando riferito a sport di situazione), che prevede la capacità da parte dell’allenatore di collegare immediatamente l’esercizio tecnico proposto ad un particolare aspetto reale del gioco, alle sue implicazioni tecniche, tecnico-tattiche e strategiche.
I principi della teoria dell’adattamento e le leggi della sua formazione negli atleti
63
Nei giochi sportivi e negli sport da combattimento, le reazioni di adattamento a lungo termine rappresentano la base su cui poggia l’adattamento a breve termine che si realizza in partita
Quindi, sulla stabilità delle reazioni adattive che garantiscono il lavoro dei sistemi funzionali, si deve costruire anche una ampia variabilità di quelle adattive immediate
Negli sport individuali, per esempio in condizioni di stanchezza, la prestazione si adatta con una certa flessibilità in relazione ai parametri che la compongono (frequenza, ampiezza del passo, della bracciata etc.)
W. Hollmann (1963)
“L’allenamento è la somma di tutte le sollecitazioni (stimoli) applicate in un determinato periodo di tempo, che portano a cambiamenti funzionali e morfologici dell’organismo.” W. Hehlmann (1964)
“L’allenamento (training): esercitazione funzionale pianificata nel campo fisico o mentale allo scopo di raggiungere la miglior prestazione individuale, soprattutto nello sport. Allenamento razionale ed educazione globale armonica si possono completare tra loro.”
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
J. Stegemann (1971)
“Per allenamento si intende un’azione che migliora la capacità di prestazione attraverso la variazione misurabile della struttura organica”
D. Harre (1972)
“L’allenamento sportivo è il processo del perfezionamento sportivo orientato verso principi scientifici, e particolarmente pedagogici, il quale, mediante influenza metodica e sistematica sulla possibilità e capacità di prestazione, tende a condurre l’atleta verso elevate e massime prestazioni in una specialità e disciplina sportiva”
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
W. Ulrich (1973)
“L’allenamento sportivo è un processo pianificato che provoca un miglioramento delle abilità e delle possibilità, cioè anche dei piani e delle strutture dell’azione.”
K. Carl, B. Kayser (1976)
“ L’allenamento sportivo è un complesso processo d’azione che ha per scopo una azione pianificata e specifica sullo sviluppo della prestazione sportiva”
D. Martin (1977)
“L’allenamento sportivo è un processo controllato da un piano, con il quale attraverso misure di allenamento debbono essere raggiunte variazioni del livello (stato) della prestazione complessa o capacità d’azione motoria, secondo determinati obiettivi.”
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
K. Carl (1989)
“L’allenamento è un processo d’azione complesso che si pone lo scopo di influire, in modo pianificato e rivolto ad un oggetto specifico, sullo stato (livello) di prestazione sportiva e sulla capacità di realizzare nel migliore dei modi possibili questa prestazione in situazioni in cui ci si misura con gli altri.”
R. Manno (1989)
“L’allenamento sportivo è un processo complesso di interventi il cui scopo è l’insegnamento della tecnica sportiva ed il suo perfezionamento, in forma semplice o articolata, individuale, di gruppo o di squadra e mirante allo sviluppo delle qualità fisico-psichiche tese al raggiungimento di risultati sportivi massimali relativamente alle capacità del soggetto, del gruppo o della squadra.”
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
E. Arcelli (1990)
“L’allenamento è l’insieme delle attività fisica che tende a provocare (o a mantenere) nell’organismo quegli adattamenti grazie ai quali la prestazione può migliorare (o mantenersi costante).
D. Martin, K. Carl, K. Lehnertz (1993)
“L’allenamento sportivo è un processo complesso d’azione, che è diretto allo sviluppo secondo un piano di un determinato stato di prestazione sportiva ed alla sua dimostrazione in situazioni di confronto sportivo, specialmente in gara”.
C. Vittori
“L’allenamento è l’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tali da produrre sforzi progressivamente crescenti che stimolano i processi fisiologici d’adattamento dell’organismo e favoriscano l’aumento delle capacità fisiche, psichiche e tecniche dell’atleta al fine di consolidare ed esaltare il rendimento di gara.”
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
Y. Verchoshanskij (2001)
“L’allenamento sportivo è un processo pedagogico multilaterale, diretto alla educazione globale dell’atleta, ed in particolare, alla assimilazione di un ampio spettro di conoscenze, abilità e capacità, all’aumento della capacità del lavoro muscolare dell’organismo, all’assimilazione della tecnica degli esercizi sportivi e dell’”arte del gareggiare”.
C. Vittori in A. Sacripanti (2005)
“L’allenamento sportivo è la ripetizione di esercizi concatenati volti a stimolare opportune proprietà fisiologiche, o ad accrescere determinate destrezze, che permettono di migliorare la prestazione sportiva.”
University of Rome "Tor Vergata" - Faculty of Medicine and Surgery – School of Sport and Exercise Science
A. Sacripanti – B. Ruscello (2008)
L’allenamento sportivo è un processo multifunzionale dinamico di sviluppo e specializzazione delle capacità psico-fisiche e tecnico-tattiche dell’atleta (con particolare riferimento alla disciplina sportiva praticata). Questo processo si presenta come una struttura ad azioni concatenate, finalizzate ad attivare stimoli di varia natura,con l’obiettivo di ottimizzare opportunamente tutte le componenti della prestazione sportiva in relazione ad una ben specifica prestazione sportiva . il ruolo centrale nella struttura ad azioni concatenate è svolto dalla attivazione dei vari sistemi di feed-back e controllo che si applicano dinamicamente in tutto il processo, in relazione agli obiettivi prefissati.