le rappresentazioni corporee: uno studio empirico in un gruppo di giovani adolescenti
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Poster presentato 8° Convegno Nazionale dei Gruppi Nazionali di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza AGIPPsA: L’adolescente prende corpo, Catania 10-12 ottobre 2008.TRANSCRIPT
LE RAPPRESENTAZIONI CORPOREE IN UN GRUPPO DI GIOVANI ADOLESCENTIADOLESCENTI
C. Lasorsa, E. Porcellini, C. Comella, F. Mittino, C. Albasi.
Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi, TorinoDipartimento di Psicologia, Università degli Studi, Torino
Centro studi Psicologia Clinica dell’Adolescenza
a. IntroduzioneIl presente lavoro si inserisce nell’attività di ricerche cliniche sull’adolescenza svolte dal nostro centrodissociazione e le rappresentazioni corporee dal punto di vista della psicoanalisi relazionale e della teoriale rappresentazioni corporee, le classificazioni di peso e le esperienze interattive precoci, e nello specificosoggetto costruisce del proprio corpo.soggetto costruisce del proprio corpo.
b. MetodoAd un campione composto da 187 studenti (82 M, 105 F; età: media=13,51, d.s.=1,434, min=12, max=batteria di test composta da: Body Uneasiness Test (BUT) (Cuzzolaro, Ventrone, Marano, Battacchi,dell’immagine corporea, Separation Anxiety Test (SAT) (Attili, 2001) per la valutazione dell’attaccamento,A (A-DES) per i processi dissociativi (Armstrong et al., 1997), Trauma Symptom Checklist – Alternate VersionA (A-DES) per i processi dissociativi (Armstrong et al., 1997), Trauma Symptom Checklist – Alternate Versiondelle dimensioni psicologiche associate ad esperienze traumatiche (Brière, 1996). I dati ottenuti sono statiquadrato, l’ANOVA ad una via e il coefficiente di correlazione r di Pearson.
c. Risultatic. RisultatiIl calcolo dell’indice di massa corporea (BMI) effettuato per analizzare
l’esistenza di un legame tra peso e rappresentazione corporea dei soggettievidenzia le seguenti distribuzioni: nel campione maschile il 2,5% deisoggetti è sottopeso, il 71% normopeso, il 21,9% sovrappeso e il 3,8% deisoggetti obeso. Nel campione femminile si registrano le seguentipercentuali: il 3,9% sottopeso, il 79,4% normopeso e il 16,7% dei soggettisovrappeso. Il calcolo del chi quadrato ha mostrato una differenzasignificativa nella distribuzione delle classi di peso nei sessi (p<.01) (cfr.fig.1).
Indice globalegravità*
Fobia peso
Preoc. Imm. Corp.
Condotte Evitam.
Control. Compul.Imm.Cor.
Depersonal
F 18,485 18,651 12,071 7,020 22,466 5,357
P ,000 ,000 ,001 ,009 ,000 ,022
Dall’analisi della BUT-Dall’analisi della BUT-25 soggetti (14 M, 11 F) che mostrano un’immagine corporea negativa di se stessi: questi soggetti evidenziano un livello di dissociazione (A-DES) significativamente più alto (p<.05) (cfr. fig.5), e ottengono punteggi alto (p<.05) (cfr. fig.5), e ottengono punteggi significativamente maggiori alle scale Ansia (p<.05), Depressione (p<.001) e Rabbia (p<.001) del TSCC-A (cfr. fig.6); al BUT B riportano un numero maggiore di Sintomi Positivi (p<.001) e un maggiore livello di Stress Positivi (p<.001) e un maggiore livello di Stress ad essi connesso (p<.05) (cfr. fig.7, fig.8).
d. Conclusionid. Conclusioni� I soggetti di sesso femminile vivono un maggiore senso di disagio nei confronti della propria immagine corporea�I soggetti che sviluppano rappresentazioni corporee negative tendono ad usare la dissociazione come meccanismosintomi post-traumatici, depressione, dissociazione).
BibliografiaBibliografia
Albasi C., (2004a), Il concetto di dissociazione nella psicoanalisi relazionale. www.psychomedia.itAlbasi C., (2004b), Modelli Operativi Interni Dissociati. Contributi concettuali per la psicoterapia psicoanalitica tra prospettiva relazionale e282-299.Albasi C. (2005a), Il conoscere relazionale e il concetto di Modelli Operativi Interni Dissociati (MOID). In AeRAlbasi C. (2005b), Modelli operativi interni dissociati e specificità del processo di riconoscimento. Commento a Sander: Pensare con modalità diAlbasi C. (2005b), Modelli operativi interni dissociati e specificità del processo di riconoscimento. Commento a Sander: Pensare con modalità dispecificità del riconoscimento. In Ricerca Psicoanalitica, vol. 16, n. 3, pp. 331-354.Albasi C., (2006), Attaccamenti traumatici. I Modelli Operativi Interni Dissociati. Utet, Torino 2006.Armstrong J., Putnam F.W., Carlson E. B., Libero D.Z., Smith S.R, (1997), Development and validation of a measure of adolescent dissociation: the adolescent dissociative experience scale. Nervous & Mental Disease, 185, pp. 491-497.Attili G., (2001), Ansia da separazione e misura dell’attaccamento normale e patologico. Unicopli, Milano.Brière J., (1996), Trauma symptom checklist for children (TSCC-A). Professional manual. Psychological AssBrière J., (1996), Trauma symptom checklist for children (TSCC-A). Professional manual. Psychological AssCuzzolaro M., Vetrone G., Marano G., Battacchi M.W., (1999), BUT: una nuova scala per la valutazione del428.
LE RAPPRESENTAZIONI CORPOREE IN UN GRUPPO DI GIOVANI ADOLESCENTIADOLESCENTI
C. Lasorsa, E. Porcellini, C. Comella, F. Mittino, C. Albasi.
Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi, TorinoDipartimento di Psicologia, Università degli Studi, Torino
Centro studi Psicologia Clinica dell’Adolescenza
centro (Albasi, 2004a, 2004b, 2005a, 2005b); in particolare, si colloca nel filone di ricerche sul trauma, lateoria dell’attaccamento (Albasi, 2006). Tale ricerca ha l’obiettivo di analizzare l’esistenza di una relazione tra
specifico è volto a comprendere se e in che modo le relazioni di attaccamento influenzano l’immagine che il
max=16) è stata somministrata unaBattacchi, 1999) per la valutazione
Dissociative Experiences Scale-Version (TSCC-A) per la valutazioneVersion (TSCC-A) per la valutazione
stati elaborati attraverso il test chi-
Il test sull’attaccamento (SAT) non haevidenziato differenze significative traevidenziato differenze significative tramaschi e femmine nella distribuzionedegli stili di attaccamento.I soggetti di sesso femminile riportanopunteggi più elevati lungo tutte ledimensioni che compongono la BUT-Adimensioni che compongono la BUT-A(cfr. fig. 2); le ragazze inoltre mostranoinsoddisfazione per un numeromaggiore di aspetti e/o funzioni delproprio corpo e lo stress ad essiassociato è per loro superiore a quelloassociato è per loro superiore a quellodei maschi (cfr. fig.3, fig.4).
-A sono stati individuati -A sono stati individuati 25 soggetti (14 M, 11 F) che mostrano un’immagine corporea negativa di se stessi: questi soggetti evidenziano un livello di
DES) significativamente più alto (p<.05) (cfr. fig.5), e ottengono punteggi alto (p<.05) (cfr. fig.5), e ottengono punteggi significativamente maggiori alle scale Ansia (p<.05), Depressione (p<.001) e Rabbia
A (cfr. fig.6); al BUT B riportano un numero maggiore di Sintomi Positivi (p<.001) e un maggiore livello di Stress Positivi (p<.001) e un maggiore livello di Stress ad essi connesso (p<.05) (cfr. fig.7, fig.8).
corporea.meccanismo difensivo e vivono in modo più intenso le esperienze affettive associate al trauma (rabbia,
Modelli Operativi Interni Dissociati. Contributi concettuali per la psicoterapia psicoanalitica tra prospettiva relazionale e teoria dell’attaccamento. Psichiatria e Psicoterapia, vol. 23, n. 4, pp.
In AeR-Abilitazione e Riabilitazione, vol.14, n.2, pp. 25-40.Modelli operativi interni dissociati e specificità del processo di riconoscimento. Commento a Sander: Pensare con modalità differenziate. Principi di processualità dei sistemi viventi e Modelli operativi interni dissociati e specificità del processo di riconoscimento. Commento a Sander: Pensare con modalità differenziate. Principi di processualità dei sistemi viventi e
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Assessment Resources.Assessment Resources.del disagio relativo all’immagine del corpo. In Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, vol.66, pp.417-