le attenzioni trasferite alla caritas il centro di ascolto
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LE ATTENZIONI TRASFERITE
ALLA CARITAS Il Centro di ascolto
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IL LAVORO IN RETE E LE DIVERSE COMPETENZE
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Passaggi registrati presso il CdA Diocesano e i Punti di Ascolto zonali
145
250
207
266
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
Anno 2010
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Macro voci dei bisogni maggiormente rilevati
(Graf.1) (Graf.2)
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
Anno 20100
5
10
15
20
25
30
35
40
Problematiche abitative
Detenzione e giustizia
Dipendenze
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
Anno 20100
20
40
60
80
100
120
140
160
Problemi di oc-cupazione/lavoro
Povertà/problemi economici
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L’ ARCHIDIOCESI DI SPOLETO-NORCIA e IL FONDO DI SOLIDARIETÀ
DELLE CHIESE UMBRE
Richieste di contributo nell’anno 2009
(Giugno/Dicembre)
38
Richieste di contributo nell’anno 2010
80
Richieste totali 118
Nuclei familiari italiani sostenuti
42
Nuclei familiari stranieri sostenuti
45
Somma totale erogata € 167.000,00
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Area mondialità
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14 containers di generi alimentari per la Georgia dal 2003 al 2010 (anche in collaborazione con le 8 Diocesi dell’Umbria), per un totale di circa 322 tonnellate di generi alimentari a lunga conservazione per la mensa dei poveri di Tiblisi.
AIUTI ALIMENTARI
ADOZIONI A DISTANZA DAL 2007 AL 2010
BRASILE 157 GEORGIA 92 INDIA-AFRICA-PALESTINA-ROMANIA 15
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Ufficio immigrati diocesano
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Nel corso dell’anno 2010 si sono rivolte all’Ufficio Immigrati 612 persone, i cui principali paesi di provenienza sono:
RomaniaAlbaniaMaroccoUcraina
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Tra le donne straniere, si registra la presenza di molte assistenti familiari di nazionalità romena, ucraina, polacca e moldava, che hanno formulato richiesta di informazioni in merito alle disposizioni del C.c.n.l. settore domestico (lettera di assunzione, orario di lavoro, retribuzione, contributi previdenziali, ferie, malattia, infortunio sul lavoro, etc.)
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Seguono le richieste di regolarizzazione per lavoro, ricongiungimento familiare con il coniuge e figli minori, permesso di soggiorno a tempo indeterminato, concessione della cittadinanza italiana per residenza decennale: quasi a voler scandire una progressione nel progetto migratorio che vede lo straniero mutare il proprio status da lavoratore ospite a cittadino dello Stato dove ha scelto di vivere con la propria famiglia.
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Una non trascurabile componente della popolazione straniera che si è rivolta all’Ufficio Immigrati, quantificabile intorno al 10 – 15% del totale, ha riferito di non essere in possesso del permesso di soggiorno, pur avendo la possibilità di lavorare e la disponibilità di un alloggio.
Gli interventi di carattere umanitario hanno riguardato negli ultimi tre anni cinque casi di minori stranieri, provenienti dall’est Europa, per i quali è stato garantito l’ingresso in Italia per motivo di cure mediche, con successivo invio ai maggiori ospedali pediatrici italiani per l’esecuzione di interventi di alta specializzazione.