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© NetConsulting 2012 1
L’Azienda Digitale Viaggio nell'Italia che compete
Ottobre 2012
Realizzato da NetConsulting
per Repubblica Affari&Finanza e Samsung
Evento Territoriale di Forlì-Cesena-Rimini
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INDICE
1 Introduzione ...................................................................................................................... 3
1.1 Obiettivi e metodologia ................................................................................................ 3
2 Principali strategie delle aziende .......................................................................................... 5
3 L’adozione di soluzioni per la gestione dei documenti: driver e strategie ................................ 7
3.1 I principali driver e le aspettative .................................................................................. 7
3.2 Strategie di adozione ................................................................................................... 9
4 Aree maggiormente interessate dalla digitalizzazione e principali criticità ............................. 10
5 Il grado di utilizzo delle tecnologie per la digitalizzazione dei processi .................................. 12
6 Le dinamiche di investimento IT ........................................................................................ 16
7 L’impatto della digitalizzazione sui processi ........................................................................ 19
8 Conclusioni ...................................................................................................................... 23
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1 Introduzione
La crisi economica e quella finanziaria stanno avendo un impatto considerevole su qualunque
tipologia di business e gestione aziendale, condizionandone i risultati. Al tempo stesso, però,
rappresentano un forte driver per individuare ed eliminare inefficienze in passato spesso
trascurate, espressione di sprechi che si traducevano in costi ingiustificati, scarsa produttività dei
singoli, freni alla normale ed efficiente gestione dei processi. Tutte criticità che, oggi più che mai,
non possono essere trascurate e la cui risoluzione non può essere rimandata.
Queste criticità possono essere associate a vari ambiti aziendali e si possono indirizzare attraverso
diverse tecnologie informatiche.
Tra le aree di interesse e di investimento che stanno caratterizzando lo scenario italiano dell'IT
negli ultimi anni, il tema della digitalizzazione di documenti e processi, su spinta di driver di varia
natura - normativi e business - sta avendo un importante ruolo in funzione di obiettivi quali la
riduzione dei costi, la ricerca di maggiore efficienza e agilità di business.
Esigenze di digitalizzazione dei processi trovano spazio nelle agende di investimento delle aziende
utenti di tecnologie, indipendentemente dal settore di appartenenza, pubblico o privato, e dalla
dimensione dell’azienda/ente.
Tra le varie aree che hanno generato inefficienze in passato, alle quali le aziende prestano
particolare attenzione, vi sono sicuramente i processi di stampa. Questi ultimi, se inseriti in una più
ampia dimensione di gestione dei flussi documentali in azienda, possono rappresentare un’ulteriore
area di recupero di efficienza e uno strumento per migliorare la gestione dei processi documentali
critici.
Data l’enfasi sul tema della digitalizzazione, NetConsulting e Repubblica Affari&Finanza hanno
ritenuto necessario delineare l’approccio a questa tematica, a livello nazionale e a livello locale, di
singolo territorio.
1.1 Obiettivi e metodologia Obiettivo di questo Paper vuole essere quello di:
descrivere la situazione nazionale in tema di gestione documentale
focalizzare tendenze e approccio a livello di singolo territorio
confrontare i due ambiti - nazionale e territoriale
Gli aspetti che saranno evidenziati e confrontati, a livello nazionale e di singolo territorio, saranno:
le principali strategie adottate dalle aziende per affrontare l’attuale congiuntura economica
i driver che spingono le aziende ad adottare modelli e soluzioni per migliorare la gestione di
dati ed informazioni
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i processi aziendali ritenuti più critici dalle aziende relativamente alla gestione dei documenti
il livello di utilizzo delle principali tecnologie e soluzioni a supporto della digitalizzazione di
documenti ed informazioni
le dinamiche di investimento IT delle aziende e la quota di questi destinata a soluzioni di
gestione documentale
l’impatto della digitalizzazione in termini sia di maggiore efficienza - riduzione dei costi e dei
tempi di processo - sia di maggiore efficacia - agilità del business e rapidità di risposta al
mercato.
I dati nazionali relativi alle strategie delle aziende ed agli investimenti IT derivano da studi
NetConsulting, integrati con informazioni e dati di altre fonti.
I dati locali sono stati, invece, rilevati attraverso una websurvey, condotta nel mese di settembre
2012 da NetConsulting, su un panel di aziende segnalato da Confindustria Firenze e da aziende
che hanno deciso spontaneamente di dare il loro contributo, accedendo alla websurvey attraverso
il banner pubblicizzato sul sito on-line di Repubblica.
Le aziende rispondenti alla rilevazione sul territorio di Forlì-Cesena-Rimini sono state
complessivamente 38, appartenenti principalmente al settore dell’Industria (60%) e dei Servizi
(21%) completano il panel realtà che operano nelle Utilities (8%), nell’ICT (5%), Pubblica
Amministrazione Locale (3%), Agricoltura (3%).
A livello dimensionale, oltre l’80% del panel è composto da aziende tra 10 e 99 addetti.
I rispondenti sono soprattutto Top Manager (57% del panel), responsabili delle linee di business
(12%), responsabili dei sistemi informativi (11%) e risorse umane/amministrazione (9%).
Si ringraziano Repubblica Affari&Finanza, Samsung, Confindustria Forlì-Cesena e Confindustria
Rimini per il supporto all’iniziativa.
Un ringraziamento particolare va alle aziende che hanno fornito il loro prezioso contributo
partecipando alla web survey.
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2 Principali strategie delle aziende
Panorama Italiano
L’economica italiana continua ad essere stagnante e particolarmente esposta alle turbolenze
finanziarie. Tale contesto si riflette negli andamenti congiunturali negativi registrati nel primo
semestre 2012 e con previsioni di chiusura dell’anno ancora peggiori: PIL 2012 su 2011 in calo del
2,6%, cui si associa il forte calo dei consumi.
A fronte di questo quadro economico complessivo, le aziende tendono a razionalizzare i costi
per far fronte a: calo della domanda, difficoltà di pagamento da parte dei propri clienti, necessità
di saldare le proprie situazioni debitorie, mantenere una marginalità adeguata alla continuità del
business.
Strategie di ottimizzazione e miglioramento della flessibilità dei processi di business
(produttivi, logistici, amministrativi) vengono perseguite con l’obiettivo:
da un lato, di migliorare l’efficacia dei processi commerciali e di gestione del cliente
dall’altro, di recuperare efficienza nelle relazioni con i fornitori e nei processi di procurement
Un migliore approccio al mercato non può prescindere da azioni volte a migliorare la relazione
con i clienti, percorso che le aziende sembrano indirizzare attraverso strategie di cross o
upselling condotte sul parco clienti già esistente, oltre che con strategie di innovazione
dell’offerta veicolata.
Quest’ultima viene realizzata attraverso incremento delle competenze interne ma anche attraverso
alleanze ed operazioni di fusione ed acquisizione.
Importante sottolineare come ad iniziative di recupero di efficienza le aziende affianchino strategie
di crescita, orientandosi in particolare all’espansione dei mercati aggrediti, a livello nazionale e
in particolare all’estero, sfruttando tassi di cambio favorevoli.
L’espansione commerciale rappresenta altresì un driver ad investimenti in iniziative di marketing
e comunicazione.
Focus Forlì-Cesena-Rimini
Il territorio che fa capo alle tre realtà analizzate si presenta molto variegato dal punto di vista delle
vocazioni produttive e diversi sono i settori presenti:
produzione di macchine e apparecchiature meccaniche con una rete di subfornitura molto
articolata
agroindustriale che comprende imprese tra le più avanzate del Paese nella trasformazione e
conservazione dei prodotti alimentari. Comparto che ha spinto, a sua volta, lo sviluppo di
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aziende produttrici di materiali per il packaging e la localizzazione di imprese ICT su questo
territorio
specializzazioni produttive legate ad aziende leader a livello nazionale, a partire dal settore
avicolo e vitivinicolo
il settore alberghiero e il Turismo in generale
La lettura dei risultati dell’analisi va fatta tenendo conto, quindi, della vastità del territorio e della
diversità di business delle realtà che vi operano.
Analizzando le priorità di business su cui le realtà del territorio si stanno concentrando in questa
fase e confrontandole con quanto emerso a livello nazionale, emerge (Figura 1):
un maggior focus delle realtà di questo territorio sull’ottimizzazione dei processi e una
maggiore attenzione ad incrementare il ricorso all’Information Technology. Aspetti molto
spesso legati tra loro: investimenti IT abilitano percorsi di miglioramento e velocizzazione dei
processi e del modo di lavorare
una minore attenzione al miglioramento della relazione con i clienti, aspetto che può
presentare due chiavi di lettura: o vi hanno investito negli anni scorsi e hanno già un parco
clienti fidelizzato, oppure, a fronte del calo di consumi e della domanda da parte del target
business si cerca di recuperare soprattutto efficienza interna in modo da poter indirizzare gli
investimenti sul miglioramento della relazione con il cliente quando la domanda si riprenderà
una situazione di attesa anche nell’evoluzione della proposition – il 50% delle realtà che hanno
partecipato alla survey non ritengono prioritarie strategie di sviluppo di nuovi prodotti/servizi
un allineamento al resto del Paese relativamente alle altre priorità.
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Figura 1 Le principali priorità di business delle aziende
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting, Websurvey 2012
3 L’adozione di soluzioni per la gestione dei documenti: driver e strategie
3.1 I principali driver e le aspettative
L’implementazione delle strategie indicate dalle aziende, in particolare la ricerca di una maggiore
efficienza interna ed il miglioramento delle relazioni con clienti e fornitori, non possono prescindere
da una rivisitazione dei processi aziendali funzionali al miglioramento di flussi di dati ed
informazioni. Tutte le realtà, di qualunque dimensione, si trovano a far fronte a volumi crescenti di
dati ed informazioni, soprattutto destrutturati.
Prima di analizzare nel dettaglio quali sono le aree ed i processi aziendali che le aziende indicano
come critici e quale il livello di adozione delle soluzioni tecnologiche coinvolte, è opportuno
evidenziare per quali motivi le aziende stanno investendo su quest’area (Figura 2):
da una parte, la necessità di preservare e gestire il patrimonio informativo che, se ben
utilizzato, diventa un fattore strategico di competitività
dall’altra, è indubbio che processi e flussi documentali ottimizzati generino un impatto
positivo sui costi gestionali: una corretta gestione del ciclo di vita dei documenti, dalla
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creazione fino alla loro archiviazione può consentire un risparmio consistente e, quindi,
un’opportunità che le aziende devono cogliere.
Tra i fattori che spingono ad investire in quest’area vi è certamente la diffusione crescente del
social networking e del Web 2.0 che, unitamente alla maggiore mobilità del posto di lavoro,
richiede livelli più alti di condivisione dei contenuti, e porta all’introduzione di tool quali portali
Intranet ed Extranet che offrono a dipendenti, partner e clienti la possibilità di connettersi tra di
loro, sulla scia di quanto avviene in ambito consumer.
Una gestione della documentazione basata prevalentemente sui supporti cartacei presenta, oltre ai
maggiori costi, una serie di rischi operativi:
perdita di documenti
accesso ad informazioni riservate da parte di utenti non autorizzati
difficoltà nella ricerca di informazioni
difficoltà di accesso alle informazioni nei tempi desiderati
Questi fattori di rischio possono essere ridotti con l’introduzione di soluzioni e tecnologie di
digitalizzazione. Da queste iniziative le aziende si aspettano una riduzione dei rischi operativi
ma anche:
ottimizzazione dei processi
recupero di efficienza
riduzione dei costi interni ed esterni
miglioramento dei servizi all’utente (rappresentato da personale interno ma anche da
interlocutori esterni)
maggiore adesione alle normative in ambito di gestione dati ed informazioni e tracciabilità
dei processi
La riduzione dei costi ed il recupero di efficienza nei processi è, a sua volta, connessa al
miglioramento di altri fattori quali:
tempo di ricerca di un documento
risorse addette ad un determinato processo
tempo di svolgimento complessivo di un processo
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Figura 2 Driver e benefici generati dalla gestione documentale supportata dall’IT
Fonte: NetConsulting, 2012
3.2 Strategie di adozione
Tutti i driver identificati sono strettamente legati l’uno all’altro: è possibile migliorare il servizio al
cliente nel caso in cui si operi nel rispetto delle normative, questo a sua volta riduce l’esposizione
di un’impresa a determinati rischi e, di conseguenza, migliora l’efficienza operativa, generando al
tempo stesso una razionalizzazione dei costi.
L’efficacia massima si ottiene quando le aziende mettono in atto una serie di azioni coordinate e
coerenti tra cui:
rivisitazione del ciclo di vita del documento e dei processi inerenti le attività di delivery e di
approvazione degli stessi
ottimizzazione e rinnovamento degli ambienti di stampa
diffusione di regole di comportamento orientate a ridurre gli sprechi nella gestione dei
documenti e in particolare delle stampe
introduzione di soluzioni di dematerializzazione dei documenti/processi (fatturazione
elettronica, protocollo informatico, conservazione a norma, firma digitale, posta elettronica
certificata,…)
introduzione di regole e soluzioni per la governance e la tracciabilità dei processi documentali,
in grado di monitorare lo “storico” dei documenti, rilevare chi ne ha avuto accesso e quali
modifiche sono state apportate nei vari scambi.
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A seconda dell’approccio utilizzato dalle aziende nell’affrontare la tematica della gestione dei
documenti, è possibile distinguere due categorie:
aziende con approccio tradizionale alla gestione dei documenti (più frequente nelle realtà
di media e piccola dimensione), quando la maggior parte delle relazioni e lo scambio di
documentazione, sia internamente all’azienda che verso interlocutori esterni (clienti, fornitori,
stakeholder) si basa su documenti cartacei ed anche la gestione delle stampe risulta poco
monitorata
aziende più innovative che hanno adottato una serie di azioni grazie alle quali il documento
cartaceo è stato progressivamente sostituito da documenti elettronici, i flussi di documenti ed i
processi di autorizzazione ed approvazione sono stati completamente automatizzati, grazie
all’adozione delle tecnologie indicate in precedenza.
4 Aree maggiormente interessate dalla digitalizzazione e principali criticità
Panorama Italiano
A fronte di budget limitati, le aziende stanno adottando un approccio graduale alla digitalizzazione,
partendo da processi ritenuti più critici in termini di:
riservatezza delle informazioni, da cui la necessità di evitare l’accesso di chiunque a
determinati documenti – rischio di violazione della privacy, di fuga di notizie verso l’esterno, di
imitazione – aspetto particolarmente sentito in aree aziendali quali la Direzione Generale, la
Direzione Amministrazione e Finanza, gli Uffici Stampa o Relazioni Esterne, la Direzione del
Personale, piuttosto che l’area Ricerca e Sviluppo di aziende di produzione
elevati volumi, soprattutto in aree caratterizzate da una maggiore interazione con l’esterno
come la gestione clienti, ciclo attivo e passivo (offerte ricevute, contratti, proposte commerciali,
ordini ricevuti ed emessi, fatture ricevute ed emesse, documenti allegati alle fatture), Logistica
e Comunicazione (documentazione promozionale)
tempestività nel reperire le informazioni contenute nei documenti, necessità fortemente
sentita nei decisionali e amministrativi, oltre che dalle linee di business
adozione di formati particolari, spesso su specifiche tipologie di cartaceo, (es. carta
chimica); esigenza sentita soprattutto in aree come la Gestione Clienti e Fornitori (contratti,
fatture, ecc.) e l’area Marketing (produzione di materiale promozionale)
necessità di produrre stampe a colori, particolarmente sentita nell’area Marketing e
Comunicazione e Produzione
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adeguamento ai vincoli normativi, che caratterizza aree aziendali quali la Contabilità, le
Risorse Umane, i processi di Audit
Focus Forlì-Cesena-Rimini
Le aziende del territorio romagnolo hanno indicato una serie di esigenze di gestione dei flussi
documentali nei diversi processi che in parte si allineano a quanto emerso a livello nazionale
(Figura 3).
In particolare, sono state indicate come fortemente critiche, per numerosi processi aziendali, la
possibilità di accedere in modo tempestivo alle informazioni contenute nei documenti; a questa
criticità si associa spesso la necessità di avere dati e informazioni certi, di elevata qualità.
Vincoli normativi quali il rispetto delle policy di sicurezza, Testo Unico sulla Privacy in tema di
trattamento di dati sensibili, tanto a livello nazionale quanto sul territorio romagnolo condizionano
pesantemente aree aziendali quali Human Resources e la Gestione Clienti. Normative settoriali
specifiche in tema di tracciabilità rendono critici, invece, la gestione dei documenti in aree come la
Ricerca e Sviluppo, la Produzione e la Logistica.
Figura 3 Principali esigenze nella gestione dei documenti nei vari processi aziendali
Fonte: NetConsulting, Websurvey 2012
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5 Il grado di utilizzo delle tecnologie per la digitalizzazione dei processi
Panorama Italiano
Un quadro generale sul grado di utilizzo delle tecnologie a supporto di interventi di digitalizzazione,
a livello nazionale, è fornito dall’indagine Istat sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione nelle imprese.
Da quest’ultima emerge come, a livello Paese (considerando la totalità delle aziende appartenenti
ai settori industria e servizi con numero di addetti compreso tra 10 e 250), non sia presente
un’ampia ed omogenea diffusione di tecnologie volte a supportare le aziende nei processi critici
analizzati in precedenza.
Le tecnologie più diffuse sono le seguenti:
Posta Elettronica Certificata
Sito Internet
Interazione digitale con la Pubblica Amministrazione - che può variare dalla semplice richiesta
di informazioni, al download o upload di documenti fino alla chiusura di un processo intero
Fatturazione elettronica - in uscita
Altre tecnologie sono presenti mediamente in circa la metà delle aziende e si tratta della Firma
Elettronica e dell’e-Procurement. La fatturazione in entrata, il cui utilizzo prevede una serie di
azioni non solo a livello tecnologico ma anche di processi, è adottata dal 14% delle aziende italiane
così come il ricorso all’e-Commerce (vendita di beni o servizi attraverso Internet).
Tecnologie come l’RFID (a supporto della tracciabilità in ambito Produzione/Logistica) risultano
fortemente di nicchia e sono presenti nell’8% delle aziende.
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Figura 4 Livello di adozione di soluzioni e tecnologie a supporto della gestione documentale in Italia
Risposta multipla
Fonte: NetConsulting su dati Istat e altre fonti (in merito a PEC e firma elettronica), 2012
Per quanto riguarda, invece, le azioni intraprese per migliorare l’ambiente di printing, varie ricerche
svolte da NetConsulting hanno evidenziato come le aziende abbiano iniziato un percorso di
rinnovamento e innovazione del proprio parco printing, attraverso diverse azioni:
quasi 3 aziende su 4 hanno progressivamente sostituito i vecchi dispositivi e introdotto
stampanti multifunzione, in grado di rispondere ad esigenze di stampa, fax, copia e scanning
1 azienda su 2 ha razionalizzato il parco dispositivi, adattandolo alle reali esigenze aziendali.
Tuttavia, solo 1 azienda su 4 ha optato per l’introduzione di soluzioni di monitoraggio dei livelli di
utilizzo, di consumo e dei costi. Inoltre, risultano poco diffuse regole di comportamento volte a
evitare sprechi di carta e a ridurre i costi.
Focus Forlì-Cesena-Rimini
Le realtà analizzate mostrano un buon livello di utilizzo di strumenti che abilitano percorsi di
digitalizzazione dei processi, superiore alla media nazionale (Figura 5):
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tutte presentano un sito Internet più o meno evoluto
la Posta Elettronica Certificata è utilizzata dal 94% delle aziende
i tre quarti del panel inviano fatture in formato elettronico
più del 60% del panel adotta la firma digitale, utilizza Internet per acquisto di prodotti e servizi
e interagisce online con la Pubblica Amministrazione. Quest’ultimo dato risulta, tuttavia,
inferiore alla media nazionale.
L’utilizzo di tecnologie RFID seppur utilizzato dal 21% delle aziende rappresenta un buon risultato
rispetto alla media nazionale (8%) ed è indice di un più elevato livello di automatizzazione dei
processi produttivi e logistici. Più elevato si presenta anche il ricorso a soluzioni di e-commerce,
considerando anche che alcune tipologie di offerta che non si prestano ad essere veicolata via
Internet.
In evoluzione, tra le aree di maggiore attenzione per il 2103 emergono la firma digitale e la
digitalizzazione del ciclo passivo.
Figura 5 Livello di adozione di soluzioni e tecnologie a supporto della gestione documentale
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting Websurvey 2012
Il vantaggio che caratterizza le aziende del territorio romagnolo nell’utilizzo di soluzioni che
abilitano la dematerializzazione trova conferma anche nell’adozione di tecnologie di printing
innovative (Figura 6): rispetto alla media nazionale, nelle aziende del panel l’introduzione di
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stampanti multifunzione e, più in generale, l’implementazione di azioni di rinnovamento del parco
stampanti, di monitoraggio dei consumi, il ricorso a programmi di riciclaggio di materiali
consumabili sono più frequenti.
Le realtà di Forlì, Cesena e Rimini presentano, tuttavia, una minore diffusione di regole che vadano
a disciplinare il comportamento dei singoli nella gestione delle stampe e una minore attenzione
verso l’introduzione di soluzioni di monitoraggio dei livelli di consumo.
Figura 6 Principali strategie adottate per ottimizzare l’ambiente di printing
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting Websurvey 2012
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6 Le dinamiche di investimento IT
Questo paragrafo ha lo scopo di evidenziare le principali dinamiche di investimento IT, focalizzando
la domanda di soluzioni e servizi di gestione documentale, nel periodo 2010-2012 (previsioni).
Panorama Italiano
A livello Paese (Figura 7), il biennio 2010-2011 ha mostrato una flessione della spesa IT, nel
2011 il calo è stato del 4,1%, determinato in particolare dalla riduzione della componente
Hardware (-9%) e Servizi (-2,6%), mentre più contenuto è stato il calo in ambito Software (-1%).
E negative sono le previsioni di chiusura dell’anno in corso.
All’interno di questo scenario negativo si inserisce il mercato delle soluzioni e dei servizi di
gestione documentale (Enterprise Content Management) che nel 2011 valeva poco meno
di 900 milioni di euro, in calo dell’1,9% rispetto al 2010. Il trend negativo sta continuando
anche nel 2012.
Figura 7 Il mercato dell’Information Technology – focus su Enterprise Content Management, 2010-2012E
Dati in mln € e Δ%
Fonte: NetConsulting, 2012
I settori che più domandano soluzioni di gestione documentale e che stanno dando un
maggiore impulso alla domanda sono quello delle Telecomunicazioni & Media, il Finance e le
Utilities, a cui è complessivamente riconducibile il 70% del mercato.
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Si tratta di settori in cui la domanda di soluzioni documentali è supportata dalla necessità di
interagire con elevati bacini di utenza, a partire dalla customer base.
Complessivamente, quindi, questo segmento del mercato in IT appare in parziale controtendenza
rispetto all’andamento del comparto IT complessivo, grazie a diversi driver che stanno
supportando gli investimenti e che a livello settoriale possono essere così riassunti:
Telecomunicazioni & Media: implementazione di soluzioni di fatturazione elettronica,
digitalizzazione dei processi di gestione dei clienti e di back office, digitalizzazione dei processi
Human Resources
Finance: in ambito bancario emerge un’attenzione particolarmente significativa verso
l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi di filiale che passa anche attraverso l’utilizzo
della firma grafometrica in fase di acquisizione cliente, la digitalizzazione delle comunicazioni
marketing e ufficiali alla clientela; nel mondo assicurativo i principali trend di investimento
riguardano l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi di liquidazione sinistri, l’evoluzione
dell’online come strumento di comunicazione e interazione con agenti o clienti, particolare
interesse viene mostrato verso l’utilizzo di firma su tablet nei processi assuntivi
Utilities: in questo settore le principali aree di investimento in ambito documentale riguardano
le aree marketing e comunicazione dove i driver sono rappresentati essenzialmente
dall’evoluzione ed integrazione dei canali di contatto con la clientela
Industria: in questa fase risultano più diffusi, rispetto al passato, progetti di
dematerializzazione del ciclo attivo e passivo, della documentazione relativa al personale; si
rileva inoltre una maggiore frequenza di interventi sui flussi documentali in processi core come
progettazione, produzione e supply chain
Pubblica Amministrazione: investimenti guidati dal nuovo CAD (Codice dell’Amministrazione
Digitale) che, ad oggi, riguarda prevalentemente l’obbligatorietà della posta elettronica
certificata che abilita la dematerializzazione degli scambi di comunicazioni e che trainerà i
servizi di conservazione a norma, la fatturazione elettronica, il fascicolo sanitario elettronico, lo
sviluppo di carte elettroniche e l’implementazione di piattaforme online di front office
Distribuzione e dei Servizi: le realtà di maggiori dimensioni stanno indirizzando i propri
investimenti nella aree del ciclo attivo e passivo (coinvolgendo gli interlocutori a valle e a
monte della propria catena del valore), senza trascurare la gestione clienti, su spinta anche di
programmi di fidelizzazione della clientela.
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Focus Forlì-Cesena-Rimini
Le previsioni di spesa del panel analizzato sono nel complesso positive (Figura 8): un terzo delle
aziende dell’area prevede per il 2013 una spesa IT in crescita e la metà di esse prevede di tenerla
invariata. In linea di massima, prevedono di incrementare la spesa aziende che spendono tra i 10 e
i 50 mila euro, che hanno investito meno in passato e prevedono di affrontare, in questa fase,
investimenti IT volti a migliorare il proprio sistema produttivo/gestionale e le relazioni con
l’esterno. Quelle che hanno indicato una spesa costante o in calo sono invece realtà di minori
dimensioni, con budget IT inferiore ai 10 mila euro e aziende più strutturate, di maggiori
dimensioni, con budget in media superiore ai 50 mila euro.
Gli investimenti in soluzioni di gestione documentale, nella maggior parte delle aziende, assorbono
meno del 10% dei costi IT, in rari casi arrivano a coprire il 25% della spesa complessiva.
Tra le aziende che prevedono di investire di più in IT, vi è un’attenzione particolare alla gestione
documentale: il 41% del panel ha indicato una crescita della spesa in soluzioni di gestione
documentale, in alcuni casi anche significativa. Questo approccio riguarda tutte le dimensioni di
impresa, a conferma di quanto siano generalizzati l’interesse per questa tematica ma anche la
consapevolezza che investimenti IT possano generare benefici nelle piccole come nelle grandi
realtà.
Figura 8 Trend della spesa IT complessiva e della spesa in soluzioni di gestione documentale
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting Websurvey 2012
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7 L’impatto della digitalizzazione sui processi
Risulta difficile per le aziende calcolare il TCO (Total Cost of Ownership) dei processi e di
conseguenza valutare i risparmi complessivi che si possono ottenere adottando soluzioni di
gestione documentale: mediamente solo il 30% delle aziende italiane ha effettuato valutazioni sul
TCO dei processi documentali ed una quota inferiore è in grado di calcolare i saving derivanti
dall’introduzione di strumenti informatici nei processi documentali.
Le difficoltà sono legate anche alla numerosità e diversità gli elementi da quantificare: il costo della
carta ma anche costi relativi a consumabili, consumi di energia elettrica, utilizzo degli spazi,
supporto di strumenti informatici, personale, formazione, attività amministrative.
E’ evidente quanto complesso possa risultare calcolare i saving sull’intera azienda, sicuramente più
agevole risulta quantificare i risparmi in singoli processi.
A livello di scenario verranno indicati alcuni esempi di saving sia generali che relativi a specifici
processi, mentre il focus territoriale fornirà una visione sulla capacità delle aziende di valutare e
quantificare i possibili risparmi.
Panorama Italiano
Il recupero di efficienza derivante da una gestione elettronica dei documenti comporta per le
aziende una serie di risparmi, per citarne alcuni (Fonte: NetConsulting e altre fonti):
riduzione del costo di gestione del singolo documento, considerando che ogni documento perso
o archiviato in modo errato costa ad una realtà aziendale 120 Euro e ogni documento duplicato
o stampato più volte 18 Euro
riduzione dei tempi dedicati alla gestione dei documenti (ricerca, analisi, archiviazione), attività
che copre normalmente il 40% del tempo lavorativo
Vari assessment e valutazioni condotte da NetConsulting su singoli processi/aree aziendali hanno
mostrato come i vantaggi generati da interventi di ottimizzazione dei flussi documentali siano
assolutamente significativi:
l’introduzione del fascicolo elettronico del dipendente porta a ridurre i tempi di processo
dell’area Human Resources del 75% e i costi di gestione della documentazione dei dipendenti
dell’80% circa. A questi vantaggi si aggiunge il miglioramento dell’interazione tra area HR e
dipendenti di tutte le aree aziendali. In definitiva, il risparmio annuo derivante da un progetto
di tal tipo può raggiungere i 150 Euro per singolo dipendente
la conservazione sostitutiva dei documenti è in grado di generare risparmi complessivi che
possono arrivare all’80% dei costi di conservazione
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la fatturazione elettronica genera risparmi fino al 60%, differenziati a seconda che riguardi
il ciclo attivo o quello passivo
Per quanto riguarda, infine, l’ottimizzazione dei dispositivi e dei processi di stampa, vari
studi hanno evidenziato come una corretta politica nella gestione dei dispositivi possa generare
saving fino al 40% oltre che un miglioramento dei processi in termini di security e aderenza alla
compliance.
E’ evidente, quindi, come l’impatto complessivo di queste iniziative sui costi aziendali e sul business
non vada sottovalutato. E su questo le aziende (Figura 9) mostrano una consapevolezza crescente:
6 aziende su 10 ritengono che l'implementazione di soluzioni IT volte ad una migliore efficienza
nella gestione delle informazioni e dei documenti abbia, direttamente o indirettamente, un impatto
sui risultati economici.
Figura 9 Capacità di valutare il TCO complessivo dei processi e il saving da interventi di digitalizzazione
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting, 2012
Focus Forlì-Cesena-Rimini
Le aziende del panel, nel complesso, mostrano una minore maturità rispetto alla media nazionale
nel misurare e valorizzare i risparmi da percorsi di digitalizzazione dei flussi documentali: ad oggi,
solo il 20% delle aziende del panel dichiara di aver calcolato il TCO dei processi documentali e il
18% di aver quantificato i possibili risparmi (percentuali inferiori alla media nazionale). Inoltre, più
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elevata rispetto al contesto nazionale è la percentuale di aziende che non effettuano valutazioni di
questo tipo e non prevedono di farlo (Figura 10).
Figura 10 Capacità di quantificare il TCO complessivo dei processi e il saving da interventi di digitalizzazione
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting, Websurvey 2012
Le aziende che hanno effettuato valutazioni di questo tipo hanno quantificato possibili risparmi
generalmente inferiori al 10% del totale costo di gestione dei documenti, all’interno del singolo
processo (Figura 11), imputabili soprattutto ai minori costi di acquisizione e gestione della carta, ad
una riduzione dei tempi di processo e quindi minori costi del personale, a minori costi energetici e
spese di locazione e gestione degli spazi adibiti ad archivi cartacei.
Figura 11 Saving generati da progetti di gestione documentale ed aree a maggiore impatto
Valori % su totale aziende che hanno valutato i saving
Fonte: NetConsulting, Websurvey 2012
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In linea con quanto emerso a livello nazionale le aziende del panel, nel 58% dei casi, sono
consapevoli dell’impatto, diretto o indiretto, che progetti di dematerializzazione dei flussi
documentali possano avere sui risultati aziendali (Figura 12): tali iniziative generano un
miglioramento, in alcuni casi anche significativo, del fatturato. E’ evidente che l’impatto diretto sui
risultati di business è da imputare alla riduzione dei costi che interventi di digitalizzazione dei
processi generano. L’impatto indiretto è invece da attribuire ad una maggiore efficacia
commerciale e un miglioramento del time to market grazie a processi più snelli, automatizzati e più
efficienti.
Figura 12 Incidenza dei progetti in ambito documentale sul fatturato
Valori % su totale aziende
Fonte: NetConsulting, Websurvey 2012
© NetConsulting 2012 23
8 Conclusioni
L’analisi realizzata, sia a livello nazionale che territoriale, dà adito a considerazioni importanti su
quanto le aziende stiano già facendo in tema di gestione documentale e quanto ancora ci sarà da
fare.
E’ evidente che ci troviamo in uno scenario, privato e pubblico, fortemente condizionato dalla
difficile situazione congiunturale: strategie di ottimizzazione e riduzione dei costi sono
assolutamente prioritarie, seppur non vengano trascurate politiche di espansione commerciale e
innovazione in particolare dell’offerta.
La consapevolezza che investimenti ICT possano rappresentare uno strumento che abilita queste
strategie e supporta in politiche di miglioramento del business non è ancora ampiamente diffusa.
Stessa situazione si rileva se si va a focalizzare l’ambito della gestione documentale.
Si rileva, tuttavia, una sensibilità crescente verso questa tematica e una maggiore propensione ad
investirvi. Grazie anche ai provvedimenti normativi che da diversi anni stanno spingendo sulla
digitalizzazione dei processi, si rileva una maggiore conoscenza degli strumenti che percorsi di
questo tipo abilitano (firma digitale, PEC, fatturazione elettronica, ecc.), seppur non tutte le
aziende siano pronte ad affrontare progetti di una certa portata, per disponibilità economiche
limitate o perché non ancora pronte ad affrontare il cambiamento culturale necessario: abituarsi a
lavorare senza carta.
L’analisi del territorio di Forlì, Cesena e Rimini evidenzia una situazione più evoluta rispetto alla
media nazionale:
una maggiore diffusione di strumenti che abilitano un’interazione elettronica certificata (PEC,
firma digitale)
un maggiore presidio del Web - tutte le aziende rispondenti sono dotate di un sito Internet e
una percentuale più elevata di aziende, rispetto alla media nazionale, fa ricorso ad attività di e-
Commerce
un più elevato ricorso a tecnologie RFID, motivato dall’esigenza di tracciare processi produttivi
e logistici soprattutto in settori come l’agroalimentare
Emerge una minore propensione alla misurazione dei costi di gestione dei documenti e dei saving
ottenibili digitalizzando i processi, tuttavia, circa il 60% delle aziende è convinto che da interventi
di questo tipo possano derivare miglioramenti dei risultati di business. E’ proprio questa
consapevolezza, sull’utilità dell’Information Technology in generale e all’interno dei processi di
gestione documentale, che dovrà innescare percorso innovativi e virtuosi sull’intero sistema
imprenditoriale locale.