L’ARTE DI EDUCARE

“Istruire la mente per educare il cuore”

Piano dell’offerta formativa

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Scuola infanzia «CRISTO RE» - via C. Galeno,32 – MILANO Tel. 022.552.440 – Fax 022.574.113

scuolainfanzicristore@gmail.com

PREMESSA

Questo documento “PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA”

porta il titolo “L’ARTE DI EDUCARE”.

Il P.O.F. mira a “ISTRUIRE LA MENTE PER EDUCARE IL CUORE”

In questo percorso si inserisce lo specifico delle Suore Dimesse che operano in questa scuola. Il P.O.F. specifica l’identità storica, ideale, pedagogica, educativa, organizzativa di questa scuola, che è un’esperienza istituzionale cresciuta assieme alla nostra gente, alle nostre famiglie e comunità. Ci si augura che esso diventi uno strumento stimolante, una guida valida e un utile “vademecum” per tutta la comunità educante.

LA DIREZIONE DELLA SCUOLA

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CENNI STORICI CIRCA LA SCUOLA

La Scuola dell'Infanzia “Cristo Re”, che ha come Ente Gestore la Parrocchia di Cristo Re – Via Galeno 32 – Milano, è iniziata il 13 gennaio 1969.

Il grosso quartiere situato a “Villa San Giovanni” era diventato da poco

Parrocchia, era popolato da tante famiglie: per esse i sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani) ai quali era stata affidata la Parrocchia, pensarono, prima ancora di portare a termine la struttura della chiesa, di aprire una scuola dell'infanzia come accoglienza, assistenza e opera educativa per i bambini della zona.

Questo compito è stato affidato alle “Suore Dimesse” che furono

accolte con gioia a svolgere il loro umile e prezioso servizio. La scuola dell'infanzia si collocava accanto all’oratorio, alle scuole

ospitate al primo piano, alla chiesa originale e accogliente, come un abbraccio di Dio per questa nuova comunità che portava in sé l’entusiasmo delle cose nuove destinate a continuare nel tempo, perché fondate sulla “vera roccia”.

Col passare degli anni la scuola dell'infanzia ha cambiato volto, grazie a

chi vi ha lavorato con generosità e agli Orientamenti emanati dal Decreto Ministeriale del 1969, riguardanti soprattutto le attività educative della scuola dell'infanzia italiana e le sue finalità proprie.

In questi tempi, spinte dal carisma del nostro Istituto, ci siamo aperte

alle necessità della Chiesa locale attraverso l’evangelizzazione nel servizio educativo-scolastico, favorendo anche una vivace partecipazione dei genitori.

I nuovi Orientamenti del 1991 ci hanno chiesto una rinnovata attenzione

al valore educativo tenendo conto del bambino, della sua complessità, dell’ambiente che lo circonda, delle relazioni che lo qualificano.

CENNI SUL QUARTIERE “VILLA S. GIOVANNI”: ANALISI SOCIO-AMBIENTALE

Il numero dei residenti ha subito un ridimensionamento (dagli iniziali 8000 ai 6500 attuali) e un progressivo invecchiamento, per la difficoltà delle giovani coppie a trovare appartamenti in zona. Ora è in atto qualche insediamento con nuove famiglie.

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Le famiglie avvertono una reale difficoltà alla crescita e educazione dei figli. Il venir meno del modello cristiano di famiglia (con riferimenti morali sicuri e convinti) ha creato incertezza e incapacità verso alcune scelte di fede e di impegno operativo.

Per molti il nostro quartiere è di “passaggio” e non di stanziamento; ci si viene per lavorare. La vicinanza della metropolitana ha favorito un forte aumento dei pendolari giornalieri (uomini di affari, lavoratori, impiegati nel terziario) e anche la presenza di numerosi immigrati ed extracomunitari. Alcune famiglie straniere si sono ben inserite nella nostra Parrocchia, con una presenza fedele che dà un tono internazionale alla nostra comunità cristiana.

Accanto al pendolarismo, il quartiere evidenzia una certa difficoltà di aggregazione tra le famiglie e le persone; carenza di strutture sociali e di aree verdi, uscita nei fine settimana. La scuola dell'infanzia, oltre al servizio scolastico, diventa concretamente luogo di aggregazione, di conoscenza, di collaborazione e di aiuto reciproco tra le famiglie.

METE EDUCATIVE «Il bambino è germe vitale che aspira al suo intero sviluppo fisico, intellettuale e morale» (Rosa Agazzi) «La scuola dell’infanzia concorre nell’ambito del sistema scolastico a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini dai tre ai sei anni di età, nella prospettiva di soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale. Essa persegue sia l’acquisizione di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo, sia un’equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità, apportando con questo il suo specifico contributo alla realizzazione dell’uguaglianza delle opportunità educative».

(da «Nuovi orientamenti per la scuola materna»)

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La scuola consente al bambino, soggetto attivo e in continua interazione con gli altri bambini, gli adulti, l’ambiente, la cultura, di conseguire «avvertibili traguardi di sviluppo» in relazione alla: MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ sotto il profilo corporeo, psicodinamico, intellettuale, sollecitando e radicando atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla curiosità e stimolando a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi. CONQUISTA DELL’AUTONOMIA intesa come capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, elaborando uno stile personale nell’esprimersi, nel giocare, nel rapportarsi agli altri. SVILUPPO DELLE COMPETENZE linguistiche, intellettive, motorie, sensoriali, percettive da impegnare nell’esplorazione e rielaborazione della realtà, nella produzione e interpretazione di messaggi.

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LINEAMENTI METODOLOGICI DELLA SCUOLA

OSSERVAZIONE del bambino, delle sue esigenze e potenzialità e PROGRAMMAZIONE delle attività educative, modificabili via via in relazione alle risposte, ai ritmi di sviluppo,agli stili di apprendimento individuale.

Valorizzazione del GIOCO come

risorsa privilegiata di apprendimento e di

relazioni, forma generale dell’attività

naturale del bambino

La MEDIAZIONE DIDATTICA dell’insegnante che è giuda ravvicinata, regista delle esperienze del bambino, vero protagonista del proprio processo di crescita.

USO vivo e intelli- gente delle COSE

nella loro realtà, quale sussidio allo

sviluppo e all’apprendimento

Predisposizione di un AMBIENTE finalizzato ma non artificioso dove il bambino, come in famiglia,

entra in relazione con le persone e gli oggetti.

BAMBINO ATTIVO, AUTONOMO,

COMPETENTE

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DAI VALORI AI CAMPI DI ESPERIENZA

In questa linea la scuola è costantemente volta alla formazione del bambino sul triplice versante: - dello sviluppo della personalità - della conquista di regole sociali fondamentali - dello sviluppo di competenze che costituiscono i presupposti dei

suoi futuri apprendimenti. Questi presupposti trovano il loro ampio sviluppo nei campi di esperienza, che sono gli ambiti del fare e dell’agire del bambino. Identità Autonomia Competenza

Corpo- movimento -Corpo nella sua espressione e dimensione sessuale -Immagine positiva di sé -Abilità negli schemi motori di base -Coordina-mento e padronanza dei movimenti -Conoscenza del corpo -Capacità di esprimersi e comunicare con il gesto movimento

Discorsi- parole -Fiducia nelle capacità espressive -Maturare idee personali e comunicarle -Riconoscere idee e opinioni di altri -Farsi capire da coetanei e adulti -Comprendere gli altri -Conservare -Comprendere -Usare la lingua nazionale e altre

Spazio- ordine- misura -Attitudine a misurare e misurarsi -Capacità di risolvere problemi -Progettare, inventare -Raggruppare -Ordinare -Contare -Misurare

Cose- tempo- natura -Pensare con la propria testa -Disponibilità al confronto -Curiosità -Gusto della scoperta -Costanza nella ricerca -Senso della provvisorietà e del limite delle cose -Rispetto della natura –esseri viventi -Esplorare -Osservare -Manipolare -Lavorare da soli e insieme

Messaggio- forme- media -Creatività ordinata e produttiva -Originalità -Gusto estetico -Fruizione critica dei messaggi -Possesso di linguaggi non verbali e mass-mediali -Produrre -Comprendere messaggi ai vari codici -Abilità tecniche espressive-varie

Nell'insieme organico dei principi specifici, presenti in questo documento , trova un posto privilegiato il campo di esperienza: “IL SE' E L'ALTRO” da cui prendono significato gli altri campi.

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EDUCAZIONE RELIGIOSA “EDUCARE ALLA VERITÀ NELLA CARITÀ”

Coerente con la propria identità la scuola dell’infanzia “Cristo Re”

identifica come primari per la sua opera educativa i seguenti principi:

� la centralità della persona di Cristo e del suo insegnamento, in riferimento al Vangelo, alla Chiesa, alla Tradizione;

� il primato della persona considerata come dono di Dio, portatrice di

responsabilità e libertà, alla cui crescita va finalizzata tutta l’attività educativo-didattica;

� la valorizzazione di tutte le dimensioni della personalità, fisiche, psichiche

e spirituali per la realizzazione di uno sviluppo integrale nel rispetto dei ritmi di crescita di ciascuno;

� la testimonianza di vita, di impegno educativo, di professionalità aperta al

rinnovamento, di capacità di condivisione e corresponsabilità delle educatrici;

� l’apertura alla chiesa locale, il dialogo con la comunità civile e le realtà

sociali; � l’attenzione particolare e la disponibilità per situazioni di bisogno; � il primato educativo della famiglia, prima responsabile dell’educazione,

chiamata a collaborare in modo continuo e coerente con la scuola per la formazione dei figli;

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SPAZI La scuola dell’infanzia “Cristo Re” è situata dentro gli spazi del centro Parrocchiale. Si può accedere da Via Galeno 32. La struttura è così formata:

all’ingresso vi è un atrio, da cui parte il corridoio; da un lato si trovano gli armadietti contrassegnati, dove ogni bambino vi deposita le sue cose personali;

dall’altro lato si aprono le porte che danno accesso ai servizi, alla direzione e al bagno per il personale.

In fondo al corridoio da un lato si accede alla sala giochi e da qui alle tre aule, di fronte si trova un’aula.

La sala da pranzo e la cucina sono poste nella zona verso Via S. Uguzzone.

Nella sala giochi ci sono: l’angolo della casetta con i vari utensili da cucina e travestimenti; scaffali con libri, giocattoli, costruzioni e panchine;

la spalliera. Le aule, bene illuminate, sono arredate da tavolini e sedie per le attività didattiche, scaffali e armadi per il materiale e sussidi per le insegnanti; c’è l’angolo dove il bambino può giocare a mamme e casetta o con le macchinine, costruzioni e puzzle. La sala da pranzo è arredata con tavolini esagonali e sedie, degli armadietti, per riporre le bavaglie della settimana e gli asciugamani e bavaglie per il cambio settimanale, altri per i piatti, i bicchieri e le posate. Dalla sala da pranzo e dall’atrio si può scendere in cortile, dove sono collocati 2 scivoli, un castello, una palestrina, 3 tartarughe sabbiere e un trenino. Per la psicomotricità ci si serve della sala-palestra situata sotto il piano di scuola dell'infanzia. La Sala Medica è collocata al piano superiore della struttura della Scuola.

NORME DI SICUREZZA La Scuola dell'infanzia per quanto riguarda l’adempimento relativo alle “NORME DI SICUREZZA DEGLI AMBIENTI” (D.L. 626/1994) ha i requisiti richiesti dalla suddetta legge.

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MATERIALE - ATTREZZATURA Custodito in appositi armadi e scaffali c’è il materiale didattico necessario per le attività programmate e per favorire lo sviluppo intellettuale, mnemonico, sensoriale… del bambino: testi guida, schede operative, libri, ecc. PER ATTIVITÀ SPECIFICHE:

manipolazione (psicomotricità fine): pongo, das, farina, sabbia, didò, forbici, stoffa, carta, colla, ecc.

attività musicale: giradischi, cassette, stereo, registratore, strumenti vari, mass-media, televisore, videoregistratore, ecc.

cancelleria: pennarelli, matite, pastelli, tempere, ecc. attività motoria strutturata e non: corde, palloni, mattoni, trampoli,

cerchi, bastoni, spalliera, asse equilibrio, materassini, tappeti, birilli, coni, biciclette, tricicli, ecc.

materiale ludico: bambole, casetta, cucina, mercatino, travestimenti, macchinine, animaletti, ecc.

materiale per lo sviluppo intellettuale-mnemonico: puzzle, domino, memory, blocchi logici, incastri vari, costruzioni, insiemi, lavagne magnetiche, chiodini, ecc.

TEMPO

ORARIO GIORNALIERO – ORARIO SETTIMANALE Premesso che la scuola vuole rispondere ai bisogni dei bambini:

è ancorata alla vita della comunità nella quale è presente con la propria identità.

si inserisce nelle necessità del territorio e della realtà nella quale è chiamata a operare in linea generale.

per la scansione dei tempi, segue il calendario scolastico ufficiale. L’orario normale dell’attività scolastica si svolge dalle ore 9.30 alle ore 16,00 da LUNEDÌ a VENERDÌ. L’entrata normale dei bambini è fissata dalle ore 8.30 alle ore 9.30. Solo i genitori che lavorano possono usufruire di un orario straordinario per i figli.

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ENTRATA: Pre-scuola = ore 7.50 - 8.15 Ordinaria = ore 8.30 - 9.30 USCITA: Ordinaria = ore 16.00 Post-scuola = ore 17.00 – 18.00 Si raccomanda ai genitori la scrupolosa osservanza dell’orario di entrata e di uscita per non ostacolare il corretto svolgimento dell’attività didattica. In particolare, durante l’entrata, si chiede loro di non intrattenersi all’interno della scuola oltre il necessario.

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LA GIORNATA EDUCATIVA (scansione dei tempi)

ARRIVO A SCUOLA Accoglienza e attività di vita pratica (aiuto reciproco, cura delle proprie

cose…)

«Non è il fare per il fare, ma il fare per educare…» (Rosa Agazzi) pre-scuola

normale

OBIETTIVI

Rafforzare la fiducia individuale

Vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi Sviluppare l’autonomia Favorire l’aiuto reciproco Promuovere il senso di responsabilità.

NEGLI SPAZI

COMUNI

ATTIVITA’

Canto ,preghiera

Ore 7.50 8.15

Ore 9.30 10.00

Ore 8.30 9.30

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«Il grande si fa subito, con piacere, maestro del piccolo e questi, per naturale istinto di imitazione, si lascia, facilmente guidare…»

(Rosa Agazzi) OBIETTIVI

Capacità di orientarsi e compiere scelte autonome Riconoscere e condividere norme che regolano la vita della comunità

scolastica Sviluppare le capacità di ascolto Stimolare la comunicazione

ATTIVITA’ Le attività didattiche si svolgono in diverse modalità, in sezione e intersezione:

manipolative pittoriche psico-motorie sonoro-musicali

«Sviluppare le facoltà del bambino in una serena atmosfera in cui la nota dominante, il gioco, lo esercita all’ordine, all’osservazione, al linguaggio, all’operosità, ai gusti gentili…»

(Rosa Agazzi)

Ore 10.00 11.30

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OBIETTIVI

Promuovere una vita di relazione più aperta Sviluppo di competenze logistiche, linguistiche, espressive, manipolative, psicomotorie…

PREPARAZIONE AL PRANZO

ATTIVITA’ DI VITA PRATICA: In bagno, preparazione al pranzo.

«Ogni piccola conoscenza che si va facendo segna un passo innanzi sulla via del rispetto per le cose stesse, il quale rispetto si va manifestando anche nell’uso moderato che nell’atto di volontà impone alla mano quando le tocca…»

(Rosa Agazzi) «Addestrato il bambino a porre attenzione quando deve far uso delle cose, va gradatamente predisposto al rispetto di ognuna di esse…»

(Rosa Agazzi) OBIETTIVI

Assumere positive abitudini igienico-sanitarie Sviluppo di autonomia Avvio all’ordine e al servizio per l’altro.

PRANZO

Ore 11.45 13.00

Ore 11.30 11.45

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«Egli sente di essere parte attiva nella vita comune: non cedersi trascurato, non sentirsi inutile strumento è una delle poche gioie della vita…»

(Rosa Agazzi) OBIETTIVI:

Comprendere i bisogni degli altri e rendere interpretabili i propri. Sviluppo di gesto raffinato e coordinato.

1a USCITA

GIOCO SPONTANEO O GUIDATO

NEI LUOGHI COMUNI

I bambini giocano spontaneamente negli spazi comuni o in cortile con la presenza ravvicinata delle educatrici.

Ore 13,15

Ore 13.00 14.00

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RIPOSO (Per i più piccoli)

RIPRESA DELLE ATTIVITA’

DI SEZIONE RIORDINO

In sezione e nella sala comune

MERENDA E RIORDINO

PERSONALE

«L’esercizio, quando è fatto secondo una regola, dà ai bambini la sicurezza degli atti e produce la fiducia in se stessi…»

(Rosa Agazzi) OBIETTIVI:

Assumere una corretta gestione del proprio corpo Sviluppare una immagine positiva di sé.

Ore 13,30 15.00

Ore 14,30 15,30

Ore 15.15 15.45

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USCITA

normale

post-scuola

«Si tratta di far giungere all’animo infantile

le prime sensazioni di una vita basata sull’ordine,

ovunque frutto di tolleranza, di generosità, di reciproco

rispetto» (Rosa Agazzi)

OBIETTIVI:

promuovere il senso di responsabilità interiorizzazione di regole sperimentate attraverso il gioco acquisire la padronanza del proprio comportamento nell’azione motoria canalizzare l’aggressività verso obiettivi costruttivi stimolare il rispetto degli altri e dell’ambiente disponibilità a risolvere i conflitti con la discussione capacità di riflettere sui comportamenti.

Ore 15,45 16.00

Ore 17.00 18.00

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CALENDARIO SCOLASTICO L’itinerario educativo è un percorso flessibile e aperto modificabile secondo il variare della situazione operativa e gli interessi dei bambini. Nel calendario scolastico della nostra Scuola dell'Infanzia sono contemplati momenti particolari di festa, di uscite didattiche, di incontro, di svago, coinvolgendo bambini e famiglie:

uscite programmate festa dell’accoglienza festa di Natale – “Recita” festa della famiglia – “S. Messa” festa di carnevale (con coinvolgimento dei genitori) festa del papà – “S. Messa” festa della mamma – “Recita” gita scolastica festa di fine anno - “Pizzata”.

RISORSE UMANE Il personale attualmente in servizio è costituito da: 3 Insegnanti a tempo pieno (2 laiche e una religiosa ,coordinatrice) 2 Religiose, assistenti educative e per i servizi di pre e post scuola 2 Insegnanti di attività motoria + un volontario 1 Cuoca 1 Operatrice scolastica Direttrice, educatori e operatori, con la testimonianza di vita e di impegno educativo, partecipano ai corsi annuali di aggiornamento, promossi dalla F.I.S.M: o altre associazioni, per tradurre in azione educativa ogni processo educativo della Scuola dell'Infanzia. PROFESSIONALITÀ DELLE EDUCATRICI L’EDUCATRICE è colei che sa comprendere e interpretare i bisogni dei bambini. Nel suo modo di rapportarsi con ciascuno, terrà presente, che ogni bambino è in continua evoluzione e ricerca, perciò la proposta educativa non deve essergli impartita, ma trasmessa con la testimonianza della propria vita, protesa a vivere la VERITÀ NELLA CARITÀ nelle situazioni di ogni giorno.

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Sarà suo impegno porsi in continua ricerca, mantenendosi aperta ad accogliere le innovazioni pedagogiche, per dare una risposta autentica ai bisogni dei bambini, per questo riterrà importante partecipare ai corsi di aggiornamento che ogni anno vengono proposti per qualificare la sua professionalità. La CUOCA è molto aperta e disponibile, compie un servizio qualificato, ha un buon rapporto con i bambini, con le educatrici e con tutto il personale operativo della scuola. Ha un cuore buono e spirito di fraternità. L'operatrice consapevole della situazione in cui opera e dell’importanza che può avere l’igiene in una struttura comunitaria, s’impegna a mantenere un ambiente accogliente e collabora con le insegnanti e la cuoca per creare un clima di famiglia. Il PARROCO pro-tempore, a cui spetta la rappresentanza della Scuola dell'infanzia, ha il compito di tenere vivo l’interesse e lo spirito della scuola stessa. Collabora con le religiose e i laici, perché ritiene che la Scuola dell'infanzia è un punto qualificante della Parrocchia. Essa si propone di collaborare con la famiglia per lo sviluppo fisico, intellettuale, sociale, morale, affettivo e religioso del bambino, La Scuola dell'Infanzia è un punto su cui il Parroco e la Parrocchia stessa rinnova il suo impegno.

ORGANI COLLEGIALI

a. Collegio dei docenti: costituito da tre insegnanti, si riunisce con scadenza quindicinale per la programmazione

b. Consiglio Scolastico: costituito da direttrice, docenti, due genitori per sezione, si incontra più volte all’anno per programmare iniziative e feste a favore della Scuola dell'Infanzia

c. Assemblea generale e di sezione dei genitori: con scadenze programmate si incontrano per momenti formativi e informativi.

CONTINUITÀ La scuola dell’infanzia, che partecipa con apertura ad ogni evento educativo, tiene in grande considerazione il problema della continuità, sia verticale sia orizzontale, da quando cioè il bambino affronta per la prima volta l’esperienza famiglia-scuola o proviene dal nido, fino a quando lo accompagna oltre la scuola dell’infanzia.

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CONCRETAMENTE PREVEDE:

o Incontro iniziale con i genitori, ponendosi in dialogo rispettoso e costruttivo con essi, affinché ci sia convergenza educativa e collaborazione;

o Incontri periodici con la famiglia per informarla sui traguardi raggiunti dal bambino.

o La nostra scuola partecipa al progetto di Continuità, con la scuola Primaria che prevede una serie di momenti formativi durante l'anno scolastico tra le insegnanti dei due ordini di scuola in preparazione alle attività da svolgere negli incontri tra i bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e quelli del quarto anno della scuola primaria (visita della scuola, lettura e drammatizazione di una storia, e attività grafica comune).

o Al termine dell'anno scolastico tra i due gradi di scuola avviene un passaggio di dati necessari per la conoscenza dei nuovi alunni e la formazione delle classi prime.

SCUOLA E FAMIGLIA Insieme per realizzare un progetto

La Scuola dell'Infanzia“Cristo Re” si propone di collaborare con la famiglia per lo sviluppo fisico, intellettuale, sociale, morale, affettivo e religioso del bambino. Nel suo indirizzo pratico essa applica gli Orientamenti delle scuole materne statali. I genitori sono sollecitati a partecipare alle riunioni indette per loro e a tenere frequenti contatti con l’educatrice e a rispettare le norme previste dal regolamento interno della scuola. La scuola dichiara, esplicita, partecipa e comunica l’operato della scuola stabilendo un rapporto continuo tra docenti e genitori nel rispetto dei diritti del bambino. I BAMBINI hanno diritto:

o Ad una scuola organizzata e gestita in funzione dei propri bisogni di formazione e di istruzione.

o Alla tutela ed alla valorizzazione della propria identità personale, culturale, etnica e religiosa.

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o Ad un insegnamento individualizzato, efficace, coerente con lo sviluppo di ciascuno.

o Ad una educazione fondata sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali della persona in una comunità educativa che realizza una convivenza civile, solidale e rispettosa delle diversità

Si educano a:

o Rispettare e valorizzare la propria e l’altrui personalità, collaborare fattivamente con le altre componenti della comunità scolastica, di riconoscere e rispettare l’azione delle educatrici.

o Partecipare alla vita della scuola con entusiasmo e giocosità, rispettare il patrimonio dell’ambiente come bene proprio comune.

I DOCENTI hanno diritto:

o Di vedersi riconosciuta la libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica, diretta a promuovere la formazione globale del bambino, in linea con i principi ispiratori di questa scuola.

o Di godere della fiducia e del rispetto dei genitori e dei bambini. o Di intervenire sul piano educativo con le forme ritenute più adeguate.

Si impegnano a:

o Stabilire i criteri generali della programmazione educativa e didattica annuale con relativi obiettivi e scelte concrete e periodicamente verificarne l’efficacia.

o Informare le famiglie della propria “OFFERTA FORMATIVA”, attraverso assemblee, colloqui e incontri.

o Partecipare a corsi di aggiornamento su temi di interesse comune, particolarmente significativi per la formazione educativa del docente.

o Programmare le visite di istruzione e le uscite culturali (contenuti, modalità, conduzione e tempi).

I GENITORI hanno diritto:

o Di conoscere il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) della Scuola. o Di conoscere obiettivi e criteri delle linee educativo-didattiche. o Di favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca attraverso

momenti ricreativi con uscite organizzate. o Di richiedere incontri individuali con le educatrici.

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o Di avanzare proposte costruttive. Si impegnano a:

o Rispettare il Piano dell’Offerta Formativa e osservare il Regolamento della Scuola.

o Partecipare a colloqui fissati, per essere informati sul processo di crescita del figlio.

o Essere presenza viva nella condivisione della responsabilità nella “comunità educativa”.

La Scuola dell'Infanzia dichiara che quanto contenuto nel POF resta a disposizione dei genitori per partecipare ad essi l’operato della scuola. La Scuola dell'Infanzia, soprattutto per i più piccoli, si presenta come un ambiente strano e difficile da affrontare. È nostro impegno, quindi, renderla accogliente, ricca di attenzione e rispetto profondo per coloro che escono dalle famiglie per entrare in questo nuovo ambiente di VITA, dove ciascuno deve trovare spunto e ricche stimolazioni per lo sviluppo della propria personalità. Per favorire il bambino ad accogliere e affrontare questa nuova esperienza e avviarlo a un sereno e gioioso inserimento, abbiamo estremamente bisogno della collaborazione dei genitori tenendo presente che il protagonista della scuola è e rimarrà sempre il bambino e, quindi, quello che facciamo e faremo andrà sempre a suo esclusivo beneficio. Chiediamo ai genitori di essere DECISI anche di fronte a capricci, COSTANTI per quanto riguarda la frequenza, FIDUCIOSI perché la scuola aiuta a crescere, maturare e amare. I bambini, anche se piccoli, hanno diritto all’educazione per essere domani uomini e donne capaci di VIVERE “con” e “per” gli altri. Per migliorare la collaborazione e per mettere l’educatrice in condizioni di assolvere ai propri compiti in maniera più adeguata alle esigenze dei bambini, i genitori sono invitati ad intrattenersi con le educatrici, trascorso il periodo di inserimento, per chiarire particolari condizioni fisiologiche, psicologiche, affettive o di indole del bambino.

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RAPPORTI CON LA F.I.S.M. REGIONALE

La Scuola dell'Infanzia aderisce e condivide i principi ispirati dalla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuola Materna). AMISM di Milano Si avvale della sua competenza in ordine:

• Agli adempimenti giuridici • Alla formazione pedagogica e didattica dei docenti • Alla qualifica del personale ausiliario.

LINEA DIDATTICA

PROPOSTE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE- VERIFICHE E VALUTAZIONI DELL’ATTIVITÀ FORMATIVA

Collegialmente viene delineato il percorso formativo e globale della

scuola. La PROGRAMMAZIONE ANNUALE evidenzia il contributo dei vari

campi di esperienza per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative.

Essa contiene le ipotesi progettuali di lungo termine. Durante l’anno scolastico sarà predisposto un orario di ricevimento. Individualmente l’educatrice delinea il percorso formativo di sezione, a seconda delle proprie esigenze didattiche: - settimanale – mensile – bimestrale, sempre in un processo di continuità e contiene ipotesi progettuali a medio e breve termine (metodologia, contenuti, modalità di verifica e documentazione dell’attività didattica, criteri per la valutazione globale). Questi percorsi sono sottoposti a “sistematici” e “periodici” momenti di verifica che comprende:

Valutazione dell’attività didattica (da definire nei tempi) Adeguazione dell’azione didattica alle esigenze che emergono nel

corso dell’anno scolastico Flessibilità nella programmazione, poiché mette nelle condizioni di

rivedere, aggiustare, riprogettare i percorsi didattici per rispondere più adeguatamente ai bisogni dei bambini.

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ORARIO DI RICEVIMENTO: Colloqui individuali con i genitori Con i bambini del primo anno (novembre)

Febbraio a sezioni alterne Incontri formativi: Novembre – Marzo