l’educazione civica e le lingue straniere...adotta un monumento utilizzare la l2 per la produzione...
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L’EDUCAZIONE CIVICA E LE LINGUE STRANIERE
A CURA DEI PROF C. LIBERTI E C. TEODONNO
L’educazione civica e le lingue straniere
« Essere in grado di parlare le lingue straniere non è solo una competenza
necessaria per studiare fuori dal proprio paese o per aumentare il mercato
internazionale del lavoro, è soprattutto un modo di aprire nuove prospettive ,
scoprendo nuove culture»
Questa è una raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del
22 maggio 2019 sull’importanza dell’apprendimento delle lingue straniere
L’educazione civica e le lingue straniere
Il vantaggio di conoscere le lingue straniere è incontestabile. La lingua
aiuta a comprendere altri modi di vivere che a loro volta spianano la
strada alla tolleranza interculturale
L’educazione civica e le lingue straniere
In quest’ottica l’UE è un’istituzione autenticamente
multilingue che stimola l’idea di un’unica Comunità.
Possiamo avere una storia nazionale e un patrimonio
culturale diversi, ma le nostre aspirazioni e speranze per il
futuro sono in profonda sintonia
L’educazione civica e le lingue straniere
LA POSSIBILITÀ DI COMUNICARE IN
UNA O PIÙ LINGUE STRANIERE
( COME RACCOMADA IL CONSIGLIO
DELL’UNIONE EUROPEA) STIMOLA LA
CONSAPEVOLEZZA DI QUANTO
ABBIAMO IN COMUNE E RAFFORZA IL
RISPETTO RECIPROCO PER LE
DIFFERENZE CULTURALI.
L’educazione civica e le lingue straniere
In quest’ottica il ruolo dell’insegnante di lingue è
fondamentale . E’ colui che deve dotare l’allievo
delle conoscenze adeguate ad un’analisi
approfondita del tessuto sociale del paese straniero
di cui studia la lingua, dotare l’allievo di schemi di
interpretazione, parametri, strutture concettuali per
affrontare « l’altro» e il «diverso» in maniera critica e
costruttiva. I benefici di questo approccio riguardano
non solo le competenze linguistiche ma ricadono
sull’intera personalità dell’allievo
L’educazione civica e le lingue straniere
Nell’agire in un’ottica interculturale è presente la capacità di
considerare sé stessi e gli altri ed entrano in gioco la comprensione, il
rispetto dei bisogni e delle emozioni, l’empatia , cioè la capacità di
considerarsi come cittadino non solo europeo, ma del mondo.
L’educazione civica e le lingue straniere
Le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica richiamano il
principio della trasversalità del nuovo insegnamento, pertanto anche le
lingue sono chiamate a concorrere alla formazione del cittadino
responsabile e consapevole
Qual è il contributo delle lingue straniere?
Le lingue straniere, nell’insegnamento di educazione civica, contribuiscono :
a formare e a promuovere il pieno sviluppo del futuro cittadino in chiave
europea;
A fare acquisire comportamenti improntati a una cittadinanza
consapevole, non solo dei diritti, dei doveri e delle regole di convivenza
proprie del paese natio, ma con un continuo confronto con i paesi di cui
si studia la lingua straniera;
all’acquisizione di un registro linguistico specifico ed adeguato ad
esprimersi sui tre nuclei concettuali individuati nelle Linee guida per
l’insegnamento dell’educazione civica
I nuclei concettuali
I tre nuclei concettuali che costituiscono i pilastri della Legge sono:
COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà
SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del
patrimonio e del territorio (Agenda 2030 dell’ONU)
CITTADINANZA DIGITALE, la capacità di un individuo di avvalersi
consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali.
L’educazione civica e le lingue straniere
Ogni argomento presentato dall’insegnate , può essere scomposto in descrittori che lo rendano paragonabile ad eventi analoghi in altre culture, per esempio:
le forme di governo,
l’istruzione,
le abitudini alimentari,
gli usi e costumi,
in tal modo l’insegnante mette in luce un aspetto della cultura di quel paese che assume il suo significato autentico solo se messo a confronto con altri aspetti e modelli culturali.
Quali tematiche trattare?
Ecco alcuni spunti….
Primo biennio
Tematica da trattare in un’ottica plurilinguistica : la Costituzione
descrivere e confrontare le bandiere europee e i relativi stemmi, nonché
gli inni dei paesi della lingua oggetto di studio. ( primo anno tutti gli
indirizzi)
confrontare i diversi regolamenti scolastici, per esempio quello del proprio
istituto scolastico e quello dei paesi della lingua oggetto di studio.
(secondo anno tutti gli indirizzi)
L’educazione civica e le lingue straniere:
primo anno tutti gli indirizzi
Unità di apprendimento Lingue straniere Durata Assi fondamentali Agenda 2030
Il concetto di
cittadinanza
I sistemi politici
dei paesi di cui
si studia la L2,
l’Europa,
l’innonazionale,
la bandiera
3/6 ore Costituzione :
diritti e doveri
del cittadino
art.13-54 della
Cost.
Ob. 16
promuovere
società
pacifiche e
Inclusive
Ob.10
Riduzione delle
disuguaglianze
tra i Paesi
L’educazione civica e le lingue straniere
secondo anno tutti gli indirizzi:
Unità di apprendimento
Linguestraniere
Durata Assi fondamentali
Agenda 2030
I regolamenti
scolastici
*Utilizzo delle fonti
digitali e uso
consapevole delle
tecnologie
I regolamenti
scolastici:
confronto e
paragoni
3/6 ore Costituzione : diritti
e doveri del
cittadino art.13-54
della Cost.
Cittadinanza
digitale
Ob. 16
promuovere
società pacifiche e
Inclusive
Ob.10 Riduzione
delle
disuguaglianze tra i
Paesi
Ob. 9 innovazione
tecnologica
Prodotto finale: Prodotto multimediale (power point, prezi, padlet o thinglink)
L’educazione civica e le lingue straniere:
Secondo biennio
Tematica da trattare in un’ottica plurilinguistica :
Lo SVILUPPO SOSTENIBILE
Educazione alla salute: confronto con le abitudini alimentari dei paesi
stranieri oggetto di studio ( terzo anno tutti gli indirizzi)
Adotta un sentiero e/o un monumento: piccola guida in lingua per
illustrare e guidare un turista sul territorio anastasiano (quarto anno, tutti gli
indirizzi)
L’educazione civica e le lingue straniere
terzo anno tutti gli indirizzi:
Unità di apprendimento
Lingue straniere Durata Assi fondamentali Agenda 2030
Dimmi come
mangi e ti dirò
chi sei
*
utilizzare la L2
per la parlare
delle abitudini
alimentari
3/6 ore Sviluppo
Sostenibile:
educazione
ambientale, la
salute, il
benessere
psico-fisico, la
sicurezza
alimentare
Ob. 3 Salute e
benessere
L’educazione civica e le lingue straniere
quarto anno tutti gli indirizzi:
Unità di apprendimento
Lingue straniere Durata Assi fondamentali Agenda 2030
Adotta un
monumentoutilizzare la L2
per la
produzione di
una brochure
3/6 ore Sviluppo
Sostenibile:
educazione
ambientale,
conoscenza e
tutela del
patrimonio e
del territorio
Ob. 11
rendere le
città e gli
insediamenti
umani
inclusivi, sicuri,
duraturi e
sostenibili.
Ob.11.4
Potenziare gli
sforzi per
proteggere e
salvaguardar
L’educazione civica e le lingue straniere
Quinto anno
Tematica da trattare in un’ottica plurilinguistica :
Cittadinanza digitale e la Costituzione
Temi a confronto : Internet, Navigare in un mare di….
Temi a confronto: La Carta costituzionale, le istituzioni europee,
l’ONU
L’educazione civica e le lingue straniere
quinto anno tutti gli indirizzi:
Unità di apprendimento
Lingue straniere Durata Assi fondamentali Agenda 2030
Navigare i in
un mare
di….trappole,
divertimento,co
noscenze
Testi inerenti la
tematica
3/6 ore Cittadinanza
digitale
Ob. 9
innovazione
tecnologica
Compito di realtà: Debate sulla tematica affrontata
ATTENZIONE!!
La competenza digitale va affrontata sin dal primo anno, poiché l’alunno
deve
essere in grado di usare il web per acquisire informazioni in modo
consapevole e responsabile
Conoscere Il concetto di account, identità digitale, gestione e protezione
dei dati personali, i social media
Utilizzo delle fonti digitali e uso consapevole delle tecnologie
E ora? A Lavoro!
Descrizione UDA
Classe : 1 Corso A Titolo « La Costituzione» a.s. 2020/2021
Disciplina di riferimento Diritto
Discipline concorrenti Italiano, Storia, lingue straniere, geografia, informatica
Periodo Inizionov
Fineaprile
Durata complessiva ore 33
Argomento/compito/prodottoi valori e i principi fondamentali della Costituzione. La Bandiera Italiana. L’inno. Creazione di un prodotto
mutimediale.
Collegamenti disciplinariDiritto: La Costituzione. Italiano: comprendere il linguaggio della comunicazione istituzionale
Storia: La nascita della Costituzione, della bandiera e dell’inno nazionale. Lingue Straniere : La bandiera
Nazionale, stemmi e simboli. Geografia: l’Italia. Informatica: preparazione, supporto e guida nella
preparazione del prodotto multimediale.
Esiti di apprendimento
CompetenzeMultilinguistica, digitale, alfabetica-
funzionale, di cittadinanza, imparare
ad imparare.
ConoscenzeIl testo Costituzionale: formazione,
significato ,valori.
AbilitàSaper raccogliere dati e analizzarli,
saper sviluppare e potenziare la
competenza lessicale, nella lingua
madre e nella L2 utilizzare strumenti
digitali per comunicare.
Criteri idi valutazione (Griglia/rubrica) Come da strumenti, rubriche e indicazioni presenti nel PTOF per
valutare conoscenza dei contenuti, ma anche collaborazione, impegno, partecipazione e capacità di
produrre/riconoscere collegamenti. Anche questo momento prevedrà la partecipazione attiva dell’allievo
stimolato all’autovalutazione.
Prova di verificaVerifiche in itinere, test, colloqui, prodotto finale
MetodologiaCooperative learning, flipped classroom, lezione frontale
Cronoprogramma dell’attività didattica:
Periodo Attività
NovembreDicembreGennaio/febbraio/marzoAprile
Programmazione udaOrganizzazione udaSviluppo uda ( Diritto 8 h, le altre discipline 5H)Presentazione prodotto multimediale
Descrizione UDA
Classe : 3 Corso A Titolo « Dimmi comemangi e ti dirò chi sei!»
a.s. 2020/2021
Disciplina di riferimento Scienze/Diritto
Discipline concorrenti Italiano, Lingue straniere, Geografia , Storia,Economia e Matematica. Scienze Motorie
Periodo Inizionov
Fine aprile
Durata complessiva ore 33
Argomento/compito/prodottoLo stile alimentare della comunità di appartenenza e di quello dei paesi stranieri. L’impatto,
ambientale, sociale ed economico. Prodotto finale: Padlet
Collegamenti disciplinari. Scienze: La dieta mediterranea, Italiano: produrre testi di
vario tipo adeguati allo scopo specifico del compito assegnato. Diritto: norme che tutelano il diritto alla salute, sicurezza alimentare, del patrimonio enogastronomico
italiano. Geografia: I paesi del Mediterraneo. Matematica ed economia: percentuali e
dati statistici sull’esportazione del made in Italy. Lingue Straniere: lo stile alimentare dei
paesi di cui si studia la lingua . Scienze Motorie: l’alimentazione e lo sport
Esiti di apprendimento
CompetenzeMultilinguistica, digitale, alfabetica-
funzionale, di cittadinanza, imparare
ad imparare.
ConoscenzeLa dieta mediterranea e i prodotti del
proprio territorio Importanza della
prevenzione nelle malattie. La tutela
dei prodotti locali e nazionali
AbilitàSaper raccogliere dati e analizzarli,
saper sviluppare e potenziare la
competenza lessicale, nella lingua
madre e nella L2; utilizzare strumenti
digitali per comunicare.
Criteri idi valutazione (Griglia/rubrica) Come da strumenti, rubriche e indicazioni presenti nel PTOF per valutare
conoscenza dei contenuti, ma anche collaborazione, impegno, partecipazione e capacità di produrre/riconoscere
collegamenti. Anche questo momento prevedrà la partecipazione attiva dell’allievo stimolato all’autovalutazione.
Prova di verificaVerifiche in itinere, test, colloqui, prodotto finale
MetodologiaCooperative learning, flipped classroom, lezione frontale
Cronoprogramma dell’attività didattica:
Periodo Attività
NovembreDicembreGennaio/febbraio/marzoAprile
Programmazione udaOrganizzazione udaSviluppo uda ( Diritto e Scienze 5 h, le altre discipline 3 H)Presentazione prodotto multimediale
Descrizione UDA
Classe : 5 Corso A Titolo «Navigare in un mare di…..(conoscenze, trappole, divertimenti, rischi)»
a.s. 2020/2021
Disciplina di riferimento Diritto
Discipline concorrenti Italiano, lingue straniere, scienze umane, matematica,scienze motorie
Periodo Inizionov
Fine aprile
Durata complessiva ore 33
Argomento/compito/prodottoDebate
Collegamenti disciplinari: Diritto: Le nuove norme in materia di cyberbullismo. - I contenuti illeciti e dannosi in rete - La normativa sulla privacy. Italiano: Testi di tipologie diverse, i nuovi linguaggi. Lingue Straniere: Testi inerenti la tematica .Scienze umane e sociali: Internet come luogo di relazione, tra reale e virtuale -Evoluzione della struttura sociale con la tecnologia. Matematica: gli algoritmi matematici. Scienze motorie: le dipendenza
Esiti di apprendimento
CompetenzeMultilinguistica, digitale, alfabetica-
funzionale, di cittadinanza, imparare
ad imparare.
ConoscenzeIl cyberbullismo. La tutela della privacy. Le nuove tecnologie.
AbilitàSaper raccogliere dati e analizzarli,
Saper usare le piattaforme digitali
Saper utilizzare strumenti digitali per
comunicare.
Criteri idi valutazione (Griglia/rubrica) Come da strumenti, rubriche e indicazioni presenti nel PTOF per valutare
conoscenza dei contenuti, ma anche collaborazione, impegno, partecipazione e capacità di produrre/riconoscere
collegamenti. Anche questo momento prevedrà la partecipazione attiva dell’allievo stimolato all’autovalutazione.
Prova di verificaVerifiche in itinere, test, colloqui, prodotto finale
MetodologiaCooperative learning, flipped classroom, lezione frontale
Cronoprogramma dell’attività didattica:
Periodo Attività
NovembreDicembreGennaio/febbraio/marzoAprile
Programmazione udaOrganizzazione udaSviluppo uda ( Diritto e Scienze 5 h, le altre discipline 4 H)Presentazione prodotto multimediale
SITOGRAFIA
Disponibile in tutte le lingue:
www.ted.com
www.ted.com/talks
Sitografia
Francese: www.Tv5monde.com
Inglese : www.breakingnewsenglish.com
Spagnolo: www.rtve.es
Tedesco: www.nachrichtenleicht.da
Extra
Esempi sviluppati in lingua inglese e lingua spagnola
The Union Jack
L’immagine di un paese nella sua bandiera
Il Pacioli e il Villena
Lorca come Greta
IN ALLEGATO
Grazie per l’attenzione
A CURA DEI PROF C. LIBERTI E C. TEODONNO
IL PACIOLI E IL
VILLENA
C O N F R O N T O T R A I
R E G O L A M E N T I
S C O L A S T I C I D I D U E
I S T I T U T I E U R O P E I
U N O I TA L I A N O E
L’ A LT R O
S P A G N O L O .
EL INSTITUTO DE ENSEÑANZA SECUNDARIA
‘ISABEL DE VILLENA’ SE ENCUENTRA EN
VALENCIA, ESPAÑA
SU POSICIÓN ESTÁ FRENTE AL MAR
Y DE VERDAD TE DA GANAS DE
HACER NOVILLOS …
... por esta razón vamos a ver cómo se
organiza la comunidad escolar del Villena
para organizarse co su reglamento y
fijamos cuales podrían ser los puntos en
común entre los dos institutos.
AQUÍ TENEMOS LOS PRINCIPIOS BÁSICOS QUE RIGEN
EL REGLAMENTO DEL ‘IES I. DE VILLENA’
Capítulo I - Principios Básicos
Artículo 1: Este Instituto, basándose en los fines que en la materia de educación contiene la Constitución, desarrollados en las Leyes promulgadas al efecto, ajustará su organización y funcionamiento a los principios contenidos en el Proyecto Educativo que se elaborará y entre los que destacaríamos :
1.1 Se educará a los alumnos en el respeto a la libertad individual, al pluralismo y a la tolerancia en un marco de convivencia democrática y participativa.
1.2 Se tenderá a una formación integral de los alumnos que haga de ellos personas libres, responsables, con espíritu crítico y creador y que les ayude a insertarse plenamente como ciudadanos en la sociedad y época en la que viven.
1.3 Se respetará las convicciones sociales, políticas, filosóficas, éticas, religiosas y morales así como las diversas etnias y culturas de todos los miembros de la Comunidad Educativa del Instituto, y nadie deberá ser discriminado en razón de cualquiera de ellas.
1.4 La educación será para la paz, cooperación y solidaridad entre los pueblos.
1.5 La enseñanza responderá a un proyecto de coeducación, eliminando cualquier estereotipo sexista.
1.6 Se potenciará el uso de las dos lenguas de la comunidad para llegar a un uso igual de ambas.
1.7 Se impulsará el derecho de todos los sectores de la Comunidad Escolar de intervenir en las decisiones que les afecten a través de sus representantes en los distintos órganos de gobierno, participación y coordinación que forman dicha comunidad.
1.8 El centro velará porque haya un trato respetuoso entre todos.
CONFRONTIAMOLI ADESSO CON QUELLI
DEL ‘PACIOLI’, TROVI DELLE DIFFERENZE
SOSTANZIALI?
Premessa
Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello «Statuto delle Studentesse e degli Studenti», emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche e integrazioni.
1. Il presente regolamento può essere modificato in tutto o in parte dal Consiglio di Istituto con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri che compongono il Consiglio stesso. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si rimanda al Testo Unico emanato con Decreto Legislativo n. 297/94, alle altre leggi vigenti in materia scolastica, e allo «Statuto delle Studentesse e degli Studenti» (D.P.R. 24/06/1998 n°249) che si allega al presente atto per farne parte integrante.
2. del presente regolamento è fornita copia per estratto agli studenti all’atto dell’iscrizione.
A tutte le categorie di persone operanti nella scuola ed ai genitori degli alunni sono di obbligo la conoscenza ed il rispetto delle norme stabilite nel presente regolamento quale garanzia di buon funzionamento dell'Istituto scolastico.
EN RELACIÓN A LAS PARTES QUE
COMPONEN LA COMUNIDAD EDUCATIVA
EL ‘IES I. DE VILLENA’ LA DIVIDE EN ESTA
MANERA EMPEZANDO CON LOS PROFESII.1 – Profesorado
Artículo 2: Son profesores del centro aquellos profesores que desarrollan su
actividad docente en el mismo, cualquiera que sea su situación administrativa en él.
Artículo 3: Los profesores del centro tiene los siguientes derechos:
3.1 Libertad de cátedra en el marco de la Constitución.
3.2 Libertad de reunión sin que ello afecte al normal desarrollo de su actividad docente.
3.3 .Participar activamente con voz y voto en el funcionamiento y gestión del Instituto a través de los distintos órganos colegiados de los que sea integrante: claustro, Consejo Escolar…
3.4 Estar informados de la gestión llevada a cabo por los órganos de gobierno del Instituto, así como de aquellas cuestiones y disposiciones legales que les afecten más directamente.
3.5 Ser respetado en su labor docente por parte del resto de los miembros de la Comunidad Educativa así como en su libertad de conciencia, integridad y dignidad personal.
Y CON SUS DEBERES
Artículo 4: Los profesores del centro tiene los siguientes deberes:
4.1 Respetar a los diferentes miembros de la comunidad educativa en sus convicciones éticas, ideológicas, morales y religiosas.
4.2 Ejercer su trabajo docente impartiendo las clases con dedicación, rigor y profesionalidad. Dar a conocer a los alumnos los objetivos, contenidos y los criterios de evaluación de su asignatura.
4.3 Asistir a las reuniones de los órganos y comisiones a los que pertenezca.
4.4 Colaborar en la realización de actividades extraescolares.
4.5 Colaborar con el Jefe de Estudios y tutores en todas las actividades que faciliten el conocimiento y la orientación del alumno, así como en el control de la asistencia a clase.
4.6 Informar a los alumnos y sus representantes legales de todos los aspectos que afectan a su desarrollo educativo.
4.7 Cumplir y hacer cumplir las normas recogidas y establecidas en el presente Reglamento.
Y SIGUE PRONTO CON LOS ALUMNOS
II.2. – Alumnado:
Son alumnos del centro todos los matriculados en el mismo en cualquiera de sus niveles.
Los alumnos son los verdaderos protagonistas del proceso educativo. Son sujetos de derechos y deberes.
Artículo 5 - Los alumnos del centro tienen los siguientes derechos:
5.1 Recibir una información integral que les permita conseguir el pleno desarrollo de su personalidad.
5.2 Ser respetados en su integridad física y moral, así como en su dignidad personal.
5.3 Al respeto de su libertad de conciencia, derecho a la privacidad y sus convicciones religiosas, éticas y morales.
5.4 A una valoración objetiva de su rendimiento escolar y a la información de los criterios de evaluación y pruebas de acuerdo con los objetivos y contenidos fijados en los distintos proyectos curriculares de etapa y/o ciclos.
5.5 A solicitar aclaraciones y/o reclamar contra las calificaciones obtenidas en las evaluaciones parciales o finales en los términos previstos en la ley.
5.6 A desarrollar su actividad académica con las debidas condiciones de seguridad e higiene.
5.7 A participar con voz y voto en la vida y funcionamiento del instituto a
5.8 través de los distintos órganos colegiados establecidos – Consejo Escolar, Junta de Delegados….
5.9 A reunirse en el Instituto y a ser informados de todas las cuestiones referidas al centro a través de sus representantes en el Consejo Escolar, Asociaciones de Estudiantes, Junta de Delegados… respetando las instalaciones y el normal desarrollo de la actividad docente.
5.10 A recibir una orientación escolar y profesional que asegure su libertad de decisión de acuerdo con sus aptitudes, conocimientos y capacidades.
5.11 A recibir ayudas precisas para compensar posibles carencias familiares, sociales, culturales y económicas.
ELLOS TAMBIÉN CON SUS DEBERES
Artículo 6 - Los alumnos del centro tienen los siguientes deberes:
6.1 El deber más importante del alumnado es el de aprovechar positivamente la plaza escolar que la sociedad pone a su disposición. De ahí que el deber de estudiar es la consecuencia del derecho fundamental a la educación. Y ello supone las siguientes obligaciones:
6.2 Asistir a clase diaria y puntualmente.
6.3 Cumplir y respetar los horarios establecidos por el centro. Respetar el derecho al estudio de los compañeros
6.4 Acudir a clase con el material necesario para el desarrollo de la actividad docente.
6.5 Seguir las orientaciones del profesorado respecto a su aprendizaje y su formación integral.
6.6 Respetar el ejercicio de los derechos y libertades de los miembros de la comunidad escolar, lo que supone:
6.7 Respetar la dignidad del P.N.D.
6.8 Respetar la dignidad e integridad física de los restantes alumnos.
6.9 Respetar la dignidad, integridad física y la función docente de los profesores.
6.10 Respetar el edificio, instalaciones, mobiliario y material del centro.
6.11 Colaborar y participar para mejorar el desarrollo de la enseñanza y convivencia en el centro, respetando y cumpliendo el presente R.R.I.
Y SE TERMINA CON LOS PADRES
II.3. – Padres / Madres / Representantes Legales / Tutores
Artículo 7 - Los padres, madres, representantes legales o tutores de los alumnos tienen derecho a :
7.1 Elegir y participar en la gestión y el funcionamiento del Instituto a través de sus representantes en el Consejo Escolar y las asociaciones de padres.
7.2 A constituirse en Asociaciones de Padres de Alumnos en los términos establecidos en la vigente legislación.
7.3 A recibir información periódica sobre la asistencia a clase y el rendimiento académico de sus hijos, a través del boletín de Evaluación o de los profesores y tutor.
7.4 A conocer las normas básicas de funcionamiento y organización del Instituto: horarios, calendario escolar, profesorado, sistemas y criterios de evaluación, normas de convivencia y sanciones disciplinarias…etc. de acuerdo con el presente Reglamento.
7.5 A reunirse y disponer de locales propios en el I.E.S.
7.6 A presentar quejas, propuestas y sugerencias que estimen oportunas a la dirección del centro, a los profesores, al Consejo Escolar, bien a través de sus representantes o a título personal, para mejorar la calidad de la enseñanza y para un mejor funcionamiento del centro.
ELLOS TAMBIÉN CON SUS DEBERES
Artículo 8 - Los padres / Madres / Representantes Legales o tutores de los alumnos tienen las siguientes obligaciones:
8.1 Acudir a las citaciones realizadas por el equipo directivo, Tutor, profesores del centro, para tratar asuntos relacionados con el rendimiento académico o el comportamiento disciplinario de sus hijos.
8.2 Justificar las faltas de asistencia a clase de sus hijos en caso de enfermedad y acontecimientos personales y/o familiares que lo requieran.
8.3 Atender y firmar el boletín de notas de sus hijos.
8.4 Proporcionar, en la medida de sus posibilidades, el material docente necesario para la normal y adecuada asistencia a clase y el correspondiente rendimiento del alumno.
8.5 Fomentar en sus hijos el respeto por la institución escolar y por la educación, así como responsabilizarse de los daños causados por aquellos en las instalaciones del centro y las propiedades pertenecientes a los miembros de la Comunidad Escolar.
8.6 Realizar un seguimiento a lo largo del curso de la marcha académica de sus hijos en lo referente a su rendimiento, actitud y asistencia a clase.
ED ORA VEDIAMO COME REGOLA IL ‘PACIOLI’ LE PARTI IN
CAUSA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
Titolo 1 – La Comunità Scolastica
I. La Scuola costituisce una comunità composta da alunni, Docenti, personale A.T.A., genitori e tutori legali.
II. Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, delle rispettiveresponsabilità per il retto funzionamento della istituzione scolastica.
III. La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione e lo sviluppo della coscienzacritica. La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici evolta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità deiruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo dellepotenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dallaCostituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia, tenutasi a New York il 20/11/1989, coni principi generali dell'ordinamento italiano, nonché con i principi della conferenza dell’UNESCO di Vienna“Educating for the Media and the Digital Age” del 1999 in cui tutti i governi sono invitati a formare i cittadini,affinché tutti acquisiscano le competenze e conoscenze necessarie ad orientarsi nella vastità dell’offertamediatica, per diventare capaci di selezionare, analizzare ed interpretare le informazioni ed i messaggi, anchefornendo le abilità essenziali affinché ogni cittadino possa essere competente dei mezzi di comunicazione. Lacomunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progettoe la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni Docente - discente, contribuisce allo sviluppo dellapersonalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione della propriaidentità personale e sociale, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue ilraggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimentonelle vita attiva. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza edi religione, sul rispetto
IV. reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età o condizione, nel ripudio di ognibarriera ideologica, sociale e culturale.
V. La comunità scolastica si inserisce nelle più vaste comunità locali, sociali e culturali nelle quali si trova ad operare e promuove la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche.
VI. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La Scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome (che possano integrare e arricchire il curricolo di studi). La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
VII. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della Scuola. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della Scuola. Il Dirigente scolastico e i Docenti attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della Scuola, di criteri di valutazione e di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (e dunque ad una chiara, esplicita ed immediata indicazione da parte dei Docenti del loro rendimento nelle prove orali ed ad una sollecita correzione delle prove scritte), volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla Scuola. Queste attività sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
VIII. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La Scuola promuove e favorisce iniziative volte alla accoglienza e alla tutela della loro lingua e alla realizzazione di attività interculturali.
IX. La Scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio educativo-didattico di
qualità;
offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione
ed il recupero della dispersione scolastica;
la salubrità e la sicurezza degli ambienti che debbono essere adeguati a tutti gli studenti anche con
handicap e la disponibilità di una adeguata strumentazione tecnologica;
servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
L’immagine di un Paese nella sua bandiera
Confronto tra la bandiera e il simbolo della Repubblica italiana e quella del Regno di Spagna
La bandiera della Repubblica Italiana
Lo stemma della Repubblica Italiana
Analisi degli elementi che compongono lo stemma della Repubblica Italiana
L'emblema della Repubblica Italiana ècaratterizzato da tre elementi: la stella,la ruota dentata, i rami di ulivo e diquercia. Il ramo di ulivo simboleggia lavolontà di pace della nazione, sia nelsenso della concordia interna che dellafratellanza internazionale. Il ramo diquercia che chiude a destra l'emblema,incarna la forza e la dignità del popoloitaliano. Entrambi, poi, sono espressionedelle specie più tipiche del nostropatrimonio arboreo. La ruota dentatad'acciaio, simbolo dell'attività lavorativa.La stella è uno degli oggetti più antichidel nostro patrimonio iconografico ed èsempre stata associata allapersonificazione dell'Italia.
La bandera del Reino de España
El escudo del Reino de España
Descripción
El Escudo de esta bandera tiene unenorme significado en el país. ¿Quélo forman? Por un lado están lasarmas del Reino de Castilla, lasarmas del Reino de León, las delReino de Aragón, las del Reino deNavarra y finalmente las armasrepresentando el Reino de Granada.
En su centro encontramos tres floresde lis doradas sobre fondo azul, quees la parte que corresponde a losmonarcas, a los Borbones, en estecaso. Hay dos columnas, las deHércules, que están protegidas pordos bandas rojas en las que hay laspalabras en latín, plus ultra, quequiere decir más allá.
Lorca come
GretaL’animalismo ante litteram
di Federico García Lorca
Ai tempi di Greta Thunberg
En esta poesía de 1929 Lorca expresauna sensibilidad aún hoy desconocida
NEW YORK (OFICINA Y
DENUNCIA)
A Fernando Vela
Debajo de las multiplicaciones
hay una gota de sangre de pato.
Debajo de las divisiones
hay una gota de sangre de marinero.
Debajo de las sumas, un río de sangre tierna;
un río que viene cantando
por los dormitorios de los arrabales,
y es plata, cemento o brisa
en el alba mentida de New York.
Existen las montañas, lo sé.
Y los anteojos para la sabiduría,lo sé. Pero yo no he venido a ver el cielo.He venido para ver la turbia sangre,la sangre que lleva las máquinas a las cataratasy el espíritu a la lengua de la cobra.Todos los días se matan en New Yorkcuatro millones de patos,cinco millones de cerdos,dos mil palomas para el gusto de los agonizantes,un millón de vacas,un millón de corderosy dos millones de gallosque dejan los cielos hechos añicos.
Más vale sollozar afilando la navaja
o asesinar a los perros en las alucinantes cacerías
que resistir en la madrugada
los interminables trenes de leche,
los interminables trenes de sangre,
y los trenes de rosas maniatadas
por los comerciantes de perfumes.
Los patos y las palomas
y los cerdos y los corderos
ponen sus gotas de sangre
debajo de las multiplicaciones;
y los terribles alaridos de las vacas estrujadas
llenan de dolor el valle
donde el Hudson se emborracha con aceite.
Yo denuncio a toda la genteque ignora la otra mitad,la mitad irredimibleque levanta sus montes de cementodonde laten los corazonesde los animalitos que se olvidany donde caeremos todosen la última fiesta de los taladros.Os escupo en la cara.
La otra mitad me escucha
devorando, cantando, volando en su
pureza
como los niños en las porterías
que llevan frágiles palitos
a los huecos donde se oxidan
las antenas de los insectos.
No es el infierno, es la calle.
No es la muerte, es la tienda de frutas.
Hay un mundo de ríos quebrados y
distancias inasibles
en la patita de ese gato quebrada
por el automóvil,
y yo oigo el canto de la lombriz
en el corazón de muchas niñas.
óxido, fermento, tierra estremecida.
Tierra tú mismo que nadas por los
números de la oficina.
¿Qué voy a hacer, ordenar los
paisajes?
¿Ordenar los amores que luego
son fotografías,
que luego son pedazos de
madera y bocanadas de sangre?
No, no; yo denuncio,
yo denuncio la conjura
de estas desiertas oficinas
que no radian las agonías,
que borran los programas de la
selva,
y me ofrezco a ser comido por las
vacas estrujadas
cuando sus gritos llenan el valle
donde el Hudson se emborracha
con aceite.
Ancora oggi ci si meraviglia che una ragazzina come
Greta Thunberg sia l’unica a puntare il dito contro la
violenza dell’uomo verso la natura
https://www.youtube.com/watch?v=TIW6hnsjfp8
Il mio messaggio è: vi teniamo d’occhio. Tutto questo è sbagliato! Io non dovrei essere su questo luogo adesso. Dovrei essere a scuola. Dall’altro lato dell’oceano.
Invece voi adulti avete chiesto a noi giovani di venire qui in nome della speranza. Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, e io sono tra i ragazzi fortunati.
Le persone soffrono, stanno morendo. I nostri ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e tutto ciò di cui vi interessate sono i soldi e le falsità su una crescita economica?!
Ma come osate? Sono più di 30 anni che la scienza è chiara nei suoi messaggi: come fate a non considerarla? A venire qui dicendo che state facendo abbastanza… Invece in realtà la politica e i governi sono ancora così lontani.
Dite che ci ascoltate e che capite l’urgenza. Indipendentemente da quanto io sia triste e arrabbiata, sappiate che non vi credo. Perché se davvero avete capito la situazione e continuate ad agire in modo errato, allora siete da considerare dei malvagi. E io mi rifiuto di crederci.
L’idea di tagliare le emissioni ci dà solo il 50 % delle possibilità. Rimanendo sotto 1.5 gradi di innalzamento delle temperature ed evitando una reazione a catena di eventi fuori dal nostro controllo.
Il 50 % forse è accettabile per voi, ma questi numeri non tengono in considerazione alcuni punti critici. Come i cicli di retroazione, l’ulteriore riscaldamento dovuto all’inquinamento dell’aria, o le questioni riguardanti la giustizia e l’equità.
Tutto ciò è da considerare in riferimento al fatto che io e la generazione dei miei figli saremo costretti ad assorbire milioni di tonnellate di CO2 dall’aria con tecnologie che neanche esistono.
Quindi il 50 % di rischio non è accettabile, per noi che ne vivremo le conseguenze.
Per avere il 67% di possibilità di rimanere sotto 1.5
gradi – questa è la migliore prospettiva, secondo il
gruppo intergovernativo per il cambiamento
climatico – il mondo avrebbe solo 420 gigatoni di
diossido di carbonio da consumare. E questo così a
partire dal 1 gennaio 2018.
Come osate pensare che questa situazione possa
essere risolta con le strategie seguite finora, a livello
economico e tecnologico? Con i livelli delle emissioni
di oggi, la quantità di CO2 da consumare rimasta
disposizione sarà esaurito entro al massimo i prossimi 8-
10 anni.
Non ci saranno né soluzioni. Né progetti basati su
questi dati. Perché queste cifre sono troppo scomode
e non siamo così maturi per dire le cose come stanno.
Ci state deludendo. Ma i giovani stanno
iniziando a capire il vostro tradimento. Lo
sguardo delle future generazioni è puntato
su di voi. Se decidete di deluderci, allora
sappiate che non vi perdoneremo mai.
Non vi lasceremo proseguire così. Qui e in
questo momento noi segniamo la linea. Il
mondo si sta svegliando e, vi piaccia o no, il
cambiamento sta arrivando.
I can…
Know what the British flag looks like.
Understand why the flag is shaped the way it is.
The UK or British flag is called the Union Flag.
It is sometimes referred to as the Union Jack and is the flag of Great Britain and
Northern Ireland.I can…Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
The flag is actually three flags in one.
It is made up from the: England flag,
Scotland flag and the patron saint of Ireland's
Flag.
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The story of the United Kingdom and the Union Flag.
The Union Flag, popularly known as the Union Jack, is the national flag of the
United Kingdom.
It is the British flag.
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It is called the Union Flag because it symbolises the administrative union of the countries of the
United Kingdom.
It is made up of the individual Flags of three of the Kingdom's countries all united under one
Sovereign - the countries of 'England, of 'Scotland' and of 'Northern Ireland' (since 1921 only Northern Ireland has been part of
the United Kingdom).
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As Wales was not a Kingdom but a Principality it could not be included on the flag.
The Making of the Union FlagSt George - England
England is represented by the flag of St. George
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In 1194 A.D., Richard I of England introduced the Cross of St. George, a red cross on a white
ground, as the National Flag of England
The United Kingdom, England, Scotland, Wales and Ireland were separate countries. However, this was soon to change....
In 1536, under Henry VIII, an Act of Union was passed making Wales, in effect a province of EnglandI can…Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
The Making of the Union Flag St Andrew - Scotland
Scotland is represented by the flag of St. Andrew
(a diagonal white cross form (called a saltire) on a blue field)I can…
Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
After Queen Elizabeth I of England died in 1603, King James VI of Scotland
inherited the English throne and became King James I of England. It was a Union
of the Crowns, but not yet of the nations. Each country still kept their own
parliaments.
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Early in his reign James attempted to combine England and Scotland in a
united kingdom of 'Great Britain'. This was the policy he presented to his first
Parliament, called on 22 March 1604. The union was resisted.
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James defied them. On 20 October 1604 he proclaimed a
new title for himself as 'King of Great Britain'.
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But what flag should be used?A problem arose, which flag should be
hoisted on the king's ships.
English sailors resented the Scottish colours and the Scots scorned the cross
of St. George .
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In 1606 the problem was solved ........
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....... A compromise was the answer and it led to the creation of the first
Union Flag.On 12 April 1606, the National Flags of
Scotland and England were united for use at sea, thus making the first Union
'Jack'.
Ashore however, the old flags of England and Scotland continued to be used by
their respective countries
+A royal decree declared that the ships of the Kingdom of Great Britain "shall bear on their maintops the red cross, commonly called St. George's cross, and the
white cross, commonly called St. Andrew's cross."
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When the red cross of England was put onto the flag of Scotland, a white border was added around the red cross for
reasons of heraldry. (The rules of heraldry demanded that two colours must never touch each other.)
On 28th July, 1707, during the reign of Queen Anne, this flag was by royal proclamation made
the National flag of Great Britain, for use ashore and afloat.
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The Act of Union of 1707, joined England and Scotland together, creating a single kingdom with a single Parliament called 'United Kingdom of Great
Britain'.England, Wales and Scotland were now united
together under one monarch and one parliament.
The Royal Navy christened the British flag " The Union".I can…Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
Nearly one hundred years later, another country was added to the
Union flag ....
+ ?
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The Making of the Union Flag Northern Ireland - St Patrick
Ireland is represented by the cross of St. Patrick
(a diagonal red cross on a white background.)I can…
Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
On 1 January 1801, Ireland was united with Great Britain and it became necessary to have
a new National Flag in which Ireland was represented.
The cross St Patrick was combined with the Union Flag of St George and St Andrew, to create the Union Flag that has been flown
ever since.
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The cross of St. Patrick was inserted so the position given to St. Andrew's Cross in one quarter was the same as that given to the
Irish one in the diagonally opposite quarter; in heraldry this is known as "counterchanging"
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• The 'new' British flag is not symmetrical because of the counterchange.
• As Scotland joined the Union nearly two hundred years before Ireland, St Andrew's Cross was placed uppermost in the top quarter nearest the flagstaff, this being the most honourable position according to heraldry, while the Irish Cross was given the second most honourable position, the top quarter of the fly.
• In order to avoid having the red of the Irish Cross directly upon the blue field of the Scottish one an edging of the white field of the Irish Cross is used.
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The symbols of Scotland and Ireland are placed sided by side on the Union Flag.
England, Wales, Scotland and Ireland were now all joined
together and called the United Kingdom of Great Britain and
Ireland. The name was later changed to
United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland
when the greater part of Ireland left the United
Kingdom in 1921.I can…Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
To summarize...
The formation of the Union Flag (Union Jack) came about as the result of the progressive merging of the inhabitants of the British Isles under one throne.
1603 - King James VI of Scotland inherited the English throne and became
King James I of England.
1606 - the National Flags of Scotland and England were united for use at sea, thus making the first Union Flag
1707 - during the reign of Queen Anne, the first Union Flag was by royal proclamation made the National flag of Great Britain, for use ashore and afloat.
1801 - Ireland was united with Great Britain and the present Union Flag was formed.
The first Union Flag (1606)
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The Union Flag consists of the three heraldic crosses of St George, St Andrew and
St Patrick
The flags of the Patron Saints of England, Scotland and Ireland are represented on the Union Flag. But, why is Wales not represented
on the Union Flag?
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Create your own Union Jack Pinwheel• Colour in the Union jack, make
sure you use the correct colours
• Cut out the square and then cut along the diagonal lines (remember to stop before you get to the middle)
• Use a sharp pencil to make a hole in the middle of each of the five white dots.
• Bring the four corners towards the centre, push a drawing pin through each hole and then through the centre
• Use a lolly stick – push the drawing pin through top of the stick and give your pinwheel a spin
I can…Know what the British flag looks like.Understand why the flag is shaped the way it is.
Dal web, autore : Vicki White