la voce della valtrompia 2009 03

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Tempo di vacanze. Numerose proposte culturali per residenti e turisti Alla scoperta del territorio locale fra parole e immagini "scomode". Tutto ruota intorno alla mostra itinerante "Culture in movimento" che rimane aperta a Villa Glisenti dal 25 luglio al 30 agosto. Il servizio a pag. 2 Il vescovo Monari scrive sull'Eucaristia L'Agorà a Villa Carcina Il 20 luglio sul sagrato di Villa l'appuntamento valligiano di "Terre di fede". Il Moretto di Marmentino scelto come opera eucaristica per la Valtrompia. Il 5 ottobre il Vescovo sarà a Inzino Editoriale E... state in Valle di Egidio Bonomi Lumezzane Intervista al nuovo sindaco Silverio Vivenzi pag. 7 Alta Valle Con il Bike Park la Pezzeda vive anche d'estate pag. 10 ValtrompiaMusicArt e le storie del paesaggio J Estate in Valtrompia. Coi tempi tre- mebondi in corsa, viene un obbliga- to: e state in Valtrompia. Rimanere in valle, dunque, come un tempo e oggi, s’intuisce, come la maggior parte dei trumplini a causa di “euri” in smagri- mento o per gli amabilmente malati di montagnite. Non so le proposte di svago da Caino al Maniva. Nella mia Lumezzane, per dire, non vi è nulla. Il costume di lasciare la valle è radicato. Per tutti, estate a ruota libera d’andare, andare, andare… magari anche solo a Concesio, a Villa Carcina, a Gardone, dove attira qualche sollecitazione in più. La Valtrompia del lavoro (primo “divertimento” di molti imprenditori) corre sul binario dell’impegno, molto meno su quello dello svago, pur indi- spensabile. Chi ha più anni e meno capelli, come me, va alla Valle delle fiorenti stazioni turistiche, Bovegno e Collio. Le estati degli Anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, quasi non poteva- no prescindere dall’alta valle, ristoro per gli accaldati bassaioli bresciani, cremonesi, mantovani e qualche di- sperso milanese; là pizzicavano il pie- de ballerino ed i sospiri d’amor im- provviso orchestrine ammiccanti, di gente che sapeva di musica, suonava davvero e dal vero. I trumplini, non so- lo dantescamente “biondi e di gentile aspetto”, risalivano il Mella per libera- re i passi delle insinuanti danze latine, rubare l’alito del Maniva, intrecciare rapide amicizie. Ora – e la nostalgia va - l’Alta Valle soffre di languore tu- ristico, impossibilitata ad un qualche fasto di ritorno. Gira rigira, restano le montagne, per passi lenti o affrettati, panorami ristretti o più vasti, per la vicinanza al cielo, grazie ad un antico santuario, ad una “santella” o perché dentro qualcosa di misterioso spolve- ra lima l’anima e la rilustra. Comun- que sia, estate intensa o languida: hic manebimus optime, qui stiamo ottima- mente, amata Valtrompia. La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO I - LUGLIO 2009 3 n. LA REALTÀ CHE VENDE AL DETTAGLIO CON I PREZZI ALL'INGROSSO San Vigilio di Concesio (Bs) - Via della Stella, 87 - Tel. 030 2751858 8 Chiusi per ferie dal 13 luglio al 20 luglio

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Il giornale è dedicato alla Valtrompia con l’obiettivo esplicito di coniugare la professionalità di chi mette mestiere e passione nel tradurre i fatti in notizie, e chi cerca di farlo innestandosi su una tradizione che ha radici ben piantate, ma con lo sguardo sul futuro.

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  • Tempo di vacanze. Numerose proposte culturali per residenti e turisti

    Alla scoperta del territorio locale fra parole e immagini "scomode". Tutto ruota intorno alla mostra itinerante "Culture in movimento"che rimane aperta a Villa Glisenti dal 25 luglio al 30 agosto.

    Il servizioa pag. 2

    Il vescovo Monari scrive sull'Eucaristia

    L'Agor a Villa CarcinaIl 20 luglio sul sagrato di Villa l'appuntamento valligiano

    di "Terre di fede". Il Moretto di Marmentino scelto come opera eucaristica per la Valtrompia. Il 5 ottobre il Vescovo sar a Inzino

    Editoriale

    E... state in Valledi Egidio Bonomi

    Lumezzane

    Intervista al nuovo sindacoSilverio Vivenzi

    tt pag. 7

    Alta Valle

    Con il Bike Parkla Pezzedavive anche d'estate

    tt pag. 10

    ValtrompiaMusicArt ele storie del paesaggio

    J Estate in Valtrompia. Coi tempi tre-mebondi in corsa, viene un obbliga-to: e state in Valtrompia. Rimanere in valle, dunque, come un tempo e oggi, sintuisce, come la maggior parte dei trumplini a causa di euri in smagri-mento o per gli amabilmente malati di montagnite. Non so le proposte di svago da Caino al Maniva. Nella mia Lumezzane, per dire, non vi nulla. Il costume di lasciare la valle radicato. Per tutti, estate a ruota libera dandare, andare, andare magari anche solo a Concesio, a Villa Carcina, a Gardone, dove attira qualche sollecitazione in pi. La Valtrompia del lavoro (primo divertimento di molti imprenditori) corre sul binario dellimpegno, molto meno su quello dello svago, pur indi-spensabile. Chi ha pi anni e meno capelli, come me, va alla Valle delle orenti stazioni turistiche, Bovegno e Collio. Le estati degli Anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, quasi non poteva-no prescindere dallalta valle, ristoro per gli accaldati bassaioli bresciani, cremonesi, mantovani e qualche di-sperso milanese; l pizzicavano il pie-de ballerino ed i sospiri damor im-provviso orchestrine ammiccanti, di gente che sapeva di musica, suonava davvero e dal vero. I trumplini, non so-lo dantescamente biondi e di gentile aspetto, risalivano il Mella per libera-re i passi delle insinuanti danze latine, rubare lalito del Maniva, intrecciare rapide amicizie. Ora e la nostalgia va - lAlta Valle soffre di languore tu-ristico, impossibilitata ad un qualche fasto di ritorno. Gira rigira, restano le montagne, per passi lenti o affrettati, panorami ristretti o pi vasti, per la vicinanza al cielo, grazie ad un antico santuario, ad una santella o perch dentro qualcosa di misterioso spolve-ra lima lanima e la rilustra. Comun-que sia, estate intensa o languida: hic manebimus optime, qui stiamo ottima-mente, amata Valtrompia.

    La Vocedella Valtrompia

    WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO I - LUGLIO 2009

    3n.

    LA REALT CHE VENDEAL DETTAGLIO

    CON I PREZZI ALL'INGROSSOSan Vigilio di Concesio (Bs) - Via della Stella, 87 - Tel. 030 27518588

    Chiusi per ferie

    dal 13 luglio

    al 20 luglio

  • ValtrompiaMusicArt. Dal 22 luglio al 2 agosto la quinta edizione del festival ideato da Omar Pedrini

    Musica, cinema e letteraturasui sentieri della Valtrompiadi Andrea Alesci

    J Quanto ha camminato Valtrom-piaMusicArt da quellagosto 2005 in cui Omar Pedrini la avvi come un piccolo giocattolo a molla su sentie-ri, strade e piazze della Valtrompia. Instancabilmente caricata dal can-tante bresciano col supporto della Comunit Montana, ogni estate tor-nata nei paesi valtrumplini e lo far nuovamente dal 22 luglio al 2 agosto prossimo, con una direzione artistica arricchita dalle presenze dello scrit-tore e giornalista lombardo Davide Sapienza e delletnografo triumplino Franco Ghigini. Una carovana di artisti animer per quindici giorni la Valle del Mella con gli spartiti della musica, le gure del teatro, i personaggi della letteratura, le immagini del cinema. Paesaggio, racconta! il tema delledizione 2009, perch il paesaggio diventi erompere di storie scomode che obblighino a porsi domande. Una terra che si fa-r linguaggio di uomini, a cominciare dallesordio cittadino di mercoled 22 luglio, quando il Cinema Nuovo Eden di Brescia omagger il regista Fabio Calvi (quarantatre anni passati alla Radiotelevisione svizzera italiana) con i suoi documentari Un nido duo-mini e LAnselmo da Leontica: una vi-ta da Bastian Contrario. Toccher a Villa Carcina consacrare il festival fra i monti della Valtrompia: il parco di Villa Glisenti si accender il 24 luglio delle coraggiose parole di John Tru-dell, cantore degli indiani dAmerica insieme alle sonorit rock e ai vocaliz-zi indiani dei fedeli The Bad Dog. Villa Glisenti che dal 25 luglio all1 agosto si trasformer in teatro permanente di un evento dentro levento: Cultu-re in movimento, una mostra curata dallArchivio di Etnograa e Storia So-ciale della Regione Lombardia (Aess). Unesposizione itinerante nelle provin-ce lombarde, che a Brescia ha deciso di accamparsi nei luoghi della Val-

    Primo pianoEstate a Gardone ValtrompiaDallo scorso giugno e per tutto luglio le associazioni culturali di Gardone Val Trompia animeranno rEstate sotto le stelle 2009 e non solo a Gardone. Una serie di serate vissute allaria aperta: il concorso di barzellette, il concerto per lAbruzzo, il prestigioso Danzalparco della Compagnia Lyria, lo spettacolo Cenerella, lincontro Il gusto nel parco alla scoperta dellenogastronomia bresciana, la visita allOsservatorio Serano Zani di Lumezzane, sino al torneo di scacchi del 30 agosto. Per informazioni dettagliate sul programma www.comunegardonevaltrompia.bs.it al link Manifestazioni culturali, incontri e appuntamenti.

    trompia per raccontare storie, canti, rituali, saperi manuali, consuetudini sociali delle terre insubri. A Sarezzo e Villa Carcina, Notte bianca con Trea-tro, mentre il 26 luglio i rappresentan-ti dellAess saliranno sino alla minie-ra Marzoli di Pezzaze per presentare Avanzamenti, videoproduzione sulle trasformazioni novecentesche dei la-vori in miniera, nelle fucine e nelle fab-briche lombarde. Sar giornata di ri-cerca e scavi nellanimo umano anche il 28 luglio, pur nellaccogliente cortile della Biblioteca del Bailo a Sarezzo: lo scrittore Mario Cavatore parler del libro che a 56 anni lha trasformato in romanziere (Il seminatore), storia dannatamente vera che racconta la selezione eugenetica praticata contro gli zingari Jenisch nella Svizzera anni Quaranta: crude parole che faranno da prologo al documentario di Fabio Calvi, Liberi dentro: zingari e svizze-ri. E il 29 luglio Villa Glisenti ospiter le taglienti immagini del lm di Giorgio Diritti, Il vento fa il suo giro, storia di una famiglia francese che trasloca in una valle occitana del Piemonte, dove sconter il peso dellincomprensione; a seguire la conversazione fra il regi-sta Giorgio Diritti, lo scrittore Mario Cavatore e il camminatore bresciano Roberto Ghidoni. Il 30 luglio la piazza di Sarezzo risuo-

    ner della voce di Omar Pedrini, in originale duetto con il coro Voci dal-la Rocca di Breno, mentre il 31 lu-glio sar la volta di un doppio appun-tamento serale al Borgo del Maglio di Ome: un gruppo di attori (Loredana Contin, Marta Bricco, Andrea Mines-si, Luigi Paladin) dar vita al nuovo romanzo di Roberto Piumini, Laria della Gioconda, ovvero il segreto del-la fusione, dove simmagina la cre-azione del celebre dipinto durante un viaggio di Leonardo da Vinci allo

    storico forno fusorio di Tavernole; a seguire lacclamato spettacolo Terre di conne dellassociazione teatrale Treatro. Risalendo la Valle, sabato 1 agosto si camminer in quel di Irma con lo scrittore Davide Sapienza in un immaginario Ognidove, prima del pranzo alla Malga Conne e della proiezione di La sapienza di Davide. Parole in cammino del regista Fabio Calvi. A Tavernole, invece, letnomusi-cologo Paolo Vinati terr un incontro di apprendimento sui canti di tradi-zione orale, supportato da un gruppo spontaneo di cantori di Brione, prima di proporre il lm Le us per aria, re-alizzato con Emiliano Migliorini. In se-rata, al forno fusorio di Tavernole bis per la presentazione attoriale del libro di Roberto Piumini, mentre allagritu-rismo Catena Rossa di Sarezzo Gio-vanni Lindo Ferretti, accompagnato dal violinista Ezio Bonicelli, proporr un intenso reading musicale sulla vita nellAppennino emiliano. E il 2 agosto la chiusura allinsegna del buon cibo triumplino, lass ai 1260 metri del Rifugio Valtrompia in Pontogna, riportati al temp dei no-ni dalle rallegranti voci dei cantori di Brione e dalle musiche tradizionali dei Malghesetti.Per il programma dettagliato: www.valletrompia.it.

    Il forno fusorio di Tavernole, tra i luoghi di ValtrompiaMusicArt

    2 La Voce della Valtrompialuglio 2009 Sito:www.lavocedelpopolo.it

    Nella direzioneartistica anche

    Davide Sapienzae Franco Ghigini.

    I documentari delregista Fabio Calvicome un lo rosso

    per interrogare il paesaggio. Fra gli ospiti John Trudell

    & The Bad Dog, Giorgio Diritti,

    Roberto Piumini e Mario Cavatore

    Omar Pedrini

  • 3La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Come ogni anno il torneo sezionale di calcio degli Alpini di Brescia approda in un punto diverso della provincia. Nel 90 anniversario dalla nascita dellAsso-ciazione nazionale alpini loratorio Ges Buon Pastore di Sarezzo a ospi-tare la manifestazione, cominciata il 14 giugno e che proseguir sino al 25 lu-glio prossimo. Un mese e mezzo durante il quale loratorio saretino rimane aperto ogni sera no a tardi fra incontri calcistici sul campo tirato a nuovo e tavolate presso lampio stand gastronomico. Per maggiori informazioni su calendario e risultati degli incontri possibile consultare i siti web www.ana-brescia.it e www.oratoriodisarezzo.it.

    Villa Carcina. Una mostra a cura dell'Archivio di Etnograa e Storia Sociale della Regione Lombardia

    Calcio con gli alpini a Sarezzo

    Culture in movimentonella cornice di Villa Glisenti

    J Immaginiamo un baule che si apre, svelando alcuni oggetti che emergono dal passato. E immaginiamo di essere come piccoli archeologi di un tempo che ritorna, di toccare un oggetto e farlo rivivere nel suo antico uso, pro-iettato su uno schermo. il baule del-la memoria, una delle postazioni mul-timediali che saranno presenti a Villa Carcina dal 25 luglio al 30 agosto pros-simo. Nello scenario di Villa Glisenti prender il via Culture in movimento. Alla scoperta delle eredit immateriali in Lombardia, lesposizione itinerante curata dallAssessorato Culture, Iden-tit e Autonomie della Regione Lom-bardia e dallArchivio di Etnograa e Storia Sociale (Aess).Una tappa del viaggio interattivo che dallinizio di luglio sino a giugno 2010 toccher le dodici province lombar-de, compiendo la fermata bresciana in Valtrompia. Un lungo itinerario alla scoperta dei beni immateriali di tutte le realt loca-li lombarde (Legge regionale 27/2008 sulla Valorizzazione del patrimonio

    culturale immateriale). Territorio fruttifero quello valtrumplino, che ancora mantiene nel suo grembo sa-peri manuali, storie, canti, musiche, espressioni della lingua, cibi, abiti, credenze e pratiche tradizionali di un tempo che fu. Un patrimonio vivente delle comunit, ricevuto dagli antenati e da consegna-re ai discendenti, che come un magma vivo interagisce con gli eventi storici, i cambiamenti ambientali e sociali, e continuamente rinnovato si fa ispira-tore di nuova creativit collettiva e individuale. Villa Glisenti accoglier la mostra Culture in movimento divisa in due sezioni: una riguardante le eccellen-ze immateriali di tutto il territorio lombardo, laltra riservata alle tradi-zioni prettamente locali. Proprio per la parte dedicata a memorie, sugge-stioni, racconti e saperi del luogo la Comunit Montana di Valle Trompia ha scelto un tema rappresentativo: il licins (letteralmente licenzino), ovve-ro una casa privata autorizzata da una piccola licenza al pubblico servizio di bevande e cucina fredda. Sino ad alcuni anni fa molto diffusi nelle valli e nelle colline bresciane, i licins era-no luoghi di viva socialit: poco fuori

    il paese, nei borghi rurali, in monta-gna, lungo le principali vie di passag-gio o sui dossi panoramici si poteva-no incontrare cascine con una stanza trasformata in ritrovo popolare. Una dimensione appartata, quasi fuori dal tempo, dove consumare frugalmente merende e spuntini, giocare a carte e alla morra, celebrando ore rubate al-le fatiche quotidiane fra conversazioni che si scioglievano in vivaci racconti, storie di bizzarri personaggi, canti e

    balli in allegria al suono di sarmoni-che e mandolini. Tutto rivivr dentro Culture in movimento, pronta ad usare la tecnologia di oggi (pannelli fotograci e videoproiezioni) per mo-strare le memorie di ieri. Lappuntamento a Villa Glisenti dal 25 luglio all1 agosto tutti i giorni dalle ore 18 alle 22, in contemporanea con ValtrompiaMusicArt; mentre dal 2 al 30 agosto dal luned al venerd, sem-pre dalle ore 18 alle 22.

    Balli tradizionali in valle (foto d'archivio)

    E-mail:valtrompiavocemedia.it

    di Andrea Alesci

    Culture in movimento. Un progetto regionale di valorizzazione del patrimonio immateriale lombardo

    J Culture in movimento stato lo spunto per il lavoro di ricerca fatto da Franco Ghigini e Davide Sapienza per strutturare il programma artistico del ValtrompiaMusicArt 2009. Come det-to, nasce dalla legge 27/2008 voluta da Massimo Zanello, assessore alla Cul-tura della Regione Lombardia. Una legge frutto della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale approvata dallUnesco nel 2003, entrata in vigo-re nel 2006, raticata in Italia nel 2007 e per ora fatta sua soltanto dalla Re-gione Lombardia. Obiettivo dellAess quello di creare un ampio archivio

    di immagini, registrazioni sonore e documenti scritti, ma soprattutto quello di operare perch le persone possano ottenere un riconoscimento delle proprie identit culturali. Linventario deve avere come interlo-cutori le comunit locali, per questo in ogni tappa della mostra ci sar uno spazio dove condurre interviste e re-gistrare impressioni, racconti, storie personali della gente per costruire un progetto coeso e condiviso sulle realt locali lombarde. Un progetto che non vuole parlare solo di memo-rie, ma anche di trasformazioni ed evoluzioni dellimmenso patrimonio

    immateriale lombardo; esempio si-gnicativo la presentazione in pri-ma assoluta al pubblico allinterno di ValtrompiaMusicArt della video-ballata Avanzamenti: racconto in immagini fotograche partito dalla montagna (Valtrompia e Val di Scal-ve) e terminato a Sesto San Giovan-ni, secondo una trama scandita dai dialoghi dei lavoratori, divenuti cos addetti culturali.Allo stesso tempo un modo con cui lAssessorato alle Culture, Identit e Autonomie della Regione Lombardia restituisce tale patrimonio al territo-rio regionale, in previsione dellaper-

    Aess, viaggio nel territorio tra memoria e trasformazione tura della nuova sede di Regione Lombardia (2010) che ospiter lAr-chivio di Etnograa e Storia Socia-le, nuovo museo regionale vivente, pronto a coinvolgere le istituzioni culturali e le comunit locali alla sua costituzione. Tutto a cominciare da Culture in movimento, partita da Biandronno (Va), per passare a Villa Carcina (Bs), San Benedetto Po (Mn), Lodi Vecchio (Lo), Cremona, Galbiate (Lc), Stradella (Va).Per informazioni pi dettagliate sul-la mostra e Aess consultare i siti web www.lombardiacultura.it, www.aess.regione.lombardia.it.

    Culture in movimento stata inaugurata lo scorso 3 luglio a Bian-dronno (Va). Un itinerario lungo un anno che coinvolger via via spazi espositivi diversi: ville, musei etno-graci, musei civici, parchi minerari ed ecomusei. Lappuntamento val-trumplino a Villa Glisenti dal 25 lu-glio al 30 agosto prossimo.

    Mostra in viaggio

  • 5La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Quanto viene pubblicato in queste pagine da attribuirsi unicamente alla responsabilit dei rmatari delle lettere. Nelle lettere necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile lidenticazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere gi apparse su altri organi di stampa. Scrivete a La Voce della Valtrompia, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

    La parolaai lettori

    LLETTERE

    VALTROMPIA DA BOCCIARE

    Asfalto pericolosoQuando le nostre strade vengono riasfaltate capita molto spesso che rimanga a margine del manto rifatto un bordo pi chiaro corrispondente ai precedenti livelli. E come nel caso della fotograa i margini della SP345 si trasformano in veri e propri solchi. Siamo in un tratto di strada nel comune di Gardone Val Trompia, ma potremmo trovarci in molti altri punti della Valle e incontrare la medesima situazione. Un dislivello che per i ciclisti pu diventare fatale. Basterebbe praticare la fresatura ogni volta che si asfalta e poi distendere lo strato nuovo. Basterebbe un po' di buonsenso.

    VALTROMPIA DA PROMUOVERE

    La lungimiranza degli alberi

    In questo tratto di strada tra Sarezzo e Gardone Val Trompia gli automobilisti

    transitano, pacicamente scortati dalla verde presenza di alberi. Una schiera di creature ramicate che ci guarda

    ordinata mentre sfrecciamo con le nostre protesi a quattro ruote, che ci allieta

    il passaggio creando un virtuale arco. Unopera cui dobbiamo rendere grazie

    alla lungimiranza delle amministrazioni che sul nire degli anni Ottanta ne

    decisero la piantumazione guardando al futuro del bello comune.

    Addiocara PatriaSono un trentaduenne valtrumplino e mi duole constatare quanto il senso dappartenenza alla nazione stia rapi-damente evaporando. Il 2 giugno (fe-sta della Repubblica), cos come il 25 aprile (festa delle Liberazione dItalia) sono due date nelle quali dovremmo commemorare con partecipazione il nostro passato per ricordarci chi siamo e chi saremo. In realt si trasformano per la maggioranza delle persone in giornate di cui prottare per unuscita fuori porta, un giorno da ponte (pa-radigma di una societ-scollata?), un giorno come tanti per il nostro vivere nel divertimento. Le piazze dovrebbe-ro sbocciare come ori in primavera, traboccare di gioia festante mentre la banda attraversa le vie suonando lin-no di Mameli, il nostro inno. Persone che si riversano nelle strade, gente che affolla i balconi per applaudire il cor-teo dautorit fasciate in nastri bianco-rosso-verdi che slano su italico suolo. Bandiere che sventolano a ogni ne-stra, piazze ove ritrovarsi insieme a di-scutere. E invece: piazze desolate, un corteo striminzito, balconi semi-deser-ti e le poche bandiere mosse dal ven-to a segnalare la sporadica presenza di qualche italiano. Pochi, troppo pochi.

    Antonio Panelli

    Amarcord Bruno PizzulNel paese dove conta dire pi che fa-re, il dilagante qualunquismo dei tele-cronisti televisivi ormai giunto a li-miti insopportabili. Perch continua-no a strepitare a ogni azione, a grida-re e denire pazzesca ogni cosa? Di questo passo anche il pi normale dei passaggi diventa incredibile, pazze-sco, fantastico. Quando saranno ni-ti gli aggettivi che cosa diranno i tele-cronisti? E qual il senso del commen-tatore tecnico, in telecronache ormai divenute salotti, dove snocciolare da-ti e nei quali il giornalista cerca di im-primere la propria opinione? Che cosa dire degli uomini a bordo campo, che sentusiasmano se lallenatore fa qual-che passo fuori dallarea tecnica, con-fabula con qualcuno o semplicemen-

    te si sofa il naso? Dove sono nite le vecchie sane telecronache a una vo-ce, quelle che tentusiasmavano se la squadra era in attacco, quelle che sa-pevano calibrare i commenti? Dove sei nito Bruno Pizzul!

    Oreste Della Casa

    L'incivilt traboccanteNoi uomini siamo continue e imper-territe macchine da riuto. Producia-mo senza sosta scarti, ma daltra par-te questo necessario per continuare ad abitare la Terra. Se scartiamo, per, dobbiamo cercare di riciclare al massi-mo e non trasformare i punti di raccol-ta dei riuti in discariche allaria aper-ta. Purtroppo spesso cos: diverse vol-te alla settimana mi capita di trovare sacchetti ammassati ai cassonetti, sem-plicemente perch non cera pi spa-zio allinterno e costava fatica cercar-ne altri in giro per il paese. la logi-ca dellimmondezzaio, di chi getta le carte per terra perch tanto qualcu-no si preoccuper di raccoglierle. la logica di una civilt riutata, di una re-sponsabilit scansata.

    Luigi Bettoni

    Sino al 13 settembre, dalle ore 8 alle ore 22, attivo il servizio "Anziani e caldo in Val-le Trompia" con un numero da chiamare in caso di necessit: 030 2188329. Una vol-ta inoltrata la chiamata verranno allertati dipendenti comunali, operatori delle Case di Riposo, operatori dell'Asl e volontari per l'intervento specico.Per urgenza santaria contattare il 118.

    Educazione minata

    Sempre pi assunzioni nel mondo della scuola vengono fatte non scegliendo in maniera appropriata le persone cui de-mandiamo leducazione dei nostri gli. Scegliere chi sar il maestro dei nostri gli la cosa pi importante di tutte, perch leducazione alla base di ogni societ che voglia proclamarsi civile. In-segnare, specie ai pi piccini, non sol-tanto un mestiere, insegnare una mis-sione. Allora mi chiedo: dove sono le eccellenze da selezionare? Quali sono i criteri adottati per scegliere i migliori? Chi insegner a mio glio?

    Lettera rmata

    Tv cattiva maestraSi parla sempre pi spesso di acco-glienza degli immigrati, di integrazio-ne degli extra-comunitari e adesioni ai valori e alla cultura del paese che li ospita. Un riconoscersi nel paese ospi-tante che si manifesta in primo luogo nellapprendimento della lingua. E se per i ragazzi facile imparare parlan-do con i loro coetanei a scuola e du-rante i momenti di gioco, molto pi

    difcile per gli adulti. Per le perso-ne adulte meno facile stringere rap-porti, perch le novit spiazzano, di-sorientano e solo i giovani riescono ad assimilarle. Ecco che spesso gli stra-nieri in et adulta si riuniscono e si ri-trovano a parlare quasi esclusivamen-te con altri uomini e donne origina-ri del loro paese, nella lingua del loro paese. Una volta la televisione pub-blica si faceva carico con alcune tra-smissioni dellalfabetizzazione della gente. Trasmissioni che oggi resistono solamente sul satellitare e con unof-ferta risibile. Ora, senza voler condur-re unanalisi sulla composizione dei palinsesti, vorrei rilevare come il lin-guaggio della televisione generalista si sia corrotto. Come la lingua italiana venga bistrattata senza remore dalla maggior parte della gente che appare dentro la scatola della lontananza. E vorrei solo constatare come un mez-zo potenzialmente capace di insegna-re la lingua non faccia che far passare (nella maggior parte dei casi) parole ormai apolidi. E capisco come gli im-migrati, che attraverso di esso potreb-bero imparare litaliano, decidano le-gittimamente di spegnere.

    Maria Loredana Buizza

    E-mail:valtrompiavocemedia.it

    Emergenza caldo

  • 7La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Parola al primo cittadino. Intervista al neosindaco di Lumezzane, che traccia le linee del suo impegno

    Vivenzi: Nel futuro, lo sviluppo

    L'asteroide "Lumezzane"Nellanno mondiale dellastronomia lOsservatorio Serano Zani onora le indagini celesti di Galileo Galilei (1609) con un dono alla comunit valgob-bina: un nuovo asteroide di nome Lumezzane. Scoperto il 5 agosto 2005 da Marco Micheli e Gianpaolo Pizzetti, lasteroide ha un diametro di circa 3,3 km e dista dal sole tra 2,07 U.A. e 3,13 U.A. Monitorato per tre anni, la de-nominazione giunta nel dicembre 2008 e lintitolazione ufciale avvenu-ta lo scorso 17 maggio. Per informazioni sullosservatorio Serano Zani e il planetario di Lumezzane possibile visitare il sito web www.astrolibre-sciani.it.

    Lumezzane

    J Silverio Vivenzi il nuovo sinda-co di Lumezzane, con una maggio-ranza che sora il 57%. La coalizio-ne Lega-Pdl stata premiata n dal primo turno. Esponente della Lega, il neosindaco per dieci anni stato consigliere comunale di minoranza e presidente del consiglio durante lamministrazione Facchinetti. Do-po due amministrazioni guidate da non imprenditori, lavvocato Fac-chinetti e il professore e dirigente sanitario Corli, la vittoria di Viven-zi riporta in pole position un uo-mo dindustria. Una speranza per la Valgobbbia, attanagliata da una crisi che sembra pi pesante che altrove. Si trattato di una vittoria che ci aspettavamo - dice il nuovo sinda-co -. Abbiamo molti giovani su cui puntiamo e interessanti progetti che vorremmo realizzare a breve. Ci aspettiamo anche una collabo-razione dalla minoranza. Dal fronte del Pdl, il segretario val-gobbino Michele Chiappa rimarca che, dopo cinque anni di immobili-smo, la gente di Lumezzane ha pre-miato un centro destra che sa come fare ad amministrare. Lalleanza con la Lega, che si consolidata durante il periodo in cui siamo stati insieme allopposizione, ha creato le basi per la vittoria. Il mascheramento della sinistra sotto le liste civiche non passato in Valgobbia, la gente

    non cascata nel giochino. Anche Lucio Facchinetti, scontto cinque anni fa da Corli, ritiene che dopo una politica fondata sulle chiacche-re ritorna la politica del fare. Con-cetto che anche il primo cittadino ri-tiene alla base del rilancio di Lumez-zane, il quale sembra aver smarrito molte delle sue migliori qualit. La nostra citt rischia di divenire ogni giorno sempre pi spenta ed apati-ca. Molte piccole aziende chiudo-no o si trasferiscono, leconomia in un periodo di congiuntura nega-

    tiva e la citt appare grigia, spesso sporca, poco piacevole ed incapace di reagire. Il progetto politico-am-ministrativo che la nuova maggio-ranza intende portare avanti mira, invece, a recuperare quanto vi di maggiormente nobile nella storia e nella tradizione lumezzanese, con lobiettivo di attrezzarla ad affron-tare sempre meglio le sde civili, culturali ed economiche con cui do-vranno confrontarsi le nuove gene-razioni degli anni a venire. La nostra una citt che nel lontano passato

    stata capace di costruire grandi cose e porre le premesse per even-tuali sviluppi. Oggi noi vogliamo che questo spirito torni a vivicare la vita cittadina e che nel domani di Lumezzane vi siano nuovamente spazi crescenti di autonomia e libe-ra iniziativa. La nostra una popo-lazione laboriosa, che sa affrontare con coraggio le difcolt della vita e che chiede soprattutto di non esse-re ostacolata nel proprio sviluppo. Ma perch tutto questo possa avve-nire era necessario che Lumezzane desse un chiaro segnale di voglia di cambiamento e di rinascita. Messosi subito al lavoro, Vivenzi indica nel concreto quali debba-no essere le prime mosse della sua amministrazione: in primo luogo proseguire con quello che la giun-ta precedente ha lasciato, perch non c la possibilit di perdere un euro di quanto stato speso. I pro-getti deniti, come il parco Avoga-dro e i parcheggi a Gazzolo, devo-no proseguire, anche se porremo molta attenzione alla possibilit di risparmiare. Per i progetti lasciati a met come il passaggio pedonale del Villaggio Gnutti che presenta barriere archi-tettoniche, il neosindaco intende intervenire in modo da eliminarle al pi presto. Andr valutato molto attentamente il programma relati-vo alle conoscenze maturate dalle aziende valgobbine e che dovreb-be essere utlizzato per investire su nuovi settori.

    di Angelo Seneci

    Silverio Vivenzi, neosindaco di Lumezzane

    E-mail:valtrompiavocemedia.it

    Festeggiata nella frazione di Pieve la doppia ricorrenza per il 70 della fondazione del coro parrocchiale Lo-renzo Perosi e i 50 anni di direzio-ne dello stesso da parte di Damiano Scaroni. Erano i primi giorni di giugno del 1939 quando don Andrea Donneschi, appena arrivato a Pieve ricevette la visita di alcuni cantori nel suo stu-dio per porgergli il benvenuto. Con sorpresa si trovarono dinnanzi un giovane con passione e conoscenza musicale, che propone di iniziare da subito le prove per imparare la messa Te deum Laudamus a due voci pari,

    di Lorenzo Perosi. Nasce cos la scuola di canto. Il gruppo dei cantori, solo uomini e bambini visto che le donne entreranno nel coro solo nel 1965 (con decisione del consiglio Vaticano II che ne autorizza la partecipazione) si completa nel tempo. Nel 1948 il coro diventa totalmente autonomo, grazie alla presenza dellorganista locale Narciso Zani (Tita), pronto a di-ventare una bandiera del coro, dopo quattro anni di frequenza passati alla scuola di organisti parrocchiali P. L. Cottinelli. Dalla prima festa patronale del 24 giugno 1939 ha preso quindi avvio

    un lavorio che ha coinvolto centinaia di persone, che hanno assicurato la presenza del coro in tutte le festivit liturgiche e in molteplici manifesta-zioni con concerti in chiesa e in tea-tro. Dopo la scomparsa del fondatore don Donneschi e un senso di incertezza e di sconforto, con il nuovo curato che "non sa di musica, tocca ad una -gura tra le pi importanti per lintera Valgobbia e non solo per Pieve riuni-re la scuola: Damiano Scaroni. Grazie al suo decisionismo ed entusiasmo, i cantori unanimemente decidono di continuare nellattivit.

    Pieve: i settant'anni del coro parrocchiale "Lorenzo Perosi"

    Il coro della Pieve

  • 8 La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Il patrono. La storia del santo che il 10 agosto "piange", ogni anno ricordato nel piccolo rione di Renzo

    Il caritatevole San LorenzoJ Il patrono della parrocchia S. Rocco, santo taumaturgo e invoca-to contro le malattie contagiose. Ma nella contrada di Renzo che si dipana dalla parrocchiale, inerpicandosi su strette strade, si venera da tempo S. Lorenzo. Un santo al quale stata de-dicata una umile cappella, abbellita al suo interno da un dipinto che rafgura proprio il santo. Lorenzo nacque intorno al 220 nella comunit autonoma di Aragona in Spagna e da giovane venne manda-to a studiare teologia presso la citt di Saragozza. L ebbe come maestro il futuro Papa Sisto II che, una volta eletto Vescovo di Roma (257), confer a Lorenzo il titolo di diacono. A quei tempi era imperatore di Roma Filippo detto lArabo, tollerante verso i cristia-ni; ma il suo capitano darmi Valeria-no lo scalz dal trono e lo uccise sotto le mura di Verona. Divenuto il nuovo imperatore, Valeriano eman un edit-to (agosto 258) secondo il quale tutti

    i vescovi, i presbiteri e i diaconi do-vevano essere messi a morte. Comin-ci cos a falciare migliaia di martiri e si scagli poi contro Sisto, credendo che nelle sue mani risiedesse il tesoro imperiale. Sembra che Sisto II stesse celebrando una Messa nel cimitero di S. Callisto, quando fu catturato e con-dannato a morte. Si racconta anche che incontr Lo-renzo e che prima di venire decapita-to con una scure gli disse: Lorenzo, non ti lascio solo glio mio! A te sono

    riservate pi grandi battaglie. Noi vec-chi scegliamo la via pi corta. Tu che sei giovane avrai pi gloriosa vittoria: fra tre giorni mi seguirai. A quel pun-to limperatore Valeriano chiese a Lo-renzo dove fossero i tesori e, non ot-tenendo risposta, lo sbatt in prigione. Interrogato di nuovo sullubicazione delle ricchezze, Lorenzo rispose: Si-gnore, io ti chiedo tre giorni di tempo per adunarli: poi te li mostrer. Tra-scorsi tre giorni il palazzo imperiale brulicava di unenorme ressa di pove-

    ri, ciechi e storpi e con loro cera Lo-renzo, che disse: Ecco i miei tesori, essi non scemano mai, sono i monili della Chiesa, le gemme di Cristo. Pren-dili, tu stesso diverrai ricco. Al sentir quelle parole Valeriano sinfuri e dis-se al diacono che sarebbe morto quel-la notte. Lorenzo allora rispose: La mia notte non ha oscurit, ma tutte le cose sono chiare nella luce. Quella stessa notte agostana, secondo il De ofciis di S. Ambrogio, Lorenzo ven-ne arso vivo sulla graticola e mentre bruciava sembra si sia rivolto al tiran-no: Assum est, versa et manduca (Sono cotto da questa parte, girami e mangiami). Cos, secondo la leggen-da Lorenzo mor la notte del 10 ago-sto, mentre dal cielo discendeva una bionda pioggia di stelle. Ma soprattutto port a termine il com-pito che aveva ricevuto: seguendo il suo vescovo nel martirio e, col dono delle risorse comunitarie ai poveri, manifestando come nella Chiesa ogni cosa abbia valore se orientata alla carit, se diventa servizio alla carit, se pu trasformarsi in carit.

    LumezzaneFontana

    di Lia Micale

    Sito:www.lavocedelpopolo.it

    La cappella di San Lorenzo

    DAL SAPERE AL SAPER FARE, AL SAPER ESSERE. I L P I A C E R E D E L L E C O S E

    Nella parrocchia di Lumezzane Fon-tana due i santi ricordati: San Roc-co e SantAnna. San Rocco nasce a Montpellier attorno al 1295 e muo-re dopo il 1355 ed protettore de-gli appestati. La sua festa cade il 16 agosto. SantAnna la madre della Vergine Maria e la moglie di Gioac-chino. La sua festa cade il 26 luglio.

    I Santi di Fontana

  • 9La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Luglio di grande festaper la contrada di Renzo

    J Da venerd 10 a luned 13 luglio la piccola contrada di Renzo nella par-rocchia di Lumezzane Fontana sar pronta a festeggiare e celebrare la pro-pria devozione a S. Lorenzo martire. In uno spazio messo a disposizione dal-la Eme Posaterie di Egidio Mori sono ospitati una serie di tendoni che per quattro giorni riuniranno familiarmen-te tutti i contradaioli. Una festa allin-segna della semplicit, che da ventan-ni anima la seconda settimana di luglio di questa comunit lumezzanese.Io sono in questa parrocchia ormai da nove anni - dice il parroco di Lumez-zane Fontana, don Italo Lombardi e devo dire che tutti gli abitanti della contrada collaborano per la buona ri-uscita della festa, chi adoperandosi al bancone del bar, chi cucinando e ge-stendo lo spazio dello stand gastrono-mico fra spiedo, casoncelli nostrani, salamine e formaggio fuso. La festa di S. Lorenzo vuole essere prima di tutto un momento di ritrovo e di con-divisione, la riscoperta di qualche ora da trascorrere attorno a una tavola, l dove il cibo diviene unoccasione per stare in compagnia e riunire la piccola comunit di Renzo. Renzo, ma non solo. Per quattro gior-

    ni prosegue il parroco lintera par-rocchia di Fontana si trasferisce nel-la sua piccola frazione, anche con la celebrazione delle Sante Messe: nella giornata di apertura lEucaristia pre-vista per le ore 20, mentre sabato 11 luglio sar unora prima (ore 19); la celebrazione domenicale si sposter interamente a Renzo, sia per la S. Mes-sa mattutina delle 10.30 sia per quella serale delle 19; inne, luned 13 luglio la S. Messa delle 19.30 sar seguita da una processione. Momenti di ritrovo eucaristico che precederanno quelli segnati dal divertimento allinsegna della musica e del ballo, ogni giorno con un gruppo differente: venerd ci saranno i Simca Drivers (saranno pre-senti anche i ragazzi delloratorio, che

    chiuderanno il loro Grest con unesi-bizione a sorpresa), sabato toccher a Lucas Band, domenica Daniela Tec-nicolors e Oscar Di Stefano e luned chiusura con Gino de Gonzales. La gente partecipa con spirito appas-sionato conclude don Italo sapen-do che tutti i soldi raccolti per locca-sione verranno destinati ad opere per loratorio. E anche se S. Lorenzo cade il 10 agosto, i festeggiamenti sono an-ticipati alla prima settimana di luglio, trasformandosi in un momento corale di chiusura delle attivit parrocchia-li. Analogamente a quanto avviene per Fontana, che ricorda il patrono S. Rocco (16 agosto) durante la terza settimana di settembre, aprendo cos il nuovo anno.

    La sagra. Parla il parroco di Lumezzane Fontana don Italo Lombardi

    Posta sul piccolo torrente della val di Renzo, tributario del ume Gob-bia, Fontana sorge a 355 metri di altitudine sopra la localit Piatuc-co e appena sotto la Fontana No-na che in questo luogo ha la sua sorgente. Etimologia facile per il piccolo cen-tro abitato valgobbino, che pro-prio dalla fontana destinata a di-stribuire lacqua sorgiva prende il nome.Un termine che compare per la pri-ma volta in un documento del 14 febbraio 1574, il quale attesta co-me in Contrada Villa di Fontana venga allepoca convocata la vici-nia per approvare lacquisto di una casa in villa de Platucho e ren-derla abitabile per un notaio. Un nome che dalla carta catastale del 1610 compare poi nella sempli-ce forma di Fontana. Centro abi-tato un tempo molto ridotto, av-vinghiato attorno allantica chie-setta eretta nel 1676, e poi cresciu-to sino a raggiungere il patrimonio sufciente a staccarsi dalla Pieve di S. Giovanni (1939). Un decreto ve-scovile datato 16 aprile 1940 san-cisce che la chiesa curiaziale di S. Rocco e la frazione di Fontana si stacchino dalla Pieve di Lumezza-ne, divenendo parrocchia sotto la denominazione di Lumezzane Fon-tana. da allora che gli abitanti co-minciano a manifestare la volont di una nuova chiesa; cos, scartata la proposta di costruirla nellarea della chiesetta preesistente, viene scelta lattuale localit Caselli.Nel 1961, su progetto dellinge-gner Domenico Gorlani e del pro-fessor Dino Bianchi di Brescia, ven-gono avviati i lavori per ledica-zione della nuova chiesa parroc-chiale, poi inaugurata nel settem-bre del 1969 e della quale proprio questanno verr celebrato il qua-rantesimo dalla fondazione.

    Una storia antica per il borgo di Fontana

    di Lia Micale

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    Don Italo Lombardi amministra i battesimi a Fontana

  • 10 La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Alta ValleInsieme a PeseiLazienda agricola Pesei di Tavernole non va in vacanza e per tutte le dome-niche pomeriggio da qui a ottobre propone una serie di attivit per gruppi e famiglie. Un percorso di educazione ambientale e alimentare lungo il sentie-ro che dai Piani di Caregno porta in Pontogna e a Cimmo.Unoccasione per trascorrere una domenica pomeriggio in modo diverso, istruttivo e divertente, immersi nella natura e al tempo stesso in un territorio ricco di storia. Per informazioni dettagliate possibile consultare il sito web www.pesei.it. Per prenotazioni telefonare al numero 335 6677729 oppure mandare una mail a [email protected].

    Collio. Il Bike Park rilancia la Pezzeda: il prossimo 19 luglio una prova del Campionato italiano di Downhill

    Il brivido della discesa in biciOltre alla

    spettacolare gara, circuiti e impianti

    di risalita aperti tutta l'estate per

    gli appassionati di mountain bike

    di Edmondo Bertussi

    J Dal 16 al 19 luglio il Bike Park dellAlpe Pezzeda di Collio ospiter la prova unica di campionato italia-no di Downhill (DH): la specialit pi divertente e spettacolare della mountain bike (salti su gobbe natu-rali e articiali) . Si pratica su ripidi pendii in discesa con apposite bici-clette bi - ammortizzate: il biker obbligato ad idonea protezione (ca-sco integrale, gomitiere, ginocchiere e guanti) per proteggersi da cadute. Poi c il Freeride, disciplina pi li-bera, come il cross - country: bici pi leggere tipo il rampichino, che con-sentono anche la risalita su percorsi adatti a tutti.La gara nazionale il riconoscimen-to delleccellenza del Bike Park nato

    dalla passione di alcuni amici che pra-ticavano la specialit e ne intuirono le potenzialit come prolungamento, nella stagione senza neve, dellutilizzo di funivie e piste da sci. Era il 2005. La Siv Spa, controllata dagli enti pubbli-ci, aveva appena riaperto la stazione sciistica dopo anni di chiusura. Cap limportanza del progetto: modic i sedili della seggiovia, dotandoli di ap-positi ganci per trasportare in quota il passeggero e la sua bicicletta. Da lass qualcuno aveva gi azzardato

    la discesa per circa 4 km no al tram-polino di Collio o con scorribande su sentieri e sterrate vicini. Si traccia-rono le prime due piste permanenti di Downhill sfruttando la pendenza iniziale del mitico Canalone; due pi-ste di Freeride e un anello di cross - country che consentono di godersi, partendo dalla Pezzeda, boschi e pa-norami dellAlta valle no a Bovegno e Marmentino. Ora le piste sono quattro di DH (per circa 7 km) dalla cima della Pezze-

    da, con un tracciato - scuola. Quattro quelle di Freeride (per quasi 25 km) per tutti i gusti: novit 2009 di grande successo quella che consente la di-scesa no alla miniera Tassara sulla provinciale da dove si rientra in Col-lio alla seggiovia. Dal primo sabato di giugno ha ricominciato a girare la seggiovia. stato un inizio di stagio-ne col botto: centinaia di giornalieri staccati per i bikers, in gran parte pro-venienti da fuori provincia, e cifre da stagione invernale piena. Si aggiunta una novit assoluta: la bici - terapia, nuova frontiera nel-la cura dei mali oscuri tanto diffusi al giorno doggi. Alla partenza della seggiovia in Collio possibile infatti noleggiare tutta lattrezzatura, ci sono a disposizione istruttori qualicati di livello nazionale e accompagnatori: tra loro due appassionati psicologi di Milano pronti a seguire latleta o amatore che lo richiede. La seggio-via rimarr aperta no a met set-tembre ogni ne settimana e dall8 al 23 agosto tutti i giorni. I prezzi per le risalite: 18 euro i giornalieri, 10 euro mattinieri e pomeridiani, 170 euro lo stagionale. Tra le manifestazioni col-laterali il 4 luglio e l'8 agosto escur-sioni in notturna.Info: www.bikeparkpezzeda.com; cell. 339 8357174 (Gianni Mozzoni).

    Bici in corsa in Alta valle

    Sito:www.lavocedelpopolo.it

    Marmentino. Entro settembre il completamento della rete e il progetto per l'impianto di cogenerazione

    J Dopo quattro anni dallinizio dei lavori sembra la volta buona per Marmentino, pronto alla realizza-zione del teleriscaldamento a bio-massa (legna vergine): sta scritto in documenti ufciali intercorsi e rmati tra Comune e Fravt (Fon-ti Rinnovabili Alta Valtrompia), la societ prima a controllo pubblico ed ora a controllo privato francese, che ha realizzato e messo in funzio-ne limpianto di Collio. Una vicenda che dura da quattro anni, dopo un inizio a tambur battente (in paral-lelo alla realizzazione a Collio) con avvio a Dosso, poco dopo la devia-zione verso la Vaghezza, dei lavori

    per la centrale e la rete di tubature. Poi tutto si era di fatto bloccato, no-nostante le rimostranze di Comune e cittadini. Ora le grosse novit. Alla base una nuova convenzione tra Comune e societ rmata un an-no fa (in data 23 giugno 2008) con scadenza 2040, e rilascio deiussio-ne assicurativa di 200mila euro dal-la societ al Comune a garanzia del suo rispetto. Contiene limpegno a ultimazione lavori relativi alle re-ti, agli impianti e attivazione dei servizi entro il 30 settembre 2009. Insieme lapprovazione dei neces-sari permessi per la realizzazione di un impianto di cogenerazione

    (produzione combinata di energia elettrica e calore) come a Collio, sempre alimentata a legna vergi-ne e ritenuta lunica strada per una gestione in attivo dellimpianto, in sostituzione del vecchio progetto di solo riscaldamento dellacqua.Limpianto avr una potenza di 1000 Kw in grado di soddisfare i consu-mi medi di circa 800 famiglie. La convenzione contiene poi una se-rie di clausole a tutela dei cittadini che gi avevano sottoscritto i pre-contratti. Il tutto stato reso pubblico con lultimo Notiziario Comunale.

    e.b.

    La lunga attesa per il teleriscaldamento a biomassa

  • 12 La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Media ValleUna meridiana a S. Maria del GiogoSabato 4 luglio stata inaugurata al santuario di S. Maria del Giogo la nuova meridiana realizzata da studenti e insegnanti dellistituto com-prensivo Oriana Fallaci di Polaveno. Realizzata con la collaborazione dellamministrazione comunale, la meridiana ha aperto la tre giorni di fe-sta per la celebrazione del 70 del gruppo Alpini di Polaveno. Gi lanno passato ne era stata realizzata una in collaborazione con listituto di Sa-rezzo e il suo ex-preside Francesco Ceretti, per sfortunatamente stacca-tasi dalla sede e andata rotta. Ora una meridiana tutta nuova, costruita in terracotta e rafgurante tutti gli stemmi delle brigate alpine italiane.

    Sito:www.lavocedelpopolo.it

    Agor della Diocesi. Il 20 luglio alle 21 l'elevazione spirituale per presentare la Lettera del vescovo Monari

    Terre di fede, tappa in Vallealla chiesa di Villa Carcinadi Fabio Larovere

    J Fa tappa a Villa Carcina, scelta come riferimento per la Valtrompia, Agor, levento di presentazione alla Diocesi della Lettera Pastorale del vescovo. Si tratta di Terre di fe-de, il primo di tre momenti nei quali articolato linsieme delle iniziative che caratterizzano linizio del nuovo anno pastorale, per far s che la Let-tera del vescovo possa avere una ri-sonanza maggiore per la Chiesa dio-cesana e per la societ civile.Lappuntamento per luned 20 lu-glio alle ore 21 sul sagrato della par-rocchiale dei santi Emiliano e Tir-so a Villa (via Roma). Qui si tiene unelevazione spirituale che ha per tema leucarestia e verter sulla pre-sentazione meditata dellopera scel-ta come riferimento per la macrozo-na della Valtrompia. Si tratta della stupenda pala di Moretto Cristo eu-caristico con i santi Cosma e Damia-no, conservata nella parrocchiale di Marmentino, che verr presenta-ta da don Giuseppe Fusari, diretto-re del Museo Diocesano di Brescia. Nellambito dellelevazione spiritua-

    Arte. Il capolavoro conservato a Marmentino scelto come opera di riferimento per la Valtrompia

    J Lopera darte di riferimento per la Valtrompia nellambito della pre-parazione allinizio dellanno pasto-rale uno dei capolavori di Ales-sandro Bonvicino, detto il Moretto (1498 1554), Cristo eucaristico con i santi Cosma e Damiano, con-servato nella chiesa parrocchiale di Marmentino. Secondo gli studiosi, la pala fu com-missionata da Donato Savallo, arci-prete del Duomo di Brescia e titola-re del benecio parrocchiale di Mar-mentino, che l'avrebbe fatta dipinge-re attorno al 1540. Al centro, sopra un basamento posta l'Eucaristia,

    mentre al di sopra, simbolicamente nascosto da un velo tenuto da due putti alati, sta il Cristo risorto che tiene gli strumenti della passione. In basso sono posti i due santi titolari della chiesa di Marmentino, Cosma e Damiano, veri e propri testimoni del mistero. C un diretto rapporto tra ci che si vede e ci che il velo nasconde. Moretto mette in scena questa allegoria attraverso limmagi-ne del velo tenuto dai due angioletti: questo limite che segna ci che si vede da ci che si pu credere. Qui si apre la dimensione del Corpo glorio-so: quel pane issato sul basamento

    il punto di attrazione che non so-lo simboleggia un dono, ma che lo rende presente nella sua misteriosa possibilit. E cos si compie luni-cazione tra quanto realizzato nellEu-caristia e quanto compiuto sulla cro-ce: tutto attirato in quel luogo che per sua natura eucaristico. Perch in quel luogo ci che accaduto una volta accaduto per sempre e rima-ne tale per leternit. Perci Cristo perennemente pa-ne, crocisso, e risorto e come tale rappresentato nel mistero che atti-ra e che realizza lassicurazione della gloria nostra futura.

    le lattore Luciano Bertoli legger poi alcuni passi dalla Lettera Pasto-rale del vescovo, alternandosi con il coro La soldanella di Villa Carci-na che, diretto da Pasquino Zanotti, eseguir brani sacri. Allevento sono invitati tutti i fedeli triumplini; esso viene replicato, oltre che in citt, in altri cinque paesi della Diocesi, per coinvolgere al massimo la Chiesa

    bresciana.Agor richiama la piazza, il luogo dove la gente si trova, si incontra e discute. Lintento proprio quello di far s che il tema dellanno pastorale tocchi gli aspetti principali della vita e diventi oggetto di confronto anche al di fuori del ristretto ambito eccle-siale. Per lanno pastorale 2009-2010 il Vescovo ha scelto il tema dellEu-

    caristia, secondo il motto paolino un solo pane, un unico corpo. La nuova impostazione dellinizio dellanno pastorale stata cos pen-sata in tre momenti essenziali, ri-guardanti rispettivamente il prima, il durante e il dopo la settimana dinizio. Il primo momento, intitola-to Terre di fede, si svolge in questo mese di luglio. Il secondo si intitola Chiesa nella citt e comprende la settimana che va dall1 al 5 settem-bre: il momento centrale che, coin-volgendo anche la citt, richiamer attorno al vescovo, segno visibile della sua unit, lintera Diocesi, at-traverso una serie di iniziative che culmineranno nella solenne Conce-lebrazione eucaristica di sabato 5 settembre in Duomo nuovo. Lultimo momento, Popolo in cam-mino, previsto per il mese di ot-tobre: il vescovo si porter nelle cinque macrozone e presenter il tema della sua Lettera pastorale. Per la Valtrompia, lappuntamento luned 5 ottobre nella Sala del-la Comunit di Inzino di Gardone (via Volta). Tutte le informazioni su Agor si possono anche trovare allindirizzo internet www.diocesi.brescia.it/agora.

    Il Cristo eucaristico di Moretto tra arte e teologia

    La chiesa parrocchiale dedicata ai santi Emiliano e Tirso

    "Cristo eucaristico" di Moretto

  • 13La Voce della Valtrompialuglio 2009E-mail:valtrompiavocemedia.it

    Polaveno. L'originale competizione, nata nel 1986, una delle prove in programma dal 19 al 26 luglio

    Il Palio dellOca, unoccasioneper celebrare la patrona S. Annadi Rosa Casari

    J C un paese incastonato tra Val-trompia e lago dIseo dove prende corpo quel f n le oche spesso ri-volto al pigro camminatore. Siamo a Polaveno, dove ormai da ventitr anni si svolge con successo crescen-te il famoso Palio dellOca. Dal 19 al 26 luglio il borgo valtrumplino sar inondato dei ridenti festoni delle cinque contrade. Sin dal 1986 il Palio vuole essere una festa patronale dice il par-roco don Mario Laini - un modo di coinvolgere lintera comunit pola-venese nel ricordo di S. Anna (pa-trona insieme a S. Nicola Vescovo). Un modo di incontrarsi che non si esaurisce nella sola giornata di ce-lebrazione patronale (26 luglio), ma parte da lontano con la lunga prepa-razione da parte dei contradaioli di una festa lunga una settimana. Castello, Gorgo, Roma Nord, Roma Sud e Zoadello, questi i nomi delle contrade che si sderanno nei set-te intensi giorni di prove e giochi. Tutto avr inizio con la solenne pro-cessione di domenica 19 luglio dal santuario di S. Maria del Giogo alla localit Zoadello. Un corteo di per-sone che sincontrano prosegue

    don Mario - perch lincontro la ligrana di tutta la manifestazione, un modo per lasciare da parte screzi e rancori e riannodare i legami fra gli uomini, come in una grande fa-miglia allargata. Motore instancabile dellorganiz-zazione il trio formato da Ezio Pintossi, Silvano Poli e Giancarlo Pintossi che, con il prezioso e indi-spensabile aiuto dei capi-contrada

    e di tutti i contradaioli, si prodiga-no per realizzare questanno la XXIII edizione del Palio dellOca. Proprio Giancarlo Pintossi ci spiega perch la scelta ricaduta sulloca: Quan-do si decise di avviare questa mani-festazione lintento era ricordare S. Anna e al contempo animare Pola-veno con tutta una serie di giochi; fra questi, anche una corsa di ani-mali e di qui loca, creatura buffa

    che fa divertire grandi e piccini e non troppo costosa. Una comunit che partecipa con passione allevento dellestate, sem-pre pi mischiata a gente che da tut-ta la Valle accorre per assistere alla curiosa sda animalesca: cinque oche gareggiano in una corsa dal-la parrocchiale al campo sportivo, guidate ciascuna da un contradaio-lo munito di bastoncino ma che non pu in alcun modo toccarle. Oche che corrono per portare punti alle rispettive squadre, perch il Palio un vero e proprio torneo di prove sportive: la partita di calcio, la ga-ra sui trampoli, il tiro alla fune, la staffetta per bambini e adulti, il per-corso ciclistico, il taglio della legna, la gara con le pinne, la briscolata e limmancabile palo della cuccagna. E alla ne, la contrada che mette-r in carniere il maggior numero di punti potr portarsi a casa lambito Palio, quel drappo decorato a mano che potr conservare sino alledizio-ne successiva e diverr di sua pro-priet se riuscir a vincerlo per due edizioni, anche non consecutive. Tutto questo il Palio dellOca, una festa che dal 19 al 26 luglio illumi-ner Polaveno con migliaia di pic-cole bandiere colorate, come mani che salutano e rinsaldano i legami di unintera comunit.

    La piazza di Polaveno, uno dei luoghi del palio

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  • 15La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Concesio. Due milioni di euro la spesa complessiva, ma i lavori saranno suddivisi in diversi lotti

    SantAndrea, cantieri in vistaper il nuovo oratoriodi Lia Micale

    J Il progetto per la ristruttura-zione del complesso oratoriale di S. Andrea, presentato l11 giugno 2008, sembra possa tradursi a bre-ve in realt. Un oratorio concesiano che conti-nua ad adempiere la funzione di ag-gregazione giovanile assegnatagli da don Giovanni Bosco, ma necessita di una struttura pi funzionale e or-ganica rispetto a quella attuale, i cui ultimi lavori risalgono a una trentina di anni fa. Gli spazi sportivi e per la catechesi - dice don Piero Minelli, parroco di S. Andrea - sono limitati e si disturbano a vicenda, perch nati un poco per volta dai bisogni con-tingenti, ora ci vuole un radicale e urgente intervento. Un progetto di grande portata i cui tempi di realizzazione saranno condizionati dal reperimento delle risorse nanziarie. La spesa pre-ventivata dai progettisti prosegue don Piero di due milioni di eu-ro, certamente troppo onerosa per la Parrocchia. Pertanto, avremmo pensato di realizzare il progetto a lotti, partendo dagli interventi pi urgenti: prima di tutto la zona spo-gliatoi e delle attrezzature sportive,

    poi i lavori per aule, bar, segreteria, servizi, ascensore, sala polivalente e zona cucine.Loratorio, attraverso le attivit che vi si svolgono, un punto di riferi-mento educativo, una risorsa per loggi e per il domani, e molto dipen-de da come la comunit lo senta ca-sa propria. Lopera importante continua il parroco concesiano - ma non si vuole soffocare la parrocchia

    gravandola di un impegno economi-co cos rilevante. Pi che di struttu-re loratorio fatto di persone e qui a S. Andrea la realt parrocchiale molto bella e vivace, ricca di talen-ti, e in un oratorio vanno messi in condivisione i talenti di tutti, senza che nessuno si senta escluso. Com-pito del pastore guardare alle co-se essenziali: abbiamo tanto e non ce ne accorgiamo, perci bisogna

    aiutare la comunit a cogliere le priorit. Gli oratori come lespres-sione dellamore del Signore che si manifesta, come lambiente di una grande famiglia. Occorre solo un po di umilt continua don Piero secondo lo stile di Ges Nazareno, che vissuto per trentanni nel na-scondimento. La ristrutturazione importante, ma bisogna avere chia-re queste idee prima di procedere, perch il rinnovamento delloratorio il segno di un grande amore per la comunit, una scommessa per il fu-turo e una grande speranza. A Concesio regna lottimismo per questa importante opera, ma i fon-di non sono la preoccupazione prin-cipale. Prima di iniziare i lavori - conclude don Piero Minelli - bisogna mettersi in regola con i documenti richiesti dallo Stato (Sovrintendenza per i Beni Culturali). La ristrutturazione delloratorio soprattutto un atteg-giamento di rispetto verso le perso-ne, che devono poter vivere in un ambiente decoroso e rispettoso del-le normative vigenti. Noi siamo otti-misti e sappiamo di poter lavorare con lappoggio della Curia e dellam-ministrazione di Concesio che, oltre allaiuto nel reperimento di fondi, si sempre dimostrata sensibile alle iniziative parrocchiali.

    Il progetto di nuovo oratorio a Concesio Sant'Andrea al computer

    E-mail:valtrompiavocemedia.it

  • 17La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Economia

    L'incontro

    Giancarlo ContiGiuseppe Mattei

    Dalla Cassa Rurale del 1897 all'odierna Bcc della Valtrompia

    di Andrea Alesci

    J Dirimpetto al municipio di Gar-done sorge la Banca di Credito Co-operativo della Valtrompia. E l, al secondo piano di una luminosa stanza con vista sul liceo scienti-co, ci accolgono il direttore gene-rale Giancarlo Conti e il vicediret-tore Giuseppe Mattei.Come nasce la Banca di Credito Cooperativo della Valtrompia?La nostra una banca profonda-mente inserita nel territorio, che affonda le radici a Bovegno, dove tuttora vi la sede principale.La Bcc odierna si sviluppata nel corso del tempo, partendo dalla Cassa Rurale di Depositi e Pre-stiti di Bovegno - Societ Coopera-tiva, presieduta da don Giovanni Tanghetti nel 1897. Nel 1990 sor-ge a Bovegno la sede della Cassa Rurale e nel 1993 avviene la fu-sione con la Cassa Rurale e Arti-giana di Lodrino (nata nel 1983), dando origine alla Bcc di Alta Val-trompia.Poi, nel 1998, ventilatasi lipote-si di un assorbimento alla Bcc di Brescia, il Consiglio di ammi-nistrazione vota per lautonomia dellistituto con la nomina di un nuovo Cda. Nel 2003 arriva la se-de secondaria di Gardone, e con essa la denominazione attuale di Bcc della Valtrompia. Un istituto di credito che opera in tutta la Valle.Oltre alla sede storica di Bovegno siamo a Gardone Val Trompia,

    Lodrino e dalla scorsa primavera anche a Sarezzo. Inoltre, abbiamo diversi ufci di tesoreria: a Pezza-ze, Collio, S. Colombano, Marmen-tino e Irma.Qual lofferta che proponete alla vostra clientela?Nelle quattro sedi abbiamo ven-totto dipendenti, sempre pronti a servire i clienti allinsegna della cortesia e della disponibilit. Il punto forte del nostro modo di agi-re la capacit di ascolto. Sono le famiglie, gli artigiani e le piccole e medie industrie che decidono di afdarsi alla nostra banca.Come opera la Bcc della Val-trompia?Pur essendo una banca di picco-le dimensioni, grazie al supporto del sistema cooperativo possiamo offrire ai clienti dei servizi pari a quelli delle altre banche. Appli-chiamo anche noi una forma di banking online, chiamato Relax Banking (che si trova sul nostro sito web www.bccvaltrompia.it) attraverso cui il cliente pu acce-dere al proprio conto sia dal pun-to di vista informativo che opera-tivo. Inoltre, diamo la possibilit ai nostri clienti di effettuare pre-lievi Bancomat gratuiti in tutti gli sportelli Bcc dItalia.Dal punto di vista dellimmagi-ne quali sono i riscontri?Per la percezione del nostro ope-rato ci afdiamo ai sondaggi effet-tuati a livello del sistema bancario, e da questi dati possiamo dire che le Bcc in generale sono meglio ap-prezzate rispetto alla media degli altri istituti di credito. Nel nostro caso, poi, la distribuzione omoge-

    nea sul territorio e la denominazio-ne che si riferisce a tutta la Valle (Bcc della Valtrompia) hanno con-tribuito ad aumentare la sensazio-ne positiva da parte della gente. A confermarlo anche le sponsoriz-zazioni a livello nazionale che le Bcc hanno consolidato nel corso del tempo.Che tipo di rapporto viene in-staurato con il cliente? La nostra una strategia di tota-le apertura ai bisogni del cliente, che pu diventare socio della ban-ca e partecipare attivamente alle attivit.I soci sono circa 2.300, ma ci stia-mo muovendo per ampliare la base sociale, numericamente e in rela-zione ai progetti personali, cercan-do di valorizzare le idee dotate di forte capacit realizzativa. Unuti-lit sociale che direzioniamo ver-so il singolo (livelli interessanti di accesso a crediti e servizi), ma anche e soprattutto a favore della collettivit: annualmente eroghia-mo liberalit a favore di iniziative sociali e culturali (750mila euro negli ultimi cinque anni).Daltra parte, la differenza fra le banche popolari e le Bcc la matri-ce: laica per le prime, cattolica per noi, tanto che anche la Bcc della Valtrompia si muove in tal senso, interpretando lenciclica Rerum Novarum emanata da papa Leone XIII nel 1891, che esortava i catto-lici a intraprendere iniziative con-crete in campo economico per sti-molare lo sviluppo dei ceti rurali e del proletariato urbano. In che modo il collasso econo-mico scatenato dai grandi isti-

    tuti di credito internaziona-li ha colpito la Bcc della Val-trompia?La grossa crisi economica diffusa-si a macchia dolio dal continente americano a quello europeo non ci ha toccato, anzi ha evidenziato gli aspetti virtuosi di Bcc, da sempre capace di raccogliere il capitale e investirlo nel proprio territorio, evitando speculazioni su merca-ti non domestici. Questo signica che la Bcc della Valtrompia an-corata alleconomia reale. Inoltre, il sistema di credito cooperativo risulta molto patrimonializzato: non possiamo pagare tanti utili e i nostri ratios patrimoniali sono al vertice del sistema. E come Bcc ab-biamo un sistema riconosciuto di garanzie (Fondo di garanzia istitu-zionale) che offre ai clienti garan-zie di solvibilit delle Bcc aderenti, tra cui la Bcc della Valtrompia.Guardando al futuro?Nel piano strategico di crescita prevista la possibilit di aumenta-re la presenza sica sul territorio, mentre per il futuro pi immedia-to vogliamo continuare a dare so-stegno alleconomia locale, sup-portando i nostri soci/clienti. Sia-mo una banca e compriamo soldi, quindi abbiamo una grande re-sponsabilit verso chi ce li afda. Per questo motivo abbiamo sotto-scritto insieme alle Bcc bresciane, e di concerto con Condi e Regio-ne Lombardia, una convenzione denominata Conducia che offra liquidit alle aziende in difcolt; mentre con la Provincia di Brescia ci siamo mossi per anticipare gli importi di cassa integrazione.

    Giuseppe Mattei, vicedirettore Bcc della Valtrompia

    E-mail:valtrompiavocemedia.it

    Sicurezza nel credito e utilit sociale

    Raccogliere il capitale e investirlo nel territorio della comunit

  • 18 La Voce della Valtrompialuglio 2009

    Culturae comunicazione

    "Valtrompia storica" nel webNata nellaprile del 2007 da un gruppo di appassionati alla storia locale, lassociazione culturale Valtrompia Storica si propone di raccogliere do-cumenti che hanno caratterizzato la storia della Valtrompia dagli albori ai giorni nostri. Un progetto di ricerca che pubblica su internet tutto il mate-riale raccolto, con lintento di predisporre unenciclopedia on line della sto-ria valtrumplina. Un sito web (www.valtrompiastorica.it) dove trovare in-formazioni sul territorio, gli avvenimenti storici, larte, la gente, gli antichi mestieri, le tradizioni popolari, la lingua dei paesi distribuiti lungo la valle del Mella.

    Sito:www.lavocedelpopolo.it

    Valtrompia. Pubblicato dal Comune dell'Alta Valle un corposo volume sulla storia e l'arte dell'antico borgo

    In terra di Marmentinocon lo storico Carlo Sabatti

    Un viaggio nella storiafra mestieri,

    opere d'arte e gure del passato,

    tra cui il marmentinese Nicol Tartaglia

    J Nelle cinquecentosessanta pagi-ne che lo storico Carlo Sabatti, con la collaborazione di Elena Pala, ha cura-to per la Compagnia della Stampa condensato con sapiente maestria e rara precisione il passato e il presente di Marmentino. In terra di Marmen-tino. Viaggio nella storia e nellarte, questo il titolo dellopera, voluta dal Comune triumplino, che racchiude la vita del piccolo paese e allo stes-so tempo tratteggia il quadro di una Valtrompia che con Marmentino ha camminato attraverso il tempo. Un viaggio iniziato ben prima che luo-mo ponesse il proprio calcagno sul ferroso terreno triumplino, come ri-cordano le cinque paginette dintro-duzione scritte da Luigi Mor: Dalla preistoria allanno 1002, un excur-sus sulla presenza umana in Valle e sulla prima testimonianza scritta (un

    testamento del 12 luglio 1002 redatto dalle misteriose Donne di Fusio) con cui Marmentino entra ufcialmente nella storia e apre gli Annali della Comunit di Marmentino, registra-ti da Carlo Sabatti: il corpo centrale del libro, in movimento fra le pieghe di una storia paesana che poi abbrac-cia le vicende dellintera Valtrompia e dove troviamo lipotesi (fondata) sullorigine marmentinese del famoso matematico bresciano Nicol Tarta-glia: al secolo Nicol Fontana, sfre-giato alla faccia da un attacco fran-

    cese, egli pot parlare solo balbet-tando e come disse lui stesso perch tal cognome me dur molto tempo, per bona memoria di tal mia disgra-zie m apparso di volermi chiamare Nicol Tartaglia. Negli annali sono appuntati episodi di uomini, perch di essi fatta la storia e del mondo e di Marmentino, fra dispute di con-ne, pievi che diventano parrocchie, testamenti da discutere, matrimoni, battezzi, feste e curiosit, e ancora mestieri, pagamenti, costruzioni, la-sciti, visite e racconti. Storie di uo-

    mini annotate no al XX secolo, in un procedere scandito dalla presen-za rassicurante delle chiese di Mar-mentino, dalla parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano a quelle delle sue frazioni: S. Maria Assunta a Dosso, S. Rocco a Ombriano, Ss. Faustino e Giovita a Ville. Quattro eleganti case che nella sezione curata da Sandro Guerrini mostrano in fotograe car-tacee le proprie architetture, i dipinti, gli affreschi e le storie personali de-gli artisti che ivi lasciarono un segno, da Moretto a Bagnatore a Montanino. Chiese scintillanti darte e non certo spoglie di arredi sacri: calici, osten-sori, turiboli, croci, pianete e piviali che Ivo Panteghini ha documentato con dovizia in unaltra sezione del li-bro. E che cos una chiesa senza uno strumento che possa trasformarla in sublime cassa di risonanza delle pre-ghiere levate al cielo, con quegli or-gani che ritroviamo nelle accurate de-scrizioni di Guido Galli. Chiese dove le voci della gente risuonano, chiama-te alla Messa dal fedele suono delle campane, qui classicate con dovizia da Giambattista Morandini. Un volu-me che si conclude con lapparato di documenti e regesti ad opera di Carlo Sabatti, che in 560 pagine ci accom-pagna con delicatezza in un viaggio alla scoperta di Marmentino, fertile terra di lavoratori e incantevole luo-go di arte.

    Dopo Primo Mazzolari. Un uomo libe-ro, (editrice Ave, Roma, 2009), ora in libreria il nuovo libro di Anselmo Palini Don Primo Mazzolari, Brescia e i bre-sciani, pubblicato dallOpera Diocesa-na San Francesco di Sales, con lintrodu-zione di mons. Luciano Monari.Il volume approfondisce i forti legami che don Mazzolari ha avuto con Bre-scia: don Primo infatti intervenuto numerose volte nella nostra citt e in vari paesi della provincia per esercizi, quarantore, predicazioni, conferenze. A Brescia don Mazzolari aveva alcuni dei suoi pi cari amici e sicuramente molte persone che seguivano con interesse la

    sua attivit: da Stefano Bazoli, Andrea Trebeschi e Pietro Cenini ai padri lippi-ni della Pace. A Brescia don Mazzolari ha potuto pubblicare le sue prime ope-re, grazie a Vittorio Gatti, un coraggio-so libraio-editore indipendente. Il libro arricchito da unampia appendice che riporta gli articoli che don Mazzo-lari scrisse per riviste bresciane, tra cui quelli pubblicati su La Voce Cattolica (cos si chiamava allora La Voce del Po-polo), tra gennaio e marzo del 1937. Nel libro si parla anche della vicenda che ebbe come protagonista il sareti-no Oliviero Ortodossi, che pag con il carcere nel 1933, assieme a Ettore Bas-

    sani, un suo operaio di Villa Carcina, lopposizione al fascismo. Questo, per avere avuto il coraggio di stampare un manifesto antifascista diffuso in piaz-za San Pietro a Roma. Quanti vennero arrestati con Ortodossi e Bassani, come ad esempio Piero Malvestiti (futuro mi-nistro con De Gasperi), erano cari amici di don Mazzolari.Nel libro di Anselmo Palini si ricorda-no anche le Missioni che, nel maggio 1947, don Mazzolari predic a Gardone Valtrompia, invitato dal prevosto don Francesco Rossi. Questo energico e af-fascinante predicatore che molti anzia-ni gardonesi ricordano ancora oggi.

    Don Mazzolari, Brescia e la Valtrompia

    di Lia Micale

    Panorama di Marmentino

  • 19La Voce della Valtrompialuglio 2009

    di Fabio Larovere

    J Nella terra dInzino di Valtrom-pia f la statua di questIdolo; e tutthora v il piedistallo, ritrovato in una Cappella antichissima. Era Tillino scolpito di ferro, tutto ignu-do, ghirlandato di Lauro, col piede sinistro sopra ad un teschio dhuo-mo; dal quale uscivano rami doli-va. Comincia cos il capitolo del-le Memorie bresciane di Ottavio Rossi dedicato a Lidolo Tillino. Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1616, rappresenta una del-le opere pi lette e apprezzate del Seicento bresciano. Lautore, vissu-to tra il 1570 e il 1630, fu uno degli esponenti di spicco della rinnova-ta attenzione alla storia antica del territorio bresciano, in particolare per le origini romane della citt. A pagina 129 ci simbatte nellaccu-rata ricostruzione, con tanto di im-magine, della statua del dio trium-plino, che il Rossi dice di riportare cos come era stata registrata in un antico manoscritto appartenuto al sig. Alfonso Zaniboni. Nello stesso si riferiva dellordine impartito dal vescovo Ramperto nellanno 840 di spezzare la statua, probabilmente perch segno della cultura pagana.

    Lautore riferisce inoltre che la ma-no di bronzo posta in cima al basto-ne della statua gli stata donata dal conte Pietro Avogadro. Secondo gli studiosi, Tullino o Tillino era una divinit celtica minore, la cui unica testimonianza rappresentata pro-prio dal ritrovamento di unara mu-rata nella parte esterna dellabside della chiesa parrocchiale di Inzino, prospiciente lorto della canonica, che probabilmente aveva ingloba-to i resti di mura preromane. Alta 1,05 metri e larga 0,60 cm, lara in pietra di Botticino e si trova ora conservata presso i Civici Musei di Brescia. Tullino fu venerato in Val-trompia insieme al dio Bergimo e probabilmente fu equiparato a Ger-manico, glio di Druso, che ave-va accolto sotto la sua protezione triumplini e benacensi. Secondo il Falsina, sarebbe la sintesi di Mar-te e Vulcano della mitologia classi-ca e potrebbe denirsi il dio delle armi e del ferro, eloquente perso-nicazione di questi antichissimi valligiani, come lui, mezzo fabbri e mezzo guerrieri. Tale tesi appare condivisa dal Rossi che, riportando lopinione del gi citato Zaniboni, letterato acutissimo, scrive che Tullino non sarebbe altro che la figura di Marte simbolicamente scolpita in questo modo da i Trium-

    plini. E i resti di antiche mura ro-mane su cui furono eretti, secondo il Cominassi, lattuale parrocchiale e canonica di Inzino, potrebbero essere gli avanzi di un tempio pro-prio dedicato a Tullino. Prima di lanciarsi in una dotta analisi sim-bolica della gura del Dio, il Rossi riporta unaltisonante e alquanto fantasiosa descrizione della divi-nit stessa: Io direi che Tillino signcasse Iddio eterno fortis-simo, trionfator antichissimo, concorde, pacifero, prencipe dellallegrezze, vero apolli-ne; Dio che con ferma con-tinuata stabilit, liberalissi-mamente, fedelissimamente opera, con eterna prudenza la perfettione; e per via della morte de gli huomini, facendo conoscer la sua potenza, rende gli uomini immortali, con sempiterna quiete, adornando le loro pi vere grandezze.Tullino ricavato dal latino Tul-linus e il legame con Marte pu essere collegato anche al dio Tri-tullus, di cui serba tracce uniscri-zione trovata a Saint-Laurent-de-Trves nel dipartimento francese della Lozre, dove viene invocato come Mars[ti] Tritullo. Inoltre, il nome Tritullus pu es-sere interpretato anche risalendo

    E-mail:valtrompiavocemedia.it

    ai suoi elementi proto-Celtici: tris- (tre volte) e tullo- (perforato). Di qui linterpretazione come dio che colpisce tre volte (numero sacro per i celti), dotato di una lancia e assimilabile al culto dei Romani per Marte.

    Il dio celtico Tullino,Marte della Valtrompia

    Inzino. In un libro del 1616 la vicenda della divinit, la cui statua conservata nei Musei Civici di Brescia

    mura ro-seconndo occhiiale rebbeeropio ppro-

    Primaa dilisi ssim-il Roossilquaanto oo olla ddiviiii---

    Tillino rtis-

    mo, pe i-

    n-i-te

    nza della cenddo ende gliiii

    mpiterrna pi vvere

    no TTul-arte ppu dio TTriri-

  • Twirling. La societ valgobbina, fondata nel 1980, fa perno sull'impegno gratuito di tre giovani ragazze

    Lumezzane, danzare col bastonenellarmonia musicale del corpoUna disciplina poco conosciuta ma spettacolare. Nel settore agonistico Chiara Salvatti campionessa italiana

    di Andrea Alesci

    J C un posto a Lumezzane dove la passione ha preso corpo in una parola strana quanto il dialetto val-gobbino: Twirling. Non esiste cor-rispettivo italiano per questo roteare rapidamente nellaria: unazione fat-tasi sport nel volteggiare armonico di un corpo e un bastone al ritmo della musica. Nato nelle isole delloceano Pacico come danza e diffusosi ne-gli Stati Uniti dAmerica con bande che rallegravano le feste, non va con-fuso alle majorette, che di questa di-sciplina costituiscono solo una parte, esibendosi in spazi aperti e calzando scarpe da ginnastica. Per i praticanti del twirling solo scarpette da danza e un luogo chiuso: la palestra. l, nel-la palestra di via Ragazzi del 99 a Lu-mezzane che incontriamo tre giovani allenatrici: Stefania Federici, Michela Mori e Monica Gobbi. Fondato nel 1980, il Twirling Lumez-zane sopravvive grazie allautonan-ziamento e alla passione inossidabile di alcune persone. Dedichiamo tutto il nostro tempo libero agli allenamen-

    ti dice Stefania Federici e con Mi-chela (Mori, ndr) alleniamo il settore agonistico, che conta dodici ragazze e un ragazzo (Michele Monea), men-tre Monica Gobbi si occupa delle ven-ti iscritte al gruppo di promozionale (pre-agonistico). Ancora poco diffuso in Italia (squa-dre sparse fra Lombardia Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli, Marche e Sici-lia) nella provincia di Brescia ci sono solo due societ: il Twirling Lumezza-

    Basket. L'ambizioso traguardo raggiunto al termine di una stagione trionfale

    Il Sarezzo festeggia la C RegionaleJ Dopo un campionato di serie D condotto con autorevolezza e con-cluso al primo posto davanti a Bor-gosatollo, Soresina e Persico Nem-bro, la squadra allenata da Giovan-ni Marchina termina trionfalmente la stagione 2008/2009 centrando la promozione in serie C Regionale (lex C2). Scontta allovertime la forte for-mazione di Robbiate, i saretini han-no vinto con merito la gara 3 della nale play-off (96-92) disputata il 6

    giugno scorso e hanno cos conqui-stato il diritto di giocare la prossima stagione nel sesto livello del cam-pionato italiano di pallacanestro. Una societ, quella guidata dal pre-sidente Leonardo Cittadini, che era neopromossa e fa cos un doppio salto di categoria in soli due anni. Ma soprattutto una societ che co-mincia a vedere i frutti di un prezio-so lavoro portato avanti nel tempo, grazie allattenzione sempre mag-giore rivolta al nutrito settore gio-

    vanile e alla procua collaborazio-ne con il Basket Lumezzane nellor-ganizzare tutta una serie di attivit nelle scuole della Valle, in modo da avviare i giovanissimi alla pratica della pallacanestro. Una stagione trionfale fatta di 29 vittorie su 36 partite, con una media di 87 punti realizzati per gara, tan-to che tutti i sostenitori del Basket Sarezzo hanno potuto celebrarla lo scorso sabato 20 giugno con la fe-sta di chiusura alla palestra delle

    scuole medie G. La Pira di Sarez-zo. Di seguito rosa e staff tecnico del Basket Sarezzo: Becchetti G. 4, Becchetti F. 5, Ardesi 6, Bernardi 8, Battaglia 9, Fornasari 10, Botti 12, Farenzena 13, Bona 14, Sanzogni 15, Rizzolo 16, Bertoli 18, Giovanni Marchina (coach), Stefano Vittoni (assistant coach). Per qualsiasi informazione riguar-dante la stagione della societ val-trumplina possibile consultare il sito web www.basketsarezzo.it.

    ne e il Lume Fitness, che opera prin-cipalmente in Valsabbia. Il lavoro che portiamo avanti impegnativo riferi-scono le allenatrici , gli allenamenti si svolgono tutto lanno ad eccezione del mese di agosto, per le soddisfazioni non mancano e proprio lo scorso 4 e 5 aprile abbiamo disputato con quat-tro nostri atleti i nazionali individua-li a Busto Arsizio e Chiara Salvatti si laureata campionessa italiana nella categoria Senior C1; inoltre, abbia-

    Il gruppo del Twirling Lumezzane

    20 La Voce della Valtrompialuglio 2009

    SportSito:

    www.lavocedelpopolo.it

    mo unatleta, Sara Fogli, che gareg-gia in serie B, al di sopra della quale c solo la serie A (livello nazionale), con il passaggio di categoria che av-viene dopo il superamento di alcuni esami. La preparazione dei pezzi da propor-re in gara molto lunga e faticosa. A settembre - dice Stefania Federici - cominceremo a impostare il lavo-ro per le tre gare individuali in pro-gramma da gennaio ad aprile; poi prepareremo le due prove di gruppo di maggio e giugno e le due del pro-mozionale. Mesi e mesi di impegno da parte delle atlete e di chi le segue per una prova che, sotto locchio vigi-le di una giuria, dura lo spazio di pochi minuti. Questo il twirling, che non avr il seguito del calcio, non richia-mer sponsor, ma declina lo spirito dello sport: passione, allenamento e divertimento.Per maggiori informazioni consul-tare www.twirlinglumezzane.it o passare alla palestra delle scuole elementari di S. Apollonio (Via Ra-gazzi del 99 n 19) tutti i giorni dalle 16 alle 19 o a quella delle medie (Via Ragazzi del 99 n 99) il mercoled e il venerd dalle 18.30 alle 22.

    Lumezzane Calcio, presentazione il 23 luglioFissata a gioved 23 luglio la presentazione del Lumezzane Calcio che, per il secondo anno consecutivo, prender parte al campionato di Prima Divisio-ne (Lega Pro, girone A). Alla tradizionale location di Polpenazze stavolta stata preferita la soluzione a due passi da casa. Avverr in serata nel piaz-zale della piscina, zona adiacente lo stadio Comunale. Nel frattempo il club valgobbino ha ufcializzato il nuovo sponsor tecnico. Si tratta della Acer-bis, azienda bergamasca leader nel mondo del motociclismo e gi al an-co dellAlbinoleffe in serie B. Il marchio comparir sulle maglia della prima squadra e delle giovanili.

  • 21La Voce della Valtrompialuglio 2009E-mail:valtrompiavocemedia.it

    Lumezzane. Appuntamento sabato 25 e domenica 26 luglio sulla strada tra la Valgobbia e Sarezzo

    Rivive il sogno delle auto depocagrazie alla Coppa Cpf Cavagna Terza edizione della sfilata motoristica che termina nella frazione di Sant'Apollonio

    di Rosa Casari

    J Dopo i successi di pubblico ri-scontrati nel 2007 e nel 2008, pro-segue il sogno degli appassionati di motori Ezio e Gian Paolo Cavagna: veder slare le auto depoca nel tratto di strada che dal 1954 al 1967 accolse la gara in salita da Sarezzo a Lumezza-ne. La 3 Coppa Cpf Cavagna, memo-rial Ing. Fabio Becchetti. Riedizione Sarezzo-Lumezzane ritorna cos il 25 e 26 luglio prossimo nella fortunata formula di mostra dinamica (saran-no ammesse rigorosamente marche e modelli di vetture che parteciparono a una delle tredici edizioni della stori-ca Sarezzo-Lumezzane, Coppa Can-toni). Una sorta di museo viaggian-te pronto a marciare lungo quei 5.500 metri che dal Termine (Sarezzo), sno-dandosi fra le chicane create dagli organizzatori, giunge in piazza Por-tegaia nella frazione di S. Apollonio. Un corteo motoristico che nella mat-tinata di domenica 26 luglio romber per due volte lungo il breve percorso (sono previste due salite), marcian-do alla velocit media di 50 km/h per quella che sar esclusivamente una

    slata, senza alcun tipo di rilevamen-to cronometrico n classica. Corteo che sar preceduto dallincedere di venti moto depoca Gran Prix, a ri-cordo delloriginale gara datata 1951 e riservata alle due ruote. Le vetture partecipanti saranno presenti nel cen-tro valgobbino gi nel pomeriggio di sabato 25 luglio, quando il pubblico potr ammirarle esposte in sfarzosa

    mostra di s in piazza Paolo VI a S. Apollonio; mentre in serata, presso la Villa Fenaroli Palace Hotel di Rez-zato si terr la cena di gala dei piloti e il brieng con Vittorio Galvani, di-rettore della manifestazione.Coordinata dallimprenditore Mario Tomasoni, la macchina organizzati-va si avvale della collaborazione di Eligio Butturini (Bresciarally) per la

    In corsa sulle strade di Lumezzane

    parte sportiva e del Moto Club Lu-mezzane per quella logistica; leven-to, patrocinato dallAssessorato al-lo Sport del Comune di Lumezzane, si svolger sotto il vigile occhio di cinquanta commissari di percorso dellAutomobile Club di Brescia, co-adiuvati da una sessantina di volon-tari sparsi lungo il percorso. Inoltre, pur con la chiusura della strada dalle 8.30 alle 12.30 di domenica 26 luglio, la Polizia urbana e lamministrazione comunale di Lumezzane hanno indivi-duato un percorso alternativo per gli automobilisti diretti verso Brescia e la Val Sabbia. Per scelta consolidata dagli organiz-zatori la manifestazione non godr di alcun contributo pubblico e il ri-cavato sar interamente devoluto in beneficenza, anche sulla scorta delle due precedenti esperienze: in-fatti, dalle prime due riedizioni della Sarezzo-Lumezzane si sono raccolti circa 26.000 euro, poi destinati alla residenza per anziani Le Rondini di Lumezzane. Per qualsiasi altra informazione rela-tiva alla manifestazione o per consul-tare il vasto archivio fotograco della corsa storica possibile visitare il sito web www.sarezzolumezzane.it.

  • 22 La Voce della Valtrompialuglio 2009

    SERVIZI e NUMERI UTILI

    ANNO INUMERO 03 - LUGLIO 2009

    Edizioni Opera Diocesana San Francesco di SalesRegistrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

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    INFORMAGIOVANI

    CONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519SAREZZOVia Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

    COMUNICOLLIO Piazza Zanardelli, 24 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.itCOMUNITA MONTANAVia Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

    FARMACIENUMERO VERDEPER LE FARMACIE DI TURNO: 800 296157

    CONCESIOFarmacia Comunale Concesio - via Europa, 62 - Tel. 030 2007874Farmacia Dr. Lazzari Gianfranco - via Europa, 154 - Tel. 030 2185219Farmacia S. Vigilio dei Dottori Bontempi Alberto e Mauro S.n.c. - via Mazzini, 63 (localit: San Vigilio) - Tel. 030 2185012BOVEZZOFarmacia De Michelis Eredi - via Dei Prati, 26 - Tel. 030 2092566NAVEFarmacia Comunale Nave - via Brescia, 175 - Tel. 030 2530346CAINOFarmacia Verzeni R. e Ciotti S. & C. Snc - via Brescia, 116 - Tel. 030 2530134VILLA CARCINAAzienda Servizi Farmaceutici S.r.l.via Zanardelli, 22 - Tel. 030 8982791 Farmacia S. Antonio Dott. Matteo Preceruti e c. S.n.c. - via Glisenti, 13 - Tel. 030 881313 LUMEZZANEFarmacia Arrivabene Giovanna - Piazza Portegaia, 11 (localit: SantApollonio) - Tel. 030 828931Farmacia De Natale Francesco - via Montini, 233 - Tel. 030 827788Farmacia Fossati Mario - via Monsuello, 161/A (loca-lit: San Sebastiano) - Tel. 030 826744Farmacia Morandi Simone - via S. Filippo Neri, 162 - Tel. 030 8921759Farmacia Scaglioni Franco - via Giacomo Matteotti, 45 - Tel. 030 871313SAREZZOFarmacia Centrale Dr. Appodia - via Repubblica, 102 - Tel. 030 8901167Farmacia Comunale Sarezzo - via Dante, 39 - Tel. 030 800759Farmacia Fulgaro M. Antonietta - via Dante Alighie-ri, 183/B (localit: Ponte Zanano) - Telefono: 030 8900550POLAVENODonati Dr. Luciano Farmacia - via Europa, 1 - Tel. 030 84079BRIONEFarmacia Brione - via Gazzane, 23 - Tel. 030 84059GARDONE VAL TROMPIAFarmacia Comunale Gardone - via Matteotti, 300 - Tel. 030 8912510Farmacia Comunale Inzino - via Matteotti, 75 (loca-lit: Inzino) - Tel. 030 8912600

    Farmacia Gamburri Elisabetta - via Matteotti, 205/E - Tel. 030 8912041MARCHENOFarmacia Ghidini Sonia - p.zza Caduti Della Loggia, 2 - Tel. 030 861504LODRINOFarmacia Rampini Dr. Rosella - via Roma, 90 - Tel. 030 850231TAVERNOLE SUL MELLAFarmacia Scarabello di Rubuano Benedetta - via Amadini, 8 - Tel. 030 920151MARMENTINOFarmacia Span Angela - via Santellone, 18 - Tel. 030 9229024PEZZAZEFarmacia dei Dott. Grandi Daniele e Marchesi Anna-maria S.n.c. - via Taverna, 45 - Tel: 030 920788BOVEGNOFarmacia Dalla Vecchia P. & C. Sas - via IV Novembre, 32 - Tel. 030 926154COLLIOFarmacia Gerola di Paola e Daniela Gerola Snc - P.zza Zanardelli, 80 - Tel. 030 92722

    OSPEDALEGARDONE VAL TROMPIAVia Giovanni XXIII, 4 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8912661 - 030 8911517 - Sito: www.spedali-civili.brescia.it/Gardone/top_gardone.htm

    GUARDIA MEDICAGARDONE VAL TROMPIA Pronto Soccorso c/o presidio ospedaliero - via Gio-vanni XXII, 4 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 89331

    BOVEZZO C/o Cosp di via Vittorio Veneto, 33 - Tel. 030 2711502Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della set-timana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Caino, Nave, Bovezzo, Concesio, Villa Carcina.

    SAREZZOC/o presidio ASL di via IV Novembre, 19 - Tel. 030 8900567 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della set-timana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Gardone V.T., Polaveno, Brione, Sarezzo, Lumezzane.

    TAVERNOLE SUL MELLAC/o presidio ASL di via Amadini, 49 Telefono: 030 9220271Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della set-timana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Marcheno, Lo-drino, Marmentino, Tavernole, Pezzaze, Irma, Bove-gno, Collio.

    118 (Emergenza sanitaria)112 (Carabinieri)113 (Polizia)115 (Vigili del Fuoco)117 (Guardia di Finanza)1515 (Corpo Forestale)

    EMERGENZA

    Bovegno: Tel. 030 926775

    SOCCORSO ALPINO

    CONCESIOP.zza Paolo VI, 1 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

    BOVEZZOVia Vittorio Veneto, 28 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

    NAVEVia Paolo VI, 17 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Si-to: www.comune.nave.bs.it

    CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it

    VILLA CARCINA Via Marconi, 27 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

    LUMEZZANEVia Monsuello, 114 25065 Lumezzane San Seba-stiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lu-mezzane.bs.it

    SAREZZOPiazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

    POLAVENOPiazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

    BRIONEVia San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

    GARDONE VAL TROMPIAVia Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrom-pia.bs.it

    MARCHENOVia Zanardelli, 111 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

    LODRINOVia Roma, 90 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Si-to: www.valletrompia.it

    TAVERNOLE SUL MELLAPiazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

    MARMENTINOVia S. Faustino, 30 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it PEZZAZEVia Caduti Del Lavoro, 3 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

    IRMAVia Casa dellAlpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

    BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it

    Sito:www.lavocedelpopolo.it

  • CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 8.00 18.00 - Festivo: 7.30 10.30 18.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 8.30 18.30 - Fe-stivo: 8.00 10.30 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 10.00 11.00 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 8.30 18.00 - Festivo: 8.30 10.30 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 10.30BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) 9.30 11.00 18.30NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 8.30 18.30 - Festivo: 7.30 9.30 10.45 18.00Muratello - S. Francesco dAssisi: Prefestivo: 8.30 18.30 - Festivo: 8.30 10.30 17.30Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 10.30CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 10.00 18.00VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 8.30 16.00 (Casa di Riposo) 18.00 - Festivo: 8.3