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La raccolta differeiata I rifiuti: cosa sono, da dove vengono, dove vanno e come possiamo ridurli. Progetto di educione ambientale 2016-2017 Facciamo la ca giusta

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La raccoltadifferenziataI rifiuti: cosa sono, da dove vengono, dove vanno e come possiamo ridurli.

Progetto di educazioneambientale2016-2017

Facciamo la cosa giusta

Raccolta differenziata scheda didattica per gli insegnanti2

Cosa sono i rifiutiI rifiuti sono tutti quei materiali di scarto o di avanzo provenienti dalle più svariate attività umane. I rifiuti sono un “prodotto” prettamente legato all’essere umano poiché in natura ciò che qualsiasi essere vivente scarta non è un rifiuto, ma diventa subito materia prima per qualcun’altro. La natura effettua un continuo e completo riciclaggio di qualsiasi materiale organico, per cui in natura, non esistono rifiuti ma solo risorse. La natura ricicla tutto e non distrugge nulla, in un ciclo chiuso che si ripete in successione.

Quanti rifiuti al giorno?Nel 2014, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesta a circa 29,7 milioni di tonnellate, facendo rilevare una crescita di 83 mila tonnellate rispetto al 2013. Tale incremento, sebbene di entità ridotta, evidenzia un’inversione di tendenza rispetto al trend rilevato nel periodo 2010-2013, in cui si era osservata una riduzione complessiva della produzione di circa 2,9 milioni di tonnellate.*

*Fonte: ISPRA

Gli obiettivi della raccolta differenziataAnche solo eseguendo una rapida analisi di questi dati emerge chiaramente come la raccolta differenziata sia la strada obbligata per:• contenere l’inevitabile aumento delle tasse. Smaltire 1 tonnellata di rifiuti indifferenziati in discarica o

inceneritore costituisce un costo che va dai 40 euro del Lazio ai 153 del Veneto*; mentre i rifiuti differenziati hanno un valore economico: ad esempio da 1 tonnellata di plastica si ricavano oltre 150 euro;**

• ottenere dai rifiuti materie prime seconde di buon valore merceologico e commerciale, limitando così l’utilizzo di materie prime nei processi produttivi;

• adeguarsi a quanto avviene in altri Paesi Europei dove differenziare i rifiuti è un comportamento virtuoso e vantaggioso per tutti: è uno stile di vita;

• favorire le condizioni per un effettivo recupero energetico migliorando l’omogeneità del rifiuto urbano destinato all’incenerimento: bruciamo solo quei materiali che hanno un potere calorico e che non sono riciclabili;

• separare dai rifiuti urbani le componenti pericolose per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e della salute dei cittadini.

*Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Regioni e Province autonome, 2013 **Fonte: Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte

energia solare

decompositori

decompositori

terra

piante verdi

erbivori

carnivori

materiale morto di animali e piante

CICLO NATURALE

CHIUSOmateria prima

discarica

utilizzo

industria

oggetto

CICLO ARTIFICIALE

APERTO

Raccolta differenziata scheda didattica per gli insegnanti3

La gestione dei rifiuti costituisce un’indispensabile attività di pubblico interesse, la raccolta differenziata è quindi una pratica necessaria e si traduce nella separazione dei rifiuti a seconda della tipologia, nel momento in cui vengono gettati; in questo modo possono essere facilmente riciclati. Più la raccolta differenziata viene fatta accuratamente, più il riciclaggio sarà efficace e maggiori quantità di risorse e materie prime si potranno recuperare.

Rifiuti in Italia, rifiuti in EuropaNel 2014, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si è attestata a circa 29,7 milioni di tonnellate, facendo rilevare una crescita di 83 mila tonnellate rispetto al 2013.

Ripartizione percentuale della raccolta differenziata per tipologia di rifiuto, anno 2014

Fonte ISPRA Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2015

La storia ci diceIn Italia la materia dei rifiuti fu rivoluzionata dal Decreto Legislativo n. 22/1997 (il cosiddetto Decreto Ronchi) secondo cui i rifiuti devono essere gestiti in modo da favorirne (in ordine di priorità ed importanza):• la riduzione introducendo strategie volte a ridurne la quantità e la pericolosità;• il riciclo dando nuova vita ai materiali separati attraverso la raccolta differenziata;• il recupero energetico tramite il loro incenerimento.• lo smaltimento destinando all’incenerimento e alla discarica solo ciò che resta dopo le precedenti azioni.

La strategia generale delineata dal decreto Ronchi era imperniata sulla riduzione dei rifiuti e sullo sviluppo della raccolta differenziata: occorreva infatti favorire il recupero dei materiali rispetto al recupero energetico per raggiungere almeno il 35% di raccolta differenziata. Il Decreto Ambientale n°152/2006 ha poi aumentato e reso più ambiziosi gli obiettivi imponendo di raggiungere almeno il 65%!

Raccolta diff erenz iata scheda didattica per gli insegnanti4

Nel mondoRipartizione percentuale delle tipologie di rifi uti urbani nell’UE, anno 2013(dati ordinati per percentuali crescenti di smaltimento in discarica)

Fonte: elaborazioni ISPRA su dati Eurostat

Perché sono aumentati i rifi uti• Ritmi e stili di vita odierni sono accompagnati da una vera e propria invasione della plastica da

imballaggio anche a causa della crescente richiesta di cibi precotti, surgelati, veloci da cucinare, in porzioni singole.

• Il sistema industriale e commerciale tende ad immettere sul mercato prodotti poco durevoli, usa e getta o monouso, di cui non è conveniente la riparazione.

• Invasione degli ultra-imballaggi: molti imballaggi hanno come unico scopo quello di rendere più visibile ed appetibile il prodotto e diventano subito rifi uti.

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Ad ogni rifi uto la sua raccoltaI RIFIUTI RICICLABILII materiali riciclabili da raccogliere separatamente sono molti, ne fanno parte tutti quei rifi uti che possono essere destinati agli impianti di riciclaggio ed essere sottoposti a una serie di procedimenti per produrre nuovi oggetti dello stesso materiale dello scarto, ma anche per produrre nuovi materiali.I materiali che possono essere sottoposti a un processo di riciclaggio sono molti, ad esempio: legno, vetro, carta, tessuti, alluminio, acciaio, plastica, ma anche gli oli esausti.

I RIFIUTI NON RICICLABILILa maggior parte dei rifi uti che vengono conferiti con la raccolta differenziata sono riciclabili, tuttavia, una categoria non lo è: si tratta del rifi uto secco residuo. In questa categoria vanno conferiti tutti quei materiali che rimangono dopo che si sono differenziati i rifi uti recuperabili. Il rifi uto secco verrà inviato agli impianti fi nali di smaltimento, discarica e termovalorizzazione.

Fonte: www.eraslazio.it

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I rifiuti pericolosiAlcuni rifiuti contengono delle sostanze pericolose sia per l’ambiente che per la nostra salute. Devono perciò assolutamente essere raccolti e trattati correttamente.

NUOVI SIMBOLI VECCHI SIMBOLI

Alcuni tra i rifiuti pericolosi più utilizzati• LE PILE E GLI ACCUMULATORI esausti sono inquinanti per i metalli pesanti che contengono, quali

il piombo, il cromo, il cadmio, il rame e lo zinco, ma soprattutto il mercurio, il più pericoloso. Vanno raccolti separatamente in appositi contenitori: verranno poi resi inerti in blocchi di cemento e collocati in apposite discariche.

• I FARMACI se conferiti erroneamente assieme al resto della spazzatura, una volta in discarica potrebbero emanare esalazioni tossiche. Nel lungo termine gli inquinanti farmaceutici potrebbero essere responsabili di tossicità cronica e di altri effetti tra cui la resistenza microbica, alterazioni del sistema endocrino, inibizione della crescita*. Vanno raccolti in appositi contenitori, verranno poi resi inerti in contenitori ermetici oppure verranno termodistrutti.

* Fonte AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco

• ALTRI RIFIUTI PERICOLOSI anche i contenitori di sostanze tossiche come ad esempio diserbanti, disinfettanti, insetticidi, o infiammabili come bombolette spray, vernici e solventi sono considerati rifiuti pericolosi poiché la loro dispersione incontrollata nell’ambiente può inquinare il suolo e i corsi d’acqua. Non possono assolutamente essere conferiti con i rifiuti riciclabili ma devono essere portati al centro di raccolta negli appositi contenitori.

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I rifi uti ingombrantiCon il nome ingombranti si indicano tutti quei rifi uti di grandi dimensioni, spesso composti da materiali diversi, che non sono soggetti a un rapido consumo come ad esempio gli arredi. Non è facile gestire questi rifi uti, proprio perché sono voluminosi e composti da diversi materiali. Non possono dunque essere conferiti con la raccolta differenziata ma devono essere portati al centro di raccolta (o Ecocentro). Da qui vengono poi avviati a impianti specializzati, dove vengono smembrati e selezionati i vari materiali recuperabili.

I R.A.E.E.Un altro tipo di rifi uti di complessa gestione sono i cosiddetti R.A.E.E. ovvero Rifi uti da Apparecchiature non funzionanti Elettriche ed Elettroniche.Questi rifi uti devono essere conferiti presso gli Ecocentri, in seguito verranno smontati per separare le componenti pericolose e i vari materiali da avviare al recupero. Queste operazioni permettono di riciclare una quantità notevole di materiali, pari circa al 90% dell’intero prodotto diventato rifi uto.

A PROPOSITO DI R.A.E.E.: UNO CONTRO ZERO, UN’IMPORTANTE NOVITÀIn materia di RAEE bisogna segnalare un’importante novità: il Decreto Ministeriale di semplifi cazione Uno contro Zero che prevede che d’ora in poi i punti vendita di elettrodomestici ritirino gratuitamente i mini RAEE, ovvero tutti i dispositivi elettronici di dimensione inferiore a 25 centimetri e provenienti dai nuclei domestici, anche senza l’acquisto di un elettrodomestico equivalente (da qui l’appellativo “uno contro zero”). I punti vendita di dimensioni maggiori ai 400 mq devono ritirare questi oggetti obbligatoriamente. Per i rivenditori più piccoli il ritiro è facoltativo.Il decreto inoltre, semplifi ca le questioni burocratiche facilitando il ritiro di questo genere di rifi uti. Non sarà necessario infatti, registrare i dati di chi li consegna.*

*Fonte: CONSORZIO RE.MEDIA

Anche i cellulari fanno parte dei rifi uti R.A.E.E.Un cellulare contiene anche molti metalli preziosi che si possono recuperare: 0,58 gr di argento, 0,05 gr di oro, 0,02 gr di palladio e 0,02 gr di rame. Se consideriamo che 1,2 miliardi di persone ne possiedono uno, capiamo bene che recuperare questi materiali diventa vantaggioso.

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Olio vegetaleIn Italia ogni anno consumiamo 25 kg di olio alimentare a persona; circa 5 di questi purtroppo vengono abbandonati nell’ambiente.Ma cosa comporta questo? L’olio può causare gravi danni all’ambiente:• nel sottosuolo crea una pellicola che impedisce alle piante di assumere le sostanze nutritive di cui

hanno bisogno, inoltre può raggiungere i pozzi di acqua potabile e renderli inutilizzabili;• se versato nel lavandino o nel WC, può danneggiare scarichi, impianti fognari e depuratori;• se fi nisce nella compostiera, crea problemi ai processi di compostaggio.Non va quindi mai gettato nel lavandino o nei tombini perché un chilogrammo di olio disperso nell’ambiente può inquinare fi no a 1.000 metri quadrati di suolo. Se correttamente conferito e riciclato può diventare carburante per auto, sapone industriale, inchiostro, cera per auto. Può essere utilizzato anche per la produzione di asfalto.

Vantaggi ambientali della raccolta diff erenz iataOgni oggetto, anche il più semplice, deve essere costruito e distribuito prima di arrivare a noi. Questo comporta l’estrazione delle materie prime, la lavorazione del prodotto, il suo trasporto e la sua distribuzione nei vari punti vendita. Tutti questi passaggi richiedono consumo di energia in forme diverse.

I vantaggi della raccolta differenziata si possono così riassumere:

• Il risparmio sull’estrazione di materie prime attraverso il loro recupero. Fare la raccolta differenziata ci permette di riciclare gran parte dei materiali di cui sono costituiti i nostri rifi uti, recuperando così molte materie prime. In questo modo, evitiamo di danneggiare l’ambiente estraendone di nuove. Le risorse naturali, quali acqua, petrolio e legname non sono inesauribili!

• Il risparmio di energia. Il recupero di materiali utili dai rifi uti, reso possibile proprio grazie alla raccolta differenziata, comporta anche un grosso risparmio di energia. Invece l’estrazione di materie prime per produrre nuovi beni comporta il dispendio di elevate quantità di energia.

ALLUMINIO

CARTA

FERRO

GOMMA

PIOMBO

PLASTICA

RAME

VETRO

MaterialeConsumo di energia in processi

alimentati con materie prime vergini (Kcal/Kg)

Consumo di energia in processi alimentati con frazioni recuperate

(Kcal/Kg)

48.000

6.000

4.000

8.500

2.400

14.000

12.000

4.800

2.000

2.400

1.400

2.600

1.000

2.000

1.700

2.900

L’ALLUMINIOOgni 1000 kg di alluminio riciclato si risparmiano:

IL VETROOgni 1000 kg di vetro riciclato si risparmiano:

LA CARTAOgni 1000 kg di carta riciclata si risparmiano:

LA PLASTICAOgni 1000 kg di plastica riciclata si risparmiano:

4000 kg di bauxite3000 kg di petrolio

1200 kg di sabbia

2000/2500 kg di legno

1400 kg di polimeri plastici400 kg di petrolio

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• Il risparmio idrico. La raccolta differenziata ci permette di risparmiare anche risorse vitali quali l’acqua che viene utilizzata per i processi produttivi. Proviamo a fare un semplice esempio di quanto le nostre azioni possono incidere sull’ambiente: quanta acqua si risparmia nel produrre carta riciclata rispetto a quella vergine? Per produrre una tonnellata di carta vergine occorrono 15 alberi, fi no a 440.000 litri d’acqua. Per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano invece 1.800 litri d’acqua: si evita il taglio di 15 alberi, si possono risparmiare fi no a 438.200 litri d’acqua.* La differenza è netta e non ha bisogno di ulteriori commenti.

*Fonte: educambiente.tv

• Riduzione delle aree destinate alle discariche. Lo smaltimento dei rifi uti nelle discariche richiede una grossa disponibilità di terreni a scapito di ambienti naturali. Meno rifi uti vengono destinati allo smaltimento, meno territori saranno destinati alle discariche.

La strada giusta: i rifi uti diventano risorseChe cosa si può ottenere da ogni categoria merceologica di rifi uto?

DA RIFIUTO... ... A RISORSA

Verde, ramaglie e umido organico

Contenitori in plastica

Carta e cartone

Vetro

Alluminio

Secco non riciclabile

Compost

Arredo urbano, contenitori, tubature, giochi...

Imballaggi, quaderni, cartoni...

Bottiglie, vasi...

Contenitori, scatolame

Recupero energetico

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Facciamola beneAbbiamo visto quindi quanto sia importante fare la raccolta differenziata, ma è essenziale capire anche che bisogna farla bene. Il sistema di raccolta dei rifiuti urbani ottiene spesso risultati inferiori alle potenzialità, a causa di una separazione insufficiente a monte da parte degli utenti.Troppi i sacchi in cui finisce ancora tutto insieme: avanzi di cibo, scarti di frutta e verdura, carta e cartone, bottiglie di plastica, lattine e vetro rifiuti facilmente separabili e recuperabili che, se conferiti correttamente, consentirebbero un rapido aumento delle percentuali di raccolta differenziata.

Le anomalie più frequenti nella raccolta differenziata riguardano: • la presenza di carta non conforme, ad esempio: carta sporca e scontrini nei contenitori della carta; • la presenza di ceramica nel vetro e l’utilizzo dei sacchetti in plastica per raccogliere le bottiglie; • impurità nella raccolta dell’organico come stracci, assorbenti, mozziconi di sigaretta e sacchetti in

plastica.

Inoltre è bene seguire sempre alcune indicazioni generali su come conferire i rifiuti: svuota, sciacqua e possibilmente schiaccia.

La gestione dei rifiuti in 4R:Le 4R è un piccolo trucchetto per ricordarci le quattro parole fondamentali che devono stare alla base del nostro rapporto con i rifiuti: Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero energetico. Che nelle azioni di tutti i giorni si possono tradurre concretamente in:

1. RIDUZIONE = produrre meno rifiuti ...scegliendo prodotti con pochi imballaggi, preferendo prodotti ricaricabili, evitando gli “usa e getta”.

2. RIUTILIZZO = utilizzare più volte un oggetto prima di gettarlo ...scambiando giochi, libri, abiti in buono stato, usando contenitori con vuoto a rendere.

3. RICICLO = dare nuova vita ad un rifiuto trasformandolo in materiale utile ...facendo correttamente la raccolta differenziata di ogni rifiuto

4. RECUPERO = dare valore anche ai rifiuti non riciclabili ...ricavandone energia o calore attraverso il trattamento di termovalorizzazione.

A proposito di errori nei conferimentiCi sono materiali che sembrano vetro, ma vetro non sono, il caso più insidioso è forse quello dei materiali inerti che fondono a temperature più alte del vetro, come la vetroceramica (stoviglie e pirofile da forno), la cui assoluta trasparenza trae in inganno anche l’occhio più esperto. È però importante ricordarsi di tenere la vetroceramica tipo il “pirex”, così come i piatti, le tazzine in ceramica o porcellana, alla larga dal vetro perché è sufficiente un solo frammento di questi materiali, mescolato al rottame di vetro pronto al forno, per vanificare il processo di riciclo, dando origine a contenitori destinati irrimediabilmente ad infrangersi!

Fonte COREVE

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Oltre la raccolta diff erenz iataIL LIFE CYCLE ASSESSMENT

Il Life Cycle Assessment (LCA) è la valutazione del ciclo di vita di un prodotto. Quando prepariamo una torta, partiamo dagli ingredienti: uova, farina, burro, ecc. Poi li lavoriamo, li cuciniamo e otteniamo la nostra soffi ce e gustosissima torta che ci sazierà a colazione. Una volta mangiata, laviamo il piatto, buttiamo le briciole nell’umido e sistemiamo tutto quello che abbiamo usato per prepararla. Ecco, l’esempio può sembrare semplice, ma in buona sostanza rispecchia il processo del ciclo di vita di un prodotto: ogni oggetto che usiamo può essere sottoposto a questo studio per valutarne l’impatto sull’ambiente.Infatti, al fi ne di ottenere tutti i prodotti presenti sul mercato, il processo di produzione prende il via proprio dalle materie prime presenti in natura che vengono trasformate in materiali semilavorati. Soltanto in pochi casi le materie prime possono essere utilizzate direttamente allo stato grezzo.I materiali semilavorati sono utilizzati per la fabbricazione dei prodotti fi niti che devono essere trasportati nei diversi luoghi di acquisto per il loro successivo utilizzo e consumo. Al termine del ciclo di vita i prodotti fi niti si trasformano in rifi uti e sono avviati al riciclo o allo smaltimento.

ll Life Cycle Assessment valuta l’insieme di interazioni che un prodotto o un servizio ha con l’ambiente, considerando il suo intero ciclo di vita. L’obiettivo dell’LCA è di comprendere le conseguenze ambientali direttamente o indirettamente causate da un prodotto e quindi dare, a chi ha potere di defi nire le normative, le informazioni necessarie per regolamentare i comportamenti e gli effetti ambientali di una attività e identifi care le opportunità di miglioramento.In poche parole il LCA considera gli impatti ambientali del caso esaminato nei confronti di:• salute umana;• qualità dell’ecosistema;• impoverimento delle risorse;• impatti di carattere economico e sociale.

pre-produzione trasporto produzione

trasporto

costruzione

uso e riuso

manutenzione

demolizione

trasporto

riciclaggiosmaltimento

LCA

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E a scuola cosa possiamo fare per ridurre i rifiuti?All’interno della classe o scuola si possono svolgere svariate attività per avviare e sensibilizzare alla pratica della raccolta differenziata. Di seguito proponiamo alcuni spunti dai quali partire, tutti adottabili dalla vostra realtà scolastica. Si possono suddividere gli alunni in squadre, ognuna delle quali potrà ricoprire un ruolo ben preciso, in modo da gestire i diversi compiti.

Esempi di attività:

1. PUNTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATAScelta dei punti di raccolta idonei dove posizionare i contenitori per la raccolta, in classe o nell’intera scuola. I punti di raccolta devono essere scelti dopo aver eseguito un’attenta analisi dei luoghi in cui ogni rifiuto viene prodotto (ad esempio, il contenitore per la raccolta della carta andrà posizionato nella zona delle fotocopiatrici, quello dell’umido dove si fa ricreazione). E’ importante che siano luoghi accessibili a tutti e ben visibili, ed è necessario un confronto con i collaboratori scolastici per stabilire chi e come dovrà poi svuotare i contenitori posizionati nelle classi o nei punti di raccolta e riempire i cassonetti in dotazione alla scuola per il conferimento stradale.

2. POSTER, LOCANDINE E CARTELLONIPreparazione di materiale informativo sulla raccolta differenziata: poster o altro materiale che indichi chiaramente quali rifiuti fanno parte di ogni categoria. Gli oggetti possono essere disegnati dai bambini, ma anche ritagliati e incollati, quando è possibile si possono anche incollare i rifiuti veri e propri. Il cartellone andrà posizionato vicino ai punti di raccolta, in modo da aiutare gli altri bambini, gli insegnanti e il personale scolastico della scuola a fare una corretta divisione.

3. CONTENITORI E INFORMAZIONIPredisposizione e allestimento dei contenitori di raccolta: nei punti prescelti, si dovranno posizionare i contenitori e eventuali materiali informativi. I contenitori (ad eccezione di quelli che già sono presentiin dotazione alla scuola per il conferimento stradale) dovranno essere ideati e creati dagli alunni e possono consistere in scatoloni o altri contenitori recuperati, sui quali incollare un disegno che simboleggi cosa va gettato in ciascuno.

4. MESSAGGI DI SENSIBILIZZAZIONEIdeazione e creazione di messaggi inerenti la raccolta differenziata da posizionare nei luoghi frequentati della scuola: palestra, atrio, auditorium, altre aule comuni. Ad esempio, un cartellone può essere intitolato “Sai che...?”, vi si riporteranno curiosità interessanti sulla raccolta differenziata e il recupero delle risorse.

5. RACCOLTA IN FESTAOrganizzazione della raccolta differenziata in occasione di feste a scuola. Cosa possiamo fare? Informare tutti i partecipanti su come funziona la separazione dei rifiuti a scuola ad esempio con dei cartelloni; sistemare i contenitori all’interno dell’area della festa per dare la possibilità a tutti di conferire agevolmente i rifiuti; prendere accordi con i collaboratori scolastici per assicurare la corretta realizzazione di tutte le fasi della raccolta (anche lo svuotamento al termine della festa).

6. TI INSEGNO IO LA DIFFERENZARaccontiamo alle famiglie cosa abbiamo imparato realizzando un foglio illustrativo o un giornalino di classe con quello che si è imparato e creato nella propria realtà scolastica.

7. UN OCCHIO ALL’INTERVALLOPorta a scuola tutto quello che ti serve per fare un sano spuntino, senza produrre rifiuti. Scegli alimenti sani, evita le merendine confezionate ed iperimballate: puoi acquistare ad esempio il pacco famiglia di biscotti e portarli a scuola in un contenitore di plastica lavabile e riutilizzabile. Lo stesso vale per l’acqua, puoi portare con te una borraccia riutilizzabile, ad esempio quelle di alluminio, eviterai di produrre rifiuti di plastica.

Raccolta differenziata scheda didattica per gli insegnanti13

Fonte immagine: ISPRA

Quali azioni sistematiche possono essere intraprese in pratica a scuola?• Stampare meno possibile e in modalità fronte retro• Quando si stampa, usare caratteri più piccoli, margini e interlinea più stretti• Riutilizzare la carta già stampata su un lato per le bozze• Trasmettere comunicazioni via e-mail• Salvare i documenti su CD o strumenti USB invece di stampare• Quando possibile, dematerializzare le lezioni usando schermi interattivi• Riutilizzare carta e cartoncino per le attività in classe• Promuovere l’uso di carta riciclata• Utilizzare tablet o e-reader per leggere i libri di narrativa assegnati,

facilmente reperibili su tutti gli store on-line• Preferire merenda sostenibile senza imballaggio.

La piramide della gestione virtuosa degli oggetti