la potenza del negativo le filosofie del dubbio e gli scetticismi 1. lo scetticismo antico lezioni...
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“La potenza del negativo”le filosofie del dubbio e gli scetticismi
1. Lo Scetticismo antico
Lezioni d'Autore
Non accettare come verità solida, assoluta, indiscutibile quanto viene proposto dalla tradizione e da sistemi politici, filosofici o religiosi.
La parola ‘scettico’ deriva da sképsis, ‘ricerca’ e da ‘sképtesthai’, ‘controllare criticamente’, ‘esaminare’. Chi pratica lo scetticismo è qualcuno che intende ricercare ancora mentre altri si sono già accontentati di una spiegazione.
L’atteggiamento scettico
La filosofia occidentale nasce con Eraclito e Parmenide → La lotta della Verità contro l’Opinione.
Tuttavia, alcuni pensatori difesero il buon diritto dell’Opinione e misero in discussione il percorso tramite il quale il discorso filosofico finiva per essere soffocato dal dominio di una Verità non sufficientemente fondata.
Verità e Opinione
Zenone. Da Raffaello, La scuola di Atene, particolare
Senofane di Colofone: “Se buoi, cavalli e leoni avessero avuto mani per potersi raffigurare gli dei se li sarebbero disegnati come buoi, cavalli e leoni”.
Zenone: Se Achille non potrà mai raggiungere la tartaruga o una freccia il suo bersaglio, come si può contestare l’unità dell’Essere in nome di un divenire privo di solidi fondamenti logici?
L’atteggiamento scettico nell’eleatismo
Senofane di Colofone
Oggetto d’indagine non è più la Natura, ma il mobile mondo delle opinioni nella Polis, ove l’uomo è il metro che misura un mondo fluido d’interessi, principi e valori.
Gorgia: la Verità è un evento che si produce inducendo un’idea in chi ascolta un discorso, dominando il Logos.
I Sofisti, Atene – V sec. a.C.
Si potrebbe affermare che sia Socrate il vero fondatore dello scetticismo
→ in Socrate l’esercizio del dubbio, metodico e strategico, diventa consapevole strumento di ricerca e di esame critico delle teorie del tempo.
Socrate
Jean-Jacques David, La morte di Socrate, 1787
Esame critico delle teorie di altri pensatori (soprattutto Platone, Aristotele e gli Stoici).
Impossibilità di cogliere intellettualmente la natura intima della realtà, - sospensione del giudizio (epochè) nei confronti di essa, - accettazione dei limiti di rappresentazione e di definizione del discorso.
La ‘scuola’ scettica antica - Pirrone di Elide
Afasia→Il non pronunciarsi filosoficamente sulla verità delle cose.
Atarassia→La liberazione dalle preoccupazioni, dato che nulla può essere davvero conosciuto e, di conseguenza, dominato.
Gli esiti del pensiero pirroniano
Come si può insegnare che non si può insegnare nulla di conoscibile?
Il radicamento di un approccio critico e scettico all’interno dell’Accademia platonica sotto la guida di Arcesilao.
Si può parlare di ‘scuola’ scettica?
L’Accademia platonica assurge a luogo di diffusione dell’approccio scettico.
All’interno dell’Accademia di Arcesilao e Carneade si afferma l’indirizzo probabilistico.
L’Accademia platonica - III-II sec. a.C.
Carneade
La conoscenza della realtà non è certa, ma al massimo viene ‘ritenuta certa’, tramite un assenso che dipende da un atto mentale e non da un’inconcussa verità → La necessità di praticare l’epochè. Se da un lato la conoscenza certa è inattingibile, dall’altro siamo in grado di ritenere almeno probabili tutta una serie di fatti, di nessi, di legami tra enti ed eventi.
L’indirizzo probabilistico
Al periodo dello scetticismo accademico succede tra il I a.C e il II d.C. un ritorno all’indirizzo pirroniano, ossia a un approccio che si concentra sulla fase critica. A dare continuità di ‘scuola’ a una serie di pensatori e di temi è Sesto Empirico (160-210 d.C.), lo ‘storico’ dello scetticismo antico che costruisce una genealogia di filosofi scettici a partire da Pirrone.
Sesto empirico, lo storico dello scetticismo
Sesto Empirico intende combattere la sua battaglia sui principi dell’interpretazione dell’arte medica contro gli avversari, i “dogmatici”, seguaci di Galeno.
La medicina degli “empirici” non parte da descrizioni universali, a suo giudizio arbitrarie, ma analizza caso per caso, rifiutando le universalizzazioni indebite.
Sesto Empirico: empirici vs. dogmatici
FINE
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