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la politica di sviluppo rurale 2014-2020 iN italia

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la politica di sviluppo rurale

2014-2020 iN italia

La presente pubblicazione è frutto di un lavoro di gruppo coordinato da Stefano Leporati,

Riccardo Fargione e Claudia Albani dell’Area Economica di Coldiretti,

a cui ha partecipato in qualità di autore Angelo Frascarelli.

Le informazioni riportate offrono una panoramica generale. Per gli opportuni

approfondimenti potrai rivolgerti agli Uffici Coldiretti capillarmente presenti sul territorio

e che puoi facilmente individuare consultando la sezione “Vicino a me”

dell’App TerraInnova.

Il contenuto della presente Pubblicazione riguarda la normativa di settore di carattere

nazionale e regionale (Psr) e non tiene conto dei contenuti espressi dalle ulteriori

diverse leggi e disposizioni regionali.

L’Autore declina ogni responsabilità circa eventuali aggiornamenti normativi prodotti in un

momento successivo alla data di pubblicazione del testo, pertanto ogni riferimento ai

provvedimenti normativi non è da intendersi come riferito anche alle successive

specifiche modificazioni ed integrazioni di ciascun provvedimento.

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

INDICE

1. Introduzione.................................................................................................................................. 5

2. L’architettura della Pac.............................................................................................................. 52.1. Feaga e Feasr........................................................................................................................ 52.2. Quattro regolamenti............................................................................................................. 6

3. Gli obiettivi della Pac 2014-2020................................................................................................ 7

4. La politica di sviluppo rurale....................................................................................................... 84.1. Il Quadro Strategico Comune e l’Accordo di partenariato............................................ 84.2. Obiettivi tematici, priorità e focus area ............................................................................. 94.3. L’indice dei Psr....................................................................................................................... 114.4. Psr nazionali e regionali ........................................................................................................ 124.5. Le risorse finanziarie .............................................................................................................. 134.6 La gestione del rischio .......................................................................................................... 164.7 Piano irriguo ........................................................................................................................... 164.8 Biodiversità animale.............................................................................................................. 16

5. La situazione in Europa ............................................................................................................... 17

6. Le misure ....................................................................................................................................... 186.1. Elenco ed analisi delle principali misure dei Psr 2014-2020 ............................................. 206.2. La gestione del rischio .......................................................................................................... 276.3. Partenariato europeo per l’innovazione, Pei .................................................................... 28

6.3.1. Lo strumento: i Gruppi operativi ................................................................................ 306.3.2. I finanziamenti .............................................................................................................. 30

7. Focus su alcune misure di interesse per lo sviluppo delle imprese agricole......................... 317.1. La Misura 4.1 “Investimenti nelle imprese agricole” ......................................................... 317.2. La Misura 6.1 “Aiuto all’avviamento di impresa per i giovani agricoltori” ..................... 387.3. La Misura 6.4 “Sostegno ad investimenti

nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole” ...................................................... 49

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

1. IntroduzIone

Questo quaderno descrive la politica di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2014-2020 sia negli aspetti generali riguardanti tutta l’Unione europea, sia riguardo al modo con cuiessa è stata applicata in Italia. Gli agricoltori devono confrontarsi con gli obiettivi e le regole della politica di sviluppo rurale cheinfluenzano in maniera sostanziale le scelte aziendali.Di fronte ai continui cambiamenti dello scenario socio-economico-politico, gli imprenditori agri-coli sono chiamati a conoscere i nuovi orientamenti e meccanismi della Pac e a trarne le con-seguenze per migliorare la loro strategia imprenditoriale.Questa pubblicazione ha l’obiettivo di fornire una sintetica guida sulle principali misure di inte-resse per le aziende agricole nell’ambito del secondo pilastro della Politica agricola comune. Ilfine è quello di tracciare le caratteristiche di rilievo dei singoli interventi previsti nei Psr regionalie delle province autonome, che sono via via declinati nei singoli bandi attuativi.

2. L’archItettura deLLa Pac

L’architettura giuridica della Pac si può assimilare ad un edificio che si regge su due pilastri, duefondi e quattro regolamenti (fig. 1 e 2).Il primo pilastro comprende gli interventi di mercato, che riguardano la stabilizzazione dei red-diti degli agricoltori tramite la gestione dei mercati agricoli e il regime di pagamenti diretti. Il se-condo pilastro promuove la competitività delle imprese agricole e lo sviluppo rurale, con misureprogrammate a livello nazione e regionale.

2.1. Feaga e Feasr

Per il periodo 2014-2020 il finanziamento della Pac è assicurato da due fondi:• il Feaga, Fondo europeo agricolo di garanzia;• il Feasr, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

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Figura 1 - Pac 2014-2020: due pilastri, due fondi e quattro regolamenti

La suddivisione è motivata dall’esigenza di garantire trattamenti differenziati ai diversi obiettividella Pac, ma il Feaga e il Feasr applicano per quanto possibile le stesse norme, per esempio inmateria di attribuzioni degli organismi pagatori e di procedura di liquidazione dei conti.Il Feaga finanzia soprattutto il regime dei pagamenti diretti e (in misura sempre minore) quel cheresta degli interventi di mercato, quali restituzioni all’esportazione e regolazione dei mercati agri-coli; a queste due principali linee di intervento si aggiungono azioni veterinarie, promozione deiprodotti agricoli, misure per la conservazione, caratterizzazione, raccolta ed utilizzazione delle ri-sorse genetiche in agricoltura, creazione e mantenimento dei sistemi d’informazione contabileagricola, sistemi di indagini agricole.Il Feasr finanzia la politica di sviluppo rurale, ossia tutte le misure destinate al secondo pilastrodella Pac, contenute nei Psr, in gestione condivisa con gli Stati membri.

2.2. Quattro regolamenti

La riforma sulla Pac si articola su quattro importanti regolamenti di base:1. pagamenti diretti (Reg. 1307/2013);2. organizzazione comune di mercato unica (Reg. 1308/2013);3. sviluppo rurale (Reg. 1305/2013);4. regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della Pac (Reg.

1306/2013).

Il quadro normativo comunitario è completato dai regolamenti delegati e dai regolamenti diesecuzione dalla Commissione, che contengono importanti norme di attuazione.Ai regolamenti comunitari seguono le disposizioni regolamentari nazionali, con tre diversi livelli isti-tuzionali: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Agea e Regioni.

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Figura 2 - L’architettura della Pac 2014-2020

Fonte: Crea

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3. GLI obIettIvI deLLa Pac 2014-2020

La strategia Europa 2020 ha indicato la mission generale della nuova Pac, che si propone treobiettivi strategici (fig. 3):1. una produzione alimentare sostenibile, attraverso l’aumento della competitività del settore

agricolo e la redditività delle produzioni;2. una gestione sostenibile delle risorse, per garantire la produzione di beni pubblici e il contra-

sto agli effetti del cambiamento climatico;3. uno sviluppo territoriale equilibrato, per valorizzare la differenziazione delle agricolture e delle

aree rurali.La Pac 2014-2020 tenta di perseguire congiuntamente due macro-obiettivi, solo apparente-mente contraddittori: la competitività delle imprese agricole, tramite l’orientamento al mercatoe il sostegno al reddito, e la remunerazione dei beni pubblici, tramite il rafforzamento della con-dizionalità del I pilastro – nella sua accezione molto rafforzata dal greening – e della compo-nente ambientale nella politica di sviluppo rurale.Nell’ambito dello sviluppo rurale, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il climadiventano obiettivi prioritari, attraverso il ripristino, la salvaguardia e il potenziamento degli eco-sistemi e la promozione di pratiche agricole che usano le risorse in modo efficiente nonché diun’agricoltura a basse emissioni di carbonio e resiliente alle avversità climatiche. Inoltre, la poli-tica di sviluppo rurale contribuisce in modo significativo alla completa attuazione della direttivaNatura 2000 e della Direttiva-quadro sulle acque e alla realizzazione della strategia dell’Unioneeuropea sulla biodiversità per il 2020.L’obiettivo politico di una Pac più orientata ai beni pubblici è un argomento strategico per orien-tare la Pac alle esigenze della società. Dunque, i temi della sostenibilità ambientale e della pro-duzione dei beni pubblici non vanno visti come delle minacce, ma come delle opportunità, dagestire in modo equilibrato: nella consapevolezza che, a differenza di quanto si è spesso pen-sato in passato, competitività e sostenibilità, specie nel lungo periodo, non sono obiettivi con-traddittori ma sinergici e comunque ugualmente vitali.

Figura 3 - Gli obiettivi della nuova Pac 2014-2020

Per rispondere alle sfide future

Sfideeconomiche

• Sicurezza alimentare

• Variabilità dei prezzi

• Crisi economica

Sfideambientali

• Emissioni di gas serra

• Degrado dei terreni

• Qualità dell’acquae dell’aria

• Habitat e biodiversità

Sfideterritoriali

• Vitalità delle zonerurali

• Diversitàdell’agricoltura nell’Ue

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4. La PoLItIca dI SvILuPPo ruraLe

4.1. Il Quadro Strategico comune e l’accordo di partenariato

La politica di sviluppo rurale 2014-2020 si inquadra nella programmazione complessiva dellepolitiche territoriali dell’Ue, tramite il Quadro strategico comune (Qsc). Tutti i Fondi strutturalie di investimento europei (i cosiddetti Fondi Sie: Fondo europeo di sviluppo regionale – Fesr,Fondo sociale europeo – Fse, Fondo di coesione, Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale– Feasr, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca – Feamp) rispondono ad un’unicastrategia. In accordo con il Trattato di Lisbona, questa è volta a perseguire la coesione economica, socialee territoriale delle regioni dell’Unione. Al tempo stesso essa realizza la strategia «Europa 2020»,orientata verso tre direzioni di crescita convergenti: a) crescita “intelligente”, basata su ricerca, innovazione, capitale umano; b) crescita “sostenibile”, rivolta alla tutela dei beni pubblici in materia di ambiente e cambia-

mento climatico; c) crescita “inclusiva”, finalizzata all’integrazione delle minoranze e alla lotta contro la povertà

e le varie forme di esclusione.

La nuova programmazione dei Psr, quindi, prevede la novità di una maggiore coerenza con lealtre politiche dell’Ue (fig. 4). La normativa comunitaria impone la programmazione dei Psr inconcomitanza con quella degli altri fondi strutturali (Fesr, Fse, Feamp).

Figura 4 - La politica di sviluppo rurale e l’integrazione con le altre politiche

Fonte: Commissione europea

Il documento base è il Quadro strategico comune. Le priorità rappresentano in sintesi la strate-gia a medio-lungo termine dell’Unione e riguardano: 1. ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione; 2. accesso alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (Ict); 3. competitività delle piccole e medie imprese e segnatamente anche del settore agricolo

(con il sostegno del Feasr); 4. economia a basse emissioni di carbonio;5. adattamento/prevenzione nei confronti del cambiamento climatico e la gestione dei rela-

tivi rischi; 6. ambiente e uso efficiente delle risorse; 7. trasporto sostenibile e eliminazione delle strozzature nelle infrastrutture a rete; 8. occupazione e mobilità dei lavoratori; 9. inclusione sociale e lotta alla povertà;

10. miglioramento delle competenze, istruzione e apprendimento permanente; 11. capacità istituzionale e delle amministrazioni per una azione pubblica efficiente.

Coerentemente con l’inquadramento del Qsc, ogni Stato membro ha presentato all’Unione eu-ropea un proprio documento: il cosiddetto accordo di partenariato, che allinea l’azione delloStato membro stesso agli obiettivi strategici dell’Unione, cura il coordinamento territoriale, inte-gra le strategie ai bisogni del territorio, cura l’efficienza e l’efficacia degli interventi (fig. 5). L’accordo di partenariato è stato sottoposto, il 18 aprile 2014, dall’Italia alla Commissione euro-pea, che lo ha valutato ed infine approvato il 29 ottobre 2014.

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Figura 5 - La programmazione 2014-2020 dei fondi comunitari

4.2. obiettivi tematici, priorità e focus area

La politica di sviluppo rurale 2014-2020 contribuisce “allo sviluppo di un settore agricolo del-l’Unione caratterizzato da un maggiore equilibrio territoriale e ambientale nonché più rispettosodel clima, resiliente, competitivo e innovativo” e, altresì, allo “sviluppo dei territori rurali”. La programmazione 2014-2020 offre un approccio più flessibile di quello precedente 2007-2013.Le misure non sono più classificate a livello Ue in “assi”, con l’obbligo di una spesa minima perasse. Si è passati dagli assi alle priorità.Le sei priorità della politica di sviluppo rurale sono esplicitamente e saldamente correlate allepriorità generali del Qsc e, attraverso di esse, agli obiettivi di fondo dell’Unione espressi nella stra-tegia “Europa 2020” (fig. 6).Gli Stati membri o le Regioni hanno deciso quale misura usare (e come) per raggiungere gliobiettivi fissati in base a sei priorità generali con relativi “settori d’interesse” (sotto-priorità) piùspecifici. Ogni Psr contiene almeno quattro delle sei priorità.Le sei priorità sono fortemente incentrate sul trasferimento di conoscenze, l’innovazione, l’orga-nizzazione delle filiere agroalimentari, la gestione del rischio, la tutela degli ecosistemi, il contra-sto ai cambiamenti climatici e la riduzione della CO2, l’inclusione sociale e lo sviluppoeconomico nelle zone rurali.

Le sei priorità dello sviluppo rurale sono articolate in 18 aspetti, o “focus area” (Fa), secondo laterminologia inglese ormai entrata nell’uso comune (fig. 7). Le focus area rappresentano unadelle principali novità del nuovo ciclo di programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020. Essenascono dalla constatazione che le misure di intervento previste dai Psr normalmente concor-rono a più di un obiettivo strategico.Ad esempio, la realizzazione di investimenti strutturali nelle aziende agricole è finalizzata al mi-glioramento delle prestazioni economiche dell’azienda, ma può concorrere anche al raggiun-gimento di obiettivi ambientali (ad es. se riguarda l’installazione di impianti di depurazione delleacque reflue) oppure di contrasto al cambiamento climatico (ad es. nel caso di realizzazione diimpianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o di gestione delle deiezioni animali finaliz-zati alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca).

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Figura 6 - Europa 2020, obiettivi tematici del QSC e priorità del Psr

Fonte: Commissione europea

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Figura 7 - Priorità e focus area

4.3. L’indice dei Psr

Le Regioni hanno costruito i propri Psr in base alle caratteristiche dell’agricoltura e delle zone ru-rali dei propri territori. Tuttavia la programmazione di tutti i Psr ha dovuto seguire uno schema co-mune, fissato dai regolamenti comunitari della politica di sviluppo rurale (tab. 1).Tutti i Psr presentano lo stesso contenuto e lo stesso indice, fissato dal Reg. 808/2014 (art. 2 e al-legato I). L’indice consente una lettura agevolata dei Psr, nonostante la notevole mole di pagine.L’agricoltore può quindi visionare l’indice del proprio Psr (tab. 2) e concentrarsi immediatamentesui punti di maggiore interesse. Ogni Psr contiene l’analisi dei punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi (“analisi SWot”)e l’identificazione delle esigenze del proprio territorio rurale.Inoltre ogni Psr indica la strategia che illustra la giustificazione delle necessità a cui il Psr intenderispondere e la scelta degli obiettivi, delle priorità, degli aspetti specifici, basata sulle conclusionidell’analisi SWOT e sulla valutazione delle esigenze.Sicuramente l’agricoltore è maggiormente interessato alle misure e al piano di finanziamento,che identifica la ripartizione della spesa pubblica per misura e sottomisura.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

tabella 1 - I regolamenti della politica di sviluppo rurale

regolamento (ue) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeoagricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).

regolamento delegato (ue) n. 807/2014 della Commissione dell’11 marzo2014 che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 delParlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale.

regolamento di esecuzione (ue) n. 808/2014 della Commissione del 17luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale.

L 347 del 20 dicembre 2013

L 227 del 31 luglio 2014

L 227 del 31 luglio 2014

tabella 2 - L’indice dei Programmi di sviluppo rurale (Psr)

1. Titolo del programma di sviluppo rurale (Psr)

2. Stato membro o regione amministrativa

3. Valutazione ex ante

4. Punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi (“Analisi SWOT”) e identificazione delle esigenze

5. Descrizione della strategia

6. Valutazione delle condizionalità ex ante

7. Descrizione del quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione

8. Descrizione delle misure selezionate

9. Piano di valutazione, contenente le sezioni di seguito indicate

10. Piano di finanziamento

11. Piano di indicatori

12. Finanziamento nazionale integrativo

13. Elementi necessari per la valutazione dell’aiuto di Stato

14. Informazioni relative alla complementarità

15. Modalità di attuazione del programma

16. Azioni adottate per coinvolgere i partner

17. Rete rurale nazionale

18. Valutazione ex ante della verificabilità, della controllabilità e del rischio di errore

19. Disposizioni transitorie

20. Sottoprogrammi tematici

4.4. PSr nazionali e regionali

La politica di sviluppo rurale prevede che gli Stati membri o le Regioni predispongano programmipluriennali (Psr) secondo le esigenze delle proprie zone rurali.Da questo punto di vista c’è una grande novità nella programmazione 2014-2020 rispetto allaprogrammazione 2007-2013: uno Stato membro (Art. 6 Reg. 1305/2013) può presentare un unicoProgramma nazionale per l’insieme del proprio territorio, oppure una serie di Programmi regio-nali. Sulla base dell’accordo sull’assegnazione dei fondi, siglato il 16 gennaio 2014 dalla ConferenzaStato-Regioni, in Italia sono stati sviluppati 21 Programmi di sviluppo rurale a livello di Regioni e Pro-vince autonome e un Programma nazionale per quattro misure ritenute strategiche: a) gestione del rischio, b) biodiversità animale, c) infrastrutture per l’irrigazione, d) Rete rurale nazionale.

4.5. Le risorse finanziarie

Il Reg. Ue 1305/2013 ha assegnato all’Italia una dotazione di risorse finanziarie del FEASR (Fondoeuropeo agricolo per lo sviluppo rurale) pari a 10,43 miliardi di e per il periodo 2014-2020.A questo importo si aggiungono altrettante risorse finanziarie del cofinanziamento nazionale.Pertanto, il valore complessivo della spesa pubblica per lo sviluppo rurale per l’Italia è di 20,85miliardi di e in sette anni. Una somma del 6% superiore rispetto a quella della programma-

zione 2007-2013, a dimostrazione della crescente importanza dello Sviluppo rurale nell’ambitodella Pac.Per tener conto della diversa capacità di spesa dimostrata dalle Regioni nel periodo di pro-grammazione 2007-2013, il riparto per il periodo 2014-2020 prevede una diversificazione dei tassidi cofinanziamento comunitari:• cofinanziamento Feasr Regioni Competitività: 43,12%;• cofinanziamento Feasr Regioni Transizione: 48,00%;• cofinanziamento Feasr Regioni Convergenza: 60,50%.

Il cofinanziamento nazionale è del 100% per le misure nazionali e del 70% per i programmi re-gionali, a cui si aggiunge una quota di cofinanziamento regionale del 30%.L’accordo della Conferenza Stato-Regioni del 16 gennaio 2014 ha previsto di destinare 18,6 mi-liardi di e all’attuazione dei programmi regionali e 2,2 a misure nazionali, in quattro linee di in-tervento: gestione del rischio, infrastrutture irrigue, biodiversità animale e Rete rurale nazionale.Da questo punto di vista, la programmazione 2014-2020 vede la coesistenza di un PSRN (Pro-gramma di sviluppo rurale nazionale), insieme ai tradizionali 21 Psr regionali. Le precedenti programmazioni (2000-2006 e 2007-2013) non avevano mai consentito la com-presenza di Psr regionali e nazionali, ad eccezione della Rete rurale nazionale.Nella programmazione 2014-2020, l’Italia dispone di un Psr nazionale con quattro misure (tab. 3,graf. 1):• gestione rischio per e 1.640.000.000 (7,86%);• biodiversità animale per e 200.000.000 (0,96%);• infrastrutture irrigue per e 300.000.000 (1,44%);• rete rurale nazionale per e 100.003.534 (0,48%).

In totale, le misure nazionali assorbono circa 2,2 miliardi di e, pari al 10,74% della spesa pubblicaper lo Sviluppo rurale.Le Regioni hanno predisposto i programmi pluriennali (Psr), secondo le esigenze delle propriezone rurali, avendo a disposizione le risorse finanziarie, ripartite secondo la tabella 4.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Grafico 1 - Ripartizione tra programmi di sviluppo rurale

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4.6 La gestione del rischio

Nella programmazione 2007-2013, la gestione del rischio (assicurazioni agevolate e fondi di mu-tualizzazione) faceva parte del primo pilastro della Pac (articolo 68); invece nella programma-zione 2014-2020 entra a far parte di un Psr nazionale. Questa scelta è particolarmente importanteperché consente di finanziare il programma assicurativo nazionale in agricoltura, con criteri diomogeneità, dando continuità ad un sistema che ha dimostrato un efficiente funzionamento.La Misura “Gestione del rischio” prevede meccanismi e strategie tali da rendere applicabile l’in-tervento in tutto il territorio nazionale, anche attraverso l’attivazione di un “Fondo mutualistico”e delle misure di sostegno del reddito in caso di crisi.

4.7. Piano irriguo

Un altro tema che fa parte del Psr nazionale è il Piano irriguo, che sta assumendo una notevolerilevanza a seguito dei frequenti eccessi di pioggia o scarsità di acqua (siccità) che stanno col-pendo ripetutamente l’agricoltura italiana.La misura prevede interventi connessi alle strutture irrigue e non alla bonifica ambientale in sensolato, in quanto tali interventi non possono essere posti a carico del settore agricolo.

4.8. biodiversità animale

La misura finanzia le attività nazionali e regionali relative al miglioramento della biodiversità ani-male (informazioni, banche dati, controlli utili alla selezione), che consente di finanziare il pro-gramma nazionale per la gestione dei Libri Genealogici e il miglioramento genetico.La riorganizzazione del sistema allevatoriale deve rispettare il principio di separazione fra le atti-vità di miglioramento della biodiversità, poste a carico nazionale, da quelle di consulenza da at-tivare a livello regionale.

16

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

5. La SItuazIone In euroPa

I Psr europei sono 118 (Fig. 8). La maggior parte dei Paesi ha optato per un solo Psr nazionale:Olanda, Irlanda, Austria, Danimarca, Svezia, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia,Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Grecia, Lettonia, Estonia, Lituania, Cipro, Lussemburgo,Malta.Altri Paesi hanno scelto di redigere Psr regionali. Il Paese con un numero maggiore di Psr è laFrancia (30), a seguire l’Italia (23), la Spagna (19) e la Germania (15).

17

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Figura 8 - Numero di Psr per Paese (totale di 118)

6. Le MISure

Rispetto alla programmazione 2007-2013, il menù delle misure della nuova politica di svilupporurale è semplificato (tab. 5). Si passa infatti da 40 a 20 misure, con definizioni più ampie delpassato e maggiore autonomia di scelta concessa agli Stati membri nell’ambito della singolamisura.

18

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

tabella 5 - Le misure previste dal Reg. 1305/2013 e dettaglio delle tipologie di intervento

art. reg.

1305/2013Misura codice Sottomisura

art. 14

trasferimento di

conoscenze e azioni di

informazione

1.1 Azioni di formazione professionale e acquisizione di conoscenze

1.2 Attività dimostrative e azioni di informazione

1.3Scambi interaziendali di breve durata nel settore agricolo e forestale,nonché a visite di aziende agricole e forestali

art. 15

Servizi di consulenza,

di sostituzione e di

assistenza alla gestione

delle aziende agricole

2.1 Servizi di consulenza

2.2Avviamento dei servizi di consulenza aziendale, di sostituzione e di assistenzaalla gestione delle aziende agricole nonché di consulenza forestale

2.3 Formazione dei consulenti

art. 17Investimenti in

immobilizzazioni

materiali

4.1 Investimenti nelle imprese agricole

4.2

4.3

4.4

Investimenti a favore della trasformazione/commercializzazionee/o dello sviluppo di prodotti agricoli

Investimenti nelle infrastrutture allo sviluppo, all’ammodernamentoe all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura

Investimenti non produttivi connessi all’adempimentodegli obiettivi agro-climatici-ambientali

art. 19Sviluppo delle aziende

agricole e delle imprese

6.1 Aiuto all’avviamento di attività imprenditoriali per giovani agricoltori

6.2

6.3

6.4

6.5

Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricolenelle zone rurali

Aiuto all’avviamento di attività imprenditoriali per lo sviluppo dellepiccole aziende agricole

Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attivitàextra-agricole

Pagamenti agli agricoltori ammissibili al regime dei piccoli agricoltori checedono permanentemente la propria azienda ad un altro agricoltore

art. 20

Servizi di base e

rinnovamento dei

villaggi nelle zone rurali

7.1Stesura e aggiornamento di piani di sviluppo dei comuni e dei villaggi situatinelle zone rurali e dei servizi comunali di base, nonché di piani di tutela edi gestione dei siti Natura 2000 e di altre zone ad alto valore naturalistico

7.2

7.3

Investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’espansionedi ogni tipo infrastrutture su piccola scala, compresi gli investimenti nelleenergie rinnovabili e nel risparmio energetico

Installazione, miglioramento ed espansione di infrastrutturedi banda larga e di infrastrutture passive per la banda larga,nonché la fornitura di accesso alla banda larga e ai servizi di pubblicaamministrazione online

art. 16

regimi di qualità

dei prodotti agricoli

e alimentari

3.1

3.2

Nuova adesione a regimi di qualità

Attività di informazione e promozione, svolte da associazionidi produttori nel mercato interno

art. 18

ripristino del potenzialeproduttivo agricolodanneggiato dacalamità naturali eintroduzione di adeguatemisure di prevenzione

5.1

5.2

Investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenzedi probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventicatastrofici

Investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenzialeproduttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosfericheed eventi catastrofici

segue tabella 5

19

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

art. reg.

1305/2013Misura codice Sottomisura

7.4

7.5

7.6

7.7

7.8

8.1

Investimenti finalizzati all’introduzione, al miglioramento o all’espansionedi servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese leattività culturali e ricreative, e della relativa infrastruttura

Investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazionituristiche e infrastrutture turistiche su piccola scala

Studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e allariqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, delpaesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gliaspetti socioeconomici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazionein materia di ambiente

Investimenti finalizzati alla rilocalizzazione di attività e alla riconversionedi fabbricati o altri impianti situati all’interno o nelle vicinanze di centrirurali, al fine di migliorare la qualità della vita o i parametri ambientalidel territorio interessato

Altri

Forestazione/imboschimento

8.2

8.3

8.4

8.5

8.6

9.1

10.1

10.2

11.1

11.2

12.1

12.2

12.3

13.1

13.2

13.3

14

15.1

15.2

16.1

16.2

Impianto e mantenimento di sistemi agro-forestali

Prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturalied eventi catastrofici

Ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali edeventi catastrofici

Investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientaledegli ecosistemi forestali

Investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazionee commercializzazione dei prodotti delle foreste

Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori nei settoriagricolo e forestale

Pagamento per impegni agro-climatici-ambientali

Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorsegenetiche in agricoltura

Pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzionebiologica

Pagamento al fine di mantenere pratiche e metodi di produzionebiologica

Pagamento compensativo per le zone agricole Natura 2000

Pagamento compensativo per le zone montane

Pagamento compensativo per altre zone soggette a vincoli naturalisignificativi

Pagamento compensativo per altre zone soggette a vincoli specifici

Pagamento per il benessere degli animali

Pagamenti per impegni silvo-ambientali e impegni in materia di clima

Sostegno per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse geneticheforestali

Costituzione e il funzionamento dei Gruppi operativi del PEI in materia diproduttività e sostenibilità in agricoltura

Progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi etecnologie

Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000

Pagamento compensativo per le zone agricole incluse nei piani digestione dei bacini idrografici

art. 21

art. 27

art. 28

art. 29

art. 30

art. 31

art. 33

art. 34

art. 35

Investimenti nellosviluppo delle areeforestali e nelmiglioramento dellaredditività delle foreste

costituzione di

associazioni e

organizzazioni di

produttori

Pagamenti

agro-climatici-

ambientali

agricoltura biologica

Indennità natura 2000

e indennità connesse

alla direttiva quadro

sulle acque

Indennità a favore

delle zone soggette

a vincoli naturali

o ad altri vincoli specifici

benessere degli animali

Servizi silvo-ambientali e

climatici e salvaguardia

delle foreste

cooperazione

segue tabella 5

20

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

art. reg.

1305/2013Misura codice Sottomisura

16.3

16.4

16.5

16.6

16.7

16.8

16.9

16.10

17.1

17.2

17.3

18

19.1

19.2

19.3

19.4

20.1

Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro incomune e condividere impianti e risorse, nonché per lo sviluppo e lacommercializzazione dei servizi turistici

Cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione elo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attivitàpromozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte edei mercati locali

Azioni congiunte per la mitigazione del cambiamento climatico el’adattamento ad esso e sostegno per approcci comuni ai progetti ealle pratiche ambientali in corso

Cooperazione di filiera per l’approvvigionamento sostenibile dibiomasse da utilizzare nella produzione di alimenti e di energia e neiprocessi industriali

Sostegno per strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativodiverse dal CLLD (leader)

Sostegno alla stesura di piani di gestione forestale o di strumentiequivalenti

Sostegno per la diversificazione delle attività agricole in attivitàriguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricolturasostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare

Altri

Premio assicurativo per il raccolto, gli animali e le piante

Fondi di mutualizzazione per le avversità atmosferiche, per le epizooziee le fitopatie, per le infestazioni parassitarie e per le emergenzeambientali

Strumento di stabilizzazione del reddito

Finanziamento dei pagamenti diretti nazionali integrativi in Croazia

Sostegno preparatorio

Sostegno all’esecuzione degli interventi nell’ambito della strategia SLTP

Preparazione e realizzazione delle attività di cooperazione del gruppodi azione locale

Sostegno per i costi di gestione e animazione

Supporto per la preparazione e l’implementazione del programma

art. 36

art. 40

art. 35

art. 51-54

Gestione del rischio

Finanziamento dei

pagamenti diretti

nazionali integrativi in

croazia

Sostegno allo sviluppo

locale Leader (sviluppo

locale di tipo

partecipativo - SLtP)

(Leader)

assistenza tecnica

6.1. elenco ed analisi delle principali misure dei Psr 2014-2020

Misura 1: trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, visite aziende agricole e forestali

• Obiettivi: azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze, attività dimostra-tive e informazione.

• Beneficiari: addetti dei settori agricolo, agroalimentare e forestale, dei gestori del territorio edi altri operatori economici che siano Piccole-Medie imprese operanti in zone rurali.

• Pagamenti e massimali: 70% dei costi eleggibili.

Misura 2: servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole

• Obiettivi: – aiutare gli agricoltori, i silvicoltori, gli altri gestori del territorio e le PMI insediate nelle zone ru-

rali ad avvalersi dei servizi di consulenza per migliorare le prestazioni economiche e am-

bientali, il rispetto del clima e la resilienza climatica della loro azienda agricola, impresa e/oinvestimento;

– promuovere l’avviamento di servizi di consulenza aziendale, di sostituzione e di assistenzaalla gestione di aziende agricole, nonché di servizi di consulenza forestale, compreso il si-stema di consulenza aziendale;

– promuovere la formazione di consulenti.

• Beneficiari:– prestatore di servizi di consulenza o di formazione;– autorità o organismo selezionato per avviare il servizio di consulenza, di sostituzione, di assi-

stenza alla gestione delle aziende agricole o di consulenza forestale.

• Pagamenti e massimali:– 1.500 e per consulenza;– 200.000 e per 3 anni per training dei consulenti.

Misura 3: regimi di qualità prodotti agricoli e alimentari

• Obiettivi: incrementare la produzione di prodotti agricoli di qualità, del cotone, dei prodotti ali-mentari istituiti dalla legislazione dell’Unione e l’adesione a regimi di certificazione dei prodottiagricoli riconosciuti dagli Stati membri.

• Beneficiari: tutti gli agricoltori e associazioni di agricoltori che aderiscono per la prima voltaad un regime di qualità (compresi quelli di certificazione delle aziende agricole, dei prodottiagricoli, del cotone e dei prodotti alimentari, riconosciuti dagli Stati membri).

• Pagamenti e massimali: – 70% dei costi ammissibili;– 3.000 e per azienda per anno.

Misura 4: investimenti in asset fisici

• Obiettivi: sostegno destinato a investimenti materiali o immateriali che:– migliorino le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola;– riguardino la trasformazione, la commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli

(ad eccezione dei prodotti della pesca);– riguardino l’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento o all’adeguamento

dell’agricoltura e della silvicoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli e forestali, la ri-composizione e il miglioramento fondiario, l’approvvigionamento e il risparmio di energia edi risorse idriche;

– siano non produttivi e connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientaliperseguiti dal regolamento sullo sviluppo rurale, compresa la conservazione della biodiver-sità delle specie e degli habitat, o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zoneNatura 2000 o di altri sistemi ad alto valore naturalistico da definirsi nel programma.

• Beneficiari:– agricoltori;– gruppi di agricoltori;– giovani agricoltori;

• Pagamenti e massimali:– 50% nelle regioni meno sviluppate e in quelle con PIL pro capite inferiore al 75% della media

UE-25 ma superiore al 75% della media UE-27 nel periodo 2007-2013;– 75% nelle regioni ultraperiferiche e in Croazia e nelle isole minori del Mar Egeo;– 40% nelle altre regioni;– 20% aggiuntivo per: giovani (anche insediatisi durante i 5 anni precedenti alla domanda di

sostegno), progetti integrati e collettivi, aree con vincoli naturali, operazioni sostenute dall’EIP,investimenti connessi all’agricoltura biologica e ai pagamenti agro-climatico-ambientali;

– 100% per investimenti non produttivi e infrastrutture agricole e forestali.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Misura 5: ristrutturazione potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali, avversità clima eazioni di prevenzione

• Obiettivi:– investimenti per azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità

naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici;– investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da

calamità naturali, avversità atmosferiche e da eventi catastrofici.

• Beneficiari: agricoltori e associazioni di agricoltori.

• Pagamenti e massimali: – 80% per interventi di prevenzione realizzati dai singoli agricoltori;– 100% per interventi di prevenzione realizzati collettivamente dai beneficiari e per interventi

di ripristino di terreni agricoli danneggiati da calamità naturali e da eventi catastrofici.

Misura 6: sviluppo delle aziende agricole e delle imprese

• Obiettivi:– aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori, attività extra-agricole nelle zone ru-

rali e sviluppo di piccole aziende agricole;– investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole;– pagamenti annuali o pagamenti una tantum agli agricoltori ammissibili che aderiscono al

regime per i piccoli agricoltori e che cedono permanentemente la propria azienda ad unaltro agricoltore.

• Beneficiari:– giovani agricoltori;– agricoltori e coadiuvanti familiari che diversificano la loro attività avviando un’attività extra-

agricola o microimprese e piccole imprese, nonché a persone fisiche nelle zone rurali;– piccole aziende agricole;– microimprese e piccole imprese, nonché a persone fisiche nelle zone rurali e agli agricoltori

o coadiuvanti familiari;– agricoltori ammissibili al regime dei piccoli agricoltori da almeno un anno al momento della

presentazione della domanda di sostegno e che cedono permanentemente la loro aziendaagricola, con i corrispondenti diritti all’aiuto, ad un altro agricoltore, dopo aver aderito daalmeno un anno al regime dei piccoli agricoltori. Il sostegno è calcolato dalla data di ces-sione fino al 31 dicembre 2020 o calcolato per tale periodo e versato sotto forma di paga-mento una tantum.

• Pagamenti e massimali:– 70.000 e per giovani;– 70.000 e per azienda agricola;– 15.000 e per piccole aziende agricole.

Misura 7: servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali

• Obiettivi:– stesura e aggiornamento di piani di sviluppo, di comuni e villaggi situati nelle zone rurali, e

dei servizi comunali di base;– investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’espansione di ogni tipo di in-

frastrutture su piccola scale, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel ri-sparmio;

– installazione, miglioramento ed espansione dei servizi connessi alla banda larga;– investimenti per l’introduzione, miglioramento ed espansione dei servizi di base per la po-

polazione rurale;– investimenti per introduzione, miglioramento ed espansione di servizi di base a livello locale

per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative, e della relativa infra-struttura;

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

– investimenti di fruizione pubblica in strutture ricreative, informazioni turistiche, segnaleticaturistica e infrastrutture turistiche su piccola scala;

– manutenzione e restauro e riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi,del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socio eco-nomici di tale attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente;

– rilocalizzazione di attività e riconversione di fabbricati o altri impianti, vicino o all’interno dicentri urbani, per migliorare la qualità della vita o i parametri ambientali di un territorio.

• Beneficiari: enti pubblici, gestori aree di aree protette e aree Natura 2000, partenariati pub-blico-privati.

• Pagamenti e massimali:– sovvenzione in conto capitale;– fino al 100% della spesa ammissibile.

Misura 8: investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commer-cializzazione dei prodotti delle foreste

• Obiettivi: investimenti tesi ad incrementare il potenziale forestale o ad accrescere il valore ag-giunto dei prodotti forestali attraverso la loro trasformazione, mobilitazione e commercializza-zione.

• Beneficiari: silvicoltori privati, comuni e loro consorzi di PMI.

• Pagamenti e massimali:– 65% regioni meno sviluppate;– 40% altre regioni;– 75% nelle regioni ultraperiferiche e nelle Isole minori del Mar Egeo.

Misura 8.1: forestazione e imboschimento

• Obiettivi: favorire la forestazione e il rimboschimento attraverso la copertura dei costi di im-pianto.

• Beneficiari: – proprietari terrieri pubblici e privati, nonché loro consorzi;– comuni e loro consorzi.

• Premi e massimali: – premio annuale per ettaro a copertura del mancato reddito agricolo e dei costi di manu-

tenzione (inclusa la ripulitura precoce e tardiva) per un periodo massimo di 12 anni.

Misura 8.2: allestimento di sistemi agroforestali

• Obiettivi: favorire l’allestimento di sistemi agroforestali (arboricoltura forestale associata al-l’agricoltura estensiva sulla stessa superficie) attraverso la copertura dei costi di impianto.

• Beneficiari: – proprietari fondiari e affittuari privati;– comuni e loro consorzi.

• Premi e massimali: – premio annuale per ettaro a copertura dei costi di manutenzione, inclusa la ripulitura pre-

coce e tardiva, per massimo 5 anni.;– 80% del costo ammissibile.

Misura 8.4: prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali edeventi catastrofici.

• Obiettivi:– creazione di infrastrutture di protezione;– interventi di prevenzione dagli incendi o altre calamità naturali su scala locale, compreso

l’uso di animali da pascolo;

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

– installazione e miglioramento di attrezzature di monitoraggio degli incendi boschivi, delle fi-topatie e delle infestazioni parassitarie e di apparecchiature di comunicazione;

– ricostruzione del potenziale forestale danneggiato dagli incendi o da altre calamità naturali.

• Beneficiari: – silvicoltori privati e pubblici, ed altri enti di diritto privato e pubblici e loro consorzi;

• Pagamenti e massimali:– fino al 100% della spesa ammissibile.

Misura 8.5: investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemiforestali

• Obiettivi: adempimento di impegni assunti per scopi ambientali, all’offerta di servizi ecosiste-mici e/o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle aree forestali e boschive dellazona interessata o al rafforzamento della capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenticlimatici, senza escludere eventuali benefici economici a lungo termine.

• Beneficiari: – persone fisiche;– silvicoltori privati e pubblici;– altri enti di diritto privato e pubblici e loro consorzi;– comuni e loro consorzi.

Misura 9: costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori

• Obiettivi: costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori che hanno come obiettivo:– adeguamento della produzione e dei prodotti dei soci alle richieste del mercato;– commercializzazione in comune dei prodotti;– definizione di norme comuni in materia di informazione sulla produzione;– sostegno ad altre attività che possono essere svolte dalle associazioni e organizzazioni di

produttori.

• Beneficiari: – associazioni di produttori ufficialmente riconosciute e che rientrano nella definizione di PMI;– organizzazioni di produttori ufficialmente riconosciute e che rientrano nella definizione di PMI.

• Pagamenti e massimali: – 10% della produzione commercializzata durante i primi anni successivi al riconoscimento

(successivamente è decrescente);– massimo 100.000 e.

Misura 10: pagamenti agro-climatico-ambientali

• Obiettivi: conservazione e promozione dei necessari cambiamenti volti a ottenere praticheagricole che contribuiscano favorevolmente all’ambiente e al clima.

• Beneficiari:– agricoltori e associazioni di agricoltori;– associazioni miste agricoltori e altri gestori del territorio;– altri gestori del territorio e loro associazioni.

• Premi e massimali:– 600 e/ha/anno per colture annuali;– 900 e/ha/anno per colture perenni specializzate;– 450 e/ha/anno per altri usi della terra;– 200 e/anno/bestiame per razze autoctone minacciate dall’abbandono per 6-7 anni.

Misura 11: agricoltura biologica

• Obiettivi: favorire l’adozione e il mantenimento volontario dei metodi e delle pratiche di pro-duzione biologica.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

• Beneficiari: agricoltori e associazioni di agricoltori (attivi).

• Premi e massimali: per 5-7 anni:– 600 e/ha/anno per colture annuali;– 900 e/ha/anno per colture perenni specializzate;– 450 e/ha/anno per altri usi della terra.

Misura 12: indennità natura 2000 e direttiva quadro sulle acque

• Obiettivi: compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli occasionali,nelle zone interessate, dalle direttive comunitarie 92/43/CEE, 2009/147/CE e 2000/60/CE.

• Beneficiari: – agricoltori;– silvicoltori privati;– associazioni di silvicoltori privati.

• Premi e massimali:– massimo 500 e/ha/anno iniziale e fino a 5 anni;– massimo 200 e/ha/anno proprietari;– minimo 50 e/ha/anno minimo per direttiva acque.

Misura 13: indennità zone svantaggiate soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici

• Obiettivi: compensare, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti aivincoli cui è soggetta la produzione agricola nella zona interessata.

• Beneficiari: – agricoltori nelle aree montane;– agricoltori nelle aree condizionate da vincoli naturali; – agricoltori in aree soggette a vincoli specifici.

• Pagamenti e massimali:– Minimo 25 e/ha per anno sulla media dell’area del beneficiario del sostegno;– Massimo 250 e/ ha per anno;– Massimo 450 e/ha per anno nelle zone montane;

Misura 14: benessere degli animali

• Obiettivi: realizzare interventi volontari consistenti in uno o più impegni per il benessere deglianimali (oltre i requisiti obbligatori);

• Beneficiari: agricoltori attivi;

• Pagamenti e massimale: 500 e per unità di bestiame all’anno.

Misura 15: servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta

• Obiettivi: favorire l’impegno volontario alla realizzazione di interventi consistenti in uno o più im-pegni silvoambientali.

• Beneficiari: – silvicoltori pubblici e privati;– altri enti di diritto privato e pubblici.

• Premi e massimali: 200 e/ha/anno, per 5-7 anni.

Misura 16: cooperazione

• Obiettivi:– incentivare i rapporti di cooperazione tra i diversi operatori della filiera agroalimentare e del

settore forestale dell’Unione, nonché altri soggetti che contribuiscono alla realizzazione degliobiettivi e delle priorità della politica di sviluppo rurale; tra cui le associazioni di produttori,le cooperative e le organizzazioni interprofessionali;

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

– creazione di strutture di poli e di reti;– costruzione e gestione dei Gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità

dell’agricoltura.

• Beneficiari:– almeno due attori dell’agricoltura;– filiere alimentari corte;– forestazione;– altri attori rurali.

• Destinazione finanziamenti:– progetti pilota;– sviluppo nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e fore-

stale;– cooperazione tra piccoli agricoltori per organizzare processi di lavoro in comune e condivi-

dere impianti e risorse e per lo sviluppo e/o la commercializzazione di servizi turistici inerential turismo rurale;

– cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filierecorte e mercati locali;

– attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercatilocali;

– azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi;– approcci collettivi ai progetti e alle pratiche ambientali in corso, inclusi la gestione efficiente

delle risorse idriche, l’uso di energia rinnovabile e la preservazione dei paesaggi agricoli;– cooperazione di filiera per l’approvvigionamento sostenibile di biomasse da utilizzare nella

produzione di alimenti e di energia e nei processi industriali;– attuazione, segnatamente ad opera di associazioni di partner pubblici e privati, di strategie

di sviluppo locale mirate ad una o più priorità dell’Unione in materia di sviluppo rurale;– stesura di piani di gestione forestale o di documenti equivalenti;– diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integra-

zione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimen-tare.

• Pagamenti e massimali:– fino al 100% della spesa ammissibile.

Misura 16.7: gruppi di azione locale Leader

• Obiettivi: – potenziamento del sistema LEADER e kit di avviamento LEADER– cooperazione all’interno di uno Stato membro (interterritoriale), tra più Stati membri o con

territori di paesi terzi (transnazionali);– supporto tecnico preparatorio per progetti di cooperazione interterritoriale o transnazionale.

• Beneficiari: gruppi di azione locale

• Pagamenti e massimali: strategie di sviluppo locale (rispondere ai bisogni e potenziale di unospecifico territorio sub-regionale con soluzioni innovative per il contesto locale).

Misura 17.1: assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante

• Obiettivi: coprire con polizze assicurative le perdite causate da avversità (atmosferiche, epi-zoozie, fitopatie, infestazioni parassitarie, emergenze ambientali) o da misure adottate pereradicare o circoscrivere una fitopatia o un’infestazione parassitaria, che distruggano più del30% della produzione media annua dell’agricoltore nel triennio precedente o della sua pro-duzione media triennale calcolata sui cinque precedenti (escludendo il più alto e il più basso).

• Beneficiari:– agricoltori (attivi).

• Pagamenti e massimali: 65% del premio assicurativo, per perdite maggiori del 30%.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Misura 17.2: fondi di mutualizzazione per le avversità atmosferiche, per le epizoozie e le fitopatie,per le infestazioni parassitarie e per le emergenze ambientali

• Obiettivi: sostegno ai fondi mutualistici.

• Beneficiari:– agricoltori (attivi);

• Pagamenti e massimali: 65% del premio assicurativo dovuto.

Misura17.3: strumento di stabilizzazione del reddito

• Obiettivi: sostegno agli agricoltori se il calo del reddito è superiore al 30% del reddito medioannuo del singolo agricoltore nei tre anni precedenti o del suo reddito medio triennale cal-colato sui cinque anni precedenti (escludendo il più alto e il più basso).

• Beneficiari: – agricoltori (attivi)

• Pagamenti e massimali: – per perdite maggiori del 30%, copertura minore del 70% della perdita;– 65% dei costi ammissibili.

6.2. La gestione del rischio

Gli strumenti di gestione del rischio (assicurazioni agevolate, fondi di mutualizzazione) trovano unsempre maggiore interesse come strumento della Pac a tutela dei ricavi e redditi degli agricol-tori. Dopo una lunga storia nell’ambito della politica agricola nazionale tramite il Fondo di soli-darietà nazionale, dal 2010 con l’Health check, gli strumenti della gestione del rischio sono entratia far parte integrante della Pac, in particolare le assicurazioni agevolate, nell’ambito dell’arti-colo 68 e dell’Ocm vino. L’inserimento delle assicurazioni nella Pac con l’Health check non è stato un evento isolato, mal’inizio di un processo destinato a crescere; infatti nella Pac 2014-2020, la gestione del rischioviene identificata come un fondamentale strumento di politica agraria a tutela dei redditi degliagricoltori, con due novità: l’ampliamento degli strumenti e delle risorse finanziarie e il finanzia-mento nell’ambito del secondo pilastro della Pac.Le misure di gestione del rischio nella nuova Pac concedono un sostegno agli agricoltori per unnumero più ampio di eventi: avversità atmosferiche; fitopatie o infestazioni parassitarie; epizoo-zie; emergenze ambientali e soprattutto perdite di reddito. La gestione del rischio si occupa nonsolamente delle calamità naturali, ma anche dell’assicurazione dei prezzi e dei mercati, quindidei redditi. Per coprire i suddetti rischi, la nuova Pac prevede un sostegno rafforzato agli stru-menti assicurativi (assicurazioni agevolate), ai fondi comuni per le epizoozie e le fitopatie (fondi

di mutualizzazione) e ad un nuovo strumento di stabilizzazione del reddito.Per “fondo di mutualizzazione” si intende un regime riconosciuto dallo Stato membro confor-memente al proprio ordinamento nazionale, che permette agli agricoltori affiliati di assicurarsi edi beneficiare di pagamenti compensativi in caso di perdite economiche causate dall’insor-genza di focolai di epizoozie o fitopatie o dal verificarsi di un’emergenza ambientale o in casodi drastico calo del reddito.Il sostegno alle assicurazioni agevolate è garantito anche nella Pac 2014-2020. Infatti, una spe-cifica misura dei Psr “Misura 17.1 – Premio assicurativo per il raccolto, gli animali e le piante” pre-vede contributi per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e dellepiante per le perdite causate da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie o infestazioni pa-rassitarie ed emergenze ambientali. Il contributo pubblico massimo è pari al 65% del premio as-sicurativo. Le assicurazioni agevolate finanziabili garantiscono le perdite superiori al 30% dellaproduzione media dell’agricoltore, calcolata nel triennio precedente o nel quinquennio prece-dente, escludendo l’anno con la produzione più bassa e quello con la produzione più elevata(media olimpica).

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Il fondo di mutualizzazione eroga agli agricoltori affiliati pagamenti compensativi in caso di per-dite economiche dovute ad epizoozie, fitopatie e incidenti ambientali.Gli indennizzi versati agli agricoltori dal fondo di mutualizzazione compensano per il 70% la per-dita di reddito subita dal produttore nell’anno in cui quest’ultimo diventa ammissibile all’assi-stenza in questione. Il contributo pubblico massimo è pari al 65% delle spese ammissibili.Le spese ammissibili sono: le spese amministrative di costituzione del fondo di mutualizzazione, ri-partite al massimo su un triennio in misura decrescente; gli importi versati dal fondo di mutualiz-zazione a titolo di compensazioni finanziarie agli agricoltori. Il contributo finanziario può inoltreriferirsi agli interessi sui mutui commerciali contratti dal fondo di mutualizzazione ai fini del paga-mento delle compensazioni finanziarie agli agricoltori in caso di crisi.Il sostegno del reddito tramite il nuovo strumento di stabilizzazione del reddito (Income Stabiliza-

tion Tool: IST) consiste nell’erogazione di indennizzi agli agricoltori in caso di perdite maggiori del30% del reddito medio annuo del singolo agricoltore nei tre anni precedenti o del suo redditomedio triennale calcolato sui cinque anni precedenti, escludendo l’anno con il reddito più bassoe quello con il reddito più elevato (media olimpica).Per “reddito” si intende la somma degli introiti che l’agricoltore ricava dalla vendita della pro-pria produzione sul mercato, incluso qualsiasi tipo di sostegno pubblico e detratti i costi dei fat-tori di produzione.Lo strumento di stabilizzazione del reddito è una vera novità nella politica di sostegno agricolodell’Ue.

6.3. Partenariato europeo per l’innovazione, Pei

Pei è un acronimo che è entrato nel lessico degli agricoltori con la nuova Pac 2014-2020: vuoldire “Partenariato europeo per l’innovazione” (tab. 6).La strategia europea Europa 2020 investe nell’innovazione e, a tal fine, la Commissione euro-pea ha promosso cinque Pei. Il tema dell’innovazione è stato raccomandato all’Italia nell’utiliz-zazione dei fondi comunitari, visto che il nostro Paese è al 21° posto per innovazione tra i Paesidell’Ue-27.Anche il settore agricolo e agroalimentare assicura il suo contributo, con uno specifico Pei cheha per tema “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”, lanciato dalla Commissione europeail 29 febbraio 2012. Le parole chiave del Pei per l’agricoltura sono produttività e sostenibilità.Il Pei mira a costruire un settore primario competitivo, che garantisca la disponibilità di derratealimentari a livello mondiale, la diversificazione delle produzioni e dei prodotti, l’approvvigiona-mento a lungo termine di materie prime diverse per usi alimentari e non alimentari e una mi-gliore ripartizione del valore aggiunto lungo la catena alimentare.Contestualmente, il Pei contribuisce ad un settore agricolo sostenibile, a bassa emissione diCO2, climate friendly, resiliente alle avversità climatiche, e dotato di sistemi di produzione agro-ecologici.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

In sintesi, da una parte, si richiede al settore agricolo una maggiore produttività e, dall’altra, unamaggiore sostenibilità: riuscire a produrre di più attraverso un uso maggiormente rispettoso dellerisorse naturali e della loro conservazione nel tempo.L’incremento della produzione agricola e della sua sostenibilità è realizzabile anche medianteuno sforzo di ricerca e innovazione a tutti i livelli, che dovranno essere trasferite agli agricoltori.Il principale elemento di novità è costituito dal metodo attraverso il quale la Commissione in-tende trasferire innovazione.La via indicata è quella della maggiore integrazione tra il sistema della conoscenza (università,centri di ricerca e servizi di consulenza) e il mondo delle imprese agricole: il metodo, insomma,è quello di collegare il mondo della ricerca e gli attori del mondo agricolo e rurale (agricoltori,imprese agroalimentari, gestori di foreste, comunità rurali, imprese, Ong, servizi di assistenza).Questo obiettivo è perseguito tramite le risorse dei nuovi Psr 2014-2020. Infatti, nell’ambito del-l’attuale Politica di sviluppo rurale, la Commissione intende rimuovere uno dei frequenti ostacoliai processi innovativi: la distanza tra i risultati della ricerca e l’adozione di nuove pratiche e tec-nologie da parte degli agricoltori, delle imprese e dei servizi di consulenza.Per superare questo gap strutturale, il metodo è la progettazione dal basso (bottom-up). Il ruolodelle imprese agricole è decisivo nell’orientamento, nell’identificazione e nell’implementazionedegli interventi innovativi finanziabili dai Psr.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

tabella 6 - Le parole chiave del Pei

Pei

tema

documento ufficiale

obiettivi principali del Pei

Metodo

Fasi

applicazione

Gruppi operativi

Formazione del Gruppo operativo

Progettazione

Finanziamento

rete Pei nazionale

rete Pei europea

Partenariato europeo per l’innovazione

Produttività e sostenibilità dell’agricoltura

Comunicazione della Commissione europea COM(2012) 79 del 29 febbraio 2012

– promuovere la produttività e l’efficienza del settore agricolo: mira ad invertire entroil 2020 la recente tendenza alla diminuzione dell’incremento di produttività;

– sostenibilità dell’agricoltura: mira a garantire il raggiungimento, entro il 2020, di unlivello soddisfacente di funzionalità dei suoli in Europa. Il concetto di funzionalità dei

suoli abbraccia la capacità produttiva dei suoli insieme al loro ruolo chiavenell’attenuazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento a essi e nellastabilità degli ecosistemi

Maggiore integrazione tra il sistema della conoscenza (università, centri di ricerca eservizi di consulenza) e il mondo delle imprese agricole

Il Pei è articolato in più fasi: dalla ricerca di base alla diffusione dei risultati della ricercaallo sviluppo di prodotti e tecniche fino alla loro integrazione nel processo diproduzione.

Il lavoro operativo nel Pei per l’agricoltura è realizzato da Gruppi operativi (GO)

Sono costituiti da soggetti interessati come agricoltori, ricercatori e imprenditori operantinel settore agroalimentare

Sistema aperto in cui la domanda di innovazione (imprese) e l’offerta di innovazione

(mondo della conoscenza) si incontrano liberamente per la formazione di un Gruppooperativo

La progettazione avviene dal basso, e cioè dalle esigenze/fabbisogni di innovazionedelle aziende agricole (Approccio bottom-up).Ogni Gruppo operativo ha il compito di elaborare un Piano che descriva il progettoinnovativo da realizzare, i risultati e il contributo della loro iniziativa per l’incrementodella produttività in agricoltura, attraverso una gestione maggiormente sostenibile dellerisorse

La creazione e il funzionamento dei Gruppi operativi beneficiano di un sostegnofinanziario nel quadro della misura di “cooperazione” (articolo 36) dei Psr

Ha il compito di consentire il collegamento in rete dei Gruppi operativi nazionali, servizidi consulenza e ricercatori

Ha il compito di fornire informazioni di carattere scientifico, utili per l’avvio dei Gruppioperativi, nonché assicurare a livello europeo, per il settennio 2014-2020, lo scambio diesperienze

Solo con la progettazione da parte delle imprese le azioni di trasferimento delle conoscenze egli investimenti innovativi saranno in grado di produrre risultati prontamente applicabili, basatisulle effettive esigenze degli agricoltori in termini di maggiore produttività, sviluppo sostenibile eriduzione dei costi.

6.3.1. Lo strumento: i Gruppi operativi

I Gruppi operativi sono gruppi costituiti da soggetti del mondo agricolo, tecnico e scientifico,come agricoltori, ricercatori e imprenditori operanti nel settore agroalimentare, che si riunisconosu tematiche di interesse comune per portare avanti un progetto di trasferimento dell’innova-zione.Ad esempio, si può costituire un Gruppo operativo, composto da agricoltori, tecnici e ricerca-tori universitari, per trasferire un’innovazione su nuove tecniche di irrigazione che consentonouna maggiore produttività e un risparmio di acqua.Il partenariato che andrà a costituire un Gruppo operativo dovrà avere rappresentatività com-pleta dei soggetti che compongono il settore di riferimento o la filiera (non solo agricoltori, maanche imprese di trasformazione, operatori non agricoli, ecc. a seconda della filiera interessata).Il Pei è quindi un sistema aperto in cui la domanda di innovazione (imprese) e l’offerta di inno-vazione (mondo della conoscenza) si incontrano liberamente, formano un Gruppo operativo,progettano e realizzano il trasferimento di un’innovazione; i Gruppi operativi sono lo strumentoconcreto per il trasferimento delle innovazioni.I temi dei progetti dovranno tener conto dei settori prioritari dell’innovazione individuati dallaCommissione, con l’obiettivo dell’incremento della produttività in agricoltura, attraverso una ge-stione maggiormente sostenibile delle risorse.A supporto dei Gruppi operativi saranno costituite una Rete europea e una Rete nazionale.La rete europea del Pei favorisce il collegamento tra i risultati della ricerca in agricoltura cheemergeranno nell’ambito della strategia “Orizzonte 2020” e i Gruppi operativi.La Rete europea ha quindi il compito di fornire informazioni di carattere scientifico, utili per l’av-vio dei Gruppi operativi, nonché assicurare, a livello europeo, lo scambio di esperienze lungo lafase di implementazione degli interventi.La rete nazionale sostiene la ricerca di partner per la nuova misura “Cooperazione”, inclusi inuovi Gruppi operativi. Questo ruolo è svolto dalla Rete rurale nazionale.

6.3.2. I finanziamenti

Il finanziamento dei progetti dei Gruppi operativi avviene tramite il Psr 2014-2020.Un intervento simile era già contenuto nella programmazione 2007-2013 della politica di svilupporurale con la misura 124, “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie,nel settore agricolo, alimentare e forestale”.Con la programmazione 2014-2020, i Gruppi operativi sono finanziati tramite la misura denomi-nata “Cooperazione” (art. 36, Regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondoeuropeo agricolo per lo sviluppo rurale). All’interno di questa misura sono previsti finanziamenti per la costituzione, la gestione, la pro-grammazione (inclusi studi propedeutici, animazione e divulgazione dei risultati), nonché le ini-ziative e gli interventi innovativi in azienda dei Gruppi operativi.

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

7. FocuS Su aLcune MISure dI IntereSSe Per Lo SvILuPPo deLLe IMPreSe aGrIcoLe

7.1. La misura 4.1 “Investimenti nelle imprese agricole”

L’obiettivo principale che si persegue con la misura 4.1 dei Psr 2014-2010 è il sostegno destinatoa investimenti materiali o immateriali che:• migliorino le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola;• riguardino la trasformazione, la commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli (ad

eccezione dei prodotti della pesca);• riguardino l’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento o all’adeguamento

dell’agricoltura e della silvicoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli e forestali, la ricom-posizione e il miglioramento fondiario, l’approvvigionamento e il risparmio di energia e di risorseidriche;

• siano non produttivi e connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali per-seguiti dal regolamento sullo sviluppo rurale, compresa la conservazione della biodiversitàdelle specie e degli habitat, o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura2000 o di altri sistemi ad alto valore naturalistico da definirsi nel programma.

I beneficiari sono:• agricoltori;• gruppi di agricoltori;• giovani agricoltori, nuove istallazioni;La tipologia di sostegno e i massimali, previsti dal reg. 1305/2013, sono i seguenti:• 50% nelle regioni meno sviluppate e in quelle con PIL pro capite inferiore al 75% della media

UE-25 ma superiore al 75% della media UE-27 nel periodo 2007-2013;• 40% nelle altre regioni;• 20% aggiuntivo per: giovani (anche insediatisi durante i 5 anni precedenti alla domanda di so-

stegno), progetti integrati e collettivi, aree con vincoli naturali, operazioni sostenute dal PEI, in-vestimenti connessi all’agricoltura biologica e ai pagamenti agro-climatico-ambientali;

• 100% per investimenti non produttivi e infrastrutture agricole e forestali.Ogni Regione ha previsto un’intensità dell’aiuto e condizioni di ammissibilità che sono diversifi-cate in base alle priorità regionali e alle caratteristiche dell’agricoltura (tab. 7).

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

abruzzo

basilicata

Provinciadi bolzano

Aliquota di sostegno:– 40% del costo dell’investimento

ammissibile;– 60% del costo dell’investimento

ammissibile nei seguenti casi:a) se il beneficiario è un “gio-

vane agricoltore” o che si siagià insediato durante i cinqueanni precedenti la domandadi sostegno;

b) imprese operanti in zone sog-gette ai vincoli di cui all’art. 32del Reg. UE 1305/2013;

c) per investimenti collettivi e iprogetti integrati, compresi OP;

d) per gli interventi sovvenzionatinell’ambito dei PEI.

Aliquota di sostegno:– 50% dell'investimento totale;– Maggiorato del 20%, fino ad un

massimo del 70% nel caso di:a) investimenti collettivi e di pro-

getti integrati;b) investimenti sovvenzionati nel-

l’ambito del PEIc) giovane agricoltore, con

esclusione di quelli che fannoinvestimenti su trasformazionee commercializzazione deiprodotti agricoli;

d) giovane agricoltore che si èinsediato durante i cinqueanni precedenti la domandadi sostegno, esclusi chi fa in-vestimenti su trasformazione ecommercializzazione dei pro-dotti agricoli.

Il contributo totale massimo sullespese ammesse a finanziamentoammonta a:a) 30% delle spese ammissibili per

macchinari ed impianti di mec-canizzazione interna;

b) 50% delle spese ammissibili pergli investimenti edili da parte diaziende con fino a 40 punti disvantaggio in zona montana;

c) 60% delle spese ammissibili pergli investimenti edili da parte diaziende con più di 40 punti disvantaggio in zona montana;

d) 40% delle spese ammissibili pergli investimenti edili per tutte lealtre aziende;

e) La percentuale di contributo pergli investimenti edili di cui ai pre-cedenti punti b) e c), è aumen-tata di ulteriori 5 punti percen-tuali per i giovani agricoltori chehanno ricevuto il premio per ilprimo insediamento;

f) La percentuale degli investimentiedili per le aziende di cui ai pre-cedenti punti b) e c), è aumen-tata di ulteriori 5 punti percen-tuali per aziende con produzionebiologica.

– Standard Output (SO) non infe-riore ai 10.000 e se l’azienda ri-cade nell’area D del Psr;

– 15.000 e nelle altre zone e nonsuperiore a e 200.000.

Soglia di accesso:– Imprese con Standard Output

pari a e 10.000.

Priorità maggiore:– Imprese con Standard Output

tra e 35.000 e e 75.000.

Soglia di accesso:– Carico di bestiame minimo 0,5

UBA/ha di superficie foraggeranetta.

Il carico di bestiame non può supe-rare i seguenti valori massimi:– 2,5 UBA/ha per un’altitudine

media della superficie forag-gera fino a 1.250 metri slm;

– 2,2 UBA/ha per un’altitudinemedia della superficie forag-gera superiore a 1.250 metri slm;

– 2,0 UBA/ha per un’altitudinemedia della superficie forag-gera superiore a 1.500 metri slm;

– 1,8 UBA/ha per un’altitudinemedia della superficie forag-gera superiore a 1.800 metri slm;

L’importo massimo del con-tributoconcedibile per gli investi-menti è pari a:– 30.000 e.

Non specificato

La spesa minima ammessaal finanziamento è di:– 150.000 e per domanda.

La spesa massima ammessaal finanziamento è di:– 1.000.000 e per azienda.

Intensità dell’aiuto Standard output max e minLimiti minimi e i tetti

massimi di contributo

segue tabella 7

tabella 7 - Intensità dell’aiuto e condizioni di ammissibilità della Misura 4.1 nel Psr regionali

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

calabria Aliquota di sostegno:– 55% del costo dell’investimento

ammissibile realizzato da agricol-tori nelle zone montane;

– 45% realizzato da altri agricoltorinelle altre zone.

Per i giovani agricoltori al primo in-sediamento:– 70% del costo dell’investimento

ammissibile, nelle zone montane;– 60% del costo dell’investimento

ammissibile, nelle altre zone.

Le aliquote di sostegno maggioratedel 10% nel caso di sostegno ad in-vestimenti collettivi.

– Dimensione Economica Azien-dale minima, maggiore o ugualea 12.000 e di Produzione Stan-dard (PS) in zone soggette asvantaggi naturali;

– Dimensione Economica Azien-dale maggiore o uguale a15.000 e di Produzione Standardnelle altre aree.

Per le domande di sostegnopresentate da un “giovaneagricoltore” nell’ambito del“pacchetto giovani” l’inter-vento fissa un tetto minimoed un tetto massimo dispesa ammissibile:

L’importo minimo è:– 100.000 eL’importo massimo è:– 200.000 e

campania Aliquota di sostegno è pari al 50%.Maggiorazione del 20% se:– gli interventi sono sovvenzionati

nell'ambito del PEI;– l’azienda ricade in zone mon-

tane o soggette a vincoli naturalio ad altri vincoli specifici;

– imprese agricole condotte daagricoltori di età non superiore a40 anni al momento della pre-sentazione della domanda, chepossiedono adeguate qualifichee competenze professionali e sisono insediati in queste impreseagricole in qualità di capoazienda nei 5 anni precedentialla presentazione della do-manda di sostegno.

– Produzione Standard pari a12.000 e per le aziende ricadentinelle macroaree C e D.

– Produzione Standard 15.000 eper quelle ricadenti nelle ma-croaree A e B.

L’importo massimo del contri-buto pubblico concedibilead azienda è:– 1.500.000 di e.

emiliaromagna

Aliquote di sostegno:– 50% se imprese condotte da gio-

vani agricoltori e/o in zona convincoli naturali o altri vincoli spe-cifici;

– 40% negli altri casi.

– Dimensione Economica Azien-dale superiore a 15.000 e diStandard Output in zone convincoli naturali o altri vincoli spe-cifici e 20.000 e di Standard Out-put negli altri ambiti territorialiregionali.

Il Piano di Investimenti dovràprevedere un importo dispesa ammissibile pari ad:– almeno 10.000 e in zona

con vincoli naturali o altrivincoli specifici;

– ad almeno 20.000 e nellealtre zone.

FriuliveneziaGiulia

Aliquote di sostegno:– 50% se imprese condotte da gio-

vani agricoltori e/o in zona convincoli naturali o altri vincoli spe-cifici;

– 40% imprese biologiche;– 35% negli altri casi.

– Priorità per aziende con dimen-sione economica, espressa inStandard output, fino a 50.000 ee tra i 50.000 e i 100.000 e.

Il costo massimo ammissibiledella domanda di aiuto èpari a:– 1.500.000 di e.

Lazio L’intensità dell’aliquota di sostegnoè pari al 40%:– 60% nei seguenti casi:

• investimenti effettuati da gio-vani agricoltori che si sono in-sediati nei cinque anni prece-denti la domanda di sostegno;

• investimenti effettuati in zonemontane o altre zone sog-gette a vincoli specifici;

• progetti aziendali integrati chefanno riferimento a più “tipo-logie di operazioni”.

– L’azienda agricola, dovrà richie-dere un volume minimo di lavoronecessario per la conduzione al-meno pari a 1 Unità LavorativaUomo (ULU), rispondente a 225giornate lavorative/anno.

L’importo complessivo delprogetto non potrà essere:– inferiore a 10.000 e;– superiore a 3.000.000 e;– comunque non superiore

a e 400.000/ULU.

Intensità dell’aiuto Standard output max e minLimiti minimi e i tetti

massimi di contributo

segue tabella 7

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Liguria L’intensità dell’aliquota di sostegnoè pari al 40%Maggiorazione del 10% per i se-guenti casi:– imprese condotte, da agricoltori

di età non superiore a 40 anniche si sono insediati da meno di5 anni;

– imprese condotte, da agricoltoridi età non superiore a 40 anniche si sono insediati da meno di5 anni;

– investimenti collettivi e progettiintegrati;

– investimenti in zone soggette avincoli naturali o altri vincoli spe-cifici;

– investimenti sovvenzionati nel-l’ambito del PEI;

– investimenti collegati a opera-zioni di cui agli articoli 28 e 29 delregolamento (UE) n. 1305/2013.

Per quanto concerne gli investi-menti connessi alla trasformazionee vendita di prodotti agricoli l’in-tensità dell’aiuto è limitata al 40%.

– Imprese con una dimensioneaziendale, ad investimenti ulti-mati, compresa tra i 25.000 ed i50.000 e in termini di ProduzioneStandard.

Sono ammissibili esclusiva-mente domande che de-terminano un sostegno diimporto pari almeno a:– e 5.000.

Lombardia L’aliquota di sostegno è pari al 35%Maggiorazioni del 10% nei seguenticasi:– Azienda situata in zone svantag-

giate di montagna;– Azienda condotta da “giovane

agricoltore” in zona svantaggiataMaggiorazione del 20% nei seguenticasi:– Azienda condotta da “giovane

agricoltore” in zone svantag-giate di montagna

Premio, in ordine decrescente, peraziende:– con produzione standard da

15.000 e a 50.000 e;– con produzione standard da

50.001 e a 150.000 e;– con produzione standard da

150.001 e a 250.000 e.

La spesa minima ammissibileper domanda di contributoè pari a:– e 20.000 per le imprese o

le società ubicate in zonasvantaggiata di monta-gna;

– e 40.000 per le imprese ole società ubicate nellezone non svantaggiate.

Marche Aliquota di sostegno: 40% del costodell'investimento ammissibile– Tipologia di beneficiario: Giovani

agricoltori entro 5 anni dall’inse-diamento.

– Tipologia di area: Zone svantag-giate, Aree della Rete Natura2000 e altre Aree Naturali Protette.

Aliquota di sostegno: 30% del costodell'investimento ammissibile:– Tipologia di beneficiario: Agri-

coltore singolo.– Tipologia di area: Altre zone.

Ammissibili le sole aziende che di-mostrano di poter impiegare inazienda:– 1 unità standard di lavoro (ULA);– 0,5 ULA per le imprese che ade-

riscono a contratti di filiera.

Il massimale stabilito in ter-mini di contributo pubblicoè di:– e 500.000 per beneficia-

rio per l’intero periodo2014-2020.

Intensità dell’aiuto Standard output max e minLimiti minimi e i tetti

massimi di contributo

segue tabella 7

Molise Aliquota del sostegno: 40% delcosto dell'investimento ammissibile.Maggiorazioni 20% nelle seguenticondizioni:– nel caso di giovani primi insediati;– nei progetti collettivi o presentati

da organizzazioni di produttori;– nelle zone montane;– per gli interventi presentati all’in-

terno dei Gruppi operativi (PEI);– per gli investimenti collegati ad

operazioni di cui agli articoli 28 e29 del Regolamento (UE) 1305/13(agricoltura biologica o paga-menti agro-climatico ambientali).

Il sostegno massimo non può supe-rare il 60% della spesa complessiva.

L’azienda agricola deve avere unadimensione economica minima,pena inammissibilità:– maggiore o uguale a 8.000 e di

Produzione Standard Totale (PST)in zona montana e

– maggiore o uguale a 18.000 e diPST nelle altre zone.

È posto un limite di 12 volte la PST aldimensionamento dell’investimentoammesso a contributo.

Il contributo pubblico nonpuò superare:– e 800.000 e nel caso di

imprese singole;– e 2.500.000 e nel caso di

Organizzazioni Produttoririconosciute, Cooperative(con più di 10 soci) o altreforme collettive (ATI, con-tratti di rete, ecc. con piùdi 5 soci agricoltori).

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Piemonte Aliquota del sostegno:– 40% del costo dell'investimento

ammissibile• maggiorazione del 10% per gli

investimenti collettivi per usocomune e i progetti integrati;

• ulteriore 10% per gli investi-menti in zone di montagna

• ulteriore 5% per gli interventisovvenzionati nell'ambito delPEI in materia di produttività esostenibilità dell'agricoltura;

• ulteriore 5% per gli investi-menti collegati ad operazionidi cui agli articoli 28 e 29.

L'aliquota cumulativa massima delsostegno non può superare il 90%.

Priorità per:– aziende con produzione stan-

dard compresa tra 15.000 e e30.000 e:

– aziende con produzione stan-dard compresa tra 30.000 e e60.000 e;

– aziende con produzione stan-dard compresa tra 60.000 e e100.000 e.

Tale priorità è giustificata in quantole aziende al di sotto dei 15.000 edi Produzione standard presentanocarenze di professionalità, mentreper le aziende al di sopra dei100.000 e di PS la possibilità diaccedere ad aiuti pubblici è menorilevante al fine di effettuare inve-stimenti.

Il limite massimo ammissibiledi spesa è di:– e 250.000.Il limite minimo di spesa aè di:– e 25.000;– ridotto a e 15.000 per le

aree di montagna.

Sardegna Nel caso di impresa condotta daagricoltore che non ha la qualificadi giovane:– azienda ubicata in zona non

svantaggiata: aliquota 40%– azienda ubicata in zona svan-

taggiata: aliquota 60%Nel caso di impresa condotta dagiovane agricoltore:– azienda ubicata in zona non

svantaggiata: aliquota 50%– azienda ubicata in zona svan-

taggiata: aliquota 70%

– Dimensione economica azien-dale uguale o superiore ad unasoglia minima di 15.000 e calco-lata in termini di ProduzioneStandard Totale (PST).

Il contributo per singolo pro-getto non può essere supe-riore a:– e 500.000.Non è consentita la presen-tazione di domande disostegno per un volumed’investimenti inferiore a:– e 15.000.

Puglia Aliquota di sostegno: 40%– Tipologia di beneficiario: Agri-

coltore singolo.– Tipologia di area: Zone svantag-

giate, Aree della Rete Natura2000 e altre Aree Naturali Pro-tette.

Aliquota di sostegno: 30%– Tipologia di beneficiario: Agri-

coltore singolo.– Tipologia di area: Altre zone.Aliquota di sostegno: 60%– Tipologia di beneficiario: Agri-

coltore singolo che conferiscead associazioni di agricoltori, As-sociazione di agricoltori (pro-getto collettivo interaziendale).

– Tipologia di area: Zone svantag-giate, Aree della Rete Natura2000 e altre Aree Naturali Pro-tette.

Aliquota di sostegno: 50%– Tipologia di beneficiario: Agri-

coltore singolo che conferiscead associazioni di agricoltori; As-sociazione di agricoltori (pro-getto collettivo interaziendale).

– Tipologia di area: Altre zone.Aliquota di sostegno: 50%– Tipologia di beneficiario: Agri-

coltore singolo (investimenti in fi-liera corta).

– Tipologia di area: Tutte le zone.

– Dimensione economica azien-dale (espressa in Produzioni Stan-dard) non inferiore a 15.000 e(soglia minima).

Progetti di tipo aziendaleeseguiti da agricoltore sin-golo:– Volume di investimento

minimo: e 30.000– Volume di investimento

massimo: e 3.000.0000Progetti di tipo collettivoeseguiti da associazioni diagricoltori:– Volume di investimento

minimo: e 100.000– Volume di investimento

massimo: e 4.000.000

Intensità dell’aiuto Standard output max e minLimiti minimi e i tetti

massimi di contributo

segue tabella 7

Sicilia Aliquota di sostegno: 50%Maggiorazione del 20% nei seguenticasi:a) investimenti realizzati da giovani

agricoltori o che si sono già inse-diati durante i cinque anni pre-cedenti la domanda di soste-gno;

b) investimenti collettivi e dei pro-getti integrati che coinvolgonoun sostegno in più di una misura;

c) investimenti in zone montane,zone soggette a vincoli naturalidiverse dalle zone montane ezone soggette ad altri vincolispecifici;

d) interventi sovvenzionati nell’am-bito del PEI in materia di produt-tività e sostenibilità.

Sostegno concesso agli agricoltorio alle associazioni di agricoltori chegestiscono aziende che possiedonouna dimensione economica mi-nima in termini di Produzione LordaStandard Aziendale di:– almeno 15.000 e di Produzione

Standard Totale Aziendale nelleisole minori, nelle zone montanee con svantaggi e nelle aree Na-tura 2000;

– almeno 25.000 e di ProduzioneStandard Totale Aziendale nellealtre zone.

Non sono ammissibili inizia-tive progettuali con un im-porto di spesa inferiore opari a:– e 20.000;ad eccezione per leaziende agricole ricadentinelle isole minore, nelle qualitale importo è ridotto ad:– e 10.000;La dimensione finanziariamassima dell’investimentoammesso a finanziamentoper ciascuna iniziativa dellapresente sottomisura per ilperiodo di programmazione2014-2020 non potrà ecce-dere:– 3.000.000 e per gli investi-

menti riguardanti la faseproduttiva;

– 5.000.000 e nel caso di in-vestimenti di filiera.

In quest’ultimo caso gli in-vestimenti riguardanti lafase produttiva non po-tranno, comunque, ecce-dere 3.000.000.

toscana Aliquota di sostegno: 40%Maggiorazioni per investimenti atti-vità di produzione di prodotti agri-coli:– 10% “aziende” che ricadono com-

pletamente in zona montana;– 10% in caso di “giovane agricol-

tore”.Non sono previste maggiorazioniper gli investimenti che riguardanoin modo esclusivo o parziale l'atti-vità di trasformazione e commer-cializzazione.

Priorità per le aziende di piccola emedia dimensione (fino alla VIclasse di dimensione economica -Fonte ISTAT).

Non sono ammesse do-mande di aiuto con un con-tributo minimo richiesto/con-cesso:– inferiore a 5.000 e

trento – 40% per Costruzione, acquisi-zione o miglioramento di beniimmobili;

– 30% per Acquisto di nuovi mac-chinari e attrezzature.

Maggiorazione di 10 punti percen-tuali, cumulabili tra loro fino ad unmassimo di 20 punti per:

– giovani agricoltori o che sisono già insediati durante i cin-que anni precedenti la do-manda di sostegno e che nonabbiano ancora compiuto i 40anni alla data di presentazionedella domanda di aiuto;

– gli investimenti collettivi soste-nuti da una aggregazione diagricoltori associati;

– gli interventi sovvenzionati nel-l’ambito dei partenariati euro-pei per l’innovazione – PEI.

L’intensità dell’aiuto risultante dallemaggiorazioni non potrà superarela soglia del 60%.

Priorità per aziende con OutputStandard– tra 10.000e 60.000 e;– oltre i 60.000 ed entro i 150.000 e.Al fine di favorire aziende del set-tore zootecnico deve essere rispet-tato il seguente rapporto UBA/ha:– allevamento di vacche da latte,

ovini e caprini: rapporto UBA/Ha≤ 2,5;

– tutti gli altri allevamenti: rapportoUBA/Ha ≤ 2.

Il limite minimo di spesa am-missibile è:– 15.000 eIl limite massimo è:– 1.000.000 e

Intensità dell’aiuto Standard output max e minLimiti minimi e i tetti

massimi di contributo

segue tabella 7

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

umbria Aliquote di sostegno:a) 40% del costo dell’investimento

ammissibile, nel caso di investi-menti immobiliari;

b) 20% nel caso di investimenti mo-biliari.

Le aliquote di cui sopra sono mag-giorate di un ulteriore 20% per:– i giovani agricoltori o che si sono

insediati nei cinque anni prece-denti presentazione domandadi aiuto;

– le zone soggetta a vincoli natu-rali;

– gli interventi sovvenzionati nel-l’ambito del Partenariato euro-peo per l’Innovazione;

– gli investimenti collettivi e i pro-getti integrati.

Priorità di accesso per le aziendecon le seguenti caratteristiche strut-turali:– Dimensione economica ricom-

presa tra le classi V (da 15.000 edi Produzione Standard Totale) eVIII (fino a 250.000 e di Produ-zione Standard Totale).

Per tali aziende è attribuito un pun-teggio in ordine decrescente a par-tire dalla V classe.

Non è consentita la presen-tazione di domande di aiutoper un volume d’investi-menti:– inferiore a 15.000 e

valle d’aosta L’ammontare percentuale conce-dibile degli aiuti è pari al 35%.Sono applicabili le seguenti mag-giorazioni:– 10% nel caso di investimenti rea-

lizzati da giovani agricoltori che sisono già insediati durante i cin-que anni precedenti la do-manda di sostegno;

– 10% nel caso di investimenti col-lettivi.

Accesso per i titolari di un'aziendaagricola dimensionata sulla base diuna produzione standard minima:– compresa tra 4.000 e 10.000 e

nel caso di aziende “non com-petitive”;

– compresa tra 10.000 e 80.000 enel caso di aziende “precompe-titive”;

– superiore a 80.000 e aziende“competitive”.

Viene data priorità alle aziende “pre-competitive.

Il tetto di spesa, non può su-perare l’importo di:– 600.000 e.

veneto Aliquote di sostegno:– 50% giovani agricoltori che pre-

sentano domanda per il soste-gno insediamento in altre zone;

– 60% giovani agricoltori in zonemontane;

– 50% imprese in zona montana;– 40% imprese in altre zone.

– Dimensione economica azien-dale minima maggiore o ugualea 12.000 e di Produzione Stan-dard in zona montana.

– Dimensione economica azien-dale maggiore o uguale a 15.000e di Produzione Standard nellealtre zone.

– L’importo massimo am-messo a finanziamento èpari a 600.000 e/impresa,nell’arco di quattro anni.

– Nel caso di cooperativeagricole di produzioneche svolgono attività dicoltivazione del terrenoe/o allevamento di ani-mali, l’importo massimoammesso a finanzia-mento è pari a 1.200.000e, nell’arco di quattroanni.

– L’importo ammesso a fi-nanziamento non può es-sere inferiore a 8.000 enelle zone montane e a15.000 e nelle altre zone.

Intensità dell’aiuto Standard output max e minLimiti minimi e i tetti

massimi di contributo

7.2. La misura 6.1 “aiuto all’avviamento di impresa per i giovani agricoltori”

La misura 6.1 è finalizzata a promuovere il ricambio generazionale con l’obiettivo di aumentarela redditività e competitività del settore, attraverso l’insediamento di giovani agricoltori dispostiad introdurre innovazioni tecnologiche e gestionali.La misura 6.1 è spesso applicata a livello regionale secondo una logica di progettazione inte-grata (Pacchetto Giovani) che consente di ottenere un sostegno per l’avvio dell’attività im-prenditoriale unitamente alla possibilità di accedere direttamente a più misure del Psr coordinatefra loro da un piano aziendale.L’intervento è concesso sotto forma di premio per il finanziamento delle spese sostenute per l’in-sediamento erogato in due rate decrescenti in un periodo massimo di cinque anni. Il paga-mento dell’ultima rata è subordinato alla corretta attuazione del piano aziendale.I beneficiari sono i giovani agricoltori: persona di età compresa tra i 18 anni (compiuti) e i 41 anni(non compiuti) al momento della presentazione della domanda di aiuto, che possiede ade-guate qualifiche e competenze professionali e che si insedia per la prima volta in un’aziendaagricola in qualità di capo azienda. Un periodo di non più 36 mesi dalla data della decisione individuale di concedere il supporto èconcesso al beneficiario per l’acquisizione della capacità professionale qualora questa non siaposseduta al momento della presentazione della domanda (art. 2 comma 3 del Reg. (UE) n.807/2014).L’articolo 2.1 lett. n) del Reg.1305/2013 si riferisce al termine “insediamento” come ad un pro-cesso che, al momento della presentazione della domanda di aiuto per l’avviamento del-l’azienda agricola, è già iniziato ma non ancora del tutto completato. Il processo diinsediamento può dirsi iniziato nel momento in cui il beneficiario acquisisce per la prima volta lapartita IVA come azienda agricola e ciò deve avvenire, al massimo, non prima dei 12 mesi pre-cedenti la presentazione della domanda di aiuto (le regioni possono definire un arco temporaleinferiore). Tale processo si conclude con l’attuazione del piano aziendale il cui inizio è successivoalla presentazione della domanda di aiuto.L’insediamento può avvenire in qualità di:• titolare di azienda agricola individuale di nuova costituzione;• socio, amministratore e legale rappresentante di una nuova società di persone o di capitale

avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola;• socio, amministratore e legale rappresentante di una nuova cooperativa agricola di condu-

zione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola.

Ogni Regione ha previsto un’intensità dell’aiuto e condizioni di ammissibilità che sono diversifi-cate in base alle priorità regionali e alle caratteristiche dell’agricoltura (tab. 8).

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

abruzzo L’entità del sostegno èpari a:– 50.000 e.Il premio è maggiorato di– 10.000 e qualora l’in-

vestimento sia localiz-zato nelle aree D.

L’ aiuto è erogato in duerate:– la prima rata pari al

50% del premio è ero-gata al momentodella concessione del-l’aiuto;

– la seconda rata parial 50% del premio èerogata una volta ve-rificata la corretta at-tuazione del pianoaziendale.

I beneficiari sono:– Persone con età com-

presa tra 18 anni com-piuti e 40 non compiutialla data di presenta-zione della domandadi aiuto;

– Non essere insediatoda oltre 6 mesi alladata di presentazionedella domanda diaiuto;

– Presentazione di un“Piano di sviluppoaziendale”.

L’intervento potrà es-sere attivato in sinergiacon le sottomisure e re-lative tipologie di inter-vento 1.1., 2.1. e 4.1. e6.4.1 in una logica diprogettazione integrata.

La dimensione econo-mica aziendale in termi-ni di produzione stan-dard deve essere supe-riore a:– 10.000 e per le aree D– 15.000 e nelle altre zoneLa dimensione econo-mica aziendale di par-tenza non deve essereinoltre superiore, alla stes-sa data, a e 200.000.

Provinciadi bolzano

L’entità del sostegnopuò raggiungere:– 33.000 e.La liquidazione del pre-mio avviene in due ratedecrescenti pari al 60% eal 40%.Il primo saldo del premioviene erogato dopo ladecisione di conces-sione del contributo ed ilsecondo saldo dopo laverifica della realizza-zione del piano azien-dale.

I beneficiari sono:– giovani agricoltori che

sono in fase di insedia-mento e che hannoaperto una propriaposizione IVA in cam-po agricolo entro enon oltre i 12 mesi an-tecedenti la data dipresentazione delladomanda ai sensidella presente sotto-misura;

– devono assumere al100% l’azienda in pie-na proprietà oppure inaffitto in qualità dicapo dell’azienda.

Non riportate.Produzione standard mi-nima:– 10.000 eProduzione standard mas-sima:– 100.000 ePer i beneficiari in condi-zioni socio-economicheottimali la soglia minimaé raddoppiata.

basilicata L’entità del sostegno èpari a:– 70.000 e per gli inse-

diamenti in zone convincoli naturali o altri

vincoli specifici;– 60.000 e in tutte le al-

tre aree.L'aiuto sarà erogato in 2rate:– la prima rata, pari al

70% dell’importo del-l’aiuto dopo la singoladecisione di conce-dere il sostegno, pre-via presentazione dipolizza fideiussoria parial 100% del valore del-l’anticipo;

– la seconda rata asaldo dopo il comple-tamento delle attivitàpreviste dal pianoaziendale.

I beneficiari sono:– persone di età non su-

periore a 40 anni almomento della pre-sentazione della do-manda, che possie-dono adeguate qua-lifiche e competen-ze professionali e chesi insediano per la pri-ma volta in un'azien-da agricola in quali-tà di capo del-l'azienda;

– il giovane agricoltoredeve risultare inse-diato, da non oltre 6mesi prima della pre-sentazione della do-manda di aiuto;

– i beneficiari sono gio-vani che si insedianoper la prima volta inazienda agricola inqualità di capoazienda e che possie-dono adeguate quali-fiche e competenzeprofessionali.

È prevista la possibilitàdi presentazione di pro-getti integrati, “pac-chetto giovani”: il gio-vane potrà fare la do-manda anche sulle se-guenti altre misure adinvestimento (3.1, 4.1,4.4) ed indicare la vo-lontà ad aderire a mi-sure a superfici perle quali avrà la prioritàal momento della do-manda.

L’azienda deve avereuna dimensione econo-mica espressa in termi-ni di Produzione LordaStandard (Standard Out-put - SO):– non inferiore

a 10.000 e;– non superiore

a 150.000 e

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

tabella 8 - Intensità dell’aiuto e condizioni di ammissibilità della Misura 6.1 nel Psr regionali

40

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

– Vengono ammesse alpremio di primo inse-diamento solo le mi-croimprese con un vo-lume d’affari o sommadi bilancio inferiore ade 2 mio. ex art. 2 del-l’allegato I al Reg. n.702/2014.

– Sono ammesse al be-neficio solo singole per-sone fisiche unicheproprietarie od affit-tuarie di aziende agri-cole, gestite in for-ma individuale. Sonoesclusi i soci di societàdi fatto, società sem-plici, di persone o dicapitale.

– Al momento della pre-sentazione della do-manda il reddito di la-voro extra agricolo delrichiedente deve essereinferiore al doppio delreddito di riferimentonel settore agricolo.

calabria Il premio all’insedia-mento viene fissato in:– 50.000 e per le azien-

de localizzate in zonesvantaggiate o mon-tane;

– 40.000 e per le azien-de localizzate nelle al-tre zone.

L’aiuto sarà erogato in2 rate:– 60% dell’importo a se-

guito dell’atto di asse-gnazione;

– 40% dopo la verificadella corretta attua-zione del piano azien-dale.

Per le imprese agrico-le che beneficiano delsostegno in base all’ef-fetto “trascinamento”dalla programmazione2007/2013 il premio al-l’insediamento è fissatoin e 35.000 da erogarsisempre secondo le mo-dalità previste ai puntiprecedenti.

La domanda di soste-gno deve essere presen-tata da “giovani agri-coltori”I requisiti soggettivi ri-chiesti sono:– Età compresa tra 18

anni compiuti e 40anni non compiuti almomento di presenta-zione della domandaed avere frequentatola scuola dell’obbligo;

– Possedere conoscen-ze e competenze pro-fessionali adeguate.

Nel “pacchetto gio-vani” oltre all’intervento6.1.1 è obbligatorio atti-vare almeno l’inter-vento 4.1.1 (sostegnoagli investimenti nelleimprese agricole).

Produzione standard mi-nima:– 12.000 e nelle zone

con vincoli naturali;– 15.000 e nelle altre

zone;Produzione standard mas-sima:– 200.000 e

campania Il premio all’insediamen-to viene fissato in:– 50.000 e nelle ma-

croaree C e D;– e fino a 45.000 e nelle

macroaree A e B

Il beneficiario per poteraccedere all’aiuto deve:– avere età superiore a

18 anni ed inferiore a40 anni;

– insediarsi per la primavolta in un’aziendaagricola in qualità dicapo azienda;

– presentare un Piano diSviluppo Aziendale;

Integrazione con la ti-pologia di intervento4.1.2.

Produzione standardcompresa tra:– 12.000 e ed e 200.000

nelle macroaree C e D;– 15.000 e ed e 200.000

nelle macroaree A e B.

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

41

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

– possedere un’adegua-ta qualifica e com-petenza professiona-le;

– impegno a risponde-re alla definizione di“Agricoltore attivo”.Tale impegno deveessere acquisito entro18 mesi dalla data diinsediamento.

emilia-romagna

Il premio all’insedia-mento viene fissato in:– 50.000 e per gli inse-

diamenti in zone convincoli naturali o altrivincoli specifici;

– 30.000 e nelle altrezone.

L'erogazione avrà luogoin 2 tranches, pari rispet-tivamente al 40% ed al60% dell'importo totaleconcesso.

Possono essere benefi-ciari:– i giovani agricoltori

maggiorenni al mo-mento di presenta-zione della domandadi sostegno ma nonavere ancora com-piuto 40 anni, in pos-sesso di sufficienticonoscenze e com-petenze professionalie che assumono perla prima volta la re-sponsabilità civile e fi-scale di una impresaagricola e presentanoun Piano di SviluppoAziendale (PSA).

Il tipo di operazionepotrà inoltre essere atti-vato in sinergia con i tipidi operazione:– 1.1.01,– 1.3.01,– 2.1.01 e– 4.1.02 (Pacchetto Gio-

vani)

Produzione Standard Mi-nima:– 12.000 e nelle zone

con vincoli naturali oaltri vincoli specifici;

– 15.000 e nelle altrearee.

Produzione standard mas-sima:– 250.000 e

Friuli-veneziaGiulia

Il premio all’insediamen-to viene fissato in:– 40.000 e in aree Na-

tura 2000, parchi e ri-serve naturali e areecaratterizzate da svan-taggi naturali;

– 30.000 e in aree ruraliC diverse da quelle dicui al punto prece-dente;

– 20.000 e in aree di-verse da quelle di cuiai punti precedenti;

– 30.000 e per aziendedi produzione biolo-gica, DOP, IGP, IGT oAQUA o materieprima necessarie allarealizzazione di questiprodotti o il cui Pianoaziendale prevedacome obiettivo la pro-duzione di prodottibiologici o la certifica-zione di qualità DOP,IGP, IGT o AQUA.

L’aiuto viene erogato indue rate:– Prima rata pari al 70%

dell’aiuto, previa costi-tuzione di una polizzafideiussoria del 100%dell’importo erogato.

– Seconda rata 30% asaldo subordinata-mente all’attuazionedel piano aziendale.

Possono essere benefi-ciari:– Giovani che alla data

di presentazione delladomanda hanno etàcompresa tra 18 annicompiuti e non supe-riore a 40 anni.

– Siano agricoltori in at-tività.

– Possiedono adeguatecompetenze e cono-scenze professionali(titolo di studio o corso150 ore) salvo periododi grazia massimo di30 mesi o pari al ter-mine di conclusionedel Piano aziendale seinferiore.

– Si è insediato comecapo d’azienda nei12 mesi antecedentialla domanda.

– Presentazione di unpiano aziendale conavvio entro massimo 6mesi dalla concessio-ne del finanziamentoe termine entro mas-simo 42 mesi.

– Prima assunzione di re-sponsabilità o corre-sponsabilità civile efiscale di un’aziendaagricola del giovane.

Misure obbligatorie daattivare:– 4.1.1– 4.1.2– 1.1– 2.1

Produzione Standard Mi-nima:– 10.000 e– 15.000 e per le aree

D,C e le altre aree.Produzione standard mas-sima:– 200.000 e

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

42

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Lazio Il premio per l’insedia-mento sarà pari a:– 70.000 eIl piano aziendale dovràprevedere investimentimateriali ed immaterialipari ad almeno il 60% delpremio.Il supporto sarà corrispo-sto in forma di premio daerogarsi in due ratenell’arco di un periodomassimo di cinque anni,65% del premio la primae 35% la seconda.

I beneficiari sono:– persone fisiche di età

non superiore ai 40anni al momento del-la presentazione delladomanda di aiutoche si insediano perla prima volta inun’azienda agricolain qualità di capo del-l’azienda in possessodi adeguate qualifi-che e competenzeprofessionale;

– il giovane dovrà pre-sentare un PianoAziendale, la cui at-tuazione dovrà essereiniziata entro novemesi dalla data delladecisione con cui siconcede l’aiuto;

– l’azienda agricola,oggetto di insedia-mento, dovrà richie-dere un volume mi-nimo di lavoro neces-sario per la condu-zione almeno pari a 1Unità Lavorativa Uomo(ULU), rispondente a225 giornate lavora-tive/anno;

– Il giovane agricoltoresi impegna a con-durre l’azienda per unperiodo pari ad al-meno cinque (5) annia decorrere dalladata di decisione indi-viduale di concedereil contributo.

Potrà essere effettuatasolo dopo aver ultimatogli impegni e le attivitàpreviste nel piano azien-dale (relazione) dellapresente sottomisural’adesione alle misuredegli investimenti azien-dali, ed in particolare lemisure 4.1, 4.2, 4.3, 4.4,5.1, 6.4 e 8.1 (anche seattivate in ambito lea-der)

Produzione Standard Mi-nima:– 15.000 e– 10.000 e nel caso di

aziende ricadenti inzone montane.

Produzione standard mas-sima:- 1.000.000 e

Liguria L’importo dell’aiuto èdeterminato con un so-stegno base, identicoper tutti i beneficiari,maggiorato in funzionedi casi specifichi:– Premio base 18.000 e

Maggiorazione perdisagio socio-econo-mico pari a:• 4.000 e se il gio-

vane si insedia inuna azienda consede in un comunedi seconda fascia,

• 6.000 e se il gio-vane si insedia inuna azienda consede in un comunedi terza fascia;

• 8.000 e se il gio-vane si insedia inuna azienda consede in un comunedi quarta fascia.

Non è prevista alcunamaggiorazione per il gio-

I beneficiari sono:– giovani agricoltori,

una persona di etànon superiore a qua-ranta anni al mo-mento della presen-tazione della doman-da, che possiede ade-guate qualifiche ecompetenze profes-sionali e che si insediaper la prima volta inun'azienda agricola inqualità di capo del-l'azienda;

– il giovane agricoltoredeve presentare unpiano aziendale di svi-luppo che deve ini-ziare entro nove mesidalla data della con-cessione dell’aiuto edeve concludersi en-tro 36 mesi dalla datadella concessione del-l’aiuto.

Progetti integrati con lasottomisura 4.1

Produzione Standard Mi-nima:– 15.000 e

Tale limite è ridotto a12.000 e per le impresecon sede aziendale nel-le zone svantaggiate.

Produzione standard mas-sima:- 200.000 e

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

43

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

vane che si insedia in unaazienda con sede in uncomune di prima fascia.I premi di cui sopra sono:– maggiorati di ulteriori

8.000 e per gli insedia-menti in aziende costi-tuite per almeno il 50%da terreni non coltivatida almeno 5 anni oprecedentementecondotte da soggettiprivi di vincoli di pa-rentela con il giovanesino al terzo grado.

Il premio viene erogatoin due rate nell'arco diun periodo massimo dicinque anni.La prima rata, pari al 50%dell’importo del premio,dopo l’avvio dell’attività.La seconda rata, pari al50%, è subordinata al-la corretta e completaattuazione del pianoaziendale di sviluppo.

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

Lombardia Il premio per l’insedia-mento sarà pari a:– 20.000 e per Giovane

agricoltore in zonanon svantaggiata dimontagna

– 30.000 e per Giovaneagricoltore in zonasvantaggiata di mon-tagna

I beneficiari sono:– giovani agricoltori di

età non superiore aquaranta anni al mo-mento della presenta-zione della domanda,che possiedono ade-guate qualifiche ecompetenze profes-sionali, che comin-ciano l'insediamentoper la prima volta inun'azienda agricolanon più di 12 mesiprima della data dipresentazione delladomanda e risultanoagricoltori in attivitàentro 18 mesi dalladata di insediamento.

Integrazione con Misura– 4.1;– 6.4.

Produzione Standard,compresa tra:– e 12.000 e e 200.000

nel caso di aziendaagricola ubicata in“Zona svantaggiata dimontagna”,

– e 18.000 e e 200.000nel caso di aziendaagricola ubicata in“Altre zone”.

Non possono accedereall’operazione i giovaniagricoltori che conduco-no, al momento dellapresentazione della do-manda, un’azienda agri-cola con una Produzio-ne Standard, superiore ae 200.000.

Marche Il premio per l’insedia-mento sarà pari a:– 70.000 e/beneficiario

per insediamenti inaziende ubicate inaree C3 e D;

– 50.000 e/beneficiarioper insediamenti inaziende ubicate in al-tre aree.

È possibile erogare almassimo n. 2 premi perazienda.Tale aiuto è erogato indue rate.La prima rata è pari al70% dell’aiuto e può es-sere erogata immedia-tamente dopo l’appro-vazione del sostegno,mentre la seconda rata

I beneficiari sono:– giovani imprenditori

che al momento dellapresentazione delladomanda rispettanole seguenti condizioni:• hanno una età

compresa fra i 18anni (compiuti) e i40 anni (non com-piuto il quarantune-simo anno);

• sono insediati, perla prima volta, inqualità di capoazienda da non piùdi 24 mesi. A tal finela data di riferi-mento è costituitadalla data di iscri-zione alla CCIAA

Il sostegno al primo in-sediamento di giovaniagricoltori, oltre al-l’aiuto all’avviamentodella Misura 6.1, si rea-lizza anche con il soste-gno delle seguenti mi-sure:– 1.1,– 2.1,– 4.1,– 6.4A.

Produzione Standard, mi-nima:– 12.000 e per le azien-

de ricadenti nelle zoneC3 e D.

– Almeno 16.000 e per leaziende ricadenti inaltre zone;

Produzione Standard mas-sima:– 200.000 e

44

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

del 30% è erogata pre-via verifica della correttaattuazione del piano disviluppo aziendale e co-munque entro cinqueanni dalla decisione in-dividuale di concessionedel sostegno.

per le ditte indivi-duali e di acquisi-zione della qualificadi amministratorenel caso di insedia-mento in societàgià iscritte nella se-zione speciale “im-prese agricole”;

– possiedono cono-scenze e compe-tenze professionaliadeguate.

– risultano regolar-mente iscritti all’INPS– gestione agricola,anche con riserva;

– sono in possessodella cittadinanzadi uno degli Statimembri dell'U.E. ostatus parificato.

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

Molise L’importo è dimensio-nato su due livelli base:– 30.000 e nel caso l’in-

sediamento avvengain aziende localizzatein zone montane conalmeno una Produ-zione Lorda Standarddi 10.000 e;

– 40.000 e nel caso l’in-sediamento avvengain aziende localizzatenelle altre zone D econ almeno una Pro-duzione Lorda Stan-dard di 18.000 e.

È prevista una integra-zione ai premi su indicatisulla base dei diversi si-stemi agricoli nei diversiterritori di applicazionedell’intervento:– 10.000 e per il sistema

agricolo che prevedela zootecnia;

– 10.000 e per il sistemaagricolo che prevedecoltivazioni arboree;

– 15.000 e per i sistemiagricoli di qualità rico-nosciuta (biologico,DOP/IGP, ecc..).

Le integrazioni indicatenon sono cumulabili traloro.

I beneficiari sono:– giovani con un’età

compresa tra i 18 annicompiuti e non supe-riore ai 40 anni all’attodella domanda che siinsediano per la primavolta, come titolare olegale rappresentan-te di un’impresa agri-cola o di una societàagricola. La condi-zione di insediamentopuò essere antece-dente ai 6 mesi la da-ta di presentazionedella domanda di so-stegno;

– avere e documen-tare, competenze pro-fessionali oppure im-pegnarsi a raggiun-gerle nei 36 mesi dalladata di concessionedell’aiuto.

– condurre l’azienda peralmeno cinque annidecorrenti dalla datadi adozione della sin-gola decisione di con-cessione del sostegno;

– impegnarsi ad aderireai servizi di assistenzatecnica e consulenzaaziendale.

È prevista la possibilitàdi pacchetti integrati(Pacchetto Giovani -PG) di misura, specificiper i giovani primi inse-diati, attuabili attra-verso una domandaunica che permettel’accesso a più misuread investimento (ad es.M 4.1).

Dimensione economicaminima pari a:– 10.000 e di produzione

lorda standard per lezone montane;

– 18.000 e di produzionelorda standard per lealtre zone.

Il limite massimo è pari a200.000 e di PLS.

Piemonte Il premio per l’insedia-mento sarà pari a:A) 35.000 e nel caso di

domanda per inse-diamento di un sologiovane, con la mag-giorazione di 10.000 ese l’insediamento av-viene in zona di mon-tagna.

B) 30.000 e per ciascungiovane nel caso di

I beneficiari sono:– giovani agricoltori che

al momento della pre-sentazione della do-manda hanno unaetà compresa tra 18anni (compiuti) e 40anni (non compiuti)e sono già titolari diuna azienda agrico-la, da non più di 12mesi

La Misura 6.1 è colle-gata all'operazione 4.1.2rientrante nella sottomi-sura 4.1.

Dimensione economicaaziendale minima pari a:– 15.000 e di Produzione

Standard;– 10.000 e in zona mon-

tana.La dimensione econo-mica aziendale massimaper poter beneficiare delpremio è pari a:– 150.000 e di ProduzioneStandard.

45

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

domanda per inse-diamento congiuntodi due giovani, con lamaggiorazione di7.000 e per ciascungiovane se l’insedia-mento avviene inzona di montagna.

C) 25.000 e per ciascungiovane, nel caso didomanda per inse-diamento congiuntodi più di due giovani,fino a un massimo dicinque con la mag-giorazione di 5.000 eper ciascun giovanese l’insediamento av-viene in zona di mon-tagna.

L’erogazione del premioavverrà in due rate, unainiziale pari al 66% del to-tale da erogare e una fi-nale, pari al rimanente34%, previa verifica dellacorretta realizzazione delpiano aziendale, entroun arco di tempo mas-simo di 36 mesi.

– Il sostegno è subordi-nato alla presenta-zione e alla correttarealizzazione di unpiano aziendale, lacui attuazione deveiniziare entro novemesi dalla data delladecisione con cui siconcede l’aiuto.

– L’azienda agricola na-ta dall’insediamentodeve avere carattereimprenditoriale e pro-fessionale (con par-tita IVA e iscrizionealla Cciaa) e pro-durre per la commer-cializzazione.

– Il sostegno è limitatoalle aziende che rien-trano nella definizionedi microimpresa o dipiccola impresa.

– I giovani beneficiaridevono mantenere laposizione di “capo del-l'azienda” per 5 an-ni dalla data di eroga-zione a saldo del Pre-mio di insediamento.Per lo stesso periodo,l’attività agricola azien-dale deve rappresen-tare per i giovani l’atti-vità principale, sia intermini di tempo lavo-rativo dedicato che direddito lavorativo ot-tenuto, pena la deca-denza dall’aiuto.

– Per inizio del primo in-sediamento s’intendela data di attivazionedi una partita IVA incampo agricolo.

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

Puglia Il premio per l’insedia-mento è pari a:a) 40.000 e per giova-

ne che si insedia inazienda già preesi-stente e in possessodei requisiti minimioggettivi di accessoal premio.

Sostegno in zone ordi-narie:– 40.000 e.Sostegno in zone svan-taggiate ed aree C eD della ClassificazioneAree Rurali Pugliesi:– 45.000 e.b) Giovane che si inse-

dia in azienda di nuo-va costituzione.

Sostegno in zone ordi-narie:– 50.000 e

I beneficiari del premiosono:– i giovani, di età com-

presa tra i 18 annicompiuti e 40 anni noncompiuti, al momentodella presentazionedella domanda in pos-sesso di adeguatequalifiche e compe-tenze professionali chesi insediano per la pri-ma volta in un’azien-da agricola in qualitàdi capo azienda;• assunzione per la

prima volta della re-sponsabilità civile efiscale di una im-presa agricola;

• obbligo a presen-tare un Piano Azien-dale;

Con la presentazionedel piano aziendale ilgiovane potrà aderiread un insieme coordi-nato di misure e richie-dere contemporanea-mente gli aiuti previstinell’ambito delle se-guenti misure:– M. 1, 2,3– sottomisure 4.1 e 6.4

nonché indicare altreeventuali misure a su-perficie del Psr a cuivorrà aderire.

Dimensione economica– non inferiore a 18.000

e (soglia minima)– non superiore a 300.000

e (soglia massima).In caso di premio plu-rimo, la soglia minima diaccesso della societàsarà pari alla soglia mi-nima (18.000 e) moltipli-cata per il numero deirichiedenti

46

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

Sostegno in zone svan-taggiate ed aree C eD della ClassificazioneAree Rurali Pugliesi:– 55.000 e

• possedere adegua-te qualifiche e com-petenze professio-nali;

• deve condurre l’a-zienda come dittaindividuale o in for-ma societaria (so-cietà di persone,cooperativa e so-cietà di capitali).

Sardegna L’importo forfettario delsostegno è fissato in:– e 50.000 in caso di bu-

siness plan che pre-vede investimenti eazioni ammissibili inuna o più misure/ sot-tomisure attivabili nel-l’ambito del “Pac-chetto giovani”;

– e 35.000 in caso di bu-siness plan non realiz-zato nell’ambito del“Pacchetto giovani”.

Il beneficiario deve essere:– giovane agricoltore di

età non superiore aquaranta anni al mo-mento della presenta-zione della domanda,che possiede ade-guate qualifiche ecompetenze profes-sionali e che si insediaper la prima volta inun’azienda agricolain qualità di capo del-l’azienda.

Dimensione economica– non inferiore a 15.000 e– non superiore a 100.000

e.

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

Sicilia Il premio per l’insedia-mento è fissato in:– 40.000 e per benefi-

ciario da erogare indue rate:• la prima, pari al 60%

dell’importo del pre-mio, dopo l’atto diassegnazione delsostegno;

• la seconda, pari al40% a saldo, condi-zionata alla correttaattuazione del pia-no aziendale.

Il beneficiario deve es-sere:– “giovane agricoltore”:

una persona di etànon superiore a qua-ranta anni al mo-mento della presenta-zione della domanda,che possiede ade-guate qualifiche ecompetenze profes-sionali e che si insediaper la prima volta inun’azienda agricolain qualità di capo del-l’azienda).

Il sostegno si applicaesclusivamente nell’am-bito del “pacchetto gio-vani agricoltori”, cheprevede la concessionedel premio solo in com-binazione con almenoun’altra operazione pre-vista dal Programma.Il giovane agricoltoredovrà accedere obbli-gatoriamente ad al-meno un’altra operazio-ne del Programma trale seguenti:– 4.1, 6.4.1, 8.1, 8.3, 8.5,

8.6 e 16.2.

Soglia minima per l’am-missibilità delle aziendeagricole al sostegno del-la sottomisura è:– almeno 15.000 e di PST

Aziendale nelle isoleminori, nelle zone consvantaggi e montanee nelle aree Natura2000;

– almeno 25.000 e di PSTAziendale nelle altrezone.

Soglia massima è, in tuttoil territorio, di 250.000 e diProduzione Standard To-tale Aziendale.

toscana L'entità del sostegno èfissata in:– e 40.000 per ciascun

beneficiario;– e 50.000 nel caso di

insediamenti in zonemontane

Il premio all’insediamen-to viene erogato in duetranche:– la prima, pari al 70%

dell’importo del pre-mio, dopo l’atto di as-segnazione previa co-stituzione della polizzafideiussoria pari al100% del valore del-l’anticipo;

– la seconda a saldocondizionata alla cor-retta attuazione delpiano aziendale.

Sono condizioni di am-missibilità:– avere un'età compre-

sa tra i 18 anni (com-piuti) e i 40 (non com-piuti) al momento del-la presentazione delladomanda di aiuto;

– possedere adeguatequalifiche e compe-tenze professionali fat-ta salva la possibilitàdi concedere il perio-do di grazia;

– insediarsi in qualità dicapo azienda nei 6mesi precedenti allapresentazione delladomanda di aiuto ac-quisendo per la primavolta la partita IVAcome azienda (indivi-duale, società, coo-perativa) agricola;

– impegnarsi ad essereconforme alla defini-

È previsto un contributoa fondo perduto sugli in-vestimenti da realizzare,attraverso l’attivazioneobbligatoria di almenouno fra i tipi di opera-zione:– 4.1.2 “Investimenti in

aziende agricole incui si insedia un gio-vane agricoltore”;

– 4.1.5 ” Incentivare il ri-corso alle energie rin-novabili nelle aziendeagricole”;

– 6.4.1 ” Diversificazionedelle aziende agrico-le”.

Per accedere al premioe al contributo sugli inve-stimenti è necessario checiascun giovane che siinsedia faccia investi-menti per almeno 50.000e sulle sottomisure com-plessivamente attivate.

Per essere ammissibilel'azienda agricola deveavere la potenzialità diraggiungere una dimen-sione espressa in terminidi Standard Output:– non inferiore a 13.000 e– non superiore a 190.000 e

47

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

zione di "agricoltore at-tivo" entro 18 mesi dal-la data insediamento;

– in caso di insedia-mento plurimo nellastessa azienda, la so-glia minima è da con-siderarsi riferita ad ognisingolo beneficiario;

– presentare un pianoaziendale la cui attua-zione deve iniziare en-tro 9 mesi dalla datadella decisione concui si concede l'aiuto.

trento L’ammontare del pre-mio è pari a:– 40.000 e.L’erogazione del soste-gno sarà liquidata in duerate nell’arco di un pe-riodo massimo di cinqueanni.La prima rata pari all’im-porto di e 30.000 a se-guito dell’approvazionedella decisione del-l’aiuto.La seconda rata a saldoa seguito della verificadella corretta l’attua-zione del piano azien-dale.

Condizioni:– avere un'età compre-

sa tra i 18 anni (com-piuti) e i 40 (non com-piuti) al momento del-la presentazione delladomanda di aiuto.

– L’insediamento puòiniziare al massimo 6mesi prima della pre-sentazione della do-manda di aiuto.

– Assunzione per laprima volta della ge-stione e della respon-sabilità civile e fiscaledi un’azienda agricola.

– Adeguate qualifichee competenze profes-sionali.

– Piano aziendale alle-gato alla domanda,la cui idoneità e con-gruità deve essere va-lutata dalla strutturaprovinciale competen-te in materia di agri-coltura.

Non riportateStandard output espre-sso in termini lordi com-preso fra:– e 10.000 e e 150.000.

umbria Il premio è di– 35.000 e per insedia-

menti con impegno dialmeno 5 anni;

– 7.000 e per ogni annod'impegno aggiuntivofino a 10, per un im-porto massimo com-plessivo di e 70.000.

Il premio all'insediamen-to viene erogato in duerate:– la prima, pari al 50%

dell'importo, dopo lasingola decisione diconcessione del soste-gno previa costitu-zione di polizza fideius-soria pari al 100% delvalore della rata;

– la seconda, a saldo,una volta completatoil piano aziendale.

Requisiti soggettivi:– età compresa tra i 18

anni (compiuti) ed i 40anni (non compiuti) almomento della pre-sentazione della do-manda;

– possesso di conoscen-ze e competenze pro-fessionali adeguate almomento della pre-sentazione della do-manda di sostegno oal più tardi entro treanni dalla data di ado-zione della decisioneindividuale di conce-dere il sostegno;

– possesso del requisitodi agricoltore in attivi-tà al più tardi, entro 18mesi dalla data di in-sediamento.

Requisiti oggettivi:– effettuare il primo inse-

diamento in una azien-

Le sottomisure che pos-sono far parte del pac-chetto integrato azien-dale (PIA) a favore deigiovani agricoltori cheeffettuano il primo inse-diamento sono: 1.1, 1.3,4.1, 6.4.

L’azienda oggetto di in-sediamento deve rien-trare in una dimensioneeconomica ricompresatra:– 10.000 e 250.000 e di

PST o fatturato nellezone soggette a vincolinaturali;

– 15.000 e 250.000 e diPST o fatturato nellealtre zone.

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

segue tabella 8

48

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

da agricola in qualitàdi capo dell'azienda eimpegno a proseguirenella conduzione del-la stessa per almenocinque anni decorrentidalla data di comple-tamento del pianoaziendale, nonché ri-manere regolarmenteiscritto al regime previ-denziale agricolo per ilmedesimo periodo.

– presentazione di unpiano aziendale. Il pia-no deve essere avvia-to entro 6 mesi dalladata della decisione diconcedere il sostegno.

valled’aosta

Premio base:– 30.000 e;Premio per la costitu-zione ex-novo di un’im-presa agricola:– 35.000 e;Premio per l’insediamen-to in zona ARPM:– 35.000 e;In caso siano soddisfatteentrambe le condizioni:40.000 e.Il sostegno è erogato indue rate: 50% all’attodella decisione di con-cessione dell’aiuto, 50%all’atto della decisionedi erogazione del saldo.

Il beneficiario deve:– avere età compresa

tra i 18 ed i 40 anninon compiuti al mo-mento della presenta-zione della domandadi partecipazione al-l’intervento;

– aver iniziato il pro-cesso di insediamen-to come titolare diun'azienda per laprima volta da nonoltre 9 mesi, 12 mesinel caso del primobando dopo l'appro-vazione del Psr;

– possedere adeguatequalifiche e compe-tenze professionalicomprovate dalla par-tecipazione con esitopositivo al ciclo for-mativo previsto per igiovani agricoltori.

È previsto un “progettointegrato” per favorirel’insediamento dei gio-vani agricoltori, costi-tuito dalla misura 6.1 edalle misure 1 e 4.1.2

La soglia minima di in-gresso è di almeno:– 10.000 e di produzione

standard (PS);La soglia massima di in-gresso è:– 80.000 di produzione

standard (PS).

Intensitàdell’aiuto

condizioni diammissibilità

Standardoutput max e min

Integrazionetra misura 6.1 e 4.1

e/o altre misure

veneto Il premio all’insediamen-to è pari a:– 40.000 e

Il beneficiario deve:– essere cittadino del-

l’Unione europea;– avere un’età compre-

sa tra i 18 e i 40 anni;– aver conseguito il ti-

tolo di scuola dell’ob-bligo;

– possedere conoscen-ze e competenze pro-fessionali adeguatedimostrate, alternativa-mente, mediante: a.titolo di studio atti-nente le materie agra-rie conseguito in Italiapresso scuola stataleo paritaria. Il requisitopuò essere raggiuntoentro un periodo nonsuperiore a 36 mesidalla data di pubbli-cazione del decretodi concessione sul Bol-lettino Ufficiale dellaRegione del Veneto.

Sono attivabili nel pac-chetto aziendale, la Sot-tomisura 4.1, Tipo di in-tervento 4.1.1 e/o laSottomisura 6.4, Tipo diintervento 6.4.1.

Dimensione economicaaziendale pari ad:– almeno 12.000 e di Pro-

duzione Standard to-tale in zona montana

– almeno 15.000 e di Pro-duzione Standard to-tale nelle altre zone;

La dimensione econo-mica aziendale, in ognicaso, non può essere su-periore a:– 250.000 e di Produzio-

ne Standard totale

7.3. La Misura 6.4 “Sostegno ad investimenti nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole”

L’obiettivo principale della misura 6.4 del Psr 2014-2010 è il sostegno a investimenti materiali o im-materiali finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:• favorire la diversificazione delle attività agricole verso attività extra-agricole ad integrazione

dell’attività agricola;• sviluppare la costituzione e lo sviluppo di nuove piccole-medie imprese e microimprese nelle

zone rurali;• favorire l’occupazione nei territori rurali;• sostenere la produzione di energia rinnovabile nelle zone rurali;• sviluppare attività di servizio a favore della società rurale, connesse all’assistenza sanitaria e al-

l’integrazione sociale.

I beneficiari sono:• agricoltori, persone fisiche e giuridiche, singoli o associati, microimprese, che svolgono attività

di agriturismo, fattorie didattiche, fattorie sociali, produzione di energia da fonti rinnovabili, at-tività commerciale-artigianale, turistico-servizio-innovazione tecnologica.

La tipologia di sostegno e i massimali, previsti dal Regolamento 1305/2013, sono i seguenti:• sovvenzione a fondo perduto, concesso in regime de minimis quantificato al 70% della spesa

ammissibile.

Ogni Regione ha previsto un’intensità dell’aiuto e condizioni di ammissibilità che sono diversifi-cate in base alle priorità regionali e alle caratteristiche dell’agricoltura (tab. 9).

49

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

tabella 9 - Intensità dell’aiuto e condizioni di ammissibilità della Misura 6.4 nel Psr regionali

segue tabella 9

abruzzo Aliquote di sostegno:– 50% del costo dell’investimento

ammissibile– 60% per gli interventi localizzati in

aree DIl sostegno è concesso in regime“de minimis” (Reg. UE n. 1407/2013del 18 dicembre 2013)

I beneficiari sono:– Agricoltori e/o coadiuvanti fami-

liari (singoli ed associati) rientrantiper dimensione nella micro e pic-cola impresa.

Inoltre:– L’intervento deve essere localiz-

zato nelle aree rurali del territoriodella Regione Abruzzo.

– L’intervento deve essere propo-sto sulla base di un progetto chedimostri la creazione o svilup-po delle attività di diversifi-cazione ed i requisiti di connes-sione.

Per l’intervento 1 “Sostegno a inve-stimenti per la diversificazione delleimprese agricole”:– Nel caso di ristrutturazione, il pro-

getto edilizio deve garantire unmiglioramento della prestazioneenergetica rispetto ai livelli diprestazione energetica minimiprevisti dalla normativa vigenteper la specifica tipologia di inter-vento.

– Non è previsto l’acquisto di at-trezzatura di seconda mano.

Per l’intervento 2 “Sviluppo di impreseextra-agricole nelle aree rurali”:– L'impianto deve essere dimen-

sionato per produrre energiaelettrica e/o calorica superioreai consumi aziendali e conse-guentemente almeno parzial-mente venduta o ceduta a terzi.

– L'impianto deve essere proget-tato e sostenibile con l'utilizzo dirisorse naturali rinnovabili o di solisottoprodotti o scarti di produ-zioni agricole, forestali o agroali-mentari senza attivazione dicolture agricole dedicate.

– Nel caso di impianti destinati allaproduzione di energia elettricada biomassa sarà garantito l’uti-lizzo di almeno il 50% dell’energiatermica generata nel rispettodi quanto disposto all’art. 13comma 1 lettera d) del Reg. (UE)n. 807/2014.

– Nel caso di impianti per la pro-duzione di biogas, biometano oimpianti combinati, sarà garan-tito quanto stabilito all’art. 13comma 1 lettera e) del Reg. (UE)807/2014 in quanto gli impiantiammissibili non possono utilizzarecoltivazioni dedicate.

– Per gli impianti che utilizzano bio-massa solida, è necessario adot-tare le migliori tecnologie im-piantistiche che presentano unottimale ciclo di abbattimentodei fumi e delle polveri sottili(PM10), secondo quanto previ-sto dalla direttiva Eco-design(impianti con potenza nominale

Nell’individuazione dei cri-teri di selezione si terrà con-to dei seguenti principi:– Criteri soggettivi afferenti

al richiedente (imprendi-tori agricoli e coadiuvantifamiliari di età inferiore a40 anni, donne).

– Progetti idonei ad inte-grarsi sinergicamente ininiziative sostenute da altrifondi SIE o da risorse na-zionali.

Per l’intervento 1:– introduzione di prodotti e

servizi e/o processi inno-vativi;

– aziende in regime di pro-duzione biologica;

– interventi che riguardanoimmobili tutelati ai sensidel D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.o riconosciuti di valorestorico-architettonico, dipregio storico, culturale etestimoniale dagli strumen-ti urbanistici comunali;

– presenza di accordi oconvenzioni con istituzioni,associazioni e strutturesocio-sanitarie o che sioccupano di problemati-che inerenti l'inserimentoe/o il recupero di soggettisvantaggiati;

– creazione di nuove op-portunità occupazionali.

Per l’intervento 2: – progetti in cui il beneficia-

rio dimostri di essere ingrado di coprire diretta-mente le fasi di produ-zione (con sottoprodotti oscarti aziendali), trasfor-mazione e vendita del-l'energia;

– progetti per la produzionedi energia elettrica cherecuperano ed utilizzanola percentuale più alta dienergia termica prodottae comunque superiore al50%;

– per gli impianti che utiliz-zano biomassa solida,verrà attribuita una pre-mialità alle migliori tecno-logie impiantistiche chepresentano un ottimaleciclo di abbattimento deifumi e delle polveri sottili(PM10);

– progetti che prevedonoinstallazioni di impianti sucoperture esistenti concontestuale eliminazione/risanamento delle strut-ture/coperture in amianto.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

51

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

basilicata

Provinciadi bolzano

Aliquota di sostegno:– 50% del costo dell'investimento

totale.Il sostegno è concesso in regime“de minimis” (Reg. UE n. 1407/2013del 18 dicembre 2013)

Aliquote di sostegno in base alla ti-pologia di investimento:– 40% per Costruzione, acquisizione

o miglioramento di beni immobili;– 30% per Acquisto di nuovi mac-

chinari, e attrezzature compresal’acquisizione e sviluppo di pro-grammi informatici;

– 50% Impianti per la produzione dienergia da fonti rinnovabili.

I tassi di finanziamento riportati pos-sono avere una maggiorazione di10 punti percentuali per i giovaniagricoltori o che si sono già insediatidurante i cinque anni precedenti ladomanda di sostegno e che nonabbiano ancora compiuto i 40 annialla data di presentazione della do-manda di aiuto.

≤ 1 MW) e della direttiva 2011/65CE (impianti con potenza nomi-nale tra 1 e 50 MW), tenuto contoanche delle nuove disposizionipreviste dalla direttiva MCP(esenzioni relative al Piombo).

I beneficiari sono:– Microimprese e piccole imprese

non agricole nelle aree rurali;– Persone fisiche che risiedono in

aree rurali.Inoltre:– L'operazione si applica sull’intero

territorio regionale, con prioritànei comuni con meno di 5.000 re-sidenti.

– Gli investimenti devono riguar-dare attività con codice ATECOnon agricolo, quali:• attività di turismo rurale e dei

connessi servizi;• creazione o riqualificazione di

esercizi commerciali esistenti,anche attraverso l’adozionedi formule innovative (es. e-commerce) favorendo la spe-cializzazione per prodotti ali-mentari o artigianali tipici, pro-dotti biologici e/o di qualitàcertificata;

• attività artigianali per il recu-pero delle attività e dei prodottidella tradizione rurale locale;

• attività di produzione e servizionel campo dell’innovazionetecnologica;

• attività di servizi collettivi rivoltialle popolazioni rurali.

• Sono escluse le attività di con-toterzismo agricolo.

Per la realizzazione degli investi-menti si dovrà tener conto dellanormativa vigente in materia di Va-lutazione di Impatto Ambientale(VIA), laddove prevista.

I beneficiari sono:– Agricoltori e/o le associazioni di

agricoltori.Inoltre:– presenza di Partita Iva agricola e

iscrizione alla Camera di Com-mercio al fine dell’individuazionedel beneficiario;

– eventuale titolo urbanistico incorso di validità per dimostrare lacantierabilità dell’intervento;

– possesso del fascicolo aziendaleal fine della verifica della carat-teristiche aziendali utili per l’am-missibilità dell’azienda.

Chi presenta iniziative in ambitoenergetico non potrà cumulare fi-nanziamenti con il conto energia ocon qualsiasi altra fonte di aiuto.

I criteri di selezione segui-ranno i seguenti principi:– qualità del piano azien-

dale e grado di innova-zione degli investimentiproposti soprattutto ri-spetto alle politiche ener-getiche e all’uso dell’ITC;

– ubicazione investimento:alta priorità in comuni sinoa 2.000 residenti, mediapriorità in comuni sino a5.000 residenti;

– creazione di occupazio-ne;

– iniziative afferenti i servizialla persona;

– piccoli esercizi commer-ciali.

I criteri di selezione si riferi-ranno a:

Caratteristiche del benefi-ciario:– aziende che adottano i

metodi dell’agricoltura bio-logica per la valorizza-zione delle produzioni nel-l’esercizio dell’attività agri-turistica;

– associazioni di agricoltorinelle forme previste dallanormativa vigente.

Caratteristiche dell’investi-mento:– riduzione dell’impatto am-

bientale: verrà data prio-rità alle iniziative che re-cuperino strutture preesi-stenti; impianti per la pro-duzione di energia dafonti rinnovabili, dandopriorità alle iniziative che

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

segue tabella 9

calabria Aliquota di sostegno:– 50% sulle spese ammissibili soste-

nute.L’aiuto sarà concesso in regime “deminimis”.

Il beneficiari sono:– gli AgricoltoriInoltre:La domanda di sostegno deve es-sere presentata da:– un’impresa agricola regolarmen-

te iscritta al Registro delle impre-se della Camera di Commer-cio;

– nel caso di imprese agricolecostituite in forma di società dicapitali, l’attività agricola deveessere esercitata in forma esclu-siva;

– non sono ammissibili gli interventiaventi ad oggetto beni immobilidi pertinenza dell’attività agricolaricadenti in aree diverse daquelle a destinazione agricola;

– deve essere prodotto un piano disviluppo aziendale o businessplan ed un piano degli investi-menti.

Per intervento di la realizzazione diimpianti per la produzione, tra-sporto e vendita di energia e/o ca-lore con le seguenti limitazioni:– centrali termiche con caldaie ali-

mentate prevalentemente a cip-pato o a pellets: potenza mas-sima 3 Mwt;

– impianti per la produzione di bio-gas potenza massima 3 Mwt daiquali ricavare energia termicae/o elettrica (compresa cogene-razione) e solo utilizzando pro-dotti di scarto agricoli e/o fo-restali;

– impianti per la produzione dienergia eolica: minieolico, po-tenza massima fino a 200 KW;

– impianti per la produzione dienergia solare: potenza massimadi 1 Mwe, con esclusione degliimpianti a terra;

– impianti per la produzione dienergia idrica (piccoli salti - po-tenza massima di 1 Mwe);

prevedano una mag-giore efficienza energe-tica; tipologia prevalen-te di intervento dandopriorità al carattere inno-vativo delle tecnologieadottate;

– localizzazione dell’investi-mento: verrà data prioritàad investimenti localizzatisopra gli 800 metri s.l.m.

Criteri di selezione:– alla corrispondenza tra

l’intervento e gli obiettiviche l’operazione si pre-figge di raggiungere al-l’interno della specificaFocus Area 2A nella qualeè programmata;

– alla localizzazione dell’in-tervento nelle aree ruraliclassificate come “D” dalProgramma;

– alla tipologia di inter-vento, sarà data prioritàagli interventi finalizzatiallo sviluppo dell’agricol-tura sociale ed alla pro-duzione/vendita di beninon compresi nell’alle-gato 1 del trattato che di-mostrano il maggiorecollegamento con gli in-vestimenti infrastrutturalibanda larga e bandaultra-larga (attraversol’adozione di tecnologiedigitali come elementoabilitante di nuovi pro-cessi) e l’innovazione delservizio/prodotto, in ter-mini di nuove funzionid’uso/nuove modalità dierogazione (tale principioassumerà un peso piùconsistente);

– alla maggiore creazionedi valore aggiunto;

– alla maggiore creazionedi nuovi posti di lavoro;

– specificatamente per gliinvestimenti per la crea-zione e lo sviluppo del-l’ospitalità agrituristica, ivicompreso l’agricampeg-gio, alla localizzazionedell’iniziativa in aree amaggiore attrattività turi-stica, aree Natura 2000,aree protette, aree adelevato valore naturali-stico, individuate comeprioritarie dagli strumentiprogrammatori adottatidalla Regione Calabria;

– specificatamente per gliinvestimenti per l’allesti-mento di spazi azienda-li attrezzati per lo svolgi-

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

52

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

campania Aliquota di sostegno:– 75% della spesa ammessa a con-

tributo.L’aiuto è concesso in regime "de mi-nimis”.

I beneficiari sono:Per intervento di: Creazione e svi-luppo della diversificazione delleimprese agricole:– Agricoltori singoli o associati.Per intervento di: Creazione e svi-luppo di attività extra agricole nellearee rurali:– Nell’ambito del settore turistico,

commerciale ed artigianale: mi-croimprese e piccole imprese aisensi del persone fisiche che av-viano e/o implementano attivitàextra agricole in borghi rurali.

– Nell’ambito del settore sociale:microimprese e piccole impresein aree rurali che forniscono ser-vizi alla persona sotto qualsiasiforma giuridica.

– Nell’ambito del settore dei servizi:microimprese e piccole imprese,nonché persone fisiche che av-viano e/o implementano attivitàextra agricole in aree rurali.

Inoltre:Condizioni del beneficiario per l’at-tività agrituristica:1. Il beneficiario, titolare aziendale,

che per la prima volta intendeintraprendere l’attività agrituri-stica, deve dimostrare il possessodei requisiti previsti dalla norma-tiva regionale in vigore.

2. Per le attività in esercizio, chequindi sono presenti nell’archivioregionale degli Operatori agritu-ristici, occorre la presentazione diuna attestazione del compe-tente Comune, nella quale si di-chiari l’assenza di motivi ostativi odi procedimenti in atto avversole attività agrituristiche condottee di quelle da implementare.

Condizioni per le attività delle fatto-rie sociali:1. Il titolare aziendale deve dimo-

strare il rispetto dei requisiti previstidalle norme regionali in materiadi agricoltura sociale e quindil’iscrizione nell’Archivio (ReFAS) –sezione aziende agricole.

Condizioni per le attività delle fatto-rie didattiche:1. Il titolare aziendale deve dimo-

strare il rispetto dei requisiti previ-sti dalle norme regionali inmateria di educazione alimen-tare (Fattorie Didattiche) e quin-di l’iscrizione nell’Albo regionaledelle fattorie.

mento di attività didatti-che e/o sociali in fattoria,alla presenza di accordidi collaborazione per lacostituzione di reti di servizilocali che coinvolgonoservizi socio-sanitari, istitu-zioni scolastiche e terzosettore.

I criteri di selezione sarannoarticola ti in base ai seguentielementi:1. Caratteristiche sogget-

tive del richiedente.2. Caratteristiche oggettive

dell’azienda.3. Caratteristiche qualita-

tive dell’intervento pre-sentato.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

53

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

54

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

emiliaromagna

Aliquota di sostegno:– 50% della spesa ammissibile per

gli interventi posti nella Zona D”Aree rurali con problemi di svi-luppo”;

– 45% della spesa ammissibile pergli interventi posti nella zona C“Aree rurali intermedie”;

– 40% della spesa ammissibile pergli interventi nelle restanti zone delterritorio regionale: zona B “Areead agricoltura intensiva e specia-lizzata” e zona A “Aree urbane eperiurbane”.

Il sostegno è calcolato ed erogatonel rispetto delle norme fissate pergli aiuti “de minimis”.

I beneficiari sono:Per intervento di: “Creazione e svi-luppo di agriturismi e fattorie didatti-che e Diversificazione attività agri-cole con impianti per la produzionedi energia da fonti alternative”:– Imprenditori agricoli singoli o as-

sociati.– Microimprese e le piccole imprese Per intervento di: “Investimenti rivoltialla produzione di energia da sot-toprodotti”:– Forme societarie fra soggetti pri-

vati aventi attività di impresa, co-stituiti/partecipati per almeno il51% da imprenditori agricoli cheutilizzino prevalentemente, qualemateria prima, sottoprodotti, ma-teriali di scarto, residui e altre ma-terie grezze non alimentari(esclusi prodotti o sottoprodottilegnosi) conferiti/acquisiti dalleaziende agricole socie.

Inoltre:Per intervento di: Creazione e svi-luppo di agriturismi e fattorie didat-tiche– Gli imprenditori agricoli devono

essere iscritti negli elenchi provin-ciali di cui all’art. 30 della L.R.4/2009 “Disciplina dell’agriturismoe della multifunzionalità delleaziende agricole”.

– Non sono ammissibili progetti conuna spesa ammissibile inferioread e 20.000.

– Nel caso di ristrutturazione di in-tere unità immobiliari a se stanti, ilprogetto edilizio di ristrutturazionedeve garantire un miglioramentodella prestazione energetica ri-spetto ai livelli di prestazioneenergetica minimi previsti dallanormativa vigente per la speci-fica tipologia di intervento.

Per intervento di: Diversificazione at-tività agricole con impianti per laproduzione di energia da fonti al-ternative– L'impianto deve essere dimensio-

nato per produrre energia elet-trica e/o calorica superiore aiconsumi aziendali e conseguen-temente almeno parzialmentevenduta o ceduta a terzi.

– L'impianto deve essere proget-tato e sostenibile con l'utilizzo di ri-sorse naturali rinnovabili o di solisottoprodotti o scarti di produ-zioni agricole, forestali o agroali-mentari senza attivazione dicolture agricole dedicate.

– Nel caso di impianti destinati allaproduzione di energia elettricada biomassa sarà garantito l’uti-lizzo di almeno il 20% dell’energiatermica generata nel rispettodi quanto disposto all’art. 13comma 1 lettera d) del Reg. (UE)n. 807/2014.

L'operazione farà riferimen-to ai seguenti principi di se-lezione: aree rurali a mag-gior grado di ruralità;Per intervento di: Creazionee sviluppo di agriturismi efattorie didattiche:– imprese agricole con un

imprenditore che ha neicinque anni precedenti lapresentazione della do-manda di aiuto si è inse-diato ed ha avuto unaconcessione di premioper il primo insediamentonei Psr 2007-2013 o 2014-2020;

– aziende iscritte all’Albodei produttori Biologici;

– progetti che prevedonosia l'attività di ristorazioneche di ospitalità;

– progetti che riguardanoagriturismi o fattorie di-dattiche esistenti (finaliz-zati a migliorare la qualitàdelle aziende esistenti eda differenziare i servizi of-ferti);

– interventi che riguardanoimmobili tutelati ai sensidel D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.o riconosciuti di valorestorico-architettonico dipregio storico, culturalee testimoniale dagli stru-menti urbanistici comu-nali;

– favorire gli imprenditoriagricoli che hanno ade-rito formalmente a pro-cessi di riclassificazione diaree potenzialmente ur-banizzabili individuate daiPSC.

Per intervento di: Diversifica-zione attività agricole conimpianti per la produzione dienergia da fonti alternative:– progetti in cui il beneficia-

rio dimostri di essere ingrado di coprire diretta-mente le fasi di produ-zione (con sottoprodotti oscarti aziendali), trasfor-mazione e vendita del-l'energia;

– progetti per la produzionedi energia elettrica cherecuperano ed utilizzanola percentuale più alta dienergia termica prodottae comunque superiore al20%;

– progetti che prevedonoinstallazioni di impianti sucoperture esistenti concontestuale eliminazione/risanamento delle strut-ture/coperture in amianto;

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

55

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

FriuliveneziaGiulia

Aliquota di sostegno:Per intervento di: “Sostegno a inve-stimenti nella creazione e nello svi-luppo di attività energie rinnovabili”:1) 50% per giovani agricoltori al

primo insediamento o già inse-diati durante i cinque anni pre-cedenti alla data di presenta-zione della domanda di soste-gno (60% nel caso di beneficiaripartecipanti a Progetti integrati/Cooperazione);

2) 45% per beneficiari diversi daquelli al punto 1 la cui SAU pre-valente ricade nelle zone sog-gette a vincoli naturali o altri vin-coli: (60% nel caso di beneficiaripartecipanti a Progetti integrati/Cooperazione);

3) 35% per beneficiari diversi daquelli di cui ai punti 1 e 2 (50% nelcaso di beneficiari partecipantia Progetti integrati/Coopera-zione);

4) Imprese Biologiche: 50% (60% nelcaso di beneficiari partecipantia Progetti integrati/ Coopera-zione).

Per intervento di: “Diversificazionein attività agrituristiche, didattichee sociali”:a) agricoltura sociale e fattorie di-

dattiche:1) giovani agricoltori al primo in-

sediamento o già insediati du-rante i cinque anni prece-denti alla data di presen-tazione della domanda di so-stegno: 70%;

– Nel caso di impianti per la produ-zione di biogas, biometano o im-pianti combinati, sarà garantitoquanto stabilito all’art. 13 comma1 lettera e) del Reg. (UE) 807/2014in quanto gli impianti ammissibilinon possono utilizzare coltivazionidedicate.

Per intervento di: Investimenti rivoltialla produzione di energia da sot-toprodotti:– Le azioni devono essere coerenti

con la priorità cui l'operazionestessa concorre, con la focusarea in cui si colloca e mirare alsoddisfacimento dei fabbisognispecifici e/o trasversali.

– Gli impianti devono avere unapotenza massima pari a 1 Mwe;l’energia prodotta deve esseredestinata prevalentemente allavendita a terzi.

– Nel caso di impianti destinati allaproduzione di energia elettricada biomassa dovrà essere garan-tito l’utilizzo di almeno il 20% del-l’energia termica generata nelrispetto di quanto disposto all’art.13 comma 1 lettera d) del Reg.(CE) n. 807/2014.

Per intervento di: Investimen-ti rivolti alla produzione dienergia da sottoprodotti– tipologia di materia prima

utilizzata con priorità ai sot-toprodotti agroindustriali;

– minore impatto ambien-tale, inteso come occu-pazione di spazi e recu-pero di strutture pre-esi-stenti, interventi volontaridi mitigazione, acquisizio-ne di certificazioni ambien-tali;

– carattere innovativo delletecnologie adottate;

– ripetibilità della tecnolo-gia adottata nell'ambitoagricolo/industriale carat-terizzante l'area geogra-fica di intervento.

I beneficiari sono:– Agricoltori o coadiuvanti familiari

dell’impresa che diversificano inattività extra-agricole.

– Micro e piccole imprese, operantinel settore agro-forestale.

Inoltre:– Le operazioni devono essere lo-

calizzate nelle aree rurali della re-gione.

Gli impianti:– in caso di realizzazione ex-novo,

non devono avere una capacitàdi produzione superiore a 1 MW,ri-dotta a 0,3 MW per gli impianti didigestione anaerobica;

– devono prevedere l’utilizzo di al-meno il 50% dell’energia termicaprodotta.

Gli impianti destinati principal-mente alla produzione di energiaelettrica da biomassa devono es-sere dotati di– separatore delle sostanze solido-

liquide, al fine di ottenere miglioricondizioni organo-chmiche deldigestato utilizzabile come am-mendante organico; ad energiasolare, sia fotovoltaici che perproduzione di calore, non de-vono consumare suolo.

– I limiti dimensionali stabiliti sono ri-feriti alla realizzazione di impiantiex-novo e riprendono, per quan-to riguarda il limite massimo di1MW, i disposti del Decreto Legi-slativo 29 dicembre 2003, n. 387prediligendo gli impianti di micro-generazione; per quanto attiene

I criteri di selezione riguar-dano i seguenti elementi divalutazione:– localizzazione dell’interven-

to:• grado di ruralità (in or-

dine di priorità decre-scente per aree rurali D,C e B) e di svantaggio(aree rurali svantaggia-te);

– collaborazione con altreimprese;

– potenza dell’impianto: pri-vilegiando impianti di pic-cole dimensioni;

– caratteristiche del richie-dente: per gli interventirealizzati da giovani e IAP;

– fonte energetica utilizza-ta: privilegiando il recupe-ro di reflui zootecnici;

– maggior percentuale di uti-lizzo dell’energia termica.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

56

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

Lazio

2) beneficiari diversi da quelli dicui al numero 1) la cui SAUprevalente ricade nelle zonesoggette a vincoli naturali oad altri vincoli e i cui investi-menti sono realizzati in questezone: 60%,

3) beneficiari diversi da quelli in-dicati ai numeri 1) e 2): 50%;

4) imprese biologiche cioè aven-ti SAU prevalenti a biologicoivi comprese quelle in con-versione indipendentemen-te dalla localizzazione dellaSAU: 60%.

b) agriturismo:1) giovani agricoltori al primo in-

sediamento o già insediati du-rante i cinque anni precedentialla data di presentazionedella domanda di sostegno:40%;

2) beneficiari diversi da quelli dicui al numero 1) la cui SAUprevalente ricade nelle zonesoggette a vincoli naturali oad altri vincoli specifici e i cuiinvestimenti sono realizzati inqueste zone: 40%;

3) beneficiari diversi da quelli in-dicati ai numeri 1) e 2): 30%;

4) imprese biologiche cioè aven-ti SAU prevalenti a biologicoivi comprese quelle in con-versione indipendentemen-te dalla localizzazione dellaSAU: 40%;

la riduzione a 0,3 MW per gli im-pianti di digestione anaerobica,la scelta regionale è determinatada un limite ambientale ottimaleper la valorizzazione dei reflui (diorigine zootecnica), rispetto adaltri input.

Qualora un investimento rischi diavere effetti negativi sull’ambiente,la decisione circa la sua ammissibi-lità a beneficiare del sostegno èpreceduta da una valutazione del-l’impatto ambientale.

Aliquota di sostegno: 40%.L’aliquota di sostegno potrà esseremaggiorata di un ulteriore 20% epertanto essere pari complessiva-mente al 60% nei seguenti casi:– investimenti effettuati da giovani

agricoltori che si sono insediati(anche senza aver percepito ilpremio) nei cinque anni prece-denti la domanda di sostegno eche non hanno, alla data del-l’avvenuto insediamento, un’etàsuperiore ai 40 anni;

– investimenti effettuati da impren-ditori agricoli che hanno parteci-pato ai Gruppi Operativi (GO) delPartenariato europeo per l’Inno-vazione (PEI);

– investimenti effettuati in zonemontane;

– investimenti collegati ad operazionidi agricoltori che hanno assogget-tato l’azienda al metodo di produ-zione biologica e che hanno ade-rito alla Misura 11 (art. 29) del Pro-gramma o di agricoltori attivi chehanno aderito alla Misura 10 (art.28) che realizzano investimenti stret-tamente connessi all’impegnoagro-climatico-ambientale assunto.

Il sostegno è concesso in regime “deminimis”

I beneficiari sono:– agricoltore attivo (come stabilito

dall’art. 9 del Regolamento UE n.1307/2013);

– coadiuvante familiare, a condi-zione che sia il membro di una fa-miglia di agricoltore attivo e chelavori in azienda al momentodella presentazione della do-manda, con l’eccezione dei la-voratori agricoli impegnati nelleattività aziendali;

– micro e piccole imprese non agri-cole operanti in area D

Inoltre:– L’operazione si applica su tutto il

territorio regionale con priorità at-tribuite alle aree rurali C e D.

– È previsto l’obbligo della presen-tazione di un piano di sviluppoaziendale.

– L’azienda agricola, oggetto diaiuto, deve, al momento dellapresentazione della domanda disostegno, avere una dimensioneeconomica minima, come rica-vabile dalle produzioni standardtotale espressa in e, non inferiorea 15.000 e (classe V – Reg. (UE)n. 1242/2008), ridotto a 10.000 nelcaso di aziende agricole collo-cate in area D.

Per la definizione dei criteridi selezione si terrà contodei seguenti elementi di va-lutazione :– dimensione economica

delle aziende;– investimenti ispirati a cri-

teri di sostenibilità energe-tica e ambientale;

– adesione dell’azienda asistemi di qualità ricono-sciuta;

– giovani agricoltori;– progetti che prevedono

attività e interventi tesi al-l’inclusione sociale di sog-getti svantaggiati;

– progetto che comportivalutabili vantaggi occu-pazionali.

– progetti che prevedonoinstallazioni di impianti sucoperture esistenti concontestuale eliminazione/risanamento delle struttu-re/coperture in amianto;

– progetti che prevedonocorrelazioni con reti intelli-genti (smart grids).

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

Liguria Aliquota di sostegno:– 50% della spesa ammissibile.Limitatamente all’attività di “tra-sformazione di prodotti agricoli diorigine aziendale in prodotti nonagricoli” il sostegno è pari al 40%.Gli aiuti sono concessi nei limiti delregime “de minimis” di cui al rego-lamento (UE) n. 1407/2013.

– L’attività agricola deve rimanereprevalente anche dopo la realiz-zazione dell’investimento.

– Il sostegno è destinato a sole atti-vità non agricole e non deve ri-sultare nella creazione di attivitàil cui output è un prodotto di cuiall’allegato 1 del TFUE.

Gli investimenti in tema di efficienzaenergetica potranno essere finan-ziati solo se rispettano i criteri minimidi efficienza energetica.In particolare:– per gli impianti che utilizzano bio-

masse per la produzione di ener-gia termica è richiesta un’effi-cienza di conversione non infe-riore all’85%;

– per le biomasse utilizzate in formadi pellet o cippato è richiesta laconformità alle classi di qualitàA1 e A2 indicate nelle norme UNIEN 14961-2 per il pellet e UNI EN14961- 4 per il cippato;

– per le pompe di calore elettricheil coefficiente di prestazione(COP);

– per i pannelli solari è richiestaun’attestazione di conformità allenorme UNI EN 12975 o UNI EN12976 che è stata rilasciata da unlaboratorio accreditato. Sonoequiparate alle UNI EN 12975 eUNI EN 12976 le norme EN 12975 eEN 12976 recepite dagli enti Na-zionali di normazione apparte-nenti al CEN Comitato europeodi Normazione;

– i moduli fotovoltaici dovranno es-sere certificati in accordo con lanorma CEI EN 61215 se realizzaticon silicio cristallino, con lanorma CEI EN 61646, se realizzaticon film sottili.

I beneficiari sono:Per interventi di sostegno a investi-menti nella creazione e nello svi-luppo di attività extra-agricole– Agricoltori in attività e coadiu-

vanti familiari degli agricoltori inattività. Sono esclusi i lavoratoriagricoli.

Per interventi di sostegno a investi-menti nella creazione e nello svi-luppo di attività extra-agricole– Micro e Piccole Imprese aventi

sede nelle zone rurali C e D dellaLiguria con esclusione delleaziende agricole.

Inoltre:Gli investimenti sono ammissibiliesclusivamente alle seguenti condi-zioni:1. le imprese agricole devono es-

sere già esistenti al momentodella presentazione della do-manda di aiuto;

2. al fine di mantenere il legame conl’attività agricola questa deve

Criteri di selezione:1. investimenti che creano

nuovi posti di lavoro;2. età del beneficiario;3. investimenti realizzati nelle

aree rurali C e D.4. rapporto fra costi e bene-

fici.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

Lombardia Contributo a fondo perduto inconto capitale per ristrutturazione,restauro o risanamento conserva-tivo di fabbricati aziendali esistentida destinare ad uso agrituristiconella percentuale.Aliquota di sostegno:– 35% per impresa in zona non

svantaggiata;– 45% per impresa condotta da

giovane agricoltore;– 45% per impresa in zona svantag-

giata;– del 55% per impresa condotta da

giovane agricoltore in zona svan-taggiata.

continuare ad essere prevalente,in termini di tempo di lavoro,anche a investimenti realizzati eper tutta la durata del vincolo didestinazione d’uso;

3. l’attività di trasformazione e com-mercializzazione deve avvenireall’interno dell’azienda agricola edeve riguardare esclusivamenteprodotti agricoli, di cui all’alle-gato I del Trattato, di origineaziendale. Fanno eccezione gliingredienti complementari ne-cessari per motivi di trasforma-zione;

4. il sostegno è limitato alle micro ealle piccole imprese.

5. Gli investimenti destinati al miglio-ramento dell’ospitalità aziendalesono ammissibili esclusivamentese migliorano la qualità dell’of-ferta turistica secondo la classifi-cazione vigente;

6. Il sostegno previsto da quest’ope-razione non ha limiti territoriali,ma, in conformità all’accordo dipartenariato, le risorse sarannoconcentrate nelle aree C e D inmisura superiore all’incidenza del-la popolazione.

I beneficiari sono:a) impresa agricola individuale,b) società agricola di persone, ca-

pitali o cooperativa.Inoltre:I soggetti richiedenti di cui al para-grafo 3, alla data di presentazionedella domanda di contributo de-vono:1) essere in possesso dell’attestato

della qualifica di IAP, anchesotto condizione, rilasciato dal-l’Ente competente

2) essere in possesso del certificatodi connessione in corso di vali-dità ed aggiornato relativa-mente al servizio oggetto dirichiesta di finanziamento.

Criteri di selezione:– requisiti qualitativi degli in-

terventi richiesti e illustratinella relazione tecnica;

– localizzazione dell’inter-vento;

– caratteristiche del richie-dente e dell’azienda

Marche Aliquota di sostegno:a) Agricoltori nelle zone montane

– 45% Investimenti immobili espese generali per l’intero in-vestimento

– 50% Investimenti immobili rea-lizzati con tecniche di ediliziasostenibile

– 30% Arredi ed attrezzatureb) Agricoltori in altre zone

– 35% Investimenti immobili espese generali per l’intero in-vestimento

– 40% Investimenti immobili rea-lizzati con tecniche di ediliziasostenibile

– 30% Arredi ed attrezzatureL’aiuto verrà riconosciuto, in contocapitale, con le modalità stabilitedal regime «de minimis»

I beneficiari sono:– Imprenditori Agricoli, così come

individuati dall’articolo 2135 delcodice civile, in possesso del-l’iscrizione all’Elenco Regionaledegli Operatori Agrituristici.

Inoltre:L’impresa al momento della pre-sentazione della domanda deve:1) Essere iscritta all’anagrafe delle

aziende agricole con posizionedebitamente validata (FascicoloAziendale);

2) Avere Partita Iva con codice at-tività agricola;

3) Essere iscritta alla Camera diCommercio con codice ATECOagricolo.

4) In caso di più sedi, almeno unaunità locale deve ricadere nelleMarche.

I criteri di selezione sono:A. Localizzazione dell’inter-

ventoB. Caratteristiche del richie-

denteC. Requisiti qualitativi degli

interventi propostiD. Aziende con produzioni

di qualità certificata

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

5) Essere titolare di conto correntebancario dedicato intestato albeneficiario;

6) Avere la disponibilità del fabbri-cato o dei fabbricati e delle su-perfici agricole sulle quali siintende realizzare l’investimento

Molise

Piemonte

Aliquota di sostegno:– 60% nelle aree montane;– 40% nelle altre aree.L’aiuto verrà riconosciuto, in contocapitale, con le modalità stabilitedal regime «de minimis».

I beneficiari sono:– Imprenditori agricoli ai sensi del-

l’articolo 2135 del Codice civileitaliano.

– Micro imprese e piccole imprese,persone fisiche.

Inoltre:Le condizioni di ammissibilità sono leseguenti:1. elaborare un piano di sviluppo

dell’impresa su un periodo di 5anni nel quale dettagliare il qua-dro degli investimenti ed i van-taggi conferiti all’azienda agri-cola;

2. impegnarsi a mantenere le atti-vità extra agricole presentateper un periodo di 5 anni dall’en-trata a regime delle attività e dalcompletamento del di sviluppo;

3. attività mirate a produrre pro-dotti e servizi non compresi nel-l’allegato I del Trattato;

4. rispettare le condizioni ed i limitiprevisti dalle normative vigentiper le attività presentate;

5. gli investimenti devono essererealizzati e detenuti all’internodei beni fondiari in possesso del-l’impresa.

Solamente per le funzioni energeti-che:1. Produzione di energia da fonti rin-

novabili impiegando esclusiva-mente reflui zootecnici e residuicolturali (paglia, stocchi, ecc..);

2. Dimostrazione di capacità eco-nomiche adeguate a sostenerel’investimento e della disponibilitàdi reflui o residui colturali prove-nienti dalla propria azienda o daagricoltori locali (meno di 50 km);

3. Sono ammessi gli impianti la cuiproduzione di energia sia desti-nata alla vendita;

4. Sono ammessi gli impianti cheabbiano potenza pari o inferiorea 1 MW;

Definizione dei criteri di sele-zione:1. redditività economico-fi-

nanziaria del piano di im-presa nel tempo e, lad-dove pertinente, anche ri-spetto alla remunerativitàdegli investimenti;

2. qualità del piano azien-dale e grado di innova-zione degli investimentiproposti soprattutto ri-spetto alle politiche ener-getiche ed all’uso delleICT;

3. localizzazione degli inter-venti in aree con

maggiori svantaggi o mon-tane;

4. opportunità di creazionedi lavoro;

5. elementi relativi ai costi/benefici degli investimentifinanziati.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

Aliquota di sostegno:– 40% del costo dell'investimento

ammissibile, elevata– 50% per

• giovani agricoltori;• gli investimenti collettivi (do-

mande di sostegno presentatecongiuntamente da due o piùaziende agricole per investi-menti da effettuare in comune);

• le zone montane di cui all'arti-colo 32 del regolamento (UE)n. 1305/2013.

I beneficiari sono:– Agricoltori o coadiuvanti familiari

dell’agricoltore che diversificanola loro attività avviando attivitàextraagricole.

Inoltre:– È obbligatorio rispettare i criteri

minimi nazionali per l'efficienzaenergetica cui devono attenersigli investimenti finanziati in infra-strutture per l'energia rinnovabileche consumano o produconoenergia (articolo 13, lettera c),

I criteri di selezione:Vengono riconosciuti pun-teggi aggiuntivi di priorità adomande:– presentate da giovani im-

prenditori;– presentate da imprendi-

tori agricoli professionali,sia persone fisiche chepersone giuridiche, singolio associati (in considera-zione del maggior radica-mente sul territorio e della

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

del regolamento delegato (UE) n.807/2014) di seguito riportati:a) gli investimenti in impianti, il cui

scopo principale è la genera-zione di energia elettrica dabiomassa, non sono ammissi-bili al finanziamento a menoche sia utilizzata una percen-tuale minima di energia ter-mica pari al 50%;

b) il sostegno a progetti bioener-getici è limitato a prodottibioenergetici rispondenti aicriteri di sostenibilità stabilitinella normativa dell’Unioneeuropea, incluso l’articolo 17,paragrafi 2 - 6, della direttiva2009/28/CE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio.

Puglia Aliquota di sostegno:– 50% della spesa ammissibile.Il limite minimo dell’investimento ri-chiesto non deve essere inferiore a30.000 e, mentre il limite massimoammissibile agli aiuti non può esseresuperiore a 400.000 e.Il contributo pubblico a favore delbeneficiario non potrà essere mag-giore di 200.000 e per un periodo ditre anni in applicazione del regimede minimis (Reg. UE 1407/2014).

L’aiuto verrà riconosciuto, in contocapitale, con le modalità stabilitedal regime «de minimis».

I beneficiari sono:– Agricoltori o coadiuvanti familiari

dell’agricoltore che diversificanola loro attività avviando attivitàextra-agricole

Inoltre:Zonizzazione: La sottomisura non siapplica nelle zone classificatecome "Aree urbane e periurbane(zone A)".

Caratteristiche del richiedente:– appartenere alla categoria indi-

cata nel paragrafo “beneficiari”della sottomisura.

– risultare “agricoltore in attività”, eper i giovani al primo insedia-mento diventarlo entro 18 mesidalla data di insediamento;

– in riferimento alla attività di di-versificazione attuata o da at-tuarsi, il richiedente deve esse-re iscritto/iscriversi nell’elencoregionale degli Operatori agri-turistici, e/o nell’albo regiona-le delle Masserie didattiche,e/o nell’albo regionale dei Bo-schi didattici della Regione Pu-glia;

– non essere impresa in difficoltà aisensi della normativa comunita-ria sugli aiuti di stato per il salva-taggio e la ristrutturazione diimprese in difficoltà.

Presentazione del Piano aziendale:– Il richiedente deve presentare un

Piano Aziendale che descriva la

superiore garanzia dimantenimento dell’atti-vità nel lungo periododata dai soggetti per iquali l’agricoltura rappre-senta l’attività prevalente);

– presentate da impresesite nelle tipologie areali De C2 e in zone Natura2000;

– con investimenti che per-mettano di incrementarel’occupazione;

– presentate congiunta-mente da due o piùaziende agricole per inve-stimenti da effettuare incomune (investimenti col-lettivi) o in progetti inte-grati o in programmi difiliera;

– che prevedano diversifi-cazione in ambito sociale;

– relative a investimenti chenon consumano nuovosuolo.

A parità degli altri fattori,verrà data priorità alle inizia-tive delle imprese a preva-lente partecipazione femmi-nile ed in subordine al bene-ficiario di età inferiore.

I criteri di selezione sarannodefiniti in base ai seguentielementi di valutazione:– localizzazione geografica

con priorità alle aziendeubicate in aree classifi-cate come "aree rurali in-termedie – C" e "aree concomplessivi problemi disviluppo – D";

– incremento, rispetto allasituazione ante investi-mento, delle performanceeconomiche dell’impresadeterminato dall’investi-mento proposto.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

61

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

situazione ex-ante, il piano di in-vestimenti proposti, gli obiettivi erisultati attesi, nonché il cronopro-gramma di attuazione e la soste-nibilità finanziaria.

– Nel caso la sotto-misura sia inse-rita nell’ambito di un Piano Azien-dale ai sensi della sotto-misura6.1, il Piano deve riportare il det-taglio previsto dalla precitatasotto-misura.

– Gli impianti che producono ener-gia elettrica a partire da bio-massa devono prevedere lacogenerazione e una quota mi-nima pari al 40% dell’energia ter-mica deve essere utilizzata perautoconsumo aziendale.

– Obbligo di destinazione d’usodegli investimenti per un perio-do di 5 anni dalla data di pa-gamento del saldo del contri-buto.

– Le attività extra-agricole devo-no essere svolte all’interno del-l'azienda agricola (fabbricatiaziendali e terreni nella disponibi-lità dell'impresa).

– Si prevede la possibilità di attiva-re la presente sottomisura anchein abbinamento alla sottomisu-ra 6.1.

Sardegna Aliquota di sostegno:– 50% della spesa ammessa a fi-

nanziamento.La spesa ammessa a finanziamen-to non può essere superiore ae 400.000.L’aiuto verrà riconosciuto, in contocapitale, con le modalità stabilitedal regime «de minimis».

I beneficiari sono:– imprenditori agricoli di cui all’arti-

colo 2135 del codice civile;– le micro e piccole imprese non

agricole che operano (sede le-gale e di svolgimento dell’attivitàextraagricola finanziata) nelle zo-ne rurali della Sardegna (aree B,C, D).

Inoltre:Il Beneficiario deve essere in pos-sesso dei seguenti requisiti:– iscrizione nel registro delle im-

prese della C.C. I.A.A. (settore diattività agricoltura);

– iscrizione all’Anagrafe delleaziende agricole (l’iscrizione ècontestuale alla costituzione delfascicolo aziendale sul SIAN);

– gli investimenti finanziati non de-vono riguardar e la creazione o ilsostegno di attività il cui prodottosia incluso nell’Allegato I del Trat-tato (non deve trattarsi di pro-dotto agricolo);

– solo per l’intervento 3: nel caso diattività turistica a cavallo o conasini che prevede l’utilizzo di ani-mali dell’azienda agricola, è ne-cessario avere in dotazione deicapi equini (con esclusione diquelli ad orientamento produt-tivo “Ippico”), asinini e/o ibridiadulti iscritti all’anagrafe zootec-nica del Sistema Informativo Ve-terinario (BDN) e alla Banca DatiEquidi (BDE).

I criteri di selezione:– qualificazione del capo-

azienda;– età del capoazienda;– localizzazione dell’azien-

da agricola.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

Sicilia Aliquota di sostegno:– 75% della spesa ammessa a fi-

nanziamento come contributo afondo perduto.

L’aiuto verrà riconosciuto con lemodalità stabilite dal regime «de mi-nimis».

I beneficiari sono:– imprenditori agricoli di cui all’arti-

colo 2135 del codice civile.

I criteri di selezione:– grado di innovazione del-

le strutture– localizzazione territoriale

dell’impresa;– coerenza con gli obiettivi

dell’operazione e con gliobiettivi orizzontali;

– miglioramento energetico;– rapporto costi/benefici;– criterio aggiuntivo: crea-

zione di maggiori oppor-tunità occupazionali.

trento Aliquote di sostegno:Intensità dell'aiuto in base all’inizia-tiva:– Costruzione, acquisizione o mi-

glioramento di beni immobili: 40%.– Acquisto di nuovi macchinari e

attrezzature compresa l’acquisi-zione e sviluppo di prodotti infor-matici: 30%.

– Impianti per la produzione dienergia da fonti rinnovabili: 50%.

I tassi di finanziamento riportati pos-sono avere una maggiorazione di10 punti percentuali per i giovani.Contributo in conto capitale, in re-gime “de minimis”.

I beneficiari sono:– Agricoltori e/o le associazioni di

agricoltori.Inoltre:– possesso della Partita Iva agricola

e del fascicolo aziendale;– iscrizione alla Camera di Com-

mercio.

Tra i criteri di selezione:– biologico;– associazioni;– riduzione impatto ambien-

tale,– fonti rinnovabili;– innovazione;– localizzazione dell’investi-

mento (≥ 800 m.s.l.m.).

toscana Aliquota di sostegno:a) 40% per gli investimenti con una

Maggiorazioni del:b) 10% in caso di investimenti realiz-

zati in aziende con superficiecondotta che ricade completa-mente in zona montana

c) 10% in caso di giovane agricol-tore che presenta domanda peril premio di primo insediamentonell'ambito del “Pacchetto Gio-vani”.

L'aiuto è concesso ai sensi del Reg.(UE) 1407/2013 "Aiuti de Minimis".Non sono ammesse domande conun contributo minimo richiesto/con-cesso inferiore a 5.000 e.

I beneficiari sono:– IAP e soggetti ad essi equiparati

e, per le sole attività sociali e diservizio per le comunità locali eper le fattorie didattiche comedefinite dalla L.R. 30/2003, anchegli imprenditori agricoli ai sensidell'art. 2135 del Codice Civileiscritti nel registro delle impresesezione speciale aziende agri-cole.

– microimprese e piccole imprese,ivi comprese quelle che gesti-scono terreni forestali o di utiliz-zazione forestale o di prima tra-sformazione del legname o cheproducono assortimenti o pro-dotti legnosi semilavorati non finitio grezzi, singole o associate.

Inoltre:– Gli investimenti per poter essere

ammessi al sostegno e benefi-ciare del pagamento degli aiuti,devono ricadere all’interno delterritorio regionale.

– È richiesta la cantierabilità soloper le opere e gli interventi og-getti a permesso di costruire aisensi della L.R. n. 65/2014 e/osono soggetti a Valutazione di Im-patto Ambientale (VIA)

I criteri di selezione sono re-lativi a:– Territorio;– Genere femminile;– Settori di intervento.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

umbria Aliquote di sostegno:c) 60% della spesa ammissibile come

sovvenzione a fondo perduto.d) 70% in zone svantaggiate e per

giovani imprenditori.Aiuto concesso in regime de minimis(Reg. UE n. 1407/2013 della Com-missione del 18 dicembre 2013).

I beneficiari sono:Per interventi di Creazione e svi-luppo di agriturismi, fattorie didatti-che e fattorie sociali:– Imprenditori agricoli (ai sensi del-

l’art. 2135 del c.c.) iscritti ai relativiElenchi regionali (Agriturismo, fat-torie didattiche e fattorie sociali).

I criteri di selezione seguonoi seguenti principi:– Coerenza con gli obiettivi

orizzontali (ambiente, cli-ma e innovazione),

– Localizzazione territorialedell’impresa con partico-lare riferimento alle “aree

63

LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

segue tabella 9

Per interventi di Investimenti nellacreazione e nello sviluppo di im-pianti per la produzione di energiada fonti rinnovabili– Microimprese e piccole imprese– Persone fisicheTali beneficiari devono avviare leattività imprenditoriali esclusiva-mente nelle zone rurali.Inoltre:Per interventi di Creazione e svi-luppo di agriturismi, fattorie didatti-che e fattorie sociali:a. Sono ammissibili interventi di ri-

strutturazioni su fabbricati “esi-stenti” come definiti dalla norma-tiva vigente.

b. Non è ammissibile l’acquisto diattrezzature di seconda manononché quanto previsto e allecondizioni sancite all’art. 13 delReg. Delegato (UE) n. 807/2014della Commissione.

Per interventi di Investimenti nellacreazione e nello sviluppo di im-pianti per la produzione di energiada fonti rinnovabili:a. per impianti che producono

energia elettrica, a partire dabiomasse, è condizione necessa-ria la cogenerazione di energia;

b. energia prodotta dagli impiantirealizzati deve essere destinatain prevalenza al mercato;

c. accordi di vendita (ovvero pre-accordi) sottoscritti al momentodella domanda che dovrannoessere regolarizzati al terminedell'azione finanziata.

con problemi complessividi sviluppo”;

– Tipologia di proponente(Imprenditori agricoli pro-fessionali, giovani, donne,coadiuvante familiare,etc.);

– Creazione di maggiori op-portunità occupazionali;

– Miglioramento delle strut-ture da destinare alle atti-vità (risparmio energeti-co, abbattimento dellebarriere architettoniche,inserimento paesaggistico,etc.);

– Rapporto costo/beneficioper unità lavorativa.

valle d’aosta Aliquota di sostegno:– 35%Il sostegno è concesso applicandola normativa de minimis.

I beneficiari sono:– gli agricoltori, in forma singola o

associata, o i loro coadiuvanti fa-miliari iscritti all’INPS.

Inoltre:Gli agricoltori che intendono bene-ficiare degli aiuti devono:a. avere cittadinanza italiana op-

pure in uno degli Stati membridella U.E., o status equiparato;

b. essere titolare di un fascicoloaziendale SIAN validato, confor-memente alle disposizioni stabi-lite da AGEA;

a. essere titolari di un'azienda agri-cola con caratteristiche tipologi-che e dimensionali che garan-tiscono il rispetto della connes-sione e della complementarietàfra l’attività agricola e l’attivitàagrituristica ai sensi della norma-tiva vigente che disciplina l’atti-vità agrituristica;

b. attestare il possesso dei beni im-mobili oggetto di agevolazione;

c. essere iscritti all’EROA come sta-bilito dall’articolo 4 della LeggeRegionale n. 29/2006;

d. nel caso di coadiuvanti familiari,essere iscritti all’INPS.

I criteri di selezione prende-ranno in considerazione i se-guenti aspetti:– tipologia di beneficiario

(sarà data la priorità ainuovi operatori agrituri-stici);

– tipologia di intervento(sono attribuiti punteggiprogressivamente decre-scenti al recupero fabbri-cati, alla nuova costruzio-ne, all’acquisto di arredi);

– territorio (sono attribuitipunteggi progressivamen-te decrescenti agli inter-venti collocati in zone Na-tura 2000, ARPM, ARM ecomune di Aosta);

– maggiore sostenibilità del-l’intervento.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

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LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE2014-2020 IN ITALIA

e. L’intervento per il quale è richie-sto il sostegno deve:• essere ubicato sul territorio re-

gionale;• comportare una spesa ammis-

sibile superiore a 5.000 e;• aver raggiunto il punteggio

minimo pari a 30, ottenuto conalmeno due tipologie di

f. priorità di selezione, a seguitodell’applicazione dei criteri di se-lezione;

g. d) non essere stato oggetto dialtro finanziamento pubbliconon cumulabile;

h. e) essere stato sottoposto a va-lutazione ambientale con esitopositivo (se previsto dalla nor-mativa vigente).

veneto Aliquote di sostegno:Zone montane:– 50% della spesa ammessa per in-

terventi al fine della ristruttura-zione ed ammodernamento deibeni immobili e per la costru-zione/ristrutturazione di impiantiper la produzione di energia o dibiometano da fonti rinnovabili (fi-nalizzata alla vendita);

– 45% della spesa ammessa per ac-quisto di nuovi macchinari ed at-trezzature, acquisto o sviluppo diprogrammi informatici e acquisi-zione di brevetti, licenze, dirittid’autore, marchi commerciali.

Altre zone:– 40% della spesa ammessa inter-

venti al fine della ristrutturazioneed ammodernamento dei beniimmobili e per la costruzione/ri-strutturazione di impianti per laproduzione di energia o di bio-metano da fonti rinnovabili (fina-lizzata alla vendita)

– 35% della spesa ammessa peracquisto di nuovi macchinari edattrezzature, acquisto o sviluppodi programmi informatici e acqui-sizione di brevetti, licenze, dirittid’autore, marchi commerciali.

Agli aiuti previsti dal presente inter-vento si applicano le condizioni dicui al regolamento n. 1407/2013“aiuti de minimis”.

I beneficiari sono:– Imprenditori agricoli ai sensi del-

l’articolo 2135 del codice civile.Inoltre:• L’intervento deve essere propo-

sto ed attivato sulla base di unprogetto che dimostri la crea-zione o sviluppo delle attività didiversificazione ed i requisiti diconnessione.

• Le attività di diversificazione de-vono svolgersi nel rispetto dellecondizioni e dei limiti previsti dallenormative vigenti in materia di at-tività connesse.

• Gli investimenti devono essererealizzati e/o detenuti all’internodei beni fondiari in possesso del-l’impresa.

Solamente per le funzioni energeti-che:• Imprenditori agricoli la cui attività

sia classificabile ad indirizzo zoo-tecnico.

• Produzione di energia o di bio-metano da fonti rinnovabili im-piegando prevalentemente refluizootecnici.

• Sono ammessi gli impianti la cuiproduzione di energia o di biome-tano sia destinata alla vendita.

• Sono ammessi gli impianti cheabbiano potenza pari o inferiorea 1 MW.

• Sono ammessi gli impianti che ri-spettino i criteri minimi di effi-cienza previsti dalla normativavigente in materia.

• Gli investimenti in impianti, la cuifinalità principale sia la produ-zione di elettricità a partire dallabiomassa, sono ammissibili agliaiuti purché sia utilizzata unapercentuale minima di energiatermica, pari al 40% di quellaprodotta.

• Gli impianti di sola produzione dienergia termica devono rispet-tare un'efficienza di conversionenon inferiore all'85%, in coerenzacon le norme nazionali di settore.

I criteri di selezione sarannoispirati a:• territorializzazione degli in-

terventi;• tipologia di funzione crea-

ta/sviluppata con l’inter-vento;

• inclusione sociale dei sog-getti svantaggiati;

• presenza di aziende con-dotte attraverso regimi diqualità di processo e/o diprodotto regolamentati;

• tipologia di beneficiario.

Intensità dell’aiuto condizioni di ammissibilitàPrincipi concernenti

la fissazione deicriteri di selezione

Pubblicazione realizzata con il contributo della Commissione Europea

nell’ambito del progetto AGRI2016/0185

Il contenuto della presente pubblicazione non riflette necessariamente laposizione o l’opinione della Commissione Europea