la medicina riabilitativa definizione e generalità
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La Medicina Riabilitativa
Definizione e Generalità
- Fisioterapia / Fisiokinesiterapia
- Terapia Fisica e Riabilitazione
- Medicina Fisica e Riabilitazione (Physical Medicine and Rehabilitation)
- Medicina Riabilitativa
- Fisiatria
“Rieducazione al lavoro di minorati fisici(specialmente in seguito a infortuni).”(Devoto-Oli)
“Bring back (who is physically disabled)to a normal life by special treatment.”(Oxford Dictionary)
“The process of restoring an individual to a usefuland costructive place in society trough some formof vocational, correctional therapeutic retraining or trough relief, financial aid or other reconstructive measure.”(Webster’s 3° New International Dictionary)
“Un processo di soluzione dei problemi e di educazionenel corso del quale si porta una persona disabilea raggiungere il miglior livello di vita possibile
sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale,con la minor restrizione possibile sulle scelte operative,pur nell’ambito della limitazione della sua menomazione
e della quantità e qualità delle risorse disponibili.Processo che nelle disabilità gravi deve coinvolgereanche la famiglia del disabile, quanti sono a lui vicini
e, più in generale, il suo ambiente di vita.”
Riabilitazione si può definire come:
Intorno agli anni ottantal’OMS ritenne necessario definire
in modo diversole conseguenze delle malattie e dei traumi,
anche per stabilirne i costi sociali e sanitari.
Passaggio dall’ International Classification of Deseases (ICD)
All’ International Classification of Impairment,
Disabilities and Handicap (ICIDH - 1980)
Tre dimensioni distinte delle conseguenze di una malattia o di un trauma:
- Menomazione- Disabilitaà- Handicap
Menomazione
Qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione,
sul piano anatomico, fisiologico e psicologico. Rappresenta l’esteriorizzazione
di una condizione patologica e può essere definita mediante
le descrizioni specifiche di normautilizzate nella diagnostica clinica.
DisabilitàLimitazione o perdita
(conseguente alla menomazione)delle capacità di effettuare
un’attività nel modoo nei limiti considerati normali
per un essere umano.Rappresenta l’oggettivazione di una menomazione e come
tale riflette di disturbi a livello della persona.
Handicap
Situazione di svantaggio sociale, conseguente a menomazione e disabilità,
che limita o impediscal’adempimento di un ruolo normale
per un dato individuo in funzione di età, sesso e fattori culturali e sociali.
Riguarda il valore attribuitoa una situazione o esperienza individuale
quando essa si allontana dalla norma.Rappresenta la “socializzazione”
di una menomazione e/o disabilità.
Lo sviluppo della Riabilitazione è un fenomeno tipico del XX° secolo, per:
- rivoluzione industriale- sviluppo dei trasporti- aumento delle aspettative di vita - consolidamento del diritto del disabile a vivere una vita più normale possibile- sviluppo e maggior aggressività della tecnica sanitaria
I dati dei paesi industrializzati riportano una incidenza del 10%
di disabilità importanti con una ricaduta
sul 25% della popolazione.
E’ necessario distinguere tra interventi riabilitativi
di tipo medico (medicina riabilitativa)e interventi riabilitativi di tipo sociale
(riabilitazione sociale)
Medicina riabilitativa.Definizione
Il complesso di interventi valutativi, diagnostici, terapeutici e altre procedure,
finalizzate a portare il soggetto disabilea muoversi, camminare, parlare, vestirsi,
mangiare e comunicare efficacemente e, soprattutto, farlo tornare attivo nel proprio
ambiente familiare, sociale, lavorativo e scolastico.
Operativamente l’obiettivo della riabilitazione medica
è quello di aiutare le persone disabili a raggiungere il maggior
livello possibile di autonomia permesso dai danni
anatomici, fisiologici e psicologici.
Tali attività sono erogate dalle strutture specialistiche
di Medicina Riabilitativa che si caratterizzano dall’essere indirizzate non alle malattie ma alle loro conseguenzeanalizzate sotto le tre distinte dimensioni:
Menomazione, disabilità, handicap.
Tale caratteristica contraddistingue(o, meglio, deve contraddistinguere) il medico specialista in riabilitazione
e gli altri operatori orientati prevalentemente
alle conseguenze della malattia rispetto alle malattie stesse.
Riabilitazione sociale definizione
Le azioni e gli interventi finalizzati a garantire al disabile
la massima partecipazionealla vita sociale con la minor restrizione
delle sue scelte operative, indipendentemente dalla gravità
delle menomazioni e della disabilità irreversibili
al fine di contenere l’handicap.
Fasi di intervento della Medicina Riabilitativa
• Prevenzione del danno e di conseguenti menomazioni secondarie nelle patologie ad alto rischio invalidante
• Riabilitazione intensiva
• Completamento del processo di recupero e del progetto di riabilitazione
• Mantenimento e/o prevenzione del degrado del recupero motorio e funzionale acquisito
Interventi della Medicina Riabilitativa
• Interventi terapeutici (volti a modificare la menomazione e la disabilità)
• Interventi assistenziali ( volti a mantenere e a promuovere le migliori condizioni concesse dalla malattia disabilitante e dalla disabilità)
• Interventi educativi (volti a consegnare alla persona disabile e/o a chi lo assiste strumenti conoscitivi e operativi idonei all’accettazione della disabilitàe alla sua gestione
Nell’ambito degli interventi sanitari
di riabilitazione si individuano due distinti livelli assistenziali
in relazione all’intensitàe complessità delle attività
sanitarie di Riabilitazione e alla qualità
e quantità di risorse assorbite
• Riabilitazione intensiva (Acute rehabilitation) Diretta al recupero di disabilità
importanti e modificabili che richiedono un importante impegno terapeutico (tre ore al giorno di terapia specifica)
• Riabilitazione estensiva (Subacute rehabilitation) Interventi di più ridotto impegno
terapeutico a fronte di un maggior impegno assistenziale, quali quelle dirette alla prevenzione di aggravamenti in disabili stabilizzati o a lento recupero o affetti da disabilità croniche evolutive.
Settingriabilitativo
Criteri per la scelta del setting riabilitativo:Criteri per la scelta del setting riabilitativo:
• Stabilità clinica del paziente• Livello di funzionaltà e autonomia• Gradiente e velocità della modificabilità delle menomazioni e delle disabilità• Stato cognitivo e comportamentale• resistenza alle attività fisiche e rieducative• Adeguatezza del supporto familiare• Adeguatezza dell’ambiente di vita• rete dei presidi sanitari e sociale del territorio
Ricovero in UO per acuti i cui bisogni riabilitativi sono soddisfatti da un servizio specialistico riabilitativo
Pazienti in fase acuta e clinicamente instabili; Obiettivi riabilitativi = collaborare alla prevenzione dei danni e delle menomazioni secondarie alle terapie praticate e alle modalità assistenziali.Compito del SRRF è predisporre percorsi terapeutici specifici anche dopo la dimissione.
Ricovero in UO ospedaliere di Riabilitazione intensiva
Pazienti clinicamente stabili, affetti da disabilità gravi e modificabili, con necessità di una tutela medica e assistenziale articolata sulle 24 ore, con intervento riabilitativo intensivo e multicomprensivo distribuito sull’intera giornata.
La degenza in Riabilitazione deve possedereuna organizzazione del lavoro funzionale
alla realizzazione del progetto riabilitativo,mediante l’associazione
di un progetto riabilitativo di struttura e di un progetto riabilitativo individuale.
Ricovero in DH riabilitativo
Quando i pazienti affetti da disabilità modificabilihanno superato la fase acuta della malattia disabilitante e si trovano nella condizione di
richiedere un intervento riabilitativo intensivo e multicomprensivo distribuito nelle ore diurne,
Senza la necessità di una tutela medica specialistica e di un nursing assistenziale sulle 24 ore
Intervento ambulatoriale
Pazienti in grado di vivere con sicurezza nel proprioambiente, che necessitano di completare
il processo di recupero e/o di prevenire il degradodelle abilità acquisite, nonché per coloro
che sono affetti da menomazioni e disabilità di modesta entità e gravità, normalmente segmentarie,
transitorie e/o croniche
Intervento domiciliare
Pazienti in grado di vivere con sicurezza nel proprioambiente che debbono acquisire abilità specifichenell’ambiente in cui vivono, nonché per soggetti
con difficoltà di trasporto e che necessitano di completare il processo di recupero e/o di prevenire
il degrado delle abilità acquisite.
Le strutture eroganti attività di riabilitazione Sono le UOA di Recupero e Rieducazione Funzionale
così identificate con l’obiettivo finale degli interventi:predisporre e realizzare un idoneo progetto di
recupero e rieducazione della funzione.
FUNZIONE = ogni attività esercitata dal soggetto Per soddisfare determinati bisogni (Anochin - 1975)
Valutazione funzionale = metodo usato per descrivereabilità e limitazioni dell’esperienza individuale che possonoEssere misurate
Programmi riabilitativi aiutano gli individui a modificareI loro comportamenti in modo da raggiungere un maggiorLivello di indipendenza
Gli outcome sono le modificazioni e i miglioramentiChe rappresentano i benefici ottenuti medianteI programmi di riabilitazione
Più recenti concetti della Medicina Riabilitativa
1. Centralità della persona disabile e della sua famiglia
2. Unità psico-bio-sociale del paziente con interventi tipo “problem solving”
3. Riabilitazione “outcome based” e non “service-based”
4. Lavoro in team interprofessionale (da differenziare dal team multiprofessionale)
Quadro di riferimento normativo
e programmatico.
“una molteplicità di presidi di terapia
perseguenti lo stesso obiettivoin discipline differenti
(riabilitazione d’organo)costituisce un impiego
antieconomicodel personale, dei materiali e dei
locali, e rappresenta una modalità
irrazionale e inadeguata d’approccio
al soggetto disabile.”
O.M.S. 1971
“…è fondamentale la costituzione di una
rete di servizi locali e regionali di riabilitazione e sostegno
sociale.La diagnosi e il trattamento sanitario devono essere di
competenzaesclusiva di medici specialisti
in riabilitazione.
(Raccomandazione n.1185 del 1992dell’Assemblea parlamentare
del Consiglio d’Europa)
I PSN e PSR hanno sempre consideratoLe attività di riabilitazione
Tra le priorità, sottolineando la necessità di:
-intervenire nelle prime fasi di malattiea rischio di disabilità
- graduare gli interventi in base al tipodi menomazione e di disabilità e di fasedella malattia (rete integrata di servizi)
-investire in termini economici nella fase del post-acuto
L’attività di riabilitazione intensivaNON può essere sviluppata
nei reparto per acutiper cui DEVE essere allocata
in un reparto dedicato(con strutture, operatori
e organizzazione finalizzate)
La complessità e la variabilità del grado di disabilità obbligano
a strutture diversificate
in termini assistenziali (intensiva ed estensiva)
e organizzativi (1° 2° 3° livello)
Medicina Riabilitativa di 2° livelloMedicina Riabilitativa di 2° livello(cod. 56)(cod. 56)
Medicina Riabilitativa di 3° livello:Medicina Riabilitativa di 3° livello:- Unità Spinale (cod. 28)Unità Spinale (cod. 28)- Unità Gravi Cerebrolesioni (cod .75)Unità Gravi Cerebrolesioni (cod .75)
In termini tariffari la degenza riabilitativa
è pagata con retta giornaliera, diversificata
in base alla MDC di appartenenza con massimali di degenza
per il codice 56
“Linee Guida del Ministero della Sanità per le attività di Riabilitazione” G.U. 124 del 30.5.1998
“Linee Guida per l’organizzazione di un sistema integrato di assistenza ai pazienti con mielolesioni e/o cerebrolesioni.” G.U. 146 del 24/6/2002
www.simfer.it www.handylex.it
-“Trattato di Medicina Riabilitativa” di N. Basaglia, ed Idelsonn-Gnocchi
-“Progettare la Riabilitazione” di N.Basaglia, Edi-Ermes
-“Medicina Fisica e Riabilitazione” di R.L. Braddom, Antonio Delfino ed