la logistica e la gestione efficiente della supply chain filela logistica e la gestione efficiente...
TRANSCRIPT
La Logistica e la gestione efficiente della
Supply Chain come leve di vantaggio
competitivo per l’internazionalizzazione
Luca Lanini
Professore di Logistica Agroalimentare e Supply Chain Senior Consultant
1
Lo schema delle riflessioni
quattro punti-chiave del problema …
• EXPORT, eppur l’Italia c’è !
• CRISI ECONOMICA, ormai « strutturale »
• CONSUMI in caduta e « nuovi panieri alimentari »
• LOGISTICA, INFRASTRUTTURE, SERVIZI ritardo penalizzante
… per una sola soluzione possibile:
COMMERCIALIZZAZIONE+LOGISTICA+SERVIZI serve nuovo approccio, sistemico e integrato,
alle politiche di sostegno all’internazionalizzazione
2
Supporto all’INTERNAZIONALIZZAZIONE
la vera SFIDA del « sistema Italia »
INTERNAZIONALIZZAZIONE =
crescita della capacità competitiva dei sistemi produttivi
3 Fonte: CSO
L’EXPORT di FRUTTA nel MONDO, il più bel trend che ci sia !! e quante cose ci dice ...
4
(Anche questo ...)
cresce il Commercio internazionale (traffico) via mare dei prodotti deperibili
oggi 92 Mtons, erano 40 milioni nel 2002 nuova centralità del MEDITERRANEO, con 12 Mtons
Port said
Algeciras
Amietta
Tanger Med
Port Vendres
Vado Ligure
Gioia Tauro
6
7
I FLUSSI MONDIALI DI
REEFER CONTAINER la nuova “via della seta” ...
8
Le vecchie “vie della seta” ...
9
(la nuova via della seta)
La competizione
lungo i corridoi
europei
10
• Gusti “globali” e crescita consumi “fuori stagione” ( referenze)
• Crescita della competizione internazionale fra bacini produttivi
e aree di consumo
• Crescita su scala mondiale delle imprese commerciali,
distributive e logistiche
• Domanda di prodotti ad alto contenuto di servizio, con forte
impatto sulla gestione dei flussi (più lavorazioni, più
spostamenti)
• Ruolo crescente della logistica , per la gestione integrata della
supply chain
• Settore dell’offerta di servizi logistici con buoni margini di
crescita e di razionalizzazione (+ efficienza e – costi)
Scenario competitivo dell’ortofrutta fresca
e trasformata : un’evoluzione spinta
Variazioni 2013 su 2012 Quantità Valore
Legumi ortaggi -1,3% +10,0%
Agrumi - 8,0% +11,9%
Frutta fresca -9,7% +1,0%
Frutta secca +11,9% +13,5%
Frutta tropicale +14,0% +15,5%
Media -6,9% +5,1%
Saldo commerciale -52,7% -12,3% 11
2013, il record di
EXPORT A.A.
italiano (che
cresce in valore !!)
Anno 2013 = 33 mld euro
(+6% sul 2012), di cui 2/3 in UE
• Vino: 5,1 mld euro (+8 %)
• Ortofrutta fresca : 4,2 mld (+6%)
• Pasta : 2,2 mld (+4%)
• Olio : 1,3 mld (+10%)
1
Nel POMODORO da INDUSTRIA CALA L’IMPORT E CRESCE L'EXPORT (in
quantità e in valore)
importazioni italiane di derivati del
pomodoro (primi 10 mesi del 2013 su 2012)
- 8% in quantità (-52% CINA)
+2,9% in valore
le esportazioni italiane crescono in valore
(+7,4 %) ed in quantità (+7,4 %) (superata
la soglia dei 1,5 milioni di tons)
12
13 Fonte: CSO e
FRUITIMPRESE
14 Fonte: CSO e
FRUITIMPRESE
15 Fonte: CSO e
FRUITIMPRESE
16 Fonte: CSO
LA NUOVA MAPPA DELL’EXPORT ITALIANO di KIWI
“krisis” “krino” “momento che separa una maniera di essere o un
fenomeno da un’altra differente” separo decido scelgo CAMBIAMENTO
Nell’idea di crisi sono incluse la nozione di problema e quella del suo superamento 17
“Quella del 2008-2009 è stata una vera crisi, con un inizio e
una fine. Ora siamo invece entrati in una fase lunga di
cambiamento strutturale, che trasformerà i comportamenti
individuali e quindi anche il nostro modo di operare,
obbligandoci ad adattarci alle nuove esigenze della clientela". Vianney Mulliez – Presidente Auchan (Il Sole24Ore - 3 dic 2011).
La CRISI c’è e ci resta … 2
Aumentano i conflitti commerciali in ambito WTO
Le misure PROTEZIONISTICHE attuate dal 2008
20
con un aumento
medio 4% dei
listini le famiglie
sono riuscite a
contenere al 2,5%
l’incremento del
costo della spesa
= 1 MILIARDO di
euro risparmiati
nel 2013 fonte:
stime COOP ITALIA
L’effetto “crisi” : il DOWNGRADING della SPESA delle famiglie italiane
(come le famiglie si mettono al riparo dagli aumenti dei preszzi)
ISTAT APRILE 2014 spesa alimentare -12%
rispetto ai livelli pre-crisi (dai 129 miliardi del 2007 ai 114 miliardi del 2013)
• vendite alimentari 2013 :
• 6,5 mln di famiglie dichiarano di fare regolarmente spesa nei discount
• 23% di famiglie compra la “marca”
• 85% si focalizza sulla riduzione dello spreco ed eccesso
• 42% privilegia i “formati convenienza”
• 59% rinuncia come prima cosa pranzi e cene al ristorante
• 21% ritorna al “fai da te” in cucina (dolci, pane e pasta ‘a mano’)
21
La crisi dei consumi in ITALIA
-1,3% SUPER,
-1,9% IPER
+1,6% DISCOUNT
3
Fonte: COLDIRETTI
Il prezzo
dell’ortofrutta è
mediamente
molto basso e
la tendenza è in
peggioramento
22
Dati Osservatorio GfK-Macfrut
CONSUMI di FRUTTA
-7% negli ultimi 10 ANNI
in forte calo MELE e AGRUMI
positivi KIWI, SUSINE,
CILIEGIE, FRUTTI DI BOSCO
23
41,0 %
57,0 %
Fonte: CSO
La IV gamma non cresce e, peggio, ha
sviluppi molto differenti in Italia
24
La competitività logistica e infrastrutturale
dell’Italia è bassa e penalizzante per tutto
il sistema Paese
• Gli indicatori di competitività globale del
World Economic Forum e della Banca
Mondiale sono impietosi verso l’Italia
• Porti, infrastrutture, ma anche servizi
doganali, tracking, tempi di resa, servizi
commerciali sono i punti deboli del nostro
sistema paese nell’opinione degli operatori
internazionali
25
4
26
Global
Competitiveness
Report
del World
Economic
Forum indicatori di
performance per
142 Paesi
Indice di Competitività Globale
GCI (WEF 2011)
Complessivo Pilastro
“infrastrutture”
Paese /ranking Paese /ranking
1. Svizzera
2. Singapore
3. Svezia
4. Finlandia
5. USA
6. Germania
7. Olanda
8. Danimarca
9. Giappone
10.Regno Unito
18 Francia
36. Spagna
43 Italia
1. Hong Kong
2. Germania
3. Singapore
4. Francia
5. Svizzera
6. Regno Unito
7. Olanda
8. Emirati Arabi Uniti
9. Korea
10.Danimarca
11.Canada
12.Spagna
32 Italia
27
Quality of overall infrastructure
Francia (3°), Germania (10°), Spagna (22°), ITALIA (79°)
Quality of roads
Francia (1°), Germania (10°), Spagna (11°), ITALIA (59°)
Quality of railroad infrastructure
Francia (4°), Germania (5°), Spagna (9°), ITALIA (43°)
Quality of port infrastructure
Germania (10°), Spagna (13°), Francia (20°), ITALIA (81°)
Quality of air transport infrastructure
Germania (6°), Francia (7°), Spagna (21°), ITALIA (71°)
indicatori qualitativi delle infrastrutture
elaborati dal World Economic Forum
28
• La Banca Mondiale ha elaborato (Rapporto 2012) un indicatore di qualità logistica. L’Italia è al 24esimo posto su 155 paesi
• i più elevati standard di efficienza e competitività nei servizi logistici sono riscontrabili in paesi come Germania, Singapore, Svezia, NED
• Il modesto risultato complessivo italiano è causato dalla scarsa qualità delle nostre infrastrutture e dalla ridotta efficienza nei trasporti internazionali.
Il Logistic Performance Indicator della WB
1. Singapore
2. Hong Kong SAR,
China
3. Finland
4. Germany
5. Netherlands
6. Denmark
7. Belgium
8. Japan
9. United States
10.United Kingdom
11.Austria
12.France
13.Sweden
14.Canada
15.Luxembourg
16.Switzerland
17.United Arab
Emirates
18.Australia
19.Taiwan, China
20.Spain
21.Korea, Rep.
22.Norway
23.South Africa
24. Italy
25. Ireland
26.China
27.Turkey
28.Portugal
29.Malaysia
30.Poland
29
le 6 componenti
del :
Logistic
Performance
Index della World
Bank
30
Alcuni dati chiave della Logistica in Italia
Lo studio AT Kearney e Confetra stima per l’Italia un costo della logistica
più elevato rispetto alla media europea dell’11% circa. Tale asimmetria si
traduce in un “disavanzo di competitività” sul fatturato industriale pari a
circa € 12 mld.
€ 4 mld = gap “strutturale” della logistica italiana
€ 8 mld recuperabili intervenendo sulle criticità operative e sulle inefficienze di sistema.
109 mld €/anno = costo della logistica in Italia è di (CONFETRA/PoliMI)
Sono in calo le aziende attive (da 114.491 a 108.967 nel 2010 ma il trend
prosegue anche nel biennio successivo)
37% = grado di “outsourcing” in Italia (rapporto tra il valore della Contract
Logistics e i costi della logistica ), invariato negli ultimi anni.
31
il ruolo delle piattaforme nella logistica
distributiva : esempio COOP
47 mila mq
409 PDV forniti
10.200 referenze
52 Mln colli/anno
32
il ruolo delle piattaforme nella logistica
distributiva : esempio AUCHAN
33
Il peso della componente trasporto in Italia ha
un peso maggiore rispetto alla media europea
fonte: ATKearney
34
Il peso minore dell’OUTSOURCING in Italia
rispetto alla media europea
fonte: ATKearney
35
• maggiore Massa CRITICA e differenziazione GAMMA
• SCM : Rafforzare le relazioni verticali (strategie di
partnership) CLIENTI / FORNITORI
• controllo totale della CATENA del FREDDO
• Servizi logistici in PIATTAFORMA ad alto valore aggiunto :
cross docking, packaging, consolidamento volumi, ecc.
• Infrastrutture : razionalizzare la rete di distribuzione fisica
(piattaforme, poli logistici intermodali) e potenziare la gestione
intermodale delle merci
• ICT : Diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione (bar
codes, RFiD, traking & tracing completo, gestione dell’ordine
Le grandi sfide logistiche della filiera
36
• Scarsa collaborazione nella filiera : la collaborazione tra PRO e GDO
richiede troppo sforzo per risultati troppo esigui. Il problema dell’implementare progetti
è legato alla spartizione dei benefici
• I ritiri franco fabbrica (EX WORKS) imposti da alcune aziende della GDO
impediscono ai GRANDI produttori di bilanciare i flussi Nord-Sud e Sud-Nord, ma
aiutano gli OPERATORI LOGISTICI a fare VOLUMI
• Frammentazione del sistema : è DIFFICILE SATURARE per il calo dei volumi
medi degli ordini e per l’aumento del numero di drop di scarico
• Criticità nell’interscambio pallet : discussioni sul compenso che viene dai
buoni pallet, ma sono positive le esperienze del NOLEGGIO (esempio CPR)
• Elevati tempi di attesa allo scarico : attese medie di 3 ore con picchi di 5
ore
• Impatto ambientale della filiera : è difficile da ridurre con le attuali logiche di
riordino da parte della GDO
Clienti/Fornitori (produttori/GDO) :
un difficile rapporto che deve migliorare
37
• Nuove risposte alla crisi economica globale, nuovi servizi commerciali e
logistici da approntare
• La normalizzazione degli imballi deve diventare una PRIORITA’ (EPAL in
Europa richiesti dalla GDO ma pallet ISO in import con problemi di
ripalettizzazione)
• Dopo l’emergenza costi carburanti (FUEL SURCHARGE) è necessario
rafforzare le politiche di riduzione delle emissioni
• Si pone un problema di modernizzazione dei magazzini di stoccaggio dei
prodotti importati, anche per la crescente utilizzazione dell’ HIGH CUBE
(altezza 250 cm) ha grosse implicazioni logistiche nella lavorazione di pallet
più alti. (ripalettizzazione, altezza magazzini)
• ICT e Tracking&Tracing : oggi “solo” il 60-70% dell’IMPORT è tracciata o
è scambiata in ambito EDI
• Governare i temi sulle norme sanitarie e problemi connessi:
allerte sanitarie, black list.
Quale ORTOFRUTTA oltre la crisi
38
• Occorre una visione sistemica, non solo nella FILIERA ma soprattutto
nella SUPPLY CHAIN (logistica + gestione commerciale )
• Approccio di POLICIES INTEGRATE fra Agricoltura – infrastrutture –
economia – commercio internazionale.
• Mai più piattaforme logistiche cattedrali nel deserto !!!
• Creare una task force di sostegno alle azioni di penetrazione nei nuovi
mercati internazionali sui temi concreti della commercializzazione e della
distribuzione logistica
• La necessità di AGGREGAZIONE dei prodotti a fini LOGISTICI e
COMMERCIALI deve creare le condizioni per uan crescente
AGGREGAZIONE DEI PRODUTTORI su basi nuove (concentrazione
dell’offerta, massa critica) per un più forte posizionamento
competitivo del sistema Italia nel Mondo
Quali POLICIES di SOSTEGNO
delle FILIERE oltre la crisi (1)
39
• La capacità di fare promozione e comunicazione per i nostri prodotti deve
seguire questa logica di “Sistema Italia” dove confluiscono gli sforzi sinergici
e integrati delle policies logistiche, sulle infrastrutture e sulle procedure
amministrative di export, e delle strategie di commercializzazione.
• Serve un approccio TRASVERSALE di lavoro comune fra i diversi ministeri
(agricoltura, economia, infrastrutture), uffici commerciali di promozione e
valorizzazione, uffici di controllo doganali e amministrativi.
Quali POLICIES di SOSTEGNO
delle FILIERE oltre la crisi (2)
La nuova “internazionalizzazione” non è più solo la
conquista di un mercato estero da parte di un’impresa ma,
sempre di più, l’affermazione di un “modello organizzativo
(logistico e commerciale)” che faccia gioco di squadra per
il vantaggio competitivo di tutto il nostro “Sistema Paese”
40