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Il vivaio per la riproduzione delle piante autoctone è localizzato presso il giardino di Sant’Eufemia a Ma- iella e nasce con l’intento di produrre piante di ori- gine spontanea da utilizzare negli interventi di rinaturalizzazione, in campo agricolo (piante offici- nali, vecchie cultivar locali e frutti minori) e nell’ar- redo verde. Le piante riprodotte provengono da semi e talee che vengono raccolti nel territorio del Parco. L’esperienza e la conoscenza ha permesso di rac- cogliere numerose specie alcune delle quali rare su cui si sperimentano le diverse tecniche di riprodu- zione. Sono state riprodotte con successo specie rare come L O N I C E R A N I G R A , presente in un unico sito del Parco, A Q U I L E G I A M A G E L L E N S I S endemica della Majella, rara in base alla Lista Rossa delle Piante d’Italia, protetta dalla L.R. n. 45/79 della Re- gione Abruzzo, C A M P A N U L A F R A G I L I S subsp. C A V O L I - N I I endemica dell’Abruzzo, di V I B U R N U M O P U L U S , I R I S M A R S I C A e numerose altre specie. Le piante vengono fatte crescere senza forzature e sono pertanto più resistenti, più adatte ai nostri climi e sicuramente uniche e diverse da quelle che si trovano nel mer- cato del vivaismo tradizionale. L’Erbario del Parco Nazionale della Majella è conservato presso il Giardino botanico “Da- niela Brescia” di S. Eufemia a Majella, in un lo- cale climatizzato con temperatura ed umidità controllate al fine di evitare il deterioramento ad opera di insetti e muffe.Attualmente consta di circa 2 0 0 0 C A M P I O N I V E G E T A L I , provenienti per lo più dal territorio dell’area protetta. Esso è organizzato in settori sistematici corri- spondenti ai grandi raggruppamenti delle piante vascolari, ed in cartelline entro le quali sono tenuti insieme i campioni della stessa fa- miglia. L’Erbario riveste una grande impor- tanza per il suo valore scientifico: oltre a conservare i “tipi” delle specie, l’erbario for- nisce materiale utile per gli studi che riguar- dano gli aspetti storici, tassonomici, distributivi, ecologici, molecolari, ecc. L’erbario si dimostra molto utile anche per scopi didattici, soprattutto nei confronti dei più giovani, che da esso possono trarre in- formazioni sulla biodiversità vegetale, sulla distribuzione e l’ecologia delle singole specie, sulle strategie adottate dalle piante in funzione delle caratteristiche ambientali, ecc. Presso il Giardino di Lama dei Peligni è stata realizzata la B A N C A D E L G E R M O P L A S M A D E L L A M A J E L L A ( M A J E L L A S E E D B A N K ) che si occupa delle attività di conservazione ex situ di specie rare e/o minacciate di estinzione, endemiche e di altre idonee per interventi di rinatu- ralizzazione in ecosistemi vulnerabili o danneggiati all’interno del Parco. Il Parco è socio fondatore della R E T E I T A L I A N A B A N C H E D E L G E R M O P L A S M A P E R L A C O N S E R V A Z I O N E E X S I T U D E L L A F L O R A I T A L I A N A ( R I B E S ) , la cui funzione è quella di costituire una riserva di semi delle piante spontanee a maggior rischio di estin- zione, attuando così una strategia per la conser- vazione della natura complementare alle strategie di conservazione in situ assicurata da parchi e riserve, in linea con gli obiettivi delle convenzioni internazionali in materia di prote- zione della natura. I semi raccolti in campo sono controllati, verificati e sottoposti ad una serie di test quali - quantitativi (vitalità e ger- minabilità). Successivamente sono trattati all’interno della camera di deidratazione, in cui si abbassa la percentuale dell’umidità; termi- nata la fase di deidratazione il campione viene con- fezionato ed immesso nel congelatore ad una temperatura di -18°C, per garantire la conser- vazione a lungo termine. L E S E D I E G L I U F F I C I S e d e l e g a l e E n t e P a r c o Via Occidentale, 6 66016 Guardiagrele (CH) Tel. (+39) 0871.80371 - fax 0871.8037200 S e d e O p e r a t i v a Badia Morronese - Via Badia, 28 67039 Sulmona (AQ) Tel. (+39) 0864.25701 - fax 0864.2570450 e-mail: [email protected] www.parcomajella.it Gli elementi che maggiormente caratterizzano una flora sono la ric- chezza e l’originalità. La ricchezza si esprime sia attraverso il numero di entità censite (ge- neralmente specie + subspecie) e sia attraverso l’originalità principal- mente attraverso la componente endemica. Da recenti studi condotti nel Parco le entità finora censite per la Majella superano le 2100.Tutta l’area mediterranea è nota per la sua gran ricchezza floristica, che la colloca, con i paesi tropicali, tra le aree con il maggior numero di spe- cie vegetali. La diversità maggiore, inoltre si riscontra principalmente sulle catene montuose. La Majella per la sua posizione, a cavallo tra di- verse regioni biogeografiche (medioeuropea e mediterranea), e le sue relazioni paleogeografiche con la Pe- nisola Balcanica presenta una diversità floristica notevole. Di particolare interesse risulta infatti il contingente di piante anfiadriatiche presenti sul Massiccio. L’interesse fitogeografico della sua flora è ac- cresciuto dal rilevante numero di specie artico-alpine e circumboreali che raggiungono qui il limite meri- dionale distributivo, nonché dalle specie steno-mediterranee che sulle pendici più soleggiate segnano il loro limite settentrionale. Il carattere che maggiormente impreziosisce la flora è rappresentato dal contingente di endemiche. Allo stato attuale delle conoscenze si possono annoverare ben 142 endemismi che rap- presentano il 12% della flora endemica italiana. Tra le endemiche dell’Appennino centrale si ricordano ADONIS DISTORTA, C E N T A U R E A T E N O R E A N A (limitata al Parco Nazionale della Majella), C Y M B A L A R I A P A L L I D A , G A - L I U M M A G E L L E N S E , R A N U N C U L U S M A G E L L E N S I S , S O L D A N E L L A M I N I M A subsp. S A M N I T I C A (endemica della Ma- jella), V I O L A M A G E L L E N S I S . L a F l o r a d e l l a M a j e l l a : r i c c h e z z a e d e n d e m i t i L A B A N C A D E L G E R M O P L A S M A V E G E T A L E ( M A J E L L A S E E D B A N K ) : u n c o n c r e t o a i u t o a l l a c o n s e r v a z i o n e d e l l a b i o d i v e r s i t à L’erbario del Parco I l v i v a i o d e l l e p i a n t e a u t o c t o n e d e l P a r c o D a i u n c o n t r i b u t o a l l a s a l v a g u a r d i a d e l l a b i o d i v e r s i t à : p e r i l t u o v e r d e s c e g l i u n a p i a n t a a u t o c t o n a Photo: Archivio P.N.M. (M. Di Cecco, L. Del Monaco, M. Di Santo, L. Di Martino, G. Ciaschetti, J. Forcone) Ente Parco Nazionale della Majella © 2013 Seguici anche su:

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Il vivaio per la riproduzione delle piante autoctoneè localizzato presso il giardino di Sant’Eufemia a Ma-iella e nasce con l’intento di produrre piante di ori-gine spontanea da utilizzare negli interventi dirinaturalizzazione, in campo agricolo (piante offici-nali, vecchie cultivar locali e frutti minori) e nell’ar-redo verde.Le piante riprodotte provengono da semi e taleeche vengono raccolti nel territorio del Parco.L’esperienza e la conoscenza ha permesso di rac-cogliere numerose specie alcune delle quali rare sucui si sperimentano le diverse tecniche di riprodu-zione. Sono state riprodotte con successo specierare come LONICERA NIGRA, presente in un unicosito del Parco, AQUILEGIA MAGELLENSIS endemicadella Majella, rara in base alla Lista Rossa dellePiante d’Italia, protetta dalla L.R. n. 45/79 della Re-gione Abruzzo, CAMPANULA FRAGILIS subsp. CAVOLI-NII endemica dell’Abruzzo, di VIBURNUM OPULUS, IRISMARSICA e numerose altre specie. Le piante vengonofatte crescere senza forzature e sono pertanto piùresistenti, più adatte ai nostri climi e sicuramenteuniche e diverse da quelle che si trovano nel mer-cato del vivaismo tradizionale.

L’Erbario del Parco Nazionale della Majella èconservato presso il Giardino botanico “Da-niela Brescia” di S. Eufemia a Majella, in un lo-cale climatizzato con temperatura ed umiditàcontrollate al fine di evitare il deterioramentoad opera di insetti e muffe. Attualmente constadi circa 2000 CAMPIONI VEGETALI, provenientiper lo più dal territorio dell’area protetta. Esso è organizzato in settori sistematici corri-spondenti ai grandi raggruppamenti dellepiante vascolari, ed in cartelline entro le qualisono tenuti insieme i campioni della stessa fa-miglia. L’Erbario riveste una grande impor-tanza per il suo valore scientifico: oltre aconservare i “tipi” delle specie, l’erbario for-nisce materiale utile per gli studi che riguar-

dano gli aspetti storici, tassonomici, distributivi, ecologici, molecolari, ecc. L’erbario si dimostra moltoutile anche per scopi didattici, soprattutto nei confronti dei più giovani, che da esso possono trarre in-formazioni sulla biodiversità vegetale, sulla distribuzione e l’ecologia delle singole specie, sulle strategieadottate dalle piante in funzione delle caratteristiche ambientali, ecc.

Presso il Giardino di Lama dei Peligni è stata realizzata la BANCA DELGERMOPLASMA DELLA MAJELLA (MAJELLA SEED BANK) che si occupadelle attività di conservazione ex situ di specie rare e/o minacciatedi estinzione, endemiche e di altre idonee per interventi di rinatu-ralizzazione in ecosistemi vulnerabili o danneggiati all’interno delParco. Il Parco è socio fondatore della RETE ITALIANA BANCHE DEL

GERMOPLASMA PER LA CONSERVAZIONE EX SITU DELLA FLORA ITALIANA

(RIBES), la cui funzione è quella di costituire una riserva di semi dellepiante spontanee a maggior rischio di estin-zione, attuando così una strategia per la conser-vazione della natura complementare allestrategie di conservazione in situ assicurata daparchi e riserve, in linea con gli obiettivi delleconvenzioni internazionali in materia di prote-zione della natura. I semi raccolti in camposono controllati, verificati e sottoposti ad unaserie di test quali - quantitativi (vitalità e ger-minabilità). Successivamente

sono trattati all’interno della camera di deidratazione,in cui si abbassa la percentuale dell’umidità; termi-nata la fase di deidratazione il campione viene con-fezionato ed immesso nel congelatore ad unatemperatura di -18°C, per garantire la conser-vazione a lungo termine.

LE SEDI E GLI UFFICI

Sede legale Ente Parco

Via Occidentale, 666016 Guardiagrele (CH)Tel. (+39) 0871.80371 - fax 0871.8037200

Sede Operativa

Badia Morronese - Via Badia, 2867039 Sulmona (AQ)Tel. (+39) 0864.25701 - fax 0864.2570450e-mail: [email protected]

Gli elementi che maggiormente caratterizzano una flora sono la ric-chezza e l’originalità.La ricchezza si esprime sia attraverso il numero di entità censite (ge-neralmente specie + subspecie) e sia attraverso l’originalità principal-mente attraverso la componente endemica. Da recenti studi condottinel Parco le entità finora censite per la Majella superano le 2100. Tuttal’area mediterranea è nota per la sua gran ricchezza floristica, che lacolloca, con i paesi tropicali, tra le aree con il maggior numero di spe-cie vegetali. La diversità maggiore, inoltre si riscontra principalmentesulle catene montuose. La Majella per la sua posizione, a cavallo tra di-

verse regioni biogeografiche (medioeuropea e mediterranea), e le sue relazioni paleogeografiche con la Pe-nisola Balcanica presenta una diversità floristica notevole. Di particolare interesse risulta infatti ilcontingente di piante anfiadriatiche presenti sul Massiccio. L’interesse fitogeografico della sua flora è ac-cresciuto dal rilevante numero di specie artico-alpine e circumboreali che raggiungono qui il limite meri-dionale distributivo, nonché dalle specie steno-mediterranee che sulle pendici più soleggiate segnano il lorolimite settentrionale. Il carattere che maggiormente impreziosisce la flora è rappresentato dal contingentedi endemiche. Allo stato attuale delle conoscenze si possono annoverare ben 142 endemismi che rap-presentano il 12% della flora endemica italiana. Tra le endemiche dell’Appennino centrale si ricordanoADONIS DISTORTA, CENTAUREA TENOREANA (limitata al Parco Nazionale della Majella), CYMBALARIA PALLIDA, GA-LIUM MAGELLENSE, RANUNCULUS MAGELLENSIS, SOLDANELLA MINIMA subsp. SAMNITICA (endemica della Ma-jella), VIOLA MAGELLENSIS.

La Flora della Majella:ricchezza ed endemiti LA BANCA DEL GERMOPLASMA VEGETALE

(MAJELLA SEED BANK): un concreto aiuto alla conservazione della biodiversità

L’erbario del Parco Il vivaio delle piante autoctone del ParcoDai un contributo alla salvaguardia della biodiversità:

per il tuo verde scegli una pianta autoctona

Photo: Archivio P.N.M. (M. Di Cecco, L. Del Monaco, M. Di Santo, L. Di Martino,G. Ciaschetti, J. Forcone)Ente Parco Nazionale della Majella © 2013

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rietà locali di ortaggi e di melo e pero rinvenute nel territorio del Parco accanto alle piante alimentariselvatiche, alle piante tintorie e tessili. Nel settore dedicato alle piante medicinali è possibile osservareoltre 50 specie di interesse medicinale come gentiana lutea,satureja montana, helichrysum italicum e molte altre. IlGiardino è attraversato da due torrenti dove vive l’or-mai raro gambero di fiume, indicatore biologico dellaqualità dei corsi d’acqua. Lungo i torrenti è presenteuna vegetazione ripariale naturale costituita preva-lentemente dai salici. Il laghetto, presenta una tipica vegetazione di ambientiumidi dove sono presenti carici, filipendula ulmariae caltha palustris.

Il Giardino Botanico “Daniela Brescia” è stato realizzato nel 2001 grazieai contributi dei co - finanziamenti della UE (progetti FESR). Il giardinosi estende per circa 43.000 mq, a quota 900 m s.l.m. e ospita circa 500entità floristiche. Il simbolo del Giardino è soldanella minima subsp.Samnitica, specie endemica della Majella che si rinviene in pochissimestazioni caratterizzate da sgrottamenti soggetti a stillicidio a quote ele-vate. Il Giardino Botanico offre l’opportunità al visitatore di conoscerele specie di ambienti peculiari e caratteristici della Majella, come le rupie i ghiaioni montani dove si rinvengono specie endemiche come arte-misia umbelliformis subsp. eriantha, aubrieta columnae e cymbalaria pallida, specie a distribuzioneanfiadriatica come gentiana dinarica o relitti glaciali come dryas octopetala e arctostaphilos uvaursi. Nel Giardino sono ricostruiti anche ambienti forestali montani, con aceri, Faggi, tigli, sorbi non-chè diverse erbacee come aquilegiavulgaris e digitalis ferruginea. Nellacerreta oltre ai Cerri sono presentispecie fruttifere quali meli e peri selva-tici. Un altro ambiente forestale è la mu-gheta, dominata da pinus mugo, che perla sua caratteristica di relittualità alpinacostituisce sulla Majella una delle for-mazioni vegetali più tipiche ed esclusive.Una parte del Giardino è dedicata a set-tori didattici che svolgono l’importantefunzione di laboratorio all’aperto comeil settore dedicato alle piante e insetti eil campo vetrina della biodiversità agri-cola autoctona dove sono coltivate va-

Nel giardino è possibile osservare:

atropa belladonna, Ranunculus lingua, vitaliana primuliflorae subsp. praetutiana, pinusmugo, Taxus baccata considerato anche specie vulnerabile (VU), gentiana lutea che da recentistudi fitochimici risulta possedere componenti molecolari diversi rispetto a quella presente sulle Alpi.

GIARDINO BOTANICO“Michele Tenore” - Lama dei Peligni (CH)

Il Giardino Botanico “Michele Tenore”, insieme al Museo Na-turalistico “M. Locati”, è parte integrante del Centro di Vi-sita del Parco. Nasce nel 1995 ed ospita circa 500 entitàfloristiche su una superficie di circa 9000 mq. CENTAU-REA TENOREANA, è stata scelta quale simbolo del Giar-dino; essa prende il nome dal botanico napoletanoMichele Tenore che esplorando la Majella orientale nel 1831scoprì numerosi endemismi. Il Fiordaliso della Majella è ap-punto un endemismo della Majella Orientale e del Morrone,dove cresce nei prati aridi e sassosi fino ai 1800 m d’altitudine. Nel Giardino si possono osservare ambienti come le rupi ei ghiaioni di bassa quota che ospitano diversi endemismi come CAM-PANULA FRAGILIS subsp. CAVOLINII, IRIS MARSICA e ASTRAGALUS AQUI-LANUS accanto a specie con distribuzione anfiadriatica come DRYPISSPINOSA ecc. Un altro ambiente rappresentativo è la macchia mediterranea e la sua de-gradazione in gariga. In questi ambienti sono ospitate oltre a LECCI, CORBEZZOLI e ALATERNI, piccoli arbu-sti colorati come CISTUS CRETICUS e CISTUS SALVIFOLIUS, piante aromatiche come SATUREJA MONTANA ehelichrysum italicum e diverse specie di ASFODELI.Nel giardino sono stati ricostruiti anche ambienti forestali tipici di queste altitudini come l’orno ostrieto,dove oltre a FRAXINUS ORNUS e OSTRYA CARPINIFOLIA, sono presenti arbusti come il bianco spino, prugnoloe rampicanti come il caprifoglio e il querceto con QUERCUS PUBESCENS, tipica formazione forestale di am-bienti caldi. Una parte del Giardino è dedicata a settori didattici come la sezione delle piante officinali cheospita specie utilizzate un tempo nella zona di Lama dei Peligni nota come il paese dei “magari” ovverodegli stregoni. Molte informazioni relative a piante di uso medicinale citate da Finamore provengono dallamese Marcone, accompagnatore anche di Tenore nelle sue escursioni sulla Majella. Accanto alle officinali si possono osservare piante di uso tintorio e conciante come ISATIS TINCTORIA e la

RUBIA TINCTORUM e il settore delle piante e l’agricoltura dove vengono messi in evidenza i processi di do-mesticazione delle piante selvatiche. Anche nel giardino di Lama dei Peligni è presente il campo vetrinadella biodiversità agricola autoctona, con la coltivazione di varietà locali di FICO, PESCO e SUSINO.

Il settore delle piante rare ospita specie a rischio diestinzione e pertanto inserite nel Libro Rosso dellePiante d’Italia come GONIOLIMON ITALICUM e ADONISVERNALIS. Su richiesta è possibile visitare il VillaggioNeolitico dove oltre a capanne realizzate con ma-teriali vegetali, terra e sterco.

AQUILEGIA MAJELLENSIS, specie endemica dell’Abruzzo affine all’aquilegia di Re Otto della penisola bal-canica; ADONIS VERNALIS, specie rinvenuta solo recentemente in Abruzzo; JUNIPERUS OXYCEDRUS subsp.MACROCARPA presente in Abruzzo in un’unica località presso Roccascalegna. Tra le specie protette dallaL.R. 45/79 è possibile osservare MYRTUS COMMUNIS, LILIUM BULBIFERUM subsp. CROCEUM e PAEONIA OFFI-CINALIS .

GIARDINO BOTANICO“Daniela Brescia” - S. Eufemia a MaIella (PE)

Nel giardino è possibile osservare:

Dove si trova il giardino:Località Colle Madonna - 66100 LAMA DEI PELIGNI (CH)Tel. +39.0872.916010

Dove si trova il giardino:S.S. 487, km. 26 - 65020 S. EUFEMIA A MAIELLA (PE)

Tel. +39.085.920013