la didattica per studenti con dsa-casi clinici · durante l'esame clinico il ragazzino si...
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“La didattica per gli studenti con DSA:
Casi Clinici”
Liceo Classico statale “Virgilio” – Vico del Gargano
Dott. A. FrolliDott.ssa A. Chieti
Tutor: Dott.ssa E. FalcoDott.ssa A. Mastromatteo
Profilo di Funzionamento
La Storia
Pietro giunge all'osservazione per una valutazione neuropsicologica
sollecitata dai genitori che riferiscono rilevanti difficoltà attenzionali,
relazionali, e comportamentali.
In particolare, viene segnalata una scarsa tolleranza alla frustrazione,In particolare, viene segnalata una scarsa tolleranza alla frustrazione,
con modalità reattive inadeguate caratterizzate da esplosioni di rabbia
e condotte ostili e aggressive. Tali comportamenti rendono difficile un
adeguato inserimento del ragazzo nelle normali attività della vita
quotidiana come la scuola, le esperienze con il gruppo dei pari e i
rapporti con le figure di riferimento significative.
Osservazione
Durante l'esame clinico il ragazzino si mostra collaborativo e
disponibile nell’eseguire le attività proposte, mostrando, tuttavia,
uno scarso interesse per l’interazione con l’altro. Si rilevano, inoltre,
difficoltà a mantenere la concentrazione e comportamenti di
utilizzazione; infatti, P. utilizza frequentemente oggetti che trova
intorno a sé, giocherellandoci ripetutamente e distraendosi in
attività reiterative (ad esempio: smonta e rimonta continuamente la
penna che ha in mano).
Indagine Psicodiagnostica.L’efficienza intellettiva è stata valutata attraverso le scale Wecshler (WISC-IV).
Inoltre, è stato condotto un approfondimento neuropsicologico dell’Attenzione
e delle Funzioni Esecutive (MATRICI ATTENTIVE; FRONTAL ASSESSMENT
BATTERY; MEMORIA DI LAVORO:BVN 12-18) e una valutazione del profilo
comportamentale mediante un questionario al genitore (SNAP-IV).comportamentale mediante un questionario al genitore (SNAP-IV).
Infine, è stato condotto un esame degli apprendimenti nelle aree della lettura e
della scrittura attraverso prove standardizzate per seconda media (Prove MT di
lettura; Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza
ortografica - BVSCO; Batteria per la valutazione della dislessia e della
disortografia evolutiva - DDE-2).
La scala WISC-IV(Wechsler Intelligence Scale For Children-IV)
Il QIT si ottiene da quattro punteggi compositi, o indici, che descrivono il comportamento del ragazzo in campi cognitivi distinti:
o Indice di Comprensione verbale (ICV)= 104
o Indice di Ragionamento visuo-percettivo (IRP)= 87
o Indice di Memoria di lavoro (IML)= 64
o Indice di Velocità di elaborazione (IVE)= 85
o QIT= 95
Pietro:Il profilo cognitivo emerso colloca l'abilità intellettiva globale di Pietro nella media
rispetto al confronto con soggetti di pari età e scolarità. Ulteriori indagini sono
state condotte attraverso l'analisi dei singoli indici per individuare punti di forza e
debolezza.
L'interpretazione del profilo evidenzia competenze verbali pienamente nella
norma: l'elaborazione di informazioni verbali rappresenta un punto di forza
individuale.individuale.
Inoltre, Pietro ottiene una prestazione nella media nei compiti di ragionamento
visuo-percettivo e di velocità di elaborazione. Tuttavia, si riscontra una variabilità
significativa delle prestazioni che impedisce di ottenere una misura unitaria sia
della capacità di manipolare informazioni non-verbali sia della capacità di
eseguire in modo veloce ed automatico compiti semplici, sotto il controllo
dell'attenzione.
L'indice di Memoria di Lavoro, che descrive l'abilità di mantenere e trasformare le
informazioni nella memoria immediata è deficitaria e richiede ulteriori
approfondimenti.
Subtest/Indici PG PP Indice/QI
Comprensione Verbale (ICV) 32 104
Somiglianze 20 9
Vocabolario 46 13
Comprensione 23 10
(Informazione) 18 9
(Ragion. con le parole) 13 9
Ragionamento Visuo-Percettivo (IRP) 24 87
Disegno con icubi 27 8
Concettiillustrati 19 12
Ragion. con le matrici 12 4Ragion. con le matrici 12 4
(Compi. figure) 31 16
Memoria di lavoro (IML) 8 64
Memoria di cifre 10 3
Riord. lettere-numeri 13 5
(Ragion. aritmetico) 24 10
Velocità di elaborazione (IVE) 15 85
Cifrario 38 5
Ricerca di simboli 26 10
(Cancellazione) 50 3
QI Totale 79 95
SINTESI
ABILITÀ VERBALI MEMORIA DI LAVORO
PUNTO DI FORZA INDIVIDUALE
PUNTO DI DEBOLEZZA NORMATIVO E INDIVIDUALE
MATRICI ATTENTIVE FRONTAL ASSESSMENT
BATTERY e MEMORIA DI LAVORO
• P. ottiene una prestazione deficitaria alla prova delle MatriciAttentive che misura la capacità di concentrarsi su stimolispecifici
• Il punteggio alla FAB è nella norma, suggerendo che ilragazzo è in grado di eseguire compiti semplici diragazzo è in grado di eseguire compiti semplici dipianificazione e di controllo inibitorio
• Per la memoria di lavoro, la prestazione è ai limiti inferioridella norma in compiti che valutano la capacità dimemorizzare temporaneamente informazioni verbali(Memoria di Cifre in avanti) e spaziali (test di Corsi). Nellanorma è la manipolazione a breve termine delle informazioniverbali
TEST Punteggi grezzi PuntiStandard
Matrici Attentive 0.20 0
Frontal Assessment Battery (FAB) 9 0
Memoria di cifre in avanti 4 80
Memoria di cifre all'indietro 3 90
Memoria spaziale (test di Corsi) 4 76.1
Comportamento - SNAP-IV
I risultati dimostrano una compromissione sia dell'area
attentiva che dell'area di Iperattività-Impulsività, in
quanto P. ottiene un punteggio per la disattenzione che
è pari a 2,11 (cut-off=1.78) e un punteggio per è pari a 2,11 (cut-off=1.78) e un punteggio per
l'Iperattività-Impulsività pari a 2,33 (cut-off = 1.44).
Inoltre, il punteggio medio ottenuto per il tipo
combinato è pari a 2,22 e supera il cut-off (1.88).
Prove per gli Apprendimenti Scolastici
Prove MT
oRapidità: prestazione deficitaria (RI)
o Accuratezza: ai limiti della norma (RA)
oComprensione: adeguata (PS)oComprensione: adeguata (PS)
Batteria BVSCOConferma le difficoltà che Pietro manifesta nel dettatodi un brano che risulta deficitario (Richiesta diIntervento). Dal punto di vista qualitativo, si osservanoin particolare "altri errori", come l'aggiunta diconsonanti doppie (es. scrive "raggione" per "ragione")e omissioni di grafemi (es. scrive "alimnto" pere omissioni di grafemi (es. scrive "alimnto" per"alimento").È da segnalare inoltre un'alterazione nella realizzazionegrafica delle parole (es. interruzioni e frequenti tentatividi aggiustamento; spazio inadeguato tra lettere eparole; irregolare pressione della mano sul foglio) cheriduce la leggibilità del testo.
Lettura Punteggi grezzi Esito
Proverbi - Correttezza 15 errori RA
Vecchi proverbi – Rapidità 208 sec RI
Lettura Brano MT e Scrittura Brano BVSCO
Anguille – Comprensione 9 corrette PS
Scrittura
Il colore dei pesci 15 errori RI
Batteria DDE-2
L'elaborazione di singoli stimoli (grafemi) è deficitaria in velocità ma non in accuratezza, mentre la lettura di parole e non parole è patologica per entrambi I parametri. Non siosservano difficoltà nella comprensione e nellaosservano difficoltà nella comprensione e nelladiscriminazione di omofone.La scrittura valutata attraverso il dettato diparole, non parole e frasi con omofone è deficitaria per le parole e nella norma per le non parole e le frasi con omofone.
Velocità (sill/sec) Errori Percentili
Lettura
Grafemi 1,11 0% 15
Parole 1,41 20% <5
Non parole 0,8 48% <5
Comprensione omofone 21% >15Comprensione omofone 21% >15
Discriminazione omofone 5% >15
Scrittura
Parole 8% <5
Non parole 21% >15
Frasi con omofone 5% > 15
Indicazioni Diagnostiche
Disturbo da deficit diattenzione/iperattività e
Pietroattenzione/iperattività edeficit della regolazionecomportamentale. Disturbodi lettura e di scrittura.
Pietro
Indicazioni di trattamento
• Training cognitivo focalizzato sull'attenzioneselettiva e sostenuta
• Addestramento comportamentale chefavorisca il rafforzamento delle capacità difavorisca il rafforzamento delle capacità diautoregolazione
• Intervento psicoeducativo rivolto alla coppiagenitoriale ("parent training") per la guida e ilsostegno nella gestione delle difficoltàcomportamentali
APPROCCIO MULTIMODALE:APPROCCIO MULTIMODALE:
• TRATTAMENTO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
•PARENT TRAINING
FAMIGLIA•GESTIONE DELLE
CONTINGENZE COMPORTAMENTALI
COMPORTAMENTALE (ABA)
• POTENZIAMENTO COGNITIVO PER DSA
RAGAZZINO
•PARENT TRAINING
•COUNSELING FAMILIARECOMPORTAMENTALI
•PREDISPOSIZIONE DI UN AMBIENTE FACILITANTE PER L’APPRENDIMENTO
SCUOLA
I genitori devono:•Avviare Intervento Riabilitativo di Potenziamento delle competenze deficitarie con Psicologo specializzato in DSA (lettura: elaborazione delle parole e lettura di non parole, componente ortografica lessicale e realizzazione grafemica)
•Avviare un training psico-educativo per supportare un migliore adattamento ai contesti con esperto in Analisi Applicata del adattamento ai contesti con esperto in Analisi Applicata del Comportamento
•Avviare un supporto pomeridiano individualizzato con insegnante specializzata in sinergia con scuola e riabilitazione
•Avviare collaborazione con scuola e insegnanti per adottare misure di aiuto e programmi idonei nel rispetto della normativa MIUR sui BES
IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE LA DIAGNOSI, L'ACQUISISCE AL PROTOCOLLO RISERVATO E LA CONDIVIDE CON IL GRUPPO DOCENTE
viene formulato il PDPSTRUMENTOSTRUMENTO
DIDATTICOindividua gli strumenti
EDUCATIVOfa emergere il “vero” alunno
Quando?
• In qualsiasi momento dell’anno scolastico
• È consigliabile redigerlo entro tre mesi dalla ricezione della diagnosi
Chi ?• Gli INSEGNANTI• i genitori • il clinico che segue l’alunno per i DSA• tecnico cognitivo-comportamentale• il referente BES d’Istituto
Apprendere attraverso
Percorsi Personalizzati e Flessibili
Centralità
È necessario andare oltre le eventuali etichettediagnostiche e giungere all’importanza delladiagnostiche e giungere all’importanza della
soggettività, che rendono OGNI ALUNNO "unico"
nel processo di formazione e crescita, e impongonocosì l'adattamento dei percorsi al singolo caso.
INTERVENTO A SCUOLAINTERVENTO A SCUOLASTRUTTURATO SECONDO TRE LINEE:STRUTTURATO SECONDO TRE LINEE:
INTERVENTO SUL COMPORTAMENTO
PREDISPOSIZIONE DI UN CONTESTO
SCOLASTICO FACILITANTE
INDIVIDUAZIONE DI MODALITA’ DIDATTICHE FUNZIONALI
Obiettivi dell’intervento scolastico
� Favorire l’adattamento
� Sostenere il percorso di apprendimento � Sostenere il percorso di apprendimento considerando le potenzialità
Osservazione sistematica del comportamento
1. Identificazione il comportamento-problema
modello
2. Individuazione degli antecedenti2. Individuazione degli antecedenti
ABC
3. Individuazione delle conseguenze
Il modello ABC
Antecedente (A) evento che precede e dirige il comportamento
Comportamento (B) condotta messa in atto
Conseguenza (C) evento che segue il comportamento e che può intensificare o ridurre la sua emissione
1. Comportamento
ciò che l’alunno fa (NON quello che non fa)
Es. Non scrive (non è un comportamento)
Es. Disegna durante la lezione (è un comportamento)Es. Disegna durante la lezione (è un comportamento)
Deve essere:
• osservabile• misurabile
Comportamento - problema
• rischio per la vita ed il benessere dell’alunno• rischio per la vita ed il benessere altrui• ostacolo all’adattamento• ostacolo all’apprendimento• ostacolo all’apprendimento
è osservabile e misurabile?
Osservazione condotta x 5/10 gg (base-line)
2. Antecedenti
eventi che dirigono il nostro comportamento
Es. vedo il semaforo rosso (antecedente) mi fermo
Gli antecedenti possono essere:Gli antecedenti possono essere:� regole � aspettative� comunicazioni � pensieri � situazioni
Interventi basati sugli antecedenti
Modificano l’ambiente per:
• ridurre i comportamenti disfunzionali• facilitare i comportamenti desiderabili
si attua un cambiamento PRIMA che il problema sipresenti
creazione di un contesto facilitante
QUINDI
Interventi basati sugli antecedenti
a) Organizzazione dell’aula
b) Organizzazione dei materiali
c) Attività routinarie
d) Regole
e) Organizzazione del lavoro
f) Attività di transizione e momenti liberi
a) Organizzazione dell’aula
Disposizione dei banchi
3 obiettivi:
� limitare noia e disturbo
� favorire le interazioni positive
� incrementare l’applicazione al compito
b) Organizzazione dei materiali
Obiettivi
� incrementare la capacità di organizzazione e pianificazione
� ridurre i comportamenti di disturbo (es. lamentarsi di non avere il materiale, chiederlo al compagno durante la lezione)
È un’abilità che deve essere insegnata, utile per tutta la classe
� cartelloni da appendere in classe con l’elenco dei materiali
� schema con l’elenco del materiale per ogni materia da � schema con l’elenco del materiale per ogni materia da apporre sul diario (o figurine per ogni elemento del materiale scolastico)
� cassetta in cui poter riporre il materiale
� quaderni e cartellette ben contrassegnate (colore, etichetta)
Routine per favorire la gestione del materiale scolastico
1. preparare immagini del materiale
2. ad un orario stabilito:� far leggere il cartellone delle materie per il giorno
successivosuccessivo� far elencare il materiale necessario per ogni
materia� far incollare sul diario le immagini corrispondenti
3. ogni mattina, all’inizio della lezione, verificare la presenza del materiale (gratificazione)
c) Attività routinarie
Vantaggi:
� Permettono di prevedere tempi e richiesteambiente prevedibile
� Favoriscono l’adattamento
� ingresso in classe ad un’ora stabilita
�routine di inizio lezione (controllare il
materiale)
�presentazione delle attività per la giornata(definizione dei tempi di lavoro, pause (definizione dei tempi di lavoro, pause concordate)
�dettatura dei compiti ad un orario che consenta di verificare la comprensione delle consegne
�routine di saluto a fine giornata
È importante garantire unprogramma giornaliero costante
MA
proporre anche unadiversificazione
all’interno di ogni attività per limitare la noia(es. mezzi audiovisivi, attività manuali, ecc.)
d) Regole
Funzioni:
�comunicano le aspettative
�stabiliscono un clima di giustizia
�permettono di consolidare il comportamento desiderato (attraverso l’applicazione sistematica)
necessarie per le interazioni
Costruzione di un sistema di regole:
� poche (max 6/8 per i più grandi)� semplici� formulate in positivo � devono descrivere il comportamento in modo � devono descrivere il comportamento in modo
operativo � specifiche per situazione (lezione, intervallo, ecc.)� corredate da simboli grafici� condivise� esposte
Regole poco chiare
L’alunno appare confuso
Es. “Devi fare i compiti dopo la scuola”
� subito?� subito?� dopo pranzo?� prima di cena?
Esempio
Regola meno efficace
“Per uscire bisogna mettersi in fila per due ed aspettare che tutti siano pronti”
Regola più efficace
“Usciamo in fila per due”
Per facilitare il rispetto delle regole:
rispetto della regola: conseguenza positiva (gesto di approvazione)
violazione della regola: conseguenza negativa(intervento con calma e fermezza)
e) Organizzazione del lavoro
Strategie utili:� chiamare per nome + contatto oculare
� fornire consegne chiare
� assicurarsi che siano state comprese
Ricordare all’alunno di - ripeterle prima di iniziare il compito riduce
- verificare di averle comprese l’impulsività
�discutere sulla difficoltà del compito all’inizio dare indicazioni poi
�confrontarsi sui tempi necessari chiedere agli alunni
�suddividere il compito in unità più piccole�suddividere il compito in unità più piccole
�consentire di fare brevi pause
�promuovere il controllo del compito prima della consegna
Simboli relativi ai tempi di lavoro
pochissimo poco tempo tanto tantissimo
tempo tempo medio tempo tempo
f) Attività di transizione e momenti liberi
Momenti che rendono più probabile l’emergeredi comportamenti problematici:
� Inizio e fine delle lezioni� Inizio e fine delle lezioni
� Intervallo
�Mensa
�Passaggio da un luogo ad un altro
Inizio e fine delle lezioni
Strategie utili
�prevedere delle routine �pianificare l’uscita
(es. evitare di dettare i compiti durante gli ultimi 5 minuti, di chiedere agli alunni di preparare la cartella dopo il suono della campanella, ecc.)
Intervallo
Strategie utili
�regole specifiche�NON usare la sospensione dell’intervallo �NON usare la sospensione dell’intervallo
come punizione�permette l’attività motoria�consente di sfogarsi dopo alcune ore di
lezione
Mensa
Strategie utili
�regole specificheruoli/compiti ben definiti�ruoli/compiti ben definiti
�gratificare la condotta adeguata
Passaggio da un luogo ad un altro
Strategie utili
�regole specifiche (es. camminare in fila per due, affidare la testa della fila (es. camminare in fila per due, affidare la testa della fila a tutti gli alunni a turno, ecc.)
�organizzare i tempi (per evitare che il passaggio avvenga precipitosamente)
3. Conseguenze
evento che segue il comportamento e che può intensificare o ridurre la sua emissioneemissione
Es. studio prendo un voto positivo (conseguenza)
Interventi basati sulle conseguenze positive
Obiettivo del rinforzo:
aumentare la frequenza, intensità e/o la aumentare la frequenza, intensità e/o la durata di un comportamento
Tipologia dei rinforzi positivi
� Rinforzi tangibili premi materiali
� Rinforzi sociali manifestazioni di approvazione o affetto
� Rinforzi simbolici bollini/punti che possono essere� Rinforzi simbolici bollini/punti che possono esserescambiati con un altro rinforzo materia
� Rinforzi dinamici attività gratificanti (gioco o utilizzo del pc)
Aspetti importanti
� elargire il rinforzo in modo contingente
� rispettare le preferenze personali
� variare spesso i rinforzi� variare spesso i rinforzi
� fornire un rinforzo che sia proporzionale al comportamento messo in atto
� utilizzare una frequenza adeguata
Rinforzo socialeCosa fare:
� sottolineare la correttezza del comportamento messo in atto Es. “Hai aspettato il tuo turno nella conversazione”
� aggiungere commenti positivi al rinforzo� aggiungere commenti positivi al rinforzoEs. “Mario, sei stato seduto al tuo posto durante il compito, così va proprio bene”
� usarlo spesso (almeno 4/5 volte in una mattinata)
� pronunciarlo con un lieve innalzamento del tono di voce
Cosa NON fare:
� NON dare attenzione all’alunno che si sta comportando negativamente
� NON esprimere giudizi sul bambinoEs. “Bravissimo!” non dice nulla sul comportamento!Es. “Bravissimo!” non dice nulla sul comportamento!
� NON aggiungere commenti negativi Es. “Mario, sei stato seduto al tuo posto durante il compito, perché non
riesci a farlo sempre?”
� NON rinforzare il comportamento prima che sia stato attuato
� NON promettere una ricompensa di fronte ad un comportamento oppositivo
Vantaggi del rinforzo sociale
� sempre disponibile
� economico� economico
� richiede poco tempo
� può essere adottato da insegnati diversi
Interventi basati sulle conseguenze negative
Obiettivo:ridurre la frequenza, intensità e/o la durata di un comportamento inadeguato
Quando usarlo?
�Un comportamento negativo porta ad un vantaggio per l’alunno
Es. Aggredisce un compagno per ottenere un oggetto
�Pericolo per l’alunno o per altre persone
Ignorare pianificato
Ignorare il comportamento inadeguato
Quando NON si può usare?
�Comportamento pericoloso per se stessi o per �Comportamento pericoloso per se stessi o per gli altri
�Comportamento molto disturbante� Il comportamento non viene mantenuto
dall’attenzione
Rimprovero
�Rimprovero pubblico permette di attirare l’attenzione
�Rimprovero privato è più efficace
Rimprovero centrato sul comportamento
1. Descrizione del comportamento inadeguato
2. Spiegazione del motivo per cui è sbagliatosbagliato
3. Indicazione del comportamento alternativo
4. Comunicazione dei vantaggi del comportamento adeguato
Costo della risposta
Associa all’emissione del comportamento inadeguato la perdita di un privilegio
togliere un bollino dal cartellone dei premi
Punizioni inutili e dannose
Es. notaGentile sig.ra suo figlio si è comportato come un
bambino piccolo, le chiedo di prendere provvedimenti.
Per castigo dovrà scrivere 30 volte: “Devo fare il bravo”.
�Svalutante nei confronti dell’alunno�Non viene identificato il comportamento-
problema�Viene delegata alla madre l’intervento
NON dovrebbe essere la prima o l’unica strategia
Inoltre
perché
la punizione fornisce informazioni su ciò che è sbagliato ma non spiega nulla sul
comportamento corretto!!
perché
Insegnare attraverso una Didattica Flessibile
�Brevità favoriscono i comportamenti
�Varietà funzionali e l’apprendimento�Varietà�Struttura
Brevità� compiti brevi e frequenti o brevi unità di apprendimento� pause
Varietà� Variare la modalità di presentazione dei contenuti� Lezioni stimolati� Tono di voce variato� Tono di voce variato� Coinvolgimento degli alunni� Attività piacevole usata come ricompensa per un’attività
poco gradevole
Lavorare sui punti di forza
�Caratteristiche positive spesso oscurate dai
�Abilità comportamenti negativi
elenco dei punti di forza e di debolezza
ABILITÀ VERBALI
PUNTO DI FORZA INDIVIDUALE
MEMORIA DI LAVORO
PUNTO DI DEBOLEZZA NORMATIVO E INDIVIDUALE
Percentili
Lettura Esito
Proverbi - Correttezza RA
Vecchi proverbi – Rapidità RI
Scrittura
Il colore dei pesci RI
Percentili
Lettura
Parole <5
Non parole <5
Scrittura
Parole <5
ADEGUARE GLI OBIETTIVI CURRICOLARI
1. LA SOSTITUZIONE: obiettivo uguale, si modifica l’accessibilità
(registrazione audio dei testi, audio libri e libri digitali)
2. LA FACILITAZIONE: uso di tecnologie motivanti (LIM; software) e contesti
didattici interattivi (cooperative learning., tutoring, laboratori…); proposto anche in ambienti reali
3. LA SEMPLIFICAZIONE: modificazione del lessico, riduzione dei concetti, 3. LA SEMPLIFICAZIONE: modificazione del lessico, riduzione dei concetti,
dei criteri di esecuzione del compito (numero di errori più elevato…)
4. SCOMPOSIZIONE IN NUCLEI FONDANTI: identificazione delle
attività fondanti (strumentalità di base, lettura e scrittura funzionale, matematica pratica…)
5. PARTECIPAZIONE ALLA CULTURA DEL COMPITO: far
sperimentare sfida cognitiva ottimale, elaborazione di un prodotto…per aiutare l’alunno a partecipare a momenti significativi
LA SOSTITUZIONEL’OBIETTIVO CURRICOLARE NON VIENE SEMPLIFICATO.
SI CURA LA SUA ACCESSIBILITA’.
SI USA UN ALTRO CODICE SI USANO ALTRE MODALITA’ PER:- ascolto/comprensione- risposta/produzione- risposta/produzione
ESEMPI
AREA: ITALIANO
OBIETTIVO: RISPONDERE A DOMANDEuso videoscrittura (PC)
LA FACILITAZIONEL’OBIETTIVO NON E’ DIVERSIFICATO E STIMOLA UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO.
SI RIDUCONO LE DIFFICOLTA’ DERIVANTI DAL CONTESTO O/E DAGLI STRUMENTI.
SI LAVORA CON TEMPISTICA PIU’ DISTESA.
SI ORGANIZZANO SPAZI e MATERIALI (posizione banco e arredi).
SI INTRODUCONO STIMOLI DI VARIA NATURA:SI INTRODUCONO STIMOLI DI VARIA NATURA:- colori- immagini- mappe- organizzatori anticipati (strategie metacognitive)- autoistruzioni per compiti specifici (“tabella di marcia”)
ESEMPI DI CONTESTO
AREA: ITALIANOOBIETTIVO: RINFORZARE L’USO DEI DIGRAMMI E TRIGRAMMI-software didattici per l’ortografia
AREA: STORIA-GEOGRAFIA-SCIENZEOBIETTIVO: COMPRENDERE L’ORGANIZZAZIONE DI UN ARGOMENTO- fornire mappa concettuale
ESEMPI DI STIMOLI- presentare immagini o fotografie riferite alle attività da svolgere- usare colori per evidenziare la parola chiave e le informazioni principali - far ricorso a mappe concettuali per sintetizzare informazioni - accompagnare l’uso delle mappe a disegni/immagini che ne evidenzino i concetti principali per favorire la memorizzazione - presentare script per la stesura di un testo o la sua revisione
- fornire mappa concettuale
LA SEMPLIFICAZIONE
L’OBIETTIVO E’ SEMPLIFICATO IN MERITO A: • COMPRENSIONE• ELABORAZIONE • RISPOSTA
SI MODIFICA IL LESSICO.SI MODIFICA IL LESSICO.
SI RIDUCE LA COMPLESSITA’ CONCETTUALE.
SI EVITANO / SOSTITUISCONO ALCUNE PROCEDURE.
SI MODIFICANO I CRITERI DI RISPOSTA E VALUTAZIONE (strumenti compensativi).
ESEMPI DI SOSTITUZIONE DI PROCEDURE
- far usare tabelle per l’analisi grammaticale e logica-( far usare la calcolatrice per l’esecuzione di calcoli)- far usare mappe durante l’esposizione di un argomento
ESEMPI DI MODIFICAZIONE DEI CRITERI DI RISPOSTA
- concedere tempi maggiori per le risposte - concedere tempi maggiori per le risposte - concedere tempi maggiori per l’esecuzione di verifiche - ridurre la quantità di richieste - consentire un maggior numero di errori, imprecisioni- consentire un maggior numero di approssimazioni nel riferire concetti o argomenti complessi
ESEMPI DI RIDUZIONE DI COMPLESSITA’ CONCETTUALE: SEMPLIFICAZIONEATTIVITA’ PER LA CLASSE
Quel giorno mi ritrovai in mezzo alla campagna, in una zona di campi verdeggianti dove brucavano mucche dal muso dolce e mite.Davanti a me un sentiero tortuoso scendeva verso la grande conca azzurra del mare.Tra le siepi erbose crescevano viole e primule selvatiche e, quando uscì il sole, il colore dell’erba rigogliosa si trasformò e divenne verde smeraldo.Poco dopo giunsi a una svolta e vidi un cancello bianco che si apriva tra due bassi muretti.Poi notai un lungo viale che spariva dietro a una curva e ad altre siepi tormentate da un ventoimplacabile.
ATTIVITA’ PER IL NOSTRO ALUNNOATTIVITA’ PER IL NOSTRO ALUNNOERO IN MEZZO ALLA CAMPAGNA. I CAMPI ERANO VERDI.
LE MUCCHE BRUCAVANO TRANQUILLE NEI CAMPI.
UN SENTIERO SCENDEVA VERSO IL MARE AZZURRO.
USCI’ IL SOLE . L’ERBA DIVENNE DI COLORE VERDE.
ARRIVAI A UNA CURVA. VIDI UN CANCELLO BIANCO.
IL CANCELLO ERA IN MEZZO A DUE MURETTI BIANCHI.
UNA LUNGA STRADA SPARIVA DIETRO A UNA CURVA.
UN FORTE VENTO MUOVEVA LE SIEPI ALTE.
LA SCOMPOSIZIONE IN NUCLEI FONDANTI
L’OBIETTIVO E’ SEMPLIFICATO/MODIFICATO, FACENDOLO DIVENTARE PIU’ ACCESSIBILE.
SI IDENTIFICANO ATTIVITA’ FONDANTI.
SI IDENTIFICANO ATTIVITA’ ACCESSIBILI IN BASE ALLE DIFFICOLTA’ DELL’ALUNNO.DELL’ALUNNO.
SI PRESTA MINOR ATTENZIONE ALLE NOZIONI DELLA DISCIPLINA e PIU’ ATTENZIONE AI PROCESSI COGNITIVI DELLA DISCIPLINA AFFRONTATA.
ANALIZZA I NOMI IN TABELLA
NOME PR. COM. AN. PER. COS. M. F. S. PL.
SCOPA
BERRETTI
FIORISTA
GOCCIA
ATTIVITA’ PER LA CLASSE
ATTIVITA’ PER L’ALUNNO : SCOMPOSIZIONE IN NUCLEI FONDANTI
ANALIZZA I NOMI IN TABELLA
NOME
SCOPA
BERRETTI
FIORISTA
GOCCIA
ATTIVITA’ COMUNI
SCRIVI L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO: COME E’? – COME SONO?
CAMPI � MUCCHE �
MARE � ERBA �
CANCELLO � MURETTI �
STRADA � VENTO �
SIEPI �
(Per la classe aggiungere i nomi: muso, sentiero, conca, siepi, viole, primule, viale)
SCOPRI E CANCELLA L’AGGETTIVO INTRUSO (CHE NON VA BENE)
CAMPO � verde alto grande brullo (roccioso)
CANCELLO � bianco aperto acceso rumorosoVENTO � impetuoso (forte) azzurro gustoso (saporito) costante (continuo)
MARE � abbagliante (luminoso) azzurro acceso limpido (pulito)
PARTECIPARE ALLA CULTURA DEL COMPITO
L’OBIETTIVO E’ PIU’ SOCIALE CHE COGNITIVO.
SI FA PARTECIPARE L’ALUNNO A MOMENTI SIGNIFICATIVIDELL’ATTIVITA’ CURRICOLARE DELLA CLASSE.
SI INSISTE SUL CLIMA EMOTIVO.SI INSISTE SUL CLIMA EMOTIVO.
SI ATTRIBUISCE IMPORTANZA AI PRODOTTI ELABORATI.
OBIETTIVO SOCIALE: interazione, integrazione, inclusione.CONTENUTI: abilità di autonomia (relazione, comunicazione, orientamento …)
Occasione per lavorare con gli altri compagni
Partecipare alla cultura del compito vuol dire identificare
NON SOLO OBIETTIVI COGNITIVI, MA ANCHE SOCIALI
EsempiStoria:
Obiettivo � ordinare cronologicamente fatti ed eventiClasse: riordinare fatti su una striscia del tempo Alunno: apprendere i concetti di prima e dopoAlunno: apprendere i concetti di prima e dopoINTERAZIONE: chiedere ad alcuni compagni o alla classe di collocaresulla striscia del tempo anche fatti significativi della propria vitaItaliano:
Obiettivo� comunicare in modo adeguatoClasse: usare registro formale e informaleAlunno: rispondere a domande sempliciINTERAZIONE: chiedere ai compagni quali sono le loro preferenze ecomunicare le proprie difficoltà
Geografia: Obiettivo� conoscere le caratteristiche di un territorioClasse: confini, attività economiche, usi e costumi (guide turistiche per la gita)Alunno: organizzare la gita INTERAZIONE: con i compagni individuare luogo, mezzo di trasporto, abbigliamento adatto
Scienze: Obiettivo � conoscere peso, massa e peso specificoClasse: misurare forze (dinamometro, bilancia)Alunno: effettuare misurazioni con la bilancia, fare previsioni e confrontarle con gli esiti ottenutiINTERAZIONE: chiedere ai compagni di pesarsi, elaborare con loro un istogramma
SEMPLIFICARE NON SIGNIFICA ELIMINARE
CONCETTI E CONTENUTI
STRUMENTI UTILI
• Programmi di videoscrittura (per migliorare le competenze grammaticali esintattiche)
• Tecnologie ipertestuali e ipermediali
• Software di tutoraggio per l'adattamento dei testi scolastici: "FACILTESTO“
http://www.testisemplificati.com/
http://labs.translated.net/leggibilita-testo/
http://www.sacricuoribarletta.it/progetti/as2008-2009/miur-sw-tutoraggio/manuale_utente_faciltesto.pdf
• Software di tutoraggio per l'adattamento dei testi scolastici: "FACILTESTO“
MATERIALE NON STRUTTURATO
IL CARTELLONE
• Uso di parole-chiave
• Uso collettivo
• Facilita la memorizzazione e il recupero delle informazioni
• Forma una memoria di gruppo• Forma una memoria di gruppo
• Facilita la sintesi
Alunno con deficit lieve: partecipa alla costruzione Alunno con deficit grave: viene facilitato dalla presenza di colori e immagini
Elaborazione del cartellone : al termine di un’unità di apprendimento.
L’uso di MAPPE per lo studio consente di usare compiti POLIRISOLVIBILI e di andare incontro alle necessità di tutti gli alunni.
L’uso di MAPPE CONCETTUALI favorisce:• l’analisi del contenuto • l’evidenziazione di parole chiave • l’associazione con immagini• la comprensione di causa ed effetti• i nodi che collegano logicamente le informazioni
LE MAPPE PER LO STUDIO
• i nodi che collegano logicamente le informazioni • la capacità di studio e memorizzazione• la capacità di esposizione • il lavoro cooperativo
Esistono software a pagamento e sw free: Cmap Tools, MindManager, Supermappe
Nelle situazioni di maggior difficoltà nella lettura è possibile far ricorso a lettori vocali (anch’essi a pagamento o free)
Si devono preferire le MAPPE A STRUTTURA GERARCHICA
TITOLO
ARGOMENTO
SOTTOTITOLO
SOTTOARGOMENTO
SOTTOTITOLO
SOTTOARGOMENTO
Parole ponteParole ponte
CONCETTO
SOTTOCONCETTO
DETTAGLIO
AGRICOLTURA
Necessita di… Produce
-Frutta-Verdura- Legumi- Cereali- Foraggio
Macchine agricoleDiserbanti e
pesticidiConcimi efertilizzanti
Sistemi irrigazioneSistemi
riscaldamento
Diagramma per la classe
Foraggio serve per…
ALLEVAMENTO
-Bovini- Ovini- Suini- Volatilii
-Trattori- Trebbiatrici
Lavoro più rapido
Eliminare piante erbacee
Rendere terreno fertile
Acqua per i campi Anticipare raccolti
Proteggere daagenti atmosterici
I SETTORI DELL' ECONOMIA ITALIANA
SETTOREPRIMARIO
SFRUTTAMENTOBOSCHI
AGRICOLTURA
Diagramma per l’alunno
PESCAALLEVAMENTO
Attività sulle abilità di studio
Attività utile per alunno e per la classe
1. Evidenziare il concetto chiave (in particolare per brani di tipo argomentativo/espositivo)
2. Sottolineare le parti più importanti (riferite alle parole che rappresentano il o i concetti chiave)
3. Schematizzare in maniera gerarchica i concetti e le informazioni essenziali (avvio alla costruzione di una mappa concettuale)
4. Costruzione di schemi cronologici e logici
Per favorire la comprensione e memorizzazione dei concetti, si può far ricorso alleMEMOTECNICHE IMMAGINATIVE , cioè alla creazione di immagini mentali che possono essere facilmente compresi e ricordati da tutti.
Memotecnica della parola chiave: in particolare per ricordare parole in una lingua straniera.Horse = immagine di un orso che cavalca un cavalloRain = immagine di una rana sotto la pioggiaFloor = immagine di un fiore che nasce da un pavimento
Memotecnica di parole singole o di liste di parole
Memotecniche immaginative
Memotecnica di parole singole o di liste di parolePer parole singole: immagine che può evidenziare il concetto (corona con frecce per “sovrano”).Gatto, cortile, macchina, cancello…Disegno di un gatto sdraiato vicino al cancello del cortile di fianco alla macchina del papà.
Memotecnica dei lociIndividuare un percorso familiare (casa-scuola) all’interno dei quali inserire luoghi prestabiliti.Se si vogliono ricordare delle parole si porrà ogni singola parola in ognuno dei luoghi delpercorso usando immagini mentali.Es: fiume – mare – lago – isola (parole da ricordare) .
farmacia = fiume; piazza = mare; chiesa = lago; scuola = isola.
L’USO DELLE TECNOLOGIE
1. Deve essere pianificato2. Deve prevedere l’uso di strategie di problem solving3. Deve promuovere l’apprendimento attivo
Per facilitare il loro utilizzo si può prevedere di individuare una unità tematica
SCHEMA DA UTLIZZARE
OBIETTIVI ATTIVITA’ STRATEGIE DESCRIZIONE
ARGOMENTO: L’alimentazione sana
OBIETTIVI
Conoscere le caratteristiche della propria alimentazione.
ATTIVITA’
Raccogliere informazioni sulle proprie abitudini (tipi di cibo, di bevande…).Confrontare con gli altri compagni.
STRATEGIE
BrainstormingMappa concettuale di classe.Uso del pc per elaborazione grafici .
DESCRIZIONE
L’alunno raccoglierà immagini relative ai cibi di cui fa uso.Sceglierà il grafico da utilizzare (istogramma, a torta…).
Conoscere i rischi di un’alimentazione scorretta (malattie) e i vantaggi di una corretta (approfondimento
Reperire informazioni su giornali, in internet, attraverso immagini di riviste , rispetto ai cibi “buoni” e a quelli
Organizzazione in coppie cooperative (o gruppi)Uso di internet
L’alunno userà internet per reperire immagini relative a obesità. eccessivo dimagrimento.(approfondimento
scientifico).“buoni” e a quelli “cattivi”.
Uso di alcuni comandi dei programmi (copia, incolla, taglia…)
dimagrimento.Uso copia e incolla
Definire una tipologia di alimentazione corretta adatta alla propria età.
Scrivere un menù tipo su base giornaliera e settimanale
Lavoro in coppia o piccolo gruppo.Confronto con la classe.Uso strumenti tecnologici: LIM
Alunno: scrivere alcune parole con programma di videoscrittura, inserire immagini.
LA LIM
Ambiente di apprendimento: è un ambiente dinamico all’interno del quale si apprende con gli altri: con le proprie competenze e i propri limiti.
Risorsa per la classe: consente di far operare gli alunni in modo metacognitivo e cooperativo: importante il suo uso nell’aula-classe.
Vantaggi
Aiuta la didattica: favorisce il docente nella propria attività didattica, pur non essendo il suo uso indispensabile per lo svolgimento.
Incentiva strategie didattiche individualizzate e di integrazione: l’interattività e la facilità d’uso consentono di rispondere ai diversi stili di apprendimento e di competenza degli alunni utilizzando diversi linguaggi e canali di comunicazione.
Favorisce la didattica cooperativa: consente di proporre lavori in gruppo, assegnando il medesimo compito o compiti diversi � uso di linguaggi diversi, vari materiali, organizzazione delle fasi di lavoro e dello spazio delle pagine della lavagna.
Favorisce la didattica metacognitiva: attiva i processi di metacognizione degli alunni � memoria di lavoro (cosa è stato già prodotto), con possibilità di riflettere sulle strategie utilizzate;monitoraggio dell’attività svolta durante e al termine; recupero delle informa-zioni dimenticate.
Alcuni strumenti più di altri � uso di schematizzazione e mappa concettuale, confrontando i vari cambiamenti dall’assetto originario; uso di immagini e video con costruzione di mappe visive e collegamenti ipertestuali.
Favorisce il lavoro cooperativo a distanza: condivisione del lavoro in ambienti di lavoro Web: progetti di collaborazione o comunicazione con altre scuole.
Favorisce l’azione: TOCCARE, SPOSTARE, MANIPOLARE, MUOVERE …
Favorisce attività ludico-didattiche:GIOCHI DIDATTICI, SIMULAZIONI …
Favorisce l’elaborazione di prodotti multimediali:MAPPE , FOGLI DI CALCOLO, PAGINE WEB, GRAFICI, SLIDES …
Rischi ed elementi cui prestare attenzione
Utilizzo di materiali non interattivi: evitare di utilizzare la LIM secondo la classica “lezione frontale”, senza far ricorso a materiali interattivi (anche reperibili sul Web) � non mostrare solola propria lezione o far ricorso a video o immagini.
Presentare lavori già completi: stimolare le competenze cognitive, metacognitive e cooperative evitando di presentare lavori, attività già complete � favorire una sfida cognitiva ottimale,presentare lavori, attività già complete � favorire una sfida cognitiva ottimale,far ricercare materiale, far integrare materiale, farlo trasformare.
Prevedere solo un livello di presentazione: evitare di predisporre solo una tipologia di materiale , spesso adatto solo a chi ha buone competenze � utilizzare la risorsa sostegno per modificare testi, materiale a vari livelli (attività metacognitiva utile per la classe).
Lorenzo
Ha 10 anni e frequenta la 4° elementare.
Primogenito di tre figli maschi. Ambiente socio-culturale della famiglia medio-basso. L. già da subito (ingresso scuola primaria) ha manifestato difficoltà sia dal punto di vista dell’apprendimento che dal punto di dal punto di vista dell’apprendimento che dal punto di vista comportamentale, a tal punto da motivare finalmente i genitori a sottoporre il bambino ad una valutazione specialistica.
La certificazione giunge alla scuola e quindi alle insegnanti nel 2° quadrimestre della classe III della scuola primaria.
Indicazioni
<<Avviare la normativa sui “B.E.S.” >>
non è sufficiente affinchè gli insegnanti adottino misure personalizzate e
adeguate
• Somministrazione prove per gli Apprendimenti per individuare difficoltà specifiche
• potenziamento didattico sulle difficoltà specifiche
Tuttavia…..
specifiche
• Strumenti compensativi e misure dispensative adeguate alle difficoltà
• richiesta ai genitori di una valutazione specialistica “Completa”, in cui siano messi in evidenza i punti di forza e i punti di debolezza
La relazione a volte non funziona......
Modalità comunicative disfunzionali
Tra le parti si instaura un circolo vizioso
Attenzione sui problemi e non sui possibili percorsi da intraprendere
Condividere modalità educative (omogeneità tra casa e scuola)
Contratto educativo
Compiti a casa come terreno su cui collaborare
Costruzione di un'alleanza
Patti comportamentali
I genitori devono essere facilitati a capire la differenzafra il contesto familiare e quello scolastico.
Si devono invitare a:
- tenere nella giusta considerazione gli apprendimenti eil comportamento del bambino a scuola;
CondividereCondividere le modalità educativele modalità educative
il comportamento del bambino a scuola;
- costituirsi alleati degli insegnanti, dimostrando lorofiducia;
- partecipare a patti comportamentali fra insegnante ebambino e sostenere la loro attuazione.
COLLOQUIO GENITORI-INSEGNANTI
Con alcune famiglie il colloquio è un momento di estrema tensione, un incontro infruttuoso
Spesso la comunicazione è bloccata e entrambe le parti sono sulla difensivale parti sono sulla difensiva
Necessità di definizione di obiettivi comuni per orientare il percorso educativo degli studenti
Genitori:• Posizione di difesa e minimizzazione
• Percezione di inadeguatezza
• Percezione di essere attaccati
• Constatazione che la crescita non ha risolto il problema
• Atteggiamento aggressivo (gli insegnanti sono inadeguati)
• Sensazione di impotenza e di difficoltà: pochi strumenti per gestire una situazione difficile
• La situazione scolastica è punitiva anche per loro: gran parte della comunicazione è sui problemi
Insegnanti:
• Confronto quotidiano con problemi di rendimento e di comportamento
• Osservatorio sulla normalità
• a volte l’incontro è con genitori che non fanno la loro parte
• Scarso riconoscimento della professione• Scarso riconoscimento della professione
• Quali aspettative?
Obiettivotrasformare il colloquio da interazione inefficace in cui
vengono fatti molti sforzi senza risultati a
opportunità
Spesso quello che manca non è l’interesse degli adulti Spesso quello che manca non è l’interesse degli adulti ma un metodo formalizzato e strutturato per collaborare
COLLOQUIO CON I GENITORI
• Cose da dire sul figlio: comunicare osservazioni, no interpretazioni o opinioni, “attaccare il comportamento, sostenere la persona”
• Conoscere e utilizzare le proprie risorse personali e capacità comunicative (competenze sul disturbo, capacità di ascolto, empatia, ecc.)
• Utilizzare un metodo strutturato
La comunicazione:
La comunicazione è lo strumento principale di relazione che l'essere umano ha per costruire e mantenere l'interazione con i suoi simili
La comunicazionestrategica
Il cambiamento è
sempre possibile
Il colloquio motivazionale
Il lavoro sulla motivazione è finalizzato apreparare un individuo ad un cambiamento inmodo da evitare il braccio di ferro in cui al“non-voglio-non posso cambiare” sicontrappone “desidero-devo cambiarti”.contrappone “desidero-devo cambiarti”.
È un modo efficace per lavorare sulla resistenzaal cambiamento e sull’ambivalenza, tipiche deigenitori in una situazione di difficoltà delproprio figlio.
Durante il colloquio l’insegnante……..
• Ha il compito di incrementare la probabilitàche il genitore compia delle azioni verso ilcambiamento
• Dall’aggettivo passivo motivato si passa la• Dall’aggettivo passivo motivato si passa laverbo attivo motivare a
Colloquio Motivazionale
Il colloquio motivazionale è la metodologia che favorisce il
riconoscimento da parte del genitore, dei problemi sottesi ai
comportamenti disfunzionali del proprio figlio e l’individuazione delle
strategie efficaci per la risoluzione dei problemi.
Gli obiettivi :
o Riconoscere l’esistenza di un problema
o Esprimere preoccupazione
o Esprimere la volontà di cambiare
o Essere ottimista rispetto alla possibilità di cambiare
o Creare un contesto nel quale il grnitore si senta compreso,
sostenuto, non giudicato
Strategie generali finalizzate alla motivazione:Strategie generali finalizzate alla motivazione:
-- Dare consigliDare consigli (una strategia interamente non direttiva può creare confusione)
-- Rimuovere le barriere significative ai tentativi di cambiamentoRimuovere le barriere significative ai tentativi di cambiamento(problem solving)
-- Assicurare delle opzioniAssicurare delle opzioni (riconoscere la libertà di scegliere gli obiettivi)obiettivi)
-- Praticare l’empatia, comprenderePraticare l’empatia, comprendere (calore, rispetto, supporto, assistenza, interesse attivo)
-- Dare feedback sulla reale situazioneDare feedback sulla reale situazione (esami obiettivi, automonitoraggio)
-- Chiarificare gli obiettiviChiarificare gli obiettivi (confrontare lo status percepito con gli standard personali, obiettivi realistici e conseguibili)
-- Aiutare in modo attivoAiutare in modo attivo, essere interessati, positivi, avere iniziative e attenzione partecipe
Modalità tecniche-- FormulareFormulare domandedomande aperteaperte, dev’essere soprattutto il
genitore a parlare-- PraticarePraticare l’ascoltol’ascolto riflessivoriflessivo, riformulare, fare
supposizioni su quanto viene detto, mettere indiscussione la certezza di capire quello che il genitoreintende dire
-- EssereEssere assertiviassertivi, sostenere il genitore e confermarlo incerte sue posizioni, fare apprezzamenti in modo diretto
-- RiassumereRiassumere, collegare vari aspetti che sono stati discussi,-- RiassumereRiassumere, collegare vari aspetti che sono stati discussi,tirare le somme di quanto è stato detto,
-- SuscitareSuscitare affermazioniaffermazioni autoauto--motivantimotivanti:� L’ammissione di un problema (dimensione cognitiva)� Esprimere preoccupazione (dimensione affettiva)� La volontà di cambiare (dimensione comportamentale,
intenzione di agire)� Sentirsi ottimisti (pensare di potercela fare, auto-
efficacia)
E ancora……….
- Esprimere empatia � l’accettazione facilita il cambiamento; un’efficacecapacità di ascolto è fondamentale
- Amplificare le fratture interiori � la consapevolezza delle possibiliconseguenze del comportamento è importante; la discrepanza tra il comportamentoattuale ed importanti obiettivi personali stimolerà il cambiamento;
- Evitare dispute e discussioni � le discussioni sono- Evitare dispute e discussioni � le discussioni sonocontroproducenti; un atteggiamento aggressivo produce un atteggiamento dello stessotipo; un atteggiamento di resistenza è il segnale che si devono cambiare strategie
- Sostenere il senso di auto-efficafcia � la convinzione che ilcambiamento è possibile è un importante fattore di motivazione; al genitore èlasciata la scelta e il modo di attuazione; anche gli insuccessi non devono farperdere la speranza.
Errori tecnici da evitare
• Domanda-risposta (fare delle domande a cui ilgenitore risponde con brevi risposte)
• Confronto-negazione (affrontare in modo aggressivoil conflitto, polemizzare)
• La trappola dell’esperto (possedere e dare tutte le• La trappola dell’esperto (possedere e dare tutte lerisposte)
• Il rischio dell’etichettatura (dare etichettediagnostiche e cercare di farle accettare al genitore)
• La trappola del biasimo (le persone si sentono spessoin colpa e si aspettano di essere giudicati)
Comportamenti di resistenza
1)1) DiscutereDiscutere� il genitore contesta la capacitàdell’insegnante, lo sfida, lo scredita, è ostile
2)2) InterrompereInterrompere lala personapersona � disturba ed interrompel’insegnante in maniera difensiva, si inseriscebruscamente mentre sta parlando, lo bloccabruscamente mentre sta parlando, lo blocca
3)3) NegareNegare � il genitore non vuole riconoscere iproblemi, cooperare, attribuisce la colpa agli altri,minimizza, è pessimista
4)4) IgnorareIgnorare � il genitore mostra di non seguirel’insegnante, è disattento, non risponde, cambiadirezione nella conversazione
Rafforzare l’impegno al cambiamento
• Le strategie del colloquio motivazionale nonvanno abbandonate quando il genitore èentrato nella fase dell’azione quando ha datoentrato nella fase dell’azione quando ha datol’avvio al processo di cambiamento.
• I principi e le strategie sono gli stessi cheabbiamo già descritto. Un ruolo attivo daparte dell’insegnante può ridurre laprobabilità che si interrompa la collaborazione