invecchiamento attivo nei luoghi di lavoro: l’organizzazione, la … · 2017-06-22 · ordine...
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Ordine degli Psicologi Lazio Roma, 9 giugno 2017
Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Relatore
Primo Dirigente Tecnico Psicologo della Polizia di Stato
Dr.ssa Ida Bonagura
Direttore del Centro Psicotecnico della Direzione Centrale per le Risorse Umane
Invecchiamento attivo nei luoghi di lavoro: l’Organizzazione, la salute e la sicurezza. Idee
per un confronto
Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione generale
e della forza lavoro nelle organizzazioni
Ordine degli Psicologi Lazio Roma, 9 giugno 2017
Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Attraverso l’analisi psicologica si può reinterpretare e ricontestualizzare il fenomeno dell’aumento della popolazione anziana nella società moderna e nei suoi spazi lavorativi, invertendo la “rotta” interpretativa dal “problema” alla possibile “risorsa»
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Il tempo
Per parlare di invecchiamento non ci si può affidare al solo concetto di tempo.
Psicologico Sociale
Fisico
Modifica dei ritmi e dei cicli
Biologico
Età anagrafica
Capacità psichiche e
adattive
Regole e ruoli sociali
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
IMMAGINIAMO UN ANZIANO... TRA TRAPPOLE, VERITA’ E PREGIUDIZI Si muove lentamente Pensa lentamente Mostra una minore efficienza fisica e mentale Percezione di scarso controllo su se stessi e sulla propria realtà Vive il timore di demansionamento Sviluppa resistenza al cambiamento Apprende lentamente e rifiuta di apprendere cose nuove Prova un senso di inadeguatezza rispetto alle nuove generazioni Subisce i cambiamento di ruolo familiare, sociale e lavorativo Ha una caduta di autostima I fallimenti danno luogo a convinzioni di impotenza Percezione di scarso controllo su se stessi e sulla propria realtà Locus of control esterno e strategie di coping da evitamento Non è più totalmente autonomo Non ha pensiero creativo automatico Manifesta ansia anticipatoria Non ha più aspirazioni ed ambizioni E’ demotivato È ancorato a convinzioni personali sempre più rigide Si amplificano ricordi e reminescenze Subentrano sentimenti di nostalgia, rimorso, rimpianto È ancorato al passato Modifica i propri assetti valoriali Ha relazioni sociali ridotte anche all’interno dell’ambiente di lavoro Spesso regredisce ad un egocentrismo che lo rende insofferente, irritabile, rigido, distaccato, ostile Possibile ritiro, isolamento, paura, emarginazione Soffre di fragilità emotiva in occasione di lutti, perdite e eventi stressanti Aderisce agli stereotipi sulla vecchiaia: ansia, depressione, ipocondria,
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Le teorie psicologiche dell’invecchiamento
Prendono in esame il ciclo della vita (teorie evolutive dell’arco della vita) ed i fattori socio-
culturali (modelli psicosociali di invecchiamento) che influenzano le modalità di
invecchiamento
• Cumming e Henry, Teoria del disimpegno, 1961
• disimpegno sul piano fisico, e sociale.
• Havinghurst, Teoria dell’attività, 1963 • l’attività permette di esercitare le
abilità, di mantenere l’autostima e i rapporti sociali.
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Le teorie psicologiche dell’invecchiamento
Prendono in esame il ciclo della vita (teorie evolutive dell’arco della vita) ed i fattori socio-
culturali (modelli psicosociali di invecchiamento) che influenzano le modalità di invecchiamento
• Schaie, Teoria degli stadi di sviluppo, 1977 • Cinque stadi strettamente legati ai ruoli sociali tipici dei diversi momenti della vita. 5°
stadio (età anziana): reintegrazione
• Erikson, il ciclo della vita, 1982 • Otto fasi caratterizzate dalla contrapposizione tra due atteggiamenti (tensioni
antitetiche). L’integrazione ed il superamento del conflitto producono energia e benessere; al contrario, la mancata integrazione delle tensioni provoca disadattamento e disagio. 8^ fase (vecchiaia): integrità dell’Io / disperazione
• Baltes-Reese, Lifespan Theory (Teoria del ciclo della vita), 1986 • il cambiamento è il fattore principale nella vita dell’uomo. Il termine corso rimanda ad
un’immagine di irregolarità ed indeterminatezza, lasciando intendere che il soggetto è autore della propria età, perché dotato di poteri di cambiamento nei suoi confronti.
• Baltes, Teoria della selezione, ottimizzazione e compensazione (SOC), 1991 • SELEZIONE: indica la possibilità di concentrarsi su quegli ambiti delle proprie conoscenze,
competenze e attività che si vuole preservare il più a lungo possibile. • OTTIMIZZAZIONE: consiste nell’esercitare le abilità e le competenze attraverso le
capacità di apprendimento residue. • COMPENSAZIONE: permette di sopperire alle capacità perdute con la propria riserva o
tramite aiuti ambientali esterni... (Cretella – Pasquali)
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Le teorie psicologiche dell’invecchiamento
Baltes - Selezione, ottimizzazione e compensazione per una cultura positiva della vecchiaia
Formule di Baltes
Il corso dell’invecchiamento è eterogeneo;
L’invecchiamento normale è diverso da quello patologico;
Nell’invecchiamento molte capacità sono di riserva e possono essere sviluppate;
Con l’età i meccanismi fluidi della mente evidenziano un decadimento;
Conoscenza e pratica cognitive arricchiscono la mente anziana e possono compensare le perdite;
La bilancia tra guadagni e perdite con gli anni diventa meno positiva o decisamente negativa;
Il sé nell’invecchiamento costituisce un nucleo psichico forte e stabile, utile come scienza di coping e di conservazione dell’integrità.
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Fattore educativo
Fattore economico
Fattore ambientale
Fattore sanitario
Fattori che determinano il tipo di
invecchiamento
Fattore genetico
Fattore familiare Fattore personalità
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
I cambiamenti conseguenti all’invecchiamento e le connesse problematiche psicologiche
Fisici
Cognitivi
Sociali
Emotivi e affettivi
Con ripercussioni psicologiche (calo
dell’autonomia, modifica del
processo identitario, problematiche
della sfera sessuale, dipendenza,
accettazione/non accettazione
dell’immagine di sé)
con ripercussioni sulla capacità di
relazione, reazione ed interazione
con la realtà
con la necessità di far fronte a forti richieste di adattamento in ambito lavorativo, familiare e delle
reti interpersonali e conseguenti cambiamenti di ruolo, modifiche delle strutture familiari, senso di
inadeguatezza e di inutilità, tendenza al ritiro, vissuto legato al pensionamento, modifica o perdita
dell’identità di ruolo
con abbassamento dell’autovalutazione delle proprie risorse, motivazioni; modifiche
emozionali, con conseguenze sulla possibilità di proiezione nel futuro, mancanza di
investimenti affettivi, autoproduzione di sentimenti di fragilità, solitudine, insicurezza,
nostalgia; immedesimazione con gli stereotipi dell’anziano «solo e depresso»
Malattie ed eventi stressanti
Lutti e invalidità determinano sforzi adattivi e modifiche sostanziali di vita. Il
benessere emotivo e psicologico nonostante la malattia e gli eventi
stressanti è influenzato dalla capacità di progettazione, dalla struttura di
personalità, dalla percezione di autoefficacia
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Funzioni cognitive – cosa si perde?
Memoria
Attenzione
Intelligenza
Linguaggio
Percezione
meno memoria a breve termine o di lavoro: peggiora la capacità di ritenere fedelmente gli stimoli percepiti per brevi periodi di tempo (fino a circa 30-60 sec.) e aumentano le difficoltà a sfruttare al meglio l’ «energia mentale» per processare e immagazzinare nuove informazioni
Meno memoria episodica a lungo termine: peggiora la capacità di ritenere in modo stabile gli aspetti salienti degli stimoli percepiti per fatti più recenti
Meno attenzione alle informazioni, meno concentrazione;
riduzione della capacità di selezionare gli stimoli da immagazzinare nella memoria a B.T. e L.T. meno attenzione divisa: peggiora la capacità di svolgere più compiti contemporaneamente meno attenzione sostenuta: peggiora la capacità di prestare attenzione per lungo tempo meno attenzione vigile: peggiora la capacità di riconoscere uno stimolo rilevante nell’ambiente
con conseguente riduzione della velocità di elaborazione di informazioni e diminuita efficienza
diminuita intelligenza fluida: minore capacità di risolvere nuovi problemi e di ragionamento logico con conseguenti problemi a svolgere compiti che necessitano di rapidità e che implicano un ragionamento induttivo e dunque una diminuita capacità di adattamento all’ambiente, eccessiva preoccupazione per fatti di relativa poca importanza
Perdita delle abilità non esercitate
È minore in produzione seppure influenzato da fattori ecologici e ambientali (aspetti fisici, sociali ed affettivi dell’ambiente)
meno acuità visiva ed uditiva
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Funzioni cognitive - cosa rimane?
Linguaggio
Memoria
Intelligenza cristallizzata
restringe il numero di informazioni e selezionando il ridondante
resta intatto il magazzino sensoriale della memoria a lungo termine: procedurale, autobiografica, prospettica e semantica nonché quella episodica per fatti più lontani nel tempo.
esperienza, conoscenza e competenza, sviluppate con l’utilizzo di conoscenze acquisite.
Nonostante possibili fenomeni di anomia, le capacità fonologiche restano invariate come anche la capacità lessicale e sintattica pertanto la comunicazione resta adeguata se collegata alla presenza di contesto interattivo che conferisca significato alla comunicazione. Compenetrazione tra verbale e non verbale (mimica, postura, intonazione) si comunica ciò che le parole non possono significare
Funzioni sensoriali
minori
Percezione selettiva
Percezione
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
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La capacità lavorativa è l’equilibrio tra il lavoro e le risorse individuali.
Quando il lavoro e le risorse individuali sono compatibili, la capacità lavorativa è buona.
L’INVECCHIAMENTO ATTIVO
La capacità lavorativa Fattori che influiscono sulla capacità lavorativa: • Salute e capacità funzionali • Competenza • I valori, gli atteggiamenti, la motivazione • Lavoro, ambiente di lavoro, dirigenza, vita
lavorativa • Ambiente sociale circostante • Famiglia
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generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Quali sono le RISORSE sulle quali far leva?
Esperienza conoscenze e competenze maturate e costruzione di
comportamenti atti a svolgere compiti con
strategie che risparmiano le risorse cognitive
Affettività e controllo emozionale
intensità minore delle emozioni ed autoregolazione che evita conflitti;
selezione di emozioni piacevoli La comprensione empatica
ed emotiva più distaccata a causa dell’abitudine agli eventi dolorosi. Sono più
attenti al senso, al significato dell’evento (simbolismo affettivo)
Capacità di riserva Capacità di riserva: cumulo di esperienze professionali e memoria storica utile per il tutoraggio e trasferimento di competenze
Come è possibile trasformare un lavoratore maturo in una risorsa?
Pensiero sintetico
visione d'insieme e dall'alto di ogni evento o
circostanza
Creatività risultati in discipline che richiedono l’integrazione
tra competenze ed esperienze del mondo
Responsabilità ed affidabilità
Intelligenza cristallizzata
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Maggiore capacità simbolico-emotiva Lavoratore diversamente motivato Meno sensibile alle
ricompense estrinseche
e più alle gratificazioni
di tipo intrinseco Bisogno di generativity
riconoscimenti che fanno leva sul sentimento di orgoglio che le
persone di età matura provano nel trasmettere il proprio bagaglio di
esperienza alle giovani generazioni e nel vedere riconosciuto il valore del
proprio contributo.
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FERTILITA’ DELLA VECCHIAIA
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Dr.ssa Ida Bonagura Gli aspetti psicologici relativi all’invecchiamento della popolazione
generale e della forza lavoro nelle organizzazioni
Più alta è la stima di se stessi, il proprio valore reale o percepito e maggiore sarà la capacità di superare le crisi, il benessere psicofisico dell’uomo, del lavoratore e del contesto
lavorativo
Autostima e autoefficacia Conservazione integrità del sé