introduzione alla shoah

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Con il termine Shoah viene indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. La parola Shoah, che significa “catastrofe, disastro”, indica che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto che rinvia a un’idea di sacrificio. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.

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Con il termine Shoah viene indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. La parola Shoah, che significa “catastrofe, disastro”, indica che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto che rinvia a un’idea di sacrificio. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.

I bambini si tenevano per mano…

Le fasi dello sviluppo della shoah:

Le fasi dello sviluppo della Shoah sono quattro:

1. Privazione dei diritti civili con le leggi di Norimberga del 1935

2. Espulsione dai territori della Germania

3. Creazioni dei ghetti circondati da filo spinato, dove gli ebrei furono costretti a vivere separati dalla società

4. Deportazione nei campi di concentramento…

Nel 1935 Hitler fece preparare la “legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco”, tutta la legge poneva un primo importante principio: la separazione giuridica tra ebrei ed ariani. Vennero vietati i matrimoni tra ebrei e cittadini di sangue tedesco, l’assunzione di personale di servizio tedesco da parte di famiglie ebree e non potevano avvicinarsi alle bandiere del Reich.

Nel 1941 fu emanato l’obbligo di identificazione degli ebrei, secondo cui tutti gli ebrei tedeschi dai 6 anni in su dovevano portare cucito sugli abiti e ben visibile una stella gialla con la scritta “ebreo” al suo interno. Il 14 ottobre 1941 iniziarono le deportazioni e nell’anno seguente fu vietato l’uso dei mezzi pubblici per gli ebrei. Nel giugno dello stesso anno dovettero consegnare gli abiti di cui potevano fare a meno, gli oggetti di valore, gli strumenti ottici, gli apparecchi elettrici, le biciclette, le macchine per scrivere, i dischi e le radio. Venne vietata l’istruzione ai bambini e gli adulti non potevano abbonarsi a riviste, servirsi da parrucchieri ariani e possedere animali domestici.

Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, i campi di concentramento nazisti furono ampliati e moltiplicati per raccogliere uomini, donne e bambini che divennero immense riserve di manodopera servile, senza alcun diritto e continuamente rinnovabile. I campi venivano costruiti dagli stessi deportati, in zone paludose e malsane. Si presentavano in genere come un insieme di baracche, avevano una sola porta d’accesso, erano circondati dal filo spinato percorso da corrente ad alta tensione e avevano torrette di sorveglianza. Inizialmente la funzione dei campi era di rieducare i deportati, in seguito furono finalizzati allo sterminio.

Il trasporto delle vittime avveniva generalmente coi treni, che erano sprovvisti di tutto e viaggiavano lentamente verso la loro destinazione. Molti di essi a causa delle sofferenze fisiche e psichiche morivano lungo il tragitto. Giunti ai campi i bambini, i vecchi e tutti gli inabili al lavoro venivano condotti nelle camere a gas, mentre gli altri subivano: -spoliazione: dovevano spogliarsi di tutto ciò che avevano; -rasatura: li venivano rasati i capelli e depilate tutte le parti del corpo; -disinfezione: venivano immersi in un liquido disinfettante che provocava forti bruciori; -doccia: erano getti di acqua calda e poi gelida; -vestizione: li venivano consegnati dei vestiti, degli zoccoli e nessuna biancheria intima; -baracca di quarantena: venivano isolati per alcuni giorni in questa baracca.

I deportati dovevano subire anche la procedura d’immatricolazione, dove il loro nome veniva sostituito da un numero di matricola, di cui dovevano imparare subito la pronuncia tedesca. Assieme al numero di matricola veniva loro assegnato un triangolino di colore diverso in base alla loro provenienza. Questo trattamento si estendeva a tutti coloro ritenuti “diversi”.

“Ciao, come ti chiami?” “98288. tu?” I disabili portavano la scritta “idiota”

La vita dei campi era durissima: gli internati venivano svegliati all’alba, ricevevano tre miseri pasti al giorno e lavoravano fino al tramonto, infine andavano a dormire nelle cuccette di legno. Bastava una sciocchezza per essere puniti con bastonate, frustate, oppure venivano lasciati nudi al freddo. La maggior parte delle vittime venivano uccise con esecuzioni, con i gas o con delle iniezioni di fenolo direttamente nel cuore. Molti di loro dopo essere stati uccisi venivano bruciati nei forni crematori.

• camere a gas • strangolamento • impiccagione • colpo alla nuca • salti nel vuoto • iniezione di fenolo al cuore • ganci da macellaio, ai quali le vittime venivano appese per il mento • Fucilazioni • calce viva: si costringevano le vittime a discendere in una fossa riempita di calce bianca, nella quale veniva diretto un getto d’acqua che ne provocava l’ebollizione.

Come venivano uccisi…

Qui è dove venivano fucilati…