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Insegnare scienze motorie e sportive nel XXI secolo: proposte didattiche e metodologiche Simona Albertazzi 10 Ottobre 2015

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Insegnare scienze motorie e sportive nel XXI secolo: proposte didattiche e

metodologiche

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

COSA SIGNIFICA INSEGNARE EDUCAZIONE FISICA OGGI?

IL PROBLEMA

1) introduzione e obiettivi della presentazione 2) Scienze motorie e sportive: quale concezione? Dal dualismo cartesiano al paradigma della complessità. 3) L'atto didattico in Scienze Motorie: docente, discente, contenuti e contesto. 4) La gestione dell'atto didattico: i 10 elementi didattici per un insegnamento efficace. 5) Dibattito e Conclusione

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

PROGRAMMA

EDUCAZIONE FISICA DEL SECOLO XXI

OGGETTO DI STUDIO

METODO

CAMBIAMENTI

SFIDE

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

PER COMINCIARE

OGGETTO DI STUDIO

Educazione Fisica, Educazione Fisica e sport Corpo movimento e sport Scienze motorie e sportive

Sport e Salute

Scienze del movimento umano e dello sport

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

Scienza dell’esercizio fisico e dello sport

Educazione Fisica e Sportiva

Insegnamenti sportivi Kinesiologia

Scienza dell’attivitá fisica e dello sport

Educazione Fisica e salute

Simona Albertazzi – Ottobre 2015

CORRENTI DELL’EF

Secolo XVII-XIX Secolo XX-XXI Oggetto di studio

Corrente sportiva

inglese

(Arnold)

La Psicomotricitá e la

Psicocinetica

(Lapierre, Aucouturier,

Picq, Vayer, Le Boulch)

Psiche e soma, (movimento mentale)

Concezione olistica

La scuola tedesca

(F.L. Jahn)

La Kinantropologia

(Cagigal)

Uomo in movimento

(non esclusivo dell’EF)

La scuola svedese

(P.H. Ling)

La praxiologia motoria e

la sociomotricitá

(Parlebas)

Praxiologia, azione motoria, pedagogia

del comportamento motorio

La scuola Francese

(Amorós)

La motricitá umana

(Sergio)

Corporeitá: esperienza dell’essere

corpo

Cartesio; Rousseau; Pestalozzi; Husserl; Merleau-Ponty; Zubiri; Ortega y Gasset

Il corpo nella storia

SIAMO CORPO O ABBIAMO CORPO?

PARADIGMI DELL’EF

Trigo, Cecchini, Sergio

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

Paradigma

dualista

Paradigma della

Complessitá

Corpo/anima Corporeitá

Movimento Motricitá

Attivismo Azione

Istruzione Educazione

SIAMO CORPO

“Il corpo cos’é? É il possesso del tempo e dello spazio che immediatamente la personalitá ha, l’io ha; é il codificarsi, é il realizzarsi del possesso del tempo e dello spazio inmediato, che immediatamente la personalitá dell’io ha. E infatti sono il tempo e lo spazio in quanto diventano corpo mio, che possono dirsi miei – il mio tempo e il mio spazio – nel senso proprio del termine. Bene, e questo é un aspetto della creativitá dell’io, per cui l’io assomiglia a Dio.” (Giussani, 2004)

Nella violenza del mio gesto o nella sua delicatezza, nella sua tonalitá decisa o incerta c’é tutta la mia biografia” (Galimberti, 2008)

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

CULTURA CORPORALE

CORPOREITÁ: «L’esperienza del fare, sentire, pensare e amare" (Zubiri, 2003)

CORPOREITÁ E CULTURA

REALTÁ UMANA E COMUNICAZIONE IN RAPPORTO CON IL MONDO PERCEZIONE DELLA REALTÁ E CONOSCENZA

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

L’uomo che sta nel mondo (De Mennato, 2008)

CONTESTO

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

CHE CAMBIAMENTI SONO NECESSARI IN EDUCAZIONE FISICA?

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

TUTTO QUESTO HA A CHE FARE CON L’EDUCAZIONE FISICA?

LA SITUAZIONE ATTUALE DELL’EF

LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PRESENTA POCA CONTINUITÀ E SPECIFICITÀ

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

SI CONSIDERA COME QUALCOSA DI «POCO PRODUTTIVO» CON SCARSE CONSEGUENZE NEL FUTURO DEL PRATICANTE

ANCORATA AD UN REFERENTE UNICO E FISSO: LO SPORT (Modello sportivo, con scarse conseguenze sul successo individuale del praticante)

RELEGATA AD UN LIVELLO COMPLEMENTARIO DI BASSA IMPORTANZA SOCIALE

IL NUMERO MASSIMO DELLE ORE DIMINUISCE CON L’ETA’ (si sopprime, è facoltativa, da 3 ore a 1)

LE RISORSE NON SEMPRE SONO SUFFICIENTI E BEN GESTITE (distribuzione, spazi extra-scolastici…)

Ken Hardman, 1998, 2012; Convegno mondiale EF

LA TRASFORMAZIONE DELL’EF

EF TRADIZIONALE

EF DEL FUTURO

Successo sportivo, attivitá senza prestigio

Raggiungimento stili di vita sana. Attivitá con prestigio

Centrata nel talento Centrata nella partecipazione di tutti

Prodotto finale: Prestazione sportiva

Processo di crescita personale

Grande importanza del generatore del prodotto: potenziale fisico del partecipante

Scarsa importanza del generatore del prodotto: potenziale fisico del partecipante

VALORE SPECIFICO

VALORE UMANO

VALORE OPERATIVO

VALORE FONDAMENTALE

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

IL FUTURO DELL’EF

FATTORI EMERGENTI E NUOVE PREOCCUPAZIONI

EVITARE COMPORTAMENTI NOCIVI

RIUSCIRE A FAR PARTECIPARE ED ADERIRE TUTTI ALL’ ATTIVITA’ MOTORIA

EVITARE IL SEDENTARISMO

VALORI SOCIALI POSITIVI COMBATTERE L’OBESITA’

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

PIU CHE LA RICERCA DI TALENTI O DEL RENDIMENTO FISICO: STILI DI VITA SANI

VERSO UN’ EF DI QUALITA’

CURRICULO FLESSIBILE, ADATTABILE ALLE ESIGENZE ED INTERESSI DEGLI ALUNNI

SGANCIANDO L’EF DAL MODELLO SPORTIVO

RIDUCENDO LA BRECCIA TRA IL SAPERE DEL DOCENTE E LE NECESSITA’ DEGLI STUDENTI

CONTRIBUENDO A DARE RISPOSTE AI FENOMENI CULTURALI DEL NOSTRO TEMPO

FAVORENDO LA FORMAZIONE CONTINUA

PROMUOVENDO LE CAPACITA’ TRASVERSALI E NON SOLO LE ABILITA’ SPECIFICHE

EDUCANDO AL RISPETTO DI SE’ E DELL’ALTRO (INCLUSIONE)

FAVORENDO L’INTERDISCIPLINARIETA’

PROMUOVENDO IL LAVORORO COLLABORATIVO (COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO)

INTEGRARE CURRICULO FORMALE+FAMILIA+INFORMALE

FORMANDO PERSONE LIBERE E AUTONOME (CAPACITA’ CRITICA), CITTADINI DEL

MONDO (Congresso FIEP, Barcellona 2012)

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

ATTO DIDATTICO

DISCENTE

CONTESTO

DOCENTE

CONTENUTI

DA DOVE PARTIRE PER IL CAMBIO?

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

IL DOCENTE

Qual è il valore specifico dell’EF nell’educazione?

Cosa voglio che imparino gli alunni?

Cosa mi aspetto dall’EF?

Che cos’é per me l’EF?

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

L’EDUCAZIONE FISICA É LO SPAZIO E IL TEMPO IN CUI L’ ALUNNO FA ESPERIENZA DELLA SUA UMANITÁ INTERA, VALE A DIRE, É L’ ACCADERE DELL’ IO PRESENTE IN TUTTI I SUOI FATTORI: INTELLETTUALI, PSICHICI, MORALI E FISICI.

(S. Albertazzi, 2010)

VERSO UNA DEFINIZIONE DI EF

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

COME CAMBIARE?

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

La capacitá di generare un assetto adeguato al fine di

coordinare la struttura, la

strategia, lo stile, le capacitá, le persone e gli obiettivi fissati

GESTIONE

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

GESTIONE DIDATTICA

Determinare le strategie piú adeguate per diagnosticare, preparare (programmare), realizzare e valutare le azioni e i dispositivi pedagogici presenti nella realtá educativa.

Occorre considerare:

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

Diagnosi

Programmazione

Realizzazione

Valutazione

LA LEZIONE DI EDUCAZIONE FISICA

Per molti anni in Educazione Fisica la sistematizzazione del lavoro é ricaduta sulla singola “lezione” o “sessione”.

Attualmente la “lezione” non é piú considerata l’unitá di base ed indipendente per l’organizzazione del lavoro didattico.

La “lezione” è stata integrata in un modulo di ordine superiore: l’unitá didattica, che assume cosí la responsabilitá di coordinare tutti gli aspetti didattici: obiettivi, contenuti, attivitá, strategie, valutazione…

L’ unitá didattica ha come centro il conseguimento degli obiettivi proposti, quindi l’insegnamento e i suoi processi.

L’unità didattica oggi è sostituita dall’unità di apprendimento il cui centro è lo studente e il suo apprendimento.

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Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

IL QUADRO DEI COMANDI

DOMINGO BLÁZQUEZ SÁNCHEZ

INEF, BARCELLONA

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

I DISPOSITIVI PER LA GESTIONE DELLA LEZIONE

Permette di organizzare il percorso

Struttura e programmazione della lezione

Permette di iniziare e continuare la marcia

Le attivitá e i compiti scelti

Informa sulla situazione iniziale Diagnosi iniziale

Definisce il modo di condurre la lezione Stili di insegnamento

Permette di regolare le norme Norme e regole della lezione

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

I DISPOSITIVI PER LA GESTIONE DELLA LEZIONE

Permette di organizzare i passeggeri

Organizzazione e interazione con il gruppo classe

Permette di organizzare i materiali e l’equipaggio

Uso dei materiali: spazi, attrezzi, strutture…

Permette di regolare la velocitá Comunicazione: abilitá di presentazione.

Permette di regolare e ottimizzare il tempo Regolazione del tempo

Permette di reagire, aggiustare, rettificare.

Valutazione formativa, correzione degli errori

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

I PASSI

Che struttura e programmazione della lezione uso?

Come organizzo le attivitá e i compiti?

Come realizzo la diagnosi iniziale?

Che stile di insegnamento uso?

Come organizzo il gruppo classe?

Che risorse didattiche uso e come?

Come comunico con i miei alunni? Come ottimizzo

il tempo? Come valuto i miei alunni?

Come inserisco norme e regole

PASSO 9

PASSO 1 PASSO 2

PASSO 3 PASSO 4

PASSO 5

PASSO 6 PASSO 7

PASSO 8

PASSO 10

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

EDUCAZIONE FISICA

OGGETTO DI STUDIO

METODO

CAMBIAMENTI

SFIDE

DAL GENERICO….

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

COSA CHIEDE A ME L’ EDUCAZIONE FISICA OGGI?

….AL SOGGETTO

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

DI FARE “CULTURA”

Simona Albertazzi – 10 Ottobre 2015

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