il santo e grande giovedi’ - monastero di santa barbara · 2020. 4. 15. · il santo e grande...
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IL SANTO E GRANDE GIOVEDI’
durante il quale si fa memoria della sacra lavanda, della mistica cena,
della preghiera ai Getzemani del Signore e del tradimento di Giuda
MATTUTINO DEL GRANDE GIOVEDI’
(di solito si celebra la sera della Grande Mercoledì,
alle volte al mattino del Grande Giovedì)
Il sacerdote: Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre
e nei secoli dei secoli.
Il lettore: Amen.
Il sacerdote: Gloria a Te, Dio nostro, gloria a Te.
Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che ovunque sei
presente ed ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e
dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre
anime.
Il lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di
noi (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, sii benevolo con i
nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre iniquità, Santo, visita e
guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.
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Kyrie eleison (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra; dacci
oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non indurci in tenta- zione, ma liberaci
dal maligno.
Il sacerdote: Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e
Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore: Amen.
E si leggono i seguenti tropari:
alva o Signore, il tuo popolo * e benedici la tua eredità, * donando
vittorie ai Re contro i Barbari * e proteggendo con la tua Croce la
tua città.
Gloria…
Tu che sei stato innalzato sulla Croce volontariamente, * al tuo
popolo denominato nuovo, * i tuoi sentimenti di pietà dona,
*Cristo o Dio: * rallegra nella tua forza *i fedeli regnanti nostri *,
fornendo loro vittorie* contro gli avversari. *Possano avere l’alleanza
tua *, arma di pace, * invitto trofeo.
E ora e sempre...
emibile presidio mai confuso, * non disprezzare o buona, * le
nostre suppliche, *Madre di Dio da tutti esaltata. * Sostieni il
popolo ortodosso, * salva coloro cui ordinasti di regnare, * e dal cielo
accorda loro vittoria, * poiché hai partorito Dio, * o sola benedetta.
Il sacerdote dice la supplica, mentre il lettore risponde Kyrie, eléison tre volte, ad ogni invocazione.
Il sacerdote: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande
misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.
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Il lettore: Kyrie, eléison. (tre volte a ogni invocazione)
Ancora preghiamo per tutti i Cristiani fedeli ed ortodossi.
Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N….
Poiché tu sei Dio, buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo
gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli.
Il coro: Amen.
I SEI SALMI E LE PREGHIERE
Il lettore: Nel nome del Signore, Padre benedici. Il sacerdote:
loria alla Santa, consustanziale, vivificante ed indivisibile Trinità,
in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore: Amen.
Colui che presiede o il lettore leggono l’Exapsalmo. (pag.) Il sacerdote
legge le preghiere del mattino stando davanti alla Santa Mensa. Dopo i primi
tre salmi, esce dalla porta settentrionale e legge le restanti preghiere davanti alla
Icona di Cristo.
Prima preghiera
Ti rendiamo grazie, Signore Dio nostro, che ci hai fatti rialzare dai
nostri giacigli e ci hai messo in bocca una parola di lode, per adorare e
invocare il tuo nome santo: ti supplichiamo per i tuoi sentimenti di
pietà, per i quali ti sei sempre prodigato per la nostra vita: invia anche
ora il tuo aiuto a quelli che stanno dinanzi al volto della tua santa
gloria e attendono da te copiosa misericordia, e da’ loro sempre con
timore e amore di servirti, di lodare, inneggiare e adorare la tua bontà
inesplicabile. Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione: Padre
e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Seconda preghiera
Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio nostro, poiché
luce sono i tuoi precetti sulla terra. Facci comprendere a portare a
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compimento la giustizia e la santità nel tuo timore: te infatti
glorifichiamo, che sei veramente il nostro Dio. China il tuo orecchio ed
ascoltaci; e ricordati, Signore, di quelli che sono presenti e che pregano
con noi, tutti, per nome, e salvali con la tua forza; benedici il tuo
popolo e santifica la tua eredità; dona pace al tuo mondo, alle tue
Chiese, ai sacerdoti, a coloro che ci governano e a tutto il tuo popolo.
Poiché è benedetto e glorificato il tuttosanto e magnifico tuo nome:
Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Terza preghiera
Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio, poiché luce sono
i tuoi precetti. Insegnaci, o Dio, la tua giustizia, i tuoi comandamenti e
i tuoi ordinamenti; illumina gli occhi delle nostre menti, affinché mai
ci addormentiamo nei peccati, fino alla morte; allontana dai nostri
cuori ogni foschia, donaci il sole della giustizia, e custodisci incolume
la nostra vita nel sigillo del tuo santo Spirito; dirigi i nostri passi sulla
via della pace; dà a noi l’alba e il giorno nell’esultanza, per rendere a
te le preghiere mattutine. Poiché tua è la potenza, e tuo è il regno, la
forza, e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli
dei secoli. Amen.
Quarta preghiera
Sovrano Iddio, santo e irraggiungibile, tu che hai detto alla luce di
splendere dalle tenebre, che ci hai fatto riposare nel sonno della notte
e ci hai rialzato a gloria e supplica della tua bontà, turbato dalla tua
particolare clemenza, accoglici anche ora che ti adoriamo e ti rendiamo
grazie come possiamo; e donaci quanto chiediamo per la salvezza;
costituiscici figli della luce e del giorno ed eredi dei tuoi beni eterni.
Ricordati, Signore, nella moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà,
anche di tutto il tuo popolo, di quelli che sono qui presenti e che
pregano con noi, e di tutti i nostri fratelli che sulla terra, sul mare e in
ogni luogo del tuo dominio pregano il tuo amore per gli uomini e il
tuo aiuto, e a tutti dispensa la tua grande misericordia. Affinché,
restando sempre salvi nell’anima e nel corpo, glorifichiamo con
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franchezza il meraviglioso e benedetto tuo nome, Padre e Figlio e
Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Quinta preghiera
Tesoro di beni, fonte perenne, Padre santo, autore di miracoli, tutto
forte e onnipotente, tutti noi ti adoriamo e ti preghiamo, invocando le
tue misericordie ed i sentimenti di pietà in aiuto e soccorso al nostro
umile stato. Ricordati, Signore, dei tuoi servitori; accetta le preghiere
mattutine di noi tutti, come incenso davanti a Te, e non rendere alcuno
di noi riprovevole, ma conserva tutti noi per mezzo dei tuoi sentimenti
di pietà. Ricordati, Signore, di quelli che vegliano e cantano alla tua
gloria, alla gloria del Figlio tuo unigenito e nostro Dio e del tuo santo
Spirito; sii loro aiuto e soccorso, accetta le loro suppliche sul tuo celeste
e spirituale altare. Poiché sei tu il nostro Dio, e noi rendiamo gloria a
Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Sesta preghiera
Ti rendiamo grazie, Signore, Dio della nostra salvezza, poiché fai tutto
a beneficio della nostra vita, perché guardiamo in tutto a te, Salvatore
e Benefattore delle nostre anime; poiché ci hai fatto riposare nel corso
della notte passata, ci hai rialzato dai nostri giacigli per adorare il tuo
nome onorabile; perciò ti preghiamo, Signore: da’ a noi grazia e forza
per essere resi degni di cantare a te con comprensione e di pregare
incessantemente, con timore e tremore e di operare per la nostra
salvezza con il soccorso del tuo Cristo. Ricordati, Signore, anche di
quelli che esclamano a te nella notte: ascoltali, ed abbi pietà di loro; e
schiaccia sotto i loro piedi i nemici invisibili e ostili. Tu sei infatti il re
della pace e il salvatore delle nostre anime, e noi rendiamo la gloria a
Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Settima preghiera
Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, tu ci hai rialzati dai nostri
giacigli e ci hai radunati nell’ora della preghiera: dacci grazia all’aprire
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la nostra bocca e accogli le nostre azioni di grazie rese secondo le
nostre forze, e insegnaci i tuoi ordinamenti, poiché noi non sappiamo
pregare come si deve se tu, Signore, non ci guidi con il tuo Santo
Spirito; perciò ti preghiamo: se in qualcosa abbiamo peccato fino a
quest’ora in parole, opere o nella mente, volontariamente o
involontariamente, tu condona, rimetti, perdona: se infatti osservi le
iniquità, Signore, Signore, chi mai resisterà? Poiché è presso di te la
redenzione; Tu solo sei santo, aiuto e valido difensore della nostra vita,
e in te vi è il nostro inno per ogni cosa. Sia benedetta e glorificata la
potenza del tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e
nei secoli dei secoli. Amen.
Ottava preghiera
Signore Dio nostro, tu hai allontanato da noi il torpore del sonno e ci
hai convocati con una chiamata santa perché alziamo le nostre mani
nella notte e ti confessiamo per i giudizi della tua giustizia: accogli le
nostre preghiere, le nostre richieste, le nostre confessioni e il nostro
culto notturno, e donaci, o Dio, fede non corrotta, speranza costante,
amore non ipocrita; benedici gli ingressi e le uscite nostre, le azioni,
opere, parole e pensieri: e dacci di arrivare all’inizio del giorno
lodando, inneggiando e benedicendo la bontà della tua indicibile
generosità. Poiché è benedetto il tuo Tuttosanto nome e glorificato il
tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli. Amen.
Nona preghiera
Fa’ risplendere nei nostri cuori, Sovrano amico degli uomini, la pura
luce della tua conoscenza della divinità e apri gli occhi della nostra
mente alla comprensione dei tuoi insegnamenti evangelici. Infondi
anche in noi il timore dei tuoi beati comandamenti, affinché,
calpestando ogni desiderio carnale, perseguiamo una vita spirituale
pensando e compiendo tutto ciò che è di tuo gradimento. Poiché Tu
sei tu la nostra santificazione, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio
e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
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Decima preghiera
Signore Dio nostro, che per mezzo della conversione hai donato agli
uomini la remissione, e che hai mostrato la conversione del profeta
Davide come modello di come riconoscere e confessare le trasgressioni
per ottenere il perdono, tu stesso, Sovrano, abbi pietà di noi caduti in
molte e così grandi mancanze, secondo la tua grande misericordia; e
secondo la moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella le nostre
empietà; poiché abbiamo peccato contro di te, Signore che conosci le
cose occulte e i segreti del cuore degli uomini e che solo, hai il potere
di rimettere i peccati. Un cuore puro creando in noi, e uno spirito retto
rinnovando in noi, e facendoci conoscere l’esultanza della tua
salvezza, non distoglierci dal tuo volto, ma compiaciti, qual buono e
amico degli uomini, di offrirti sino al nostro ultimo respiro un
sacrificio di giustizia e un’oblazione sui tuoi santi altari. Per la
misericordia, la pietà e l’amore per gli uomini del tuo unigenito Figlio,
con il quale sei benedetto, insieme con il tuttosanto, buono e
vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Undicesima Preghiera
O Dio, Dio nostro, tu hai sottomesso alla tua volontà le potenze
spirituali e razionali: ti preghiamo e ti supplichiamo: accogli il
rendimento di gloria che secondo le forze eleviamo assieme a tutte le
tue creature, e ricambiaci con i copiosi doni della tua bontà, poiché a
te si piega ogni ginocchio degli esseri del cielo, della terra e di sotterra,
e ogni respiro e creatura inneggia alla tua gloria irraggiungibile: Tu sei
infatti, il solo Dio vero e ricco di misericordia. Poiché te lodano tutte
le potenze dei cieli, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio e Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Dodicesima preghiera
Lodiamo, inneggiamo, benediciamo e rendiamo grazie a Te, Dio dei
nostri padri, perché hai fatto passare il buio della notte e ci hai
mostrato di nuovo la luce del giorno; ma supplichiamo la tua bontà:
sii benevolo con i nostri peccati e accogli la nostra preghiera, nella tua
grande clemenza, poiché ci rifugiamo presso di te, Dio misericordioso
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e tutto forte. Fa’ risplendere nei nostri cuori il vero sole della tua
giustizia: illumina la nostra mente e preserva tutti i sensi, affinché,
mentre di giorno percorriamo nobilmente la via dei tuoi
comandamenti, giungiamo alla vita eterna – poiché presso di te è la
sorgente della vita – e siamo resi degni di godere della luce
inaccessibile. Poiché sei tu il nostro Dio e noi rendiamo gloria a te:
Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Il lettore:
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace sulla terra, e negli uomini
buona volontà. (3 volte)
Signore, aprirai le mie labbra, e la mia bocca annuncerà la tua
lode. (2 volte)
SALMO 3
ignore, perché si sono moltiplicati i miei oppressori? Molti
insorgono contro di me. Molti dicono all'anima mia: non c'è
salvezza per lui nel suo Dio. Ma sei tu, Signore, il mio liberatore, la
mia gloria e colui che innalza il mio capo. Con la mia voce ho gridato
al Signore e mi ha esaudito dal suo monte santo. Io mi sono coricato e
addormentato: mi sono destato perché il Signore mi soccorrerà. Non
temerò miriadi di popolo che intorno mi assalgono. Sorgi, Signore!
Salvami, Dio mio: perché tu hai percosso quanti mi avversano invano,
i denti dei peccatori hai spezzato. Del Signore la salvezza e sul tuo
popolo la tua benedizione. E di nuovo:
Io mi sono coricato e addormentato: mi sono destato perché il
Signore mi soccorrerà.
SALMO 37
ignore, nel tuo sdegno non accusarmi e nella tua ira non
castigarmi. Poiché le tue frecce si sono conficcate in me e hai tenuto
fissa su di me la tua mano. Non c'è sanità nella mia carne dinanzi alla
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tua ira, non c'è pace nelle mie ossa dinanzi ai miei peccati. Le mie
iniquità, infatti, hanno oltrepassato il mio capo, come un grave peso si
sono aggravate su di me. Sono fetide e imputridite le mie piaghe a
causa della mia stoltezza. Mi sono ridotto un miserabile e sono stato
piegato fino in fondo; tutto il giorno mi aggiravo carico di mestizia.
Poiché la mia anima è stata colmata di scherni e non c'è sanità nella
mia carne. Sono stato maltrattato e umiliato all'estremo: ruggivo per il
gemito del mio cuore. Davanti a te è tutto il mio desiderio e il mio
gemito non ti è rimasto nascosto. Il mio cuore è sconvolto, mi ha
abbandonato la mia forza e la luce dei miei occhi non è più con me. I
miei amici e i miei vicini di fronte a me si sono accostati e fermati e i
miei congiunti sono restati lontano. E facevano violenza quelli che
cercavano l'anima mia e quanti cercavano il male contro di me hanno
detto vanità e meditato inganni tutto il giorno. Ma io come un sordo
non sentivo ed ero come un muto che non apre la bocca. E sono stato
come un uomo che non sente e non ha repliche nella sua bocca. Poiché
in te, Signore, ho sperato, tu mi esaudirai, Signore Dio mio. Poiché ho
detto: Che mai godano di me i miei nemici, loro che al vacillare dei
miei piedi contro di me hanno parlato con arroganza. Ecco, sono
pronto ai flagelli e il mio dolore mi sta sempre davanti. Proclamerò
infatti la mia iniquità e sarò inquieto per il mio peccato. Ma i miei
nemici vivono e si sono rafforzati più di me e si sono moltiplicati
quanti mi odiano ingiustamente. Quelli che mi rendono male per bene
mi calunniavano perché seguivo la giustizia. Non abbandonarmi,
Signore Dio mio, non allontanarti da me. Volgiti in mio aiuto, Signore
della mia salvezza. E di nuovo:
Non abbandonarmi, Signore Dio mio, non allontanarti da me.
Volgiti in mio aiuto, Signore della mia salvezza.
SALMO 62
Dio, Dio mio, per te veglio all'alba. Ha avuto sete di te l'anima
mia, quanta sete, di te, la mia carne, in una terra deserta,
impraticabile e senz'acqua! Così sono apparso a te nel santuario per
vedere la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua misericordia vale
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più di ogni vita le mie labbra ti loderanno. Così ti benedirò nella mia
vita, nel tuo nome alzerò le mie mani. Come di grasso e di pinguedine
sia colmata l'anima mia; e labbra di esultanza loderanno il tuo nome.
Se mi ricordavo di te sul mio giaciglio, all'alba su di te meditavo.
Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò al riparo delle tue ali. Si è attaccata
dietro a te l'anima mia, mi ha sostenuto la tua destra. Ma quelli invano
hanno cercato l'anima mia: entreranno nelle profondità della terra,
saranno consegnati in mano alla spada, saranno porzione delle volpi.
Il re invece gioirà in Dio, si glorierà chiunque giura per lui, perché è
stata serrata la bocca di quanti dicono cose ingiuste. E di nuovo:
All'alba su di te meditavo. Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò
al riparo delle tue ali. Si è attaccata dietro a te l'anima mia, mi ha
sostenuto la tua destra.
Gloria… E ora… Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio
(tre volte), Kyrie, eléison (tre volte). Gloria… E ora….
SALMO 87
ignore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte
davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio
alla mia supplica. Poiché è stata colmata di mali l'anima mia, la mia
vita si è avvicinata agli inferi. Sono stato annoverato fra quelli che
scendono nella fossa; sono diventato come un uomo senza aiuto, fra i
morti libero. Come gli uccisi gettati via, che giacciono nella tomba, di
cui non ti sei più ricordato e che dalla tua mano sono stati respinti. Mi
hanno posto in una fossa profondissima, in luoghi tenebrosi e
nell'ombra di morte. Su di me si è addensato il tuo sdegno e tutte le
tue tempeste sopra di me hai rovesciato. Hai allontanato da me i miei
conoscenti, mi hanno reso un abominio per loro. Sono stato
consegnato e non ne uscivo; i miei occhi si sono estenuati per la
povertà. Ho gridato a te, Signore, tutto il giorno, ho steso verso di te
le mie mani. Farai forse meraviglie per i morti? o i medici li
risusciteranno così che possano lodarti? Forse racconterà qualcuno
nella tomba la tua misericordia e la tua verità nella perdizione?
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Saranno forse conosciute nelle tenebre le tue meraviglie e la tua
giustizia in una terra dimenticata? Eppure, io a te, Signore, ho gridato
e al mattino ti preverrà la mia preghiera. Perché, Signore, respingi la
mia preghiera, distogli da me il tuo volto? Povero sono io e nelle
fatiche dalla mia giovinezza; sono stato innalzato e umiliato e sono
rimasto smarrito. Su di me sono passate le tue ire e i tuoi terrori mi
hanno sconvolto. Mi hanno circondato come acqua tutto il giorno, e
insieme mi hanno stretto. Hai allontanato da me l'amico e i miei
conoscenti dalla mia sventura. E di nuovo:
Signore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte
davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio
alla mia supplica.
SALMO 102
enedici, anima mia, il Signore e tutto il mio intimo il suo santo
nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare tutte le
sue lodi. Egli perdona tutte le tue iniquità, guarisce tutte le tue
malattie. Redime dalla corruzione la tua vita, ti corona di misericordie
e di compassioni. Sazia di beni la tua brama, sarà rinnovata, come di
aquila, la tua giovinezza. Opera misericordie il Signore e il giudizio
per tutti quelli che subiscono ingiustizia. Ha fatto conoscere le sue vie
a Mosè, ai figli di Israele le sue volontà. Pietoso e misericordioso è il
Signore, longanime e ricco di misericordia. Non per sempre sarà
adirato, né in eterno sarà in collera. Non secondo i nostri peccati ha
agito con noi, né secondo le nostre iniquità ci ha retribuiti. Perché
come l'altezza del cielo dalla terra ha rafforzato il Signore la sua
misericordia su quelli che lo temono. Quanto dista l'oriente
dall'occidente ha allontanato da noi le nostre iniquità. Come un padre
ha pietà dei figli, ha avuto pietà il Signore di quelli che lo temono:
perché egli sa di che siamo plasmati. Ricordati che siamo polvere!
L'uomo, come l'erba i suoi giorni: come un fiore del campo, così
sfiorirà. Perché un soffio passa in lui, e non sussisterà e non conoscerà
più il suo luogo. Ma la misericordia del Signore è da sempre e in eterno
su quelli che lo temono. E la sua giustizia sui figli dei figli, per coloro
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che custodiscono la sua alleanza e si ricordano dei suoi comandi per
compierli. Il Signore nel cielo ha preparato il suo trono e il suo regno
domina tutto. Benedite il Signore, voi tutti angeli suoi, potenti e forti
esecutori della sua parola appena udite la voce delle sue parole.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri esecutori delle
sue volontà. Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del
suo dominio; benedici, anima mia, il Signore. E di nuovo:
In ogni luogo del suo dominio; benedici, anima mia, il Signore.
SALMO 142
ignore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica
nella tua verità, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in
giudizio col tuo servo, perché non sarà giustificato davanti a te nessun
vivente. Sì, il nemico ha perseguitato l'anima mia: ha umiliato fino a
terra la mia vita. Mi ha fatto sedere nelle tenebre come i morti per
sempre ed è stato preso da sconforto in me il mio spirito, dentro di me
è turbato il mio cuore. Mi sono ricordato dei giorni antichi e ho
meditato su tutte le tue opere, sulle azioni delle tue mani meditavo.
Ho steso verso di te le mie mani: la mia anima, a te, come terra arida.
Presto esaudiscimi Signore, è venuto meno il mio spirito; non
distogliere da me il tuo volto, perché sarei simile a quelli che scendono
nella fossa. Fammi sentire al mattino la tua misericordia, perché in te
ho sperato. Fammi conoscere, Signore, la via su cui camminare, perché
a te ho levato l'anima mia. Strappami dai miei nemici, Signore, perché
in te mi sono rifugiato; insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il
mio Dio. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta: per amore del
tuo nome Signore, mi farai vivere. Nella tua giustizia trarrai dalla
tribolazione l'anima mia, nella tua misericordia sterminerai i miei
nemici e farai perire tutti quelli che opprimono l'anima mia, perché io
sono tuo servo. E di nuovo:
Esaudiscimi, Signore, nella tua giustizia. E non entrare in
giudizio col tuo servo.
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Poi:
Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta.
Gloria… E ora…
Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio (tre volte),
Speranza nostra, Signore, gloria a Te.
LA LITANIA DI PACE Terminata la lettura del Salmo introduttivo, il sacerdote postosi davanti alla
Santa Mensa dice la grande supplica o litania di pace, e il coro risponde ad
ogni invocazione con Kyrie, eléison.
In pace preghiamo il Signore.
Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre
anime, preghiamo il Signore.
Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese
di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore
Per questa santa casa e per coloro che vi entrano con fede,
devozione e timor di Dio, preghiamo il Signore.
Per i cristiani fedeli ed ortodossi, preghiamo il Signore.
Per il nostro Arcivescovo N…, per l’onorabile presbiterio, per il
diaconato in Cristo, per tutto il clero ed il popolo, preghiamo il
Signore. [Nei sacri monasteri maschili si aggiunge:
Per il nostro padre N…, ieromonaco, e per tutta la nostra fraternità
in Cristo, preghiamo il Signore. Nei sacri monasteri femminili si dice:
Per la nostra santa Igumena N…, monaca e per il suo seguito,
preghiamo il Signore.]
Per i nostri governanti e per tutte le autorità civili e militari,
preghiamo il Signore.
Per questa città (monastero o isola), per ogni (monastero) città e
paese e per coloro che vi abitano con fede, preghiamo il Signore.
Per la salubrità del clima, per l’abbondanza dei frutti della terra
e per tempi di pace, preghiamo il Signore.
Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e
per la loro salvezza, preghiamo il Signore.
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Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità,
preghiamo il Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la
tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote: Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione,
Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Poi si canta l’Alleluia tre volte, in modo 4 pl., per ognuno dei quattro ritornelli. Inizia il primo coro.
Stico 1: Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio,
poiché luce sono i tuoi precetti sulla terra.
Stico 2: Imparate la giustizia, voi che abitate la terra.
Stico 3: La gelosia afferrerà un popolo privo di istruzione, perciò
il fuoco divorerà gli avversari.
Stico 4: Aggiungi loro mali, Signore; aggiungi mali ai gloriosi
della terra. Modo 4 pl.
Modo 4 pl.
entre i gloriosi discepoli * nella lavanda della cena, si
illuminavano, * ecco che Giuda l’empio * malato di avarizia, si
ottenebrava * e a giudici iniqui * Te, il giusto giudice, consegnava. *
Vedi come l’amante del denar, * proprio per questo finisce impiccato.
* Fuggi l’anima insaziabile * che tanto contro il Maestro ha osato. * O
Tu, buono con tutti, * Signore, gloria a Te. (tre volte)
Quando il coro canta il primo Mentre i gloriosi discepoli, il sacerdote
esce dal Santuario e va alla icona dello Sposo, posta nel centro della Chiesa, la
incensa, la venera e poi la porta all’interno del Santuario. All’inizio della
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seconda volta del tropario, il sacerdote pone sulla Sacra Mensa la icona della
Cena Mistica, la incensa e mostratala dalle Porte Regali, gira attorno della
Sacra Mensa, esce dalla porta settentrionale e gira attorno al tempio e poi tre
volte attorno al tetrapode. Poi lascia la icona, la incensa, la venera e rientra
nel Santuario.
Il diacono: E per essere resi degni di ascoltare il Santo Vangelo,
supplichiamo il Signore Dio nostro.
Il coro: Kyrie, eléision. (tre volte)
Il diacono: Sapienza, in piedi! Ascoltiamo il Santo Vangelo.
Il sacerdote: Pace a tutti.
Il coro: E con il tuo Spirito. E il sacerdote legge il
VANGELO
Lettura del Santo Vangelo secondo Luca (22, 1-39)
n quel tempo si avvicinava la festa degli azzimi, chiamata Pasqua e
i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come togliere di mezzo
Gesù, poiché temevano il popolo. Allora satana entrò in Giuda, detto
Iscariota, che era nel numero dei dodici. Ed egli andò a discutere con i
sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle
loro mani. Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro.
Egli fu d’accordo e cercava l’occasione propizia per consegnarlo loro
di nascosto dalla folla. Venne il giorno degli azzimi, nel quale si
doveva immolare la vittima di Pasqua. Gesù mandò Pietro e Giovanni
dicendo: Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo
mangiare. Gli chiesero: Dove vuoi che la prepariamo? Ed egli rispose:
Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una
brocca d’acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone
di casa: Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la
Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano
superiore, grande e addobbata; là preparate. Essi andarono e
trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui e disse: Ho
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desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima
della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non
si compia nel regno di Dio. E preso un calice, rese grazie e disse:
Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento
non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio.
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me.
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: Questo
calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi.
Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio
dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell’uomo
dal quale è tradito. Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda
chi di essi avrebbe fatto ciò. Sorse anche una discussione, chi di loro
poteva esser considerato il più grande. Egli disse: I re delle nazioni le
governano e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare
benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi
diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti,
chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta
a tavola? Eppure, io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete
quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per
voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me, perché possiate
mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a
giudicare le dodici tribù di Israele. E disse il Signore: Simone, Simone
ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato
per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto,
conferma i tuoi fratelli. E Pietro gli disse: Signore, con te sono pronto
ad andare in prigione e alla morte. Gli rispose: Pietro, io ti dico: non
canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di
conoscermi. Poi disse: Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia,
né sandali, vi è forse mancato qualcosa? Risposero: Nulla. Ed egli
soggiunse: Ma ora, chi ha una borsa la prenda e così una bisaccia; chi
non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve
compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i
malfattori. Infatti, tutto quello che mi riguarda volge al suo termine.
Ed essi dissero: Signore ecco qui due spade. Ma egli rispose: Basta!
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Uscito se ne andò, come al solito, al Monte degli Ulivi; anche i
discepoli lo seguirono.
Il coro: Gloria a Te, Signore, gloria a Te!
Ed il lettore il Salmo 50.
ietà di me o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la
moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella il mio delitto.
Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato.
Poiché io conosco la mia iniquità ed il mio peccato è sempre davanti a
me. Contro te solo ho peccato ed il male davanti a te ho fatto: così che
tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole, e vinca quando sei
giudicato. Ecco nelle mie iniquità sono stato concepito, e nel peccato e
nel piacere, mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato: le
cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi
aspergerai con issopo e sarò purificato; mi laverai e sarò fatto più
bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa
umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati, e cancella tutte le mie
iniquità. Un cuore puro crea in me o Dio, e uno spirito retto rinnova
nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo
non togliere da me. Rendimi l’esultanza della tua salvezza e
confermami con lo spirito che guida. Insegnerò agli iniqui le tue vie, e
gli empi ritorneranno a te. Liberami dal sangue o Dio, Dio della mia
salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo,
se tu avessi voluto un sacrificio, lo avrei dato; di olocausti non ti
compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito
ed umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica o Signore, nel tuo
compiacimento, Sion. E siano riedificate le mura di Gerusalemme.
Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell’oblazione e di
olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.
E cantiamo il seguente canone, di cui l’acrostico è:
Per il grande Giovedì, canto in grande inno.
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Poema di Cosma monaco
Modo 2 pl.
Ode 1. Irmos
iviso da uno squarcio, * il Mar Rosso, * disseca l’abisso fecondo
di flutti * e a un tempo diviene transitabile per gli inermi * e per
i guerrieri ben armati una tomba: * diviene un’ode a Dio gradito: *
gloriosamente si è reso glorioso, * Cristo il nostro Dio.
Tropari
a causa universale * è ed elargitrice * di vita, l’infinita Sapienza di
Dio, * si è costituita la casa da una pura * madre ignara d’uomo: *
rivestito infatti del tempio del suo corpo, * gloriosamente si è reso
glorioso, * Cristo il nostro Dio.
Gloria…
niziando ai misteri * i suoi amici, * prepara la mensa nutrice d’anime
* di ambrosìa di Sapienza vera di Dio * mesce il calice ai fedeli. *
Accostiamoci piamente ed esclamiamo: * gloriosamente si è reso
glorioso, * Cristo il nostro Dio.
E ora e sempre…
scoltiamo * fedeli tutti * convocati con alto proclama * dalla
increata e innata Sapienza di Dio, * grida infatti: Gustate! * E
comprendendo che sono buono, gridate: * gloriosamente si è reso
glorioso, * Cristo il Dio nostro.
Katavasia: Diviso da uno squarcio… (termina il secondo coro).
Ode 3. Irmos
ignore di tutto * e creatore Dio, * l’impassibile creatura, * fattoti
povero, hai unito a te: * e la Pasqua, a quelli per cui volevi morire
* te stesso a quelli hai offerto: * mangiate, esclamava, il corpo mio * e
nella fede sarete confermati.
Tropari
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Gloria…
l calice Tuo proprio, * che il genere umano * tutto salva, o Buono, *
hai fatto bere ai tuoi discepoli, * dopo averlo riempito di letizia: * Tu
stesso infatti te stesso hai sacrificato: * Bevete, esclamava, * il sangue
mio, e nella fede sarete confermati.
E ora e sempre…
uomo stolto, * il traditore che è in mezzo a voi, * ai tuoi discepoli
* predicevi, o paziente: * Lui non conoscerà questo, in quanto *
essendo insensato, non comprenderà; * ma voi rimanete in me, * e nella
fede sarete confermati.
Katavasia: Signore di tutto…
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Poiché Tu sei il nostro Dio e noi rendiamo
gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli.
Il coro: Amen.
E cantiamo i seguenti kathismata, iniziando il primo coro.
Modo 1 (Τον τάφον σου Σωτήρ)
olui che laghi e sorgenti * e che ha fatto i mari, * volendo
insegnarci * l’eccellenza dell’umiltà, * cingendosi di un panno *
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L’
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lavava i piedi ai discepoli, * umiliandosi, * in un eccesso di clemenza,
* per sollevare noi * dai baratri del male: * il solo amico degli uomini.
Gloria…
Modo 3 (Θειας πίστεως)
miliandoti * nella clemenza, * lavasti i piedi * dei discepoli tuoi, *
e li hai preparati per la divina corsa: * rifiutandosi Pietro di essere
lavato, * dopo cedeva al tuo divino comando * essendosi lavato, * e con
ardore ti pregava, * di donare a noi la grande misericordia.
E ora e sempre…
Modo 4 (Επεφάνης σήμερον)
mensa, o Sovrano, * coi tuoi discepoli, * misticamente svelavi * la
tua santissima immolazione, * per essa riscattati dalla rovina, *
onoriamo i tuoi * augusti patimenti.
Ode 4. Irmos
ontemplando prima il profeta, * il tuo ineffabile mistero, * o
Cristo, hai proclamato: * Avendo forte * potente amore, o Padre
pietoso, * il tuo Figlio unigenito infatti, o Buono * hai inviato al mondo,
come riscatto.
Tropari
ndando verso la passione * che fa sorgere impassibilità per tutti i
nati da Adamo, * dicesti, o Cristo, ai tuoi amici: * ardentemente *
ho desiderato partecipare con voi a questa Pasqua; * poiché il Padre
ha mandato me * l’unigenito, come riscatto del mondo.
Gloria…
ssumendo il calice, * gridavi ai tuoi discepoli, o immortale: * non
berrò mai più * del frutto della vite, * vivendo qui con voi, * infatti
il Padre ha mandato me * l’unigenito, come riscatto del mondo.
E ora e sempre…
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na bevanda nuova oltre il pensiero * io, dicevi agli amici, * o
Cristo, nel mio regno berrò. * Poiché con voi sarò * come Dio in
mezzo a dei, dicevi * poiché il Padre ha mandato me * l’unigenito,
come riscatto del mondo.
Katavasia: Contemplando prima il profeta...
Ode 5. Irmos
al vincolo dell’amore, * stretti gli apostoli, * al governante di tutto
* a Cristo consacrati, i loro * piedi belli, * ricevettero la lavanda *
loro che annunciano a tutti la pace.
Tropari
Gloria…
eggendo la travolgente * e superiore acqua dell’etere, * tenendo le
redini negli abissi * e trattenendo i mari, * la Sapienza di Dio, *
versa acqua in un catino: * il Sovrano lava i piedi dei servi.
E ora e sempre…
ostra ai discepoli, * il Sovrano un esempio di umiltà; * lui che il
cielo di nubi * avvolge, cingendosi di un panno * e piega il
ginocchio * per lavare i piedi dei servi: * avendo in mano il respiro di
tutti i viventi.
Katavasia: Stretti dal vincolo…
Ode 6. Irmos
abisso senza fondo * dei peccati, ha circondato me, * non
sopportandone più i tormenti, * come Giona al Sovrano esclamo
a te: * dalla corruzione, risollevami!
Tropari
Gloria…
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ignore mi chiamate, * o discepoli, e Maestro, * e infatti lo sono,
Salvatore, esclamando: * imitate dunque il modello, il cui modo *
in me avete veduto.
E ora e sempre…
hi non ha sporcizia, * non ha bisogno di lavarsi i piedi * siete
mondi, o discepoli, voi * ma non tutti: * precipita senza freno * la
follia di uno tra voi.
Katavasia: Mi ha circondato l’abisso…
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Tu sei infatti il Re della pace e il Salvatore
delle nostre anime e noi rendiamo gloria a te, Padre e Figlio e Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Il lettore il
Kontakion
Poema di Romano il Melode
Modo 2
reso il pane * tra le mani, il traditore * in segreto queste * tende per
ricevere * il prezzo di chi ha plasmato * con le proprie mani
l’uomo: * e non si risolleva dal suo male * Giuda, il servo e ingannatore
(…e non si risolleva dal suo male, Giuda, il servo e ingannatore).
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Ikos
ccostandoci * tutti con timore * alla mistica mensa * riceviamo il
pane * con anime pure, * restando vicino al Maestro * per vedere
come egli * lavi i piedi ai discepoli, * e facciamo secondo quanto
abbiamo visto, * sottomettendoci gli uni agli altri, * e lavandoci i piedi
a vicenda. * Lo stesso Cristo infatti così ha ordinato * ai suoi discepoli
dicendo. * Ma non ha ascoltato * Giuda, il servo e ingannatore (…Ma
non ha ascoltato Giuda, Giuda, il servo e ingannatore).
Sinassario del giorno e poi la seguente memoria.
Per il Santo e grande Giovedì, i Padri divini, che tutto hanno
ottimamente disposto, avendo essi stessi ricevuto questa tradizione
dai divini apostoli e dai sacri Vangeli ci hanno tramandato la
celebrazione di quattro misteri: la sacra lavanda, la mistica cena (cioè
la consegna dei nostri tremendi misteri), la divina preghiera di Gesù e
il tradimento.
Stichi:
Per la sacra Lavanda
La sera lava Dio i piedi ai discepoli,
lui il cui piede un tempo cavalcava l’Eden a sera.
Per la mistica cena
Duplice questa cena, perché la Pasqua della legge è insieme
la nuova Pasqua: il sangue e il corpo del Sovrano.
Per la divina preghiera
Nella preghiera, terrori, stille di sangue, o Cristo, sul tuo volto! Tu
realmente preghi che si allontanata da te la morte, e con questo
inganni il nemico.
Per il tradimento
A che servono mai spade e bastoni, o ingannatore del popolo, per
colui che è pronto
a morire a riscatto del mondo?
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Nel tuo inesprimibile amore compassionevole, Cristo o Dio nostro,
abbi pietà di noi. Amen.
Ode 7 – Irmos
fanciulli a Babilonia * non temettero il fuoco della fornace, * ma
dalle fiamme in cui furono gettati, * irrorati, salmeggiavano: *
Benedetto sei, Signore, * o Dio dei padri nostri.
Tropari
cuotendo il capo Giuda, * pensando al male da compiere, *
cercando un’occasione per consegnare * alla condanna il giudice,
* che di tutti è il Signore * e Dio dei padri nostri.
Gloria…
voi – gli amici di Cristo, * esclamava: uno mi tradirà. *
Dimentichi della letizi, stretti * da angosce e dolore, dicevano: *
chi è costui? Diccelo, * o Dio dei padri nostri.
E ora e sempre…
olui che osa mettere * con me la mano nel piatto: * meglio era per
lui non varcare * mai le porte della vita. * Così parlando svelava
il traditore, * il Dio dei padri nostri.
Katavasia: I fanciulli a Babilonia….
Ode 8. Irmos
sponendosi al pericolo, i beatissimi * a Babilonia giovani * per le
leggi dei padri, * disprezzarono l’ordine * insensato del re * e tutti
avvolti * dal fuoco che non li consumava, * intonavano l’inno * degno
del dominatore: * il Signore inneggiate opere, * e sovraesaltatelo * in
tutti i secoli.
Tropari
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beatissimi commensali * in Sion, al Verbo * tenendosi costanti, * gli
apostoli seguivano * il Pastore come agnelli, * e tutti uniti * al Cristo,
dal qual mai furon separati, * nutriti dalla parola divina, * grati
esclamavano: * il Signore inneggiate opere, * e sovraesaltatelo * in tutti
i secoli.
Benediciamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, il Signore.
imentico della legge dell’amicizia, * il detestabile Iscariota *
volontariamente * preparava al tradimento * i suoi piedi lavati; *
e mangiando il tuo * pane, corpo divino, levava * il calcagno, contro
Te, o Cristo, * e non ha saputo esclamare: * il Signore inneggiate opere,
* e sovraesaltatelo * in tutti i secoli.
E ora e sempre…
iceveva il corpo * che redime dal peccato, * l’incosciente * e il
sangue divino * versato per il mondo, * ma non arrossiva *
bevendo ciò che vendette per denaro. * Non abborrì il male, * e non
seppe esclamare: * il Signore inneggiate opere, * e sovraesaltatelo * in
tutti i secoli.
Lodiamo, benediciamo e adoriamo il Signore
Katavasia: Esponendosi al pericolo…
Il diacono: La Madre di Dio e Madre della Luce, onorandola con
inni, magnifichiamo.
Ode 9 – Irmos
ell’ospitalità del Signore, * e della immortale mensa, * nella sala
alta, * con sensi elevati * fedeli, venite e godiamone, * le più alte
parole * apprendendo dal Verbo, * che magnifichiamo.
Tropari
ndate, - ai discepoli * disse il Verbo, - la Pasqua * in una sala
elevata, * dove si elevi l’intelletto * in cui vi inizierò, preparate *
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per la parola azzima della verità * e la salvezza della grazia, *
magnificate.
Gloria…
ome sapienza creatrice * prima dei secoli, il Padre * mi genera;
creandomi in principio * per le opere delle vie * che ora
misticamente si compiono. * Parola increata per natura, * faccio mie le
voci, * di cui ora ho assunto.
E ora e sempre…
ono come uomo * per natura, non in apparenza, * e così Dio è per
lo scambio * delle proprietà, * la natura che è stata unita a me: *
riconoscetemi dunque come unico Cristo, * dalle quali e nelle quali
sono * salvando ciò in cui sono costituito.
Katavasia: Dell’ospitalità del Signore….
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Poiché Te lodano tutte le potenze dei cieli
e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre
e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Exapostilarion automelo
Modo 3
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l tuo talamo adorno, * vedo o mio Salvatore, * e non ho una veste, *
per potervi entrar. * Fammi splendere, * la veste dell’anima, * o
Datore di Luce, e salva me! (tre volte)
Quindi di seguito si cantano le Lodi, ed i seguenti idiomela:
Tutto ciò che respira lodi il Signore.
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo negli eccelsi.
A Te spetta l’inno, o Dio.
Lodatelo voi tutti, angeli suoi, lodatelo voi tutte sue schiere.
A Te spetta l’inno, o Dio
Stico: Lodatelo per le sue opere potenti, lodatelo secondo
l’immensità della sua potenza.
Di Cosma monaco. Modo 2
i raduna ormai * il sinedrio dei Giudei, * per consegnare * a Pilato
il demiurgo * il creatore di ogni cosa. * O gli empi! * O gli increduli!
* che colui che verrà * a giudicare i vivi e morti * si preparano al
giudizio. * Colui che guarisce le passioni, * preparano per la passione.
* O magnanimo Signore, * grande è la tua misericordia: gloria a Te.
Stico: Lodatelo al suono della tromba, lodatelo con l’arpa e
cetra.
Di Giovanni monaco. Modo stesso
iuda l’iniquo, o Signore * che alla cena aveva intinto la mano *
nel piatto insieme a te, * ha teso le mani agli iniqui * per prendere
i denari. * E colui che aveva calcolato il prezzo del balsamo, * te, che
non hai prezzo, non ebbe orrore di vendere. * Colui che aveva steso i
piedi, * perché il Sovrano li lavasse, * lo ha baciato con frode * per
consegnarlo agli iniqui. * Escluso poi dal coro degli apostoli * e gettato
via i trenta denari, * di Te la resurrezione il terzo giorno non vide, *
Per essa abbi pietà di noi.
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Stico: Lodatelo col timpano e con la danza, lodatelo sulle corde
e sul flauto.
Dello stesso. Modo stesso
iuda il traditore, essendo falso, * con un falso bacio * tradì il
Signore Salvatore; * il Sovrano di tutte le cose * come uno schiavo
vendette agli iniqui; * e come pecora per il macello, * così lo seguiva *
l’Agnello di Dio, * il Figlio del Padre, * il solo ricco di misericordia.
Stico: Lodatelo con cembali armoniosi, lodatelo con cembali
acclamanti. Tutto ciò che respira lodi il Signore.
Dello stesso. Modo stesso
iuda, il servo e ingannatore, * il discepolo e insidiatore, * l’amico
e diavolo, * si rivela nelle opere. * Seguiva infatti il maestro * e in
sé stesso * meditava il tradimento. * Diceva dentro di sé: * consegnerò
quello * e guadagnerò il denaro raccolto. * Voleva che anche il balsamo
fosse venduto * e che Gesù fosse preso con l’inganno: * diede il bacio *
e consegnò il Cristo: * e come pecora al macello, * così lo seguiva * il
solo clemente e amico degli uomini.
Gloria... E ora e sempre… Dello stesso. Modo stesso
agnello che ha annunciato Isaia * viene al macello volontario, *
dando le spalle ai flagelli, * le guance agli schiaffi, * e il volto non
ha distolto * dalla vergogna degli sputi. * A morte ignominiosa è stato
condannato. * Tutto il senza peccato * volontariamente accetta, * per
donare a tutti * dai morti la resurrezione.
Il lettore, la dossologia:
Te spetta la gloria, Signore Dio nostro, e noi rendiamo gloria a
Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli. Amen.
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loria a Te che hai mostrato la luce, Gloria a Dio nel più alto dei
cieli, e pace sulla terra e negli uomini buona volontà. Noi Ti
inneggiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti
rendiamo grazie per la tua grande gloria. Signore Re del cielo, Dio
Padre onnipotente, Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo e Spirito
Santo. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i
peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo.
Accogli la nostra preghiera, Tu che siedi alla destra del Padre e abbi
pietà di noi. Poiché Tu solo sei Santo, Tu solo sei Signore, Gesù Cristo,
nella gloria di Dio Padre. Amen. Ogni giorno Ti benedirò e loderò il
tuo nome in eterno e nei secoli dei secoli. Signore sei divenuto nostro
rifugio di generazione in generazione. Io ho detto: Signore, abbi pietà
di me, sana l’anima mia, perché contro Te ho peccato. Signore, in Te
mi sono rifugiato: insegnami a fare la Tua volontà, perché tu sei il mio
Dio. Poiché presso di Te è la fonte della vita e nella Tua Luce vedremo
la Luce. Estendi la tua misericordia su quelli che Ti conoscono. Rendici
degni o Signore, in questo giorno di essere protetti senza peccato.
Benedetto sei Tu Signore, Dio dei nostri padri, e lodato e glorificato è
il Tuo nome nei secoli. Amen. Venga o Signore, su di noi la tua
misericordia, come abbiamo sperato in te. Benedetto sei Tu Signore,
insegnami i tuoi ordinamenti. Benedetto sei Tu Sovrano, fammi
intendere i tuoi ordinamenti. Benedetto sei Tu, Santo, illuminami con
i tuoi ordinamenti. Signore, la tua misericordia è in eterno, l’opera
delle tue mani non disprezzare. A Te spetta la lode, a Te spetta l’inno,
a Te spetta la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
Quindi il diacono, dice le Petizioni e il coro risponde alle prime due
suppliche con Kyrie, eléison, e poi alle altre sei con Concedi, Signore.
Compiamo la nostra preghiera serale al Signore.
Il coro: Kyrie, eleison.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, e custodiscici, o Dio, con la
tua grazia.
L’intera sera, perfetta, santa, pacifica e senza peccato,
chiediamo al Signore.
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Il coro: Concedi, Signore.
Un angelo di pace, guida fedele, custode delle anime e dei
nostri corpi, chiediamo al Signore.
Perdono e remissione dei peccati e delle nostre mancanze,
chiediamo al Signore.
Ciò che è bene ed utile alle nostre anime e pace per il mondo,
chiediamo al Signore.
Di trascorrere il resto della nostra vita in pace e conversione,
chiediamo al Signore.
Una fine cristiana della nostra vita, senza dolore e senza
rimorso, pacifica ed una valida difesa dinanzi al tremendo tribunale
di Cristo, chiediamo.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A te, o Signore. Il sacerdote ad alta voce:
Poiché Tu sei Dio di misericordia, di pietà e amico degli uomini
e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre
e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Il sacerdote, benedicendo il popolo: Pace a tutti.
Il coro: E al tuo spirito.
Il diacono: Chiniamo il nostro capo al Signore.
Il coro: A te, o Signore.
Il sacerdote dice la preghiera seguente:
PREGHIERA DELLA INCLINAZIONE DELLA TESTA
ignore santo, tu che abiti negli eccelsi, hai riguardo di ciò che è
umile e volgi lo sguardo su tutto il creato con il tuo occhio che tutto
sorveglia, a te abbiamo chinato la nuca dell’anima e del corpo e ti
preghiamo, Santo dei santi: stendi la tua mano invisibile dalla tua
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santa dimora e benedici noi tutti. E se in qualcosa abbiamo peccato,
volontariamente o involontariamente tu, qual Dio buono e amico degli
uomini, perdona e donaci i tuoi beni di questa terra e al di là della
terra.
Ad alta voce:
Tuo infatti è l’avere misericordia e il salvarci o Dio nostro e noi
rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Dopo la invocazione, cantiamo gli aposticha, iniziando il primo coro.
Di Metodio patriarca. Modo 4 pl.
ggi contro il Cristo * si è riunito il malvagio sinedrio * e contro di
lui ha meditato vani disegni, * per consegnare a Pilato * a morte
l’innocente. * Oggi il laccio del denaro * Giuda si stringe intorno *
privandosi a un tempo della vita, * terrena e divina. * Oggi Caifa *
involontariamente profetizza, * conviene, diceva, * che per il popolo
uno muoia. * È venuto infatti * a patire per i nostri peccati, * perché
fossimo liberati * dalla schiavitù del nemico * quale buono e amico
degli uomini.
Stico: Colui che mangiava i miei pani, ha levato contro di me il
calcagno.
Dello stesso. Modo stesso
ggi Giuda * l’amico dei poveri * nasconde la maschera * e
dell’avarizia * scopre la fisionomia; * non si preoccupa più dei
poveri; * né più di vendere il balsamo * quello della peccatrice, * ma
invece il celeste balsamo * e si appropria del denaro ricavato; * corre
dai Giudei, * dice agli iniqui: * che mi volete dare, * perché io lo
consegni a voi? * O cupidigia del traditore! * Vende a buon mercato; *
secondo la volontà dei compratori * del venduto * l’affare conclude; *
non discute per il prezzo, * ma come schiavo fuggiasco lo vende; * è
O
O
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costume infatti dei ladri * gettare le cose preziose; * ora getta le cose
sante * ai cani, il discepolo; * la febbre infatti della cupidigia * contro il
proprio Sovrano * lo ha fatto farneticare. * Tale esperienza fuggiamo,
gridando: * o paziente Signore, gloria a Te.
Stico: Usciva e parlava allo stesso modo: contro di bisbigliavano
tutti i miei nemici, contro di me tramavano mali.
Di Giovanni monaco. Modo stesso
iena di falsità è la tua condotta, * iniquo Giuda; * malato di
cupidigia * hai guadagnato odio per l’uomo; * Se infatti amavi la
ricchezza, * perché seguivi * chi insegnava la povertà? * E se poi lo
amavi, * perché hai venduto il senza prezzo, * consegnandolo alla
omicida follia? * Fremi, o sole, * gemi o terra, * e scuotendoti esclama:
* O tollerante Signore, gloria a Te.
Stico: Una accusa iniqua hanno deposto contro di me.
Di Metodio patriarca. Modo stesso
essuno, o fedeli, * non iniziato alla cena del Signore, *
assolutamente nessuno come Giuda * con frode si accosti alla
mensa; * costui infatti preso il boccone * contro il pane si è scagliato, *
discepolo pure in apparenza, * ma in realtà di fatto assassino, * con i
Giudei si rallegrava, * e con gli apostoli conviveva; * odiando baciava,
* e baciando vendeva * colui che ci ha riscattati dalla maledizione, * il
Dio e Salvatore delle nostre anime.
Gloria…
Piena di falsità è la tua condotta… (vedi sopra)
E ora e sempre…
Di Cosma monaco. Modo 1 pl.
niziando ai misteri, o Signore, * i tuoi discepoli, ammaestravi
dicendo: * O amici, badate, * non vi separi da me alcun timore; * se
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infatti io patisco, * è per il mondo; * Non scandalizzatevi dunque di
me: * non son venuto infatti per essere servito, * ma per servire * e dare
la anima mia * in riscatto per il mondo. * Se dunque voi siete amici
miei, * imitatemi; * chi vuole essere primo * sia ultimo; * il sovrano *
come il servitore; * Rimanete in me, * perché portiate grappoli; * io
sono infatti * la vite della vita.
Alla fine degli aposticha, il sacerdote dice:
È bene confessare il Signore, e salmeggiare al tuo nome, Altissimo, per
annunciare al mattino la tua misericordia e la tua verità lungo la notte.
Il lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di
noi (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, sii benevolo con i
nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre iniquità, Santo, visita e
guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.
Kyrie eleison (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra; dacci
oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non indurci in tenta- zione, ma liberaci
dal maligno.
Il sacerdote: Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e
Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore: Amen.
Il kontakion: Mentre i gloriosi discepoli * nella lavanda della
cena, si illuminavano, * ecco che Giuda l’empio * malato di avarizia, si
ottenebrava * e a giudici iniqui * Te, il giusto giudice, consegnava. *
Vedi come l’amante del denar, * proprio per questo finisce impiccato.
* Fuggi l’anima insaziabile * che tanto contro il Maestro ha osato. * O
Tu, buono con tutti, * Signore, gloria a Te.
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E quindi il tropario della Profezia.
Modo 3
chiaffeggiato per la stirpe degli uomini * e non ti sei adirato, *
libera dalla corruzione * la nostra vita, Signore, * e salva noi.
Gloria… E ora… lo stesso.
Il lettore: Prokimenon. Modo 1, Salmo 82
Conoscano le genti, che il tuo nome è Signore, * tu solo sei
l’altissimo su tutta la terra.
Stico: O Dio, chi sarà simile a Te? * Non tacere, non stare quieto,
o Dio.
Lettura della Profezia di Geremia (11, 18-23, 12, 1-5, 9-11, 14-14)
Signore, fammi conoscere e conoscerò. Vidi allora le loro
imprese. E io ero come un agnello innocente condotto ad essere
sgozzato e non sapevo. Hanno fatto contro di me maligni pensieri,
dicendo: Venite, mettiamo legno nel suo pane, recidiamolo dalla terra
dei viventi e non sia più ricordato il suo nome. O Signore, tu che
giudichi con giustizia, che scruti reni e cuore, possa io vedere la tua
vendetta su di loro. Perché a te ho esposto la mia causa. Perciò così
dice il Signore a riguardo degli uomini di Anatot che cercano la mia
vita e dicono: Non profeterai più nel nome del Signore, altrimenti
morirai per mano nostra. Ecco, io li visiterò; i loro giovani moriranno
di spada, i loro figli e le loro figlie periranno di fame e di loro non
resterà nulla. Perché io manderò sventure contro gli abitanti di Anatot,
nell’anno in cui li visiterò. Giusto tu sei, Signore, farò davanti a te la
mia difesa, sì, ti parlerò di giudizi. Perché la via degli empi ha
successo? Perché prosperano tutti quelli che agiscono con perfidia? Li
hai piantati, hanno messo radici, hanno avuto figli, hanno prodotto
frutti. Tu sei vicino alla loro bocca ma lontano dai loro reni. Ma tu,
Signore, tu mi conosci, hai provato il mio cuore davanti a te: purificali
per il giorno della loro uccisione. Fino a quando la terra sarà in lutto e
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seccherà ogni erba della campagna per la malizia dei suoi abitanti?
Sono scomparsi animali e uccelli perché costoro hanno detto: Dio non
vedrà le nostre vie. I tuoi piedi corrono e ti faranno venir meno.
Andate, radunate tutte le bestie della campagna e vengano per
divorarla. Molti pastori hanno distrutto la mia vigna, hanno
contaminato la mia porzione, hanno ridotto la mia desiderabile
porzione a un deserto impraticabile, è stata ridotta in totale
distruzione. Poiché così dice il Signore a riguardo di tutti i vicini
malvagi che toccano la mia eredità, da me assegnata al mio popolo
Israele: Ecco, li toglierò via dalla loro terra e toglierò via Giuda di
mezzo a loro; e quando li avrò tolti via, mi volgerò a loro e farò loro
misericordia, li farò prendere dimora ciascuno nella sua eredità e
ciascuno nella sua terra.
Prokimemon. Modo 2 pl. Salmo 75.
Fate voti e rendeteli al Signore, nostro Dio.
Stico: Dio è conosciuto in Giudea, * in Israele grande è il suo
nome.
Il diacono la supplica: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua
grande misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.
Ancora preghiamo per i Cristiani fedeli ed ortodossi.
Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N….
Il sacerdote legge la preghiera di supplica sottovoce:
ignore, nostro Dio, accetta dai tuoi servi questa fervente supplica
ed abbi pietà di noi secondo l'abbondanza della tua misericordia e
fa discendere i tuoi sentimenti di pietà su di noi e su tutto il tuo popolo,
che da te attende una copiosa misericordia.
Ad alta voce:
Poiché tu sei Dio misericordioso ed amico degli uomini e noi
rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
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E avviene la conclusione nel seguente modo:
Il diacono. Sapienza.
Il sacerdote: Lui che è benedetto, Cristo Dio nostro, in ogni
tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore o chi presiede: Amen. Confermi, il Signore Dio, la santa
ed incorrotta fede dei cristiani fedeli ed Ortodossi, insieme a questa
sua santa Chiesa (Monastero o città), nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Il sacerdote: Santissima Madre di Dio, salvaci.
Il lettore: Te più venerabile dei Cherubini ed incomparabilmente
più gloriosa dei Serafini, che senza corruzione partoristi il Verbo Dio,
Te quale vera Madre di Dio, Ti magnifichiamo.
Quindi il sacerdote fa il congedo:
Gloria a Te, o Cristo Dio, speranza nostra, gloria a Te!
olui che per eccesso di bontà ha indicato l’umiltà quale via
eccellente, lavando i piedi dei discepoli e che si è abbassato per
noi sino alla croce e al sepolcro, Cristo nostro vero Dio, per la
intercessione della purissima ed intemerata Sua Santa Madre, per la
forza della preziosa e vivificante Croce, per la protezione delle
venerande e celesti Potestà incorporee, per le suppliche del venerato
e glorioso Profeta e Precursore Giovanni Battista; dei Santi gloriosi
Apostoli, degni di lode, dei santi gloriosi e vittoriosi Martiri, dei beati
nostri Padri teofori, dei santi e giusti Progenitori di Dio Gioacchino ed
Anna, del nostro Santo... di cui celebriamo la memoria e di tutti i santi,
abbia pietà di noi e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.
Per le preghiere dei nostri Santi Padri…
Il coro e tutto il popolo: Amen.
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