il ruolo delle stelle fisse nel terremoto dello stretto di...

15
IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI messIna deL 1908 di Massimiliano Gaetano Era una tranquilla e fredda mattina di fine anno, quando verso le 5:00 si registrò una leggera scossa, che non lasciava presagire che dopo circa 21 minuti l’intera area dello Stretto di Messina sarebbe stata sconvolta dal più grande cataclisma che la storia moderna dell’intero bacino del Mediterraneo possa ricordare. Alle 5:21 del 28 Dicembre 1908 dalle profondità dello stretto si erge un fortissimo boato e la terra iniziò a tremare in maniera molto violenta tra Scilla e Cariddi. La prima forte scossa ebbe prevalente moto sussultorio, dopo un breve intervallo ne segui un’altra più forte in senso ondulatorio e poi un’altra ancora stavolta in senso “vorticoso” 1 , la più lunga e devastante che portò al completo crollo di tutti gli edifici 2 . Gli unici palazzi rimasti integri furono trovati spostati di alcuni gradi su se stessi. Finito il sisma le città di Reggio e Messina e tutta l’area dello stretto si trasformarono in veri e propri cimiteri a cielo aperto. Ma la catastrofe non era terminata. Il terremoto aveva provocato una grossa frana sottomarina, di volume stimato pari a 20 km cubi, avvenuta lungo la costa ionica a circa 80-100 km a largo di capo Taormina, lungo la ripida “scarpata continentale siciliana”. Il corpo della frana, scivolando a grandissima velocità lungo gli abissi del Mar Ionio, avrebbe favorito l’attivazione di un’onda di maremoto che una volta formata si è diretta con grande impeto verso le coste calabresi e siciliane. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, in meno di 5 minuti, l’onda colpi per prima l’area prospicente l’evento franoso sottomarino, lungo la costa tra Giardini Naxos e Taormina, per poi propagarsi lungo la costa ionica messinese risalendo da sud, in direzione dello stretto, con una velocità non inferiore ai 300 km/h. Tre ondate successive di altezza variabile a seconda della sinuosità della costa e dell’orientazione rispetto all’epicentro del sisma investirono la costa con altezze fino a mt. 12 come a capo Sant’Alessio o a capo Schiso in Sicilia e a Pellaro in Calabria. Su Messina le ondate arrivarono circa 10-15 minuti dopo l’evento sismico relativamente attenuate, ad eccezione dei numerosi casali a sud della città investiti da onde alte anche mt. 8-9 e nella quali annegarono decine di persone risucchiando a largo i corpi dei numerosi superstiti del sisma che cercavano un rifugio sicuro nella spiaggia. All’alba del 28 Dicembre 1908 sull’area dello stretto si era abbattuta una delle più grandi catastrofi che la storia ricordi con un bilancio di circa 120.000 morti. 1 Il “moto vorticoso” si genera quando la componente orizzontale (scossa ondulatoria) si incontra con la componente verticale (scossa sussultoria) e la somma delle due direzioni provoca un violento movimento vorticoso che fa crollare ogni abitazione lungo l’area epicentrale. 2 Gli addetti all’osservatorio Ximeniano di Firenze annotarono: “Stamani alle 5:21 negli strumenti dell'Osservatorio è incominciata una impressionante, straordinaria registrazione: “Le ampiezze dei tracciati sono state così grandi che non sono entrate nei cilindri: misurano oltre 40 centimetri. Da qualche parte sta succedendo qualcosa di grave”.

Upload: hahuong

Post on 25-Apr-2018

222 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI messIna deL 1908

di Massimiliano Gaetano

Era una tranquilla e fredda mattina di fine anno, quando verso le 5:00 si registrò una leggera scossa, che non lasciava presagire che dopo circa 21 minuti l’intera area dello Stretto di Messina sarebbe stata sconvolta dal più grande cataclisma che la storia moderna dell’intero bacino del Mediterraneo possa ricordare. Alle 5:21 del 28 Dicembre 1908 dalle profondità dello stretto si erge un fortissimo boato e la terra iniziò a tremare in maniera molto violenta tra Scilla e Cariddi. La prima forte scossa ebbe prevalente moto sussultorio, dopo un breve intervallo ne segui un’altra più forte in senso ondulatorio e poi un’altra ancora stavolta in senso “vorticoso” 1, la più lunga e devastante che portò al completo crollo di tutti gli edifici 2. Gli unici palazzi rimasti integri furono trovati spostati di alcuni gradi su se stessi. Finito il sisma le città di Reggio e Messina e tutta l’area dello stretto si trasformarono in veri e propri cimiteri a cielo aperto. Ma la catastrofe non era terminata. Il terremoto aveva provocato una grossa frana sottomarina, di volume stimato pari a 20 km cubi, avvenuta lungo la costa ionica a circa 80-100 km a largo di capo Taormina, lungo la ripida “scarpata continentale siciliana”. Il corpo della frana, scivolando a grandissima velocità lungo gli abissi del Mar Ionio, avrebbe favorito l’attivazione di un’onda di maremoto che una volta formata si è diretta con grande impeto verso le coste calabresi e siciliane. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, in meno di 5 minuti, l’onda colpi per prima l’area prospicente l’evento franoso sottomarino, lungo la costa tra Giardini Naxos e Taormina, per poi propagarsi lungo la costa ionica messinese risalendo da sud, in direzione dello stretto, con una velocità non inferiore ai 300 km/h. Tre ondate successive di altezza variabile a seconda della sinuosità della costa e dell’orientazione rispetto all’epicentro del sisma investirono la costa con altezze fino a mt. 12 come a capo Sant’Alessio o a capo Schiso in Sicilia e a Pellaro in Calabria. Su Messina le ondate arrivarono circa 10-15 minuti dopo l’evento sismico relativamente attenuate, ad eccezione dei numerosi casali a sud della città investiti da onde alte anche mt. 8-9 e nella quali annegarono decine di persone risucchiando a largo i corpi dei numerosi superstiti del sisma che cercavano un rifugio sicuro nella spiaggia. All’alba del 28 Dicembre 1908 sull’area dello stretto si era abbattuta una delle più grandi catastrofi che la storia ricordi con un bilancio di circa 120.000 morti.

1 Il “moto vorticoso” si genera quando la componente orizzontale (scossa ondulatoria) si incontra con la componente verticale (scossa sussultoria) e la somma delle due direzioni provoca un violento movimento vorticoso che fa crollare ogni abitazione lungo l’area epicentrale. 2 Gli addetti all’osservatorio Ximeniano di Firenze annotarono: “Stamani alle 5:21 negli strumenti dell'Osservatorio è incominciata una impressionante, straordinaria registrazione: “Le ampiezze dei tracciati sono state così grandi che non sono entrate nei cilindri: misurano oltre 40 centimetri. Da qualche parte sta succedendo qualcosa di grave”.

Page 2: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

A questo punto non resta che analizzare le carte astrologiche con l’ausilio delle immagini del Cielo visibile su Messina. Innanzitutto, bisogna premettere che l’anno 1908 fu particolare e straordinario per quanto riguarda i fenomeni celesti. Infatti, si verificarono ben tre eclissi di Sole e di Luna, delle quali la metà (cioè: tre) visibili nella zona dello Stretto di Messina. Dunque, questo era di per sé già segno che qualcosa di eccezionale e straordinario si stava preparando … Prima Eclisse di Sole La prima Eclisse di Sole, visibile nella zona del sisma, si verificò il 30 Agosto 1905 alle ore 13h 43m 51s (UT), con un oscuramento massimo dell’87,73%.

Fig. 1 - Il Cielo su Messina al momento dell'Eclisse di Sole del 30 Agosto 1905

Osservando l’immagine del Cielo [Fig. 1] su Messina si nota:

- il luogo dell’eclisse di Sole si trova in corrispondenza della costellazione del Leone 3 [Fig. 2]; - Marte è molto vicino a Antares 4; - Urano è all’orizzonte orientale e sta per sorgere.

3 Secondo Tolomeo, “tra i segni con forme di animali terrestri, i settentrionali portano i terremoti subitanei” (costellazione del Leone: 17° Leone – 16° Vergine; costellazione del Toro: 22° Toro – 19° Gemelli) [Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, Libro II]. 4 Antares o Cor Scorpii (α Scorpii) è una stella fissa, nota presso gli astronomi-astrologi persiani, come una delle quattro Stelle reali, il cui nome significa “rivale di Marte”. Di colore rosso, essa è posta nel corpo dello Scorpione e ha una natura prevalentemente marziana e, quindi, non benefica e violenta. In astrologia mondiale, essa è fortemente connessa ai fenomeni tellurici.

Page 3: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Fig. 2 - Il luogo dell’eclisse di Sole tra le zampe del Leone

Fig. 3 - Carta dell'Eclisse di Sole del 30 Agosto 1905

Esaminando la carta dell’eclisse di Sole, redatta per Messina [Fig. 3], è possibile notare che:

- il luogo dell’eclisse di Sole (Declinazione: 09° N 08’ – DH: 02h 33m 02s) è in congiunzione oraria con Mercurio (DH: 02h 46m 06s), signore della figura, in quadratura partile a Marte e a Giove, in opposizione oraria a Saturno (DH: 2h 51m 00s), in parallelo di declinazione 5

5 I paralleli di declinazione sono i circoli minori paralleli all'equatore e producono effetti simili a quelli di una congiunzione.

Page 4: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

con Procyon 6 e in antiparallelo di declinazione con Sinistra 7 (Declinazione: 09° S 45’) che è nei pressi dell’Ascendente o Oroscopo;

- Mercurio (DH: 05° N 46’), signore della figura, è in quadratura partile a Marte e Giove, in opposizione oraria a Saturno (DH: 2h 51m 00s), e in parallelo di declinazione con Procyon (Declinazione: 05° N 28’) e Bellatrix 8 (Declinazione: 06° N 16’);

- Marte (Declinazione: 23° S 22’) ha declinazione elevata 9 e si trova in parallelo di declinazione con Urano (Declinazione: 23° S 45) e in antiparallelo di declinazione con le Pleiadi 10 (23° N 15’ – 24° N 00’);

- Giove (Declinazione: 20° N 16’) è in parallelo di declinazione con Sheratan 11 (Declinazione: 20° N 21’);

- Saturno (Declinazione: 13° S 28’) è congiunto al Nodo Lunare Sud (Cauda Draconis) e in parallelo di declinazione con Khambalia 12 (Declinazione: 12° S 56’);

- Urano (Declinazione: 23° S 45’) ha declinazione elevata ed è congiunto all’Ascendente o Oroscopo e in antiparallelo di declinazione con le Pleiadi (23° N 15’ – 24° N 00’);

- il Fondo del Cielo è nei pressi della Galassia di Andromeda (M31) 13. Il luogo dell’eclisse di Sole dista dall’Ascendente o Oroscopo (angolo orientale) 8h 33m 02s 14, con la conseguenza che l’eclisse incomincia a manifestare i primi sintomi circa 8 mesi e mezzo dopo (cioè: verso metà Maggio 1906) il verificarsi del fenomeno celeste e, essendo stata la durata temporale dell’oscuramento è stata di 2h 27m 2,2s, si protraggono per 2 anni, 5 mesi e 12 giorni fino a Ottobre 1908. Secondo il criterio dell’oscuramento massimo 15 (che attribuisce il numero massimo di 4 anni alle eclissi di Sole il cui oscuramento è pari al 100%), essendo stato questo oscuramento dell’87,73%, gli effetti dell’eclisse di Sole si estenderebbero per 3 anni, 6 mesi e 3 giorni, fino a inizio Marzo 1909. In ogni caso, l’eclisse di Sole ha una vita massima (cioè: un perdurare dei suoi effetti) di 4 anni dal momento in cui si verifica il fenomeno.

6 Procyon (α Canis Minoris) è una stella fissa della natura Mercurio/Marte (secondo Tolomeo) oppure Venere/Marte o Luna/Giove (secondo altri autori) dalla natura non benefica. 7 Sinistra (ν Ophiuchi) è una stella fissa situata nella mano sinistra di Ofiuco e della natura di Satruno/Venere. 8 Bellatrix (γ Orionis) è una stella fissa posta sulla spalla sinistra di Orione, della natura Marte/Mercurio (secondo Tolomeo) oppure della natura Mercurio/Marte (secondo altri autori) e avente un effetto improvvisamente distruttivo. 9 La grande distanza rispetto all’equatore conferisce ai malefici una forza particolare, che ne aumenta l’effetto distruttivo. 10 Le Pleiadi o Iadi costituiscono un asterismo formato da un gruppo di stelle [Asterope, Merope (o Dryope o Aero), Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone (la principale)] connesse ai terremoti. 11 Sheratan o Sharatan (β Arietis) è una stella fissa della natura Marte/Saturno connessa ai fenomeni sismici. 12 Khambalia (λ Virginis) è una stella fissa della natura Mercurio/Marte particolarmente violenta e nociva. 13 La Galassia di Andromeda, nota oggi con la sigla M31 del catalogo di Messier, è descritta dall’astronomo persiano Abd ar-Rahmân as Sûfî (X sec.) come una “macchia di nuvole. La sua natura planetaria non ci è giunta dalla letteratura astrologica, ma sembra ovvio assegnarle una natura molto malefica, a causa del suo aspetto nebuloso e della sua ampia estensione. È stata infatti osservata in alcuni esempi di affezioni visive e in altre figure di terremoti. 14 Secondo R. Signorello, Le eclissi di sole e il tempo degli eventi («Phôs» 16, giugno 2008, p. 1ss.), l’inizio degli effetti dell’eclisse di Sole può essere calcolato moltiplicando la distanza oraria (DH) del luogo dell’eclisse per 48 e dividendola per 12. Applicando questo metodo, gli effetti di quest’eclisse incominciano a prodursi dopo 2 anni, 10 mesi e 6 giorni, a partire dalla data del 06 Luglio 1908. 15 Questo metodo è proposto da M. Fumagalli (Il terremoto del Sichuan orientale, nota 8) che considera “l’oscuramento come fattore prevalente riguardo alla vita di un’eclisse”, con la conseguenza “che per “vita massima” si deve intende quella di un’eclisse al 100%, e che un minor oscuramento ne ridurrà la durata in modo proporzionale. Invece, secondo il metodo tolemaico su base temporale di un anno (Tolomeo) o più anni (4-Signorello, 12-Ridwân), la vita massima di un’eclisse è da misurare sempre all'occidente, indipendentemente dalla quantità di oscuramento”.

Page 5: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Ingresso Vernale 1908 L’Ingresso Primaverile o Vernale si verificò il 21 Marzo 1908 alle ore 00h 27m 30s (UT).

Fig. 4 - Carta dell'Ingresso Primaverile 1908

Esaminando la carta dell’Ingresso Primaverile, redatta per Messina [Fig. 4], è possibile notare che:

- l’orientamento del Cielo (cioè: l’orizzonte e il meridiano) è identico a quello della carta della prima eclisse di Sole;

- il Sole (Declinazione: 00° N 00’ - DH: 01h 22m 12s) è congiunto, sia in zodiaco che nel mondo, a Saturno (DH: 01h 17m 00s), in equidistanza oraria con la Luna (DH: 00h 55m 37s) e in antiparallelo di declinazione con Sadalmelik 16 (Declinazione: 00° S 46’) e forma quadrato partile con l’orizzonte sia della presente carta che di quella della prima eclisse;

- la Luna (Declinazione: 08° S 33’) forma sestile o esagono con il luogo della prima eclisse, quadratura partile separativa con Giove, equidistanza oraria con Saturno (DH: 01h 17m 00s) e parallelo di declinazione con Deneb Kaitos 17 (Declinazione: 09° S 20’) e eclitticamente congiunta con Ceginus 18;

16 Sadalmelik (α Aquarii) è una stella fissa, posta sulla spalla destra dell’Aquario, avente natura Saturno/Mercurio (secondo Tolomeo) oppure Saturno/Giove o Giove/Sole (secondo altri autori) che può comportare anche veri e propri disastri. 17 Deneb Kaitos (β Ceti) è una stella fissa posta sulla coda della Balena, avente natura di Saturno (secondo Tolomeo) oppure di Marte/Saturno/Mercurio, la quale è particolarmente violenta in quanto comporta distruttività. 18 Ceginus (φ Bootis) è una stella fissa posta sulla mano sinistra di Bootes, avente natura Mercurio/Saturno (secondo Tolomeo).

Page 6: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

- Mercurio (DH: 02h 45m), signore della carta della prima eclisse di Sole, si colloca sia in zodiaco che nel mondo presso il luogo occupato nella suddetta carta da Saturno e in opposizione al luogo occupato dalla prima eclisse;

- Marte (DH: 02h 00m 40s) forma trigono orario con l’Ascendente o Oroscopo sia della presente carta che di quella della prima eclisse e con Urano (DH: 05h 56m 57s) della carta della prima eclisse;

- Saturno in quadratura partile con Urano della carta della prima eclisse.

Seconda eclisse di Sole Una seconda eclisse di Sole, visibile nella zona del sisma, si verificò il 28 Giugno 1908 alle ore 17h 54m 34s (UT).

Fig. 5 - Il Cielo su Messina al momento dell'eclisse di Sole del 28 Giugno 1908

Osservando l’immagine del Cielo [Fig. 5] su Messina si nota il luogo dell’eclisse di Sole in corrispondenza della costellazione del Gemello settentrionale 19 (le parti settentrionali o boreali, alle quali si riferisce Tolomeo).

19 “Le parti settentrionali del segno dei Gemelli producono i terremoti” [Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, Libro II] e “le parti boreali dei Gemelli, quelle iniziali del Cancro, quelle terminali dello Scorpione ovvero nel suo terzo decano e il secondo decano dell’Acquario” sono connesse ai fenomeni sismici (cfr. i mss. Par.gr. 2424 fo. 75v, Angelicus 29 fo. 172v, Laurentianus 28, fo. 34, dove alcune di queste stelle sono citate secondo la loro posizione nella costellazione).

Page 7: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Fig. 6 - Carta dell'eclisse di Sole del 28 Giugno 1908

Esaminando la carta dell’eclisse di Sole, redatta per Messina [Fig. 6], è possibile notare che:

- l’orientamento del Cielo (cioè: l’orizzonte e il meridiano) è identico a quello della carta della prima eclisse di Sole e della carta dell’Ingresso primaverile del 1908;

- il luogo dell’eclisse di Sole (Declinazione: 23° N 17’) è angolare (Casa o luogo VII), in congiunzione oraria con Mercurio (signore della carta della prima eclisse), in quadratura partile applicativa a Saturno (in caduta e sovreminente), in parallelo di declinazione con Marte (Declinazione: 22° N 27’) e con le Pleiadi 20 (23° N 15’ – 24° N 00’) e si forma sul Discendente della carta della prima eclisse e in aspetto di sestile o esagono partile con il luogo della prima eclisse;

- Venere, signore della figura, è in congiunzione eclittica con Castor 21; - Mercurio è in opposizione partile e per segno con Urano; - Marte (Declinazione: 22° N 27’) ha declinazione molto elevata e si trova in parallelo di

declinazione con Tejat 22 (Declinazione: 22° N 34’) e con Wasat 23 (Declinazione: 22° N 09’);

20 Le Pleiadi costituiscono un asterismo formato da un gruppo di stelle [Asterope, Merope (o Dryope o Aero), Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone (la principale)] connesse ai terremoti. 21 Castor (α Geminorum) è una stella fissa situata sulla testa del Gemello Settentrionale, avente natura di Mercurio (secondo Tolomeo), di Marte/Venere/Saturno oppure di Luna/Marte (secondo altri autori). 22 Tejat (η Geminorum) è una stella fissa situata sul piede sinistro del Gemello Settentrionale, avente natura Mercurio/Venere e influenza negativa. 23 Wasat (δ Geminorum) è una stella fissa della natura di Saturno, particolarmente nociva e violenta.

Page 8: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

- Giove (Declinazione: 17° N 22’) è quasi in parallelo di declinazione con Aldebaran (Declinazione: 16° N 19’) e in antiparallelo di declinazione con Sirio 24 (Declinazione: 16° S 35’);

- Urano (Declinazione: 23° S 00’) è in opposizione partile a Mercurio e a Venere e in antiparallelo di declinazione con il Sole (Declinazione: 23° N 17’), con la Luna (Declinazione: 23° N 27’), con Marte (Declinazione: 22° N 27‘), con Wasat (Declinazione: 22° N 09’) e con le Pleiadi (23° N 15’ – 24° N 00’);

- la Galassia di Andromeda (M31) a 27° 09’ si trova nei pressi del Fondo del Cielo ed è prossima ad anticulminare.

La prima eclisse di Luna Due settimane dopo l’eclisse di Sole, la zona è stata interessata da un’eclisse penombrale di Luna che si verificò il 13 Luglio 1908 alle ore 21h 33m 48s (UT).

Fig. 7 - Carta della prima eclisse di Luna

24 Sirio (α Canis Maioris) è una stella fissa della natura di Giove/Marte (secondo Tolomeo) oppure Luna/Giove/Marte (secondo altri autori), connessa ai fenomeni sismici e alle inondazioni.

Page 9: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Esaminando la carta dell’eclisse di Luna, redatta per Messina [Fig. 7], è possibile notare che:

- l’orizzonte di questa carta forma quadratura con quello delle tre carte precedenti, mentre il meridiano di questa carta si sovrappone perfettamente con l’orizzonte delle tre carte precedenti;

- l’Ascendente o Oroscopo si sovrappone alla congiunzione Sole/Saturno della carta dell’Ingresso primaverile del 1908;

- è presente un accumulo di pianeti (Sole, Mercurio, Venere e Nettuno) nella Casa IV che si oppongono al luogo dell’eclisse di Luna e a Urano;

- la Luna (Declinazione: 23° S 15’) è in congiunzione eclittica con Urano, in opposizione partile con Nettuno, parallelo di declinazione con Urano (Declinazione: 23° S 04’) e in antiparallelo di declinazione con le Pleiadi (23° N 15’ – 24° N 00’) e con Tejat (Declinazione: 22° N 34’);

- Mercurio (Declinazione: 18° N 38’) è in parallelo di declinazione con Asellus Australis 25 (Declinazione: 18° N 30’);

- Mercurio e Venere si trovano presso il luogo in cui si è verificata la seconda eclisse di Sole, sono congiunti sia nello zodiaco che nel mondo, in quadratura partile con Saturno.

La seconda eclisse di Luna Tre settimane prima che la catastrofe si abbattesse sullo Stretto di Messina, questa zona è stata interessata da una seconda eclisse eclisse penombrale di Luna in data 7 Dicembre 1908 alle ore 21h 55m 00s (UT).

Fig. 8 - Il Cielo su Messina al momento della seconda eclisse di Luna

25 Asellus australis (δ Cancri) è una nebula situata nella costellazione del Cancro connessa ai fenomeni sismici (cfr. i mss. Par.gr. 2424 fo. 75v, Angelicus 29 fo. 172v, Laurentianus 28, fo. 34, dove alcune di queste stelle sono citate secondo la loro posizione nella costellazione: “le parti boreali dei Gemelli, quelle iniziali del Cancro, quelle terminali dello Scorpione ovvero nel suo terzo decano e il secondo decano dell’Acquario”).

Page 10: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Osservando l’immagine del Cielo [Fig. 8] su Messina si nota:

- sta sorgendo a oriente la costellazione del Leone (nell’immagine quasi tutta la costellazione ad eccezione delle zampe posteriori e della coda) [Fig. 9];

- sta tramontando a occidente la costellazione dell’Acquario (nell’immagine quasi tutta la costellazione è tramontata ad eccezione della Cascata d’Acqua) [Fig. 10];

- il Medio Cielo è in corrispondenza della costellazione del Toro [Fig. 11]; - nel Fondo del Cielo sta anticulminando la costellazione dello Scorpione [Fig. 12].

Fig. 9 - Il sorgere della costellazione del Leone

Fig. 10 - Il culminare della costellazione del Toro

Page 11: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Fig. 11 - Il tramontare della costellazione dell’Aquario

Fig. 12 – L’anticulminare della costellazione dello Scorpione

Se compariamo il Cielo nel momento della seconda eclisse di Luna con quello della prima eclisse di Sole del 1905 si ha il ripetersi di una configurazione: all’orizzonte orientale sorge il luogo della prima eclisse di Sole del 1905. Infatti, molto importante è il ripetersi delle configurazioni presenti nella carta della prima eclisse di Sole nelle successive carte (ingressi del sole agli equinozi e ai solstizi, nelle sizigie stagionali, in quelle che precedono l’evento e, infine, nella figura stessa dell’evento) 26.

26 A questo proposito, M. Fumagalli afferma: “Il giudizio non risulta dall’esame di una sola figura, ma dal raffronto di più figure in successione, fino a quella della sizigia che precede l’evento. Come vedremo, in questa sequenza di figure le eclissi hanno il ruolo di “attivare” alcune stelle e alcune parti dello zodiaco che rimangono sensibili ai richiami successivi, ovvero al loro ritorno nelle figure. Questi richiami potranno verificarsi in altre eclissi, negli ingressi del sole agli equinozi e ai solstizi, nelle sizigie stagionali, in quelle che precedono l’evento e, infine, nella figura stessa dell’evento”.

Page 12: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Fig. 13 - Carta della seconda eclisse di Luna

Esaminando la carta della seconda eclisse di Luna, redatta per Messina [Fig. 13], è possibile notare che:

- il Sole (Declinazione: 22° S 39’) è in parallelo di declinazione con Urano (Declinazione: 22° S 59’) e con alcune stelle delle Pleiadi (23° N 15’ – 24° N 00’), nebula connessa ai fenomeni sismici;

- la Luna è in antiparallelo di declinazione con Mercurio (Declinazione: 21° S 22’) e in parallelo di declinazione con Wasat (Declinazione: 22° N 09’), Tejat (Declinazione: 22° N 34’) e Asellus Borealis 27 (Declinazione: 21° N 48’);

- Venere (Declinazione: 13° S 31’), signore della figura dell’eclisse di Sole, è in congiunzione eclittica e in parallelo di declinazione con Marte (Declinazione: 13° S 32’);

- Mercurio (Declinazione: 21° S 22) è in aspetto di quadratura con il luogo della prima eclisse di Sole e in antiparallelo di declinazione con Wasat (Declinazione: 22° N 09’) e Tejat (Declinazione: 22° N 40’);

27 Asellus Borealis (γ Cancri) è una nebula situata nella costellazione del Cancro connessa ai fenomeni sismici (cfr. i mss. Par.gr. 2424 fo. 75v, Angelicus 29 fo. 172v, Laurentianus 28, fo. 34, dove alcune di queste stelle sono citate secondo la loro posizione nella costellazione: “le parti boreali dei Gemelli, quelle iniziali del Cancro, quelle terminali dello Scorpione ovvero nel suo terzo decano e il secondo decano dell’Acquario”).

Page 13: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

- nel Fondo del Cielo si trova Graffias 28.

Il novilunio precedente il terremoto

Dopo l’eclisse di Luna del 7 Dicembre 1908, si verifica appena cinque giorni prima del terremoto, in data 23 Dicembre 1908 alle ore 11h 49m 36s (UT), un’altra eclisse di Sole non visibile nella zona dello stretto, ma altrettanto significativa e interessante.

Fig. 14 - Novilunio precedente il terremoto

Il novilunio [Fig. 14] è quello che apre le porte alla catastrofe e presenta alcune caratteristiche degne di nota:

- il luogo della sizigia novilunica si forma sull’Ascendente o Oroscopo della carta delle due precedenti eclissi di Sole e di quella dell’Ingresso primaverile del 1908;

- l’Ascendente o Oroscopo si sovrappone sul Fondo del Cielo delle carte della prime e della seconda eclisse di Sole e dell’Ingresso Primaverile 1908, in congiunzione a Mercurio (signore della prima eclisse di Sole), in opposizione, sia partile che per declinazione, al luogo in cui si

28 Graffias o Frons Scorpii (β Scorpii) è una stella fissa posta sulla testa dello Scorpione avente natura Marte/Saturno (secondo Tolomeo) oppure di Giove/Saturno o Giove/Luna disarmonica (secondo altri autori), dalla natura nociva e malefica.

Page 14: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

è verificata la seconda eclisse di Sole del 28 Giugno 1908 e in prossimità della Galassia di Andromeda (M31) a 27° 09’;

- Venere, signore della carta della seconda eclisse di Sole, si congiunge a Graffias.

Il Terremoto

Fig. 15 - Il Cielo su Messina al momento del terremoto

Il terremoto si verifica il 28 Dicembre 1908 con una prima scossa di avvertimento alle 4h 00m (UT), seguite da tre potentissime scosse (una sussultoria, una ondulatoria e la terza vorticosa) di magnitudo 7,2 Richter durate 37 secondi e da un successivo maremoto ad iniziare dalle 4h 21m (UT).

Fig. 16 – Carta del terremoto del 28 Dicembre 1908

Page 15: IL ruoLo deLLe steLLe fIsse neL terremoto deLLo stretto dI ...sphaeracoelestis.altervista.org/Articoli/Il_ruolo_delle_stelle... · ar-Rahmân as Sûfî ... La sua natura planetaria

Osservando il Cielo [Fig. 15] si può notare che Venere, pianeta dominante nella carta della seconda eclisse, sorgeva alle 3h 58m (UT) mentre, dalla parte opposta, Aldebaran tramontava alle 3h 59m (UT), appena un minuto prima del verificarsi della prima scossa di avvertimento. Invece, Antares sorgeva alle 5h 26m proprio durante il verificarsi della catastrofe e mentre ad occidente stava tramontando la costellazione del Toro. Esaminando la carta eretta per il momento del terremoto, ovverosia il 28 Dicembre 1908 alle ore 04h 21m 00s (UT), è possibile notare che:

- l’orizzonte della carta del terremoto si sovrappone all’opposizione tra Marte e Giove presente nella carta della prima eclisse di Sole del 1905, in modo tale che l’Ascendente o Oroscopo si sovrapponga a Marte e formi quadratura con il luogo della prima eclisse di Sole;

- il Sole e Mercurio sono in congiunzione eclittica ed entrambi si oppongono al luogo della seconda eclisse di Sole del 1908 e il Sole (Declinazione: 23° S 19’) è in parallelo di declinazione con Urano (Declinazione: 22° S 51’) e in antiparallelo di declinazione con le Pleiadi (23° N 15’ – 24° N 00’);

- la Luna è eclitticamente congiunta con le stelle dell’Acqua dell’Aquario, si oppone al luogo della prima eclisse di Sole del 1905, si trova nel luogo occupato da Mercurio nella carta dell’Ingresso primaverile del 1908 e forma sestile o esagono con il Sole e con Mercurio e trigono con il luogo della seconda eclisse di Sole;

- Mercurio, signore della prima eclisse di Sole, si oppone al luogo occupato dall’eclisse di Sole e raggiunge una declinazione molto elevata (Declinazione: 25° S 01’);

- Venere (Declinazione: 20° S 04’), signore della precedente eclisse di Sole, è appena sorta e in antiparallelo di declinazione con Sheratan (Declinazione: 20° N 21’);

- Marte (Declinazione: 17° S 36’) è in parallelo di declinazione con Dorsum 29 (Declinazione: 17° S 36’);

- Saturno è al Fondo del Cielo, il quale è in congiunzione eclittica con Galassia di Andromeda (M31) a 27° 09’ e con la stella fissa Scheat 30 e si trova nella controantiscia di Saturno;

- all’orizzonte orientale sta sorgendo Antares e in quello occidentale sta tramontando Aldebaran.

In conclusione, l’esame di queste carte e del relativo Cielo conferma la connessione tra alcune costellazioni (quella del Toro, dei Gemelli, di alcune parti del Cancro, del Leone, di alcune parti dello Scorpione e dell’Aquario), alcune stelle fisse e nebule nocive 31(Aldebaran, Antares, Sirio, Aldebaran, Antares, Polluce, Pleiadi, Praesepe, Andromeda, Acqua dell’Acquario, Aculeo dello Scorpione) con gli eventi sismici, quando sorgono, culminano, tramontano o anticulminano e se configurate per longitudine e/o declinazione con i luoghi principali in cui si sono verificate eclissi dei luminari (cioè: del Sole e della Luna) o in cui si trovano pianeti come Mercurio, Marte, Saturno e Urano.

L’articolo (salvo diversa specificazione), le traduzioni e il materiale didattico pubblicato su questo sito, sono stati prodotti da Massimiliano Gaetano, Astrologo iscritto all’Albo Professionale Nazionale Privato degli Astrologi tenuto dal CIDA, che ne reclama la proprietà intellettuale. Si prega quindi di contattare l’autore all’indirizzo [email protected] prima di qualunque eventuale utilizzo. In caso di autorizzazione dell’autore, verrà richiesto di citare la fonte (nome dell’autore e sito di provenienza).

29 Dorsum (θ Capricorni) è una stella fissa posta sul dorso del Capricorno e di influenza negativa. 30 Scheat (β Pegasi) è una stella fissa posta sulla spalla di Pegaso della natura di Marte/Mercurio (secondo Tolomeo) oppure di Saturno o di Saturno/Mercurio (secondo altri autori). Generalmente è considerata come una stella dall’influenza malefica connessa alle catastrofi. 31 Le stelle nocive e le nebulose sono connesse con eventi particolarmente violenti (terremoti, inondazioni ed altri cataclismi naturali), che si potranno verificare se e quando - richiamati da successive eventuali figure - gli effetti dell'eclisse giungeranno a compimento.