il reporter q4 - settembre 2014

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Settembre 2014 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Gestione dei debiti, ora ci pensa il comune SEGUE A PAGINA 20 E sattori sì, ma dal volto umano. Entro ottobre i fiorentini si vedranno arrivare a casa 1.500 lettere con cui Palazzo Vec- chio chiederà a chi è indietro col pagamento di tasse, multe e servizi di saldare il conto. La notizia positiva è che sono avvisi “bonari”, ossia precedono di un passo la riscossione coattiva, con interessi di mora, sanzioni e spese di notifica. Eccezione sono gli atti in scadenza, che rischiano di non essere riscossi dal Comune e che partiranno come cartelle di pagamento vere e proprie. Gianni Carpini PAGINA 8-9 Ricercatori under 40 Gli “angeli” del Meyer Gabriele Lavia alla Pergola: “Il mio teatro aperto alla città” PAGINA 23 PAGINA 22 Tutti “a Mollo” contro la Sla L ’Ice bucket challenge, gara di solidarietà a colpi di gavetto- ni ghiacciati, ha coinvolto anche la Fiorentina. A bagnarsi (contri- buendo alla ricerca sulla malat- tia) anche Montella e Rossi. Fiorentina Distribuito da Formula Direct simply Un tram chiamato desiderio Linee 2 e 3, lo speciale de Il Reporter : mappe, cantieri, numeri utili e viabilità alternativa La città che cambia PAGINE 11-18 Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.39 del 1 settembre 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A. Anno VIII Ed. 39 Isolotto Legnaia Soffiano Firenze Quartiere 4 le priorità? si decidono con i “vicini” (di città) Quartiere e Scandicci siedono allo stesso tavolo per discutere insieme di progetti e obiettivi. l’isolotto fa sessanta, celebrazioni in arrivo Dieci mesi per festeggiare un compleanno speciale, con even- ti, incontri e mostre fotografiche. PAGINA 3 SEGUE A PAGINA 2 tutti sul palco (con i capelli bianchi) PAGINA 4 DOTT. GIANLUCA MARINI ODONTOIATRA Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 [email protected] In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Page 1: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

Settembre2014

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

Gestione dei debiti,ora ci pensa il comune

☛ segue a pagina 20

Esattori sì, ma dal volto umano. Entro ottobre i fi orentini si vedranno arrivare a casa 1.500 lettere con cui Palazzo Vec-

chio chiederà a chi è indietro col pagamento di tasse, multe e servizi di saldare il conto. La notizia positiva è che sono avvisi “bonari”, ossia precedono di un passo la riscossione coattiva, con interessi di mora, sanzioni e spese di notifi ca. Eccezione sono gli atti in scadenza, che rischiano di non essere riscossi dal Comune e che partiranno come cartelle di pagamento vere e proprie.

Gianni Carpini

☛ pagina 8-9

Ricercatori under 40Gli “angeli” del Meyer

Gabriele Lavia alla Pergola: “Il mio teatro

aperto alla città”

☛ pagina 23 ☛ pagina 22

Tutti “a Mollo”contro la SlaL’Ice bucket challenge, gara di

solidarietà a colpi di gavetto-ni ghiacciati, ha coinvolto anche la Fiorentina. A bagnarsi (contri-buendo alla ricerca sulla malat-tia) anche Montella e Rossi.

Fiorentina

Dis

trib

uito

da

Formula Directsimply

Un tram chiamato desiderioLinee 2 e 3, lo specialede Il Reporter: mappe,cantieri, numeri utilie viabilità alternativa

La città che cambia

☛ pagine 11-18

Per

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Anno VIIIEd. 39

IsolottoLegnaiaSoffiano

FirenzeQuartiere 4

le priorità? si decidonocon i “vicini” (di città)Quartiere e Scandicci siedono allo stesso tavolo per discutere insieme di progetti e obiettivi.

l’isolotto fa sessanta,celebrazioni in arrivoDieci mesi per festeggiare un compleanno speciale, con even-ti, incontri e mostre fotografiche.

☛ pagina 3

☛ segue a pagina 2

tutti sul palco(con i capelli bianchi)

☛ pagina 4

dott. Gianluca MariniODONTOIATRA

Studio: via Spinello Aretino, 1850134 Firenze

Tel. 055 [email protected]

In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per

i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista

La famiglia italiana della frutta

Page 2: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

Si avvicina il sessantesimo compleanno dell’Isolotto: in arrivo eventi e iniziative

Curiosità

anche una maglietta“ad hoc” per l’evento

Dalla Grande Mela al “pic-colo Isolotto”. Un cuore

rosso, una T-shirt e la voglia di celebrare in modo diverso l’anniversario. Un artigiano-artista, Giovanni Erbabianca, 39 anni, ha lanciato la magliet-ta “I Love Isolotto”, prendendo in prestito il famoso “I love NY”. “È un modo per mettere in luce la nostra storia – spiega – non abbiamo né monumenti né bellezze naturali, ma questo è un luogo di partecipazione e vita sociale: qui sono nati i Quartieri come istituzioni de-centrate, qui teneva la messa don Mazzi”. Al progetto col-labora l’associazione di pro-mozione sociale Acf – comu-nità di famiglie, a cui va parte dell’incasso.

G.C.

l’isolotto spegnesessanta candeline,con Una festa lunga (quasi) un anno

Verso il 6 novembre

La testimonianzaDieci mesi per festeg-

giare un compleanno speciale, con eventi, incontri e mostre

fotografiche. L’Isolotto, quello “vecchio” come i residenti chia-mano la zona intorno all’omoni-ma piazza, compie sessant’anni il prossimo 6 novembre. In questa data, nel 1954 nacque la “città sa-tellite”: il sindaco Giorgio La Pira consegnò alle prime mille fami-glie le chiavi delle nuove abitazio-ni popolari, alte sei piani. Gratta-cieli, per l’epoca. Le ultime case arrivarono il 24 luglio 1955. A sessant’anni di distanza, il quar-tiere si prepara a celebrare il suo passato, ma soprattutto il pre-sente e il futuro. Il Q4 è al lavoro per stilare un lungo programma di iniziative che andranno avanti fino al luglio 2015, coinvolgendo associazioni, parrocchia, comu-nità di base, circolo Arci, istituto comprensivo della Montagnola, BiblioteCanova e commercianti. Il clou sarà il 6 novembre, con un convegno e una festa insieme alle scuole, ma le iniziative par-tiranno ben prima. A ottobre la “casa” di don Mazzi, la comunità di base dell’Isolotto, presenterà una pubblicazione sulla sua sto-ria, mentre domenica 12 ottobre il centro commerciale naturale che raggruppa i negozi tra le vie Andreotti, delle Magnolie e Tor-cicoda promuoverà una giorna-

ta di aperture straordinarie con bancarelle in strada e un tuffo nel passato, quando intorno all’Isolotto c’erano campi e poco più, grazie a un mercato di ini-zio Novecento e dimostrazioni di antichi mestieri. Ma anche i singoli cittadini hanno deciso di spegnere simbolicamente le sessanta candeline. Ad esempio Silvana Pezzati, ex sarta 91enne, e la figlia Gioia sono alla guida di un negozio di abbigliamento che di anni ne ha 60, proprio come l’Isolotto. E allora, per domenica 28 settembre hanno pensato a una festa con spettacoli per bim-bi e musica, nel negozio di via Torcicoda 17. Silvana arrivò qui nel settembre del 1954, due mesi prima che venissero consegnate le case popolari, e mise su una bottega in via Palazzo dei Dia-voli, che col tempo si è trasferita e si è trasformata in una bouti-que. “All’inizio abitavo in piazza Santa Croce – ricorda – quando mio marito, tessitore a Prato, fu licenziato, decisi di aprire una merceria in questo quartiere, considerato al tempo lontano dal centro: tirai su l’attività dal niente, iniziai col riparare cal-ze”. E chi all’Isolotto ha vissuto una vita ora guarda al presente. “Non è un quartiere dormitorio – dicono Silvana e la figlia Gioia – non dorme, ma è sveglio nelle iniziative come nel sociale”.

Gianni Carpini

“i giovani di allora e di oggi”

In occasione dei sessant’anni dell’Isolotto, una cittadina “storica” del quartiere, arrivata qui da bambina e – per questa storia –

fondatrice con altri del Pmli, ci ha inviato una sua testimonianza scritta sulla vita nella “città satellite”. Per motivi di spazio ne ripor-tiamo solo uno stralcio, incentrato soprattutto sugli anni Sessanta, momento cruciale per la storia del quartiere:“Ricordo bene le esperienze fatte con il comitato di quartiere all’indo-mani dell’alluvione di Firenze, ancor prima quelle contro i licenzia-menti di massa alla Galileo e in altre fabbriche, quelle con la scuola popolare, ricordo l’uso dell’assemblea generale della popolazione, che si poteva tenere indifferentemente nella piazza o nella chiesa aperta, per decidere il da farsi nei momenti cruciali. Le baracche verdi, i lo-cali del centro sociale, della casa del popolo e della parrocchia stessa, erano i luoghi del nostro dibattito avanzato, democratico e a tutto campo. Ogni decisione veniva presa con l’onestà e la voglia di cam-biare radicalmente la situazione degli oppressi, utilizzando di fatto quegli strumenti di democrazia diretta, di lotta di piazza, che si ri-velavano vincenti nel far emergere le esigenze della popolazione sul piano pratico e politico ideale. Varie generazioni di giovani hanno fatto la storia dei primi 60 anni dell’Isolotto, hanno creato comitati a sostegno di ogni lotta. Sono convinta che con lo stesso spirito che ha animato quei pionieri, i giovani di oggi potrebbero conseguire gli stessi e ancor migliori risultati. Di cui di fatto c’è un gran bisogno, non importa quanto tempo e fatica ci voglia a conquistarli”.

Patrizia Pierattini

#Primo piano

Il rione si prepara a celebrare il suo passato, con uno sguardo al domani: in arrivo iniziative fino a luglio 2015

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DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATOSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in con-temporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

EDITORE E CONCESSIONARIA PUBBLICITARIA

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STAMPANuova Cesat - Firenze (FI)

Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.39 del 1 settembre 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A.

Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze.

2 | Settembre 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 3: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

Il futuro del quartiere si decide con i “vicini”Riunioni con Scandicci sui temipiù importanti

La città che cambia

L’appuntamento

Insolite riunioni tra vici-ni di casa per questioni “condominiali” di tutto rispetto: la ristrutturazio-

ne di Torregalli, il futuro dell’ex Lupi di Toscana, la situazio-ne di Pontignale, la viabilità sull’anello Bagnese-Torregalli-Nenni-Indiano. Snodi cruciali per l’intera città metropolitana. Così, Quartiere 4 e Scandicci si siedono intorno allo stesso ta-volo per decidere le priorità dei territori confinanti: da una parte il presidente del Q4 e i consiglie-ri alla guida delle commissioni, dall’altra la giunta di Scandicci. La prima seduta congiunta si è svolta a luglio, ma l’appunta-mento si ripeterà ogni quattro mesi, mentre continuano gli in-contri tra gli assessori di Firenze e Scandicci insieme ai presidenti delle commissioni del Consiglio di Quartiere 4 per discutere di urbanistica, viabilità, sport e cul-tura. Tra i primi obiettivi comu-ni c’è l’ospedale di Torregalli. “Un polo importantissimo al servizio di 150mila abitanti nella zona sud-ovest dell’area metropolita-

Gianni Carpini

Il pronto soccorso di Torregalli: l’ospedale è uno dei primi “obiettivi comuni” di Quartiere 4 e Scandicci, che hanno deciso di sedersi allo stesso tavolo per decidere le priorità dei territori confinanti

Il primo sabato d’autunno torna in piazza dell’Isolotto la festa della onlus Equobi

una giornata “bio”, tra sapori e musica

Chi abitualmente frequenta “Il Bottegotto”, negozio di com-mercio equo e solidale in via Modigliani, non si lascerà sfug-

gire questa iniziativa. Per chi invece è “neofita” di stili di vita so-stenibili e consumi critici, è l’occasione per approfondire questi temi. L’evento in questione è la quinta edizione della festa della Onlus Equobi, associazione dal cuore “isolottano” che, dal 2008, promuove il commercio equo-solidale a Firenze. Nel primo saba-to d’autunno – il 27 settembre, dalle 15,30 – la onlus porterà in piazza dell’Isolotto i suoi colori, le sue cause e i suoi cibi. Tra un morso e l’altro ai prodotti provenienti dalla filiera biologica a km zero (acquistabili dietro offerta libera), si potrà prendere parte ai tanti laboratori organizzati in collaborazione con altri partner del territorio, fra cui Fierucola, Gassolotto, associazione Istrici e as-sociazione Liberamente Pollicino. In serata, musica dal vivo per concludere in allegria la giornata “bio” del quartiere.

I.R.V.

na – spiega il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – chiede-remo un incontro con l’azienda sanitaria soprattutto per parlare della necessaria ristrutturazione del pronto soccorso. È fonda-mentale – osserva – iniziare a ragionare nell’ottica della città metropolitana”. I lavori per ri-mettere a nuovo il pronto soc-corso (quasi 43mila accessi nel 2013, il numero maggiore per la Asl fiorentina) dovevano partire alla fine dello scorso anno, ma poco si è mosso. A fare pres-sing per la riqualificazione è un tridente di rappresentanti istitu-zionali: il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, quello di Lastra a Signa Angela Bagni e il numero uno del Q4 Dormentoni. Altra partita tutta da giocare è quella che riguarda l’ex caserma Gon-zaga, uno scatolone di cemento da 33mila metri quadri passato dal Ministero della Difesa al Co-mune di Firenze, che potrebbe trasformarsi, grazie al nuovo regolamento urbanistico, in un quartiere residenziale con verde, servizi e negozi. La parola passa

ora ai cittadini: tra la fine di set-tembre e ottobre si inizieranno a organizzare alcuni incontri che coinvolgeranno gli abitanti del versante fiorentino e quelli del lato scandiccese. Non è escluso che anche qui il sindaco Nar-della organizzi una “maratona dell’ascolto” come già successo in Oltrarno. Altro punto caldo, la viabilità all’imbocco dell’India-no: il progetto per il raddoppio di via Baccio da Montelupo in corrispondenza del nuovo ponte sulla Greve e la deviazione del traffico fuori dal borgo storico è ancora una bozza. Il Quartiere 4 ha chiesto che l’opera (cinque milioni di euro circa) sia reinse-rita nel piano triennale degli in-vestimenti del Comune.

piazza pier vettoria “caccia” di firme

Piazza Pier Vettori ci ripro-va, ma servono 500 firme.

Cinque mesi di assemblee aperte a residenti e commer-cianti per disegnare il futuro della piazza: è l’idea di “Save The City”, onlus impegnata nella riqualificazione degli spazi di Firenze, e dell’asso-ciazione Amici della Terra, che però – per dar voce ai cittadini – hanno bisogno di almeno 500 firme entro il 30 ottobre. Solo così accederanno ai finanziamenti regionali per i percorsi di partecipazione. Sa-ranno organizzati banchini per la raccolta delle firme in tutto il quartiere: chi vuol sostenere il progetto (si può firmare da 16 anni) può recarsi anche alla sede di Confesercenti in piaz-za Pier Vettori, mentre il Q4 mette a disposizione Villa Vo-gel tutte le mattine e martedì e giovedì pomeriggio fino alle 17. “Vogliamo ripartire dalle piazze ‘dimenticate’ che hanno bisogno di interventi”, spiega il presidente di Save The City Alessandro Tarducci.

Il progetto

#Primo piano

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Settembre 2014 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 4: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Realtà del quartiere

attori si diventa, anche dopo i sessant’anniVia a uno speciale corso di teatro. L’obiettivo? È quello di stare meglio

farollo, falpalàe... i loro libri

Non è mai troppo tardi. Ne-anche per iniziare a fare teatro. E se negli anni ‘60 il maestro Manzi insegnò a

leggere e scrivere a decine di migliaia di italiani analfabeti con le sue lezioni in tv, quelli dell’Officina Teatro ‘O sono con-vinti che oggi sia possibile portare gli ultrasessantenni a calcare il palcosce-nico. Per questo hanno organizzato un corso, anzi un “percorso di teatro”, che si chiama “La Bella Età” e che inizierà a ot-tobre, per concludersi nel maggio 2015:

una lezione di due ore ogni settimana per scoprire e sviluppare le proprie ca-pacità espressive, per fare esercizi di di-zione, pronuncia e lettura, per imparare a usare le mnemotecniche (le tecniche per memorizzare in modo facile e velo-ce) e la propria espressività fisica. In po-che parole, per apprendere i rudimenti dell’arte teatrale. Non con l’obiettivo di diventare attori famosi – anche se mai dire mai, chissà che non si scoprano talenti nascosti... – ma semplicemente per stare meglio. Con se stessi e con gli

altri. “Fare teatro insegna a recuperare il tempo per noi e per gli altri, abbatte le differenze di età e di genere, stimola il recupero di alcune capacità motorie e tante altre cose positive”, dice Leonardo Torrini che, insieme a Paolo Papini, ha fondato l’Officina e da diciotto anni è impegnato nel campo della didattica te-atrale. Teatro O’ è infatti un’associazione culturale e compagnia, ma soprattutto è una scuola. Una scuola che organizza corsi – per ragazzi e ragazze dai 17 anni in su – strutturati in tre anni: il primo per avvicinarsi per la prima volta al te-atro, il secondo dedicato al lavoro sui personaggi, il terzo per imparare la vera e propria costruzione di uno spettacolo teatrale. Anche per i meno giovani reci-tare può essere un modo per riscoprire o avvicinarsi per la prima volta ai gran-di classici del teatro e, più in generale, della cultura. Perché, appunto, non è mai troppo tardi. Ed è per questo che “La Bella Età”, realizzato anche grazie al contributo del Consorzio Metropoli e del Quartiere 4, è rivolto alle persone con più di sessant’anni di età (e residen-ti nel quartiere). Le “lezioni” si svolge-ranno alla “New Staz” di via Attavante 5. Il corso costa 38 euro al mese per i soci Coop e 48 euro per tutti gli altri. Per informazioni e iscrizioni è possi-bile telefonare al numero 328.2793144 oppure al 339.3318580, o ancora allo 055.4684591.

All’anagrafe sono registrati come Francesco e Chiara, ma potete tranquilla-mente chiamarli – proprio come fanno i bambini – Farollo e Falpalà. Sono

gli iperattivi proprietari della libreria per bambini in via del Pollaiolo, che proprio ai loro “nomi d’arte” attinge per la sua fantasiosa insegna. Francesco e Chiara, ora poco più che trentenni, si sono conosciuti qualche anno fa facendo clownterapia negli ospedali di Roma, tramite l’associazione “Ridere per vivere”. E proprio in corsia sono nati “Farollo” e “Falpalà”, è scattata la scintilla amorosa e ha preso for-ma il loro sogno: aprire una libreria per bambini. Così, conclusi gli studi univer-sitari nella capitale, si sono trasferiti a Firenze – città di Francesco, mentre Chiara è avellinese – e, grazie all’aiuto delle famiglie, hanno aperto, lo scorso dicembre, la tanto agognata libreria. “L’Isolotto è stata una scelta di vicinanza ma anche di cuore. Aprire una libreria in centro non ci interessava. In centro c’è il turismo, il mordi e fuggi, grandi masse, non era il tipo di realtà che volevamo creare. Questo è invece un quartiere in crescita, ricco di vita, di scuole, di attività, ma una libreria dedicata all’infanzia mancava completamente”, racconta “Farollo”, che si divide tra la libreria e un altro impiego, mentre è “Falpalà” a gestirla a tempo pieno. Nel loro “antro” allegro e coloratissimo, però, non ci sono solo libri. Forti della loro esperienza di volontariato con i bambini, del loro entusiasmo e di un’accurata os-servazione del panorama editoriale, i due hanno creato qualcosa in più di una semplice libreria: “Stiamo cercando di creare molte collaborazioni con le realtà commerciali, le associazioni del quartiere e le istituzioni educative. A ottobre, per esempio, proporremo, assieme all’associazione MinaRock, un corso di inglese e uno di teatro per bambini. Oltre a questo – viene spiegato – organizziamo feste di compleanno, letture e laboratori. Crediamo che in questo momento fare rete, collaborare, sia l’unico antidoto alla crisi”. E funziona? “Abbiamo avuto tantissime mamme che sono entrate dicendo: ‘È tornato a casa e mi ha chiesto di andare in libreria... non ci credevo, non legge mai, ci siamo venuti subito!’”. Sì, funziona.

Fausto Fedi

Irene Roberti Vittory

Sul palco Bambini

Scatta a ottobre il “percorso di teatro” chiamato “La Bella Età”, rivolto agli ultrasessantenni e organizzato dall’Officina Teatro ‘O

Bambini protagonisti alla libreria “Farollo e Falpalà” di via del Pollaiolo

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4 | Settembre 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

Regolamento Urbanistico

70° anniversario della liberazione di Firenze

1954-2014

Fino al 30 settembre

L’11 agosto scorso, nel corso della cerimonia per il 70° anniversario della Liberazione di Firenze, il Sindaco Nardella ha indicato Villa Vogel come una delle possibili sedi del Museo della Resistenza. Il Presidente del Q.4 Mirko Dormentoni ha così com-mentato. “Orgogliosi di essere tra le possibili collocazioni del futuro Museo della Re-sistenza. Saremmo felici di ospitarlo nella Limonaia di Villa Vogel o in un altro luogo del Q.4 dove, in zone come So� ano, Monticelli e Pignone, uomini e donne hanno combattuto per la Liberazione di Firenze e dell’Italia. In ogni a caso, qualunque sarà la scelta, daremo il nostro contributo a� nché il Museo sia realizzato, per far sì che la memoria storica dei nostri valori costituenti resti viva e forte”.

La liberazione in BibliotecaNell’ambito delle manifestazioni per il 70° anniversario della liberazione di Firenze (1944-2014), BiblioteCaNova Isolotto, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, propone quattro incontri sulla narrativa dedicata alla Resi-stenza. 9 e 23 settembre, 7 e 21 ottobre, ore 18. Info: BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel.055.710834 http://bibliotecanovaisolotto.comune.� .it

Consiglio di quartiere

Cultura

Bilancio

Tra i suoi primi atti il Q.4 ha anche approvato all’unanimità un ulteriore blocco di osservazioni al Regola-mento Urbanistico riproponendone alcune già presentate a suo tempo e non recepite nella prima fase di redazione del provvedimento. Le aree interessate sono: Monte Oliveto, via Pisana, Le Muricce-Campolmi, via Zanella, via Filippo Lippi, via Bibbiena, via Canova, San Lorenzo a Greve. Per la caserma Lupi di Toscana il Q.4 chiede una procedura di concorso con la de� nizione molto attenta di un mix di funzioni equilibrato e in grado di rispondere a domande e bisogni che non trovano un’ade-guata soddisfazione nell’attuale assetto urbanistico del quartiere; prima di attivare il concorso il quartiere intende in ogni caso promuovere un percorso di partecipazione che coinvolga cittadini, associazioni e il Comune di Scandicci. Altre osservazioni sono state formulate in merito a: allestimento di un parcheggio scambiatore con la tramvia in piazza Batoni; parcheggi di via della Fonderia e alle ex-O� cine del Gas; area verde interna tra le vie So� ano, Olivuzzo, Domenico Veneziano e Starnina; riquali� cazione di piaz-za Isolotto e piazza Pier Vettori; sistemazione della viabilità Firenze-Scandicci; allestimento di rotatorie di � uidi� cazione del tra� co lungo gli assi Etruria, Canova, Lunga-Simone Martini; estensione e ricucitura della rete ciclabile; sviluppo e caratterizzazione dell’area sportiva di San Bartolo; servizi e funzioni nell’area dell’Argingrosso.

Per visualizzare l’atto completo http://q4.comune.� .it

Il Q.4, nell’esprimere il proprio parere favorevole al bilancio comunale 2014, ha posto con forza alcune priorità e sottolineato degli aspetti por-tanti su cui intende fornire il proprio contributo. In particolare viene chiesto di dare sostanza al preannunciato impegno per la valorizzazione dei quartieri, specie in prospettiva dell’ormai immi-nente entrata in funzione della ‘città metropolitana’.Questo signi� ca ride� nire le funzioni delegate e dotarsi di strumenti or-ganizzativi più adeguati per poterle esercitare nel modo migliore. Ma vuol dire anche allargare e a� nare gli ambiti di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, alla scelte urbanistiche e alla gestione dei servizi del terri-torio locale. Per le funzioni delegate il Q.4 chiede particolare impegno e attenzione in alcuni settori nevralgici come i servizi sociali territoriali (in aumento la povertà e il disagio), i servizi educativi e culturali (specialmente quelli riferiti ai ragazzi e ai giovani), la manutenzione scolastica. Per il verde pubblico viene manifestato apprezzamento per l’investi-mento di nuove risorse nella manutenzione ordinaria e si chiede in parti-colare che queste vengano destinate in prima istanza al verde scolastico e alle alberature nell’area dell’Isolotto storico.Per il piano degli investimenti questi i principali rilevi.Per la manutenzione straordinaria delle strade e dei marciapiedi si chie-de innanzitutto di completare il piano degli interventi già � nanziato e non completato perché rimasto vittima delle ristrettezze del Patto di Stabilità (via di So� ano, via Baccio da Montelupo, Lungarno dei Pioppi, viale Nen-ni con le rispettive strade limitrofe). Altre priorità di intervento segnalate: strade limitrofe a via Lunga (via Corcos, via Panerai, via de’ Tommasi, via dei Rosai, via del Croci� sso e via delle Torri); via dell’Argingrosso; via Palazzo dei Diavoli; sistemazione degli accessi pedonali al plesso scolastico della

Montagnola e del capolinea della linea Ataf 9 in via Foggini.Edilizia scolastica. Oltre al pregevolissimo progetto per la costruzione della nuova scuola elementare Calvino (un grande intervento di cui sono partiti i cantieri), viene segnalata la necessità di un intervento in vecchie strutture prefabbricate come la scuola media Ghiberti. Tra le strutture sportive meritevoli di investimento viene evidenziata la situazione della palestra geodetica della Montagnola.Tra le opere infrastrutturali precedenza assoluta per la passerella dell’Isolotto, la cui sistemazione de� nitiva deve precedere la costruzione dell’analoga struttura prevista tra Argingrosso e Cascine. Viene richiesto inoltre di anticipare al 2015 i fondi necessari all’attuazione del progetto di riquali� cazione di Piazza dell’Isolotto; è stato stanziato un milione di euro per dare concretezza operativa al progetto partecipato portato avanti dal Quartiere e in tal senso verrà bandito un concorso che uscirà nelle prossime settimane. In primo piano anche lo sviluppo della viabilità del nodo di Ponte a Greve con il completamento dei collegamenti Nenni-Torregalli e Nenni-Ponte all’Indiano e il consolidamento preventivo della rete esistente, a comincia-re dalla rotatoria Bugiardini-Roncolino. Per la viabilità resta fondamentale anche l’ultimazione del ripristino del sottopasso di viale Talenti. Altre ope-re pubbliche da inserire tra le priorità di intervento: ripavimentazione di viale dei Bambini; realizzazione di nuove piste ciclabili (San Quirico-Scan-dicci, via Foggini-via Canova); messa in sicurezza idraulica dell’area abitata Mantignano-Ugnano-Cintoia; boni� ca di aree comunali e abbattimento di barriere architettoniche con un piano complessivo di intervento.

Per visualizzare l’atto completo http://q4.comune.� .it

In occasione della ricorrenza dei 60 anni dalla nascita del Villaggio Ina dell’Isolotto, il Consiglio di Quartiere promuove, insieme con l’associazionismo locale, una serie di manifestazioni che prevede un primo appuntamento cruciale il prossimo 6 novembre (data della consegna delle chiavi agli assegnatari dei primi 760 appartamenti da parte del sindaco La Pira), per proseguire poi � no alla prossima primavera. In vista di questo il Q.4 invita i cittadini a mettere a di-

sposizione foto, documenti e testimonianze dell’epoca che verranno utilizzati nel corso dei festeggiamenti.Per l’invio del materiale si invita a servirsi dell’indirizzo mailquartiere4@comune.� .it o a rivolgersi al Consiglio di Quartiere, via delle Torri 23, aperto dal lunedì al venerdì ore 8,30-13, martedì e gio-vedì anche il pomeriggio, ore 15-17.

Il Quartiere 4, in collaborazione con le associazioni del territorio, pro-muove Laboratori per la terza età di Acquerello/Pittura, Decorazione creativa, Bricolage tessile, Teatro, Canto Danza, Danza Movimento Terapia, Movimento Terapia, in programma da metà ottobre 2014 � no a maggio 2015. Informazioni ed iscrizioni dal 1° al 30 settembre, ore 9-12 (escluso

il sabato), presso U� cio Sociale Allargato Q.4 via delle Torri 23, tel. 055. 2767118 - 7175. I laboratori sono rivolti ai pensionati che abbiano compiuto 60 anni. La quota di iscrizione non sarà rimborsabile in caso di assenze o ri-nuncia.

Il Consiglio di Quartiere appena insediato ha proceduto alla elezione dei presidenti e vice-presidenti delle sei commissioni attraverso cui si articola il suo lavoro. Ambiente/ Presidente Leonardo CALISTRI (PD), Vice Presidente Aleandro Marini (M5S)Servizi al Territorio/ Presidente Renzo PAMPALONI (PD), Vice Presi-dente Marco Burgassi (PD)Servizi Educativi e Culturali/ Presidente Cosimo BASETTI (PD), Vice

Presidente Manuela Giorgetti Fialdini (SEL)Servizi Sociali/ Presidente Corinna PUGI (PD), Vice Presidente Sara Cappelletti (PD)Sport/ Presidente Barbara FELLECA (PD), Vice Presidente Marco Cruccolini (Insieme per Firenze)Garanzia/ Presidente Vincenzo CICCONE (FI), Vice Presidente Fran-co Traballesi (PD)

7 settembre, ore 21, Casa del popolo di Legnaia, via Cosimo Rosselli, Festa della Ri� colona11 settembre, ore 21, Villa Vogel (arena estiva), Spettacolo di danza a cura di Open Dance13 settembre, ore 18, Villa Vogel (chiostro), Inaugurazione della mo-stra d’arte di Matteo Bellesi ‘Appartamento 45’. Orario 9-13, 15-1913-14 settembre, ore 16, Parco di Villa Vogel, Spettacolo di burattini20-21 settembre, Villa Vogel (Limonaia), Mostra ‘I miei primi qua-rant’anni…di pittura’ di Marco Mazzetti. Orario 15-19

24 settembre, ore 21, Villa Vogel (chiostro), RadioGiallo ‘Il mistero delle falene assassine’, radio letture a cura della Compagnia delle Seggiole26-30 settembre, Villa Vogel (Limonaia), Mostra di pittura e scultura ‘I quattro elementi in creazione’ di Zerva Paraskevi. Orario 17-19.

INFO: U� cio Cultura Q.4, via delle Torri 23, tel. 055.2767113-2767135-2767148 attivitaculturaliq4@comune.� .it

APPROVATE LE OSSERVAZIONI DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE

LE PRIORITÁ E LE RICHIESTE DEL Q.4IN PRIMO PIANO SERVIZI SOCIALI, MANUTENZIONE DELLE STRADE, PASSERELLA DELL’ISOLOTTO, NODO DI PONTE A GREVE

IL Q.4 PRONTO AD OSPITAREIL MUSEO DELLA RESISTENZA

60 ANNI DALLA NASCITA DELL’ISOLOTTOIL QUARTIERE INVITA I CITTADINI A METTERE A DISPOSIZIONE FOTO E DOCUMENTI D’EPOCA

LABORATORI ANZIANI, ISCRIZIONI APERTE

ELETTI I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI

IL CARTELLONE

Editoriale

NEI PRIMI ATTI DEL QUARTIERE GLI IMPEGNI VERSO IL TERRITORIOBilancio e Regolamento Urbanistico, due atti fondamentali dell’amministrazione comunale che riguar-dano direttamente il presente e il futuro del nostro territorio. Nel mese di luglio il Consiglio di Quartiere 4 ha contribuito alla loro formazione con i suoi pareri e le sue osservazioni. Avremo qualche risorsa in più per la manutenzione del verde (abbiamo un patrimonio immenso da conservare e migliorare, oltre 150 ettari) e avremo alcuni investimenti importanti sulle scuole (Calvino), sulle piazze (Isolotto) e sulle strade (tra poco partirà � nalmente la nuova strada di Mantignano-Ugnano). Abbiamo sottolineato le priorità per i servizi alle persone (sociali, educativi e centri giovani). Abbiamo chiesto alcune modi� che alle previsioni di trasformazione di aree pubbliche e private nell’interesse della qualità del territorio e della vita dei cittadini residenti. Lavoreremo ad un progetto partecipato per il recupero della grande area della caserma ex Lupi di Toscana insieme al Comune di Scandicci (ci siamo incontrati con la Giunta di Scandicci proprio per individuare i progetti su cui lavorare insieme, come mobilità, socio-sanitario e urbanistica, a partire dalla zona di Torregalli). In� ne, ci sta a cuore l’identità del nostro bel quartiere e dei suoi rioni. Tra l’autunno del 2014 e la primavera 2015 festeggeremo (preferiamo festeggiare che celebrare, guardando anche al futuro) il 60° anniversario della nascita dell’Isolotto storico. Intanto, per cominciare a farlo insieme, portateci le vostre fotogra� e!

Mirko Dormentoni, Presidente del Consiglio di Quartiere 4 presidenteq4@comune.� .it

Passaggio a Sud-OvestA cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

Page 6: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Il quartiere in pillole

Via del Sansovino sarà il “teatro” dell’iniziativa

il tram in festa in via del SansovinoIl 28 settembre bancarelle e tante iniziative gratuite

L’appuntamento Il cartellone

non solo libri alla bibliotecanovaEventi, incontri e iniziative tra i libri. Sono tanti, anche questo settembre, gli appuntamenti in pro-

gramma alla BiblioteCanova di via Chiusi: eccone alcuni. Nell’ambito delle manifestazioni per il 70° anniversario della Liberazione di Firenze sono previsti incontri incentrati sulla narrativa dedicata alla Resistenza, in collaborazione con l’istituto storico della Resistenza in Toscana. Il 23 settembre alle 18 è in cartellone “Letteratura e Resistenza. I ‘classici’”, con letture da opere di Beppe Fenoglio, Italo Calvino e altri a cura del gruppo “A voce Alta”. Il 7 ottobre alla stessa ora sarà la volta della lettura di brani da diari partigiani, mentre il 21 ottobre di “Letteratura e Resistenza. I ‘contemporanei’”. Fino al 30 settembre, tutti i martedì e i giovedì alle 19 l’appuntamento è invece con lo Hatha Yoga: esercizi dolci e adatti a tutti. Torna poi il Libero Caffè Alzheimer: dopo l’incontro del 12 settembre, il 29 (ore 17) è in programma “Parliamo di Alzheimer: la cura della persona, la qualità della vita, i servizi”, per un incontro in occasione della XXI Giornata Mondiale Alzheimer cui interverranno Mirko Dormen-toni (presidente Q4), Sara Funaro (assessore alle Politiche sociosanitarie del Comune), Laura Bal-dasseroni (geriatra), Manlio Matera (presidente Aima Firenze), Francesco Biondi (direttore Rsa Le Magnolie e Villa Michelangelo), Michela Mei (animatore geriatrico) e Gaia Guidotti (direttore servizi sociali Coop. Nomos). Il 23 settembre (ore 21) tutti “Alla scoperta del cielo”, con una serata a cura della Società Astronomica Fiorentina. E poi ancora spazio alla musica e alle presentazioni dei libri: per informazioni si può contattare la BiblioteCanova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail [email protected], web bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it.

Tutti in pista

due giorni di eventinel nome dello sportTutto lo sport del quartiere in un sol colpo, grazie a una due giorni di eventi. Dalla boxe al tennis,

dal podismo al rugby fino alle arti marziali: all’impianto Bruno Betti del Filarete sarà possibile “toccare con mano” le discipline più disparate, provandole gratuitamente. Sabato 20 e domenica 21 settembre torna per il quindicesimo anno la “festa dello sport”, organizzata dalla commissione sport del Q4 e dal Comune. Protagoniste trenta società sportive del territorio insieme – questa è la novità – ad alcune realtà di Scandicci. Lo spazio esterno dell’impianto sarà dedicato agli stand delle varie discipline: immancabile l’atletica leggera, ma ci sarà anche il gradito ritorno del golf dell’Argingrosso e saranno inoltre presenti tutte e cinque le società di calcio del quartiere. Al coperto si svolgeranno tante esibizioni, una ogni mezz’ora, tra cui quelle di danza, ginnastica artistica e pattinaggio. “Il nostro quar-tiere è ricchissimo di società sportive – spiega Barbara Felleca, presidente della commissione sport del Q4 – sono un centinaio, circa la metà di quelle attive a Firenze. E questa festa è un momento im-portante, sempre molto partecipato”. Intanto, a inizio settembre si sono riunite in assemblea le società sportive del quartiere per decidere i nove membri, ognuno di una disciplina diversa, della consulta dello sport che collaborerà con la commissione guidata da Barbara Felleca.

Internet

a ugnano e mantignanoarriva la banda largaDa ottobre anche Mantignano e Ugnano potranno dire addio alla “connessione lumaca”, con l’ar-

rivo di internet a banda larga. Entro fine anno, poi, i due borghi a ovest del ponte all’Indiano, tremila residenti circa, potranno contare anche sulla fibra ottica. I lavori di Telecom Italia hanno preso il via a gennaio e procedono adesso verso la conclusione. Del problema si era occupato anche Matteo Renzi quando era sindaco di Firenze: Ugnano e Mantignano, insieme a Settignano, erano le ultime zone della città scoperte dalla rete veloce. Entro il prossimo mese sarà attivato il servizio che consen-tirà il download a 20 megabit al secondo: poi a ruota, entro il 31 dicembre, si salirà fino a 30 megabit. Una piccola rivoluzione digitale, insomma. Per portare la banda larga nei due borghi, grazie alla colla-borazione del Comune di Firenze, sono state utilizzate in parte anche le infrastrutture di illuminazione pubblica. Una scelta che ha permesso, spiegano da Telecom, di ridurre l’impatto ambientale e i disagi per i cittadini. Intanto, durante l’estate si sono conclusi i lavori di asfaltatura di molte strade della zona, per un investimento complessivo di 450mila euro.

Lavori

un anno per finirel’eco-scuola calvinoCi siamo, ripartono i cantieri per l’eco-scuola Calvino, in via Santa Maria a Cintoia. Stando alle pre-

visioni, tra un anno sarà finita. Nelle aule nuove di pacca prenderanno posto i 250 alunni dell’ele-mentare che in questi anni hanno fatto lezione in “trasferta”, ospiti di due plessi vicini. Gli interventi, per un investimento di 5,2 milioni di euro, si sono sbloccati durante l’estate per riprendere a inizio settembre. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di 3.500 metri quadri, secondo i criteri della bioedilizia, isolato termicamente, con una centrale di riscaldamento ad alta efficienza energetica e dotato di pannelli solari. La vecchia scuola risaliva agli anni Settanta e mostrava problemi strutturali: troppo costoso ristrutturarla, meglio ricostruirla ex novo. La demolizione è avvenuta il 18 luglio 2011: poi lo stop per la mancanza di fondi, ma ora i soldi sono stati recuperati dal Comune. “Partono i lavori, li monitoreremo affinché sia rispettata la scadenza – afferma il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – entro dodici mesi deve essere pronta, così che i bambini a settembre 2015 possano rientrare nella loro scuola”. L’edificio avrà dodici aule, nove laboratori, una sala lettura e una per le riunioni. Nel frattempo, durante l’estate gli operai sono stati impegnati in altri istituti: nuovo pavimento per la palestra della Don Milani, via le barriere architettoniche e una nuova area esterna alla Bechi - Piero della Francesca, nuovi infissi alla Petrarca.

�Web latramvata.it

Tramvia in festa per un giorno. Bancarelle in strada, giocolieri, piz-zaioli acrobatici, gon-

fiabili per bimbi e una palestra all’aria aperta: tutto in via del Sansovino, chiusa per l’occasio-ne al traffico. È il primo evento organizzato, per domenica 28 settembre, dal neonato cen-tro commerciale naturale “La tramvata”, che raccoglie quin-dici negozi dell’area Sansovino-Batoni-Talenti, lungo un chilo-metro e mezzo della linea uno. Il tram-fierone si svolgerà dalle 17.30 alle 23 con tante iniziative gratuite. Per mezza giornata una parte di via del Sansovino diven-terà pedonale, da piazza Batoni fino al semaforo prima di via Francavilla. Ospiterà bancarelle, gazebo, omaggi e assaggi. Ci sarà una scuola di circo, esibizioni di canto, una band di rock ‘n’ roll e

si potranno provare balli latino-americani. “L’evento nasce come festa di quartiere ma si apre all’intera città – dice Raffaele Madeo, presidente del Ccn – l’in-vito per tutti, anche per chi non sta vicino, è arrivare nel cuore della festa in tramvia. Speriamo che gli altri commercianti della zona vengano e aderiscano alla nostra associazione”. Il 28 sarà lanciata anche la card fedeltà “La

Gianni Carpini

tramvata”, una tessera gratuita per sconti nei negozi convenzio-nati che metteranno in mostra sulla vetrina il logo del “trenino” Sirio tra negozi e palloncini.

6 | Settembre 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 7: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Zoom

riflettori accesi sulla passerellaLa struttura al centro dell’attenzione, tra interventi di manutenzione e il passaggio dei motorini

“A tale proposito chiediamo che la messa in sicurez-za della passerella

dell’Isolotto sia uno dei primi interventi da effettuare...”: si con-cludeva così il paragrafo dedica-to al ponte sull’Arno che collega piazza dell’Isolotto alle Cascine in una delle prime delibere del nuovo Consiglio di Quartiere. La questione della passerella (e della sua manutenzione) rima-ne una delle più “calde” nel Q4, anche per la necessità di un co-stante monitoraggio della sua stabilità. Nei mesi scorsi erano stati stanziati dei fondi (circa novecentomila euro) per alcuni lavori sullo scheletro portante della struttura, poi tutto era ri-masto fermo, tanto da portare i consiglieri a chiedere che i lavori vengano realizzati prima di ogni ipotesi di collegamento pedona-le tra Argingrosso e Cascine. “È senza dubbio meglio sistemare prima ciò che c’è e poi costruire qualcosa di nuovo”, sottolinea

Roberto, uno degli intervistati. Nella delibera già citata viene sottolineato anche che deve es-sere trovata una soluzione per i costi di mantenimento della passerella e per le sue periodiche chiusure, decise per valutarne la stabilità. Gli abitanti del quartie-re hanno molto a cuore le sorti del “loro” ponte, da sempre uno degli argomenti più dibattuti sulle panchine di piazza dell’I-solotto. C’è chi lo abbatterebbe senza pensarci troppo per farne un altro più largo, chi è troppo affezionato e farebbe di tutto per risistemarlo e chi si ricorda an-cora della vecchia passerella di legno. Ma c’è un punto sul quale tutti sono d’accordo: la necessi-tà di risolvere definitivamente il problema del passaggio dei motorini, che – segnalano i cit-tadini – continuano a transitare praticamente indisturbati sulla passerella, facendo lo slalom tra i dissuasori e senza preoccupar-si troppo di pedoni e cartelli di divieto. Nei mesi scorsi ci sono

Francesca Casagni

Isolotto

Tra le questioni da risolvere per la passerella che collega l’Isolotto con le Cascine c’è quella del passaggio (vietato) dei motorini

quando bisognava pagare 20 lireper attraversare il ponte di legno

La passerella in cemento armato che collega le Ca-

scine con l’Isolotto è una delle costruzioni-simbolo del quar-tiere. Interessante la storia del “ponticello”: prima di quella attuale c’era una passerella in legno “famosa” perché, per at-traversarla, c’era da pagare una somma come “pedaggio”, 20 lire a testa per camminare su traballanti assi di legno (foto Red Giorgetti – Istituto storico della Resistenza in Toscana, ar-chivio della Comunità di base dell’Isolotto). La struttura in muratura che noi oggi cono-sciamo venne costruita soltan-to nel 1962: da quel momento in poi passare da una parte all’altra dell’Arno diventò più facile e, soprattutto, meno di-spendioso.

F.C.

La storia

stati alcuni controlli e le conse-guenti multe non sono mancate, ma poi – assicurano i residen-ti – tutto è tornato come pri-ma. “Servirebbero controlli fissi da parte dei vigili”, sottolinea qualcuno, pur ammettendo che questa sarebbe una soluzione molto dispendiosa in termini di soldi e personale. Altri cittadini propongono invece di installare tornelli all’ingresso, ipotesi che di fatto impedirebbe però l’ac-cesso alle carrozzine di disabili e bambini: soluzione da scartare, dunque. Così, per il momento il problema rimane senza una so-luzione: la speranza degli abitan-ti è che negli studi di fattibilità per la messa in sicurezza della passerella venga considerata anche la maniera per debellare, una volta per tutte, questa brutta abitudine.

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OGNI VENERDI’ UN’ INIZIATIVA !Tutti i Venerdì, dal tardo pomeriggio in poi, al Kantiere troverai un’iniziativa: feste, conferenze, aperitivi tematici, musica, ballo e molto altro… ecco la lista dei primi eventi:12 settembre: Isolottissima: festa in piazza con animazione per bambini e musica26 settembre: Festa di riapertura con eventi,musica, animazione, laboratori: ingresso libero3 Ottobre: aperitivo a ritmo della mitica musica degli anni 8010 Ottobre: presentazione attività per le neo famiglie (massaggio neonatale e molto altro)17 Ottobre: cena calabrese (i colori ed i sapori della cucina calabrese!)

24 Ottobre: l’ass. DEDALO propone il seminario: “la bocca dei bambini: cibo e infanzia”31 Ottobre: festa di Halloween

PER LA TUA FESTA LOCALI DA AFFITTARE, ANCHE CON BUFFET E AFFITTO CUCINATutti i giorni, compresi il Sabato e la Domenica, il Kantiere mette a disposizione locali di varia grandezza; le stanze dispongono di sedie, tavoli, frigo, ventilazione , spazio esterno e giardino. Inoltre, per chi lo desiderasse, è possibile attivare un servizio di animazione per bambini durante l’iniziativa. Prenotati alla segreteria allo 0557331270 oppure mandando una mail a segreteria@kantiere� renze.it A richiesta il Bar K4, situato all’interno della struttura, potrà preparare ricchi bu� et, concordando e scegliendo il menù più adatto al tipo di evento che si vuole realizzare. Per preventivi e comunicazioni: [email protected]

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Settembre 2014 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 8: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

Possibilità per tutti i bambini« » « »

#Salute

Quelli che la ricercala fanno da giovani

Quando li hanno seleziona-ti, avevano tutti meno di quarant’anni e all’attivo un progetto di ricerca capace

di superare l’esame di un rigoroso comi-tato scientifi co. Sono i “Giovani Ricer-catori” del Meyer, gli stessi che incontri nei corridoi dell’ospedale con un sorriso fresco e che, dietro l’aria amichevole, nascondono curriculum importanti. Oggi la loro è una squadra di venti per-sone in cui le quote rosa giganteggiano, a riprova del fatto che anche in Italia la ricerca può essere donna. Questi ragaz-zi vengono selezionati per merito e pro-getto di ricerca da un comitato scientifi -co internazionale e hanno la possibilità di trascorrere un periodo di formazione nei più importanti centri di ricerca dove si portano avanti studi nei loro settori di specializzazione. Partono, fanno ricer-ca, curano i bambini. E quando tornano al Meyer “importano” le innovazioni cliniche, scientifi che e assistenziali che

hanno imparato all’estero e che, in que-sto modo, possono diventare pratica quotidiana sui piccoli pazienti. Di più: i giovani ricercatori – venti in tutto, fi -nora, sommando quelli delle prime due edizioni – hanno la possibilità di “fare squadra” tra loro, di lavorare in team e scambiarsi consulenze, in modo tale che l’attività clinica vada sempre a braccetto con quella di laboratorio. Si tratta di un progetto pressoché unico in Italia, e il risultato è un aumento delle pubblica-zioni scientifi che e un miglioramento assistenziale che ha contributo a fare del Meyer un’eccellenza. Ad esempio, è grazie ai loro studi se si è arrivati a poter diagnosticare gravi immunodefi cienze, come il difetto di adenosina-deaminasi (Ada), con un semplice prelievo di sangue a poche ore dalla nascita del bambino. Individuare subito questo di-fetto metabolico consente di interveni-re precocemente (con una terapia o un trapianto di midollo) e una malattia che,

se scoperta tardivamente, sarebbe gra-vissima, diventa perfettamente curabile. Ed è ancora grazie agli studi di queste giovani leve che si è arrivati a identifi -care un nuovo gene coinvolto nell’epi-lessia, utilizzando la metodica Next Ge-neration Sequencing (vedi intervista in questa pagina). Questa piattaforma, in uso al Meyer, consente di analizzare il Dna umano con un’economia di tempi e costi prima impensabile: è in grado di ottenere oltre seicento milioni di letture (corrispondenti a circa novanta miliardi di basi sequenziate) in un’unica sessione di analisi. Il presente della ricerca per i bambini, al Meyer, ha insomma la faccia fresca e gambe svelte. E adesso l’avven-tura continua con una nuova tornata di giovani leve della scienza: è di queste settimane il bando per la terza edizione del progetto, che da quest’anno apre le porte anche agli infermieri, ai tecnici sa-nitari e di riabilitazione.

Benedetta Strappi

Sorrisi sempre, bugie mai

Che cosa signifi ca essere un “dottore dei bambini”?Io lavoro in laboratorio e quindi non vedo direttamente i bambini, ma non ho dubbi nel rispondere che signifi ca avere a cuore il futuro! Chi vedendo un bambino non si domanda che cosa questo potrà fare da grande? Vorrei che tutti i bambini avessero il massimo delle possibilità, in-dipendentemente dal fatto che qualcuno di loro sia stato meno fortunato di altri.Quante ore lavora al giorno, in media, un giovane ricercatore?In ospedale, in laboratorio, circa 9 ore. Poi la sera dopo cena e nei weekend, qualche altra ora...Il suo progetto di ricerca spiegato a un bambino.Quello che facciamo è leggere il Dna, una specie di libro che racconta come ognu-no di noi è fatto, se siamo alti o bassi, con gli occhi chiari o scuri e anche se siamo nati con qualche malattia. Quando tro-viamo qualche errore nel libro e siamo sicuri che quell’errore causi la malattia, lo diciamo ad altri dottori che cercano di trovare la medicina migliore per farla passare.Cosa voleva fare da piccolo?L’archeologo! Indiana Jones era il mio mito e mi aff ascinava l’idea di viaggiare nel mondo.Il sogno più grande per il futuro.Continuare a fare quello che faccio. Niente di più!

Che cosa signifi ca essere un “dottore dei bambini”?Signifi ca saper entrare nel loro mondo, riuscire a sorridere anche nei momen-ti diffi cili senza però dire mai bugie e saper accompagnare, e a volte guidare nelle scelte, i genitori che si trovano ad avere un fi glio in ospedale.Quante ore lavora al giorno, in media, un giovane ricercatore?(Sorride)Eh, in media dieci/dodici...Il suo progetto di ricerca spiegato a un bambino.Le medicine non piacciono a nessuno, ma meno che mai ai bambini. Quando però si sospetta che un bambino sia proprio allergico a una medicina l’uni-co modo alla fi ne è fargliela riprendere in ospedale e vedere che cosa succede. Con questo progetto di ricerca si posso-no accorciare i tempi di diagnosi (cioè ridurre i giorni in cui un bambino deve venire in ospedale) e soprattutto si può evitare che quella medicina tanto cattiva debba essere ripresa.Cosa voleva fare da piccola?Forse ho poca fantasia, ma confesso che ho sempre voluto fare il “dottore dei bambini”.Il sogno più grande per il futuro.Che sempre più malattie diventino cu-rabili grazie alla ricerca scientifi ca.

Davide Mei Francesca Mori

Progetto di ricercaUtilizzo della metodica Next

Generation per l’identificazione di geni associati a epilessia e/o malformazioni dello sviluppo

corticale

Meyer/1

Progetto di ricercaApplicazione di nuovi test

di laboratorio per la diagnosidi reazioni allergiche ai farmaci

in età pediatrica

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8 | Settembre 2014

Page 9: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Salute

la Lotta “in rosa” alle malattie renali Un team di sole donne ha messo a punto un test che consentirà di velocizzare molto le diagnosi

Il giorno in cui l’hanno an-nunciata avevano il sorri-so consapevole di chi sa di aver tessuto la trama di una

piccola, grande rivoluzione. E mentre le protagoniste di questa scoperta la spiegavano al pubbli-co italiano, la Società di nefrolo-gia americana ne dava notizia da Washington. Le protagoniste di questa bella storia di scienza sono tutte donne, tutte al lavoro nello staff della Genetica e della Ne-frologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Sono loro ad aver messo a punto una metodica diagnostica che consentirà di ve-locizzare moltissimo la diagnosi per la sindrome nefrosica, una malattia renale che colpisce 800 bambini all’anno. Prima della loro scoperta, accadeva spesso che la diagnosi sui bambini che ne era-no aff etti arrivasse tardissimo, quando la malattia era in stato avanzato e si erano già provate di-verse cure con tutti gli eff etti col-laterali del caso. A fi rmare la sco-perta sono state Sabrina Giglio,

professore associato di Genetica medica all’Università di Firenze e responsabile della Genetica del Meyer, e Paola Romagnani, pro-fessore associato di Nefrologia pediatrica all’Università di Firen-ze e responsabile della Nefrologia del Meyer, insieme alle genetiste Aldesia Provenzano, Laura Giun-

Benedetta Strappi

Meyer/2

Paola Romagnani,Sabrina Giglio e il teamdi nefrologi e genetisti

l’ospedale che verrà,tra campus e novità

Un vero e proprio campus della ricerca, con labora-

tori attrezzati e ampi spazi per la didattica. È uno dei punti del piano triennale di sviluppo che il Meyer ha recentemente pre-sentato, ed è il segno di quanto l’ospedale pediatrico fi orentino abbia deciso di investire sulla ricerca. Il campus sorgerà a pochi passi dall’ospedale, in via Cosimo il Vecchio, e diventerà la casa di molti nuovi laborato-ri, che opereranno in sinergia con quelli già esistenti. Ma non è l’unica innovazione introdot-ta dal piano: al Meyer nascerà anche un centro di terapia fe-tale, dove i medici potranno intervenire sui piccoli per cor-reggere difetti anatomici quan-do ancora sono nel pancione, e verranno creati spazi (e team) dedicati alla cura degli adole-scenti e a quella dei bambini cosiddetti “complessi”, che sono una percentuale sempre maggiore. Ancora, un altro punto del piano: l’ospedale pe-diatrico attiverà uno speciale programma di “Terapie cel-lulari e innovative”, per aprire nuove prospettive di cura sia nell’ambito onco-ematologico sia in quello metabolico e delle malattie rare, potendo già con-tare al suo interno sulla “cell factory”, una vera e propria fabbrica di cellule staminali.

Il piano

ti e Benedetta Mazzinghi. Paola Romagnani, che si è guadagnata la fama e tanti premi internazio-nali per aver scoperto l’esistenza di cellule staminali all’interno del rene (e poi ancora per altre sco-perte, come quella del gene re-sponsabile di un’altra malattia re-nale, l’ipoplasia), racconta la sua

scoperta con parole chiare: “Gra-zie a questo studio il clinico sa sin da subito quali pazienti risponde-ranno alla terapia in uso per que-sta sindrome e quali no. In questo modo può evitare di sommini-strare farmaci dai pesanti eff etti collaterali, quali sono i cortisonici e gli immunosoppressori, ai pa-

zienti che ne sarebbero resistenti”, spiega. Ma come si è arrivati a questa scoperta solo apparente-mente semplice? “I pazienti aff etti da sindrome nefrosica che non rispondono alla terapia steroide – spiega la genetista, la professores-sa Giglio – presentano alterazioni genetiche a carico di cellule fon-damentali per il mantenimento dell’integrità delle funzioni renali, i podociti. Viceversa quelli che ri-spondono alle terapie non hanno alterazioni genetiche. Ebbene, ora grazie a questa precoce indagine genetica è possibile individuar-li immediatamente. Prima ci si affi dava all’invasiva e costosa biopsia renale. Prezioso è anche il risparmio di tempo: si evitano esami che possono richiedere an-che 4-5 settimane. Con un solo test il clinico può impostare una terapia davvero personalizzata”. E con quella terapia disegnata su misura, i piccoli pazienti peda-lano più veloci sulla strada della guarigione.

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#Speciale Settembre 2014 | 11

Tramvia, il vademecum per la Firenze che saràEntrano nel vivo i cantieri per le Linee 2 e 3.Dai tracciati alla mobilità, ecco tutto quello che c’è da sapere

Scattano tre anni decisi-vi per lo sviluppo della città: con l’autunno alle porte, entrano nel vivo i

cantieri per la realizzazione del-le Linee 2 e 3 della tramvia che collegheranno rispettivamente l’aeroporto di Peretola e l’ospe-dale di Careggi con la stazione di Santa Maria Novella. Da No-voli allo Statuto, da piazza Dal-mazia alla Fortezza da Basso, un bel pezzo di città sarà coinvolto dai lavori per lo spostamento dei sottoservizi nel sottosuolo, la realizzazione di tunnel e pon-ti e quindi per la posa dei bina-ri che ospiteranno i tram Sirio. Saranno poco meno di mille giorni di “lavori in corso” in cui la capitale del Rinascimento si giocherà la scommessa della modernità. Una scommessa che vale circa 450 milioni di euro e migliaia di posti di lavoro. In questo numero il Reporter vi spiega cosa accadrà in città: come cambierà Firenze con le nuove linee tramviarie, quali saranno i loro tracciati e gli im-patti sulla viabilità, le modifi che al trasporto pubblico urbano e i percorsi alternativi. L’obiettivo è fornire ai nostri lettori tutte le informazioni e le “istruzio-ni per l’uso” in vista di quella che per Firenze sarà una sfi da mozzafi ato e dal respiro metro-politano, visto che la tramvia in futuro raggiungerà anche Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio e si allungherà a sud fi no a Bagno a Ripoli. Una sfi da che si nutre di una certezza: il successo della Linea 1 tra Scandicci e la stazio-ne centrale, entrata in funzione il 14 febbraio 2010 ed oggi - a meno di cinque anni dalla sua inaugurazione - utilizzata abi-tualmente da quasi 13 milioni di persone all’anno. Non è un caso, evidentemente, se il 92% dei fi orentini si dice favorevole a integrare la Linea 1 con altri percorsi per i Sirio.

La città che cambia

� Editoriale

Tempi certi e informazioni chiare per vincere la sfida col futuro

Valentina Buti

Dieci minuti di tram e da piazza dell’Unità si arriva a Novoli. Un quar-to d’ora per raggiungere l’ospedale di Careggi dalla stazione centrale.

Niente più code in auto. Niente più smog da respirare in motorino. Basta mettersi comodi e aspettare di arrivare a destinazione. Non è fantascienza. Solo la Firenze del futuro. Quella in cui, tra qualche anno, sfrecceranno più di quaranta nuovi Sirio sulle Linee 2 e 3 della tramvia. Certo, arrivarci non sarà un gioco da ragazzi. Il sindaco Dario Nardella più volte ha detto che i due tracciati entreranno in funzione entro il 2017, in tempo per l’ap-prodo in città del G8 annunciato dal premier Matteo Renzi. A conti fatti, si tratta di un migliaio di giorni di lavori in corso in cui il volto di Firenze cambierà radicalmente a partire da viabilità, trasporti e parcheggi. Tra i fi orentini è sempre vivo il ricordo degli infi niti cantieri della Linea 1, oggi amatissima e frequentata da quasi 13 milioni di persone l’anno, ma all’e-poca osteggiata, per i disagi che comportò, anche dai più strenui sostenitori del tram. Tempi certi dei lavori e informazioni chiare dovranno essere il pane quotidiano per i cittadini, il faro da seguire per questa giunta comu-nale. Che ha davvero l’occasione di lasciare un segno indelebile nella storia della città se riuscirà ad essere protagonista della scommessa che attende Firenze nei prossimi tre anni. Anche noi abbiamo deciso di non restare con le mani in mano. E in questo numero de il Reporter, che arriverà nelle case dei fi orentini a cantieri già avviati e pronti a entrare a pieno regime, abbiamo voluto dedicare uno speciale di otto pagine alla tramvia. Si tratta di un vademecum con mappe e tracciati, un indice di tutto ciò che c’è da sapere strada per strada sui cantieri, le modifi che al traffi co e alle linee dei bus. Un inserto da conservare con i recapiti a cui rivolgersi in caso di dubbi e incertezze. Una fotografi a della Firenze che sarà.

AER

OPO

RTO

-PERETO

LACAREG

GI

ALA

MANNI-STA

ZIONE

UNITÀ

LINEA 2AEROPORTO PERETOLAPIAZZA UNITÀ

LINEA 3CAREGGIALAMANNI-STAZIONE

1000 giorniIniziato il conto alla rovescia: l’obiettivoè inaugurarele due lineeentro il 2017

PROSEGUELINEA 1

Tutti i martedì dalle 10.30 alle 13, nella sede del Quartiere 5 di Villa Pallini (via Baracca 150/P), si svolgono incontri con i tecnici del Comune dedicati all'ascolto dei cittadini sulla tramvia. L'occasione giusta per fugare i dubbi su tracciati, cantieri e lavori in corso relativi alle Linee 2 e 3.

È necessaria la prenotazione che può essere effettuata scrivendo all'indirizzo mail [email protected] oppure telefonando ai numeri055-2767009/7023. Tutte le informazioni aggiornate sul sistema tramviario di Firenze possono essere reperite sul sito del Comune di Firenze nell'apposita sezione:http://mobilita.comune.fi.it/tramvia

Aggiornamenti costanti sull'andamento dei lavori sul profilo Twitter e sulla pagina Facebook del Comune di Firenze:CcittadifirenzeufficialeL@comunefi

Per ulteriori informazioni consultare la rubrica “Muoversi in Toscana” sul sito Florence.tv (sezione mobilità), presente anche su Twitter e su FacebookCMuoversinToscanainfoL@muoversintoscan

Per contattare Gest spa, la società che gestisce la tramvia fiorentina, è possibile telefonare al numero verde 800.964.424 (da telefono fisso) o al numero a pagamento 199.229.300 (da cellulare), entrambi attivi dal lunedì alla domenica (9.00-17.00).Sito internet: www.gestramvia.itmail: [email protected]

Punto informativo Tramvia

Settembre 2014 | 11

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#La mappa

AEROPORTO PERETOLA

FIRENZE IN traMecco come sarà

CIRCONDARIA

BATONITALENTI

SANSOVINO

GUIDONI

LINEA

2

LINEA

1

MONTEGRAPPA

REGIONE

BARACCHINI

SAN DONATO-FORLANINI

PAOLO UCCELLO

SCANDICCI

Dal giugno 2013 anche le bici possono salire a bordo dei Sirio. L'accesso ai mezzi è permesso solo in certi orari nei giorni feriali (dalle 5 alle 7, dalle 10 alle 17, dalle 20 alle 00.30) mentre nei giorni festivi non è presente alcuna limitazione oraria. Le due ruote possono essere trasportate solo in coda ai tram, dove sono presenti gli appositi ancoraggi, per un massimo di una bici a persona e di 2 biciclette a convoglio. Possono salire anche le bici elettriche.

Tutti in tram,anche le bici

Navigare sul tram? A Firenze è possibile grazie ad una delle maggiori reti wi-fi d'Europa che dal 2012 consente a tutti coloro che salgono a bordo dei Sirio di collegarsi a Internet lungo l'intero tracciato della Linea 1.Coperta dal segnale ognuna delle 14 fermate tra Scandicci e la

stazione di Santa Maria Novella.La rete ha un raggio di 100 metri anche all'esterno dei vagoni del tram, cosa che permette di creare delle vere e proprie piazze digitali a ridosso dei binari, come alla stazione Leopolda ad esempio, o in piazza Gui davanti al Teatro del Maggio.

Chi sale a bordo del Sirio, oltre a viaggiare su un mezzo comodo e ecologico, ha così la possibilità di viaggiare anche virtualmente, controllare la posta elettronica o consultare i siti d'interesse che preferisce.

Tramvia 2.0, con il wi-fi si naviga sul Sirio

12 | Settembre 2014 12 | Settembre 2014

Page 13: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#La mappa

CAREGGI

CIRCONDARIA

Soluzione migliorativadel tracciato

CORSICA

SANTO STEFANO IN PANE

PORTA AL PRATO / LEOPOLDA

CASCINE

LEOPOLDO

VALFONDA / STAZIONE

UNITÀ

LINEA

3

DALMAZIA

STAZIONE ALTA VELOCITÀ

RIFREDI

GUASTI

ROSSELLI

BELFIORE

SAN DONATO-FORLANINI

Legenda

Nella zona della Fortezza il tram correrà all’interno di un’area verde attrezzata libera dal traffico privato. Le auto passeranno da due sottopassi di nuova costruzione: il primo collegherà viale Milton a viale Strozzi, il secondo unirà i due lati di viale Strozzi (da viale Lavagnini verso la Fortezza e la Rampa Spadolini).

Fortezza,nuova area verde i carpini dello Statuto

Lungo via dello Statuto rimarrà una fila centrale di alberi, che sarà protetta da un’aiuola di 3 metri con ai lati i due binari della tramvia e le due corsie per il traffico veicolare.I lecci attualmente presenti saranno abbattuti e sostituiti – con una frequenza di 6 metri, quindi maggiore dell’attuale – con il carpino bianco fastigiato. Questa pianta, scelta dopo un confronto con esperti botanici, ha radici che lavorano in profondità invece che in larghezza e ha una chioma stretta e lunga, con foglie caduche che una volta a terra non tendono a formare la “poltiglia” (quindi raccoglibili con il normale spazzamento della strada). I nuovi alberi piantati avranno circa 10 anni e saranno alti 10-12 metri. In piazza Leopoldo e piazza Vieusseux, inoltre, saranno piantati nuovi alberi sul lato degli edifici, creando una fascia verde tra i palazzi e la strada.

STROZZI

FORTEZZA

STATUTO

Tracciato Linea 2

Tracciato Linea 3

Fermate

Capolinea

In funzione dal 14/02/2010Linea 1

52 alberi in più

Oltre 50 alberi in più a Firenze. A “portarli” saranno proprio le nuove Linee della tramvia, i cui lavori di realizzazione comporteranno anche la sostituzione di alcune delle alberature esistenti. Lungo i percorsi delle Linee 2 e 3 saranno abbattute 179 piante (molte delle quali vecchie e malate) e ne verranno piantate 231 nuove: 52 in più, appunto.

http://mobilita.comune.fi .it/tramviaTutte le informazioni in tempo reale su:

ALAMANNI/STAZIONEAlla Stazione la Linea 1 diventerà la Linea 3. Una volta salito sulla Linea 1 in direzione Firenze, chi vuole raggiungere o andare verso Careggi non dovrà scendere dal tram e prenderne un altro, ma potrà proseguire la corsa. A Alamanni-Stazione fermerà anche la Linea 2, che collegherà Peretola a piazza dell’Unità.

Settembre 2014 | 13 Settembre 2014 | 13

Page 14: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Tracciati, cantieri, viabilità

Linea 2

Dal centro storico a Novoli in 10 minuti Collegherà la “città vecchia” con quella nuova (Università, Palazzo di Giustizia) Sarà connessa alla Linea 1 che, attraversando il quartiere 4, porta a Scandicci Unirà l’aeroporto con la stazione SMN e la futura stazione dell’Alta Velocità

AEROPORTOPERETOLA

UNITÀ

Dal capolinea (l’aeroporto) il tram passerà sotto i viali Luder, Gui-doni e la linea ferroviaria Firenze-Pisa grazie ad un tratto realizzato in sotterranea, entrando in via di Novoli all’altezza di via Allori. Per quanto riguarda la strettoia di No-voli, il progetto prevede una corsia dedicata alle auto completamente separata dallo spazio in cui transi-terà la tramvia. Il tram supererà la rotatoria di via Forlanini grazie ad un viadotto di nuova costruzione e i torrenti Ter-zolle e Mugnone, per poi percorre-re via Buonsignori e via Gordigiani. Proseguirà poi lungo l’argine del Mugnone ed entrerà nell’area del-la nuova stazione dell’Alta Velocità ferroviaria (Stazione Foster), da cui uscirà imboccando viale Belfiore (Palazzo Mazzoni). Il tram attra-verserà l’area ferroviaria in modo da non interferire con il trafficatis-simo viale Redi e il suo passaggio in viale Belfiore consentirà di riqua-lificare la zona. Raggiungerà quindi via Guido Mo-naco, attraverserà il viale Rossel-li (grazie ad un incrocio regolato da un semaforo) ed entrerà in via Alamanni. Percorrerà questa stra-da sul lato sinistro fino a ricon-giungersi al capolinea della Linea 1 (Alamanni-Stazione Santa Maria Novella) per poi proseguire fino a piazza dell’Unità.

Quando partiranno i lavori a Novoli, la linea 22 dell’Ataf (Santa Maria Maggiore-Lippi e Macia) cambierà percorso. O per meglio dire: fino a via di Novoli, all’altezza con l’incrocio con viale Toscana, l’autobus seguirà il tracciato abituale. Poi però non proseguirà più lungo via di Novoli ma girerà subito in via Torre degli Agli, percorrendola fino in fondo, cioè fino a entrare in viale Guidoni. Poi percorrerà il viale fino a via di Valdinievole, in cui si immetterà per poi entrare in via Valdi-chiana: qui è previsto il capolinea. Quando andrà in direzione centro storico, il 22 ripartirà da via di Valdichiana e girerà in via Lippi e Macia per raggiungere via di Novoli, dove riprenderà il percorso normale.

Lunghezza del tracciato: 5,5 km circa Velocità commerciale media: 16,8 km/h Tempo di Giro (tempo necessario per completare il giro Aeroporto-Unità-Aeroporto): 66 minuti circa Distanza media tra fermate: 450 m circa Capacità max: 4200 persone all’ora per direzione di marcia Frequenza: 240 secondi nell’ora di punta Flotta: 16 tram presenti contemporaneamente sulla linea

COSA SUCCEDE A SETTEMBRE

Da via Garfagnana fino al capolinea Aeroporto-Peretola: proseguimento dei lavori già avviati.Nessun disagio alla viabilità

Via di Novoli, tratto da piazza Elba a via de’ Tacchinardi,inizio della prima fase dei lavori: durata prevista circa 450 giorni.CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: il cantiere occuperà soprattutto l’area centrale della carreggiata di via di Novoli, tra viale della Toscana e via de’ Tacchinardi.Quindi la carreggiata verrà ristretta, ma saranno comunque garantite due corsie di scorrimento in direzione Peretola e una corsia in direzione centro città.

COSA SUCCEDE DA METÀ OTTOBRE

Via di Novoli, tratto da via Orazio Vecchi a via Allori: inizio lavori, durata prevista circa 270 giorni. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: sarà necessario chiudere al traffico il tratto interessato dal cantiere, perchè la sede stradale è stretta.Per tornare su viale Guidoni le auto dovranno svoltare su via Valdinievole, mentre per andare in direzione di via Baracca dovranno svoltare su via Orazio Vecchi. In alcune fasi dei lavori potrebbe risultare più difficile l’accesso ad alcuni passi carrabili, mentre per i pedoni i marciapiedi resteranno percorribili.Per ridurre l’impatto dei cantieri saranno necessarie altre modifiche alla viabilità dell’intera zona: • Via Torre degli Agli, tratto da via Virgilio al controviale Guidoni: istituzione del senso unico di

marcia a due corsie• Controviale Guidoni, tratto da via Torre degli Agli a via Allori: inversione del senso di marcia• Via Valdichiana: inversione del senso di marcia

In sostanza • Per andare verso via Pistoiese, le auto dovranno seguire il percorso via di Novoli-via Torre degli

Agli-controviale Guidoni• Per andare verso l’autostrada A1 si dovrà invece percorrere via Forlanini e viale Guidoni

COSA SUCCEDE A NOVEMBRE

Rotonda di via di Novoli-via Forlanini: inizio lavori preparatori per la costruzione del viadotto tramviario.CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: alcuni restringimenti di carreggiata nell’area della rotatoria

da dove passerà

attenzione al 22

scheda tecnica

cantierEPERETOLA/NOVOLI

COSA SUCCEDE A SETTEMBRE

Via Buonsignori e via Gordigiani:inizio della prima fase dei lavori. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: il cantiere occuperà buona parte della carreggiata di entrambe le strade (in pratica dall’incrocio con via Mariti a quello con viale Corsica), ma sarà garantita una corsia di scorrimento sia su via Buonsignori che su via Gordigiani (riservata ai soli frontisti per garantire il pieno accesso alle attività commerciali e ai passi carrabili). Per la sosta verranno comunicate soluzioni alternative, mentre il ponte tra via Circondaria e via Doni resterà percorribile.

Ai pedoni sarà garantito il passaggio sia sul marciapiede lato edifici che su quello lato Mugnone, compresa la passerella di attraversamento del torrente.

cantierEBuonsignori-GORDIGIANI

I documenti di viaggio validi sul tram sono quelli di Ataf&L-inea e possono essere acquistati presso gli esercenti autorizzati e i punti vendita aziendali Ataf gestioni.

Il biglietto, valido 90 minuti dal momento della convalida, ha un costo di 1,20 euro.

Per abbonamenti, convenzionie tutte le info consultare il sitowww.ataf.net

Biglietto

14 | Settembre 2014 14 | Settembre 2014

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#Tracciati, cantieri, viabilità

viabilità peretola-novoli

viabilità buonsignori-gordigiani

LA VIABILITÀ A SETTEMBRE LA VIABILITÀ DA METÀ OTTOBRE

LA VIABILITÀ A SETTEMBRE VIABILITÀ PER FRONTISTI

Settembre 2014 | 15 Settembre 2014 | 15

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#Tracciati, cantieri, viabilità

Linea 3

Da Careggi alla stazione senza code Raggiungerà quartieri molto popolati come Rifredi e Statuto Collegherà l’ospedale con il centro e, grazie alle Linee 1 e 2, con Scandicci e l’aeroporto Metterà in connessione le stazioni SMN e Statuto, passando vicino a quella di Rifredi

Il tram partirà da Alamanni-Stazione costeggiando poi le scalinate della sta-zione di Santa Maria Novella per im-mettersi in piazza Stazione e quindi in via Valfonda. Percorrerà tutta la strada fino a raggiungere piazza Bambini e Bambine di Beslan e proseguirà la sua corsa di fianco ai giardini della Fortez-za da Basso. In questa zona il traffico stradale proveniente da piazza della Libertà non dovrà incrociare la tram-via grazie alla costruzione di due nuo-vi sottopassi: il primo da viale Milton a viale Strozzi – lato rampa Spadolini, il secondo da viale Strozzi – lato viale Lavagnini a viale Strozzi – lato rampa Spadolini. Poi, attraversando l’attuale ponte sul Mugnone, il tram entrerà in via dello Statuto. Superato il sottopas-so ferroviario dello Statuto, procede-rà lungo via Guasti per poi percorrere piazza Vieusseux, via Gianni, piazza Leopoldo. In via Tavanti è prevista una “biforcazione” della linea su via Vittorio Emanuele (direzione Careggi, binario singolo) e su via Corridoni/via Pisacane (direzione centro storico, sempre con binario singolo). E’ in corso di proget-tazione una possibile alternativa a que-sta biforcazione, la cosiddetta “variante Rifredi”: in questo caso il tram passe-rebbe, con doppio binario, all’interno dell’area dell’Enel di via Pisacane e poi in via Rifredi. In entrambi i casi, comun-que, il tram arriverà in piazza Dalmazia per poi percorrere tutto viale Morga-gni fino a largo Brambilla, dove saran-no mantenute le attuali due corsie per senso di marcia per le auto, oltre natu-ralmente alla corsia preferenziale per le ambulanze. Il capolinea sarà di fronte all’ingresso principale di Careggi.

Lunghezza del tracciato: 4,2 km circa Velocità commerciale media: 19,2 km/h Tempo di Giro (tempo necessario per completare il giro Scandicci-Careggi-Scandicci, cioè Linea 1 + Linea 3): 80 minuti circa Distanza media tra fermate: 425 m circa Capacità max: 4200 persone all’ora per direzione di marcia Frequenza: 240 secondi nell’ora di punta Flotta: 20 tram presenti contemporaneamente sulla Linea (compresi i 15 di Linea 1)

COSA SUCCEDE DA SETTEMBRE

Prima fase. Proseguimento dei lavori già avviati per le opere preparatorie alla costruzione dei due sottopassi• Via Leone X, via Lorenzo il Magnifico, incrocio

viale Strozzi-viale Lavagnini: spostamento sottoservizi

• Viale Milton/via XX Settembre (all’altezza dell’attuale passerella pedonale tra via Leone X e via Crispi): realizzazione di un ponte provvisorio sul Mugnone.

CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: restringimenti di carreggiata e relativa eliminazione della sosta nei tratti delle strade interessati dai lavori. Quando verrà realizzato lo spostamento dei sottoservizi tra i viali Strozzi e Lavagnini, sarà necessario cambiare lo schema dell’incrocio e rimodulare i tempi del semaforo con possibili disagi al traffico

COSA SUCCEDE DA OTTOBRE

Seconda fase. Realizzazione dei due sottopassi Milton-Strozzi e Strozzi-Strozzi:durata prevista circa 270 giorni.CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: • Chiusura al traffico dell’attuale ponte sul Mugnone• Apertura del nuovo ponte provvisorio all’altezza di

via Leone X/via Crispi: quattro corsie per le auto e percorso ciclopedonale sui lati

• Via Leone X, tratto tra viale Lavagnini e via Lorenzo il Magnifico: inversione del senso di marcia

• Via Leone X, tratto tra via Lorenzo il Magnifico e viale Milton: soppressione parziale della sosta e creazione di due corsie

• Via Lorenzo il Magnifico, tratto tra viale Strozzi e via Leone X: inversione del senso di marcia con soppressione della sosta e creazione di 2 corsie

• Via Crispi, tratto tra via XX settembre e via Puccinotti: inversione del senso di marcia

• Via XX settembre e piazza Costituzione, tratto tra il ponte provvisorio sul Mugnone e via Cosseria (Statuto): istituzione del doppio senso di marcia

• Piazza Costituzione, tratto tra via dello Statuto e via XXIV Maggio: inversione del senso di marcia

• Viale Strozzi: restringimenti di carreggiata con il mantenimento di 4 corsie di scorrimento e possibilità di accedere alla Rampa Spadolini dal viale Strozzi (1 corsia)

• Viale Milton: chiusura del tratto finale e deviazione del traffico sul ponte provvisorio.

In sostanza,chiuso il ponte sul Mugnone oggi esistente, verrà creato un nuovo percorso per le auto: viale Strozzi-via Lorenzo il Magnifico-via Leone X-ponte provvisorio sul Mugnone-via XX Settembre-via dello Statuto.Viceversa, le auto provenienti da via dello Statuto non potranno più percorrere viale Strozzi-viale Belfiore ma in questa prima fase dovranno andare verso piazza della Costituzione, via Cosseria (dove verrà realizzata una nuova rotonda provvisoria), viale Strozzi, viale Belfiore

Chiusura temporanea del sottopasso ferroviario di via dello Statuto e deviazione del traffico nelle strade adiacenti

da dove passerà

scheda tecnica

cantierE statuto/fortezza

COSA SUCCEDEDA SETTEMBRE

Inizio lavori:• Viale Morgagni, tratto tra via

Cesalpino e piazza Dalmazia (semicarreggiata in direzione Dalmazia)

• Viale Morgagni, tratto tra largo Brambilla e largo Palagi (di fronte all’ospedale di Careggi)Durata prevista circa 180 giorni

CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ:• Area di fronte al nuovo ingresso

dell’ospedale di Careggi, tra largo Brambilla e largo Palagi: saranno garantite due corsie in direzione viale Pieraccini (una sarà riservata alle ambulanze) e una corsia in direzione viale Morgagni

• Viale Morgagni, tratto tra piazza Dalmazia e via Cesalpino: istituzione di un senso unico in direzione ospedale. Per tutta la durata del cantiere saranno mantenute tre corsie di scorrimento in direzione ospedale, di cui una riservata alle ambulanze. All’incrocio tra viale Morgagni e via Cesalpino sarà inoltre collocato un nuovo semaforo per creare un percorso alternativo per raggiungere in auto piazza Dalmazia da Careggi: il percorso sarà viale Morgagni-via Cesalpino-via Alderotti, via Vittorio Emanuele. In alternativa: via Santo Stefano in Pane, via Giuliani, Piazza Dalmazia

• Chi percorre viale Morgagni con provenienza ospedale di Careggi ed è diretto verso viale Guidoni-Palazzo di Giustizia-Autostrade, deve svoltare a destra in via Santo Stefano in Pane e proseguire nel sottopasso di via Panciatichi evitando così piazza Dalmazia e la strettoia di via Reginaldo Giuliani

• Via Vittorio Emanuele: al termine della strada sarà possibile svoltare a destra per immettersi su viale Morgagni, ma almeno in una prima fase dei lavori non sarà possibile la svolta a sinistra verso piazza Dalmazia e via Mariti. Il percorso alternativo per raggiungere piazza Dalmazia da via Vittorio Emanuele sarà: viale Morgagni-via Santo Stefano in Pane-via Reginaldo Giuliani-piazza Dalmazia-via Mariti

Conseguentemente a queste modifiche della viabilità saranno cambiate le posizioni delle fermate dell’autobus e dell’area di sosta dei taxi vicina all’ospedale.Le corsie preferenziali (via Corridoni) resteranno invece inalterate.

cantierE morgagni

CAREGGI

ALAMANNISTAZIONE

La Linea 3 andrà a formare di fatto un’unica linea con la 1 già in funzione. Arrivati ad Alamanni-Stazione, infatti, i tram della Linea 1 proseguiranno verso Careggi: i passeggeri diretti verso l’ospedale non saranno costretti a scendere ma potranno restare a bordo.

la linea 1 si fa 3

16 | Settembre 2014 16 | Settembre 2014

Page 17: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Tracciati, cantieri, viabilità

viabilità fortezza-statuto

viabilità viale morgagni

LA VIABILITÀ DA SETTEMBRE VIABILITÀ MEZZI DI SOCCORSO

LA VIABILITÀ DA SETTEMBRE LA VIABILITÀ DA OTTOBRE

Settembre 2014 | 17 Settembre 2014 | 17

Page 18: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#Speciale

« rispetteremo le scadenzee limiteremo i disagi»L’appello dell’assessore alla mobilità: «Lasciate l’auto a casa se potete»

Parte da un appello l’“uomo del tram” del Comune di Firenze, l’as-sessore alla mobilità Ste-

fano Giorgetti. Lo stesso appello ai fi orentini già sentito un anno fa per i Mondiali di ciclismo: “La-sciate l’auto a casa se potete”. Allo-ra funzionò per arginare i disagi al traffi co. Adesso, che dalle due ruote si passa alla posa dei binari, staremo a vedere. Giorgetti è ot-timista. “Sarà un autunno caldo, ma ridurremo al minimo le diffi -coltà e rispetteremo le scadenze”, garantisce. E intanto, per tutti i fi orentini a caccia di lumi sulle Linee 2 e 3, aprirà un nuovo pun-to info al Parterre: “una comuni-cazione trasparente e diretta con i cittadini prima di tutto”. Assessore, saranno mesi duri per la viabilità?I cantieri ci metterammo di fron-te a problematiche serie. Siamo pronti a rispondere con tutti gli accorgimenti necessari. Poi, an-che i cittadini dovranno dare una mano.Come, andando a piedi?Il nostro appello è che si usi la macchina il meno possibile. Se i residenti si muoveranno di più con bus, bici o mezzi di mobilità alternativa, le diffi coltà saranno minori. Lo chiediamo anche a chi viene a studiare o a lavorare a Firenze da fuori. In ogni caso la città sarà costantemente aggior-nata sulle variazioni al traffi co.

« Su viabilitàe aiutialle impreseritardidal comune»

Jacopo Cellai (Forza Italia)

“Su viabilità, sosta alternativa e aiuti alle imprese il Comune

è in forte ritardo”. Parola di Jacopo Cellai, consigliere di Forza Italia in Palazzo Vecchio. Convinto che sia stato un errore cantierizzare contemporaneamente le Linee 2 e 3 (“ci saranno disagi enormi”) ma anche “non portare i binari del tram fi no al Duomo”.Cellai, come saranno i prossimi 3 anni di lavori in corso?Temo grandi diffi coltà per il traf-fi co. Ovvio, visto che si sono fatti partire i lavori della Linea 2 insie-me a quelli della Linea 3. Uno sba-glio da parte dell’amministrazione. Ci sono tratti della città, come via-le Belfi ore, viale Redi e piazza della Costituzione, in cui i 2 tracciati sono molto vicini. Non oso im-maginare cosa accadrà. Il Comune dovrà rispondere con adeguate vie di fuga, sbocchi alternativi per non ingessare la città. Ma siamo già in ritardo, la gente ha bisogno di tempo per capire i cambiamenti. Lo stesso vale per i parcheggi. Teme un’altra Linea 1? Non credo che vedremo i cantieri vuoti come allora. Mi preoccupa-no altri aspetti. Allo Statuto si sono rimandati i lavori a causa di un cavo della Telecom di cui nessuno sembrava sapere nulla. Dimostra che c’è qualcosa che non va. Con le imprese che subiranno disagi il Comune come dovrebbe comportarsi?Non sono ancora state determina-te le fasce in cui, in base ai disagi, rientreranno le diverse imprese. Andava fatto prima che i cantie-

ri partissero. In città italiane con situazioni simili si è risposto con sgravi sulla Cosap. Lo stesso do-vremmo fare qui. Con sgravi sulla Tia e un fondo ad hoc per prestiti alle imprese ad interessi zero. Inve-ce per ora non è nemmeno chiaro quali siano le risorse a disposizio-ne. Il vostro capogruppo Mario Raz-zanelli ha promosso un referen-dum contro la Linea 3. Andrete fi no in fondo?Personalmente direi di sì. Il trac-ciato della Linea 3 sembra una barzelletta. In alcuni tratti viaggia in parallelo con la 2. Serviranno entrambe la zona nord ovest della città, mentre sarebbe stato più lo-gico pensare a servire anche altre aree. È così tortuoso che sembra pensato solo per garantire al gesto-re 40 milioni di passeggeri quando le 3 linee saranno a regime. Unico obiettivo positivo della Linea è l’ospedale di Careggi. Ma per rag-giungerlo si è scelto di far passare il tram su un asse già delicato come quello tra lo Statuto e viale Morga-gni. È come far vivere un elefante in un monolocale. Del tram fi no a Bagno a Ripoli con il tunnel sotto il centro cosa pensa?Fare si può fare tutto, ma mi pare si voglia mettere troppa carne al fuoco. Capirei di più se si fossero rimesse in discussione le Linee 2 e 3 nel complesso. In quest’ottica, trovo incredibile che il Pd non ab-bia voluto portare il tram al Duo-mo. Farebbe bene al centro storico, dove la sera non c’è più nessuno.

98%di chi prende il tramè soddisfatto

74%dà un giudiziopari o superiore a 8

92%di chi usa il tramè favorevolea integrarela Linea 1 con altri percorsi per i Sirio

Promossaa pieni voti

Ogni 10 mila passeggeri:

- 1900auto al giorno

- 800motociclette al giorno

- 460milatonnellate di Co2 all’anno

Fa bene all’ambiente2010

Inaugurata il 14 febbraio

13 milioniPasseggeri nel 2013

7,4 KmLa lunghezza

14Le Fermate

15I Sirio che la percorrono

LA LINEA 1 in cifre

Stefano Giorgetti

L’identikitdei passeggeri

54,4% è donna

38,6%è in età lavorativa (35 - 60 anni)

29,9%ha un titolo universitario

49%è lavoratore dipendente

20% studente

75% di chi prende il tram è un “utilizzatore assiduo” (lo frequenta da 2 a 5 giorni la settimana e ha l'abbonamento)

34% lo usa per lavoro

25% per svago e sport

11,5% per commissioni e acquisti

10,5% per fare visita a parenti e incontrare gli amici

Con ‘Muoversi in Toscana’ ogni mezzora ci sarà un bollettino de-dicato al tram su radio, tv e social network. In città partirà il volan-tinaggio. E dopo quello di Villa Pallini nel Q 5, apriremo un nuo-vo info point al Parterre pensato soprattutto per la Linea 3. Le aree che la preoccupano di più?Penso allo Statuto e a viale Mor-gagni per la Linea 3, a via di No-voli per la 2. Ma conterremo al massimo i disagi. Garantiremo l’accesso alle abitazioni, ai passi carrabili, alle emergenze. I can-tieri saranno eseguiti per step, per limitare i problemi e lasciare sempre aperte alcune vie di scor-rimento.Riuscirete a rispettare i tempi?C’è voluto più tempo rispetto alla programmazione iniziale per entrare in azione. Ma recupere-mo questo ritardo entro maggio 2015. Abbiamo già convenuto con le imprese di aumentare le squadre al lavoro. Come scaden-ze, ad ora, abbiamo settembre 2016 per la Linea 2 e settembre – ottobre 2017 per la 3. Per il G8, la Linea 2 sarà già in esercizio mentre alla Linea 3 serviranno altri 2 – 3 mesi di ‘rodaggio’, ma possiamo dire che entrambe sa-ranno completate. Rispetteremo queste date. Quali risposte ai disagi dei com-mercianti? Per quanto riguarda i cantieri,

limiteremo le diffi coltà per i par-cheggi, manterremo la visibilità dei negozi ricorrendo a una car-tellonistica aggiuntiva. Ci vengo-no chiesti tempi certi, ci impe-gniamo a non sforare alcuna data. Pensiamo a via Alderotti, riaperta il 7 agosto con un giorno di an-ticipo. Per i sostegni economici, il collega Giovanni Bettarini (as-sessore allo sviluppo economico, ndr) sta valutando alcune misure a partire da eventuali riduzioni sulle imposizioni.Sottoattraversamento del cen-tro sì oppure no?

Con lo Sblocca Italia del governo dovrebbero arrivare a Firenze 100 milioni per il sistema tramviario che oltre alle Linee 1, 2 e 3 preve-de collegamenti con Bagno a Ri-poli, la zona stadio e Rovezzano, Campi e Sesto. In questo quadro c’è anche il sottoattraversamento. Per ora c’è solo uno studio di fatti-bilità. Lo stiamo approfondendo.

L’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. Al suo fianco l’assessore Bettarini

18 | Settembre 2014 18 | Settembre 2014

Page 19: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

zione. Quindi all’origine della festa della rifi colona, l’elemento più rile-vante che la caratterizza è senz’altro quello religioso. Infatti, la sera del 7 settembre, il popolo della campagna si muoveva verso la basilica della SS. Annunziata in un clima di gioiosa devozione, vissuta nella concretez-za di porgere un saluto alla Vergine nella ricorrenza del giorno della sua nascita, festività defi nita popolar-mente “la Madonna di Settembre”. Queste persone, oltre ad essere spin-te dal devoto pellegrinaggio, appro-fi ttavano dell’occasione per venire a vendere la loro mercanzia alla fi era-mercato che si svolgeva l’indomani sulla piazza antistante la basilica, in via dei Servi e nelle loro immediate adiacenze. Era in sostanza, un’occa-sione per tutti d’incontri e d’aff ari, cittadini e contadini: chi compra-va e chi vendeva. Per poter trovare però un buon posto che consentisse un sicuro e totale smercio dei fi lati, pannilini, funghi secchi, formaggi, fi chi e tanti altri prodotti della terra che avevano portato, i coloni parti-vano dalle loro case molto tempo prima e, nella notte, si rischiaravano l’insicuro cammino con lanterne di varia forma appese in cima a basto-ni, canne o pertiche. E proprio al fi o-co lume di queste multicolori lanter-ne di carta o tela, aperte in cima per consentire alla candela o al sego del-lo scodellino di bruciare, giungeva-no a Firenze la sera prima della fi era, bivaccando la notte nei chiostri della Chiesa della Santissima Annunzia-

ta e sotto i loggiati dell’omonima piazza dove, sempre alla tremula luce dei loro lampioncini, in clima di veglia notturna, cantavano laudi alla Vergine fi nché a tarda notte non arrivava il sonno ristoratore. Questo popolo del contado, goff o ed incerto nello spostarsi, non solo perché gra-vato del peso di prodotti contenuti in ingombranti ceste e panieri, ma soprattutto scioccato dall’impatto con la città, vestiva in modo rustico che certamente non doveva esse-re un modello di eleganza e buon gusto. Le donne specialmente (poi denominate appunto rifi colone), abbigliate con impaccianti sottano-ni multicolori, camicie arrangiate alla buona, scalze o con rumorosi zoccoli, erano oggetto di particola-ri e allegre canzonature e di salaci commenti da parte dei giovani fi o-rentini, già per natura predisposti al frizzo e allo scherzo. Per questi giovani, il 7 settembre era diventato un appuntamento obbligato al quale non si poteva e non si doveva man-care; le strane fogge dei ruvidi vestiti indossate dalle brave e inesperte campagnole, per lo più prosperose, dai larghi fi anchi e dagli abbondanti seni e “posteriori”, provocavano allu-sioni, dileggio e quindi matte risate. Era un divertimento, a volte smo-dato, diretto quasi totalmente alle povere “fi erucolone” o “fi eruculone” come essi le chiamavano, sia perché partecipavano alla “fi erucola”, ma soprattutto per i loro vistosi dereta-ni. Infatti, se la radice “fi eru” ha at-

tinenza con fi era o fi erucola, la desi-nenza “colone” o “culone” dovrebbe oggettivamente riferirsi a colone, in quanto di campagna, o piuttosto al loro fl orido posteriore argutamente defi nito “magazzino” proprio per la sua ampiezza. Da “fi eruculona” si ebbe in seguito, per corruzione, la parola “rifi colona” che tuttora si usa comunemente quale espressione critica, allegra e scanzonata verso una donna vestita e truccata senza gusto, in modo vistosamente ec-centrico. Infatti, era abbastanza fre-quente sentire qualcuno commenta-re ad alta voce: Bellina! E la pare una rifi colona, rivolto a queste signore, tutte imbellettate senza garbo né grazia! Con l’andare del tempo, per l’appuntamento notturno del 7 set-tembre, in città, per dare un tono più fantasioso e canzonatorio a quella che era divenuta una vera e propria tradizione, si cominciarono a co-struire lanterne, ispirandosi a quelle dei contadini ed alle forme delle loro donne, raffi guranti appunto goff e fi gure femminili con un lume sotto la sottana, appese a lunghe canne e

portate in giro con gran baccano di campanacci, sibili assordanti (emes-si con certi fi schietti di coccio), urla e motteggi vari. Le rifi colone si diff usero notevolmente, tanto che molti fi orentini le appendevano ad-dirittura alle fi nestre delle proprie abitazioni in tutta la zona della SS. Annunziata (lasciandole anche ac-cese dopo che i bambini più piccoli erano andati a letto), improvvisando così una illuminazione pubblica che contribuiva al divertimento e all’alle-gria della festa. In questo pittoresco e confusionario scenario popolare di baldoria, veniva cantata e ricantata la caratteristica cantilena di:

Ona, ona, onama che bella rifi colona!L’è più bella la miadi quella della zia.La mia l’è co’ fi occhi ela tua l’è co’ pidocchi!

LUCIANO ERICCIARDO ARTUSI

�Web: artusi.net

SAN DONATO IN POLVEROSA/1. “DOPO LA MIA LETTERA, PROBLEMI PRESIIN CONSIDERAZIONE”Egr. Direttore, faccio seguito alla mia mail e la ringrazio di averla pubblicata su il Reporter n° 35 di luglio 2014. Mi fa piacere informarla che il Presidente del Q5 Cristiano Balli ha preso in considerazione quanto da me esposto dimo-strando eff ettivo interesse a risolvere, insieme al suo staff , le problematiche di varia natura del Q5. Tanto le dovevo e cordialmente la saluto.Una anziana abitante di S. Donato in Polverosa

SAN DONATO IN POLVEROSA/2. LA RISPOSTADELLA PRESIDENTEDELLA COMMISSIONE SERVIZIAL TERRITORIO DEL Q5Cara lettrice, sono la nuova Presidente di Commissione Servizi al Territorio del Q5. Prendo atto di queste sue lamentele, ho già ini-ziato a fare una mappatura delle manutenzioni che sono da eseguire, a iniziare dai marciapie-di. La precedente legislatura ha lavorato bene pur nella ristrettezza economica, ma cerche-remo di fare di più. Anche da parte dell’Am-ministrazione Comunale ci sarà un impegno per migliorare le periferie. La invito, comun-que, a contattarmi presso il Q5 inviando una mail a [email protected] .it o telefonando alla segreteria del Presidente Cristiano Balli: 055.2767009-7023 in modo tale che possa in-contrarla e fare magari un giro con lei.Alessandra Innocenti

DOSSI, PENSILINAE PASSERELLA: “LE NOSTRE RICHIESTE PER L’ISOLOTTO”Gent/le redazione,scrivo a nome di un gruppo di cittadini del quartiere 4, come altre volte ho fatto ma senza alcun esito. Scrivo per segnalare, a chi di com-petenza, la necessità della messa in opera di dossi artifi ciali lungo la strada dell’Argingros-so, e cioè a partire da ponte all’Indiano fi no alla micropiscina dell’Isolotto. Segnalo ancora una volta la necessità di una pensilina in piazza Ba-toni al capolinea dell’autobus n. 9 poiché sia in inverno che in estate ci si bagna e si arrostisce tutti aspettando l’autobus.Un’altra cosa importante che volevamo dire è che il ponticino che collega piazza dell’Isolotto con le Cascine è sempre transitato da motorini e moto di grossa cilindrata a danno dei pedo-ni che si vedono intralciati da questi mezzi e non poco a respirare i gas di scarico alquanto dannosi per la salute sia degli adulti che dei bambini. Il bello è che c’è un segnale di divie-to di transito di questi mezzi ma che nessuno rispetta. Vedono tutti e sanno e sembra che ci sia un tacito silenzio-assenso tra autorità e scooteristi.Abbiamo deciso di non andare più alle Casci-ne perché è tutto un via vai di motorini che ci fa arrabbiare e anche per evitare qualche lite spiacevole. Ringraziamo per l’attenzione e gra-diremmo che la nostra lettera fosse segnalata al Quartiere, Comune e pubblicata sul vostro giornale.Cordialità,Giuseppe (Isolotto)

Caro signor Giuseppe,prendiamo atto delle sue segnalazioni, che pub-blichiamo sul nostro giornale in modo che chi di dovere possa prendere in considerazione quanto richiesto da lei e dagli altri abitanti del quartiere. Parto dall’ultimo punto da lei evidenziato, ovve-ro dal transito di moto e scooter sulla passerella dell’Isolotto: una brutta abitudine, questa, certa-mente da condannare, in primis per la sicurezza dei pedoni, e in secondo luogo perché tutti, ma soprattutto i conducenti dei veicoli, devono ri-spettare con attenzione i divieti presenti in città. Ultimamente ci sono stati controlli (e multe) pro-prio per cercare di combattere questo fenomeno, e questo mese nell’edizione del quartiere 4 del nostro mensile dedichiamo un approfondimento a una situazione che sta (giustamente) molto a cuore ai cittadini. Forse – viste le tante segnalazioni che continuano ad arrivare in merito – sarebbero opportuni, per quanto possibile, più controlli, ma sinceramente non penso proprio che ci sia quel “tacito silenzio-assenso tra autorità e scooteristi” da lei ipotizzato. Vero è che comunque la situa-zione deve essere aff rontata e risolta una volta per tutte: come ripetuto più volte in questa pagina, però, i primi a fare la propria parte per migliorare la qualità (e, in questo caso, la sicurezza) della vita in città dovrebbero essere gli stessi abitanti, evitan-do di ripetere comportamenti scorretti e rispet-tando regole e divieti. Quanto alle altre questioni evidenziate nella sua lettera, auspico che vengano prese in considerazione per capire se, e come, sia necessario intervenire per aff rontarle.

MATTEO FRANCINI [email protected]

Fate sentire la vostra voce a [email protected]

Il 7 settembre, per il calendario liturgico vigilia della natività di Maria, l’Amministrazione Co-munale organizza la Festa della

Rifi colona, autentica ed originale giornata solenne fi orentina ancora sentita e ben radicata nell’identità cittadina quale tradizione popolare di antico folclore che tuttora cerca di mantenere ed esprimere la sua naturale freschezza. Ma a quando risale l’origine di questa festa che conserva e tramanda fra i ragazzi di Firenze l’uso di portare in giro quei lampioncini di carta colorata, modellati nelle forme più varie e bizzarre, con tanto di mozzicone di candela accesa all’interno (almeno

un tempo), appesi in cima ad una canna? Con tutta probabilità alla metà del Seicento, ed è da ricollegare all’arrivo in città di tanti contadini e montanari i quali, con le loro donne, provenienti sia dal vicino contado che dalle zone più impervie del Ca-sentino, del Mugello e della monta-gna pistoiese, venivano in città per festeggiare l’8 settembre, natività della Madonna, nella Chiesa della Santissima Annunziata, ancor oggi famosa in tutto il mondo cattolico per l’antica, miracolosa e venerata immagine della Madonna Santa Maria Madre di Grazie divenuta la rappresentazione più diff usa e più copiata del mistero dell’Annuncia-

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIAFRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA RIFICOLONAIn piazza Santissima Annunziata quattro secoli di festa e d’allegria

E anche questa estate è passata. Ci lasciamo alle spalle un mondiale di calcio da dimenticare (l’ennesimo). Più scioccati di noi sono i brasilia-ni: non se ne fanno una ragione dei 7 gol subiti dalla Germania. L’altro

giorno al ristorante brasiliano mio fi glio ha ordinato un wurstel, il cameriere ha cominciato a piangere. Quando ha visto poi che come macchina avevo una Volkswagen, s’è licenziato ed è andato in depressione! Con questa estate ci lasciamo alle spalle un tempo che è stato sempre ballerino. In alcuni giorni al mare faceva così freddo che invece di noleggiare gli ombrelloni, il bagnino affi ttava i San Bernardo! Questa è stata l’estate della rimozione della Costa Concordia dall’isola del Giglio. Nello stesso periodo Ferrara sbarcava in Sar-degna: insomma un relitto lasciava un’isola, un altro arrivava! Questa estate abbiamo dovuto ascoltare le parole sconcertanti di Tavecchio che ha chiama-to i giocatori di colore “mangia banane”. Poi però s’è corretto: “Io non sono razzista. Sono gli altri che sono neri!”. Questa è stata l’estate in cui il marchio della crisi economica è stato più evidente: turisti in calo, vacanze ridotte al minimo. Insomma mancano i soldi. Io stesso sono stato costretto a cambiare banca e a sceglierne una più consona al mio reddito: ora sono correntista del-la banca del seme. Ogni sei versamenti mi danno due gemelli come interesse.

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Web: andreamuzzi.it

Il Pungiglione

al mare coi san bernardo

Lettere

#Rubriche Settembre 2014 | 19 Settembre 2014 | 19

Page 20: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

#L’inchiesta

equitalia addio, si cambia:ora riscuote palazzo vecchioDalle multe ai tributi “dimenticati”,va a regime la nuova gestione dei debiti

Pagamenti

Esattori sì, ma dal volto umano. Entro ottobre i fi orentini si vedranno arrivare a casa 1.500

lettere con cui Palazzo Vecchio chiederà a chi è indietro col pa-gamento di tasse, multe e servi-zi di saldare il conto. La notizia positiva è che sono avvisi “bo-nari”, ossia precedono di un pas-so la riscossione coattiva, come è chiamata in gergo, con tanto di interessi di mora, sanzioni e spese di notifi ca. Unica eccezio-ne sono gli atti in scadenza, che rischiano di non essere mai ri-scossi dal Comune e che quindi partiranno come cartelle di pa-gamento vere e proprie.È il “ribaltone” delle cartelle esattoriali, deciso nel dicem-bre scorso: niente più Equita-lia come agente di riscossione esterno, i “panni sporchi” ora si lavano in casa. Palazzo Vecchio riporta nei suoi uffi ci le proce-dure per recuperare i tributi comunali che furbetti e ignari cittadini hanno scordato di ver-sare. Si va dall’Imu alla mensa dell’asilo fi no alle contravven-zioni, il 70 per cento del totale. Le nuove procedure riguardano – puntualizzano dal Comune – solo gli importi dovuti dal 1° gennaio 2014. Tutto ciò che è datato prima di questo giorno, compresi i contenziosi, resta nelle mani di Equitalia. Cosa cambia? Si punterà sul cosid-detto pre-contezioso, prima di

Gianni Carpini

far scattare mora e quant’altro, grazie alla collaborazione della società partecipata Linea Co-mune che fornirà soft ware e strumenti. Il primo step è l’in-vio di un sollecito informale in cui è fatta presente la situazione, mettendo a disposizione il call center 055.055 da chiamare per informazioni, un front offi ce e presto un sito dove consultare i propri dati online.Ci saranno trenta giorni di tem-po per mettersi in regola, altri-menti scatteranno le maggio-razioni. “Equitalia proponeva un modello di riscossione che abbiamo giudicato vessatorio e che non condividiamo – spie-ga l’assessore al bilancio Lo-renzo Perra – non sempre chi non paga agisce con la volontà di fare il furbo. Può succedere che gli atti siano mal notifi cati – prosegue – vogliamo stabi-lire un rapporto più civile con i cittadini”. Si stima che ogni anno partiranno centomila av-visi. “Non c’è più Equitalia, ma questo non vuol dire che a Fi-renze non si paga più – avvisa Lorenzo Marchionni, presiden-te di Linea Comune – rispetto a prima andremo a instaurare con i fi orentini un dialogo: ci siamo accorti che spesso il contribuen-te scopre di essere debitore per la prima volta quando riceve la cartella esattoriale”. L’obiettivo è anche quello di evitare lunghi contenziosi: Palazzo Vecchio

Le tasse dalla A alla Z

Mini-guida alle imposte comunali da versare

conta di riscuotere prima, re-cuperando il cinque per cento in più. In ogni caso non sono previsti sconti: tutte le somme dovute andranno pagate per in-

IRPEFÈ l’imposta sul reddito. Alla parte do-vuta allo Stato vanno aggiunte le ad-dizionali di Regione e Comune.QUANTOL’addizionale comunale di Firenze era dello 0,2%. “Era”, perché Palaz-zo Vecchio ha deciso nel 2014 di azzerarla per chi guadagna meno di 25mila euro lordi l’anno. CHILo “sconto” riguarderà 137mila fi o-rentini, con un risparmio medio di 30 euro l’anno.QUANDODi norma i dipendenti si vedono to-gliere l’addizionale dallo stipendio a fi ne anno.

TASIIl nuovo arrivo tra i tributi locali. Con la Tasi si pagano i “servizi indivisibili”: l’illuminazione pubblica e la manu-tenzione stradale sono due di questi.QUANTOA Firenze l’aliquota è dello 0,33%. Se-condo le stime, la Tasi, per i fi orentini che hanno un’abitazione con un’alta

rendita catastale, costerà leggermen-te di più rispetto all’Imu sulla prima casa. Per gli altri ci sono le detrazioni in base alla rendita catastale (da 170 a 30 euro) e per i fi gli a carico (25 euro in meno fi no a otto fi gli).CHIIl Comune ha deciso di farla pagare solo per le prime case e non per le seconde, azzerando la tassa per chi è in affi tto e per le attività produttive.QUANDOLa prima rata va pagata entro il 16 ot-tobre. Non arriva il bollettino a casa ma andrà calcolata autonomamente, meglio se con l’aiuto di un centro di assistenza fi scale.

IMUL’erede della vecchia Ici non è scom-parsa del tutto. QUANTOL’aliquota varia dallo 0,60% all’1,06%.CHILa versano i proprietari delle secon-de case o chi possiede un’abitazione principale di lusso (ville, castelli, pa-lazzi signorili e simili).

QUANDOLa prima rata è scaduta il 16 giugno. La seconda potrà essere versata en-tro il 16 dicembre. Anche in questo caso niente bollettino precompilato: va calcolata caso per caso.

TARISostituisce dal 1° gennaio la Tares, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifi uti e per la pulizia delle strade. QUANTOLa tariff a cambia a seconda dei metri quadrati della casa, del numero de-gli occupanti o dell’attività: uno stru-mento per il calcolo online è dispo-nibile su www.tares-areafi orentina.it.CHILa pagano tutti i titolari di locali che possono produrre rifi uti, quindi an-che gli inquilini e le attività produttive.QUANDOIl bollettino precompilato arriva a casa. La prima rata andava pagata entro il 31 maggio, la seconda entro il 30 settembre, il saldo entro il 31 di-cembre.

tero, salvo errori dimostrabili. Rimane comunque la possibilità di dilazionare il debito in massi-mo 72 rate, come per Equitalia.

#BASTACODEMENO SMOG

MENO ATTESE

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20 | Settembre 2014

Page 21: Il Reporter Q4 - Settembre 2014

Fido in cerca di casa, dopo gli abbandoni “per ferie”

Animali Riuscirà Vincenzo Nibali, trion-fatore dell’ultimo Tour de Fran-ce, a risvegliare nei fi orentini il famoso “eff etto Mondiali”,

quello che a settembre 2013 li aveva visti tutti novelli Bartali, alle prese con l’elogio – e soprattutto, cosa ben più importan-te, l’utilizzo – delle due ruote a pedali? Per Carla Lucatti dell’associazione Città Ciclabile “con i Mondiali abbiamo visto come potrebbe essere bella e salutare Firenze. Sono stati giorni in cui si ve-devano le famiglie spostarsi in bici. Poi molte hanno smesso. Ora speriamo che l’amministrazione prosegua con scelte che vadano nella giusta direzione. Il Co-mune ci ha presentato una ricerca poco dopo i Mondiali in cui si aff ermava che le persone che sceglievano la bicicletta in quel periodo erano aumentate dal dieci al quindici per cento della popolazione fi o-rentina. Un bel risultato, no? L’importan-te sarebbe poter continuare sulla buona strada”, auspica. Ma l’eff etto-Mondiali è fi nito (o quanto meno in stand by) anche secondo i rivenditori di bici. Per Riccardo Casadei di ProBike di Rovezzano “c’è sta-to più movimento nei mesi immediata-mente precedenti e successivi i Mondiali, poi tutto è tornato più o meno a regime. Forse si mantiene un leggero aumento dei ciclisti, ma nei giorni dei Mondiali

in città, un annodopo i mondialidi ciclismoA settembre 2013 Firenze impazziva per le bici: e ora?

Due ruote

Serena Wiedenstritt

c’è stato un vero boom di richieste sia di bici da città che da corsa. C’è stato chi per la prima volta provava le due ruote per riuscire a muoversi nel centro vietato ai motori e chi ha riesumato vecchie bici da corsa”. Da parte dell’amministrazione, l’assessore Stefano Giorgetti illustra gli investimenti previsti nei prossimi mesi: “Punteremo soprattutto su interventi di ricucitura fra piste già esistenti e su nuovi percorsi verso i comuni limitrofi , primi fra tutti Sesto Fiorentino e Bagno a Ripoli. Per le nuove piste – aggiunge – il nostro obiettivo è fare cinque chilometri all’anno”. Tanto più che, con l’avvento dei cantieri per la tramvia, sarà importante snellire il traffi co: per evitare serpentoni e imbottigliamenti i fi orentini dovranno scegliere mobilità alternative, dal car sha-ring alla bici. In questo senso, Città Cicla-bile chiede provvedimenti che facilitino l’utilizzo delle due ruote nei punti a mag-gior rischio ingorgo, e la disponibilità del Comune non manca: da Palazzo Vecchio, ad esempio, ricordano che parallelamen-te al tragitto del tram lungo il Mugnone sono previsti un percorso pedonale e una pista ciclabile. Fra l’altro, il raccordo fra viale Redi e via Forlanini riuscirà a ren-dere più facilmente raggiungibile anche per le due ruote la zona del parco di San Donato e del nuovo tribunale.

Focus

un documento per mobilità sostenibile e sicurezza

Si sono mosse in occasione delle elezioni dello scorso maggio, e non intendono de-mordere. Sono le associazioni Città Ciclabile, Familiari vittime della strada Ga-

briele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, Medici per l’ambiente - Isde Firenze e Unione Ciechi, che hanno elaborato un documento congiunto su mobilità sostenibile, sicu-rezza stradale e sviluppo della ciclabilità, che detta i punti per una Firenze più sicura e sana. Tra le richieste, la creazione di un uffi cio per la sicurezza stradale che preveda al suo interno uno sportello per la mobilità ciclistica, che ponga al centro delle scelte le categorie deboli, inclusi i disabili, la sicurezza e la tutela della salute e della vivibilità e proceda a redazione e attuazione di un piano generale del traffi co con un progetto specifi co per piste e sosta ciclabili, percorsi pedonali e interventi concreti di “mode-razione del traffi co”. Gli esempi virtuosi non mancano: fa scuola ad esempio Parigi con il progetto “La rue en partage” con zone 20, le cosiddette “zone d’incontro”, dove vige la velocità massima di venti chilometri orari. Ma le associazioni chiedono an-che provvedimenti operativi come il riposizionamento delle centraline in modo che corrispondano all’eff ettiva esposizione di tanti cittadini agli inquinanti atmosferici, la realizzazione del bike sharing e controlli più rigorosi sul rispetto delle regole della stra-da, con particolare severità per soste su marciapiedi, strisce pedonali e in doppia fi la.

S.W.

#Focus

Dopo un’estate passata (da alcuni) alla ricerca dell’albergo giusto

per andare in vacanza con Fido, arriva l’autunno e si assiste, come spesso a set-tembre, al tristissimo pienone di cani-li e gattili. Non tutti i padroni, infatti, hanno la sensibilità – anzi, chiamiamo le cose con il loro nome, l’umanità – di preoccuparsi dei propri animali dome-stici quando si trovano a dover partire per le vacanze. Su questo tema, secon-do l’Associazione italiana difesa anima-li e ambiente, la Toscana fa registrare due primati contrastanti. Da un lato occupa il terzo posto a livello naziona-le, ma il primo nel centro-nord Italia, nella classifi ca degli abbandoni estivi degli animali, con 165 segnalazioni dall’inizio della bella stagione a fi ne lu-glio. Dall’altro la nostra regione si aff er-

ma come la più “pet friendly” d’Italia, con quasi il 50 per cento degli alloggi disponibili a ospitare anche gli anima-li domestici. Anche se ormai l’estate volge al termine, per tutti i fi orentini che dovessero assistere all’abbandono di un animale – reato che dal 2004 è punito con l’arresto fi no a un anno e una multa fi no a diecimila euro – le associazioni degli amanti degli amici a quattro zampe danno alcune indica-zioni: è fondamentale raccogliere tutti gli elementi necessari a individuare i responsabili dell’abbandono, come ad esempio il numero di targa dell’auto, per poi poter procedere alla denuncia. Il tutto, ovviamente, dopo aver messo al sicuro “l’abbandonato”. Per chi in-vece volesse ridare una casa ai piccoli sfrattati dai padroni ingrati, per i cani

a Firenze il Comune stesso promuove una campagna di adozioni sul proprio sito web, con tanto di carta di identità virtuale dei cuccioli – e meno cuccioli – in cerca di una nuova famiglia. Si tratta di animali provenienti dal canile della Asl, che in attesa del loro gran giorno soggiornano al “Parco degli Anima-li” di Ugnano, dove vengono curati, ammaestrati e testati per “matcharli” con il miglior padrone possibile. Altre opportunità di adozioni certifi cate a Firenze sono quelle delle associazioni come l’Oipa, onlus che si occupa della protezione degli animali.

S.W.

Settembre 2014 | 21

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#Cultura

Lavia e la Pergola “aperta alla città”Il cartellone della nuova stagione raccontatoa Il Reporter da un consulente artistico speciale

Grandi falcate per il Teatro della Pergola, che dopo aver vissuto tempi diffi cili, oggi, a

tre anni dalla nascita della Fon-dazione, si guarda indietro e fa un bilancio. Positivo. Fatto di un aumento dei biglietti staccati, un incremento degli abbonamenti e alcune importanti novità. La prima riguarda senza dubbio l’arrivo di un consulente artisti-co dal nome altisonante come Gabriele Lavia, che mette il suo esperto zampino sul quarto anno di programmazione, fi rma in prima persona la regia di due produzioni, ovvero lo spettacolo che apre e quello che chiude la stagione 2014/15, e aiuta la Per-gola a cercare nuovi (o meglio, nuovi per il teatro in questione) modi per avvicinare la gente – e non solo la città – a questo antico luogo di incontro. “Trasformare il teatro in uno spazio aperto, dove il pubblico ogni pomerig-gio si aff accia e non dove va solo in occasione di uno spettacolo –

spiega Lavia a Il Reporter – il tea-tro è un’entità viva e come tale va percepito”. Legato alla Pergola da un’antica frequentazione, a parti-re dalla formazione svolta sotto l’egida di Orazio Costa, Lavia tor-na nel teatro fi orentino nelle ve-sti di coordinatore e consulente, dall’alto di una lunga esperienza maturata su e giù dai palcosce-nici di tutta Italia. È lui stesso a dar fuoco alle polveri della nuo-va stagione il 24 ottobre (fi no al 2 novembre) con i Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Piran-dello (“il più bel testo teatrale mai stato scritto insieme all’E-dipo re di Sofocle”) di cui fi rma la regia, e a chiuderla con la Vita di Galileo di Bertolt Brecht, che dirige e intepreta nel ruolo del protagonista (dal 14 al 20 mag-gio). Tra questi due spettacoli, entrambi prodotti dalla Fonda-zione Teatro della Pergola, che fanno da parentesi all’intera sta-gione, un mare di appuntamenti che vanno dal Servo per due di Richard Bean con Pierfrancesco

Ludovica V. Zarrilli

Teatro

Gabriele Lavia, attore e regista teatrale, da quest’anno è consulente artistico del teatro fiorentino

�Webfondazioneteatrodellapergola.itTel. 055.22641

Favino (4-9 novembre) fi no al Decamerone con Stefano Accorsi (dal 9 al 14 dicembre), passando per Shakespeare con Il Mercante di Venezia che ha per protagoni-sta Silvio Orlando (dal 16 al 21 dicembre) e Father and son (ispi-rato a Gli sdraiati e Breviario co-mico di Michele Serra, dal 17 al 22 febbraio) con Claudio Bisio. E ancora Peppe e Toni Servillo dal 4 all’8 marzo in La parola canta, Fabrizio Gifuni – dal 24 al 29 marzo – ne L’ingegner Gadda va alla guerra e Filippo Timi in Favola, dal 21 al 30 aprile. Ma non è tutto: a fare da corollario, una serie di attività e iniziative, come le letture spalmate lungo la stagione (dai Dialoghi di Platone alle fi abe di Andersen) e il pre-mio “Pergola per la nuova dram-maturgia”, oltre al progetto di residenza artistica “Altrestanze” e al rifl ettore puntato sul teatro internazionale con “Ubu and the truth commission”, capolavoro anti-apartheid (dal 20 al 22 no-vembre).

Musica elettronica,Visite alle FattorieE le opere di picasso:Gli eventi del mese

Per tutto settembre si respi-rerà ancora profumo d’e-

state. E se è vero che c’è qualche ritardatario deciso a consuma-re le ferie in tutta tranquillità questo mese, lo è altrettanto che la maggior parte dei fi o-rentini è già tornata in città e si prepara all’arrivo dell’autun-no, con tutto il suo corredo di eventi. Il 6 è cominciato Mer-cati in musica, rassegna curata dall’associazione Arte e Mer-cati con l’obiettivo di animare questi luoghi storici con serate a base di concerti gratuiti. Ol-tre alla serata già passata, ci sono altri cinque appuntamen-ti in calendario (13, 18, 20, 25 e 27), distribuiti tra Loggia del Porcellino, piazza de’ Ciompi, Sant’Ambrogio e San Loren-zo. A questi si aggiungono le “passeggiate musicali” che at-traverseranno piazza Duomo e piazza San Lorenzo fi no a piazza del Mercato Centrale (17 e 24 settembre, con inizio alle 20,30). Altro evento da segnare in agenda – ma solo se si è veri appassionati della musica eletronica – è Nextech festival (dall’11 al 13 in Sala Vanni, Viper Th eatre e For-tezza da Basso), che off re alla città un assaggio dei migliori professionisti della consolle, in arrivo da tutta Europa. Archi-viato il capitolo musica & Co., si passa all’arte, che vede parti-re uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: la mostra Pi-casso e la modernità spagnola, che dal 20 settembre porta al piano nobile di Palazzo Stroz-zi (fi no al 25 gennaio) una corposa selezione di opere del maestro, concesse in prestito dal museo Reina Sofi a di Ma-drid. Più o meno all’unisono prende vita Expo Rurale (dal 18 al 21), kermesse dedicata al mondo green che propone una serie di appuntamenti a tema. Qualche esempio? Passeggiate guidate nei più bei giardini fi o-rentini, tapas rurali preparate per l’occasione dallo chef stel-lato del ristorante L’ora d’aria, in pieno centro storico, ma anche un’installazione di frut-ta e verdura al Fosso Bandito, lezioni di bon ton dell’orto e visite alle fattorie nei dintorni di Firenze, dove la vita all’aria aperta e i metodi di una volta sono ancora una condicio sine qua non. Visitare per credere.

Agenda

La new entry

Si alza il sipario dell’opera

Addio vecchio Teatro Comunale, benvenuta Opera di Firenze. A partire dalla stagione 2014-2015, gli spettacoli si svolgeranno

tutti, dal primo all’ultimo, nel nuovo spazio di Porta al Prato. Con buona pace dei nostalgici della vecchia sala, che è andata in pen-sione per lasciare spazio alla futuristica costruzione (non ancora terminata del tutto, ma nel complesso già “attiva”) dove l’acustica è perfetta e dove sono stati pensati spazi per qualsiavoglia tipologia di musica e spettacolo. Un teatro contemporaneo e al passo con i “cu-gini” sparsi per il mondo, pensato per essere luogo di ritrovo oltre che “contenitore” di note musicali ad uso e consumo degli amanti del genere. La stagione che si appresta a iniziare parte con l’opera Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari (dal 25 settembre al 4 ottobre), mentre il mese successivo (dal 23 ottobre al 2 novembre) tocca alla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. E ancora il Falstaff di Giu-seppe Verdi dal 29 novembre al 12 dicembre, I Puritani di Bellini (dal 28 gennaio al 1° febbraio), Dido and Aeneas di Henry Purcell (dal 1° all’8 marzo) e, per fi nire, un classico come La Traviata di Verdi, dal 1° all’8 aprile. Ma chi pensa che Opera sia solo sinonimo di musica lirica si sbaglia di grosso. Innanzitutto c’è la cavea, dove per tutta l’estate (e fi no alla metà di questo mese, come conferma il concerto della cantautrice Usa Ani DiFranco l’11 settembre) si sono avvicendati eventi dedicati al rock e alla musica leggera. Poi, a partire dall’autunno, tra un’opera e l’altra nelle altre sale del te-atro sono in cartellone una serie di concerti (soprattutto classici) con direttori d’orchestra d’eccezione. Come Roberto Abbado (il 27 settembre), Daniel Cohen il (25 ottobre), Zubin Mehta (il 3 e il 13 dicembre) e Daniele Gatti l’8 febbraio, solo per citarne alcuni. In programma anche spettacoli per ragazzi (vedi, ad esempio, Le alle-gre comari di Falstaff , l’11 dicembre, sulla falsariga dello spettacolo “principale”) e tutta una serie di eventi tra opere, concerti e incontri che si svolgeranno al teatro Goldoni, alla Pergola e all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, e che faranno da supporto al palcoscenico principale di viale Fratelli Rosselli.

�Web: operadifirenze.it

la neonata orchestrachiude l’estatee dà il via all’annoNel segno del jazz

Dopo la pausa estiva, il si-pario del Teatro Puccini

si alza sulla neonata Orchestra nazionale jazz giovani talenti, composta dai migliori stu-denti dei conservatori italiani. Il progetto, curato dal teatro e realizzato con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Fi-renze e Regione Toscana, il 24 settembre vedrà in scena all’O-bihall, in occasione della chiu-sura dell’Estate Fiorentina, i 28 elementi diretti dal maestro Paolo Damiani. L’orchestra sarà inoltre protagonista del docu-fi lm Mambo italiano di-retto da Wilma Labate. La pel-licola è prodotta dal Puccini e da Solaria Film e sarà distribu-ito da Cinecittà Luce, mentre Cft , una delle più grandi realtà italiane nel trasporto e nella logistica integrata, ne fi nanzia la realizzazione. Da novembre, poi, via libera alla stagione del teatro, con protagonisti del calibro di Paolo Hendel, Gio-ele Dix, Marlene Kunz, Nada e le toscanissime Katia Beni e Anna Meacci.

160 candeline e un super programmaper far felici grandi e piccini

Centosessanta anni e non sentirli. Il Teatro Verdi fe-

staggia un compleanno molto importante e lo fa con un car-tellone speciale, che sintetizza tanti anni di lavoro e la volontà di continuare con un’off erta variegata, in grado di accon-tentare pubblici diff erenti. C’è l’Orchestra regionale della Toscana che, con una serie di grandi concerti (a partire dal 18 ottobre), conferma lo stret-tissimo legame con il teatro, e poi ci sono tante proposte di-versifi cate, che vanno dal Ric-cardo III di Shakespeare, che vede protagonista Massimo Ranieri (dal 24 al 28 ottobre), al più classico dei Molière, con Alessandro Preziosi nei panni del Don Giovanni (dal 27 al 30 novembre). E poi musical, come Jesus Christ superstar (dal 2 al 7 dicembre) e Sette Spose per sette fratelli (dall’8 all’11 gennaio), fi no al più clas-sico dei balletti e alle proposte per i più piccini, come il diver-tente topino Geronimo Stilton (17 e 18 gennaio).

per la festadi san micheleuna sfida“all’ultimo carro”

C’è un luogo che ogni anno, alla fi ne di settembre, si

trasforma in un teatro a cielo aperto. Con rioni che si sfi dano a suon di carri allegorici, musi-ca e storie da raccontare a un pubblico attento e “agguerrito”. Si tratta della festa di San Mi-chele, che si svolge nel centro di Carmignano (a pochi chilome-tri da Prato) il 27, 28 e 29 set-tembre, in occasione dei festeg-giamenti per il santo patrono del paese. Una tradizione che va avanti dai primi decenni del Novecento ma che aff onda le radici in un passato molto più lontano: durante le tre giornate della festa, i quattro rioni del paese si aff rontano in una lotta “all’ultimo carro”, portando nel-le strade del centro bellissime sfi late basate su storie inedite scritte, dirette e interpretate da-gli abitanti di ciascun quartiere. E, una volta terminate le sfi late, via alla consueta corsa dei ciu-chi, che vede fantini professio-nisti correre per aggiudicarsi il primo posto. Che vinca, come sempre, il migliore.

Puccini Verdi Carmignano

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#Sport

Ripartito il campionato

A firenze il gavettonesi tinge di ViolaLa catena di solidarietà ha coinvolto anche la squadra

#Icebucketchallenge

LLa campagna Ice Bucket Challenge, “uniti con-tro Sla” è stata il vero tormentone dell’ultima

estate. Vip e gente comune, chia-mati in causa da amici e paren-ti, si sono sottoposti alla doccia gelata per raccogliere fondi in favore della Sla (la sclerosi late-rale amiotrofi ca). Polemiche a parte su chi poi ha eff ettivamen-te donato un’off erta per combat-tere questa grave malattia e chi ha pensato di più alla pubblicità che il gesto off riva, soprattutto

Ciprian Tatarusanu potrebbe essere un valore aggiunto

per la Fiorentina. Potrebbe. Ci-prian infatti è un numero uno e fare la riserva a Neto non rien-tra nel suo carattere. Le caratte-ristiche fi siche e tecniche sono da titolare. Fin da ragazzino era considerato un mezzo “feno-meno” in patria, in Romania. Proprio nella sua nazione Tata-rusanu muove i suoi primi passi da professionista, precisamente nella Juventus Bucarest, in Liga II, dove rimane fi no al 2006, quando viene ingaggiato uffi -cialmente dal Gloria Bistrița. Il 26 maggio 2008 viene acquista-to a titolo defi nitivo dalla Steaua Bucarest, che decide di darlo in prestito al club di Bistrita fi no a fi ne stagione. Dalla stagione 2009-2010 è diventato il por-tiere titolare della Steaua Buca-rest, esordendo nella Liga I il 2 agosto 2009 contro il Ceahlăul Piatra Neamț. In questo perio-do diventa una sorta di saraci-nesca, convocato per la prima volta nella Nazionale, fa il suo esordio il 17 novembre 2010

Simone Spadaro

sui social network, la moda ha interessato anche la Fiorentina. E non poteva essere altrimen-ti visto che Stefano Borgonovo è stato l’attaccante viola tra la fi ne degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 ed ha formato con Roberto Baggio quella formidabile cop-pia da gol che ha fatto sognare i tifosi dell’Artemio Franchi. Un po’ tutti i giocatori, in mezzo alla preparazione della stagio-ne, si sono quindi sottoposti al rito della “doccia scozzese” per ricordare lo sfortunato calcia-

tore che è stato, suo malgrado, testimonial della malattia. No-minato dal sindaco di Firenze anche l’allenatore viola Vincenzo Montella si è sottoposto all’Ice Bucket Challenge. “Ho accettato, parzialmente, la sfi da del sinda-co Nardella. Fate come me, siate generosi con l’associazione Aisla che è molto più importante” è lo spot col sorriso del tecnico viola in maglietta e pantaloncini da al-lenamento, sul campo del centro sportivo, mostrando su Viola-channel con il numero del codi-

ce iban per la donazione scritto sul fondo di una bacinella vuota. Quindi il suo vice, Russo, gli ha rovesciato un secchio pieno di cubetti di ghiaccio. Montella ha concluso facendo a sua volta un annuncio: “Nomino tre amici generosi, sono certo che lo sono” indicando il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, il conduttore Fabio Fazio e Leo Bassili. Anche Giuseppe Rossi, Neto, Savic ed altri si sono fatti immortalare mentre ricevono il gavettone. A tanti è tornata in mente la serata di ottobre 2008 quando Stefano Borgonovo sce-se per l’ultima volta sul terreno di gioco del Franchi assieme a tutti i suoi ex compagni di Fio-rentina e Milan. Un evento che, probabilmente, per la prima vol-ta sensibilizzò l’opinione pubbli-ca su questa malattia. La catena di solidarietà che ha coinvolto tantissime persone nell’ago-sto scorso potrà forse dare una scossa per aumentare i fondi in favore della ricerca. “L’obiettivo realistico in Italia può essere il milione di euro – spiega Chantal, moglie del calciatore scomparso lo scorso anno –. L’importante è che quello che sembra un gioco sia fi nalizzato alla lotta e alla ri-cerca sulla malattia”.

contro l’Italia; da allora nessuno ha messo in dubbio il suo ruolo da “Special One”: lo potrà fare Neto? La palla o meglio la deci-sione passa a Montella. Un vero duello tra numeri uno.

L.M.

Nella foto Neto

Via alla (lunga) corsa gigliata

La nuova stagione viola è partita, e lo ha fatto da Mario Gomez e Pepito Rossi. Gioielli che non sono stati toccati, nè tentati dal-

le ricche off erte delle big europee. Entrambi, dopo le vicissitudini della passata stagione non hanno partecipato al Mondiale: e se da una parte la loro assenza ha amareggiato i tifosi viola, dall’altra ha evitato “passerelle” che avrebbero potuto far puntare (anche) su di loro gli occhi dei top club. La nuova stagione è partita, e lo ha fatto dal quarto posto della passata stagione. E l’obiettivo è proprio quello di alzare ancora un po’ l’asticella, migliorandosi rispetto al recente passato. La nuova stagione è partita, e lo ha fatto proprio da dove era fi nita (male) quella precedente, dall’Olimpico di Roma, teatro, lo scorso maggio, della fi nale di coppa Italia contro il Napoli, ma soprattutto dei violenti scontri prima della partita. Dopo la sfi da agostana contro i giallorossi, il calendario vede i viola aff rontare a settembre Genoa, Atalanta, Sassuolo e Torino. La lunga “corsa” che si concluderà il prossimo maggio, insomma, è partita.

Lorenzo Mossani

Neto vs Tatarusanu

Una duello tra numeri uno

È tempo di tornare a di-vertirsi in casa Audace Legnaia, dai più piccoli ai “senatori” che, da qual-

che settimana, stanno preparando il nuovo campionato. La stagione sportiva 2013/14 si è conclusa da alcuni mesi, ma il presidente Silva-no Baldassarri ne traccia il bilancio con molta soddisfazione. “È stata un’annata molto positiva – esordi-sce il massimo dirigente gialloblù – la nostra prima squadra, che milita in Prima Categoria, ha terminato il campionato al quarto posto cen-trando i play-off, dimostrando per tutto l’arco del torneo di non essere seconda a nessuno. Pertanto anche l’eliminazione subita dal Galluzzo, pur lasciando un velo di amarezza, non ha scalfito tutto quello che di buono era stato fatto in precedenza. La maggior soddisfazione per tutti noi – prosegue Baldassarri – è arri-

vata però dalla formazione Juniores, che ha vinto il campionato provin-ciale riconquistando, dopo un solo anno, il diritto a disputare il torneo regionale. È stato un campionato avvincente, lottato punto dopo pun-to con il Sesto Calcio e lo Scarperia, che alla fine ci ha visti prevalere gra-zie alla forza e alla determinazione del gruppo, che non ha mai mollato nemmeno quando tutto sembrava ormai perduto. Note positive anche dal settore giovanile, dove le forma-zioni degli Allievi e degli Allievi B si sono piazzate rispettivamente al settimo e al sesto posto, ben imitate dalle due squadre dei Giovanissimi, che hanno conquistato la sesta e la quinta posizione: risultati che san-ciscono un miglioramento rispetto alla stagione precedente e che ripa-gano il lavoro effettuato da tecnici e dirigenti”.Un bilancio sui più piccoli?

Noi diamo grande importanza alla nostra scuola calcio, diretta da Fabio Tognetti e Luigi Vescarelli: sono circa 180 i bambini iscritti, che vengono seguiti con professionalità e competenza da un pool di istrut-tori qualificati che stanno facendo crescere i nostri piccoli atleti dal punto di vista sportivo e umano, con risultati tangibili e sotto gli oc-chi di tutti. Un altro avvenimento fondamentale per la nostra società è poi stata l’inaugurazione, lo scorso gennaio, della palazzina multifun-zionale adiacente al campo, dove tutta la popolazione del quartiere e non solo può usufruire di vari ser-vizi come corsi di lingue, chitarra, ginnastica, assistenza fiscale, ecc... E anche dalla pizzeria ci aspettiamo grandi cose.Cosa si aspetta, invece, da questa nuova stagione?L’anno agonistico 2014/15 sarà af-

frontato dalla nostra società con la consueta determinazione, avendo ben chiaro l’obiettivo, che a molti può sembrare retorico, di miglio-rare i risultati dell’anno precedente. Spostare l’asticella sempre più in alto non è sintomo di presunzione, ma è credere fermamente in tutte le persone che compongono l’Audace Legnaia, a partire dai membri del Consiglio fino ai magazzinieri, pas-sando per gli atleti e i dirigenti. La crisi economica che sta attanaglian-do il paese si ripercuote anche nel nostro mondo, dove è sempre più difficile trovare persone disposte a investire, ma sono certo che, nono-stante le difficoltà che incontreremo sul nostro cammino, il prossimo giugno saremo sicuramente soddi-sfatti della nostra attività sportiva e sociale.

Carlo Marrone

audace legnaia,l’asticella si alzaTanti buoni propositiper la nuova stagione

Calcio

Settembre 2014 | 23

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